CLUB ALPINO ITALIANO

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CLUB ALPINO ITALIANO
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Bergamo
Sottosezione di PONTE S. PIETRO
Il CAI dell’Isola Bergamasca
Via Trento e Trieste, 10 24036 PONTE S. PIETRO (BG)
Tel/Fax: 035-615660 e-mail: [email protected] www.caiponte.com
ANELLO DEL PIZZO BELLO
MERCOLEDI 22 GIUGNO 2016
In allegato descrizione e link della mappa del percorso
INFORMAZIONI TECNICHE a cura dei coordinatori: C. Maffeis – A. Perletti
ZONA:
PARTENZA:
PICCO DELLA GITA:
PUNTO APPOGGIO:
ALPI RETICHE-GRUPPO MASINO (SO)
BERBENNO DI VALTELLINA Loc. Prato Maslino m. 1627
PIZZO BELLO m. 2743
ALPE VIGNONE
DISLIVELLO:
DIFFICOLTA’:
DURATA:
ABBIGLIAMENTO:
ATTREZZATURA:

SI VA CON L’AUTO :
PARTENZA:
RIENTRO:
APPUNTAMENTO A PONTE S. PIETRO SEDE C.A.I.
Ore 5,30
Ore 5,40 Parcheggio Palazzago
Ore 19,00
COSTO DELLA GITA:
COSTO CARBURANTE DA DIVIDERE PER OGNI AUTO
€ 1,00 rimborso spese di segreteria
m. 1200
EE
Totale ore 8,00
(Giro anello)
DA ESCURSIONE ADEGUATO ALLA STAGIONE
NORMALE DA TREKKING
Da Morbegno si percorre la S.S. 38 della Valtellina, fino a S. Pietro Berbenno. Qui si prende la
deviazione a sinistra che sale al paese di Berbenno di Valtellina e poi ancora verso sinistra a
Regoledo. Poco sopra questa località, ad un incrocio, si svolta a destra e si prosegue fino a Prato
Maslino.
IL PERCORSO POTRA’ ESSERE MODIFICATO IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI PER LA
SICUREZZA DEL GRUPPO.
APERTURA ISCRIZIONI 14/06/2016
CHIUSURA ISCRIZIONI 21/06/2016
VALE REGOLAMENTO GITE CAI PONTE S.PIETRO
Se vuoi vincere corri da solo, se vuoi andare lontano, cammina insieme.
Dal lato occidentale di prato Maslino imbocchiamo la mulattiera che sale all'alpe Vignone. Dalla parte bassa dell'alpe Vignone (m.
1890) un sentiero si inerpica sul ripido versante, passando per la baita di quota 2000 (campanellina). Poco oltre troviano un bivio
segnalato e prendiamo a destra (indicazioni per Baric) ignorando la deviazione a sinistra del Sentiero Italia. Raggiungiamo in breve
il terrazzo di quota 2042, nel quale si distingue il basso muretto a secco che serviva da recinto per il bestiame. Proseguiamo
seguendo i segnavia e, dopo alcuni tornanti, ci affacciamo all'ampia conca dell'alpe Baric. Raggiungiamo le baite più a sud (m.
2261), per poi prendere a sinistra e salire a monte delle baite, puntando ad un cartello del CAI che segnala un nuovo bivio:
Andiamo a destra. Superato un dosso erboso, siamo all'imbocco della parte terminale della Val Vignone. Descriviamo un arco verso
sinistra e giungiamo ai piedi del ripido versante sotto una sella erbosa. Un sentierino lo risale e con ultimo tratto verso sinistra
porta alla sella di quota 2600 m. che si affaccia sull'alta Val Terzana. Prendendo a destra seguiamo un sentierino che risale il
crinale occidentale del Pizzo Bello (m. 2743), fino alla cima (ultimo passaggio esposto: attenzione). Ridiscesi alla sella, scendiamo
al fondovalle della Val Terzana seguendo un largo canalone, in direzione nord-ovest, fino ad intercettare il sentiero che risale il
versante erboso e seguirlo a destra (nord-est) fino al passo di Scermendone (m. 2595). Scendiamo in alta Valle del Caldenno diritti
per breve tratto con ripidi tornantini, poi piegando a sinistra (nord e nord-nord-est) lungo un ripido fianco erboso. Più in basso il
sentiero volge a destra (est e sud-est), passando a destra di un'enorme ganda di massi rossastri, fra blocchi e magri pascoli,
raggiungendo un pianoro con un grande masso erratico. Intercettato il sentiero che scende dal passo di Caldenno, restiamo a
sinistra di un torrentello, pieghiamo a sinistra (direzione sud-est) e ci portiamo nei pressi della soglia di un salto dal quale precipita
il corso d’acqua. Cerchiamo con un po’ di attenzione il punto di partenza del sentiero, a sinistra del torrentello ed a ridosso di un
cocuzzolo erboso: quando l’abbiamo scovato, possiamo scendere per un buon tratto in direzione sud-est senza problemi, perché la
traccia è abbastanza marcata. Poi superiamo un torrentello e raggiungiamo una pianetta erbosa; qui la traccia piega a destra
(direzione sud) e continua nella discesa ma si fa più debole che ci porta all’alpe Palù. Passiamo a sinistra delle baite dell’alpe e,
restando a sinistra del torrente, ci portiamo nei suoi pressi nel punto in cui lascia il suo pigro corso per scendere più veloce lungo il
successivo gradino glaciale. Qui troviamo un largo sentiero che scende diretto all’ultimo e più ampio pianoro della valle, dove sono
raccolte in due gruppi, ad est e ad ovest, le numerose baite dell’alpe Caldenno (m. 1811). Seguendo i segnavia passiamo a
destra delle chiesetta di Santa Margherita ed attraversiamo le baite del lato orientale dell’alpe. Superato, su un ponticello, il
torrente Caldenno ci ritroviamo sulla pista sterrata che giunge fin qui da Prato Isio. Seguendola, scendiamo all’ampio parcheggio
posto sul lato alto orientale dei prati, dove, a quota 1669 metri, termina la strada aperta al traffico. Dobbiamo, ora, portarci,
lasciando la pista e prendendo a destra, sul lato opposto (occidentale). Un cartello nei pressi di un grande masso sul limite inferiore
del parcheggio indica che dobbiamo portarci sul lato opposto dei prati (ovest), passando appena sotto la baita più alta dei prati e
raggiungendo una fontana in cemento. Un cartello indica la partenza di un sentiero che si addentra nel bosco, in direzione ovest.
Inizia, così, da una quota di 1670 metri circa, la traversata verso prato Maslino. Appena dopo la partenza ignoriamo una debole
traccia che si stacca, salendo, sulla destra. Poi giungiamo ad un bivio, al quale, ignorando il sentiero più largo che scende a
sinistra, dobbiamo prendere a destra, seguendo le indicazioni di un cartello che reca scritto “Prato Maslino – Sentiero Italia”. Segue
una traversata di diversi valloni con numerosi saliscendi, che ci porta al limite orientale di Prato Maslino (m. 1650), dove l'anello
si chiude
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