Approvato il piano di iniziative per la trasformazione in SpA La
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Approvato il piano di iniziative per la trasformazione in SpA La
N° 67 - Semestrale - Novembre 2015 UN WEEK END A... In viaggio nel mondo ispirati da Expo PRODOTTI E PROGETTI La nuova offerta digitale del Gruppo Creval CREVAL Approvato il piano di iniziative per la trasformazione in SpA Il taglio delle coperture assicurative deve essere affidato ad un partner esperto che offra un approccio esclusivo e servizi personalizzati. Global Broker Spa è la società di brokeraggio specializzata nell’analisi, intermediazione e gestione delle coperture assicurative dedicate alle Aziende con tutta la solidità e l’esperienza del Gruppo bancario Credito Valtellinese. Per maggiori informazioni chiedi al tuo Gestore Corporate o visita il sito www.globalbroker.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. EDITORIALE Gruppo Creval Torna la CRESCITA H di Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese “Ho fiducia che le banche, il credito buono, la buona finanza daranno un contributo importante alla ripresa economica, una ripresa che va consolidata e irrobustita. La nostra economia deve recuperare i ritardi accumulati nell’adattarsi ai grandi cambiamenti nell’economia globale, nella tecnologia, nella demografia. La finanza, le banche hanno da giocarvi un ruolo imprescindibile.” Con queste parole il Governatore Visco ha chiuso il suo intervento nell’ambito della Giornata Mondiale del Risparmio 2015 tenutasi a Roma il 28 ottobre scorso. Un discorso significativo, con riferimenti a tematiche che coinvolgono il sistema bancario italiano, chiamato in questa fase delicata del ciclo economico a svolgere un ruolo determinante per la crescita e il cambiamento del sistema Italia. Il 2015 è stato caratterizzato dal miglioramento dei dati congiunturali: il PIL crescerà per la prima volta dall’inizio della crisi dei debiti sovrani intorno all’1% su base annua. Cresce la domanda estera, la ripresa dei consumi privati si consolida, gli investimenti si riavviano gradualmente. Il Gruppo Creval in questi primi nove mesi ha evidenziato un dato molto positivo nell’erogazione di nuovi mutui, più che raddoppiati rispetto all’analogo periodo del 2014. I mutui infatti crescono del 126% con una quota di surroghe del 17% contro una media di sistema pari a +92%, con surroghe al 30%. Le erogazioni di credito alle imprese sono in aumento del 60% su base annua; dopo alcuni anni di riduzione degli attivi creditizi - per effetto, da un lato, del contesto economico e delle severe regole su capitale e liquidità, dall’altro, degli obiettivi di miglioramento dei ratios patrimoniali e riequilibrio del bilancio – il Creval torna a incrementare in maniera decisa il credito erogato all’economia reale, in particolare a famiglie e privati, imprese retail e corporate manifatturiere. Hanno contribuito a questa 4 PLEIADI accelerazione nelle politiche del credito: il lavoro di ristrutturazione del Gruppo fatto negli anni passati, che ha irrobustito il profilo patrimoniale e di liquidità della banca, oggi molto solido; la rifocalizzazione dell’area commerciale varata a inizio anno e la conseguente maggior spinta sui target di clientela “core”; l’aumento di capitale effettuato a giugno dello scorso anno, prima della conclusione degli esami sull’attivo effettuati da BCE, che ha dato la necessaria flessibilità finanziaria e il miglioramento del contesto generale, guidato dallo scenario internazionale e dell’agenda di riforme varate dal Governo italiano. In questo contesto di ripresa dell’attività creditizia mettiamo a disposizione prodotti rinnovati, dedicati al finanziamento delle scorte, a progetti orientati all’innovazione degli impianti e a investimenti, in generale, in beni strumentali, fra cui il leasing; in questo ultimo ambito registriamo un’importante crescita dell’erogato, grazie alla partnership strategica varata l’anno scorso con Alba Leasing, quinto operatore italiano nel mercato. Consideriamo questo un segnale di fiducia importantissimo; l’incremento degli investimenti testimonia che la ripresa va consolidandosi. Abbiamo anche rinnovato radicalmente la nostra piattaforma digitale ‘Bancaperta’; oggi offriamo a tutti i nostri clienti un servizio online di qualità elevata, disponibile su qualsiasi supporto. In una fase congiunturale di ripresa economica, la possibilità di ridurre in tempi rapidi lo stock dei crediti deteriorati delle banche consentirebbe una ulteriore accelerazione del credito in grado di sostenere la domanda della clientela. Il tema del miglioramento nella gestione dei NPLs è un punto fondamentale anche per il Gruppo Creval; dopo quasi 8 anni di recessione, per una banca come la nostra che ha circa l’80% dell’attivo investito in crediti alle PMI e ai privati, gli NPLs sono aumentati in maniera importante e ciò richiede ancora maggiore proattività gestionale. La strategia di Creval è stata quella di avviare collaborazioni con partner specializzati, valorizzando al contempo il lavoro di profonda revisione della filiera del monitoraggio del credito realizzato a partire dal 2011. Abbiamo quindi sottoscritto due importanti accordi: uno con Cerved Credit Management, per la gestione delle sofferenze del Gruppo in sinergia con le funzioni interne dedicate al recupero crediti, e uno con Yard Credit & Asset Management, per la gestione dei crediti immobiliari “incagliati”, sfruttando - a questo fine - ancora di più le competenze immobiliari presenti all’interno della Banca. Prosegue poi l’importante collaborazione con il gruppo Fire - attraverso la partecipata Creset SpA - preordinata a supportare le piccole e medie imprese nella complessa attività di gestione e recupero dei crediti scaduti. La struttura del Gruppo è stata ulteriormente semplificata con la riconfigurazione operativa di Stelline, ridenominata Stelline Real Estate, che ha assunto una nuova operatività esclusivamente dedicata all’attività di acquisizione e valorizzazione di beni immobiliari in asta. Le attività di “property and facility management” e “valutazione immobiliare” sono confluite in Bankadati, ora Creval Sistemi e Servizi. Il sistema bancario italiano è in una fase di profondo cambiamento anche a seguito della legge che prevede la trasformazione in società per azioni delle maggiori banche popolari italiane, con l’obiettivo di rafforzare gli assetti di governo societario e rendere più rapido ed efficace l’accesso al mercato dei capitali. È prevedibile l’apertura di una fase di consolidamento, che faciliterebbe recuperi di redditività e porterebbe a ridisegnare profondamente l’intero settore. Pensiamo, da questo punto di vista, che operazioni di fusione “tra eguali” potrebbero costituire un primo passo lungo questo sentiero di razionalizzazione del settore, utile per condividere investimenti in nuove tecnologie, risparmiare costi attraverso le economie di scala (soprattutto in ambito IT e operations), nonché per ottimizzare le spese per compliance, risk management e controlli, incrementatesi notevolmente negli ultimi anni per effetto dei numerosi interventi normativi. È una strada difficile, ma è la sola che consentirà, nel medio termine, di continuare ad essere banca L’Amministratore Delegato del Credito Valtellinese, Miro Fiordi di sviluppo per il territorio. Il Creval, nel mese di ottobre, ha approvato e comunicato la tempistica per il completamento del processo di trasformazione in SpA, che si concretizzerà entro il mese di ottobre del 2016. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a questo importante appuntamento migliorando ancora di più i profili gestionali e gli indicatori di bilancio. La vendita della partecipazione di ICBPI, annunciata nel giugno scorso, ci consentirà di incrementare ulteriormente il patrimonio e di incrementare i ratio patrimoniali. L’anno che ci separa da questa data sarà particolarmente intenso; il mutamento della natura giuridica costituisce una sfida molto importante. In oltre 100 anni di storia, Creval, come banca cooperativa, ha fatto del proprio meglio per rimanere al servizio dei clienti e dei territori. La diversa connotazione giuridica non cambierà il nostro spirito di fondo nel fare banca: continueremo a rimanere radicati nei territori, concentrando l’attività creditizia verso le famiglie, i privati e le piccole imprese. La fase di cambiamento che ci troviamo a gestire ha diversi aspetti positivi, aspetti che contribuiranno a migliorare ancora di più la gestione e il posizionamento della Banca, favorendo investimenti in servizi innovativi e la realizzazione degli elementi reddituali definiti nel Piano Strategico; questi aspetti, secondo noi, devono essere colti per tempo e vissuti in maniera positiva, come naturale evoluzione del modello di business nel nuovo contesto dell’unione bancaria europea. Jack Welch di General Electric ha detto: “Cambia prima di essere costretto a farlo”. PLEIADI 5 CREVALMAGAZINE - NOVEMBRE 2015 67 PLEIADI N° 67 - Semestrale - Novembre 2015 UN WEEK END A... Si parte dall’Expo ECONOMIA TERRITORIO 8 62 SPECIALSOCIO La ripresa si vede. Lo dicono i numeri 14 IL PUNTO Valtellina EXPOne una scommessa vinta 24 IL PUNTO Creval protagonista all’Expo 26 30 34 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche e contrattuali di Bancaperta sono dettagliate nel foglio informativo “Bancaperta – Servizi bancari via internet” disponibile presso tutte le dipendenze e sul sito www creval.it nella sezione “Trasparenza”. *Servizio Clienti disponibile dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il Sabato dalle 8.00 alle 18.00. CULTURA 72 IL PUNTO Intervista a Letizia Moratti, da San Patrignano alla Fondazione per lo sviluppo dell’Africa PRODOTTI E PROGETTI Creval al fianco delle PMI che vogliono crescere PRODOTTI E PROGETTI La tecnologia semplifica la Banca e rende libero il cliente 77 FORMAZIONE “Scegli cosa voglio” 78 FORMAZIONE Progetto Teseo SOLIDARIETÀ 80 PROGETTI Arte per vedere 84 INIZIATIVE A casa lontani da casa EVENTI E PROGETTI PRODOTTI E PROGETTI Bancaperta più semplice, veloce e sicura 86 TEATRO SOCIALE DI SONDRIO Nuova vita dopo una ristrutturazione durata cinque anni 42 PRODOTTI E PROGETTI Nascono i nuovi siti 90 SONDRIO FESTIVAL Natura protagonista sul grande schermo 46 PRODOTTI E PROGETTI La verità è che conviene 92 LA SCUOLA DELLE ARTI A Monza si insegna a recitare 54 94 IL PERSONAGGIO Intervista ad Andrea Pellizzari testimonial del Creval CINEMA “Dietro gli occhiali bianchi” documentario su Lina Wertmüller FAMIGLIA 58 CASA Linea Creval Condominio Cinema “Dietro gli occhiali bianchi” con Lina Wertmüller CANOTTAGGIO Dell’Agostino, sul tetto del mondo con la pagaia 96 VALTELLINA OROBIE EVENT Albosaggia capitale dello scialpinismo mondiale 97 ALMA JUVENTUS Guarda al futuro con Carifano 98 SEI MESI DI SPORT I principali eventi sponsorizzati dal Gruppo Creval negli ultimi mesi 54 ECONOMIA Il Credito Valtellinese si trasforma in Società per Azioni Editore Credito Valtellinese 62 Direttore responsabile Roberto Grazioli Comitato di redazione Luciano Camagni, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Enzo Rocca, Mauro Selvetti Coordinamento editoriale Un week end a... Christian Moretti Partendo dall’Expo alla visita di alcuni tra i più bei Paesi del mondo Impaginazione e realizzazione editoriale Dmedia Group S.p.A. Hanno collaborato Marcello Abbiati, Stefania Azzalini, Paolo Baroli, Attilio Bertini, Simona Bonomelli, Tiziana Camozzi, Ugo Colombo, Paola Cottica, Giovanni De Agostini, Fabio Della Torre, Cinzia Franchetti, Laura Gianesini, Leo Guerra, Lorenza Maffescioni, Franco Parolo, Guido Pelizzatti Perego, Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio, Matteo Solcia, Cinzia Tavelli 26 Redazione Credito Valtellinese c/o Divisione Comunicazione e Promozione Territorio Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio [email protected] Economia Il personaggio: Letizia Moratti, da San Patrignano alla Fondazione per lo sviluppo dell’Africa Andrea Pellizzari testimonial dello Spot Mutui Casa Creval “La verità è che conviene” Fotografie Archivio Gruppo Creval, Claudio Bormolini, Simone Bracchi, Marco Brioschi, Digital Media Centre Expo 2015, Fotolia, Luca Gianatti, iNetweek, Osservatore Romano, E. Ruiz, Wilson Santinelli, Fabrizio Stipari, Maurizio Vezzoli Stampa 50 34 72 Le mostre 6 PLEIADI Il rinnovamento digitale del Creval Pleiadi SPORT SPAZIO AMICO PRODOTTI E PROGETTI Periodico semestrale. N° 67, novembre 2015 LE MOSTRE Creval Contemporary, Abel Zeltman, Ettore Castiglioni, Invito a Palazzo 2015 38 50 Scopri Bancaperta, il servizio digitale del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano) pensato per migliorare la tua esperienza nella relazione con la Banca e darti la libertà di accedere ai tuoi rapporti come e dove vuoi: da computer, da tablet o da smartphone, con un nuovo Servizio Clienti a tua disposizione*. Entra ora in Bancaperta, metti in conto la libertà! Scarica l’App da IL PUNTO Crescita economica positiva 20 UN WEEK END A... In viaggio nel mondo ispirati da Expo Gruppo bancario Credito Valtellinese SOMMARIO - N° 67, Novembre 2015 Creval Contemporary Abel Zeltman ed Ettore Castiglioni CISCRA S.p.A. Via S. Michele, 36 - 45020 Villanova del Ghebbo (RO) Stampato in 100.000 copie Spedizione ap 70% - Sondrio Prodotti e Progetti La rivoluzione tecnologica del Credito Valtellinese Autorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8 - 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento e Responsabile del trattamento per le società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a: [email protected] Magazine completato il 18/11/2015. PLEIADI 7 ECONOMIA SPECIALSOCIO La ripresa si vede. Lo dicono i numeri I Il mercato ha ripreso a crescere? Sembra proprio di sì. Questo è almeno quello che dicono i numeri al 30 settembre 2015 del Gruppo bancario Credito Valtellinese. I risultati dell’attività commerciale confermano, infatti, un trend in significativo miglioramento. I prestiti alle famiglie sono in aumento del 5,2%, quelli alle imprese manifatturiere segnano un incremento dell’1,6% (con un netto rafforzamento della domanda per nuovi investimenti, in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni), quelli alle attività commerciali e ai servizi sono in crescita dello 0,2%. E se le aziende di costru- 8 PLEIADI zioni sono tuttora in flessione, per via delle perduranti incertezze sulle prospettive del settore, viceversa le transazioni nell’edilizia residenziale sono in ripresa. Rilevante, a questo proposito, il dato relativo alle nuove erogazioni di mutui ai privati che nei primi nove mesi dell’anno superano 589 milioni di euro e sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una percentuale di surroghe limitata a meno del 15% (30% la media di sistema). I finanziamenti alle imprese registrano un incremento del 57,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, meglio della i I risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015 del Gruppo bancario Credito Valtellinese indicano che il mercato sta uscendo dalla crisi. Crescono raccolta diretta e indiretta e la raccolta netta nell’area del risparmio gestito supera i 760 milioni di euro PLEIADI 9 creval: approvato il piano delle iniziative per il completamento Ulteriore semplificazione nella strUttUra del GrUppo creval Il piano prevede che l’assemblea straordinaria dei Soci per l’esame della proposta possa indicativamente intervenire nel mese di ottobre 2016 Sottoscritto l’atto di scissione del ramo di azienda di Stelline Servizi Immobiliari a favore di Bankadati. Nuova configurazione operativa e ridenominazione di Bankadati in “Creval Sistemi e Servizi” del processo di trasformazione in societÀ per azioni I l Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha avviato il processo di trasformazione di Creval in società per azioni. Questo per ottemperare alle disposizioni previste dalle recenti modifiche della legge di riforma delle banche popolari che prevede questo processo per le banche che abbiano superato gli 8 miliardi di euro di attivo consolidato. Il piano delle iniziative deliberato prevede che l’assemblea straordinaria dei Soci per l’esame della proposta di trasformazione della banca in società per azioni e dello statuto sociale adeguato a tale nuova forma societaria possa indicativamente intervenire nel mese di ottobre 2016 e, in ogni caso, nel rispetto dei termini stabiliti dalla Legge di Riforma (entro il 26 dicembre 2016). Il Consiglio di Amministrazione ha, comunque, individuato le modifiche statutarie da adottare sin da subito, 230+ 1 1 11 231 27 Tra gennaio e settembre 2015, i proventi operativi raggiungono i 656 milioni di euro, gli oneri operativi assommano a 373 milioni di euro, per un risultato netto della gestione operativa che si attesta a 282 milioni di euro 18 7 37 26+ 1 14 come previsto dalle nuove disposizioni normative e dalle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza, e in ogni caso prima della trasformazione di Creval in società per azioni. In particolare hanno riguardato: l’aumento a 10 del numero massimo di deleghe conferibili a ciascun socio per la partecipazione alle assemblee Creval; la competenza deliberativa del Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare la computabilità delle azioni (e degli altri strumenti di capitale eventualmente emessi) nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca, in merito alla limitazione o al rinvio, in tutto o in parte, del rimborso degli strumenti di capitale di titolarità del socio che dovesse esercitare il diritto di recesso o che venisse escluso; l’abrogazione della previsione relativa alla qualità di socio per l’eleggibilità alla carica di consigliere. 3 51 50+ 1 133 10 PLEIADI Numero sportelli per banca X CREDITO VALTELLINESE 357 X CREDITO SICILIANO 136 X CARIFANO 40 GRUPPO CREVAL 533 Dal 1° ottobre è effettiva la scissione del ramo di azienda costituito dalle attività di property and facility management e valutazione immobiliare di Stelline Servizi Immobiliari a favore di Bankadati, società consortile che gestisce le attività afferenti l’Information and Communication Technology (ICT), l’organizzazione, il back office e i processi di supporto del Gruppo. La società scissa, con la nuova denominazione “Stelline Real Estate S.p.A.”, ha assunto il ruolo di R.E.O.Co. (Real Estate Owned Company) del Gruppo media di sistema (+16%). I numeri del Gruppo Credito Valtellinese confermano, quindi, il rafforzamento dei segnali positivi dall’economia reale, con una produzione industriale in risalita a settembre e una ripresa dei consumi che si rafforza: le vendite al dettaglio sono le migliori da due anni. Inoltre, scende la disoccupazione e sale l’occupazione, anche per effetto dei provvedimenti adottati dal Governo, e il PIL è tornato esclusivamente dedicata all’attività di asset repossessing, anche con il supporto del partner industriale Cerved Credit Management. Bankadati, invece, ha modificato la propria denominazione in “Creval Sistemi e Servizi – società consortile per azioni” e ha ampliato ulteriormente la dimensione operativa, fornendo alle società del Gruppo Creval, agli altri consorziati e all’open market tutti i servizi di supporto al business bancario (IT, organizzazione e back office, servizi immobiliari). a crescere per la prima volta dall’inizio della crisi dei debiti sovrani, a ritmi intorno all’1,5% su base annua. Questi significativi segnali di inversione del ciclo negativo hanno avuto interessanti ripercussioni già nel bilancio dei primi nove mesi dell’anno. Basta vedere i dati relativi alla raccolta, diretta e indiretta. La raccolta diretta registra una consistenza di 21,6 miliardi di euro, in aumento DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30/09/2015 Conto economico Margine di interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto della gestione operativa Utile (Perdita) dell’esercizio (in migliaia di euro) 3° sem. 2015 114.361 202.850 (123.318) 79.532 11.877 3° sem. 2014 114.584 211.451 (127.841) 83.610 4.055 Var.% -0,19% -4,07% -3,54% -4,88% 192,90% DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30/09/2015 Dati patrimoniali Crediti verso clientela Totale dell’attivo Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta da clientela (in migliaia di euro) 30/09/2015 18.903.168 26.859.928 21.556.385 12.064.700 31/12/2014 19.004.863 28.813.556 20.745.569 11.963.332 Var.% -0,54% -6,78% 3,91% 0,85% PLEIADI 11 ECONOMIA SPECIALSOCIO Siglato aggiornamento annuale del Programma “Euro Medium Term Note” Consentirà al Creval di emettere strumenti finanziari per investitori istituzionali Il Credito Valtellinese ha firmato, a giugno, l’aggiornamento annuale di “Euro Medium Term Note Programme” che consentirà al Gruppo l’emissione di strumenti finanziari, destinati a investitori istituzionali, sino a un ammontare massimo di 5 miliardi di euro. Il programma consente, infatti, di beneficiare delle potenziali opportunità di finanziamento offerte dai mercati dei capitali internazionali attraverso l’emissione di obbligazioni a varie scadenze e denominate nelle principali valute, tutte effettuabili mediante la medesima documentazione. 12 PLEIADI del 3,9% su dicembre 2014, mentre quella indiretta assomma a 12,1 miliardi di euro, con una crescita significativa (+12%) degli “asset under management”, che raggiungono 6,6 miliardi di euro. La raccolta netta nell’area del risparmio gestito supera 760 milioni di euro (+73% rispetto all’anno prima), favorita da un contesto di mercato che spinge la clientela alla diversificazione del risparmio finanziario. Quanto ai risultati economici, i proventi operativi raggiungono i 656 milioni di euro, gli oneri operativi assommano a 373 milioni di euro, e il risultato netto della gestione operativa si attesta a 282 milioni di euro, rispetto ai 317 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014. Il raffronto risulta peraltro poco significativo, tenuto conto che nel corrispondente periodo dell’anno scorso erano inclusi proventi dell’attività finanziaria non ripetibili. Tali risultati consentono di affrontare l’ultima fase dell’anno con ottimismo: si attende il rafforzamento dei segnali positivi sull’andamento dei prestiti alla clientela, in particolare privati e PMI, con conseguenti effetti positivi sui margini economici. Giovanni de censi eletto presidente della confederazione internazionale delle Banche popolari Nuovo incarico di prestigio per Giovanni De Censi. Il Presidente del Gruppo Credito Valtellinese è stato eletto alla presidenza della Confederazione Internazionale delle Banche Popolari (CIBP) . Ad eleggerlo gli oltre 360 rappresentanti di banche cooperative e popolari provenienti da 11 Paesi. Giovanni De Censi guiderà l’associazione per il prossimo triennio, succedendo a Mohammed Benchaaboun del Group Banques Populaires de Maroc. Sotto la nuova presidenza, l’assemblea generale di CIBP ha affidato ad Andrea Karner l’incarico di nuovo Segretario Generale di CIBP: Karner subentra a Bernhard Huberdeau. La Confederazione Internazionale delle Banche Popolari è un’organizzazione internazionale non governativa che rappresenta istituti di credito e finanziari impegnati a sostenere lo sviluppo di piccole e medie imprese (PMI) e clienti individuali. Attualmente, CIBP ha membri in 11 Paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Marocco e Spagna. PLEIADI 13 ECONOMIA IL PUNTO CRESCITA economica positiva della Federal Reserve americana (FED) che ha stabilito, a settembre, di posticipare l’atteso aumento dei tassi di policy. Tale scelta è stata motivata dalla Presidente della FED, Janet Yellen, come risposta ai segnali di rallentamento che provengono dalla Cina e dagli altri Paesi Emergenti. Successive dichiarazioni della stessa Yellen hanno, però, lasciato intendere che la FED si riserva la facoltà di alzare i tassi in occasione del meeting di dicembre. Dalla crisi del 2008, i mercati hanno sempre seguito con fiducia le indicazioni della FED adeguandosi prima alle parole di Bernanke poi della Yellen; in questo frangente, invece, i mercati inviano segnali discordanti e nelle ultime settimane hanno di Umberto Colli – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese Il nostro Paese è l’unico per il quale il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica. I mercati finanziari sono stati caratterizzati da un’alta volatilità, ma Piazza Affari nel 2015 mantiene i progressi, distanziandosi significativamente dalle altre borse mondiali L Lo scenario macroeconomico di questi ultimi sei mesi è stato caratterizzato in modo particolare da tre elementi. Il primo è il salvataggio della Grecia che, in un negoziato estenuante e risolto oltre le scadenze prefissate, ha scongiurato il default del Paese e la sua uscita dall’Euro Zona. Una crisi che sembra superata, anche se occorreranno molti anni prima di poter dire che il caso ellenico è stato un successo. Il secondo avvenimento che ha scosso i mercati è l’instabilità finanziaria prodotta dal mercato azionario cinese. Da metà giugno a fine agosto i corsi azionari hanno perso circa un terzo del loro valore, una débâcle innescata dal crollo degli indici di Shanghai attivato, a sua volta, dal rallentamento delle prospettive di crescita dell’economia cinese e dalla svalutazione della sua moneta. Queste ultime due dinamiche si sono propagate anche agli altri Paesi Emergenti, con forti correzioni che hanno interessato le rispettive valute. Il terzo elemento ha riguardato e continua a riguardare le decisioni di politica monetaria Il recupero procede anche se con minor effervescenza rispetto a inizio anno 14 PLEIADI PLEIADI 15 ECONOMIA IL PUNTO Latest IMF projections Fonte: FMI - Word Economic Outlook - Ottobre 2015 continuato a scontare più la stabilità della politica monetaria che l’avvio del graduale e ponderato rialzo dei tassi indicato dalla FED. Il Fondo Monetario Internazionale e i rischi all’orizzonte Nelle scorse settimane il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha pubblicato l’aggiornamento del World Economic Outlook - del quale si fornisce qui sopra la tabella riepilogativa delle previsioni - che nel complesso non tratteggia uno scenario di recessione globale, ma mette in guardia circa le nuove sfide che attendono l’economia mondiale: i rischi maggiori arriverebbero dai Paesi Emergenti, le cui problematiche potrebbero minare l’attuale fase di ripresa europea e americana. L’FMI riferisce che l’economia mondiale crescerà nel 2015 del 3,1% e del 3,6% nel 2016. Le economie dei Paesi Avanzati manterranno una crescita del 2% quest’anno, con un contributo dell’Euro Zona dell’1,5%. I Paesi Emergenti dovrebbero Indici di fiducia delle famiglie svilupparsi a un ritmo del 4% nell’anno in corso e del 4,6% nel 2016. Un progresso che è stato rivisto rispetto alle previsioni di luglio, ma che evidenzia al suo interno grandi disparità. Un esempio eclatante di questa situazione eterogenea è fornito dall’andamento di Russia e Brasile, colpite in pieno dalla recessione, mentre Cina e India dovrebbero continuare a veder espandere le rispettive economie al 6,8% e al 7,3%. L’FMI, però, sottolinea che, rispetto alle attuali previsioni, i rischi di un ulteriore peggioramento della congiuntura sono superiori alle possibilità di un suo miglioramento. Tra i fattori che costituiscono fonte di preoccupazione, l’FMI elenca: la volatilità degli asset finanziari e le turbolenze sui mercati; una crescita del PIL ancora più bassa delle previsioni a seguito del minor sostegno proveniente dagli investimenti e dalla domanda dei consumatori; il rafforzamento del dollaro, soprattutto nei confronti delle monete dei Paesi Emergenti, che può mettere a rischio le finanze statali, ma anche le imprese più esposte a debiti denominati nella valuta Usa, soprattutto quelle che operano nell’attività mineraria. Infine, l’FMI mantiene sotto controllo la situazione geopolitica che, come ben sappiamo dalle cronache quotidiane, continua a essere un motivo di apprensione non solo economico, ma anche umanitario. La situazione italiana In questo quadro, l’economia italiana ha evidenziato miglioramenti negli ultimi mesi che hanno portato sia il Governo che l’FMI a rivedere al rialzo le previ- sioni di stima del PIL per l’anno in corso. L’autorevole previsione del Fondo Monetario Internazionale indica una ripresa economica che si consolida nel 2015 e prosegue anche nel 2016 a un ritmo, rispettivamente dello 0,8% e dell’1,3% annuo. Come si evince dalla tabella dell’FMI, il nostro Paese è l’unico per il quale l’Istituto di Washington ha rivisto al rialzo le previsioni per entrambi gli anni rispetto alla precedente pubblicazione. Un risultato notevole, poiché scorrendo l’elenco balza subito all’attenzione che i segni “meno”, riferiti alle revisioni al ribasso, prevalgono. Le più recenti stime a nostra disposizione, forniteci da Prometeia, mostrano una ripresa anche dei consumi delle famiglie, che dovrebbero incrementare dello 0,6% quest’anno, per poi accelerare dell’1,6% nel 2016. A supportare queste previsioni positive hanno concorso sia i dati congiunturali reali (ad esempio le vendite al dettaglio), sia gli indicatori qualitativi di “sentiment”, tra i quali spiccano per importanza la fiducia delle famiglie e delle imprese, entrambi orientati verso attese di miglioramento. Trovano, quindi, conferma le ipotesi di un ulteriore progresso, grazie anche alle riforme del Governo, in un contesto che, come è stato scritto poco sopra e testimo- Fonte: Bloomberg niato dal Fondo Monetario Internazionale, è tutt’altro che semplice. Coerentemente con l’affievolirsi degli scambi commerciali internazionali, anche le esportazioni italiane sono state riviste leggermente al ribasso; da sottolineare, però, che sono a loro volta compensate dalla positiva, quanto inattesa a inizio anno, ripresa della domanda interna. Obbligazioni: l’incertezza spinge la volatilità In questi ultimi mesi sul mercato obbligazionario si sono susseguiti numerosi e tumultuosi avvenimenti. Primi fra tutti i nuovi nego- Indici di fiducia delle imprese Fonte: Bloomberg 16 PLEIADI PLEIADI 17 ECONOMIA IL PUNTO ziati per il salvataggio della Grecia che hanno determinato un’ondata d’incertezza. Situazione che, tra giugno e luglio, ha penalizzato ancora una volta i titoli di Stato italiani, spingendo al rialzo i rendimenti rispetto a quanto sostenuto nella primavera per finanziare le nuove emissioni del nostro debito pubblico. Il BTP decennale benchmark è, infatti, passato da un rendimento di aprile dell’1,30% circa a oltre il 2,60% di giugno-luglio. Il raggiungimento dell’accordo tra le parti - e, quindi, i nuovi finanziamenti destinati ad Atene - ha riportato i rendimenti in compressione (ora il BTP decennale rende meno dell’1,5%). Ad agosto è emersa una nuova difficoltà: il rallentamento dell’economia cinese ha determinato una svalutazione che ha avuto tra le conseguenze il crollo del listino di Shanghai. Una dinamica che non è rimasta però isolata alla sola Cina, ma che si è trasmessa, attraverso l’interconnessione dei mercati finanziari, anche alle borse americane ed europee. I titoli di Stato hanno dapprima reagito con un rialzo dei rendimenti e una flessione delle quotazioni; successivamente gli stessi bond governativi sono stati visti come “beni rifugio”, mostrando un andamento contrario al precedente (recupero dei prezzi e calo dei rendimenti). Dinamiche che a loro volta hanno innescato una notevole volatilità del mercato obbligazionario e hanno trovato terreno fertile anche nell’incertezza generata a settembre da una comunicazione ondivaga della Federal Reserve americana circa le sue future manovre di politica monetaria. Infatti, in primavera la FED lasciava presagire un rialzo dei tassi ormai imminente; ma, prima le turbolenze greche e poi quelle cinesi, ne hanno determinato un comportamento attendista. I titoli di Stato americani si sono comportati di conseguenza, con il benchmark decennale che ha bruscamente invertito il trend rialzista per ripiegare nuovamente dal 2,40% al 2%. Le più recenti notizie in nostro possesso evidenziano una divergenza tra le ultime dichiarazioni della Presidente della FED e i tassi impliciti espressi dal mercato; la Banca Centrale americana ha, infatti, fornito indicazioni di innalzamento dei tassi della politica monetaria, ma il mercato nutre ancora qualche dubbio. Dovremo quindi attendere sino a dicembre per verificare se la FED introdurrà una politica monetaria meno accomodante di quella mantenuta negli ultimi sette anni, smentendo l’attuale impostazione dei mercati. Azioni: Piazza Affari è la regina del 2015 Lo scorso aprile si evidenziava una performance decisamente brillante per gli indici azionari europei, con progressi che si attestavano mediamente nell’intorno del 20% (Milano best performer con un +24% da inizio anno). Più risicati erano i risultati segnati a Wall Street, con gli indici in rialzo di un marginale 2%. Le incertezze emerse nel corso dell’estate, con il crollo degli indici cinesi e il deterioramento del quadro congiunturale dei Paesi Emergenti, hanno però innalzato l’incertezza e di conseguenza la volatilità dei mercati, facendo svanire tutti i precedenti progressi. Indice di Shanghai 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 gen-04 Fonte: Bloomberg 18 PLEIADI gen-05 gen-06 gen-07 gen-08 gen-09 gen-+10 gen-11 gen-12 gen-16 gen-14 gen-15 Var. 1/1/2015 16/4/2015 d’arrivo di questo eccesso di investimenti si è registrato con la crisi finanziaria del colosso minerario elvetico Glencore, che ha rischiato, nel mese scorso, il fallimento e che è dovuto ricorrere a una rapidissima ricapitalizzazione, oltre che alla cessione di alcune miniere per salvarsi. Una situazione che non è per nulla isolata; infatti, le società americane che operano nell’estrazione del petrolio, attraverso la tecnica del “fracking” (frantumazione delle rocce) per la produzione di shale oil e gas, hanno incontrato sin dallo scorso anno - in concomitanza con il crollo delle quotazioni del greggio - ingenti difficoltà nel ripagare i debiti contratti sulla base di prezzi di vendita del petrolio stimati su livelli assai più elevati rispetto agli attuali. Var. 1/1/2015 28/10/2015 Fonte: Bloomberg Unica eccezione, come si evince dalla tabella qui sopra, l’indice di riferimento della Borsa di Milano, che mantiene un progresso del 19%. Una performance che beneficia di una ritrovata redditività del comparto industriale e bancario, in un quadro di ripresa economica per il nostro Paese dopo anni connotati da recessione prima e stagnazione poi. L’indice azionario di Shanghai, invece, è quello che ha pagato gli eccessi degli ultimi anni più di chiunque altro (vedasi grafico di pag. 18). Materie prime: stabilizzazione sui minimi Come ha evidenziato il Fondo Monetario Internazionale nel suo ultimo rapporto, la dinamica dei prezzi delle commodity ha segnato il recente passato e probabilmente determinerà nuovi equilibri e un nuovo sentiero di crescita per gli anni a venire. Come si vede chiaramente dal grafico a destra, i prezzi delle materie prime hanno avuto un forte rialzo nel corso del decennio 2000-2010 - connotato dalla domanda tumultuosa della Cina, ma anche dalla finanziarizzazione delle commodity - che si è rapidamente sgonfiato nel corso degli ultimi 12 mesi. In particolare, il petrolio è passato dai 110 dollari al barile del WTI agli attuali 45 dollari, mentre i metalli industriali (rame, alluminio, nichel ecc.) hanno consolidato un trend di discesa iniziato nel 2010-2011, frutto dell’abbondanza di offerta dovuta alla crescita esponenziale degli investimenti delle società minerarie. Punto Documento elaborato sulla base delle informazioni al 29/10/2015 I prezzi delle materie prime dal 1960 al 2015 Fonte: FMI - World Economic Outlook ottobre 2015 PLEIADI 19 ECONOMIA IL PUNTO Valtellina EXPOne una scommessa vinta di Emanuele Bertolini - Presidente Camera di Commercio di Sondrio T Tempo di bilanci per Valtellina for EXPO, la cabina di regia messa in piedi per affrontare insieme la sfida dell’esposizione universale milanese. Oltre alla Camera di Commercio di Sondrio, vi partecipano la Provincia, il Consorzio BIM, le cinque Comunità Montane di Chiavenna, Morbegno, Sondrio, Tirano e Alta Valle, il Credito Valtellinese, le Associazioni di Categoria del territorio -Coldiretti Sondrio, Compagnia delle Opere di Sondrio, Confcooperative Sondrio, Unione Artigiani-Confartigianato Imprese Sondrio, Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Sondrio, Unione Industriali-Confindustria Sondrio-, e la limitrofa Regione Valposchiavo, con il supporto di GAL Valtellina, Valtellina Turismo, Società di Sviluppo e Distretto Agroalimentare. Si è trattato di un accordo e un modus ope- 20 PLEIADI randi che è di fatto una prima in assoluto, particolarmente importante perché ci ha consentito di affrontare la prova di Expo 2015 potendo contare su una condivisione davvero allargata, per meglio raggiungere l’obiettivo di promuovere tutta la Valtellina attraverso un’immagine unica ed unitaria! Insieme ai partners abbiamo scelto di riconoscerci in un logo unico, per rafforzare il senso di appartenenza e di coesione che ci ha guidato nella realizzazione di questo progetto, decisamente articolato perché impegnato su più fronti. In primis, la vetrina su Milano, a un passo dal Duomo e da Expogate che, a detta di tutti, ci ha consentito una visibilità ed un impatto maggiore rispetto a quanto, forse, saremmo stati in grado di ottenere dentro il sito di Expo, forse troppo caotico e dispersivo rispetto ai nostri obiettivi. Un pun- PLEIADI 21 ECONOMIA IL PUNTO tellina dalle mille sfaccettature, in cui il food e l’offerta turistica hanno potuto godere di una vetrina d’eccezione nel cuore pulsante della Milano di Expo. Poi il tutoring attivato sugli eventi che animano l’offerta turistica valtellinese, e che abbiamo valorizzato e supportato anche grazie alla campagna di comunicazione che ha interessato i media regionali e nazionali: tutti contenuti promozionali che, oltre a dare una diffusione più ampia e maggior forza ai singoli eventi del territorio, hanno contribuito a veicolare ulteriormente il brand Valtellina come brand di sistema… L’occasione di Expo ha in effetti messo in moto un territorio, attraverso le attività “Valtellina for Expo”, perché, oltre alle trasferte su Milano e al coaching sugli eventi locali, che hanno impegnato circa un quarto dei quasi due milioni di euro messi a disposizione del progetto, con i restanti tre quarti abbiamo agito direttamente per dare alle aziende valtellinesi nuove opportunità di business, promozionali to nevralgico per comunicare il brand Valtellina come marchio di sistema, facendo promozione diretta sul pubblico attraverso una postazione elegante, hi-tech e ricca di contenuti ed eventi, ma anche grazie ad un’importante operazione di “brand positioning” attraverso le 56 immagini postcard della Valtellina che, nella trasferta di settembre, hanno accolto i visitatori in un percorso itinerante di bacheche lungo tutta la via Dante. Dentro Valtellina Expone si sono succeduti, a giugno e settembre, una serie incontri BtoB per le aziende, le conferenze stampa di lancio degli eventi che, in Valtellina, hanno animato i sei mesi di Expo: quelli sportivi, molti dei quali di rilievo internazionale, e quelli gourmand che attraggono in valle moltissimi turisti in cerca di sapori autentici. Ogni giorno degustazioni guidate delle eccellenze valtellinesi aperte al pubblico a cura del Distretto Agroalimentare di Qualità, aperitivi ed eventi di gala “private”, ma anche lunch, cene e street food per i tanti visitatori di passaggio che hanno affollato l’area dell’open bar e delle sale arredate con i tavoli “touch”. E poi ancora mostre di artigianato “Made in Valtellina” e giornate dedicate alle famiglie, al turismo e alla scoperta del territorio: un ricco calendario di iniziative che ha contribuito a veicolare come un “unicum” l’immagine articolata di una Val- 22 PLEIADI e di aggiornamento grazie ai contributi erogati attraverso i molti bandi emanati dall’ente camerale durante l’ultimo anno. I risultati raggiunti sono stati senz’altro all’altezza delle aspettative e l’operazione “Valtellina for Expo” ha in effetti tracciato un solco, una traccia importante, dalla quale partire per non perdere tutto il lavoro fatto. Ecco perché tutti i componenti della cabina di regia si sono detti d’accordo, durante l’ultimo incontro, nel voler continuare e prolungare l’esperienza “Valtellina Expone” anche oltre Expo, per consolidare i risultati raggiunti e gettare le basi per nuovi interventi condivisi, a sostegno dell’intero sistema Valtellina. PLEIADI 23 ECONOMIA IL PUNTO CREVAL protagonista in occasione di EXPO Milano traccia il bilancio della manifestazione. E un contributo importante per il positivo risultato l’ha dato anche il Gruppo Credito Valtellinese, protagonista in diverse iniziative: ecco le principali A fianco della Santa Sede Il Gruppo Credito Valtellinese si è distinto anche all’interno dell’area fieristica. Ha, infatti, appoggiato la partecipazione della Santa Sede che, da Pio IX sino a Benedetto XVI, è sempre stata presente alle esposizioni internazionali. Il padiglione della Santa Sede, situato quasi all’intersezione tra il cardo e il decumano, ha proposto di riflettere sul tema “Non di solo pane”, attraverso quattro dimensioni: ecologica, economico-solidale, educativa, religioso-teologica. La mostra Paper Food La mostra Cibo di Carta\Paper Food, allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano dal 5 giugno al 20 settembre, ha presentato al pubblico 4 collezioni sul tema della comunicazione legata all’industria alimentare, rientrando così di fatto tra le grandi mostre proposte per EXPO Milano 2015. La mostra, corredata da un catalogo bilingue italiano\inglese presentato presso il Padiglione del Corriere della Sera negli spazi EXPO, ha avuto successo di pubblico e grande visibilità a livello giornalistico, anche con un significativo passaggio in televisione nel corso del programma “Evolution” proposto da Rai2 mercoledì 7 ottobre. Domenica 20 settembre la Galleria ha aderito alla giornata di apertura straordinaria in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, con un altissimo afflusso di pubblico. Paper Cibo Food / di carta 24 PLEIADI Molto interessante anche la mostra milanese “The Alps Parade” che ha reso omaggio alla terra d’origine del Gruppo attraverso una mostra proiettiva: 46 arditi scatti fotografici che raccontano l’avvincente bellezza delle Alpi del comprensorio del Bernina, realizzati con una rivoluzionaria tecnica di ripresa panoramica dal fotografo e guida alpina sondriese Jacopo Merizzi. La bellezza degli scatti del fotografo valtellinese si può ritrovare anche nel catalogo appena pubblicato Il progetto “Pane e vin non ci mancava” Fuori dai confini milanesi, ma più legato ai temi dell’Expo, va segnalato anche il progetto “Pane e vin non ci mancava”. Proposto dalla Fondazione - Centro studi “Nicolò Rusca” di Como, il progetto ha compreso, tra l’altro, la mostra “Pane e vino. Tracce del Mistero eucaristico nella pittura a Como dal XVI al XVIII secolo” presso la cattedrale di Como, e la guida on line “Per chi dice ‘ho sete ho fame’”, un itinerario alla scoperta dell’assistenza a Como dal Medioevo all’Età Moderna. Il sostegno a Casa Don Bosco Un supporto è stato dato anche al padiglione della Famiglia Salesiana, la cosiddetta “Casa Don Bosco”, come lui stesso voleva si chiamassero le sue opere: un ambiente accogliente e familiare che nell’arco dei sei mesi dell’Expo ha ospitato tavole rotonde sui temi dell’alimentazione, convegni sull’educazione, incontri di formazione e concorsi che hanno valorizzato i rapporti tra la scuola e il mondo del lavoro. Storia e comunicazione del cibo in Italia -------History and communication on food in Italy Galleria Gruppo Credito Valtellinese Milano 11.06----19.09.2015 La mostra “The Alps Parade” CREVAL PER LA CULTURA IN OCCASIONE DI EXPO MILANO La Scuola Media Don Bosco di Parma all’Expo Ercole Lucchini consegna le chiavi del Padiglione a Don Yuri Smakous in rappresentanza dei giovani ucraini (foto: mauriziovezzoli.com) 2015 PLEIADI 25 ECONOMIA IL PUNTO Da San Patrignano alla Fon dazione per lo sviluppo dell’Africa Incontro con Letizia Moratti Le iniziative e i suggerimenti di una delle imprenditrici italiane più importanti a livello internazionale sulle imprese e sugli investimenti sociali, sulla cosiddetta “economia positiva” e sulla sostenibilità di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese L Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, sposata e madre di due figli, è una tra le donne imprenditrici più importanti a livello internazionale, con una lunga esperienza professionale nell’ambito della finanza, delle assicurazioni e risk management, della comunicazione e dei nuovi media. È stata Presidente Rai, Ministro per l’Educazione, l’Università e la Ricerca Scientifica e Sindaco di Milano. Il suo impegno nel sociale è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite nel 2000 con la nomina a Civic Ambassador against Drug and Crime. Dal febbraio 2012 è Presidente del Comitato Etico dei Garanti, e del Comitato tecnico operativo dell’Ente Nazionale per il Microcredito – Fondazione San Patrignano. È membro dell’International Board di Women for Expo 2015 e dell’International Board del Movimento per l’Economia Positiva dell’economista Jacques Attali. Ha recentemente fondato e presiede la Fondazione E4Impact per la formazione di una nuova generazione di imprenditori a forte valenza sociale in Paesi in difficoltà, in particolare in Africa. Fuori dalla politica intesa in senso stretto, come è avvenuto il Suo avvicinamento ai temi della sostenibilità e su quali basi? «Nel corso delle mie esperienze ho seguito sempre e accompagnato l’impegno nel lavoro all’impegno civile, nel mondo del sociale, in quello della politica o in entrambi come ho avuto la fortuna di sperimentare personalmente». Lei e San Patrignano, un legame che si è fatto anche scelta di vita? In che senso? «San Patrignano nasce nel 1978 dall’iniziativa di Vincenzo Muccioli, che apre le porte di casa a giovani che avevano perso il senso della propria vita; prende le mosse quindi da un atto di grande altruismo e sensibilità sociale. Oltre 30 anni di vicinanza a questa comunità e alla sua maturazione come impresa sociale hanno contribuito enormemente alla mia formazione come imprenditrice, oltre che – naturalmente – come persona». In un’intervista Lei ha affermato: “Bene i social bond. Tuttavia, soprattutto nel medio periodo, in Italia sarebbe utile che si facesse anche una riflessione sui social impact bond, di ispirazione anglosassone”. A quest’ultimo riguardo come vede lo “stato dell’arte” nel nostro Paese? Perché i social impact bond non decollano? «Due pilastri fondativi per gli investimenti sociali sono rappresentati dalla definizione di impresa sociale e dagli strumenti di finanza sociale. Quest’ultimo è un nodo 26 PLEIADI PLEIADI 27 ECONOMIA IL PUNTO Il Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese, Enzo Rocca, intervista Letizia Moratti cruciale perché permette all’impresa sociale di raggiungere la sostenibilità economica e consente di creare forme di contaminazione tra l’expertise tipica dell’impresa commerciale orientata al conseguimento del valore economico e quella dell’impresa sociale. La richiesta pressante che viene dal mondo dell’impresa sociale è che i governi contribuiscano non già con l’erogazione di risorse che non hanno, ma con la definizione di un quadro normativo che rimuova gli ostacoli alla capacità dell’impresa sociale di svolgere il suo ruolo di supporto nel superare la crisi e, ancor più, nella costruzione di un nuovo modo di fare economia. La sottolineatura va posta su un quadro normativo che riconosca e incentivi forme ibride di impresa di contaminazione tra profit e non profit, come le Benefit Corporations e le Profit for Purpose - esperienze che conseguono obiettivi sociali senza rinunciare a generare valore economico». Ha preso la luce nel frattempo il social impact bond sulle carceri proposto da San Patrignano e cui Lei fa cenno nella citata intervista? Con quali caratteristiche? «Fondazione San Patrignano con un partner bancario e con ACI (Alleanza delle Cooperative Italiane), CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche) ha presentato ad inizio anno al Ministero della Giustizia un progetto che si propone di accogliere mille detenuti in regime di esecuzione esterna della pena - con il doppio beneficio di produrre un risparmio di circa 200 milioni di euro per lo Stato e di garantire alle persone coinvolte un percorso di inclusione sociale che comprende anche fasi terapeutico-riabilitative, oltre al reinserimento lavorativo. Si tratta di un progetto concreto che ha riscosso interesse da parte del Ministero, ma che è ancora in attesa di essere valutato e approvato». Lei dice anche: “Cambiare modello economico da lineare a circolare” (Corriere della Sera, 16 luglio 2015[2]) In che senso? «Le offro solo due dati, sintetizzando al massimo: • a livello globale 1,2 miliardi di persone ancora vivono in estrema povertà. • in Italia nel 2007 sperimentavano la povertà assoluta 2,4 milioni di persone (4,1% della popolazione). Nel 2013 sono salite a 6 milioni pari al 9,9 per cento. Dietro questi freddi numeri si cela l’enorme aumento di sofferenza sociale prodotta da un modello economico non sostenibile. Una sofferenza che nessuna società avanzata e civile può tollerare e, soprattutto, che nessuno può permettersi perché costituisce il principale rischio di tensioni e violenze su ogni scala. Molte sono le voci che si levano a favore di un cambiamento e molte le iniziative concrete tese a perseguirlo. In Italia in particolare si rileva il prestigio indiscusso del Professore Stefano Zamagni, che ha rilanciato l’“economia civile”: principi come la reciprocità, la gratuità e la fraternità superano la supremazia del profitto o del mero scambio strumentale nell’attività economica e finanziaria. In questo quadro concettuale la circular economy rappresenta un nuovo approccio, un modello che si basa sull’imitazione della natura e dove nessun rifiuto resta sprecato, ma viene reintrodotto nel sistema a beneficio di qualcos’altro». In che senso la sfida può essere vinta con l’economia positiva? Cosa intende Lei con quest’ultima accezione? «Grazie all’incontro con l’economista Jaques Attali ho aderito con entusiasmo al movimento per l’economia positiva che costituisce un formidabile strumento per promuovere 28 PLEIADI soluzioni concrete - e sottolineo concrete - ai problemi che con la crisi vedevo crescere e diffondersi. Il Movimento propone azioni da attuare e iniziative da sviluppare attraverso un approccio basato sulla triplice applicazione del principio di altruismo razionale, elemento fondamentale nella definizione dell’economia positiva: tra le generazioni, tra i territori e tra gli attori». Attorno al Decumano si avvera il sogno di Milano e dell’Italia al centro del mondo, per quanto per “solo” un semestre. Anche in qualità di sindaco al momento della scelta, qual è il bilancio di Expo 2015 dal Suo punto di vista? «Mi è piaciuto. Expo 2015 è un evento dal significativo valore simbolico, uno strumento di sviluppo per il nostro Paese e un’occasione per offrire un aiuto ai territori più bisognosi del mondo; una fondamentale occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni a contraddizioni del nostro mondo. Sono fiera di avere fatto la mia parte in un progetto bipartisan nel quale ho avuto il sostegno in particolare del Presidente Napolitano, del Presidente Prodi e del Ministro D’Alema. In questi mesi ho incontrato numerose personalità, da Michelle Obama al Presidente del Kenya e tutti hanno molto apprezzato l’Expo, così come Milano e l’Italia. Expo finisce proprio quando prendono avvio i nuovi obiettivi del millennio, i 17 Sustainable Development Goals approvati recentemente alle Nazioni Unite e che si basano sui tre pilastri della crescita economica, benessere sociale e tutela ambientale. È importante che quanto discusso e studiato in questi sei mesi si trasformi in azioni concrete. È essenziale che progetti nati nell’ambito di Expo (come Feeding the Accelerator del padiglione americano, Feeding Knowledge del Centre de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes e del Politecnico di Milano e tanti altri, come i progetti di sviluppo delle fattorie sociali e del microcredito) vengano sostenuti e portati avanti. Allo stesso modo è fondamentale che l’intuizione di Emma Bonino sull’importanza delle donne sia mantenuta e portata avanti anche nella prossima Expo. Se così sarà, come credo, Expo 2015 avrà svolto a livello internazionale un ruolo sociale importantissimo». Il suo intervento in aprile all’ONU ad Addis Abbeba si è incentrato sull’idea di una Fondazione per lo sviluppo italiana (per la crescita dell’imprenditoria nei Paesi africani, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano), particolarmente attuale alla luce dei flussi migratori e del problema dei rifugiati. In cosa consiste la proposta? «L’“emergenza immigrazione” dal continente africano dipende anche dalla carenza di imprese locali capaci di generare opportunità occupazionali e ricchezza per il territorio: il sostegno alla “impact entrepreneurship” in Africa qualificherà ulteriormente l’immagine e l’azione dell’Italia, esemplificando questo modo di fare cooperazione allo sviluppo. La Fondazione E4Impact, già attiva in Kenya, Uganda, Ghana, Costa d’Avorio e Sierra Leone con l’obiettivo di coprire 20 Paesi nel 2020, sviluppa le capacità delle università locali di formare e supportare nuovi imprenditori, favorendo lo sviluppo in Africa delle imprese italiane attente all’impatto sociale. Tutto ciò tramite, inizialmente, un modello di Executive Master in Business Administration sperimentato. E4Impact è un esempio di partnership tra famiglie, imprese, università italiane e africane, un esempio concreto di come unendo le forze si può attivare un circolo virtuoso e impostare progetti che vanno incontro alle grandi emergenze che stiamo affrontando». La Comunità di San Patrignano PLEIADI 29 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI CREVAL al fianco delle PMI che vogliono crescere di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese I I segnali contrastanti a livello macroeconomico, con le difficoltà evidenziate dal colosso cinese che ha rallentato la sua corsa dopo una galoppata, durata decenni, di crescita a doppia cifra, le tensioni politiche sull’asse Mosca-Washington, l’instabilità dei Paesi mediorientali, anche in conseguenza dell’attività terroristica del Califfato e la sua influenza sulle economie di quelle aree, hanno ovviamente reso ancor più instabile la debole ripresa che anche in Italia stava iniziando ad assestarsi. Ma all’inizio dell’ultimo trimestre 2015, l’economia dell’Eurozona ha registrato una leggera accelerazione della crescita, sia nel settore manifatturiero che nel terziario, ed anche l’Italia aggancia in modo marcato il trend, segnando il quarto tasso europeo di crescita della produzione composita, appena sopra quello fatto registrare dalla Francia. 30 PLEIADI A sostegno di questi dati è fondamentale l’incremento delle nuove commesse, che ha fatto aumentare anche l’indice degli ordini inevasi, portando una maggiore pressione sulle capacità produttive delle PMI e spingendo su un conseguente incremento dell’occupazione, che ha fatto passare in secondo piano il rallentamento che pareva presentarsi in settembre. In questo contesto il nostro Istituto continua la sua attività a sostegno dell’economia dei nostri territori di insediamento, attraverso un supporto alle piccole e medie imprese, PLEIADI 31 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI tanto che nei primi 6 mesi del 2015 le erogazioni di finanziamenti ad imprese hanno registrato un incremento del 50% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, e la crescente fiducia dei consumatori privati nella ripresa dell’economia e dell’occupazione ci ha portato a superare i 300 milioni di euro erogati tramite mutui a privati, più che raddoppiati rispetto al semestre precedente. Ma nel contesto normativo che si sta delineando, diviene sempre più difficile svolgere questa attività nei confronti delle PMI, che non possiedono strutture in grado di fornire una trasparenza informativa necessaria per le valutazioni oggettive richieste dagli organismi 32 PLEIADI di vigilanza, e che al contempo hanno evidenti difficoltà nell’accesso diretto al mercato dei capitali. Per questa ragione rivestono un’importanza strategica notevole le attività svolte dai consorzi fidi, in grado di fornire garanzie accessorie che consentono all’Istituto una migliore ponderazione dei fattori di rischio e quindi la possibilità di supportare al meglio la crescita di queste realtà, che peraltro evidenziano strutture patrimoniali ed economico-finanziarie spesso non equilibrate, pur disponendo di notevoli expertise tecniche, di una qualità del prodotto e di una capacità d’innovazione riconosciute dal mercato. In special modo la controgaranzia da parte Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese di Medio Credito Centrale fornita tramite i confidi convenzionati, ha rappresentato negli ultimi due-tre anni il fiore all’occhiello delle concessioni di credito del nostro Istituto, consentendo una notevole espansione dei supporti accordati alle PMI agendo come fattore moltiplicatore delle attività poste in essere a supporto dell’erogazione del credito. Come accennato in precedenza, negli ultimi quattro anni il sistema dei controlli pubblici sulle banche è stato interessato nel nostro continente da un radicale processo evolutivo che, nella logica di un rafforzato stimolo federalista, mira al superamento del modello della vigilanza nazionale armonizzata, cui si era sinora ispirata la legislazione europea, e alla realizzazione di una vera e propria Banking Union, caratterizzata da una vigilanza pienamente integrata a livello sovranazionale, che deve giocoforza avere regole uniformi ed oggettive nonostante i contesti locali di insediamento siano differenti. Risulta quindi evidente che il sistema economico italiano, fortemente connotato da una dimensione medio-piccola delle aziende significativamente differente da quella delle aree europee a più elevata densità industriale, abbia subito un impatto maggiore dalle modifiche introdotte e conseguentemente ha la necessità di un rapido aggiornamento/adeguamento delle proprie strutture gestionali, per poter competere alla pari con gli altri soggetti in un mercato che è sempre più globalizzato. Mercato, quello europeo, sul quale dopo la Banking Union si affaccia la proiezione della direttiva sulla Capital Union che omogenizzerà anche l’accesso al mercato dei capitali. E cosa ci aspetta nel futuro? L’evoluzione che le PMI italiane hanno iniziato ad intraprendere, dovrà portarle ad essere più flessibili nell’approvvigionamento di mezzi finanziari anche tramite canali alternativi a quello bancario. In questo scenario il nostro Istituto saprà accompagnarle, forte delle relazioni con molti dei soggetti più dinamici di questa nuova sfida (MCC, BEI, FEI, SACE, Fondi di Private Equity e Fondi di Private Debt), in questo challenge che le porterà a valorizzare le molte positività di questo che costituisce l’asse portante del tessuto imprenditoriale del nostro Paese. PLEIADI 33 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI La TECNOLOGIA semplifica la BANCA e rende libero il CLIENTE di Mauro Selvetti – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese Un nuovo portale accessibile da qualsiasi dispositivo e da ogni sistema operativo, che si adatta automaticamente alla grandezza dello schermo, al suo orientamento e alla risoluzione, perché il cliente possa accedervi quando, da dove vuole e nelle modalità che preferisce 34 PLEIADI L La tecnologia compie ogni giorno progressi rapidi e incredibili e con lei chi la utilizza. E la banca che vuole stare al passo delle esigenze dei suoi clienti deve correre al loro fianco, sia sul fronte dei servizi sia su quello delle proposte. Il Gruppo Credito Valtellinese ne ha sempre avuto coscienza: prova ne è il fatto che, sul fronte tecnologico, ha sempre dimostrato una singolare capacità innovativa nel mondo bancario e da tempo ha percepito la necessità di rinnovare anche la propria struttura commerciale sfruttando i canali digitali. Per quel che riguarda il passato, sarà bene ricordare come, pochi mesi dopo l’introduzione in Italia del servizio bancomat, alla fine del 1983, il Creval fu tra le prime banche a installare uno sportello; così come fu tra i primi istituti a credere nell’home banking, all’inizio degli anni Novanta, e a investirvi in modo consistente offrendo alla sua clientela un prodotto completo. D’altra parte, risale al 1982 la creazione di Bankadati (oggi trasformata in “Creval Sistemi e Servizi”), la società che svolge la funzione di supporto al Gruppo nell’area tecnologica e ha il completo presidio della gestione e dello sviluppo dell’Information and Communication Technology: è qui che sono nate tutte le nostre iniziative innovative. Proseguendo nel nostro ruolo di innovatori e volendo offrire alla clientela il miglior servizio possibile, abbiamo creato una specifica struttura, la Direzione Banca Digitale, a cui è stato affidato anche il compito, tra le tante attività, di pensare e realizzare un nuovo sistema di internet e mobile banking PLEIADI 35 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI concentrandosi sulle esigenze commerciali. I primi progetti per implementare una piattaforma completamente nuova sono partiti nel giugno dello scorso anno. Avevamo diversi obiettivi ambiziosi, tra cui quello di riuscirci in 18 mesi: ne sono passati 16 e siamo già partiti. Inoltre, abbiamo voluto un portale che fosse non solo “pubblico”, ma “responsive”, cioè accessibile da qualsiasi dispositivo (desktop, tablet, smartphone) e da ogni sistema operativo (Android, Apple, Windows ecc.) e che si adatta automaticamente alla grandezza dello schermo, al suo orientamento, alla risoluzione, perché il cliente possa accedervi quando e da dove vuole e nelle modalità che preferisce. E’ stata, evidentemente, un’operazione complessa, ma che ha avuto come punto di riferimento il cliente, che ha l’esigenza di poter operare con la sua banca in ogni momento del giorno, da ogni dove e da qualsiasi dispositivo. Per questo nei mesi scorsi abbiamo coinvolto i nostri utenti, creando un “tavolo dei clienti” con cui confrontarsi e farsi consigliare e realizzando specifiche interviste su questo argomento. Insomma abbiamo creato una sorta di “processo certificato” per avere il migliore dei risultati. Un ruolo fondamentale in questo percorso l’ha avuto la Direzione Banca Digitale, creata proprio per questo. Perché il nostro progetto non ha solo un fine tecnologico, ma vuole andare a definire una strategia digitale e un approccio commerciale globale. Ecco perché, oltre ad aver dato una nuova immagine grafica al brand Bancaperta, sono stati creati anche il nuovo sito commerciale www.Creval.it e il nuovo sito istituzionale www.GruppoCreval.com. Tre canali quindi: Bancaperta, per operare come in banca al proprio sportello; Creval.it per conoscere tutte le offerte commerciali ed essere aggiornati su tutte le iniziative del Gruppo; GruppoCreval. com per la relazione istituzionale con investitori, analisti, giornalisti, associazioni ed enti. All’interno di questa “rivoluzione” è finito anche il progetto “Creval Connect” che, come abbiamo spiegato in diverse occasioni, altro non è che lo sportello bancario, il gestore, il consulente, tutto insieme e sempre presente dove l’utente si aspetta di trovarlo. Creval Si- Il progetto “Creval Connect” Quando parliamo di Creval Connect dobbiamo pensare a una postazione tecnologicamente avanzata che il cliente trova presso la sua filiale da cui è possibile collegarsi con la persona giusta e soddisfare qualunque esigenza, dalla più normale alla più complessa, sia essa un’operazione di pagamento o l’occasione per un investimento, un consiglio per risparmiare o per effettuare un’operazione di mutuo. In questo modo, tra l’altro, Gruppo Creval vuole restare fedele al ruolo di banca del territorio per il quale la prossimità al cliente è un valore irrinunciabile. La filiale permane il principale segno di presenza e il centro di una competenza attorno a cui ruota la cura delle relazioni personali. Tuttavia oggi essere vicini, grazie alla tecnologia, può trascendere la fisicità, quando que- stemi e Servizi, Bancaperta, Creval Connect, insomma, tutto ciò che ruota attorno all’internet banking è un tassello molto importante della strategia digitale che il Gruppo Credito Valtellinese sta perseguendo con l’obiettivo di rispondere sempre meglio alle esigenze del cliente, offrendogli un’esperienza d’uso personalizzata e gratificante attraverso un’efficace e omogenea interazione realizzata sfruttando le opportunità che l’innovazione tecnologica rende oggi disponibile. Il passo successivo, che verrà fatto prossimamente, è un nuovo layout delle nostre filiali: infatti, ci siamo chiesti come sfruttare al meglio la tecnologia per rispondere alle esigenze del 36 PLEIADI sto serve a migliorare il servizio. Attraverso Creval Connect saremo in grado di presidiare sempre le nostre filiali con il massimo della competenza incontrando le aspettative di relazione con la clientela e ampliando la possibilità di ottenere servizi on demand, operatività in tempo reale ed elevando l’esperienza di interazione ai livelli cui oggi siamo abituati grazie alla tecnologia. cliente anche ristrutturando gli spazi dove abbiamo i nostri sportelli. A questo punto possiamo davvero dire che il cliente che si rivolge a noi può trovare quello che desidera: l’esperienza d’uso della banca deve risultargli piacevole, deve uscire dalla filiale – fisica o digitale – pienamente soddisfatto per il servizio ricevuto, per le capacità e le competenze incontrate. E potendo consultarci o venire da noi quando vuole e dove vuole, il cliente può fare davvero un’esperienza di libertà: perché si accorge che la sua banca non applica una tecnologia fine a se stessa, ma per rispondere ai suoi bisogni. PLEIADI 37 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI BANCAPERTA più semplice, veloce e sicura Da tablet o smartphone, da casa o da qualunque parte nel mondo, il nostro cliente potrà interagire con la banca come se si trovasse allo sportello della sua filiale 38 PLEIADI di Gian Luca Contis - responsabile Direzione Banca Digitale e Dario Albertoli - responsabile Servizio Gestione Canali Diretti e Social D Dare la possibilità al nostro cliente di interagire con la banca come se si trovasse allo sportello della sua filiale, operando col suo computer da casa, oppure col tablet o lo smartphone da qualunque parte del mondo. Questo il primo obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo cominciato a pensare al nuovo sistema di internet e mobile banking del Gruppo Creval. Lungo il percorso, però, ci siamo posti molteplici domande e abbiamo cercato di dare risposte esaurienti anche ad altre esigenze, dei clienti e della banca. Ma andiamo con ordine. Chi utilizza l’internet banking cerca innanzitutto uno strumento informatico che eroghi una serie di servizi, transazioni e operazioni bancarie spesso a costo zero o con un discreto risparmio rispetto ai canali tradizionali. E’ quello che il Creval ha da anni consentito al cliente “abilitato”, e munito di particolari password: la possibilità di connettersi virtualmente, 24 ore al giorno per 7 giorni su 7, al suo conto corrente online ed effettuare le operazioni necessarie, sia di natura informativa, come ad esempio la consultazione della lista dei movimenti, o del saldo, o dell’andamento del deposito titoli, sia di carattere dispositivo come effettuare boni- PLEIADI 39 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI fici, pagare le bollette, ricaricare il cellulare o operare sul proprio deposito titoli attraverso la compravendita di strumenti finanziari. Con la nuova piattaforma si vogliono rendere più semplici queste operazioni e incrementare servizi e possibilità, a cominciare dal superamento di uno degli svantaggi che i clienti che utilizzavano l’internet banking evidenziavano: la possibile perdita dei rapporti interpersonali. Per questo abbiamo deciso di riempire il nostro nuovo portale di contenuti relazionali: oggi, chi si collega al portale trova a disposizione i riferimenti del suo gestore, col quale può interloquire in maniera diretta, o comunque qualcuno della banca pronto a rispondere alle sue esigenze anche attraverso una chat audio o video. Tutto è pensato nell’ottica della più semplice usabilità per non avere dubbi su cosa fare o dove cliccare: appena entra, il cliente trova una home page costruita in base alle scelte che normalmente effettua, con tutte le informazioni che più gli interessano. Abbiamo aggiunto una sorta di agenda bancaria, con le varie scadenze da ricordare, mentre nella spalla destra è stata inserita una serie di proposte fatte su misura del cliente, in base alle normali operazioni che compie, al suo profilo commerciale e alla sua predisposizione all’investimento. Trova, quindi, un catalogo prodotti più ricco, ma ha anche la possibilità di parlare con la propria agenzia, oppure di fissare un appuntamento quando magari si devono trattare pratiche più complesse. I nostri canali web, poi, servono anche per proporre soluzioni alle esigenze della clientela: perciò chi accede al nostro portale Zac: il denaro si muove facilmente Hai mai pensato di inviare un bonifico con la facilità di un SMS? Con Zac trasferisci piccoli importi in tempo reale, dal tuo smartphone, con i tuoi contatti abilitati utilizzando la rubrica del cellulare. In questo modo eviti di utilizzare le password per confermare le operazioni 40 PLEIADI verso alcuni beneficiari, riducendo notevolmente le tempistiche delle disposizioni: ad esempio nel caso di bonifici verso familiari e amici o della carta prepagata. Utilizzi la password solo la prima volta, e per i bonifici successivi ai beneficiari abilitati ti sarà sufficiente selezionarli. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative al servizio pubblicizzato e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento al foglio informativo «Operazioni e servizi accessori» e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza” deve trovare questo genere di informazioni. Non solo, deve anche poter acquistare on line quei prodotti che non necessitano di specifiche competenze. Sarà, quindi, nostra premura, focalizzare al meglio l’offerta della banca, ma anche rendere il più semplice possibile l’acquisto. Pertanto è stato fatto uno specifico lavoro sull’utilizzo della firma digitale: ogni contratto Bollettini con QR Code sottoscritto, firmando digitalmente i documenti, arriva direttamente nella casella stabilita dal cliente. Questa soluzione, adattabile a tutta una serie di documenti, semplifica la vita del cliente - che non deve più preoccuparsi di stampare e archiviare le pratiche perché troverà sempre la documentazione completa in Bancaperta - e rende più facile l’attività della banca. Il Credito Valtellinese è stato supportato nella sua evoluzione digitale da Reply, collaborando al disegno ed alla realizzazione dei nuovi servizi di Internet e Mobile banking delle Banche del Gruppo. Evidentemente questa “rivoluzione” avrà bisogno di un po’ di tempo per andare a regime. In ogni caso, in fase di start up abbiamo pensa- to di mettere a disposizione dei clienti un numero verde a cui rivolgersi, con orari molto ampi che, se necessario, potremmo incrementare: troveranno un pool di esperti pronti a fornire tutte le risposte. Potranno anche chiedere di farsi richiamare in un orario stabilito. Niente più lunghe code negli uffici postali, con Bancaperta ti semplifichiamo la vita! Grazie al QR Code stampato sui bollettini postali è sufficiente inquadrare il codice dal tuo smartphone: in questo modo tutte le informazioni relative a questa disposizione di pagamento saranno trasferite e subito operative nel tuo Internet Banking, in tutta sicurezza e rapidità. Il partner Reply Reply è specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Costituita da un modello a rete di aziende altamente specializzate, Reply affianca i principali gruppi industriali europei appartenenti ai settori Telco & Media, Industria e Servizi, Banche e Assicurazioni e Pubblica Amministrazione nella definizione e nello sviluppo di modelli di business abilitati dai nuovi paradigmi del Big Data, Cloud Computing, Digital Media e Internet degli Oggetti. I servizi di Reply includono: Consulenza, System Integration e Digital Services. www.reply.eu/it PLEIADI 41 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Nascono i nuovi siti www.creval.it e www.gruppocreval.com Un linguaggio nuovo ed efficace per dare risposte semplici e immediate N Nell’ottica di definire una nuova presenza web maggiormente fruibile dai nostri clienti, più vicina al nostro target e più visibile sul mercato, in questi mesi abbiamo lavorato e ricostruito l’identità digitale del Gruppo bancario Credito Valtellinese. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’agenzia DGTmedia, ha permesso di realizzare due nuovi siti - www.creval.it e www.gruppocreval.com - responsive e multi-device (adattabili quindi a vari dispositivi), in modo da consentire ai nostri clienti di accedere ovunque ai contenuti e ai prodotti e servizi presenti. Abbiamo studiato un linguaggio nuovo e coerente, focalizzato sulle reali esigenze degli utenti delle due nuove piattaforme. Da ultimo, ma non meno importante, abbiamo curato attentamente - e continueremo a farlo - le attività necessarie per migliorare il posizionamento del brand Creval e dei nostri prodotti sui motori di Christian Moretti – Responsabile Comunicazione Credito Valtellinese 42 PLEIADI PLEIADI 43 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI da permettere una navigazione trasversale dell’offerta e abbiamo, inoltre, creato dei “percorsi di scelta” basati su specifiche esigenze degli utenti. Oltre a una razionalizzazione dell’architettura del sito web, stiamo lavorando alla possibilità di personalizzare l’esperienza dei clienti tramite un sistema di profilazione che, attraverso l’utilizzo dei cookies e l’analisi del comportamento dell’utente durante la navigazione, consentirà di proporre messaggi sempre più interessanti e coerenti con le sue esigenze. Infine, è stata data maggiore enfasi a diverse funzionalità e servizi per orientare il cliente e supportarlo nelle azioni quotidiane: dagli strumenti utili fino alla panoramica sui servizi digitali. Attraverso il tasto “Trova” sarà molto più semplice ricercare il prodotto o servizio che si desidera approfondire. La sezione “Eventi e Iniziative”, completamente rinnovata, consente di avere in un unico colpo d’occhio tutte le iniziative che vedono il Gruppo Creval di ricerca e quindi la visibilità agli occhi del grande pubblico di internet. Uno degli obiettivi principali di questo importante progetto è di migliorare la riconoscibilità del Gruppo Credito Valtellinese verso il pubblico e, di conseguenza, veicolare i valori della Banca e favorire la conoscenza dei prodotti e servizi offerti ai nostri clienti. Questi nuovi siti, infatti, sono per noi importanti strumenti di comunicazione indispensabili per la promozione dell’offerta e per moltiplicare le occasioni di contatto, in modo da finalizzare la proposta di prodotti giusti e servizi mirati sulla base delle reali L’agenzia DGT Media DGTmedia è la sigla di Italia Brand Group specializzata in comunicazione digitale, con svariati anni di esperienza sul mercato. L’agenzia si compone di team specializzati nello sviluppo di strategie e progetti per l’innovazione digitale che si basano su creatività, design, sviluppo tecnologico, e-business, data analytics, performance advertising e social media management. www.dgtmedia.com 44 PLEIADI protagonista, oltre alla possibilità di selezionarle attraverso una ricerca per tipologia di evento, data e area geografica. Il nuovo sito www.gruppocreval.com racconta la storia, i valori, la solidità del Gruppo e delle sue Banche. Il nuovo design e l’organizzazione dei contenuti, con questa veste rinnovata, si pongono come obiettivo di interfacciarsi in maniera più efficace ed efficiente con investitori, analisti e giornalisti. esigenze del Cliente. La necessità di realizzare due siti distinti è stata dettata dall’esigenza di dover usare linguaggi e strumenti diversi in base agli utenti a cui ci rivolgiamo. Il sito commerciale (www.creval.it) si rivolge primariamente ai consumatori e ai clienti, mentre quello istituzionale (www. gruppocreval.com) è destinato agli investitori, alle istituzioni e alla stampa. Il sito www.creval.it, oltre a essere il punto di accesso di tutti i clienti al nostro home banking Bancaperta, è il luogo dove è possibile trovare informazioni sui nostri prodotti e servizi, sulle numerosi iniziative sociali, sportive e culturali organizzate e sostenute dal Gruppo Creval oltre alle molteplici attività gestite e curate dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Per rivolgerci agli oltre 100.000 utenti unici che giornalmente visitano www.creval.it abbiamo utilizzato, ove possibile, un linguaggio rassicurante, vicino ed empatico: Creval è “la Banca che comprende i tuoi bisogni”. Sono stati identificati dei gruppi (“cluster”) di ordine sia anagrafico sia tematico, così PLEIADI 45 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI La verità è che CONVIENE di Roberto Grazioli - Responsabile Divisione Comunicazione e Promozione Territorio S Scendono i prezzi degli alloggi e i tassi dei mutui e torna la voglia di acquistare casa. Quale occasione migliore per realizzare una nuova campagna pubblicitaria per supportare questa tendenza di mercato e confermare il nostro sostegno alle famiglie? In un momento storico così particolare abbiamo scelto di tornare in televisione con una campagna pubblicitaria che pone l’attenzione anche ai giovani assunti con i nuovi contratti di lavoro a tutele crescenti che possono così fare il grande passo e acquistare la loro prima casa. “Lasciate perdere le favole. La verità è che conviene” è il motto che si ripete negli spot realizzati dall’agenzia milanese OFG ADV, che da oltre 40 anni opera nella comunicazione a tutto tondo, da quella tradizionale a quella digitale. Nel migliorato contesto economico generale, il nostro obiettivo è stato di caratterizzare la specificità della nostra offerta rispetto ai nostri concorrenti. Una specificità che è data, da una parte, dal nostro impegno per offrire alle famiglie una serie di prodotti a tassi estremamente competitivi; dall’altra, dalla nostra volontà di facilitare l’accesso al credito, mantenendo fede all’impegno statutario di vicinanza e supporto alle famiglie e alle attività produttive, come ricorda sempre il nostro Presidente Giovanni De Censi. La verità è che conviene! Quella comparsa sui media nazionali è stata una campagna multisoggetto accattivante e originale, che ha messo l’accento sulla dinamicità e modernità che è tipica del Gruppo Il Gruppo Creval torna in tv con la campagna per le offerte mutui ai privati 46 PLEIADI PLEIADI 47 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Il Vice DG Mauro Selvetti con il team che ha contribuito alla realizzazione dello spot Creval. Come? Facendo leva su personaggi conosciuti a tutti: i protagonisti di quelle celebri favole che appartengono alla nostra infanzia virando su un tono di voce e su un’esecuzione semplici e originali. Una scelta che ha puntato su qualcosa che potesse fornire spunti sottilmente ironici e di facile decodifica. L’esecuzione creativa-comunicativa ha prodotto tre spot con differenti dialoghi, uno per ogni singola promozione del nostro Gruppo. Mentre scorrono le celebri note tratte da “Lo schiaccianoci” di Tchaikovsky, vediamo seduti su una panchina – di volta in volta – Biancaneve, Cappuccetto Rosso e Pinocchio, desiderosi di aprire un nuovo mutuo. Dall’altro lato i loro interlocutori cercano di raggirarli, prospettando loro soluzioni solo illusoriamente da favola (la Strega Grimilde e il Lupo Cattivo) o di dissuaderli dalle offerte fasulle (il Grillo Parlante). È proprio a questo punto che fa la sua comparsa Andrea Pellizzari, noto conduttore televisivo e radiofonico, attore, direttore artistico e per anni storico inviato del programma “Le Iene”. Un volto amico che esprime immediata fiducia nel pubblico. È lui, seduto sulla panchina retrostante quella dove stanno dialogando i personaggi, a intervenire e a evitare il peggio: semplicemente comunicando loro la vantaggiosa offerta mutui del Credito Valtellinese, invitandoli così a “lasciar perdere le favole”, una volta per tutte. Il messaggio trasmesso diventa un suggerimento rivolto a ognuno dei nostri clienti a diffidare di quei prodotti di finanziamento invitanti solo a parole. Nella scelta del proprio mutuo è doveroso affidarsi a proposte ben ancorate alla realtà, perché solo queste sono capaci di fornire soluzioni vantaggiose, solide e sicure nel lungo periodo, quali quelle proposte da Gruppo Creval. Perché, come recita il claim finale, “La verità è che conviene”. Una campagna multicanale Le famiglie italiane hanno avuto modo di vedere le offerte del Gruppo Creval non solo in tv, ma anche attraverso i nuovi media. L’utilizzo di Facebook e Youtube in particolare ci ha permesso, con costi ridotti, di avere una forte visibilità, indirizzando così nuovi e vecchi clienti nelle nostre filiali. I risultati sembrano proprio darci ragione: nei primi 10 mesi del 2015 le erogazioni di mutui a privati sono cresciute del 120% ondata oltre 40 anni fa come agenzia fotografica, la società presieduta da Cesare Bizzarri è oggi una realtà di comunicazione completa con un forte orientamento al Problem Solving. La caratteristica principale di OFG ADV è la sua capacità di poter gestire l’intero iter del processo comunicativo. È, infatti, un’agenzia organizzata secondo differenti 48 PLEIADI reparti interni, i quali offrono un perfetto connubio tra comunicazione classica e digital: creatività, ufficio stampa, organizzazione di eventi, media planning, acquisto spazi e marketing, fino ad arrivare al reparto digital che si occupa di web, app e software design con particolare attenzione all’interface design. Oltre che sulle reti Mediaset, sulle tv locali, la radio e la stampa, gli spot sono stati promossi anche su Youtube e Facebook. La campagna ha raggiunto in tre mesi 2.500.000 di utenti con oltre 700.000 visualizzazioni. Per consentire ai potenziali clienti di fissare un appuntamento in filiale, è stato inoltre realizzato il minisito www. crevalmutuicasa.it a cui si accedeva attraverso banner pianificati su testate online e sui canali digitali del Gruppo. Grande successo anche per il Tour delle Fiat 500 che hanno animato le piazze della Lombardia. Alcune immagini della campagna e del tour Fiat 500 brandizzate Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionale. Condizioni riservate a mutui ipotecari a tasso variabile con durata fi no a 20 anni. Per tutte le condizioni relative ai prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi di Mutuo Casa Facile, Mutuo Flessibile, Mutuo Doppia Scelta e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione del finanziamento è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca. I risultati: forte crescita nell’erogazione dei mutui* OFG ADV. L’agenzia di comunicazione a 360° F I canali digitali per promuovere i mutui Lo spot “La verità è che conviene” ha ricevuto la Nomination dalla Giuria del 47° KEY AWARD tra i 4 film selezionati per la Categoria “Finanza, Assicurazioni e Grande Distribuzione”: un’ulteriore successo e tanta soddisfazione per noi e per il Credito Valtellinese! www.ofg.it * dati aggiornati al 31 ottobre 2015 PLEIADI 49 IL PERSONAGGIO ANDREA PELLIZZARI Andrea PELLIZZARI Il testimonial della campagna mutui casa Creval si racconta: tra musica, discoteche, radio, tv e beneficenza U «Un’idea molto divertente e carina, l’utilizzo delle fiabe è ancora attuale: insegnano qualcosa attraverso un linguaggio universale, semplice e diretto, adatto a tutti, anche ai bambini, ai quali non si possono raccontare bugie». Così Andrea Pellizzari giudica la campagna mutui casa Creval “La verità è che conviene”, di cui è stato testimonial. Pellizzari, dj, conduttore radiofonico e televisivo, è conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione alla trasmissione “Le Iene” come Mister Brown. Come è stato lavorare con dei bancari? «Mi sono trovato bene perché, anche se devono rivestire un ruolo di serietà, sanno essere molto divertenti. E anche un po’ matti». A cosa sta lavorando attualmente? «Sono impegnato con una nuova attività imprenditoriale, la produzione discografica di musica house ed elettronica con etichette indipendenti, Villa Hangar e Top Town Records. Un’idea che ho sempre voluto realizzare, per seguire e gestire totalmente dei progetti». 50 PLEIADI Come mai questo salto imprenditoriale? «A quasi 50 anni, dopo un lungo percorso lavorativo e artistico, senti la spinta a fare qualcosa di diverso. Dopo 30 anni nelle radio più importanti d’Italia (Radio Italia Network, Radio 2, RDS, Deejay e 105) conosci bene come funziona. Oggi mi diverto di più a dare gli strumenti a chi ha qualcosa da dire, a costruire progetti con giovani talenti: in qualche modo mi sento partecipe del loro talento». Il suo vero mondo quindi è la musica? «La mia vita è sempre stata legata alla musica, fin da bambino ho voluto fare il dj. Sono stato folgorato dal mondo delle prime radio private già a nove anni. Nel 1976, abitavo a Udine, e a causa del terremoto del Friuli le scuole sono rimaste chiuse per diversi mesi, così ascoltavo molto la radio. Un giorno mio fratello mi ha portato a visitarne una: è stata una vera folgorazione. A 15 anni, durante l’estate, sono andato a bussare a un’emittente locale e ho chiesto di lavorare. Così ho iniziato». PLEIADI 51 che l’ha vista protagonista è quello benefico a favore dei bambini haitiani colpiti dal terremoto del 2010. Come mai questa scelta? «Ho vissuto in prima persona da bambino il terremoto del Friuli: ricordo ancora bene la terra che trema, alle ore 21 di quel 6 maggio del 1976. Sono sensazioni forti che restano per sempre. Così quando è avvenuto il terremoto ad Haiti mi sono sentito molto vicino alla popolazione, soprattutto ai più piccoli. Ho partecipato a una raccolta fondi, ma sentivo di voler fare qualcosa di più in prima persona». Da allora un percorso costellato da successi. «Credo di avere avuto fortuna e di aver saputo captare opportunità che poi avrebbero avuto successo. Come quando sono arrivato a Radio Italia Network, la prima radio dance. Il mio stile dinamico alla conduzione di “Los Cuarenta”, fece un boom pazzesco. Oppure alle Iene, quando nel 1998 chiamarono me e Fabio Volo, con cui lavoravo già a Match Music; e il programma ebbe il successo che mantiene tutt’oggi». Fa ancora il dj? «Non ho mai smesso di fare il dj perché mi diverte farlo. Continuo ad andare in giro nelle più importanti discoteche, soprattutto a Ibiza e Formentera, e nei locali top d’Italia. Per me la cosa più bella del mondo è “mettere i dischi”, far ballare tutti e far emozionare le persone scegliendo la musica». E con la televisione? «Continuo anche a lavorare in televisione. Realizzo alcuni programmi per famiglie e bambini con il canale DeA Junior, come lo “Zecchino Family Show” e “A Tutto Tino”. E collaboro con Udinese Channel». Come nasce Mister Brown, lo strampalato insegnante di inglese? «Assolutamente in modo casuale, scherzando durante un viaggio in macchina con un autore, sullo stereotipo dei corsi di inglese. E dopo una settimana stavamo già girando i primi video. Va anche così: a volte idee di successo nascono spontaneamente e altre volte si tratta di progetti molto complessi». 52 PLEIADI Vista la sua lunga esperienza nelle discoteche, oggi sono davvero pericolose come si pensa? «Quest’estate a Riccione un ragazzo purtroppo ha assunto sostanze stupefacenti ed è morto, ma la soluzione non è chiudere la discoteca. Il locale non ha la possibilità di effettuare un reale controllo sul pubblico. Il controllo lo dovrebbero fare le forze dell’ordine, ma non ci sono le risorse per farlo. A Ibiza, ad esempio, le regole vengono rispettate e le pene eseguite, anche perché lì i locali sono il motore del turismo e registrano incassi enormi. Alla fine, comunque, dipende anche da te: io ho trascorso una vita nelle discoteche e non assumo droghe. Inoltre, i locali possono essere un’opportunità di recupero di zone abbandonate e di controllo del territorio». Dopo più di 30 anni di esperienza a contatto con i giovani, come li vede cambiati? «Ciò che succedeva a me capita anche ai ragazzi di oggi. Non sono cambiati i giovani, ma i mezzi a disposizione: tutto è più a portata di mano e per questo i ragazzi sono più disorientati. Prima si faceva più fatica e tutto era più complicato, oggi invece non si hanno gli strumenti per capire i rischi che si corrono. Ai miei tempi se facevi una stupidaggine finiva lì, adesso invece c’è sempre il rischio che la stupidaggine venga amplificata e diffusa in rete. Ma non c’è grande differenza tra gli anni ‘80 e oggi, si desiderano le stesse cose. C’era forse più entusiasmo perché era tutto più nuovo. Mentre ai nostri giorni si vuole andare più veloce e si è persa una certa genuinità del divertimento». secondo singolo “The Man With The Mac”, nel 2012, abbiamo raccolto fondi per proseguire nella realizzazione della casa accoglienza. Un’esperienza bellissima, in cui ho messo in gioco tutto me stesso». Così è entrato in gioco Mister Brown. «Abbiamo pensato di registrare una canzone che raccontasse in modo particolare e leggero il problema che vivevano i bambini di Haiti, ma con loro e per loro. Così è nato “Mister Brown is Back in Town”, quasi 60mila copie vendute. Un’esperienza incredibile a contatto con i bambini, realizzata grazie alla Fondazione Francesca Rava. Abbiamo contribuito a creare una casa d’accoglienza per i bambini, una cinquantina da zero a 5 anni, rimasti senza genitori. Ho avuto la fortuna di conoscere Padre Rick, medico e responsabile dei progetti ad Haiti, uno di quei personaggi che sono in grado di cambiare il mondo e di fare la differenza. Con il Il progetto “Mr Brown for Haiti” Nell’emergenza terremoto di Haiti del gennaio 2010 sono stati affidati a NPH - Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), l’organizzazione umanitaria rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, 200 bambini orfani o in disperato bisogno: alcuni sono stati accolti all’orfanotrofio Saint Helene a Kenscoff, 40 bambini fino a 5 anni nella Baby House Saint Anne, 140 dai 6 anni in su nel Foyer Saint Louis a Tabarre, strutture provvisorie in attesa di costruire una nuova casa per loro e per tanti altri bambini in attesa di entrare. Con il progetto “Mr Brown for Haiti”, Andrea Pellizzari ha raccontato e contribuito alla raccolta fondi. Con le vendite dei cd di Mr Brown è stata realizzata da Padre Rick, medico in prima linea, da 25 anni direttore dei progetti della Fondazione Francesca Rava in Haiti, una Baby House che accoglie 40 bambini orfani o in grande difficoltà, fino a 5 anni, primo modulo del più ampio progetto della Casa. E’ stata costruita inoltre la scuola primaria FWAL – Father Wasson Angels of Light (dal nome del fondatore di NPH) per 800 studenti delle tendopoli. Accanto alla Baby House sta ora sorgendo l’asilo, che sarà aperto anche ai bambini delle comunità circostanti. L’ultimo modulo sarà la costruzione della struttura che sostituirà il Foyer Saint Louis, organizzato al momento in container attrezzati, che ospita attualmente 160 bambini dai 6 anni in su. Un progetto importante e complesso PLEIADI 53 EVENTO CINEMA “Dietro gli occhiali bianchi” È È una domenica soleggiata al Lido di Venezia, dove da quattro giorni si sta svolgendo la 72a edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il più longevo festival di cinema del mondo. Il vento è forte, ma la temperatura permette di godersi gli ultimi scampoli d’estate. Nel tardo pomeriggio, di fronte al Casinò, accanto al Palazzo del Cinema dove hanno appena sfilato Johnny Depp, Dakota Johnson, Kristen Stewart e molti altri idoli giovanili, sta per arrivare Lina Wertmüller. Nella Sala Casinò, uno degli otto schermi che ospitano i film del Festival, si sta infatti per proiettare “Dietro gli occhiali bianchi”, documentario prodotto dalla Recalcati Multimedia e dalla White Glasses Film e diretto da Valerio Ruiz. Viene presentato all’interno della sezione Venezia Classici della Mostra, che ripercorre la carriera della prima regista donna mai candidata agli Oscar (Pasqualino Settebellezze, 1977). Lina si presenta di nero vestita, protetta da un elegante scialle chiaro, inforcando gli immancabili occhiali bianchi che da oltre quarant’anni rappresentano il suo marchio. «È stato un amore a prima vista» dice la stessa Lina nel film dedicato a lei, «quando li ho incontrati ho deciso di non volerne più fare a meno». 54 PLEIADI Il documentario di Valerio Ruiz, finanziato e promosso dal Credito Valtellinese ai sensi delle norme sulla tax credit, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia È vero che ne possiede oltre cinquemila paia? «Non era facile trovare occhiali con la montatura bianca, così chiesi a una fabbrica di produrne apposta per me e il quantitativo minimo per poterlo fare era di cinquemila. E così ne ordinai cinquemila». Non risulta affatto difficile credere a questo aneddoto. Nonostante gli 87 anni appena compiuti, Lina Wertmüller è caparbia e risoluta, poco incline a piegarsi al volere degli altri, esattamente come all’inizio della sua carriera, come viene descritta in "Dietro gli occhiali bianchi" che ne racconta la carriera, attraverso un ritratto intimo, intervallato da interviste ad amici e collaboratori, estimatori (tra cui Martin Scorsese) e attori che negli anni ha diretto. «Cosa vuoi da me!» Così risponde Lina Wertmüller a ogni domanda, un po’ per gioco, un po’ per vera insofferenza. Perché non ha mai fatto un film in America? «Non sarà perché preferisco l’Italia?». Accanto a Lina Wertmüller, anche il regista del documentario Valerio Ruiz e Giancarlo Giannini, protagonista di tanti suoi film. Com’è lavorare con Lina Wertmüller? Giancarlo Giannini: «Il nostro è stato un viaggio d’amore, di curiosità, di gioco in anni di collaborazione. Abbiamo girato in tutto il mondo, abbiamo avuto successo e lavorato con grande entusiasmo, non considerando il tempo, il denaro che si spen- C’è una regista di nome Lina Wertmüller PLEIADI 55 Si è emozionato a vedere il documentario? Giancarlo Giannini: «Mi sono commosso. Io, che sono considerato un cinico: il momento in cui Lina torna nella casa del marito Enrico, dopo la sua scomparsa, mi ha davvero commosso…». Come è nato il progetto? Valerio Ruiz: «Parecchio tempo fa. Io ho cominciato questo mestiere grazie a Lina, con cui collaboro ormai da 6-7 anni. Poi, circa due anni e mezzo fa, è nata l’idea del documentario. Ho avuto il privilegio di poterla seguire da vicino, passando giornate intere con lei, così dal rapporto professionale è nata anche una grande amicizia, ma non è stato facile fare una sintesi delle due componenti: artistica e umana». La regista Lina Wertmüller con il Produttore Leonardo Recalcati (alla sua destra) e il regista Valerio Ruiz (secondo in piedi da sinistra) deva. È stata un’avventura straordinaria. Io devo tutto a Lina Wertmüller». Lina Wertmüller: «Era bravo anche senza di me. È sempre stato bravo… fin dall’inizio quando recitava con i capelli». Giancarlo Giannini: «È vero, lei è un genio e mi ha sempre cambiato i capelli. In “Mimì Metallurgico” mi ha fatto rosso con la permanente elettrica. Otto ore di trucco per “Storia d’amore e d’anarchia…”». Lina Wertmüller: «È evidente che lo dovevo cambiare, perché così com’era non mi piaceva». Quanto materiale ha girato e quanto è diventato parte del documentario? Valerio Ruiz: «Avevo scritto una sceneggiatura dettagliata. Ho fatto poi molte interviste e lì ho dovuto fare una cernita perché il cinema è sintesi. Quindi ho ancora molto materiale inedito». Lina Wertmüller in una scena del film (Ph. E.Ruiz) Film, documentari, fiction... Premio alla carriera - Premio Internazionale Starlight Cinema Award E’ questo l’ultimo riconoscimento che ha ricevuto proprio a Venezia. Nata il 14 agosto 1928 da padre lucano di origini svizzere e madre romana, Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, è la regista e sceneggiatrice italiana più acclamata nel mondo. Autrice di show televisivi, tra cui la prima edizione di “Canzonissima” (1956), e regista di “Il giornalino di Gian Burrasca” (1964) con Rita Pavone, al cinema diventa l’aiuto regista di Federico Fellini in “La dolce vita” e “8½”. Passa dietro alla macchina da presa nel 1963 con “I basilischi”, in cui mostra fin da subito la vena grottesca e allo stesso tempo realistica che sarà il suo tratto distintivo. Dirigerà commedie e musicarelli (“Rita la zanzara”) 56 PLEIADI ma saranno gli anni '70 a vedere i suoi più grandi successi come “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972), “Film d’amore e d’anarchia” - Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza...” (1973), “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974) e “Pasqualino Settebellezze” (1976) che riceverà ben quattro candidature agli Oscar, tra cui quella a miglior regia, per la prima volta a una donna. Legata professionalmente e sentimentalmente allo scenografo, scrittore e artista Enrico Job, scomparso nel 2008 per leucemia fulminante, ha continuato a lavorare per cinema (“Io speriamo che me la cavo”) e tv (“Francesca e Nunziata”), senza mai dimenticare il suo amore per la musica. Ha scritto infatti molte canzoni, tra cui la divertente ballata che apre il documentario “Dietro gli occhiali bianchi". Il documentario “D ietro gli occhiali bianchi” è il racconto di un viaggio nella vita e nella carriera di Lina Wertmüller. Dalle immagini inedite girate dalla stessa Wertmüller a Cinecittà quando era aiuto regista di Federico Fellini, passando per ritratti intimi e casalinghi, fino alla scoperta dei luoghi che hanno ospitato i suoi film più celebri. Il documentario è accompagnato dalle musiche composte dalla stessa Lina Wertmüller e da interviste esclusive a importanti testimoni della sua carriera, tra cui Giancarlo Giannini, Sophia Loren, Nastassja Kinski, Harvey Keitel, Martin Scorsese e il critico americano John Simon. Prodotto dalla White Glasses Film di Valerio Ruiz e dalla Recalcati Multimedia di Leonardo Recalcati, finanziato e promosso dal Credito Come è andata con Martin Scorsese? Valerio Ruiz: «Benissimo. Precisione e professionalità totali. Lui è un grande fan di Lina». C’è stato un incontro davvero fondamentale per la sua carriera? Lina Wertmüller: «Se ne dovessi nominare uno solo, direi certamente Fellini. Poi ce ne sono stati molti, come Giancarlo Giannini, Mariangela Melato. Ho avuto la fortuna di incontrare gente magnifica». Cosa serve per fare cinema, oggi come allora? Lina Wertmüller: «Per fare cinema quello che serve è avere il talento del narratore. Saper raccontare storie». Giancarlo Giannini: «Noi ci divertivamo. Non abbiamo mai pensato di cambiare il mondo con il nostro cinema, abbiamo sempre voluto giocare. Ci siamo molto divertiti e abbiamo voluto far ridere i polli. E anche le galline. O almeno così rispondevamo a chi ci criticava per il nostro giocare con il cinema». Valerio Ruiz: «E naturalmente serve tanto lavoro. Abbiamo molti progetti in cantiere, sia per la tv sia per il cinema. Noi scriviamo a casa di Lina, leggiamo molto, studiamo…». Valtellinese ai sensi delle norme sulla tax credit, collaborazione che il regista Valerio Ruiz ha descritto come «fondamentale per poter realizzare il film come lo volevamo». “Dietro gli occhiali bianchi” ha ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e il sostegno di NBC Universal Global Networks Italia. “Dietro gli occhiali bianchi” è disponibile su iTunes, la piattaforma online della Apple. Il documentario, nella versione download, è presente nella sezione cinema “Nuove uscite indipendenti”. gioco, ma anche per fare un dispetto ai produttori che li volevano corti per le locandine. Poi c’era anche la volontà di volersi rifare alla novellistica italiana che usava lunghi titoli che ne riassumevano i contenuti. Io per il documentario, invece, ho preferito una frase secca, che evocasse il mondo artistico e umano di Lina». Sopra, Lina Wertmüller durante le riprese con il regista Valerio Ruiz (Ph. E.Ruiz) Come si diventa Lina Wertmüller? Giancarlo Giannini: «Lina è Lina non si può raccontare. Meglio guardare il documentario». Lina Wertmüller: «Rubando nei camerini. Una risposta del cavolo a una domanda del cavolo. Cosa vuoi da me!». Lina Wertmüller con il suo attore preferito Giancarlo Giannini “Dietro gli occhiali bianchi” è un titolo corto, eppure i film di Lina sono famosi anche per la loro lunghezza… Valerio Ruiz: «Lina usava titoli lunghi per PLEIADI 57 FAMIGLIA CASA Linea CREVAL CONDOMINIO Qualunque sia il tuo condominio, noi abbiamo l’offerta su misura per te! a cura di Roberto Tarricone Responsabile Direzione Corporate C Con l’obiettivo di fornire all’amministratore di condominio uno strumento per la gestione completa delle esigenze finanziarie e amministrative, nasce Creval Condominio, la nuova linea di prodotti e servizi creata dal Gruppo Valtellinese, in collaborazione con Creset. La nuova offerta trae origine dalla riforma del condominio varata con legge n. 220/2012 che, tra le principali novità introdotte, prevede l’obbligo per l’amministratore: ▪ di far transitare tutte le entrate/uscite del condominio su di un apposito conto corrente bancario intestato a quest’ultimo; ▪ di richiedere il decreto ingiuntivo nei confronti dei condòmini morosi in ritardo col pagamento delle spese condominiali dopo soli 6 mesi; ▪ di attivare un sito internet del condominio dove rendere disponibili i dati contabili e i verbali assembleari. 58 PLEIADI La linea ideata dal Gruppo Credito Valtellinese, in collaborazione con Creset per supportare la figura dell’amministratore condominiale nell’adempimento degli obblighi introdotti dalla riforma PLEIADI 59 Al conto corrente oddisfare le esigestione condo- Creval CONDOMINIO puoi inoltre abbinare i servizi di CONDOMINIO no problem, l’innovativa formula studiata in collaborazione con Creset per agevolare l’Amministra- tore condominiale nella gestione degli incassi e nella riscossione degli insoluti, e consentire così una migliore gestione delle attività amministrative. Il servizio è disponibile in quattro diverse formule di offerta, diversificate in relazione alla dimensione FAMIGLIA delCASA Condominio e all’operatività prevista. si profili distinti mi di attività di uo condominio al Creval EDIO CONDO MAXI € 300 15 e pari a € 25 al mese mesi* gratis 6 mesi* oni operazioni illimitate 5 non previste onale sul canone una sola e dalla formula scelta e dal nuali gio interessi e gni liquidazione FORMULA CONDOMINIO CONDOMINIO CONDOMINIO CONDOMINIO tabelle millesimali, numeri utili, preventivi, news ecc), nonché lo scambio diretto di comunicazioni e/o messaggi; CANONE TRIMESTRALE € 25 € 45 € 75 €5 ▪ la gestione degli incassi condominiali tramiNUMERO MAV COMPRESI* te bollettino Mav, con possibilità di stampa 20 60 100 Servizio non compreso (nell’anno solare) e invio con diverse modalità, e relativa MAV ULTERIORI* € 1,50 € 1,25 € 1,00 Servizio non compreso rendicontazione e verifica dei pagamenti Costo complessivo per singolo Mav on-line; Importo fisso per Nessun importo fisso Nessun importo fisso Nessun importo fisso ▪ il recupero delle rate insolute in via stragiusingola pratica: + 15% importo RECUPERO STRAGIUDIZIALE + 13% importo + 10% importo diziale e giudiziale, grazie all’intervento di € 20 + 20% recuperato recuperato recuperato importo recuperato un operatore specializzato nel settore. 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Creval Condominio è ▪ esternalizzando l’attività di recupero a un condominiale nell’adempimento degli ob- disponibile in tre diverse soluzioni (Condo operatore specializzato, beneficia di un blighi introdotti dalla riforma, si compone di Mini, Condo Medio, Condo Maxi) diversificate notevole risparmio di tempo e contenimento due prodotti principali: Creval Condominio e in base alle dimensioni del condominio e ai delle spese legali, oltre ad adempiere alla Condominio No Problem. relativi volumi di attività. normativa in materia; Creval Condominio è un conto corrente A Creval Condominio si affianca Condo▪ sostituisce i costi fissi legati alla gestione aCreval pacchetto, semplice e conveniente, caminio No Problem, l’innovativo servizio offerto CONDOMINIO è il conto corrente che Da oggi ancora meno pensieri con CONDOMINIO no problem del recupero con un prezzo variabile da ratterizzato da un canone mensile gratuito da Creset, fi nalizzato ad agevolare l’amminicomprende una serie di prodotti e servizi a conAl conto corrente Creval CONDOMINIO puoi inoltre abbinare i servizi di CONDOMINIO dizioni pensatoin perseguito. soddisfare le esiper seiagevolate, mesi e ridotto Prevede stratore nella riscossione nosomme problem , l’innovativa formula studiata in collaborazione con Creset per agevolare l’Amministragenze dell’amministratore gestione condo-e condizioni agevolate sunella bonifi ci bancari delle insolute e tore condominiale nella gestione degli incassi e nella riscossione degli insoluti, e consentire così una miniale. on-line, una carta Bancomat Internazionale V nella gestione e rendimigliore gestione delle attività amministrative. E’ possibile scegliere tra tre diversi profili distinti PAY – intestata all’amministratore – il servizio contazione degli incassi Il servizio è disponibile in quattro diverse formule di offerta, diversificate in relazione alla dimensione in base alla dimensione e ai volumi di attività di di internet banking, la gestione degli incassi condominiali attraverso ogni condominio: del Condominio e all’operatività prevista. l’attivazione di un portale dedicato. Scegli l’offerta su misura per il tuo condominio CONDOMINIO CONDOMINIO CONDOMINIO CONDOMINIO Condominio No Pro- SMALL MEDIUM LARGE BASE Creval Creval blem si articola in quattro FORMULA Creval CONDO MINI CONDO MEDIO CONDO MAXI diverse formule (Base, CANONE TRIMESTRALE € 25 € 45 € 75 €5 € 180 € 300 CANONE ANNUALE € 96 Small, Medium e Large) NUMERO MAV COMPRESI* e consente di benefi ciare pari a € 25 pari a € 8 pari a € 15 20 60 100 Servizio non compreso (nell’anno solare) al mese al mese al mese dei seguenti servizi: PROMOZIONE SUL MAV ULTERIORI* gratis 6 mesi* gratis 6 mesi* gratis 6 mesi* ▪ un sito web personaliz€ 1,50 € 1,25 € 1,00 Servizio non compreso CANONE Costo complessivo per singolo Mav zato, con possibilità di NUMERO operazioni 100 300 Importo fisso per OPERAZIONI accesso separato per Nessun importo fisso Nessun importo fisso Nessun importo fisso illimitate operazioni operazioni COMPRESE singola pratica: + 15% importo RECUPERO STRAGIUDIZIALE + 13% importo + 10% importo l’amministratore e per € 20 + 20% SPESE recuperato recuperato recuperato i condòmini, che conimporto recuperato REGISTRAZIONE € 0,75 € 0,75 non previste EXTRA FRANCHIGIA sente la condivisione (cad.) Importo fisso per di tutta la documen*Ogni cliente ha diritto a beneficiare della gratuità promozionale sul canone una sola Spese legali Spese legali Spese legali singola pratica: € 100 volta, per un periodo massimo di 6 mesi, indipendentemente dalla formula scelta e dal tazione condominiale RECUPERO GIUDIZIALE + 30% importo + 30% importo + 30% importo + Spese legali passaggio da una formula all’altra recuperato recuperato recuperato + 30% importo (verbali assembleari, SMALL MEDIUM LARGE BASE Creval CONDOMINIO FORMULA recuperato E in più, per tutti i profili: zero spese di tenuta conto annuali 60 PLEIADI zero spese per ogni conteggio interessi e competenze zero spese di registrazione per ogni liquidazione PORTALE (attivazione - una tantum) € 200 Tutti i valori su indicati sono da intendersi al netto di IVA. € 160 € 120 servizio non compreso sostenere solo in caso di successo; ▪ usufruisce di un servizio personalizzato per una gestione contabile più semplice e immediata; Per i condòmini, che: ▪ scegliendo il Mav per il pagamento delle spese condominiali hanno la possibilità di pagare presso tutti gli sportelli bancari e online, senza commissioni; ▪ attraverso il sito web dedicato possono consultare comodamente dal loro pc o smartphone tutta la documentazione condominiale e avere un contatto diretto e privilegiato con l’amministratore; ▪ grazie all’azione di recupero degli insoluti, non correranno il rischio di dover sostenere gli oneri delle somme rimaste impagate dai condòmini morosi. Condominio No Problem è un prodotto di Creset distribuito dalle banche del Gruppo Credito Valtellinese (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano). Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espres samente indicato occorre far riferimento ai fogli informativi di “Creval Condominio”, “Effetti al dopo incasso” e “Banc@perta - Servizi bancari via internet” e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval. it nella sezione “Trasparenza”. La concessione degli affidamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca. PLEIADI 61 TERRITORIO UN WEEK END A... In viaggio nel MOND O ispirati da EXPO Il mare del Madagascar o la natura dell’Austria, l’avventura del Nepal o il relax dell’Ungheria. Dai padiglioni della manifestazione milanese gli spunti per un viaggio su misura C Chi non ha fatto un giro all’Expo negli scorsi mesi? Molti per vedere quanto di meglio i vari Paesi del mondo potevano offrire sotto l’aspetto alimentare, altri, magari, per valutare un possibile prossimo viaggio alla scoperta di territori sconosciuti. Ed è proprio in quest’ultima ottica che abbiamo visitato i padiglioni di Rho, alla ricerca di luoghi dove in futuro, chissà, sarebbe bello trascorrere qualche giornata di vacanza. Si parte dal Messico. Primo perché appena entrati nel suo padiglione a forma di pannocchia ci hanno proposto un video sulle bellezze del Paese che faceva venir voglia di fare le valigie e partire immediata- mente. Secondo, perché il Messico ha proposto una serie di soluzioni che soddisfano le varie esigenze di ogni turista. Soprattutto per gli amanti dell’arte e delle antichità, in particolare delle civiltà americane: da non perdere la visita ai vari siti archeologici, dal più famoso, quello di Chichén Itzà, vero e proprio libro aperto sulla storia e sulla vita quotidiana del popolo Maya con l’imponente piramide di Kukulkan, a quello simile e ugualmente bello di Uxmal, fino a quelli di Ek Balam e Teotihuacan, dove si trovano le note Piramidi del Sole e della Luna. Ma non si tralasci la meravigliosa Città del Messico, sede del Museo Nazionale di Antropologia, vero e proprio luogo di culto se vogliamo saperne di più sulla popolazione Una suggestiva immagine del borgo di Hallstat, patrimonio dell’Unesco, sull’omonimo lago austriaco 62 PLEIADI PLEIADI 63 TERRITORIO UN WEEK END A... cui si possono ammirare da vicino, e in tutta sicurezza, le fragorose masse d’acqua. Per chi, invece, preferisce le due ruote, restando sempre in questa zona dell’Austria consigliamo le strade che affiancano due bellissimi specchi d’acqua nei dintorni di Salisburgo: il Lago di Hallstatt con il suo borgo, inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità, che sembra un villaggio di fate, e il Lago di Zeller See con la rinomata cittadina medievale di Zell am See. Sempre all’insegna del verde può essere anche una vacanza in Irlanda, isola “verde” per antonomasia, dove le possibilità per immergersi nella natura sono davvero infinite. Noi suggeriamo di non perdere uno dei luoghi più visitati dell’isola, le Scogliere di Moher, a picco sull’Oceano Atlantico sulla costa occidentale del Clare: sono lunghe circa otto Il sito archeologico di Ek Balam, in Messico Maya. Nella capitale, merita una visita la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, sede di grandissimi raduni e pellegrinaggi. Ma qualche giorno si può dedicare anche al relax e località come Cancùn, Tulum o Playa del Carmen sul mare caraibico e Acapulco e Puerto Escondido sull’Oceano Pacifico sono perfette per godersi in santa pace sole e mare. Per chi ama la natura, Austria e Irlanda Immergersi nella natura: è quanto ha proposto il padiglione dell’Austria all’Expo che riproduceva il microclima di un bosco austriaco. Ma è quello che si può fare visitando questo bellissimo Paese che è coperto per oltre il 40% da foreste. Il modo migliore? A piedi o in bicicletta. Tra le tante mete possibili, ve ne proponiamo tre che valgono lo sforzo. Le cascate di Krimml, nel Parco Nazionale degli Alti Tauri, a meno di 100 km da Innsbruck, meritano di camminare per un paio d’ore e godersi dall’alto questa meraviglia della natura: in tre salti, superano un dislivello di 380 m e sono tra le più alte d’Europa e al quinto posto nel mondo. Realizzato nel 1879, il sentiero delle cascate di Krimml è un’attrazione per chi ama la natura e la montagna, con diversi punti panoramici da 64 PLEIADI Le cascate di Krimml, nel Parco Nazionale degli Alti Tauri, in Austria chilometri e il punto più alto raggiunge i 214 metri d’altezza. E già che siete in quella zona approfittatene per un salto al vicino dolmen di Poulnabrone, costituito da una lastra di 3,6 metri di lunghezza supportata da due sottili lastre poste in verticale, e al poco citato nelle guide ma suggestivo Dun Guaire Castle, una roccaforte adagiata su un piccolo promontorio della costa meridionale della baia di Galway. Per chi ama l’avventura, Nepal e Angola Dalla natura all’avventura il passo è breve. Serve solo lo spirito giusto del turista che sa adattarsi a qualsiasi situazione e che è disposto a qualche sacrificio pur di ammirare qualcosa di unico. Come sono i paesaggi del Nepal, le sue catene montuose, i suoi immensi ghiacciai. E’ il posto perfetto per chi è in cerca di avventure, scegliendo tra alpinismo, trekking, rafting, giro in mongolfiera, paracadutismo, bungee jumping,... Di tutt’altro genere è l’avventura che si può vivere in Angola. Si può scegliere tra la scoperta di una fauna unica in uno dei tanti parchi che coprono il nord del Paese (i palanca neri del National Park of Cangandala, nella provincia di Malange, l’antilope africana del National Park di Quissama, o gli struzzi del National Park di Bicuar) o l’esperienza, al sud, del deserto della Namibia. In ogni caso, non perdetevi le cascate di Calandula, il salto La torta Sacher Cullati dalle dolci note di un valzer viennese quanto è bello gustarsi una torta Sacher. Il dolce tipico dell’Austria è una vera delizia: due strati di pasta di cioccolato con al centro un sottile strato di confettura di albicocche o ciliegie, il tutto ricoperto di uno strato di glassa di cioccolato fondente... Ma non chiedete la ricetta originale: è un segreto ben custodito addirittura dal 1832 quando il giovane pasticcere Franz Sacher lavorava alle dipendenze dell’allora Ministro degli esteri austriaco Klemens von Metternich e inventò questa prelibatezza. PLEIADI 65 La moderna Dubai vista dall’alto I bagni termali Szechenyi a Budapest d’acqua che si sviluppa lungo il fiume Lucala in un arco di 100 metri e con un’altezza di 400 metri, forse la maggiore attrazione dell’Angola. Le limpide acque del mare del Madagascar Per chi ama farsi coccolare, Ungheria Non tutti amano l’avventura, molti preferiscono farsi coccolare. Allora il Paese giusto dove trascorrere qualche giorno di vacanza potrebbe essere l’Ungheria. Non per nulla Il Gulasch E’ il piatto tipico dell’Ungheria e letteralmente significa “zuppa del mandriano”. Infatti, si tratta di una minestra sostanziosa, ideale per riscaldarsi in quelle zone fredde, a base di carne cucinata dai mandriani in un grande paiolo, con cipolla, paprica, lardo, patate e carote. Una volta conosciuto, però, passò presto anche sulle tavole cittadine e borghesi e raggiunse anche altri territori. Ad esempio, è ormai diventato un piatto diffuso anche in Italia, in particolare nella zona del Triveneto. 66 PLEIADI all’Expo si è presentata come il Paese dell’acqua, con la ricchezza di risorse idriche e bagni termali che la contraddistingue. Solo a Budapest si contano più di trenta stabilimenti di acque curative, tra cui le famose Terme Gellert, le Kiraly e i bagni termali Szechenyi. Molto ambite sono le acque del Lago Heviz: unico al mondo nel suo genere, riceve la propria acqua termale da un geyser. Così com’è un fenomeno unico in Europa la formazione del bagno-grotta termale di Miskolctaploca: le sue proprietà curative sono state riconosciute e utilizzate fin dal Medioevo. Anche la grotta di Tapolca, sul Lago Balaton, è famosa per l’aria pura che si respira essendo impenetrabile ai pollini e alla polvere. Per chi ama il mare, Madagascar All’Expo, per chi ama il mare, il posto giusto per trovare l’ispirazione è stato il cluster delle isole, dell’Oceano Atlantico piuttosto che del Pacifico, dell’Oceano Indiano occidentale piuttosto che della regione dei Caraibi. Una soluzione originale potrebbe essere il Madagascar, con spiagge di sabbia bianca indimenticabili che non hanno nulla da invidiare a isole più note dell’Oceano Indiano, e lunghi tratti di barriera corallina. Sulla costa sud occidentale, poco conosciute dai circuiti turistici, meritano Anakao, Salary, Ankasy; ben più noto l’arcipelago di Nosy Be, a largo della costa nord occidentale del Madagascar, con spiagge ricche di palme e centri di immersione diving; ma si consiglia, soprattutto, al largo della costa orientale del Madagascar, la lussureggiante isola di Sainte Marie, dove, tra luglio e settembre, si possono vedere le megattere che vengono qui a riprodursi. Per chi ama la scoperta, Kazakistan ed Emirati Arabi Perché il Kazakistan? Perché è il Paese che ospiterà l’Expo Internazionale del 2017 dedicata all’Energia del Futuro: si parlerà di energie rinnovabili e verranno affrontati i temi relativi alla produzione responsabile ed efficiente di energia in rapporto con l’ambiente. E’ l’occasione per andare alla scoperta di una città in piena evoluzione come Astana, capitale da meno di vent’anni, dove tradizioni e modernità caratterizzano tutti i nuovi edifici. Da non perdere il Palazzo presidenziale Ak Orda, il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, chiamato anche “Piramide della Pace”, PLEIADI 67 Il tempio di Kek Lok Si, sulla collina Air Itam a George Town in Malesia Il Trenino Rosso al valico del Passo Bernina di altre culture e di popolazioni locali quasi sconosciute, dai Kadazan Dusun agli Iban, dai Bidayuh agli Orang Ulu. Questo mix ha determinato un gran numero di feste e manifestazioni religiose, momenti straordinari per approfondirne la conoscenza, come l’Hari Raya musulmano che celebra la fine del Ramadan, o i rituali del Thaipusam induista collegato all’osservanza del culto del dio Murugan che sconfigge il male. In questo caso visitate una serie di grotte – chiamate Batu Caves – alla porte della capitale Kuala Lumpur. Chi, invece, vuole approfondire la cultura buddista si rechi al tempio di Kek Lok, situato sulla collina Air Itam a George Town, meta privilegiata durante il Capodanno cinese. Per chi desidera “fuggire”, Giordania Lontano dall’ufficio, dal frastuono delle nostre città, dalla fretta. Per chi vuole fuggire che contiene luoghi di culto per diverse religioni, e la Kazakhstan Central Concert Hall, progettata dall’italiano Manfredi Nicoletti, che ospita una delle sale concerto per musica classica più grandi al mondo. Invece a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, si svolgerà l’Expo 2020, fra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021. Il tema previsto è “Collegare le menti, creare il futuro”, strettamente connesso al nome arabo della città, al-Wal, che significa “il collegamento”. Considerata la “New York del Golfo Persico”, Dubai è un fiorire di grattacieli (il Burj Khalifa è il più alto del mondo con i suoi 829,8 metri) e la zona più interessante è quella di Jumeirah, dove sono state create quattro tra le strutture alberghiere più belle in assoluto, tra le quali la celebre Burj al-Arab (Torre degli arabi), che è diventata l’icona di Dubai nel mondo. Per chi vuole conoscere altre culture, Malesia Qualcuno ha definito la Malesia un melting pot di razze e religioni, dove malesi, indiani, cinesi e molte altre etnie convivono in pace ed armonia. Questo suo eclettismo la rende il Paese ideale per chi vuole andare alla scoperta 68 PLEIADI in una “dimensione” diversa che permetta di... staccare la spina, l’ambiente ideale potrebbe essere la città di Petra. La “città rosa” che Il Mansaf Il riso è un alimento molto usato nelle cucine d’Oriente, al punto da diventare spesso un piatto nazionale. E’ il caso, ad esempio, del Mansaf per la Giordania, un piatto di origine beduina a base di carne d’agnello, cotta in un particolare tipo di yogurt secco mescolato a spezie e pinoli tostati: il tutto viene deposto su una sottile sfoglia di pane beduino ricoperta di riso pilaf. Preparato in occasione delle feste più importanti, familiari o pubbliche, si colloca al centro della tavola, per essere mangiato in gruppo, utilizzando la mano destra. Didascalia L’inconfondibile sagoma del Tesoro della “città rosa” di Petra, in Giordania 69 La lunga spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro di Carnevale, non perdete l’occasione per toccare il top del divertimento. Per tutti, Uruguay Per concludere, proponiamo una meta inusuale ma che può davvero soddisfare un po’ tutte le esigenze, l’Uruguay. Innanzitutto c’è il mare di Punta del Este, la Saint Tropez dell’America Latina, con oltre 10 spiagge diverse. Ci sono storia e cultura, con la parte antica di Montevideo e, soprattutto, il centro storico di Colonia del Sacramento, dichiarata Lawrence d’Arabia definì “il più bel luogo della terra”, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, deve molto del suo fascino alla collocazione spettacolare nelle profondità di una stretta gola nel deserto: dopo aver camminato fra pareti rocciose, che si elevano fino ad 80 metri, si scopre il Tesoro, il monumento più famoso di Petra che compare anche nella sequenza finale del film “Indiana Jones e l’Ultima Crociata”: questa gigantesca facciata è soltanto il primo fra i segreti di Petra. E’ un sito archeologico immenso con centinaia di La feijoada E’ uno dei piatti tipici del Brasile e deriva il suo nome dal “feijão” che in lingua portoghese sta per “fagiolo”. Le origini sono portoghesi, ma la ricetta brasiliana si differenzia da quella europea; anzi, nello stesso Brasile si trovano versioni diverse sia nella preparazione sia negli ingredienti. Diciamo che i fagioli neri o bruni non mancano mai, accompagnati da carne di maiale e di mucca con varie verdure e spezie, come aglio, cipollina verde, peperoncino e alloro. Pesantina? Un po’, comunque compensata sempre da una lunga cottura... 70 PLEIADI patrimonio dell’umanità dall’Unesco, la cui visita vi trasporterà in un’altra dimensione, in un altro tempo: pensate che questa città viene scelta per un weekend di disintossicazione dalla realtà di tutti i giorni anche dai vicini argentini. A proposito di relax, l’Uruguay conta un’eccellente rete di sorgenti di acque calde naturali grazie alla “falda acquifera Guarani”, la riserva sotterranea di acqua dolce più grande del mondo: le terme dove rilassarsi sono Arapey, Salto Grande, Dayman, San Nicanor, il Guaviyú e Almiron. Ci sono, infine, i parchi per chi ama natura e avventura, come il Parque Anchorena lungo il Rio de la Plata o il Parque Nacional Santa Teresa Parco costiero a sud di Chuy, dove si trova anche la straordinaria Valle della Luna, o, per chi ama paludi e lagune, l’Humedales del Este 2000, un vasto ecosistema dichiarato Riserva di biosfera dall’Unesco. Il Faro di Jose Ignacio vicino a Punta del Este. Sopra, il centro storico di Colonia del Sacramento, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, in Uruguay tombe scavate nella roccia, facciate di templi, sale funebri, un teatro da tremila posti risalente all’inizio del I secolo d.C., un gigantesco monastero, un piccolo santuario commemorativo della morte di Aronne, il fratello di Mosé e molto altro. Decidete voi quanti giorni dedicargli. Per chi vuole divertirsi, Brasile Bastava attraversare il Decumano per capire qual era il padiglione più divertente dell’Expo: la folla che attendeva di passare sulla rete sospesa proposta dal Brasile era emblematica. D’altra parte non c’è bisogno di particolari conferme: che il paese sudamericano sia un paradiso del divertimento è noto a tutti. Di emblemi ne ha diversi: la spiaggia lunga 6 km di Copacabana a Rio de Janeiro su tutti, ma anche i locali delle zone della “beira mar” di Fortaleza che ne hanno fatto la “capital de la alegría do Brasil”. Se poi potete permettervi di passare in Brasile la settimana PLEIADI 71 CULTURA MOSTRE Un momento dell’inaugurazione della mostra a Sondrio. progetto espositivo si completa grazie ad una sezione speciale dedicata alla grafica – allestita presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e negli spazi del MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte – che propone una selezione di cataloghi d’arte, manifesti e grafica integrata, che hanno costellato quasi trent’anni di prestigiosa attività espositiva. Creval Contemporary Il libro/catalogo della mostra sulla collezione d’arte contemporanea del Gruppo è il volume strenna Natale 2015 CREVAL CONTEMPORARY Il volume di oltre 200 pagine si compone di tre parti: saggi, opere e apparati. In apertura il testo di Dominique Stella, per lunghi anni curatrice di riferimento delle mostre tenutesi alla galleria delle Stelline di Milano, sulla nascita della collezione ove sono messe in luce le motivazioni originarie alla base della scelta della banca di aprire uno spazio per l’arte contemporanea nel capoluogo meneghino, oltre al clima e alla temperie culturale dei primi anni di attività sotto l’egida di Iolas e Quadrio Curzio, passando per i molteplici temi che qualificano il profilo e le scelte, legate alla politica di Opere scelte dalla collezione Credito Valtellinese 1900-2015. 30 anni di comunicazione visiva per l’arte i Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio Una ricognizione attorno delle Stelline - Milano, 30 ottobre 2015 - 27 a una collezione unica per varietà, e orientamento febbraio 2016 tradizione – quella delle banche del Gruppo Galleria Credito Credito Valtellinese e MVSA Museo Valtellinese – in 150 opere scelte fra pittura, scultura, fotografia e grafica. Valtellinese di Storia e Arte Sondrio, 28 Scorrerne la materia e i colori,ottol’ordinamento bre 2015 - 27 febbraio 2016critico e le motivazioni alla base della singola acquisizione, offre un ritratto per immagini di forte pregnanza espressiva ed emozionale. La stessa forza che ci guida ogni giorno nel progresso un’impresa svolta dal nostro Gruppodinel settore artistico dei territori che l’hanno fondata nell’arco degli eeultimi trent’anni. che la sostengono ¯¯¯¯¯¯ Con questa iniziativa si intende offrire al pubblico, nell’anno di Expo, un significativo spaccato della pregevolissima collezione di opere d’arte - nello specifico arte visiva - che il Gruppo ha nel tempo raccolto». Grazie ad uno scenografico allestimento, che modifica letteralmente lo spazio della galleria milanese, viene restituita al pubblico quella sensazione di domesticità che troppo spesso si è perduta negli ambienti di lavoro e che le sedi del Gruppo Creval continuano a mantenere. Il CREVAL CONTEMPORARY A All’indomani della Grande Guerra, collezionare arte contemporanea per una piccola banca della Valtellina non era cosa del tutto ovvia. Così come è stata una scelta innovativa, per la medesima banca, nel frattempo cresciuta in dimensioni e per visibilità, quella di offrire alla città una Galleria “pubblica” dedicata all’arte contemporanea nel cuore di Milano, presso il Refettorio delle Stelline nel centralissimo Corso Magenta. Una sede espositiva presto assurta a riferimento per il sistema dell’arte, che ha portato a Milano e in Italia, sotto la direzione artistica di Giovanni Quadrio Curzio, grandi artisti come Andy Warhol, Sebastian Matta, Joseph Beuys, Georg Baselitz, Rodcenko, Victor Brauner, Olivier Debré, Meret Oppenheim, Max Ernst, Jannis Kounellis ed esponenti della giovane arte italiana, poi diventati celebri. «Il progetto Creval Contemporary vuole idealmente rappresentare - dichiara Giovanni De Censi, Presidente del Credito Valtellinese il compendio dell’intensa attività promulgativa COLLANA ARTISTICA DELLA FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE 72 PLEIADI Copertina del volume “Creval Contemporary” i acquisizione e costituzione della corporate collection di Creval. Un Creval Contemporary secondo intervento, a Collana artistica della Fondazione cura interna, offre una Gruppo Credito Valtellinese sintetica ricognizione Anno: 2015 sullo stato attuale delle Pagine: 213 esposizioni, temporaTesti di: Dominique Stella, nee e permanenti, proLeo Guerra, Cristina Quadrio mosse al pubblico e Curzio, Mario Piazza visibili in occasione di Expo da parte dei Corporate Collectors di indirizzo bancario. Una piccola ricognizione sulla storia grafica dei cataloghi e delle locandine delle mostre Creval, dal 1987 a oggi, infine - a firma di Mario Piazza - chiude la sezione dei saggi, delineando il profilo di una visual identity culturale unitaria pur nell’evoluzione dei progetti e nell’avvicendamento degli autori. La sezione principale del volume è quella dedicata alla selezione delle opere della collezione Gruppo Credito Valtellinese appartenenti al periodo 1900-2015, in gran parte esposte presso la Galleria di Milano. Immagini a colori per l’arte visiva e in bianco e nero per le sculture, su carta pregiata. Una ricognizione attorno a una collezione unica per varietà, tradizione e orientamento - quella delle banche del Gruppo Credito Valtellinese - in 150 opere scelte fra pittura, scultura, fotografia e grafica. Chiude il volume il regesto delle opere, redatto in forma sintetica e indicizzato per collocazione, a cura interna. PLEIADI 73 CULTURA MOSTRE i ABEL ZELTMAN TANGO DE VIDA Un artista argentino nelle Marche i Spazio XX Settembre, Palazzo Bambini - Fano (PU), 4 dicembre 2015 26 febbraio 2016 Ballando ballando 2009 – VII L’arte contemporanea torna ad emozionare Fano (PU) in un’esposizione personale dedicata all’artista vivente Abel Zeltman, pittore argentino approdato e trasferitosi a Pesaro. L’essere umano ed il rapporto con i suoi simili, l’incomunicabilità quotidiana, la conflittualità: Zeltman, classe 1968, diventa indagatore dell’animo, ma ancor di più reporter di una realtà “reale”, non caricaturale della vita e dei suoi molteplici scenari, come l’espressionismo più puro intende. Pittore, incisore, fotografo, sì, fotografo dei nostri tempi, così proprio come lui li vede, senza filtro alcuno, senza buonismi, senza esagerazioni. Tutto ciò in una mostra che illustra l’evoluzione artistica in tutti i suoi cicli, destinati ad ulteriori maturi sviluppi di quella che potremmo definire la fase ancora inesplorata. “Inquinato dall’Argentina nel ritrarre l’Italia, inquinato dall’Italia nel raccontare l’Argentina”, Zeltman non fa una vera e propria distinzione tra il suo periodo trascorso in patria e la sua vita attuale; tutto è ambientato in un’epoca parallela, dove i soggetti riposano anni e poi ritornano ossessivamente come se il tempo si fosse fermato, per continuare il loro corso, forse infinito. La voracità 74 PLEIADI Spazio “La Truna”, Piazza S. Anna Chiareggio (SO), 31 luglio 6 settembre 2015 con cui si proietta sulla tela, una vera e propria necessità, per raccontare i tangheri, gli equilibristi, gli aeroplani, è profondamente ispirata dal concetto di movimento, in continuo “equilibrio-squilibrio”, come anche la scelta delle dimensioni delle opere stesse dimostrano. L’artista da sempre utilizza materiali diversi per la realizzazione dei suoi lavori, spesso voluminosi: dalla carta al legno, dalla tela cruda al collage, in particolare strappi della Gazzetta dello Sport che impiega con fare maniacale, al carboncino, ugualmente inseparabile compagno del suo viaggio nella vita di tutti i giorni. Tecniche miste che permettono di creare pretesti minuziosi, particolari che possono sfuggirci nella completezza delle sue tele, ma che hanno una grande valenza simbolica e spesso giocosa. Oltre a Pesaro, dove attualmente vive, Zeltman ha esposto nelle principali città italiane, quali Roma, Milano, Torino, Trento ed altre. Nel corso degli anni, le sue realizzazioni hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti e sono state pubblicate dalle principali testate italiane; sono state riproposte, come oggetto di design, per la copertina di dischi in “Orchestra Reunion Cumbre”, dedicato ad Astor Piazzolla, nei libri “Sapessi Sebastiano” di Milton Fernandez, scenografie televisive e cinematografiche, come per il programma “Mixer” di Giovanni Minoli ed il film “Che ne sarà di noi” di Giovanni Veronesi. Infine, inserite nel 2006 nell’atlante degli artisti “Le Marche e il XX secolo”, a cura di Armando Ginesi. ETTORE CASTIGLIONI Un’immagine della mostra nella Truna Un pioniere della montagna. Una tragica fine Ettore Castiglioni (1908-1944) è stato uno dei pionieri della montagna d’anteguerra, avendo aperto oltre 200 itinerari fra le Pale di San Martino, le Dolomiti del Brenta, la Marmolada. Noto in gioventù come il rampollo di una famiglia dell’alta borghesia milanese, con l’avvento del fascismo e delle persecuzioni razziali si pone al servizio dei perseguitati: così il senso delle escursioni in montagna si trasforma in una sorta di scuola morale che lo porta a salvare molte vite e ad affrontare la guerra partigiana. Fino all’ultimo viaggio, avvenuto 200 metri sotto il Passo del Forno, nel territorio di Chiareggio in Alta Valmalenco, in un solitario quanto misterioso tentativo di fuga. La mostra, curata da Marco A. Ferrari - direttore di “Meridiani Montagne” - delinea un percorso per immagini di queste vicende attraverso la giustapposizione di sette plance stampate, a specchio dei sette capitoli che ne articolano il viaggio, dagli agiati natali milanesi al tragico epilogo presso il ghiacciaio di Vazzeda in alta Valmalenco, ben documentato da 3 scatti aerei di Jacopo Merizzi. Oltre 60 fotografie di repertorio e un corpus dedicato ai dettagliatissimi taccuini dell’alpinista utili al pubblico degli alpinisti - che quelle vette hanno attraversato ai primordi dell’alpinismo moderno come ai nostri giorni - così come ai neofiti, per ripercorrere le trame umane e personali di un uomo vissuto in tempi difficili ma appassionanti. L’amicizia, la sfida, il senso della solidarietà fra pari di fronte all’ignoto e alla natura più impervia, emergono vigorosamente dalle fotografie patinate e dai ritagli vintage riprodotti in mostra con aggiornate tecniche di stampa, nel segno della leggibilità e della comprensibilità più piene, sia al pubblico degli adulti che a quello dei più piccoli. Un tabloid di 16 pagine è stato distribuito gratuitamente durante l’inaugurazione. La mostra, così come il tabloid, anticipano il docufilm girato da Andrea Azzetti e Federico Massa - il cui set si muove fra Valtellina e Val di Fassa - prodotto da Giuma di Trento con il sostegno tra gli altri del Credito Valtellinese. i Programmazione primo semestre 2016 Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline - Milano Salone Internazionale del Mobile di Milano 2016 Fuorisalone 12 aprile - 16 aprile Valtellinese di Storia e Arte - Sondrio Angelo Vaninetti - 13 febbraio - 19 marzo Eadweard Muybridge 26 maggio - 30 luglio Galleria Credito Siciliano, Palazzo Costa-Grimaldi Acireale (CT) Porta Bono - Etna Essentials marzo - giugno Galleria Credito Valtellinese e MVSA Museo Galleria Carifano, Palazzo Corbelli - Fano (PU) Attilio Alfieri - primavera PLEIADI 75 CULTURA MOSTRE CULTURA FORMAZIONE Invito a Palazzo 2015 Aperto anche il nuovo Centro Servizi del Creval di via Feltre a Milano Sabato 3 ottobre le porte dei palazzi storici delle banche italiane e delle Fondazioni di origine bancaria si sono aperte su tutto il territorio nazionale per la XIV edizione di Invito a Palazzo, la manifestazione promossa dall’ABI che ogni anno, per un’intera giornata, mette in mostra opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche normalmente chiuse al pubblico perché luoghi di lavoro. 26 i palazzi aperti per la prima volta, che portano a oltre cento il numero delle strutture accessibili su tutto il territorio nazionale: tra questi, anche il nuovo Centro Servizi di via Feltre a Milano, che il Credito Valtellinese ha deciso di aprire al pubblico per l’occasione. L’edificio, un green-building curato dal team di progettazione di Stelline Servizi Immobiliari, ha raggiunto un elevato standard di qualità architettonica certificato, attento a tutti gli aspetti tecnico-funzionali, permettendo una gestione razionale, più ecologica e rispettosa dell’ambiente grazie al contenimento dei consumi energetici com- plessivi. L’intero edificio è disseminato di opere d’arte contemporanee, collocate sia nelle zone pubbliche che negli uffici, nell’auditorium e nelle sale riunione: presenti alcuni dei grandi nomi dell’arte italiana e internazionale, tra cui Sebastian Matta, Sergio Dangelo, William Congdon, Roberto Crippa, Emanuele Diliberto, Roberto Mangù. L’afflusso è stato notevole, e alto il grado di soddisfazione degli utenti coinvolti nelle visite guidate dell’edificio. La SaLa dei BaLLi di PaLazzo SertoLi intitoLata a eLiSaBetta SertoLi Nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, il Soroptimist Sondrio ha ricordato una delle socie fondatrici, insostituibile perno del sodalizio per la vitalità e l’intraprendenza, Elisabetta Sertoli, venuta a mancare nel 2013, intitolandole l’elegante Sala dei Balli del palazzo nel quale aveva vissuto, oggi sede del Credito Valtellinese. La cerimonia d’intitolazione si è svolta nel tardo pomeriggio del 30 ottobre, alla presenza delle socie del Club, guidate dalla presidente Sandra Pelizzatti, dell’amministratore delegato del Credito Valtellinese Miro Fiordi e del direttore della Fondazione dell’istituto di credito Tiziana Colombera. E’ toccato alla presidente Pelizzatti ricordare la figura di Elisabetta Sertoli, per tutti semplicemente ‘Betta’, docente negli istituti scolastici superiori di Sondrio, donna amabile e di grande cultura, che trasmetteva la sua gioia di vivere e che fino all’ultimo non smise mai di prodigarsi per il sodalizio che aveva contribuito a fondare. Particolarmente significative sono state le parole dell’amministratore delegato Fiordi che, dopo aver elogiato la meritoria iniziativa del Soroptimist, si è soffermato sulla figura di Elisabetta Sertoli che decise la vendita del palazzo all’istituto di credito e in seguito, alla riapertura, al termine di lavori di restauro durati alcuni anni, si rallegrò del risultato e condivise la volontà dei nuovi proprietari di aprirlo alle associazioni del territorio per le loro iniziative. La presidente Soroptimist Sondrio Sandra Pelizzatti e l’Amministratore Delegato del Credito Valtellinese Miro Fiordi PLEIADI 76 “Scegli cosa voglio” L L’economia si impara con il Creval La nuova legge sulla scuola varata dal Governo lo scorso luglio prevede il progressivo inserimento nelle scuole secondarie di secondo grado di conoscenze economiche di base, quale elemento di cittadinanza consapevole. Ma il Gruppo Creval ha già intrapreso da tempo questo percorso ed ha avviato diversi progetti. Lo scorso 30 aprile, ad esempio, al Cinema-Teatro Excelsior di Sondrio, è stata proposta l’iniziativa “EconomiAscuola – A lezione di cittadinanza economica”, che ha offerto a studenti e insegnanti l’opportunità di avvicinarsi ai temi dell’economia sostenibile, dell’uso consapevole del denaro e della sua gestione: oltre 200 alunni delle classi IV e V delle scuole primarie si sono confrontati con un gioco interattivo, con l’obiettivo ultimo di sottolineare l’importanza del risparmio e avvicinare i bimbi al concetto di “valore del denaro”, mentre altrettanti studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado hanno approfondito il tema “Impariamo il valore del denaro. Il lavoro, il reddito e il capitale umano”. La Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e le banche del territorio, ha poi organizzato la conferenza-spettacolo 77 PLEIADI “Scegli cosa voglio”, che si è tenuta lo scorso 20 novembre nella nuova sede del Teatro Sociale di Sondrio. Ai ragazzi è stato presentato il meccanismo delle scelte, in particolare quelle economiche, evidenziando alcune trappole cognitive nelle quali è facile cadere. Sempre nella stessa giornata è stato organizzato un momento ludico-didattico per le famiglie, ma al di fuori del contesto scolastico, riservando ai bambini tra i 5 e gli 8 anni, insieme ai genitori e ai nonni, la partecipazione alla lettura di fiabe tratte dal volume didattico “Fiabe e Denaro” e a giochi e attività come la realizzazione di un salvadanaio o di un disegno sui temi delle fiabe. L’AD del Gruppo Creval, Miro Fiordi (terzo da sinistra), con gli organizzatori del Convegno dello scorso 30 aprile CULTURA FORMAZIONE Progetto Teseo Progetto Te seo conoscere le fa coltà universita rie Orientamento alla scelta universitaria da quest’anno anche a Milano D Dal 2005 più di 10.000 studenti delle quinte classi degli Istituti Secondari di secondo grado hanno partecipato al Progetto Teseo, che quest’anno è stato organizzato in tre differenti sedi: a Sondrio, a Rho, in collaborazione con IREP (Istituto per la Ricerca scientifica e l’Educazione Permanente), e per la prima volta anche a Milano, in collaborazione con il Liceo Classico “Tito Livio”. L’iniziativa è promossa da “Il Quadrivio”, centro di orientamento della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con lo scopo di avvicinare i giovani prossimi maturandi al mondo universitario. Teseo è un valido supporto agli studenti che vogliono verificare le proprie intenzioni o scoprire nuove opportunità formative. La modalità proposta si discosta dalle classiche 78 PLEIADI Incontri privile giati e dirett per un’infor i con il mond mazione pu o universitar e per una con ntuale e pre io divisione tra cisa sulle fac studenti di oltà di intere opinioni e im sse pressioni sui percorsi di studio il Quadrivio presentazioni delle Università poiché vengono dati tempo e attenzione alla conoscenza dell’ambito disciplinare e dei contenuti del percorso di studio piuttosto che alla sede. Gli incontri sono tenuti da docenti, assistenti universitari, tutor e neolaureati delle più importanti e rappresentative Università, quali Cattolica del Sacro Cuore di Milano, L. Bocconi, Università degli Studi di Milano e Pavia, Milano-Bicocca, IULM, Politecnico di Milano, Nuova Accademia Delle Belle Arti, IED... Anche quest’anno circa 2.500 studenti hanno avuto la possibilità vivere un incontro privilegiato con il mondo universitario così da possedere tutte le informazioni per arrivare a una scelta consapevole e motivata del proprio percorso di studio. La Scuola 2.0 Percorsi di formazione sulla didattica aumentata dalle tecnologie Sempre attenta a rispondere alle esigenze formative attuali, la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese prosegue l’iniziativa “La scuola 2.0” nell’intento di offrire agli insegnanti degli Istituti Comprensivi della provincia di Sondrio una preparazione sull’uso vantaggioso della tecnologia nella didattica. Quest’anno, in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, il programma si sviluppa in quattro seminari gratuiti di tipo laboratoriale sulle seguenti tematiche: • le infrastrutture hardware e i software per il “Sistema Scuola 2.0”; • la Flipped classroom e le nuove metodologie di progettazione ed erogazione didattica; • le E-tivities e i nuovi contenuti digitali per la didattica. L’iniziativa si basa sul concetto che per “aumentare digitalmente” la didattica è necessario mettere a sistema una serie di azioni che riguardano sia l’innovazione metodologica, sia la dotazione hardware e software della scuola. Il percorso è strutturato in ottica di continuità rispetto alla formazione già svolta e consisterà in tre livelli di formazione: base, avanzato e per formatori destinato ad insegnanti che intendono costituire un gruppo formativo autonomo. I docenti, Paolo Ferri (ordinario di Teoria e tecnica dei Nuovi Media) e Stefano Moriggi (assistente di ricerca) dell’Università degli Studi Milano Bicocca, accompagnano i partecipanti alternando approfondimenti teorici a momenti di esercitazione in cui si possono sperimentare le nuove metodologie. Grazie all’esperienza dello scorso anno sono state realizzate diverse unità didattiche multimediali giudicate estremamente utili e innovative che gli insegnanti possono condividere creando un valore aggiunto disponibile e arricchente. Progetto “1, 2, 3... Futuro!” Orientamento scolastico per gli studenti di Acireale (CT) L usinghiero riconoscimento a Padova nell’ambito del XV Congresso Nazionale: “Il Counselling e l’Orientamento in Italia e in Europa” organizzato dalla locale università, per il lavoro svolto ad Acireale da Il Quadrivio, Centro di Orientamento della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, nell’ambito delle attività di “Enti in Rete” promosse dal Comune di Acireale, durante lo scorso anno scolastico, nelle seconde classi delle scuole secondarie di primo grado con il progetto sperimentale di orientamento “1, 2, 3... Futuro!”. I partecipanti, al termine del programma, hanno dimostrato più elevati livelli di consapevolezza dei propri punti di forza, in grado di far compiere loro una scelta nel percorso scolastico. La seconda edizione di “1, 2, 3… Futuro!”, rivolta agli studenti delle terze classi delle scuole medie inferiori al fine di sup- portarli nell’individuazione dei propri obiettivi formativi e professionali, secondo il programma ispirato alla visione dell’orientamento del Life Design e distribuito da Hogrefe Editore, prevede una formazione specifica per gli insegnanti delle classi coinvolte e tre sessioni di lavoro che impegnano gli studenti in un’attività di auto-somministrazione online di materiale interattivo quale video, questionari psicometrici e schede di lavoro. Sono, inoltre, previsti incontri con le famiglie dei ragazzi coinvolti e, su richiesta, incontri individuali di restituzione. La realizzazione del programma, nelle due edizioni, ha visto coinvolti anche gli insegnanti in un’attività di formazione al ruolo di agevolatori della scelta. PLEIADI 79 SOLIDARIETÀ PROGETTI ARTE PER VEDERE “Luce, Occhio, Visione”, la prima mostra italiana che mette in risalto giovani artisti e, nello stesso tempo, promuove con donazioni attività di prevenzione e cura delle malattie oculari. P Promuovere la prevenzione e la cura degli occhi attraverso l’arte. Una sfida lanciata per la prima volta in Italia dal dottor Lucio Buratto, medico oftalmologo di fama Internazionale, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano, che ha deciso di inaugurare una rassegna davvero particolare dove giovani artisti delle migliori accademie d’arte italiane si sono misurati nell’interpretazione del simbolismo che lega l’origine della luce e della visione che ne scaturisce. Opere uniche che saranno vendute e il cui ricavato finanzierà attività di prevenzione e cura delle malattie oculari. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, è stata allestita lo scorso ottobre presso l’Atahotel Executive in occasione del Congresso di VideoCatarattaRefrattiva organizzato dal dottor Lucio Buratto. Dottor Buratto, come è nata l’idea della mostra? «In uno dei miei viaggi di lavoro ho visitato la mostra “Miradas” una collezione di opere dedicate all’occhio organizzata dalla Fondazione Jorge Alió di Alicante, in Spagna. La cosa mi ha subito affascinato, anche perché sono appassionate di arte, soprattutto contemporanea, e ho deciso di seguire l’esempio qui in Italia. Così è nata la mostra “Luce, Occhio, Visione”». Qual è la sfida lanciata ai giovani artisti? «La sfida lanciata ai giovani artisti è stata quella di interpretare il simbolismo dell’occhio e le opere che ne sono scaturite colpiscono per la semplicità e l’essenzialità: un uomo devastato dalla notizia di una malattia che lo renderà cieco; uno sguardo che da vicino risulta sfocato ma che, se lo si guarda da lontano, si mette perfettamente a fuoco; una famiglia a passeggio in una bella giornata di sole, i cui volti/sguardi sembrano sdoppiarsi o ancora un’iride verde brillante che riflette in modo quasi perfetto la persona che ha di fronte…. l’artista ha potuto dare alla sua Simone Parise, Senza Titolo, 2015 80 PLEIADI PLEIADI 81 SOLIDARIETÀ PROGETTI riflesso rosso (fondamentale per individuare importanti patologie come la cataratta congenita) della durata di 12 mesi ai bambini nati presso la Clinica Mangiagalli di Milano. L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare la Regione Lombardia affinché questo esame diventi obbligatorio». Da sinistra: Roberto Grazioli, Responsabile Divisione Comunicazione e Promozione Territorio; Angelo Mascheroni; il dottor Lucio Buratto; Gianluigi Tavazzani, Direzione Territoriale Milano San Fedele opera una forma totalmente diversa a seconda del suo stato emotivo e percettivo». I fondi raccolti saranno devoluti per il progetto Riflesso Rosso, di cosa si tratta? «La mostra è stata organizzata insieme a Vision+ Onlus, associazione che sostiene progetti di sensibilizzazione nell’ambito delle malattie oculari. Tra questi vi è l’iniziativa che prevede uno screening attraverso il test del Per lei, che per professione ridà la vista e la capacità di distinguere i colori, quanto è importante la vista per un artista? «Ho avuto l’opportunità di operare molti artisti e ho visto la differenza del prima e del dopo nelle loro opere d’arte: la differenza dopo l’intervento è notevole. D’altronde, come farebbe un artista a realizzare un dipinto senza mettere a fuoco i colori e le immagini?» Vero, anche se esistono artisti che hanno cambiato la storia dell’arte a causa del loro difetto visivo: Renoir era miope e Monet aveva la cataratta. «Monet non vedeva bene da lontano per cui nei suoi quadri i dettagli in lontananza erano appena accennati. La cataratta ha peggiorato la percezione dei colori e le sue ultime tele lo dimostrano. Renoir, anche lui miope, si rifiutava Lucio Buratto, pioniere della chirurgia della miopia, ha ricevuto tutti i riconoscimenti internazionali L’ esperienza acquisita sul campo per oltre vent’anni e la grande passione per il proprio lavoro hanno reso il dottor Lucio Buratto uno dei massimi esperti mondiali nel settore della chirurgia oftalmica. E’ fondatore del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano (CAMO) e ogni anno, da oltre 30 anni, organizza VideoCatarattaRefrattiva, il più importante congresso sulla chirurgia refrattiva in Italia. E’ stato uno dei primi in Europa a utilizzare la facoemulsificazione e l’impianto di cristallini artificiali da camera posteriore per la cura della cataratta. 82 PLEIADI Inoltre, è un pioniere della chirurgia della miopia, noto a livello internazionale per essere stato il primo a utilizzare il laser nella Lasik, la tecnica laser più diffusa per correggere i difetti visivi. Il dottor Buratto ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per le importanti innovazioni apportate alla chirurgia oftalmica. Ad oggi ha eseguito oltre 40.000 interventi di chirurgia della cataratta e di chirurgia refrattiva. Il Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) si trova in piazza Repubblica 21 a Milano. di indossare gli occhiali da vista e sfruttava il suo difetto per realizzare le sue opere: faceva un passo indietro per guardare la tela e vederla fuori fuoco. I difetti c’erano e sono documentati, ma questo non ha impedito la nascita di capolavori». i Chi desidera sostenere l’iniziativa, può fare una donazione utilizzando il conto corrente aperto presso il Credito Valtellinese, main sponsor dell’iniziativa, col seguente Iban: IT26Z0521601614000000012784 Per maggiori informazioni su Vision+: www.visionpiuonlus.it La mostra è stata allestita all’interno del congresso di VideoCatarattaRefrattiva che ha avuto luogo a fine ottobre e di cui è organizzatore. Di cosa si tratta? «Il congresso nasce per mostrare la chirurgia “live” in ambito oculistico e in video conferenza con altri chirurghi collegati da tutto il mondo, per discutere dei casi clinici più importanti e per divulgare le conoscenze mediche acquisite. Qui sono state presentate per la prima volta le tecnologie oggi utilizzate per eliminare la cataratta, la presbiopia e i difetti visivi». Ci saranno altre mostre in seguito? «Realizzare questa iniziativa è stata un’esperienza straordinaria. Mi è piaciuto l’entusiasmo che ho visto in questi giovani artisti e l’entusiasmo di chi ha collaborato nell’organizzazione dell’evento. Certamente ripeteremo questa mostra anche negli anni a venire». Cristian Erdas, Sguardi, 2015 A questa prima rassegna sono state esposte 31 opere provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), le accademie di Torino, Bologna, Firenze e Napoli e 10 opere provenienti dalla Fondazione “Jorge Alio”. La rassegna gode del patrocinio dell’Accademia di Brera, della Società Oftalmologica Italiana (Soi), della Regione Lombardia e dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. PLEIADI 83 SOLIDARIETÀ INIZIATIVE Filo Diretto: gli operatori indirizzano l’utente verso l’alloggio che più corrisponde ai requisiti. In questi due anni di attività il progetto è decollato, confermando da un lato il reale bisogno che ne ha portato alla nascita e dall’altro la vocazione solidale di Milano, città che vanta un tessuto sociale importante. È stato realizzato anche uno spot pubblicitario, che ha visto il passaggio sulle più importanti reti nazionali, nei cinema e in numerose stazioni ferroviarie. Il progetto è sostenuto da varie Associazioni e dal Gruppo bancario Credito Valtellinese, che ha coinvolto i suoi dipendenti in attività di volontariato presso le case di accoglienza e ha promosso il progetto sul territorio siciliano attraverso il Credito Siciliano (la Sicilia ha un tasso di mobilità sanitaria molto elevato verso Milano). “A casa lontani da casa” sta, inoltre, lavorando sull’ampliamento della rete a livello regionale, per estendere il servizio alle province di Bergamo, Brescia, Pavia e Varese. A CASA lontani da casa P Più di 200.000 persone giungono ogni anno a Milano per essere curati in strutture sanitarie specializzate e hanno quindi bisogno di un alloggio adeguato e a costi contenuti. È un fenomeno definito “mobilità sanitaria”: migliaia di “viaggi della speranza” che comportano comprensibili disagi per chi è costretto a spostarsi. Per cercare di far fronte a questo bisogno, il mondo del no profit si è fatto carico del problema, organizzando e gestendo strutture di accoglienza che ospitano migliaia di malati. È il caso di “A casa lontani da casa”, un progetto di housing sociale realizzato grazie all’impegno e al lavoro di quattro Onlus da tempo attive a Milano nel sostegno ai malati: Prometeo, Avo Milano, Lilt Milano, CasAmica. Sono state messe in rete le case di accoglienza presenti sul territorio milanese ed è nato così il portale www.acasalontanidacasa.it, un motore di ricerca che permette al paziente o al familiare di operare una ricerca secondo parametri specifici: vicinanza all’ospedale di riferimento, tipologia di casa, offerta indicativa. i È possibile sostenere il progetto attraverso una donazione sul conto Creval: IT80Z0521601627000000000492, intestato a: PROMETEO – Progetto Malattie Epatiche Trapianti ed Oncologia. 84 PLEIADI I numeri di “A casa lontani da casa”: • oltre 1.000 posti letto a disposizione • 80 case di accoglienza • 30 strutture ospedaliere di riferimento • 40 Onlus coinvolte • 5.000 chiamate al numero verde • 57.000 sessioni sul portale www. acasalontanidacasa.it Nel 2014 • 16.000 persone accolte • 116.000 pernottamenti offerti Il passo successivo è prendere contatto con la singola casa per capire la disponibilità nel periodo richiesto e le informazioni utili. L’altra modalità offerta è la possibilità di chiamare il numero verde 800.161952, un servizio attivo 24 ore su 24, gestito dal Gruppo In viaggio per la salute? Milano ti accoglie. Quando la tua salute o quella dei tuoi cari ti porta a curarti lontano da casa, se la tua meta è Milano, non avere paura. A farti sentire a casa pensiamo noi. 1000 posti letto 40 Onlus coinvolte La mobilità sanitaria Per mobilità sanitaria si intende il flusso di persone malate che si spostano dalla propria città di origine per ricevere cure specializzate, nella maggior parte dei casi per interventi chirurgici a cui seguono poi periodi di cure e convalescenza. La tendenza vede i pazienti spostarsi dal Sud al Nord: nello specifico, la migrazione sanitaria verso i centri specializzati milanesi riguarda oltre 200.000 persone tra pazienti e accompagnatori. Sono viaggi difficili che comportano comprensibili disagi per la lontananza da casa, dagli affetti e dalle proprie sicurezze, spesso con gravi difficoltà di carattere economico. PLEIADI 85 C EVENTI PROGETTI SOSTENUTI C’era una volta un teatro. Anzi, un Teatro Sociale, come voleva la denominazione in uso a quel tempo. E “sociali” lo erano davvero, questi teatri che tra Settecento e Ottocento cominciarono a punteggiare le città più periferiche d’Italia. Erano sociali perché nascevano su impulso e grazie al contributo della meglio società dell’epoca, che si tassava per realizzarli e per avere un luogo di ritrovo, dove assistere a spettacoli, ma anche organizzare balli, partite di carte, incontri vari. Anche la storia del Teatro di Sondrio nasce da questa esigenza, nei primi decenni dell’Ottocento, in piena restaurazione. Sondrio è appena diventata capoluogo della provincia sotto la dominazione asburgica, ma non è ancora assurta al rango di città regia. Il governo austriaco mette mano all’architettura urbanistica, anche perché la popolazione va man mano crescendo; ma qualcosa manca, alla città, per scrollarsi di dosso un po’ della polvere della campagna che alzavano gli zoccoli dei cavalli che entravano nella “Piazza Nuova”. E la soluzione venne trovata da Gaudenzio De Pagave, Imperial Regio delegato della provincia di Sondrio e nobiluomo di antica famiglia spagnola, inviato dal governo austriaco a essere “correttor dell’abduan paese”, come disse poi nell’ode a lui dedicata Pietro Martire Rusconi. De Pagave, appassionato di architettura e ingegneria (diresse con Donegani i lavori della strada dello Stelvio e successivamente dello Spluga, intraprese la costruzione dell’Ospedale Civile di Sondrio…) promosse quindi una società dei palchettisti tra 26 abbienti famiglie sondriesi e individuò il progettista per il Teatro. E non uno qualunque, ma il migliore che negli anni Venti dell’Ottocento si potesse trovare su piazza, praticamente un’archistar, vale a dire Luigi Canonica, allievo del Piermarini, di cui di fatto prese il posto nella committenza 86 PLEIADI dell’epoca, e alla cui progettazione si debbono molti teatri del nord Italia: il Carcano di Milano, il Teatro della Società di Cremona, il Teatro Grande di Brescia, i Teatri Sociali di Como e di Mantova… Tra il 1820 e il 1824 venne, quindi, costruito (da un’impresa veronese) il Teatro Sociale di Sondrio, che svolse egregiamente la propria funzione di centro culturale e sociale della città sino all’occupazione militare delle truppe austriache nel 1848 e alla trasformazione in caserma, che lo rese inagibile sino al 1854; dopo la ristrutturazione l’attività riprese nel 1863, con “La sonnambula” di Vincenzo Bellini. Tra eventi militari, requisizioni, incendi, il Teatro Sociale di Sondrio entrò nel Novecento marciando al ritmo delle rappresentazioni che scandivano le stagioni, con vasto repertorio operistico, sinfonico e teatrale di rango nazionale, ma anche ospitando veglioni e assemblee politiche. Grandi festeggiamenti vennero riservati alla ricorrenza del centenario dalla fondazione, nel 1924, sinché i palchettisti proprietari si resero conto che il nuovo nemico del Teatro Sociale non era più l’esercito straniero, bensì il cinema, ormai passione di massa. I costi proibitivi della trasformazione del teatro onde poter ospitare anche le proiezioni cinematografiche indussero i proprietari a vendere l’immobile al Cavalier Celestino Pedretti, che nel 1948, dopo una aggressiva ristrutturazione, riaprì il Cinema Teatro Pedretti alla città. Del Teatro all’italiana realizzato da Canonica non restò altro che la facciata: i palchi, i ridotti, la platea a ferro di cavallo, le decorazioni sul soffitto, tutto venne sacrificato alla funzionalità di una sala a vocazione polifunzionale. La destinazione prevalente, dedicata allo spettacolo cinematografico, sostituì l’impianto dei palchi e della scena con l’inserimento di una nuova grande balco- Nuova vita per il Teatro Sociale di Sondrio Ha riaperto i battenti dopo una ristrutturazione durata cinque anni. La nuova “inaugurazione” è avvenuta con la prima opera messa in scena nel lontano 1824, “Il Barbiere di Siviglia”. di Marina Cotelli - Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Sondrio PLEIADI 87 EVENTI PROGETTI SOSTENUTI negli spazi interni, con la sostituzione dei materiali e le finiture postbelliche, il ripristino degli spazi interrati e la sopraelevazione della torre scenica per l’alloggiamento delle centrali tecnologiche. L’obiettivo raggiunto con la costruzione, la cui fase cantieristica è poi stata affidata con un appalto concorso dall’Amministrazione Comunale all’impresa Sacaim congiuntamente al nuovo progetto esecutivo curato dagli ingegneri Nicola Berlucchi e Nicola Fumagalli, con il coordinamento generale e la direzione lavori curata dall’arch. Gianpaolo Rinaldi dello studio A3 associati, è stato quello di restituire alla struttura la sua funzione originaria, di rappresentanza dell’identità cittadina e più in generale quello di porsi come luogo culturale catalizzatore dell’intera valle. E’, quindi, in questa prospettiva che si inquadra la riapertura del Teatro Sociale cittadino, il più significativo e simbolico tassello, ultimo solo in ordine di tempo, dell’importante opera di rilancio della città svolta grazie alla Un’immagine della prima de “Il Barbiere di Siviglia” nata-galleria, interrando il piano cantinato e introducendo due nuovi corpi laterali. I resti dell’abbattimento delle strutture interne del teatro vennero stivati nei sotterranei, ciò che ha costituito una inaspettata scoperta nel corso della più recente ristrutturazione. Scelta fortuita, che però ha consentito di preservare l’originario interrato del teatro di Canonica, futuro ridotto del nuovo Teatro Sociale, e spazio fascinosissimo. Dal 1948 il Cinema-Teatro ospitò, oltre al cinematografo, rassegne liriche, musicali, teatrali, sino alla chiusura per ragioni di sicurezza nel 2001 e al successivo cambio di proprietà, vera base dell’avvio del progetto di rinascita per restituire alla città e all’intera provincia una struttura culturale così importante e vitale. L’intervento di restauro e recupero del Teatro Sociale, insieme all’idea di rilanciare pedonalizzando il centro città, divennero quindi l’obiettivo principale dell’ambizioso “Programma Integrato di Intervento” relativo alla riqualificazione delle piazze del centro storico di Sondrio. Il piano, promosso dal Credito Valtellinese attraverso la propria controllata Stelline Servizi Immobiliari e con la costituzione della società Sondrio Città Centro (insieme ad altri operatori privati), ha quindi permesso nel 88 PLEIADI corso dell’ultimo quindicennio la completa riqualificazione delle piazze con la relativa pedonalizzazione, il restauro e la valorizzazione degli spazi aperti, degli edifici principali (teatro compreso) e l’integrazione di nuove infrastrutture per la mobilità (attraverso la costruzione di due nuovi parcheggi interrati) del centro cittadino. Con un articolato processo di negoziazione architettonica, urbanistica ed economica, coordinato dall’ing. Giovanni Del Curto, si è così attuato un programma urbanistico, supportato da una convenzione che ha regolato i rapporti tra l’operatore privato proponente (la società Sondrio Città Centro subentrata alla storica proprietà dell’immobile Teatro) e l’ente pubblico interessato al riacquisto finale del teatro stesso (avvenuto poi nel 2010) e alla valorizzazione generale del centro cittadino, nell’interesse comune di modificarne radicalmente il volto, riqualificandolo e restituendolo alla vita sociale dell’intera cittadinanza. Il progetto di restauro completato, la cui fase preliminare e definitiva è stata curata da Stelline (architetti Fernando Grattirola e Stefano Tirinzoni) ha permesso, da un lato di portare alla luce le strutture originarie dell’edificio neoclassico, recuperando i segni di facciata ancora leggibili del disegno del Canonica, e dall’altro di intervenire in modo innovativo sinergia tra i soggetti privati, riuniti da Creval, e il pubblico, rappresentato dalle diverse Amministrazioni Comunali succedutesi negli ultimi anni. Compito della città e dei suoi cittadini, oggi che si alza il sipario, affrontare la sfida di far corrispondere il bisogno percepito di cultura attraverso lo spettacolo dal vivo in bisogno reale, rispondendo alle proposte e frequentando il teatro anche come luogo di socializzazione, proprio come facevano i sondriesi dell’Ottocento, che per primi si impegnarono perché il Teatro Sociale della città ne costituisse anche il principale centro culturale e sociale. www.teatrosocialesondrio.it +19.22 +1 6.53 +1 6.08 +14.42 +1 4.14 BALLATOIO +1 2.20 +1 1.97 +10.52 +10.14 +9.47 TORRE SCENICA Balconata +6.71luci +7.09 +6.91 +5.64 +3.21 +3.61 +3.41 +3.81 +4. 01 +4.21 +0.67 +0. 26 ±0.00 PIAZZA GARIBALDI -0. 02 -0.98 -1.98 -2. 88 -5.00 -5.20 -5.40 -5.40 -5.40 Origini e storia del Teatro Sociale di Sondrio Primo progettista: Luigi Canonica (1764-1844). Allievo di Giuseppe Piermarini, progettista del Teatro della Scala, a Canonica si debbono i progetti anche del Teatro Carcano di Milano, del Teatro della Società di Cremona, del Teatro Grande di Brescia, dei Teatri Sociali di Como e di Mantova, oltre al progetto dell’Arena Civica di Milano. Finanziatori del Teatro Sociale di Sondrio: 26 famiglie valtellinesi, riunite nella Società del teatro e successivamente proprietarie dei palchetti. Luogo: Piazza Nuova (oggi Piazza Garibaldi) Varianti in corso di prima realizzazione: tra le addizioni più curiose, la creazione di una ghiacciaia. Piano economico: gli azionisti della Società del Teatro misero a rendita l’immobile affittando il Caffè e le pertinenze. Al primo piano del Teatro erano previste le salette per le attività dei palchettisti (biliardo, giochi d’azzardo, sala lettura…) Il loggione era destinato alla popolazione e ai servitori. Data della prima inaugurazione: 22 gennaio 1824 Primo spettacolo andato in scena: “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. L’opera lirica venne replicata per otto stagioni e sarà la più rappresentata di sempre al Teatro. Prima proiezione cinematografica al Teatro Sociale: 1897 Cessione del Teatro al Cav. Celestino Pedretti: 1940 Riapertura del “Cinema Teatro Pedretti”: 1948 Secondo progettista: Arch. Ugo Martinola. Rappresentazione per la riapertura: “La Traviata” di Giuseppe Verdi Chiusura del Teatro Pedretti: 2001 Riapertura del Teatro Sociale: 26 settembre 2015 Rappresentazione per la riapertura: “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini (3 e 4 ottobre 2015) PLEIADI 89 EVENTI PROGETTI SOSTENUTI NATURA protagonista sul grande schermo Dal 2 all’8 novembre, al Teatro Sociale si è svolto SondrioFestival A di Marina Cotelli - Assessore Cultura e Istruzione del Comune di Sondrio A un passo dal trentesimo anno di età SondrioFestival ha trovato casa. Non più la tensostruttura che negli ultimi anni ha ospitato il festival nella centrale Piazza Garibaldi, ma il nuovo Teatro Sociale. E proprio per aspettare la nuova casa SondrioFestival, 29esima edizione, si è spostato di qualche settimana, e ha aperto le porte INGRESSO LIBERO 90 PLEIADI al sempre più numeroso pubblico dal 2 all’8 novembre 2015. SondrioFestival nel panorama internazionale rappresenta ormai stabilmente il punto di riferimento per documentaristi, gestori dei parchi ed esperti nella tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico delle aree protette. Contribuendo allo sviluppo della cultura dei parchi naturali, il Festival raggiunge il duplice obiettivo di promuovere il territorio locale e di coinvolgere un pubblico anche di non addetti ai lavori, grazie alla programmazione ampia e rivolta a tutte le categorie sociali. Come di consueto anche quest’anno il cuore del Festival sono stati i 15 documentari in concorso, tutti doppiati appositamente in italiano, che sono stati presentati al pubblico ogni sera, da lunedì a sabato, e replicati il pomeriggio successivo, sino alla serata di premiazioni di domenica 8 novembre. Scelte tra 76 pervenute, le immagini delle migliori produzioni internazionali hanno portato il pubblico dal Botswana alle pianure della Mesopotamia, dall’Australia al Brasile nel segno meraviglioso della natura. Occhi puntati sulla “Natura di Lombardia”, invece, nella sezione fuori concorso, che ha presentato 7 cortometraggi dedicati alla Lombardia e uno sguardo speciale ai temi di Expo con il curioso “I guardiani delle patate”, ambientato sulle Ande peruviane, che racconta la lotta di sopravvivenza e di salvaguardia di questo tubero, preziosa e insostituibile risorsa per le popolazioni Quechua. La nuova sede del Festival è stata l’occasione per proporre l’usuale didattica per le scuole in chiave teatrale, valorizzando le possibilità espressive e di conoscenza che, attraverso il linguaggio del teatro, possono aiutare l’apprendimento delle materie scientifiche. L’edizione 2015 si è caratterizzata, quindi, per le proposte didattiche di “Saperi in scienza - Il Teatro della natura”: spettacoli, differenziati per età e per pubblico, aventi come oggetto scienza, natura e cultura nella specifica declinazione data dalle Nazioni Unite allorché istituirono il 2015 come Anno Internazionale della Luce: scienza della luce; tecnologia della luce; la luce in Natura; la luce e la cultura. Non sono mancati gli approfondimenti con registi ed esperti e gli ospiti speciali, i giochi, gli assaggi gustosi e, soprattutto, la voglia di ritrovarsi insieme che ha fatto di Sondrio, per una settimana, la capitale mondiale della cinematografia d’ambiente, richiamando ben 20.000 presenze di cui 6.500 alunni. Un ringraziamento particolare va a Simona Nava dell’Agenzia Sviluppo Creativo che ha diretto e seguito anche quest’anno l’organizzazione del Festival. Teglio ha regalato a Papa Francesco una formella di bronzo che raffigura la piazza del Santuario di Tirano Quanto sarebbe bello se Papa Francesco decidesse di visitare il Santuario della Madonna di Tirano! L’invito, intanto, c’è stato; e gliel’hanno fatto i cittadini di Teglio lo scorso 21 ottobre, durante l’udienza generale che il Papa riserva a tutti i fedeli. Infatti, una delegazione valtellinese guidata dall’arciprete di Teglio, don Flavio Crosta, e dal presidente dell’Accademia del pizzocchero di Teglio, Rezio Donchi, si è recata a Roma e in piazza San Pietro ha incontrato il sommo pontefice a cui ha consegnato un particolare regalo: una formella in bronzo, appositamente realizzata dallo scultore Valerio Righini, che raffigura la piazza del Santuario di Tirano in prospettiva sfalsata con al centro la facciata della basilica e attorno le case e le antiche botteghe che le fanno corona, riprodotte in prospetto, come compaiono nell’antico catasto di Tirano. Con il dono, don Flavio Crosta e Rezio Donchi hanno anche rivolto a Papa Francesco l’invito a venire in Valtellina e a far visita al Santuario. Pur consapevoli delle numerose sollecitazioni che arrivano in tal senso a Papa Francesco, la delegazione valtellinese conta in un canale preferenziale per i legami storici con i Gesuiti, in particolare con il cardinale Carlo Maria Martini che sostò sempre nel santuario tiranese in occasione delle sue visite estive all’Opera dei Collegi Arcivescovili Milanesi di Santa Caterina Valfurva. A questo proposito la delegazione di Teglio ha offerto a papa Francesco anche la copia di un libro sulla presenza dei Gesuiti in Valtellina, edito dalla Società Storica Valtellinese, con la presentazione del cardinale Martini, testimonianza dei suoi rapporti con questo territorio. Rezio Donchi e don Flavio Crosta consegnano a Papa Francesco una formella in bronzo che raffigura la piazza del Santuario di Tirano PLEIADI 91 EVENTI TEATRO La SCUOLA Delle ARTI A Monza si insegna a recitare nizzazione teatrale. Inoltre, vengono proposti agli allievi interni, ma anche agli interessati non iscritti alla scuola, seminari e laboratori tematici nei fine settimana e lezioni-incontro con artisti di riferimento del teatro italiano o che vengono ospitati sul palcoscenico del Teatro Binario 7. La scuola si avvale di insegnanti competenti e altamente qualificati per offrire agli allievi l’opportunità di vivere un’esperienza formativa esaustiva. Il corpo insegnanti è composto da attori e registi molti dei quali provenienti da importanti accademie teatrali come l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, la Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” e l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, perfettamente aggiornati con lo sviluppo moderno delle tecniche di insegnamento. Prenota la tua lezione di prova gratuita! I soci Creval hanno diritto a uno sconto del 10% su tutti i corsi e i laboratori organizzati da “La Scuola Delle Arti” (la riduzione si intende sul costo del corso esclusa la quota associativa). Le sedi Binario 7 La Scuola Delle Arti nasce all’interno del polo culturale del Teatro Binario 7 quando inizia una stretta collaborazione con La Danza Immobile, compagnia di produzione e diffusione teatrale diretta da Corrado Accordino che gestisce e programma le attività del Binario 7 dal 2005. “Teatro+Tempo Presente”, ideata da Corrado Accordino in collaborazione con Elio De Capitani, è il nome della stagione di prosa, affiancata dalla stagione musicale “Terra. Musica, voci e paesaggi sonori”, dalla stagione “Teatro+Tempo Famiglie”, dalla stagione per le scuole “Teatro+Tempo Ragazzi” e dalla stagione dedicata al cinema “Teatro+Tempo Cinema”, oltre che da una serie di eventi e attività collaterali. La vicinanza al Binario 7 è fondamentale per La Scuola Delle Arti, perché andare a teatro è un aspetto fondamentale nella formazione di un allievo attore. Inoltre, la scuola e il teatro vogliono essere un momento di aggregazione per chi desidera accostarsi al teatro per passione, per vivere in modo creativo il proprio tempo a disposizione. Qui sotto il cartellone della stagione 2015-2016. Monza • Oreno di Vimercate • Vedano al Lambro Un’associazione che vuole creare in Brianza una casa della cultura. Il piano didattico soddisfa le esigenze di tutti gli aspiranti attori C Creare una casa della cultura, dove il teatro e le arti affini trovino uno spazio di sviluppo e d’incontro. E’ questo l’obiettivo che si sono dati Corrado Accordino e Alfredo Colina quando, sette anni fa, hanno dato vita all’associazione culturale “La Scuola Delle Arti”. Fin dall’inizio, quindi, ha voluto essere una scuola di formazione per attori, allievi attori e amatori del teatro presentando subito un ricchissimo piano didattico supportato dalla sinergia con il Teatro Binario 7, dalle sue iniziative con gli artisti italiani e internazionali, in modo da poter offrire varie possibilità di scambio artistico: dal teatro di prosa al teatro danza, dalle tecniche di espressione corporea al teatro per bambini e adolescenti. “Abbiamo cercato di immaginare - si legge nella home page del sito www. lascuoladellearti.it - un luogo che potesse 92 PLEIADI La Scuola Delle Arti Sede operativa presso Binario 7 Via Filippo Turati, 6 | 20900 Monza Tel. 039.5963128 • organizzazione@ lascuoladellearti.it • www.lascuoladellearti.it farci giocare e lavorare insieme nel mondo del teatro, che permettesse alle persone di alimentare la propria fantasia, che mantenesse vigile il nostro stupore e l’attenzione verso un luogo d’espressione della propria creatività”. Un obiettivo raggiunto visto il successo che ha avuto: ai primi corsi dell’ottobre del 2008 si iscrissero circa 140 allievi, oggi se ne contano quasi 650. La scuola propone un piano didattico in grado di soddisfare le diverse esigenze e i diversi livelli dei partecipanti: corsi per bambini, adolescenti e adulti, corsi di teatro comico con orari diversificati a seconda degli obiettivi che si prefiggono gli allievi, più corsi tecnici per sviluppare l’uso della voce, la conoscenza della corretta dizione, l’educazione all’espressione corporea e le nozioni fondamentali dell’orga- Sconti riservati ai soci Creval! Teatro+Tempo Presente: • Biglietto spettacoli in abbonamento: 12 € • Abbonamento: 100 € Per conoscere tutte le agevolazioni visitate il sito www.teatrobinario7.it Teatro Binario 7 Via Filippo Turati, 8 | 20900 Monza Tel. 039.2027002 • [email protected] La stagione di prosa del teatro TEATRO+TEMPO PRESENTE Direzione artistica Corrado Accordino in collaborazione con Elio De Capitani 17 e 18 ottobre 2015 ORLANDO PAZZO PER AMORE Compagnia del Sole 21 e 22 novembre 2015 IO PROVO A VOLARE Omaggio a Domenico Modugno Compagnia Berardi Casolari 28 e 29 novembre 2015 UN BÈS – ANTONIO LIGABUE di e con Mario Perrotta 12 dicembre 2015 DELL’AMORE E DI ALTRI DEMONI Ingresso gratuito La Danza Immobile/Teatro Binario 7 9 e 10 gennaio 2016 LA LEZIONE Teatro della Tosse 29, 30 e 31 gennaio 2016 OTHELLO * Fuori abbonamento PianoinBilico 13 e 14 febbraio 2016 IL VICARIO Teatro Stabile dell’Umbria 27 e 28 febbraio 2016 ROAD MOVIE Teatro dell’Elfo 5 e 6 marzo 2016 VA TUTTO BENE Compagnia Òyes 19 e 20 marzo 2016 BARNUM di e con Elena Bucci 9 e 10 aprile 2016 LA PALESTRA DELLA FELICITÀ Teatro dell’Elfo 16 e 17 aprile 2016 AMORE AI TEMPI DEL COLERA con Laura Marinoni 5, 6, 7 e 8 maggio 2016 … SECONDO CYRANO *Fuori abbonamento La Danza Immobile/Teatro Binario 7 PLEIADI 93 SPORT GIORGIO DELL’AGOSTINO Sul tetto del mondo PAGAIA con la E, specialmente durante l’estate, non mancano mai. «La stagione delle gare va da marzo a settembre, ma si concentrano soprattutto tra giugno e agosto: in quel periodo sono spesso via per le gare internazionali». Intervista al campione valtellinese di canottaggio L Il Credito Valtellinese è da sempre sponsor dello sport nelle sue più svariate forme, con un’attenzione particolare al territorio e alla crescita dei giovani sportivi, proprio come Giorgio. La prima pagaia, il valtellinese Giorgio Dell’Agostino l’ha usata sul lago di Como a soli 5 anni. Gliel’ha messa in mano papà Stefano che proprio allora cominciava ad appassionarsi alla canoa. Ma, allora, né lui né suo padre avrebbero potuto pensare che dopo pochi anni di discese sulle rapide dell’Adda quel bambino sarebbe salito sui gradini dei podi di Campionati Mondiali ed Europei delle varie categorie. Gli ultimi straordinari risultati li ha ottenuti all’inizio di agosto, nello scenario del Nantahala River a Bryson City, in North Carolina, dove si sono svolti i primi Mondiali di canoa Under 23: Giorgio è tornato dagli Stati Uniti con al collo ben tre medaglie, un oro, un argento e un bronzo. Il primo e il secondo conquistati con i suoi compagni nelle prove a squadre, il terzo, il più “prezioso” perché conquistato da solo, ottenuto nella prova Classica C1, ad appena un secondo dall’argento e a sei 94 PLEIADI Spazio al divertimento? Insomma, per un ragazzo di vent’anni... «Diciamo che qualche serata, il sabato, riesco a passarla con i miei amici. Sempre che non ci sia qualche gara!» Facciamo un passo indietro e raccontaci com’è nata questa passione: quando hai cominciato? «Avevo 5 anni quando mio padre mi ha fatto salire su una canoa: eravamo nelle acque del Lago di Como. Anche lui era alle sue prime esperienze con la pagaia: diciamo che ce ne siamo innamorati insieme». secondi dall’oro dei fortissimi canoisti della Repubblica Ceca. «Era la medaglia che volevo di più - assicura Giorgio - Prima di partire era l’obiettivo limite che mi ponevo. Poi la gara è stata fantastica, davvero perfetta: ho dato il massimo e a quel punto avrei accettato anche un quarto posto. È arrivata la medaglia e sono stato felicissimo anche se per un solo secondo sarebbe potuta essere di un metallo diverso». Risultati straordinari ottenuti dopo tanto allenamento. Basta pensare alla “giornata tipo” di questo ragazzo che ha soli 20 anni e non pochi sacrifici alle spalle. Diplomatosi lo scorso anno all’Itis di Sondrio, divide il suo tempo tra il praticantato per diventare progettista e lo sport. «Si comincia al mattino presto: dalle 6 alle 8 faccio “attivazione”, corsa ed esercizi a corpo libero. Durante la pausa pranzo un’ora, un’ora e mezza di allenamento in acqua. E alla sera, tra le 17 e le 19,30 circa, altro allenamento: in palestra durante l’inverno e in canoa d’estate». E le prime gare? «Fino a 14 anni si è sempre trattato di un divertimento: qualche gara ogni tanto, ma senza alcun assillo. Poi, col crescere del numero delle competizioni, sono arrivate anche le prime vittorie. Finché Luca Cardinali, tecnico della Federazione, mi ha visto in gara a Palazzolo sull’Oglio (Bs) e mi ha invitato a un “raduno delle giovani speranze” in Val Stagna, dove, sulle acque del Brenta, ha sede il centro federale. Da allora sono entrato in Nazionale e lui è diventato il mio allenatore». E quasi subito sono arrivati risultati straordinari. «Sì, nel 2011 ho partecipato alle mie prime gare internazionali e mi sono piazzato al 10° posto ai Mondiali Junior di canoa discesa fluviale. L’anno dopo ho vinto l’oro all’Europeo Junior di Solkan, in Slovenia, e nel 2013 sono arrivato primo ai Mondiali Junior di Lofer, in Austria, sempre nella gara Classica, ma ho ottenuto anche un secondo posto agli Europei e un terzo ai Mondiali nella Sprint». Poi, lo scorso anno, il salto tra i Senior. «Dove tutto è molto più difficile. Però mi sono difeso bene e ai Mondiali che si sono svolti a casa mia, a Boffetto, sull’Adda, ho agguantato il 13° posto in gara lunga e l’11° posto nella gara sprint». Certo che anche seguirti in tutte queste gare, per i tuoi non deve essere semplice. «In effetti, se riesco a ottenere questi risultati molto lo devo anche a loro. Pensi che in North Carolina c’erano tutti, papà, mamma, mia sorella, mio nonno e gli zii! E poi, a volte, papà viene in acqua con me: la “malattia” per la canoa l’ha presa anche lui...». E adesso? «Ho già la mente proiettata ai prossimi eventi: nel 2016 ci sono gli Europei Under 23 in Austria e i Mondiali Senior in Bosnia. Chiaramente mi piacerebbe riuscire a vivere di questo sport». Giorgio Dell’Agostino sul podio ai Mondiali di canoa Under 23 insieme ai compagni Mattia Quintarelli (a sinistra) e Paolo Razzauti Un aiuto ti è arrivato dalla sponsorizzazione della tua canoa da parte del Credito Valtellinese. «Innanzitutto mi ha fatto molto piacere, perché i vertici della Banca sono stati i primi a contattarmi, a prendere in considerazione il mio impegno e a prestare attenzione verso questo sport. E poi, concretamente, mi hanno dato una grande mano». Una giovane carriera con già tanti successi all’attivo Giorgio Dell’Agostino è nato a Sondrio nel 1995. Si avvicina al mondo della canoa già all’età di 5 anni grazie al papà e inizia a partecipare alle prime gare a soli 8 anni. Nonostante la giovane età, può già annoverare importanti risultati della sua carriera agonistica. Ai recenti Mondiali di canoa Under 23 sul Nantahala River a Bryson City, in North Carolina, ha conquistato tre medaglie, un oro, un argento e un bronzo. Tra le vittorie precedenti si segnalano l’oro all’Europeo Junior di Solkan (Slo) nel 2012 e l’oro ai Mondiali Junior di Lofer (Aut) nel 2013. PLEIADI 95 SPORT VALTELLINA OROBIE EVENT SPORT Albosaggia capitale dello scialpinismo mondiale L Il 30 e il 31 gennaio 2016 in programma due gare di Coppa del Mondo Le pendici del pizzo Meriggio tornano ad essere protagoniste della Coppa del Mondo di scialpinismo. Il 30 e 31 gennaio la montagna che domina su Sondrio ospiterà, infatti, due importanti gare dello Scarpa Skimountaineering World Championship, l’individuale “classica” e la sprint. Lo scorso 20 giugno, a Bratislava, l’ISMF (International Ski Mountaineering Federation) ha assegnato le due competizioni ad Albosaggia, un giusto riconoscimento alla prossima edizione del Valtellina Orobie che festeggia così alla grande i trent’anni di vita. La manifestazione - nata nel 1984 col nome di “Rally del Meriggio” e trasformatasi nel tempo in “Valtellina Orobie” - è ormai diventata una delle più blasonate del panorama nazionale e in passato è già stata ammessa ai circuiti internazionali: Albosaggia risulta una delle poche località in cui si siano disputate competizioni di Coppa del Mondo a squadre e individuale: nel 2006 la Coppa Europa, nel 2007 la Coppa del Mondo a squadre e nel 2009 la Coppa del Mondo individuale. Nell’edizione del trentennale, però, sarà sede di ben due differenti competizioni: sabato 30 la “classica” gara individuale che porterà gli atleti dal Campei alla vetta al Meriggio passando per alcuni dei più belli e noti luoghi delle Orobie. E SkiAlp World Cup 30-31 gennaio 2016 Comunità montana Valtellina di Morbegno 96 PLEIADI domenica 31 gennaio la novità della gara Sprint, un veloce circuito a eliminazione diretta che condensa in pochi minuti tutte le peculiarità dello scialpinismo: salita con le pelli, a piedi, cambi, inversioni, discese mozzafiato il tutto facilmente fruibile dal pubblico che potrà tifare per i propri beniamini, tra cui sicuramente l’idolo di casa, il giovane Michele Boscacci. Il weekend di Coppa del Mondo sarà aperto a tutte le categorie quindi si potranno ammirare anche gli junior e gli espoir oltre ai senior. L’importanza di tale evento ha fatto sì che il tutto non ruotasse attorno alle sole competizioni agonistiche. È nato così il Valtellina Orobie Event, una manifestazione di quattro giorni che proporrà una serie di iniziative collaterali che daranno maggiore risalto e coinvolgimento alle gare e che si concluderanno con la festa per il trentennale della manifestazione. Un fine settimana che trasformerà la tranquilla Albosaggia nella capitale dello scialpinismo mondiale. i Per informazioni sull’evento si possono consultare i siti www.valtellinaorobie.it, www.polalbosaggia.com o la pagina Facebook www.facebook.com/valtellinaorobie. Alma Juventus guarda al futuro con CARIFANO Carifano sostiene la squadra granata, protagonista di un campionato ai vertici U XXX Valtellina Orobie Event La Coppa del Mondo di Scialpinismo torna ad Albosaggia. Una settimana di eventi di altissimo livello a far da cornice alle due competizioni del 30 e 31 gennaio 2016. Molti gli ospiti internazionali. Special Guest il tenore Spero Bongiolatti. Per la prima volta, a livello mondiale, le due gare di Ski-Alp trasmesse in diretta televisiva e sul web. SABATO 30 gennaio2016 ore 9.00 Partenza competizione ore 12.30 Pranzo atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia ore 14.30 Premiazioni gara con la presenza delle autorità ore 19.30 Cena con atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia ore 20.00 proiezione Video della Gara Le giornate di mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio 2016 saranno dedicate PROGRAMMA agli incontri con i ragazzi delle scuole primarie e medie di Sondrio e dintorni e visione di filmati in collaborazione con il Parco Sabato edelle domenicaOrobie. Sabato 30 gennaio è in programma la gara individuale: partenza alle 9 in 12/13 Dicembre 2015 località Campei e premiazione alle 15. Domenica 31 gennaio si svolgerà dalle 12:00 alle 20:00 navetta gratuito la gara sprint: partenza alle 10 e premiazione alle Bus16. Subito dopo con partenza campus scolastico di Albosaggia inizieranno i festeggiamenti per il trentennale del Valtellina Orobie con www.fondazionealbosaggia.it la partecipazione di varie autorità e alcuni campioni del passato. In tutte le serate sono in programma cene a base di prodotti locali e si stanno www.valtellinaorobie.it www.polalbosaggia.com organizzando degli eventi di richiamo. MARTEDI’ 26 gennaio 2016 ore 9.00 Incontro con scuola primaria ore 19.45 Cena con il Galletto Vallespluga - a cura degli allievi del PFP (Polo Formazione Professionale di Sondrio) A seguire: Le montagne si incontrano Nepal e Orobie – storie di uomini e di montagne - Presenta Maurizio Folini e Massimo Murada DOMENICA 31 gennaio2016 ore 9.00 Inizio qualifiche sprint ore 11.30 Termine gare sprint ore 12.30 Pranzo atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia ore 14.15 Saluti delle Autorità MERCOLEDI’ 27 gennaio 2016 ore 9.00 Incontro con scuola secondaria di 1° grado ore 19.45 A cena con Ueli Steck (the Swiss Machine) Quando l’alpinismo fa un passo in avanti. A cura del Parco delle Orobie Valtellinesi GIOVEDI’ 28 gennaio 2016 ore 19.45 A cena con l’autore internazionale “scrittore per la montagna” Pizzoccheri dell’ azienda Tudori a cura degli allievi del PFP Prenotazioni cene martedì, mercoledì, giovedì - mail: [email protected] VENERDI’ 29 gennaio 2016 ore 16.30 Sfilata delle rappresentanti nazionali con la Banda musicale di Albosaggia ore 17.00 Apertura Manifestazione e inno Nazionale cantato dal Tenore Spero Bongiolatti ore 17.30 Buffet – a cura del gruppo Alpini di Albosaggia ore 18.45 Consegna dei pettorali per i top atleti da parte dei ragazzi dello Spa-H ore 19.30 Cena per atleti a cura del Gruppo Alpini di Albosaggia w w w. a u to to r i n o. i t Tutte le info e programma completo e aggiornato su o LO/0662/2010 valida dal 11/11/2010 Nella foto, la rosa della squadra al completo con il Presidente Gabellini insieme ai vertici di Carifano Una squadra che guarda al futuro partendo da radici solide. L’Alma Juventus Fano è ripartita per un’altra importante stagione in cui è chiamata ad avere un ruolo da protagonista nel campionato di serie D girone F. Le aspirazioni del club granata sono legittimate anche dall’importante partnership siglata con Carifano che, con l’entusiasmo del suo Presidente Francesco Giacobbi, conferma la vicinanza dell’istituto di credito al territorio marchigiano come un saldo punto di riferimento. Al comando del club c’è il presidente Claudio Gabellini, imprenditore nel settore dell’informatica. Gabellini, nativo di San Giovanni in Marignano ma ormai fanese d’adozione, ha rilevato l’Alma nel 2011 e questo è il suo quinto anno di gestione. Tra i suoi principali meriti c’è sicuramente quello di aver riavvicinato la squadra alla città puntando su un grande valore emotivo. Le famiglie sono tornate a frequentare lo stadio Mancini per assistere alle gare casalinghe e nei bar l’Alma è al centro delle discussioni. Tanto che alla domenica, passeggiando per il corso cittadino, chiedere cosa abbia fatto la squadra granata è d’obbli- go. Questo percorso di ravvicinamento è stato facilitato anche dal carisma dei giocatori che ogni domenica lottano e sudano per quella maglia, facendo esaltare i tifosi. L’apice è stato toccato nel derby con la Vis Pesaro quando lo Stadio Mancini non è addirittura stato in grado di accogliere le migliaia di persone che si sono presentate ai botteghini. Insomma, l’alchimia che si è creata tra squadra, città e tifosi è veramente dirompente ed è stata una spinta incredibile che ha proiettato la squadra attualmente ai primi posti della classifica. E’ come se si fosse tornati indietro nel tempo, quando l’Alma calcava i campi della C1 sognando la serie B esaltando giocatori dal calibro di Dario Hubner. Sull’onda di questo entusiasmo e per provare a tornare tra i professionisti, è stata lanciata l’idea dell’azionariato diffuso, così da unire passione, interesse e risorse economiche con la cooperativa “Alma nel Cuore”: una scelta che garantirà stabilità al club granata nei prossimi anni e che permette all’Alma Juventus di guardare al futuro con ambizione e fiducia, grazie a solidi partner come Carifano. PLEIADI 97 Sei mesi di sport (giugno 2015 - novembre 2015) Appuntamenti sponsorizzati dal Gruppo bancario Credito Valtellinese 30° Trofeo Lombardia di atletica leggera X Chiuro (SO), 7 giugno 2015 Il bell’impianto di Chiuro ha ospitato, domenica 7 giugno, la terza ed ultima prova del 30° Campionato regionale CSI di atletica leggera su pista grazie all’organizzazione del Comitato provinciale CSI di Sondrio, del G.S. Chiuro e della Polisportiva Pentacom. Grande successo di partecipazione con atleti provenienti da tutta la regione. Fidal - Campionato Italiani Allievi X Arena di Milano, 19-20-21 giugno 2015 Tre giorni per vedere all’opera l’atletica azzurra che verrà. Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 giugno per l’Arena sono state giornate di “festival”: il festival dell’atletica giovanile, con oltre 1500 atleti nati nel 1998 e nel 1999 che si sono sfidati nei Campionati Italiani Individuali Allievi e Allieve. La rassegna tricolore ha assegnato 40 titoli nazionali ma è stata anche l’ultima e più importante verifica per i principali talenti dell’atletica italiana verso i Mondiali Under 18 in programma dal 15 al 19 luglio a Cali (Colombia). Valtellina Basket Circuit X Bormio (SO), 28 agosto -19 settembre Dal 1968 la provincia di Sondrio ospita il Valtellina Basket Circuit, un torneo di pallacanestro che coinvolge le grandi squadre del basket italiano ed europeo. È la prima edizione senza il suo inventore Diego Pini, mancato nel 2014, storica figura del basket valtellinese che ha permesso a Bormio e alla Valtellina di diventare la capitale del basket estivo internazionale. Michael Jordan è stato il protagonista indiscusso del circuito in ben due occasioni, nel 1985 e 1990. Trofeo Vanoni X Morbegno (SO), 24-25 ottobre 2015 Uno degli appuntamenti più prestigiosi della corsa in montagna internazionale, una gara a staffetta su un percorso immutato da 58 edizioni, con partenza nella cittadina di Morbegno e salita verso la Valle del Bitto, lungo l’antica Via Priula. Quasi 1000 atleti provenienti da tutta Europa impegnati nella gara maschile, in quella femminile e in quella dedicata al settore giovanile. (Foto Francesco Lietti/www.runtofly.it) Interlaghi - Trofeo Credito Valtellinese X Lecco, 31 ottobre - 1 novembre 2015 Grande partecipazione all’edizione numero 41 del Campionato Invernale Interlaghi di vela - Trofeo Credito Valtellinese, disputatosi nel Golfo di Lecco con la regia della locale Canottieri. A primeggiare è stato il giovanissimo team dell’Orza 6 “Babayaga” del timoniere Mario Beraha che si è aggiudicato tutte e cinque le prove disputate nella due giorni di Lecco. Nella classe Fun il successo è andato al “Fun Q” dei Cantieri Lillia, mentre nei J24 è arrivata la conferma per “Kong Grifone”. E’ andato in Svizzera il trofeo per la classe Platu 25, nelle mani di Tom Struder. Negli Orza 6 ha dominato Mario Beraha e nei Meteor ha vinto “La Pulce d’acqua” di Alessandro Tritto. 98 PLEIADI Il taglio delle coperture assicurative deve essere affidato ad un partner esperto che offra un approccio esclusivo e servizi personalizzati. Global Broker Spa è la società di brokeraggio specializzata nell’analisi, intermediazione e gestione delle coperture assicurative dedicate alle Aziende con tutta la solidità e l’esperienza del Gruppo bancario Credito Valtellinese. Per maggiori informazioni chiedi al tuo Gestore Corporate o visita il sito www.globalbroker.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Scopri Bancaperta, il servizio digitale del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano) pensato per migliorare la tua esperienza nella relazione con la Banca e darti la libertà di accedere ai tuoi rapporti come e dove vuoi: da computer, da tablet o da smartphone, con un nuovo Servizio Clienti a tua disposizione*. Entra ora in Bancaperta, metti in conto la libertà! Scarica l’App da Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni economiche e contrattuali di Bancaperta sono dettagliate nel foglio informativo “Bancaperta – Servizi bancari via internet” disponibile presso tutte le dipendenze e sul sito www creval.it nella sezione “Trasparenza”. *Servizio Clienti disponibile dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il Sabato dalle 8.00 alle 18.00.