Casa sicura?! - ASL 13 Novara

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Casa sicura?! - ASL 13 Novara
A.S.L. NO
Azienda Sanitaria Locale
di Novara
Sede Legale: v.le Roma, 7 – 28100 Novara
Tel. 0321 374111 – fax 0321 374519
www.asl.novara.it
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Prot. n. __/__/ PRCAE
Novara, 14 maggio 2014
ASL NO
Casa sicura?!
Intervista al dott. Fabio Previtali – Tecnico della Prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica
dell’ASL NO – a cura di e.v.
Il numero degli infortuni che avvengono tra le mura domestiche risulta molto elevato; nel nostro Paese ogni
anno si verificano circa 3 milioni di incidenti domestici; tra questi circa 1.7 milioni richiedono assistenza di
pronto soccorso.
Il fenomeno non risparmia nessuna fascia di età, inoltre non risulta trascurabile l’aspetto sociale legato
all’impatto che questo tipo di infortuni ha sulla popolazione, che considera la casa il luogo più sicuro per
eccellenza.
Chiariamo, innanzitutto, che cos’è un incidente domestico?
Sono 3 le condizioni necessarie per poter definire un infortunio un incidente domestico:
- deve trattarsi di un evento accidentale, ovvero indipendente dalla volontà umana;
- deve causare una compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute a causa di ferite,
fratture, contusioni, lussazioni, ustioni o altre lesioni;
- l’infortunio, deve essersi verificato sia all’interno dell’abitazione, che eventualmente in balcone,
giardino, garage, cantina, soffitta, pianerottolo o scala indipendentemente dal fatto che l’abitazione sia
della famiglia stessa o di altri parenti, vicini, etc.; qualora l’immobile faccia parte di un condominio,
l’ambito domestico comprende anche le parti comuni condominiali, escludendo quindi quegli eventi
che accadono fuori da detto contesto.
Quali sono le possibili conseguenze?
Traumi, ferite, ustioni, annegamenti, folgorazioni, intossicazioni, soffocamento fino anche alla morte del
soggetto interessato dall’infortunio.
Gli incidenti domestici che giungono più spesso a un pronto soccorso (fonte dati SINIACA dell’Istituto
Superiore di Sanità) sono le cadute (40%), le ferite da taglio o punta (15%), gli urti o schiacciamenti (12%).
Quali sono i fattori che provocano un incidente domestico?
Su quali fattori è possibile agire?
Trascurando le condizioni di salute dell’individuo che non sono modificabili, abbiamo essenzialmente due
fattori sui quali è possibile agire:
- la parte strutturale dell’abitazione, ovvero la casa con i pavimenti, le scale, la presenza di idonei
parapetti, l’impianto termico-idraulico (presenza di prese di ventilazione permanente, corretta
modalità di evacuazione dei fumi, piani cottura dotati di sistema di sorveglianza di fiamma, etc),
l’impianto elettrico (presenza dell’impianto di terra, dell’interruttore differenziale salvavita, assenza di
fili scoperti o di interruttori sprovvisti di mascherine di protezione, etc.), l’eventuale giardino, gli
arredi, etc;
- i comportamenti degli individui, ovvero tutte quelle azioni che possono causare o evitare
l’accadimento di un incidente domestico. Solo per esempio si possono citare: il fissaggio a parete di
scaffali librerie, la corretta illuminazione degli ambienti, togliere l’alimentazione elettrica prima di
sostituire le lampadine o pulire il frigorifero, non utilizzare elettrodomestici a piedi scalzi o in
prossimità del lavabo o del lavello, etc..
www.regione .piemonte.it/sanita
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Articolo n. 6/2014 - ASL NO –Programmazione e Controllo Attività Esterne - Dirigente Responsabile: dott. Paolo Garavana
Area Comunicazione: Ufficio Stampa – via Dei Mille, 2 – 28100 Novara - tel. 0321 374521; fax 0321 374546; email: [email protected]
Istruttori pratica: dott.ssa Elena Vallana – giornalista pubblicista; dott. Fabio Previtali/Tec. Prevenzione SISP
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L’elenco sarebbe lunghissimo, mi preme sottolineare come esista all’interno della popolazione una
scarsa consapevolezza del rischio di subire un incidente domestico; il sistema di sorveglianza sanitaria
PASSI evidenzia infatti come circa il 93% della popolazione considera bassa o assente la possibilità di
subire un infortunio domestico. Questa errata percezione ha sicuramente delle conseguenze sulla
scarsa attenzione ai comportamenti da tenere all’interno delle nostre abitazioni.
Se dovessimo fare una mappatura dei locali della nostra casa, dove avvengono con maggiore frequenza
gli incidenti domestici?
Avvengono in tutti gli ambienti, non esiste un luogo sicuro; sono forse più numerosi all’esterno (giardino,
autorimessa, etc), in cucina e sulle scale.
Chi sono i soggetti è più a rischio?
La possibilità di subire un incidente domestico risulta legata alla quantità di tempo che si trascorre in casa, per
questo motivo sono le casalinghe, i bambini e gli anziani i soggetti più a rischio. In particolare:
- le donne, impegnate nelle faccende domestiche con l’utilizzo di utensili, elettrodomestici, fornelli, etc.
risultano maggiormente esposte al rischio di subire infortuni come tagli/ferite, ustioni, etc.;
- i bambini sono particolarmente vulnerabili a causa della loro curiosità, della minore percezione dei
pericoli e dalla limitata abilità a reagire prontamente in occasione di situazioni pericolose.
- gli anziani sono particolarmente vulnerabili per la loro fragilità, la lentezza di riflessi tipici dell’età
senile. Gli incidenti più frequenti sono le cadute, particolarmente temute per le possibili conseguenze
invalidanti e la possibile perdita di autonomia.
E’ possibile prevenirli?
Sicuramente, prestando la dovuta attenzione ai comportamenti che adottiamo nell’ambiente domestico e
provvedendo inoltre a verificare la corretta installazione degli impianti, la presenza di parapetti, all’esecuzione
di una regolare manutenzione, etc.
Gli spazi esterni, come i giardini, sono fonte di rischio?
Sì, gli incidenti più comuni sono le cadute con traumi che riguardano in particolare i bambini impegnati nei
giochi, i tagli/ferite in particolare durante l’esecuzione dei lavori di giardinaggio/manutenzione e le ustioni in
occasione dei barbecue.
Non bisogna dimenticare gli annegamenti che possono avvenire anche all’interno di piscine gonfiabili, in
quanto possono essere sufficienti anche pochi cm. di acqua.
È possibile prevenire le cadute?
Sì, occorre prestare attenzione ai dislivelli eventualmente presenti nella pavimentazione, posizionare delle reti
antiscivolo sotto i tappeti, illuminare in maniera adeguata gli ambienti, posizionare i tappetini antiscivolo nelle
docce e nelle vasche da bagno, verificare la presenza di idonei parapetti (h min 1 metro e spazio tra le aste non
superiore a 10 cm.) per proteggere dalla caduta nel vuoto.
Nelle nostre abitazioni sono presenti diversi prodotti utilizzati per la pulizia che contengono sostanze
chimiche, alcune delle quali anche tossiche; quali consigli possiamo dare?
 custodire questi prodotti in un luogo inaccessibile ai bambini; tale accortezza deve riguardare anche i
medicinali;
 leggere attentamente le etichette dei recipienti prestando attenzione ai simboli dei pericoli e alle istruzioni
per l’impiego dei prodotti, utilizzando guanti e mascherine quando previste;
 eliminare le confezioni prive di etichetta o non contenute nei contenitori originali;
 non acquistare prodotti sprovvisti di etichette ed istruzioni per l’uso;
 utilizzare i prodotti senza miscelarli tra loro, seguendo le informazioni sull’etichetta (es. non mescolare la
varechina – ipoclorito di sodio – con l’ammoniaca);
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sciacquarsi e asciugarsi bene le mani dopo l’uso; evitare di inalare le sostanze volatili;
evitare il contatto con occhi e in caso lavare abbondantemente con acqua corrente;
in caso di ingestione, seguire le indicazioni riportate in etichetta e contattare il più vicino centro antiveleni,
ricordarsi che non si deve provocare il vomito (in particolare dopo l’ingestione di corrosivi come acidi,
candeggina, solventi) per evitare danni all’esofago e allo stomaco; anche somministrare il latte, dopo aver
ingerito una sostanza, potrebbe favorire l’assorbimento di veleni nei grassi ed è opportuno evitarlo;
 ricorrere prontamente al medico se si notano fastidi di qualsiasi genere (nausea, vomito, dolori addominali,
diarrea, pallore e difficoltà respiratorie, brividi di freddo, mal di testa, difficoltà visive, perdita di
conoscenza) ;
Infine qualche consiglio per evitare o ridurre al minimo gli incidenti domestici nei bambini.
In estrema sintesi è opportuno:
 evitare di lasciare il bimbo da solo sul fasciatoio, letto, etc. per evitare che girandosi possa cadere;
 installare cancelletti di chiusura in presenza di scale o dislivelli;
 non posizionare vasi, sedie o sgabelli in prossimità di finestre o balconi per evitare che il bambino possa
scavalcare le protezioni;
 come già evidenziato, custodire i prodotti chimici e i medicinali in luoghi inaccessibili ai bambini,
ricordarsi che anche gli insetticidi, i fertilizzanti,gli alcolici o le semplici batterie (le pile) possono essere
fonte di intossicazioni/avvelenamenti;
 evitare di lasciare nella disponibilità dei bimbi oggetti di piccole dimensioni;
 custodire coltelli, forbici, etc. in luoghi non accessibili ai bambini
 non utilizzare prese elettriche non dotate di alveoli di protezione;
 utilizzare solamente giochi provvisti di marchio CE;
 evitare di far sporgere i manici delle pentole dal piano cottura;
 prima di dare il latte ai piccoli verificarne sempre la temperatura sul dorso della mano, mantenere l’acqua
calda sanitaria a una temperatura non superiore a 45°C;
 evitare di lasciare apparecchi elettrici in tensione non custoditi, evitare anche di lasciare cavi elettrici di
collegamento ad apparecchiature elettriche/elettroniche (TV, videogiochi, etc.) a penzoloni;
 prestare attenzione a caminetti, stufe, forni che raggiungendo alte temperature possono causare ustioni;
 proteggere gli spigoli taglienti con paraspigoli in gomma, verificare se i vetri presenti sono di sicurezza,
nel caso non lo fossero è possibile applicare una pellicola trasparente protettiva che impedisce che il vetro
rompendosi vada in frantumi.
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