la sedazione - Briefing Studio Srl
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LA SEDAZIONE DEFINIZIONI – Uso intenzionale di farmaci per indurre il sonno nei giorni finali della vita. (B.R. Ferrel, N. Coyle, Textbook of palliative nursing Oxford Univ. Press 2001) Impiego di alte dosi di sedativi per controllare sintomi di elevata gravità; provvedimento terapeutico avanzato. (T. Quill, I.R. Byock, ACP-ASIM, End of life consensus Panel) DEFINIZIONI • Intenzione di indurre deliberatamente un sonno da lieve a profondo, ma non di provocare deliberatamente la morte in paziente in stato di malattia terminale e sintomi refrattari. (Rousseau) SEDAZIONE TERMINALE • Valenza negativa del termine “terminale” • Non chiarisce l’obiettivo della procedura. • Possibile confusione con l’eutanasia SEDAZIONE TERMINALE Induzione deliberata e protratta di un sonno profondo, qualora non ci sia altro modo per alleviare i sintomi refrattari; lo scopo della sedazione è il sollievo e non direttamente la morte (Bonito Vincenzo e altri, 2004) SEDAZIONE TERMINALE L’aggettivo terminale è ambiguo, ed è quindi preferibile definire la sedazione come palliativa, perché l’aggettivo terminale può denotare sia la condizione del paziente, sia lo scopo di terminare la sua vita. (Shea 1997-2004; Bonito ed altri 2004) SEDAZIONE PALLIATIVA Valenza positiva del termine (sollievo delle sofferenze) Chiarezza dell’obiettivo (controllo dei sintomi) Non confusione con eutanasia (porre termine alla vita) SEDAZIONE PALLIATIVA Riduzione intenzionale della vigilanza con mezzi farmacologici, fino alla completa perdita di coscienza, allo scopo di ridurre o abolire la percezione di un sintomo, altrimenti intollerabile per il paziente, nonostante siano stati messi in opera i mezzi più adeguati per il controllo del sintomo, che risulta quindi refrattario. INDICAZIONI Delirio (39-72.7% pz sedati) Dispnea (9-38%) Dolore (4.5 – 22%) Emorragie (8.5-9%) Nausea-vomito (0 – 6.2%) Astenia (1.7-20%) Sofferenza (distress) psicologica (21-41%) Indicazioni cliniche • I sintomi che sono stati identificati tra le principali • • indicazioni alla sedazione palliativa sono la dispnea e il delirium, più raramente il dolore, e altre situazioni acute, tipo sanguinamenti massivi o il vomito incoercibile. In molti casi la sofferenza psicologica è una risposta direttamente proporzionale alla gravità dei sintomi fisici già citati. Ma a volte la richiesta di SP in corso di malattia in fase terminale è dovuta prevalentemente alla sofferenza psichica (spirituale). SINTOMO REFRATTARIO Sintomo che non risponde al trattamento convenzionale in uso, o la cui gravità richieda un pronto intervento per alleviare la sofferenza. (Cowan e Walsh, 2001) Sintomo che non può essere adeguatamente controllato nonostante ogni sforzo volto ad identificare una terapia adeguata che non comprometta lo stato di coscienza. (Cherny, Partenoy, 1994) NON E’ SEDAZIONE • La terapia ansiolitica • La terapia analgesica con oppioidi perché possono comportare una riduzione della vigilanza, ma solo come effetto collaterale rispetto all’azione sintomatica specifica del farmaco Linee guida per definizione di “sintomo refrattario” che può richiedere una sedazione terminale (Cherny 1994) • Sono possibili altri interventi per dare un adeguato sollievo? • La morbilità prevedibile per questi altri interventi è tollerabile per il malato? • E’ prevedibile che questi altri interventi producano un sollievo per il malato in tempi rapidi? si SI TRATTA DI UN SINTOMO DIFFICILE CHE MERITA ULTERIORI POSSIBILITA’ CON TRATTAMENTI STANDARD. Linee guida per la definizione di “sintomo refrattario” che può richiedere una sedazione palliativa (Cherny 1994) • Sono possibili altri interventi per dare un adeguato sollievo? • La morbilità prevedibile per questi altri interventi è tollerabile per il malato? • E’ prevedibile che questi altri interventi producano un sollievo per il malato in tempi rapidi? NO E’ UN SINTOMO REFRATTARIO CHE Può RICHIEDERE LA SEDAZIONE PALLIATIVA. SEDAZIONE PALLIATIVA • In termini di sopravvivenza non sono note tra pazienti sedati e non sedati, e quindi il tumore che la sedazione palliativa abbrevi la vita dei pazienti risulta scarsamente fondato. Sedazione palliativa “ … è lecito alleviare il dolore tramite narcotici, anche quando il risultato consiste in una diminuzione della coscienza…. se non esiste altro mezzo…” Giovanni Paolo II: Evangelium Vitae, 1995