Tradito da quel torrente Puma muore in vacanza
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Tradito da quel torrente Puma muore in vacanza
NOVA MILANESE Tradito da quel torrente Puma muore in vacanza • Davide Menti avrebbe compiuto 17 anni il prossimo 8 settembre. Un traguardo che non supererà . Una carica di energia quella di «Puma», come veniva chiamato dagli amici ancora oggi increduli di fronte a questa tragica scomparsa. Gli stessi amici che fino allo scorso lunedì hanno condiviso con lui tante avventure ed esperienze. L'ultima, la vacanza estiva a Marzocca, a Senigallia, insieme al gruppo adolescenti dell'oratorio. Quella precedente come educatore con i bambini di quarta e quinta elementare al mare. Fino allo scorso lunedì Davide era uno del gruppo dei 60 ragazzi di Nova che hanno animato le spiagge delle Marche. Uno del gruppo che non rimaneva nell'anonimato. Anzi. La sua personalità emergeva. Il sorriso sempre sul volto, l'entusiasmo e l'energia traspiravano in ogni sua azione. «Puma» emergeva. Emergeva con la sua carica esplosiva. Sempre allegro e sorridente, non faceva passare inosservata la sua presenza, neanche quando con l'i-pod ascoltava il suo «J-Ax». «Puma» era sinonimo di sorriso e palla da basket. Quel soprannome nessuno gliel'ha più tolto da quando, nella prima fase dell'adolescenza, indossava sempre magliette sportive del noto marchio che ormai lo identificavano. Quel sorriso sempre presente sul viso, raggiante e contagioso, impossibile non resistergli. E poi la palla da basket. Una passione per il basket che non abbandonava mai, neanche in vacanza. Anche nella settimana passata con gli amici dell'oratorio a Marzocca era emersa, tanto da sfidare tutti per vedere chi era il migliore. E in questo era proprio un puma. In ogni sfida tirava fuori la grinta e la tenacia per dimostrare che lottava per conquistare il canestro. «Puma» era uno che lottava, che non si tirava mai indietro.La vacanzina a Marzocca nel gruppo della pastorale giovanile ha segnato la conclusione del suo percorso da adolescente e l'inizio di quello da 18enne. Un percorso che la classe del 1995 di cui faceva parte intraprenderà senza una delle colonne portanti. Un gruppo unito che passo dopo passo ha vissuto le tappe proposte lasciandosi trasportare dai più grandi. Davide insieme ai quattro moschettieri, gli amici inseparabili con cui condivideva tutto, era uno dei trascinatori. La perdita di Davide lascia un vuoto anche tra i banchi di scuola. A settembre al liceo sportivo Majorana la classe quarta piangerà la mancanza del compagno che se ne è andato quel tragico giovedì.