PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE Istituto

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PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE Istituto
PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE
Istituto Comprensivo Diaz
Vaprio D’Adda e Pozzo D’Adda
Classi prime
DANNI ALL’AMBIENTE NATURALE E AL
PATRIMONIO STORICO ED ARTISICO
Relatori: Elisabetta Ferrario - Patrizia Mazzotti
febbraio 2016
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L'INQUINAMENTO AMBIENTALE:
DANNI ALL’AMBIENTE NATURALE
a cura di Patrizia Mazzotti
Nei discorsi di tutti i giorni l'inquinamento è un termine che ricorre spesso per attribuire all'uomo le
responsabilità dei danni alla salute, dei cambiamenti climatici, della distruzione delle risorse o
dell’inutilizzazione delle risorse. Le conseguenze che ne derivano si traducono in
malattie respiratorie e della pelle, in alluvioni, uragani o al contrario nella desertificazione di alcune
aree; le acque diventano non balneabili, non potabili ed aumentano gli alimenti a rischio; la
distruzione delle foreste, lo scioglimento dei ghiacciai sono fenomeni dalle proporzioni sempre più
rilevanti, per non parlare del danneggiamento delle opere d’arte e della distruzione del patrimonio
artistico.
Tutto ciò è il risultato del crescente sviluppo delle attività umane che immettono nell’ARIA,
nell'ACQUA e nel SUOLO dosi sempre maggiori di sostanze ad esso estranee.
Il nostro obiettivo è quello di trovare con i ragazzi le Cause, le Conseguenze ed i Rimedi a tutto
ciò.
Si punta sulla consapevolezza che ognuno di noi può aiutare a migliorare l’ambiente con piccoli
gesti quotidiani, così come si può peggiorarlo. Si pone l'accento su piccole azioni semplici, alla
portata di tutti, ma che stanno a significare che in ognuno di noi c’è la consapevolezza di cosa fare o
non fare.
Il 22 Aprile viene celebrato l’EARTH DAY, ovvero la giornata mondiale della Terra, idea nata nel
1970 negli USA per salvaguardare le risorse naturali ed il pianeta. Il 2015 è stato l’anno più caldo in
Italia e nel mondo da quando esistono le rilevazioni meteorologiche e questa celebrazione ha ancor
più un significato perché avviene dopo la conferenza del 2015 delle NAZIONI UNITE sul clima
tenutasi a Parigi, con l’obiettivo di tenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi da qui al 2020, e
dopo l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si” completamente dedicata alla crisi ambientale.
Si cerca di trasmettere il messaggio che GLI ALTRI SIAMO NOI, la tutela ed il rispetto della
“MADRE TERRA” è qualcosa che va oltre alle decisione dei politici nelle conferenze, è un
impegno etico capace di unire laici e credenti.
Vediamo il breve video di “Paperino, lo sporcaccione” di Walt Disney del 1961.
( https://www.youtube.com/watch?v=nvccSDokj8s )
Dopo il video si invitano i ragazzi a trovare le azioni che ritengono scorrette e sbagliate nel
comportamento di Paperino ed insieme alla classe si evidenzia come correggere ed evitare queste
brutte abitudini: i comportamenti individuali possono essere infatti fondamentali per la difesa o per
la distruzione dell’ambiente.
Come già ricordato sopra, l'ambiente che ci circonda è formato da ARIA , ACQUA , SUOLO.
L'inquinamento concerne tutti e tre questi elementi, pertanto è opportuno parlarne in dettaglio e
separatamente.
INQUINAMENTO DELL’ARIA.
SALVIAMO L’ARIA
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L’ inquinamento dell’aria è uno dei più grossi problemi che ci affliggono.
La terra è avvolta da una sfera invisibile di gas, l'atmosfera, da cui dipende la vita sulla terra di tutti
gli organismi viventi. Tra i gas in esso contenuti c’è l’anidride carbonica, utilizzata nel processo
della fotosintesi e restituita come prodotto di rifiuto della respirazione delle piante. Essa deriva
anche dalla combustione del legno, del carbone, dei derivati del petrolio. Si libera in grandi quantità
negli incendi delle foreste, nelle attività industriali, con l'utilizzo dei mezzi di trasporto e col
funzionamento degli impianti di riscaldamento.
EFFETTO SERRA
Quando si rompe l’equilibrio naturale, si genera il fenomeno ”EFFETTO SERRA” cioè
l’accumulo di anidride carbonica negli strati dell’atmosfera. Questo accumulo e quello di altri
gas contribuisce a formare uno spesso filtro che lascia penetrare la radiazione solare in arrivo, ma
impedisce l’uscita della radiazione calorica riflessa dalla terra che rimane così intrappolata - proprio
come avviene in una serraproducendo come conseguenza l’Innalzamento della temperatura media del pianeta.
La SOLUZIONE a questo fenomeno, responsabile per esempio dello scioglimento dei ghiacciai e
dei capricci del clima, può trovarsi nella limitazione nell’uso dei combustibili, nel ricorso a forme di
energia pulita (solare, eolica) e nella protezione delle foreste.
BUCO DELL’OZONO
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Un altro fenomeno derivante dall’immissione nell’atmosfera di prodotti chimici è BUCO
DELL’OZONO.
L'ozono è un gas che si trova normalmente nell'atmosfera terrestre, nello strato chiamato stratosfera,
che protegge la terra da radiazioni solari nocive per la vita, come i raggi UV. Si produce per
esempio naturalmente coi temporali. L'ozono non ricopre omogeneamente la superficie terrestre, ma
è più concentrato in alcune zone, come per esempio ai poli. È proprio qui che negli anni '70 si è
verificato un assottigliamento di questo strato, tale da giustificare il termine "buco dell'ozono".
L'uso di propellenti quali i CLOROFLUOROCARBURI o CFC, utilizzati nelle bombolette spray
o impiegati come refrigeranti nei frigoriferi e negli impianti di aria condizionata accentua la
diminuzione massiccia dello stesso di ozono presente e questo ha effetti tossici sulla salute umana,
perché viene a mancare lo schermo naturale che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette. In Italia
fortunatamente questo problema non c’è, in quanto per esempio i CFC sono banditi e i nostri
impianti sono sicuri, tuttavia il problema sussiste nei paesi poveri, dove non c’è controllo e quindi
vengono sfruttati dai paesi cosiddetti sviluppati per aggirare le leggi.
I ragazzi osservano: “ Se questi gas sono vietati, perché sono ancora in uso?”
Con il PROTOCOLLO DI KYOTO del 16 Febbraio 2005, 160 paesi hanno firmato un accordo
che prevede l’obbligo di ridurre le emissioni dei gas che provocano l’effetto serra, principalmente
quindi le emissioni dell'anidride carbonica.
Si tratta di un TRATTATO INTERNAZIONALE in materia ambientale, riguardante il
riscaldamento globale della terra e sottoscritto nella città giapponese di Kyoto l’11 dicembre 1977
ed entrato in vigore il 16 Febbraio 2005. Ogni anno per ricordare questo accordo si celebra la
giornata ”MIILLUMINO DI MENO”, il cui proposito è il risparmio dell'energia intesa come
diminuzione dell'illuminazione globale.
PIOGGE ACIDE
Oltre all’anidride carbonica, la combustione dei prodotti petroliferi e del carbone produce anche
altri gas particolarmente nocivi (ossidi di azoto e di zolfo) che si combinano con il vapore acqueo
presente nell’atmosfera, formando composti acidi (acido solforico e acido nitrico) che ricadono
sulla superficie terreste attraverso le piogge, provocando nel lungo termine la distruzione della
fauna, dei laghi, dei fiumi ed il deterioramento di monumenti e palazzi.
E’ questo il fenomeno delle PIOGGE ACIDE. A causa delle correnti aeree , il vapore acqueo
contenente gli inquinati si sposta da un posto all’altro e può produrre i suoi effetti disastrosi in zone
molto distanti da quelle di emissione delle sostanze dannose.
La soluzione del problema non è semplice, si dovrebbero adottare provvedimenti di limitazione del
traffico, imporre l’uso di filtri capaci di ridurre l’emissioni di sostanze nocive, stimolare la ricerca
di energie alternative e dei combustibili “puliti”, oltre a diffondere il trasporto di merci su rotaia.
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LO SMOG
La forma più diffusa dell’inquinamento dell’aria cittadina è lo SMOG, una mescolanza di
polveri e di gas (ossidi di azoto e di zolfo) prodotta dagli scarichi automobilistici e impianti
di riscaldamento.
Su questo argomento si sono fatte delle riflessioni in classe .
Alla domanda: “Quando in casa è molto caldo, cosa fate?” Alcuni rispondo: “Togliamo la maglia,
altri abbassiamo la temperatura dei caloriferi”.
I ragazzi discutendo, individuano la soluzione giusta e argomentano per convincere anche gli altri
ed aggiungono altre cose da non fare suggerendo la soluzione:
- abbassare il termostato ambiente in casa,
- ridurre gli spifferi degli infissi,
- usare l’automobile il meno possibile, come per esempio andar a trovar gli amici in bicicletta, visto
che le distanze sono piccole o andare a piedi a scuola. A Vaprio e Pozzo esiste l’iniziativa
“PIEDIBUS”: un gruppo di genitori accompagna a piedi tutti i bambini della scuola.
Altre soluzioni:
- spegnere le luci quando non servono e non lasciare in standby gli apparecchi elettronici,
- mettere il coperchio sulle pentole per far bollire più velocemente l’acqua: si evita un maggior
consumo di gas,
- non tenere le tende chiuse davanti al calorifero quando è acceso.
Un elemento per saggiare la qualità dell'aria è la presenza di API, soprattutto in campagna.
Cause
COMBUSTIONE DI SOSTANZE
FOSSILI
EMISSIONI PRODOTTI CHIMICI
CLOROFLUOROCARBURI
ANIDRIDE CARBONICA
EMESSA DAGLI IMPIANTI
INDUSTRIALI DI
RISCALDAMENTO E DALL’USO
AUTOMOBILI
COMBUSTIONE PRODOTTI
PETROLIFERI, CARBONE
COMBINATA CON VAPORE
ACQUEO
MESCOLANZA DI POLVERI E GAS
PRODOTTE DA AUTO
Conseguenze
BUCO DELL’OZONO
SCIOGLIMENTO GHIACCIAI
CAPRICCI DEL CLIMA
Rimedi
SFRUTTARE RISORSE
RINNOVABILI
EFFETTO SERRA
UTILIZZO MEZZI
PUBBLICI/ANDARE A
PIEDI
PIOGGE ACIDE-DANNI
FORESTE FAUNA- LAGHI FIUMIDETERIORAMENTO
MONUMENTI E PALAZZI
STORICI
SMOG
LIMITAZIONE
COMBUSTIBILI
UTILIZZO FILTRI PER
L’EMISSIONE DI
SOSTANZE NOCIVE
INDICATORE DI ARIA
PULITA SONO LA
PRESENZA DI API
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INQUINAMENTO DELL’ACQUA
SALVIAMO L’ACQUA
Il nostro pianeta è detto anche "il pianeta blu" e l’acqua è considerata l’ORO BLU.
Il 70% del pianeta è coperto di acqua, ma solo il 2,% è potabile.
L’acqua è una risorsa essenziale e preziosa per tutti gli organismi viventi, ma disponibile in
quantità limitata per effetto dei fenomeni climatici avversi (siccità ), per gli sprechi da parte
dell’uomo, per la presenza crescente di inquinanti e per l’aumento della popolazione mondiale.
Oggi siamo circa 7,5 miliardi di persone e si stima che entro il 2020 saremo circa 10 miliardi. Tra le
varie conseguenze di questo aumento, vi è la maggior richiesta di acqua imbottigliata.
L’acqua è sempre stata molto importante nella vita dell’uomo e può essere intesa come risorsa
naturale, un bene comune da condividere e una risorsa preziosa in agricoltura. È stata anche fonte di
conflitto ed è ancora tutt'oggi fonte di sprechi che si ripercuotono in cambiamenti climatici.
Pensiamo al consumo improprio d'acqua nelle nostre case: lo sapete che da un rubinetto che
sgocciola si perdono dai 20 ai 40 litri di acqua al giorno e che uno sciacquone che perde spreca 864
litri d’acqua al giorno? Sapete che ci vogliono circa 50 litri d’acqua per avere un pomodoro?
Il 22 marzo, viene celebrata la GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, iniziativa nata nel 1992
per sensibilizzare tutti noi su questo bene raro e prezioso.
Le cause dell’inquinamento idrico possono esser diverse: acque nere e di scarico delle
abitazioni, delle industrie e degli allevamenti che sono immesse nei corsi d’acqua senza esser state
prima sottoposte ad un accurato trattamento di depurazione; l’utilizzo diffuso in agricoltura di
sostanze chimiche che a causa delle acque piovane o irrigue si infiltrano nel suolo e raggiungono le
falde sotterranee; scarichi in mare di rifiuti, o volontari (lavaggi delle cisterne di navi, discariche
abusive) o conseguenti a incidenti di navi o petroliere.
Si cita la storia tratta dal libro “LA GABBIANELLA ED IL GATTO” di Luis Sepulveda e si
discute degli effetti catastrofici su animali e sull’ambiente marino; la storia che ripercorre le
vicende della collisione di una petroliera con conseguente fuoriuscita del greggio in mare per
tantissimi giorni.
Molti rifiuti non sono degradati dall’attacco di organismi decompositori, i batteri, e si accumulano
sui fondali dei corsi d’acqua e dei bacini marini oppure in superficie (sacchetti e materiali plastici,
schiume, sostanze coloranti, oli, petrolio) formando pellicole più o meno spesse che impediscono la
penetrazione della luce e gli scambi di ossigeno che danneggiano o producono la morte di
organismi acquatici.
Si chiede ai ragazzi di portare esempi a riguardo, se hanno visto e notato qualcosa di simile: c’è chi
ha visto bottiglie sulla rive del fiume Adda, c’è chi ha visto i sacchetti di plastica galleggiare o
attaccati ai cespugli che volano al vento.
Si parla della pericolosità dei sacchetti di plastica nel mare, poiché galleggiando vengono scambiati
per meduse da tartarughe, delfini e sono causa della loro morte. Inoltre stupisce sapere che le
correnti radunano tali materiali galleggianti formando nell'Oceano Pacifico agglomerati di materiali
inquinante grossi al pari di isole!
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Un altro fenomeno di inquinamento è l’EUTROFIZZAZIONE: consiste nella crescita spropositata
delle alghe per l’eccessivo accumulo nei corsi d’acqua di sostanze provenienti dai concimi, dai
detersivi. Alla loro morte le alghe vengono decomposte dai batteri: ciò non avviene con
l'eutrofizzazione e le "praterie" di alghe sottraggono ossigeno indispensabile ai pesci e ad altri
animali, per la respirazione.
Altre forme di inquinamento delle acque sono quelle legate allo scarico di sostanze tossiche di
natura chimica contenute nei pesticidi, in residui di lavorazioni industriali che possono mettere in
circolo nelle catene alimentari metalli pesanti tossici per l’uomo o per gli animali come il mercurio,
lo zinco ed il piombo.
Questi metalli tossici si riversano nei fiumi e nelle acque marine , vengono poi assorbiti dal
plancton e di qui passa agli organismi che se ne nutrono (crostacei, pesci) fino all’uomo.
Esiste una soluzione?
La soluzione del problema dell’inquinamento delle acque richiede un miglioramento degli impianti
di depurazione delle acque di scolo degli impianti industriali, civili ed agricoli; un più diffuso
impiego di materiali biodegradabili nel commercio; una riduzione del contenuto del fosforo nei
detersivi ed il controllo affinché le leggi di protezione delle acque vengano rispettate.
Dalla discussione con i ragazzi emergono basilari consigli e osservazioni.
- la presenza del luccio, della trota, del gambero di fiume è indice di buona qualità delle acque.
Si
invitano i ragazzi ad osservare l’Adda, fiume che lambisce la città.
A difesa dell’ambiente cosa si può fare:
- scegli il prodotto con poco packaging o riciclabile, vetro o cartone
-controlla che le bombolette spray (deodorante , schiume da barba..) riportino la dicitura "non
contenente CFC";
-riduci l’uso dei saponi e detersivi,
- non lasciare scorrere l’acqua dal rubinetto quando ti insaponi o quando ti lavi i denti, i capelli,
oppure i piatti, ma apri il rubinetto solo quando è necessario;
- usa l’acqua utilizzata per lavare le verdure per annaffiare i fiori e le piante, sia del giardino che i
fiori e le piante sul terrazzo;
- pratica sempre la raccolta differenziata,
- riduci il consumo di oggetti ”usa e getta”,
- non lasciare rifiuti in giro: chiudili in un sacchetto e portali a casa o depositali in cestini appositi;
- utilizza più volte i sacchetti di plastica per fare la spesa, oppure sostituiscili con borse di tela .
Quando sei in natura non raccogliere fiori, non spezzare rami o incidere tronchi, non accendere
fuochi, non disturbare la fauna e gli altri visitatori
Convinci chi ha un atteggiamento scorretto con le tue buone abitudini.
Cause
SCARICO DI SOSTANZE NON
BIODEGRADABILI DELLE
INDUSTRIE
E FOGNE CITTADINE IN
FIUMI MARI E LAGHI
PESTICIDI IN AGRICOLTURA
Conseguenze
INQUINAMENTO FALDE
ACQUIFERE
CONCIMI/DETERSIVI
EUTROFIZZAZIONE MARE
LAVAGGIO DI
CISTERNENEL MARE
PERDITA DI PETROLIO
Rimedi
IMPIANTI
DEPURAZIONE
DI
CONTROLLO SOSTANZE
PER USO AGRICOLO
RIDUZIONE FOSFORO DEI
DETERSIVI
CONTROLLO CHE I MEZZI
DI TRASPORTO SIANO
SICURI
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L’INQUINAMENTO DEL SUOLO
SALVIAMO IL SUOLO
Il suolo è una parte molto importante del nostro pianeta, infatti in esso tutti gli esseri viventi trovano
l’ambiente ideale in cui vivere. Oggi purtroppo anche il suolo è molto inquinato e i danni non sono
visibili ad occhio nudo.
Il suolo è utilizzato per la coltivazione delle piante, l’allevamento del bestiame, la realizzazione di
case, di fabbriche, vie di comunicazione, come deposito di beni non più utilizzati e di scarti delle
attività umane.
Il suolo agisce come un filtro naturale, e sottrae temporaneamente le sostanze inquinanti che si
depositano su di esso, trasformandole chimicamente o biologicamente oppure cedendole in tempi
lunghi alle piante e alle falde sotterranee. Quando si rompe questo equilibrio, per un eccesso di
sostanze tossiche provenienti dall’uso dei pesticidi concimi dell’agricoltura o da scarichi
dell’industria, queste sostanze inquinanti vengono messe in circolo entrando nelle catene alimentari.
Ciò si verifica principalmente con i metalli pesanti (piombo, nichel, cadmio, alluminio) che se
assorbiti dalle radici delle piante si trasferiscono agli erbivori e poi all’uomo.
Esiste una soluzione?
La soluzione del problema è in parte legata al controllo dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua,
poiché il suolo fa da collegamento tra i due ambienti.
Inoltre è opportuno controllare la natura dei fertilizzanti da impiegare nel terreno, i fanghi ottenuti
dalla depurazione delle acque e dal compost derivante dal trattamento dei residui solidi urbani che
sebbene ricchi di sostanza organica che può esser usata come fertilizzante per il suolo, possono
contenere anche microrganismi dannosi per la salute e metalli pesanti.
Cause
INQUINAMENTO DELL’ARIA E
DELL’ACQUA
USO MASSICCIO DI PESTICIDI IN
NATURA
ABBADDONO DI RIFIUT NON
BIODEGRADABILIE DI
MEDICINALI SCADUTIO PILE
SCARICHE
Conseguenze
ACCUMOLO
SOSTANZE NOCIVE
NEL SUOLO
PIOGGE ACIDE
MORTE PIANTE ED
ANIMALI
GRAVI
MALATTIECHE
COLPISCONO GLI
UOMINI
Rimedi
USARE CONCIMI
NATURALI
NON USARE INSETTICIDI
MA SOSTANZE NATURALI
FARE RACCOLTA
DIFFERENZIATA
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INQUINAMENTO e DANNI AL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO
a cura di ELISABETTA FERRARIO
L'ambiente è lo spazio che circonda una casa o una persona ed in cui questa si muove o vive.
L'ambiente si divide in naturale o costruito. L'ambiente naturale ed i relativi fattori inquinanti sono
stati ampiamente illustrati da Patrizia Mazzotti, veniamo ora all'ambiente costruito. Quando l'uomo
decise di vivere in modo stanziale ha dovuto darsi delle regole di convivenza ed iniziare a costruire
dei villaggi inseriti in un contesto naturale. I villaggi sono col tempo diventati borghi, città, sino
alle attuali megalopoli.
L'uomo può influire positivamente o negativamente sul paesaggio. Pensiamo a città quali
Venezia sorta su una piatta laguna, dal niente, o a Firenze diventata tale grazie alla illuminata
politica di una famiglia, i Medici, o a Roma, a Siena. Il paesaggio italiano è quello che, in assoluto,
è stato magnificamente costruito dall'uomo; è quindi in un equilibrio instabile, molto delicato, e va
quindi preservato.
Da cosa ?
Anche i monumenti subiscono i danni dell'inquinamento. Abbiamo già accennato alle piogge
acide ed allo smog che intaccano i materiali rendendoli friabili. Anche l'opera diretta dell'uomo
può distruggere o degradare il patrimonio monumentale che è un bene comune, di tutti perchè
costituisce il nostro passato, la nostra storia, la nostra identità.
Si sollecitano i ragazzi su fatti di cronaca recente quali la distruzione dei monumenti in Siria.
Altrettanto pericoloso è il degrado dovuto ad una scarsa sensibilità artistica. Si vedano gli
stridenti inserimenti di edifici moderni in un tessuto storico-artistico antico. Un inserimento può
essere anche migliorativo della situazione preesistente, ne è un esempio la centrale idroelettrica
Taccani di Trezzo sull'Adda.
Si richiede ai ragazzi cosa hanno appreso dalla precedente relazione sull'edificio in questione.
Infine il degrado per FURTI o per VANDALISMI
Si chiede ai ragazzi cosa pensano in merito alle problematiche inerenti al fenomeno dei graffitari
leggendo con loro alcuni articoli tratti da recenti quotidiani.
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L'ambiente urbano subisce un degrado anche per i gesti quotidiani di tutti noi, anche di persone
che si ritengono “educate”. I luoghi della “movida” sono nella notte ridotti a immondezzai:
bottigliette di birra e bicchieri su davanzali e panchine, cartacce e cicche di sigarette nelle fioriere e
sui marciapiedi. L'AMSA a Milano raccoglie 90 tonnellate di cicche (più di un milione al giorno),
per non parlare dei chewing-gum incollati alle pietre dei selciati e difficilmente rimovibili.
Il vandalismo non risparmia panchine, aree-gioco per i bambini, ecc. con un costo per la comunità,
quindi per tutti noi, elevatissimo. Soldi che potrebbero essere spesi per servizi, per la scuola, per il
verde.
Per arginare i danni al patrimonio storico-artistico è nato l'UNESCO (United Nations Educational
Scientific and Cultural Organisation), un'organizzazione fondata dall'ONU (Organizzazione
Nazioni Unite) nel 1946 con il compito di incoraggiare la cooperazione tra le nazioni
nell'educazione e nell'informazione.
L'UNESCO ha steso una lista di siti PATRIMONIO
DELL'UMANITA', quelli che
rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.
Sulla base dell'ultimo aggiornamento (3 luglio 2015) la lista include 1031 siti a livello mondiale, di
cui 802 culturali, 197 naturali, 32 misti. L'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di
siti inclusi (51 siti).
Essere incluso in questa prestigiosa lista significa godere di alcuni benefici quali:
 essere sostenuto da finanziamenti internazionali;
 essere segnalato dagli operatori turistici con grandi vantaggi per l'economia locale;
 farsi conoscere sul territorio come un bene prezioso da conoscere, tutelare e di cui essere
orgogliosi.
Si cita il sito Patrimonio UNESCO di Crespi d'Adda, il vicino Villaggio operaio realizzato nel 1878
dalla famiglia Crespi.
Come fare operativamente per proteggere i beni culturali ed ambientali del nostro territorio ?
Oltre a non danneggiare questi beni,, ci si può iscrivere ad un'associazione che abbia scopi di
salvaguardia e valorizzazione del nostro patrimonio. Le principali sono:
ITALIA NOSTRA fondata nel 1955 con lo scopo di tutela e promozione del patrimonio
storico, artistico e naturale italiano. Oggi conta più di 200 sezioni distribuite sull'intero territorio
nazionale;
FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) nato a Milano nel 1975, oltre a riprendere gli obiettivi di Italia
Nostra, ha fatto un passo in più prendendosi carico di alcuni beni che gestisce in proprio. IL FAI
oggi possiede 52 beni (ville, castelli, palazzi, abbazie, ma anche baie, giardini) dei quali 30 sono
aperti al pubblico, 16 tutelati e 6 in restauro. La fondazione acquisisce per lasciti, donazioni o
comodati angoli in tutta l'Italia battendosi per preservare zone a rischio di cementificazione.
Gli incontri sono stati accompagnati dalla proiezione di immagini esemplificative delle tematiche
proposte.
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I ragazzi sono stati sollecitati a raccogliere materiale analogo a quello utilizzato in classe; in
particolare articoli, fotografie e/o filmati relativi all'inquinamento ed al degrado del paesaggio e
dei beni culturali.
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