Kan-Geiko 2013 (combattere l`orso coi denti)
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Kan-Geiko 2013 (combattere l`orso coi denti)
Kan-Geiko 2013 (combattere l’orso coi denti) Parte filosofica Una tradizione del judo senza scopo. Questo ultimo “non scopo” ha fatto si che tutti (quasi) i Do-jo abbandonassero questa meravigliosa tradizione; ma prendiamo in considerazione il lato educativo del judo: il rigoglio della Terra è in gran parte dovuto all’alternanza delle stagioni ed al ritmo del tempo (dan e mu-dan il ritmo e l’alternanza del koshiki-no-kata), quindi come diceva Myamoto Mushashi: “quando fa freddo fa freddo, quando fa caldo fa caldo”. Nel kan-geiko questo lo si vive col corpo e agendo come qualsiasi creatura vivente (animali, piante ecc.) si adegua la propria esistenza nel rigido freddo come nella calda estate (shochu-geiko)***. Le insolite condizioni (dalle 5.00 alle 07.00 del mattino quindi, orario freddo e a volte una luce soffusa) suggeriscono una attenzione maggiore nei confronti della pratica. Questo è anche kan-geiko, una alternanza di cambiamenti dove il judoista si inserisce con responsabilità e con la totale sincera presenza. L’insegnante, sorveglia che questo stato di attenzione permanga. Questa è EDUCAZIONE con alcuni aspetti positivi e reali della vita; vita troppo spesso vittima di una “cultura “ che insegna ad adagiarsi sulle comodità e non sull’impegno. Parte pratica Durante il Kan-geiko di solito si prende una tecnica e la si porta avanti per tutta la settimana (o il periodo scelto), con ren raku, kaeshi, forma ecc. sempre variando, senza mai abbandonarla, è un buon metodo per completarla; il riscaldamento si fa con Ne-waza morbido, armonioso, in modo che il contatto favorisca il processo di riscaldamento senza traumi, vista l’ora. Particolare importantissimo tutti obbligati a fare la doccia per evitare malanni. Questa tradizione, tempra il corpo, rompe gli schemi, accentua lo spirito del rispetto e dell’attenzione, ha il sapore dell’avventura, contiene l’etica del Judo. Si potrebbe scoprire nel kan-geiko la bellezza del gesto. Kan-geiko non serve a nulla di tutto ciò che il Mondo propone, è un gesto puro, senza scopo. Forse (pretesa personale) un dono del judo al mondo. Per ultimo, ci sono cose che devi scoprire insieme nella pratica che nessun maestro può e deve spiegare, in modo che sia una tua interpretazione personale, da trasmettere. *** è un allenamento estivo, che si pratica nel periodo più caldo, nelle ore più calde, di solito l’ultima settimana di Luglio, dalle 14.30 alle 16,00 ALLENAMENTO PARTE NE WAZA Rovesciamenti con controllo e contrattacco continuo Rovesciamenti vari con controllo (Tori da dietro, di fianco e davanti) Tori lavora con le gambe resistendo agli attacchi di Uke HAIRI KATA (metodi per arrivare alla tecnica) – FUSEGI (difese) – NOGARE KATA (ribaltamento) Tori spalle a terra con uke in mezzo alle gambe Spingere l'ascella Spingere il ginocchio Spingere pancia e agganciare ginocchio all’esterno Spingere pancia agganciare la cintura e rovesciare Tenere Uke a se e con i piedi fare leva sulle sue gambe rovesciandolo Tori spalle a terra con uke sopra la pancia Spinta a ponte con rovesciamento e controllo uscendo dalle gambe o di fianco Tori spalle a terra con uke di fianco Rovesciamento con controllo finale in Juji Gatame Tori spalle a terra con uke in mezzo alle gambe Sposto di fianco prendendo la gamba e terminando in juji gatame (Matsuda) Tutto come sopra con tecniche varie (1° giorno osae komi, 2° giorno Shime Waza, 3° giorno Kansetsu waza, tutto con Nogare Kata, Fusegi e Hairi Kata) Tori cerca lo squilibrio con le mani per cercare il vuoto Tori in ginocchio con uno alzato insieme ad uke Rovesciamenti vari con stesso ginocchio e con ginocchio inverso Tori in piedi rovescia uke a quattro zampe Rovesciamenti vari, solo con presa, con strangolamento, con leve Tori in piedi rovescia uke sdraiato a terra Rovesciamenti vari, solo con presa, con strangolamento, con leve PARTE TACHI WAZA Se Oi Nage Forma Studio della tecnica - forma (Kuzushi, Tsukuri, Kake) – Uchi Komi di contatto e potenza (Butsugari Geiko) Studio Kakke Ai (Allenamento alle proiezioni) Studio della tecnica in movimento su un passo (avanti, indietro e laterale) Studio dei Bo Gyo (Go, Chowa, Yawara) Studio dei Kaeshi della tecnica e per la tecnica Studio dei Renraku della tecnica e per la tecnica Studio in Yaku Soku Geiko (allenamento concordato) Studio in Kakari Geiko (allenamento con ruolo diversificato) Studio della tecnica con varie prese Ran dori Studio della tecnica Roppo no Kuzushi (strategie su principi Sen e Omote) CONSIDERAZIONI Durante l’allenamento del Kan Geiko ho notato che non è vero che è una pratica “senza scopo”. Infatti ho riscontrato che tra chi pratica il kan geiko e chi non lo pratica c’è una notevole differenza sia nel resistere al freddo e alle conseguenze che porta, sia nella capacità, a livello fisiologico, di scaldare rapidamente il corpo raggiungendo velocemente la migliore condizione di lavoro; questa straordinaria capacità che il corpo ha acquisito grazie a questo tipo di allenamento, si è rivelato altamente utile nell’attività agonistico-sportiva, in quanto spesso accade che l’atleta non avendo molto preavviso dell’inizio del combattimento potrebbe non scaldarsi a sufficienza; come conseguenza post-gara gli effetti normalmente riscontrati, soprattutto nei giorni successivi, si facevano “sentire” in modo molto meno marcato (dolori muscolari, articolari, ecc.). Ritengo quindi che un corpo allenato al freddo e quindi a produrre rapidamente calore portando l’organismo ad un regime di lavoro ottimale, sia estremamente utile sia per coloro che praticano il judo per “sport”, sia per coloro che praticano per disciplinare loro stessi. p.s. Inoltre non credo che una persona dalla spiccata intelligenza come il nostro M° Kano, di cui ho il massimo rispetto, abbia potuto fare cose “senza uno scopo”, altrimenti in virtù di questo ragionamento noi potremmo praticare qualcosa che è inutile!!!!