Domodossola: una mostra storica per il Sempione.

Transcript

Domodossola: una mostra storica per il Sempione.
Comunicato stampa
DOMODOSSOLA: UNA MOSTRA STORICA PER IL SEMPIONE
Nell’atrio della stazione internazionale, in occasione delle celebrazioni del
Centenario della Galleria, foto e documenti d’epoca raccontano l’impegno e il
sacrificio degli uomini e i mezzi usati per costruire il Traforo alpino.
Domodossola, 18 maggio 2006
Fotografie, documenti e manifesti d’epoca per raccontare il Traforo del Sempione e i
suoi cento anni di vita e storia. I progetti, la fatica e il sacrificio degli uomini che, nei
primi anni del ‘900, hanno scavato la galleria, i mezzi usati e la grande festa per la sua
apertura.
Una storia raccontata e documentata nella mostra “1906 - 2006: il Traforo del
Sempione, cent’anni della nostra storia”. Mostra allestita nell’atrio della stazione di
Domodossola (Piazza Matteotti, 24; fino al 28 maggio; ingresso libero) da RFI (Rete
Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, in
collaborazione con Centostazioni, la società del Gruppo incaricata della riqualificazione
e valorizzazione di 103 medie stazioni italiane (fra cui Domodossola).
Al vernissage hanno partecipato Gian Mauro Mottini, Presidente del Comitato I
Cent’anni del Sempione nonché Sindaco di Domodossola; Paolo Ravaioli, Presidente
della Provincia Verbano Cusio Ossola; Carmine Rotondi, Prefetto del Verbano Cusio
Ossola; Luigi Minchella, Questore del Verbano Cusio Ossola; e Mauro Moretti,
Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
Un secolo fa costruire una galleria era una vera e propria impresa: di uomini e mezzi.
L’esposizione – suddivisa in quattro sezioni: progettazione, realizzazione, traforo ed
esercizio – documenta, attraverso materiale proveniente dall’archivio delle Ferrovie dello
Stato e da collezioni private, l’iter progettuale del Traforo e l’impegno di uomini e i
mezzi e le tecnologie usate per scavare l’importante Valico alpino italo-svizzero.
La mostra è arricchita anche con informazioni sui primi anni di attività del servizio
ferroviario fra Domodossola, Iselle e Briga e sulla realizzazione della linea d’accesso da
Domodossola al Traforo, con la galleria elicoidale di Varzo.
L’impegno di RFI per le celebrazioni del Centenario del Sempione non si ferma alla sola
mostra. Per l’importante avvenimento, infatti, sono stati eseguiti interventi di
riqualificazione e manutenzione straordinaria delle stazioni di Arona, Stresa, Verbania,
Domodossola, Preglia, Varzo ed Iselle.
Inoltre, è stata restaurata la stele commemorativa dei Cinquant’anni del traforo,
posizionata all’imbocco Sud della Galleria del Sempione; la lapide commemorativa di
Iselle, che ricorda i lavoratori che hanno sacrificato la propria vita per la realizzazione
della Galleria del Sempione.
Nota per la stampa
“1906 - 2006: IL TRAFORO DEL SEMPIONE, CENT’ANNI DELLA NOSTRA
STORIA”
Nell’atrio della stazione internazionale di Domodossola una mostra fotografica e
documenti d’epoca raccontano le vicende del grande tunnel alpino: l’impegno e il
sacrificio degli uomini e i mezzi usati.
Domodossola, 18 maggio 2006
Una mostra per celebrare i cento anni della Galleria del Sempione.
L’esposizione è stata allestita, nell’atrio della stazione internazionale di Domodossola, da
RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello
Stato.
Una storia quella del Traforo italo-svizzero che ha avuto inizio nel 1895 quando Italia e
Svizzera, spinte dell’esigenza di stabilire comunicazioni internazionali dirette tra la
Lombardia, la Svizzera occidentale e la Francia, concordarono la realizzazione di un
collegamento ferroviario tra Domodossola e il Vallese.
Una vicenda, quella della Galleria del Sempione, che ha segnato lo sviluppo dell’Italia e
delle relazioni con la Svizzera e il Nord Europa da rivivere con emozione grazie alle
fotografie e ai manifesti d’epoca, ai progetti degli ingegneri e alle cartografie raccolte
nella mostra “1906 - 2006: il Traforo del Sempione, cent’anni della nostra storia”.
La mostra racconta – con materiale proviene dall’archivio delle Ferrovie dello Stato e da
collezioni private - la difficile realizzazione del Traforo del Sempione (il sacrificio e gli
stenti degli uomini) e documenta le tecnologie e i mezzi usati, ad inizio ‘900, per scavare
l’importante Valico alpino. Un secolo fa, infatti, costruire una galleria era una vera e
propria impresa.
Non mancano poi informazioni sui primi anni di attività del servizio ferroviario fra
Domodossola, Iselle e Briga e sulla realizzazione della linea d’accesso da Domodossola
al Traforo, con la galleria elicoidale di Varzo.
Quattro le sezioni che segnano il percorso della mostra: progettazione, realizzazione,
traforo ed esercizio.
Progettazione
In questa sezione sono esposti alcuni dei numerosi progetti presentati alla Compagnia
Jura-Simplon che nel 1893, prima della stipula dei tratti italo-svizzeri, aveva sottoscritto
un contratto preliminare per la costruzione della Galleria.
Tra i vari progetti discussi ed esaminati, i primi risalivano al 1852, venne scelto quello
degli ingegneri Edoardo Sulzer e Julius Dumur. Un progetto che prevedeva
l’attraversamento del Monte Leone da Briga (Valle Rodano) a Iselle (Valle del Diveira),
con due gallerie parallele (distanti 17 metri l’una dall’altra) e comunicanti (ogni 200
metri) con cunicoli trasversali.
Di particolare interesse la “Carta delle triangolazioni” dove sono riportate le direzioni
delle gallerie di scavo del tracciato prescelto. Triangolazioni così precise tanto che
pag. 2
l’incontro dei due fronti di scavo, nella mezzeria del traforo, fu disallineato di soli 6
centimetri.
Realizzazione
Un vero e proprio spaccato di vita dentro la montagna. Fotografie d’epoca
ripropongono la fatica e le critiche condizioni di lavoro che minatori, operai e tecnici
hanno affrontato e vissuto ogni giorno per circa otto anni.
Immagini che appaiono così lontane da una società tecnologicamente avanzata come la
nostra - dove le gallerie si scavano con “talpe” gestite da computer - ma che rimandano
ad un mondo di sacrifici e sudore quando l’uomo combatteva con pale, picconi e
esplosivo la durezza della roccia.
Per scavare la Galleria del Sempione, che con i suoi 19.803 metri era all’epoca la più
lunga mai realizzata, ogni giorno furono impegnati mediamente 3.500 operai, quasi tutti
italiani. Di questi, lo testimonia l’immagine della lapide commemorativa, ben 60
perirono sul lavoro.
I lavori di perforazione durarono complessivamente 2.392 giorni, per un totale di 5
milioni di giornate lavorative. Furono impiegati 1.520.000 chilogrammi di dinamite e 35
milioni di fioretti per la perforatrice Brandt ad acqua compressa.
Traforo
Il profilo longitudinale della Galleria (con dettagli su sagome, sistema di lavoro e
particolari delle armature), le sezioni della montagna e le fasi di consolidamento del
Traforo: la documentazione significativa di questa sezione. Di particolare interesse
anche la cartina corografica del tracciato ferroviario da Domodossola a Briga.
La Galleria del Sempione, la cui realizzazione fu celebrata ed esaltata dalla stampa
internazionale come una grande vittoria dell’ingegno umano, trovò la sua apoteosi con le
celebrazioni organizzate nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Milano (1906). E
l’inaugurazione del Traforo, in occasione dell’Esposizione, fu celebrata con una
medaglia commemorativa.
Esercizio
Un uomo, il capostazione, in piedi all’entrata della “Stazione del Tunnel”, l’imbocco
della galleria, le locomotive e il primo Quadro Orario “Transito Sempione”: le immagini
simbolo che testimoniano l’inizio della circolazione ferroviaria nella Galleria del
Sempione.
Il primo tunnel fu aperto all’esercizio il Primo giugno 1906, quando furono terminati,
fra Iselle e Briga, anche gli impianti per l’alimentazione elettrica dei treni, un sistema a
corrente alternata trifase (3.300 volt, frequenza di 16,7 Hz).
Per informazioni:
RFI
Direzione Comunicazione di Mercato
tel. 06/4410.4402
fax 06/4410.3726
www.rfi.it/sala stampa
e-mail: [email protected]