E ORA?

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E ORA?
E ORA?
LA CRISI DEL MONDO ARABO
­BIBLIOGRAFIA­
L'incendio scoppiato in Tunisia dopo la morte del giovane Mohammed Bouazizi, datosi fuoco per protesta a Sidi Bouzid il 17 dicembre 2010, sembra inarrestabile e sta lentamente divorando tutto il mondo arabo mediterraneo. Sono già caduti i regimi del presidente Ben Ali, fuggito dopo 24 anni dalla Tunisia il 14 gennaio; di Hosni Mubarak, il faraone egiziano, cacciato dopo 30 anni dai giovani di Piazza Tahrir l'11 febbraio; in Libia Gheddafi al potere da 42 anni ha perso il sostegno anche delle tribù a lui più vicine, cardine della struttura politica della Jamaryia e dopo l'impiego di artiglieria e mercenari contro il suo popolo e le accuse ad Italia e USA di aver armato i rivoltosi si è ormai giocato qualsiasi legittimazione internazionale. Dall'Algeria di Bouteflika al Marocco; dal regno del Bahrain, alleato startegico degli USA ha represso duramente i manifestatnti di Manama, allo Yemen dove si chiedono le dimissioni del trentennale presidente Salef; dall'Arabia Saudita che guarda con disagio ai suoi vicini, a Giordania e Siria. Ma le proteste non coinvolgono solo il mondo arabo; anche in Iran infatti l'Onda Verde è scesa nuovamente in starda e la represssione non si è fatta attendere. Il mondo guarda con preoccupazione l'evolversi della crisi: chi colmerà il vuoto di potere? I fanatici islamici? Giunte militari? O nuove democrazie arabe? Sarà il modello turco a prevalere, o dovremo fare i conti con nuove Rivoluzioni islamiche di stampo iraniano? Quali effetti avrà sulla questione palestinese e sul braccio di ferro sul nucleare iraniano?
E soprattutto: quali saranno le ripercussioni sulla già flagellata economia mondiale? Considerando che le regioni coinvolte sono i serbatoi di petrolio e gas del pianeta, la lenta ripresa sarà stroncata da una nuova, temuta crisi petrolifera?
Per adesso possiamo solo aspettare ed assistere, sapendo quanto è difficile cercare di indirizzare gli eventi in una determinata direzione (il passato dovrebbe insegnare qualcosa). I mezzi di comunicazione multimediali hanno giocato il loro ruolo, ma come da più parti si osserva “Non è Facebook a fare la rivoluzione”; tra chi sostiene che solo ora il colonialismo è davvero finito, chi intravede i benefici effetti a lungo termine della politica USA in Afghanistan e Iraq, chi attribuisce il merito alla politica della mano tesa di Obama, certo è che nessuno era stato in grado di prevedere quanto accaduto. Una sola cosa è sicura: come ha detto il presidente americano, stiamo assistendo alla Storia.
G.CALCHI NOVATI,
Storia dell'Algeria indipendente, Bompiani 1998
G.CARBONE,
L'Africa, il Mulino 2005
G.KEPEL,
Il profeta e il faraone, Laterza 2006
A. DEL BOCA,
Gheddafi: una sfida dal deserto, Laterza 1998
A.DEL BOCA,
Gli italiani in Libia, Laterza 1986
G.C.SEGRE',
L'Italia in Libia, Feltrinelli 1978
A.VARVELLI,
L'Italia e l'ascesa di Gheddafi, Baldini Castoldi 2009
F.MENORET,
Sull'orlo del vulcano, Feltrinelli 2004
S.ZUNES,
La scatola esplosiva, Jaca Book 2003
R.BAER,
Iranyana, Piemme 2010
M.BOWDEN,
Teheran 1979, Rizzoli 2007
A.NEGRI,
Il turbante e la corona, Tropea 2009
Y.BEN ACHOUR,
La tentazione democratica,
Ombre Corte 2010
P.BRANCA,
Moschee inquiete, il Mulino 2003
O.CARRE,
L'islam laico, il Mulino 1997
D.DINER,
Il tempo sospeso, Garzanti 2007
A.FILALI-ANSARY,
Islam e laicità, Cooper 2003
B.LEWIS,
Il suicidio dell'Islam, Mondadori 2002
B.LEWIS,
Le molte identità del Medio Oriente,il Mulino 2000
B.LEWIS,
Le origini della rabbia musulmana, Mondadori 2009
E.HOBSBAWN,
La fine dello stato, Rizzoli 2007
M.RICCIARDI,
Rivoluzione, il Mulino 2001
A.SEN,
La democrazia degli altri, Mondadori 2004
F.ZAKARIA,
Democrazia senza libertà, Rizzoli 2003
F.ZAKARIA,
L'era post americana, Rizzoli 2008
Il sito in lingua inglese legato alla più antica testata giornalistica del Medio Oriente:
http://english.ahram.org.eg
La principale fonte di notizie su Israele e sul Medio Oriente
http://www.haaretz.com
Le notizie da Euronews: l'Europa guarda l'altra sponda del Mediterraneo
http://it.euronews.net/notizie/mondo/
La cronaca e l'analisi dei fatti del giorno nella video rubrica del corrispondente del Corriere Antonio Ferrari: http://video.corriere.it/opinioni/oriente/index.shtml
L'attualità degli eventi rende indispensabile poter contare su mezzi di informazione molto più dinamici dei testi sopra riportati, che per quanto fondamentali per farci comprendere il retroterra degli scenari di crisi attuali, non possono certo stare al passo con gli stessi. Strumenti più adatti sono sicuramente quotidiani e riviste (segnaliamo Internazione e Limes: entrambe assicurano una prospettiva internazionale e un profondo livello di analisi delle vicende), e soprattutto il Web, l'unico mezzo per assistere in presa diretta alla Storia nel suo delinearsi.
Di seguito pertanto una selezione di alcune risorse presenti in rete.
Indiscussa protagonista tra le televisioni mondiali: con un'eccezionale copertura degli eventi ha contribuito in modo decisivo al propagarsi delle rivolte. Le notizie e le dirette dalle piazze del mondo arabo sul sito inglese della Tv del Qatar: http://english.aljazeera.net
L'instabilità politica del mondo arabo ha riflessi enormi sull'economia mondiale. Le analisi del quotidiano di Confindustria: http://www.ilsole24ore.com/notizie/medio­
oriente­e­africa.shtml
L'Istituto di Studi di Politica Internazionale
http://www.ispionline.it/it/index.php
Il sito di Limes raccoglie puntuali analisi, approfondimenti, carte interattive, video:
http://temi.repubblica.it/limes/category/aree­
geografiche/medio­oriente?ref=HREA­1
Come unire gli strumenti di Google alla fluidità dei Social Networks: “Mapping Violence Against Pro­
Democracy Protests in Libya”
http://www.apogeonline.com/webzine/2011/02/21/
possiamo­davvero­fingere­di­non­sapere#more­5014
La pagina Facebook “Siamo tutti Khaled Said”, del manager di Google in Egitto Wael Ghonim ha giocato un ruolo chiave nell'organizzare le proteste di Piazza Tahrir. Il social network creato da Mark Zuckerberg è con Twitter uno dei canali più usati per documentare gli avvenimenti:
www.facebook.com
www.twitter.com
Tra i tanti cables segreti, anche quelli che hanno rivelato la corruzione e vizi dei despoti arabi:
www.wikileaks.org
Il sito della Farnesina:
http://www.esteri.it/mae/it
Il rischi di un “esodo epocale” è altissimo. L'Italia è in prima linea ma è inidspensabile un'azione coordinata a livello europeo. Il sito dell'Agenzia europea per il controllo congiunto delle frontiere.
http://www.frontex.europa.eu
La storia, la cultura, i popoli: la Libia attraverso il sito: http://www.libya­watanona.com
La mappa interattiva “ Twitter network of Arab and Middle East protests” disponibile sul sito della testata britannica Guardian permette di seguire i tweets di giornalisti, analisti e bloggers sull'evolversi dello scenario arabo:
http://www.guardian.co.uk/world/interactive/201
1/feb/11/guardian­twitter­arab­protests­interactive
Biblioteca Comunale “Enzo Biagi” Agrate Brianza ­ via G.M.Ferrario, 51 ­ 20864 Agrate Brianza
tel 039 650713 fax 039 6091158 e-mail [email protected]