Euro 2016 - Press Room - Vente

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Euro 2016 - Press Room - Vente
Euro 2016:
l’identikit del tifoso italiano
tra portafortuna e rituali scaramantici
La ricerca di Survey Lab svela il profilo dei tifosi italiani tra scaramanzia e rituali pre-partita.
Gli Euro 2016 e internet: antidoto e diversivo
Milano, giugno 2016
Per molti una passione, per altri un passatempo: che il calcio sia lo sport più amato dagli italiani non è un
mistero. Ma se durante l’anno i risultati delle partite interessano solamente i tifosi più accaniti, eventi
internazionali come gli Europei 2016 accendono l’interesse di tutti: secondo un’indagine di vente-privee,
pioniere e leader delle vendite-evento online, il 75% degli italiani seguirà le partite di Euro 2016, una
percentuale di tre punti più alta rispetto alla media europea.
Ma come si tiferà in Europa? vente-privee ha tracciato l’identikit del tifoso individuando tra gli italiani due
categorie: i “giocatori” e gli “allenatori”, tra oggetti scaramantici, rituali e abitudini ricorrenti.
Identikit del tifoso: “il giocatore” e “l’allenatore” a seconda dell’età
In Italia si sa, siamo tutti un po’ allenatori, alle partner spesso non resta che assistere a balletti concitati davanti
alla tv con il sospetto che lo spirito di qualche vecchio giocatore o allenatore si sia impossessato del proprio
compagno. Ma i dati che emergono dalla ricerca di vente-privee rincuorano un po’ tutti: è semplicemente la
normalità. I tifosi italiani infatti sviluppano atteggiamenti differenti a seconda dell’età, si possono quindi
distinguere due categorie ben precise: i “giocatori”, con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni e gli
“allenatori”, con un’età tra i 41 e i 65 anni. Due categorie con attitudini, approcci e modalità completamente
opposte di vivere e assistere ai match.
La prima categoria, quella dei “giocatori” s’infiamma in genere di più rispetto a quella dei più maturi (30%): i
giocatori sono infatti molto più impulsivi (63% vs 33% dei 41-65 anni) e soprattutto maturano il desiderio non
troppo recondito di entrare in campo per giocare in prima persona la partita (46%). Le due categorie di tifosi si
differenziano anche a proposito della compagnia con cui assistere ai match della propria nazionale: il 55% dei
“giocatori” preferisce vederla in compagnia di amici e per questo si prepara con scorte di birre in frigo e altro
(55% vs 30% dei 41-64 anni). Una categoria che ha le idee altrettanto chiare anche quando si tratta di indicare
con chi non vorrebbe mai assistere ai match: il 30% di loro detesta guardare le partite importanti con un tifoso
di una squadra avversaria, liti e guerriglia sarebbero infatti dietro l’angolo.
Se quindi i più giovani dimostrano atteggiamenti più impulsivi davanti al calcio e amano condividere il tifo e
l’entusiamo con gli amici, i dati della ricerca vente-privee dimostrano che con la maturità gli uomini sviluppano
caratteristiche completamente opposte, diventando quindi “allenatori”. Il 27% dei tifosi italiani tra i 41 e i 65
anni, dimostra infatti atteggiamenti da allenatore: durante le partite supporta la squadra consigliando tattiche
(vs 18% dei 18-40 enni) chiudendosi in atteggiamenti zen e meditativi. Il 26% di essi inoltre desidera guardare
i match in completa solitudine e non apprezza invece in alcun modo la presenza della propria compagna (10%).
Tra “giocatori” e “allenatori” l’indagine di vente-privee fa emergere inoltre che a guardare le partite di calcio
non saranno solo gli uomini, le donne italiane infatti non solo supporteranno la nazionale, ma si rivelano ancora
più passionali degli uomini: il 45% vive le partite con maggiore coinvolgimento emotivo, arrabbiandosi e
Ufficio Stampa vente-privee.com® – Federica Beneventi – [email protected] – tel. 02 62001308
Ketchum – Silvia Cattaneo, [email protected] – tel.02 62411935– Elena Langiu, [email protected] - tel.02 62411962
innervosendosi, il 30% di loro prende addirittura le ferie per non perdere nemmeno uno scontro
internazionale.
E in Europa come si tifa? In Francia il 39% dei tifosi ha affermato di vivere le partite con stress, più positivi i
tedeschi, il 73% vive i match con gioia, più inquieti inglesi e spagnoli, il 36% e il 65% vive infatti le partite con
inquietudine e nervosismo.
Euro 2016 e i portafortuna: oggetti e rituali scaramantici
Cornetti rossi, quadrifogli e tanto altro: il calcio e la scaramanzia fanno rima da sempre. I portafortuna e i rituali
scaramantici investono il mondo del calcio a 360° coinvolgendo giocatori, allenatori e coloro che assistono alle
partite da casa. Alcuni rituali come il bacio della testa di Zidane, così come il lancio dell’acqua benedetta di
Trapattoni, sono ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Un’efficiacia ancora più forte se associata
agli italiani, popolo di scaramantici per eccellenza. Secondo i dati della ricerca di vente-privee però, in occasione
degli Euro 2016, solo il 6% degli italiani utilizzerà portafortuna, il 94% invece farà rituali e gesti scaramantici
prima e dopo le partite.
Ma quali sono gli oggetti portafortuna più utilizzati? Per il 44% degli intervistati il cornetto rosso ha ancora la
meglio, seguito per il 12% dalle maglie dei vecchi giocatori e per il 7% da un vecchio pallone.
Per non parlare delle abitudini più ricorrenti per entrare nel mood pre-partita, gli italiani a questo proposito
hanno le idee piuttosto chiare: per il 67% degli intervistati sedersi sempre allo stesso posto mentre si guarda un
match rappresenta probabilmente il migliore e più efficace fra i rituali scaramantici, mentre il 33% arriva
persino a non radersi la barba per l’intera durata del campionato sperando che una tale rinuncia possa
richiamare sulla squadra il migliore dei buoni auspici. E le donne? Se per il 25% delle intervistate mettersi ai
fornelli e cucinare manicaretti può rappresentare un buon espediente per sciogliere la tensione, il 33% invece
tenta di vincerla preparandosi con trombette per emulare il vero tifo da stadio in caso di goal.
Euro 2016 online: internet alleato e diversivo
Rituali scaramantici e oggetti portafortuna dimostrano come ormai eventi internazionali come gli Europei
esulino dal calcio in sé, riunendo un pubblico molto più vasto che per questi momenti sente ancora di più
l’appartenenza alla propria maglia. Con l’avvento di internet questa sensazione si è maggiormente amplificata:
basta infatti una connessione per guardare un match in qualsiasi posto, da un aeroporto alla hall di un albergo.
L’online può così essere sia un valido alleato che un ottimo diversivo per quanti non vogliono guardare le
partite di calcio.
Grazie all’online infatti anche i non tifosi possono appassionarsi di calcio seguendo le partite sui social
attraverso gli account di influencer, giornalisti, blogger o calciatori che commentano live i risultati dei match. Il
60% degli spagnoli ha affermato che cercherà online i risultati delle partite, più pettegoli i tedeschi che
cercheranno notizie di gossip (12%), il 7% degli inglesi invece cercherà le partner dei calciatori. E gli italiani? Il
50% cercherà informazioni sui calendari delle partite, mentre il 40% i risultati dei match. Tra i social più
utilizzati WhatsApp è al primo posto: oltre il 67% degli italiani seguirà infatti le partite creando gruppi in cui
commentare i match, al secondo posto Twitter, il 45% degli intervistati si affiderà ai tweet per commentare e
seguire in live streaminig le partite.
Internet inoltre viene in aiuto a quanti vogliono guardare la propria nazionale con la mise più adatta: secondo i
dati di vente-privee, l’80% degli italiani sceglierà infatti l’online per acquisti dedicati (vs 72% media europea),
di cui il 36% su siti di vendite-evento come vente-privee, che, a partire da maggio, presenterà infatti universi
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dedicati proprio agli Europei con vendite tematiche di abbigliamento sportivo e gadget personalizzati, per
vivere al meglio la febbre europea.
Se internet si rivela un alleato ideale per seguire le partite, l’online si veste inoltre da ottimo diversivo per
quanti non hanno nessuna intenzione di guardare i match: tra gli italiani il 23% approfitterà della distrazione
del partner per organizzare serate alternative, il 17% per guardare serie tv e il 10% per prenotare sessioni
beauty. E in Europa? In Francia il 27% guarderà serie tv, il 22% degli inglesi farà shopping online, il 20% degli
spagnoli invece organizzerà serate con gli amici e il 12% dei tedeschi prenoterà sessioni beauty.
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