Guida alla spesa senza pesticidi

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Guida alla spesa senza pesticidi
Guida Alla Spesa Senza Pesticidi
Guida alla spesa senza pesticidi
Introduzione
Questa piccola guida l’ho creata per permetterti di avere in mano uno
strumento utile che ti consenta di essere informata e fare la spesa
salvaguardando la salute della tua famiglia.
Purtroppo in un mondo sempre più innaturale e inquinato avere in mano
informazioni come queste può davvero fare la differenza.
La “Guida alla Spesa Senza Pesticidi” è stata concepita per farti sapere
quale frutta e verdura DEVI assolutamente acquistare biologica se vuoi
evitare di mangiare insieme ad un frutto, un vero e proprio concentrato
di pesticidi.
Con questa guida tra le mani e il pratico inserto che trovi al fondo da
ritagliare e portare sempre con te, avrai sempre a disposizione un aiuto
per minimizzare i rischi di esposizione ai pesticidi.
Le industrie alimentari affermano che i pesticidi sono completamente
sicuri per il consumo da parte dell’uomo.
Davvero?! Sostanze chimiche concepite con il solo scopo di uccidere
organismi viventi…
I numerosi studi effettuati dall’Environmental Working Group evidenziano
un’altra realtà!. E in questa guida troverai il risultato di questi studi e
ricerche.
Buona lettura.
Graziella Tortorelli
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Come ridurre l’esposizione
Pesticidi e salute: gli ultimi studi
Mangiate frutta e verdura! I benefici per la salute di una dieta ricca di
frutta e verdura sono notevolmente maggiori dei rischi di esposizione ai
pesticidi – mangiare prodotti coltivati in maniera tradizionale è molto
meglio che non mangiare affatto la frutta e la verdura.
Ma ogni anno, come è stato riconosciuto dalle agenzie di governo
internazionali, pesticidi diversi sono stati collegati ad una varietà di
problemi di salute, tra i quali:
- Tossicità a carico del sistema nervoso
- Cancro
- Effetti sul sistema ormonale
- Irritazione cutanea, oculare e polmonare
I pesticidi sono unici tra gli agenti chimici che rilasciamo nell’ambiente.
Sono stati pensati per uccidere organismi viventi – insetti, piante e
funghi che sono considerati infestanti. Dal momento che sono tossici per
natura, molti pesticidi pongono dei pericoli per la salute delle persone e
l’esistenza di tali pericoli è stata appurata da ricercatori indipendenti e
medici di tutto il mondo.
Ignoranza non significa sicurezza
Di fronte ad una crescente quantità di tematiche scientifiche riguardo ai
rischi per la salute dell’esposizione agli agenti chimici, i produttori di
pesticidi dichiarano che i residui di pesticidi sulla produzione agricola
sono troppo esigui per produrre problemi di sicurezza.
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Eppure queste autodifese spesso vengono fuori in assenza di dati reali.
In generale, il governo richiede e le società conducono un gran numero
di studi, finalizzati a trovare effetti tossici ovvi ed evidenti, come
l’avvelenamento.
Tali studi non sono focalizzati sulle implicazioni del mondo reale
dell’esposizione dell’uomo ai pesticidi ed alle miscele chimiche nel corso
di molti anni.
Secondo le statistiche di biomonitoraggio degli scienziati presso i centri
statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, la maggior
parte degli americani ha nei loro corpi concentrazioni riconoscibili di
residui di pesticidi multipli.
Gli studi di questi centri mostrano che le persone e anche i feti in fase di
crescita, vengono abitualmente esposti a centinaia di prodotti chimici
industriali. La maggior parte dei test di sicurezza effettuati per le agenzie
normative non sono finalizzati a scoprire se le esposizioni a basse dosi di
miscele di pesticidi e ad altri agenti chimici tossici siano sicure, in
particolar modo in alcune fasi critiche della crescita.
Una vera protezione della salute pubblica richiederebbe la
considerazione dei rischi cumulativi dell’esposizione nel tempo a
agenti chimici tossici multipli.
I bambini corrono il rischio più serio
La protezione della salute delle nostre famiglie dall’esposizione agli
agenti chimici può iniziare con il minimizzare l’esposizione dei bambini ai
pesticidi.
E’ ormai riconosciuto che i pesticidi costituiscono un rischio per gli
apparati vitali che crescono e maturano, dal concepimento fino alla
rapida crescita, passando attraverso l’infanzia.
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L’esposizione ai pesticidi e ad altri agenti chimici tossici durante la rapida
fase della crescita può avere effetti avversi che durano nel tempo sia
nell’infanzia che nella vita futura.
Il metabolismo, la fisiologia e la biochimica del feto, del neonato e del
bambino sono profondamente differenti da quelli degli adulti. Un
organismo giovane è spesso meno abile a metabolizzare ed a
neutralizzare gli agenti chimici tossici. Può essere molto più vulnerabile
agli effetti nocivi dei pesticidi.
Gli agenti chimici che danneggiano gli adulti in modo non misurabile
possono danneggiare il sistema nervoso, il cervello, gli organi riproduttivi
ed il sistema ormonale del feto e del bambino, in maniera impercettibile
ed a volte permanente.
Il cervello ed il sistema endocrino in fase di crescita sono estremamente
sensibili ai sottili cambiamenti dei livelli ormonali che sono segno di
transizioni a differenti stadi della crescita.
Il risultato è che esposizioni molto ridotte a pesticidi in momenti
della crescita particolari, possono mimetizzarsi con normali sbalzi
dei livelli ormonali e causare più danni che le esposizioni a dosi
molto più alte, che il corpo non confonde con ormoni naturali.
Il Governo non limita l’uso dei pesticidi?
Quando i consumatori si rendono conto dell’enormità della minaccia per
la salute rappresentata dai pesticidi, naturalmente si chiedono: il
governo non regola l’uso di questi agenti chimici tossici? La risposta è sì,
per qualche verso.
Ma l’azione del governo è stata troppo lenta e compromessa
dall’influenza delle industrie. Il governo ha dichiarato che i pesticidi
altamente tossici come il DDT, il clordano ed il dursban erano sicuri –
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per lo meno fino al giorno in cui l’agenzia per la protezione ambientale li
ha banditi.
L’Atto per la Tutela della Qualità del Cibo del 1996 aveva la finalità di
richiedere una tutela dei neonati e dei bambini dai pesticidi. Questa
legge ha prodotto riduzioni significative nell’esposizione dei bambini a
diverse classi di pesticidi neurotossici e fondamentalmente ha migliorato
gli standard di salute, tramite l’esplicita richiesta di tutela dei neonati e
dei bambini.
Ma c’è ancora molta strada da fare, in particolar modo nella tutela della
salute degli esseri umani dalle miscele di pesticidi e di agenti
chimici, che hanno la facoltà di sconvolgere il sistema endocrino.
Di certo non stupisce che i produttori di pesticidi e i gruppi commerciali
che hanno a che fare con l’agricoltura, lottano contro la rigida
applicazione dello statuto, in particolare contro i provvedimenti che
richiedono un livello extra di protezione per neonati e bambini.
Cosa posso fare per ridurre il mio rischio?
Affrontare il problema del rischio di esposizione ai pesticidi richiede
prima di tutto informazione, che spesso non è disponibile al grande
pubblico.
Il gruppo di lavoro ambientale (Environmental Working Group) ritiene
che:
Le persone hanno il diritto di sapere cosa c’è nel loro cibo, in modo da
poter scegliere i cibi con meno pesticidi.
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Il governo può e dovrebbe fare qualcosa per ridurre notevolmente il
numero e la quantità di agenti chimici tossici, tra cui i pesticidi, nelle
risorse alimentari.
Ognuno di noi oggi può scegliere la sicurezza, decidendo di
acquistare il più frequentemente possibile prodotti con pochi
pesticidi e frutta e verdura coltivate in modo biologico.
Con questo primo passo possiamo proteggere la salute delle nostre
famiglie dagli effetti nocivi dei pesticidi e tutelare il nostro futuro e quello
dell’ambiente.
Trovare cibo più sicuro
Che ne pensi di una dose di 67 pesticidi sul tuo sedano? Se stai
mangiando sedano non biologico, questo è il numero di pesticidi che
potresti star ingerendo.
Puoi abbassare il tuo consumo di pesticidi di quasi 4/5 volte evitando i
12 alimenti più contaminati tra frutta e verdura e mangiando i
prodotti meno contaminati, secondo i calcoli del Gruppo di Lavoro
Ambientale.
Se mangi i 12 alimenti più contaminati, sarai esposto ad una media di 10
pesticidi al giorno. Se scegli prodotti freschi tra i 15 alimenti meno
contaminati tra frutta e verdura, consumerai meno di 2 pesticidi al
giorno.
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La sporca dozzina
Cerca di acquistare questi 12 alimenti tra frutta e verdura coltivati in
modo biologico. Ma sappi anche che molte aziende agricole di piccole
dimensioni non riescono a sostenere il lavoro burocratico e le tasse per
essere certificate come biologiche, anche se praticano agricoltura
biologica.
Se fai acquisti al mercato di un contadino e vuoi comprare prodotti
biologici, chiedi al venditore, ci sono buone possibilità che molti dei
prodotti vengano coltivati senza l’uso di pesticidi.
1. Sedano
9. Cavoli
2. Pesche
10. Ciliegie
3. Fragole
11. Patate
4. Mele
12. Uva
5. Mirtilli
6. Nettarine
7. Peperoni dolci
8. Spinaci
Dei 12 cibi più contaminati, 7 sono frutti: pesche, fragole, mele, mirtilli,
nettarine, ciliegie e uva.
Conclusioni importanti:
- Più del 96% delle pesche è risultato positivo ai pesticidi, seguito dalle
nettarine (95,1%) e dalle mele (93,6%).
- Quasi l’86% delle pesche contenevano 2 o più residui di pesticidi,
seguiti dalle mele (82,3%) e dalle nettarine (80,6%).
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- Le fragole ed i mirtilli avevano ognuno 13 pesticidi rilevabili su un
singolo campione. Le pesche e le mele erano seconde, con 9 pesticidi su
un campione.
- Le pesche sono state trattate con più pesticidi di qualsiasi altro
prodotto, facendo registrare fino a 67 agenti chimici diversi. Le fragole
erano quelle successive, con 53 pesticidi e poi ci sono state le mele, con
47 pesticidi.
Il sedano, i peperoni dolci,gli spinaci, i cavoli e le patate sono le verdure
che più trattengono la contaminazione da pesticidi:
- il 95% del campione di sedano è risultato positivo ai pesticidi, seguito
dai cavoli (84,5%) e dalle patate (84,2%).
- Quasi l’85% del campione di sedano conteneva pesticidi multipli,
seguito dai peperoni dolci (61,5%) e dai cavoli (53,2%).
Un singolo gambo di sedano era contaminato da 13 agenti chimici
diversi, seguito dal cavolo (10) e da fagiolini, spinaci e lattuga (9).
Il sedano è stato trattato con ben 67 pesticidi, seguito dai peperoni dolci
(63) e dal cavolo (57).
I 15 puliti
Le verdure meno probabili a risultare positive ai pesticidi sono le cipolle,
il granoturco, i piselli dolci, gli asparagi, le verze, le melanzane e le
patate dolci.
Gli asparagi, il granoturco e le cipolle non avevano residui di pesticidi
riconoscibili sul 90% o più dei campioni.
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Più dei 4/5 dei campioni di verze (82,1%) non aveva pesticidi
riconoscibili, seguiti dai piselli (77,1%) e dalle melanzane (75,4%).
Residui multipli di pesticidi sono estremamente rari nelle verdure che
hanno bassi valori di contaminazione generale. Nessun campione di
cipolle e granoturco ha mostrato più di un pesticida. Le patate dolci
hanno mostrato pesticidi multipli nel 9,3% dei campioni.
Il singolo campione più contaminato tra le verdure a basso contenuto di
pesticidi ha mostrato 4 diversi agenti chimici.
I frutti meno probabili a risultare positivi a residui di pesticidi sono:
avocado, ananas, mango, kiwi, melone domestico, cocomero, pompelmo
e melone d’inverno.
Meno del 10% dei campioni di ananas, mango e avocado ha mostrato
pesticidi riconoscibili e meno dell’ 1% dei campioni aveva più di un
residuo di pesticidi.
Quasi il 60% dei meloni d’inverno aveva pesticidi riconoscibili ma solo il
14,2% dei campioni conteneva più di un residuo. I pompelmi avevano
residui sul 54,5% dei campioni ed il 17,5% ha mostrato residui multipli
di pesticidi.
Metodologia
La “Guida alla Spesa Senza Pesticidi” classifica la contaminazione da
pesticidi di 50 prodotti tra frutta e verdura; tale classifica è basata
sull’analisi di 96.000 test per i pesticidi su questi alimenti, condotta dal
2000 al 2008 dal Ministero dell’Agricoltura statunitense e dalla Food and
Drug Administration.
I 49 alimenti tra frutta e verdura analizzati nella guida (trovi la lista
completa nel sito www.foodnews.org) sono i 49 tipi di frutta e verdura
più consumati, come riportato dal Ministero dell’Agricoltura degli Stati
Uniti, con un minimo di 100 test ai pesticidi tra il 2000 ed il 2009. Quasi
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tutti gli studi sui quali si basa la guida hanno testato i prodotti dopo
essere stati sciacquati o sbucciati.
La contaminazione è stata misurata in 6 modi diversi:
- percentuale di campioni testati con pesticidi riconoscibili
- percentuale di campioni con 2 o più pesticidi
- numero medio di pesticidi trovati su un singolo campione
- quantità media di tutti i pesticidi trovati
- numero massimo di pesticidi trovati su un singolo campione
- numero totale dei pesticidi trovati sui prodotti
I prodotti sono stati classificati in base ad un punteggio composto da
tutte le categorie. L’obiettivo è includere una gamma di misure diverse
della contaminazione da pesticidi, per spiegare le incertezze scientifiche.
Tutte le categorie sono state trattate allo stesso modo; per esempio, un
pesticida collegato al cancro ha avuto lo stesso peso di uno collegato alla
tossicità cerebrale e alla neurotossicità; la possibilità di mangiare
pesticidi multipli su un singolo cibo ha avuto lo stesso peso della quantità
di pesticidi rilevati o della percentuale dei prodotti sui quali i pesticidi
sono stati trovati.
La “Guida alla Spesa Senza Pesticidi” dell’Environmental Working Group
non è costruita su una complessa verifica dei rischi portati dai pesticidi,
ma riflette i carichi generali di pesticidi sulla frutta e sulle verdure
comuni.
Questo approccio cattura meglio le incertezze dei rischi derivanti
dall’esposizione ai pesticidi e conferisce ai compratori la sicurezza che
quando seguono la guida comprano buoni cibi, con un consistente
abbassamento dei livelli generali di contaminazione da pesticidi.
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Conclusione
Con questa guida ti sto offrendo la possibilità di avere tra le mani un
valido e utile strumento per ridurre drasticamente la tua esposizione ai
pesticidi e quella della tua famiglia. Spero che l'avrai apprezzato!.
Adesso non ti resta che stampare e ritagliare l'inserto che trovi qui sotto
e portarlo sempre con te come promemoria quando farai la spesa.
Per qualsiasi cosa puoi scrivermi una mail a [email protected]
oppure puoi utilizzare il box del mio sito www.naturalmentemamma.it
presente nella pagina “contattami”.
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Auguro a te e alla tua famiglia tutto il meglio e ti aspetto nel mio sito,
dove trovi tantissime informazioni, sempre aggiornate, per vivere
l’essere genitore e la vita famigliare in completa armonia con la natura,
per il tuo benessere e per quello del pianeta. Ti aspetto!.
Graziella Tortorelli
Fondatrice di www.naturalmentemamma.it
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