progetto educativo d`istituto - Istituto Sacro Cuore del Verbo Incarnato

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progetto educativo d`istituto - Istituto Sacro Cuore del Verbo Incarnato
PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO
“PROFUGHI D’AFRICA”
PRESENTAZIONE
Il presente progetto educativo, delinea i principi educativi e le linee operative del nostro Istituto, in
base alla sua specifica autonomia di scuola cattolica che si ispira al carisma proprio delle suore del
Sacro Cuore del Verbo Incarnato.
L’opera educativa costituisce, per noi, una vera missione, perché educare è l’invito del signore che
ha in sé la ricchezza del contenuto, la bellezza del dono e l’attrattiva del gesto.
Lo sforzo delle famiglie, degli alunni, dei docenti e delle suore impegnate direttamente nell’azione
educativa sarà pertanto quello di realizzare il progetto, come realtà dinamica, sentendosi
responsabilmente coinvolti, ciascuno secondo il proprio ruolo.
1. CHI SIAMO
La Scuola dell’Infanzia Paritaria “Profughi d’Africa” sita
in V. Ludovico Cardi n. 9, Acilia – Roma, Tel. 06-52352329 / 0652363778 è gestita dalla Congregazione delle Suore del Sacro
Cuore del Verbo Incarnato, che realizza la presenza educativa
nella Chiesa e nella società, attualizzando il carisma della
Fondatrice, Madre Carmela Prestigiacomo, la quale sin dalla più
tenera età fu sensibilissima al problema dell’educazione delle nuove generazioni. La Congregazione
si dedica all’educazione umana e cristiana dell’infanzia e della gioventù.
In continuità con l’opera svolta sin dagli inizi degli anni ’70 e come risposta ad uno dei
bisogni emergenti del territorio, la Scuola dell’infanzia ha elaborato il presente progetto educativo
globale.
2. COSA OFFRIAMO
La proposta educativa che offriamo mira alla formazione
integrale del bambino/fanciullo attraverso la ricerca
appassionata di quei valori cristiani e culturali che
preparano gli alunni a una cittadinanza attiva, consapevole
e sempre più responsabile.
Coltiviamo pertanto con particolare cura l’educazione:
- all’onestà, considerata come principio e segno di rispetto verso se stessi e gli altri;
- all’integrazione, intesa come specifica volontà di accogliere l’altro/a in tutte le sue varianti e
specificità, coltivando la diversità come fonte di arricchimento personale e del gruppo classe;
- al multiculturalismo, considerato come capacità di aprirsi al nuovo rispettando le diverse culture
e tutte le sue componenti in vista di una fratellanza universale;
- allo sviluppo del ragionamento, inteso come capacità di valutare, in una prospettiva euristica, le
proprie scelte, senza condizionamenti interni e/o esterni;
- allo sviluppo del pensiero creativo, essere in grado di trovare nuove, molteplici e originali
risoluzioni ai diversi problemi e/o avvenimenti della e nella vita quotidiana.
- alla stima delle realtà create e dei valori umani come condizione necessaria per sviluppare,
potenziare e sperimentare un sano senso di benessere psicofisico-spirituale in quanto riflesso
dell’amore incondizionato di Dio Padre.
3. FINALITÀ
La nostra proposta educativa si rivolge essenzialmente
alla formazione dell’uomo vero, capace
cioè:
- di promuovere la crescita educativa della
persona per lo sviluppo delle varie dimensioni del
proprio essere;
- di attivare le intelligenze per cogliere le molteplici conoscenze in una visione unitaria;
- di risvegliare le coscienze per aprirsi agli altri costruendo relazioni empatiche, espressione
di una maturazione affettiva equilibrata;
- di innamorare il cuore per orientare e comprendere, in una visione di fede, il senso della
vita come dono;
- di agire responsabilmente nella società in piena libertà e di assumere progressivamente le
proprie responsabilità;
- di riconoscere Dio nell’uomo e l’uomo in Dio, per vivere da veri figli di Dio.
La nostra azione educativa si attiene, anche, alla Costituzione italiana e precisamente a quanto
sancito negli articoli 2; 3; 30; 33; 34, riguardanti i rapporti tra Stato, Scuola e Cultura.
4. RIFERIMENTI EDUCATIVI GENERALI E OBIETTIVI
Riferimenti educativi generali
La Scuola dell’infanzia ha come mira fondamentale la crescita
integrale e armonica degli alunni, ad immagine di Cristo Verbo Incarnato,
sorgente e modello d’Uomo Perfetto. Gli obiettivi, le strategie, le attività e le
modalità relazionali sono permeati trasversalmente da valori portanti quali: il rispetto e la tutela
della dignità insita in ogni persona, con particolare riguardo ai soggetti più deboli; attenta
considerazione, nell’ambito educativo/relazionale del bisogno di personalizzazione e del bagaglio
esperienziale e di risorse che ogni bambino ha; promozione della progressiva autonomia e
responsabilizzazione, ecc.
Si fa presente che le linee sopra enunciate, oltre ad essere orientate in modo privilegiato
verso l’utenza del servizio, costituiscono lo stile operativo e relazionale di tutto il personale
coinvolto nel presente progetto.
Obiettivi
La Scuola dell’Infanzia, nel rispetto degli orientamenti
programmatici del 1991, mira alla crescita integrale degli
alunni, perciò lo sviluppo del progetto educativo viene attuato
attraverso un’azione nelle diverse dimensioni della vita del
bambino. Si prefigge specificamente di:
A livello psicofisico
- Scoperta e serena accettazione della propria corporeità e sessualità tramite lo sviluppo mirato delle
capacità senso percettive e degli schemi posturali;
- Progressivo conseguimento della coordinazione dei movimenti.
A livello psico-affettivo:
- Creare un clima relazionale psico-affettivo nutritivo che consenta al bambino di esprimere ciò che
è, e contemporaneamente li fornisca gli input adeguati per la sua crescita
- Rafforzare l’autostima del bambino, puntando sulle proprie risorse e sulle esperienze costruttive,
in vista di una sana autopercezione positiva;
- Un graduale passaggio dall’egocentrismo all’apertura agli altri
A livello intellettuale- espressivo:
- Stimolare a piccoli passi le capacità percettive e di apprendimento del bambino in modo di
favorire la sua crescita intellettuale.
- Maturazione graduata dello sviluppo linguistico, favorendo nel bambino l’ascolto e la
comprensione dei discorsi altrui e la conseguente capacità di
comunicazione e di espressione;
- Fornire esperienze reali, potenziali o fantastiche, riguardanti lo
spazio, l’ordine e la misura, che siano in grado di incentivare nel
bambino lo sviluppo cognitivo.
- Offrire stimoli mirati, principalmente inerenti alle cose, al
tempo e alla natura, sfruttando il bisogno di conoscere del
bambino e soddisfacendo la sua curiosità, avviarlo alla prima formazione del pensiero “scientifico”
- Favorire nel bambino lo sviluppo delle capacità creative e dei diversi linguaggi espressivi.
A livello socio-culturale:
- Nella vita relazionale, accoglienza dell’altro, anche se diverso, come persona/valore da rispettare;
- Presa di coscienza dell’esistenza di norme sulle quali si basa l’organizzazione sociale,
promovendo atteggiamenti di accettazione e di collaborazione;
- Favorire nel bambino la graduale responsabilizzazione e la partecipazione attiva alla vita della
classe, della scuola, della famiglia, ecc.
A livello etico:
- Scoperta e graduata interiorizzazione dei valori fondamentali che
caratterizzano una vita autenticamente umana, quali la vita, il bene, la
verità, la solidarietà, la giustizia, ecc.
- Educare il bambino alla scoperta dei beni nel segno della condivisione
e della solidarietà con gli altri, specialmente con i più deboli e
svantaggiati
A livello religioso:
Data l’indole cristiana della Scuola Materna, senza esercitare condizionamenti coercitivi di
qualunque natura, si desidera (usando un approccio congeniale
all’età):
- Suscitare l’incontro del bambino con la tenerezza che Dio ha per
tutte le creature e ciò avviene attraverso i gesti di bontà degli adulti
- Rispettare i sentimenti del bambino sfruttando le occasioni
favorevoli per intuire la presenza nascosta di Dio.
- Portare il bambino, giorno dopo giorno, a gioire e a vivere del
legame d’amore con Dio e con le persone.
- Aiutare il bambino a tradurre i sentimenti di stupore e di entusiasmo di fronte al creato, in
atteggiamenti di gratitudine e di rispetto.
- Annunciare ai bambini l’iniziativa di Dio verso di loro (principalmente in Gesù), prima di chiedere
loro i doveri verso di lui
5. COME EDUCHIAMO
Il processo formativo è un processo complesso e dinamico che
coinvolge tutte le dimensioni della persona in un’ottica sistemica in cui
le singole componenti s’influenzano reciprocamente determinando,
pertanto, cambiamenti stabili e duraturi e la conseguente maturazione
della persona, che interagisce continuamente con l’ambiente. Tale
delicato processo esige strumenti efficaci e uno stile educativo
adeguato.
6. MEZZI
Nella nostra scuola si privilegiano i mezzi che stimolano e favoriscono la partecipazione e la
corresponsabilità di tutti i componenti della comunità educante:
- Il dialogo costruttivo e l’accoglienza gioiosa, mezzi primari per sviluppare relazioni serene e
fondate sulla reciproca fiducia. Un dialogo che coinvolge la comunità religiosa, gli alunni, i docenti
e i genitori basato su rapporti di reciproca conoscenza e comprensione;
- La preparazione e l’aggiornamento costante di tutti i docenti in vista di una risposta professionale
sempre qualificata che risponda ai mutamenti e alle esigenze dei tempi.
7. STILE
L’alunno è al centro del processo d’insegnamento/apprendimento.
Perciò lo stile dei docenti e di quanti operano a contatto con i
discenti è improntato secondo le seguenti caratteristiche:
- conoscenza degli stili cognitivi e di apprendimento degli allievi,
come punto di partenza per predisporre tutte quelle condizioni che
rendono l’apprendimento un atto piacevole, volontario e personalizzato promuovendo così i bisogni
di ciascuno;
- conoscenza, sviluppo e potenziamento delle molteplici intelligenze che ogni discente possiede;
- conoscenza e rispetto delle risorse personali, dei ritmi di crescita e di maturazione di ogni alunno;
- L’acquisizione di conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e di abilità operative ( il
fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni
formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) per trasformarle in competenze personali;
- consapevolezza del proprio stile d’insegnamento e continua revisione del curricolo occulto, cioè
dell’insieme di regole sociali, non scritte, che tutti conosciamo e che gli altri si aspettano da noi.
Particolare attenzione sarà anche alla ridefinizione chiara delle motivazioni educative;
- predisposizione ad hoc di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e dinamici, che favoriscono
l’apprendimento attivo e diretto del bambino sulla realtà. Si privilegia lo stile di apprendimento per
scoperta.
8. METODOLOGIE DIDATTICHE
CIRCOLARITA’ DEL DIALOGO
Utile per un confronto, lo scambio, l’arricchimento reciproco, per
stimolare la discussione e valorizzare “il pensare con la propria testa”
sviluppando il senso critico, per rendere il bambino sempre
coprotagonista del suo crescere e facilitare l’autostima e l’identità.
UNA PROGETTAZIONE APERTA E FLESSIBILE
Stilare in modo coerente una programmazione educativa e didattica che riconoscendo un ruolo di
regia negli insegnanti permetta al bambino di elaborare attivamente il suo processo di crescita; con
essa si deve partire dal bambino rispettare la sua soggettività disponendo una serie di interventi e
regole sociali funzionali alla regolazione delle emozioni,bisogni, desideri e sentimenti.
LA PROGETTAZIONE, L’ORGANIZZAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI
MATERIALI
Il modo in cui sono strutturati gli spazi e distribuiti i materiali incide in maniera significativa sulla
qualità delle esperienze che si compiono nella scuola dell’infanzia. Pertanto ogni contesto di gioco,
di relazione, di emozione e di apprendimento va ideato e realizzato con consapevolezza in modo da
favorire l’autonomia, il benessere del bambino, le sue relazioni, le sue scoperte, le sue conoscenze.
LA RICERCA – AZIONE E L’ESPLORAZIONE
Sono strumenti indispensabili per favorire la curiosità, la ricognizione dei concetti preesistenti, la
costruzione e la verifica delle ipotesi, l’approccio al pensiero scientifico.
L’UTILIZZO DEL PROBLEM SOLVING
Problematizzare la realtà per arrivare a nuove conoscenze, attraverso la formulazione, la verifica di
ipotesi e l’assunzione di punti di vista diversi.
LA MEDIAZIONE DIDATTICA
Sviluppa nei bimbi le capacità metacognitive, cioè la capacità di impadronirsi delle abilità e di
modelli e strategie di apprendimento. Processi che si attuano attraverso la consapevolezza dei
traguardi di apprendimento e il monitoraggio continuo del proprio apprendimento.
BRAINSTORMING
Favorire situazioni di comunicazione verbale spontanea, soggettiva, guidata e regolata dalle
insegnanti verso soluzioni personali senza censura.
COOPERATIVE LEARNING
Predisporre e stimolare la collaborazione tra i bambini in
situazioni di lavoro a piccolo gruppo, al fine di raggiungere
un obiettivo comune condividendo le regole e valorizzando le
potenzialità individuali.
Le attività laboratoriali e il lavoro di piccolo o grande gruppo
consentono
apprendimento
per
rispecchiamento,
decentramento da sé; la collaborazione e il confronto diventano necessari ed ineludibili.
LA VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITÀ
Le diversità devono diventare una risorsa didattica, occasione di riflessione sulla comunicazione e
sulle sue difficoltà e motivo di impegno per tutti a superare quei pregiudizi e quelle barriere che
costituiscono il vero ostacolo al dialogo costruttivo e alla crescita umana.
9. AMMISSIONI
La procedura per l’ammissione del bambino alla Scuola Materna è la
seguente:
a) Dal mese di gennaio sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico
successivo, dando la precedenza agli alunni che frequentano.
b) Raggiunto il numero di alunni, le successive iscrizioni sono inserite
nella lista di attesa.
c) Nel caso che si rendessero disponibili posti, sono inclusi, secondo la graduatoria della lista
d’attesa, in ordine decrescente, dai più grandi ai più piccoli.
In ogni modo, la Scuola si riserva un margine di discrezionalità per garantire una risposta a
particolari situazioni di difficoltà e svantaggio. In queste circostanze, il caso è valutato insieme,
considerando soprattutto i bisogni reali del bambino e la sua famiglia. L’inserimento è subordinato
alla presenza di posti liberi.
10.
MODALITÀ DI LAVORO E DI VERIFICA
In conformità al Piano della Offerta Formativa (P.O.F.), che
mira a guidare il percorso e le finalità dell’educazione e
formazione,
l’equipe
educativa
della
della Scuola Materna, pensa,
programma, attua e verifica il suo lavoro a favore degli alunni,
attraverso interventi educativamente integrati, armonici e socialmente
incisivi. Le insegnanti avviano percorsi didattici concreti e flessibili,
tenendo presente, oltre le motivazioni e gli interessi dei bambini, la
variabilità individuale dei ritmi, dei tempi e degli stili di apprendimento (cfr. Nuovi Orientamenti).
La Scuola attribuisce nel suo progetto curricolare, una grande importanza alla valutazione,
strumento di valorizzazione e riconoscimento delle competenze individuali, degli stili cognitivi e
delle modalità operative di ciascun bambino.
L’insegnante ha il compito di valutare per capire e incoraggiare ogni bambino a proseguire il
suo cammino di apprendimento.
La Scuola “Profughi d’Africa” attua nei confronti dei bambini una valutazione iniziale nei mesi
di settembre-ottobre, una intermedia nei mesi di gennaio-febbraio ed una finale nel mese di giugno.
Quest’ultima valutazione, in vista della continuità tra Scuola Materna e Scuola Elementare,
viene consegnata al Circolo Didattico della Scuola Elementare a cui avranno accesso gli alunni.
In quest’ottica si ritengono indispensabili le riunioni periodiche del Collegio dei Docenti.
11. FORMAZIONE DEL PERSONALE
Come già detto al punto 2, una delle strategie guida della
Scuola è offrire un servizio altamente qualificato. In questa linea,
la Direzione della Scuola, privilegia ogni anno la partecipazione
delle insegnanti e delle altre componenti della comunità educativa,
a Corsi di aggiornamento e ad altri interventi formativi, interni e
nell’ambito territoriale.
La
formazione
permanente
consente
al
personale
l’acquisizione di nuovi strumenti e tecniche che agevolano il raggiungimento dei traguardi e di
sviluppo delle varie tappe dell’apprendimento del bambino, e la possibilità concreta di ri-motivare
la propria operatività, supportando le abilità professionali richieste e le conoscenze presupposte
nell’ambito dell’educazione all’infanzia.
Inoltre, la Scuola Materna “Profughi d’Africa”, essendo una Scuola cattolica, s’impegna, ad
offrire al personale, che condivide il presente progetto educativo, una formazione che ha come fine
il raggiungimento di obiettivi etico/professionali, teologico/spirituale e il carisma della medesima
Congregazione.