pane di vita gennaio 2010

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pane di vita gennaio 2010
Foglio mensile di collegamento dei
“Giovani dal
grande”
Luca 19,1-10
E’ l’episodio di Zaccheo che potremmo esprimere sotto vari titoli:
“Festa dell’incontro...Oltre ogni desiderio...E’ sempre l’oggi della
salvezza… Da avaro a prodigo”.
Questo brano,infatti, si presenta come una storia di salvezza in
miniatura: la storia di Zaccheo inizia nella solitudine del peccato;
prosegue nel faticoso cammino in mezzo ad una folla indifferente ed
ostile; sfocia infine, attraverso l’incontro travolgente con Gesù e arriva
alla gioia traboccante dell’uomo rinnovato. Zaccheo ha trovato il vero
Tesoro, da ricco e ladro si fa povero, per seguire il Povero Gesù e
rendere ricchi molti con la propria povertà.
Zaccheo, scendi, perché oggi devo fermarmi a casa tua”
Zaccheo il cui nome significa “Dio si ricorda”, fa la sua comparsa sulle
pagine del Vangelo proprio come la persona più lontana da Dio e
incallita nel peccato.
Zaccheo è un pubblicano, anzi il capo dei pubblicani, che erano
considerati peccatori pubblici, sfruttatori e ladri (per il loro stesso
mestiere di esattori di tasse in favore dell’impero romano; di
conseguenza, egli è anche ricco, un arricchito a spese degli altri).
Eppure, sotto quell’apparenza ben poco raccomandabile, c’è un cuore
che desidera vedere Gesù.
“Zaccheo, scendi, perché oggi devo fermarmi a casa tua”
Zaccheo, però, è piccolo di statura e il giorno in cui egli può sperare di
realizzare il suo sogno, Gesù doveva passare di li, la folla che segue
Gesù e talmente numerosa e pressante da sommergerlo e
impedirgliene la vista.
Zaccheo non si scoraggia e trova la soluzione. Vincendo ogni paura e
giudizio degli altri, riesce a farsi strada per arrampicarsi su un albero.
Ed ecco che, mentre egli cerca di vedere Gesù:
“Zaccheo, scendi, perché oggi devo
fermarmi a casa tua”. Che sorpresa!!!
Tutto immediatamente, nella vita di Zaccheo
cambia. Gesù gli dice di scendere subito
dall’albero e di accompagnarlo a casa sua:
Gesù ha fretta di donare a Zaccheo
l’abbondanza del suo Amore liberandolo cosi
dalla schiavitù del denaro.
“Zaccheo, scendi, perché oggi devo
fermarmi a casa tua”
Come in fretta era salito sull’albero, cosi in
fretta Zaccheo discende, pieno di stupore e di
gioia. Tutto aperto, disponibile, non esita un
istante e accoglie Gesù nella sua casa!
Zaccheo prepara a Gesù un banchetto di festa a cui invita pure i suoi
colleghi e amici. E così Gesù, senza preoccuparsi di compromettersi e di
attirarsi il disprezzo dei Giudei osservanti della legge, viene a trovarsi a
tavola con una allegra compagnia di pubblicani e peccatori!
Zaccheo ora che è con Gesù, non sente più il bisogno di niente altro, se non
di esprimere l’immensa gioia di aver trovato quello che unicamente gli
mancava per essere felice.
Ed egli esprime questa gioia con atti molto concreti di generosità:
restituisce fino a quattro volte, raddoppiando quanto la legge esigeva, quello
che aveva sottratto agli altri, e distribuisce i suoi beni ai poveri. Questa è la
prova della autenticità della sua conversione.
Essendo pieno di gioia per la salvezza ricevuta, è spinto a rendere partecipi
gli altri, perché la gioia che viene dal Signore è diffusiva, irradiante, non
egoistica e avara.
Giovane dal cuore grande, quanto mi insegna Zaccheo!
Giovane dal cuore grande, “scendi perché oggi devo fermarmi a casa tua”.
Se sono “piccolo”, mi insegna che, dove non riesco ad arrivare da solo, posso
giungere grazie ad un albero più alto di me: gli altri, una guida, una persona
vicina a me.
Se mi sento scoraggiato e deluso, mi insegna che Gesù nell’Eucaristia mi
viene incontro e vuole fare festa con me, trasformando la mia casa e il mio
cuore in luogo dove ogni fratello che incontro trovi accoglienza, ristoro e
consolazione.
Ascolta: “……., scendi, perché oggi devo fermarmi in casa tua”
Prova a fare tua questa Parola di Gesù e poi racconta alcuni fatti che ti
sono successi o come l’hai vissuta, ai “Giovani dal cuore grande”