Traforo Frejus - Protezione Civile
Transcript
Traforo Frejus - Protezione Civile
La sicurezza e la vigilanza nei trafori transalpini: Monte Bianco, Frejus, Gran San Bernardo Traforo Frejus Ing. Pasquale Cialdini TRAFORO STRADALE DEL FREJUS Foto degli ingressi sud e nord e del piazzale sud Interno del Traforo Posto di Comando e Controllo (PCC) e sala riunioni Foto dei luoghi sicuri Posto fisso di soccorso e pronto intervento all’interno del traforo Foto dei mezzi di soccorso e pronto intervento Foto del centro di formazione degli addetti al pronto intervento Ripartizione del traffico in classi Euro Evoluzione del traffico: raffronto tra Frejus e Monte Bianco (tabella) Sintesi delle caratteristiche geometriche Caratteristiche Lunghezza Altitudine degli imbocchi Rampa Pendenza Altezza libera – Sagoma limite Sezione media dello spazio traffico Larghezza tra piedritti Larghezza carreggiata Via di circolazione (V) Corsia neutralizzata centrale (CN) Fasce a raso (FR) Traforo del Frejus 12868 m Fr : 1228 m – It : 1297 m 0,54% nel senso 1 (Fr It) Compresa tra l’1,5% (via in rettifilo) e il 3% (nelle curve), in discesa da Est a Ovest 4,30 m – 4,48 m 46 m² 10,1 m 9m 1 via di 3,55 m per senso 0,60 m + effetto vibratorio 0,65 m Considerando il senso 1: Marciapiedi (M) Marciapiede destro: 0,60 m M FR Schema Marciapiede sinistro: 0,50 m V CN V Larghezza carreggiata : 9 m Larghezza tra piedritti : 10,10 m FR T Sezione del traforo e Opere Civili Situazione: Esercente: Lunghezza: Profilo: Sagoma limite/stradale: TMGA (2006) Velocità ammessa: Livello di Controllo: Modane (Fr) – Bardonecchia (It) GEIE – GEF 12868m 1 canna bidirezionale con 1 corsia per senso di marcia 4,30m 4696 di cui il 50,4% di automezzi pesanti 70km/h D4 – Controllo permanente da parte del PCC italiano OPERE CIVILI: 2 corsie di marcia di 3,55m, divise da una doppia striscia bianca di 0,60 m e associate a una fascia a raso a destra e una a sinistra di 0,65m Marciapiedi di 50 e 60cm 5 piazzole di sosta (ogni 2100 m circa) 5 varchi per l’inversione di marcia (ogni 2100m circa) 11 rifugi ventilati e protetti, collegati al condotto dell’aria fresca. 2 postazioni fisse di soccorso in galleria (PM4100 e PM8800) Pozzetti a sifone ogni 100m (1 su 2) Luoghi sicuri Numero PM 1 (rispetto all’imbocco Distanza dal rifugio successivo 1480 ~4,7 x 4,5 m 623 francese) 2 2103 Dimensioni – Superficie 2781 Protezione Promat: ~ 80 m da ogni lato S < 50 m² Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al traforo ~ 8m x 6,4 m Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia S > 50 m² Protezione Promat: ~ 55 m da ogni lato 678 ~4,7 x 4,5 m 3 Complementi - specificità 1359 S < 50 m² Protezione Promat: ~ 70 m da ogni lato Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al traforo Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia collegato alla centrale B ~ 14m x 3,3 m 4 4140 1435 S ~ 46 m Scompartimento incombustibile > 5 m² Vicino alla postazione fissa francese Protezione Promat: ~ 100 m da ogni lato ~4,7 x 4,5 m 5 5575 903 S < 50 m² ~ 8m x 8,9 m 6 6478 630 S > 50 m² Protezione Promat: ~ 125 m da ogni lato Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al traforo Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia collegato al laboratorio IN2P3 Scompartimento incombustibile > 5 m² Protezione Promat: ~ 60 m da ogni lato ~4,7 x 4,5 m 7 7108 1700 S < 50 m² Protezione Promat: ~ 65 m da ogni lato Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al traforo Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia collegato alla centrale C ~ 15m x 3,3 m 8 8808 1200 S ~ 50 m² Scompartimento incombustibile > 5 m² Vicino alla postazione fissa italiana Protezione Promat: ~ 100 m da ogni lato ~4,7 x 4,5 m 9 10008 662 S < 50 m² Protezione Promat: ~ 65 m da ogni lato Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al traforo Allestito in un vecchio varco per l’inversione di marcia ~ 8 x 6,4 m 10 10670 688 Scompartimento incombustibile > 5 m² S > 50 m² Protezione Promat: ~ 55 m da ogni lato 11 11358 1510 (rispetto all’imbocco italiano) ~4,7 x 4,5 m S < 50 m² Protezione Promat: ~ 65 m da ogni lato Senza scompartimento incombustibile, ma in sovrappressione rispetto al traforo Schema di evacuazione Caratteristiche di ogni rifugio La distanza tra i luoghi sicuri è, in alcuni casi (1359 m, 1435 m, 903 m, 1700 m, 1200 m, 1510 m), di gran lunga superiore alle disposizioni europee di 500 m. Per controbilanciare questa non conformità rispetto alla Direttiva 2004/54 sono state prese delle misure di compensazione: 2 postazioni fisse nel traforo con vigili del fuoco 24 ore su 24, 2 navette per l’evacuazione attrezzate e progettate per l’intervento in ambiente ostile. 6 degli 11 luoghi sicuri non dispongono di scompartimento incombustibile. Questa non-conformità può essere compensata dalla messa in sovrappressione rispetto al traforo e dalla protezione antincendio (porte di livello di resistenza N2). La propagazione dei fumi e del calore verso le via di fuga situate dietro le uscite di soccorso sono quindi prevenute. Questi stessi 6 luoghi sicuri non hanno una superficie di 50 m². Va precisato che si tratta di vecchi rifugi che risalgono alla costruzione del traforo, ma che sono stati rinnovati e messi in conformità dal punto di vista della ventilazione, della resistenza al fuoco, della possibilità di fuga (condotto di aria fresca) e delle comunicazioni (audio + video). Nota Bene: I servizi di sicurezza interna dispongono di barelle flessibili che possono essere utilizzate nel passaggio da luogo sicuro a condotto. Dotazioni impianti (elettrico, antincendio, ventilazione, ) ALIMENTAZIONE ELETTRICA: Doppia alimentazione AT (Fr+It) con soccorso reciproco + rete AT nel traforo 1 Gruppo elettrogeno a ciascun imbocco 20 + 1 (laboratorio IN2P3) vani AT distribuiti nel traforo + centrali + imbocchi associati ai GT0 Ondulatori per apparecchiature di sicurezza (esclusa l’illuminazione) IMPIANTI di VENTILAZIONE 6 centrali di ventilazione (1 a ogni imbocco + 1 doppia a 4000m da ogni imbocco) Captatori CO (8) + opacimetri (10) + anemometri (25) DISPOSITIVI ANTINCENDIO: Estrazione fumi semitrasversale 2 estintori per nicchia di sicurezza, per nicchia antincendio, per ogni rifugio Idranti antincendio ogni 130m alimentati da 2 serbatoi (500m3 gravitazionale lato Italia + 250m3 in sovrappressione lato Francia) Impianti: illuminazione, comunicazione, rilevamento, segnaletica. ILLUMINAZIONE: Normale + Potenziata agli imbocchi + Soccorsa (GE) Illuminazione delle infrastrutture (nicchie + rifugi + condotti aria fresca/viziata + centrali di ventilazione) Boe per la segnaletica direzionale ogni 20m + Boe blu per le distanze di sicurezza (150m) SISTEMI DI RILEVAMENTO: 241 telecamere di cui 204 della segnalazione automatica incidenti + 11 nei rifugi + 5 nelle piazzole di sosta + 21 sui piazzali di accesso Rilevamento incendio nei vani AT e GTO Sagoma + portale termografico agli imbocchi Misurazione velocità+distanza di sicurezza tra i veicoli COMUNICAZIONE: Colonnina ogni 265m + Pulsante SOS ogni 20m Radiodiffusione esercente soccorsi + integrazione di annunci di emergenza SEGNALETICA: Cartelli stradali (regolamento del traffico) Semafori + PMV ogni 530 m (traffico – chiusura) Segnaletica di sicurezza (nicchie – rifugi) Barriere di chiusura ad ogni pedaggio Ventilazione Il traforo è ventilato da un sistema di tipo semitrasversale (mandata di aria fresca e aspirazione di aria viziata) distribuito lungo tutto il traforo. Il traforo è suddiviso in 6 sezioni di ventilazione lunghe 2100 m circa: •Le sezioni 1 e 6 sono alimentate rispettivamente dalla centrale di ventilazione dell’imbocco francese (A1) e italiano (D6) •Le sezioni 2 e 3 sono alimentate rispettivamente dalle centrali B2 e B3 situate a circa un terzo della lunghezza traforo (4000 m) lato Francia. Un pozzo verticale di 700 m comprendente un muro divisorio che separa i due condotti assicura il passaggio dell’aria fresca e dell’aria viziata tra la centrale e l’esterno. Il pozzo di ventilazione si trova a circa 2000 metri di altitudine. •Le sezioni 4 e 5 sono alimentate rispettivamente dalle centrali C4 e C5 situate a circa un terzo della lunghezza del traforo (4000 m) lato Italia. Due pozzi con un’inclinazione di circa 40° e una lunghezza di 700 m assicurano il passaggio separato dell’aria fresca e dell’aria viziata. Ogni sezione è alimentata da due ventilatori di aria fresca gemellati e funzionanti sulla stessa rete e da due ventilatori di aria viziata gemellati che funzionano in parallelo e sono alimentati il primo dal cavo EDF, e il secondo dal cavo ENEL. I ventilatori sono di tipo assiale, a due velocità e a pale variabili per consentire la regolazione in continuo delle portate. Il condotto di aria fresca e di aria viziata è situato nella volta del traforo. Una parete verticale separa la sezione aria viziata, posta sul lato Ovest dalla sezione aria fresca posta lato Est. Le capacità del sistema di ventilazione sono le seguenti: Portate unitarie: Aria fresca: 127,5 m3/s; Aria viziata: 104 m3/s Portate totali massime: Aria fresca: 1530 m3/s; Aria viziata: 1250 m3/s. Schema sinottico di ventilazione Schema sinottico di aspirazione fumi Estrazione dei fumi Il principio dell’estrazione dei fumi consiste nell’estrarre i fumi attraverso 10 serrande (su L = 1300 m) in corrispondenza con l’incendio. Con cassetto scorrevole motorizzato e di superficie equivalente di 1m² (0,80 x 1,25m). Le serrande sono controllate dal regolatore. L’obbiettivo è di concentrare le capacità di estrazione al livello dell’incendio e di evitare la dispersione dei fumi. : • Estrazione: 280 m3/s su 10 serrande nell’area centrata sull’incendio, • Mandata del 30% della portata massima su tutto il traforo. • Le capacità delle centrali non interessate dall’estrazione dei fumi sono impiegate per controllare la corrente di aria longitudinale secondo i seguenti principi: oincendio nelle 2 sezioni vicine all’imbocco del traforo in sovrappressione atmosferica: mandata a forte regime sull’altra parte del traforo oincendio nelle 2 sezioni vicine all’imbocco in sottopressione atmosferica: estrazione a partire dalla centrale sotterranea ubicata dall’altro lato oincendio nelle 2 sezioni centrali: messa in opera dei due principi precedenti secondo ∆P tra gli imbocchi Su tutto il traforo è mantenuto un regime di mandata allo scopo di rendere sicuro il condotto di aria fresca per l’eventuale passaggio delle squadre di soccorso. È stata assunta l’ipotesi del sistema di estrazione dei fumi a T0+2 minuti, in cui T0 è il principio dell’incendio. Si considera che il pieno regime dei ventilatori è ottenuto 30 secondi dopo l’attivazione. Schema del principio di ventilazione AV 11 AV 12 AF 11 AF 12 Puits français USINE A1 extérieure Tympan AF AF 21 AF 22 AV 21 AV 22 AV 31 AV 32 USINE B2 + B3 souterraine AF 31 AF 32 Trappes de désenfumage Puits italiens AF 41 AF 42 AV 41 AV 42 AV 51 AV 52 USINE C4 + C5 souterraine AF 51 AF 52 AF 61 AF 62 AV 61 AV 62 USINE D6 extérieure Mezzi di lotta anticendio Estintori Di tipo a 6 kg di polvere polivalenti (ABC), sono così posizionati: Senso (F-I): 2 ogni 130 m nelle nicchie antincendio, Senso (I-F): 2 ogni 265 m nelle nicchie di sicurezza. Altri estintori sono presenti nei vani AT, nelle centrali di ventilazione, nelle gallerie agli imbocchi dei pozzi, nei locali tecnici e operativi, nei veicoli di sicurezza, presso ogni GT0 nonché su entrambi i piazzali. Alimentazione idrica Una condotta di acqua che fornisce una portata di 120 m3/h tra 0,45 e 0,8MPa è situata lungo il canale di scolo Ovest. Alimenta 99 idranti antincendio omologati di un diametro nominale di 100 mm, posti ogni 132 m sul piedritto Ovest. Ciascun idrante nella tratta francese è dotato di due prese di 65 mm e una presa di 100 mm e, nella tratta italiana, di tre prese di 70 mm. Un regolatore (ubicato al centro del traforo) regola la pressione della rete. Sono inoltre disponibili: un idrante vicino a ciascuna delle centrali poste agli imbocchi e due idranti su ciascun piazzale. La condotta, collegata a un serbatoio di una capacità di 500 m3 (gravitazionale) situato sul piazzale italiano, può anche essere alimentata dal serbatoio (di soccorso) del piazzale francese (250 m3, in sovrappressione). Valvole di separazione predisposte ad intervalli di 2000 m circa consentono di isolare la condotta durante gli interventi tecnici. Le sezioni non isolate possono essere alimentate indifferentemente da un imbocco o dall’altro RILEVAMENTO INCENDIO Rilevamento incendio in galleria Il rilevamento in galleria è realizzato mediante il sistema di segnalazione automatica degli incendi «rilevamento fumi». Rilevamento incendio nei locali tecnici Un sistema di detenzione incendio è installato in ogni condotto d’aria fresca. I gruppi elettrogeni principali (GE agli imbocchi), i GT0 20 e 01, i locali informatici di supervisione francese e italiano nonché il vano AT 23 (piazzale francese) sono provvisti di un impianto automatico di rilevamento e di spegnimento. Mezzi di soccorso Servizio di sicurezza interno Il servizio di sicurezza è controllato dalla direzione di esercizio con la missione di garantire la rapidità dell’impegno dei mezzi di intervento ed un alto livello di competenza ed efficienza degli addetti alla Sicurezza del Traforo. L’organizzazione prevede una squadra per piazzale e due squadre in galleria. Mezzi su ciascun piazzale Mezzi di intervento: 3 autopompe antincendio, 4 ruote motrici, abitacolo pressurizzato, alimentaz. motore con circuito inter. e telecamera termica. 1 quad con sistema antincendio (moto a 4 ruote) per gli spostamenti rapidi e l’estinzione degli incendi precoci. 5 veicoli di pattugliamento, dotati di materiale per l’intervento chimico e di materiale per la disincarcerazione. Mezzi di evacuazione 1 ambulanza per il trasporto dei feriti, 1 veicolo bidirezionale per l’evacuazione, con abitacolo pressurizzato ORTHROS (capacità 25 persone). 1 Veicolo leggero per l’evacuazione Postazioni fisse in galleria Le postazioni fisse sono ubicate in prossimità dei rifugi 4 e 8. Ogni postazione è dotata di: Equipaggiamento: 3 display del sistema di Segnalazione Automatica degli Incidenti, 1 display di videosorveglianza, Console di selezione delle telecamere, Radio TETRA, Collegamento telefonico, Sirena di allarme attivata dal PCC. Mezzi: 1 autopompa TITAN 1700, a 4 ruote motrici, abitacolo pressurizzato, riserva di aria per l’aliment. motore, e telecamera termica, 1 veicolo di pattugliamento Mezzi di soccorso: navetta di evacuazione Mezzi di soccorso: veicoli di pronto intervento delle squadre interne Programma di miglioramento / adeguamento alla direttiva 2004/54 Riepilogo degli scostamenti individuati Gli scostamenti sono stati individuati in base ad un raffronto tra le dotazioni presenti nel traforo e le prescrizioni della direttiva 2004/54/CE, della circolare francese n. 2000-63 e della circolare italiana del 6 dic. 1999. Nelle diapositive seguenti sono riportati gli scostamenti suddivisi in tre gruppi: •Scostamenti esistenti risolti con il programma di miglioramento •Scostamenti esistenti che saranno risolti con la realizzazione della galleria di sicurezza •Scostamenti esistenti e non considerati né nel programma di miglioramento né nella realizzazione della galleria di sicurezza. Tabella: Scostamenti esistenti risolti con il programma di miglioramento Rispetto alla direttiva europea 2004/54/CE Rispetto all'istruzione tecnica francese 2000-63 Ventilazione di estrazione fumi : Il sistema di estrazione dei fumi tiene conto soltanto della differenza di pressione tra i due imbocchi. Funzionam. in presenza di calore dei ventilatori di estrazione aria viziata: i ventilatori all’atto dell’istallazione, non erano soggetti a requisiti di resist. al fuoco. Resistenza al fuoco delle serrande di estrazione dei fumi: I dati relativi alle serrande attuali sono imprecisi. Artt. 2.9.1 e 2.9.5. Controllo del calore e dei fumi in caso d'incendio, misura perman. della velocità dell'aria per adeguare la ventilazione Articolo 2.18. Il livello di resist. al fuoco di tutte le attrezzature del traforo mira a mantenere le funzioni in caso di incendio Articolo 2.18. Idem c.s. Articolo 3.2.2 : Limitare a 1,5 m/s la vm dell’aria longitud. in zona di estrazione. Portata minima di estrazione pari a 110 m3/s, distribuita su lunghezza max di 600 m. Articolo 7.4 : 400° C per 2 ore per un traforo aperto al traffico di merci pericolose. Illuminazione del traforo: Alimentazione per sezioni di 750 m. La resistenza e la reazione al fuoco dei cavi sono difficili da precisare data la loro vetustà. OK Alimentazione elettrica disposizione dei soccorsi. a OK I pulsanti d'allarme non indicano che la chiamata è stata ricevuta. Distanza tra le colonnine SOS : Da 122 m a 288 m, con una media di 256 m nel senso Francia-Italia, e da 201 m a 316 m con una media di 261 m. Scostamento Rispetto alla circolare italiana del 6 dic. 1999 /Anas 2009 OK OK ANAS 2009 : 400 °C per 90 min Trattamento dello scostamento Riguardo all'art. 2.9.5., il Comitato di Sicurezza (18-19 sett. 2006) ha ritenuto che «occorre aspettare la definizione del progetto prima di pronunciarsi sulla conformità del progetto in corso Questi ventilatori saranno sostituiti. Sarà firmato un contratto di progettazione e direzione lavori nel 2011 con l'obiettivo di indire una gara d'appalto per il 2012. Tutti i criteri sono stati presi in considerazione per le prove di resistenza al fuoco delle grandi serrande. Tali serrande saranno operative nel 2010. Il rinnovo completo dell'illuminazione è programmato in conformità alle indicaz. Del Comitao di sicurezza (lettera di dicembre 2009 dei Sigg.ri Cialdini e Garnier). Articolo 4.4.2 : Il funzion. delle serrande deve assicurare le seguenti condizioni: - 400°C per 15 minuti ; - 200°C per un'ora Articolo 4.4.1 : Sezionamento richiesto di 600 m. Resistenza al fuoco CR1 per i cavi dell'illuminazione di sicurezza. Reaz. al fuoco C1 per tutti i cavi in galleria. Articolo 3.1 : Presa P+T+N 3,5 kVA disponibili anziché 3P+T+N da 12 kVA OK OK Le prese 3P + T +N de 12 kVA saranno aggiunte nell'ambito del programma di rinnovo dell'illuminazione OK Articolo 3.9 : I pulsanti d'allarme devono indicare che la chiamata è stata ricevuta. OK Articolo 2.10.3 Distanza tra le colonnine SOS inferiore a 250 m. Articolo 2.4 : Nicchie di sicurezza ogni 200 m circa. OK In corrispondenza con ogni pulsante SOS è prevista la segnaletica, in 3 lingue (F, I, UK), che indica che l’informazione è trasmessa in automatico al PCC. L'unico scostamento superiore a 300 m è stato eliminato con l'installazione di una colonnina supplementare nella nicchia 48 nel 2009 (rinnovo della rete di comunicazione di emergenza) (1) Non rispetto della circolare 6 dic. 1999 Nota (1) In occasione della riunione del 18 e 19 settembre 2006, il Comitato di Sicurezza ha ritenuto che dei pulsanti SOS dislocati ogni 20 m su entrambi i lati, degli idranti antincendio e degli estintori ogni 130 m potrebbero compensare tale scostamento rispetto alla Direttiva Europea. Rimane tuttavia necessario chiedere una deroga alla Commissione europea su questo punto Scostamenti esistenti risolti con la realizzazione della galleria di sicurezza Rispetto alla circolare italiana del 6 dic. 1999/ANAS 2009 Rispetto alla direttiva europea 2004/54/CE Rispetto all'istruzione tecnica francese 2000-63 Distanza tra i luoghi sicuri: L’interdistanza è in alcuni casi (1359 m, 1435 m, 903 m, 1700 m, 1200 m, 1510 m) nettamente superiore alla prescrizione europea di 500 m. 6 rifugi degli 11 esistenti non sono dotati di SAS con superficie < 50 m² Sono stati rinnovati e resi conformi per ventilazione, resist.fuoco, comunicazioni (audio+video), vie di fuga (canale a.f.). Articolo 2.3.3 e allegato I – 2.3.3, 2.3.7 e 2.3.8 La distanza tra i luoghi sicuro dall’altro deve essere di massimo 500 m OK Articolo 2.2: Dei sistemi di evacuazione e protezione degli utenti devono essere predisposti ad una interdistanza di circa 400 m. Articolo 2.2.2: Scompartimento incombustibile richiesto e superficie di almeno 50m² OK Con la costruzione della galleria, i nuovi rifugi (rami) con interdistanza media 368 m permetteranno di rispettare l’interdistanza della 2004/54/CE. (*). OK Questi rifugi non saranno più utilizzati dopo la costruzione della galleria di sicurezza. Nell'attesa, questa non conformità può essere compensata mettendo l’intero rifugio in sovrappressione rispetto al traforo. Accessibilità luoghi sicuri alle persone con mobilità ridotta: Situazione attuale variabile secondo il tipo di luogo sicuro. Sistema di sonorizzazione dei luoghi sicuri. Livello di resistenza al fuoco della soletta: Resistenza secondo la curva HCM di circa 60 minuti. Nella situazione attuale, il crollo della soletta potrebbe danneggiare dei circuiti non colpiti dall'incendio. OK Articolo 2.9 : L'accesso deve essere possibile. OK Sarà trattato nei nuovi luoghi sicuri. OK Articolo 3.4 : Deve essere separato dalle chiamate di emergenza. Articolo 4.3.2 : Resistenza di livello N2 per l'evacuazione degli utenti nel condotto di aria fresca (120 minuti secondo la curva HCM). OK Sarà trattato nei nuovi luoghi sicuri. OK La galleria consentirà di non utilizzare più il condotto di aria fresca per l’evacuazione degli utenti e servirà a mettere in sicurezza le reti. Il Com. Sic. nel 2002 ha approvato la proposta di roteggere la soletta in corrispond. dei rifugi (lastre di Promatec). Illuminazione del traforo: Illuminazione di sicurezza non collegata alla rete soccorsa senza interruzione. OK Articolo 3.1.1 : sicurezza deve da rete di interruzione con OK Contemporaneamente alla costruzione della galleria, si è previsto di mettere in sicurezza l'alimentazione dell'illuminazione di sicurezza tramite ondulatori con autonomia > 30’. Scostamento Art. 2.17.3: i circuiti elettrici, di misura e di controllo non colpiti da incendio non devono venire danneggiati L’illuminazione di essere alimentata soccorso senza autonomia > 30’. Trattamento dello scostamento Assenza di protezione adeguata per i Allegato 1, art. 2.18: La Articolo 4.4.1 : Alimentazione Articolo 3.4.2.12 ANAS Il progetto di galleria di sicurezza prevede: cavi di alimentazione in energia dei vani resistenza al fuoco delle elettrica e teletrasmissioni 2009: Caratteristiche la realizzazione di nuove stazioni tecniche ad alta tensione e delle reti di attrezzature del traforo è (ST) e di nuovi condotti per i cavi di «Se non è utile assicurare la tenuta ignifughe impianti: la comunicazione. I cavi di alimentazione e destinato a continuare ad alimentazione e le reti di comunicazione. resistenza al fuoco al fuoco degli impianti in galleria, è quelli di comunicazione sono posti assicurare le funzioni di posti sotto la carreggiata e protetti dal fuoco delle attrezzature deve indispensabile mantenere, in direttamente sulla soletta nel condotto sicurezza necessarie in e il trasferimento delle attrezzature che sono corrispondenza di un incendio, la consentire di assicurare di aria fresca. I cavi di comunicazione caso d'incendio.» situate nei condotti di aria fresca nelle nuove condizioni di sicurezza continuità dell'alimentazione sono posti sotto il marciapiede senza ST o nei luoghi sicuri. in caso d'incendio. elettrica e delle teletrasmissioni.» protezione suff. al fuoco. Nota(*): In attesa dei nuovi rifugi per la riduzione dei rischi sono attive: 2 postazioni fisse in galleria, 2 navette di evacuazione ben equipaggiate. Scostamenti non risolti né con il programma di miglioramento né con la galleria di sicurezza Scostamento Distanza tra le boe : Attualmente di 20m Sezionamento dell'alimentazione delle boe : Attualmente di 750m Marciapiedi : La larghezza nel senso Italia -> Francia è di soli 50 cm contro i 60 cm richiesti dall'istruzione tecnica. Inoltre, ad h= 1,50 m, ci sono 65 cm anziché 75 cm Lavori di viabilità per l'inversione di marcia dei veicoli di soccorso in galleria (adesso solo 4). Interdistanza delle serrande di estrazione dei fumi : 130 m. Canalette: Dei pozzetti a sifone sono dislocati ogni 50m. Non ci sono canali di scolo a fessura. Pendenza trasversale : Da 1,5% a 3%. Rispetto alla direttiva europea 2004/54/CE OK OK OK Rispetto alla circolare italiana del 6 dic. 1999/ANAS 2009 Rispetto all'istruzione tecnica francese 2000-63 Articolo 3.3 : Deve essere di 10 m. Articolo 4.4.1 : Deve essere di 100 m. OK Art 2.1.2 : Larghezze minime di: -0,60 m al livello del suolo -0,75 m ad una altezza 1,50 m al di sopra del suolo OK OK La situazione attuale della distanza e del sezionamento delle boe è stata presa in considerazione nello stato di riferimento scelto per l’analisi dei rischi prevista dall'articolo 13 della direttiva europea. Una deroga permanente è stata autorizzata dal Comitato di Sicurezza del 10 e 11 ottobre 2001. di OK Article 2.3.1 : L'inversione di marcia con solo marcia indietro sotto 3,50 m di altezza deve essere prevista ogni 800 m. OK OK Article3.2.2 : 100 m al massimo. OK OK Article 7.2.3 : Canali di scolo a fessura continua per i trafori aperti al traffico di merci pericolose. Article 7.2.2 : Pendenza trasversale di 2% rchiesta per i trafori aperti al traffico di merci pericolose. OK OK Trattamento dello scostamento OK Scostamento non trattato. Deroga permanente del CS del 10 e 11 ottobre 2001 per uno ogni 2100 m. Occorre segnalare che ci sono solo 4 inversioni di marcia dopo la sistemazione dello scompartimento incombustibile n.6. Scostamento non trattato. Deroga permanente validata in sede di CS del 10/11 ottobre 2001 Deroga permanente (compensata dal transito in convoglio dei veicoli MADA (CS del 10-11 ottobre 2001) Tale scostamento non è stato trattato esplicitamente dal CS del 10-11 ottobre 2001. Una proposta di deroga permanente motivata dalle stesse ragioni di cui sopra è sottoposta al CS. Elenco e analisi degli incidenti e inconvenienti significativi Riepilogo incidenti 2001 - 2009 Incidenti 2001 – 2006 (giugno) Incidenti 2006 (luglio) – 2009 (luglio) Esercitazioni 2007 - 2009