Traforo Monte Bianco

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Traforo Monte Bianco
La sicurezza e la vigilanza nei trafori transalpini:
Monte Bianco, Frejus, Gran San Bernardo
Traforo del Monte Bianco
Ing. Pasquale Cialdini
TRAFORO DEL MONTE BIANCO – 16 Luglio 1965
Il Traforo del Monte Bianco
Imbocco Sud – Courmayeur (Italia)
Imbocco Nord – Chamonix (Francia)
E’ stato aperto al traffico nel luglio 1965.
Il Traforo del Monte Bianco misura 11.600 m (7.640 m in Francia e 3.960 m in Italia).
E’ costituito da un’unica canna a doppio senso di marcia con carreggiata di 7,00 m + due
marciapiedi.
Dalle dimensioni della carreggiata (due corsie di 3,25 m) si ricava che era stato concepito
per un traffico prevalentemente automobilistico.
Il profilo altimetrico.
Chamonix (Francia) 1274 m ; Courmayeur (Italia) 1381 m
Il confine di Stato non coincide con la mezzeria del traforo
La convenzione italo-francese e la Commissione Intergovernativa
La progettazione, la costruzione e la gestione del traforo del Monte Bianco, come per gli
altri trafori internazionali (Gran San Bernardo e Frejus), è regolamentata da
convenzioni/accordi stipulati tra gli Stati interessati, poi ratificati da leggi nazionali. La
Convenzione del traforo del Monte Bianco è stata stipulata il 14 marzo 1953, poi
ratificata in Francia e in Italia (L. 1°agosto 1954, n. 846 ). La convenzione è stata
integrata da accordi aggiuntivi (1); Le convenzioni affidano la “governance” dei trafori ad
una Commissione Intergovernativa (CIG). Fino al 24 marzo 1999:
- le CIG , dopo la messa in esercizio dei trafori, si sono occupate prevalentemente di
questioni tariffarie, di problemi doganali e dei servizi di polizia;
- la gestione è stata affidata a due distinte società concessionarie(2), ciascuna
competente per la metà del traforo, in quanto la costruzione del traforo è stata
finanziata dai due Stati al 50% e gli introiti da pedaggio vengono ripartiti al 50% (3).
----------------Note:
(1): Gli Accordi del 25 marzo 1965 e del 7 febbraio 1967 sono stati ratificati in Italia rispettivamente con leggi n. 921/1965 e
761/1969
(2): SITMB (Società Italiana Traforo Monte Bianco) e ATMB (Autoroute et Tunnel Mont Blanc).
(3): anche se nel traforo il confine di Stato (posizionato in corrispondenza della verticale del confine posto sulle pendici della
montagna) non è coincidente con la mezzeria (cfr. diapositiva precedente).
I primi trentacinque anni di esercizio. – Dati di traffico
ANNO
AUTO + BUS
MERCI
MERCI / TOTALE
%
TOTALE
PREVISIONI DI PROGETTO
(traffico totale)
1966
547.594
44.856
7,5%
592.450
590.000
1970
616,342
138.176
18,3%
754.518
664.000
1975
766.399
290.360
27,4%
1.056.759
733.000
1980
871.966
537.214
38,1%
1.409.180
809.000
1985
905.847
454.956
33,4%
1.360.803
850.000
1990
1.148.538
746.523
39,4%
1.895.061
894.000
1995
1.164.893
773.911
39,9%
1.938.804
939.000
1998
1.221.085
776.604
38,9%
1.997.689
968.000
Dalla tabella sopra riportata si nota che il traffico è stato in costante aumento, fatta eccezione per il periodo 19801985, dove il traffico merci è diminuito a seguito dell’apertura nel 1980 del traforo autostradale del Frejus. Da
notare anche l’abnorme crescita del traffico merci: nel 1998 17 volte maggiore rispetto al 1966, e dal 7,5% è
passato a circa il 40% del traffico totale.
Evoluzione del traffico 2002 - 2012
Traffico annuale per categorie di veicoli
Traffico per classe euro-inquinamento
Ripartizione del traffico per classe euro-inquinamento
Documentazione di sicurezza
L’ articolo 2.1 dell’allegato alla direttiva 2004/54 dispone:
“ il gestore della galleria predispone la documentazione di
sicurezza e la tiene costantemente aggiornata”.
Contenuto della documentazione di sicurezza:
1.Descrizione della struttura (con allegato Regolamento di
circolazione)
2.Studio sulle previsioni traffico
3.Indagine specifica sui rischi (con allegato studio comparativo con
la direttiva 2004/54)
4.Descrizione dell’organizzazione (con 6 allegati)
5.Programma di emergenza (con 3 allegati)
6.Descrizione del sistema di integrazione permanente di
esperienza
7.Relazione e analisi sugli incidenti significativi
8.Elenco e analisi delle esercitazioni di sicurezza
9.Parere del responsabile di sicurezza
10.Decisione dell’autorità amministrativa (con allegati)
La Documentazione di sicurezza è stata approvata dalla CIG (autorità amministrativa) in data 28 novembre
2008 ed è stata poi annualmente aggiornata.
Rappresentazione (sezione 3D) delle dotazioni di sicurezza
Rappresentazione (longitudinale) delle dotazioni di sicurezza
Dotazioni infrastrutture e impianti (ventilazione, antincendio, elettrico)
Impianti: illuminazione, comunicazione, rilevazione, GTC, segnaletica.
I Luoghi sicuri
Il Traforo del Monte Bianco
è equipaggiato con 37
luoghi sicuri (numerati da 0
a 36 a partite dall’imbocco
nord) situati ogni 300 m sul
piedritto di destra nella
direzione
Italia-Francia
(salvo il luogo sicuro n. 36
che è posto a 500
dall’imbocco sud.
Controllo della velocità longitudinale dell’aria – Stratificazione dei fumi
DAI (rilevazione automatica incendio) e GTC (gestione tecnica centralizzata)
Studio comparativo della direttiva europea 2004/54
Il Traforo del Monte BIANCO, ha seguito
tutte le raccomandazioni del Rapporto
Comune e già alla sua riapertura nel
marzo/aprile del 2002 è risultato il primo
traforo in Europa ad essere conforme alla
direttiva 2004/54/CE che è stata pubblicata
due anni dopo !!!.
Confronto tra le misure adottate nel 2002 e quelle dalla direttiva 1/5
Confronto tra le misure adottate nel 2002 e quelle dalla direttiva 2/5
Confronto tra le misure adottate nel 2002 e quelle dalla direttiva 3/5
Confronto tra le misure adottate nel 2002 e quelle dalla direttiva 4/5
Confronto tra le misure adottate nel 2002 e quelle dalla direttiva 5/5