Animali non "convenzionali"... i nostri nuovi amici

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Animali non "convenzionali"... i nostri nuovi amici
A.S.L. NO
Azienda Sanitaria Locale
di Novara
Sede Legale: v.le Roma, 7 – 28100 Novara
Tel. 0321 374111 – fax 0321 374519
www.asl.novara.it
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Animali non “convenzionali”… i nostri nuovi amici
Intervista alla dott.ssa Elena Costanti, Dirigente Medico Veterinario dell’area di Igiene
degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche dell’ASL NO.
Conigli, pappagalli, tartarughe, cavie, sauri, serpenti, criceti, furetti, cani della
prateria…questi e molti altri sono definiti animali esotici o non convenzionali, che sono
sempre più presenti nelle nostre case e, pertanto, si rende sempre più necessaria la figura di
un medico veterinario che si occupi esclusivamente e in modo specialistico della loro salute.
Dottoressa, che cosa consiglia di fare se si desidera accogliere nella propria casa uno di
questi animali come animale da compagnia?
Il primo consiglio è quello di informarsi, in quanto diventare proprietario di un animale significa
prendersene cura, occuparsi del suo benessere e permettergli di vivere in un ambiente idoneo alla sua
specie, cercare di dargli le migliori condizioni possibili di vita.
La gestione di questi animali presenta numerose problematiche collegate alle diverse esigenze etologiche e
fisiologiche delle specie interessate.
Una volta stabilito quale tra questi animali vorremmo scegliere, dobbiamo cercare di acquisire più
informazioni possibili riguardo alle sue necessità, il suo comportamento, la sua gestione, gli spazi da
dedicargli, la corretta alimentazione, la riproduzione, i problemi sanitari che più frequentemente possono
manifestarsi e la frequenza dei controlli medici cui sottoporlo. Naturalmente la fonte migliore per tutti questi
consigli è il medico veterinario.
Ci sono quindi caratteristiche ambientali, di habitat, che devono essere rispettate; ad esempio, se
decido di tenere in casa un rettile piuttosto che un pappagallo?
Ogni specie ha esigenze davvero diverse!
La Regione Piemonte già da anni ha dimostrato grande attenzione verso
quegli animali considerati “esotici” (pappagalli di grandi dimensioni del
genere Ara, rapaci come il Falco di Harris, mammiferi come i Degu e gli
Scoiattoli Canadesi ed i rettili a rischio di estinzione), ovvero quegli
animali che non esistono in popolazioni che vivono stabilmente o
temporaneamente in stato di naturale libertà sul nostro territorio.
A tutela del loro benessere ha emanato la Legge Regionale n. 6/2010 e nel
2012 il Regolamento d’attuazione, che riportano le norme obbligatorie per
la detenzione, l’allevamento e il commercio degli animali esotici.
In questa legge vengono stabiliti quelli che sono gli obblighi di chi detiene animali esotici, in particolare:
- possibilità di movimento e arricchimenti ambientali delle strutture in cui vengono tenuti gli animali al
fine di ricreare il più possibile il loro habitat naturale ed evitare così comportamenti stereotipati;
- una confortevole area di riposo all’interno della struttura in cui vengono tenuti;
- isolamento da rumori troppo forti;
- evitare la vicinanza con animali competitori;
- evitare qualsiasi forma di costrizione;
- fornire sempre un’alimentazione idonea alla specie, allo stato di salute ed all’età degli animali.
Oltre a questo, nella legge Regionale vengono date indicazioni molto più specifiche a seconda delle specie
considerate, per esempio proprio per i pappagalli ed altri uccelli esotici sono indicati i requisiti che devono
avere le strutture che li ospitano, quindi le dimensioni delle voliere in rapporto all’apertura alare degli
animali ospitati, posizionate in luoghi tranquilli, con coperture idonee per proteggerle dalle intemperie, gli
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Articolo n. 2/2016 - ASL NO – Dirigente Responsabile Programmazione e Controllo Attività Esterne: dott. Paolo Garavana
Ufficio Stampa – viale Roma, 7– 28100 Novara - tel. 0321 374330; fax 0321 374546; email: [email protected]; [email protected];
Istruttrice pratica: dott.ssa Elena Costanti/Veterinario SIAV area C; dott.ssa Elena Vallana – giornalista pubblicista
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arricchimenti ambientali, i nidi, l’illuminazione adeguata, l’alimentazione, l’acqua e ovviamente, l’igiene
delle strutture che devono essere facilmente lavabili e disinfettabili.
Se invece parliamo di rettili, dobbiamo allora ricordare che bisogna avere
particolare cura in merito alla temperatura, all’umidità, all’illuminazione
ed aerazione delle teche che li ospitano.
Bisognerà allestire strutture che tengano conto delle loro dimensioni per
garantirne la libertà di movimento ed in cui sia riprodotto il microclima
dell’habitat di appartenenza a seconda della specie ospitata, in modo tale
che l’animale possa espletare le proprie funzioni fisiologiche, con
particolare attenzione ad una corretta digestione e al periodo della muta.
Errori nelle condizioni di detenzione si possono infatti ripercuotere sulla salute di questi animali.
Ma se si ammala, posso far visitare un animale esotico da qualsiasi medico veterinario?
Considerata la sempre maggiore presenza di questi animali nelle nostre case, numerosi sono i medici
veterinari hanno voluto approfondire le loro conoscenze in materia e si sono specializzati nella cura di
questo tipo di animali. Il consiglio è comunque quello di sottoporre periodicamente il proprio animale ad
una visita clinica.
Quindi, per riassumere, se voglio acquistare un animale esotico come animale da compagnia, di che
cosa devo accertarmi?
Al momento dell’acquisto, bisogna accertarsi che l’animale sia accompagnato da idonea documentazione,
che può essere un semplice documento commerciale o di cessione, oppure nelle specie che lo richiedono un
documento C.I.T.E S. (certificazione di identificazione e di legittima provenienza – Convenzione di
Washington sul commercio Internazionale delle Specie animali e vegetali in via di Estinzione – Convention
on International Trade of Endangered Species 1980) e contattare il Servizio Veterinario della ASL
competente per territorio per verificare se la specie interessata è inclusa nella Legge Regionale già citata.
Se lo fosse, entro 8 giorni dall’acquisto dovrà essere presentata al Sindaco del proprio Comune una
domanda di autorizzazione alla detenzione, per il tramite appunto del Servizio Veterinario, che valuterà
l’idoneità alla detenzione svolgendo un sopralluogo ispettivo finalizzato al rilascio del parere.
Il veterinario dell’ASL, all’atto del sopralluogo, verificherà non solo le condizioni di detenzione
dell’animale, ma anche che il proprietario sia in possesso di adeguate conoscenze etologiche e di pratiche di
allevamento in riferimento alla specie interessata.
Il parere favorevole verrà poi trasmesso al Sindaco, che rilascerà l’autorizzazione entro 60 giorni.
L’autorizzazione alla detenzione è nominale ed è rilasciata esclusivamente al legittimo possessore
dell’animale. In caso di alienazione per qualsiasi motivo degli animali detenuti, il detentore ha l’obbligo di
darne comunicazione al Servizio Veterinario dell’ASL.
Quali sono in seguito i controlli a cui vengono sottoposti questi animali esotici?
Il Servizio Veterinario dell’ASL effettua periodicamente ispezioni di vigilanza presso i possessori di
autorizzazione alla detenzione di animali esotici al fine di verificare che vengano sempre mantenute le
condizioni di benessere ed igienico sanitarie che hanno appunto portato al rilascio dell’autorizzazione
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stessa e questo ovviamente significa che il benessere di questi animali deve essere sempre garantito. Si
consiglia poi sempre ai proprietari di sottoporre i loro animali a visite mediche da veterinari liberi
professionisti specializzati, al fine di garantire sempre il loro corretto stato di salute.
Nel caso ci capitasse di ritrovare un animale esotico, a parte lo stupore e la paura, immagino se
trattasse di un rettile, cosa bisognerebbe fare?
La competenza sugli animali esotici è del Servizio Veterinario Area C - Igiene degli Allevamenti e delle
Produzioni Zootecniche per quanto riguarda l’applicazione della Legge Regionale n°6/2010, del Corpo
Forestale dello Stato e della Prefettura, se si tratta di animali ritenuti “pericolosi”, per quanto riguarda la
tutela dell’incolumità pubblica.
Prima di tutto si deve agire con circospezione, non avvicinarsi troppo
all’animale, evitare di prenderlo o costringerlo, perché potrebbe
spaventarsi, ferirsi nel tentativo di liberarsi, aggredire o fuggire.
Bisogna quindi tenersi ad una distanza tale da mantenere un contatto
visivo e segnalare al più presto il ritrovamento alla Polizia
Municipale, che attiverà a cascata tutta la rete di emergenza per il
recupero dell’animale.
Verrà infatti contattato il Servizio Veterinario dell’ASL affinché un
medico veterinario verifichi se l’animale è esotico e/o pericoloso ed il Corpo Forestale dello Stato.
Verranno poi valutate le condizioni di salute dell’animale e le strategie di cattura, cui possono essere
coinvolti anche il Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria e nei casi più difficoltosi anche i
Vigili del Fuoco. Se l’animale è ferito, verrà deciso il trasporto verso cliniche o strutture veterinarie
specializzate, che spesso sono convenzionate con Associazioni per la Protezione degli Animali (Guardie
Ecozoofile ed altre Associazioni di volontariato).
Gli animali recuperati afferiscono poi a strutture idonee ad accoglierli, quali i Centri di Recupero per gli
Animali Selvatici ed Esotici, presenti su tutto il territorio nazionale.
E parliamo dei circhi: spesso vediamo dai cartelloni pubblicitari che anche in queste strutture sono
ospitati animali esotici e addirittura “pericolosi”. Anche questi animali vengono sottoposti a controlli?
Anche per questi casi la Legge Regionale prevede un protocollo operativo per la gestione dei circhi e delle
mostre viaggianti che prevedano la presenza di animali al seguito, sempre con la finalità di garantire nel
miglior modo possibile il loro benessere.
Al momento della richiesta di concessione del plateatico nella città in cui vuole insediarsi, il Legale
Rappresentante della struttura circense dovrà presentare un elenco completo degli animali al seguito e la
documentazione inerente al Servizio Veterinario dell’ASL competente per territorio.
Valutata questa documentazione e le planimetrie delle strutture che ospiteranno gli animali, al momento
dell’attendamento il Servizio Veterinario effettuerà un sopralluogo presso la struttura per verificare le
condizioni di benessere e di salute degli animali.
I circhi devono obbligatoriamente tenere la registrazione di tutti gli animali ospitati, devono avere un
rapporto costante con un consulente medico veterinario libero professionista specializzato a seconda delle
specie, che aggiornerà quindi le cartelle cliniche degli animali, dichiarando le profilassi o le terapie
effettuate, così pure come la formazione del personale adibito alla gestione degli stessi, i piani di
alimentazione, di pulizia e di emergenza.
Per la detenzione di alcune specie che rientrano nell’elenco degli animali definiti “pericolosi”, come i
grandi felini, gli elefanti e gli ippopotami è poi necessario che il circo abbia ottenuto un’autorizzazione
particolare, che viene rilasciata dalla Prefettura a seguito della valutazione da parte di una Commissione
Comunale di Vigilanza, che è comunque sempre integrata dal medico veterinario dell’ASL.
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Ufficio Stampa – viale Roma, 7– 28100 Novara - tel. 0321 374330; fax 0321 374546; email: [email protected]; [email protected];
Istruttrice pratica: dott.ssa Elena Costanti/Veterinario SIAV area C; dott.ssa Elena Vallana – giornalista pubblicista
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Tutto questo verrà valutato dal punto di vista documentale, ma non solo, perché la Legge Regionale anche in
questo caso a tutela del benessere degli animali ha stabilito delle metrature minime, cioè degli spazi che
obbligatoriamente devono essere messi a disposizione degli animali, strutture interne, caravan e recinti
esterni, protezione dalle intemperie, eventuali riscaldamenti, arricchimenti ambientali come pali per lo
sfregamento delle unghie per i felini, vari oggetti per il gioco e vasche per fare il bagno.
Al momento del sopralluogo, attraverso l’osservazione diretta degli animali, del loro comportamento e della
verifica delle strutture a loro disposizione, cerchiamo quindi di valutare il benessere degli animali in tutte le
sue componenti. Se il parere è favorevole, viene allora rilasciato al circo il nulla osta veterinario, che è
indispensabile al fine di poter effettuare gli spettacoli.
L’Ufficio Stampa
Azienda Sanitaria Locale ASL NO
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