Hotel Chetzeron - Tobler Domotecnica SA

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Hotel Chetzeron - Tobler Domotecnica SA
Esempi dalla pratica
Lavori di costruzione nell’ala est dell’hotel Chetzeron: in mezzo al paesaggio innevato l’enorme gru ha un aspetto quasi surreale.
Hotel Chetzeron: Stramax R25
a 2112 metri di altitudine
Nel seguente reportage vi raccontiamo del luogo in cui i montatori si recano sul
cantiere con gli sci. L’hotel Chetzeron, attualmente nella seconda fase di
ampliamento, si trova sopra la località di Crans-Montana e offre agli ospiti molta
qualità e regionalità. E grazie a Stramax R25 anche il massimo comfort
climatico.
S
ull’ampia
terrazza
dell’hotel
Chetzeron, gli sciatori si sono
messi comodi: infagottati in calde
coperte di lana e baciati dai raggi del
sole, sui loro lettini si godono la tranquillità a 2112 metri di altitudine. La vista panoramica sulle cime del versante
opposto della valle, fra le quali si stagliano anche il Cervino e il Monte
Bianco, è davvero mozzafiato. Nel fondovalle, il Rodano segue il suo percorso
come un nastro argentato.
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Comfort alberghiero a 4 stelle
nella ex stazione della funivia
Con la sua distintiva facciata in sasso,
l’albergo Chetzeron si contrappone al
bianco delle piste da sci. A questa altitudine l’enorme gru ha un aspetto quasi surreale. Formalmente la costruzione ricorda una stazione di funivia. Non è un
caso: infatti fino pochi anni fa qui entravano e uscivano le cabine. Dove in passato l’enorme puleggia di rinvio rispediva
a valle le cabine, in futuro sorgeranno la
hall e la ricezione del nuovo albergo.
Di tutto questo non si vede ancora
molto, perché la sezione centrale dell’edificio si trova ancora nel suo stato originario e al momento serve da deposito
per il materiale da costruzione. L’ala
ovest, realizzata già nel 2009, ospita tre
suite e una junior suite, il ristorante, il
lounge bar e una generosa terrazza. Chi
in una bella giornata da trascorrere sugli sci desidera godersi qui la sua pausa
pranzo trova posto solo se ha prenotato
un tavolo. Dal canto loro, gli ospiti si accorgono a malapena che l’ala est dell’al-
Dalla scelta dei materiali al menu: tutto è incentrato sulla regionalità.
bergo è in piena fase di costruzione. Entro l’estate 2014, la nuova ala accoglierà
dodici camere per gli ospiti e tre camere
per il personale.
Stramax R25 ha convinto
«La stagione sciistica 2012/2013 è cominciata con un preopening. L’avvio è
stato fulminante e le quattro camere
sono prenotate senza eccezione per
tutto il resto della stagione», afferma
Stefano Bracaccini, capoprogetto per
conto dell’impresa generale SD Construction di Losanna. Il fatto che al momento della nostra visita di inizio aprile
i lavori siano già così avanzati è grazie
non da ultimo alla Tobler Domotecnica
Barriere linguistiche superate grazie ai programmi
di traduzione: Alain Zingg, capo-progetto Stramax
R25 alla Tobler, Stefano Bracaccini, capoprogetto
alla SD Construction e David Bonfanti anche di SD
Construction
SA, responsabile della posa in opera di
circa 550 metri quadrati di riscaldamento a pavimento del tipo Stramax
R25. «Già nel mese di ottobre abbiamo
trasportato fin qui il materiale con l’ausilio di autocarri, una trentina di pallet
in tutto. In inverno è possibile raggiungere l’albergo solo con la funivia e una
marcia di 20 minuti, oppure a bordo di
un battipista», spiega Alain Zingg, capoprogetto della Tobler per Stramax R25,
che in tenuta da sci ci fa visitare il cantiere.
Il sistema Stramax R25 offre tutta
una serie di vantaggi supplementari che
incidono positivamente sui lavori di costruzione. A differenza altri sistemi di
riscaldamento a pavimento, l’R25 non
richiede ad esempio di un massetto cementizio. Stefano Bracaccini spiega
perché questa particolarità favorisce
avanzamento dei lavori: «A causa del
freddo, in inverno non è possibile cementare. Ma con questo sistema la questione non si pone nemmeno, tenuto
conto che si utilizza una massa di livellamento a indurimento molto rapido.» Il
pavimento è praticabile a pieno carico
dopo sole 24 ore. Se si aggiunge il brevissimo tempo di posa in opera, con
Stramax R25 i tempi di realizzazione si
accorciano di circa 30 giorni, in buona
parte perché viene a mancare il tempo
di essiccazione. Un altro asso nella manica di Stramax R25, soprattutto in caso
di locali bassi, è la sua stratigrafia di soli
25 mm. Poi c’è l’aspetto del comfort climatico: i tubi vengono posati in modo
fitto appena sotto la superficie del pavi-
mento, il che consente un funzionamento estremamente economico con
basse temperature di esercizio, ma anche tempi di reazione molto brevi.
«Quando gli ospiti dell’albergo regolano
la temperatura nelle camere sentono la
differenza nel solo giro di un’ora e questo, in montagna, è particolarmente im-
Stramax R25
Stramax R25 è una stratigrafia del
pavimento con riscaldamento integrato. Incluso lo strato di ripartizione
del carico e l’isolamento anticalpestio lo spessore è di soli 25 mm. Le
lamelle di alluminio integrate garantiscono una distribuzione uniforme
del calore che a sua volta consente
un funzionamento economico a
bassa temperatura e garantisce un
clima interno gradevole. Tutti gli elementi del sistema di riscaldamento
non sono visibili, a beneficio di una
totale libertà creativa per gli architetti. Stramax R25 lascia inoltre
aperte tutte le opzioni per quanto riguarda il rivestimento finale: pietra
naturale, parquet, materiale sintetico, piastrelle ceramiche o moquette.
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Posa degli elementi isolanti profilati, inserimento dei tubi multistrato nelle scanalature, pulitura a fondo e stesura della massa poliuretanica di livellamento a
indurimento rapido. Dopo sole 24 ore, il pavimento è praticabile.
portante», sottolinea David Bonfanti
della SD Construction.
Affiatato team di montaggio di
Tobler
La qualità è garantita anche dal fatto
che Tobler si presenta sul posto con i
propri montatori che si occupano della
posa. I responsabili del montaggio di
Tobler hanno impiegato soltanto tre settimane per mettere in opera i 550 metri
quadrati del sistema Stramax R25. Gli
elementi profilati isolanti con lamella
termoconduttrice integrata, prefabbricati nella dimensione 120 per 60 centimetri vengono tagliati in loco e posati
su tutta la superficie del pavimento, sul
quale è stato precedentemente applicato un adesivo livellante a base cementizia. In seguito, nelle scanalature vengono inseriti i tubi multistrato impermeabili alla diffusione. Qui è richiesta la
massima pulizia perché altrimenti la
massa di livellamento a base di poliuretano, versata direttamente sugli elementi profilati, non aderisce. Si capisce
subito che non è la prima volta che le tre
persone del team di montaggio della Tobler lavorano insieme. Ogni fase di lavoro è perfettamente sincronizzata e le
parole non servono.
Il calore viene fornito da un riscaldamento a pellet. Il deposito pellet installato ha una capienza di 100 metri cubi,
sufficiente per tutto l’inverno. In futuro
dei collettori solari copriranno gran
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parte del fabbisogno di acqua calda. E
un giorno dei moduli fotovol-taici forniranno almeno una parte dell’elettricità
necessaria.
Accento sulla regione
La parte architettonica è stata affidata
allo studio actescollectifs, i cui uffici si
trovano a Sierre e a Losanna. Il loro concetto si basa sulla regionalità. Le pietre
per la facciata, ad esempio sono state
raccolte in un raggio di circa tre chilometri dall’albergo. Le pietre per le camere e i bagni provengono invece da StLéonard, una località nelle immediate
vicinanze. La quercia utilizzata per i rivestimenti delle pareti è a sua volta di
origine svizzera. La filosofia di utilizzare
prodotti regionali arriva fino al menu
del ristorante, dove spiccano ad esempio il piatto rustico vallesano o la tradizionale torta ai porri.
Al cantiere con gli sci
Un cantiere situato a oltre 2000 metri di
altitudine nel bel mezzo di un comprensorio sciistico: una situazione alquanto
inconsueta sia per Alain Zingg di Tobler,
sia per l’impresa generale SD Construction. «Al mattino i montatori e gli installatori arrivano al cantiere con gli sci. Un
tragitto a dir poco inusuale per recarsi al
lavoro», afferma Stefano Bracaccini, che
per questo progetto ha espressamente richiesto alle sue ditte di subappalto collaboratori che sapessero sciare. Per Alain
Zingg la sfida non era costituita solo
dalle dimensioni del progetto, ma anche
dalla lingua: «Ma grazie alle applicazioni
di traduzione dell’iPhone siamo riusciti a
superare anche le barriere linguistiche.»
Grazie all’ottimo lavoro di squadra
da parte di tutti partner coinvolti e all’utilizzo ben ponderato di materiale da costruzione di prim’ordine, i lavori procedono regolarmente. Non vi sono dunque
più ostacoli in vista dell’apertura ufficiale dell’albergo e del ristorante prevista per l’estate 2014.
Impresa totale
SD Société Générale de
Construction Lausanne SA
Rue du Grand-Pré 4/CP
1000 Losanna 16
Telefono 021 623 31 55
www.sdconstruction.ch
Installatore
GD Climat SA
Rue de l’Aéroport 7
1950 Sion
Telefono 027 322 74 63
www.gdclimat.ch
Architetto
actescollectifs architectes SA
Avenue du Rothorn 2
3960 Sierre
Telefono 027 456 87 75
www.actescollectifs.ch