Genitori e docenti

Transcript

Genitori e docenti
Genitori e docenti
insieme per educare
al bello della vita nella scuola
Da sempre l’uomo ha bisogno di camminare insieme ad altri e nell’educazione è ancor più necessario
condividere un progetto fra adulti, capace di coinvolgere con pari responsabilità i genitori e i docenti per
creare una alleanza educativa.
Riflettendo sul fenomeno del bullismo l ’Osservatorio regionale della Lombardia ha ritenuto utile proporre a
tutte le scuole della Regione (con l’intento di allargarlo poi a livello nazionale) un “Patto Educativo di
Corresponsabilità tra scuola e famiglia” che non resti sulla carta ma possa essere tramutato in fatti
concreti – coinvolgendo tutti ed in particolare i ragazzi - creare entusiasmo, parlare al cuore ispirandosi
ai grandi valori ideali. Molte volte si è parlato del bisogno di un dialogo serio, rispettoso e costruttivo tra la
famiglia e la scuola ma poche volte ciò si è concretizzato in atti di effettiva corresponsabilità educativa.
Per tentare di affrontare “l’emergenza educativa” tanto cara anche al nostro Santo Padre è oggi
indispensabile unire le forze adulte attorno allo stesso tavolo, per predisporre insieme un progetto educativo
capace di promuovere una cultura preventiva di fronte ai rischi culturali e relazionali della rete, di parlare al
cuore dei ragazzi, di far loro vedere il bello del crescere e dell’apprendere nel rispetto dell’altro.
Ciò si può realizzare se l’insegnante in primis è contento di insegnare, di stare in aula e se i genitori si
sentono ben accolti nella scuola come se fosse una loro casa educativa nella quale si realizza insieme un
progetto di formazione, capace di far crescere la persona attorno ai valori fondanti del rispetto dell’altro,
dei diritti umani, dell’impegno di studio e di lavoro, della gratuità, della legalità e della convivenza civile.
I genitori e i docenti devono tornare ad essere modelli di educazione da imitare dentro la scuola e nella
società, (ben ritorni quindi l’educazione civica nella scuola). In questo contesto si può condividere
pienamente quanto il Ministro ha detto al Meeting di Rimini “Il problema della scuola non sono i soldi ma
la realizzazione di un progetto educativo”. Un progetto educativo condiviso dai docenti e dai genitori,
fondato sul carisma dei fondatori e orientato a costruire il senso e il bello del vivere camminando con
l’uomo che si incontra per la strada.
La “sofferenza educativa” rilevata a volte nei docenti e nei genitori nasce proprio dal sentirsi soli nel
cammino educativo di fronte al potere del gruppo dei pari, dei ragazzi, dei mass media e dei mezzi
tecnologici non certo governati da obiettivi educativi. Per questo motivo serve una alleanza educativa,
occorre tornare al dialogo rispettoso dei ruoli, “guardarsi negli occhi” per scoprire nell’altro un alleato da
difendere perché condivide lo stesso cammino di formazione per il mio e per i nostri figli e non un nemico
da combattere.
Più volte abbiamo detto che gli insegnanti si sentono abbandonati dai genitori e eccessivamente oppressi
dalla burocrazia dallo stato centrale o delle stesse dirigenze scolastiche. Il trovarsi insieme sullo stesso
tavolo ha due obiettivi; il primo è quello di rivalutare il ruolo dell’insegnante facendolo sentire meglio a
scuola, (molti insegnanti si lamentano del poco stipendio ma ancor più del sentirsi soli e poco motivati e
valorizzati!) aiutarlo a riscoprire il bello del suo lavoro facendo tesoro delle molte buone pratiche esistenti
ma poco conosciute e non diffuse, ridandogli inoltre una giusta autorevolezza; il secondo è quello di
rivalutare il ruolo del genitore non relegandolo alla sola partecipazione passiva ma mettendolo al centro del
progetto educativo da realizzare con corresponsabilità in quanto portatore di esperienza educativa di vita
famigliare e genitoriale.
Questo patto sottoscritto insieme deve garantire una pace conveniente tra la famiglia e la scuola, chiedendo
a ciascuna parte di immedesimarsi e comprendere le ragioni ciascuno dell’altro. Sottoscrivere un patto è un
impegno preciso a guardare ciò che accade nella scuola con discernimento, con pacatezza e senza pregiudizi.
Il secondo obiettivo dell’osservatorio è quello di allargare il patto educativo alla comunità (Patto di
Comunità) in cui la scuola opera e vive coinvolgendo i Comuni, le Circoscrizioni, le Parrocchie, gli oratori,
gli educatori e i responsabili delle associazioni culturali e sportive con l’obiettivo di allargare agli adulti del
territorio la responsabilità dell’educazione dei giovani. Nei prossimi mesi si terranno alcuni incontri
specifici per indicare come ciò sia realizzabile, portando altresì alcune esperienze positive già sperimentate
in Lombardia. Tutto ciò si potrà realizzare nelle scuole statali e nelle scuole paritarie.
Non si può terminare la riflessione senza ricordare che tutta la scuola italiana educa e che purtroppo ancora
in Italia esiste una iniquità nei confronti dei genitori che scelgono una scuola pubblica non statale dovendo
sostenere oltre al peso della responsabilità educativa anche quello del costo della scuola che devono pagare
due volte perché già pagano quella statale con le loro imposte. Ci auguriamo che le nuove proposte del
Ministro, creare Fondazioni e assegnare una dote scuola ai genitori con il sistema della quota capitaria per
le scuole accreditate, possano davvero realizzarsi per ripartire con una scuola libera e aperta a tutti con un
unico obiettivo: formare i nostri ragazzi al bello e al gusto della vita da apprendere e sperimentare nella
famiglia, nella scuola e nella comunità civile realizzando insieme un patto educativo con pari
corresponsabilità.
L’esempio di Alex, vincitore dell’oro nella 50 km di marcia alle olimpiadi di Pechino insegna molto, infatti
ha detto: “Non sono felice perché ho vinto ma ho vinto perché sono felice”. Se sei sereno e felice con te
stesso allora vincerai sempre, qualsiasi sia il tuo sport o il tuo lavoro perché anche senza medaglie al collo
sarai un vincente dentro di te, con la tua vita.
Si augura un buono e sereno anno scolastico a tutti i genitori, ai docenti e soprattutto agli alunni.
Il presidente AGeSC Lombardia
Giovanni Battista Forlani
Da Agesc – Associazione Genitori Scuole Cattoliche
LOMBARDIA NOTIZIE - INSERTO REDAZIONALE
DI ATEMPOPIENO OTTOBRE 2008
Pagg. 1 e 2
comune