settimana 3
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settimana 3
Le barriere all’entrata • Derivano da: – maggiori i i costii – minori ricavi della nuova entrante rispetto p alle imprese p g già presenti p nel settore • Le nuove entranti devono considerare: – Condizioni d’ingresso: • ostacoli e incentivi: reali o percepiti – Decisioni d’ingresso: g • Capacità di superare le barriere perseguendo: – le stesse condotte del settore – condotte diverse – Comportamenti d’ingresso: • progetti e attività adottate – Effetti dd’ingresso: ingresso: • l’impatto sulle imprese già operanti Tipi di barriere all’entrata 1. Barriere istituzionali (vincoli legislativi): – barriere autoritarie di costo 2. Barriere competitive (possesso di particolari risorse aziendali): – – – – – barriere finanziarie barriere tecnologiche (es know how) barriere commerciali barriere organizzative ecc. 3. Barriere economiche (derivanti da fattori interni, non esogeni come i precedenti): – – – – barriere di costo barriere di scala barriere di differenziazione (es fedeltà alla marca) barriere relative (es minacce di rappresaglia) Altre barriere: • Barriere negative: g – vantaggio delle nuove entranti rispetto alle imprese già presenti • Barriere all’uscita: – ostacolo a: • la flessibilità delle imprese • l’autonomia delle imprese – a causa di: • • • • • investimenti durevoli specializzati (es impianti) resistenze al cambiamento del management g interdipendenze strategiche e investimenti verticali oneri d’uscita impedimenti politico-sociali politico sociali La concentrazione • (DEF.) ( ) Indica ggrado di controllo delle imprese p sul settore. Dipende dal: – Numero – Dimensione Delle imprese operanti nel settore. • Effetti: Eff i – Sui prezzi • Rigidità – Sui profitti • cresce solo attraverso i prezzi – Sulla R&S • innovazione Le economie di scala • (DEF) Sono un fenomeno di abbassamento dei costi unitari di produzione e vendita al raggiungimento di determinati volumi di operazioni. Economie di scala interne • Interne: legate alla crescita dimensionale dell’impresa – Matrice delle frontiere dimensionali Economie di scala esterne • Esterne: legate g alla crescita dimensionale del settore (indipendentemente dall’efficienza interna): – Acquisizione dei fattori produttivi che non avviene alle ll medesime d i condizioni di i i per: • minori costi • maggiore i forza f contrattuale l • maggiore efficienza negli acquisti • Economie di agglomerazione riferite alla localizzazione dei distretti industriali: – Di tipo tecnologico – Di tipo pecuniario Decisioni aziendali • Due alternative per le nuove entranti: 1. soddisfare la domanda iniziale sostenendo costi maggiori gg rispetto p ai concorrenti principali p p 2. assumere subito la DOM con costi maggiori per la mancata saturazione della domanda L’integrazione verticale • Filiera produttiva p – Ogni processo produttivo è composto da una serie di cicli di lavorazioni successive che portano dalla materia prima al prodotto finito. – Ogni impresa si trova all’interno di questa filiera ed è specializzata in un certo numero di operazioni. • Il grado d d’i d’integrazione t zi verticale ti l d deriva i d dall n° dei d i processi produttivi svolti dall’impresa nell’ambito di un ciclo di produzione p • Effetti possibili dell’integrazione verticale sono: – Sfruttare sinergie e complementarità – Minimizzare i i i i costii di transazione i • Scelta iniziale: make or buy? – La quasi integrazione verticale Tipologie • Tipi d’integrazione: – Ascendente (a monte) – Discendente (a valle) • Motivazioni – 1) Superare le inefficienze di mercato: • Es. evitare prezzi non competitivi o ritardi nella consegna – 2) Realizzare un risparmio di risorse: • Es. Es economie di scala sui costi di produzione e/o di distribuzione – 3) Attuare pratiche monopolistiche: • Es. creare barriere all’entrata – 4) Superare vincoli amministrativi o istituzionali: • Es. tassazione degli scambi Il decentramento produttivo • Si ha decentramento p produttivo qquando un’impresa p decide di scorporare dal proprio interno una serie di attività per assegnarle ad altre imprese. – Alternativa all’integrazione g verticale – Sostituzione dei CF con CV (specie in fasi di crisi) • Effetti possibili del decentramento: – Convenienza economica – Flessibilità produttiva • Due tipi di decentramento produttivo: – Decentramento tecnico (diversa unità produttiva ma stessa unità decisionale) – Decentramento economico (parcellizzazione tra unità decisionali) • decentramento sostanziale – con unità decisionali autonome e indipendenti • decentramento formale – esplicito pli it (con ( imprese i p controllate) t ll t ) – implicito (con imprese satellite) Benetton vs Zara Bic: la diversificazione 1950 1973 1975 1981 Tipologie di diversificazione 1. A macchia d’olio d olio (movimento verso ll’interno): interno): – nuovi impianti 2 Conglomerale (movimento verso ll’esterno): 2. esterno): – • nuove imprese Effetti possibili: – – – Aumentare la stabilità della domanda Sfruttare le potenzialità interne Disperdere i rischi dell’impresa Capitolo 8 I processi di marketing La funzione di marketing Marketing: definizione AMA (I) • (DEF) E’ il processo di pianificazione ed esecuzione delle attività di ideazione, determinazione del prezzo, promozione e distribuzione di idee, beni e servizi, al fine di creare uno scambio che soddisfi al contempo gli obiettivi degli individui e delle organizzazioni. – Pianificazione ed esecuzione – Prodotto (idee, beni o servizi), prezzo, distribuzione, comunicazione – Scambio (imprese/mercato) – Soddisfacimento degli obiettivi delle imprese – Soddisfacimento degli obiettivi del mercato Marketing strategico vs marketing operativo • Marketing g strategico g – Analisi dei bisogni (definizione del mercato di rif rim nt ) riferimento) – Segmentazione del mercato (macro e micro) – Analisi di attrattività • Marketing g operativo p – Prodotto (soluzione multiattributo) – Distribuzione (Buona accessibilità alla soluzione) – Prezzo (Costi (C sti monetari m n t ri e non n n monetari) (mercato potenziale, ciclo di vita) – Comunicazione ((Pubblicità, – Analisi di competitività – Programma di marketing (vantaggio competitivo difendibile) – Scelta di una strategia di sviluppo vendita, promozioni) (Obi tti i e budget) (Obiettivi b d t) Marketing strategico vs marketing operativo (I) • Marketing M k i strategico i – Nuove opportunità – Strumenti: scelta di prodotti-mercati – Ambiente dinamico – Comportamento p proattivo – Orizzonte a m/l / termine – Responsabilità interfunzionale • Marketing M k ti operativo ti – Opportunità esistenti – Strumenti: S i 4 variabili i bili ddell marketing-mix – Ambiente Ambi nt st stabile bil – Comportamento reattivo – Orizzonte Oi t a breve b termine – Responsabilità della funzione marketing Gli orientamenti dell’impresa nei confronti del mercato PRODUZIONE VENDITA MERCATO Focalizzazione Prodotto a basso prezzo Pressione di vendita Bisogni del consumatore Dato di D partenza Prodotto Prodotto Bisogni e richieste Strumento Tecnologia produttiva Comunicazione e vendita Marketing mix Condizioni •Eccesso di domanda •Eccesso di offerta •Alto costo del •Domanda debole e prodotto impedisce incerta l’espansione •Disponibilità di reddito discrezionale Mercati complessi e •Mercati richieste differenziate Il sistema di mercato e l’ambiente di mercato TECNOLOGIA SOCIETA’ Produttori influenzatori Distributori facilitatori Utili Utilizzatori t i ISTITUZIONI ECONOMIA Il processo d’acquisto Identificazione del problema Ricerca di informazioni Pre acquisto Pre-acquisto Valutazione delle alternative Acquisto q Decisione Acquisto Utilizzo o consumo Post-acquisto V l t i Valutazione d dell’esperienza ll’ i Situazioni d’acquisto e processi decisionali • (DEF) ( ) Il comportamento p del consumatore è definito f dall’insieme delle attività, processi mentali e situazioni emotive, che una ppersona intraprende p nel momento in cui seleziona, z acquista e usa i prodotti per soddisfare i propri bisogni. – Acquisti q d’impulso p – Acquisti routinari – Soluzione di un p problema limitato • (es abbigliamento, consumi culturali, alimenti speciali ecc.) – Soluzione di un problema complesso • (es automobili, appartamenti, vacanze ecc.) Modello di comportamento d’acquisto ELABORAZIONE STIMOLI Marketing mix e altre variabili Mente dell’acquirente RISPOSTE Tipologia • Cognitive •Demografiche Fattori interni Processo decisionale • Affettive •Economiche •Credenze •Problem solving g • Comportamentali •Situazionali •Atteggiamenti •Sociali •Valori •Ricerca delle informazioni •Psicografiche Psicografiche •Motivazioni •Percezione •Apprendimento pp •Personalità •Stile di vita •Valutazione delle alternative •Acquisto •Valutazioni V l t i i postt acquisto La segmentazione del mercato • (DEF) ( ) Un segmento g è un insieme di consumatori che possiedono una percezione simile di un bisogno, delle sue caratteristiche e delle motivazioni che a questo si accompagnano – Omogeneità interna e disomogeneità esterna • Fasi della segmentazione: – Scelta delle variabili • Caratteristiche personali • Benefici attesi • Caratteristiche comportamentali – Valutazione dei segmenti (analisi di attrattività) – Scelta del/i segmento/i g obiettivo Approcci di marketing • Marketing indifferenziato • Marketing differenziato • Marketing M k i concentrato o di nicchia i hi Processi di marketing e relazioni interfunzionali Attività del processo Funzioni responsabili Interrelazioni Fissazione degli obiettivi generalili d’impresa d’i Alta direzione Marketing, finanza, pianificazione, i ifi i R&S, R&S produzione e personale Studio dei bisogni dei consumatori/clienti Marketing Vendita Progettazione del prodotto Marketing e R&S Acquisti, finanza, produzione e vendita Acquisto fattori produttivi Acquisti Marketing, finanza e produzione Fabbricazione bb prodotti d Produzione Vendite d e acquisti Vendita p prodotti al mercato obiettivo Vendite Ve d e Marketingg e finanza f e e d b a c k Il sistema informativo di marketing • “… le vendite ppotrebbero aumentare” • “… le vendite potrebbero aumentare nell’area 2 del 15% sui prodotti A e C nel ggiro di 6 mesi per p il pprevisto abbandono del concorrente Y” • SIM: è una struttura permanente e orientata al futuro formata da persone, strumenti e procedure con la finalità di generare e gestire un flusso informativo a supporto del processo decisionale nel contesto del piano aziendale di marketing. – – – – Sistema ddelle Si ll rilevazioni il i i iinterne Sistema di marketing intelligence Sistema dei modelli di marketing Sistema delle ricerche di mercato Analisi della domanda • Metodi euristici M e r c a t o t o t a l e M e r c a t o 12% % Mercato potenziale p o t e n z i a l e – Metodo a catena (es Pepsi) • Metodi soggettivi 65% Mercato disponibile 15% Mercato servito – M Metodo t d Delphi D lphi – Previsione della forza di vendita – Intenzioni d’acquisto • Metodi oggettivi gg – Proiezione dei dati storici e regressione multipla