Tecnologia 1

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Tecnologia 1
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COS'È LA TECNOLOGIA?
Spesso, parlando di tecnologia si intende
qualcosa di moderno, sofisticato, innovativo...
Nelle pagine dei quotidiani dedicate alla
tecnologia, troviamo articoli che parlano di
web, pc, tablet, smartphone.
Ma cos'è davvero la tecnologia?
La tecnologia è la capacità dell'uomo di modificare l'ambiente che lo circonda, prendendo dei
materiali esistenti in natura e modificandoli per ottenere degli oggetti (detti artefatti) che
soddisfino i suoi bisogni.
La tecnologia, intesa come disciplina, studia il processo che porta l'uomo a realizzare un oggetto
finito, partendo da un bisogno, passando per lo studio dei materiali e delle tecniche di lavorazione
e di produzione.
Questo processo è detto procedimento tecnologico, ed è la parte essenziale della tecnologia,
perché è quello che permette le trasformazioni.
Il procedimento tecnologico segue diverse fasi:
• analisi delle necessità ed ideazione dell'oggetto: a partire da un bisogno, che può essere
elementare (bere, mangiare, ripararsi, proteggersi dagli animali, ecc.) o molto più
sofisticato (comunicare a distanza, spostarsi velocemente, divertirsi, ecc.), si immagina un
oggetto che possa soddisfare quel bisogno, definendo quali saranno le prestazioni che
l'oggetto dovrà fornire. Supponiamo, per fare un esempio, che il bisogno sia quello di
bere, e quindi di trasportare dell'acqua. L'oggetto dovrà pertanto:
• essere in grado di contenere dell'acqua, e quindi avere una forma cava
• essere in grado di trattenere l'acqua, e quindi essere impermeabile e magari
avere un coperchio o un tappo
• non pesare troppo, più il contenitore è pesante, meno acqua posso trasportare
• essere facile da maneggiare
• non essere troppo fragile
• ecc.
• ecc.
• progettazione dell'artefatto: definite le prestazioni che l'oggetto deve avere, conoscendo
le caratteristiche dei materiali che si hanno a disposizione e le tecniche di lavorazione di
questi materiali, si decide come sarà l'oggetto che si vuole costruire, che materiali
utilizzare, che forma e che dimensioni dare all'oggetto, come lavorare i materiali, come
decorare l'oggetto, ecc.
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a
•
realizzazione dell'artefatto: in base a quanto definito, i materiali vengono lavorati e
viene costruito l'oggetto, o artefatto, che sarà in grado soddisfare il bisogno iniziale.
Nel caso del nostro esempio, molti sono i materiali che nelle diverse epoche sono stati
utilizzati per costruire contenitori adatti al trasporto dell'acqua, dando origine ad oggetti a
volte molto diversi tra loro, e a volte molto simili.
BARILE
IN LEGNO
CONTENITORI
IN TETRAPAK
BOTTIGLIA
IN VETRO
ANFORA IN
TERRACOTTA
BORRACCIA RICAVATA
DA UNA ZUCCA
BOTTIGLIA IN PLASTICA
OTRE IN PELLE DI ANIMALE
BORRACCIA METALLICA
•
Revisione critica del risultato ottenuto, valutazione del soddisfacimento dei bisogni
iniziali e analisi dei possibili miglioramenti. Ad esempio, nel nostro caso potremmo aver
scelto come tipologia di contenitore un'anfora in terracotta. Potremmo allora chiederci se,
per migliorare il nostro artefatto, non sia il caso di aggiungervi delle maniglie per
afferrarla, o una cinghia a tracolla per trasportarla più facilmente.
Ovviamente, quando il processo riguarda la realizzazione di oggetti semplici, tutto il procedimento
è molto semplice e viene svolto da una sola persona, ma quando riguarda artefatti complessi come,
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ad esempio un'automobile, il procedimento è molto più complesso e viene svolto da molte
persone, a volte poste in luoghi anche molto distanti tra loro.
Queste persone devono poter scambiare informazioni. Per fare questo occorre disporre di un
linguaggio adatto.
È evidente che un linguaggio testuale (cioè fatto di parole) non è l'ideale per descrivere in maniera
univoca e precisa un oggetto.
Ad esempio, nel caso della nostra anfora, chi l'ha ideata potrebbe dare al realizzatore queste
istruzioni:
"Realizzerai un contenitore in
terracotta, alto 120 cm, del diametro
esterno di 30 cm a 1/3 dell'altezza,
di 15 cm a 4/5 dell'altezza, di 20
cm in corrispondenza dell'apertura e
con il fondo a punta.
Gli darai uno spessore di 2,5 cm e
metterai due maniglie in
corrispondenza del collo."
Semplice?
Mica tanto...
20 cm
10 cm
30 cm
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2,5 cm
120 cm
Forse questo è più semplice:
È facile notare che una rappresentazione grafica semplifica molto la trasmissione delle
informazioni, specialmente per oggetti ben più complessi di un'anfora.
Un linguaggio di tipo grafico è quello che noi, nella nostra disciplina, studiamo ed applichiamo: il
disegno tecnico.
Il disegno tecnico quindi:
• è un linguaggio, e come tale deve veicolare informazioni in maniera precisa ed univoca
(ossia senza dare origine ad equivoci)
• è un linguaggio, e pertanto, come l'italiano, l'inglese, e gli altri linguaggi, ha le sue regole,
che sono accettate da tutti, e che vanno rispettate
• trasmette informazioni oggettive, e si differenzia pertanto dal disegno artistico che vuole
invece trasmettere emozioni e stati d'animo
• è essenziale ma completo, in quanto trasmette tutte le informazioni necessarie, e solo
quelle.
Tecnologia e tecnica
Che differenza c'è tra tecnica e tecnologia?
Con la parola tecnica si intende un insieme di modi di lavorare un materiale o un insieme di
materiali per ottenere dei risultati.
Avremo così le tecniche di lavorazione dei metalli, quelle di lavorazione del legno, e così via.
Le diverse tecniche fanno parte del processo di produzione degli oggetti, e quindi fanno parte del
processo tecnologico.
Possiamo quindi dire che tecnica e tecnologia sono due cose differenti, anche se la tecnica fa
parte della tecnologia.
Prof. Paolo Laveroni - 2014
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