piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo Civitella – Torricella

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piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo Civitella – Torricella
 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. Gasbarrini” di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° Grado Via Sandro Pertini, 7 ‐ 64010 – CIVITELLA DEL TRONTO (TE) Tel/Fax 0861 91320 – 918608 e‐mail [email protected][email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Civitella del Tronto Anno Scolastico 2012‐2013
PREMESSA ANALISI DEL TERRITORIO SCELTE ORGANIZZATIVE DELL’ISTITUTO 1)
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Pag. 3 Pag. 4 Pag. 5 Sezioni , classi, orario e docenti assegnati; In carichi attribuiti; Modalità di funzionamento degli organi collegiali; Organizzazione del personale ata; CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO Pag. 9 1) Scelte educative della scuola; 2) Bisogni formativi del contesto ambientale; 3) Scelte formative della scuola; CURRICOLO IMPLICITO Pag. 13 1). Tempi e spazi; 2) Materiali e sussidi didattici; 3) Documentazione. CURRICOLO ESPLICITO Pag. 16 1) Premessa; 2) Finalità, traguardi di competenza al termine dei tre ordini di scuola, obbiettivi di apprendimento 3) Principi metodologici; 4) Valutazione PROTOCOLLO PIANO EDUCATIVO PER ALUNNI CON DSA Pag 35 PROGETTI DI AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO P.O.F. Pag 38 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Pag. 40 DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DELL’ISTITUTO Pag. 44 SISTEMA AUTOVALUTATIVO P.O.F. Pag. 45 PIANO DI SICUREZZA Pag. 45 NUMERI UTILI Pag. 46 PREMESSA ‐
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Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) permette alla scuola di autoregolare le proprie attività, ovvero sia:  di progettare e programmare la propria azione amministrativa e formativa;  di effettuare scelte in ordine agli indirizzi contenutistici, metodologiche, organizzativi e gestionali che si propone di seguire. Il presente P.O.F. è stato elaborato tenendo presenti le disposizioni incluse nelle seguenti fonti disciplinatrici:  art. 3 del Regolamento sull’autonomia;  art. 26/27/28/29 del CCNL relativo al quadriennio normativo 2006/2009; e nel rispetto delle sue fasi procedurali: ELABORAZIONE/ADOZIONE/PUBBLICIZZAZIONE. L’ELABORAZIONE del Piano, affidata al Collegio Docenti, si è articolata in alcune fasi essenziali:  raccolte di proposte e pareri interni all’Istituto;  contatti relazionali con alcune realtà istituzionali esterni (Ente locale, altre Amministrazioni);  stesura del documento da parte di una commissione costituita dai Docenti rappresentanti i tre ordini di scuola;  definizione conclusiva di esso in sede di Collegio e sua delibera (Collegio Docenti del 22/11/2012) ‐ L’ADOZIONE finale del P.O.F., assegnata al Consiglio d’Istituto, è avvenuta in sede di riunione del 29/11/2012; ‐ La PUBBLICIZZAZIONE del Piano (ai sensi della Legge n° 241/1990) avverrà attraverso queste modalità comunicative:  consegna a tutte le famiglie degli alunni, di una copia sintetica di esso come informativa del documento (la stessa copia verrà consegnata ai genitori dei nuovi iscritti);  documento integrale cartaceo depositato agli atti dell’Istituto a disposizione di quanti vogliano visionarlo; pubblicazione sul sito web dell’istituto all’indirizzo http://www.iccivitella.it;  copia del documento conservata agli atti di ciascun plesso dei vari ordini di scuola per la “piena conoscenza” di esso. ANALISI DEL TERRITORIO Il territorio comunale di Civitella del Tronto ha una configurazione geomorfologia costituita per lo più da colline medio‐alte e valli, e una estensione piuttosto rilevante di Km 77 circa. La popolazione media oscilla numericamente intorno alle 5.000 unità. Le numerose sparse frazioni presentano un nucleo centrale e molte case isolate. Le possibilità di comunicazione con i territori limitrofi sono assicurate dai pullman di linea oltre che dai mezzi propri. Le attività lavorative presenti nel territorio sono prevalentemente collegate ad industrie medio‐piccole, all’artigianato, alle aziende agricole a conduzione familiare; il terziario è presente soprattutto nel capoluogo e nella frazione di Villa Lempa. La presenza nel territorio di strutture importantissime dal punto di vista storico‐culturale‐artistico quali la Fortezza Borbonica con annesso il centro urbano storico di Civitella del Tronto e l’Abbazia Benedettina di Monte Santo, e di ambienti naturali incontaminati quali le Gole del Salinello, le Grotte di Sant’Angelo, le Casermette, ha notevolmente incrementato il “turismo” che si è fatto più attento e vicino al visitatore straniero e locale, grazie ad alcune iniziative di associazioni e cooperative. Il livello occupazionale è discreto e, comunque, collegato al fenomeno del pendolarismo. Molti sono i giovani diplomati e disoccupati ed esistono anche laureati sottoccupati. La famiglia, che tende ad essere sempre più mononucleare, si avvale, nella maggior parte dei casi, della presenza dei nonni che spesso rappresentano dei modelli di comportamento sia per i bambini della prima infanzia, sia degli adolescenti. L’investimento affettivo nei confronti dei figli fin dall’infanzia è tendenzialmente molto alto, ma tale investimento non sempre coincide con la consapevolezza e l’impegno educativi. Il livello di istruzione delle famiglie è medio. Nel territorio, all’infuori del capoluogo, non esistono strutture di tipo associativo‐ricreativo‐culturale, gli unici centri di aggregazione giovanile sono i bar. Mancando totalmente i centri per il tempo libero, i media e soprattutto la televisione nell’età infantile e anche adolescenziale, sono il grande contenitore del tempo e delle pratiche di socializzazione dei bambini e dei ragazzi. Si riscontra una crescente ansia da parte dei genitori di “affollare” la vita dei propri figli di tante attività: nuoto, calcio, danza, musica … per questo la scuola è chiamata a promuovere sempre più l’integrazione delle esperienze, la sistemazione di infiniti stimoli e la promozione della conoscenza/abilità/capacità, attraverso il recupero di esperienze mancanti. Nel territorio non sono presenti strutture socio‐sanitarie che offrono servizi psico‐pedagogici (ortofonista, psico‐motricista, logopedista, . . . ) di riferimento per i portatori di handicap. Negli ultimi anni i fenomeni migratori che stanno caratterizzando tutto il territorio comunale rappresentano una realtà concreta con una nuova fisionomia. Rispetto al alcuni anni fa, quando l’immigrazione era prevalentemente di tipo economico, con una presenza fortemente maschile, si nota un processo d’integrazione cambiato. Il territorio si è popolato di nuove presenze. Gli immigrati albanesi, romeni, cinesi, marocchini, ucraini, hanno richiamato i coniugi ed i figli rimasti in patri e molti sono i bambini nati nel Comune. L’immigrazione familiare sta ponendo ai servizi domande e bisogni di tipo nuovo. La scuola, obbligata a “rivisitare” in profondità i modelli sui quali aveva istituzionalizzato, codificato e normalizzato i rapporti sociali, rappresenta l’occasione principale di socializzazione per i minori di nuova generazione ed in molti casi per le donne venute da lontano. L’ingresso dei bambini stranieri e delle famiglie nel mondo scolastico obbliga i docenti a confrontarsi con la “diversità” culturale e a chiedersi come relazionarsi con essa nel momento in cui si trovano a mediare l’incontro tra bambini aventi provenienza familiare, culturale e sociale molto diversa. Si rilevano, soprattutto, difficoltà a livello linguistico e di comportamento, ostacoli di rapporto tra scuola e famiglia e di rapporto intrafamiliare. La presenza di un numero consistente di alunni stranieri all’interno dei plessi dei tre ordini di scuola ha fatto scaturire la necessità di progettare un’educazione interculturale e un atteggiamento “pensato” all’accoglienza degli alunni stranieri e delle loro famiglie e la realizzazione di un intervento di prima alfabetizzazione, per gli alunni che non conoscono ancora l’italiano, e di sostegno linguistico per coloro che necessitano di arricchire e migliorare questa seconda lingua. SCELTE ORGANIZZATIVE DELL’ISTITUTO Modalità di funzionamento degli Organi Collegiali L’Istituto Comprensivo di Civitella del Tronto avendo al suo interno tre ordini di scuola dispone dei seguenti organismi di partecipazione anche dei genitori: docenti delle sezioni e ‐ Consiglio di Intersezione (Scuola dell’Infanzia) rappresentanti dei genitori; docenti del plesso, docenti di ‐ Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria) sostegno e genitori eletti; ‐ Consiglio di Classe (Scuola Secondaria di 1° docenti di ogni singola classe, grado) docenti di sostegno e genitori eletti;
Questi Organi Collegiali, presieduti dal Dirigente Scolastico o ad un suo delegato, si riuniscono durante l’anno scolastico in base ad un cronogramma che comprende “compiti e tempi” deliberato dal Collegio Docenti: > ANALISI SITUAZIONI DI PARTENZA/ACCOGLENZA; > PROGETTI; > ATTIVAZIONE LABORATORI FACOLTATIVI E OPZIONALI; > ATTIVITA’ INTEGRATIVE‐RECUPERO‐SOSTEGNO; > ORIENTAMENTO; > VERIFICA BIMESTRALE; > SCELTA DEI LIBRI DI TESTO; > PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE; > VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE; > USCITE DIDATTICHE/VISITE GUIDATE; ‐ I Consigli di Interclasse e di Classe si riuniscono con la sola presenza dei docenti per esaminare situazioni di singoli alunni, anche in relazione alla non ammissione alla classe successiva, decisione per la quale hanno potere deliberante. ‐
Il Consiglio d’Istituto composto dai rappresentanti dei genitori eletti, docenti dei tre ordini di scuola e personale A.T.A. è in stretta relazione con il Collegio Docenti per l’adozione del P.O.F. e ne verifica la rispondenza agli indirizzi generali e alle compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili. ‐
Il Collegio Docenti composto da tutti i docenti di ruolo e non di ruolo dell’Istituto Comprensivo e presieduto dal Dirigente Scolastico, definisce e approva il P.O.F. tenendo conto anche delle proposte formulate dagli organismi di partecipazione dei genitori Incarichi attribuiti ‐ Per una gestione migliore dell’organizzazione scolastica il Dirigente Scolastico è affiancato e coadiuvato da alcuni docenti:  Collaboratore con funzioni vicarie;  Collaboratore. ‐
All’interno del Collegio, con riferimento all’art. 33 del C.C.N.L. 2006/2009 sono state individuate quattro (4) aree entro le quali alcuni docenti espletano specifiche “funzioni obiettivo”, direttamente dipendenti dal Collegio dal momento della nomina al momento della rendicontazione: AREA 1 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Coordinamento delle attività del Piano , sua attivazione e valutazione, coordinamento della progettazione curricolare AREA 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI analisi e gestione dei bisogni formativi e aggiornamento, produzione dei materiali didattici, coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, cura della documentazione educativa AREA 3 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Sostegno didattico e integrazione scolastica alunni extracomunitari
AREA 2 INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI Organizzazione delle visite guidate, coordinamento dei rapporti scuola‐famiglia e analisi delle strategie risorse per migliorare la qualità della scuola Classi, Orario e insegnanti assegnati ‐
L’Istituto Comprensivo di Civitella del Tronto è composto da 380 alunni frequentanti così distribuiti: 
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3 plessi di Scuola dell’Infanzia; 3 plessi di Scuola Primaria; 2 plessi di Scuola Secondaria di 1° grado..  Sezioni/classi  Scuola dell’Infanzia di Civitella cap. sez. N° 1;  Scuola dell’Infanzia di Borrano/Ponzano sez. N° 2;  Scuola dell’Infanzia di Villa Lempa sez. N° 2.  Scuola Primaria di Civitella cap.  Scuola Primaria di Favale  Scuola Primaria di Villa Lempa  Scuola Secondaria di 1° grado di Civitella cap. ( 1^‐2^‐3^ A e 1^‐3^ B)  Scuola Secondaria di 1° grado di Villa Lempa ( 1^‐2^‐3^ C) classi N° 5 di cui una pluriclasse 1‐2; classi N° 5; classi N° 5. corsi N° 2 (sez. A e B) classi N° 5 corsi N° 1 (sez. C ) classi N° 3 Orario  SCUOLA dell’INFANZIA il servizio scolastico si svolge dal lunedì al venerdì nel seguente orario:  Plesso di CIVITELLA CAP dalle 8,00 alle 16,00  Plesso di BORRANO/PONZANO dalle 8,30 alle 16,30  Plesso di VILLA LEMPA dalle 8,00 alle 16,00  SCUOLA PRIMARIA il servizio scolastico si svolge dal lunedì al sabato nel seguente orario:  Plesso di CIVITELLA CAP dalle 8,15 alle 13,15  Plesso di FAVALE dalle 8,15 alle 13,15  Plesso di VILLA LEMPA dalle 8,15 alle 13,15  SCUOLA SECONDARIA di 1° grado il servizio scolastico si svolge dal lunedì al sabato nel seguente orario:  Plesso di CIVITELLA CAP dalle 8,15 alle 13,15  Plesso di VILLA LEMPA dalle 8,15 alle 13,15 Il rientro pomeridiano si svolge nelle giornate di lunedì e giovedì per le classi 1^, 2^ e 3^ con il seguente orario:  Plesso di CIVITELLA CAP dalle 13,55 alle 16,55  Plesso di VILLA LEMPA dalle 14,00 alle 17,00 Docenti assegnati 
Unità in organico di fatto 62 docenti così distribuiti: Scuola Infanzia n. 12 ‐
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Scuola Primaria n. 27; Scuola Secondaria di 1° grado n. 24: Organizzazione del lavoro del personale A.T.A. ‐
Il personale A.T.A. di cui dispone l’Istituto Comprensivo formato da 16 unità così distinte: > 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi; > 3 Assistenti Amministrativi; > 12 Collaboratori Scolastici; I locali della scuola vengono mantenuti in ordine e ripuliti, dopo la fine delle lezioni dai Dipendenti di una Cooperativa. Orari di ricevimento Il Dirigente Scolastico riceve il martedì e il giovedì. Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico nella fascia pomeridiana per due giorni settimanali: lunedi e giovedi dalle ore 15.00 alle ore 17.00 e tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 13.30. CURRICOLO VERTICALE
DI ISTITUTO
Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere. Pietro Calamandrei
Non è la letteratura, né il vasto sapere che fa l’uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere fraternamente con il nostro prossimo? Gibram
Istituto Comprensivo “A. Gasbarrini” di Civitella del Tronto SCELTE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO L’Istituto, nei suoi tre ordini di scuole, per rispondere alle finalità assegnatele di contribuire allo sviluppo della persona umana e di garantirne il successo formativo, mediante interventi di EDUCAZIONE – FORMAZIONE – ISTRUZIONE (art. 1 del Regolamento sull’autonomia) e per rispondere al compito di promuovere le condizioni dell’apprendimento di tutti i ragazzi (Indicazioni per il Curricolo D.M. agosto 2007), si impegna affinché ciascun alunno raggiunga le seguenti finalità di carattere generale, strettamente collegate alla società contemporanea: 1. CONQUISTA E CONSOLIDAMENTO DELL’AUTONOMIA ovvero sia : IMPARARE A FARE (agire creativamente nel proprio ambiente) 2. SVILUPPO DELLA SOCIALIZZAZIONE ovvero: IMPARARE A VIVERE INSIEME (partecipare con gli altri a tutte le attività umane) 3. SVILUPPO DELLE COMPETENZE ovvero: IMPARARE A CNOSCERE (costruire conoscenze,abilità, capacità in continuità nei tre ordini di scuola) 4. MATURAZIONE DELL’IDENTITA ovvero: IMPARARE A ESSERE (progresso essenziale che deriva dai tre precedenti tipi di apprendimento) BISOGNI FORMATIVI DEL CONTESTO AMBIENTALE ‐ Ampliamento di stimoli culturali e recupero della “dimensione del fare”, per uno sviluppo armonico della personalità; ‐ Costruzione di una corresponsabilità educativa: scuola‐famiglia; ‐ Valorizzazione della cultura locale: scuola‐territorio; ‐ Consolidamento della comunicazione e relazione con le famiglie di provenienza culturale diversa. SCELTE FORMATIVE DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo di Civitella del Tronto attraverso la rilevazione e l’interpretazione delle tendenze socio‐economico‐culturali della società in atto e tenendo conto della peculiare situazione del contesto ambientale in cui esso opera per garantire al meglio “itinerari scolastici” capaci di favorire il divenire progressivo della persona propone esperienze formative in termini di: IDENTITA’ per la costruzione della propria identità a livello di corpo e gestualità ma anche di differenze di genere e di ragione ed emozione LINEE PROGETTUALI:  iniziative di continuità atte a favorire il passaggio da un ordine di scuola all’altro;  iniziative di accoglienza in ingresso e di orientamento in uscita;  valorizzazione delle diversità di attitudini e dei bisogni legati all’età, alle esperienze di vita, di cultura, di etnia; esperienze di valorizzazione della memoria collettiva mediante la conoscenza del contesto sociale, civile, produttivo del proprio territorio RELAZIONE
CON GLI ALTRI per la valorizzazione delle differenze, creazione di legami autentici tra le persone, sviluppo di forme e modi di partecipazione,rispetto e comprensione reciproca. LINEE PROGETTUALI:  attività integrate anche con le risorse del territorio;  valorizzazione della cultura di provenienza degli alunni e integrazione di culture diverse;  integrazione di linguaggi diversi per lo sviluppo della creatività e della divergenza.
ORIENTAMENTO per il potenziamento della capacità di operare scelte e assumere responsabilità, e per la promozione dello spirito d’iniziativa LINEE PROGETTUALI:  percorsi volti a consolidare l’abitudine a progettare nell’esperienza scolastica quotidiana, e ad assumere iniziative e responsabilità e a costruire un’autonomia di pensiero;  momenti di lavoro scolastico per meglio individuare precise e affidabili traiettorie che connettano le proprie attitudini e aspirazioni attuali con i successivi iter
formativi  contesti apprenditivi capaci di sollecitare la pluralità “delle intelligenze” e la ricerca personale. STRUMENTI
CULTURALI
per l’avvicinamento dell’alunno ad una conoscenza come “sistema di significati” LINEE PROGETTUALI:  Percorsi formativi orientati al potenziamento di strategie metacognitive: ‐ Motivazione ed autostima; ‐ Consapevolezza di diversi stili cognitivi; ‐ Interesse; ‐ Attenzione e concentrazione;  Esperienze laboratoriali orientati alla costruzione della conoscenza e alla valorizzazione dell’azione;  “percorsi di ricerca”: ‐ rielaborazione delle informazioni e ristrutturazione della propria matrice cognitiva di fronte ad un qualsiasi problema o conflitto/cognitivo. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA per prendere coscienza di diversi stili di comunicazione, modi di stare insieme, rispetto delle regole, atteggiamenti di autocontrollo e conseguenze LINEE PROGETTUALI:  realizzazione di esperienze formative per la gestione della relazione tra pari, con gli adulti e il mondo esterno;  percorsi per la tutela della qualità della vita e dell’ambiente. INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI per una valorizzazione delle individualità e della diversità come risorsa, per operare sinergicamente, condividendo punti di vista, opzioni educative portanti e scelte operative
LINEE PROGETTUALI:  Attenzione alla Diagnosi funzionale (D.F) per una ricognizione dei limiti, ma anche e soprattutto delle potenzialità evolutive dell’alunno;  Stesura del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) (docenti curricolari e di sostegno in collaborazione con la famiglia e tecnici della riabilitazione) per evidenziare i bisogni formativi dell’alunno e delinearne a livello programmatico (obiettivi, scelte progettuali) i possibili traguardi di sviluppo;  Declinazione delle linee programmatiche nelle scelte educativo‐didattiche attraverso il Piano Educativo Individualizzato (PEI) (attività, metodologia, verifica delle competenze acquisite, valutazione sull’appropriatezza ed efficacia del percorso attuato) curricolo IMPLICITO TEMPI E SPAZI MATERIALI E SUSSIDI DIDATTICI DOCUMENTAZIONE tempi
SCUOLA dell’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Il tempo scuola è di 40 ore ‐
settimanali, distribuite su 5 ‐
giorni; Ritmo della giornata determinato in modo tale da salvaguardare il benessere ‐
psico‐fisico del bambino; Distribuzione delle varie esperienze ed occasioni educative in modo corretta‐
mente concertato (compre‐
senza delle docenti di sezione per 2 ore giornaliere: ‐
11,00/13,00). ‐
‐
‐
‐
SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado Il tempo scuola è di 30 ore ‐Il tempo scuola è a tempo prolungato (36 ore + 2 ore antimeridiane; L’articolazione dell’orario mensa), con due rientri settimanale garantisce un pomeridiani: il lunedì e il tempo significativo a tutte le giovedì; discipline ed educazioni; ‐L’organizzazione giornaliera L’organizzazione dell’orario delle discipline consente di giornaliero prevede tempi rispettare, in linea di massima, “abbastanza” distesi per lo un recupero equilibrato svolgimento delle attività e dell’impegno e attenzione per il rispetto dei ritmi dell’alunno assicurando personali degli alunni; l’alternarsi di una disciplina Il tempo scolastico nella sua con attività di maggiore concentrazione ad una di scansione settimanale consen‐
minore concentra‐zione; te un utilizzo del tempo necessario, funzionale anche ‐Si adottano criteri di flessibilità alla realizzazione di progetti e dell’orario delle discipline per alle attività di recupero e la realizzazione di progetti rinforzo personale. interdisciplinari e soprattutto Si adottano criteri di “nei momenti forti” di gestione flessibilità dell’orario delle di alcune attività: mostre e discipline per la realizzazione rappresentazioni teatrali di di progetti interdisciplinari. fine anno scolastico. Spazi
SCUOLA dell’INFANZIA 
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado L’organizzazione dello  Le aule, con spazi ridotti e in  La Scuola Secondaria di 1° grado di Civitella cap. spazio è un elemento vitale alcuni casi con un numero elevato per l’intera progettazione di alunni, non permettono sempre usufruisce al suo interno di didattica. In ogni plesso un’utilizzazione di esse come uno spazio adibito a: esso si apre a più ”risorse didattiche”. > laboratorio multimediale; interpretazioni, costruzioni  Mancano “spazi permanenti”  La Scuola Secondaria di 1° e trasformazioni e favorisce, grado di Villa Lempa, ha al come laboratori per un percorso intenzionalmente, del “fare al pensare”. suo interno come “spazio l’esperienza autonoma di laboratoriale” quello:  La Scuola primaria di Villa ciascun bambino, rafforza la > multimediale che permette Lempa usufruisce: sicurezza, sollecita la >
del laboratorio di agli alunni di utilizzare un nuovo comunicazione, la relazione informatica; che è in comune linguaggio, di effettuare attività interpersonale, favorisce lo con la Scuola Secondaria di 1° di ricerca e di informazione, di sviluppo di simbolizzazione progettare ed eseguire procedi‐
grado (stesso edificio) e di fare operativo. menti operativi; • La Scuola Primaria di Civitella capoluogo, , usufruisce del > Palestra. laboratorio di informatica. La Suola Primaria Favale usufruisce al suo interno di una palestra e di un’aula multimediale. Materiali e sussidi didattici
TRADIZIONALI 
 lavagne; 
 cartelloni; fotografie; poster; 
 plastici;  libri (il Progetto specifico “Biblioteca”, integrando i testi nelle biblioteche di plesso, amplierà notevolmente l’opportunità della lettura “spontanea e libera” degli alunni, e approfondirà i contenuti disciplinari);  schede;  sussidi didattici che facilitano ed aiutano i processi di insegnamento‐apprendimento (tombole, domini, regoli, tangram, blocchi logici...);  materiale di facile consumo. NON TRADIZIONALI Audiovisivi (televisore, registratori); mezzi informatici: Personal Computer; Lavagne Interattive Multimediali (LIM). Documentazione
La scuola, ritenendo che la documentazione è un mezzo importante per condividere e rafforzare elementi del progetto educativo e per evidenziare l’identità della scuola stessa., offre a tutti i soggetti della comunità molte possibilità di informazione, di riflessione, di confronto e contribuisce positivamente anche al rafforzamento della prospettiva della continuità dei diversi ordini di scuola. I docenti, attraverso una riorganizzazione delle esperienze più significative vissute con gli alunni, lasciano tracce del proprio patrimonio culturale per:  Rendere evidente il percorso formativo;  Raccontare e diffondere;  Verificare e osservare;  Ricostruire e dare continuità;  Confrontarsi e riflettere;  Coinvolgere le famiglie. Essi documentano:  L’identità dell’alunno attraverso:  Lavori individuali (storie, poesie, prodotti iconografici …)  L’identità del gruppo sezione/classe attraverso:  Pannelli di esperienze del gruppo;  CD di esperienze;  E‐book;  Foto.  L’identità della scuola attraverso:  Pannelli del progetto educativo della scuola;  Pannelli e libri sui progetti annuali più significativi;  Feste rappresentate;  Iniziative intraprese (mostre di fine anno scolastico; uscite didattiche nel territorio per la “ri‐scoperta” o conoscenza del proprio patrimonio culturale)  Sito web dell’istituto curricolo ESPLICITO
PREMESSA
FINALITA’ TRAGUARDI DI COMPETENZA DEI 3 ORDINI DI SCUOLA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRINCIPI METODOLOGICI VALUTAZIONE
PREMESSA
Il presente curricolo verticale d’Istituto fa riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza nell’ambito dello scenario europeo (Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006): 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare ad imparare; 6) competenze sociali e civili; 7) spirito d’iniziativa ed imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Queste competenze troveranno un traduzione operativa a lungo termine in ogni ordine di scuola e in continuità tenendo presenti le Indicazioni per il curricolo riformulate nella bozza del 30 maggio 2012, dove sono esplicitati i traguardi di competenza in ciascun Campo di Esperienza/Disciplina: CAMPI DI ESPERIENZA DISCIPLINE Scuola dell’infanzia Scuola primaria e secondaria di primo grado  il se e l’altro  italiano  il corpo e il movimento  lingue comunitarie  l’arte, la musica e i “media”  storia  i discorsi e le parole  geografia  numeri e spazio, fenomeni e viventi  matematica  religione cattolica  scienze  musica  arte e immagine  scienze motorie e sportive  tecnologia  religione cattolica FINALITA’
SCUOLA DELL’INFANZIA 
consolidare l’identità 
sviluppare l’autonomia 
acquisire competenze 
vivere prime esperienze di cittadinanza SCUOLA DEL PRIMO CICLO (primaria/secondaria di 1°grado) FINALITA COMUNI 
promuovere il pieno sviluppo della persona 
promuovere l’alfabetizzazione di base (strumentale, culturale, sociale) 
utilizzare e finalizzare i contributi di ciascuna disciplina per la promozione di competenze riguardanti l’esercizio di una cittadinanza attiva. FINALITA’ PROPRIE DELLA SCUOLA PRIMARIA 
acquisire gli apprendimenti di base in tutte l,e dimensioni (cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose) 
acquisire i saperi irrinunciabili 
padroneggiare gli strumenti culturali di base riferiti anche agli alunni che vivono in situazioni di svantaggio FINALITA’ PROPRIE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO 
approfondire la padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze 
promuovere competenze sempre più ampie e trasversali, essenziali per la realizzazione personale e la partecipazione attiva alla vita sociale 
utilizzare e finalizzare i contributi di ciascuna disciplina per la promozione di competenze riguardanti l’esercizio di una cittadinanza attiva 
garantire un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana come primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi valorizzando anche gli idiomi nativi e le lingue comunitarie Traguardi Di COMPETENZA
AL TERMINE DEI TRE ORDINI
DI SCUOLA
CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE I DISCORSI E LE PAROLE / ITALIANO (ascolto e parlato, lettura, scrittura, riflessione linguistica) Scuola dell’infanzia al termine del percorso triennale Il bambino:  Acquisisce fiducia nella propria capacità di comunicare;  Ascolta la narrazione e la lettura di storie;  Comprende una semplice consegna;  Scambia i messaggi in lingua italiana arricchendo il proprio lessico;  Pronuncia correttamente le parole;  Comunica i propri bisogni;  Denomina correttamente oggetti, azioni, eventi;  Formula frasi di senso compiuto;  Verbalizza una semplice storia seguendo delle immagini;  Ripete e memorizza poesie, filastrocche e canzoni;  Dialoga chiedendo spiegazioni e spiegando il proprio punto di vista; distingue le parole scritte dagli altri segni;  Usa un meta linguaggio analizzando significati e somiglianze fra parole ricercando assonanze e rime. SCUOLA DEL PRIMO CICLO Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a L’alunno:  Partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti;  Ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo;  Comprende consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed exstrascolastiche;  Racconta le proprie e le altrui esperienze rispettando l’ordine temporale e causale e inserendo elementi descrittivi;  Partecipa ad una discussione attenendosi al problema;  Parla rispettando le regole dello scambio comunicativo;  Utilizza un linguaggio chiaro e formalmente corretto;  Legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;  Consolida la competenza tecnica della lettura;  Legge ad alta voce per altri che ascoltano;  Legge in modalità silenziosa e autonoma;  Scrive testi chiari e coerenti rispettando le principali convenzioni ortografiche, sintattiche, e lessicali;  Rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli;  Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosinttattiche e caratteristiche del lessico;  Riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative;
L’alunno:  Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, adattando ad esse i registri informale e formale attraverso dialogiche sempre modalità rispettose delle idee degli altri,  Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e” trasmessi” dai media ;  Espone oralmente agli insegnanti e ai compagni argomenti di studio 

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazioni; le sintetizza in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica; Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico‐
sintattica della frase semplice, alle parti del discorso con i principali connettivi
LINGUE COMUNITARIE (ascoltare, parlare, leggere‐scrivere) Scuola dell’infanzia “Progetto inglese” rivolto ai bambini di 5 anni SCUOLA DEL PRIMO CICLO Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a il bambino:  Familiarizza con alcune parole della lingua inglese;  Comprende messaggi orali relativi alle attività svolte nel “laboratorio esperenziale”ed esegue semplici comandi;  Interagisce in modo spontaneo in lingua straniera all’interno di un contesto ludico.
PRIMA LINGUA STRANIERA: INGLESE L’alunno:  Comprende brevi messaggi orali con lessico e strutture noti relativi ad ambienti familiari  Interagisce in scambi dialogici semplici e di routine monitorati dall’insegnante e stimolati anche con supporti visivi; descrive sé e i compagni ,persone, luoghi e oggetti utilizzando il lessico conosciuto; attraverso la  Comprende, lettura,gli elementi principali di brevi messaggi, semplici storie ,indicazioni, descrizioni per ricavare informazioni,  Scrive semplici testi seguendo un modello dato;  Riconosce e utilizza similarità e differenze linguistiche fra la lingua straniera;opera confronti analizzando le specificità della cultura anglosassone.
PRIMA LINGUA STRANIERA: INGLESE L’alunno:  Comprende oralmente perI iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio della propria sfera di interesse;  Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio;  Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti;  Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo;  Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline  Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari;  Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di socializzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto;  Affronta situazioni nuove attingendo al proprio repertorio linguistico, usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. SECONDA LINGUA STRANIERA: FRANCESE L’alunno: Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; Comincia oralmente inattività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali; Descrive oralmente e per iscritto in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni da te in lingua straniera dall’insegnante; Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico‐
communicativo e culturali propri delle lingue di studio. IL SE’ E L’ALTRO STORIA Scuola dell’infanzia al termine del percorso triennale IL CONCETTO DI TEMPO Il bambino:  Sa di avere una storia personale,conosce le tradizioni della famiglia,della comunità e le mette a confronto con le altre;  Si orienta nel tempo della vita quotidiana;  Formula riflessioni,considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. ORIENTAMENTO SOCIALE Il bambino:  Raggiunge una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri,delle regole del vivere insieme. SCUOLA DEL PRIMO CICLO Al termine della scuola Al termine della scuola primaria a
secondaria di 1° grado, classe 3 a classe 5 L’alunno:  Conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;  Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale;  Usa la linea del tempo per organizzare informazioni,conoscenze, periodi individuare successioni, e contemporaneità, durate, periodizzazioni;  Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali;  Organizza le informazioni e le conoscenze per interiorizzare i concetti;  Comprende i testi storici proposti e ne individua le caratteristiche;  Usa carte geo‐storiche anche con l’ausilio di strumenti informatici;  Sa raccontare fatti studiati e sa produrre semplici testi storici;  Conosce le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico;  Conosce aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’occidente; L’alunno:  Si informa in modo autonomo su fatti storici anche mediante l’uso di risorse digitali;  Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente;  Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio;  Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;  Conosce aspetti e strutture dei processi storici italiani ed europei a partire dal medioevo fino all’era moderna e contemporanea;  Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione;  Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nel presente,comprende opinioni e cultire diverse, capisce i problemi del mondo contemporaneo. GEOGRAFIA Scuola dell’infanzia al termine SCUOLA DEL PRIMO CICLO del percorso triennale Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a CONCETTO DI SPAZIO Il bambino:  Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone;  Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali;  Si orienta nello spazio vissuto;  Riconosce gli elementi fisici principali che caratterizzano i paesaggi a lui più familiari(mare, montagna). L’alunno:  Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali;  Utilizza il linguaggio della geo‐
graficità per interpretare carte geografiche, realizzare semplici schizzi cartografie e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio;  Ricava informazioni geografiche da più fonti(cartografiche, fotografiche, satellitari…);  Riconosce gli elementi geografici fisici che caratterizzano i paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti;  Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale;  Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. L’alunno:  Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala, in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche;  Utilizza carte geografiche, fotografiche, elaborazioni digitali, grafici e dati statistici per comunicare informazioni spaziali;  Riconosce nei paesaggi italiani, europei e mondiali gli elementi gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche, e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare;  Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. NUMERI E SPAZIO, FENOMENI E VIVENTI MATEMATICA Scuola dell’infanzia al termine SCUOLA DEL PRIMO CICLO del percorso triennale Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a NUMERI E SPAZIO Il bambino:  Ordina la realtà secondo i quantitativi(poco‐tanto);  Raggruppa e ordina materiali secondo criteri diversi;  Conta fino a dieci ripetendo la corretta successione dei numeri;  Distingue i numeri dalle lettere o altri segni grafici;  Ragiona sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere;  Rappresenta con simboli semplici i risultati delle sue esperienze;  Riconosce le forme geometriche di base(cerchio, quadrato, triangolo) e ne individua le proprietà. 
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L’alunno: Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali; Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo; Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo; Utilizza strumenti per il disegno geometrico(riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura(metro, gognometro); Utilizza rappresentazioni di dati (tabelle e grafici) in situazioni significative per ricavare informazioni; Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni; Riesce a risolvere facili problemi su più ambiti mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria; Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici(numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione); Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista degli altri; Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e intuisce che gli strumenti matematici che ha imparato sono utili per per operare nella realtà. L’alunno:. 
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Si muove con padronanza e consapevolezza nel calcolo anche con i numeri razionali; Costruisce ragionamenti formulando ipotesi e verificandole; Padroneggia procedimenti logici nella risoluzione dei problemi in contesti diversi; Usa ed interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale; Osserva, descrive ed analizza situazioni significative per tradurle in termini matematici(formalizzazione e generalizzazione); Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; Sviluppa il senso critico, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con gli altri; Rafforza un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e capisce come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. NUMERI E SPAZIO, FENOMENI E VIVENTI SCIENZE Scuola dell’infanzia al termine SCUOLA DEL PRIMO CICLO del percorso triennale Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a CONOSCENZA DEL MONDO L’alunno: Il bambino:  Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo  Esplora la realtà e impara a stimolano a cercare spiegazioni di riflettere sulle proprie quello che vede succedere; esperienze: descrivendole, rappresentandole,  Osserva fenomeni, formula riorganizzandole con diversi domande, propone e realizza criteri; semplici esperimenti con l’aiuto dell’insegnante,coglie differenze e  Osserva la vita di piante ed somiglianze tra i fatti osservati, fa animali ed elabora idee misurazioni,registra dati,identifica personali da confrontare con relazioni spazio‐temporali; quelle dei compagni; le principali  Individua qualità e proprietà  Conosce caratteristiche e i modi di vivere di degli oggetti e dei materiali, smontando, organismi animali e vegetali; toccando, costruendo e ricostruendo;  Ha consapevolezza della struttura e  Si interessa del proprio corpo dello sviluppo del proprio corpo ed e avvia le prime ha cura della sua salute; interpretazioni sulla sua  Ha atteggiamenti di cura verso struttura e sul suo l’ambiente scolastico che condivide funzionamento; con gli altri;  Si interessa dei cambiamenti  Rispetta e apprezza il valore che avvengono nel suo dell’ambiente sociale e naturale; corpo,in quello degli animali  Analizza e racconta in forma chiara e delle piante e delle ciò che ha fatto e imparato; trasformazioni dell’ambiente  Trova da varie fonti(libri, naturale; internet,discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. L’alunno:  Approfondisce le conoscenze scientifiche e controlla l’attendibilità delle fonti di informazione, ricercando soluzioni ai problemi in modo autonomo;  Individua le strette relazioni tra mondo fisico, mondo biologico e comunità umana;  E’ consapevole del ruolo della comunità umana nella natura e delle sue risorse;  E’ consapevole dei fattori personali e comunitari che condizionano la salute personale ed ambientale e ricerca i mezzi più idonei per tutelarla;  Descrive con un linguaggio chiaro, rigoroso e sintetico le sue attività di ricerca,servendosi anche di testi di vario tipo(testi scritti, schemi, mappe, disegni,grafici;immagini, ecc.). L’ARTE, LA MUSICA E I “MEDIA” MUSICA Scuola dell’infanzia al termine del percorso triennale LA MUSICA Il bambino:  Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti;  Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro‐
musicali;  Discrimina i suoni dai rumori;  Discrimina i fenomeni acustici in relazione a diversi contesti sonori(la scuola, la casa, la città…);  Discrimina i suoni prodotti dalla natura da quelli prodotti dall’uomo. SCUOLA DEL PRIMO CICLO Al termine della scuola primaria Al termine della scuola classe 5a secondaria di 1° grado, classe 3 a L’alunno:  Distingue ed esplora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla fonte;  Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, impara ad ascoltare se stesso e gli altri , fa uso di forme di notazione convenzionali e non;  Esegue con la voce, il corpo e oggetti sonori combinazioni ritmiche, timbriche e melodiche;  Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali,utilizzando strumenti didattici appartenenti a generi e culture differenti;  Riconosce il valore estetico di certi brani musicali mettendoli in rapporto con determinati stati d’animo e sentimenti; 
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Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti; E’ in grado di realizzare messaggi musicali e multimediali, utilizzando forme di notazione o sistemi informatici; Sa dare significato alle proprie esperienze musicali e sa comprendere eventi, materiali, opere musicali in relazione al contesto storico‐culturale; Valuta in modo funzionale ed estetico ciò che ascolta, riesce a raccontare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. L’ARTE, LA MUSICA E I “MEDIA” ARTE E IMMAGINE Scuola dell’infanzia al termine SCUOLA DEL PRIMO CICLO del percorso triennale Al termine della scuola Al termine della scuola primaria secondaria di 1° grado, classe 3 a classe 5a L’ARTE L’alunno: L’alunno: Il bambino:  Utilizza le conoscenze del  Legge, comprende ed utilizza i linguaggio visuale per produrre  Sviluppa interesse per l’arte codici basilari del linguaggio visivo; e rielaborare in modo creativo  Conosce ed applica le regole di osservando immagini e le immagini attraverso luoghi; rappresentazione grafica(le tecniche, materiali e strumenti  Comunica, esprime emozioni, composizioni, il peso, delle forme diversificati; e dei colori, l’espressività…); racconta, utilizzando le varie  Utilizza gli elementi grammaticali  Produce elaborati personali e possibilità che il linguaggio di base del linguaggio visuale del corpo consente; creativi, prendendo spunto sia per osservare, descrivere e dall’osservazione dell’ambiente e  Si esprime attraverso il leggere immagini della realtà che lo circonda sia disegno, la pittura e altre statiche(fotografie,manifesti,o
dalle esperienze attività manipolative; pere d’arte); scolastiche(conoscenza del  Utilizza diverse tecniche patrimonio artistico;  Individua i principali aspetti espressive; dell’opera,d’arte,  Legge e interpreta criticamente le formali  Utilizza con creatività i apprezza opere d’arte e opere d’arte più significative dei ha a materiali che artigianali provenienti da diversi periodi storici; disposizione. culture diverse dalla propria,  Riconosce il valore del patrimonio esprime un’opinione artistico e ambientale. personale;  Conosce i principali beni artistici‐
culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. IL CORPO E IL MOVIMENTO SCIENZE MOTORIE Scuola dell’infanzia al termine SCUOLA DEL PRIMO CICLO del percorso triennale Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a Il bambino:  Ha conoscenza del proprio corpo e ne sperimenta potenzialità e limiti;  Con il corpo gioca,comunica, si esprime con la mimica, si mette alla prova;  Consolida l’autonomia e la sicurezza emotiva;  Adotta pratiche corrette di cura di sé e di igiene;  Si orienta nello spazio, controlla i gesti, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nelle coreografie di gruppo, nella comunicazione espressiva;  Rappresenta lo schema corporeo in tutte le sue parti. L’alunno:  Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali e l’adattamento alle variabili spaziali e temporali;  Utilizza il linguaggio corporeo in ,modo espressivo e creativo anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico‐musicali;  Partecipa attivamente ai giochi sportivi e collabora con gli altri, accettando le sconfitte, rispettando le regole e mostrando senso di responsabilità;  Agisce notoriamente rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi;  Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico‐fisico legati alla cultura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare;  Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento ad una futura pratica sportiva. L’alunno:  E’ consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti;  Utilizza le abilità motorie e sportive adattand il movimento in situazione;  Utilizza gli aspetti comunicativi e relazionali del linguaggio corporeo per entrare in relazione con gli altri nel rispetto delle regole;  Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salut, alla prevenzione e alla promozione dei corretti stili di vita;  Rispetta criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri. L’ARTE, LA MUSICA E I “MEDIA” TECNOLOGIA Scuola dell’infanzia al termine SCUOLA DEL PRIMO CICLO del percorso triennale Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a I MEDIA L’alunno: Il bambino:  Riconosce nell’ambiente che lo  Esplora le possibilità offerte dalle circonda elementi e fenomeni di tecnologie per fruire delle diverse tipo artificiale; forme artistiche, per comunicare e  E’ a conoscenza di alcuni processi di per esprimersi attraverso di esse. trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale;  Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione e la struttura;  Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione e ne fa un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni;  E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro nelle diverse discipline e anche per potenziare le proprie capacità comunicative;  Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni ei limiti della tecnologia attuale. L’alunno:  Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali;  Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte;  Conosce ed utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso cmune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali;  Utilizza adeguate risorse materiali informative ed organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale;  Progetta e realizza grafiche o rappresentazioni informatiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali. IL SE E L’ALTRO RELIGGIONE CATTOLICA Scuola dell’infanzia al termine del percorso triennale SCUOLA DEL PRIMO CICLO Al termine della scuola primaria Al termine della scuola a
classe 5 secondaria di 1° grado, classe 3 a ORIENTAMENTO MORALE L’alunno: Il bambino:  Riflette su Dio Creatore e Padre,  Pone domande sui temi sugli elementi fondamentali della essenziali e religiosi, sulle vita di Gesù e sa collegare i diversità culturali, su ciò che contenuti principali del suo è bene o male, sulla giustizia; insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive;  Riconosce nell’ambiente circostante L’opera di Dio  Riconosce il significato cristiano Creatore e di Dio Padre che del Natale e della ama tutte le persone; Pasqua,traendone, motivo per interrogarsi sul valore di tali  Sviluppa atteggiamenti di festività nell’esperienza rispetto verso il creato personale, familiare e sociale; naturale ed umano.  Riconosce che la bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura sapendo distinguere da altre tipologie di testi tra cui quelle di altre religioni;  Identifica le caratteristiche fondamentali di un brano biblico;  si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo;  comprende il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile responsabile e solidale L’alunno:  evidenzia gli elemti specifici del culto nelle religioni primitive e nelle prime comunità cristiane ;  mette in collegamento le manifestazioni delle religioni con i vari periodi storici;  riconosce le caratteristiche del percorso dell’antica e nuova alleanza;  sottolinea il contributo del cristianesimo nell’arte e nella cultura antica e contemporanea ‐Le competenze riferite a ciascun campo di esperienza e/o disciplina nella realtà vitale dell'alunno formeranno un insieme integrato, interattivo e dinamico. _I traguardi di competenza al termine di ogni ordine di scuola saranno collocati in prospettiva curricolare e sorreggeranno tutta l'attività dei docenti dall'avvio della progettazione didattica. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli obbiettivi di breve periodo, gli apprendimenti disciplinari, l'acquisizione di abilità, sono importantissimi perchè rappresenteranno i tasselli che permetteranno lo sviluppo delle competenze e ne costituiranno il presupposto imprescindibile. I docenti nell'organizzare l'attività didattica fisseranno gli obiettivi focalizzando l'attenzione sugli apprendimenti immediati dei contenuti disciplinari. I contenuti saranno ancorati ad esperienze significative che possano lasciare tracce durevoli e soprattutto che possano orientare lo sviluppo del pensiero riflessivo, l'educazione della mente, la capacità di risolvere problemi, di cooperare e collaborare. PRINCIPI METODOLOGICI
SCUOLA DELL’INFANZIA PEDAGOGIA ATTIVA E DELLE RELAZIONI. Ogni bambino : 
è riconosciuto, sostenuto, valorizzato; 
intraprende una vita di relazione caratterizzata da ritualità e convivialità; 
è guidato al rispetto della cura dell'ambiente scolastico; 
è garantito da una relazione affettiva con l'insegnante imperniata su fattori prottettivi e favorevoli allo sviluppo. SIGNIFICATIVITÀ La conoscenza è connotata come un atto di personale elaborazione dei dati:  cognitivamente partecipato; 
tendente alla consapevolezza; 
tendente a conferire significato sempre connesso alle conoscenze pregresse; 
tendente a generare altre possibili conoscenze; ATTRAVERSO 
esperienze, esplorazioni,rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l'arte, il territorio e le sue tradizioni, la rielaborazione individuale e collettiva dell'esperienza, le attività ludiche, in modo particolare IL GIOCO. SCUOLA DEL PRIMO CICLO (primaria e secondaria di primo grado) PEDAGOGIA ATTIVA E DELLE RELAZIONI La scuola:  valorizza l'alunno nella sua esperienza e nelle sue conoscenze e a queste ancora nuovi contenuti;  attua interventi adeguati nei riguardi delle molteplici diversità presenti nelle classi, con particolare attenzione verso gli alunni con cittadinanza non italiana e con disabilità;  favorisce l'esplorazione e la scoperta per la ricerca di nuove conoscenze attraverso la problematizzazione;  incoraggia l'apprendimento collaborativo con varie forme di integrazione e modalità di lavoro(attività didattiche in forma di laboratorio); SIGNIFICATIVITÀ La scuola:  promuove nell'alunno la consapevolezza del proprio modo di apprendere(imparare ad apprendere);  sviluppa in lui l'autonomia nello studio;  lo impegna nella costruzione del suo sapere; ATTRAVERSO  la presa di coscienza degli errori commessi, la conoscenza dei propri punti di forza, la riflessione su quanto impara, la riflessione sul proprio comportamento, la valutazione delle proprie azioni. FINALITÁ DELLA vALUTAZIONE
La valutazione che l’Istituto, con i suoi tre ordini di scuola, non considera come atto fine a se stesso, è strettamente correlata alla programmazione: costituisce la verifica periodica e finale, dell’efficacia delle azioni didattiche ed educative messe in atto attraverso il Piano dell’Offerta Formativa. Essa è considerata dal Collegio dei Docenti un atto indispensabile per l’attivazione dei percorsi curricolari per obiettivi, la cui progettazione si fonda sulle competenze acquisite dagli alunni. Gli insegnanti documentano la progressiva maturazione degli alunni negli aspetti didattici e comportamentali, tenendo conto dei differenziali di apprendimento, e informano le famiglie sugli esiti raggiunti nei vari incontri programmatici. La sintesi valutativa degli esiti ottenuti nel corso dell’anno è funzionale all’orientamento scolastico e professionale: essa consente all’alunno in uscita dalla Scuola Secondaria di I° di operare una scelta consapevole nella prosecuzione del proprio percorso di istruzione o formazione. TEMPI E MODALITÀ
I tempi e le modalità delle verifiche e della valutazione degli alunni di scuola Primaria e scuola Secondaria di I grado sono concordati e condivisi all’interno del Collegio Docenti con il Dirigente Scolastico. Essi vengono quindi esplicitati agli alunni assieme agli obiettivi e i contenuti oggetto della valutazione, questo per garantire la stessa applicabilità a tutti gli allievi. TEMPI ‐
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Verifiche giornaliere/sistematiche; Verifiche periodiche/sommative ‐
Valutazioni quadrimestrali MODALITA’ SCUOLA dell’INFANZIA ‐ Osservazione sistematica ed esperenziale STRUMENTI  conversazione, dialoghi, richieste verbali;  documentazione grafica, pittorica, manipolativa, prodotta dai bambini e riferita ai diversi linguaggi. SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° grado ‐ Osservazione sistematica STRUMENTI  Prove soggettive: > conversazioni, dialoghi e discussioni; > produzioni scritte e orali.  Prove oggettive *: > schede di verifica; > test e questionari; > ....... * Le prove oggettive non sono vere e proprie liste precostituite, esse infatti vengono sempre rese contestuali ai processi didattici in atto e, comunque, adattati alle specifiche situazioni di apprendimento. NORME COMUNI SULLA VALUTAZIONE
I docenti della scuola nel valutare tengono conto di alcune variabili essenziali (direttiva sulla valutazione 14 ottobre 2009):  L’obiettività della valutazione;  L’importanza di una “valutazione formativa” che deve essere nel contempo: - Strumento auto regolativo per il lavoro dei docenti stessi (art. 11 legge 5/6/90 n. 148); - Valutazione dell’alunno nei suoi tre piani essenziali: OGGETTIVO SOGGETTIVO 
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Grado di preparazione dell’alunno; Competenze da lui maturate; Coerenza della prova rispetto all’obiettivo di apprendimento; Interazione dell’alunno con il suo contesto di esperienza; Alunno nella sua unicità; INTERSOGGETTIVO Per riconsiderare in chiave critica la propria intenzionalità e (attraverso l’alunno obiettività di giudizio; stesso, la famiglia, i  Per avere una visione globale dell’alunno;ù colleghi del corso, della  Per meglio esprimere il voto di condotta degli alunni. classe) Nella Scuola Primaria e Secondaria di I° la valutazione è formulata con voto numerico espresso in decimi ed è riportato in lettere sui documenti di valutazione. Nella Scuola Primaria, la valutazione, espressa in decimi, è anche illustrata da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. La non ammissione alla classe successiva può essere determinata, con decisione assunta all’unaminità dai docenti, in casi eccezionali, in presenza di particolari situazioni di criticità, tali da compromettere gravemente il processo di apprendimento e prefigurare l’impossibilità di conseguire gli obiettivi formativi previsti. La non ammissione si giustifica solo se si ritiene che la ripetenza possa migliorare la situazione; in merito si terranno presenti altri fattori, quali l’abbandono del gruppo classe o la percezione negativa dell’evento da parte del bambino. In caso di non ammissione i docenti di classe predisporranno una relazione dalla quale, facendo riferimento al piano educativo e didattico individualizzato, traspaia che sono stati effettuati tutti gli interventi individualizzati del caso e che nel corso dell’anno siano stati informati i genitori. La decisione di non ammissione con relativa motivazione andrà riportata nella scheda personale dell’alunno e negli altri atti significativi del suo percorso scolastico. Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 11 c.1 del DLgs 59/2004 e dall’articolo 2 c. 10 del DPR 122/2009, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale. Nella Secondaria di I° è il Consiglio di Classe l’organismo deputato alla valutazione degli alunni. In casi eccezionali, in cui le assenze siano motivate da cause di forza maggiore e che le stesse non abbiano pregiudicato la possibilità di proseguire gli obiettivi cognitivi previsti, il consiglio di classe, con decisione motivata, può deliberare di derogare al limite suddetto e, quindi, di ammettere l’alunno alla valutazione finale per l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del primo ciclo. Sono ammessi alla classe successiva o agli esami di licenza gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina o gruppo di discipline, compresa la condotta. Il consiglio di classe, nei casi in cui ravvisi la presenza di gravi carenze che pregiudicano la prosecuzione del percorso formativo, delibera, con decisione assunta a maggioranza, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato. Nel caso l’alunno venga ammesso alla classe successiva pur in presenza del non pieno raggiungimento di parte degli obiettivi previsti il consiglio di classe provvederà ad inserire una specifica nota nel documento di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla famiglia. Il docente di religione partecipa alla valutazione solo per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento e, per gli stessi, concorre a determinare il voto in condotta. I docenti di sostegno, essendo titolari nella classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, oltre a quelli per cui svolgono attività di integrazione e sostegno. ‐ Per la compilazione dei “documenti di valutazione”, alla fine del quadrimestre, i docenti ‐
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tengono conto dell’itinerario dei processi valutativi interni emersi dalle prove di verifica iniziali, in itinere e finali. I docenti, per favorire il coinvolgimento delle famiglie e fornire loro la conoscenza riguardo al processo formativo degli alunni, informano i genitori con scadenza bimestrale. I docenti per ciò che riguarda la valutazione in rapporto agli alunni portatori di handicap e/o comunque in situazione di disagio scolastico e in difficoltà di apprendimento, sono concordi nel rilevare che questi alunni devono essere valutati sulla base delle loro potenzialità e dei progressi realizzati in rapporto alle stesse potenzialità , mai in rapporto alla classe. Il Collegio Docenti per questi alunni suggerisce altresì una prospettiva di “continuità” nel riconoscimento della storia dei singoli soggetti nel loro itinerario scolastico. PROTOCOLLO PER PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA DIFFICOLTÀ STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI Lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo Evitare un uso del corsivo precoce e rigido Limitare od evitare la lettura ad alta voce Incentivare a casa ed in classe l'utilizzo di computer con sintesi vocale, di cassette con testi registrati, di dizionari digitalizzati Sintetizzare i concetti con l'uso di mappe concettuali e/o mentali, eventualmente anche favorendo Fuso di software specifici dotati di sintesi vocale in grado di leggere anche le lingue straniere Leggere le consegne degli esercizi e/o fornire durante le verifiche prove su supporto digitalizzato Nelle verifiche ridurre il numero o semplificare gli esercizi, senza modificare gli obiettivi Privilegiare le verifiche orali consentendo l'uso di mappe durante l'interrogazione Favorire l'uso di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi Limitare ed, ove necessario» evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche In caso di necessità di integrazione dei libri di testo, fornire appunti su supporto digitalizzato o cartaceo stampato (arial 12‐14 interlinea 1,5) Consentire l'uso del registratore Limitare ed, ove necessario, evitare la scrittura sotto dettatura Modificare opportunamente le "prove di ascolto" delle lingue straniere Riduzione delle pagine da studiare Dispensa dalla lettura ad alta voce Uso del pc con videoscrittura e correttore ortografico, sintesi vocale, predispostone della parola Utilizzo dei libri digitali per lo studio o digitalizzati con OCR Favorire l'uso di schemi Privilegiare l'utilizzo corretto delle forme grammaticali sulle acquisizioni teoriche delle stesse Utilizzare per le verifiche scritte domande a risposta multipla e/o con possibilità di completamento e/o arricchimento orale Incentivare l'utilizzo di mappe e schemi durante l'interrogazione, anche eventualmente su supporto digitalizzato, per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale che tende ad essere scarna Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto‐
scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un testo) Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali italiane e straniere, dei complementi. Discalculia, difficoltà nel memorizzare tabelline, formule, sequenze e procedure, forme grammaticali e nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese, cui consegue difficoltà e lentezza nell'esposizione durante le interrogazioni Difficoltà nel ricordare le Limitare ed, ove necessario, evitare lo studio mnemonico, tenere categorizzazioni, i nomi dei presente che vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tempi verbali, delle strutture tecnici e definizioni grammaticali italiane e Consentire nella misura necessaria l'uso di calcolatrice, tavole, straniere, dei complementi tabelle e formulari delle varie discipline scientifiche durante le verifiche, mappe nelle interrogazioni Utilizzare prove a risposta multipla Difficoltà nell'espressione Favorire l'uso di schemi testuali della lingua scritta. Favorire l'utilizzo di programmi dì video‐scrittura con correttore Disortografia e disgrafia. ortografico per l'italiano e le lingue straniere Facile stancabilità e Favorire l'uso eli altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio lunghezza dei tempi di iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei recupero testi Fissare interrogazioni e compiti programmati evitando di spostare le date Difficoltà nell'espressione Evitare la sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie della lingua scritta. materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime Disortografia e disgrafia ore Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali è necessario istituire un produttivo rapporto scuola‐tutor‐famiglia Controllo nella gestione del diario Facile stancabilità e Motivare l’autostima valorizzando i successi sugli insuccessi lunghezza dei tempi di Favorire situazioni di apprendimento cooperativo anche con diversi recupero ruoli Difficoltà nella lingua Privilegiare la forma orale, utilizzare prove a scelta multipla straniera Utilizzare dizionari in cd‐rom su computer (traduttori) OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI ‐ TRASVERSALI E METACOGNITIVI 
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Sviluppare nel ragazzo/a un metodo di studio personale, ricorrendo eventualmente ad idonei strumenti compensativi o dispensativi Migliorare la comprensione delle informazioni attraverso l'uso integrato di varie forme di comunicazione Aumentare le competenze lessicali e migliorare le capacità comunicative attraverso i vari canali dell'informazione Tendere alfa normalizzazione dei tempi di rielaborazione e produzione delle conoscenze Conoscere e prendere coscienza delle proprie modalità di apprendimento Applicazione consapevole di strategie e comportamenti utili per un più efficace processo di apprendimento Scelta di strategie operative più efficaci e adeguate all'apprendimento di nuove conoscenze Sviluppare la capacità di autocontrollo e autovalutazione delle proprie strategie per migliorare i propri risultati. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE 
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Si concorda l'applicazione delie misure compensative e dispensale sopra citate, si esclude esplicitamente la valutazione della correttezza ortografica e sintattica (per alunni disgrafici e disortografici) nelle valutazioni delle prove scritte, valutandone il contenuto. Nelle materie scientifiche si valuteranno i procedimenti utilizzati escludendo dalla valutazione gli errori di calcolo e/o copiatura (per alunni discalculici). Si darà maggiore valutazione alle prove orali rispetto a quelle scritte rispettando le prerogative dell'oralità delle materie (le materie che comportano un solo voto quadrimestrale all'orale), questo in particolare nella valutazione delle lingue straniere. Si applicheranno le "buone prassi" consistenti in: 
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Evitare di consegnare materiale scritto a mano, prediligendo quello stampato (arial 12,14, interlinea 1,5) o digitale, o registrato Concordare le interrogazioni Accordarsi sui tempi delle verifiche: meglio sarebbe ridurre il materiale valutato della prova, con la possibilità di utilizzare diversi supporti (pc, correttore ortografico, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari). Non giudicare, se non come obiettivo specifico univoco, l’ordine o la calligrafia Giudicare i concetti, i pensieri, il grado di maturità, di consapevolezza e di conoscenza, siano essi espressi in forme tradizionali o compensative. VALUTAZIONE La valutazione deve essere personalizzata tenuto conto delle disabilita specifiche (OM n. 44 Prot. n. 3446 del 5/05/2010) 
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Ogni alunno verrà valutato in base ai progressi acquisiti, all'impegno, alle conoscenze apprese e alle strategie operate. La valutazione è personale, come personali i livelli di partenza. La scuola valuta il contributo che ha dato, il percorso nel quale ha saputo accompagnare ogni singolo alunno, il cammino effettuato e non lo stato in essere. Oggetto di valutazione è il percorso effettuato e non i livelli di appartenenza. OBIETTIVI EDUCATIVI 
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Devono essere comuni a tutta la classe poiché l'integrazione, o meglio ancora, l'inclusione delle competenze, non possono che passare attraverso una comunanza di azioni e di finalità educative. Può cambiare il mezzo o gli strumenti attraverso cui operare un cambiamento, ma la comunità educante deve essere solidale e univoca nel proprio percorso e nei propri obiettivi educativi. Se ciò non è possibile, indicare te modifiche degli obiettivi nel piano di studi personalizzato. PROGETTI DI AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DEL PIANO OFFERTA FORMATIVA AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Nel corrente anno scolastico i progetti migliorativi delle attività ordinarie, che costituiscono un valore aggiunto alla qualità dell’offerta culturale e formativa dell’Istituto sono i seguenti: SCUOLA INFANZIA Progetto Lingua Inglese per bambini di 5 anni; Progetto integrazione “Insieme è più bello se...” Progetto lettura: “Mi preparo a ... leggere” SCUOLA PRIMARIA Progetto potenziamento biblioteca: “Un libro per amico”; Progetto Integrazione: “Qua la zampa”; Progetto Intercultura: “Storie dell’altro mondo” (alfabetizzazione, sostegno lingua italiana, conoscenza e confronto delle diversità); Progetto Ambiente; “Il bosco: animali e alberi, tra lavoro e magia” Progetto Recupero lingua italiana e matematica. Progetto Lettura: “In viaggio con il libro” SCUOLA SECONDARIA Progetto potenziamento/recupero; Progetto fotografia: “Fotoemozioni”; Progetto laboratorio: “Legalità tra i banchi”; Progetto Orientamento; Progetto potenziamento biblioteca: “Un libro per amico”; Laboratorio Cineforum e laboratorio linguistico‐espressivo (tutte le classi); Esperienze Culturali Partecipazione a spettacoli teatrali e cinematografici, in collaborazione con l’Associazione Théatre Française International; Visite guidate a musei e mostre; Uscite sul territorio e viaggi di istruzione.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA (Art. 4 comma 1 DPR n. 249 /98) PREMESSA La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti anche attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. MANCANZE DISCIPLINARI I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi: a) assentarsi dalle lezioni o presentarsi in ritardo a scuola senza validi motivi; b) spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio; c) chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche; d) non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale didattico; e) falsificare le firme; f) dimenticare di far sottoscrivere alle famiglie i documenti scolastici in uso nell’istituto; g) portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività e/o pericolosi; h) usare il cellulare senza specifica autorizzazione del docente (le comunicazioni con la famiglia possono essere effettuate utilizzando il telefono del plesso solo in casi di necessità e non per dimenticanze o motivi futili); i) non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di istituto; j) sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali; k) offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni; l) ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall’insegnante. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Con l’applicazione della riforma tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla valutazione del comportamento nella scheda. SCUOLA PRIMARIA INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI DISCIPLINARI INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI A. Richiamo orale B. Comunicazione scritta alla famiglia C. Sospensione dell’intervallo PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO Da parte dei docenti di classe Da parte dell’Insegnante con informazione all’equipe pedagogico. D. Convocazione dei genitori Da parte del team docenti E. Comunicazione scritta del Dirigente scolastico alla famiglia Da parte del Dirigente scolastico F. Convocazione dei genitori ad un colloquio con il Dirigente Da parte del Dirigente Scolastico Scolastico Gli insegnanti attueranno gli interventi previsti, in ogni caso, nel rispetto dell’individualità e personalità dell’alunno. L’educazione alla consapevolezza, nelle relazioni insegnante‐alunno, sarà l’obiettivo di tutti gli interventi educativi; in particolare, prima di procedere agli interventi educativi, di cui ai punti D, E, F, dovrà essere data all’alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni. INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI 1. Relativamente al punto 1.c eventuale assegnazione di un’esercitazione di rinforzo da eseguirsi a casa inerente l’attività svolta in classe, al momento della mancanza disciplinare; tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia; 2. relativamente al punto 1.g sequestro del materiale non pertinente o pericoloso; tale materiale verrà riconsegnato al termine dell’anno scolastico o ai genitori; 3. relativamente al punto 1.j invito a collaborare, nei limiti del possibile, al ripristino della situazione antecedente la mancanza disciplinare; 4. relativamente al punto 1.k invito a presentare le proprie scuse al personale scolastico o ai compagni offesi. Anche in questo caso gli interventi previsti saranno attuati nel rispetto dell’individualità e personalità del bambino, garantendo all’alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni. SCUOLA SECONDARIA I grado INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI DISCIPLINARI INTERVENTI EDUCATIVI E SANZIONI A. Richiamo orale B. Comunicazione scritta alla famiglia e annotata sul registro
C. Sospensione dell’intervallo con permanenza in classe D. Convocazione della famiglia per un colloquio (intervento previsto anche dopo la 3^ comunicazione scritta) E. Sospensione da uno a tre giorni o da attività specifica o da uno o più viaggi di istruzione F. In caso di danneggiamento di materiale e nel caso di furto
PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO Da parte dell’insegnante anche di classe diversa Da parte dell’insegnante anche di classe diversa L’intervento dev’essere riportato sul registro di classe Nei casi valutati dal docente come meno gravi, la convocazione è fatta direttamente dall’insegnante o dal coordinatore, mentre nei casi più gravi dal Dirigente Scolastico La sanzione viene decisa dal Dirigente Scolastico su proposta del docente che, a sua volta, avrà acquisito una dichiarazione scritta con il parere dei colleghi del Consiglio di classe. La famiglia ha diritto di essere ascoltata prima che venga decisa la sanzione Oltre alle sanzioni già elencate è previsto il risarcimento del danno e/o la restituzione (il risarcimento è un dovere non una sanzione) Gli interventi educativi di cui al punto A e B durante gli esami sono effettuate dalla Commissione esaminatrice.Anche per gli interventi educativi di cui ai punti A e B la famiglia può richiedere un colloquio chiarificante con il docente interessato. SANZIONI a. sospensione da un’attività complementare, compreso uno o più viaggi di istruzione; b. sospensione dalle lezioni per uno o più giorni fino ad un massimo di 3 giorni, questa sanzione si applica solo in casi di gravi o reiterate mancanze, l’alunno sospeso è tenuto a svolgere a casa i compiti appositamente programmati dal team docenti. Le sanzioni di cui al punto a) e b) sono deliberate dal Consiglio di classe. Anche le sanzioni disciplinari hanno finalità educativa, pertanto sono limitate e cessano in ogni caso il loro effetto con la chiusura dell’anno scolastico. PROCEDIMENTO PER LE SANZIONI DISCIPLINARI I docenti di classe erogheranno le sanzioni nelle riunioni ordinarie o, se necessario per motivi di urgenza, in riunione del Consiglio di Classe per soli docenti appositamente convocate. I docenti di classe introdurranno il Consiglio di classe con una relazione descrittiva dei fatti e comportamenti che hanno determinato la proposta di sanzione. Successivamente l’alunno potrà essere invitato ad esporre le proprie ragioni anche nel Consiglio di classe; questo potrà avvenire sotto forma di audizione, con la eventuale presenza dei genitori, o di presentazione di un relazione scritta. Dopo l’audizione, il Consiglio di classe proseguirà in seduta ristretta. NORME DI COMPORTAMENTO E DI SICUREZZA DURANTE LE VISITE DI ISTRUZIONE Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui sicurezza: In autobus: • si sta seduti al proprio posto. Se si rimanesse alzati, una brusca manovra potrebbe far perdere l’equilibrio e causare brutte cadute; • non si mangia né si breve. Un’improvvisa frenata potrebbe causare l’ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari; • si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida. • Nel trasferirsi da un luogo all’altro:  si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della guida. Allontanandosi o non seguendo le istruzioni date, ci si mette in condizione di pericolo.  Non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso: potrebbero venir facilmente danneggiati. NORME DI COMPORTAMENTO E DI SICUREZZA DURANTE IL TRASPORTO CON GLI SCUOLABUS Negli scuolabus: • si sta seduti al proprio posto. Se si rimanesse alzati, una brusca manovra potrebbe far perdere l’equilibrio e causare brutte cadute; • non si mangia né si breve. Un’improvvisa frenata potrebbe causare l’ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari; • si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida; • non si danneggiano, né si sporcano gli interni del mezzo; • si conversa in modo civile evitando di usare linguaggi e gesti offensivi e volgari. = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = Compilare la parte sottostante e restituire ai Docenti di classe. Il/la sottoscritto/a _________________________________________________________________ genitore dell’alunno/a _____________________________________________________________ frequentante la classe ___________________ della scuola ________________________________ dell’Istituto Comprensivo di Civitella del Tronto D I C H I A R A di aver ricevuto il Regolamento di Disciplina e di aver letto tutte le norme che lo compongono. Firma del Genitore o di chi ne fa le veci ____________________________ DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DELL’ISTITUTO Linguaggio  Per comunicare con adulti e alunni la scuola incentiva e valorizza l’uso di forme linguistiche improntate all’accoglienza e al rispetto nell’altro: non utilizza e non accoglie comunicazioni e parole, anche in uso nel contesto esterno, che veicolano significati offensivi o volgari. Gestione dei conflitti  Per imparare a gestire il conflitto, che nelle relazioni è inevitabile, la scuola adotta strategie alternative alla pratica dell’ ”occhio per occhio” o alla ricerca del colpevole. I docenti aiutano gli alunni dai più piccoli ai più grandi a decentrarsi per capire che la propria azione provoca conseguenze sull’altro e li aiutano ad utilizzare il linguaggio per mediare le situazioni di conflitto; in tutti e tre gli ordini di scuola la richiesta che viene fatta agli alunni in situazioni conflittuali è quella di: ‐ Riflettere sui bisogni e sulle ragioni anche dell’altro; ‐ Utilizzare le parole per dire le proprie ragioni ed emozioni; ‐ Sviluppare forme di autocontrollo. Nella scuola sono comunque gli insegnanti ad aiutare gli alunni e a gestire i conflitti; non sono ammessi gli interventi dei genitori sugli altri bambini. Abbigliamento  La scuola non vuole imporre un proprio modo di vestirsi né opporsi alla moda del momento ma intende valorizzare tutti gli aspetti della persona e non solo il suo corpo. Per questo motivo respinge e disincentiva il modello femminile attualmente valorizzato dai media (il modello “velina”) e non accoglie l’abbigliamento che ad esso si ispira o che cerca di imitarlo. E’ obbligo indossare il grembiule sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria. Premi e castighi  La scuola non lavora in funzione dei premi e dei castighi che ritiene diseducativi ed incapaci di motivare; quando gli insegnanti devono richiamare un/a alunno/a al rispetto delle regole: ‐ Accompagnano il richiamo con un momento di riflessione guidata; ‐ Cercano di capire e di far capire le motivazioni del comportamento; ‐ Aiutano e sostengono l’alunno nella conquista dell’autocontrollo. Esasperazione delle aspettative  La scuola valorizza la diversità di ciascuno, richiede ad ognuno l’impegno e lo sforzo necessario a raggiungere lo scopo ed opera affinché ognuno comprenda “il piacere di fare” ma non il “piacere di arrivare primo a tutti i costi”. Rapporto con i media  La scuola non può ignorare i messaggi che arrivano dai mass media, anche quelli più problematici o difficili da affrontare. La scuola quindi non censura contenuti o problemi posti dall’esterno ma sceglie di filtrare tali messaggi utilizzando dei criteri formativi adeguati alle diverse età degli alunni. SISTEMA AUTOVALUTATIVO P.O.F. All’interno dell’organizzazione dell’Istituto Comprensivo si svolgono pratiche autovalutative come feed‐back della propria azione educativo‐didattica e come revisione delle proprie scelte (organizzative, partecipative, ecc...). Il Dirigente Scolastico attraverso un processo di delega: funzioni strumentali e figure intermedie (collaboratori, fiduciari, referenti progetti …) attua un sistema di monitoraggio in grado di attivare feed‐back capaci di orientare e correggere in itinere la qualità della scuola nei suoi vari settori strategici:  Lettura dei bisogni;  Soddisfazione degli utenti;  Ricerca di sinergie economiche e professionali;  Condivisione dei progetti;  Dimensione relazionale:  Consolidamento dello spirito di appartenenza;  Valorizzazione delle idee;  Scambio delle informazioni;  Dialogo e discussione argomentata SCELTE DI SUPPORTO DELLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA SERVIZI OFFERTI TRASPORTO E MENSA  L’Istituto fornisce il servizio di mensa e trasporto degli alunni di tutti e tre gli ordini di Scuola, con l’intervento gestionale‐amministrativo dell’Ente Comunale per il trasporto e di una ditta esterna per la il servizio mensa. PIANO SICUREZZA  Tutte le Scuole dell’Istituto possiedono un piano di emergenza riferito al Testo Unico 81/2008 che oltre a rispondere alle disposizioni di legge è una risposta concreta per evitare o almeno ridurre le conseguenze di danni in seguito ad eventi straordinari quali incendi, terremoti e calamità in genere.  Tutte le Scuole dell’Istituto (tranne la scuola primaria di Favale) anche se in misura diversa, mancano della documentazione che ne garantisce l’idoneità e la sicurezza, nonostante l’Istituto, in ottemperanza a quanto previsto, Testo Unico 81/2008, abbia richiesto tutta la documentazione sull’agibilità e sull’abitabilità degli edifici all’ente comunale.  All’interno dell’Istituto Comprensivo è stato nominato a norma di legge un Responsabile del Servizio di Sicurezza e Prevenzione Rischi Professionali Ing. Filippo VERRILLO. SEGRETERIA/PRESIDENZA SCUOLA dell’INFANZIA CIVITELLA CAP. SCUOLA dell’INFANZIA BORRANO/PONZANO SCUOLA dell’INFANZIA VILLA LEMPA SCUOLA PRIMARIA CIVITELLA CAP. SCUOLA PRIMARIA FAVALE SCUOLA PRIMARIA VILLA LEMPA SCUOLA SECONDARIA I° CIVITELLA CAP. SCUOLA SECONDARIA I° VILLA LEMPA MUNICIPIO OSPEDALE CIVILE S. OMERO CARABINIERI RESPONSABILE SICUREZZA Ing. F. VERRILLO NUMERI
UTILI Tel/Fax Tel/Fax 086191320 0861918608 Tel/Fax Tel./Fax Tel./Fax 0861918171 0861918175 0861917387 Tel/Fax Tel./Fax Tel/Fax 086191320 0861927042 0861917231 Tel./Fax Tel./Fax Tel. 086191320 0861917139 0861920210 Tel. 0861918321 Tel. 08618881 Tel. 086191322 Tel/fax Studio 0735 781857