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Finalmente il sole è arrivato. Naturalmente la mattina c'è sempre quella nebbiolina e il cielo è coperto ma verso le 10.30/11,00 "it clears up" come dicono gli inglesi, il cielo si apre e tutti siamo contenti. I ragazzi comunque sono in shorts o Bermuda e con le felpe a portata di mano quando servono. Ci sono giornate piu' ventose di altre ma al sole si sta bene. Santa Cruz si trova come sapete a Nord della Baya di Monterey è una stazione balneare che unisce i piaceri dello shopping a quelli del Surf. Si passa infatti tranquillamente dalle giostre e le montagne russe del parco dei divertimenti sulla spiaggia (Santa Cruz Beach Boardwalk) dove andremo domani pomeriggio dopo la scuola, alla ricostruzione della Missione spagnola sulla collina. Programma svolto in questa seconda settimana. Lunedi infatti dopo le lezioni nei locali dell'Universita' della California in centro di Santa Cruz, i ragazzi hanno avuto una lezione di storia per illustrare la nascita di Santa Cruz, prima sotto gli spagnoli, poi i messicani e infine gli americani. I Conversation partner americani ci hanno quindi portato nel pomeriggio a vedere la Missione di Santa Cruz sulla collina con una bella chiesa circondata dalle case della Missione con un'architettura di stile spagnolo/messicano, abbiamo proseguito a piedi nel centro della città dove si trova la Pacific Avenue che dal nome si capisce che conduce verso l'Oceano. E' una lunga strada piena di negozietti,ristoranti , 2 cinema e gente anche strana che passeggia, abbiamo notato due signore forse mamma e figlia per es. con 2 pitoni intorno alle spalle, un signore in carrozzella con il cappello del Mago Merlino, un violinista con un coniglietto sulla testa ecc. Ci sono murales sparsi per la città che rappresentano gli eventi storici piu' significativi della città. Sono dei tasselli di mattonelle colorate o dei dipinti con colori molto accesi che ricordano la pittura messicana. Dopo questa lunga passeggiata assaporando l'atmosfera allegra della città siamo tornati a scuola dove ci attendevano o le famiglie o i van organizzati dalla scuola per il trasporto in famiglia. Le serate sono in famiglia e naturalmente ci sono dei ragazzi che vengono portati fuori tutte le sere o da amici o a fare una passeggiata, altri stanno in famiglia. Martedi' la mattina a scuola nel pomeriggio passeggiata lungo la costa, uno scenario di grande bellezza naturale, da spiagge con onde adatte per il surf, dal molo che si spinge sull'oceano dove sostano sotto i pontili le foche, i leoni marini, pellicani sul pontile e gabbiani. Era una bellissima giornata, un sole caldo e molti gabbiani erano sulle case del pontile, sembrava di vedere una scena del film "Gli uccelli" di Hitchcock, infatti quel film è stato girato a Santa Cruz. Abbiamo ammirato le scogliere a strapiombo in alcuni punti della costa dove c'e un arco tra le rocce che sembra un ponte chiamato infatti Natural Bridge, popolato da uccelli marini. Abbiamo visitato il Faro che ospita il Museo del Surf arroccato sul bordo di una falesia. Dall'alto abbiamo assistito alle evoluzioni dei surfisti sulle onde che s'infrangevano contro le rocce e rimanevamo colpiti dalla loro bravura. Lungo la costa della ns passegggiata c'è una pista ciclabile, gente che fa jogging e le classiche tipiche case in legno colorato che sembrano dei Bed and Breakfast tante sono le finestre e i Bow windows e le camere. Soddisfatti di questa passeggiata naturalistica di 4 miglia siamo tornati in centro per ritornare in famiglia. Mercoledi' abbiamo provato noi l'emozione di fare una specie di surf usando le tavole solo come galleggianti in quanto le onde non erano cosi' affidabili. Hanno indossato le mute in quanto l'acqua era gelida, c'erano i safeguard, le insegnanti esperte surfiste che controllavano gli intrepidi ragazzi che affrontavano il gelo dell'oceano e l'emozione di cavalcare le onde. Altri sono rimasti sulla spiaggia in costume a godersi il sole. Giovedi' tutto il giorno a San Francisco che dire è proprio una città fantastica. Dalle casette a due piani si scende dalla collina e si ha questo insieme di grattacieli e villette che si affacciano sull'Oceano con l'imponente Golden Gate Bridge da lontano ancora coperto un po' dalla nebbia,ma quando siamo arrivati sul piazzale era completamente inondato dai raggi del sole e si stagliava in tutta la sua bellezza e imponenza. Tutto intorno c'è un parco con un tripudio di fiori alcuni dei quali profumatissimi e che da noi non crescono. Abbiamo attraversato il ponte con un vento micidiale ma cosi' emozionati da quella vista sulla baia che non lo sentivamo. Nel 2012 il ponte compie 75 anni. Siamo andati poi al Pier 39, una zona turistica piena di negozi di souvernir e ristoranti e l'onnipresente Hard Rock Cafè dove i ragazzi si sono fiondati appena liberi. Sul pontile le foche e i loro marmocchi si crogiolavano al sole. Hanno mangiato il loro packed lunch e poi il pullman li ha portati a Union Square vicino al Financial District. Grattacieli con le forme piu' strane e la Transamerica Piramide che è diventato uno dei Landmark della città. Chinatown nelle vicinanze con tutti i loro negozi pieni di cianfrusaglie, ristoranti e case colorate, palloncini, lanterne ecc. Questa Union Square è circondata da una marea di negozi da Tiffany a Abercrombie, Calvin Klein ecc quindi 2 ore di shopping sfrenato e poi a csa con negli occhi il tramonto sull'isola di Alcatraz e sul Golden Gate. Venerdi scuola mattina e pomeriggio per recuperare. Sabato un Outlet fuori cittä e poi a Minterey sul Molo pieno di barche a vela, gabbiani, otarie, barche da crociera che ti portano a vedere il passaggio delle balene quando è la stagione altrimenti giro della Baia. Monterey è stata la prima capitale della California è un grazioso paesino sulla costa e venne fondata dagli spagnoli nel 1770. In centro città infatti si vedono ancora edifici spagnoli,messicani e americani coloniali Robert Luis Stevenson ha vissuto anche qui e John Steinbeck autore di Vicolo Cannery e Pian della Tortilla scrisse di Monterey come cittadina di pescatori e di stabilimenti per inscatolare le sardine. Domenica in famiglia Un cordiale saluto. Adriana Festa