Approvato il piano di iniziative per la trasformazione in SpA La

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Approvato il piano di iniziative per la trasformazione in SpA La
N° 67 - Semestrale - Novembre 2015
UN WEEK END A...
In viaggio nel mondo
ispirati da Expo
PRODOTTI E PROGETTI
La nuova offerta
digitale
del Gruppo Creval
CREVAL
Approvato il piano
di iniziative per la
trasformazione in SpA
Il taglio delle coperture assicurative deve essere affidato ad un partner esperto che offra un approccio
esclusivo e servizi personalizzati. Global Broker Spa è la società di brokeraggio specializzata nell’analisi,
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EDITORIALE
Gruppo Creval
Torna la CRESCITA
H
di Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese
“Ho fiducia che le banche, il credito
buono, la buona finanza daranno un contributo importante alla ripresa economica, una
ripresa che va consolidata e irrobustita. La
nostra economia deve recuperare i ritardi accumulati nell’adattarsi ai grandi cambiamenti
nell’economia globale, nella tecnologia, nella
demografia. La finanza, le banche hanno da
giocarvi un ruolo imprescindibile.”
Con queste parole il Governatore Visco
ha chiuso il suo intervento nell’ambito della
Giornata Mondiale del Risparmio 2015 tenutasi a Roma il 28 ottobre scorso. Un discorso
significativo, con riferimenti a tematiche che
coinvolgono il sistema bancario italiano, chiamato in questa fase delicata del ciclo economico a svolgere un ruolo determinante per la
crescita e il cambiamento del sistema Italia.
Il 2015 è stato caratterizzato dal miglioramento dei dati congiunturali: il PIL crescerà
per la prima volta dall’inizio della crisi dei
debiti sovrani intorno all’1% su base annua.
Cresce la domanda estera, la ripresa dei
consumi privati si consolida, gli investimenti
si riavviano gradualmente.
Il Gruppo Creval in questi primi nove mesi
ha evidenziato un dato molto positivo nell’erogazione di nuovi mutui, più che raddoppiati
rispetto all’analogo periodo del 2014. I mutui
infatti crescono del 126% con una quota di
surroghe del 17% contro una media di sistema
pari a +92%, con surroghe al 30%. Le erogazioni di credito alle imprese sono in aumento
del 60% su base annua; dopo alcuni anni di
riduzione degli attivi creditizi - per effetto, da
un lato, del contesto economico e delle severe
regole su capitale e liquidità, dall’altro, degli
obiettivi di miglioramento dei ratios patrimoniali e riequilibrio del bilancio – il Creval torna
a incrementare in maniera decisa il credito
erogato all’economia reale, in particolare a
famiglie e privati, imprese retail e corporate
manifatturiere. Hanno contribuito a questa
4 PLEIADI
accelerazione nelle politiche del credito: il
lavoro di ristrutturazione del Gruppo fatto negli anni passati, che ha irrobustito il profilo
patrimoniale e di liquidità della banca, oggi
molto solido; la rifocalizzazione dell’area commerciale varata a inizio anno e la conseguente
maggior spinta sui target di clientela “core”;
l’aumento di capitale effettuato a giugno dello
scorso anno, prima della conclusione degli
esami sull’attivo effettuati da BCE, che ha
dato la necessaria flessibilità finanziaria e il
miglioramento del contesto generale, guidato
dallo scenario internazionale e dell’agenda di
riforme varate dal Governo italiano.
In questo contesto di ripresa dell’attività
creditizia mettiamo a disposizione prodotti
rinnovati, dedicati al finanziamento delle scorte, a progetti orientati all’innovazione degli
impianti e a investimenti, in generale, in beni
strumentali, fra cui il leasing; in questo ultimo
ambito registriamo un’importante crescita
dell’erogato, grazie alla partnership strategica
varata l’anno scorso con Alba Leasing, quinto
operatore italiano nel mercato. Consideriamo
questo un segnale di fiducia importantissimo;
l’incremento degli investimenti testimonia che
la ripresa va consolidandosi.
Abbiamo anche rinnovato radicalmente
la nostra piattaforma digitale ‘Bancaperta’;
oggi offriamo a tutti i nostri clienti un servizio
online di qualità elevata, disponibile su qualsiasi supporto.
In una fase congiunturale di ripresa economica, la possibilità di ridurre in tempi rapidi
lo stock dei crediti deteriorati delle banche
consentirebbe una ulteriore accelerazione
del credito in grado di sostenere la domanda
della clientela. Il tema del miglioramento nella
gestione dei NPLs è un punto fondamentale
anche per il Gruppo Creval; dopo quasi 8 anni
di recessione, per una banca come la nostra
che ha circa l’80% dell’attivo investito in crediti
alle PMI e ai privati, gli NPLs sono aumentati
in maniera importante e ciò richiede ancora
maggiore proattività gestionale. La strategia
di Creval è stata quella di avviare collaborazioni con partner specializzati, valorizzando al
contempo il lavoro di profonda revisione della
filiera del monitoraggio del credito realizzato a
partire dal 2011. Abbiamo quindi sottoscritto
due importanti accordi: uno con Cerved Credit
Management, per la gestione delle sofferenze
del Gruppo in sinergia con le funzioni interne
dedicate al recupero crediti, e uno con Yard
Credit & Asset Management, per la gestione
dei crediti immobiliari “incagliati”, sfruttando
- a questo fine - ancora di più le competenze
immobiliari presenti all’interno della Banca.
Prosegue poi l’importante collaborazione con
il gruppo Fire - attraverso la partecipata Creset SpA - preordinata a supportare le piccole
e medie imprese nella complessa attività di
gestione e recupero dei crediti scaduti.
La struttura del Gruppo è stata ulteriormente semplificata con la riconfigurazione
operativa di Stelline, ridenominata Stelline
Real Estate, che ha assunto una nuova operatività esclusivamente dedicata all’attività di
acquisizione e valorizzazione di beni immobiliari in asta. Le attività di “property and facility
management” e “valutazione immobiliare”
sono confluite in Bankadati, ora Creval Sistemi
e Servizi.
Il sistema bancario italiano è in una fase
di profondo cambiamento anche a seguito
della legge che prevede la trasformazione
in società per azioni delle maggiori banche
popolari italiane, con l’obiettivo di rafforzare
gli assetti di governo societario e rendere più
rapido ed efficace l’accesso al mercato dei
capitali. È prevedibile l’apertura di una fase di
consolidamento, che faciliterebbe recuperi di
redditività e porterebbe a ridisegnare profondamente l’intero settore.
Pensiamo, da questo punto di vista, che
operazioni di fusione “tra eguali” potrebbero
costituire un primo passo lungo questo sentiero di razionalizzazione del settore, utile per
condividere investimenti in nuove tecnologie,
risparmiare costi attraverso le economie di
scala (soprattutto in ambito IT e operations),
nonché per ottimizzare le spese per compliance, risk management e controlli, incrementatesi notevolmente negli ultimi anni per
effetto dei numerosi interventi normativi. È una
strada difficile, ma è la sola che consentirà, nel
medio termine, di continuare ad essere banca
L’Amministratore
Delegato del Credito
Valtellinese, Miro Fiordi
di sviluppo per il territorio.
Il Creval, nel mese di ottobre, ha approvato
e comunicato la tempistica per il completamento del processo di trasformazione in SpA,
che si concretizzerà entro il mese di ottobre
del 2016.
Il nostro obiettivo è quello di arrivare a
questo importante appuntamento migliorando
ancora di più i profili gestionali e gli indicatori
di bilancio. La vendita della partecipazione
di ICBPI, annunciata nel giugno scorso, ci
consentirà di incrementare ulteriormente il patrimonio e di incrementare i ratio patrimoniali.
L’anno che ci separa da questa data sarà
particolarmente intenso; il mutamento della
natura giuridica costituisce una sfida molto
importante. In oltre 100 anni di storia, Creval,
come banca cooperativa, ha fatto del proprio
meglio per rimanere al servizio dei clienti e
dei territori. La diversa connotazione giuridica
non cambierà il nostro spirito di fondo nel fare
banca: continueremo a rimanere radicati nei
territori, concentrando l’attività creditizia verso
le famiglie, i privati e le piccole imprese.
La fase di cambiamento che ci troviamo
a gestire ha diversi aspetti positivi, aspetti
che contribuiranno a migliorare ancora di più
la gestione e il posizionamento della Banca,
favorendo investimenti in servizi innovativi e la
realizzazione degli elementi reddituali definiti
nel Piano Strategico; questi aspetti, secondo
noi, devono essere colti per tempo e vissuti
in maniera positiva, come naturale evoluzione
del modello di business nel nuovo contesto
dell’unione bancaria europea.
Jack Welch di General Electric ha detto:
“Cambia prima di essere costretto a farlo”.
PLEIADI 5
CREVALMAGAZINE - NOVEMBRE 2015
67
PLEIADI
N° 67 - Semestrale - Novembre 2015
UN WEEK END A...
Si parte dall’Expo
ECONOMIA
TERRITORIO
8
62
SPECIALSOCIO
La ripresa si vede.
Lo dicono i numeri
14
IL PUNTO
Valtellina EXPOne
una scommessa vinta
24
IL PUNTO
Creval protagonista all’Expo
26
30
34
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche e contrattuali di Bancaperta sono
dettagliate nel foglio informativo “Bancaperta – Servizi bancari via internet” disponibile presso tutte le dipendenze e sul sito www creval.it nella sezione “Trasparenza”.
*Servizio Clienti disponibile dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il Sabato dalle 8.00 alle 18.00.
CULTURA
72
IL PUNTO
Intervista a Letizia Moratti,
da San Patrignano alla Fondazione
per lo sviluppo dell’Africa
PRODOTTI E PROGETTI
Creval al fianco delle PMI
che vogliono crescere
PRODOTTI E PROGETTI
La tecnologia semplifica la Banca
e rende libero il cliente
77
FORMAZIONE
“Scegli cosa voglio”
78
FORMAZIONE
Progetto Teseo
SOLIDARIETÀ
80
PROGETTI
Arte per vedere
84
INIZIATIVE
A casa lontani da casa
EVENTI E PROGETTI
PRODOTTI E PROGETTI
Bancaperta
più semplice, veloce e sicura
86
TEATRO SOCIALE DI SONDRIO
Nuova vita dopo una ristrutturazione
durata cinque anni
42
PRODOTTI E PROGETTI
Nascono i nuovi siti
90
SONDRIO FESTIVAL
Natura protagonista sul grande schermo
46
PRODOTTI E PROGETTI
La verità è che conviene
92
LA SCUOLA DELLE ARTI
A Monza si insegna a recitare
54
94
IL PERSONAGGIO
Intervista ad Andrea Pellizzari
testimonial del Creval
CINEMA
“Dietro gli occhiali bianchi”
documentario su Lina Wertmüller
FAMIGLIA
58
CASA
Linea Creval Condominio
Cinema
“Dietro gli occhiali bianchi” con Lina Wertmüller
CANOTTAGGIO
Dell’Agostino, sul tetto
del mondo con la pagaia
96
VALTELLINA OROBIE EVENT
Albosaggia capitale
dello scialpinismo mondiale
97
ALMA JUVENTUS
Guarda al futuro con Carifano
98
SEI MESI DI SPORT
I principali eventi sponsorizzati
dal Gruppo Creval negli ultimi mesi
54
ECONOMIA
Il Credito Valtellinese
si trasforma
in Società per Azioni
Editore
Credito Valtellinese
62
Direttore responsabile
Roberto Grazioli
Comitato di redazione
Luciano Camagni, Umberto Colli,
Tiziana Colombera, Enzo Rocca, Mauro Selvetti
Coordinamento editoriale
Un week end a...
Christian Moretti
Partendo dall’Expo
alla visita di alcuni
tra i più bei Paesi
del mondo
Impaginazione e realizzazione editoriale
Dmedia Group S.p.A.
Hanno collaborato
Marcello Abbiati, Stefania Azzalini, Paolo Baroli,
Attilio Bertini, Simona Bonomelli, Tiziana Camozzi,
Ugo Colombo, Paola Cottica, Giovanni De Agostini,
Fabio Della Torre, Cinzia Franchetti, Laura Gianesini,
Leo Guerra, Lorenza Maffescioni, Franco Parolo,
Guido Pelizzatti Perego, Raffaella Premoli,
Cristina Quadrio Curzio, Matteo Solcia, Cinzia Tavelli
26
Redazione
Credito Valtellinese
c/o Divisione Comunicazione
e Promozione Territorio
Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio
[email protected]
Economia
Il personaggio:
Letizia Moratti, da San Patrignano
alla Fondazione
per lo sviluppo dell’Africa
Andrea Pellizzari
testimonial dello Spot
Mutui Casa Creval
“La verità è che conviene”
Fotografie
Archivio Gruppo Creval, Claudio Bormolini, Simone
Bracchi, Marco Brioschi, Digital Media Centre Expo
2015, Fotolia, Luca Gianatti, iNetweek, Osservatore
Romano, E. Ruiz, Wilson Santinelli, Fabrizio Stipari,
Maurizio Vezzoli
Stampa
50
34
72
Le mostre
6 PLEIADI
Il rinnovamento
digitale
del Creval
Pleiadi
SPORT
SPAZIO AMICO
PRODOTTI E PROGETTI
Periodico semestrale.
N° 67, novembre 2015
LE MOSTRE
Creval Contemporary, Abel Zeltman,
Ettore Castiglioni, Invito a Palazzo 2015
38
50
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Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano) pensato per migliorare la
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IL PUNTO
Crescita economica positiva
20
UN WEEK END A...
In viaggio nel mondo ispirati da Expo
Gruppo bancario Credito Valtellinese
SOMMARIO - N° 67, Novembre 2015
Creval Contemporary
Abel Zeltman
ed Ettore Castiglioni
CISCRA S.p.A.
Via S. Michele, 36 - 45020 Villanova del Ghebbo (RO)
Stampato in 100.000 copie
Spedizione ap 70% - Sondrio
Prodotti e Progetti
La rivoluzione tecnologica
del Credito Valtellinese
Autorizzazione del Tribunale di Sondrio
n. 167 del 15 gennaio 1985
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13
DEL D.LGS. 196/2003
Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo
bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza
Quadrivio, n.8 - 23100 Sondrio, in qualità di Titolare
del trattamento e Responsabile del trattamento per le
società del Gruppo bancario Credito Valtellinese,
La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio
periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità
da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività
di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e
media, all’uopo designati quali incaricati.
Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7
del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla
nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione
a: [email protected]
Magazine completato il 18/11/2015.
PLEIADI 7
ECONOMIA SPECIALSOCIO
La ripresa si vede. Lo dicono i numeri
I
Il mercato ha ripreso a crescere? Sembra proprio di sì. Questo è almeno quello
che dicono i numeri al 30 settembre 2015 del
Gruppo bancario Credito Valtellinese. I risultati dell’attività commerciale confermano,
infatti, un trend in significativo miglioramento. I prestiti alle famiglie sono in aumento
del 5,2%, quelli alle imprese manifatturiere
segnano un incremento dell’1,6% (con un
netto rafforzamento della domanda per nuovi investimenti, in controtendenza rispetto
all’andamento degli ultimi anni), quelli alle
attività commerciali e ai servizi sono in crescita dello 0,2%. E se le aziende di costru-
8 PLEIADI
zioni sono tuttora in flessione, per via delle
perduranti incertezze sulle prospettive del
settore, viceversa le transazioni nell’edilizia
residenziale sono in ripresa. Rilevante, a
questo proposito, il dato relativo alle nuove
erogazioni di mutui ai privati che nei primi
nove mesi dell’anno superano 589 milioni di
euro e sono più che raddoppiati rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno, con una
percentuale di surroghe limitata a meno del
15% (30% la media di sistema).
I finanziamenti alle imprese registrano
un incremento del 57,5% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, meglio della
i
I risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015 del Gruppo
bancario Credito Valtellinese indicano che il mercato sta uscendo
dalla crisi. Crescono raccolta diretta e indiretta e la raccolta netta
nell’area del risparmio gestito supera i 760 milioni di euro
PLEIADI 9
creval: approvato il piano delle iniziative per il completamento
Ulteriore semplificazione nella strUttUra del GrUppo creval
Il piano prevede che l’assemblea straordinaria dei Soci per l’esame della
proposta possa indicativamente intervenire nel mese di ottobre 2016
Sottoscritto l’atto di scissione del ramo di azienda di Stelline Servizi
Immobiliari a favore di Bankadati. Nuova configurazione operativa
e ridenominazione di Bankadati in “Creval Sistemi e Servizi”
del processo di trasformazione in societÀ per azioni
I
l Consiglio di Amministrazione del Credito
Valtellinese ha avviato il processo di
trasformazione di Creval in società per azioni.
Questo per ottemperare alle disposizioni previste
dalle recenti modifiche della legge di riforma
delle banche popolari che prevede questo
processo per le banche che abbiano superato gli 8
miliardi di euro di attivo consolidato. Il piano delle
iniziative deliberato prevede che l’assemblea
straordinaria dei Soci per l’esame della proposta
di trasformazione della banca in società per
azioni e dello statuto sociale adeguato a tale
nuova forma societaria possa indicativamente
intervenire nel mese di ottobre 2016 e, in ogni
caso, nel rispetto dei termini stabiliti dalla Legge
di Riforma (entro il 26 dicembre 2016). Il Consiglio
di Amministrazione ha, comunque, individuato
le modifiche statutarie da adottare sin da subito,
230+
1
1
11
231
27
Tra gennaio e settembre 2015,
i proventi operativi raggiungono
i 656 milioni di euro, gli oneri
operativi assommano a 373 milioni
di euro, per un risultato netto
della gestione operativa che
si attesta a 282 milioni di euro
18
7
37
26+
1
14
come previsto dalle nuove disposizioni normative
e dalle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza, e in
ogni caso prima della trasformazione di Creval in
società per azioni.
In particolare hanno riguardato: l’aumento a 10
del numero massimo di deleghe conferibili a
ciascun socio per la partecipazione alle assemblee
Creval; la competenza deliberativa del Consiglio
di Amministrazione, al fine di assicurare la
computabilità delle azioni (e degli altri strumenti
di capitale eventualmente emessi) nel patrimonio
di vigilanza di qualità primaria della banca, in
merito alla limitazione o al rinvio, in tutto o in
parte, del rimborso degli strumenti di capitale di
titolarità del socio che dovesse esercitare il diritto
di recesso o che venisse escluso; l’abrogazione
della previsione relativa alla qualità di socio per
l’eleggibilità alla carica di consigliere.
3
51
50+
1
133
10 PLEIADI
Numero sportelli per banca
X CREDITO VALTELLINESE
357
X CREDITO SICILIANO
136
X CARIFANO
40
GRUPPO CREVAL
533
Dal 1° ottobre è effettiva la scissione del ramo
di azienda costituito dalle attività di property
and facility management e valutazione
immobiliare di Stelline Servizi Immobiliari
a favore di Bankadati, società consortile che
gestisce le attività afferenti l’Information
and Communication Technology (ICT),
l’organizzazione, il back office e i processi
di supporto del Gruppo. La società scissa,
con la nuova denominazione “Stelline Real
Estate S.p.A.”, ha assunto il ruolo di R.E.O.Co.
(Real Estate Owned Company) del Gruppo
 media di sistema (+16%).
I numeri del Gruppo Credito Valtellinese
confermano, quindi, il rafforzamento dei
segnali positivi dall’economia reale, con una
produzione industriale in risalita a settembre
e una ripresa dei consumi che si rafforza: le
vendite al dettaglio sono le migliori da due
anni. Inoltre, scende la disoccupazione e sale
l’occupazione, anche per effetto dei provvedimenti adottati dal Governo, e il PIL è tornato
esclusivamente dedicata all’attività di asset
repossessing, anche con il supporto del partner
industriale Cerved Credit Management.
Bankadati, invece, ha modificato la propria
denominazione in “Creval Sistemi e Servizi
– società consortile per azioni” e ha ampliato
ulteriormente la dimensione operativa,
fornendo alle società del Gruppo Creval,
agli altri consorziati e all’open market tutti
i servizi di supporto al business bancario
(IT, organizzazione e back office, servizi
immobiliari).
a crescere per la prima volta dall’inizio della
crisi dei debiti sovrani, a ritmi intorno all’1,5%
su base annua.
Questi significativi segnali di inversione
del ciclo negativo hanno avuto interessanti
ripercussioni già nel bilancio dei primi nove
mesi dell’anno. Basta vedere i dati relativi alla
raccolta, diretta e indiretta.
La raccolta diretta registra una consistenza di 21,6 miliardi di euro, in aumento

DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30/09/2015
Conto economico
Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile (Perdita) dell’esercizio
(in migliaia di euro)
3° sem. 2015
114.361
202.850
(123.318)
79.532
11.877
3° sem. 2014
114.584
211.451
(127.841)
83.610
4.055
Var.%
-0,19%
-4,07%
-3,54%
-4,88%
192,90%
DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30/09/2015
Dati patrimoniali
Crediti verso clientela
Totale dell’attivo
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta da clientela
(in migliaia di euro)
30/09/2015
18.903.168
26.859.928
21.556.385
12.064.700
31/12/2014
19.004.863
28.813.556
20.745.569
11.963.332
Var.%
-0,54%
-6,78%
3,91%
0,85%
PLEIADI 11
ECONOMIA SPECIALSOCIO

Siglato aggiornamento annuale del Programma
“Euro Medium Term Note”
Consentirà al Creval di emettere strumenti finanziari per investitori istituzionali
Il Credito Valtellinese ha firmato, a giugno,
l’aggiornamento annuale di “Euro Medium
Term Note Programme” che consentirà al
Gruppo l’emissione di strumenti finanziari,
destinati a investitori istituzionali, sino a un
ammontare massimo di 5 miliardi di euro. Il
programma consente, infatti, di beneficiare
delle potenziali opportunità di finanziamento
offerte dai mercati dei capitali internazionali
attraverso l’emissione di obbligazioni a varie
scadenze e denominate nelle principali
valute, tutte effettuabili mediante la medesima
documentazione.
12 PLEIADI
del 3,9% su dicembre 2014, mentre quella
indiretta assomma a 12,1 miliardi di euro, con
una crescita significativa (+12%) degli “asset
under management”, che raggiungono 6,6
miliardi di euro. La raccolta netta nell’area del
risparmio gestito supera 760 milioni di euro
(+73% rispetto all’anno prima), favorita da un
contesto di mercato che spinge la clientela
alla diversificazione del risparmio finanziario.
Quanto ai risultati economici, i proventi
operativi raggiungono i 656 milioni di euro,
gli oneri operativi assommano a 373 milioni
di euro, e il risultato netto della gestione
operativa si attesta a 282 milioni di euro,
rispetto ai 317 milioni di euro dei primi nove
mesi del 2014.
Il raffronto risulta peraltro poco significativo, tenuto conto che nel corrispondente
periodo dell’anno scorso erano inclusi proventi dell’attività finanziaria non ripetibili. Tali
risultati consentono di affrontare l’ultima fase
dell’anno con ottimismo: si attende il rafforzamento dei segnali positivi sull’andamento
dei prestiti alla clientela, in particolare privati
e PMI, con conseguenti effetti positivi sui
margini economici.
Giovanni de censi
eletto presidente della
confederazione internazionale
delle Banche popolari
Nuovo incarico di prestigio per Giovanni De Censi.
Il Presidente del Gruppo Credito Valtellinese è
stato eletto alla presidenza della Confederazione
Internazionale delle Banche Popolari (CIBP) . Ad
eleggerlo gli oltre 360 rappresentanti di banche
cooperative e popolari provenienti da 11 Paesi.
Giovanni De Censi guiderà l’associazione per
il prossimo triennio, succedendo a Mohammed
Benchaaboun del Group Banques Populaires de
Maroc. Sotto la nuova presidenza, l’assemblea
generale di CIBP ha affidato ad Andrea Karner
l’incarico di nuovo Segretario Generale di CIBP:
Karner subentra a Bernhard Huberdeau.
La Confederazione Internazionale delle Banche
Popolari è un’organizzazione internazionale non
governativa che rappresenta istituti di credito
e finanziari impegnati a sostenere lo sviluppo
di piccole e medie imprese (PMI) e clienti
individuali. Attualmente, CIBP ha membri in 11
Paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada,
Francia, Germania, Grecia, Italia, Marocco e
Spagna.
PLEIADI 13
ECONOMIA IL PUNTO
CRESCITA
economica positiva
della Federal Reserve americana (FED) che ha
stabilito, a settembre, di posticipare l’atteso
aumento dei tassi di policy. Tale scelta è stata
motivata dalla Presidente della FED, Janet Yellen, come risposta ai segnali di rallentamento
che provengono dalla Cina e dagli altri Paesi
Emergenti.
Successive dichiarazioni della stessa Yellen hanno, però, lasciato intendere che la FED
si riserva la facoltà di alzare i tassi in occasione
del meeting di dicembre. Dalla crisi del 2008,
i mercati hanno sempre seguito con fiducia le
indicazioni della FED adeguandosi prima alle
parole di Bernanke poi della Yellen; in questo
frangente, invece, i mercati inviano segnali
discordanti e nelle ultime settimane hanno
di Umberto Colli – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
Il nostro Paese è l’unico per
il quale il Fondo Monetario
Internazionale ha rivisto al rialzo
le previsioni di crescita economica.
I mercati finanziari sono stati caratterizzati
da un’alta volatilità, ma Piazza Affari nel
2015 mantiene i progressi, distanziandosi
significativamente dalle altre borse mondiali
L
Lo scenario macroeconomico di questi
ultimi sei mesi è stato caratterizzato in modo
particolare da tre elementi.
Il primo è il salvataggio della Grecia che,
in un negoziato estenuante e risolto oltre le
scadenze prefissate, ha scongiurato il default
del Paese e la sua uscita dall’Euro Zona. Una
crisi che sembra superata, anche se occorreranno molti anni prima di poter dire che il caso
ellenico è stato un successo.
Il secondo avvenimento che ha scosso i
mercati è l’instabilità finanziaria prodotta dal
mercato azionario cinese. Da metà giugno a
fine agosto i corsi azionari hanno perso circa
un terzo del loro valore, una débâcle innescata dal crollo degli indici di Shanghai attivato,
a sua volta, dal rallentamento delle prospettive di crescita dell’economia cinese e dalla
svalutazione della sua moneta. Queste ultime
due dinamiche si sono propagate anche agli
altri Paesi Emergenti, con forti correzioni che
hanno interessato le rispettive valute.
Il terzo elemento ha riguardato e continua
a riguardare le decisioni di politica monetaria
Il recupero procede anche se con minor effervescenza rispetto a inizio anno
14 PLEIADI
PLEIADI 15

ECONOMIA IL PUNTO
Latest IMF projections
Fonte: FMI - Word Economic Outlook - Ottobre 2015
 continuato a scontare più la stabilità della
politica monetaria che l’avvio del graduale e
ponderato rialzo dei tassi indicato dalla FED.
Il Fondo Monetario Internazionale
e i rischi all’orizzonte
Nelle scorse settimane il Fondo Monetario
Internazionale (FMI) ha pubblicato l’aggiornamento del World Economic Outlook - del
quale si fornisce qui sopra la tabella riepilogativa delle previsioni - che nel complesso non
tratteggia uno scenario di recessione globale,
ma mette in guardia circa le nuove sfide che
attendono l’economia mondiale: i rischi maggiori arriverebbero dai Paesi Emergenti, le cui
problematiche potrebbero minare l’attuale fase
di ripresa europea e americana. L’FMI riferisce
che l’economia mondiale crescerà nel 2015 del
3,1% e del 3,6% nel 2016. Le economie dei
Paesi Avanzati manterranno una crescita del
2% quest’anno, con un contributo dell’Euro
Zona dell’1,5%. I Paesi Emergenti dovrebbero
Indici di fiducia delle famiglie
svilupparsi a un ritmo del 4% nell’anno in corso
e del 4,6% nel 2016. Un progresso che è stato
rivisto rispetto alle previsioni di luglio, ma che
evidenzia al suo interno grandi disparità. Un
esempio eclatante di questa situazione eterogenea è fornito dall’andamento di Russia
e Brasile, colpite in pieno dalla recessione,
mentre Cina e India dovrebbero continuare
a veder espandere le rispettive economie al
6,8% e al 7,3%.
L’FMI, però, sottolinea che, rispetto alle
attuali previsioni, i rischi di un ulteriore peggioramento della congiuntura sono superiori alle
possibilità di un suo miglioramento. Tra i fattori
che costituiscono fonte di preoccupazione,
l’FMI elenca: la volatilità degli asset finanziari e
le turbolenze sui mercati; una crescita del PIL
ancora più bassa delle previsioni a seguito del
minor sostegno proveniente dagli investimenti
e dalla domanda dei consumatori; il rafforzamento del dollaro, soprattutto nei confronti
delle monete dei Paesi Emergenti, che può
mettere a rischio le finanze statali, ma anche le
imprese più esposte a debiti denominati nella
valuta Usa, soprattutto quelle che operano
nell’attività mineraria. Infine, l’FMI mantiene
sotto controllo la situazione geopolitica che,
come ben sappiamo dalle cronache quotidiane, continua a essere un motivo di apprensione
non solo economico, ma anche umanitario.
La situazione italiana
In questo quadro, l’economia italiana
ha evidenziato miglioramenti negli ultimi
mesi che hanno portato sia il Governo
che l’FMI a rivedere al rialzo le previ-
sioni di stima del PIL per l’anno
in corso.
L’autorevole previsione del
Fondo Monetario Internazionale indica una ripresa economica
che si consolida nel 2015 e
prosegue anche nel 2016 a
un ritmo, rispettivamente dello
0,8% e dell’1,3% annuo. Come
si evince dalla tabella dell’FMI,
il nostro Paese è l’unico per il
quale l’Istituto di Washington
ha rivisto al rialzo le previsioni
per entrambi gli anni rispetto
alla precedente pubblicazione.
Un risultato notevole, poiché
scorrendo l’elenco balza subito all’attenzione che i segni
“meno”, riferiti alle revisioni al
ribasso, prevalgono.
Le più recenti stime a nostra disposizione,
forniteci da Prometeia, mostrano una ripresa
anche dei consumi delle famiglie, che dovrebbero incrementare dello 0,6% quest’anno, per
poi accelerare dell’1,6% nel 2016.
A supportare queste previsioni positive
hanno concorso sia i dati congiunturali reali (ad
esempio le vendite al dettaglio), sia gli indicatori qualitativi di “sentiment”, tra i quali spiccano
per importanza la fiducia delle famiglie e delle
imprese, entrambi orientati verso attese di
miglioramento. Trovano, quindi, conferma le
ipotesi di un ulteriore progresso, grazie anche
alle riforme del Governo, in un
contesto che, come è stato
scritto poco sopra e testimo-
Fonte: Bloomberg
niato dal Fondo Monetario Internazionale, è
tutt’altro che semplice. Coerentemente con
l’affievolirsi degli scambi commerciali internazionali, anche le esportazioni italiane sono
state riviste leggermente al ribasso; da sottolineare, però, che sono a loro volta compensate
dalla positiva, quanto inattesa a inizio anno,
ripresa della domanda interna.
Obbligazioni: l’incertezza
spinge la volatilità
In questi ultimi mesi sul mercato obbligazionario si sono susseguiti numerosi e tumultuosi avvenimenti. Primi fra tutti i nuovi nego-

Indici di fiducia delle imprese
Fonte: Bloomberg
16 PLEIADI
PLEIADI 17
ECONOMIA IL PUNTO
 ziati per il salvataggio della Grecia che hanno
determinato un’ondata d’incertezza. Situazione
che, tra giugno e luglio, ha penalizzato ancora
una volta i titoli di Stato italiani, spingendo al
rialzo i rendimenti rispetto a quanto sostenuto nella primavera per finanziare le nuove
emissioni del nostro debito pubblico. Il BTP
decennale benchmark è, infatti, passato da
un rendimento di aprile dell’1,30% circa a oltre
il 2,60% di giugno-luglio. Il raggiungimento
dell’accordo tra le parti - e, quindi, i nuovi
finanziamenti destinati ad Atene - ha riportato
i rendimenti in compressione (ora il BTP decennale rende meno dell’1,5%).
Ad agosto è emersa una nuova difficoltà:
il rallentamento dell’economia cinese ha determinato una svalutazione che ha avuto tra le
conseguenze il crollo del listino di Shanghai.
Una dinamica che non è rimasta però isolata
alla sola Cina, ma che si è trasmessa, attraverso l’interconnessione dei mercati finanziari,
anche alle borse americane ed europee.
I titoli di Stato hanno dapprima reagito
con un rialzo dei rendimenti e una flessione
delle quotazioni; successivamente gli stessi
bond governativi sono stati visti come “beni
rifugio”, mostrando un andamento contrario
al precedente (recupero dei prezzi e calo dei
rendimenti). Dinamiche che a loro volta hanno
innescato una notevole volatilità del mercato
obbligazionario e hanno trovato terreno fertile
anche nell’incertezza generata a settembre
da una comunicazione ondivaga della Federal
Reserve americana circa le sue future manovre
di politica monetaria. Infatti, in primavera la
FED lasciava presagire un rialzo dei tassi ormai
imminente; ma, prima le turbolenze greche e
poi quelle cinesi, ne hanno determinato un
comportamento attendista.
I titoli di Stato americani si sono comportati
di conseguenza, con il benchmark decennale
che ha bruscamente invertito il trend rialzista
per ripiegare nuovamente dal 2,40% al 2%. Le
più recenti notizie in nostro possesso evidenziano una divergenza tra le ultime dichiarazioni
della Presidente della FED e i tassi impliciti
espressi dal mercato; la Banca Centrale americana ha, infatti, fornito indicazioni di innalzamento dei tassi della politica monetaria, ma il
mercato nutre ancora qualche dubbio.
Dovremo quindi attendere sino a dicembre
per verificare se la FED introdurrà una politica monetaria meno accomodante di quella
mantenuta negli ultimi sette anni, smentendo
l’attuale impostazione dei mercati.
Azioni: Piazza Affari è la regina del 2015
Lo scorso aprile si evidenziava una performance decisamente brillante per gli indici
azionari europei, con progressi che si attestavano mediamente nell’intorno del 20% (Milano
best performer con un +24% da inizio anno).
Più risicati erano i risultati segnati a Wall Street, con gli indici in rialzo di un marginale 2%.
Le incertezze emerse nel corso dell’estate,
con il crollo degli indici cinesi e il deterioramento del quadro congiunturale dei Paesi
Emergenti, hanno però innalzato l’incertezza
e di conseguenza la volatilità dei mercati,
facendo svanire tutti i precedenti progressi.
Indice di Shanghai
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
gen-04
Fonte: Bloomberg
18 PLEIADI
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gen-14
gen-15
Var. 1/1/2015
16/4/2015
d’arrivo di questo eccesso di
investimenti si è registrato con
la crisi finanziaria del colosso
minerario elvetico Glencore, che
ha rischiato, nel mese scorso, il
fallimento e che è dovuto ricorrere a una rapidissima ricapitalizzazione, oltre che alla cessione
di alcune miniere per salvarsi.
Una situazione che non è
per nulla isolata; infatti, le società americane che operano
nell’estrazione del petrolio, attraverso la tecnica del “fracking”
(frantumazione delle rocce) per
la produzione di shale oil e gas,
hanno incontrato sin dallo scorso anno - in concomitanza con il
crollo delle quotazioni del greggio - ingenti difficoltà nel ripagare i debiti contratti sulla base di
prezzi di vendita del petrolio stimati su livelli
assai più elevati rispetto agli attuali.
Var. 1/1/2015
28/10/2015
Fonte: Bloomberg
Unica eccezione, come si evince dalla tabella
qui sopra, l’indice di riferimento della Borsa di
Milano, che mantiene un progresso del 19%.
Una performance che beneficia di una
ritrovata redditività del comparto industriale
e bancario, in un quadro di ripresa economica
per il nostro Paese dopo anni connotati da
recessione prima e stagnazione poi. L’indice
azionario di Shanghai, invece, è quello che
ha pagato gli eccessi degli ultimi anni più di
chiunque altro (vedasi grafico di pag. 18).
Materie prime: stabilizzazione sui minimi
Come ha evidenziato il Fondo Monetario Internazionale nel suo ultimo rapporto,
la dinamica dei prezzi delle commodity ha
segnato il recente passato e probabilmente
determinerà nuovi equilibri e un nuovo sentiero di crescita per gli anni a venire. Come
si vede chiaramente dal grafico a destra, i
prezzi delle materie prime hanno avuto un
forte rialzo nel corso del decennio 2000-2010
- connotato dalla domanda tumultuosa della
Cina, ma anche dalla finanziarizzazione delle
commodity - che si è rapidamente sgonfiato
nel corso degli ultimi 12 mesi. In particolare,
il petrolio è passato dai 110 dollari al barile
del WTI agli attuali 45 dollari, mentre i metalli
industriali (rame, alluminio, nichel ecc.) hanno
consolidato un trend di discesa iniziato nel
2010-2011, frutto dell’abbondanza di offerta dovuta alla crescita esponenziale degli
investimenti delle società minerarie. Punto
Documento elaborato
sulla base delle informazioni
al 29/10/2015
I prezzi delle materie prime dal 1960 al 2015
Fonte: FMI - World Economic Outlook ottobre 2015
PLEIADI 19
ECONOMIA IL PUNTO
Valtellina EXPOne
una scommessa vinta
di Emanuele Bertolini - Presidente
Camera di Commercio di Sondrio
T
Tempo di bilanci per Valtellina for EXPO, la
cabina di regia messa in piedi per affrontare
insieme la sfida dell’esposizione universale milanese. Oltre alla Camera di Commercio di Sondrio,
vi partecipano la Provincia, il Consorzio BIM, le
cinque Comunità Montane di Chiavenna, Morbegno, Sondrio, Tirano e Alta Valle, il Credito Valtellinese, le Associazioni di Categoria del territorio
-Coldiretti Sondrio, Compagnia delle Opere di
Sondrio, Confcooperative Sondrio, Unione Artigiani-Confartigianato Imprese Sondrio, Unione del
Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Sondrio, Unione Industriali-Confindustria
Sondrio-, e la limitrofa Regione Valposchiavo, con
il supporto di GAL Valtellina, Valtellina Turismo,
Società di Sviluppo e Distretto Agroalimentare.
Si è trattato di un accordo e un modus ope-
20 PLEIADI
randi che è di fatto una prima in assoluto, particolarmente importante perché ci ha consentito di
affrontare la prova di Expo 2015 potendo contare
su una condivisione davvero allargata, per meglio
raggiungere l’obiettivo di promuovere tutta la Valtellina attraverso un’immagine unica ed unitaria!
Insieme ai partners abbiamo scelto di riconoscerci
in un logo unico, per rafforzare il senso di appartenenza e di coesione che ci ha guidato nella
realizzazione di questo progetto, decisamente
articolato perché impegnato su più fronti.
In primis, la vetrina su Milano, a un passo dal
Duomo e da Expogate che, a detta di tutti, ci ha
consentito una visibilità ed un impatto maggiore
rispetto a quanto, forse, saremmo stati in grado di
ottenere dentro il sito di Expo, forse troppo caotico e dispersivo rispetto ai nostri obiettivi. Un pun-

PLEIADI 21
ECONOMIA IL PUNTO
tellina dalle mille sfaccettature, in cui il food e
l’offerta turistica hanno potuto godere di una
vetrina d’eccezione nel cuore pulsante della
Milano di Expo.
Poi il tutoring attivato sugli eventi che
animano l’offerta turistica valtellinese, e che
abbiamo valorizzato e supportato anche grazie alla campagna di comunicazione che ha
interessato i media regionali e nazionali: tutti
contenuti promozionali che, oltre a dare una
diffusione più ampia e maggior forza ai singoli
eventi del territorio, hanno contribuito a veicolare ulteriormente il brand Valtellina come
brand di sistema…
L’occasione di Expo ha in effetti messo in
moto un territorio, attraverso le attività “Valtellina for Expo”, perché, oltre alle trasferte su
Milano e al coaching sugli eventi locali, che
hanno impegnato circa un quarto dei quasi
due milioni di euro messi a disposizione del
progetto, con i restanti tre quarti abbiamo agito
direttamente per dare alle aziende valtellinesi
nuove opportunità di business, promozionali
to nevralgico per comunicare il brand Valtellina
come marchio di sistema, facendo promozione
diretta sul pubblico attraverso una postazione
elegante, hi-tech e ricca di contenuti ed eventi,
ma anche grazie ad un’importante operazione
di “brand positioning” attraverso le 56 immagini postcard della Valtellina che, nella trasferta
di settembre, hanno accolto i visitatori in un
percorso itinerante di bacheche lungo tutta
la via Dante. Dentro Valtellina Expone si sono
succeduti, a giugno e settembre, una serie
incontri BtoB per le aziende, le conferenze
stampa di lancio degli eventi che, in Valtellina,
hanno animato i sei mesi di Expo: quelli sportivi, molti dei quali di rilievo internazionale, e
quelli gourmand che attraggono in valle moltissimi turisti in cerca di sapori autentici. Ogni
giorno degustazioni guidate delle eccellenze
valtellinesi aperte al pubblico a cura del Distretto Agroalimentare di Qualità, aperitivi ed
eventi di gala “private”, ma anche lunch, cene
e street food per i tanti visitatori di passaggio
che hanno affollato l’area dell’open bar e delle
sale arredate con i tavoli “touch”. E poi ancora
mostre di artigianato “Made in Valtellina” e
giornate dedicate alle famiglie, al turismo e alla
scoperta del territorio: un ricco calendario di
iniziative che ha contribuito a veicolare come
un “unicum” l’immagine articolata di una Val-

22 PLEIADI
e di aggiornamento grazie ai contributi erogati attraverso i molti bandi emanati dall’ente
camerale durante l’ultimo anno. I risultati
raggiunti sono stati senz’altro all’altezza delle
aspettative e l’operazione “Valtellina for Expo”
ha in effetti tracciato un solco, una traccia importante, dalla quale partire per non perdere
tutto il lavoro fatto.
Ecco perché tutti i componenti della cabina
di regia si sono detti d’accordo, durante l’ultimo
incontro, nel voler continuare e prolungare l’esperienza “Valtellina Expone” anche oltre Expo,
per consolidare i risultati raggiunti e gettare le
basi per nuovi interventi condivisi, a sostegno
dell’intero sistema Valtellina.
PLEIADI 23
ECONOMIA IL PUNTO
CREVAL protagonista in occasione di EXPO
Milano traccia il bilancio della manifestazione. E un contributo
importante per il positivo risultato l’ha dato anche il Gruppo Credito
Valtellinese, protagonista in diverse iniziative: ecco le principali
A fianco della Santa Sede
Il Gruppo Credito Valtellinese si è distinto anche all’interno dell’area fieristica. Ha, infatti, appoggiato la partecipazione della Santa Sede che,
da Pio IX sino a Benedetto XVI, è sempre stata presente alle esposizioni
internazionali. Il padiglione della Santa Sede, situato quasi all’intersezione
tra il cardo e il decumano, ha proposto di riflettere sul tema “Non di solo
pane”, attraverso quattro dimensioni: ecologica, economico-solidale,
educativa, religioso-teologica.
La mostra Paper Food
La mostra Cibo di Carta\Paper Food, allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano dal
5 giugno al 20 settembre, ha presentato al pubblico 4 collezioni sul tema della comunicazione legata all’industria alimentare, rientrando così di fatto tra le grandi mostre proposte per EXPO Milano 2015. La mostra,
corredata da un catalogo bilingue italiano\inglese presentato presso il Padiglione del Corriere della Sera
negli spazi EXPO, ha avuto successo di pubblico e grande visibilità a livello giornalistico, anche con un
significativo passaggio in televisione nel corso del programma “Evolution” proposto da Rai2 mercoledì 7
ottobre. Domenica 20 settembre la Galleria ha aderito alla giornata di apertura straordinaria in occasione
delle Giornate Europee del Patrimonio,
con un altissimo afflusso di pubblico.
Paper Cibo
Food / di carta
24 PLEIADI
Molto interessante anche la mostra milanese “The
Alps Parade” che ha reso omaggio alla terra d’origine
del Gruppo attraverso una mostra proiettiva: 46 arditi
scatti fotografici che raccontano l’avvincente bellezza
delle Alpi del comprensorio del Bernina, realizzati con
una rivoluzionaria tecnica di ripresa panoramica dal
fotografo e guida alpina sondriese Jacopo Merizzi. La
bellezza degli scatti del fotografo valtellinese si può
ritrovare anche nel catalogo appena pubblicato
Il progetto “Pane e vin
non ci mancava”
Fuori dai confini milanesi, ma più legato ai temi dell’Expo, va segnalato anche
il progetto “Pane e vin non ci mancava”. Proposto dalla Fondazione - Centro
studi “Nicolò Rusca” di Como, il progetto ha compreso, tra l’altro, la mostra
“Pane e vino. Tracce del Mistero eucaristico nella pittura a Como dal XVI al
XVIII secolo” presso la cattedrale di Como, e la guida on line “Per chi dice
‘ho sete ho fame’”, un itinerario alla scoperta dell’assistenza a Como dal
Medioevo all’Età Moderna.
Il sostegno
a Casa Don Bosco
Un supporto è stato dato anche al padiglione della Famiglia Salesiana, la cosiddetta
“Casa Don Bosco”, come lui stesso voleva
si chiamassero le sue opere: un ambiente
accogliente e familiare che nell’arco dei sei
mesi dell’Expo ha ospitato tavole rotonde sui temi dell’alimentazione, convegni
sull’educazione, incontri di formazione e
concorsi che hanno valorizzato i rapporti
tra la scuola e il mondo del lavoro.
Storia
e comunicazione
del cibo in Italia
-------History
and communication
on food in Italy
Galleria Gruppo
Credito Valtellinese
Milano
11.06----19.09.2015
La mostra
“The Alps Parade”
CREVAL PER
LA CULTURA
IN OCCASIONE DI
EXPO MILANO
La Scuola Media Don Bosco di Parma all’Expo
Ercole Lucchini consegna le chiavi del Padiglione a Don Yuri Smakous in rappresentanza dei giovani ucraini (foto: mauriziovezzoli.com)
2015
PLEIADI 25
ECONOMIA IL PUNTO
Da San Patrignano alla Fon dazione
per lo sviluppo
dell’Africa
Incontro con
Letizia Moratti
Le iniziative e i suggerimenti di una delle
imprenditrici italiane più importanti a
livello internazionale sulle imprese e sugli
investimenti sociali, sulla cosiddetta
“economia positiva” e sulla sostenibilità
di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale
Credito Valtellinese
L
Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, sposata e madre
di due figli, è una tra le donne imprenditrici più importanti
a livello internazionale, con una lunga esperienza professionale nell’ambito della finanza, delle assicurazioni e risk
management, della comunicazione e dei nuovi media. È
stata Presidente Rai, Ministro per l’Educazione, l’Università
e la Ricerca Scientifica e Sindaco di Milano.
Il suo impegno nel sociale è stato riconosciuto dalle
Nazioni Unite nel 2000 con la nomina a Civic Ambassador
against Drug and Crime. Dal febbraio 2012 è Presidente del
Comitato Etico dei Garanti, e del Comitato tecnico operativo dell’Ente Nazionale per il Microcredito – Fondazione San
Patrignano. È membro dell’International Board di Women
for Expo 2015 e dell’International Board del Movimento per
l’Economia Positiva dell’economista Jacques Attali.
Ha recentemente fondato e presiede la Fondazione
E4Impact per la formazione di una nuova generazione di
imprenditori a forte valenza sociale in Paesi in difficoltà, in
particolare in Africa.
Fuori dalla politica intesa in senso stretto, come è
avvenuto il Suo avvicinamento ai temi della sostenibilità e su quali basi?
«Nel corso delle mie esperienze ho seguito sempre e
accompagnato l’impegno nel lavoro all’impegno civile, nel
mondo del sociale, in quello della politica o in entrambi
come ho avuto la fortuna di sperimentare personalmente».
Lei e San Patrignano, un legame che si è fatto anche scelta di vita? In che senso?
«San Patrignano nasce nel 1978 dall’iniziativa di Vincenzo Muccioli, che apre le porte di casa a giovani che
avevano perso il senso della propria vita; prende le mosse
quindi da un atto di grande altruismo e sensibilità sociale.
Oltre 30 anni di vicinanza a questa comunità e alla sua
maturazione come impresa sociale hanno contribuito
enormemente alla mia formazione come imprenditrice,
oltre che – naturalmente – come persona».
In un’intervista Lei ha affermato: “Bene i social
bond. Tuttavia, soprattutto nel medio periodo, in Italia
sarebbe utile che si facesse anche una riflessione sui
social impact bond, di ispirazione anglosassone”. A
quest’ultimo riguardo come vede lo “stato dell’arte”
nel nostro Paese? Perché i social impact bond non
decollano?
«Due pilastri fondativi per gli investimenti sociali sono
rappresentati dalla definizione di impresa sociale e dagli strumenti di finanza sociale. Quest’ultimo è un nodo
26 PLEIADI
PLEIADI 27

ECONOMIA IL PUNTO

Il Vice
Direttore
Generale
del Credito
Valtellinese,
Enzo Rocca,
intervista
Letizia
Moratti
cruciale perché permette all’impresa sociale
di raggiungere la sostenibilità economica e
consente di creare forme di contaminazione
tra l’expertise tipica dell’impresa commerciale
orientata al conseguimento del valore economico e quella dell’impresa sociale.
La richiesta pressante che viene dal mondo dell’impresa sociale è che i governi contribuiscano non già con l’erogazione di risorse
che non hanno, ma con la definizione di un
quadro normativo che rimuova gli ostacoli
alla capacità dell’impresa sociale di svolgere
il suo ruolo di supporto nel superare la crisi e,
ancor più, nella costruzione di un nuovo modo
di fare economia.
La sottolineatura va posta su un quadro
normativo che riconosca e incentivi forme
ibride di impresa di contaminazione tra profit
e non profit, come le Benefit Corporations e le
Profit for Purpose - esperienze che conseguono obiettivi sociali senza rinunciare a generare
valore economico».
Ha preso la luce nel frattempo il social
impact bond sulle carceri proposto da San
Patrignano e cui Lei fa cenno nella citata
intervista? Con quali caratteristiche?
«Fondazione San Patrignano con un partner bancario e con ACI (Alleanza delle Cooperative Italiane), CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e FICT
(Federazione Italiana Comunità Terapeutiche)
ha presentato ad inizio anno al Ministero della
Giustizia un progetto che si propone di accogliere mille detenuti in regime di esecuzione
esterna della pena - con il doppio beneficio
di produrre un risparmio di circa 200 milioni
di euro per lo Stato e di garantire alle persone
coinvolte un percorso di inclusione sociale che
comprende anche fasi terapeutico-riabilitative,
oltre al reinserimento lavorativo. Si tratta di un
progetto concreto che ha riscosso interesse da
parte del Ministero, ma che è ancora in attesa
di essere valutato e approvato».
Lei dice anche: “Cambiare modello
economico da lineare a circolare” (Corriere
della Sera, 16 luglio 2015[2]) In che senso?
«Le offro solo due dati, sintetizzando al
massimo:
• a livello globale 1,2 miliardi di persone ancora vivono in estrema povertà.
• in Italia nel 2007 sperimentavano la povertà
assoluta 2,4 milioni di persone (4,1% della
popolazione). Nel 2013 sono salite a 6 milioni
pari al 9,9 per cento.
Dietro questi freddi numeri si cela l’enorme
aumento di sofferenza sociale prodotta da un
modello economico non sostenibile. Una sofferenza che nessuna società avanzata e civile
può tollerare e, soprattutto, che nessuno può
permettersi perché costituisce il principale
rischio di tensioni e violenze su ogni scala.
Molte sono le voci che si levano a favore
di un cambiamento e molte le iniziative concrete tese a perseguirlo. In Italia in particolare
si rileva il prestigio indiscusso del Professore
Stefano Zamagni, che ha rilanciato l’“economia
civile”: principi come la reciprocità, la gratuità e
la fraternità superano la supremazia del profitto o del mero scambio strumentale nell’attività
economica e finanziaria. In questo quadro
concettuale la circular economy rappresenta
un nuovo approccio, un modello che si basa
sull’imitazione della natura e dove nessun rifiuto resta sprecato, ma viene reintrodotto nel
sistema a beneficio di qualcos’altro».
In che senso la sfida può essere vinta
con l’economia positiva? Cosa intende Lei
con quest’ultima accezione?
«Grazie all’incontro con l’economista Jaques Attali ho aderito con entusiasmo al movimento per l’economia positiva che costituisce
un formidabile strumento per promuovere
28 PLEIADI
soluzioni concrete - e sottolineo concrete - ai
problemi che con la crisi vedevo crescere e
diffondersi.
Il Movimento propone azioni da attuare e
iniziative da sviluppare attraverso un approccio
basato sulla triplice applicazione del principio
di altruismo razionale, elemento fondamentale
nella definizione dell’economia positiva: tra le
generazioni, tra i territori e tra gli attori».
Attorno al Decumano si avvera il sogno
di Milano e dell’Italia al centro del mondo,
per quanto per “solo” un semestre. Anche
in qualità di sindaco al momento della scelta, qual è il bilancio di Expo 2015 dal Suo
punto di vista?
«Mi è piaciuto. Expo 2015 è un evento dal
significativo valore simbolico, uno strumento
di sviluppo per il nostro Paese e un’occasione
per offrire un aiuto ai territori più bisognosi
del mondo; una fondamentale occasione per
riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di
trovare soluzioni a contraddizioni del nostro
mondo. Sono fiera di avere fatto la mia parte
in un progetto bipartisan nel quale ho avuto il
sostegno in particolare del Presidente Napolitano, del Presidente Prodi e del Ministro D’Alema. In questi mesi ho incontrato numerose
personalità, da Michelle Obama al Presidente
del Kenya e tutti hanno molto apprezzato
l’Expo, così come Milano e l’Italia.
Expo finisce proprio quando prendono
avvio i nuovi obiettivi del millennio, i 17 Sustainable Development Goals approvati recentemente alle Nazioni Unite e che si basano sui tre
pilastri della crescita economica, benessere
sociale e tutela ambientale.
È importante che quanto discusso e studiato in questi sei mesi si trasformi in azioni concrete. È essenziale che progetti nati
nell’ambito di Expo (come Feeding the Accelerator del padiglione americano, Feeding
Knowledge del Centre de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes e del Politecnico
di Milano e tanti altri, come i progetti di sviluppo delle fattorie sociali e del microcredito)
vengano sostenuti e portati avanti.
Allo stesso modo è fondamentale che l’intuizione di Emma Bonino sull’importanza delle
donne sia mantenuta e portata avanti anche
nella prossima Expo. Se così sarà, come credo, Expo 2015 avrà svolto a livello internazionale un ruolo sociale importantissimo».
Il suo intervento in aprile all’ONU ad
Addis Abbeba si è incentrato sull’idea di
una Fondazione per lo sviluppo italiana
(per la crescita dell’imprenditoria nei Paesi
africani, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano), particolarmente
attuale alla luce dei flussi migratori e del
problema dei rifugiati. In cosa consiste la
proposta?
«L’“emergenza immigrazione” dal continente africano dipende anche dalla carenza di
imprese locali capaci di generare opportunità
occupazionali e ricchezza per il territorio: il sostegno alla “impact entrepreneurship” in Africa
qualificherà ulteriormente l’immagine e l’azione
dell’Italia, esemplificando questo modo di fare
cooperazione allo sviluppo.
La Fondazione E4Impact, già attiva in
Kenya, Uganda, Ghana, Costa d’Avorio e
Sierra Leone con l’obiettivo di coprire 20 Paesi
nel 2020, sviluppa le capacità delle università
locali di formare e supportare nuovi imprenditori, favorendo lo sviluppo in Africa delle
imprese italiane attente all’impatto sociale.
Tutto ciò tramite, inizialmente, un modello di
Executive Master in Business Administration
sperimentato.
E4Impact è un esempio di partnership tra
famiglie, imprese, università italiane e africane,
un esempio concreto di come unendo le forze
si può attivare un circolo virtuoso e impostare
progetti che vanno incontro alle grandi emergenze che stiamo affrontando».
La Comunità
di San Patrignano
PLEIADI 29
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
CREVAL
al fianco delle PMI
che vogliono
crescere
di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese
I
I segnali contrastanti a livello macroeconomico, con le difficoltà evidenziate dal
colosso cinese che ha rallentato la sua corsa dopo una galoppata, durata decenni, di
crescita a doppia cifra, le tensioni politiche
sull’asse Mosca-Washington, l’instabilità dei
Paesi mediorientali, anche in conseguenza
dell’attività terroristica del Califfato e la sua
influenza sulle economie di quelle aree, hanno
ovviamente reso ancor più instabile la debole
ripresa che anche in Italia stava iniziando ad
assestarsi. Ma all’inizio dell’ultimo trimestre
2015, l’economia dell’Eurozona ha registrato
una leggera accelerazione della crescita, sia
nel settore manifatturiero che nel terziario,
ed anche l’Italia aggancia in modo marcato
il trend, segnando il quarto tasso europeo di
crescita della produzione composita, appena
sopra quello fatto registrare dalla Francia.
30 PLEIADI
A sostegno di questi dati è fondamentale
l’incremento delle nuove commesse, che ha
fatto aumentare anche l’indice degli ordini
inevasi, portando una maggiore pressione
sulle capacità produttive delle PMI e spingendo su un conseguente incremento dell’occupazione, che ha fatto passare in secondo
piano il rallentamento che pareva presentarsi
in settembre.
In questo contesto il nostro Istituto continua la sua attività a sostegno dell’economia
dei nostri territori di insediamento, attraverso
un supporto alle piccole e medie imprese,

PLEIADI 31
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
tanto che nei primi 6 mesi del 2015 le erogazioni di finanziamenti ad imprese hanno
registrato un incremento del 50% rispetto al
medesimo periodo dell’anno precedente, e la
crescente fiducia dei consumatori privati nella
ripresa dell’economia e dell’occupazione ci ha
portato a superare i 300 milioni di euro erogati
tramite mutui a privati, più che raddoppiati
rispetto al semestre precedente.
Ma nel contesto normativo che si sta delineando, diviene sempre più difficile svolgere
questa attività nei confronti delle PMI, che
non possiedono strutture in grado di fornire
una trasparenza informativa necessaria per le
valutazioni oggettive richieste dagli organismi

32 PLEIADI
di vigilanza, e che al contempo hanno evidenti
difficoltà nell’accesso diretto al mercato dei
capitali. Per questa ragione rivestono un’importanza strategica notevole le attività svolte
dai consorzi fidi, in grado di fornire garanzie
accessorie che consentono all’Istituto una
migliore ponderazione dei fattori di rischio
e quindi la possibilità di supportare al meglio la crescita di queste realtà, che peraltro
evidenziano strutture patrimoniali ed economico-finanziarie spesso non equilibrate, pur
disponendo di notevoli expertise tecniche,
di una qualità del prodotto e di una capacità
d’innovazione riconosciute dal mercato. In
special modo la controgaranzia da parte
Luciano Camagni - Condirettore Generale
Credito Valtellinese
di Medio Credito Centrale fornita tramite i
confidi convenzionati, ha rappresentato negli
ultimi due-tre anni il fiore all’occhiello delle
concessioni di credito del nostro Istituto,
consentendo una notevole espansione dei
supporti accordati alle PMI agendo come
fattore moltiplicatore delle attività poste in
essere a supporto dell’erogazione del credito.
Come accennato in precedenza, negli ultimi quattro anni il sistema dei controlli pubblici
sulle banche è stato interessato nel nostro
continente da un radicale processo evolutivo che, nella logica di un rafforzato stimolo
federalista, mira al superamento del modello
della vigilanza nazionale armonizzata, cui si
era sinora ispirata la legislazione europea, e
alla realizzazione di una vera e propria Banking Union, caratterizzata da una vigilanza
pienamente integrata a livello sovranazionale,
che deve giocoforza avere regole uniformi
ed oggettive nonostante i contesti locali di
insediamento siano differenti. Risulta quindi
evidente che il sistema economico italiano,
fortemente connotato da una dimensione medio-piccola delle aziende significativamente
differente da quella delle aree europee a più
elevata densità industriale, abbia subito un
impatto maggiore dalle modifiche introdotte e
conseguentemente ha la necessità di un rapido aggiornamento/adeguamento delle proprie
strutture gestionali, per poter competere alla
pari con gli altri soggetti in un mercato che
è sempre più globalizzato. Mercato, quello
europeo, sul quale dopo la Banking Union
si affaccia la proiezione della direttiva sulla
Capital Union che omogenizzerà anche l’accesso al mercato dei capitali.
E cosa ci aspetta nel futuro? L’evoluzione
che le PMI italiane hanno iniziato ad intraprendere, dovrà portarle ad essere più flessibili
nell’approvvigionamento di mezzi finanziari
anche tramite canali alternativi a quello bancario. In questo scenario il nostro Istituto
saprà accompagnarle, forte delle relazioni
con molti dei soggetti più dinamici di questa
nuova sfida (MCC, BEI, FEI, SACE, Fondi di
Private Equity e Fondi di Private Debt), in
questo challenge che le porterà a valorizzare
le molte positività di questo che costituisce
l’asse portante del tessuto imprenditoriale del
nostro Paese.
PLEIADI 33
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
La TECNOLOGIA
semplifica la BANCA e rende
libero il CLIENTE
di Mauro Selvetti – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
Un nuovo portale accessibile da qualsiasi
dispositivo e da ogni sistema operativo, che si
adatta automaticamente alla grandezza dello
schermo, al suo orientamento e alla risoluzione,
perché il cliente possa accedervi quando,
da dove vuole e nelle modalità che preferisce
34 PLEIADI
L
La tecnologia compie ogni giorno progressi
rapidi e incredibili e con lei chi la utilizza. E la
banca che vuole stare al passo delle esigenze
dei suoi clienti deve correre al loro fianco, sia
sul fronte dei servizi sia su quello delle proposte.
Il Gruppo Credito Valtellinese
ne ha sempre avuto coscienza:
prova ne è il fatto che, sul fronte
tecnologico, ha sempre dimostrato una singolare capacità
innovativa nel mondo bancario
e da tempo ha percepito la
necessità di rinnovare anche la
propria struttura commerciale
sfruttando i canali digitali.
Per quel che riguarda il
passato, sarà bene ricordare
come, pochi mesi dopo l’introduzione in Italia
del servizio bancomat, alla fine del 1983, il Creval fu tra le prime banche a installare uno sportello; così come fu tra i primi istituti a credere
nell’home banking, all’inizio degli anni Novanta,
e a investirvi in modo consistente offrendo alla
sua clientela un prodotto completo. D’altra
parte, risale al 1982 la creazione di Bankadati
(oggi trasformata in “Creval Sistemi e Servizi”),
la società che svolge la funzione
di supporto al Gruppo nell’area
tecnologica e ha il completo
presidio della gestione e dello
sviluppo dell’Information and
Communication Technology: è
qui che sono nate tutte le nostre
iniziative innovative.
Proseguendo nel nostro
ruolo di innovatori e volendo
offrire alla clientela il miglior
servizio possibile, abbiamo creato una specifica struttura, la Direzione Banca
Digitale, a cui è stato affidato anche il compito,
tra le tante attività, di pensare e realizzare un
nuovo sistema di internet e mobile banking
PLEIADI 35

ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
concentrandosi sulle esigenze commerciali.
I primi progetti per implementare una
piattaforma completamente nuova sono partiti
nel giugno dello scorso anno. Avevamo diversi
obiettivi ambiziosi, tra cui quello di riuscirci in
18 mesi: ne sono passati 16 e siamo già partiti.
Inoltre, abbiamo voluto un portale che fosse
non solo “pubblico”, ma “responsive”, cioè
accessibile da qualsiasi dispositivo (desktop,
tablet, smartphone) e da ogni sistema operativo (Android, Apple, Windows ecc.) e che si
adatta automaticamente alla grandezza dello
schermo, al suo orientamento, alla risoluzione,
perché il cliente possa accedervi quando e da
dove vuole e nelle modalità che preferisce.
E’ stata, evidentemente, un’operazione
complessa, ma che ha avuto come punto di
riferimento il cliente, che ha l’esigenza di poter
operare con la sua banca in ogni momento del
giorno, da ogni dove e da qualsiasi dispositivo.
Per questo nei mesi scorsi abbiamo coinvolto
i nostri utenti, creando un “tavolo dei clienti”
con cui confrontarsi e farsi consigliare e realizzando specifiche interviste su questo argomento. Insomma abbiamo creato una sorta
di “processo certificato” per avere il migliore
dei risultati.
Un ruolo fondamentale in questo percorso
l’ha avuto la Direzione Banca Digitale, creata
proprio per questo. Perché il nostro progetto
non ha solo un fine tecnologico, ma vuole
andare a definire una strategia digitale e un
approccio commerciale globale.
Ecco perché, oltre ad aver dato una nuova
immagine grafica al brand Bancaperta, sono
stati creati anche il nuovo sito commerciale
www.Creval.it e il nuovo sito istituzionale
www.GruppoCreval.com. Tre canali quindi:
Bancaperta, per operare come in banca al
proprio sportello; Creval.it per conoscere tutte
le offerte commerciali ed essere aggiornati su
tutte le iniziative del Gruppo; GruppoCreval.
com per la relazione istituzionale con investitori, analisti, giornalisti, associazioni ed enti.
All’interno di questa “rivoluzione” è finito
anche il progetto “Creval Connect” che, come
abbiamo spiegato in diverse occasioni, altro
non è che lo sportello bancario, il gestore, il
consulente, tutto insieme e sempre presente
dove l’utente si aspetta di trovarlo. Creval Si-
Il progetto “Creval Connect”
Quando parliamo di Creval
Connect dobbiamo pensare a
una postazione tecnologicamente avanzata che il cliente trova
presso la sua filiale da cui è possibile collegarsi con la persona
giusta e soddisfare qualunque
esigenza, dalla più normale alla
più complessa, sia essa un’operazione di pagamento o l’occasione
per un investimento, un consiglio
per risparmiare o per effettuare un’operazione di mutuo. In
questo modo, tra l’altro, Gruppo
Creval vuole restare fedele al
ruolo di banca del territorio per
il quale la prossimità al cliente è
un valore irrinunciabile.
La filiale permane il principale segno di presenza e il centro di una competenza attorno a
cui ruota la cura delle relazioni
personali.
Tuttavia oggi essere vicini,
grazie alla tecnologia, può trascendere la fisicità, quando que-

stemi e Servizi, Bancaperta, Creval Connect,
insomma, tutto ciò che ruota attorno all’internet banking è un tassello molto importante
della strategia digitale che il Gruppo Credito
Valtellinese sta perseguendo con l’obiettivo di
rispondere sempre meglio alle esigenze del
cliente, offrendogli un’esperienza d’uso personalizzata e gratificante attraverso un’efficace
e omogenea interazione realizzata sfruttando
le opportunità che l’innovazione tecnologica
rende oggi disponibile.
Il passo successivo, che verrà fatto prossimamente, è un nuovo layout delle nostre filiali:
infatti, ci siamo chiesti come sfruttare al meglio
la tecnologia per rispondere alle esigenze del
36 PLEIADI
sto serve a migliorare il servizio.
Attraverso Creval Connect
saremo in grado di presidiare
sempre le nostre filiali con il massimo della competenza incontrando le aspettative di relazione
con la clientela e ampliando la
possibilità di ottenere servizi on
demand, operatività in tempo
reale ed elevando l’esperienza
di interazione ai livelli cui oggi
siamo abituati grazie alla tecnologia.
cliente anche ristrutturando gli spazi dove
abbiamo i nostri sportelli.
A questo punto possiamo davvero dire
che il cliente che si rivolge a noi può trovare
quello che desidera: l’esperienza d’uso della
banca deve risultargli piacevole, deve uscire
dalla filiale – fisica o digitale – pienamente
soddisfatto per il servizio ricevuto, per le
capacità e le competenze incontrate.
E potendo consultarci o venire da noi
quando vuole e dove vuole, il cliente può
fare davvero un’esperienza di libertà: perché
si accorge che la sua banca non applica una
tecnologia fine a se stessa, ma per rispondere
ai suoi bisogni.
PLEIADI 37
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
BANCAPERTA
più semplice, veloce e sicura
Da tablet o
smartphone, da
casa o da qualunque
parte nel mondo, il
nostro cliente potrà
interagire con la
banca come se si
trovasse allo sportello
della sua filiale
38 PLEIADI
di Gian Luca Contis - responsabile Direzione Banca Digitale
e Dario Albertoli - responsabile Servizio Gestione Canali Diretti e Social
D
Dare la possibilità al nostro cliente di
interagire con la banca come se si trovasse
allo sportello della sua filiale, operando col
suo computer da casa, oppure col tablet o lo
smartphone da qualunque parte del mondo.
Questo il primo obiettivo che ci siamo posti
quando abbiamo cominciato a pensare al
nuovo sistema di internet e mobile banking del
Gruppo Creval. Lungo il percorso,
però, ci siamo posti
molteplici domande e abbiamo
cercato di dare
risposte esaurienti anche ad
altre esigenze,
dei clienti e della banca.
Ma andiamo con ordine. Chi utilizza l’internet banking cerca innanzitutto uno strumento
informatico che eroghi una serie di servizi,
transazioni e operazioni bancarie spesso a
costo zero o con un discreto risparmio rispetto
ai canali tradizionali. E’ quello che il Creval
ha da anni consentito al cliente “abilitato”, e
munito di particolari password: la possibilità
di connettersi virtualmente, 24 ore al giorno
per 7 giorni su 7, al suo conto corrente online
ed effettuare le operazioni necessarie, sia
di natura informativa, come ad esempio la
consultazione della lista dei movimenti, o del
saldo, o dell’andamento del deposito titoli, sia
di carattere dispositivo come effettuare boni-
PLEIADI 39

ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
 fici, pagare le bollette, ricaricare il cellulare o
operare sul proprio deposito titoli attraverso la
compravendita di strumenti finanziari.
Con la nuova piattaforma si vogliono
rendere più semplici queste operazioni e incrementare servizi e possibilità, a cominciare
dal superamento di uno degli svantaggi che i
clienti che utilizzavano l’internet banking evidenziavano: la possibile perdita dei rapporti
interpersonali. Per questo abbiamo deciso di
riempire il nostro nuovo portale di contenuti
relazionali: oggi, chi si collega al portale trova
a disposizione i riferimenti del suo gestore,
col quale può interloquire in maniera diretta,
o comunque qualcuno della banca pronto a
rispondere alle sue esigenze anche attraverso una chat audio o video. Tutto è pensato
nell’ottica della più semplice usabilità per
non avere dubbi su cosa fare o dove cliccare:
appena entra, il cliente trova una home page
costruita in base alle scelte che normalmente
effettua, con tutte le informazioni che più gli
interessano. Abbiamo aggiunto una sorta di
agenda bancaria, con le varie scadenze da
ricordare, mentre nella spalla destra è stata
inserita una serie di proposte fatte su misura
del cliente, in base alle normali operazioni
che compie, al suo profilo commerciale e alla
sua predisposizione all’investimento. Trova,
quindi, un catalogo prodotti più ricco, ma ha
anche la possibilità di parlare con la propria
agenzia, oppure di fissare un appuntamento
quando magari si devono trattare pratiche più
complesse. I nostri canali web, poi, servono
anche per proporre soluzioni alle esigenze della clientela: perciò chi accede al nostro portale
Zac: il denaro si muove facilmente
Hai mai pensato di inviare
un bonifico con la facilità di
un SMS? Con Zac trasferisci
piccoli importi in tempo
reale, dal tuo smartphone,
con i tuoi contatti abilitati
utilizzando la rubrica del
cellulare.
In questo modo eviti di
utilizzare le password per
confermare le operazioni
40 PLEIADI
verso alcuni beneficiari,
riducendo notevolmente
le tempistiche delle
disposizioni: ad esempio
nel caso di bonifici verso
familiari e amici o della
carta prepagata. Utilizzi la
password solo la prima volta,
e per i bonifici successivi ai
beneficiari abilitati ti sarà
sufficiente selezionarli.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.
Per tutte le condizioni relative al servizio pubblicizzato e per quanto non espressamente indicato
occorre far riferimento al foglio informativo «Operazioni e servizi accessori» e alla documentazione
informativa prescritta dalla normativa vigente,
disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito
internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”
deve trovare questo genere di informazioni.
Non solo, deve anche poter acquistare on line
quei prodotti che non necessitano di specifiche competenze. Sarà, quindi, nostra premura,
focalizzare al meglio l’offerta della banca, ma
anche rendere il più semplice possibile l’acquisto. Pertanto è stato fatto uno specifico lavoro
sull’utilizzo della firma digitale: ogni contratto
Bollettini con QR Code
sottoscritto, firmando digitalmente i documenti, arriva direttamente nella casella stabilita dal
cliente. Questa soluzione, adattabile a tutta
una serie di documenti, semplifica la vita del
cliente - che non deve più preoccuparsi di
stampare e archiviare le pratiche perché troverà sempre la documentazione completa in
Bancaperta - e rende più facile l’attività della
banca. Il Credito Valtellinese è stato supportato nella sua evoluzione digitale da Reply,
collaborando al disegno ed alla realizzazione
dei nuovi servizi di Internet e Mobile banking
delle Banche del Gruppo.
Evidentemente questa “rivoluzione” avrà
bisogno di un po’ di tempo per andare a regime.
In ogni caso, in fase di start up abbiamo pensa-
to di mettere a disposizione dei clienti un numero verde a cui rivolgersi, con orari molto ampi
che, se necessario, potremmo incrementare:
troveranno un pool di esperti pronti a fornire
tutte le risposte. Potranno anche chiedere di
farsi richiamare in un orario stabilito.
Niente più lunghe code negli uffici postali, con
Bancaperta ti semplifichiamo la vita! Grazie al QR
Code stampato sui bollettini postali è sufficiente
inquadrare il codice dal tuo smartphone: in
questo modo tutte le informazioni relative a questa
disposizione di pagamento saranno trasferite e
subito operative nel tuo Internet Banking, in tutta
sicurezza e rapidità.
Il partner Reply
Reply è specializzata nella progettazione
e nell’implementazione di soluzioni basate
sui nuovi canali di comunicazione e media
digitali. Costituita da un modello a rete
di aziende altamente specializzate, Reply
affianca i principali gruppi industriali europei
appartenenti ai settori Telco & Media,
Industria e Servizi, Banche e Assicurazioni e
Pubblica Amministrazione nella definizione
e nello sviluppo di modelli di business
abilitati dai nuovi paradigmi del Big Data,
Cloud Computing, Digital Media e Internet
degli Oggetti. I servizi di Reply includono:
Consulenza, System Integration e Digital
Services. www.reply.eu/it
PLEIADI 41
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Nascono i nuovi siti www.creval.it e
www.gruppocreval.com
Un linguaggio nuovo ed efficace
per dare risposte semplici e immediate
N
Nell’ottica di definire una nuova presenza web maggiormente
fruibile dai nostri clienti, più vicina al nostro target e più visibile
sul mercato, in questi mesi abbiamo lavorato e ricostruito l’identità digitale del Gruppo bancario Credito Valtellinese.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’agenzia DGTmedia, ha permesso di realizzare due nuovi siti - www.creval.it
e www.gruppocreval.com - responsive e multi-device (adattabili
quindi a vari dispositivi), in modo da consentire ai nostri clienti
di accedere ovunque ai contenuti e ai prodotti e servizi presenti.
Abbiamo studiato un linguaggio nuovo e coerente, focalizzato
sulle reali esigenze degli utenti delle due nuove piattaforme. Da
ultimo, ma non meno importante, abbiamo curato attentamente
- e continueremo a farlo - le attività necessarie per migliorare il
posizionamento del brand Creval e dei nostri prodotti sui motori
di Christian Moretti – Responsabile
Comunicazione Credito Valtellinese
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PLEIADI 43

ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
da permettere una navigazione trasversale
dell’offerta e abbiamo, inoltre, creato dei
“percorsi di scelta” basati su specifiche
esigenze degli utenti.
Oltre a una razionalizzazione dell’architettura del sito web, stiamo lavorando alla
possibilità di personalizzare l’esperienza dei
clienti tramite un sistema di profilazione che,
attraverso l’utilizzo dei cookies e l’analisi del
comportamento dell’utente durante la navigazione, consentirà di proporre messaggi
sempre più interessanti e coerenti con le
sue esigenze.
Infine, è stata data maggiore enfasi a
diverse funzionalità e servizi per orientare il
cliente e supportarlo nelle azioni quotidiane:
dagli strumenti utili fino alla panoramica sui
servizi digitali. Attraverso il tasto “Trova” sarà
molto più semplice ricercare il prodotto o servizio che si desidera approfondire. La sezione
“Eventi e Iniziative”, completamente rinnovata,
consente di avere in un unico colpo d’occhio
tutte le iniziative che vedono il Gruppo Creval
di ricerca e quindi la visibilità agli occhi del
grande pubblico di internet.
Uno degli obiettivi principali di questo
importante progetto è di migliorare la riconoscibilità del Gruppo Credito Valtellinese
verso il pubblico e, di conseguenza, veicolare i valori della Banca e favorire la conoscenza dei prodotti e servizi offerti ai nostri
clienti. Questi nuovi siti, infatti, sono per
noi importanti strumenti di comunicazione
indispensabili per la promozione dell’offerta
e per moltiplicare le occasioni di contatto, in
modo da finalizzare la proposta di prodotti
giusti e servizi mirati sulla base delle reali

L’agenzia DGT Media
DGTmedia è la sigla di Italia Brand Group
specializzata in comunicazione digitale, con svariati
anni di esperienza sul mercato. L’agenzia si compone
di team specializzati nello sviluppo di strategie e
progetti per l’innovazione digitale che si basano su
creatività, design, sviluppo tecnologico, e-business,
data analytics, performance advertising e social
media management. www.dgtmedia.com
44 PLEIADI
protagonista, oltre alla possibilità di selezionarle attraverso una ricerca per tipologia di
evento, data e area geografica.
Il nuovo sito www.gruppocreval.com racconta la storia, i valori, la solidità del Gruppo
e delle sue Banche. Il nuovo design e l’organizzazione dei contenuti, con questa veste
rinnovata, si pongono come obiettivo di interfacciarsi in maniera più efficace ed efficiente
con investitori, analisti e giornalisti.
esigenze del Cliente.
La necessità di realizzare due siti distinti
è stata dettata dall’esigenza di dover usare
linguaggi e strumenti diversi in base agli
utenti a cui ci rivolgiamo.
Il sito commerciale (www.creval.it) si
rivolge primariamente ai consumatori e ai
clienti, mentre quello istituzionale (www.
gruppocreval.com) è destinato agli investitori, alle istituzioni e alla stampa.
Il sito www.creval.it, oltre a essere il punto di accesso di tutti i clienti al nostro home
banking Bancaperta, è il luogo dove è possibile trovare informazioni sui nostri prodotti
e servizi, sulle numerosi iniziative sociali,
sportive e culturali organizzate e sostenute
dal Gruppo Creval oltre alle molteplici attività
gestite e curate dalla Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese.
Per rivolgerci agli oltre 100.000 utenti
unici che giornalmente visitano www.creval.it
abbiamo utilizzato, ove possibile, un linguaggio rassicurante, vicino ed empatico: Creval
è “la Banca che comprende i tuoi bisogni”.
Sono stati identificati dei gruppi (“cluster”)
di ordine sia anagrafico sia tematico, così
PLEIADI 45
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
La verità è che
CONVIENE
di Roberto Grazioli - Responsabile Divisione Comunicazione e Promozione Territorio
S
Scendono i prezzi degli alloggi e i tassi
dei mutui e torna la voglia di acquistare casa.
Quale occasione migliore per realizzare una
nuova campagna pubblicitaria per supportare
questa tendenza di mercato e confermare il
nostro sostegno alle famiglie? In un momento storico così particolare abbiamo scelto
di tornare in televisione con una campagna
pubblicitaria che pone l’attenzione anche ai
giovani assunti con i nuovi contratti di lavoro
a tutele crescenti che possono così fare il
grande passo e acquistare la loro prima casa.
“Lasciate perdere le favole. La verità è
che conviene” è il motto che
si ripete negli spot realizzati
dall’agenzia milanese OFG
ADV, che da oltre 40 anni
opera nella comunicazione a tutto tondo,
da quella tradizionale a quella digitale. Nel
migliorato contesto economico generale, il
nostro obiettivo è stato di caratterizzare la
specificità della nostra offerta rispetto ai nostri
concorrenti. Una specificità che è data, da una
parte, dal nostro impegno per offrire alle famiglie una serie di prodotti a tassi estremamente
competitivi; dall’altra, dalla nostra volontà di
facilitare l’accesso al credito, mantenendo fede
all’impegno statutario di vicinanza e supporto
alle famiglie e alle attività produttive, come
ricorda sempre il nostro Presidente Giovanni
De Censi.
La verità è che conviene!
Quella comparsa sui media nazionali è
stata una campagna multisoggetto accattivante e originale, che ha messo l’accento sulla
dinamicità e modernità che è tipica del Gruppo

Il Gruppo Creval torna in tv con la campagna per le offerte mutui ai privati
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PLEIADI 47
ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI
Il Vice DG Mauro Selvetti con il team che ha contribuito
alla realizzazione dello spot
 Creval. Come? Facendo leva su personaggi
conosciuti a tutti: i protagonisti di quelle celebri
favole che appartengono alla nostra infanzia
virando su un tono di voce e su un’esecuzione
semplici e originali.
Una scelta che ha puntato su qualcosa
che potesse fornire spunti sottilmente ironici e
di facile decodifica. L’esecuzione creativa-comunicativa ha prodotto tre spot con differenti
dialoghi, uno per ogni singola promozione del
nostro Gruppo. Mentre scorrono le celebri note
tratte da “Lo schiaccianoci” di Tchaikovsky,
vediamo seduti su una panchina – di volta in
volta – Biancaneve, Cappuccetto Rosso e
Pinocchio, desiderosi di aprire un nuovo mutuo. Dall’altro lato i loro interlocutori cercano
di raggirarli, prospettando loro soluzioni solo
illusoriamente da favola (la Strega Grimilde e
il Lupo Cattivo) o di dissuaderli dalle offerte
fasulle (il Grillo Parlante). È proprio a questo
punto che fa la sua comparsa Andrea Pellizzari, noto conduttore televisivo e radiofonico,
attore, direttore artistico e per anni storico
inviato del programma “Le Iene”.
Un volto amico che esprime immediata fiducia nel pubblico. È lui, seduto sulla panchina
retrostante quella dove stanno dialogando i
personaggi, a intervenire e a evitare il peggio:
semplicemente comunicando loro la vantaggiosa offerta mutui del Credito Valtellinese,
invitandoli così a “lasciar perdere le favole”,
una volta per tutte.
Il messaggio trasmesso diventa un suggerimento rivolto a ognuno dei nostri clienti
a diffidare di quei prodotti di finanziamento
invitanti solo a parole. Nella scelta del proprio
mutuo è doveroso affidarsi a proposte ben
ancorate alla realtà, perché solo queste sono
capaci di fornire soluzioni vantaggiose, solide e
sicure nel lungo periodo, quali quelle proposte
da Gruppo Creval. Perché, come recita il claim
finale, “La verità è che conviene”.
Una campagna multicanale
Le famiglie italiane hanno avuto modo di
vedere le offerte del Gruppo Creval non solo
in tv, ma anche attraverso i nuovi media.
L’utilizzo di Facebook e Youtube in particolare ci ha permesso, con costi ridotti, di avere
una forte visibilità, indirizzando così nuovi e
vecchi clienti nelle nostre filiali. I risultati sembrano proprio darci ragione: nei primi 10 mesi
del 2015 le erogazioni di mutui a privati sono
cresciute del 120%
ondata oltre 40 anni fa come
agenzia fotografica, la
società presieduta da Cesare
Bizzarri è oggi una realtà di
comunicazione completa con un
forte orientamento al Problem
Solving. La caratteristica
principale di OFG ADV è la sua
capacità di poter gestire l’intero
iter del processo comunicativo.
È, infatti, un’agenzia
organizzata secondo differenti
48 PLEIADI
reparti interni, i quali offrono
un perfetto connubio tra
comunicazione classica e
digital: creatività, ufficio
stampa, organizzazione di
eventi, media planning,
acquisto spazi e marketing,
fino ad arrivare al reparto
digital che si occupa di
web, app e software design
con particolare attenzione
all’interface design.
Oltre che sulle reti Mediaset, sulle tv locali, la radio e la
stampa, gli spot sono stati promossi anche su Youtube
e Facebook. La campagna ha raggiunto in tre mesi
2.500.000 di utenti con oltre 700.000 visualizzazioni. Per
consentire ai potenziali clienti di fissare un appuntamento
in filiale, è stato inoltre realizzato il minisito www.
crevalmutuicasa.it a cui si accedeva attraverso banner
pianificati su testate online e sui canali digitali del
Gruppo. Grande successo anche per il Tour delle Fiat 500
che hanno animato le piazze della Lombardia.
Alcune
immagini
della
campagna
e del tour
Fiat 500
brandizzate
Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionale. Condizioni riservate a mutui ipotecari a tasso variabile con durata fi no a 20 anni. Per
tutte le condizioni relative ai prodotti pubblicizzati e per quanto non
espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi
di Mutuo Casa Facile, Mutuo Flessibile, Mutuo Doppia Scelta e alla
documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella
sezione “Trasparenza”. La concessione del finanziamento è subordinata
alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché
all’approvazione della Banca.
I risultati: forte crescita nell’erogazione dei mutui*
OFG ADV. L’agenzia di comunicazione a 360°
F
I canali digitali per promuovere i mutui
Lo spot “La verità è che
conviene” ha ricevuto
la Nomination dalla
Giuria del 47° KEY
AWARD tra i 4 film
selezionati per la Categoria
“Finanza, Assicurazioni
e Grande Distribuzione”:
un’ulteriore successo e tanta
soddisfazione per noi e per il
Credito Valtellinese!
www.ofg.it
* dati aggiornati al 31 ottobre 2015
PLEIADI 49
IL PERSONAGGIO ANDREA PELLIZZARI
Andrea
PELLIZZARI
Il testimonial della campagna mutui casa Creval si racconta:
tra musica, discoteche, radio, tv e beneficenza
U
«Un’idea molto divertente e carina, l’utilizzo delle fiabe è ancora attuale: insegnano
qualcosa attraverso un linguaggio universale,
semplice e diretto, adatto a tutti, anche ai
bambini, ai quali non si possono raccontare
bugie».
Così Andrea Pellizzari giudica la campagna mutui casa Creval “La verità è che
conviene”, di cui è stato testimonial. Pellizzari, dj, conduttore radiofonico e televisivo,
è conosciuto dal grande pubblico per la sua
partecipazione alla trasmissione “Le Iene”
come Mister Brown.
Come è stato lavorare con dei bancari?
«Mi sono trovato bene perché, anche se
devono rivestire un ruolo di serietà, sanno essere molto divertenti. E anche un po’ matti».
A cosa sta lavorando attualmente?
«Sono impegnato con una nuova attività
imprenditoriale, la produzione discografica di
musica house ed elettronica con etichette indipendenti, Villa Hangar e Top Town Records.
Un’idea che ho sempre voluto realizzare, per
seguire e gestire totalmente dei progetti».
50 PLEIADI
Come mai questo salto imprenditoriale?
«A quasi 50 anni, dopo un lungo percorso
lavorativo e artistico, senti la spinta a fare
qualcosa di diverso. Dopo 30 anni nelle radio
più importanti d’Italia (Radio Italia Network,
Radio 2, RDS, Deejay e 105) conosci bene
come funziona.
Oggi mi diverto di più a dare gli strumenti
a chi ha qualcosa da dire, a costruire progetti
con giovani talenti: in qualche modo mi sento
partecipe del loro talento».
Il suo vero mondo quindi è la musica?
«La mia vita è sempre stata legata alla
musica, fin da bambino ho voluto fare il dj.
Sono stato folgorato dal mondo delle prime radio private già a nove anni. Nel 1976,
abitavo a Udine, e a causa del terremoto
del Friuli le scuole sono rimaste chiuse per
diversi mesi, così ascoltavo molto la radio. Un
giorno mio fratello mi ha portato a visitarne
una: è stata una vera folgorazione. A 15 anni,
durante l’estate, sono andato a bussare a
un’emittente locale e ho chiesto di lavorare.
Così ho iniziato».

PLEIADI 51
che l’ha vista protagonista è quello benefico
a favore dei bambini haitiani colpiti dal terremoto del 2010. Come mai questa scelta?
«Ho vissuto in prima persona da bambino il
terremoto del Friuli: ricordo ancora bene la terra
che trema, alle ore 21 di quel 6 maggio del 1976.
Sono sensazioni forti che restano per sempre.
Così quando è avvenuto il terremoto ad Haiti
mi sono sentito molto vicino alla popolazione,
soprattutto ai più piccoli. Ho partecipato a una
raccolta fondi, ma sentivo di voler fare qualcosa
di più in prima persona».

Da allora un percorso costellato da
successi.
«Credo di avere avuto fortuna e di aver
saputo captare opportunità che poi avrebbero
avuto successo. Come quando sono arrivato
a Radio Italia Network, la prima radio dance.
Il mio stile dinamico alla conduzione di “Los
Cuarenta”, fece un boom pazzesco. Oppure
alle Iene, quando nel 1998 chiamarono me e
Fabio Volo, con cui lavoravo già a Match Music;
e il programma ebbe il successo che mantiene
tutt’oggi».
Fa ancora il dj?
«Non ho mai smesso di fare il dj perché mi
diverte farlo. Continuo ad andare in giro nelle
più importanti discoteche, soprattutto a Ibiza e
Formentera, e nei locali top d’Italia. Per me la
cosa più bella del mondo è “mettere i dischi”,
far ballare tutti e far emozionare le persone
scegliendo la musica».
E con la televisione?
«Continuo anche a lavorare in televisione.
Realizzo alcuni programmi per famiglie e bambini con il canale DeA Junior, come lo “Zecchino
Family Show” e “A Tutto Tino”. E collaboro con
Udinese Channel».
Come nasce Mister Brown, lo strampalato insegnante di inglese?
«Assolutamente in modo casuale, scherzando durante un viaggio in macchina con un
autore, sullo stereotipo dei corsi di inglese. E
dopo una settimana stavamo già girando i primi
video. Va anche così: a volte idee di successo
nascono spontaneamente e altre volte si tratta
di progetti molto complessi».
52 PLEIADI
Vista la sua lunga esperienza nelle discoteche, oggi sono davvero pericolose
come si pensa?
«Quest’estate a Riccione un ragazzo purtroppo ha assunto sostanze stupefacenti ed è
morto, ma la soluzione non è chiudere la discoteca. Il locale non ha la possibilità di effettuare
un reale controllo sul pubblico. Il controllo lo
dovrebbero fare le forze dell’ordine, ma non ci
sono le risorse per farlo. A Ibiza, ad esempio,
le regole vengono rispettate e le pene eseguite,
anche perché lì i locali sono il motore del turismo e registrano incassi enormi. Alla fine, comunque, dipende anche da te: io ho trascorso
una vita nelle discoteche e non assumo droghe.
Inoltre, i locali possono essere un’opportunità
di recupero di zone abbandonate e di controllo
del territorio».
Dopo più di 30 anni di esperienza a contatto con i giovani, come li vede cambiati?
«Ciò che succedeva a me capita anche ai
ragazzi di oggi. Non sono cambiati i giovani,
ma i mezzi a disposizione: tutto è più a portata
di mano e per questo i ragazzi sono più disorientati. Prima si faceva più fatica e tutto era
più complicato, oggi invece non si hanno gli
strumenti per capire i rischi che si corrono. Ai
miei tempi se facevi una stupidaggine finiva lì,
adesso invece c’è sempre il rischio che la stupidaggine venga amplificata e diffusa in rete. Ma
non c’è grande differenza tra gli anni ‘80 e oggi,
si desiderano le stesse cose. C’era forse più
entusiasmo perché era tutto più nuovo. Mentre
ai nostri giorni si vuole andare più veloce e si
è persa una certa genuinità del divertimento».
secondo singolo “The Man With The Mac”, nel
2012, abbiamo raccolto fondi per proseguire
nella realizzazione della casa accoglienza.
Un’esperienza bellissima, in cui ho messo in
gioco tutto me stesso».
Così è entrato in gioco Mister Brown.
«Abbiamo pensato di registrare una canzone che raccontasse in modo particolare e
leggero il problema che vivevano i bambini di
Haiti, ma con loro e per loro. Così è nato “Mister
Brown is Back in Town”, quasi 60mila copie
vendute. Un’esperienza incredibile a contatto
con i bambini, realizzata grazie alla Fondazione
Francesca Rava. Abbiamo contribuito a creare
una casa d’accoglienza per i bambini, una cinquantina da zero a 5 anni, rimasti senza genitori.
Ho avuto la fortuna di conoscere Padre Rick,
medico e responsabile dei progetti ad Haiti,
uno di quei personaggi che sono in grado di
cambiare il mondo e di fare la differenza. Con il
Il progetto “Mr Brown for Haiti”
Nell’emergenza terremoto di
Haiti del gennaio 2010 sono
stati affidati a NPH - Nuestros
Pequeños Hermanos (I nostri
piccoli fratelli), l’organizzazione
umanitaria rappresentata
in Italia dalla Fondazione
Francesca Rava, 200 bambini
orfani o in disperato bisogno:
alcuni sono stati accolti
all’orfanotrofio Saint Helene a
Kenscoff, 40 bambini fino a 5
anni nella Baby House
Saint Anne, 140 dai 6
anni in su nel Foyer
Saint Louis a Tabarre,
strutture provvisorie in
attesa di costruire una
nuova casa per loro e
per tanti altri bambini
in attesa di entrare.
Con il progetto “Mr Brown
for Haiti”, Andrea Pellizzari
ha raccontato e contribuito
alla raccolta fondi. Con le
vendite dei cd di Mr Brown è
stata realizzata da Padre Rick,
medico in prima linea, da 25
anni direttore dei progetti della
Fondazione Francesca Rava
in Haiti, una Baby House che
accoglie 40 bambini orfani o in
grande difficoltà, fino a 5 anni,
primo modulo del più ampio
progetto della Casa.
E’ stata costruita inoltre la
scuola primaria FWAL – Father
Wasson Angels of Light (dal
nome del fondatore di NPH)
per 800 studenti delle
tendopoli. Accanto alla Baby
House sta ora sorgendo
l’asilo, che sarà aperto anche
ai bambini delle comunità
circostanti.
L’ultimo modulo sarà la
costruzione della struttura che
sostituirà il Foyer Saint Louis,
organizzato al momento in
container attrezzati, che ospita
attualmente 160 bambini dai 6
anni in su.
Un progetto importante e complesso
PLEIADI 53
EVENTO CINEMA
“Dietro gli occhiali bianchi”
È
È una domenica soleggiata al Lido di Venezia,
dove da quattro giorni si sta svolgendo la 72a
edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il più longevo festival di cinema del
mondo. Il vento è forte, ma la temperatura permette
di godersi gli ultimi scampoli d’estate. Nel tardo pomeriggio, di fronte al Casinò, accanto al Palazzo del
Cinema dove hanno appena sfilato Johnny Depp,
Dakota Johnson, Kristen Stewart e molti altri idoli
giovanili, sta per arrivare Lina Wertmüller. Nella Sala
Casinò, uno degli
otto schermi che ospitano i film del Festival, si sta
infatti per proiettare “Dietro gli occhiali bianchi”,
documentario prodotto dalla Recalcati Multimedia
e dalla White Glasses Film e diretto da Valerio Ruiz.
Viene presentato all’interno della sezione Venezia
Classici della Mostra, che ripercorre la carriera
della prima regista donna mai candidata agli Oscar
(Pasqualino Settebellezze, 1977).
Lina si presenta di nero vestita, protetta da un
elegante scialle chiaro, inforcando gli immancabili
occhiali bianchi che da oltre quarant’anni rappresentano il suo marchio.
«È stato un amore a prima vista» dice la stessa
Lina nel film dedicato a lei, «quando li ho incontrati
ho deciso di non volerne più fare a meno».
54 PLEIADI
Il documentario di Valerio Ruiz,
finanziato e promosso dal
Credito Valtellinese ai sensi
delle norme sulla tax credit,
è stato presentato alla
Mostra del Cinema
di Venezia
È vero che ne possiede oltre cinquemila paia?
«Non era facile trovare occhiali con la montatura bianca, così chiesi a una fabbrica di produrne apposta per me e il quantitativo minimo per
poterlo fare era di cinquemila. E così ne ordinai
cinquemila».
Non risulta affatto difficile credere a questo
aneddoto. Nonostante gli 87 anni appena compiuti,
Lina Wertmüller è caparbia e risoluta, poco incline
a piegarsi al volere degli altri, esattamente come
all’inizio della sua carriera, come viene descritta
in "Dietro gli occhiali bianchi" che
ne racconta la carriera,
attraverso
un ritratto intimo, intervallato da
interviste ad amici e
collaboratori, estimatori
(tra cui Martin Scorsese) e
attori che negli anni ha diretto.
«Cosa vuoi da me!»
Così risponde Lina Wertmüller a ogni
domanda, un po’ per gioco, un po’ per vera insofferenza.
Perché non ha mai fatto un film in America?
«Non sarà perché preferisco l’Italia?».
Accanto a Lina Wertmüller, anche il regista del
documentario Valerio Ruiz e Giancarlo Giannini,
protagonista di tanti suoi film.
Com’è lavorare con Lina Wertmüller?
Giancarlo Giannini: «Il nostro è stato un viaggio
d’amore, di curiosità, di gioco in anni di collaborazione. Abbiamo girato in tutto il mondo, abbiamo
avuto successo e lavorato con grande entusiasmo,
non considerando il tempo, il denaro che si spen-

C’è una regista di nome
Lina Wertmüller
PLEIADI 55
Si è emozionato a vedere il documentario?
Giancarlo Giannini: «Mi sono commosso. Io,
che sono considerato un cinico: il momento in
cui Lina torna nella casa del marito Enrico, dopo
la sua scomparsa, mi ha davvero commosso…».
Come è nato il progetto?
Valerio Ruiz: «Parecchio tempo fa. Io ho
cominciato questo mestiere grazie a Lina, con
cui collaboro ormai da 6-7 anni. Poi, circa due
anni e mezzo fa, è nata l’idea del documentario.
Ho avuto il privilegio di poterla seguire da vicino,
passando giornate intere con lei, così dal rapporto professionale è nata anche una grande
amicizia, ma non è stato facile fare una sintesi
delle due componenti: artistica e umana».
La regista Lina Wertmüller con il Produttore Leonardo Recalcati (alla sua
destra) e il regista Valerio Ruiz (secondo in piedi da sinistra)
deva. È stata un’avventura straordinaria. Io devo
tutto a Lina Wertmüller».
Lina Wertmüller: «Era bravo anche senza
di me. È sempre stato bravo… fin dall’inizio
quando recitava con i capelli».
Giancarlo Giannini: «È vero, lei è un genio e
mi ha sempre cambiato i capelli. In “Mimì Metallurgico” mi ha fatto rosso con la permanente
elettrica. Otto ore di trucco per “Storia d’amore
e d’anarchia…”».
Lina Wertmüller: «È evidente che lo dovevo
cambiare, perché così com’era non mi piaceva».
Quanto materiale ha girato e quanto è
diventato parte del documentario?
Valerio Ruiz: «Avevo scritto una sceneggiatura dettagliata. Ho fatto poi molte interviste e lì ho
dovuto fare una cernita perché il cinema è sintesi.
Quindi ho ancora molto materiale inedito».
Lina Wertmüller
in una scena
del film
(Ph. E.Ruiz)

Film, documentari, fiction...
Premio alla carriera - Premio Internazionale
Starlight Cinema Award
E’
questo l’ultimo riconoscimento che ha
ricevuto proprio a Venezia. Nata il 14 agosto
1928 da padre lucano di origini svizzere e madre
romana, Lina Wertmüller, al secolo Arcangela
Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von
Braueich, è la regista e sceneggiatrice italiana più
acclamata nel mondo. Autrice di show televisivi,
tra cui la prima edizione di “Canzonissima”
(1956), e regista di “Il giornalino di Gian
Burrasca” (1964) con Rita Pavone, al cinema
diventa l’aiuto regista di Federico Fellini in “La
dolce vita” e “8½”. Passa dietro alla macchina da
presa nel 1963 con “I basilischi”, in cui mostra fin
da subito la vena grottesca e allo stesso tempo
realistica che sarà il suo tratto distintivo. Dirigerà
commedie e musicarelli (“Rita la zanzara”)
56 PLEIADI
ma saranno gli anni '70 a vedere i suoi più
grandi successi come “Mimì metallurgico ferito
nell’onore” (1972), “Film d’amore e d’anarchia”
- Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella
nota casa di tolleranza...” (1973), “Travolti da un
insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974)
e “Pasqualino Settebellezze” (1976) che riceverà
ben quattro candidature agli Oscar, tra cui quella
a miglior regia, per la prima volta a una donna.
Legata professionalmente e sentimentalmente
allo scenografo, scrittore e artista Enrico Job,
scomparso nel 2008 per leucemia fulminante, ha
continuato a lavorare per cinema (“Io speriamo
che me la cavo”) e tv (“Francesca e Nunziata”),
senza mai dimenticare il suo amore per la musica.
Ha scritto infatti molte canzoni, tra cui la divertente
ballata che apre il documentario “Dietro gli
occhiali bianchi".
Il documentario
“D
ietro gli occhiali bianchi” è il racconto
di un viaggio nella vita e nella carriera
di Lina Wertmüller. Dalle immagini inedite
girate dalla stessa Wertmüller a Cinecittà
quando era aiuto regista di Federico Fellini,
passando per ritratti intimi e casalinghi, fino
alla scoperta dei luoghi che hanno ospitato
i suoi film più celebri. Il documentario è
accompagnato dalle musiche composte
dalla stessa Lina Wertmüller e da interviste
esclusive a importanti testimoni della sua
carriera, tra cui Giancarlo Giannini, Sophia
Loren, Nastassja Kinski, Harvey Keitel, Martin
Scorsese e il critico americano John Simon.
Prodotto dalla White Glasses Film di Valerio
Ruiz e dalla Recalcati Multimedia di Leonardo
Recalcati, finanziato e promosso dal Credito
Come è andata con Martin Scorsese?
Valerio Ruiz: «Benissimo. Precisione e professionalità totali. Lui è un grande fan di Lina».
C’è stato un incontro davvero fondamentale per la sua carriera?
Lina Wertmüller: «Se ne dovessi nominare
uno solo, direi certamente Fellini. Poi ce ne sono
stati molti, come Giancarlo Giannini, Mariangela
Melato. Ho avuto la fortuna di incontrare gente
magnifica».
Cosa serve per fare cinema, oggi come
allora?
Lina Wertmüller: «Per fare cinema quello
che serve è avere il talento del narratore. Saper
raccontare storie».
Giancarlo Giannini: «Noi ci divertivamo. Non
abbiamo mai pensato di cambiare il mondo con
il nostro cinema, abbiamo sempre voluto giocare. Ci siamo molto divertiti e abbiamo voluto
far ridere i polli. E anche le galline. O almeno
così rispondevamo a chi ci criticava per il nostro
giocare con il cinema».
Valerio Ruiz: «E naturalmente serve tanto
lavoro. Abbiamo molti progetti in cantiere, sia
per la tv sia per il cinema. Noi scriviamo a casa
di Lina, leggiamo molto, studiamo…».
Valtellinese ai
sensi delle norme
sulla tax credit,
collaborazione
che il regista
Valerio Ruiz
ha descritto come «fondamentale per poter
realizzare il film come lo volevamo». “Dietro
gli occhiali bianchi” ha ottenuto il patrocinio
del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale, e il sostegno di
NBC Universal Global Networks Italia. “Dietro
gli occhiali bianchi” è disponibile su iTunes, la
piattaforma online della Apple.
Il documentario, nella versione download, è
presente nella sezione cinema “Nuove uscite
indipendenti”.
gioco, ma anche per fare un dispetto ai produttori che li volevano corti per le locandine.
Poi c’era anche la volontà di volersi rifare alla
novellistica italiana che usava lunghi titoli che
ne riassumevano i contenuti. Io per il documentario, invece, ho preferito una frase secca,
che evocasse il mondo artistico e umano di
Lina».
Sopra, Lina
Wertmüller
durante le riprese
con il regista
Valerio Ruiz
(Ph. E.Ruiz)
Come si diventa Lina Wertmüller?
Giancarlo Giannini: «Lina è Lina non si può
raccontare. Meglio guardare il documentario».
Lina Wertmüller: «Rubando nei camerini.
Una risposta del cavolo a una domanda del
cavolo. Cosa vuoi da me!».
Lina Wertmüller con
il suo attore preferito
Giancarlo Giannini
“Dietro gli occhiali bianchi” è un titolo
corto, eppure i film di Lina sono famosi
anche per la loro lunghezza…
Valerio Ruiz: «Lina usava titoli lunghi per
PLEIADI 57
FAMIGLIA CASA
Linea CREVAL CONDOMINIO
Qualunque sia il tuo condominio,
noi abbiamo l’offerta
su misura per te!
a cura di Roberto Tarricone
Responsabile Direzione Corporate
C
Con l’obiettivo di fornire all’amministratore di condominio uno strumento per la gestione completa delle
esigenze finanziarie e amministrative, nasce Creval Condominio, la nuova linea di prodotti e servizi creata dal
Gruppo Valtellinese, in collaborazione con Creset.
La nuova offerta trae origine dalla riforma del condominio varata con legge n. 220/2012 che, tra le principali
novità introdotte, prevede l’obbligo per l’amministratore:
▪ di far transitare tutte le entrate/uscite del condominio
su di un apposito conto corrente bancario intestato a
quest’ultimo;
▪ di richiedere il decreto ingiuntivo nei confronti dei condòmini morosi in ritardo col pagamento delle spese
condominiali dopo soli 6 mesi;
▪ di attivare un sito internet del condominio dove rendere
disponibili i dati contabili e i verbali assembleari.
58 PLEIADI
La linea ideata dal Gruppo Credito Valtellinese,
in collaborazione con Creset per supportare
la figura dell’amministratore condominiale
nell’adempimento degli obblighi introdotti
dalla riforma

PLEIADI 59
Al conto corrente
oddisfare le esigestione condo-
Creval CONDOMINIO
puoi inoltre abbinare i servizi di
CONDOMINIO
no problem, l’innovativa formula studiata in collaborazione con Creset per agevolare l’Amministra-
tore condominiale nella gestione degli incassi e nella riscossione degli insoluti, e consentire così una
migliore gestione delle attività amministrative.
Il servizio è disponibile in quattro diverse formule di offerta, diversificate in relazione alla dimensione
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Condominio e all’operatività prevista.
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20
60
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al mese
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100
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+ 30% importo
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non correranno il rischio di dover sostenere
gli oneri delle somme rimaste impagate dai
condòmini morosi.
Condominio No Problem è un prodotto di Creset distribuito dalle banche del Gruppo Credito Valtellinese
(Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano).
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per
tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espres samente indicato occorre
far riferimento ai fogli informativi di “Creval Condominio”, “Effetti al dopo incasso” e “Banc@perta - Servizi
bancari via internet” e alla documentazione informativa
prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso
tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.
it nella sezione “Trasparenza”. La concessione degli
affidamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari
requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione
della Banca.
PLEIADI 61
TERRITORIO UN WEEK END A...
In viaggio nel MOND O ispirati da EXPO
Il mare del Madagascar o la natura dell’Austria,
l’avventura del Nepal o il relax dell’Ungheria.
Dai padiglioni della manifestazione milanese
gli spunti per un viaggio su misura
C
Chi non ha fatto un giro all’Expo
negli scorsi mesi? Molti per vedere quanto di meglio i vari Paesi
del mondo potevano offrire sotto
l’aspetto alimentare, altri, magari,
per valutare un possibile prossimo
viaggio alla scoperta di territori
sconosciuti.
Ed è proprio in quest’ultima
ottica che abbiamo visitato i padiglioni di Rho, alla ricerca di luoghi
dove in futuro, chissà, sarebbe
bello trascorrere qualche giornata
di vacanza.
Si parte dal Messico. Primo
perché appena entrati nel suo padiglione a forma di pannocchia ci hanno proposto un video sulle bellezze
del Paese che faceva venir voglia di
fare le valigie e partire immediata-
mente. Secondo, perché il Messico
ha proposto una serie di soluzioni
che soddisfano le varie esigenze
di ogni turista. Soprattutto per gli
amanti dell’arte e delle antichità, in
particolare delle civiltà americane:
da non perdere la visita ai vari siti
archeologici, dal più famoso, quello di Chichén Itzà, vero e proprio
libro aperto sulla storia e sulla vita
quotidiana del popolo Maya con
l’imponente piramide di Kukulkan,
a quello simile e ugualmente bello
di Uxmal, fino a quelli di Ek Balam
e Teotihuacan, dove si trovano le
note Piramidi del Sole e della Luna.
Ma non si tralasci la meravigliosa
Città del Messico, sede del Museo
Nazionale di Antropologia, vero e
proprio luogo di culto se vogliamo
saperne di più sulla popolazione

Una suggestiva immagine del borgo di Hallstat, patrimonio dell’Unesco, sull’omonimo lago austriaco
62 PLEIADI
PLEIADI 63
TERRITORIO UN WEEK END A...
cui si possono ammirare da vicino, e in tutta
sicurezza, le fragorose masse d’acqua. Per
chi, invece, preferisce le due ruote, restando
sempre in questa zona dell’Austria consigliamo
le strade che affiancano due bellissimi specchi
d’acqua nei dintorni di Salisburgo: il Lago di
Hallstatt con il suo borgo, inserito nella lista dei
patrimoni dell’umanità, che sembra un villaggio
di fate, e il Lago di Zeller See con la rinomata
cittadina medievale di Zell am See.
Sempre all’insegna del verde può essere
anche una vacanza in Irlanda, isola “verde”
per antonomasia, dove le possibilità per immergersi nella natura sono davvero infinite.
Noi suggeriamo di non perdere uno dei luoghi
più visitati dell’isola, le Scogliere di Moher, a
picco sull’Oceano Atlantico sulla costa occidentale del Clare: sono lunghe circa otto
Il sito archeologico
di Ek Balam, in Messico

Maya. Nella capitale, merita
una visita la Basilica di Nostra
Signora di Guadalupe, sede di
grandissimi raduni e pellegrinaggi. Ma qualche giorno si
può dedicare anche al relax e
località come Cancùn, Tulum
o Playa del Carmen sul mare
caraibico e Acapulco e Puerto
Escondido sull’Oceano Pacifico sono perfette
per godersi in santa pace sole e mare.
Per chi ama la natura, Austria e Irlanda
Immergersi nella natura: è quanto ha proposto il padiglione dell’Austria all’Expo che riproduceva il microclima di un bosco austriaco.
Ma è quello che si può fare visitando questo
bellissimo Paese che è coperto per oltre il
40% da foreste. Il modo migliore? A piedi o in
bicicletta. Tra le tante mete possibili, ve ne proponiamo tre che valgono lo sforzo. Le cascate
di Krimml, nel Parco Nazionale degli Alti Tauri,
a meno di 100 km da Innsbruck, meritano di
camminare per un paio d’ore e godersi dall’alto questa meraviglia della natura: in tre salti,
superano un dislivello di 380 m e sono tra le
più alte d’Europa e al quinto posto nel mondo.
Realizzato nel 1879, il sentiero delle cascate di
Krimml è un’attrazione per chi ama la natura e
la montagna, con diversi punti panoramici da
64 PLEIADI
Le cascate di Krimml, nel Parco
Nazionale degli Alti Tauri, in Austria
chilometri e il punto più alto raggiunge i 214
metri d’altezza. E già che siete in quella zona
approfittatene per un salto al vicino dolmen
di Poulnabrone, costituito da una lastra di 3,6
metri di lunghezza supportata da due sottili
lastre poste in verticale, e al poco citato nelle
guide ma suggestivo Dun Guaire Castle, una
roccaforte adagiata su un piccolo promontorio
della costa meridionale della baia di Galway.
Per chi ama l’avventura,
Nepal e Angola
Dalla natura all’avventura
il passo è breve. Serve solo lo
spirito giusto del turista che
sa adattarsi a qualsiasi situazione e che è disposto a qualche sacrificio pur di ammirare
qualcosa di unico. Come sono
i paesaggi del Nepal, le sue
catene montuose, i suoi immensi ghiacciai. E’ il posto perfetto per chi è
in cerca di avventure, scegliendo tra alpinismo,
trekking, rafting, giro in mongolfiera, paracadutismo, bungee jumping,...
Di tutt’altro genere è l’avventura che si può
vivere in Angola. Si può scegliere tra la scoperta di una fauna unica in uno dei tanti parchi che
coprono il nord del Paese (i palanca neri del
National Park of Cangandala, nella provincia di
Malange, l’antilope africana del National Park
di Quissama, o gli struzzi del National Park di
Bicuar) o l’esperienza,
al sud, del deserto della
Namibia. In ogni caso,
non perdetevi le cascate di Calandula, il salto

La torta Sacher
Cullati dalle dolci note
di un valzer viennese
quanto è bello gustarsi
una torta Sacher. Il dolce tipico dell’Austria è una vera
delizia: due strati di pasta di cioccolato con al centro
un sottile strato di confettura di albicocche o ciliegie,
il tutto ricoperto di uno strato di glassa di cioccolato
fondente... Ma non chiedete la ricetta originale: è un
segreto ben custodito addirittura dal 1832 quando il
giovane pasticcere Franz Sacher lavorava alle dipendenze dell’allora Ministro degli esteri austriaco Klemens
von Metternich e inventò questa prelibatezza.
PLEIADI 65
La moderna Dubai vista dall’alto
I bagni termali
Szechenyi a Budapest
 d’acqua che si sviluppa lungo il fiume Lucala
in un arco di 100 metri e con un’altezza di 400
metri, forse la maggiore attrazione dell’Angola.
Le limpide acque del mare
del Madagascar
Per chi ama farsi coccolare, Ungheria
Non tutti amano l’avventura, molti preferiscono farsi coccolare. Allora il Paese giusto
dove trascorrere qualche giorno di vacanza
potrebbe essere l’Ungheria. Non per nulla
Il Gulasch
E’ il piatto tipico dell’Ungheria e letteralmente significa
“zuppa del mandriano”. Infatti, si tratta di una minestra
sostanziosa, ideale per riscaldarsi in quelle zone fredde,
a base di carne cucinata dai mandriani in un grande
paiolo, con cipolla, paprica, lardo, patate e carote. Una
volta conosciuto, però, passò presto anche sulle tavole
cittadine e borghesi e raggiunse anche altri territori. Ad
esempio, è ormai diventato un piatto diffuso anche in
Italia, in particolare nella zona del Triveneto.
66 PLEIADI
all’Expo si è presentata come il Paese dell’acqua, con la ricchezza di risorse idriche e
bagni termali che la contraddistingue. Solo a
Budapest si contano più di trenta stabilimenti
di acque curative, tra cui le famose Terme
Gellert, le Kiraly e i bagni termali Szechenyi.
Molto ambite sono le acque del Lago Heviz:
unico al mondo nel suo genere, riceve la propria acqua termale da un geyser. Così com’è
un fenomeno unico in Europa la formazione
del bagno-grotta termale di Miskolctaploca: le
sue proprietà curative sono state riconosciute
e utilizzate fin dal Medioevo. Anche la grotta di
Tapolca, sul Lago Balaton, è famosa per l’aria
pura che si respira essendo impenetrabile ai
pollini e alla polvere.
Per chi ama il mare, Madagascar
All’Expo, per chi ama il mare, il posto
giusto per trovare l’ispirazione è stato il cluster delle isole, dell’Oceano Atlantico piuttosto che del Pacifico, dell’Oceano Indiano
occidentale piuttosto che della regione dei
Caraibi. Una soluzione originale potrebbe
essere il Madagascar, con spiagge di sabbia
bianca indimenticabili che non hanno nulla da
invidiare a isole più note dell’Oceano Indiano,
e lunghi tratti di barriera corallina. Sulla costa
sud occidentale, poco conosciute dai circuiti
turistici, meritano Anakao, Salary, Ankasy; ben
più noto l’arcipelago di Nosy Be, a largo della
costa nord occidentale del Madagascar, con
spiagge ricche di palme e centri di immersione
diving; ma si consiglia, soprattutto, al largo
della costa orientale del Madagascar, la lussureggiante isola di Sainte Marie, dove, tra luglio
e settembre, si possono vedere le megattere
che vengono qui a riprodursi.
Per chi ama la scoperta, Kazakistan
ed Emirati Arabi
Perché il Kazakistan? Perché è il Paese
che ospiterà l’Expo Internazionale del 2017
dedicata all’Energia del Futuro: si parlerà di
energie rinnovabili e verranno affrontati i temi
relativi alla produzione responsabile ed efficiente di energia in rapporto con l’ambiente.
E’ l’occasione per andare alla scoperta di
una città in piena evoluzione come Astana,
capitale da meno di vent’anni, dove tradizioni
e modernità caratterizzano tutti i nuovi edifici.
Da non perdere il Palazzo presidenziale Ak
Orda, il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, chiamato anche “Piramide della Pace”,

PLEIADI 67
Il tempio di Kek Lok Si, sulla collina
Air Itam a George Town in Malesia
Il Trenino Rosso al valico del Passo Bernina
di altre culture e di popolazioni locali quasi
sconosciute, dai Kadazan Dusun agli Iban, dai
Bidayuh agli Orang Ulu.
Questo mix ha determinato un gran numero di feste e manifestazioni religiose, momenti
straordinari per approfondirne la conoscenza,
come l’Hari Raya musulmano che celebra la
fine del Ramadan, o i rituali del Thaipusam
induista collegato all’osservanza del culto del
dio Murugan che sconfigge il male. In questo
caso visitate una serie di grotte – chiamate
Batu Caves – alla porte della capitale Kuala
Lumpur. Chi, invece, vuole approfondire la
cultura buddista si rechi al tempio di Kek Lok,
situato sulla collina Air Itam a George Town,
meta privilegiata durante il Capodanno cinese.
Per chi desidera “fuggire”, Giordania
Lontano dall’ufficio, dal frastuono delle
nostre città, dalla fretta. Per chi vuole fuggire

che contiene luoghi di culto per
diverse religioni,
e la Kazakhstan
Central Concert
Hall, progettata
dall’italiano Manfredi Nicoletti, che
ospita una delle
sale concerto per
musica classica più grandi al mondo.
Invece a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, si
svolgerà l’Expo 2020, fra il 20 ottobre 2020 e il
10 aprile 2021. Il tema previsto è “Collegare le
menti, creare il futuro”, strettamente connesso
al nome arabo della città, al-Wal, che significa
“il collegamento”. Considerata la “New York
del Golfo Persico”, Dubai è un fiorire di grattacieli (il Burj Khalifa è il più alto del mondo con
i suoi 829,8 metri) e la zona più interessante
è quella di Jumeirah, dove sono state create
quattro tra le strutture alberghiere più belle in
assoluto, tra le quali la celebre Burj al-Arab
(Torre degli arabi), che è diventata l’icona di
Dubai nel mondo.
Per chi vuole conoscere altre culture,
Malesia
Qualcuno ha definito la Malesia un melting
pot di razze e religioni, dove malesi, indiani,
cinesi e molte altre etnie convivono in pace
ed armonia. Questo suo eclettismo la rende il
Paese ideale per chi vuole andare alla scoperta
68 PLEIADI
in una “dimensione” diversa che permetta di...
staccare la spina, l’ambiente ideale potrebbe
essere la città di Petra. La “città rosa” che

Il Mansaf
Il riso è un alimento molto usato nelle cucine d’Oriente, al punto da diventare spesso un piatto nazionale.
E’ il caso, ad esempio, del
Mansaf per la Giordania,
un piatto di origine beduina
a base di carne d’agnello,
cotta in un particolare tipo
di yogurt secco mescolato
a spezie e pinoli tostati: il
tutto viene deposto su una
sottile sfoglia di pane beduino ricoperta di riso pilaf.
Preparato in occasione delle
feste più importanti, familiari
o pubbliche, si colloca al centro della tavola, per essere
mangiato in gruppo, utilizzando la mano destra.
Didascalia
L’inconfondibile sagoma del Tesoro della “città rosa” di Petra, in Giordania
69
La lunga spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro
di Carnevale, non perdete l’occasione per
toccare il top del divertimento.
Per tutti, Uruguay
Per concludere, proponiamo una meta
inusuale ma che può davvero soddisfare un
po’ tutte le esigenze, l’Uruguay. Innanzitutto
c’è il mare di Punta del Este, la Saint Tropez
dell’America Latina, con oltre 10 spiagge diverse. Ci sono storia e cultura, con la parte
antica di Montevideo e, soprattutto, il centro
storico di Colonia del Sacramento, dichiarata
 Lawrence d’Arabia definì “il più bel luogo della terra”, Patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco, deve molto del suo fascino
alla collocazione spettacolare nelle profondità di una stretta gola nel deserto: dopo aver
camminato fra pareti rocciose, che si elevano
fino ad 80 metri, si scopre il Tesoro, il monumento più famoso di Petra che compare anche
nella sequenza finale del film “Indiana Jones e
l’Ultima Crociata”: questa gigantesca facciata
è soltanto il primo fra i segreti di Petra. E’ un
sito archeologico immenso con centinaia di
La feijoada
E’ uno dei piatti tipici del Brasile e deriva il suo nome
dal “feijão” che in lingua portoghese sta per “fagiolo”.
Le origini sono portoghesi,
ma la ricetta brasiliana si differenzia da quella europea;
anzi, nello stesso Brasile si
trovano versioni diverse sia
nella preparazione sia negli
ingredienti. Diciamo che i
fagioli neri o bruni non mancano mai, accompagnati da
carne di maiale e di mucca
con varie verdure e spezie,
come aglio, cipollina verde,
peperoncino e alloro. Pesantina? Un po’, comunque
compensata sempre da una lunga cottura...
70 PLEIADI
patrimonio dell’umanità dall’Unesco, la cui
visita vi trasporterà in un’altra dimensione, in
un altro tempo: pensate che questa città viene
scelta per un weekend di disintossicazione
dalla realtà di tutti i giorni anche dai vicini argentini. A proposito di relax, l’Uruguay conta
un’eccellente rete di sorgenti di acque calde
naturali grazie alla “falda acquifera Guarani”,
la riserva sotterranea di acqua dolce più grande del mondo: le terme dove rilassarsi sono
Arapey, Salto Grande, Dayman, San Nicanor,
il Guaviyú e Almiron. Ci sono, infine, i parchi
per chi ama natura e avventura, come il Parque
Anchorena lungo il Rio de la Plata o il Parque
Nacional Santa Teresa Parco costiero a sud di
Chuy, dove si trova anche la straordinaria Valle
della Luna, o, per chi ama paludi e lagune, l’Humedales del Este 2000, un vasto ecosistema
dichiarato Riserva di biosfera dall’Unesco.
Il Faro di Jose Ignacio vicino a Punta del Este.
Sopra, il centro storico di Colonia del Sacramento, dichiarata
patrimonio dell’umanità dall’Unesco, in Uruguay
tombe scavate nella roccia, facciate di templi,
sale funebri, un teatro da tremila posti risalente
all’inizio del I secolo d.C., un gigantesco monastero, un piccolo santuario commemorativo
della morte di Aronne, il fratello di Mosé e molto altro. Decidete voi quanti giorni dedicargli.
Per chi vuole divertirsi, Brasile
Bastava attraversare il Decumano per
capire qual era il padiglione più divertente
dell’Expo: la folla che attendeva di passare
sulla rete sospesa proposta dal Brasile era
emblematica. D’altra parte non c’è bisogno di
particolari conferme: che il paese sudamericano sia un paradiso del divertimento è noto
a tutti. Di emblemi ne ha diversi: la spiaggia
lunga 6 km di Copacabana a Rio de Janeiro
su tutti, ma anche i locali delle zone della
“beira mar” di Fortaleza che ne hanno fatto la
“capital de la alegría do Brasil”. Se poi potete
permettervi di passare in Brasile la settimana
PLEIADI 71
CULTURA MOSTRE
Un momento dell’inaugurazione della mostra a Sondrio.
progetto espositivo si completa grazie ad una
sezione speciale dedicata alla grafica – allestita
presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e negli spazi del MVSA Museo Valtellinese
di Storia e Arte – che propone una selezione di
cataloghi d’arte, manifesti e grafica integrata,
che hanno costellato quasi trent’anni di prestigiosa attività espositiva.
Creval Contemporary
Il libro/catalogo della mostra sulla collezione d’arte
contemporanea del Gruppo è il volume strenna Natale 2015
CREVAL
CONTEMPORARY
Il volume di oltre 200 pagine si compone di
tre parti: saggi, opere e apparati. In apertura
il testo di Dominique Stella, per lunghi anni
curatrice di riferimento delle mostre tenutesi
alla galleria delle Stelline di Milano, sulla nascita della collezione ove sono messe in luce
le motivazioni originarie alla base della scelta
della banca di aprire uno spazio per l’arte contemporanea nel capoluogo meneghino, oltre al
clima e alla temperie culturale dei primi anni di
attività sotto l’egida di Iolas e Quadrio Curzio,
passando per i molteplici temi che qualificano il profilo e le scelte, legate alla politica di
Opere scelte dalla collezione Credito Valtellinese
1900-2015. 30 anni di comunicazione visiva per l’arte
i
Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio
Una ricognizione attorno
delle Stelline - Milano,
30 ottobre
2015
- 27
a una collezione
unica
per varietà,
e orientamento
febbraio 2016 tradizione
– quella delle banche del Gruppo
Galleria Credito Credito
Valtellinese
e MVSA
Museo
Valtellinese
– in 150
opere scelte
fra pittura, scultura, fotografia e grafica.
Valtellinese di Storia
e
Arte
Sondrio,
28
Scorrerne la materia e i colori,ottol’ordinamento
bre 2015 - 27 febbraio
2016critico e le motivazioni
alla base della singola acquisizione,
offre un ritratto per immagini
di forte pregnanza espressiva ed emozionale.
La stessa forza che ci guida ogni giorno
nel progresso
un’impresa
svolta dal nostro
Gruppodinel
settore artistico
dei territori che l’hanno fondata
nell’arco degli eeultimi
trent’anni.
che la sostengono ¯¯¯¯¯¯ Con questa
iniziativa si intende offrire al pubblico, nell’anno
di Expo, un significativo spaccato della pregevolissima collezione di opere d’arte - nello
specifico arte visiva - che il Gruppo ha nel
tempo raccolto».
Grazie ad uno scenografico allestimento,
che modifica letteralmente lo spazio della galleria milanese, viene restituita al pubblico quella
sensazione di domesticità che troppo spesso si
è perduta negli ambienti di lavoro e che le sedi
del Gruppo Creval continuano a mantenere. Il
CREVAL CONTEMPORARY
A
All’indomani della Grande Guerra, collezionare arte contemporanea per una piccola banca
della Valtellina non era cosa del tutto ovvia.
Così come è stata una scelta innovativa, per
la medesima banca, nel frattempo cresciuta in
dimensioni e per visibilità, quella di offrire alla
città una Galleria “pubblica” dedicata all’arte
contemporanea nel cuore di Milano, presso il
Refettorio delle Stelline nel centralissimo Corso
Magenta. Una sede espositiva presto assurta a
riferimento per il sistema dell’arte, che ha portato a Milano e in Italia, sotto la direzione artistica
di Giovanni Quadrio Curzio, grandi artisti come
Andy Warhol, Sebastian Matta, Joseph Beuys,
Georg Baselitz, Rodcenko, Victor Brauner,
Olivier Debré, Meret Oppenheim, Max Ernst,
Jannis Kounellis ed esponenti della giovane arte
italiana, poi diventati celebri.
«Il progetto Creval Contemporary vuole
idealmente rappresentare - dichiara Giovanni
De Censi, Presidente del Credito Valtellinese il compendio dell’intensa attività promulgativa
COLLANA ARTISTICA DELLA
FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE
72 PLEIADI
Copertina del volume “Creval Contemporary”
i
acquisizione e costituzione della corporate
collection di Creval. Un
Creval Contemporary
secondo intervento, a
Collana artistica della Fondazione
cura interna, offre una
Gruppo Credito Valtellinese
sintetica ricognizione
Anno: 2015
sullo stato attuale delle
Pagine: 213
esposizioni, temporaTesti di: Dominique Stella,
nee e permanenti, proLeo Guerra, Cristina Quadrio
mosse al pubblico e
Curzio, Mario Piazza
visibili in occasione di
Expo da parte dei Corporate Collectors di indirizzo bancario. Una
piccola ricognizione sulla storia grafica dei
cataloghi e delle locandine delle mostre Creval,
dal 1987 a oggi, infine - a firma di Mario Piazza - chiude la sezione dei saggi, delineando il
profilo di una visual identity culturale unitaria
pur nell’evoluzione dei progetti e nell’avvicendamento degli autori.
La sezione principale del volume è quella
dedicata alla selezione delle opere della collezione Gruppo Credito Valtellinese appartenenti
al periodo 1900-2015, in gran parte esposte
presso la Galleria di Milano. Immagini a colori
per l’arte visiva e in bianco e nero per le sculture, su carta pregiata.
Una ricognizione attorno a una collezione
unica per varietà, tradizione e orientamento - quella delle banche del Gruppo Credito
Valtellinese - in 150 opere scelte fra pittura,
scultura, fotografia e grafica.
Chiude il volume il regesto delle opere,
redatto in forma sintetica e indicizzato per
collocazione, a cura interna.
PLEIADI 73
CULTURA MOSTRE
i
ABEL ZELTMAN TANGO DE VIDA
Un artista argentino nelle Marche
i
Spazio XX Settembre, Palazzo
Bambini - Fano (PU),
4 dicembre 2015
26 febbraio 2016
Ballando ballando 2009 – VII
L’arte contemporanea torna ad emozionare Fano (PU) in un’esposizione personale
dedicata all’artista vivente Abel Zeltman,
pittore argentino approdato e trasferitosi a
Pesaro. L’essere umano ed il rapporto con
i suoi simili, l’incomunicabilità quotidiana, la
conflittualità: Zeltman, classe 1968, diventa
indagatore dell’animo, ma ancor di più reporter di una realtà “reale”, non caricaturale
della vita e dei suoi molteplici scenari, come
l’espressionismo più puro intende.
Pittore, incisore, fotografo, sì, fotografo dei nostri tempi, così proprio come lui li
vede, senza filtro alcuno, senza buonismi,
senza esagerazioni. Tutto ciò in una mostra
che illustra l’evoluzione artistica in tutti i suoi
cicli, destinati ad ulteriori maturi sviluppi di
quella che potremmo definire la fase ancora
inesplorata.
“Inquinato dall’Argentina nel ritrarre l’Italia, inquinato dall’Italia nel raccontare l’Argentina”, Zeltman non fa una vera e propria
distinzione tra il suo periodo trascorso in
patria e la sua vita attuale; tutto è ambientato in un’epoca parallela, dove i soggetti
riposano anni e poi ritornano ossessivamente
come se il tempo si fosse fermato, per continuare il loro corso, forse infinito. La voracità
74 PLEIADI
Spazio “La Truna”,
Piazza S. Anna Chiareggio (SO),
31 luglio 6 settembre 2015
con cui si proietta sulla tela,
una vera e propria necessità,
per raccontare i tangheri, gli
equilibristi, gli aeroplani, è
profondamente ispirata dal
concetto di movimento, in
continuo “equilibrio-squilibrio”, come anche la scelta
delle dimensioni delle opere
stesse dimostrano. L’artista
da sempre utilizza materiali
diversi per la realizzazione dei
suoi lavori, spesso voluminosi: dalla carta al
legno, dalla tela cruda al collage, in particolare strappi della Gazzetta dello Sport che
impiega con fare maniacale, al carboncino,
ugualmente inseparabile compagno del suo
viaggio nella vita di tutti i giorni.
Tecniche miste che permettono di creare
pretesti minuziosi, particolari che possono
sfuggirci nella completezza delle sue tele,
ma che hanno una grande valenza simbolica e spesso giocosa. Oltre a Pesaro, dove
attualmente vive, Zeltman ha esposto nelle
principali città italiane, quali Roma, Milano,
Torino, Trento ed altre.
Nel corso degli anni, le sue realizzazioni
hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti e
sono state pubblicate dalle principali testate
italiane; sono state riproposte, come oggetto
di design, per la copertina di dischi in “Orchestra Reunion Cumbre”, dedicato ad Astor
Piazzolla, nei libri “Sapessi Sebastiano” di
Milton Fernandez, scenografie televisive e
cinematografiche, come per il programma
“Mixer” di Giovanni Minoli ed il film “Che
ne sarà di noi” di Giovanni Veronesi. Infine,
inserite nel 2006 nell’atlante degli artisti “Le
Marche e il XX secolo”, a cura di Armando
Ginesi.
ETTORE CASTIGLIONI
Un’immagine della mostra
nella Truna
Un pioniere della montagna. Una tragica fine
Ettore Castiglioni (1908-1944) è stato uno dei
pionieri della montagna d’anteguerra, avendo aperto
oltre 200 itinerari fra le Pale di San Martino, le Dolomiti del Brenta, la Marmolada. Noto in gioventù
come il rampollo di una famiglia dell’alta borghesia
milanese, con l’avvento del fascismo e delle persecuzioni razziali si pone al servizio dei perseguitati: così
il senso delle escursioni in montagna si trasforma
in una sorta di scuola morale che lo porta a salvare
molte vite e ad affrontare la guerra partigiana.
Fino all’ultimo viaggio, avvenuto 200 metri sotto
il Passo del Forno, nel territorio di Chiareggio in
Alta Valmalenco, in un solitario quanto misterioso
tentativo di fuga.
La mostra, curata da Marco A. Ferrari - direttore
di “Meridiani Montagne” - delinea un percorso per
immagini di queste vicende attraverso la giustapposizione di sette plance stampate, a specchio dei
sette capitoli che ne articolano il viaggio, dagli agiati
natali milanesi al tragico epilogo presso il ghiacciaio
di Vazzeda in alta Valmalenco, ben documentato da
3 scatti aerei di Jacopo Merizzi. Oltre 60 fotografie
di repertorio e un corpus dedicato ai dettagliatissimi
taccuini dell’alpinista utili al pubblico degli alpinisti
- che quelle vette hanno attraversato ai primordi
dell’alpinismo moderno come ai nostri giorni - così
come ai neofiti, per ripercorrere le trame umane e
personali di un uomo vissuto in tempi difficili ma
appassionanti.
L’amicizia, la sfida, il senso della solidarietà fra
pari di fronte all’ignoto e alla natura più impervia,
emergono vigorosamente dalle fotografie patinate e
dai ritagli vintage riprodotti in mostra con aggiornate
tecniche di stampa, nel segno della leggibilità e della
comprensibilità più piene, sia al pubblico degli adulti
che a quello dei più piccoli.
Un tabloid di 16 pagine è stato distribuito gratuitamente durante l’inaugurazione. La mostra, così come il
tabloid, anticipano il docufilm girato da Andrea Azzetti
e Federico Massa - il cui set si muove fra Valtellina
e Val di Fassa - prodotto da Giuma di Trento con il
sostegno tra gli altri del Credito Valtellinese.
i
Programmazione primo semestre 2016
Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio
delle Stelline - Milano
Salone Internazionale del Mobile di Milano 2016
Fuorisalone
12 aprile - 16 aprile
Valtellinese di Storia e Arte - Sondrio
Angelo Vaninetti - 13 febbraio - 19 marzo
Eadweard Muybridge
26 maggio - 30 luglio
Galleria Credito Siciliano, Palazzo Costa-Grimaldi
Acireale (CT)
Porta Bono - Etna Essentials
marzo - giugno
Galleria Credito Valtellinese e MVSA Museo
Galleria Carifano, Palazzo Corbelli - Fano (PU)
Attilio Alfieri - primavera
PLEIADI 75
CULTURA MOSTRE
CULTURA FORMAZIONE
Invito a Palazzo 2015
Aperto anche il nuovo Centro Servizi del Creval di via Feltre a Milano
Sabato 3 ottobre le porte dei palazzi storici delle banche italiane e delle Fondazioni di
origine bancaria si sono aperte su tutto il territorio nazionale per la XIV edizione di Invito a
Palazzo, la manifestazione promossa dall’ABI
che ogni anno, per un’intera giornata, mette in
mostra opere d’arte e capolavori conservati
nelle sedi storiche delle banche normalmente
chiuse al pubblico perché luoghi di lavoro. 26 i
palazzi aperti per la prima volta, che portano a
oltre cento il numero delle strutture accessibili
su tutto il territorio nazionale: tra questi, anche
il nuovo Centro Servizi di via Feltre a Milano,
che il Credito Valtellinese ha deciso di aprire
al pubblico per l’occasione. L’edificio, un green-building curato dal team di progettazione
di Stelline Servizi Immobiliari, ha raggiunto
un elevato standard di qualità architettonica
certificato, attento a tutti gli aspetti tecnico-funzionali, permettendo una gestione razionale,
più ecologica e rispettosa dell’ambiente grazie
al contenimento dei consumi energetici com-
plessivi. L’intero edificio è disseminato di opere
d’arte contemporanee, collocate sia nelle zone
pubbliche che negli uffici, nell’auditorium e nelle
sale riunione: presenti alcuni dei grandi nomi
dell’arte italiana e internazionale, tra cui Sebastian Matta, Sergio Dangelo, William Congdon,
Roberto Crippa, Emanuele Diliberto, Roberto
Mangù. L’afflusso è stato notevole, e alto il
grado di soddisfazione degli utenti coinvolti nelle
visite guidate dell’edificio.
La SaLa dei BaLLi di PaLazzo SertoLi intitoLata a eLiSaBetta SertoLi
Nel giorno del suo trentaduesimo compleanno,
il Soroptimist Sondrio ha ricordato una
delle socie fondatrici, insostituibile perno
del sodalizio per la vitalità e
l’intraprendenza, Elisabetta
Sertoli, venuta a mancare nel
2013, intitolandole l’elegante
Sala dei Balli del palazzo nel
quale aveva vissuto, oggi sede
del Credito Valtellinese. La
cerimonia d’intitolazione si è
svolta nel tardo pomeriggio del
30 ottobre, alla presenza delle
socie del Club, guidate dalla presidente Sandra
Pelizzatti, dell’amministratore delegato del
Credito Valtellinese Miro Fiordi e del direttore
della Fondazione dell’istituto di credito Tiziana
Colombera. E’ toccato alla presidente Pelizzatti
ricordare la figura di Elisabetta Sertoli, per tutti
semplicemente ‘Betta’, docente negli istituti
scolastici superiori di Sondrio, donna amabile
e di grande cultura, che trasmetteva la sua
gioia di vivere e che fino all’ultimo
non smise mai di prodigarsi per il
sodalizio che aveva contribuito a
fondare. Particolarmente significative
sono state le parole dell’amministratore
delegato Fiordi che, dopo aver elogiato
la meritoria iniziativa del Soroptimist,
si è soffermato sulla figura di Elisabetta
Sertoli che decise la vendita del palazzo
all’istituto di credito e in seguito, alla
riapertura, al termine di lavori di restauro durati
alcuni anni, si rallegrò del risultato e condivise
la volontà dei nuovi proprietari di aprirlo alle
associazioni del territorio per le loro iniziative.
La presidente Soroptimist Sondrio Sandra Pelizzatti e
l’Amministratore Delegato del Credito Valtellinese Miro Fiordi
PLEIADI 76
“Scegli cosa voglio”
L
L’economia si impara con il Creval
La nuova legge sulla scuola varata dal
Governo lo scorso luglio prevede il progressivo inserimento nelle scuole secondarie di
secondo grado di conoscenze economiche di
base, quale elemento di cittadinanza consapevole. Ma il Gruppo Creval ha già intrapreso da
tempo questo percorso ed ha avviato diversi
progetti. Lo scorso 30 aprile, ad esempio, al
Cinema-Teatro Excelsior di Sondrio, è stata proposta l’iniziativa “EconomiAscuola – A
lezione di cittadinanza economica”, che ha
offerto a studenti e insegnanti l’opportunità di
avvicinarsi ai temi dell’economia sostenibile,
dell’uso consapevole del denaro e della sua
gestione: oltre 200 alunni delle classi IV e V
delle scuole primarie si sono confrontati con un
gioco interattivo, con l’obiettivo ultimo di sottolineare l’importanza del risparmio e avvicinare i
bimbi al concetto di “valore del denaro”, mentre
altrettanti studenti delle scuole secondarie di
primo e secondo grado hanno approfondito il
tema “Impariamo il valore del denaro. Il lavoro,
il reddito e il capitale umano”.
La Fondazione per l’educazione finanziaria
e al risparmio, in collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Territoriale e le banche del territorio,
ha poi organizzato la conferenza-spettacolo
77 PLEIADI
“Scegli cosa voglio”, che si è tenuta lo scorso
20 novembre nella nuova sede del Teatro Sociale di Sondrio. Ai ragazzi è stato presentato il
meccanismo delle scelte, in particolare quelle
economiche, evidenziando alcune trappole
cognitive nelle quali è facile cadere.
Sempre nella stessa giornata è stato organizzato un momento ludico-didattico per le
famiglie, ma al di fuori del contesto scolastico,
riservando ai bambini tra i 5 e gli 8 anni, insieme ai genitori e ai nonni, la partecipazione
alla lettura di fiabe tratte dal volume didattico
“Fiabe e Denaro” e a giochi e attività come la
realizzazione di un salvadanaio o di un disegno
sui temi delle fiabe.
L’AD del Gruppo Creval, Miro Fiordi (terzo da sinistra), con gli
organizzatori del Convegno dello scorso 30 aprile
CULTURA FORMAZIONE
Progetto Teseo
Progetto Te
seo
conoscere le fa
coltà universita
rie
Orientamento alla scelta
universitaria da quest’anno
anche a Milano
D
Dal 2005 più di 10.000 studenti delle quinte
classi degli Istituti Secondari di secondo grado hanno partecipato al Progetto Teseo, che
quest’anno è stato organizzato in tre differenti
sedi: a Sondrio, a Rho, in collaborazione con
IREP (Istituto per la Ricerca scientifica e l’Educazione Permanente), e per la prima volta
anche a Milano, in collaborazione con il Liceo
Classico “Tito Livio”. L’iniziativa è promossa
da “Il Quadrivio”, centro di orientamento della
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con
lo scopo di avvicinare i giovani prossimi maturandi al mondo universitario.
Teseo è un valido supporto agli studenti
che vogliono verificare le proprie intenzioni
o scoprire nuove opportunità formative. La
modalità proposta si discosta dalle classiche
78 PLEIADI
Incontri privile
giati e dirett
per un’infor
i con il mond
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o universitar
e per una con
ntuale e pre
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divisione tra
cisa sulle fac
studenti di
oltà di intere
opinioni e im
sse
pressioni sui
percorsi di
studio
il Quadrivio
presentazioni delle Università poiché vengono dati tempo e attenzione alla conoscenza
dell’ambito disciplinare e dei contenuti del
percorso di studio piuttosto che alla sede.
Gli incontri sono tenuti da docenti, assistenti universitari, tutor e neolaureati delle più
importanti e rappresentative Università, quali
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, L. Bocconi, Università degli Studi di Milano e Pavia,
Milano-Bicocca, IULM, Politecnico di Milano,
Nuova Accademia Delle Belle Arti, IED...
Anche quest’anno circa 2.500 studenti
hanno avuto la possibilità vivere un incontro
privilegiato con il mondo universitario così da
possedere tutte le informazioni per arrivare a
una scelta consapevole e motivata del proprio
percorso di studio.
La Scuola 2.0
Percorsi di formazione
sulla didattica aumentata
dalle tecnologie
Sempre attenta a rispondere
alle esigenze formative
attuali, la Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese prosegue
l’iniziativa “La scuola 2.0”
nell’intento di offrire agli
insegnanti degli Istituti Comprensivi della
provincia di Sondrio una preparazione sull’uso
vantaggioso della tecnologia nella didattica.
Quest’anno, in stretta collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Territoriale, il programma si sviluppa
in quattro seminari gratuiti di tipo laboratoriale
sulle seguenti tematiche:
• le infrastrutture hardware e i software per il
“Sistema Scuola 2.0”;
• la Flipped classroom e le nuove metodologie di
progettazione ed erogazione didattica;
• le E-tivities e i nuovi contenuti digitali per la
didattica.
L’iniziativa si basa sul concetto che per
“aumentare digitalmente” la didattica è
necessario mettere a sistema
una serie di azioni che
riguardano sia l’innovazione
metodologica, sia la dotazione
hardware e software della
scuola. Il percorso è strutturato
in ottica di continuità rispetto
alla formazione già svolta
e consisterà in tre livelli di
formazione: base, avanzato
e per formatori destinato ad insegnanti che
intendono costituire un gruppo formativo
autonomo. I docenti, Paolo Ferri (ordinario di
Teoria e tecnica dei Nuovi Media) e Stefano
Moriggi (assistente di ricerca) dell’Università
degli Studi Milano Bicocca, accompagnano i
partecipanti alternando approfondimenti teorici
a momenti di esercitazione in cui si possono
sperimentare le nuove metodologie.
Grazie all’esperienza dello scorso anno
sono state realizzate diverse unità didattiche
multimediali giudicate estremamente utili
e innovative che gli insegnanti possono
condividere creando un valore aggiunto
disponibile e arricchente.
Progetto “1, 2, 3... Futuro!” Orientamento
scolastico per gli studenti di Acireale (CT)
L
usinghiero riconoscimento a Padova
nell’ambito del XV Congresso Nazionale:
“Il Counselling e l’Orientamento in Italia e in
Europa” organizzato dalla locale università,
per il lavoro svolto ad Acireale da Il Quadrivio,
Centro di Orientamento della Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese, nell’ambito delle
attività di “Enti in Rete” promosse dal Comune
di Acireale, durante lo scorso anno scolastico,
nelle seconde classi delle scuole secondarie
di primo grado con il progetto sperimentale
di orientamento “1, 2, 3... Futuro!”.
I partecipanti, al termine del programma,
hanno dimostrato più elevati livelli di consapevolezza dei propri punti di forza, in grado
di far compiere loro una scelta nel percorso
scolastico. La seconda edizione di “1, 2, 3…
Futuro!”, rivolta agli studenti delle terze classi
delle scuole medie inferiori al fine di sup-
portarli nell’individuazione
dei propri obiettivi formativi
e professionali, secondo il
programma ispirato alla visione dell’orientamento del
Life Design e distribuito da
Hogrefe Editore, prevede una formazione specifica per gli insegnanti delle classi coinvolte
e tre sessioni di lavoro che impegnano gli
studenti in un’attività di auto-somministrazione online di materiale interattivo quale video,
questionari psicometrici e schede di lavoro.
Sono, inoltre, previsti incontri con le famiglie
dei ragazzi coinvolti e, su richiesta, incontri
individuali di restituzione.
La realizzazione del programma, nelle due
edizioni, ha visto coinvolti anche gli insegnanti
in un’attività di formazione al ruolo di agevolatori della scelta.
PLEIADI 79
SOLIDARIETÀ PROGETTI
ARTE PER VEDERE
“Luce, Occhio, Visione”, la prima mostra italiana
che mette in risalto giovani artisti e, nello stesso
tempo, promuove con donazioni attività
di prevenzione e cura delle malattie oculari.
P
Promuovere la prevenzione e
la cura degli occhi attraverso l’arte. Una sfida lanciata per la prima
volta in Italia dal dottor Lucio Buratto, medico oftalmologo di fama
Internazionale, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano, che ha deciso di
inaugurare una rassegna davvero
particolare dove giovani artisti
delle migliori accademie d’arte
italiane si sono misurati nell’interpretazione del simbolismo che
lega l’origine della luce e della
visione che ne scaturisce. Opere
uniche che saranno vendute e il
cui ricavato finanzierà attività di
prevenzione e cura delle malattie
oculari. La mostra, realizzata in
collaborazione con l’Accademia
di Belle Arti di Brera, è stata allestita lo scorso ottobre presso
l’Atahotel Executive in occasione
del Congresso di VideoCatarattaRefrattiva organizzato dal dottor
Lucio Buratto.
Dottor Buratto, come è nata
l’idea della mostra?
«In uno dei miei viaggi di lavoro ho visitato la mostra “Miradas”
una collezione di opere dedicate
all’occhio organizzata dalla Fondazione Jorge Alió
di Alicante, in Spagna. La
cosa mi ha subito affascinato, anche perché sono appassionate di arte, soprattutto
contemporanea, e ho deciso di
seguire l’esempio qui in Italia.
Così è nata la mostra “Luce, Occhio, Visione”».
Qual è la sfida lanciata ai
giovani artisti?
«La sfida lanciata ai giovani
artisti è stata quella di interpretare il simbolismo dell’occhio e
le opere che ne sono scaturite
colpiscono per la semplicità e
l’essenzialità: un uomo devastato
dalla notizia di una malattia che
lo renderà cieco; uno sguardo
che da vicino risulta sfocato ma
che, se lo si guarda da lontano, si mette perfettamente a
fuoco; una famiglia a passeggio in una bella giornata di
sole, i cui volti/sguardi sembrano sdoppiarsi o ancora
un’iride verde brillante che
riflette in modo quasi perfetto
la persona che ha di fronte….
l’artista ha potuto dare alla sua 
Simone Parise, Senza Titolo, 2015
80 PLEIADI
PLEIADI 81
SOLIDARIETÀ PROGETTI
riflesso rosso (fondamentale per individuare
importanti patologie come la cataratta congenita) della durata di 12 mesi ai bambini
nati presso la Clinica Mangiagalli di Milano.
L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare la
Regione Lombardia affinché questo esame
diventi obbligatorio».
Da sinistra: Roberto Grazioli, Responsabile Divisione Comunicazione
e Promozione Territorio; Angelo Mascheroni; il dottor Lucio Buratto;
Gianluigi Tavazzani, Direzione Territoriale Milano San Fedele
 opera una forma totalmente diversa a seconda
del suo stato emotivo e percettivo».
I fondi raccolti saranno devoluti per il
progetto Riflesso Rosso, di cosa si tratta?
«La mostra è stata organizzata insieme
a Vision+ Onlus, associazione che sostiene
progetti di sensibilizzazione nell’ambito delle
malattie oculari. Tra questi vi è l’iniziativa che
prevede uno screening attraverso il test del
Per lei, che per professione ridà la vista
e la capacità di distinguere i colori, quanto
è importante la vista per un artista?
«Ho avuto l’opportunità di operare molti
artisti e ho visto la differenza del prima e del
dopo nelle loro opere d’arte: la differenza
dopo l’intervento è notevole. D’altronde, come
farebbe un artista a realizzare un dipinto senza
mettere a fuoco i colori e le immagini?»
Vero, anche se esistono artisti che
hanno cambiato la storia dell’arte a causa
del loro difetto visivo: Renoir era miope e
Monet aveva la cataratta.
«Monet non vedeva bene da lontano per
cui nei suoi quadri i dettagli in lontananza erano
appena accennati. La cataratta ha peggiorato
la percezione dei colori e le sue ultime tele lo
dimostrano. Renoir, anche lui miope, si rifiutava
Lucio Buratto, pioniere della chirurgia della miopia,
ha ricevuto tutti i riconoscimenti internazionali
L’
esperienza acquisita sul
campo per oltre vent’anni
e la grande passione per il
proprio lavoro hanno reso il
dottor Lucio Buratto uno dei
massimi esperti mondiali
nel settore della chirurgia
oftalmica. E’ fondatore del
Centro Ambrosiano Oftalmico
di Milano (CAMO) e ogni anno,
da oltre 30 anni, organizza
VideoCatarattaRefrattiva, il
più importante congresso sulla
chirurgia refrattiva in Italia.
E’ stato uno dei primi in
Europa a utilizzare la
facoemulsificazione e
l’impianto di cristallini
artificiali da camera posteriore
per la cura della cataratta.
82 PLEIADI
Inoltre, è un pioniere della
chirurgia della miopia,
noto a livello internazionale
per essere stato il primo
a utilizzare il laser nella
Lasik, la tecnica laser più
diffusa per correggere i difetti
visivi.
Il dottor Buratto ha ricevuto
numerosi riconoscimenti
internazionali per le
importanti innovazioni
apportate alla chirurgia
oftalmica. Ad oggi ha eseguito
oltre 40.000 interventi di
chirurgia della cataratta e di
chirurgia refrattiva.
Il Centro Ambrosiano
Oftalmico (CAMO) si trova in
piazza Repubblica 21 a Milano.
di indossare gli occhiali da vista e sfruttava il
suo difetto per realizzare le sue opere: faceva
un passo indietro per guardare la tela e vederla
fuori fuoco. I difetti c’erano e sono documentati, ma questo non ha impedito la nascita di
capolavori».
i
Chi desidera sostenere l’iniziativa,
può fare una donazione utilizzando
il conto corrente aperto presso il
Credito Valtellinese, main sponsor
dell’iniziativa, col seguente Iban:
IT26Z0521601614000000012784
Per maggiori informazioni su
Vision+: www.visionpiuonlus.it
La mostra è stata allestita all’interno
del congresso di VideoCatarattaRefrattiva
che ha avuto luogo a fine ottobre e di cui è
organizzatore. Di cosa si tratta?
«Il congresso nasce per mostrare la chirurgia “live” in ambito oculistico e in video
conferenza con altri chirurghi collegati da
tutto il mondo, per discutere dei casi clinici
più importanti e per divulgare le conoscenze
mediche acquisite. Qui sono state presentate
per la prima volta le tecnologie oggi utilizzate
per eliminare la cataratta, la presbiopia e i
difetti visivi».
Ci saranno altre mostre in seguito?
«Realizzare questa iniziativa è stata
un’esperienza straordinaria. Mi è piaciuto
l’entusiasmo che ho visto in questi giovani
artisti e l’entusiasmo di chi ha collaborato
nell’organizzazione dell’evento. Certamente
ripeteremo questa mostra anche negli anni
a venire».
Cristian
Erdas,
Sguardi,
2015
A questa prima rassegna sono state esposte 31 opere provenienti dall’Accademia di
Belle Arti di Brera (Milano), le accademie di
Torino, Bologna, Firenze e Napoli e 10 opere
provenienti dalla Fondazione “Jorge Alio”.
La rassegna gode del patrocinio dell’Accademia di Brera, della Società Oftalmologica Italiana (Soi), della Regione Lombardia e
dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di
Milano.
PLEIADI 83
SOLIDARIETÀ INIZIATIVE
Filo Diretto: gli operatori indirizzano l’utente
verso l’alloggio che più corrisponde ai requisiti.
In questi due anni di attività il progetto è
decollato, confermando da un lato il reale bisogno che ne ha portato alla nascita e dall’altro
la vocazione solidale di Milano, città che vanta
un tessuto sociale importante.
È stato realizzato anche uno spot pubblicitario, che ha visto il passaggio sulle più importanti reti nazionali, nei cinema e in numerose
stazioni ferroviarie.
Il progetto è sostenuto da varie Associazioni e dal Gruppo bancario Credito Valtellinese, che ha coinvolto i suoi dipendenti in attività
di volontariato presso le case di accoglienza e
ha promosso il progetto sul territorio siciliano
attraverso il Credito Siciliano (la Sicilia ha un
tasso di mobilità sanitaria molto elevato verso
Milano).
“A casa lontani da casa” sta, inoltre, lavorando sull’ampliamento della rete a livello regionale, per estendere il servizio alle province
di Bergamo, Brescia, Pavia e Varese.
A CASA
lontani
da casa
P
Più di 200.000 persone giungono ogni
anno a Milano per essere curati in strutture
sanitarie specializzate e hanno quindi bisogno
di un alloggio adeguato e a costi contenuti.
È un fenomeno definito “mobilità sanitaria”:
migliaia di “viaggi della speranza” che comportano comprensibili disagi per chi è costretto
a spostarsi. Per cercare di far fronte a questo
bisogno, il mondo del no profit si è fatto carico del problema, organizzando e gestendo
strutture di accoglienza che ospitano migliaia
di malati. È il caso di “A casa lontani da casa”,
un progetto di housing sociale realizzato grazie all’impegno e al lavoro di quattro Onlus da
tempo attive a Milano nel sostegno ai malati:
Prometeo, Avo Milano, Lilt Milano, CasAmica.
Sono state messe in rete le case di accoglienza presenti sul territorio milanese ed è
nato così il portale www.acasalontanidacasa.it,
un motore di ricerca che permette al paziente
o al familiare di operare una ricerca secondo
parametri specifici: vicinanza all’ospedale di
riferimento, tipologia di casa, offerta indicativa.
i
È possibile sostenere il progetto attraverso una donazione
sul conto Creval: IT80Z0521601627000000000492,
intestato a: PROMETEO – Progetto Malattie Epatiche
Trapianti ed Oncologia.
84 PLEIADI
I numeri di “A casa lontani da casa”:
• oltre 1.000 posti letto
a disposizione
• 80 case di accoglienza
• 30 strutture
ospedaliere di
riferimento
• 40 Onlus coinvolte
• 5.000 chiamate al
numero verde
• 57.000 sessioni
sul portale www.
acasalontanidacasa.it
Nel 2014
• 16.000 persone
accolte
• 116.000 pernottamenti
offerti
Il passo successivo è prendere contatto con
la singola casa per capire la disponibilità nel
periodo richiesto e le informazioni utili.
L’altra modalità offerta è la possibilità di
chiamare il numero verde 800.161952, un servizio attivo 24 ore su 24, gestito dal Gruppo
In viaggio per la salute?
Milano ti accoglie.
Quando la tua salute o quella dei tuoi cari
ti porta a curarti lontano da casa,
se la tua meta è Milano, non avere paura.
A farti sentire a casa pensiamo noi.
1000
posti letto
40 Onlus
coinvolte
La mobilità sanitaria
Per mobilità sanitaria si intende il flusso di
persone malate che si spostano dalla propria
città di origine per ricevere cure specializzate,
nella maggior parte dei casi per interventi
chirurgici a cui seguono poi periodi di cure
e convalescenza. La tendenza vede i pazienti
spostarsi dal Sud al Nord: nello specifico, la
migrazione sanitaria verso i centri specializzati
milanesi riguarda oltre 200.000 persone
tra pazienti e accompagnatori. Sono viaggi
difficili che comportano comprensibili disagi
per la lontananza da casa, dagli affetti e dalle
proprie sicurezze, spesso con gravi difficoltà
di carattere economico.
PLEIADI 85
C
EVENTI PROGETTI SOSTENUTI
C’era una volta un teatro. Anzi, un Teatro
Sociale, come voleva la denominazione in uso
a quel tempo. E “sociali” lo erano davvero,
questi teatri che tra Settecento e Ottocento
cominciarono a punteggiare le città più periferiche d’Italia. Erano sociali perché nascevano su impulso e grazie al contributo della
meglio società dell’epoca, che si tassava per
realizzarli e per avere un luogo di ritrovo, dove
assistere a spettacoli, ma anche organizzare
balli, partite di carte, incontri vari.
Anche la storia del Teatro di Sondrio
nasce da questa esigenza, nei primi decenni dell’Ottocento, in piena restaurazione.
Sondrio è appena diventata capoluogo della
provincia sotto la dominazione asburgica, ma
non è ancora assurta al rango di città regia. Il
governo austriaco mette mano all’architettura
urbanistica, anche perché la popolazione va
man mano crescendo; ma qualcosa manca,
alla città, per scrollarsi di dosso un po’ della
polvere della campagna che alzavano gli
zoccoli dei cavalli che entravano nella “Piazza
Nuova”.
E la soluzione venne trovata da Gaudenzio De Pagave, Imperial Regio delegato della
provincia di Sondrio e nobiluomo di antica
famiglia spagnola, inviato dal governo austriaco a essere “correttor dell’abduan paese”,
come disse poi nell’ode a lui dedicata Pietro
Martire Rusconi. De Pagave, appassionato
di architettura e ingegneria (diresse con
Donegani i lavori della strada dello Stelvio e
successivamente dello Spluga, intraprese la
costruzione dell’Ospedale Civile di Sondrio…)
promosse quindi una società dei palchettisti
tra 26 abbienti famiglie sondriesi e individuò
il progettista per il Teatro.
E non uno qualunque, ma il migliore che
negli anni Venti dell’Ottocento si potesse trovare su piazza, praticamente un’archistar, vale
a dire Luigi Canonica, allievo del Piermarini, di
cui di fatto prese il posto nella committenza
86 PLEIADI
dell’epoca, e alla cui progettazione si debbono molti teatri del nord Italia: il Carcano di
Milano, il Teatro della Società di Cremona, il
Teatro Grande di Brescia, i Teatri Sociali di
Como e di Mantova…
Tra il 1820 e il 1824 venne, quindi, costruito (da un’impresa veronese) il Teatro Sociale di Sondrio, che svolse egregiamente la
propria funzione di centro culturale e sociale
della città sino all’occupazione militare delle
truppe austriache nel 1848 e alla trasformazione in caserma, che lo rese inagibile sino al
1854; dopo la ristrutturazione l’attività riprese
nel 1863, con “La sonnambula” di Vincenzo
Bellini.
Tra eventi militari, requisizioni, incendi, il
Teatro Sociale di Sondrio entrò nel Novecento
marciando al ritmo delle rappresentazioni
che scandivano le stagioni, con vasto repertorio operistico, sinfonico e teatrale di rango
nazionale, ma anche ospitando veglioni e
assemblee politiche.
Grandi festeggiamenti vennero riservati
alla ricorrenza del centenario dalla fondazione, nel 1924, sinché i palchettisti proprietari si
resero conto che il nuovo nemico del Teatro
Sociale non era più l’esercito straniero, bensì
il cinema, ormai passione di massa. I costi
proibitivi della trasformazione del teatro onde
poter ospitare anche le proiezioni cinematografiche indussero i proprietari a vendere
l’immobile al Cavalier Celestino Pedretti, che
nel 1948, dopo una aggressiva ristrutturazione, riaprì il Cinema Teatro Pedretti alla città.
Del Teatro all’italiana realizzato da Canonica non restò altro che la facciata: i
palchi, i ridotti, la platea a ferro di cavallo, le
decorazioni sul soffitto, tutto venne sacrificato alla funzionalità di una sala a vocazione
polifunzionale. La destinazione prevalente,
dedicata allo spettacolo cinematografico,
sostituì l’impianto dei palchi e della scena
con l’inserimento di una nuova grande balco-
Nuova vita per il Teatro
Sociale di Sondrio
Ha riaperto i battenti dopo una ristrutturazione durata cinque anni.
La nuova “inaugurazione” è avvenuta con la prima opera
messa in scena nel lontano 1824, “Il Barbiere di Siviglia”.
di Marina Cotelli - Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Sondrio

PLEIADI 87
EVENTI PROGETTI SOSTENUTI
negli spazi interni, con la sostituzione dei
materiali e le finiture postbelliche, il ripristino
degli spazi interrati e la sopraelevazione della
torre scenica per l’alloggiamento delle centrali
tecnologiche.
L’obiettivo raggiunto con la costruzione, la
cui fase cantieristica è poi stata affidata con
un appalto concorso dall’Amministrazione
Comunale all’impresa Sacaim congiuntamente al nuovo progetto esecutivo curato dagli
ingegneri Nicola Berlucchi e Nicola Fumagalli,
con il coordinamento generale e la direzione
lavori curata dall’arch. Gianpaolo Rinaldi dello
studio A3 associati, è stato quello di restituire
alla struttura la sua funzione originaria, di
rappresentanza dell’identità cittadina e più in
generale quello di porsi come luogo culturale
catalizzatore dell’intera valle.
E’, quindi, in questa prospettiva che si
inquadra la riapertura del Teatro Sociale cittadino, il più significativo e simbolico tassello,
ultimo solo in ordine di tempo, dell’importante
opera di rilancio della città svolta grazie alla
Un’immagine della prima
de “Il Barbiere di Siviglia”

nata-galleria, interrando il piano cantinato e
introducendo due nuovi corpi laterali.
I resti dell’abbattimento delle strutture interne del teatro vennero stivati nei sotterranei,
ciò che ha costituito una inaspettata scoperta
nel corso della più recente ristrutturazione.
Scelta fortuita, che però ha consentito di
preservare l’originario interrato del teatro di
Canonica, futuro ridotto del nuovo Teatro
Sociale, e spazio fascinosissimo.
Dal 1948 il Cinema-Teatro ospitò, oltre
al cinematografo, rassegne liriche, musicali,
teatrali, sino alla chiusura per ragioni di sicurezza nel 2001 e al successivo cambio di
proprietà, vera base dell’avvio del progetto
di rinascita per restituire alla città e all’intera
provincia una struttura culturale così importante e vitale.
L’intervento di restauro e recupero del
Teatro Sociale, insieme all’idea di rilanciare
pedonalizzando il centro città, divennero
quindi l’obiettivo principale dell’ambizioso
“Programma Integrato di Intervento” relativo
alla riqualificazione delle piazze del centro
storico di Sondrio.
Il piano, promosso dal Credito Valtellinese attraverso la propria controllata Stelline
Servizi Immobiliari e con la costituzione della
società Sondrio Città Centro (insieme ad altri
operatori privati), ha quindi permesso nel
88 PLEIADI
corso dell’ultimo quindicennio la completa
riqualificazione delle piazze con la relativa
pedonalizzazione, il restauro e la valorizzazione degli spazi aperti, degli edifici principali
(teatro compreso) e l’integrazione di nuove
infrastrutture per la mobilità (attraverso la
costruzione di due nuovi parcheggi interrati)
del centro cittadino.
Con un articolato processo di negoziazione architettonica, urbanistica ed economica,
coordinato dall’ing. Giovanni Del Curto, si è
così attuato un programma urbanistico, supportato da una convenzione che ha regolato i
rapporti tra l’operatore privato proponente (la
società Sondrio Città Centro subentrata alla
storica proprietà dell’immobile Teatro) e l’ente
pubblico interessato al riacquisto finale del
teatro stesso (avvenuto poi nel 2010) e alla
valorizzazione generale del centro cittadino,
nell’interesse comune di modificarne radicalmente il volto, riqualificandolo e restituendolo
alla vita sociale dell’intera cittadinanza.
Il progetto di restauro completato, la cui
fase preliminare e definitiva è stata curata da
Stelline (architetti Fernando Grattirola e Stefano Tirinzoni) ha permesso, da un lato di portare alla luce le strutture originarie dell’edificio
neoclassico, recuperando i segni di facciata
ancora leggibili del disegno del Canonica,
e dall’altro di intervenire in modo innovativo
sinergia tra i soggetti privati, riuniti da Creval,
e il pubblico, rappresentato dalle diverse
Amministrazioni Comunali succedutesi negli
ultimi anni.
Compito della città e dei suoi cittadini,
oggi che si alza il sipario, affrontare la sfida
di far corrispondere il bisogno percepito di
cultura attraverso lo spettacolo dal vivo in
bisogno reale, rispondendo alle proposte
e frequentando il teatro anche come luogo
di socializzazione, proprio come facevano
i sondriesi dell’Ottocento, che per primi si
impegnarono perché il Teatro Sociale della
città ne costituisse anche il principale centro
culturale e sociale.
www.teatrosocialesondrio.it
+19.22
+1
6.53
+1
6.08
+14.42
+1
4.14
BALLATOIO
+1
2.20
+1
1.97
+10.52
+10.14
+9.47
TORRE SCENICA
Balconata
+6.71luci
+7.09
+6.91
+5.64
+3.21
+3.61
+3.41
+3.81
+4.
01
+4.21
+0.67
+0.
26
±0.00
PIAZZA
GARIBALDI
-0.
02
-0.98
-1.98
-2.
88
-5.00
-5.20
-5.40
-5.40
-5.40
Origini e storia del Teatro Sociale di Sondrio
Primo progettista: Luigi Canonica (1764-1844).
Allievo di Giuseppe Piermarini, progettista
del Teatro della Scala, a Canonica si debbono
i progetti anche del Teatro Carcano di Milano,
del Teatro della Società di Cremona, del Teatro
Grande di Brescia, dei Teatri Sociali di Como e
di Mantova, oltre al progetto dell’Arena Civica
di Milano.
Finanziatori del Teatro Sociale di Sondrio: 26
famiglie valtellinesi, riunite nella Società del teatro e successivamente proprietarie dei palchetti.
Luogo: Piazza Nuova (oggi Piazza Garibaldi)
Varianti in corso di prima realizzazione: tra
le addizioni più curiose, la creazione di una
ghiacciaia.
Piano economico: gli azionisti della Società del
Teatro misero a rendita l’immobile affittando il
Caffè e le pertinenze. Al primo piano del Teatro
erano previste le salette per le attività dei palchettisti (biliardo, giochi d’azzardo, sala lettura…)
Il loggione era destinato alla popolazione e ai
servitori.
Data della prima inaugurazione: 22 gennaio 1824
Primo spettacolo andato in scena: “Il Barbiere
di Siviglia” di Gioacchino Rossini. L’opera lirica
venne replicata per otto stagioni e sarà la più
rappresentata di sempre al Teatro.
Prima proiezione cinematografica al Teatro
Sociale: 1897
Cessione del Teatro al Cav. Celestino Pedretti:
1940
Riapertura del “Cinema Teatro Pedretti”: 1948
Secondo progettista: Arch. Ugo Martinola.
Rappresentazione per la riapertura: “La Traviata” di Giuseppe Verdi
Chiusura del Teatro Pedretti: 2001
Riapertura del Teatro Sociale: 26 settembre 2015
Rappresentazione per la riapertura: “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini (3 e 4
ottobre 2015)
PLEIADI 89
EVENTI PROGETTI SOSTENUTI
NATURA protagonista
sul grande schermo
Dal 2 all’8 novembre, al Teatro Sociale si è svolto SondrioFestival
A
di Marina Cotelli - Assessore Cultura
e Istruzione del Comune di Sondrio
A un passo dal trentesimo anno di età
SondrioFestival ha trovato casa. Non più la
tensostruttura che negli ultimi anni ha ospitato
il festival nella centrale Piazza Garibaldi, ma il
nuovo Teatro Sociale.
E proprio per aspettare la nuova casa SondrioFestival, 29esima edizione, si è spostato
di qualche settimana, e ha aperto le porte
INGRESSO LIBERO
90 PLEIADI
al sempre più numeroso pubblico dal 2 all’8
novembre 2015.
SondrioFestival nel panorama internazionale rappresenta ormai stabilmente il punto di
riferimento per documentaristi, gestori dei parchi ed esperti nella tutela e valorizzazione del
patrimonio naturalistico e paesaggistico delle
aree protette. Contribuendo allo sviluppo della
cultura dei parchi naturali, il Festival raggiunge
il duplice obiettivo di promuovere il territorio
locale e di coinvolgere un pubblico anche di
non addetti ai lavori, grazie alla programmazione ampia e rivolta a tutte le categorie sociali.
Come di consueto anche quest’anno il
cuore del Festival sono stati i 15 documentari
in concorso, tutti doppiati appositamente in
italiano, che sono stati presentati al pubblico ogni sera, da lunedì a sabato, e replicati
il pomeriggio successivo, sino alla serata di
premiazioni di domenica 8 novembre. Scelte
tra 76 pervenute, le immagini delle migliori produzioni internazionali hanno portato il pubblico
dal Botswana alle pianure della Mesopotamia,
dall’Australia al Brasile nel segno meraviglioso
della natura. Occhi puntati sulla “Natura di
Lombardia”, invece, nella sezione fuori concorso, che ha presentato 7 cortometraggi dedicati
alla Lombardia e uno sguardo speciale ai temi
di Expo con il curioso “I guardiani delle patate”,
ambientato sulle Ande peruviane, che racconta
la lotta di sopravvivenza e di salvaguardia di
questo tubero, preziosa e insostituibile risorsa
per le popolazioni Quechua.
La nuova sede del Festival è stata l’occasione per proporre l’usuale didattica per
le scuole in chiave teatrale, valorizzando le
possibilità espressive e di conoscenza che,
attraverso il linguaggio del teatro, possono aiutare l’apprendimento delle materie scientifiche.
L’edizione 2015 si è caratterizzata, quindi,
per le proposte didattiche di “Saperi in scienza
- Il Teatro della natura”: spettacoli, differenziati
per età e per pubblico, aventi come oggetto
scienza, natura e cultura nella specifica declinazione data dalle Nazioni Unite allorché
istituirono il 2015 come Anno Internazionale
della Luce: scienza della luce; tecnologia della luce; la luce in Natura; la luce e la cultura.
Non sono mancati gli approfondimenti con
registi ed esperti e gli ospiti speciali, i giochi,
gli assaggi gustosi e, soprattutto, la voglia
di ritrovarsi insieme che ha fatto di Sondrio,
per una settimana, la capitale mondiale della cinematografia d’ambiente, richiamando
ben 20.000 presenze di cui 6.500 alunni. Un
ringraziamento particolare va a Simona Nava
dell’Agenzia Sviluppo Creativo che ha diretto
e seguito anche quest’anno l’organizzazione
del Festival.
Teglio ha regalato a Papa Francesco una formella di bronzo
che raffigura la piazza del Santuario di Tirano
Quanto sarebbe bello se Papa Francesco
decidesse di visitare il Santuario della Madonna
di Tirano! L’invito, intanto, c’è stato; e gliel’hanno
fatto i cittadini di Teglio lo scorso 21 ottobre,
durante l’udienza generale che il Papa riserva a
tutti i fedeli. Infatti, una delegazione valtellinese
guidata dall’arciprete di Teglio, don Flavio
Crosta, e dal presidente dell’Accademia del
pizzocchero di Teglio, Rezio Donchi, si è recata
a Roma e in piazza San Pietro ha incontrato
il sommo pontefice a cui ha consegnato un
particolare regalo: una formella in bronzo,
appositamente realizzata dallo scultore Valerio
Righini, che raffigura la piazza del Santuario
di Tirano in prospettiva sfalsata con al centro
la facciata della basilica e attorno le case e le
antiche botteghe che le fanno corona, riprodotte
in prospetto, come compaiono nell’antico catasto
di Tirano. Con il dono, don Flavio Crosta e Rezio
Donchi hanno anche rivolto a Papa Francesco
l’invito a venire in Valtellina e a far visita al
Santuario. Pur consapevoli delle numerose
sollecitazioni che arrivano in tal senso a Papa
Francesco, la delegazione valtellinese conta
in un canale preferenziale per i legami storici
con i Gesuiti, in particolare con il cardinale
Carlo Maria Martini che sostò sempre nel
santuario tiranese in occasione delle sue visite
estive all’Opera dei Collegi Arcivescovili
Milanesi di Santa Caterina Valfurva. A questo
proposito la delegazione di Teglio ha offerto a
papa Francesco anche la copia di un libro sulla
presenza dei Gesuiti in Valtellina, edito dalla
Società Storica Valtellinese, con la presentazione
del cardinale Martini, testimonianza dei suoi
rapporti con questo territorio.
Rezio Donchi e
don Flavio Crosta
consegnano a Papa
Francesco una
formella in bronzo che
raffigura la piazza del
Santuario di Tirano
PLEIADI 91
EVENTI TEATRO
La SCUOLA Delle ARTI
A Monza si insegna a recitare
nizzazione teatrale. Inoltre, vengono proposti
agli allievi interni, ma anche agli interessati non
iscritti alla scuola, seminari e laboratori tematici
nei fine settimana e lezioni-incontro con artisti
di riferimento del teatro italiano o che vengono
ospitati sul palcoscenico del Teatro Binario 7.
La scuola si avvale di insegnanti competenti e altamente qualificati per offrire agli allievi
l’opportunità di vivere un’esperienza formativa
esaustiva. Il corpo insegnanti è composto da
attori e registi molti dei quali provenienti da importanti accademie teatrali come l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”
di Roma, la Scuola d’Arte Drammatica “Paolo
Grassi” e l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, perfettamente aggiornati con lo sviluppo
moderno delle tecniche di insegnamento.
Prenota la tua lezione
di prova gratuita!
I soci Creval hanno diritto a uno sconto del 10% su
tutti i corsi e i laboratori organizzati da “La Scuola
Delle Arti” (la riduzione si intende sul costo del
corso esclusa la quota associativa).
Le sedi
Binario 7
La Scuola Delle Arti nasce all’interno del polo
culturale del Teatro Binario 7 quando inizia una
stretta collaborazione con La Danza Immobile,
compagnia di produzione e diffusione teatrale
diretta da Corrado Accordino che gestisce e
programma le attività del Binario 7 dal 2005.
“Teatro+Tempo Presente”, ideata da Corrado
Accordino in collaborazione con Elio De Capitani,
è il nome della stagione di prosa, affiancata dalla
stagione musicale “Terra. Musica, voci e paesaggi
sonori”, dalla stagione “Teatro+Tempo Famiglie”,
dalla stagione per le scuole “Teatro+Tempo
Ragazzi” e dalla stagione dedicata al cinema
“Teatro+Tempo Cinema”, oltre che da una serie di
eventi e attività collaterali.
La vicinanza al Binario 7 è fondamentale per
La Scuola Delle Arti, perché andare a teatro è
un aspetto fondamentale nella formazione di
un allievo attore. Inoltre, la scuola e il teatro
vogliono essere un momento di aggregazione per
chi desidera accostarsi al teatro per passione,
per vivere in modo creativo il proprio tempo a
disposizione.
Qui sotto il cartellone della stagione 2015-2016.
Monza • Oreno di Vimercate • Vedano al Lambro
Un’associazione che vuole creare
in Brianza una casa della cultura.
Il piano didattico soddisfa le esigenze
di tutti gli aspiranti attori
C
Creare una casa della cultura, dove il teatro
e le arti affini trovino uno spazio di sviluppo e
d’incontro. E’ questo l’obiettivo che si sono dati
Corrado Accordino e Alfredo Colina quando,
sette anni fa, hanno dato vita all’associazione
culturale “La Scuola Delle Arti”. Fin dall’inizio, quindi, ha voluto essere una scuola di
formazione per attori, allievi attori e amatori
del teatro presentando subito un ricchissimo
piano didattico supportato dalla sinergia con
il Teatro Binario 7, dalle sue iniziative con gli
artisti italiani e internazionali, in modo da poter
offrire varie possibilità di scambio artistico: dal
teatro di prosa al teatro danza, dalle tecniche
di espressione corporea al teatro per bambini
e adolescenti. “Abbiamo cercato di immaginare - si legge nella home page del sito www.
lascuoladellearti.it - un luogo che potesse
92 PLEIADI
La Scuola Delle Arti
Sede operativa presso Binario 7
Via Filippo Turati, 6 | 20900 Monza
Tel. 039.5963128 • organizzazione@
lascuoladellearti.it • www.lascuoladellearti.it
farci giocare e lavorare insieme nel mondo
del teatro, che permettesse alle persone di
alimentare la propria fantasia, che mantenesse
vigile il nostro stupore e l’attenzione verso un
luogo d’espressione della propria creatività”.
Un obiettivo raggiunto visto il successo che
ha avuto: ai primi corsi dell’ottobre del 2008 si
iscrissero circa 140 allievi, oggi se ne contano
quasi 650.
La scuola propone un piano didattico in
grado di soddisfare le diverse esigenze e i diversi livelli dei partecipanti: corsi per bambini,
adolescenti e adulti, corsi di teatro comico con
orari diversificati a seconda degli obiettivi che
si prefiggono gli allievi, più corsi tecnici per sviluppare l’uso della voce, la conoscenza della
corretta dizione, l’educazione all’espressione
corporea e le nozioni fondamentali dell’orga-
Sconti riservati ai soci Creval!
Teatro+Tempo Presente:
• Biglietto spettacoli in abbonamento: 12 €
• Abbonamento: 100 €
Per conoscere tutte le agevolazioni visitate il sito
www.teatrobinario7.it
Teatro Binario 7
Via Filippo Turati, 8 | 20900 Monza
Tel. 039.2027002 • [email protected]
La stagione di prosa del teatro
TEATRO+TEMPO PRESENTE
Direzione artistica
Corrado Accordino
in collaborazione
con Elio De Capitani
17 e 18 ottobre 2015
ORLANDO PAZZO
PER AMORE
Compagnia del Sole
21 e 22 novembre 2015
IO PROVO A VOLARE
Omaggio a Domenico Modugno
Compagnia Berardi Casolari
28 e 29 novembre 2015
UN BÈS – ANTONIO LIGABUE
di e con Mario Perrotta
12 dicembre 2015
DELL’AMORE E DI ALTRI
DEMONI
Ingresso gratuito
La Danza Immobile/Teatro
Binario 7
9 e 10 gennaio 2016
LA LEZIONE
Teatro della Tosse
29, 30 e 31 gennaio 2016
OTHELLO * Fuori abbonamento
PianoinBilico
13 e 14 febbraio 2016
IL VICARIO
Teatro Stabile dell’Umbria
27 e 28 febbraio 2016
ROAD MOVIE
Teatro dell’Elfo
5 e 6 marzo 2016
VA TUTTO BENE
Compagnia Òyes
19 e 20 marzo 2016
BARNUM
di e con Elena Bucci
9 e 10 aprile 2016
LA PALESTRA DELLA
FELICITÀ
Teatro dell’Elfo
16 e 17 aprile 2016
AMORE AI TEMPI DEL
COLERA
con Laura Marinoni
5, 6, 7 e 8 maggio 2016
… SECONDO CYRANO
*Fuori abbonamento
La Danza Immobile/Teatro
Binario 7
PLEIADI 93
SPORT GIORGIO DELL’AGOSTINO
Sul tetto del mondo
PAGAIA
con la
E, specialmente durante l’estate, non
mancano mai.
«La stagione delle gare va da marzo a
settembre, ma si concentrano soprattutto tra
giugno e agosto: in quel periodo sono spesso
via per le gare internazionali».
Intervista al campione
valtellinese di canottaggio
L
Il Credito Valtellinese è da sempre sponsor
dello sport nelle sue più svariate forme, con
un’attenzione particolare al territorio e alla
crescita dei giovani sportivi, proprio come
Giorgio. La prima pagaia, il valtellinese Giorgio
Dell’Agostino l’ha usata sul lago di Como a soli
5 anni. Gliel’ha messa in mano papà Stefano
che proprio allora cominciava ad appassionarsi alla canoa. Ma, allora, né lui né suo padre
avrebbero potuto pensare che dopo pochi anni
di discese sulle rapide dell’Adda quel bambino
sarebbe salito sui gradini dei podi di Campionati Mondiali ed Europei delle varie categorie.
Gli ultimi straordinari risultati li ha ottenuti
all’inizio di agosto, nello scenario del Nantahala River a Bryson City, in North Carolina,
dove si sono svolti i primi Mondiali di canoa
Under 23: Giorgio è tornato dagli Stati Uniti
con al collo ben tre medaglie, un oro, un
argento e un bronzo. Il primo e il secondo
conquistati con i suoi compagni nelle prove a
squadre, il terzo, il più “prezioso” perché conquistato da solo, ottenuto nella prova Classica
C1, ad appena un secondo dall’argento e a sei
94 PLEIADI
Spazio al divertimento? Insomma, per
un ragazzo di vent’anni...
«Diciamo che qualche serata, il sabato,
riesco a passarla con i miei amici. Sempre che
non ci sia qualche gara!»
Facciamo un passo indietro e raccontaci com’è nata questa passione: quando
hai cominciato?
«Avevo 5 anni quando mio padre mi ha
fatto salire su una canoa: eravamo nelle acque
del Lago di Como. Anche lui era alle sue prime
esperienze con la pagaia: diciamo che ce ne
siamo innamorati insieme».
secondi dall’oro dei fortissimi canoisti della
Repubblica Ceca.
«Era la medaglia che volevo di più - assicura Giorgio - Prima di partire era l’obiettivo limite
che mi ponevo. Poi la gara è stata fantastica,
davvero perfetta: ho dato il massimo e a quel
punto avrei accettato anche un quarto posto.
È arrivata la medaglia e sono stato felicissimo
anche se per un solo secondo sarebbe potuta
essere di un metallo diverso».
Risultati straordinari ottenuti dopo tanto
allenamento. Basta pensare alla “giornata
tipo” di questo ragazzo che ha soli 20 anni e
non pochi sacrifici alle spalle. Diplomatosi lo
scorso anno all’Itis di Sondrio, divide il suo
tempo tra il praticantato per diventare progettista e lo sport.
«Si comincia al mattino presto: dalle 6
alle 8 faccio “attivazione”, corsa ed esercizi a
corpo libero. Durante la pausa pranzo un’ora,
un’ora e mezza di allenamento in acqua. E
alla sera, tra le 17 e le 19,30 circa, altro allenamento: in palestra durante l’inverno e in
canoa d’estate».
E le prime gare?
«Fino a 14 anni si è sempre trattato di un
divertimento: qualche gara ogni tanto, ma
senza alcun assillo. Poi, col crescere del numero delle competizioni, sono arrivate anche
le prime vittorie.
Finché Luca Cardinali, tecnico della Federazione, mi ha visto in gara a Palazzolo
sull’Oglio (Bs) e mi ha invitato a un “raduno
delle giovani speranze” in Val Stagna, dove,
sulle acque del Brenta, ha sede il centro federale. Da allora sono entrato in Nazionale e
lui è diventato il mio allenatore».
E quasi subito sono arrivati risultati
straordinari.
«Sì, nel 2011 ho partecipato alle mie prime
gare internazionali e mi sono piazzato al 10°
posto ai Mondiali Junior di canoa discesa
fluviale.
L’anno dopo ho vinto l’oro all’Europeo
Junior di Solkan, in Slovenia, e nel 2013 sono
arrivato primo ai Mondiali Junior di Lofer, in
Austria, sempre nella gara Classica, ma ho
ottenuto anche un secondo posto agli Europei
e un terzo ai Mondiali nella Sprint».
Poi, lo scorso anno, il salto tra i Senior.
«Dove tutto è molto più difficile. Però mi
sono difeso bene e ai Mondiali che si sono
svolti a casa mia, a Boffetto, sull’Adda, ho
agguantato il 13° posto in gara lunga e l’11°
posto nella gara sprint».
Certo che anche seguirti in tutte queste
gare, per i tuoi non deve essere semplice.
«In effetti, se riesco a ottenere questi risultati molto lo devo anche a loro. Pensi che
in North Carolina c’erano tutti, papà, mamma,
mia sorella, mio nonno e gli zii! E poi, a volte,
papà viene in acqua con me: la “malattia” per
la canoa l’ha presa anche lui...».
E adesso?
«Ho già la mente proiettata ai prossimi
eventi: nel 2016 ci sono gli Europei Under
23 in Austria e i Mondiali Senior in Bosnia.
Chiaramente mi piacerebbe riuscire a vivere
di questo sport».
Giorgio
Dell’Agostino
sul podio
ai Mondiali
di canoa
Under 23
insieme
ai compagni
Mattia
Quintarelli (a
sinistra) e Paolo
Razzauti
Un aiuto ti è arrivato dalla sponsorizzazione della tua canoa da
parte del Credito Valtellinese.
«Innanzitutto mi ha fatto molto piacere, perché i vertici della Banca sono
stati i primi a contattarmi, a prendere
in considerazione il mio impegno e a
prestare attenzione verso questo sport.
E poi, concretamente, mi hanno dato
una grande mano».
Una giovane carriera con
già tanti successi all’attivo
Giorgio Dell’Agostino è nato a Sondrio nel 1995.
Si avvicina al mondo della canoa già all’età di
5 anni grazie al papà e inizia a partecipare alle
prime gare a soli 8 anni. Nonostante la giovane
età, può già annoverare importanti risultati della
sua carriera agonistica. Ai recenti Mondiali di
canoa Under 23 sul Nantahala River a Bryson City,
in North Carolina, ha conquistato tre medaglie,
un oro, un argento e un bronzo. Tra le vittorie
precedenti si segnalano l’oro all’Europeo Junior di
Solkan (Slo) nel 2012 e l’oro ai Mondiali Junior di
Lofer (Aut) nel 2013.
PLEIADI 95
SPORT VALTELLINA OROBIE EVENT
SPORT
Albosaggia capitale
dello scialpinismo mondiale
L
Il 30 e il 31 gennaio 2016 in programma due gare di Coppa del Mondo
Le pendici del pizzo Meriggio tornano ad
essere protagoniste della Coppa del Mondo
di scialpinismo. Il 30 e 31 gennaio la montagna
che domina su Sondrio ospiterà, infatti, due
importanti gare dello Scarpa Skimountaineering
World Championship, l’individuale “classica” e la
sprint. Lo scorso 20 giugno, a Bratislava, l’ISMF
(International Ski Mountaineering Federation) ha
assegnato le due competizioni ad Albosaggia, un
giusto riconoscimento alla prossima edizione del
Valtellina Orobie che festeggia così alla grande
i trent’anni di vita. La manifestazione - nata nel
1984 col nome di “Rally del Meriggio” e trasformatasi nel tempo in “Valtellina Orobie” - è ormai
diventata una delle più blasonate del panorama
nazionale e in passato è già stata ammessa
ai circuiti internazionali: Albosaggia risulta una
delle poche località in cui si siano disputate
competizioni di Coppa del Mondo a squadre e
individuale: nel 2006 la Coppa Europa, nel 2007
la Coppa del Mondo a squadre e nel 2009 la
Coppa del Mondo individuale.
Nell’edizione del trentennale, però, sarà sede
di ben due differenti competizioni: sabato 30 la
“classica” gara individuale che porterà gli atleti
dal Campei alla vetta al Meriggio passando per
alcuni dei più belli e noti luoghi delle Orobie. E
SkiAlp
World Cup
30-31
gennaio
2016
Comunità montana
Valtellina di Morbegno
96 PLEIADI
domenica 31 gennaio la novità della gara Sprint,
un veloce circuito a eliminazione diretta che
condensa in pochi minuti tutte le peculiarità dello
scialpinismo: salita con le pelli, a piedi, cambi,
inversioni, discese mozzafiato il tutto facilmente
fruibile dal pubblico che potrà tifare per i propri
beniamini, tra cui sicuramente l’idolo di casa, il
giovane Michele Boscacci. Il weekend di Coppa
del Mondo sarà aperto a tutte le categorie quindi
si potranno ammirare anche gli junior e gli espoir
oltre ai senior. L’importanza di tale evento ha
fatto sì che il tutto non ruotasse attorno alle sole
competizioni agonistiche. È nato così il Valtellina
Orobie Event, una manifestazione di quattro giorni che proporrà una serie di iniziative collaterali
che daranno maggiore risalto e coinvolgimento
alle gare e che si concluderanno con la festa per
il trentennale della manifestazione. Un fine settimana che trasformerà la tranquilla Albosaggia
nella capitale dello scialpinismo mondiale.
i
Per informazioni sull’evento si possono consultare
i siti www.valtellinaorobie.it,
www.polalbosaggia.com o la pagina Facebook
www.facebook.com/valtellinaorobie.
Alma Juventus guarda al
futuro con CARIFANO
Carifano sostiene la squadra granata, protagonista
di un campionato ai vertici
U
XXX Valtellina Orobie Event
La Coppa del Mondo di Scialpinismo torna ad Albosaggia.
Una settimana di eventi di altissimo livello a far da cornice alle
due competizioni del 30 e 31 gennaio 2016.
Molti gli ospiti internazionali. Special Guest il tenore Spero Bongiolatti.
Per la prima volta, a livello mondiale, le due gare di Ski-Alp
trasmesse in diretta televisiva e sul web.
SABATO 30 gennaio2016
ore 9.00 Partenza competizione
ore 12.30 Pranzo atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia
ore 14.30 Premiazioni gara con la presenza delle autorità
ore 19.30 Cena con atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia
ore 20.00 proiezione Video della Gara
Le giornate
di mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio 2016 saranno dedicate
PROGRAMMA
agli incontri con i ragazzi delle scuole primarie e medie di Sondrio e
dintorni e visione di filmati in collaborazione con il Parco
Sabato edelle
domenicaOrobie.
Sabato 30 gennaio è in programma la gara individuale: partenza alle 9 in
12/13 Dicembre 2015
località Campei e premiazione alle 15. Domenica 31
gennaio
si svolgerà
dalle 12:00
alle 20:00
navetta gratuito
la gara sprint: partenza alle 10 e premiazione alle Bus16.
Subito dopo
con partenza
campus scolastico
di Albosaggia
inizieranno i festeggiamenti per il trentennale del Valtellina
Orobie con
www.fondazionealbosaggia.it
la partecipazione di varie autorità e alcuni campioni del passato. In tutte
le serate sono in programma cene a base di prodotti locali e si stanno
www.valtellinaorobie.it www.polalbosaggia.com
organizzando degli eventi di richiamo.
MARTEDI’ 26 gennaio 2016
ore 9.00 Incontro con scuola primaria
ore 19.45 Cena con il Galletto Vallespluga - a cura degli allievi del PFP
(Polo Formazione Professionale di Sondrio)
A seguire: Le montagne si incontrano Nepal e Orobie – storie di uomini e
di montagne - Presenta Maurizio Folini e Massimo Murada
DOMENICA 31 gennaio2016
ore 9.00 Inizio qualifiche sprint
ore 11.30 Termine gare sprint
ore 12.30 Pranzo atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia
ore 14.15 Saluti delle Autorità
MERCOLEDI’ 27 gennaio 2016
ore 9.00 Incontro con scuola secondaria di 1° grado
ore 19.45 A cena con Ueli Steck (the Swiss Machine) Quando l’alpinismo
fa un passo in avanti. A cura del Parco delle Orobie Valtellinesi
GIOVEDI’ 28 gennaio 2016
ore 19.45 A cena con l’autore internazionale “scrittore per la montagna”
Pizzoccheri dell’ azienda Tudori
a cura degli allievi del PFP
Prenotazioni cene martedì, mercoledì, giovedì - mail: [email protected]
VENERDI’ 29 gennaio 2016
ore 16.30 Sfilata delle rappresentanti nazionali con la Banda musicale
di Albosaggia
ore 17.00 Apertura Manifestazione e inno Nazionale cantato dal Tenore
Spero Bongiolatti
ore 17.30 Buffet – a cura del gruppo Alpini di Albosaggia
ore 18.45 Consegna dei pettorali per i top atleti da parte dei ragazzi dello
Spa-H
ore 19.30 Cena per atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia
w w w. a u to to r i n o. i t
Tutte le info e programma completo e aggiornato su
o
LO/0662/2010 valida dal
11/11/2010
Nella foto, la rosa
della squadra
al completo
con il Presidente
Gabellini insieme
ai vertici
di Carifano
Una squadra che guarda al futuro partendo da radici solide. L’Alma Juventus Fano è
ripartita per un’altra importante stagione in cui
è chiamata ad avere un ruolo da protagonista
nel campionato di serie D girone F. Le aspirazioni del club granata sono legittimate anche
dall’importante partnership siglata con Carifano che, con l’entusiasmo del suo Presidente
Francesco Giacobbi, conferma la vicinanza
dell’istituto di credito al territorio marchigiano
come un saldo punto di riferimento.
Al comando del club c’è il presidente Claudio Gabellini, imprenditore nel settore dell’informatica. Gabellini, nativo di San Giovanni in
Marignano ma ormai fanese d’adozione, ha
rilevato l’Alma nel 2011 e questo è il suo quinto
anno di gestione. Tra i suoi principali meriti
c’è sicuramente quello di aver riavvicinato
la squadra alla città puntando su un grande
valore emotivo. Le famiglie sono tornate a
frequentare lo stadio Mancini per assistere
alle gare casalinghe e nei bar l’Alma è al centro
delle discussioni. Tanto che alla domenica,
passeggiando per il corso cittadino, chiedere
cosa abbia fatto la squadra granata è d’obbli-
go. Questo percorso di ravvicinamento è stato
facilitato anche dal carisma dei giocatori che
ogni domenica lottano e sudano per quella
maglia, facendo esaltare i tifosi. L’apice è stato
toccato nel derby con la Vis Pesaro quando
lo Stadio Mancini non è addirittura stato in
grado di accogliere le migliaia di persone che
si sono presentate ai botteghini. Insomma,
l’alchimia che si è creata tra squadra, città e
tifosi è veramente dirompente ed è stata una
spinta incredibile che ha proiettato la squadra
attualmente ai primi posti della classifica.
E’ come se si fosse tornati indietro nel
tempo, quando l’Alma calcava i campi della
C1 sognando la serie B esaltando giocatori
dal calibro di Dario Hubner. Sull’onda di questo
entusiasmo e per provare a tornare tra i professionisti, è stata lanciata l’idea dell’azionariato
diffuso, così da unire passione, interesse e
risorse economiche con la cooperativa “Alma
nel Cuore”: una scelta che garantirà stabilità al
club granata nei prossimi anni e che permette
all’Alma Juventus di guardare al futuro con
ambizione e fiducia, grazie a solidi partner
come Carifano.
PLEIADI 97
Sei mesi di sport (giugno 2015 - novembre 2015)
Appuntamenti sponsorizzati
dal Gruppo bancario Credito Valtellinese
30° Trofeo Lombardia di atletica leggera
X Chiuro (SO), 7 giugno 2015
Il bell’impianto di Chiuro ha ospitato, domenica 7 giugno, la terza ed ultima
prova del 30° Campionato regionale CSI di atletica leggera su pista grazie
all’organizzazione del Comitato provinciale CSI di Sondrio, del G.S. Chiuro e
della Polisportiva Pentacom. Grande successo di partecipazione con atleti
provenienti da tutta la regione.
Fidal - Campionato Italiani Allievi
X Arena di Milano, 19-20-21 giugno 2015
Tre giorni per vedere all’opera l’atletica azzurra che verrà. Venerdì 19, sabato 20 e domenica
21 giugno per l’Arena sono state giornate di “festival”: il festival dell’atletica giovanile, con
oltre 1500 atleti nati nel 1998 e nel 1999 che si sono sfidati nei Campionati Italiani Individuali
Allievi e Allieve. La rassegna tricolore ha assegnato 40 titoli nazionali ma è stata anche l’ultima
e più importante verifica per i principali talenti dell’atletica italiana verso i Mondiali Under 18 in
programma dal 15 al 19 luglio a Cali (Colombia).
Valtellina Basket Circuit
X Bormio (SO),
28 agosto -19 settembre
Dal 1968 la provincia di Sondrio ospita
il Valtellina Basket Circuit, un torneo di
pallacanestro che coinvolge le grandi
squadre del basket italiano ed europeo. È
la prima edizione senza il suo inventore
Diego Pini, mancato nel 2014, storica
figura del basket valtellinese che ha
permesso a Bormio e alla Valtellina
di diventare la capitale del basket estivo
internazionale. Michael Jordan è stato il protagonista indiscusso del
circuito in ben due occasioni, nel 1985 e 1990.
Trofeo Vanoni
X Morbegno (SO),
24-25 ottobre 2015
Uno degli appuntamenti
più prestigiosi della corsa in
montagna internazionale,
una gara a staffetta su un
percorso immutato da 58 edizioni, con partenza nella cittadina
di Morbegno e salita verso la Valle del Bitto, lungo l’antica Via
Priula. Quasi 1000 atleti provenienti da tutta Europa impegnati
nella gara maschile, in quella femminile e in quella dedicata al
settore giovanile. (Foto Francesco Lietti/www.runtofly.it)
Interlaghi - Trofeo Credito Valtellinese
X Lecco, 31 ottobre - 1 novembre 2015
Grande partecipazione all’edizione numero 41 del Campionato Invernale Interlaghi
di vela - Trofeo Credito Valtellinese, disputatosi nel Golfo di Lecco con la regia della
locale Canottieri. A primeggiare è stato il giovanissimo team dell’Orza 6 “Babayaga”
del timoniere Mario Beraha che si è aggiudicato tutte e cinque le prove disputate nella
due giorni di Lecco. Nella classe Fun il successo è andato al “Fun Q” dei Cantieri Lillia,
mentre nei J24 è arrivata la conferma per “Kong Grifone”. E’ andato in Svizzera
il trofeo per la classe Platu 25, nelle mani di Tom Struder. Negli Orza 6 ha dominato
Mario Beraha e nei Meteor ha vinto “La Pulce d’acqua” di Alessandro Tritto.
98 PLEIADI
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