testo - Mistero Grande
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PARROCCHIA DI BOVOLONE CATECHESI CFE N. 173 ANNO PASTORALE 2009 – 2010 (settimana dal 15 al 20 febbraio 2010) Non fare del tuo bel cuore una bella tomba per Me Cari amici in ascolto del Signore vogliamo rafforzarci in questa verità profonda per noi cristiani... E’ Lui, il Signore che con la Sua Parola vuole raggiungere i nostri cuori. Mc 4, 21-25: Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Quello che conosci nell’intimità del cuore... gridalo dai tetti. Sembra in contraddizione con la riservatezza che è propria dell’intimità e dell’amicizia... In realtà è Gesù che vuole farci entrare pienamente nel circuito dell’amore. Come nella Trinità! Nel donare la Parola che noi riceviamo, impariamo ad entrare in questo circuito d’amore... Noi riceviamo un fiume in piena d’amore... Come è possibile dire: fermati qui! Fermati in me! Non c’è Parola d’amore che possa fermarsi a noi! Ogni Parola ascoltata è sempre un dono da donare. Il frutto della Parola ascoltata è amore, comunione, è entrare nello stile trinitario, di condivisione. Per questo gli incontri di cfe si fondano sulla condivisione. Pensiamo al momento della preghiera di lode: lodando il Signore, altri ringraziano Gesù con me. Pensiamo al momento della condivisione della fede attraverso cose semplici, intravedendo la presenza di Gesù... Ma tanto quanto io condivido si moltiplica il dono... Pensiamo al momento della risonanza della Parola ascoltata o ai momenti di preghiera di intercessione e per un fratello presente... Se entriamo nell’amore significa entrare nella “circolarità”. Gesù entra nella “mia intimità”, nella “mia originalità”, nella mia storia di uomo, donna, separato, singolo, vedovo/a, giovane, anziano. Gesù viene a me in questo momento e con la Sua Parola tocca la mia intimità e vuole uscire da me, vestito della mia originalità, della mia caratteristica, della mia bellezza... Vuole vestirsi della mia situazione e diventare dono per gli altri... Ognuno di noi è Parola di Dio espressa nel mondo. Dio non fa fotocopie! Dio fa tutti originali! - segue dietro - E solo nella comunione, nella condivisione brilla la nostra originalità. Quand’è che io vengo fuori con la mia bellezza intima? Quando dico qualcosa di Dio... La mia originalità, intimità è necessaria per costruire comunione nell’ambiente di vita in cui vivo. Dov’è che io sono chiamato ad “accendermi”? Nella mia rete relazionale Mai abbastanza scopriremo la bellezza che Dio ha depositato nell’intimo di ciascuno di noi. Lo stare insieme, consente di far venir fuori la bellezza divina che è in noi. Dobbiamo essere dono! Il Gesù che riceviamo nell’Eucaristia, vuole camminare vestito della nostra originalità, con il nostro stile. Il Gesù che noi gustiamo nella cfe, vuole uscire e camminare vestito della nostra parola. Ecco perché ci dice: “Non fare del tuo bel cuore, una bella tomba per Me!” “Io ti ho pensato da sempre, ma tu non chiudere la bellezza divina che c’è in te, in una tomba” A chi ha sarà dato... Chi ha amore riceverà amore... Lo spazio del donare, del donato, è lo spazio del ricevere... Chi ha amore riceverà amore... Il Signore chiede a ciascuno di noi di farsi dono per gli altri, di far desiderare l’incontro con il Signore, di far sì che quello che abbiamo udito nel cuore, possa essere ascoltato da altri fratelli... “Dammi la tua originalità per continuare a dire che Io amo ciascuno...”