12-2005 Marocco
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12-2005 Marocco
La redazione Il Sostegno On-Line del Progetto Prevenzione dell’abbandono minorile, sviluppo della salute e promozione dell’inclusione socio-educativa per bambini disabili a Rabat -Marocco Newsletter di aggiornamento sul progetto di Amici dei Bambini e OVCI in Marocco…e non solo Marhaba Bicum ovvero siate i benvenuti tra noi. Eccovi un nuovo numero dell’anno 2005, dalla nostra redazione estera, che entra direttamente numero 11 e 12 – Novembre e Dicembre 2005 Ovvero siate i benvenuti tra noi Se l’idea riscontra il Suo interesse e desiderasse aderire a questa iniziativa è necessario che comunichi la Sua e-mail all’indirizzo di posta nelle vostre case per tenervi aggiornati su quanto si elettronica del nostro ufficio: [email protected] affinché sta facendo in loco anche grazie al vostro aiuto e possa ricevere i prossimi numeri del notiziario. sostegno. La newsletter è comunque disponibile anche sul Ricordiamo ancora che Marhaba Bicum potrà arrivarvi comodamente a casa, sul vostro computer, se semplicemente vorrete segnalarci il vostro indirizzo e-mail; se invece ricevete il notiziario ma sito Internet di Amici dei Bambini, all’indirizzo www.aibi.it nelle pagine dedicate al progetto “Centro Lalla Meriem”. non lo desiderate, basta inviarci un messaggio all’indirizzo sottostante e verrete cancellati dal nostro indirizzario generale. Sommario 1. 2. 3. 4. Il nostro progetto in diretta su radio RTM La formazione di psicomotricità: un privilegio ed un’opportunità Un settimana indimenticabile: nasce l’associazione “CASA LAHNINA” Incontro speciale: una caravana di giovani al Centro Lalla Meriem 1 1. Il nostro progetto in diretta su radio RTM Grazie al nostro caro Dottor Benkhlafa il nostro progetto é stato trasmesso su radio RTM (Radio Television Marocaine). Dottor Benkhlafa conosce da tempo un giornalista della radio, Ahmed Saim, il quale gli ha comunicato la sua intenzione di realizzare una trasmissione sull’Iniziativa Nazionale di Sviluppo Umano (INDH). Visto che due importanti aspetti dell’Iniziativa sono la formazione e la disabilità, e visto che che stiamo conducendo una formazione sulla disabilità per gli insegnanti di classi integrate, il giornalista ha pensato bene di chiedere a Dottor Benkhlafa di presentare il progetto. Ci hanno concesso uno spazio di circa 5 minuti in cui io ho presentato il progetto e la formazione in corso, il Dr Benkhlafa ha spiegato in maniera piu’ dettagliata i contenuti della formazione e Mme Hossainy della Ligue ha concluso illustrando in maniera piu’ dettagliata le attività ed i risultati del progetto. Occorre sottolineare che la trasmissione era tutta in arabo quindi ho dovuto parlare in arabo, per fortuna Zakia e il medico mi hanno aiutata nella traduzione e nella pronuncia. La trasmissione è stata mandata in onda giusto nel momento in cui eravamo nel nostro ufficio in riunione con i genitori per la creazione dell’associazione. E’ stato un momento bellissimo, eravamo tutti concentrati ad ascoltare quando Mme Hossainy ha detto: “stiamo creando l’associazione Casa Lahnina”.... Immaginate la gioia delle mamme e del nostro unico papà: hanno fatto un urlo ed hanno applaudito con entusiasmo. Alessandra Braghini 2. La formazione di psicomotricità: un privilegio ed un’opportunità É molto difficile esprimere in poche righe le nostre impressioni e i nostri pensieri sulla formazione in psicomotricità. Possiamo affermare, dopo aver raccolto i pareri dei vari partecipanti che é stata una formazione ricca in tutti i sensi. Dall’altro canto, anche i formatori sono partiti molto soddisfatti e contenti del gruppo. I partecipanti al corso erano 29 e come già vi avevamo anticipato la nostra equipe, alcune persone del Centro Lalla Meriem ed altre della garderie della Ligue. Un gruppo molto disomogeneo e grosso. La paura era quella che i vari servizi facessero dei blocchi e che quindi si creassero tre grandi gruppi. In realtà grazie alla conduzione della formazione non ha permesso che si creassero questi blocchi, anzi la formazione é stata una grande occassione per mettersi in gioco, giocare, relazionarsi, aprirsi all’altro, liberarsi dal giudizio. É stata una formazione molto attiva e basata sull’azione, con alcuni rimandi teorici. I due formatori, Giulio e Tiziana, sono stati bravissimi e sono riusciti subito ad entrare in empatia con il gruppo, ad adattare il loro stile allo stile marocchino, a far passare con semplicità concetti abbastanza difficili. Ogni giorno che passava si percepiva sempre di piu’ l’unione del gruppo. Tutti i partecipanti venivano alla formazione proprio con il sorriso e con tanta voglia di fare ed apprendere. Ecco le impressioni di alcune ragazze sulla formazione: “ Ringraziamo tutti coloro che hanno organizzato questa formazione di psicomotrcità e in particolare l’AiBi, l’OVCI, il Centro Lalla Meriem, la Ligue Marocaine per la Protezione dell’infanzia – Comitato Rabat Salé e l’Unione Europea, cosi come Giulio et Tiziana, esperti psicomotricistii per il tempo e l’attenzione che hanno voluto dedicare al buon svolgimento della formazione. 2 Durante i quattro giorni di formazione di psicomotricità e grazie a Giulio e Tiziana, abbiamo potuto familiarizzare con le diverse tecniche di presa in carico psicomotrice (il disegno, il rilassamento, la creatività). Questa formazione ci ha permesso di: - sentire quello che il bambino in difficoltà (disabile) vive quotidianamente in assenza di comunicazione verbale e questo attraverso i giochi (passivo, attivo, osservatore) ; - Sapere osservare il comportamento di ogni bambino al momento del gioco con delle regole da seguire (per esempio non distruggere la casa dell’altro, etc) ; - Sapere creare diverse attività a partire dal semplice oggetto (stoffe, materassi, palle, cilindri, cubi…) esplorando lo spazio e il tempo ; - Saper scegliere il buon momento per rientrare in contatto con il bambino rispettando i suoi desideri. Questa formazione é stata per noi un privilegio ed un’opportunità molto favorevole che ci ha permesso di saperne di piu sullo sviluppo psicomotore del bambino (l’organizzazione dello schema corporale, l’organizzazione spaziale, l’organizzazione temporale, la distanza e la vicinanza, etc.) Ringraziamo sinceramente e ci auguriamo di vivere altre esperienze cosi utili per la nostra vita professionale. » Sara et Inass (fisioterapiste), Aicha (educatrice), Samia (ortofonista) 3. Un settimana indimenticabile: nasce l’associazione “CASA LAHNINA” Il 17 novembre si é svolta la grande giornata dedicata alle nostre famiglie, ai nostri genitori. L’appuntamento era per le 14h30, ma per sicurezza i genitori erano stati invitati per le 13h30. Quando siamo arrivate c’erano già almeno 60 mamme, alcune sole, altre con i loro bambini. Eravamo stupitissime perché non ci aspettavamo una puntualità tale. Pian piano la sala si é riempita, non c’erano piu sedie libere. Abbiamo contato circa 120 mamme e alcuni papa’. Già solo vedere la sala cosi piena di persone che hanno beneficiato e beneficieranno del nostro progetto era commovente! Stefania Lauri, responsabile dei contenuti del progetto, ha presentato il senso della giornata, poi ha ceduto la parola a Giulio e Tiziana (formatori di psicomotricità). Tiziana e Giulio hanno presentato l’importanza del gioco nel bambini in relazione con i genitori. La loro presentazione é stata un po’ difficile. Tuttavia molti genitori erano davvero coinvolti ed hanno preso coraggio e posto anche alcune domande ai formatori ed a Stefania. Poi verso le 16 la parola é passata a Luisella Fazzi, ed eravamo tutti commossi quando raccontava la sua testimonianza di mamma di un ragazzo disabile, ma anche di presidentessa di tutte le associazioni italiane di genitori di bambini disabili. É stato bello perché mentre parlava s percepiva la sua grande energia e sicuramente i genitori si sono sentiti subito legati a lei e capiti da lei. Dopo la riunione abbiamo preparato un piccolo buffet e ci siamo dati appuntamento con i rappresentanti dei genitori venerdi mattina, 18 novembre, al nostro ufficio. Durante questa giornata sono stati compiuti i primi passi verso la creazione dell’associazione di genitori. Erano presenti 7 mamme, tutte con un anticipo pazzesco. Luisella Fazzi ha parlato della sua esperienza nel campo associativo. E’ stata tecnica, ma comprensibilissima. Le mamme erano molto attente, molto motivate e non si facevano sfuggire una parola. 3 Le mamme hanno trovato anche un nome: “Casa Lahnina”, ovvero la casa tenera. Hanno pensato di mettere nel nome anche una parola italiana per far si che rimanga sempre il ricodo di chi li ha aiutati. Luisella ha sottolineato l’importanza dell’attenzione che bisogna dare ad ogni membro dicendo che “non bisogna perdere nessuno”. Sono state annunciate le regole per gestire l’associazione e ci siamo lasciati con l’impegno di ritrovarci ogni venerdi per preparare lo statuto e i documenti necessari per chiedere la registrazione legale dell’associazione. Le mamme hanno omaggiato Stefania e Luisella di due bellissimi regali e alla fine abbiamo sacralizzato la mattinata con una bellissima foto. Questa sarà una settimana da non dimenticare. La strada é ancora lunga e difficile, ma quello che conta é che il seme é stato piantato. Siamo sicure che la pianta germoglierà e crescerà forte e rigogliosa. Elena Magoni e Alessandra Braghini 4. Una caravana di giovani al Centro Lalla Meriem Dopo il successo dell’uscita alla foresta dell’Hilton con i giovani marocchini dell’associazione Caravans sans frontiere, abbiamo proposto loro di trascorrere una mezza giornata al Centro Lalla Meriem con i bambini abbandonati. Abbiamo fatto una riunione con i giovani per presentare il centro e le problematiche dei bambini abbandonati e abbiamo detto loro di organizzare il pomeriggio secondo le loro competenze e capacità. Il 17 dicembre i giovani di Caravans sono venuti a Les Orangers e insieme siamo partiti per recuperare materiale necessario alle varie attività. Tutta la caravana ha partecipato, coinvolti ed entusiasti per questa nuova iniziativa che abbiamo loro proposto. Mentre alcuni giovani preparavano il materiale, sono andata con alcune ragazze nelle maisons per aiutare les “mamans” a svegliare e preparare i bambini. Penso che sia stato molto emozionate ed utile per i ragazzi di Caravans sans frontière. Avevano mille domande da farmi.... I bambini all’inizio erano un po’ sospettosi, ma appena abbiamo pronunciato la parola giochi e festa si é 4 rotto il ghiaccio. Hanno partecipato bambini di tutte le età, da due a sei anni, ed anche alcuni bambini della “maison de la joie”. Abbiamo ragruppato tutti i bambini nella sala polivalente. I giovani di Caravans sans frontiere sono stati “travolti” dall’energia dei bambini che correvano da una parte all’altra della sala....Insomma alcuni dei bellissimi ateliers che avevano preparato per i bambini non sono stati fatti come l’atelier di pittura e quello delle fiabe. Ma si sono subito resi conto che non era importante il fare, ma l’essere li, lo stare insieme a quei bambini, abbracciarli, giocare con loro, ascoltarli, coccolarli.... Alla fine del pomeriggio eravamo tutti sfiniti. Il lunedi successivo due ragazzi dell’associazione tra cui il presidente sono venuti in ufficio per dirmi che questa prima esperienza con i bambini del Lalla Meriem li aveva fatti riflettere molto e che erano tutti pronti a ripeterla e a trascorrere un po’ del loro tempo libero con i bambini del Lalla Meriem. Speriamo che questa giornata eccezionale, sia l’inizio di una duratura collaborazione tra Amici dei Bambini e Caravans sans frontiere, ma sopratutto di una fruttuosa amicizia tra questi giovani e i bambini del Centro. Elena Magoni La redazione di “Amici dei Bambini” in Marocco: Elena Magoni, Alessandra Braghini, (volontarie di Amici dei Bambini e OVCI – la Nostra Famiglia) Sara Benabdallah (fisioterapista) Inass El Alaoui Mounir (fisioterapista) Aicha Khalloud (educatrice) Samia Oujjir (logopedista) 5