Graffiti: arte con linguaggio di strada

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Graffiti: arte con linguaggio di strada
Graffiti: arte con linguaggio di strada
Graffiti: arte con linguaggio di strada
I poliziotti li umiliano, i vicini li temono e sparano loro, i “piedreros” (consumatori di crack) li
spaventano benché condividano la notte con essi. Tuttavia, non c'è pericolo che detenga i
grafiteros da questa febbre quasi assuefattrice e vandalica di dipingere pareti. Abbiamo visto
come, negli ultimi anni, c'è stato un flusso di graffiti nella città di Caracas e perfino a difesa dei
comuni. Ma la cosa più interessante è come il graffiti non è più un mero mezzo di lasciare
messaggi per i passanti. Oggigiorno è considerato un linguaggio che ha invaso la pubblicità, la
televisione, il design grafico ed i videogiochi.
Allora, i grafiteros sono criminali o artisti?
La natura criptica dei messaggi graffitati molte volte ci ha portato a considerarli macchie,
sporcizia. Per consentire di comprendere il codice visuale del graffiti, torniamo alla sua origine.
Il graffiti è parte del hip-hop, un fenomeno sociale che si ubica a New York negli anni settanta
dove la discriminazione sociale, i ghetti, le guerre tra bande generano una serie di espressioni
urbane: il rap, la breakdance e l'uso di codici di abbigliamento come i vestiti larghi, bandanas e
catene di oro. Lì si inserisce il graffiti hip-hop una specie di crociata territoriale. Un simbolo che
demarca presenza, controllo e dominio di un'area, molte volte per il traffico di droghe.
Secondo il lavoro di investigazione l'estetica del graffiti di Jesús de Diego dell'Università di
Saragozza, Spagna, ci dà una chiara pista di quello che intuivamo: “Il graffiti hip-hop è un chiaro
esponente delle nuove strategie creative prodotte nelle città alla fine del XX secolo, e molto
probabilmente, sta già condizionando il futuro di nuove pratiche artistiche."
Non a caso importanti grafiteros come Keith Haring o Basquiat (entrambi newyorkesi ed
entrambi morti) sono parte dello stablishment artistico.
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Trenta anni dopo
A differenza delle scritte politiche ed i messaggi di protesta che sono anonimi, i graffiti
come espressione urbana cercano piuttosto la fama, il loro principale messaggio è una
firma autografa o tag. Ed in questa ricerca per impadronirsi degli spazi più visibili si è
sviluppato un codice di onore: non puoi dipingere sopra ad un altro, devi rispettare coloro che
dipingono da tempo, devi formare un crew, avere il tuo nome e creare un tag. Violare queste
normative equivale ad un insulto e frequentemente si risolvono con scontri.
Il graffiti ha migliaia di detrattori: c’è chi considera i grafiteros delinquenti e per ciò sono
perseguitati dalla polizia; per altri, invece, c’è un'altra lettura di questa espressione giovanile o"
arte urbana", in una certa maniera trasforma un spazio in un altro, dà vita a qualcosa che non
l'aveva, ricorda che qualcuno è stato in quel posto, risveglia spazi che erano addormentati.
Tra i grafiteros o graffers ci sono due gruppi chiaramente distinti: quelli che fanno graffiti
"tradizionali" riferiti all’origine hip-hop (tags, bombas y piezas) e quelli che appartengono alla
corrente "post-graffiti" o street art, che i primi considerano come una “mariconada= cosa da
omosessuali"
Glossario:
GRAFFITI TRADIZIONALE (hip-hop)
TAG (Tagas): firma semplice fatta con caratteri grossi o con spray di un solo colore. Anc
he con etch bath (acido per vetri), con pittura da scarpe o con una lima, o qualunque cosa che
lasci una traccia...
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BOMBA (bombing come verbo)
(o THROW UP): lettere fatte con due o pochi colori. Si fanno molto rapidamente e per questo
motivo sono
considerate "bombe".
PIEZAS: insegne grandi e complesse, con più di 3 colori. Con dettagli come ombreggiature,
bordi, lucentezze. Molte volte si usano sfondi di colore fatti con rullo e su questo si dipinge con
lo spray.
GRAFFART (Street art)
STENCIL: disegni fatti con solette, molte volte di cartoncino, plastica o cartone.
CUTS: raffigurazioni fatte con ritagli di carta uniti con colla.
STICKERS: decalcomanie o cartelli semplici.
ARTFAGGOT: nome dispregiativo per identificare disegni di personaggi generalmente
fatti con spray.
Anche lo street art sta dentro questa categoria. Per alcuni
questo è un
caraqueñismo =tipico di Caracas.
A.K.A (also known as): Alias (anche conosciuto come…)
BREAKER: ballerino, di breakdance.
CREW (anche"CRU") gruppo che lavora insieme e firma con iniziali di un messaggio
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comune (per esempio, CMS:
miei avanzi).
Cómanse mis sobras = Mangiatevi i
DJ: disc-jockey.
GRAFFER: graffitaro.
KING: il re del posto, la persona che ha fatto più graffiti, o che gli è dovuto rispetto per
anzianità.
MC: cantante di hip-hop, rapper.
MOVIMIENTO( Movida o Corrente): la comunità di scrittori di graffiti, un gruppo chiuso di
creazione culturale con norme proprie di comunicazione interna.
Dicono di avere una" filosofia", uno stile di vita legato ad un determinato tipo di musica ed
alcune norme.
TOY: Novizio… o qualcuno che nonostante sia nel campo da molto tempo non ha al suo
attivo né quantità di opere né qualità.
O qualcuno che dice essere grafitero benché in
realtà non lo prenda sul serio.
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