Corallo rosso - CTM Cagliari
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Corallo rosso - CTM Cagliari
Autore: Giorgio Follesa Titolo : Corallo Rosso Nel silenzio di una tranquilla notte di mezza estate, nella penombra di uno studio spazioso in una casa lontana dal centro, si trovava una vecchia signora. Alte librerie consolavano invano centinaia di libri, pronti a gettar nell’oblio le loro secolari parole, che in un tempo non molto lontano, rinfrescavano le torride serate estive di amicizie mai perdute, solite incontrarsi anche solo per l’attimo di un dolce saluto. Dell’amor per suo marito non aveva mai parlato: solo l’ amor materno con il passar degli anni, si deliziava a coltivare. Non mancava mai una buona parola per quella figlia stanca che di lei si prendeva cura e il dolore per quel figlio ormai partito, la cui foto accanto al letto purtroppo non rincuorava. Nei suoi ricordi era solita tuffarsi, per rivivere nel silenzio tutto ciò che aveva costruito in una vita intera. Così di sospiri riempiva i suoi giorni, e con quelle poche parole che in cuor suo ancor si sentiva di dire, insegnava a chi le stava accanto a non aver fretta o paura: “Chi vive frettolosamente niente si gode, ma chi con sguardo attento prosegue, abbraccia gioia e dolor in egual misura e dalla vita trarrà ancor più diletto.” Insegnava ad aver sempre un buon libro da leggere, quando disperati non si trova rimedio ai malanni che vengono inflitti dai propri fantasmi giacché il più delle volte diceva, la cura la si trova solo nel silenzio delle parole di alcuni. Di consolare e ascoltare coloro che amava non aveva mai smesso, nonostante la sua forza fisica non fosse più quella di un tempo: nella sua casa viveva dunque rintanata e di premure e vizi veniva circondata. Il più delle volte solo il cognome non basta ad acquisire il titolo del nobile, e lei dalla sua parte aveva infatti anche la forza, la dignità ma soprattutto il cuore. E con la forza di chi speranze non abbandona, lottava con autorevolezza contro l’ ennesima e ultima sfida che purtroppo neanche la vita perdona. Così nel silenzio di una tranquilla notte di mezza estate, d’un tratto la vecchia signora chiuse gli occhi, e con quell’ ultimo sospiro che in cuor suo ancora tratteneva, salutava la vita senza proferir parola. Tra la sabbia e le onde di un mare in tempesta, in fuga da giorni da ciò che le faceva più paura, sta immobile una giovane ragazza, che sfoglia le immagini migliori vissute in quello stralcio d’estate, e che nella sua mente prendevano vita nuovamente. Una mano stanca stretta nei primi giorni di calda stagione e quella fiducia inaspettata che pian piano spazzava via la paura. Un sorriso giovane e fresco nonostante gli anni che mai le veniva negato e quella premura nell’insegnarle dopo aver sofferto a riprender fiato. Sembrava che a vivere fosse proprio incapace e così lentamente anche le sue lacrime persero la maggior parte del loro colore. Ma con il passare dei giorni, vivendo a stretto contatto con chi non ha più paura degli sgambetti del destino, iniziò a sfiorare la vita, senza neanche accorgersene, come è solito fare il corallo rosso che sfiora impercettibilmente in un lago sotterraneo la superficie del mare. E nel silenzio di una tranquilla notte di mezza estate, tra la sabbia e le onde di un mare in tempesta, un caldo sospiro le riempì i polmoni, mischiandosi alla freschezza di quella piacevole brezza marina. Non ci fu tempo per lacrime o sorrisi, per vecchie o nuove paure. Era tutto lì: la notte e le sue stelle, il mare e la sua spiaggia, il silenzio del vento e il fresco profumo dell’incoscienza di chi ancor non sa cosa lo aspetta. Non ci fu bisogno di aggiunger parole a quel sospiro, perché sapeva quanto fosse inutile sporcare un così prezioso addio.