POF infanzia 2014-2015

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POF infanzia 2014-2015
Istituto Paritario
Nostra Signora della Neve
Scuola dell'infanzia
Vìa Tor Sapienza,36
00155 ROMA
Tel 06-2280168 Fax 06-2280 132
Sito web: http://www.istitutoneveroma.it
e-mail [email protected]
INDICE
Indice…………………………………………………………………...2
3
Che cos’è il POF e come si è definito…………………………………..4
POF…………………………………………………………………….5
Premessa………………………………………………………………..6
Storia della scuola………………………………………………………7
Identità………………………………………………………………….7
Contesto socio – culturale……………………………………………...8
Rete di collaborazione………………………………………………….9
Grafico stellare………………………………………………………. 10
Proposta formativa ed educativa………………………………………11
Il compito della scuola………………………………………………..12
La proposta educativa…………………………………………………13
Le finalità……………………………………………………………..13
Metodologia…………………………………………………………..14
Le esigenze dei bambini di 3-4-5-anni……………………......
.15
Obiettivi educativi e didattici…………………………………………17
Soggetti in azione…………………………………………………….17
Carta d’Identità della Scuola dell’Infanzia…………………………...18
Risorse umane………………………………………………………..18
Organizzazione, risorse interne e offerta formativa di base…………..18
Orario Curricolare…………………………………………………….19
Strutture……………………………………………………………….20
Continuità……………………………………………………………..21
Continuità verticale…………………………………………………...22
Rapporti con le famiglie………………………………………………22
L’accoglienza…………………………………………………………23
Uscite…………………………………………………………………23
Modalità e tempi di verifica…………………………………………..23
Valutazione……………………………………………………………23
Formazione delle insegnanti…………………………………………..24
Aggiornamento………………………………………………………..24
Pubblicizzazione POF………………………………………………...24
CHE COSA E’ IL P. O. F. E COME SI E’ DEFINITO
Con la partecipazione di tutte le sue componenti la Scuola dell’Infanzia
“ N.S. della Neve” ha predisposto questo documento il P. O. F. che vuole
essere l’espressione della sua Identità nella scuola cattolica, che
ispirandosi alle indicazioni nazionali delle attività educative nelle scuole
dell’infanzia, le fa proprie in una visione cristiana dell’uomo.
Con la piena realizzazione dell’autonomia scolastica, il P. O. F. è il
documento di riferimento per chi vuole conoscere la nostra scuola. A
partire dai progetti educativi d’Istituto formulati da circa un decennio, il
documento valorizza i criteri educativi scelti dalla scuola cattolica in
generale e in particolare, dalla Congregazione Figlie Nostra Signora
della Neve che ne è l’ente gestore.
La Scuola dell’Infanzia pone al centro della propria azione educativa la
persona, accompagnandola nella sua crescita personale e sociale;
favorisce e coltiva il clima di serenità e di fiducia dialoga con la famiglia
cercandone la collaborazione, consapevole che essa rimane la prima
responsabile dell’educazione dei figli; educa alla scoperta dei valori
cristiani; mira a promuovere sentimenti di solidarietà e di accoglienza.
Aderisce agli organismi Italiani: FOE, AGIDAE e FISM
P. O. F.
Premessa
La “Congregazione Figlie Nostra Signora della Neve” ha ricevuto fin
dalle lontane origini nel 1843 un preciso orientamento all’educazione.
L’attività svolta nel settore scolastico per oltre 150 anni, ha permesso di
accumulare una ricchezza di tradizioni e di esperienza tale da ritenersi un
patrimonio prezioso degno di essere offerto oggi alle nuove generazioni.
Due intuizioni fondamentali stanno alla base del carisma educativo della
Congregazione:
l’importanza della prima età del bambino, la cui educazione richiede
accurata preparazione di studi e solerte aggiornamento di metodi, seguita
da un’opportuna continuità formativa nelle varie tappe di crescita e
accompagnata da un sollecito rapporto con la famiglia cui si riconosce il
primato del compito educativo; il concetto di persona secondo il
pensiero cristiano, il cui valore e la cui dignità consistono nel
riconoscersi creatura di Dio, dotata di una propria libertà tesa alla scelta
del bene, della possibilità di conoscere il vero, della capacità di intessere
relazioni d’amore.
Tali valori, validi sempre, devono essere calati nella contemporaneità per
trovarvi adeguate applicazioni.
L’analisi del nostro tempo presenta una società multiculturale, il cui
intrinseco valore pedagogico può risiedere nel reciproco rispetto e nel
vicendevole confronto delle varie identità.
Tuttavia la nostra società presenta anche molti aspetti confusi, insidiosi e
contradditori, che possono influire negativamente sui giovani.
Tenendo conto di vari aspetti, il nostro metodo educativo, si propone di
educare tanto una falsa neutralità nei confronti delle varie posizioni
culturali, il cui frutto è lo scetticismo, quanto l’ asettica astensione da
ogni proposta di vita, il che genera qualunquismo.
Altrettanto negativo riteniamo l’indottrinamento imposto dall’esterno,
che produce atteggiamenti artificiosi privi di ogni convinzione personale,
come l’interesse troppo concentrato sul rendimento che genera un
pragmatismo egoista e ambizioso.
Vi è pure una convinzione filosofica nei confronti della verità, qualora la
verità si ritenga inesistente o irraggiungibile,che invece genera sicurezza
e passione per la vita se si ritiene che un’unica verità esista e sia
afferrabile dall’intelligenza dell’uomo.
Il criterio che detta il nostro metodo educativo, prende le mosse da
quest’ultima posizione: dalla certezza che la verità esiste, che all’uomo è
data la possibilità di conoscerla con il corretto uso della ragione e della
libertà.
Tale concezione cristiana dell’uomo è bagaglio peculiare della comunità
educante che la propone alla libertà dei discenti come chiave di lettura
dei saperi che si apprendono nella scuola e come esperienza di vita da
verificare nel proprio vissuto.
Possiamo quindi definire l’educazione come l’appassionata ricerca della
verità, non solo in senso astratto e teorico, ma attraverso un cammino
critico che vagli ogni proposta, nell’esperienza di crescita nella propria
persona tesa alla conoscenza di sé, del mondo, del soprannaturale, in
un’apertura leale nei confronti della realtà intera.
Nella scuola questo cammino si compie nel rapporto tra maestro e
discepolo, tra collegio docenti, nella sua unità, e gruppo classe e
interclasse, tra scuola e famiglia.
L’accostamento alle varie discipline, è teso al desiderio di conoscere
come l’uomo nella storia e nell’ambiente si muova alla ricerca della
verità di sé e del mondo.
Così l’educazione ingloba l’istruzione e la formazione, portando alla
giusta sintesi i vari saperi e le varie competenze.
La Congregazione, nella consapevolezza di possedere un prezioso
deposito culturale, a fronte della domanda educativa mantenutasi
sempre alta da parte delle famiglie, desidera offrire il proprio specifico
contributo alla costruzione della società e alla formazione del cittadino in
ambito italiano, europeo, mondiale.
Pertanto ha chiesto ed ottenuto la Parità con D. M. 28/02/2001
STORIA DELLA SCUOLA
All’origine la zona dove ora sorge il quartiere Tor Sapienza, era
completamente rurale, abitata da famiglie di pastori provenienti dalle
campagne abruzzesi e laziali che praticavano la transumanza intorno al
nucleo preesistente del castello di Cerveletta.
Nel 1950, in località Tor Sapienza, su un terreno donato appositamente
dalla Santa Sede, sorge la costruzione che, ampliata a più riprese, è ora
un’istituzione scolastica cattolica, non a scopo di lucro, diretta dalle
suore di Nostra Signora della Neve.
All’inizio fu “Asilo” nato come risposta alla urgente richiesta educativa
di una popolazione infantile significativamente numerosa per
l’espansione del quartiere.
Ben presto venne aperta anche la Scuola Elementare e in seguito ,grazie
alla ristrutturazione dell’edificio, anche la Scuola Media. Nel tempo i tre
ordini di scuola hanno ottenuto la parità. Tuttora le Suore “Figlie di
Nostra Signora della neve considerano la scuola “luogo privilegiato”
della missione loro affidata dai Superiori, come espressione tangibile del
Carisma del Fondatore il quale ebbe particolarmente a cuore
l’educazione dei piccoli.
IDENTITA’
La nostra scuola si specifica come : scuola cattolica .
E’ scuola perché è “luogo privilegiato di promozione integrale mediante
l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale”
E’ cattolica perché si ispira ai valori evangelici esplicitati in un preciso progetto
educativo e si inserisce nella missione salvifica della Chiesa, quindi è aperta a
tutti.
La scuola è l’ambito educativo e culturale finalizzato alla formazione della
persona,perciò è una comunità educante nella quale le specifiche competenze
vengono poste a servizio delle esigenze educative del bambino.
Vuole caratterizzarsi per uno stile di rapporti personali e comunitari
improntati a spirito di famiglia e a schietta cordialità.
E’ paritaria perché svolge un servizio pubblico ed è improntata in base ai principi
costituzionali.
CONTESTO SOCIO CULTURALE
La scuola N. S. della Neve sorge nel quartiere di Tor Sapienza nella periferia Est di
Roma.
L'utenza della scuola proviene prevalentemente dal quartiere ma anche da aree
limitrofe.
Il livello socio - economico è medio.
La realtà territoriale offre e i seguenti servizi:
- parco pubblico;
- varie attività sportive;
- biblioteca comunale;
- scuola di pittura.
Inoltre nell'ambito della parrocchia ci sono attività svolte a servizio dei ragazzi:
- Scout (AGESCI);
- accoglienza stranieri (volontariato CARITAS);
- centro ricreativo estivo (CRE).
La scuola è aperta a tutti e la situazione socio-economica è piuttosto composita,
qualche bambino proviene da famiglie numerose per cui a parte l'iscrizione la
scuola accoglie con forti riduzioni, altri da famiglie monoreddito; un discreto
gruppo da situazioni medie
All'interno della scuola nel complesso si affacciano con sempre maggiore frequenza
bambini che presentano difficoltà di apprendimento e di socializzazione. Negli
ultimi due anni è notevolmente cresciuta la domanda per bambini extracomunitari.
RETE DI COLLABORAZIONE
La nostra scuola si colloca
in una rete di relazioni,
collaborazioni e rapporti
sul territorio, per
migliorare il servizio
formativo da offrire alle
famiglie per i loro figli.
Si prevedono attività
collegate con biblioteche,
parrocchie, centri sportivi,
esperti esterni e gemellaggi
con altre scuole.
Scuola
Dell’Infanzia
e Primaria
Zaveria
Cassia
S Basilio
ROMA
Scuola
Dell’Infanzia
La Rustica
Istituto
comprensivo
Scuola Primaria
Scuola
Secondaria di
I grado
N.S. della Neve
Via Tor
Sapienza 34
ROMA
Scuola
dell’Infanzia
N.S. della
Neve
Via di Tor
Sapienza n.34
ROMA
Direzione
Didattica
Gesmundo
Tor Sapienza
ROMA
PARROCCHIA
BIBLIOTECA
CENTRO
SPORTIVO
SPAZIO
B.eB.i
N. s. della
neve
Tor
sapienza
Istituto
S.Orsola
Via
Livorno
ROMA
Istituto
Maria
IMMACOLATA
PROPOSTA EDUCATIVA E FORMATIVA
CRITERI EDUCATIVI
La nostra scuola dell’infanzia si propone di educare i bambini nell’età prescolare
e scolare in modo da porre le premesse per la formazione di una personalità
armonica attraverso lo sviluppo della corporeità, della sensibilità, dell’affettività,
dell’intelligenza, della volontà e del senso religioso.
Intende favorire la conoscenza e l’incontro con Cristo attraverso i primi
approcci alla cultura, l’amore alla realtà, l’annuncio del messaggio evangelico e la
testimonianza della Comunità educante formata da:
•
•
•
•
Comunità religiosa
Insegnanti
Genitori
Alunni
“Educare e’ introdurre nella realtà totale: questa è l’esperienza che la scuola si
propone di attuare e che possiamo denominare “realismo pedagogico”. Affinché
ciò sia possibile occorre possedere un’ipotesi esplicativa del reale, cioè una
visione del mondo che educhi alla certezza che c’è un significato preciso nelle
cose, che esiste una verità da scoprire .
Occorrono, quindi, adulti che abbiano fatta propria questa ipotesi, insieme ad
un’unità di intenti fra gli insegnanti e tra questi e le famiglie che affidano alla
scuola dell’infanzia i propri figli.
La scuola così intesa è quindi luogo ove il bambino cresce. Ed è nel
rapporto con l’adulto – colui che possiede una ricca coscienza della realtà – che
gli alunni fanno esperienza, cioè si accorgono di crescere.
L’adulto che aiuta i bimbi a camminare dentro le cose, si coinvolge in
prima persona nella realtà stessa. Egli diviene regola e guida per gli alunni: è
l’esperienza dell’autorità, del maestro seguendo il quale il bambino cresce.
La scuola quindi non è concepita come un “laboratorio” in cui vengono proposte
ai ragazzi delle “simulazioni di realtà”, ma come luogo di vita.
IL COMPITO DELLA SCUOLA
La scuola dell'infanzia si pone come primo aiuto sistematico alla responsabilità
educativa della famiglia, e per questo motivo si cura in modo particolare sia il
momento del distacco per l'inserimento sia, nell'arco degli anni, il rapporto con
la famiglia come fonte di identità e ricerca di un cammino adeguato ad ogni bambino.
La scuola dell'infanzia rappresenta per quasi tutti i bambini il primo luogo, diverso
dalla casa, in cui vivere con altri coetanei e adulti per molte ore al giorno.
Questo passaggio può rappresentare un momento piacevole e rassicurante di crescita
solo se la scuola si rende capace di accogliere ciascun bambino, aiutandolo a trovare,
nell'incontro con nuove persone e con un nuovo ambiente, un riferimento che lo
rassicuri, ponendosi in continuità con la famiglia e offrendo l'apertura a nuove
esperienze. Tale apertura non tarderà a tradursi in curiosità conoscitiva, che
verrà soddisfatta in modo sistematico poi nella scuola primaria.
Lo scopo della Scuola dell'Infanzia è quello di favorire un gioioso interessamento
alla realtà.
LA PROPOSTA EDUCATIVA
Educare significa introdurre il bambino a conoscere la realtà e a scoprire che i
"frammenti della vita" sono legati da un unico significato. Questa affermazione si
esplicita attraverso una qualità di relazione con l'insegnante, è innanzitutto l'esperienza
di un rapporto personale che introduce il bambino ad un modo di guardare e di
conoscere la realtà in modo positivo.
Il criterio quindi che sostiene l'azione educativa è quello di riconoscere il
bambino nella sua globalità e nella sua unità affettiva e cognitiva. Questa globalità si
esprime nella valorizzazione della domanda di senso che il bambino pone sulla realtà.
Per proposta educativa s'intende:
il clima che caratterizza l'ambiente scolastico;
il tessuto di relazione interpersonali, valori, norme;
gli spazi, le attrezzature e le relative modalità d'uso.
Per educare, quindi, sono coinvolte tutte le persone che condividono, a vari
livelli, l'ambiente scolastico (bambini, genitori, insegnanti,, personale ausiliario).
FINALITA’
I nuovi cambiamenti che hanno sollecitato la scuola nel suo complesso, portano a far
proprie le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del primo ciclo d’istruzione, che esplicitano i livelli essenziali di
prestazione a cui tutte le scuole dell'infanzia del Sistema Nazionale di Istruzione
sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all'istruzione e alla
formazione di qualità.
Dopo lo studio fatto durante l'anno, la Scuola dell'Infanzia fa proprie le Finalità generali, gli
obiettivi generali e specifici delle Indicazioni Nazionali e pertanto si propone di rafforzare
l'identità personale, l'autonomia e le competenze del bambino all'interno di un progetto
preciso articolato ed unitario, che riconosce, la priorità della famiglia e l'importanza del territorio
di appartenenza con le sue risorse SOCIALI, ISTITUZIONALI E CULTURALI
LE FINALITA’ PROPRIE SONO
la maturazione dell’Identità personale che si esprime con atteggiamenti di
sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al
passaggio dalla curiosità alla ricerca;
la conquista dell’autonomia in cui il bambino attraverso la conoscenza delle
proprie capacità e potenzialità, giunge a compiere scelte autonome relativamente
all’età propria;
lo sviluppo delle competenze attraverso il consolidamento delle capacità
sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino.
Lo sviluppo alla cittadinanza, significa scoprire gli altri, i loro bisogni,
rispettare il punto di vista degli altri, riconoscere i propri diritti e doveri, primo
approccio al senso democratico.
METODOLOGIA
Il metodo è la strada che aiuta ad arrivare allo scopo di educare un bambino
aiutandolo a sviluppare tutte le strutture individuali fino alla loro realizzazione
integrale; è caratterizzato dall’esperienza, che come tale può essere solo vissuta,
ed è vera se ha una risonanza nell’intero mondo interiore del bambino muovendo
la sua intelligenza, affettività e curiosità.
Non è solo il “fare”, ma è creare le condizioni perché il bambino possa compiere
un passo in più nella consapevolezza di ciò che gli accade in modo che il suo
agire diventi sempre ricco di significato.
L’esperienza genera quindi una coscienza di sé e una possibilità di crescita.
La scuola dell’Infanzia accoglie i bambini dai 3 ai 6 anni, suddivisa in sezioni
miste; in ogni sezione è presente un’insegnante tutor che si alterna con le
insegnanti del laboratorio e si avvale dell’aiuto di un’insegnante che permette le
dovute pause
La tipologia scelta per la formazione delle sezioni è di tipo misto che mette in
relazione bambini di diversa età, favorendo in questo modo il rapporto grandepiccolo che per entrambi è fonte di maturazione e di apprendimento.
LE ESIGENZE DEL BAMBINO DI 3-4-5 ANNI
A tre anni il bambino vive un’esperienza di rapporto con i genitori in cui si
riconosce, è sicuro e questo è ciò che gli permette di iniziare una nuova
esperienza.
L’ingresso alla scuola dell’infanzia segna un passo importante nella vita di un
bambino perché incontra nuove figure di adulti e bambini con i quali può
continuare l’avventura della scoperta di sé, degli altri, delle cose: della realtà.
A quattro anni la scuola materna è per il bambino un ambiente conosciuto,
familiare, permane il bisogno di rifare l’esperienza che l’adulto è li per lui e con
lui. La certezza di questi legami permette all’ “io” di aprirsi al “noi”. Nel tempo il
bisogno di conoscere e di essere riconosciuto si caratterizza con la capacità di
individuare
compagni
con
cui
interagire.
Il linguaggio verbale e non verbale si arricchisce, questo matura la
consapevolezza di sé, il desiderio di comunicare le proprie esperienze personali e
il bisogno di essere partecipe degli eventi.
A cinque anni il bambino è certo di ritrovare nell’adulto un riferimento stabile,
sicuro e degli amici con i quali ha condiviso scoperte, esperienze, giochi.
Questa certezza lo rende desideroso e capace di prendere iniziativa con la realtà
rischiando soluzioni personali; il bambino vuole essere riconosciuto nel suo
diventare grande, a questo punto ha maturato una sua capacità di comunicare le
sue esperienze che lo vede sicuro nell’uso dei linguaggio verbale completato da
altri tipi di linguaggio.
Il metodo avrà quindi come elementi portanti:
la vita di relazione - in piccolo, medio, grande gruppo; in sezione, in intersezione,
in continuità con lo spazio B. e - B- i. frequentato precedentemente e con la
scuola elementare
- la valorizzazione del gioco;
- l’esplorazione e la ricerca.
La verifica e la valutazione saranno realizzate attraverso: - l’osservazione
occasionale e sistematica e la documentazione della loro attività permetteranno di
cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare le proposte educative.
Il percorso educativo della scuola dell’infanzia, sarà articolato attraverso le unità
di apprendimento — vedasi programmazione educativa — che medieranno gli
Obiettivi specifici di apprendimento cercando di trasformarli in competenze.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
Le Indicazioni Nazionali suggeriscono che gli obiettivi specifici di apprendimento
vengano considerati in un’ottica dell’ologramma: l’uno rimanda sempre all’altro e
non sono mai, richiusi su se stessi e individua 4 ambiti di riferimento che
vogliono offrire un quadro di insieme dello sviluppo delle caratteristiche infantili.
Il sé e l’altro (le grandi domande,il senso morale,il vivere insieme)
Il corpo in movimento (Identità, autonomia,salute)
Immagini suoni e colori (gestualità, arte,musica, multimedialità)
I discorsi e le parole (Comunicazione, lingua, cultura)
La conoscenza del mondo (Organizzazione spazio e tempo e concetti
matematici)
Per l’ anno scolastico in corso sono state individuate Unità di Apprendimento e
attraverso la Programmazione educativa verranno individuati gli obiettivi specifici
di Apprendimento in un’ottica del Profilo educativo culturale
SOGGETTI IN AZIONE
ORGANI COLLEGIALI
• Collegio Docenti
• Consiglio D’istituto
• Consiglio di Sezione e di Intersezione
ORGANIGRAMMA DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE
• Coordinatrice e collaboratori
•
Coordinatrice e responsabili dei vari ordini
•
Segretaria
FIGURE ESTERNE
•
Medico scolastico
CARTA DI IDENTITA’ DELLA SCUOLA
Nome della
scuola
N.S. della Neve
Ubicazione
Tipologia
Organizzativa
Via di Tor Sapienza
36, 00155 Roma
3 sez.
1 sez. spazio BeBi
CARATTERISTICHE
Sezioni scuola dell’Infanzia anno 2014 -2015
Sezione
totale alunni
di cui
stranieri
Sez. A: ALBANESE SAMANTA
Sostituisce Pagnozzi Laura
in maternità
31
Sez. B: ALFONSI Rita
30
1
Sez. C: CARELLA Angela
27
2
ORARIO ANNUALE
L’orario annuale offerto è di 1600 oppure di 800 ore articolato nei 5 giorni
della settimana da LUNEDI’ a VENERDI’:
dalle ore 8.00 alle ore 16.00
dalle ore 7,30 alle ore 8,00 accoglienza
al momento dell’iscrizione i genitori scelgono il monte orario.
INSEGNANTI – PERSONALE NON DOCENTI
Scuola dell’Infanzia
sezioni
3
docenti
assistenti
n.1 a SEZIONE
1
n.1 LINGUA INGLESE
1 A. T. A
n.1 ED. MOTORIA
1 CUOCA
L’ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE DEL DOCENTE PREVEDE LA COMPRESENZA IN
ORARI FLESSIBILI PER CONSENTIRE LO SVOLGIMENTO D’ATTIVITA’ INTEGRATIVE
PER GRUPPI OMOGENEI O ETEROGENEI, A SECONDA LE NECESSITA’ E LE ATTIVITA’
DA SVOLGERE
ORGANIZZAZIONE RISORSE INTERNE
OFFERTA FORMATIVA DI BASE
La scuola dell’Infanzia è frequentata dai bambini dai 3 ai 6 anni è articolata su
sezioni che possono raggiungere un numero massimo di 30 bambini..La scuola
inizia verso la metà di settembre come da calendario ministeriale e finisce il 28
giugno, prima della festività di San Pietro e Paolo ( SS. Patroni di Roma)
L’articolazione dell’orario è flessibile:
1^ ACCOGLIENZA
7,30 – 8,00
1° INGRESSO
8,00 – 9,00
1° USCITA senza pranzo
11,45 – 12,00
2° USCITA con pranzo
13,00 – 14,00
3° USCITA
15,45 – 16,00
SI CHIEDE GENTILMENTE DI RISPETTARE L’ORARIO
ORARIO CURRICOLARE
TEMPI
PROPOSTE
SPAZI
7,30 – 8,00
1^ ACCOGLIENZA
SALONE COMUNE
8 – 9,00
ACCOGLIENZA SALUTO,
MERENDA,CANTI,
GIOCHI
SEZIONE
9,00 – 10,00
ATTIVITA’ CREATIVE
SEZIONE O SALONE
10,00 – 11,30
ATTIVITA’ EDUCATIVEDIDATTICHE, PICCOLI O
GRANDI GRUPPI
SEZIONE, SALONE O
PALESTRA
11,30 – 11,50
IGIENE
SERVIZI IGIENICI
12,00 – 13,00
PRANZO
SALA DA PRANZO
13,00 – 14,00
RICREAZIONE
GIARDINO O
SALONE
14,00 – 14,15
IGIENE
SERVIZI IGIENICI
14,15 – 15,15
LABORATORI O
ATTIVITA’
SEZIONE
15,15– 15,40
MERENDA
SALONE
15,45 - 16,00
USCITA
PALESTRA O ATRIO
I BAMBINI VERRANNO CONSEGNATI SOLO AI GENITORI O A
PERSONE DELEGATE DAGLI STESSI. TALI DELEGHE DOVRANNO
ESSERE CONSEGNATE ALL’INSEGNANTE ALL’INIZIO DELL’ANNO
SCOLASTICO E ACCOMPAGNATE DALLA FOTOCOPIA DEL
DOCUMENTO DELLA PERSONA DELEGATA.
STRUTTURE
LA Scuola ha ristrutturato nel 2004 un’ala dell’edificio da adibire alla Scuola
dell’Infanzia; sono stati fatti altri servizi igienici, il bagno per PDH, e altre due
sezioni.
Le aule sono ampie e luminose, attrezzate per attività diversificate: (pittura,
manipolazione,lettura ascolto, angolo della casa, delle costruzioni );
una sala da pranzo collocata sullo stesso piano, e quindi facilmente
raggiungibile;
un salone pluriuso per giochi, canti, psicomotricità e attività varie;
una cucina attrezzata e rispondente alle normative igienico – sanitarie per la
preparazione dei pasti
un locale per la pulitura e la sterilizzazione delle stoviglie;
un ampio giardino arricchito di vegetazione e dotato di attrezzature ludiche
idonee all’età dei bambini;
una palestra con attrezzature specifiche.
CONTINUITA’
Continuità orizzontale
Il ruolo fondamentale della scuola materna, è quello di integrare l'azione delle
famiglie e quindi favorire condizioni educative e di socializzazione idonee ad
eliminare disuguaglianze ed ad assicurare pari opportunità d'apprendimento a tutti i
bambini.
Con riferimento a ciò, il dialogo con la famiglia è realmente necessario e
rappresenta un punto centrale per una corretta relazione educativa tra:
BAMBINO
GENITORI
SCUOLA
tanto più durante il periodo d'inserimento del bambino di tre anni alla scuola
dell'infanzia.
Tale dialogo prende l'avvio da una raccolta dati sulla famiglia tramite questionario, (per
una prima conoscenza del bambino e del contesto in cui vive, al fine di
individualizzare l'azione educativa nei suoi confronti) e prosegue con momenti
d'osservazione del bambino durante i primi mesi scolastici e con colloqui individuali,
su richiesta della famiglia e delle insegnanti. I rapporti con le famiglie dei bambini
sono realizzati attraverso incontri, nel corso dei quali le maestre e la Direttrice,
illustrano ai genitori le linee essenziali della programmazione didattica e
organizzativa della scuola e i loro sviluppi nel tempo.
CONTINUITA’ VERTICALE
Al momento del suo ingresso alla scuola dell’Infanzia, spesso il bambino ha già
frequentato lo spazio B. e - B . i o il nido, mentre al termine del triennio trascorso
nella Scuola dell’Infanzia continuerà la sua formazione nella Scuola Primaria in cui
potrà applicare ed approfondire competenze, abilità, conoscenze.
Di conseguenza le insegnanti della scuola dell'infanzia possono avere colloqui
preliminari con le educatrici d'asili-nido o simili frequentati dai bambini per i quali
la famiglia ha scelto la nostra scuola; da tali colloqui può nascere l'esigenza che le
educatrici del nido accompagnino i bambini a visitare la scuola dell’infanzia.
Rispetto al rapporto scuola dell'infanzia / scuola primaria, le insegnanti sono
disponibili a realizzare un'attività didattica di continuità con i bambini dell'ultimo
anno di frequenza della scuola dell'infanzia e quelli del primo anno della scuola
primaria.
Al fine del triennio si
effettuano incontri tra le insegnanti della Scuola
dell’infanzia e le maestre della futura I^ classe della scuola primaria
E' da tener presente che le competenze acquisite dai bambini che lasciano la scuola
dell'infanzia, sono state raggiunte nell'arco di tre anni, in un ambiente
emotivamente sereno e disteso e con tempi e modi adeguati a ciascun bambino, è
dunque impensabile pretendere che i bambini mettano in luce le loro competenze
SUBITO all'ingresso della scuola primaria, ma è necessario un periodo di
tempo in cui il bambino si abitui alla nuova situazione, acquisti fiducia nelle nuove
insegnanti e "sfoderi tutte le sue capacità e competenze".
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Consapevoli dell'importanza del contesto familiare quale privilegiato ambito di
educazione dei figli, la scuola è impegnata a sollecitare e a mantenere vivi nel
tempo i rapporti con le famiglie. Con esse gli insegnanti condividono una
preoccupazione educativa a partire da un contesto culturale di riferimento comune: I
genitori non attendono dalla scuola solo una precisa e qualificata preparazione
didattica, bensì un'attenzione alla globalità della persona dei loro figli, un aiuto
nell'accompagnarli nella crescita risvegliando e dirigendo la loro umanità. Occasioni
privilegiate del rapporto con i genitori sono i colloqui individuali,
le assemblee di classe, i momenti di convivenza.
.
L’ACCOGLIENZA
Sentirsi accolti è una delle esperienze più importanti per ogni bambino.
Al tema dell’accoglienza, intrinseco ad ogni momento della vita della scuola, viene
dedicato ampio spazio nel corso dell’anno.
Particolare valenza educativa acquistano momenti di festa vissuti in scuola, organizzati e
animati dalla comunità educante.
USCITE
L’uscita didattica e il viaggio di istruzione costituiscono momenti privilegiati per
introdursi alla realtà e verificare i contenuti ed abilità acquisiti. I bimbi della Scuola
dell’Infanzia., con docenti e genitori usufruiscono di uscite appositamente programmate
dal collegio docenti.
MODALITA’ E TEMPI DI VERIFICA
La verifica dell’efficacia dl P. O. F. sarà effettuata con cadenza quadrimestrale nei
collegi dei docenti e nei Consigli d’Istituto.
Essa si baserà sulle relazioni documentate dei responsabili e sulle risultanze di
strumenti di rilevazioni dei pareri delle famiglie.
La verifica e la valutazione delle azioni curriculari si condurrà attraverso verifiche
concordate nel collegio docenti.
Si effettuerà una raccolta ordinata delle prove utilizzate che saranno disponibili per i
docenti e per chiunque ne faccia richiesta
LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione ha il valore di trattenere l’esperienza dei bambini, si attua
attraverso due strumenti:
per la scuola: ogni insegnante annota periodicamente il punto di crescita di ogni
bambino,
raccoglie le sue osservazioni in un registro che rimane alla scuola.
.
LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
La proposta e la verifica sono momenti indispensabili all'azione educativa e sono il luogo
entro il quale l'insegnante opera secondo la sua originalità ed attento alle esigenze dei
bambino e della classe.
Il collegio docenti si ritrova con cadenza mensile, questo è il momento in cui ciascun
adulto, nella condivisione con gli altri insegnanti, ritrova una consapevolezza rispetto al
compito educativo e dove porta una difficoltà e sa di essere sostenuto. Esso è il momento
privilegiato dove si precisano le finalità e gli obiettivi didattici.
L’AGGIORNAMENTO
A partire dai bisogni e dalle domande che emergono nella pratica della scuola, si
evidenziano aspetti da approfondire che possono diventare contenuti dell'aggiornamento. La
Congregazione offre proposte e riferimenti sia interni che in coordinamento con altre
scuole, riguardanti temi di attualità scolastica e di approfondimento psicopedagogico e
metodologico.
PUBBLICIZZAZIONE DEL P. O. F.
Il POF sarà reso disponibile ai soggetti direttamente coinvolti nel progetto della scuola e
agli altri soggetti in rete che collaborano nel progetto.