Utilities Flash Report - IIIQ 2015

Transcript

Utilities Flash Report - IIIQ 2015
Utilities
Novembre 2015
Utilities Flash Report - IIIQ 2015
Principali indici di settore
Nel terzo trimestre 2015 gli andamenti dei corsi azionari
registrano una virata in negativo soprattutto nel mese di
settembre. Le cause sottostanti sono principalmente due: da
un lato, il percorso di rientro della Cina dagli alti livelli di
investimento e di indebitamento costituisce un fattore di
fragilità e di rischio per l’economia globale e, dall’altro, lo
scandalo Volkswagen ha scalfito il clima di fiducia legato alla
Germania e in modo allargato anche all’eurozona. In Italia le
prospettive restano comunque positive, con i principali
indicatori che confermano la ripresa e hanno portato a una
revisione al rialzo della percentuale di crescita del PIL allo
+0,7% per il 2015.
Figura 1: Indice FTSE MIB e Indice FTSE IT Utilities gennaio 2014 - settembre 2015
+7%
25.000
23.189
20.804
20.000
23.008
19.224
+12%
€/$
15
Se
t‘
‘1
5
‘1
5
Ag
o
€/MWh
-8,8%
30
-16,1%
70
Media ‘14
25,6
1,35
1,30
Media IIIQ ‘15
25
110
65
23,4
1,25
100
20
Media IIIQ ‘15
55
1,15
Cambio
52,1
Media ‘14
+0,1%
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Reuters
Media PUN
Pfor
15
t‘
Se
g
‘1
5
‘1
5
Lu
ag
‘1
5
M
en
G
M
ar
‘1
5
45
‘1
4
14
‘1
4
Se
g
t‘
‘1
4
ag
G
PUN
M
en
t‘
15
‘1
4
10
Media Cambio
50
52,1
Media IIIQ ‘15
ov
1,00
Se
‘1
5
g
Lu
ag
‘1
5
M
ar
‘1
5
‘1
4
Media Brent
G
en
N
ov
14
t‘
Se
‘1
4
g
Lu
‘1
4
M
ar
Brent
M
ag
40
‘1
4
-44,1%
‘1
5
55,4
Media IIIQ ‘15
M
50
15
1,05
N
1,10
60
Lu
1,11
70
‘1
4
80
60
1,20
M
ar
99,0
Media ‘14
90
‘1
4
g
€c/Smc
1,40
1,33
Media ‘14
120
en
Lu
Figura 3: Pfor(1) e PUN
$/Bbl
G
FTSE IT Utilities
Con le temperature record registrate nel mese di luglio, il PUN
ha segnato un balzo sopra i 65 €/MWh con una crescita
sostenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il grande caldo estivo ha quindi finalmente messo il turbo ai
prezzi dell’energia elettrica a beneficio delle Utilities presenti
nella generazione, in particolare nel comparto idroelettrico che
ha visto un calo della produzione dovuta alle minori
precipitazioni nel periodo.
Per il gas, il Pfor nel IIIQ 2015 si è attestato sotto i 22 €c/Smc,
lievemente superiore al valore dello stesso periodo dell’anno
precedente, riflettendo le aspettative del mercato sul ribasso
dei prezzi spot in Italia e in Europa.
Figura 2: Brent Dated e cambio €/$
130
iu
FTSE MIB
I principali indicatori macroeconomici segnano andamenti
contrastanti:
n Il Brent continua la propria discesa toccando un minimo ad
Agosto pari a 43 $/Bbl, determinato soprattutto dai timori
del rallentamento dell’economia cinese. A partire dal mese
di Settembre si registra invece un lieve miglioramento con
il Brent che non ha comunque raggiunto i 50 $/Bbl, con una
media nei 9 mesi di oltre il 40% inferiore rispetto al 2014
n La ripresa in corso in area Euro si riflette in un
apprezzamento della moneta rispetto al dollaro, indebolito
però dallo scandalo Volkswagen da un lato e dal
proseguimento delle misure espansive della BCE dall’altro.
140
G
ag
M
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Borsa Italiana
‘1
5
‘1
5
r‘1
5
‘1
5
Ap
ar
‘1
5
M
G
Fe
b
en
‘1
5
‘1
4
ic
‘1
4
D
ov
N
tt
‘
14
14
O
Se
Ag
o
g
Lu
t‘
‘1
4
‘1
4
‘1
4
iu
G
M
ag
‘1
4
14
Ap
r‘
‘1
4
ar
M
G
Fe
b
en
‘1
4
‘1
4
15.000
Media Pfor
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati GME e AEEGSI
(1)
Il valore del Pfor nei precedenti report era stato incrementato dei costi di trasporto internazionale da Del.
406/13 pari a 0,461667 Euro/GJ (ca 1,78 €c/Smc) per renderlo confrontabile alla CCI
Utilities
Risultati economici e finanziari
Figura 4: Ricavi ed Ebitda IIIQ 2015 (€ mln) e delta verso IIIQ 2014
16%
65.501
55.998
Enel
12.161
8.410
3%
+10%
Eni
10.511
22%
- 10%
Edison
272
3.638
22%
A2A
814
3.246
20%
Hera
640
22%
2.219
24%
2.168
Iren
498
Acea
531
413
13%
Ascopiave
52
151
17%
Acsm-Agam
25
125
20%
Gas Plus
24
-60% -55%
-35% -30% -25% -20% -15% -10% -5%
Ricavi
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Società al 30.09.2015
Nel terzo trimestre 2015 la metà delle società del panel ha
registrato un incremento dei ricavi rispetto al 2014, trainate dai
maggiori volumi di gas venduto.
Si evidenzia, una drastica riduzione dei ricavi per ENI legata,
soprattutto, al crollo delle quotazioni del petrolio rispetto
all’anno precedente.
Per quanto riguarda l’EBITDA, i principali incrementi
percentuali si registrano per Acea e Acsm-Agam che hanno
incrementato la marginalità grazie ad una migliore efficienza
operativa nonostante una mancata crescita dei ricavi.
Ebitda
…
0%
5%
10%
30%
Ebitda margin
componente straordinaria presente nel 2014) e Ascopiave per
la diminuzione dei volumi di gas nel IIIQ.
Per quanto riguarda l’analisi della solidità finanziaria, si registra
un lieve peggioramento con un incremento dell’indicatore
PFN/Ebitda che passa da 2,55x a fine 2014 ad un valore di
2,63x a settembre 2015.
ENI ed Enel hanno visto una crescita dell’indebitamento
finanziario netto per effetto del pagamento dei dividendi e
degli investimenti operativi del periodo. Continuano invece a
migliorare gli indicatori patrimoniali di Edison e di Ascopiave
che hanno saputo liberare risorse dal capitale circolante.
Anche Iren ed Hera riducono la PFN, grazie ad una
generazione di cassa che ha consentito di pagare
integralmente investimenti e dividendi.
Dall’altra parte quattro aziende hanno ridotto i margini: Eni e
Gas Plus per una contrazione della BU E&P, Edison per il
peggioramento dei margini della filiera elettrica (generazione
termoelettrica e la minore idraulicità) e idrocarburi (per una
Valore medio panel 2014
Figura 5: Analisi solidità patrimoniale al 30.09.2015
Valore medio panel IIIQ 2015
2,63
0,1
2,55
Ascopiave
PFN / totale fonti
Gas Plus
Edison
0,2
Eni
0,3
0,38
0,4
Acsm-Agam
0,39
Enel
A2A
0,5
Iren
Hera
Acea
0,6
0,7
4,5
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
PFN / Ebitda
PFN > € 10 mld
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Società al 30.09.2015
2 Utilities Flash Report - IIIQ 2015
€ 10 mld > PFN > € 1 mld
PFN < € 1 mld
Utilities
Indicatori industriali
Energia Elettrica
Gas
Le elevate temperature registrate nel periodo estivo hanno
comportato un forte incremento dei volumi di energia elettrica
venduti per la maggior parte degli operatori, tale da invertire la
tendenza rispetto ai primi sei mesi dell’anno. Per alcune utility
questo trend è stato accentuato anche per effetto di
specifiche politiche commerciali (Hera, Acsm-Agam). Vendite
in calo invece per Acea e Edison, che hanno messo in atto
strategie di ri-focalizzazione del portafoglio.
La domanda dei primi 9 mesi dell’anno si è attestata a 47,2
miliardi di metri cubi (+8,5% rispetto all’anno precedente).
L’incremento delle vendite di gas degli operatori rispecchia
tale trend dovuto essenzialmente alla temperature più rigide
registrate rispetto allo stesso periodo del 2014. In
controtendenza A2A, che ha risentito in particolare dei minori
volumi venduti sul mercato all’ingrosso.
Figura 6: Volumi Venduti Energia Elettrica Italia - GWh
Figura 7: Volumi Venduti Gas Italia - Mmc
Delta %*
Delta %*
Edison
67.653
Enel
65.933
1
A2A
7.246
+6%
Acea
7.200
-12%
Acsm-Agam
23.880
8.023
Enel1
2.793
Hera1
2.286
+15%
+36%
A2A
1.818
-10%
Iren
1.804
+22%
Ascopiave2
Gas Plus
305
-11%
Acsm-Agam
213
67
+54%
Acea
* In percentuale variazione rispetto al 30.09.2014
1
2
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Società al 30.09.2015
+5%
635
314
Include le vendite di EE su mercati esteri
+17%
+32%
+14%
8.950
Hera
Ascopiave
1
+1%
Edison1
+6%
25.820
Iren
Eni1
+5%
36.800
Eni
-5%
88
Escluso termoelettrico
Dati delle società controllate in %
+54%
+7%
+29%
* In percentuale variazione rispetto al 30.09.2014
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Società al 30.09.2015
Recenti evoluzioni normative
n EE/GAS – DCO 509/2015/R/com - Criteri per la
determinazione e l'aggiornamento del tasso di
remunerazione del capitale investito per le regolazioni
infrastrutturali dei settori elettrico e gas Orientamenti finali – Revisione delle modalità di calcolo
del WACC per tutti i business regolati di gas ed energia
elettrica e individuazione di un periodo regolatorio di 6
anni. Tra le principali proposte dell’Autorità sono presenti:
l’utilizzo dei parametri in termini reali e non nominali,
prevedendo un correttivo sul fronte tassazione in funzione
dei tassi di inflazione stimati dalla BCE, l’introduzione di
una componente a copertura del rischio paese, la stabilità
delle componenti comuni ai diversi business regolati per
l’intero periodo regolatorio e l’aggiornamento periodico di
quelle specifiche.
n EE – DCO 464/2015/R/eel - Servizio di trasmissione
dell'energia elettrica: un modello di sviluppo selettivo
degli investimenti – Il documento illustra gli orientamenti
iniziali dell'Autorità in merito alla selettività degli
investimenti di sviluppo della rete di trasmissione
dell'energia elettrica, considerando a tale fine l'evoluzione
della metodologia di analisi costi-benefici per gli
investimenti. Viene superata la regolazione incentivante di
3 Utilities Flash Report - IIIQ 2015
tipo input-based verso meccanismi di promozione selettiva
output-based.
n EE – DCO 421/2015/R/eel Riforma delle tutele di
prezzo nel mercato retail dell'energia elettrica e del
gas naturale. Prima fase della roadmap - Clienti finali
di energia elettrica non domestici – Il documento reca
gli orientamenti dell'Autorità in relazione al percorso di
riforma delle tutele di prezzo per i clienti finali dell'energia
elettrica. Vengono presentate la prima fase della riforma,
che al momento coinvolge i soli clienti non domestici in
bassa tensione, e alcune misure di intervento a supporto
della medesima.
n SII – DCO 515/2015/R/idr - Separazione contabile del
servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli
servizi che lo compongono – L’ Autorità illustra le linee di
intervento che intende seguire per la regolazione della
separazione contabile nel servizio idrico integrato, in
particolare, relativamente alla perimetrazione dei principali
oggetti di separazione contabile, alle modalità e procedure
di separazione contabile a livello di Ambito Territoriale
Ottimale, con specifico riferimento alle poste contabili
comuni a più Ambiti e il trattamento contabile delle
immobilizzazioni materiali.
Utilities
Focus - Alle soglie della rivoluzione
dell’efficienza energetica
L’efficienza energetica ha sempre rappresentato la più
efficace azione per la riduzione delle emissioni e
l’ottimizzazione degli investimenti nel settore energetico;
tuttavia è da sempre anche la più difficile opzione da
implementare. Nonostante gli evidenti benefici sulla
società e sull’industria energetica, pochi sono i reali
progressi finora realizzati fuori da specifici comparti
industriali. Nel frattempo i venditori di energia si sono
affannati senza successo a trovare la giusta value
proposition e il più corretto posizionamento in un mercato
che presenta caratteristiche sfidanti e peculiari, che lo
rendono oggi un business ad elevatissimo potenziale ma di
difficile implementazione:
n Ampiezza ed articolazione della domanda, che risulta
estremamente ampia e articolata in segmenti molto
diversi tra loro in termini di maturità, drivers di acquisto,
esigenze di finanziamento.
n Complessità della filiera, che si presenta molto
articolata e complessa, includendo produzione e
commercializzazione di prodotti e tecnologie, attività di
audit e consulenza, progettazione, installazione e
gestione, gestione di incentivi e benefici fiscali e
finanziamento. Tale complessità ha un notevole impatto
sul contesto competitivo (portando a differenti gradi di
specializzazione/integrazione nella filiera) e sul cliente, a
cui è presentato un ampio spettro di interazioni con
attori con cui l’interlocuzione si focalizza su aspetti
tecnici, commerciali, burocratici e finanziari.
n Frammentazione ed eterogeneità del contesto
competitivo, con operatori caratterizzati da modelli di
business molto diversi tra loro per configurazione
societaria, dimensioni, geografia, mercato di riferimento
e integrazione nella filiera.
Finalmente però le condizioni sono ora mature per un
drastico cambiamento. La confluenza di diversi elementi
renderà possibile interrompere la stagnazione nel mercato
dell’efficienza energetica, creando le condizioni per una
drammatica accelerazione di tale business:
1. Tecnologie smart abbordabili, un tempo un ossimoro,
ora possibile grazie allo sviluppo tecnologico e
all’ingresso in campo di investimenti milionari di players
di settori adiacenti .
2. Valore dai Big Data, l’emergente (ma possibile)
Internet of Things che rende possibile la rapida raccolta
ed elaborazione di grandissimi volumi di dati resi
disponibili dalla rivoluzione digitale.
3. La crescente disgregazione dei modelli di business
energetico tradizionali, che generano un contesto in
cui è ormai tempo di cambiare le regole del gioco.
Abbracciare questo cambiamento richiederà una profonda
trasformazione e Arthur D. Little è oggi impegnata a
supportare i leader di domani a trasformare e ridisegnare
l’esistente paradigma dell’efficienza energetica.
Contatti
Saverio Caldani
Managing Partner
+39 06 68 88 23 00
+39 335 69 88 760
[email protected]
Andrea Romboli
Partner
+39 06 68 88 23 00
+39 335 68 93 903
[email protected]
Chiara Loreti
Principal
+39 06 68 88 23 00
+39 334 62 09 634
[email protected]
Katia Valtorta
Principal
+39 02 67 37 62 27
+39 335 12 08 077
[email protected]
Irene Macchiarelli
Manager
+39 06 68 88 23 00
+39 334 62 09 644
[email protected]
Arthur D. Little
Fondata nel 1886 a Cambridge (Massachusetts, USA) da
Arthur Dehon Little, professore presso il Massachusetts
Institute of Technology (MIT), Arthur D. Little è la più antica
società di consulenza al mondo.
Sin da quando fu fondata, più di 120 anni fa, Arthur D. Little è
caratterizzata dalla passione per le soluzioni innovative in
grado di portare a risultati reali e consistenti.
Oggi siamo ampiamente riconosciuti come leader nelle
“smart innovations” – aiutiamo i nostri clienti ad innovare e a
controllare la crescente complessità delle loro operazioni.
Arthur D. Little si caratterizza per uno stile di relazione con il
cliente fortemente collaborativo, per risorse selezionate e ad
alto potenziale e per l'impegno alla qualità del delivery.
E' presente in Italia con 2 uffici, uno a Milano ed uno a Roma,
e conta circa 80 consulenti.
Copyright © Arthur D. Little 2015. All rights reserved.
www.adl.com