Traforo Frejus - Protezione Civile

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Traforo Frejus - Protezione Civile
La sicurezza e la vigilanza nei trafori transalpini:
Monte Bianco, Frejus, Gran San Bernardo
Traforo Frejus
Ing. Pasquale Cialdini
TRAFORO STRADALE DEL FREJUS
Foto degli ingressi sud e nord e del piazzale sud
Interno del Traforo
Posto di Comando e Controllo (PCC) e sala riunioni
Foto dei luoghi sicuri
Posto fisso di soccorso e pronto intervento all’interno del traforo
Foto dei mezzi di soccorso e pronto intervento
Foto del centro di formazione degli addetti al pronto intervento
Ripartizione del traffico in classi Euro
Evoluzione del traffico: raffronto tra Frejus e Monte Bianco (tabella)
Sintesi delle caratteristiche geometriche
Caratteristiche
Lunghezza
Altitudine degli imbocchi
Rampa
Pendenza
Altezza libera – Sagoma limite
Sezione media dello spazio traffico
Larghezza tra piedritti
Larghezza carreggiata
Via di circolazione (V)
Corsia neutralizzata centrale (CN)
Fasce a raso (FR)
Traforo del Frejus
12868 m
Fr : 1228 m – It : 1297 m
0,54% nel senso 1 (Fr It)
Compresa tra l’1,5% (via in rettifilo) e il 3% (nelle curve), in
discesa da Est a Ovest
4,30 m – 4,48 m
46 m²
10,1 m
9m
1 via di 3,55 m per senso
0,60 m + effetto vibratorio
0,65 m
Considerando il senso 1:
Marciapiedi (M)
Marciapiede destro: 0,60 m
M FR
Schema
Marciapiede sinistro: 0,50 m
V
CN
V
Larghezza carreggiata : 9 m
Larghezza tra piedritti : 10,10 m
FR T
Sezione del traforo e Opere Civili
Situazione:
Esercente:
Lunghezza:
Profilo:
Sagoma
limite/stradale:
TMGA (2006)
Velocità ammessa:
Livello di Controllo:
Modane (Fr) – Bardonecchia (It)
GEIE – GEF
12868m
1 canna bidirezionale con 1 corsia
per senso di marcia
4,30m
4696 di cui il 50,4% di automezzi
pesanti
70km/h
D4 – Controllo permanente da parte
del PCC italiano
OPERE CIVILI:
2 corsie di marcia di 3,55m, divise da una doppia striscia
bianca di 0,60 m e associate a una fascia a raso a destra e
una a sinistra di 0,65m
Marciapiedi di 50 e 60cm
5 piazzole di sosta (ogni 2100 m circa)
5 varchi per l’inversione di marcia (ogni 2100m circa)
11 rifugi ventilati e protetti, collegati al condotto dell’aria
fresca.
2 postazioni fisse di soccorso in galleria (PM4100 e
PM8800)
Pozzetti a sifone ogni 100m (1 su 2)
Luoghi sicuri
Numero
PM
1
(rispetto all’imbocco
Distanza dal rifugio
successivo
1480
~4,7 x 4,5 m
623
francese)
2
2103
Dimensioni –
Superficie
2781
Protezione Promat: ~ 80 m da ogni lato
S < 50 m²
Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al
traforo
~ 8m x 6,4 m
Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia
S > 50 m²
Protezione Promat: ~ 55 m da ogni lato
678
~4,7 x 4,5 m
3
Complementi - specificità
1359
S < 50 m²
Protezione Promat: ~ 70 m da ogni lato
Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al
traforo
Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia collegato alla
centrale B
~ 14m x 3,3 m
4
4140
1435
S ~ 46 m
Scompartimento incombustibile > 5 m²
Vicino alla postazione fissa francese
Protezione Promat: ~ 100 m da ogni lato
~4,7 x 4,5 m
5
5575
903
S < 50 m²
~ 8m x 8,9 m
6
6478
630
S > 50 m²
Protezione Promat: ~ 125 m da ogni lato
Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al
traforo
Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia collegato al
laboratorio IN2P3
Scompartimento incombustibile > 5 m²
Protezione Promat: ~ 60 m da ogni lato
~4,7 x 4,5 m
7
7108
1700
S < 50 m²
Protezione Promat: ~ 65 m da ogni lato
Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al
traforo
Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia collegato alla
centrale C
~ 15m x 3,3 m
8
8808
1200
S ~ 50 m²
Scompartimento incombustibile > 5 m²
Vicino alla postazione fissa italiana
Protezione Promat: ~ 100 m da ogni lato
~4,7 x 4,5 m
9
10008
662
S < 50 m²
Protezione Promat: ~ 65 m da ogni lato
Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al
traforo
Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia
~ 8 x 6,4 m
10
10670
688
Scompartimento incombustibile > 5 m²
S > 50 m²
Protezione Promat: ~ 55 m da ogni lato
11
11358
1510
(rispetto all’imbocco italiano)
~4,7 x 4,5 m
S < 50 m²
Protezione Promat: ~ 65 m da ogni lato
Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al
traforo
Schema di evacuazione
Caratteristiche di ogni rifugio
La distanza tra i luoghi sicuri è, in alcuni casi (1359 m, 1435 m, 903
m, 1700 m, 1200 m, 1510 m), di gran lunga superiore alle
disposizioni europee di 500 m.
Per controbilanciare questa non conformità rispetto alla Direttiva
2004/54 sono state prese delle misure di compensazione: 2
postazioni fisse nel traforo con vigili del fuoco 24 ore su 24, 2
navette per l’evacuazione attrezzate e progettate per l’intervento in
ambiente ostile.
6 degli 11 luoghi sicuri non dispongono di scompartimento
incombustibile. Questa non-conformità può essere compensata
dalla messa in sovrappressione rispetto al traforo e dalla protezione
antincendio (porte di livello di resistenza N2). La propagazione dei
fumi e del calore verso le via di fuga situate dietro le uscite di
soccorso sono quindi prevenute.
Questi stessi 6 luoghi sicuri non hanno una superficie di 50 m². Va
precisato che si tratta di vecchi rifugi che risalgono alla costruzione
del traforo, ma che sono stati rinnovati e messi in conformità dal
punto di vista della ventilazione, della resistenza al fuoco, della
possibilità di fuga (condotto di aria fresca) e delle comunicazioni
(audio + video).
Nota Bene: I servizi di sicurezza interna dispongono di barelle flessibili che
possono essere utilizzate nel passaggio da luogo sicuro a condotto.
Dotazioni impianti (elettrico, antincendio, ventilazione, )
ALIMENTAZIONE ELETTRICA:
Doppia alimentazione AT (Fr+It) con soccorso
reciproco + rete AT nel traforo
1 Gruppo elettrogeno a ciascun imbocco
20 + 1 (laboratorio IN2P3) vani AT distribuiti nel
traforo + centrali + imbocchi associati ai GT0
Ondulatori per apparecchiature di sicurezza (esclusa
l’illuminazione)
IMPIANTI di VENTILAZIONE
6 centrali di ventilazione (1 a ogni imbocco + 1
doppia a 4000m da ogni imbocco)
Captatori CO (8) + opacimetri (10) + anemometri (25)
DISPOSITIVI ANTINCENDIO:
Estrazione fumi semitrasversale
2 estintori per nicchia di sicurezza, per nicchia
antincendio, per ogni rifugio
Idranti antincendio ogni 130m alimentati da 2 serbatoi
(500m3 gravitazionale lato Italia + 250m3 in sovrappressione
lato Francia)
Impianti: illuminazione, comunicazione, rilevamento, segnaletica.
ILLUMINAZIONE:
Normale + Potenziata agli imbocchi + Soccorsa (GE)
Illuminazione delle infrastrutture (nicchie + rifugi + condotti
aria fresca/viziata + centrali di ventilazione)
Boe per la segnaletica direzionale ogni 20m + Boe blu per le
distanze di sicurezza (150m)
SISTEMI DI RILEVAMENTO:
241 telecamere di cui 204 della segnalazione automatica
incidenti + 11 nei rifugi + 5 nelle piazzole di sosta + 21 sui
piazzali di accesso
Rilevamento incendio nei vani AT e GTO
Sagoma + portale termografico agli imbocchi
Misurazione velocità+distanza di sicurezza tra i veicoli
COMUNICAZIONE:
Colonnina ogni 265m + Pulsante SOS ogni 20m
Radiodiffusione esercente soccorsi + integrazione di
annunci di emergenza
SEGNALETICA:
Cartelli stradali (regolamento del traffico)
Semafori + PMV ogni 530 m (traffico – chiusura)
Segnaletica di sicurezza (nicchie – rifugi)
Barriere di chiusura ad ogni pedaggio
Ventilazione
Il traforo è ventilato da un sistema di tipo semitrasversale (mandata di
aria fresca e aspirazione di aria viziata) distribuito lungo tutto il traforo.
Il traforo è suddiviso in 6 sezioni di ventilazione lunghe 2100 m circa:
•Le sezioni 1 e 6 sono alimentate rispettivamente dalla centrale di
ventilazione dell’imbocco francese (A1) e italiano (D6)
•Le sezioni 2 e 3 sono alimentate rispettivamente dalle centrali B2 e B3
situate a circa un terzo della lunghezza traforo (4000 m) lato Francia. Un
pozzo verticale di 700 m comprendente un muro divisorio che separa i
due condotti assicura il passaggio dell’aria fresca e dell’aria viziata tra la
centrale e l’esterno. Il pozzo di ventilazione si trova a circa 2000 metri di
altitudine.
•Le sezioni 4 e 5 sono alimentate rispettivamente dalle centrali C4 e C5
situate a circa un terzo della lunghezza del traforo (4000 m) lato Italia.
Due pozzi con un’inclinazione di circa 40° e una lunghezza di 700 m
assicurano il passaggio separato dell’aria fresca e dell’aria viziata.
Ogni sezione è alimentata da due ventilatori di aria fresca gemellati e
funzionanti sulla stessa rete e da due ventilatori di aria viziata gemellati
che funzionano in parallelo e sono alimentati il primo dal cavo EDF, e il
secondo dal cavo ENEL. I ventilatori sono di tipo assiale, a due velocità e
a pale variabili per consentire la regolazione in continuo delle portate.
Il condotto di aria fresca e di aria viziata è situato nella volta del traforo.
Una parete verticale separa la sezione aria viziata, posta sul lato Ovest
dalla sezione aria fresca posta lato Est.
Le capacità del sistema di ventilazione sono le seguenti:
Portate unitarie: Aria fresca: 127,5 m3/s; Aria viziata: 104 m3/s
Portate totali massime: Aria fresca: 1530 m3/s; Aria viziata: 1250 m3/s.
Schema sinottico di ventilazione
Schema sinottico di aspirazione fumi
Estrazione dei fumi
Il principio dell’estrazione dei fumi consiste nell’estrarre i fumi
attraverso 10 serrande (su L = 1300 m) in corrispondenza con
l’incendio. Con cassetto scorrevole motorizzato e di superficie
equivalente di 1m² (0,80 x 1,25m). Le serrande sono controllate dal
regolatore. L’obbiettivo è di concentrare le capacità di estrazione al
livello dell’incendio e di evitare la dispersione dei fumi. :
• Estrazione: 280 m3/s su 10 serrande nell’area centrata sull’incendio,
• Mandata del 30% della portata massima su tutto il traforo.
• Le capacità delle centrali non interessate dall’estrazione dei fumi sono
impiegate per controllare la corrente di aria longitudinale secondo i
seguenti principi:
oincendio nelle 2 sezioni vicine all’imbocco del traforo in
sovrappressione atmosferica: mandata a forte regime sull’altra parte
del traforo
oincendio nelle 2 sezioni vicine all’imbocco in sottopressione
atmosferica: estrazione a partire dalla centrale sotterranea ubicata
dall’altro lato
oincendio nelle 2 sezioni centrali: messa in opera dei due principi
precedenti secondo ∆P tra gli imbocchi
Su tutto il traforo è mantenuto un regime di mandata allo
scopo di rendere sicuro il condotto di aria fresca per l’eventuale
passaggio delle squadre di soccorso.
È stata assunta l’ipotesi del sistema di estrazione dei
fumi a T0+2 minuti, in cui T0 è il principio dell’incendio. Si considera
che il pieno regime dei ventilatori è ottenuto 30 secondi dopo
l’attivazione.
Schema del principio di ventilazione
AV 11
AV 12
AF 11
AF 12
Puits français
USINE A1
extérieure
Tympan AF
AF 21
AF 22
AV 21
AV 22
AV 31
AV 32
USINE B2 + B3
souterraine
AF 31
AF 32
Trappes de
désenfumage
Puits italiens
AF 41
AF 42
AV 41
AV 42
AV 51
AV 52
USINE C4 + C5
souterraine
AF 51
AF 52
AF 61
AF 62
AV 61
AV 62
USINE D6
extérieure
Mezzi di lotta anticendio
Estintori
Di tipo a 6 kg di polvere polivalenti (ABC), sono così posizionati:
Senso (F-I): 2 ogni 130 m nelle nicchie antincendio,
Senso (I-F): 2 ogni 265 m nelle nicchie di sicurezza.
Altri estintori sono presenti nei vani AT, nelle centrali di ventilazione, nelle
gallerie agli imbocchi dei pozzi, nei locali tecnici e operativi, nei veicoli di
sicurezza, presso ogni GT0 nonché su entrambi i piazzali.
Alimentazione idrica
Una condotta di acqua che fornisce una portata di 120 m3/h tra 0,45 e
0,8MPa è situata lungo il canale di scolo Ovest. Alimenta 99 idranti
antincendio omologati di un diametro nominale di 100 mm, posti ogni 132
m sul piedritto Ovest.
Ciascun idrante nella tratta francese è dotato di due prese di 65 mm e una
presa di 100 mm e, nella tratta italiana, di tre prese di 70 mm. Un
regolatore (ubicato al centro del traforo) regola la pressione della rete.
Sono inoltre disponibili: un idrante vicino a ciascuna delle centrali poste agli
imbocchi e due idranti su ciascun piazzale.
La condotta, collegata a un serbatoio di una capacità di 500 m3
(gravitazionale) situato sul piazzale italiano, può anche essere alimentata
dal serbatoio (di soccorso) del piazzale francese (250 m3, in
sovrappressione). Valvole di separazione predisposte ad intervalli di 2000
m circa consentono di isolare la condotta durante gli interventi tecnici. Le
sezioni non isolate possono essere alimentate indifferentemente da un
imbocco o dall’altro
RILEVAMENTO INCENDIO
Rilevamento incendio in galleria
Il rilevamento in galleria è realizzato mediante il sistema di
segnalazione automatica degli incendi «rilevamento fumi».
Rilevamento incendio nei locali tecnici
Un sistema di detenzione incendio è installato in ogni
condotto d’aria fresca.
I gruppi elettrogeni principali (GE agli imbocchi), i GT0 20 e
01, i locali informatici di supervisione francese e italiano
nonché il vano AT 23 (piazzale francese) sono provvisti di un
impianto automatico di rilevamento e di spegnimento.
Mezzi di soccorso
Servizio di sicurezza interno
Il servizio di sicurezza è controllato dalla direzione di esercizio con la missione di garantire la rapidità dell’impegno dei mezzi di
intervento ed un alto livello di competenza ed efficienza degli addetti alla Sicurezza del Traforo.
L’organizzazione prevede una squadra per piazzale e due squadre in galleria.
Mezzi su ciascun piazzale
Mezzi di intervento:
3 autopompe antincendio, 4 ruote motrici, abitacolo pressurizzato, alimentaz. motore con circuito inter. e telecamera termica.
1 quad con sistema antincendio (moto a 4 ruote) per gli spostamenti rapidi e l’estinzione degli incendi precoci.
5 veicoli di pattugliamento, dotati di materiale per l’intervento chimico e di materiale per la disincarcerazione.
Mezzi di evacuazione
1 ambulanza per il trasporto dei feriti,
1 veicolo bidirezionale per l’evacuazione, con abitacolo pressurizzato ORTHROS (capacità 25 persone).
1 Veicolo leggero per l’evacuazione
Postazioni fisse in galleria
Le postazioni fisse sono ubicate in prossimità dei rifugi 4 e 8. Ogni postazione è dotata di:
Equipaggiamento: 3 display del sistema di Segnalazione Automatica degli Incidenti, 1 display di videosorveglianza, Console di
selezione delle telecamere, Radio TETRA, Collegamento telefonico, Sirena di allarme attivata dal PCC.
Mezzi:
1 autopompa TITAN 1700, a 4 ruote motrici, abitacolo pressurizzato, riserva di aria per l’aliment. motore, e telecamera termica,
1 veicolo di pattugliamento
Mezzi di soccorso: navetta di evacuazione
Mezzi di soccorso: veicoli di pronto intervento delle squadre interne
Programma di miglioramento / adeguamento alla direttiva 2004/54
Riepilogo degli scostamenti individuati
Gli scostamenti sono stati individuati in base ad un raffronto
tra le dotazioni presenti nel traforo e le prescrizioni della
direttiva 2004/54/CE, della circolare
francese n. 2000-63 e della circolare italiana del 6 dic. 1999.
Nelle diapositive seguenti sono riportati gli scostamenti
suddivisi in tre gruppi:
•Scostamenti esistenti risolti con il programma di
miglioramento
•Scostamenti esistenti che saranno risolti con la
realizzazione della galleria di sicurezza
•Scostamenti esistenti e non considerati né nel programma
di miglioramento né nella realizzazione della galleria di
sicurezza.
Tabella: Scostamenti esistenti risolti con il programma di miglioramento
Rispetto alla direttiva europea
2004/54/CE
Rispetto all'istruzione tecnica francese
2000-63
Ventilazione di estrazione fumi :
Il sistema di estrazione dei fumi
tiene
conto
soltanto
della
differenza di pressione tra i due
imbocchi.
Funzionam. in presenza di calore
dei ventilatori di estrazione aria
viziata:
i
ventilatori
all’atto
dell’istallazione, non erano soggetti a requisiti di resist. al fuoco.
Resistenza al fuoco delle serrande
di estrazione dei fumi:
I dati relativi alle serrande attuali
sono imprecisi.
Artt. 2.9.1 e 2.9.5.
Controllo del calore e dei fumi in
caso d'incendio, misura perman.
della velocità dell'aria per
adeguare la ventilazione
Articolo 2.18.
Il livello di resist. al fuoco di
tutte le attrezzature del traforo
mira a mantenere le funzioni in
caso di incendio
Articolo 2.18.
Idem c.s.
Articolo 3.2.2 :
Limitare a 1,5 m/s la vm
dell’aria
longitud. in zona di estrazione. Portata
minima di estrazione pari a 110 m3/s,
distribuita su lunghezza max di 600 m.
Articolo 7.4 :
400° C per 2 ore per un traforo aperto
al traffico di merci pericolose.
Illuminazione del traforo:
Alimentazione per sezioni di
750 m. La resistenza e la reazione
al fuoco dei cavi sono difficili da
precisare data la loro vetustà.
OK
Alimentazione
elettrica
disposizione dei soccorsi.
a
OK
I pulsanti d'allarme non indicano
che la chiamata è stata ricevuta.
Distanza tra le colonnine SOS :
Da 122 m a 288 m, con una media
di 256 m nel senso Francia-Italia, e
da 201 m a 316 m con una media
di 261 m.
Scostamento
Rispetto alla circolare
italiana del 6 dic.
1999 /Anas 2009
OK
OK
ANAS 2009 :
400 °C per 90 min
Trattamento dello scostamento
Riguardo all'art. 2.9.5., il Comitato di
Sicurezza (18-19 sett. 2006) ha ritenuto
che «occorre aspettare la definizione
del progetto prima di pronunciarsi sulla
conformità del progetto in corso
Questi ventilatori saranno sostituiti.
Sarà
firmato
un
contratto
di
progettazione e direzione lavori nel
2011 con l'obiettivo di indire una gara
d'appalto per il 2012.
Tutti i criteri sono stati presi in
considerazione per le prove di
resistenza al fuoco delle grandi
serrande.
Tali
serrande
saranno
operative nel 2010.
Il rinnovo completo dell'illuminazione è
programmato in conformità alle indicaz.
Del Comitao di sicurezza (lettera di
dicembre 2009 dei Sigg.ri Cialdini e
Garnier).
Articolo 4.4.2 :
Il funzion. delle serrande deve
assicurare le seguenti condizioni:
- 400°C per 15 minuti ;
- 200°C per un'ora
Articolo 4.4.1 :
Sezionamento richiesto di 600 m.
Resistenza al fuoco CR1 per i cavi
dell'illuminazione di sicurezza. Reaz. al
fuoco C1 per tutti i cavi in galleria.
Articolo 3.1 :
Presa P+T+N 3,5 kVA
disponibili
anziché 3P+T+N da 12 kVA
OK
OK
Le prese 3P + T +N de 12 kVA saranno
aggiunte nell'ambito del programma di
rinnovo dell'illuminazione
OK
Articolo 3.9 :
I pulsanti d'allarme devono indicare che
la chiamata è stata ricevuta.
OK
Articolo 2.10.3
Distanza tra le colonnine SOS
inferiore a 250 m.
Articolo 2.4 :
Nicchie di sicurezza ogni 200 m circa.
OK
In corrispondenza con ogni pulsante
SOS è prevista la segnaletica, in 3
lingue (F, I, UK), che indica che
l’informazione
è
trasmessa
in
automatico al PCC.
L'unico scostamento superiore a 300 m
è stato eliminato con l'installazione di
una colonnina supplementare nella
nicchia 48 nel 2009 (rinnovo della rete
di comunicazione di emergenza) (1)
Non rispetto della
circolare 6 dic. 1999
Nota (1) In occasione della riunione del 18 e 19 settembre 2006, il Comitato di Sicurezza ha ritenuto che dei pulsanti SOS dislocati ogni 20 m su entrambi i lati, degli idranti antincendio e degli estintori
ogni 130 m potrebbero compensare tale scostamento rispetto alla Direttiva Europea. Rimane tuttavia necessario chiedere una deroga alla Commissione europea su questo punto
Scostamenti esistenti risolti con la realizzazione della galleria di sicurezza
Rispetto alla circolare
italiana del 6 dic.
1999/ANAS 2009
Rispetto alla direttiva
europea 2004/54/CE
Rispetto all'istruzione tecnica
francese 2000-63
Distanza tra i luoghi sicuri:
L’interdistanza è in alcuni casi (1359 m,
1435 m, 903 m, 1700 m, 1200 m,
1510 m) nettamente superiore alla
prescrizione europea di 500 m.
6 rifugi degli 11 esistenti non sono
dotati di SAS con superficie < 50 m²
Sono stati rinnovati e resi conformi per
ventilazione, resist.fuoco, comunicazioni
(audio+video), vie di fuga (canale a.f.).
Articolo 2.3.3 e allegato I
– 2.3.3, 2.3.7 e 2.3.8
La distanza tra i luoghi
sicuro
dall’altro
deve
essere di massimo 500 m
OK
Articolo 2.2:
Dei sistemi di evacuazione e
protezione degli utenti devono
essere
predisposti
ad
una
interdistanza di circa 400 m.
Articolo 2.2.2:
Scompartimento
incombustibile
richiesto e superficie di almeno
50m²
OK
Con la costruzione della galleria, i nuovi
rifugi (rami) con interdistanza media 368 m
permetteranno di rispettare l’interdistanza
della 2004/54/CE. (*).
OK
Questi rifugi non saranno più utilizzati dopo
la costruzione della galleria di sicurezza.
Nell'attesa, questa non conformità può
essere compensata mettendo l’intero rifugio
in sovrappressione rispetto al traforo.
Accessibilità luoghi sicuri alle persone
con mobilità ridotta: Situazione attuale
variabile secondo il tipo di luogo sicuro.
Sistema di sonorizzazione dei luoghi
sicuri.
Livello di resistenza al fuoco della
soletta: Resistenza secondo la curva
HCM di circa 60 minuti. Nella situazione
attuale, il crollo della soletta potrebbe
danneggiare dei circuiti non colpiti
dall'incendio.
OK
Articolo 2.9 :
L'accesso deve essere possibile.
OK
Sarà trattato nei nuovi luoghi sicuri.
OK
Articolo 3.4 : Deve essere separato
dalle chiamate di emergenza.
Articolo 4.3.2 :
Resistenza di livello N2 per
l'evacuazione degli utenti nel
condotto di aria fresca (120 minuti
secondo la curva HCM).
OK
Sarà trattato nei nuovi luoghi sicuri.
OK
La galleria consentirà di non utilizzare più il
condotto di aria fresca per l’evacuazione
degli utenti e servirà a mettere in sicurezza
le reti. Il Com. Sic. nel 2002 ha approvato la
proposta di roteggere la soletta in
corrispond. dei rifugi (lastre di Promatec).
Illuminazione del traforo:
Illuminazione di sicurezza non collegata
alla rete soccorsa senza interruzione.
OK
Articolo 3.1.1 :
sicurezza deve
da
rete di
interruzione con
OK
Contemporaneamente alla costruzione della
galleria, si è previsto di mettere in sicurezza
l'alimentazione dell'illuminazione di sicurezza
tramite ondulatori con autonomia > 30’.
Scostamento
Art. 2.17.3: i circuiti
elettrici, di misura e di
controllo non colpiti da
incendio non devono
venire danneggiati
L’illuminazione di
essere alimentata
soccorso
senza
autonomia > 30’.
Trattamento dello scostamento
Assenza di protezione adeguata per i Allegato 1, art. 2.18: La Articolo
4.4.1 :
Alimentazione Articolo 3.4.2.12 ANAS Il progetto di galleria di sicurezza prevede:
cavi di alimentazione in energia dei vani resistenza al fuoco delle elettrica e teletrasmissioni
2009:
Caratteristiche la realizzazione di nuove stazioni tecniche
ad alta tensione e delle reti di attrezzature del traforo è
(ST) e di nuovi condotti per i cavi di
«Se non è utile assicurare la tenuta ignifughe impianti: la
comunicazione. I cavi di alimentazione e destinato a continuare ad
alimentazione e le reti di comunicazione.
resistenza
al
fuoco
al fuoco degli impianti in galleria, è
quelli di comunicazione sono posti assicurare le funzioni di
posti sotto la carreggiata e protetti dal fuoco
delle
attrezzature
deve
indispensabile
mantenere,
in
direttamente sulla soletta nel condotto sicurezza necessarie in
e il trasferimento delle attrezzature che sono
corrispondenza di un incendio, la consentire di assicurare
di aria fresca. I cavi di comunicazione caso d'incendio.»
situate nei condotti di aria fresca nelle nuove
condizioni
di
sicurezza
continuità
dell'alimentazione
sono posti sotto il marciapiede senza
ST o nei luoghi sicuri.
in
caso
d'incendio.
elettrica e delle teletrasmissioni.»
protezione suff. al fuoco.
Nota(*): In attesa dei nuovi rifugi per la riduzione dei rischi sono attive: 2 postazioni fisse in galleria, 2 navette di evacuazione ben equipaggiate.
Scostamenti non risolti né con il programma di miglioramento né con la
galleria di sicurezza
Scostamento
Distanza tra le boe :
Attualmente di 20m
Sezionamento dell'alimentazione
delle boe :
Attualmente di 750m
Marciapiedi :
La larghezza nel senso Italia ->
Francia è di soli 50 cm contro i
60 cm
richiesti
dall'istruzione
tecnica. Inoltre, ad h= 1,50 m, ci
sono 65 cm anziché 75 cm
Lavori di viabilità per l'inversione
di marcia dei veicoli di soccorso in
galleria (adesso solo 4).
Interdistanza delle serrande di
estrazione dei fumi :
130 m.
Canalette:
Dei pozzetti a sifone sono
dislocati ogni 50m. Non ci sono
canali di scolo a fessura.
Pendenza trasversale :
Da 1,5% a 3%.
Rispetto alla direttiva europea
2004/54/CE
OK
OK
OK
Rispetto alla circolare
italiana del 6 dic.
1999/ANAS 2009
Rispetto all'istruzione tecnica
francese 2000-63
Articolo 3.3 :
Deve essere di 10 m.
Articolo 4.4.1 :
Deve essere di 100 m.
OK
Art 2.1.2 :
Larghezze minime di:
-0,60 m al livello del suolo
-0,75 m ad una altezza
1,50 m al di sopra del suolo
OK
OK
La situazione attuale della distanza e del
sezionamento delle boe è stata presa in
considerazione nello stato di riferimento
scelto per l’analisi dei rischi prevista
dall'articolo 13 della direttiva europea.
Una deroga permanente è stata
autorizzata dal Comitato di Sicurezza del
10 e 11 ottobre 2001.
di
OK
Article 2.3.1 :
L'inversione di marcia con solo
marcia indietro sotto 3,50 m di
altezza deve essere prevista
ogni 800 m.
OK
OK
Article3.2.2 :
100 m al massimo.
OK
OK
Article 7.2.3 :
Canali di scolo a fessura
continua per i trafori aperti al
traffico di merci pericolose.
Article 7.2.2 :
Pendenza trasversale di 2%
rchiesta per i trafori aperti al
traffico di merci pericolose.
OK
OK
Trattamento dello scostamento
OK
Scostamento non trattato. Deroga
permanente del CS del 10 e 11 ottobre
2001 per uno ogni 2100 m. Occorre
segnalare che ci sono solo 4 inversioni di
marcia dopo la sistemazione dello
scompartimento incombustibile n.6.
Scostamento non trattato. Deroga
permanente validata in sede di CS del
10/11 ottobre 2001
Deroga permanente (compensata dal
transito in convoglio dei veicoli MADA (CS
del 10-11 ottobre 2001)
Tale scostamento non è stato trattato
esplicitamente dal CS del 10-11 ottobre
2001.
Una
proposta
di
deroga
permanente motivata dalle stesse ragioni
di cui sopra è sottoposta al CS.
Elenco e analisi degli incidenti e inconvenienti significativi
Riepilogo incidenti 2001 - 2009
Incidenti 2001 – 2006 (giugno)
Incidenti 2006 (luglio) – 2009 (luglio)
Esercitazioni 2007 - 2009