Ambientazione ELFI

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Ambientazione ELFI
ELFI
Cultura e società degli Elfi del nuovo mondo
Gli Elfi autoctoni del nuovo Adra sono creature pittosto schive e riservate, molto concentrati su se stessi, raramente si spingono al di fuori dei propri confini e badano soprattutto molto bene che qualcuno non vi entri, o se lo fa, vogliono sapere per quale motivo.
Il territorio abitato dagli Elfi è praticamente circoscritto da alcuni avamposti a forma di torre, realizzati in pietra, apparentemente presidiati da piccoli nuclei famigliari, non perchè vi sia timore di attacchi, invasioni o simili ma semplicemente per far capire che lì inizia il loro territorio, e che passati quei confini è a loro che si deve rispondere.
Non sono particolarmente aggressivi, tuttavia se vi trovate sul loro territorio anche solo di passaggio, si sentono in dovere di porre numerose domande, e di accompagnarvi nel viaggio non per curare i vostri affari o per protezione, ma per assicurarsi che siate davvero solo di passaggio e che, una volta raggiunto il vostro scopo e magari il prima possibile, da quel territorio, ne usciate.
Le loro costruzioni sfruttano il normale andamento del territorio in cui risiedono, per lo più boscoso, le loro abitazioni, di pregevole fattura architettonica, si trovano sotto il suolo, nelle grotte di basse colline, o sopra agli alberi, collegate da ponti sospesi, archi di pietra e tunnel ampi e spaziosi.
Sono abituati a mimetizzare la loro presenza con l’ambiente circostante, in modo da poter osservare senza essere visti, per questo i loro abiti hanno solitamente il colore del fogliame, cangiante e misterioso a seconda delle stagioni, e tendono a vestire abiti piu scuri e notturni col calare della sera.
Solo le femmine indossano gioielli, ma pochi e poco appariscenti, in quanto la luminosità di pietre e metalli li renderebbe visibili.
Nella società Elfica del nuovo Adra maschi e femmine sono eguali, la longevità è simile a quella degli elfi del vecchio mondo dai quali, è risaputo, è stato presa l’impronta fisiologica.
Come in altre culture, anche in questa alla base della società vi è la famiglia, numerosi sono i figli, che sposandosi con membri di altre famiglie fanno si che un intricata ragnatela sociale tenga unito il popolo intero.
L’ impostazione gerarchica degli Elfi del nuovo Adra ha una struttura quasi militare.
Essendo un popolo molto territoriale e mentalmente chiuso, hanno fatto della disciplina e del controllo una solida base strutturale su cui basarsi.
A seconda dell'esito di prove di propensione e delle armi che può procurarsi, ogni giovane elfo viene assegnato per l'addestramento a tre categorie:
fanti esploratori
arcieri
cavalieri
Ogni giovane elfo deve fare almeno un anno di addestramento, perchè esso gli darà le basi disciplinari utili per vivere nella sua società, a prescindere che poi prosegua in questa "carriera" o meno.
Ogni elfo è libero di intraprendere un proprio percorso professionale, il fatto che la struttura sociale elfica sia di tipo militare­difensivo è di pura cultura organizzativa, NON un imposizione data da governanti o despoti sovrani.
La struttura sociale è semplicemente piramidale, ogni categoria diciamo "Militare" è composta da compagnie più o meno grandi, variabili a seconda di città o villaggi .Ogni compagnia possiede un capitano, e i capitani fanno riferimento un Comandante di Zona, che ha giurisdizione presso una data zona geografica.
I Comandanti di zona, rispondono ai Generali, i quali sono 12 come le famose Torri che distinguono le zone del territorio elfico.
Forma di governo degli Elfi del nuovo mondo
Proprio perchè l’intricata ragnatela delle Famiglie tiene unito il popolo non necessitano di governanti veri e propri, ma hanno comunque dei Rappresentanti che si occupano piu che altro di gestire ed organizzare Le Torri, ovvero gli avamposti a guardia dei confini.
Trattandosi tuttavia di una impostazione di tipo militare i Rappresentanti, che si occupano più della parte sociale e politica,collaborano a stretto contatto con i Generali.
Le Torri, come dicevamo, sono 12 :
Erdael, Narumian, Coinerall, Tasserin, Donaan, Sinserie, Pairne, Banniar, Ilyanor, Maernif, Niyankor, Rannisha.
I loro nomi sono quelli delle prime famiglie che li hanno presidiati, e tali sono rimasti nel tempo anche quando le famiglie che le hanno prese "in carica" sono cambiate, ma è nei pressi di queste Torri che sorgono le città importanti, che hanno quindi lo stesso nome, e formano una linea ideale che passa da una torre all’altra determinando in buona sostanza un confine specifico all'interno del territorio elfico.
All’interno di quella linea il territorio è comune, ed è usato come via di percorrenza, caccia, commerci, pesca, risorsa, campi coltivati e quant’altro: le Torri, e quindi le città, formano una specie di "cortina protettiva" in quanto circondano ed in sostanza proteggono le risorse e la popolazione, al loro interno.
Si mormora che da una torre all'altra un tempo esistesse una vera e propria "Barriera Magica" ma allo stato attuale non pare essere in funzione, ma questa cosa non è certa, potrebbe essere solo "spenta" temporaneamente.
Le famiglie che controllano Le Torri, su mandato ereditario di padre in figlio/a, non hanno particolari privilegi, è semplicemente un dovere, hanno un loro esponente al Consiglio delle Torri, dove di fatto i rappresentanti si ritrovano con i Generali una volta all’anno solo per fare un resoconto sulla situazione presso il loro confine, se ci sono motivi d’urgenza il consiglio delle Torri si riunisce in forma straordinaria, ma ciò accade molto di rado e per fatti piuttosto gravi.
Se un padre non ritiene che tra i suoi figli ve ne sia uno in grado di ereditare la gestione della torre può predere accordi con un’altra famiglia per la cessione.
Ogni famiglia gestisce quindi in propria autonomia, rapportandosi con le altre attraverso una forma di baratto che può essere sia di materiali fisici, cibo, ecc che un baratto di tempo (cosa che all’elfo non manca e quindi ottima moneta di scambio).
Un elfo può fornire un giorno di lavoro presso la bottega di un altro elfo e in cambio questo può dargli della legna, qualche pollo, o quant’altro pattuito.
Geografia del territorio elfico sul nuovo Adra
Il territorio elfico risulta, in linea generale, di linea pianeggiante/collinare, con poche basse montagne nella zona sud.
La perte centrale è per lo più composta da foreste che circondano quasi completamente le coste del Mare Elias, la zona delle foreste è detta “Foreste di Manadran” e sembra che in alcune parti sia del tutto inesplorata in quanto molto intricata e oscura da attraversare.
Gli elfi hanno assegnato a questa zona il nome di Manadran, in onore di Faena Manadran, la giovane figlia di un generale che vi scomparve diversi anni fa durante un addestramento.
Le 12 Torri sono sparse in maniera non casuale sul territorio e creano una cortina di forma ellittica, essa compone il perimetro più interno del territorio elfico, il quale pur seguendone la linea è in ogni caso più grande.
E’ plausibile che vi siano diversi villaggi esterni sparsi lungo la barriera diciamo “Invisibile” formata idealmente dalle torri.
Il fiume Boden attraversa, oltre che i territori Sairax e Orcheschi, anche quello degli elfi fino a raggiungere il Mare Elias.
Il territorio al centro del mare, è sede di una delle Torri, Ilyanor.
Si segnala che in territorio elfico si trova anche il CASTELLO DEGLI EROI, dove i giunti dal vecchio mondo si ritrovano, si segnala tuttavia che il suddetto è comunque al di fuori della barriera data dalle torri.
Conoscenze degli Elfi del nuovo mondo
Raramente qualcuno si è spinto ai loro confini, e rari sono i casi di elfi che sono usciti nel mondo
Hanno, al contrario dei loro predecessori, l’abitudine allo scritto.
Ogni avvenimento viene registrato e appuntato, ogni torre possiede una specie di biblioteca di memorie, alla quale tutti possono accedere, ogni famiglia possiede dei diari, dei verbali di entrate e uscite di merci, di movimenti, ospiti, consumi. La capacità di scrivere e tramandare documenti è la prima cosa che viene insegnata ai bambini, seguita poi da capacità professionali, dall'addestramento militare e dalle capacità pratiche come la caccia e la pesca, l'agricoltura ecc.
Rapporto con il divino degli Elfi del nuovo mondo
Il divino è qualcosa di presente e imprescindibile dalla natura che li circonda, il divino è il bosco, è la terra, non si pongono domande in merito, ne hanno rispetto pertanto cercano di mimetizzare la propria presenza in esso, non vogliono stravolgere il territorio.
Il fatto che le abitazioni stesse si adattino all'ambiente e non sia il territorio avenire “adattato” per fare spazio a loro ci da un idea di quanto l’ambiente venga considerato un entità a se, sconosciuto, misterioso, ma VIVO.
E dato che permette loro di vivere va protetto e circoscritto, senza porsi domande, il territorio e l’ambiente danno senza chiedere, pertanto loro proteggono e preservano senza chiedere.
Non vi è preghiera o adorazione, semplicemente rispetto.
Le uniche costruzioni visibili sono Le Torri, costruite in pietra, ma questa è l’unica concessione architettonica che balza all’occhio, di fatto tutto il resto sembra quasi invisibile dal tanto che è integrato e parte del territorio.
Avvenimenti recenti
Premessa: L’anno 1312 registra uno dei pochi eventi su scala mondiale che la storia di Adra ricordi, un potente Mago e Generale Elfico, Corkèin Ottamross, dopo essere come apparso dal nulla (sembra quasi 300 anni prima) riunisce le famiglie Elfiche e sfida apertamente l’Ordine e il Codex. L’Ordine riunisce un esercito formato da membri di tutte le razze e si porta davanti alla difesa invalicabile data dalla magie delle Torri di Confine elfiche.
L’esercito per mesi rimane sotto le mura e quando lo scoramento stava serpeggiando tra gli armati un’armata Elfica li attacca di sorpresa e li sconfigge.
Corkèin venne incolpato di tutte le morti causate nella battaglia.
Durante le prime fasi della battaglia l’Ordine riuscì a sconfiggere definitivamente il Condottiero Elfico. Come il risveglio dopo un sogno gli Elfi tornano nelle loro terre e la magia difensiva delle Torri fatta cadere. Tutto questo accadde nell’anno 1500.
Per circa 500 anni tutto rimase relativamente tranquillo, fino all’arrivo degli Eroi dell’altro Adra e del ritorno di Corkèin.
Non è chiaro in che momento comparve la profezia o da dove, ma tutti sapevano che all’incirca nell’anno 2012 sarebbero arrivati degli “Eroi” qualcuno che avrebbe dato loro quello che mancava per la creazione della perfezione del creato del Primo.
Fu allestito un castello, lontano da ogni ogni popolazione, fatto apposta per accogliere gli Eroi, il sopracitato Castello degli Eroi, presso il territorio degli elfi.
Strano a dirsi ma la coincidenza vede comparire gli eroi nello stesso momento in cui Corkéin fece ritorno:
attraverso alcune creature, chiamate Gemiti riuscì a ritornare su Adra, come poté raccontare lui stesso. Impresa ritenuta impossibile dall’Ordine, fino a quel momento e con lui i fidati accoliti pronti a servirlo per riprendere il potere.
Una buona fetta di famiglie si sono rimesse sotto il suo comando memori degli antichi fasti, e dato che sono la maggioranza Corkèin si è auto­proclamato di recente Re degli Elfi.
Si mormora che vi siano alcune famiglie che, occultamente, si oppongono e stanno dando vita ad una resistenza interna per ribaltare il potere del Re, ma allo stato attuale senza non si segnalano ancora rappresaglie o significative resistenze.
Il Re elfico si è stabilito con tutta la sua corte presso la Torre Pairne, da sempre giudicata la più importante e prestigiosa, circondato da una protezione umana e magica poiché come è ovvio che sia, teme attentati e colpi di stato.
Si sa comunque che sta cercando di intrattenere rapporti diplomatici con le nuove fazioni.
MAPPA DEL TERRITORIO ELFICO
Gli Elfi nati sul Vecchio Mondo
Gli Elfi erano, almeno sul vecchio Adra, uno dei popoli più onorati dell’intero Reame.
Fu la loro opera di mediazione tra Orchi e Uomini a rendere possibile l’incoronazione di Shivan il Possente agli albori del Regno.
A seconda delle abitudini di vita, dei luoghi di insediamento e dell’aspetto gli Elfi si distinguevano in tre "Rakelm" che nella loro lingua ha un significato molto simile al concetto di Clan pur non essendo completamente la stessa cosa.
I Rakelm conosciuti erano il Rakelm dei Laal, quello degli Estet, quello degli Ishi e quello degli Odd.
I Laal
Gli elfi Laal si stabilirono in maggior parte nel Ducato di Talos.
Diventando una società "urbana" in qunato abili architetti, essi sono stati in grado di erigere città che furono, sul vecchio Adra, prese d’esempio come capolavori dell’urbanistica.
Nonostante la loro storia millenaria essi erano, maggiormente rispetto agli altri elfi, disposti a "scendere al livello degli uomini" quando si trattava di festeggiare qualcosa: erano letteralmente pazzi per le feste e i ricevimenti, adoravano il vino, la birra e le belle donne. Le loro comunità erano guidate dal "Consiglio dei Nove" che fungeva da portavoce della propria comunità e ne decideva le iniziative.
Gli Estet
I loro capelli erano in genere scuri così come i loro occhi, molti degli Estet erano soliti decorare il proprio corpo con tatuaggi dai colori sgargianti.
Il Verde è il colore simbolo di questo Rakelm.
Questi Elfi hanno un odio naturale per tutto ciò che è costruito in pietra mentre adorano scolpire il legno in ogni sua forma.
Purtroppo, data la loro tendenza a chiudersi in se stessi non si sa molto di più sulle loro usanze.
Gli Odd
Il Rosso è il loro colore preferito e indossano sempre almeno un capo di questo colore.
Gli Odd erano considerati eccentrici dagli altri elfi e anche tra le genti di Altarupe venivano ritenuti creature strane e bizzarre.
Spesso sembravano parlare da soli, anche se loro sostenevano di parlare con gli spiriti dell’aria, oppure si svegliavano all’improvviso per cantare ad alta voce nella notte, se si considera anche il fatto che non giravano mai in numero pari perché un loro tabù lo vieta si può capire il perché siano considerati "particolari".
Gli Ishi
Gli Ishi erano differenti dagli altri Rakelm presenti nel Reame.
In primo luogo ci sono le caratteristiche fisiche. Avevano caratteristiche anfibie, pur essendo onnivori, si nutrivano d’acqua dolce e respiravano aria.
Ma avevano anche i piedi palmati, che consentono di nuotare meglio, e delle branchie sul costato con un sistema di filtrazione salina che permetteva loro di sopravvivere qualche mese anche sott´acqua.
Altra particolarità è la pelle semiporosa che richiede una costante umidità per non seccarsi.
Per questo gli Ishi non si avventuravano mai nell´entroterra per più di pochi mesi. Ultimi appunti sulla razza originaria
Sono pochi gli elfi arrivati dal vecchio Adra, sembrano uniti tra loro ma forse sono troppo influenzati dagli umani, ne hanno adottato gli usi, le abitudini, a discapito delle priorità che la razza una volta, imponeva. Disgregati ormai da tempo i rakelm, i pochi sopravvissuti tentano in qualche modo di trovare un luogo per loro ma, almeno nella circostanza attuale, non dispongono ne di unità di gruppo ne di obbiettivi "di razza" da perseguire.
L'integrazione, specie con gli umani, li ha portati a perdere quasi del tutto anche le caratteristiche culturali per cui erano conosciuti, pertanto non stupiamoci se troviamo elfi di fede crondoriana, o di aspetto quasi umanizzato a causa di genie nate da unioni miste tra i vari rakelm.