Città di Cesano Maderno - Comune di Cesano Maderno

Città di Cesano Maderno
Pro v i nc ia d i M o nza e B ria nza
STAFF DEL SINDACO
Comunicato stampa n. 93
Cesano Maderno, 21/07/2010
L’Amministrazione Comunale sostiene il progetto del Team Takhi:
15mila chilometri su un’ambulanza per aiutare la Mongolia
L’Amministrazione Comunale di Cesano Maderno ha concesso il proprio patrocinio al
progetto TeamTakhi, un viaggio di 15mila chilometri a bordo di un’ambulanza con
finalità benefica.
L’equipaggio composto da Daniele Gambino ed Edoardo Legnani parteciperà al Mongol
Rally 2010 e partirà sabato 24 luglio alle ore 15 dalla Triennale di Milano alla volta di
Ulan Bator, capitale della Mongolia.
Il viaggio sarà anche patrocinato dall'Associazione "Amici di Marcello", fondata con
l'intenzione di sostenere giovani artisti, in memoria di un amico scrittore scomparso
prematuramente.
La città di Cesano Maderno sarà doppiamente rappresentata in questa iniziativa
benefica: grazie al decisivo supporto della sezione di Cesano Maderno della Croce
Bianca, il veicolo usato per affrontare il viaggio sarà un'ambulanza, perfettamente
funzionante in tutte le sue parti medico/meccaniche, adeguatamente modificata per
resistere alla traversata e per poter essere infine donata al National Cancer Center of
Mongolia.
E proprio la Protezione civile di Cesano Maderno, nell’ambito della Festa del
volontariato in corso al Velodromo di Sant’Eurosia, ospiterà alcuni team europei
partecipanti al Mongol Rally nel corso della notte precedente alla partenza milanese.
La mattina, l’ambulanza con l’equipaggio scortata dalla colonna di motociclisti dello
IOCI motoclub, che la accompagnerà nei primi chilometri del viaggio, si sposterà in
corteo in piazza Esedra dove verrà accolta dal Sindaco Marina Romanò.
Il momento istituzionale di saluto è previsto attorno alle ore 8,30, a seguire la
comitiva si sposterà verso il capoluogo lombardo prima di iniziare ufficialmente il
proprio percorso.
“Sono orgogliosa del contributo che la città di Cesano Maderno ha saputo garantire a
questa iniziativa in cui solidarietà e avventura si fondono in maniera concreta e
costruttiva – sottolinea il Sindaco Marina Romanò – era doveroso tributare loro il
giusto omaggio, visto lo sforzo e la fatica alle quali andranno incontro”.
P.zza Arese, 12 - CAP 20031 – Centralino 0362/5131 – Fax 0362/500066 – www.comune.cesano-maderno.mb.it
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“E' passato ormai un anno da quando abbiamo scelto di intraprendere questa
avventura, con l'intenzione di coniugare esperienze di viaggio e solidarietà - spiegano
Daniele Gambino ed Edoardo Legnani - La prima associazione che ci ha sorretto è
stata la “Amici di Marcello”, del cui patrocinio andiamo fieri. Col passare dei mesi il
nostro progetto ancora grezzo, è potuto crescere grazie soprattutto a Croce Bianca
Milano, sezione di Cesano Maderno, che ci ha dato fiducia donandoci un'ambulanza da
portare in un ospedale in terra mongola. Il sigillo istituzionale alle nostre speranze è
arrivato con il Patrocinio del Comune di Cesano Maderno, che ci ha poi aiutato
nell'organizzazione di eventi atti alla raccolta fondi nonché, in collaborazione con la
Protezione Civile cesanese, nell'offrire ospitalità presso strutture comunali ad alcuni
team europei, che giungeranno in Italia alla vigilia della partenza milanese del Mongol
Rally. In definitiva la città di Cesano Maderno è divenuta il nostro sostegno principale,
dimostrandosi ricca di solidarietà. Le dobbiamo dunque i nostri più sentiti
ringraziamenti,e il nostro impegno a ben rappresentarla in quella parte di mondo che
andremo ad esplorare”.
IL PROGETTO
Il progetto TeamTakhi nasce dalla volontà di due ragazzi italiani, Daniele Gambino e
Edoardo Legnani, di affrontare il Mongol Rally, corsa internazionale, benefica e non
competitiva, di auto di piccola cilindrata e mezzi di soccorso, ideata dall'associazione
inglese “The Adventurist”. Ogni anno, con partenze da Milano, Londra e Madrid, il
Mongol Rally vede la partecipazione di circa 500 team ad un viaggio via terra, fino a
Ulaan Baatar, capitale della Mongolia.
La spedizione non prevede uso di navigatori satellitari e appoggio tecnico, né vi è una
rotta obbligatoria, se non quella che si vuole percorrere. In questo caso, dall'Italia
attraverso Grecia, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan,
Kazakistan, Russia ed infine Mongolia. Una cavalcata a sirene spiegate attraverso il
Bosforo, Teheran, Samarcanda, la Pamir Highway, e via dicendo fino alla steppa
Mongola.
Per iscriversi alla manifestazione, ogni team si impegna a raccogliere un minimo di
mille sterline, da donare ad associazioni umanitarie attive in Mongolia e paesi limitrofi.
Il TeamTakhi ha scelto Mercy Corps Mongolia e Cesvi (Il futuro del Tagikistan).
Inoltre, con il consenso di “The Adventurist”, il TeamTakhi sostiene un'associazione
che opera in Italia, la UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), da poco
insignita dell'attestato di Benemerenza del Comune di Milano.
Le immagini di viaggio, che verranno raccolte con macchina fotografica digitale e
istantanea, saranno poi impiegate per la diffusione della spedizione, in una logica di
organizzazione di eventi utili alla raccolta fondi.
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IL VIAGGIO
Il Mongol Rally ha una meta: Ulan Bator, capitale della Mongolia.
Non c'è una rotta obbligata per arrivarci, i piloti si spacciano per marinai al timone di
piccole automobili, mezzi di soccorso, moto d’epoca. Una varietà di veicoli più adatti
alla città che ad affrontare quei 10, 15 e anche 17mila chilometri che separano
dall'arrivo.
Chilometri di asfalto più o meno buono, chilometri di sassi e sabbia. Passi montani,
qualche guado ed una decina di frontiere.
Il nastro di partenza italiano sarà teso davanti la Triennale di Milano, stessa cosa
succederà a Londra e Madrid. La durata del viaggio è stimata in un mese, trascorso ad
attraversare i paesi dell’Est Europa per gli equipaggi che tenteranno di seguire le
rotaie dell'Orient Express per orientarsi. Qualcun altro si ritroverà nel mezzo del
Caucaso, altri ancora sceglieranno la via più a sud, tra il Bosforo ed il Mar Caspio, tra
Teheran e Samarcanda.
Meta comune sarà la steppa mongola, dove i mezzi verranno lasciati in beneficienza,
ed i viaggiatori potranno visionare le strutture organizzate dalla associazioni
supportate, prima del ritorno a casa su un aereo.
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