Benchmarking Settore Idrico

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Benchmarking Settore Idrico
Utilities
Gennaio 2016
Benchmarking Settore Idrico
Le Performance degli Operatori
Il presente viewpoint propone una sintesi dell’analisi di
benchmarking condotta da Arthur D. Little su un panel di
società operanti nel Servizio Idrico Integrato (SII) allo scopo di
approfondire i trend del settore idrico in Italia.
Le analisi si basano su informazioni tratte principalmente da
bilanci depositati e altri documenti societari pubblici.
L’indagine comprende analisi di performance economicofinanziarie e di carattere operativo e industriale, evidenziando
risultati e indicatori di volta in volta disponibili.
Grazie a questo studio, gli operatori del settore potranno
confrontare le proprie performance con quelle medie del
settore, individuando potenziali aree di miglioramento.
Il campione selezionato è composto da 12 società che
operano nel SII, due delle quali multi-business.
Il benchmarking è strutturato secondo 4 dimensioni di analisi:
n Marginalità, con particolare focus su tariffa e margine
operativo.
n Efficienza operativa, con focus su struttura dei costi, in
relazione a parametri operativi.
n Capex, con analisi degli investimenti effettuati e rapporto
con le tariffe.
n Analisi finanziaria, ossia degli indici patrimoniali e
finanziari.
Grandi
(> 100 M€)
Medie
(50 M€ - 100 M€)
11
1
5
3
4
6
10
Dimensione
n Le società analizzate coprono
un giro d’affari pari a € 2,8 mld,
rappresentativo di circa il 40%
del settore idrico*
.
Copertura Geografica
n Sono state coperte 9 regioni,
soprattutto nel Nord e Centro
Italia.
8
Bassa
12
7
2
9
Piccole
(<50 M€)
Dimensione (Valore della Produzione)
Figura 1: Caratteristiche del Panel
Prevalente
Totale
Copertura degli Ambiti serviti**
Utility SII
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little
* 7,2 Mld€ fonte BlueBook 2014
** Numero di comuni serviti rispetto al totale ATO
Societàmulti-business
Utilities
Marginalità
L’Ebitda e l’Ebit margin medio nel biennio 2013-2014 rimangono costanti e rispettivamente pari a 31% e 14%, nonostante la
tariffa in crescita come effetto del nuovo metodo tariffario. I Top Performer comprendono aziende che hanno saputo tradurre una
tariffa sopra la media in una maggiore marginalità rispetto al panel considerato. I Top Efficienti sono invece quei soggetti che
nonostante una tariffa più bassa, grazie a una struttura dei costi efficiente, mostrano marginalità superiori alla media.
Figura 2: Marginalità
Matrice Tariffa-Marginalità 2014
Ebitdta Margin
Trend Marginalità
70%
Media** 192
Top Efficienti
Top Performer
60%
189
192
31%
31%
Marginalità
50%
2
1
40%
7
3
30%
8
5
12
10
11
20%
=
Media** 31%
9
6
10%
Critici
14%
14%
2013
2014
Low Performer
0%
100
120
140
160
200
180
220
240
260
280
300
320
340
€cent/mc
EBITDA Margin
Tariffa*
EBIT Margin
Tariffa €cent/mc
Ricavi SII (M€)
> 400
Società multi-business
< 100
400 >< 100
Valori in crescita
=
Valori stabili
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati 2013 e 2014 delle Società * Ricavi acqua, fognatura e depurazione su volumi fatturati ** Media aritmetica sui dati disponibili
Efficienza operativa
La struttura dei costi rimane tendenzialmente stabile nel biennio, nonostante un valore opex/mc in crescita (+2€/mc).
Si evidenzia una correlazione tra i costi operativi unitari e il livello di concentrazione degli abitanti per km di rete: per ottenere
economie di scala e buoni margini giocano un ruolo importante il fattore dimensionale, la possibilità di operare in aree contigue
che non presentino particolari difficoltà morfologiche e un giusto mix di personale interno e servizi in outsourcing.
Figura 3: Efficienza operativa
Matrice Densità-Opex 2014
Trend Opex
€cent/mc
220
10
200
6
180
124
4%
4%
2
160
Opex / mc
122
25%
140
120
7
100
30,9%
10%
5
3
26%
30,9%
10%
=
80
1
60
4
61%
60%
2013
2014
9
40
20
0
0
100
200
300
Densità (Abitanti serviti/km di rete)
400
Godimento
beni terzi
Altro
Personale
Ricavi SII
Società multi-business
Valori in crescita
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati 2013 e 2014 delle Società
2 Benchmarking Settore Idrico
Materie prime
e servizi
Opex/mc
=
Valori stabili
Utilities
Capex
Gli investimenti complessivi del panel considerato nel 2014 sono circa 700 M€, in crescita rispetto al 2013. Analizzando i dati
disponibili, si evidenzia un indice medio capex/volumi pari a 52 €cent/mc, e una tariffa media di 190 €cent/mc. Maggiori sono i
capex per le società con tariffe sopra la media: le utility con tariffe più elevate sono anche quelle che investono di più, effetto del
metodo tariffario.
Figura 4: Capex
Matrice Tariffa-Capex 2014
Trend Capex
€cent/mc
52
400
49
Media* 52
350
12
300
Tariffa
250
10
7
200
150
3
9
6
Media*190
11
8
682
619
5
1
100
50
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
2013
150
2014
€cent/mc
Totale Capex (M€)
Capex / volumi fatturati servizio acquedotto
Capex volumi fatturati (€cent/mc)
Ricavi SII
> 400
Società multi-business
< 100
400 >< 100
Valori in crescita
=
Valori stabili
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati 2013 e 2014 delle Società * Media aritmetica sui dati disponibili
Analisi finanziaria
Il panel dimostra un discreto equilibrio dell’esposizione finanziaria (PFN/Totale Fonti pari a 0,34 e PFN/Ebitda pari a 2,3). Accanto
ai debiti finanziari, quasi tutte le società si finanziano con il CCN (gg medi di incasso < gg medi pagamento), in particolare con i
debiti verso fornitori, che mostrano in media oltre 200 gg medi nel biennio. Sussistono le difficoltà ad incassare i crediti: i valori
maggiori scontano l’ageing dei crediti verso clienti e il calendario di fatturazione.
Figura 5: Analisi finanziaria
Matrice Solidità Patrimoniale 2014
GG
Trend Ageing CCN
350
-0,6
Media* 2,3
4
PFN / Totale Fonti
-0,4
300
307
250
-0,2
245
2
5
0,0
=
247
200
1
10
0,2
307
Media* 0,34
3
5
0,4
150
7
100
212
211
216
211
=
0,6
8
6
0,8
50
9
0
1,0
8
7
6
5
4
3
2
1
0
-1
-2
3
2013
gg medi incasso:
2014
gg medi pagamento:
PFN / EBITDA
PFN M€
< 500
< 100
< 10
Società multi-business
Crediti vs Comune
Debiti vs Comune
Crediti vs Clienti
Debiti vs Fornitori
Valori in crescita
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati 2013 e 2014 delle Società * Media aritmetica sui dati disponibili
3 Benchmarking Settore Idrico
=
Valori stabili
Utilities
Principali evidenze
L’analisi delle performance economico-finanziarie,
operative e industriali ha messo in luce situazioni molto
diverse a seconda della dimensione dell’operatore, delle
caratteristiche del territorio servito e della composizione
societaria. In particolare si evidenziano i seguenti risultati:
n Marginalità: margini in crescita per quasi tutte le utility,
ma non sempre ad alte tariffe corrispondono margini
elevati.
n Efficienza operativa: le utility che servono le aree più
densamente abitate sono in genere quelle che
presentano una struttura dei costi più efficiente, tuttavia
solo alcune riescono a realizzare un alto valore aggiunto
per dipendente.
n Capex: ad alte tariffe possono corrispondere maggiori
investimenti, tuttavia gli investimenti sono ancora
inferiori ai fabbisogni del settore.
n Analisi finanziaria: in media il panel presenta un buon
equilibrio delle fonti di finanziamento. Tuttavia rimane
ancora forte l’incidenza dei crediti e il tema della
morosità dei clienti, ad oggi gestito dalla maggior parte
delle società con un incremento dei giorni medi di
pagamento.
E' in corso un importante processo di assestamento
normativo sul Settore Idrico: l'Autorità nel mese di
dicembre ha approvato le delibere su alcuni temi primari
che riguardano la gestione del SII:
Contatti
Saverio Caldani
Managing Partner
+39 06 68 88 23 00
+39 335 69 88 760
[email protected]
Andrea Romboli
Partner
+39 06 68 88 23 46
+39 335 68 93 903
[email protected]
Chiara Loreti
Principal
+39 06 68 88 23 20
+39 334 62 09 634
[email protected]
Irene Macchiarelli
Manager
+39 06 68 88 23 21
+39 334 62 09 644
[email protected]
Co-autori: Paola Abbate, Vincenzo Ippolito, Giorgia Lago,
Andrea Mainardi, Andrea Caccin.
n Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo
regolatorio (2016-2019) (664/2015/R/idr) definendo le
regole per il computo dei costi ammessi al
riconoscimento tariffario, nonché per l'individuazione
dei parametri macroeconomici di riferimento e dei
parametri legati alla ripartizione dei rischi nell'ambito
della regolazione del settore idrico con lo scopo di
uniformare il servizio dei gestori a livello nazionale.
Fondata nel 1886 a Cambridge (Massachusetts, USA) da
Arthur Dehon Little, professore presso il Massachusetts
Institute of Technology (MIT), Arthur D. Little è la più antica
società di consulenza al mondo.
n Schema di convenzione tipo per la regolazione dei
rapporti tra enti affidanti e gestori del SII
(656/2015/R/idr).
Sin da quando fu fondata, 130 anni fa, Arthur D. Little è
caratterizzata dalla passione per le soluzioni innovative in
grado di portare a risultati reali e consistenti.
n Qualità contrattuale del servizio che individua gli
indennizzi automatici da riconoscere all'utente per tutte
le prestazioni soggette a standard specifici di qualità
(655/2015/R/idr).
Oggi siamo ampiamente riconosciuti come leader nelle
“smart innovations” – aiutiamo i nostri clienti ad innovare e a
controllare la crescente complessità delle loro operazioni.
n E' ancora in corso il processo di consultazione sul tema
dell’unbundling contabile, rispetto al quale l'Autorità si
deve ancora pronunciare in maniera definitiva.
In attesa del consolidamento dell’impianto normativo,
gli operatori idrici sono chiamati ad avviare al loro
interno azioni volte al riequilibrio economicofinanziario così da investire nell’ammodernamento
della rete e nell’incremento della qualità del servizio
reso.
Arthur D. Little
Arthur D. Little si caratterizza per uno stile di relazione con il
cliente fortemente collaborativo, per risorse selezionate e ad
alto potenziale e per l'impegno alla qualità del delivery.
E' presente in Italia con 2 uffici, uno a Milano ed uno a Roma,
e conta circa 80 consulenti.
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