Soave Gini, le vecchie vigne regalano il miglior bianco

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Soave Gini, le vecchie vigne regalano il miglior bianco
Corriere di Verona Domenica 5 Ottobre 2008
Cultura & Tempo Libero 19
VR
Sedici le segnalazioni
Classico e recioto, le etichette dell’Est Veronese regine in libreria
EVENTI
E SPETTACOLI
CHE COSA
FARE
Vigneti Pioggia di premi per il Soave
Non solo Espresso. La zona del Soave ricorderà il
2008 per una vera e propria «vendemmia» di premi.
L’autoctono veronese è infatti protagonista su tutte
le principali guide di settore con 16 cantine
segnalate.
Sono infatti sei quest’anno le aziende del Soave che
si sono aggiudicate il «Tre Bicchieri», il prestigioso
riconoscimento della Guida Vini d’Italia 2008,
Gambero Rosso e Slow Food Editore.
«E’ un risultato molto importante – sottolinea Arturo
Stocchetti, presidente del Consorzio di Tutela Vini
del Soave – che premia l’intera area di produzione
del Soave. Del resto il Soave da diversi anni ormai
cavalca i gusti dei consumatori senza mai perdere
di vista la sua peculiarità di vino da vitigno
autoctono. Meno legno, più eleganza,
ridimensionamento del grado alcolico, coerenza tra
packaging e prodotto sono i parametri base per
avere alla fine un vino fedele alla sua natura. E’
questo l’identikit del vino 2009 che corrisponde in
pieno al Soave e che oggi viene premiato e tanto
apprezzato in maniera trasversale da consumatori di
ogni estrazione».
Si confermano cinque come lo scorso anno invece
le aziende del Soave che hanno ottenuto il massimo
riconoscimento – le cinque bottiglie – dalla Guida
dell’Espresso. E sono ancora cinque le etichette
premiate dalla Guida Vini Buoni d’Italia 2009, edita
dal Touring Club.
E.P.
Soave Gini, le vecchie vigne
regalano il miglior bianco
E’ al primo posto della guida 2009 dell’Espresso
2004 Allegrini e il Valpolicella Superiore
I rossi
Mithas 2004 Corte Sant’Alda.
«Il nostro risultato – dice Claudio Gini, che lavora sul campo ed è affiancato
nella gestione dell’azienda dai fratelli
Sandro, enologo, e Marta, responsabile
commerciale – parte da lontano. Abbiamo cominciato a produrre il "Contrada
Sono i cinque i
Salvarenza" nel 1989, è il vino al quale
rossi veronesi
siamo più legati, quello cui è stato dedipremiati: tre
cato il maggior impegno e che oramai
Amarone (Campo
conosciamo in ogni sfaccettatura. Il sedei Gigli 2004
greto delle uve di questo cru sta nell’anSant’Antonio,
zianità: i vigneti sui quali operiamo ci
Classico 2001 di
appartengono sin dal 1700 e la nostra
Zymè e Vigneto di
Garganega ha una vita media di 90 anni.
Monte Lodoletta
Il fattore-età è fondamentale e ci permet2003 di Romano
te di mantenere alta la qualità anche nelDal Forno), La Poja
le stagioni più difficili». Il Soave di Gini,
2004 Allegrini e il
affinato in una suggestiva cantina scavaValpolicella
ta nella roccia, è vino particolarmente
Superiore Mithas
strutturato (13,5 di gradazione, «non
2004 Corte
per tutti i giorni, da abbinare a pesci dal
Sant’Alda
gusto intenso, formaggi
stagionati, carni bianche») e viene prodotto in
quantità limitate, tra e 10
e le 12 mila bottiglie l’anno. «Tra un po’ dovremo
venderlo su prenotazione.
E’ sempre stato molto apprezzato dal pubblico e, oltre all’Italia, ha un buon
mercato negli Stati Uniti e Tre stelle Romano Dal Forno
Primo Il Soave classico Contrada Salvarenza Vecchie Vigne dei Claudio (sinistra) e Alessandro Gini ha ottenuto 19/20 punti
❜❜
Il segreto sta nell’anzianità:
i vigneti sui quali operiamo
ci appartengono dal 1700
❜❜
Tra un po’ dovremo vendere
il nostro vino, già molto
apprezzato, su prenotazione
nel nord dell’Europa».
Dalla Guida 2009 dell’Espresso, la viticoltura veronese esce comunque rafforzata nel suo insieme: oltre al singolo, il
«Contrada Salvarenza» appunto, è stata
premiata anche una «squadra», quella
dell’inossidabile Romano Dal Forno.
L’azienda di Illasi figura, unica veneta,
tra le migliori tredici (tre stelle) del panorama nazionale per il complesso della
sua produzione, in compagnia di numerosi toscani (Castello di Ama, Isole e Olena, Ornellaia, Siro Pacenti, Poliziano e
San Guido) e piemontesi (Giacomo Conterno, Gaja, Bruno Giacosa e Roberto Voerzio), degli altoatesini di Terlano e dell’abruzzese Valentini. A seguire, con due
L’acqua è fonte di vita,
non c’è vita senz’acqua
Acque
Veronesi
Lungadige Galtarossa 8, 37133 Verona
Tel. 045 8677444 - Fax 045 8677468
www.acqueveronesi.it
Buona, sicura ed economica. Queste sono le
l’euro l’anno. Per bere due litri di acqua al giorno, la
caratteristiche che identificano sotto ogni aspetto
quantità minima consigliata dai medici, una persona
come una delle migliori d’Italia l’acqua che viene
paga mediamente ad Acque Veronesi S.c.a. r.l.,
erogata da Acque Veronesi S.c.a r.l. La società
meno di 0,30 euro all’anno, precisamente 0,292.
consortile a totale proprietà idrica che serve 69
Per acquistare la stessa quantità d’acqua al
Comuni veronesi, compresa la città, e con le sue
supermercato ne deve invece spendere 73. Un dato
270.000 utenze è la più importante realtà del
eclatante in sé, e che non è meno rilevante anche a
servizio idrico integrato dell’intero Nord-Est. Dal
fare il paragone non solo con le tariffe di erogazione
punto di vista della bontà parlano chiaro le analisi
dell’acqua ma aggiungendo ad essa anche le tariffe
che vedono per i parametri principali l’acqua
di fognatura e depurazione, ovvero i costi che si
veronese essere migliore della buona parte di quelle
trovano nelle bollette la maggior parte degli utenti di
che vengono erogate in Italia. La sicurezza della
Acque Veronesi. Mediamente con queste tre voci si
risorsa idrica riveste un ruolo fondamentale in
pagano 0,00098 euro al litro, ovvero 0,715 euro
Acque Veronesi: le acque potabili sono infatti
all’anno. Sono queste le tariffe più basse della
oggetto di ben 40.000 analisi all’anno, le più
regione. Commenta soddisfatto Guido Cuzzolin
rilevanti delle quali sono a disposizione sul sito
Presidente della società: "Acque Veronesi è oggi la
internet www.acqueveronesi.it. Analisi che vengono
più importante realtà del triveneto per il servizio del
svolte da un laboratorio interno certificato da un
ciclo integrato dell'acqua. Gestisce 2.100 chilome-
ente autonomo ma che sono soggette anche al
tri di rete fognaria e 47 impianti di depurazione e
controllo degli enti pubblici, in particolare l’Ulss e
serve 720 mila utenti. La risorsa idrica è un bene
Arpav. Dal punto di vista economico, infine, chi si
per tutti e noi stiamo lavorando per far in modo che
disseta con l’acqua di rubinetto risparmia più di 70
sia gestita al meglio"
Acque
Veronesi
stelle, ecco un altro drappello di big scaligeri: Allegrini, Inama, Pieropan, Quintarelli, Suavia e i fratelli Tedeschi.
Tra le varie classifiche vanno poi segnalati il Recioto della Vapolicella 2005
di Trabucchi, secondo miglior vino rosso dolce; il Custoza 2006 Superiore Amedeo della Cavalchina, il Bardolino Classico Autupnus 2006 Colle dei Cipressi e il
Lugana Superiore Molceo 2006 di Ottella inseriti nella lista dei 50 outsider; e infine il Soave Classico San Michele 2007
di Ca’ Rugate, miglior veneto nel rapporto qualità/prezzo: non oltre gli otto euro
a bottiglia. Di questi tempi una segnalazione da non dimenticare.
Stefano Alfonsi
Informazione pubblicitaria
E’ veronese il miglior vino bianco italiano dell’anno secondo la «Guida
2009» dell’Espresso appena uscita in libreria e in edicola. Il Soave classico Contrada Salvarenza Vecchie Vigne 2006 prodotto dall’azienda agricola Gini di Monteforte d’Alpone ha infatti conquistato,
in base al parere degli esperti, il primo
posto nella categoria (19/20 il punteggio
raggiunto) alla pari con il friulano Sacrisassi Le Due Terre e al piemontese Langhe Bianco Hérzu di Ettore Germano.
Riconoscimento significativo tanto
per i produttori quanto per un territorio
costretto ad un lungo e difficile inseguimento nei confronti della «cugina»
Valpolicella e che da qualche tempo ha
iniziato a prendersi importanti rivincite.
La conferma arriva scorrendo l’elenco
dell’eccellenza (dai 18/20 in su) della guida dell’Espresso: alle spalle del Contrada
Salvarenza si trovano a 18,5 il Soave
Classico 2007 Monte Carbonare di Suavia e a 18 il Soave Classico 2006 Staforte
dei fratelli Pra e il Soave Classico Superiore 2006 Foscarin Slavinus di Monte
Tondo.
Cinque invece le presenze scaligere
tra i migliori rossi, nessuno però superiore ai 18/20: tre gli Amarone premiati
(Campo dei Gigli 2004 della Tenuta Sant’Antonio, Classico 2001 di Zymè e Vigneto di Monte Lodoletta 2003 di Romano Dal Forno) cui si aggiungono La Poja