Le Dogane dell`Unione Europea
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Le Dogane dell`Unione Europea
XVI CORSO di formazione e aggiornamento in diritto tecnica e controllo sugli alimenti L’Unione europea: 500 milioni di abitanti, 27 paesi Stati membri dell’Unione europea Paesi candidati Il Grande allargamento ricompone la frattura dell’Europa 1989 Cade il muro di Berlino – fine del blocco comunista Inizia l’aiuto economico UE: programma Phare 1992 Fissati i criteri per l’adesione all’UE: • democrazia e stato di diritto • economia di mercato funzionante • capacità di attuare le norme europee 1998 Iniziano i negoziati formali per l’allargamento 2002 Il vertice di Copenaghen approva l’allargamento 2007 10 nuovi Stati membri: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria Adesione di Bulgaria e Romania Paesi candidati: Croazia, Islanda, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Turchia © Reuders 2004 I trattati, base per una cooperazione democratica e fondata sul diritto 1958 1952 Trattati di Roma: Comunità economica europea Comunità europea del carbone e dell’acciaio Comunità europea dell’energia atomica (EURATOM) 2009 1987 Trattato di Lisbona Atto unico europeo: nasce il Mercato unico 2003 1999 Trattato di Nizza Trattato di Amsterdam 1993 Trattato sull’Unione europea – Maastricht Libertà di movimento “Schengen”: Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea Rafforzati i controlli alle frontiere esterne dell’UE Intensificata la cooperazione tra le polizie dei diversi paesi Viaggiando nei paesi dell’UE si può acquistare e portare a casa qualunque bene per uso personale UE: un’importante potenza commerciale Sebbene l'UE rappresenti soltanto il 7% della popolazione mondiale, i suoi scambi commerciali con il resto del mondo rappresentano circa un quinto dell'import-export mondiale. Il commercio fra Stati membri rappresenta i due terzi di tutto il commercio comunitario, sebbene i livelli possano variare fra un paese e l'altro. Il mercato unico ha enormemente facilitato gli scambi tra i paesi UE, dal momento che i beni, i servizi, i capitali e le persone possono circolare liberamente al di là dei confini nazionali. Esportazioni verso altri Stati membri espresse come percentuale del totale delle esportazioni di ciascun paese (2005) 100,0 90,0 80,0 76,4 70,0 60,0 89,4 85,4 84,2 77,9 71,8 70,5 63,4 63,4 71,7 62,6 52,9 76,4 79,2 76,3 77,2 69,3 65,3 58,6 51,6 79,8 66,4 56,0 58,4 56,9 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 R ep ub Be lg bl io ic a ( ce BE D an ca ) (C im Z ar G ca ) er (D m K an ia ) Es ( to DE ) ni a ( E Ir l an E) da G re (IE ) c Sp i a ( ag EL ) n F r a (E an S ) ci a (F Ita R) lia ( C ip IT) ro Le ( tto CY ) ni Li a ( L tu Lu V ) ss ani em a bu ( LT ) U rgo ng ( he LU ria ) M (HU Pa a ) es lta ( M iB as T) s Au i (N L st ria ) Po ( lo A T) n Po i rto a (P ga L llo ) Sl (P o T) Sl ven ov i ac a (S ch I) Fi ia ( nl an S K) di a S (F R I) eg vez no ia U (SE ni to ) (U K) 0,0 L'UE è al primo posto come esportatore al mondo e al secondo come importatore. Gli Stati Uniti costituiscono il principale partner commerciale dell’UE , seguiti dalla Cina. Nel 2005 l'UE rappresentava, a livello mondiale, il 18,1% delle esportazioni e il 18,9% delle importazioni. L'UE è anche un importante partner commerciale per i paesi in via di sviluppo, che per lo più esportano le loro merci nell'UE al netto di dazi o con aliquote ridotte. Questo accesso preferenziale al mercato comunitario è destinato a favorire la crescita economica dei paesi più poveri di tutto il mondo. Valori di import-export Totale generale commercio estero agroalimentare ripartito per Unione Europea e Paesi Terzi N.B. valori espressi in migliaia di euro Valori di import-export Ortofrutticoli freschi trasformati tot. ripartito per Unione Europea e Paesi Terzi Valori di import-export Latte e derivati ripartito per Unione Europea e Paesi Terzi Commercio internazionali di alimenti e bevande Import export: andamento dal 2000 al 2008 Import export: suddivisione per generi alimentari Importazioni da paesi terzi e mercato comunitario Condizione essenziale per la libera circolazione delle merci è l’armonizzazione delle normative nazionali, in particolare delle norme in materia di protezione del consumatore. Armonizzare significa definire regole comuni per la produzione ed il commercio comunitari ma anche: Estendere le disposizioni di legge ai prodotti provenienti da paesi Extracomunitari Standardizzare le procedure di controllo sanitario applicabili alle importazioni Adempimenti Import Export Quando si vuole esportare e commercializzare i propri prodotti all’estero bisogna svolgere una serie di adempimenti al fine di dotare la merce degli appositi certificati. CARNET ATA (Admission Temporaire/Temporary Admission) è un documento doganale internazionale che consente l'esportazione temporanea, per un massimo di 12 mesi, di merci destinate a fiere e mostre, materiale professionale o campioni commerciali, senza dover prestare alle dogane alcuna garanzia per l'ammontare dei diritti relativi alle merci stesse. In Italia, l'emissione e la gestione dei Carnets ATA viene effettuata dalle singole Camere di commercio, per conto dell'Unioncamere Italiana. CARNET TIR (Transports Internationaux par Route) è un documento doganale internazionale concepito per agevolare il trasporto di merci 'senza rottura di carico' attraverso una o più frontiere, su veicoli stradali, autotreni e contenitori, dopo aver subito una verifica doganale presso una dogana del Paese di partenza ed essere state da questa sigillate. Adempimenti Import Export MARCHIO INE Per coloro che esportano vini italiani a DOC o a DOCG negli Stati Uniti, Canada e Messico. Il Marchio I.N.E. va richiesto all'ICE - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - tramite la Camera di Commercio competente per territorio. CERTIFICATO DI ORIGINE documento che attesta l´origine delle merci destinate all´esportazione. AGENZIA DELLE DOGANE esercita tutte le funzioni ed i compiti ad essa attribuiti dalla legge in materia di dogane, circolazione di merci, fiscalità interna connessa agli scambi internazionali; in materia di accise sulla produzione e sui consumi. Le Dogane dell’Unione Europea 27 amministrazioni doganali che operano secondo un quadro normativo comunitario Il rilievo dell’attività doganale Nell’Unione Europea ogni anno: il 19% del commercio mondiale passa dalle dogane più di due miliardi di tonnellate di merci transitano per i porti e gli aeroporti dell’U.E. i servizi doganali degli stati membri trattano più di 120 milioni di dichiarazioni doganali - di cui circa 11 milioni sono esaminate dalle dogane italiane. La missione delle dogane in un contesto globalizzato Tutelare la sicurezza dei cittadini Tutelare il bilancio comunitario/nazionale controlli Facilitare il commercio legittimo Favorire la competitività delle imprese velocità Trovare il punto di equilibrio tra controlli efficaci e velocità degli scambi. La complessità dei controlli connessi ad una dichiarazione di import/export Ministero della Salute Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Ministero dello Sviluppo Economico …marchi, qualità e sicurezza prodotti… fino a 73 documenti per dichiarazione doganale, emessi da più di 20 enti Ministero delle Infrastrutture e Trasporti …omologazioni… Esportazione verso Paesi Terzi Il commercio internazionale deve rispondere all’esigenza di garantire la sicurezza degli alimenti in rapporto alla tutela della salute delle persone, ma anche all’esigenza di prevenire la diffusione da un Paese all’altro di malattie di animali e piante. Per prevenire la diffusione di malattie trasmissibili con gli alimenti è necessario conoscere lo stato sanitario e fitosanitario dei luoghi di produzione, avendo riguardo sia delle malattie degli animali e dell’uomo, sia delle malattie delle piante, limitando la spedizione di prodotti alimentari a rischio o provenienti da aree geografiche che in relazione alla natura del prodotto alimentare possono presentare dei rischi. Esportazione verso Paesi Terzi (2) In Italia il controllo Ufficiale sui prodotti alimentari ai sensi dei Regolamenti (CE) 854/2004 e 882/2004 compete ai Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) ed ai Servizi veterinari della ASL, agli organi competenti delle Regioni e Province Autonome in materia di sicurezza degli alimenti e al Ministero della Salute. Il requisito generale per l’esportazione di prodotti alimentari è dunque la conformità alle disposizioni in materia di igiene degli alimenti vigenti nel Paese esportatore; il rispetto dei Regolamenti (CE) 852/2004 e 853/2004 per i Paesi comunitari e quindi per l’Italia è il requisito di base per poter esportare. Esportazione verso Paesi Terzi (3) Ai Paesi terzi devono essere richieste le stesse garanzie di sicurezza per i prodotti che vengono importati in Italia. L’Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO) è un organismo internazionale che si impegna ad eliminare le barriere, anche sanitarie, al commercio laddove non siano comprovati i pericoli sanitari. In tal senso questo organismo si occupa della gestione del contenzioso internazionale, come ad esempio nel caso tra USA ed UE sul divieto europeo di impiego degli ormoni nella produzione delle carni o sulle limitazioni al commercio di prodotti alimentari contenenti OGM (organismi geneticamente modificati). Carni e prodotti a base di carni In generale l’esportazione dall’Italia di carni bovine, ovine e caprine è fortemente limitata a causa degli effetti correlati al pericolo BSE/TSE che ha interessato nel recente passato l’intera Unione Europea. Sì Giappone Esportazione carni suine NO Usa Nel caso della Russia è ammessa l’esportazione di carni bovine, suine, equine, di pollame solo da un limitato numero di stabilimenti individuati dalle Autorità russe sulla base di memorandum firmati con la UE; non ci sono limitazioni per i prodotti a base di carne. Sistema informatico ICARUS Programma informatico che consente alle aziende abilitate all’esportazione di alimenti di inserire annualmente i dati per la ri-certificazione annuale degli stabilimenti, ove prevista, e per la raccolta dei dati sulle attività di controllo svolte negli stabilimenti, nonché i dati relativi ai piani di campionamento e di analisi di laboratorio. ICARUS è attualmente in uso per gli stabilimenti abilitati all’esportazione verso gli Stati Uniti d’America di prodotti a base di carne, sia ai fini della raccolta degli esiti di analisi per i piani relativi alla ricerca di Salmonella e Listeria monocytogenes. Esportazione verso gli Stati Uniti Le autorità americane del FSIS/USDA (Food Safety and Inspection Service/United States Department of Agricolture) e dell’APHIS/USDA (Animal and Plant Health Inspection Service/United States Department of Agricolture) consentono l’esportazione di: prodotti a base di carne cotta, sottoposti a trattamento termico che consenta il raggiungimento di +69°C al cuore del prodotto (mortadelle, prosciutti cotti), prodotti sterilizzati (cotechino) prodotti a base di carne cruda (prosciutto crudo con stagionatura superiore a 400 giorni). Esportazione verso la Federazione Russa Le autorità del Rosselkhoznadzor (Federal Service for Veterinary and Phytosanitary Surveillance) ammettono l’esportazione verso la Federazione Russa di: carni fresche (bovine, equine, suine e pollame) e prodotti a base di carne latte e prodotti a base di latte prodotti della pesca a condizione dell’iscrizione degli stabilimenti in apposite liste per ciascun settore alimentare tenute e pubblicate sul sito del Rosselkhoznadzor e del rispetto della pertinente legislazione. Esportazione verso la Federazione Russa (2) L’esportazione dei prodotti ortofrutticoli freschi è disciplinata dal Memorandum del 26 marzo 2008. I prodotti ortofrutticoli freschi devono risultare conformi agli MRL (livelli massimi residui) per i residui di pesticidi, nitriti e nitrati stabiliti dalla normativa russa. Per quanto riguarda l’esportazione di mele, pere, nettarine e uva da tavola, le partite in esportazione devono essere accompagnate da un referto di analisi favorevole rilasciato da un laboratorio di analisi tra quelli in lista per l’export Russia. Esportazione verso la Federazione Russa (3) Allo scopo di fornire trimestralmente alle Autorità della Federazione Russa i dati relativi all’attività di controllo sui residui di pesticidi è stato predisposto il sistema informatico Icarus Ortofrutta. Gli esportatori iscritti al programma dal 1 gennaio 2011 possono acquisire una propria password di accesso al sistema per inserire i dati relativi ai trattamenti effettuati sui singoli lotti di produzione delle partite esportate in Russia. Nulla osta sanitario all’importazione di alimenti vegetali e materiali a contatto Al momento dell’ingresso nel territorio nazionale (nei porti, aeroporti e dogane interne), tutte le partite di merci di interesse sanitario, compresi gli alimenti di origine non animale destinati al consumo umano, provenienti da Paesi extra-europei, devono essere sottoposte ad un controllo igienico-sanitario a cura dell’Ufficio di sanità marittima e aerea (USMAF) competente territorialmente. Al termine di tali controlli l’USMAF, verificata la non pericolosità della merce, rilascerà il Nulla Osta all’importazione, documento che ne permetterà l’introduzione nel territorio comunitario. Qualora invece dovesse risultare dagli accertamenti effettuati un’accertata pericolosità per la salute pubblica, tali merci saranno dichiarate non-ammissibili all’importazione, e della notizia verranno contestualmente informati, attraverso i competenti uffici centrali del Ministero, gli altri USMAF e tutti gli Stati membri dell’U.E. Conclusioni (1) A fronte di una incrementata attività di importexport NON è ancora in vigore una gestione armonizzata delle regole e dei controlli Conclusioni (2) Le forti pressioni socio-politiche economiche e culturali tra i vari Stati creano delle conflittualità importanti nell’attività di controllo Conclusioni (3) La ristrettezza delle risorse economiche ci costringe ad un controllo a campione che potrebbe rilevarsi poco attendibile e poco concreto nel caso di import da taluni Paesi Conclusioni (4) Il non utilizzo di regole comuni ed armonizzate complica l’attività sia analitica che di vigilanza Conclusioni (5) A fronte delle perplessità su esposte, siamo certi che con la globalizzazione, il libero scambio dei prodotti, sia garantita totalmente la tutela dei consumatori