I "Veltroni boys" - Roberta Angelilli
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I "Veltroni boys" - Roberta Angelilli
Venerdì 19 maggio 2006 ROMA Un giardino in memoria di Enzo Tortora Un giardino in memoria di Enzo Tortora davanti alla sede della Rai. Il presidente del Municipio XVII, Roberto Vernarelli, e l'assessore municipale all'Ambiente, Giulio Celi, in occasione del 18° anniversario della morte del presentatore, hanno scoperto una targa in sua memoria nei giardini di viale Mazzini. «Incarcerato per mala giu- 33 I rischi cardiovascolari della menopausa esposti dal professor Rosano stizia» ricorda la targa scoperta di fronte ad alcuni familiari del presentatore e all’avvocato Mellini, che seguì Tortora nell’iter giudiziario. «Abbiamo costruito in cinque anni 20 strutture sociali», dice Vernarelli. «Ora stiamo intitolando queste strutture a persone che si sono distinte a Roma, per non dimenticarle». Ha avuto inizio a Sophia Antipolis, in Francia, un prestigioso corso che il Prof. Giuseppe Rosano, cardiologo dell’Irccs S. Raffaele Pisana, sta organizzando per la Società Italiana di Cardiologia su un tema che sta raccogliendo la massima attenzione anche da parte della Società Europea di Cardiologia: la gestione del rischio cardiovascolare nel periodo peri-menopausale. «Le malattie cardiovascolari», spiega Rosano, «rappresentano la prima causa di morte nei paesi occidentali e la patologia ischemica ha un’incidenza prossima al 10% della popolazione adulta ed una prevalenza che aumenta con l’età, superando il 20% in anziani e donne». COMUNALI Il candidato della Cdl Gianni Alemanno propone un piano speciale per risolvere l’emergenza abitativa. E lancia l’idea di costruire nuove abitazioni in zone dismesse come Corviale e Tor Sapienza Alemanno promette 30 mila nuovi alloggi SOTTOSEGRETARI E PARCHEGGI | . IL DRAMMA DEI SENZA TETTO SARÀ AL CENTRO DEL FACCIA A FACCIA TRA I DUE SFIDANTI. GIORGIA MELONI, Scorta sotto casa, residenti infuriati con Visco VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA, HA PRESENTATO I MANIFESTI IN RISPOSTA ALLO SLOGAN DI VELTRONI . L’emergenza abitativa è uno dei temi più scottanti della Capitale. Un dramma per chi aspetta, da tempo immemorabile, di avere una casa popolare. Lunghissime liste d’attesa per i romani, spesso non rispettate. Su questo punto caldo si gioca gran parte della campagna elettorale. Gianni Alemanno ha presentato le proposte della Cdl: un piano straordinario per far fronte all’emergenza. Ha affrontato la questione insieme al segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti, ex assessore all’Urbanistica della giunta Storace e ai consiglieri capitolini di An Marco Marsilio e Luca Malcotti. L’idea è quella di mettere sul mercato trentamila alloggi di edilizia sociale. Così distribuiti: diecimila per l’edilizia economica popolare, diecimila per il mercato degli affitti e altrettanti per la vendita di alloggi convenzionata. Dei 10mila alloggi di edilizia economica popolare settemila saranno costruiti con risorse pubbliche dell’Ater e del Comune. Il primo passo però è quello di individuare con urgenza le aree. I restanti ventitremila, invece, nasceranno con un progetto privato, raccogliendo cioè le cosiddette aree residue, abbandonate o di ricucitura, comunque non agricole e a basso valore catastale. Non solo. Ci saranno anche le «sostituzioni edilizie». In aree libere come Vigne Nuove, Tor Sapienza, Corviale si costruiranno nuove residenze dove verranno trasferiti gradualmente i residenti. Nel faccia a faccia di lunedì prossimo, nella sede dell’Ater, Alemanno punterà proprio su questo. Non a ca- A PIAZZA VITTORIO An ha organizzato un sit-in contro l’abbandono dei gabbiotti della Municipale a ridosso dei giardinetti. Ma i vigili non hanno gradito so il ministro uscente, dopo aver incalzato Veltroni per la sfida pubblica, ha accettato di partecipare al duello proprio nella sede dell’Ater. Un vis-a-vis che ora ha tutti i presupposti per diventare entusiasmante. Intanto Giorgia Meloni, la giovane vicepresidente della Camera di An, ha presentato i manifesti ideati da Azione Giovani in risposta a quelli di Veltroni. Fanno il verso al motto del sindaco. Recitano così: «Orgogliosi di essere romani, nonostante le buche...». Poi, un “occhio” ai disagi del centro storico e l’incontro con i residenti. E ha il candidato della Cdl ha lanciato due proposte: «Un piano del commercio partecipato e una consulta dei commercianti del centro. Ma i riflettori sono puntati sul confronto all’Acer. Mentre il vicepresidente dell’ordine degli ingegneri, Francesco Rossi, contesta la gestione dell’amministrazione uscente verso la categoria «trascurata» e annuncia che il suo voto sarà per Alemanno. E la “Realtà sanitaria Onlus” bacchetta il presidente dell’ordine dei medici Mario Falconi che si era schierato apertamente con Veltroni, chiarendo che «nessun rapporto è stato aperto con il sindaco». Alessandra Mori VIGILI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI LA DENUNCIA DI MALCOTTI (AN) Le graduatorie? Per Walter ci sono figli e figliastri A che cosa serve presentare domanda al Comune per avere una casa popolare se poi si viene sistema ticamente scalvalcati? Un dubbio questo che, da die ci anni a questa parte, si sono posti molti romani. Tut ti quelli che, nonostante il punteggio pieno e le pro messe delle amministrazioni di centro sinistra, an cora non sono riusciti ad avere le chiavi di un alloggio comunale. I motivi? Il Campidoglio ha figli e figliastri. Lo dimostra un voluminoso dossier raccolto dal con sigliere capitolino di An, Luca Malcotti. Che denun cia come, a fronte di 1.700 abitazioni assegnate, solo trecento, cioè una su sei, sono andate a chi ne aveva effettivamente diritto. Il resto, per stessa ammissio ne della giunta, è stato distribuito ai cosiddetti “Ban di speciali” (leggi: occupazioni firmate Action) e ai residence. Non solo. Malcotti ricorda come nessuna risposta sia stata fornita dal sindaco e dall’assessore Minelli ad una interrogazione, datata agosto 2005, che aveva come oggetto l’assegnazione di 84 appar tamenti in un palazzo di via Masurio Sabino in X mu nicipio. «Nel 1994», spiega, «l’amministrazione co munale ha promosso un bando per la conversione di edifici privati a finalità abitative a condizione che le stesse fossero destinate alla locazione a prezzi con cordati. Tra i pochi aderenti all’iniziativa una società che in cambio dell’autorizzazione a realizzare 244 appartamenti a via Niccodemi si impegnò a darne 78 a canone concordato per 15 anni a nuclei familiari de signati dal Campidoglio. Ebbene», prosegue Mal cotti, «il Comune ha svincolato la società dai suoi ob blighi facendosi dare circa 3,5 milioni di euro. Con quei soldi è stato ristrutturato un immobile in via Ma surio Sabino, già occupato dalla famigerata associa zione Action. Lo stesso stabile è stato acquistato nel 2002 dalla Cassa degli Ufficiali e Sottoufficiali per de stinarlo all’emergenza abitativa. Ma nessuno degli 84 appartamenti», tuona il consigliere comunale di An, «è stato mai assegnato a chi era in graduatoria». Ma c’è dell’altro. Durante la campagna elettorale per le Regionali, quando era candidato anche il dele gato del sindaco all’emergenza abitativa, Nicola Gal loro, sono stati consegnati ai romani 84 apparte menti di Corviale. «Di questi», puntualizza Malcotti, «solo 18 hanno seguito l’iter del Bando 2000. Gli altri 66 hanno preso strade diverse». Ma anche tra quei 18 assegnatari ci sono dei “raccomandati”. Ovvero ci sono persone che hanno ottenuto una casa pur aven do soli 9 punti. «Evidentemente almeno 1.900 do mande a punteggio 10 sono state scavalcate». Nicoletta Orlandi Posti IL CASO DEL GIORNO I “Veltroni boys” fanno propaganda elettorale all’asilo Dice la saggezza popolare: «Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi». E mai come in questo caso il detto è stato più azzeccato. Nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi, infatti, gli esponenti delle liste a sostegno di Veltroni, e in particolare della civica che porta il nome del sindaco uscente, continuano a strumentalizzare i bambini delle scuole per farsi campagna elettorale. Dopo l’episodio della scuola Alfieri, nel XVIII municipio, è successo di nuovo al quartiere Trieste-Salario, II municipio. Ore dieci del mattino, teatro Greco. È in corso una rappresentazione teatrale di alcuni alunni della scuola elementare comunale “Ugo Bartolomei”, nel pubblico ci sono bambini, mamme, maestre. Sarebbe stata una bella giornata di festa se l’ex presidente azzurro del municipio, Antonio Saccone, oggi transfugo nella lista civica “Roma per Veltroni”, non avesse usato lo spettacolo per farsi campagna elettorale. Ad accorgersi di quello che stava accadendo sono state alcune mamme, che indignate hanno lanciato l’allarme. Dopo la segnalazione ci presentiamo sul posto per vedere quello che sta succedendo. La scena che si presenta è incredibile: un grande tavolo all’entrata del tea- tro con materiale del sindaco e di Saccone, persone che lo distribuiscono ad adulti e a bambini. Avvertita dai genitori, anche l’eurodeputato di An, Roberta Angelilli. È a questo punto che sale l’agitazione degli organizzatori che, in modo un po’ fantozziano, cercano di occultare il materiale elettorale e di avvertire l’ex-presidente Saccone, che perde tutto l’aplomb sfoggiato durante il discorso d'apertura dell’iniziativa per darsi alla fuga goffamente e attirando tutte le attenzioni. La confusione del “rompete le righe”, però, manda in tilt l’organizzazione sacconiana e una ragazza bionda conti- nua imperterrita a distribuire materiale elettorale ai bambini. Una maestra si altera, la ragazza ci vede armati di cellulari e macchine fotografiche, lascia i volantini e scompare. Alla fine, il materiale rimane sparso un po’ ovunque, ma dei “Veltroni boys” non ce più traccia. Il dato conclusivo della giornata è che per l’ennesima volta il centro-sinistra si macchia di un atto odioso e intollerabile: la strumentalizzazione dei bambini a fini elettorali. Ora la palla passa alle forze dell’ordine a cui è stato notificato un esposto del consigliere municipale Sara De Angelis. Tommaso Della Longa I residenti di piazza Vescovio, nel quartiere Trieste sono molto preoccupati per la nomina di Vincenzo Visco (Ds) come viceministro al dicastero dell’Economia. Timori rivolti non certo alle possibili innovazioni fiscali introdotte, magari, in Finanziaria, ma al ripulisti di parcheggi che il diessino potrebbe fare nelle strade adiacenti alla sua abitazione di via Tor Fiorenza. Nella zona conoscono ben il signor Visco e sono rimasti scottati, nel passato, dalla sua esperienza di ministro. Sia nel 1996, quando fu nominato ministro delle Finanze nel governo Prodi, che nel 1998 e 1999, quando fu riconfermato nell’incarico dai governi D’Alema, Visco requisì, di fatto, entrambi i lati della strada che si immette su Piazza Vescovio. Un bottino di tutto rispetto: 14 parcheggi più che preziosi, vista la “moria” di posti auto che caratterizza la zona e il fatto che nella via ci sia l’unico ufficio postale disponibile nel raggio di circa 7 chilometri, nonché cinque diversi istituti bancari più innumerevoli posti auto riservati ai disabili. Ieri mattina, a poche ore dalla nomina di Visco, il copione si è ripetuto. Davanti al portone di ingresso della casa del sottosegretario alle Finanze, proprio a due passi da un’agenzia della Banca popolare di Lodi, si è presentato un corteo di auto blu composto da una Lancia Thesis, un macchinone tedesco e un’auto civetta. Allarmati i vicini di casa - tolti pigiama e pantofole - sono scesi in compagnia di un avvocato, residente nel palazzo, per presentare una richiesta di “tregua”. Di fronte a loro, come interlocutori, la scorta del politico e il portiere dello stabile. Per Vincenzo Visco un solo messaggio: la supplica di lasciare almeno qualche posto libero. Chissà se riusciranno nell’impresa. Speriamo che, questa volta, l’autoblu del parlamentare lasci libero, almeno, l’ingresso del garage pubblico di via Tor Fiorenza. O perlomeno, come ha promesso di fare Fausto Bertinotti, riduca il numero delle autoblu a sua disposizione. Chiara Pellegrini