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Istituto Comprensivo di Langhirano
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
via 25 aprile, n° 3
43013 - Langhirano - PR
E-mail : [email protected]
P
IANO
O
FFERTA
Tel 0521 861195
Fax 0521 864030
F
ORMATIVA
I bimbi, gli adolescenti…
il nostro futuro…
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
PRIMA PARTE
INDICE
PRIMA PARTE
PREMESSA
1. IL CONTESTO
2. L’ORGANIZZAZIONE
Premessa
Pag. 4
Il calendario scolastico 2015-2016
Pag. 6
Le Finalità educative
Pag. 7
La flessibilità
Pag. 8
Il Patto Educativo di corresponsabilità
Pag. 9
1.1 L’Istituto Comprensivo
Pag. 10
1.2 La popolazione scolastica
Pag. 10
1.3 Le risorse professionali
Pag. 11
1.4 I servizi amministrativi
Pag. 12
1.5 Il territorio
Pag. 12
1.6 Il contesto socio-culturale-economico
Pag. 12
1.7 Rapporti Scuola-Famiglia
Pag. 13
1.8 Rapporti Scuola-Territorio
Pag. 13
1.9 Convenzioni e Accordi di rete
Pag. 14
2.1 Le Scuole dell’Infanzia
Pag. 15
2.2 Iscrizioni alle Scuole dell’Infanzia e criteri per le
liste di attesa
Pag. 18
2.3 I criteri per la formazione delle sezioni
Pag. 20
2.4 L’accoglienza iniziale nella Scuola dell’Infanzia
Pag. 21
2.5 Le Scuole Primarie
Pag. 22
2.6 Iscrizioni alla Scuola Primaria
Pag. 26
2.7 I criteri per la formazione delle classi
Pag. 27
2.8 L’accoglienza iniziale nella Scuola Primaria
Pag. 27
2.9 La Scuola Secondaria di I° Grado
Pag. 28
2.10 Iscrizioni alla Scuola Secondaria di I° Grado
Pag. 29
2.11 I criteri per la formazione delle classi
Pag. 29
2.12 L’accoglienza iniziale nella Scuola Secondaria di I° Pag. 29
grado
2.13 Scelta delle attività alternative all’IRC nella Scuola Pag. 30
Primaria e Secondaria
3.1 La giornata scolastica nelle Scuole dell’Infanzia
Pag. 31
3.2 Orario curricolare nella Scuola Primaria
Pag. 32
3. L’OFFERTA FORMATIVA 3.3 Orario curricolare nella Scuola Secondaria
3.4 La continuità
2
Pag. 33
Pag. 34
4. L’ORGANIGRAMMA
3.5 L’Orientamento
Pag. 35
3.6 L’Inclusione:
alunni protetti dalla Legge 104/’92
alunni con svantaggio socio-culturale
alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
alunni stranieri
Pag. 36
Pag. 36
Pag. 38
Pag. 38
Pag. 40
Pag. 41
3.7 La multimedialità e le nuove tecnologie
Pag. 43
3.8 I Progetti
Pag. 43
4.1 Organigramma di Istituto
Pag. 46
4.2 Incarichi e funzioni
Pag. 49
SECONDA PARTE
Pag. 4
Pag. 6
5. IL CURRICOLO
VERTICALE D’ISTITUTO
Pag. 7
Pag. 8
TERZA PARTE
ALLEGATO N. 1
Piano annuale delle attività (planning impegni collegiali
– assegnazione docenti alle sezioni/classi – criteri di
assegnazione dei docenti ai plessi – criteri di assegnazione dei
docenti alle sezioni/classi – criteri per la sostituzione dei
docenti assenti per breve tempo)
6. ALLEGATI DEL POF
ALLEGATO N. 2
Progetti
ALLEGATO N. 3
Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri
3
Se non noi, chi? Se non ora, quando?
“ La scuola ha il compito specifico di
promuovere la capacita degli studenti di dare
senso alla varietà delle loro esperienze.”
(Indicazioni per il curricolo 2013)
Sotto questo motto, nel luglio 2012, settantadue giovani ragazzi e ragazze provenienti da
quattordici paesi europei si è riunita a Bruxelles per portare all’attenzione dei decisori politici alcune
tematiche molto importanti per lo sviluppo, la sostenibilità e il futuro dei popoli, sono stati esplicitati
in un documento di sintesi intitolato “Open lettera per i decision maker”.
Questo manifesto dei giovani europei ha richiamato l’attenzione della stampa, del mondo
politico e culturale e dei mass media sul senso di responsabilità che ricade su tutti e su ciascuno
rispetto alle scelte strategiche che devono essere adottate per il futuro delle giovani generazioni e per la
costruzione di contesti sociali e culturali in grado di far fronte ai rapidi cambiamenti che caratterizzano
la “società liquida” 1 e le sue logiche che pervadono ormai ogni ambiente di vita: consumismo,
continua ricerca di nuove identità e nuovi modelli, primato dell’apparire sull’essere e del virtuale sul
reale, trasformismo esasperato e manipolazione.
Tutto questo, unito ai fatti di cronaca e di costume che hanno contraddistinto questi anni, ha
fatto si che in molti ambienti culturali e sui mass media si tornasse a parlare di “grave emergenza
educativa” e delle difficoltà che incontrano i diversi sistemi di istruzione nel far fronte alle nuove
esigenze dei giovani e alle loro richieste di autenticità, verità, trasparenza, attribuzione di senso e
significato.
In questo ultimo decennio la scuola italiana ha vissuto “pericolosamente” l’avvicendarsi di tre
riforme, parzialmente definite, scarsamente condivise, ampiamente incompiute. In una temperie
culturale fortemente connotata in senso ideologico, i docenti e i dirigenti scolastici hanno profuso ogni
possibile sforzo per mantenere il timone orientato vero l’innovazione, la qualità, i valori alti della
persona e della sua dignità.
I nuovi contesti di sperimentazione e ricerca potrebbero presentarsi come opportunità ideale per
ri-visitare alcune questioni di senso legate alla quotidianità dell’agire e fortemente pregnanti per la
costruzione di riferimenti condivisi, cui raccordare l’impegno quotidiano sul campo: la scuola come
servizio, il diritto degli alunni all’apprendimento, la costruzione di un nuovo umanesimo accogliente e
dialogante, la costante ricerca di pari opportunità per tutti, la costruzione di una società aperta, coesa,
equa e solidale.
Il concetto di scuola-servizio scaturisce dal presupposto che l’istituzione, liberata dai
meccanismi e dalle logiche dell’apparato, riesca ad elaborare una proposta formativa flessibile,
coerente con le aspettative dell’utenza e del territorio ed in linea con gli indirizzi nazionali ed
internazionali. Si costruisce in tal modo un orizzonte di senso nel quale potremmo collocare la prima
attuazione delle indicazioni nazionali per il curricolo, l’acquisizione da parte degli alunni delle otto
competenze chiave di cittadinanza declinate dalle recenti raccomandazioni europee 2, la realizzazione
di forme di auto-valutazione interna, da completare e integrare con la partecipazione ad iniziative
promosse da soggetti esterni.
Il rafforzamento dell’identità istituzionale attraverso la promozione del ruolo attivo della
scuola come luogo di studio, sperimentazione e innovazione, il consolidamento e la condivisione di
una “mission” che ci impegna ad operare al meglio per contribuire all’innalzamento del livello di
4
studio e al miglioramento delle competenze dei nostri ragazzi, fungeranno da collante per i nuovi
contesti della conoscenza e dei saperi che richiedono un approccio completamente nuovo 3.
Per attribuire senso all’agire quotidiano e vivere i significati di profonda trasformazione che la
relazione educativa può generare, occorre vivere il presente come condizione di equilibrio tra ciò che
si è stati e tensione verso ciò che si aspira a diventare, senza cesure traumatiche, nello spirito di fattiva
collaborazione che richiede ogni fase di cambiamento, che per sua stessa natura risulta essere
caratterizzata da azioni di manutenzione e azioni di supporto e accompagnamento.
Lungo questi nuovi percorsi si potranno incontrare le persone che praticano forme di
apprendimento sensato e situato, capaci di differenziare la pratica didattica a seconda delle esigenze,
impegnate ad aiutare gli altri a capire per mettersi in sintonia, a lavorare per gruppi con un deciso
orientamento al risultato, capaci di attivare e realizzare processi di riflessività e meta-cognizione sulle
esperienze svolte.
Lo stato di equilibrio, presupposto necessario per la costruzione di un clima sociale positivo,
richiede partecipazione nella costruzione di regole condivise, costruzione di un senso comune in cui
riconoscersi, ri-appropriazione della funzione educativa come funzione fondante dell’essere scuola,
esercizio di una professionalità altamente qualificata sul piano culturale e delle pratiche didattiche.
Per preservare il necessario stato di equilibrio è necessario distinguere le cose che si possono
fare da quelle cui bisogna rinunciare, saper accettare quelle che non si possono cambiare, perseguire
con coraggio e tenacia gli obiettivi individuati per il cambiamento, promuovere occasioni di
rielaborazione complessiva dei processi, saper distinguere le ragioni che hanno facilitato il
cambiamento da quelle che lo hanno ostacolato o ritardato.
L’altra dimensione che si pone all’attenzione è quella della “senso della misura” come cifra
distintiva della forza interiore e manifestazione della solidità e consistenza dell’essere persona. La
misura, nel rapporto con gli altri, diventa compostezza dei gesti, capacità di interazione, appropriatezza
delle risposte e disponibilità alla relazione e al dialogo, intese come capacità di ascolto, empatia,
comune ricerca di soluzioni condivise e sensate.
Nel contesto scolastico il senso della misura diventa soprattutto occasione per far riflettere gli
studenti sull’effimero successo degli eccessi e impegno a contrastare l’intemperanza verbale,
l’esasperazione delle apparenze e la mistificazione del reale, la denuncia dell’esuberanza dei
comportamenti che spinge all’enormità degli atti come regola consueta dell’agire “senza misura e
senza limiti”.
La consapevolezza che la libertà di ciascuno trova i suoi confini entro la libertà degli altri,
consente di ribadire con forza che libertà non significa sregolatezza o assenza di limiti, ma essa è
prima di tutto rifiuto di ciò che si presenta come smodato e sfrenato e ricerca della giusta misura nel
comportamento, come tratto distintivo della dignità propria e altrui, base e fondamento per un vero e
permanente successo.
L’interpello dei ragazzi, posto in epigrafe, richiama alla responsabilità personale e collettiva a
vivere da protagonisti questo nostro tempo per contribuire al miglioramento della vita di ciascuno e ,
nel contempo, della società nel suo complesso.
___________________________
1. Z. Bauman Uguali e diversi nella società liquida - RE 2013
2. Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio UE - Bruxelles 2006
3. M. Serres Non è un mondo per vecchi - MI 2013
5
CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2015/2016
Martedì
15 Settembre 2015
Inizio lezioni
Lunedì
2 Novembre 2015
Commemorazione dei
defunti
Lunedì
7 Dicembre 2015
Martedì
8 Dicembre 2015
Sospensione delle lezioni
per esigenze connesse con la
realizzazione del Pof *
Immacolata Concezione
da Giovedì 24 dicembre 2015
a Mercoledì 6 Gennaio 2016
Vacanze di Natale
da Giovedì 24 Marzo 2016
a Martedì 29 Marzo 2016
Vacanze di Pasqua
Lunedì
4 Aprile 2016
Festa del S. Patrono
Lunedì
25 Aprile 2016
Festa della Liberazione
Giovedì
2 Giugno 2016
Festa Nazionale della
Repubblica
Lunedì
6 Giugno 2016
Giovedì
30 giugno 2016
Fine lezioni
Primaria/Secondaria di I°
grado
Fine lezioni Infanzia
Note:
*la giornata del 7/12/2016 è recuperata con la Festa dell’ Accoglienza nella Scuola Secondaria di I° grado
*la giornata del 7/12/2016 sarà recuperata in occasione della Festa della Scuola per la Scuola Primaria e
Infanzia
6
LE FINALITA’ EDUCATIVE
della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione
La Scuola dell’Infanzia, frequentata ormai dalla quasi totalità di bambini in età prescolare, è un sistema
pubblico integrato che si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni. La sua storia è quella di un percorso di crescita
e di affermazione di una cultura che, attraverso sperimentazioni, ricerche e contributi, dà valore a questa età
specifica e costituisce un patrimonio pedagogico riconosciuto in Europa e nel mondo.
Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere:
Lo sviluppo dell’identità
Lo sviluppo dell’autonomia
Lo sviluppo delle competenze
Lo sviluppo della cittadinanza
Il primo ciclo d’istruzione comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado. La finalità
educativa del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Il compito specifico è quello
di:
promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione di linguaggi simbolici che costituiscono
la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo
assicurare obbligatoriamente a tutti gli alunni le condizioni culturali, relazionali, didattiche e
organizzative idonee a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”,
indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche e dalle
condizioni personali e sociali (art.3 della Costituzione)
praticare i valori del rispetto reciproco, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno
responsabile, della cooperazione e della solidarietà, per “concorrere al progresso materiale e spirituale
della società” (Art.4 della Costituzione).
Il POF del nostro Istituto Comprensivo è una sintesi pedagogico-didattica nella quale trovano posto sia le
istanze istituzionali del sistema scolastico nazionale e sia le proposte provenienti dalle famiglie e dal contesto
territoriale.
Lo scopo è quello di:
○ Rafforzare il sistema di comunicazione tra scuola e ambiente
○ Allargare il consenso sulle proposte educative rivolte agli alunni
Le scelte valorizzano:
○ Il bambino che porta in sé il valore della diversità, attivo e competente, autonomo e collaborativo, creativo,
sociale ed affettivo
○ Il docente che lavora in team, autorevole, competente, ricercatore e disponibile al cambiamento
○ La scuola aperta all’interno ed all’esterno, pluralista e democratica, interculturale e impegnata a
decondizionare i fattori negativi che si ripercuotono sull’educazione.
7
FLESSIBILITA’
Flessibilità organizzativa
La flessibilità organizzativa, prevista dal “Regolamento dell’Autonomia Scolastica” DPR n. 275/99, riguarda la
possibilità di modificare l’organizzazione della scuola e degli orari di lavoro secondo le decisioni assunte dal
Collegio dei Docenti. In particolare, nel nostro Istituto, la flessibilità organizzativa prevede:
adattamento del calendario annuale delle lezioni
adozione della settimana corta nelle Scuole dell’Infanzia e Primaria
diversificazione di modelli di tempo scuola: tempo normale e tempo pieno
regolazione dei tempi delle attività di insegnamento/apprendimento
turnazione dei docenti e del personale ATA per tutto il periodo scolastico
adozione di modelli di contitolarità su più classi nella Scuola Primaria.
Flessibilità didattica
La flessibilità didattica, prevista dal “Regolamento dell’Autonomia” DPR 275/99, riguarda la possibilità di
modificare i contenuti stessi dell’attività educativa e didattica, ossia i percorsi di insegnamento-apprendimento
in funzione dei diversi bisogni formativi dei singoli e dei gruppi di apprendimento, secondo le decisioni del
collegio dei docenti. In particolare, nel nostro Istituto, la flessibilità didattica prevede:
articolazione modulare degli itinerari didattici
integrazione delle competenze professionali dei docenti
utilizzo di metodologie alternative
programmazione di percorsi formativi che coinvolgono più discipline ed attività
aggregazione delle discipline in aree disciplinari
compensazione tra le discipline
proposte differenziate di insegnamento che rispondono a esigenze di: recupero; consolidamento;
alfabetizzazione alunni stranieri.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(ai sensi del D.P.R. n. 235/2007)
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni studente, la sua competenza
relazionale e la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può essere rafforzata da una fattiva
collaborazione con la famiglia e mediante relazioni costanti e regolari nel rispetto dei rispettivi ruoli.
LA SCUOLA
SI IMPEGNA A:
1. Stabilire regole certe e condivise da far rispettare a tutti, anche attraverso la
pubblicazione sul sito web dei principali documenti (Pof, regolamento di istituto,
regolamento di disciplina, codice disciplinare, ecc.)
2. Creare un clima sociale positivo sereno e rassicurante per gli studenti
3. Coinvolgere attivamente famiglie e alunni nella vita scolastica, informando gli
utenti sulle iniziative realizzate, mantenendo un atteggiamento di accoglienza e
disponibilità
4. Mandare avvisi e comunicazioni anche a mezzo e-mail per mantenere un
costruttivo contatto con le famiglie e informarle sulle iniziative scolastiche e
parascolastiche
5. Formare costantemente il personale della Scuola, i ragazzi e i bambini al rispetto
delle regole sulla Sicurezza, promuovendo cultura della Sicurezza e della tutela
della salute a casa e a scuola
GLI ALUNNI
SI IMPEGNANO A:
1. Prendere coscienza dei personali diritti-doveri e rispettarli
2. Rispettare le persone, gli ambienti e le attrezzature
3. Essere collaborativi e cooperativi
4. Gestire in modo responsabile gli strumenti tecnologici personali e della Scuola
5. Seguire con impegno il percorso didattico proposto dai docenti:
prestando attenzione alle lezioni
concentrandosi sulle attività
impegnandosi nei lavori in classe e a casa
studiando con regolarità
6. Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei riguardi dei docenti,
dei compagni, del personale ausiliario ed educativo
7. Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni comprese
quelle relative alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri
I GENITORI
SI IMPEGNANO A:
1. Assicurare atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti nel
rispetto della libertà d’insegnamento
2. Promuovere nei figli atteggiamenti di responsabilità, collaborazione e solidarietà
nei confronti del “diverso”
3. Promuovere e mantenere un dialogo costruttivo con il personale scolastico
4. Intervenire in modo responsabile rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a
carico di persone, arredi, materiale didattico, anche mediante il recupero del
materiale e il risarcimento del danno
5. Rispettare le regole, l’organizzazione e gli orari della Scuola
6. Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia e controllare regolarmente il
registro elettronico, il libretto personale e il diario per le comunicazioni scuolafamiglia
N.B. Il patto educativo è valido per tutto il periodo di frequenza dell’alunno
9
IL CONTESTO
L’ISTITUTO COMPRENSIVO
Sito: www.iclanghirano.it/
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
L’Istituto Comprensivo di Langhirano comprende i seguenti plessi:
Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” sita in Via Martiri della Libertà n.25 Langhirano
tel. 0521857481 e-mail: [email protected]
Scuola dell’Infanzia di Torrechiara sita in via Pilastro n.12 tel. 0521 355125
e- mail: [email protected]
Scuola dell’Infanzia di Pilastro sita in via Europa n. 6 tel. 0521 637379
e- mail: [email protected]
Scuola Primaria “B. Ferrari” sita in Via O. Ferrari n. 8 Langhirano tel. 0521858120
e-mail: [email protected]
Scuola Primaria “Riccardi” Strada del Mulino n. 10 Torrechiara tel. 0521355343
e-mail: [email protected]
Scuola Secondaria di I° Grado “E. Fermi” via XXV Aprile n. 3 Langhirano tel. 0521861195
fax 0521864030 e-mail: [email protected]
LA POPOLAZIONE SCOLASTICA
Il trend delle iscrizioni negli ultimi tre anni è in costante aumento (+ 10 % annuo) e la leva scolastica ha ormai
raggiunto una fascia media di oscillazione che varia tra gli 80 e i 100 nuovi iscritti per anno. In questi ultimi
tempi si è molto intensificato il flusso degli alunni stranieri che, con un 32 % sul totale, rappresentano ormai un
elemento di riferimento per la programmazione delle varie attività e richiedono una costante attenzione a livello
di integrazione culturale, sociale e scolastica.
Le scuole dell’istituto accolgono complessivamente 32 alunni disabili e 299 alunni stranieri, provenienti per la
maggior parte dall’area magrebina, dall’Albania e dai paesi dell’est europeo. Per tutti questi alunni vengono
predisposti progetti speciali di integrazione e di prima alfabetizzazione linguistica.
I tassi di insuccesso scolastico sono pressoché inesistenti nei primi due gradi di scuola (eccetto qualche caso di
alunno che si ritira o si trasferisce in corso d’anno) e molto contenuti alla scuola secondaria di I° grado, che si
attesta su una percentuale del 3.5 % annuo di studenti respinti.
L’organizzazione complessiva dell’Istituto è riassunta nella seguente tabella:
Scuola
Sc. Infanzia
Sc. Primaria
Sc. Secondaria
Tot. Istituto
Classi
Sezioni
8
25
11
44
Alunni
Alunni protetti dalla
Legge 104
2
19
11
32
221
501
279
1001
10
Alunni Stranieri
70
155
74
299
LE RISORSE PROFESSIONALI
Il Dirigente Scolastico promuove, coordina ed organizza l’Istituto Comprensivo, cura i rapporti con i soggetti
istituzionali interni ed esterni, reperisce le risorse economiche per sostenere la progettualità contenuta nel POF.
Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi cura l’organizzazione degli Uffici di Segreteria e tutti gli
aspetti amministrativi e contabili dell’Istituto.
L'organico docente dell'Istituto è costituito da:
Scuole dell'infanzia
Rodari
di Langhirano
Torrechiara
Pilastro
Scuole Primarie
Langhirano
Torrechiara
Scuola Secondaria di I° grado
Langhirano
docenti
Posto comune: 10
Sostegno: 1 + 13 h.
Religione: 7,30h
Posto comune: 2
Religione: 1,30h
Posto comune: 4
Sostegno: 12 h.
Religione: 3 h
collaboratori
3
Docenti
Posti comuni: 27+12 h.
Sostegno: 6
Religione: 1+ 19 h.
Inglese: 1+12 h.
Musica: 21 h.
Posti comuni: 5+ 12 h.
Sostegno: 1+ 15 h.
Religione: 10 h.
Inglese: 12 h.
Musica: 3 h.
Collaboratori
4
Docenti
Posti comuni: 17 + spezzoni orario
pari a 22 h.
Sostegno: 4
Religione: 11 h.
Collaboratori
4
Personale amministrativo
Collaboratori scolastici
1
2
5+1 dSGA
16
11
2
SERVIZI AMMINISTRATIVI
L’Istituto intende garantire, con l’impegno di tutto il personale ATA, una sempre pronta ed adeguata risposta
alle richieste del pubblico e degli operatori. All’inizio dell’anno scolastico viene esposto e comunicato
all’utenza l’orario dei vari servizi al pubblico.
•
Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico
Martedì-Giovedì-Venerdì dalle h. 12:00 alle h.13:00
Presidenza
•
Orario di ricevimento dell’Ufficio di Segreteria
Lunedì-Martedì-Mercoledì- Giovedì-Venerdì dalle h. 11:30 alle h.14:00
Ufficio Personale
Martedì dalle h. 14:30 alle h.16:30
Sabato dalle h. 11:30 alle h.13:00
Ufficio Alunni
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì- Venerdì dalle h. 7:30 alle h. 9:00
Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle h. 11:30 alle h.13:00
Martedì dalle h. 11:30 alle h. 13:00 e dalle h. 14:00 alle h. 16:00
Giovedì dalle h. 11:30 alle h.13:00 e dalle h. 13:30 alle h. 14:30
Sabato dalle h. 8:30 alle h. 12:30
IL TERRITORIO
Il Comune di Langhirano, che si compone di circa 9000 abitanti, è sede della Comunità Montana Appennino
Parma Est ed in esso convogliano servizi e strutture di cui si servono i paesi vicini. Nel Comune di Langhirano
prevalgono attività lavorative di tipo industriale legate ai prodotti caseari e ai prosciutti. Sono vive e presenti
varie agenzie formative, gruppi ed associazioni sportive e di volontariato, istituzioni scolastiche che
comprendono il Nido, le Scuole dell’Infanzia statali e paritarie, le Scuole Primarie, la Scuola Secondaria di
primo grado ed una Scuola Secondaria di II grado. La popolazione scolastica delle nostre scuole proviene
principalmente dalle frazioni che fanno parte del nostro Comune (Langhirano, Torrechiara, Pilastro, Casatico,
Riano, Pastorello, Cozzano, Cascinapiano); una percentuale ridotta, ma non trascurabile, proviene da altri
Comuni vicini (Lesignano de’ Bagni, Tizzano, Corniglio).
IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE-ECONOMICO
Il flusso immigratorio, particolarmente significativo nel nostro territorio, determina di riflesso, per l’istituzione
scolastica, un movimento consistente di nulla osta in entrata e in uscita durante tutto l’anno scolastico.
L’impegno lavorativo di entrambi i genitori, che caratterizza la maggior parte dei nuclei familiari, insieme alla
valutazione positiva da parte delle famiglie di un tempo scuola prolungato, fa registrare un costante incremento
della domanda di un ampio orario di servizio scolastico.
Il flusso immigratorio di famiglie provenienti da altre regioni italiane e da paesi stranieri, la piena occupazione
di entrambi i genitori, la domanda sociale di tempo scuola allargato anche per scelte di carattere culturale e non
semplicemente indotte da esigenze lavorative, fanno registrare una consistente presenza di alunni
con varia provenienza e residenza
con necessità di un servizio scolastico con orario diversificato
con necessità di potenziare i servizi collaterali a quello scolastico (mensa – trasporto – prescuola e post
scuola – attività formative e ricreative extrascolastiche)
con marcato bisogno di integrazione
con necessità di forti motivazioni all’apprendimento
L’offerta educativa dell’Istituto si focalizza, pertanto, sull’articolazione delle risorse professionali e finanziarie
volta a garantire un servizio scolastico pronto: all’accoglienza permanente per il continuo inserimento di alunni
nelle sezioni/classi, spesso in corso d’anno; all’attivazione di un pronto soccorso linguistico per i bambini
stranieri; alla realizzazione di percorsi didattici volti al recupero e al potenziamento delle conoscenze e delle
competenze di base degli alunni.
La scuola, nella valorizzazione dello specifico ruolo educativo, è impegnata a ricercare momenti di raccordo
con le realtà locali intessendo relazioni finalizzate a promuovere ambiti di ricerca didattica e proposte culturali.
12
L’ Amministrazione Comunale condivide appieno i progetti educativi della scuola e ne sostiene, in parte, con
appositi finanziamenti, i costi di realizzazione.
Le famiglie degli alunni solitamente prestano attenzione alla vita scolastica ed offrono la propria
collaborazione per il buon andamento delle iniziative. Anch’esse sostengono il Piano dell’Offerta Formativa con
propri contributi economici.
Il POF rappresenta per l’Istituto Comprensivo l’occasione per lavorare in sintonia e rendere l’offerta
formativa unitaria e adeguata ai nostri alunni.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola e la famiglia sono le agenzie educative fondamentali per la crescita sana ed equilibrata dei bambini e
dei ragazzi. E’ necessaria, pertanto, una reciproca collaborazione, grazie alla quale i genitori assumono un ruolo
attivo all’interno della scuola per favorire lo sviluppo cognitivo, relazionale ed affettivo dei loro figli, in sinergia
con gli insegnanti.
La collaborazione Scuola-Famiglia si attua attraverso una serie di incontri previsti nel corso dell’anno
scolastico: assemblee con le famiglie (elezione dei rappresentanti dei genitori, presentazione della situazione
della classe,…), colloqui individuali trimestrali, ricevimenti settimanali dei genitori (Scuola Secondaria di I°
Grado), Consigli di classe/interclasse/intersezione con i rappresentanti dei genitori eletti, colloqui individuali
concordati con i docenti qualora vi siano delle necessità (Scuola dell'Infanzia e Primaria).
Ai sensi della legge 135 del 7 agosto 2012, le Scuole primarie e secondarie hanno introdotto il registro on line
che consente ai genitori di controllare da casa le assenze e le valutazioni dei propri figli (con apposita password
personale). La Segreteria invia le comunicazioni alle famiglie tramite posta elettronica.
RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO
Nel territorio dell’Istituto Comprensivo di Langhirano sono presenti varie Associazioni culturali, sportive e di
volontariato che hanno offerto la loro collaborazione per attuare progetti formativi.
La scuola si propone di accogliere le esigenze che emergono dal territorio e di rispondere con iniziative di
formazione e di integrazione. Inoltre utilizza l’ambiente circostante come fonte di conoscenze e di esperienze,
oltre che come risorsa educativa finalizzata all’orientamento.
Per strutturare in un comune percorso educativo le proposte che pervengono dall’esterno, il ruolo dei docenti è
quello di:
• Promuovere un impegno efficace ed integrato delle risorse umane che gli Enti Locali mettono a
disposizione
• Offrire agli alunni proposte didattiche ed educative ampie ed al tempo stesso integrate nel Piano
dell’Offerta Formativa
• Valorizzare le competenze professionali di quanti operano all’interno delle associazioni
• Valorizzare l’opera di volontariato dell’associazionismo
• Coinvolgere le famiglie in iniziative e manifestazioni, al fine di promuovere uno scambio di idee e di
proposte.
I rapporti di collaborazione con gli Enti territoriali sono regolati da apposite convenzioni con:
• Amministrazione Comunale e Amministrazione Provinciale per la gestione di servizi e per progetti di
qualificazione del servizio scolastico;
• Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per le attività di tirocinio degli studenti del corsi di
Scienze della Formazione Primaria;
• Università degli Studi di Parma per attività di tirocinio per gli studenti di Scienze della Formazione
Secondaria e per corsi TFA;
• Università degli Studi di Bologna per attività di tirocinio per gli studenti di Scienze della Formazione
Primaria, Secondaria e per corsi TFA;
• Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza per progetti finalizzati al miglioramento della
didattica e l’introduzione della multimedialità attraverso l’utilizzo delle LIM (lavagne interattive
multimediali);
13
•
•
•
•
Centro Culturale di Langhirano per la conduzione di iniziative di carattere culturale e sociale e per
progetto di potenziamento della capacità di lettura;
Biblioteca Comunale per progetti specifici di educazione alla lettura;
Assistenza Pubblica, Croce Verde di Langhirano per l’assistenza alle prove di evacuazione degli edifici
scolastici e per la realizzazione dei corsi di primo soccorso sanitario per tutto il personale;
Nucleo comunale della Protezione Civile per la consulenza e l’assistenza nelle fasi di attuazione del
piano di emergenza e nelle prove di evacuazione.
CONVENZIONE CON IL COMUNE DI LANGHIRANO (Personale Auser)
L'assistenza relativa al trasporto scolastico, la mensa e la vigilanza pre e post scolastica sono servizi a
pagamento gestiti dall’Amministrazione Comunale che si avvale della collaborazione del personale Auser e del
personale collaboratore scolastico dei tre ordini di scuola.
Il rapporto di collaborazione con il personale Auser prevede:
− l’accoglienza dei bambini alle ore 7.30;
− lo scodellamento dei cibi;
− le operazioni di distribuzione dei pasti, apparecchiatura, riassetto e pulizia del locale mensa;
− servizio di orario prolungato nelle scuole dell'Infanzia Rodari e Pilastro fino alle h. 18:15.
Convenzioni e accordi di rete sono operanti con:
Comune di Langhirano per progetti di ampliamento dell’offerta formativa e per integrazione delle spese
di funzionamento;
Cepdi di Parma per la formazione e consulenza a docenti e genitori sulle tematiche connesse con i DSA;
Enti di formazione professionale Enaip e Forma Futuro per percorso di avviamento professionale
compendiato a scuola dalle attività del progetto “Il filo di Arianna”;
Servizi educativi del Comune di Parma per laboratori di prima alfabetizzazione in lingua italiana degli
alunni stranieri non italofoni;
Rete territoriale di scuole per le gestione dei contratti assicurativi per la RC verso terzi e gli infortuni
degli alunni di cui questo istituto è capofila:
Rete provinciale di scuole per la promozione della sicurezza sul posto di lavoro e le formazione di base
e specifica per il personale docente e ATA con i relativi aggiornamenti introdotti dal recente accordo
intervenuto in sede di Conferenza nazionale Stato-Regioni;
Rete provinciale di scuole per l’ampliamento dell’offerta formativa con finalità di apertura pomeridiana
della Scuola e prevenzione della dispersione scolastica.
14
L’ORGANIZZAZIONE
LE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
LE SCUOLE DELL’INFANZIA
SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI”
La Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” del capoluogo è ospitata all’interno di un edificio degli anni
settanta/ottanta, più volte ampliato e ristrutturato, circondato da un’ampia area cortilizia verde, alberata,
attrezzata con giochi e panchine. Gli ambienti scolastici sono disposti su un unico piano e comprendono cinque
sezioni, un dormitorio, due saloni, un piccolo laboratorio di informatica, la saletta per le insegnanti e alcuni vani
di servizio (cucina, spogliatoio e bagni). L’edificio è protetto da impianto di allarme. E’ dotato di piano di
emergenza e due volte l’anno vengono effettuate le prove di evacuazione in collaborazione con l’Assistenza
Pubblica Croce Verde, il Nucleo locale della protezione Civile e il personale dell’Ufficio Tecnico del comune e
la società EcoGeo di Parma. Nello scorso anno sono state completate importanti opere di adeguamento alla
normativa per quanto riguarda gli impianti e il locale caldaia.
Da anni la scuola conosce un periodo di costante incremento delle iscrizioni che hanno generato, per diverse
volte, la formazione di una lista d’attesa cui si fa fronte con un’azione di collaborazione in sinergia d’intenti con
le altre scuole statali e paritarie presenti sul territorio comunale. Questo è sicuramente dovuto all’impegno delle
docenti e alla costante tensione verso l’innovazione e la pratica delle più recenti intuizioni pedagogiche e
metodologiche, portate avanti in spirito di servizio con costante impegno nel corso di questi ultimi anni. La
scuola opera a livello locale in un’ottica di sistema pubblico integrato con diverse iniziative di collaborazione e
interscambio con le scuole materne paritarie presenti sul territorio comunale, con il nido d’infanzia e con la
scuola primaria. Particolare attenzione viene riservata agli alunni appartenenti alle fasce sociali più deboli, ai
casi di disagio socio culturale e alla disabilità, attraverso forme di costante coordinamento con i servizi sociali, il
servizio di neuropsichiatria infantile dell’Asl e l’azienda sociale sud-est per i servizi alla persona.
Di comune accordo con la scuola paritaria, con l’amministrazione comunale e con il nido d’infanzia comunale è
stato attivato, di recente, un Nucleo di Coordinamento Interistituzionale finalizzato a trovare una risposta alle
legittime aspettative di servizi per l’infanzia manifestati dalle giovani famiglie di lavoratori residenti sul
territorio comunale.
Presso i locali scolastici è funzionante un servizio di pre-scuola che accoglie i bambini a partire dalle ore 7:30 e
un servizio di post-scuola che assicura la vigilanza e la permanenza fino alle ore 18:15. Questi servizi, gestiti dal
Comune, sono a domanda individuale.
A.S. 2015/2016 INFANZIA RODARI
SEZIONI
N° ALUNNI
29
VERDE
26
ROSSA
29
GIALLA
29
ARANCIONE
29
BLU
142
TOTALI
La scuola ospita complessivamente 142 bambini di età compresa tra 3 e 6 anni, di cui 58 alunni stranieri (51 %
circa), 5 alunni appartenenti a famiglie miste, 2 alunni anticipatari, 1 alunno certificato ai sensi della Legge n.
104/92 seguito dall’insegnante di sostegno.
La scuola è dotata di collegamento internet nella sala insegnanti.
15
SCUOLA DELL’INFANZIA DI TORRECHIARA
La scuola dell’infanzia di Torrechiara si trova nell’omonima frazione a circa 3 km dal capoluogo, lungo la via
provinciale per Parma ed è ospitata al piano rialzato di un edificio di due piani ristrutturato e rinnovato a seguito
dell’evento sismico del 23 dicembre 2008. E’ circondata da un’area cortilizia alberata, parzialmente adibita a
giardino e attrezzata con tanti giochi. E’ dotata di scivoli per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di
impianto per la rilevazione dei fumi. La scuola è cablata in tutte le sezioni e dispone di collegamento internet. E’
dotata di piano di emergenza, e due volte l’anno vengono effettuate le prove di evacuazione in collaborazione
con l’Assistenza Pubblica Croce Verde, il Nucleo locale della protezione Civile e il personale dell’Ufficio
Tecnico del comune e la società EcoGeo di Parma.
E’ una scuola dell’infanzia mono-sezione dotata di un’aula-sezione, un salone per le attività didattiche, un atrio
per le attività di accoglienza, una saletta/ ufficio per le docenti, cucina, dispensa, spogliatoio, centrale termica e
servizi per adulti e bambini.
Questa scuola di piccole dimensioni vive intensamente il rapporto con il territorio e agisce in una logica di
naturale integrazione delle indicazioni nazionali per le attività educative nella scuola dell’infanzia con le
esigenze formative e le opportunità culturali offerte dal contesto locale. E’ strettamente integrata a livello
organizzativo, curricolare e relazionale con le altre scuole dell’infanzia presenti sul territorio comunale.
E’ servita da trasporto scolastico per tutte le destinazioni dello stradario di pertinenza, dotata di servizio mensa e
servizio pre-scuola a partire dalle ore 7:30 del mattino. Il servizio pre-scuola è gestito dal Comune ed è a
pagamento.
A.S. 2015/2016 INFANZIA TORRECHIARA
SEZIONE
N° ALUNNI
ARCOBALENO
29
TOTALI
29
La scuola accoglie 29 alunni di cui 5 appartenenti a famiglie miste, 2 stranieri (6,8%), 2 alunni anticipatari.
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SCUOLA DELL’INFANZIA DI PILASTRO
La Scuola dell’Infanzia di Pilastro, è stata costruita nell’anno 2005 con moduli prefabbricati alla periferia est
della omonima frazione, in area adiacente agli impianti sportivi. La scuola consente di dare una risposta
qualificata ed efficace in loco alle esigenze educative e formative della popolazione della fascia d’età tre/sei
anni di questa località in forte espansione urbanistica e demografica. L’edificio, con semplice struttura a
capanna e sviluppo su un solo piano, ospita due aule/sezioni, un salone per le attività di accoglienza e per i
giochi, un locale dormitorio, una cucina con relativa dispensa e spogliatoio, una saletta/ufficio per il personale,
un locale caldaia e i servizi igienici ed è circondato su tre lati da un giardino alberato attrezzato con giochi ed un
gazebo per le attività all’aperto.
L’edificio, perfettamente a norma con l’abbattimento delle barriere architettoniche, è dotato di collegamento
internet, impianto di rilevazione fumi, impianto di climatizzazione ed è protetto da impianto di allarme. E’
dotato di piano di emergenza e due volte l’anno vengono effettuate le prove di evacuazione in collaborazione
con l’Assistenza Pubblica Croce Verde, il Nucleo locale della protezione Civile e il personale dell’Ufficio
Tecnico del comune e la società EcoGeo di Parma.
Le due sezioni di scuola dell’infanzia ivi ospitate possono godere di spazi luminosi e confortevoli e di un clima
particolarmente accogliente ed ospitale che trae origine dall’esperienza consolidata e dalla qualificazione
culturale e professionale del personale che vi presta servizio. I rapporti con i genitori e con il contesto sociale
locale sono caratterizzati da profonda interazione e da un clima sociale positivo basato su una costante apertura
alle sollecitazioni e proposte che provengono dal territorio.
La scuola è servita da trasporto scolastico per tutte le destinazioni dello stradario di pertinenza, dotata di servizio
mensa e servizio pre-scuola a partire dalle ore 7:30 del mattino e post-scuola fino alle ore 18:15. I servizi, gestiti
dal Comune, sono a pagamento e a domanda individuale.
A.S. 2015/2016 INFANZIA PILASTRO
SEZIONI
N° ALUNNI
GIALLA
25
BLU
25
TOTALI
50
La scuola accoglie complessivamente 50 alunni di cui 10 stranieri (20 %), 4 alunni appartenenti a famiglie
miste, 2 alunni anticipatari, 1 alunno certificato ai sensi della Legge n. 104/92 seguito da un’insegnante di
sostegno e da un educatore fornito dalle cooperative di servizio.
17
ISCRIZIONI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Possono essere iscritti alle scuole dell’Infanzia i bambini che compiano il terzo anno di età entro il 31 dicembre
dell'anno in corso. Possono, altresì, essere iscritti i bambini che compiano 3 anni di età non oltre il termine del
30 aprile dell'anno successivo. Qualora il numero delle domande di iscrizione sia superiore al numero dei posti
complessivamente disponibili, hanno precedenza le domande relative a coloro che compiono 3 anni di età entro
il 31 dicembre dell'anno in corso.
Le iscrizioni alla Scuola dell’Infanzia si effettuano presso l’ufficio di segreteria dell’Istituto Comprensivo
entro la data prevista dalla Circolare Ministeriale di riferimento. Le iscrizioni agli anni successivi devono essere
confermate dai genitori. All’atto delle iscrizioni le famiglie possono scegliere tra le seguenti opzioni:
Orario ordinario (40 ore settimanali)
Orario ridotto (25 ore settimanali)
Orario prolungato (50 ore settimanali)
Orario ordinario: Prevede 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle h. 7:45 alle h. 15:45 o dalle h. 8:00 alle
h. 16:00. Tale organizzazione è gestita da due insegnanti e contempla due ore di compresenza al giorno che
consentono attività di intersezione, di gruppo e di laboratorio.
Orario ridotto: Prevede 25 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle h. 7:45 alle h. 12:45 o dalle h. 8:00 alle h.
13:00. Tale organizzazione è gestita da una sola insegnante.
Orario prolungato: Prevede 50 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle h. 7:45 alle h. 17:45 o dalle h. 8:00
alle h. 18:00. Tale organizzazione è gestita da due insegnanti (una con orario antimeridiano e l’altra con orario
pomeridiano) ma non contempla ore di compresenza, pertanto non è possibile attuare attività di intersezione, di
gruppo e di laboratorio.
CRITERI DI PRIORITA’ PER LA GESTIONE DI EVENTUALI LISTE D’ATTESA
Le sezioni nelle Scuole dell’Infanzia appartenenti all’Istituto sono costituite sulla base della normativa vigente e
l’accettazione delle domande di iscrizione, effettuate entro i termini previsti, è subordinata alla disponibilità di
posti presso la scuola prescelta. In caso di domande eccedenti, si compone una graduatoria che considera i
seguenti criteri:
1. residenza nel capoluogo e nelle frazioni di Cozzano, Riano, Castrignano, Strognano, Tordenaso e
Pastorello, priorità presso la Scuola dell’Infanzia “Rodari” di Langhirano
2. residenza a Pilastro, Torrechiara, Casatico, Cascinapiano, priorità presso le Scuole dell’Infanzia di
Pilastro e Torrechiara.
Nel caso in cui il numero delle richieste sia superiore ai posti disponibili viene stilata una graduatoria con lista
d’attesa secondo i seguenti criteri di priorità:
A.
ISCRIZIONE ENTRO I TERMINI
1. bambini residenti nel territorio in cui è situata la scuola dell’infanzia
2. bambini individuati ex Legge 104/92 o che presentino situazioni problematiche personali familiari
certificate dall’ASP
3. bambini in affidamento educativo-assistenziale
4. bambini con un solo genitore (orfani di padre o di madre)
5. bambini già frequentanti una scuola dell’Istituto Comprensivo che chiedono il rientro nella scuola di
residenza
6. bambini in lista d’attesa residenti nel Comune di appartenenza che abbiano confermato l’iscrizione per
il nuovo anno scolastico (anche per i bambini anticipatari che avevano fatto domanda l’anno
precedente)
7. bambini provenienti da altre scuole dell’infanzia a seguito di trasferimento
8. bambini con età anagrafica più avanzata, riferita al solo anno di nascita secondo i seguenti criteri:
18
a)
b)
c)
d)
e)
B.
genitori che lavorano entrambi a tempo pieno
genitori di cui uno lavora a tempo pieno e l’altro part-time
genitori di cui uno solo lavoratore
bambini con fratelli che stanno frequentando la stessa scuola dell’infanzia
bambini non residenti nel Comune di Langhirano, con precedenza per i bambini con almeno un
genitore che lavori nel Comune di Langhirano
ISCRIZIONE PRESENTATA OLTRE I TERMINI, MA ENTRO L’INIZIO DELL’A.S. (1°
SETTEMBRE DELL’ANNO DI RIFERIMENTO)
1. bambini residenti nel territorio in cui è situata la scuola dell’infanzia
2. bambini individuati ex Legge 104/92 o che presentino situazioni problematiche personali familiari
3.
4.
5.
6.
7.
8.
C.
certificate dall’ASP
bambini in affidamento educativo-assistenziale
bambini con un solo genitore (orfani di padre o di madre)
bambini già frequentanti una scuola dell’Istituto Comprensivo che chiedono il rientro nella scuola di
residenza
bambini in lista d’attesa residenti nel Comune di appartenenza che abbiano confermato l’iscrizione per
il nuovo anno scolastico (anche per i bambini anticipatari che avevano fatto domanda l’anno
precedente)
bambini provenienti da altre scuole dell’infanzia a seguito di trasferimento
bambini con età anagrafica più avanzata, riferita al solo anno di nascita secondo i seguenti criteri :
a) genitori che lavorano entrambi a tempo pieno
b) genitori di cui uno lavora a tempo pieno e l’altro part-time
c) genitori di cui uno solo lavoratore
d) bambini con fratelli che stanno frequentando la stessa scuola dell’infanzia
e) bambini non residenti nel Comune di Langhirano, con precedenza per i bambini con almeno
un genitore che lavori nel Comune di Langhirano
ISCRIZIONE PRESENTATA IN CORSO D’ANNO:
Le domande saranno accettate secondo l’ordine temporale di presentazione.
In caso di contemporaneità, si applicano i seguenti criteri :
1. bambini residenti nel territorio in cui è situata la scuola dell’infanzia
2. bambini individuati ex Legge 104/92 o che presentino situazioni problematiche personali familiari
certificate dall’ASP
3. bambini in affidamento educativo-assistenziale
4. bambini con un solo genitore (orfani di padre o di madre)
5. bambini già frequentanti una scuola dell’Istituto Comprensivo che chiedono il rientro nella scuola di
residenza
6. bambini in lista d’attesa residenti nel Comune di appartenenza che abbiano confermato l’iscrizione per il
nuovo anno scolastico (anche per i bambini anticipatari che avevano fatto domanda l’anno precedente)
7. bambini provenienti da altre scuole dell’infanzia a seguito di trasferimento
8. bambini con età anagrafica più avanzata, riferita al solo anno di nascita secondo i seguenti criteri :
a) genitori che lavorano entrambi a tempo pieno
b) genitori di cui uno lavora a tempo pieno e l’altro part-time
c) genitori di cui uno solo lavoratore
d) bambini con fratelli che stanno frequentando la stessa scuola dell’infanzia
e) bambini non residenti nel Comune di Langhirano, con precedenza per i bambini con almeno
un genitore che lavori nel Comune di Langhirano
I bambini che si trasferiscono per cambio di residenza in corso d’anno, vengono inseriti automaticamente nelle
scuole, se ci sono i posti, altrimenti restano in lista d’attesa con precedenza.
19
Per garantire almeno un periodo di 5 mesi consecutivi di frequenza alla scuola dell’infanzia, saranno accettate le
domande di iscrizione presentate entro e non oltre il 30 Gennaio dell’a.s. in corso, fatta eccezione per i
trasferimenti.
Il modulo di domanda d’iscrizione deve essere integrato da un modulo di dichiarazione del datore di lavoro in
cui si precisa l’orario di lavoro.
Se un’assenza ingiustificata si protrae per un periodo piuttosto lungo (oltre 30 giorni naturali e consecutivi) il
bambino perde automaticamente il posto e subentra il primo in lista d’attesa.
ISCRIZIONI BAMBINI ANTICIPATARI
Su richiesta delle famiglie sono iscritti alle scuole dell’infanzia le bambine ed i bambini che compiono i tre anni
d’età entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.
L’inserimento dei bambini/e, ammessi alla frequenza anticipata, è disposto alle seguenti condizioni:
1) Disponibilità di posti
2) Accertamento dell’avvenuto esaurimento della lista d’attesa
3) Disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle
diverse esigenze dei bambini di età inferiore ai tre anni.
Secondo il calendario degli inserimenti e nel rispetto della graduatoria, a Settembre saranno accolti i bambini
anticipatari nati nei mesi di Gennaio e Febbraio, e a Gennaio saranno accolti i bambini nati nei mesi di Marzo e
Aprile, in base ai seguenti criteri:
a) 3 bambini anticipatari nelle sezioni fino ad un numero complessivo di 22 alunni per sezione;
b) 2 bambini anticipatari nelle sezioni fino ad un numero complessivo di 25 alunni per sezione;
c) 1 bambino anticipatario nelle sezioni con un numero complessivo di più di 25 alunni per sezione.
Le modalità e i tempi dell’accoglienza e di frequenza dei singoli bambini anticipatari saranno concordati tra i
docenti e le famiglie all’inizio di ciascun anno scolastico tenendo conto prioritariamente delle specifiche
esigenze del bambino e delle caratteristiche proprie di questa fascia d’età.
CRITERI DI FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA INFANZIA
Nelle scuole dell’Infanzia dell’Istituto si costituiscono sezioni eterogenee per età.
Nella composizione delle sezioni si rispettano i seguenti criteri:
Equa suddivisione tra maschi e femmine
Equa suddivisione in base all’età
Equa suddivisione dei casi problematici
Equa suddivisione degli alunni disabili
Equa suddivisione degli alunni di nazionalità straniera
Rapporto numerico equilibrato tra le sezioni
Equa suddivisione degli alunni anticipatari
Ai sensi della normativa vigente, “ le sezioni che accolgono alunni con disabilità sono costituite con non più di
20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di una riduzione numerica di ciascuna sezione, in
rapporto alle esigenze formative dell’alunno, e il progetto articolato di integrazione definisca espressamente le
strategie e metodologie adottate dai docenti della sezione, dall’insegnante di sostegno nonché da altro
personale della stessa Scuola. In ciascuna sezione non può essere presente, di norma, più di un alunno
diversamente abile. La presenza di più di un alunno disabile nella stessa sezione può essere prevista in ipotesi
residuale e in presenza di handicap lievi ”.
20
L’ACCOGLIENZA INIZIALE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori.
In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi, di norma, durante il mese di
Gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione al
primo anno della Scuola dell’Infanzia. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell’Offerta
Formativa.
Nel mese di Settembre, nei primi giorni di scuola, presso la sede della Scuola “Fermi”, si svolge la riunione per i
nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di sezione e del Dirigente.
Nei giorni a seguire si tiene un colloquio individuale tra le famiglie e le insegnanti di ciascun plesso, per la
presentazione del bambino.
In tutti i plessi dell’Istituto si presta molta attenzione all’accoglienza dei bambini che frequentano per la prima
volta la Scuola dell’Infanzia. Le insegnanti elaborano ogni anno uno specifico “Progetto Accoglienza” che
prevede, in ogni plesso, l’allestimento delle sezioni per accogliere nel modo migliore tutti i bambini. Durante le
prime due settimane di scuola è previsto un orario di funzionamento ridotto (5 ore giornaliere) al fine di ottenere
una maggiore compresenza delle docenti. Il primo giorno di scuola è riservato a tutti i bambini che già
frequentavano negli anni precedenti, mentre dal secondo giorno vengono inseriti tutti gli altri, al ritmo di due o
tre bambini nuovi a giorni alterni.
La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie mediante:
•
•
•
•
Incontri individuali con le famiglie.
Colloqui con l’ausilio del mediatore culturale o del mediatore linguistico, per famiglie provenienti da
altri Paesi.
Incontri con medici specialisti dell’ASL o privati.
Contatti con Associazioni o Enti che operano nel privato sociale.
21
LE SCUOLE PRIMARIE
SCUOLA PRIMARIA “B. FERRARI” DI LANGHIRANO
n. classi 20
n. alunni 422
La scuola primaria “B. Ferrari” è ospitata in un edificio storico di pregio la cui costruzione risale all’anno 1927
e si trova nel centro storico del paese. E’ stata oggetto di un primo significativo ampliamento alla fine degli
anni settanta del secolo scorso con la costruzione di un’ala centrale che ai tempi ospitava la cucina e la sala
mensa più alcune aule al piano primo. Negli ultimi anni del secolo questa parte di edificio è stata riconvertita ad
uso didattico con la costruzione di tre nuove aule per far fronte alle esigenze connesse con il costante
incremento della popolazione scolastica. A seguito dell’evento sismico del dicembre 2008 tutta la scuola è stata
completamente ristrutturata e rinnovata. Attualmente l’edificio ospita al piano seminterrato una sala per
proiezioni multimediali e un laboratorio di informatica che al momento sono inagibili causa infiltrazioni di
umidità. Sempre al piano seminterrato sono presenti un locale destinato a spogliatoio e deposito attrezzi per la
palestra, due depositi per il materiale di pulizia, due depositi magazzino per arredi scolastici, due archivi, i
servizi igienici, la sala macchine per l’ascensore e la sala dei quadri elettrici. Lo stesso livello è attraversato da
un corridoio che conduce al tunnel sotterraneo di collegamento con l’edificio di via Murri.
Al piano rialzato dell’edificio sono collocate 7 aule spaziose e luminose, una piccola palestra, un locale che
viene utilizzato dal personale per le necessità del momento o come spazio di decompressione per alunni con
BES o per le attività alternative, più i servizi igienici per il personale, per gli alunni e per i disabili. Il piano
primo ospita 9 aule ampie e confortevoli, la sala insegnanti, due aule di rotazione per alunni con bisogni
educativi speciali e per le attività alternative, più i servizi per i bambini, gli adulti e i disabili.
La scuola è completamente cablata, dotata di centralino e di collegamento telefonico, impianto di rilevazione
fumi e protezione antincendio, impianto di allarme per le prove di evacuazione, tre scale antincendio e scivoli
per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Entrambi gli edifici sono protetti da impianti di allarme.
In questo ultimo decennio l’edificio storico è stato ampliato con il collegamento ad un edificio sul lato opposto
della strada, mediante un sottopasso sotterraneo, e ospita al piano seminterrato la cucina, le dispense, lo
spogliatoio del personale, la centrale termica e i servizi, al primo piano la sala mensa e i servizi, al secondo
piano un'aula grande che ospita una classe, la biblioteca e due piccole aule di rotazione per le attività
individualizzate del sostegno, più i servizi per il personale e per i bambini. I tre piani sono collegati dalle scale e
da un ascensore che permette l’accesso anche ai disabili. L’edificio è munito di scale antincendio e di impianto
di rilevamento fumi e prevenzione antincendio e compartimentato con porte tagliafuoco REI 120.
Entrambi gli edifici sono dotati di piano di emergenza, ascensore, scale esterne antincendio e, due volte l’anno,
vengono effettuate prove generali di evacuazione con la collaborazione dell’Assistenza Pubblica Croce Verde, il
nucleo locale della Protezione Civile, il personale dell’Ufficio Scuola del Comune e l’assistenza tecnica della
società EcoGeo di Parma.
Questa scuola accoglie 145 alunni stranieri provenienti da paesi extracomunitari e 14 alunni disabili certificati ai
sensi dell’art.12 della L. n. 104/92. In tutte le classi è impartito l’insegnamento della lingua inglese.
22
Un costante impegno viene profuso per attivare alti livelli di integrazione degli alunni diversamente abili e nelle
attività di supporto linguistico e cognitivo per gli alunni stranieri, che vengono costantemente seguiti e sostenuti
nei processi di prima alfabetizzazione linguistica e di integrazione culturale.
Tutte le classi sono interessate da attività progettuali finalizzate al superamento del disagio socio culturale,
all’arricchimento dell’offerta formativa, allo sviluppo della creatività, al supporto della motivazione, al recupero
delle situazioni di difficoltà e al potenziamento delle opportunità formative.
Tre classi quinte sono ospitate presso l’ala storica della scuola secondaria di 1° grado posta in via XXV Aprile
dove sono stati attivati anche un locale per il porzionamento del cibo e una sala mensa. In prospettiva, visti i dati
relativi alla leva scolastica di questi ultimi anni, si valuta di dover trasferire presso questo edificio un'altra
classe. Questa esigenza scaturisce dalle necessità dovute all’aumento della popolazione scolastica connesse con
la richiesta di maggiori spazi da dedicare alle esigenze di personalizzazione dei percorsi educativi degli alunni
portatori di handicap.
Nel corrente anno l’offerta formativa della Scuola è stata ulteriormente arricchita con corsi pomeridiani
extracurricolari ed extrascolastici di attività espressive per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte.
Scuola primaria: situazione delle classi
A.S. 2015/2016
CLASSI
1A
1B
1C
1D
2A
2B
2C
3A
3B
3C
3D
4A
4B
4C
4D
4E
5A
5B
5C
5D
TOTALI
PRIMARIA FERRARI
N° ALUNNI
23
24
24
24
25
19
21
21
18
19
22
19
20
21
21
23
19
20
22
17
422
L’orario delle lezioni è articolato su cinque giorni la settimana dal lunedì al venerdì con orario 8:00 - 16:00; le
classi del tempo pieno frequentano tutti i pomeriggi e le classi con tempo ordinario permangono a scuola per
due pomeriggi la settimana.
23
TEMPO SCUOLA
TEMPO SCUOLA
Tempo normale:
27 ore settimanali
+ tempo mensa
Tempo pieno:
40 ore (*)
ARTICOLAZIONE ORARIA
Dal lunedì al venerdì dalle h. 8:00 alle h. 12:20.
Due rientri pomeridiani settimanali con uscita alle h. 16:00
Dal lunedì al venerdì dalle h. 8:00 alle h. 16:00
I SERVIZI
o LA MENSA
Per gli alunni iscritti al “TEMPO PIENO” la mensa è da considerarsi TEMPO SCUOLA, quindi obbligatoria.
Oltre ad essere un servizio per gli alunni e per le loro famiglie, il tempo mensa è un importante momento
educativo e un’ occasione di dialogo e di crescita relazionale.
Per gli alunni che frequentano le classi a tempo “ordinario” e al tempo “potenziato” è garantita la mensa nei
giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano, ma tale servizio è facoltativo per le famiglie.
Il servizio mensa, il cui costo è a carico delle famiglie, è gestito dall’Amministrazione Comunale e appaltato a
una cooperativa esterna privata (CAMST). I pasti vengono preparati nei locali situati nell’edificio di Via Murri.
La consumazione dei pasti avviene con il doppio turno di refezione: primo turno dalle h. 12:00 alle h. 12:40 /
secondo turno dalle h. 13:00 alle h. 13:45.
o I TRASPORTI
E’ previsto un servizio scuolabus gestito dal Comune, il cui costo è a carico delle famiglie. Per poterne usufruire
è necessario inoltrare formale richiesta all’Amministrazione Comunale, attraverso l’apposita modulistica.
o ASSISTENZA PRESCOLASTICA
Il servizio di assistenza in orario prescolastico (dalle h. 7:30 alle h. 7:55) è a pagamento ed è gestito dal
Comune. Il servizio è fornito dai collaboratori scolastici e dal personale AUSER gestito dal Comune.
24
SCUOLA PRIMARIA “RICCARDI” DI TORRECHIARA
n. classi: 5
n. alunni: 79
La scuola primaria di Torrechiara è collocata in un edificio degli anni sessanta del secolo scorso recentemente
ristrutturato mediante un intervento di consolidamento generale a livello strutturale e totale rifacimento della
copertura.
L’edificio ospita cinque aule poste al piano rialzato, un piccolo locale mensa, un locale per il porzionamento e
scodellamento del cibo, un ripostiglio, una saletta ad uso polivalente (accoglienza e informatica) e i servizi
igienici per gli alunni e per il personale.
L’area cortilizia, parzialmente ombreggiata, ospita le classi nei momenti ludico ricreativi; per l’attività motoria i
bambini vengono accompagnati settimanalmente al Palazzetto dello sport del capoluogo con lo scuolabus.
In questo plesso funziona un servizio di pre-scuola al mattino, tutte le aule sono cablate ed è disponibile un
collegamento ad internet per i docenti e per gli alunni.
La scuola è dotata di scivoli per l’abbattimento delle barriere architettoniche, di documento per la valutazione
dei rischi e di piano di emergenza. Vengono effettuate le prove di evacuazione due volte all’anno con la
supervisione della ditta EcoGeo di Parma.
L’orario delle lezioni è articolato su cinque giorni alla settimana dal lunedì al venerdì con permanenza a scuola
anche il pomeriggio per quattro giorni settimanali.
A.S. 2015/2016 PRIMARIA RICCARDI
CLASSI
1A
2A
3A
4A
5A
TOTALI
N° ALUNNI
16
17
18
11
17
79
25
TEMPO SCUOLA
TEMPO SCUOLA
ARTICOLAZIONE ORARIA
Tempo normale:
27 ore settimanali + tempo mensa
Dal lunedì al venerdì dalle h. 8:10 alle h. 12:20.
Due rientri pomeridiani settimanali con uscita alle h. 16:20
I SERVIZI
o
LA MENSA
Il servizio mensa, il cui costo è a carico delle famiglie, è gestito dall’Amministrazione Comunale e appaltato a
una cooperativa esterna privata (CAMST). I pasti arrivano già preparati dall’esterno. La consumazione del pasto
avviene con il doppio turno di refezione: primo turno dalle h. 12 alle h. 12:30 / secondo turno dalle h. 13:00 alle
h. 13:30.
o
I TRASPORTI
E’ previsto un servizio scuolabus gestito dal Comune, il cui costo è a carico delle famiglie. Per poterne usufruire
è necessario inoltrare formale richiesta all’Amministrazione Comunale, attraverso l’apposita modulistica.
o
ASSISTENZA PRESCOLASTICA
Il servizio di assistenza in orario prescolastico (dalle h. 7:30 alle h. 7:55) è a pagamento ed è gestito dal
Comune. Il servizio è fornito dai collaboratori scolastici e dal personale AUSER gestito dal Comune.
ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PRIMARIA
I genitori o i soggetti esercenti la potestà genitoriale:
debbono iscrivere alla classe prima della Scuola Primaria i bambini che compiono sei anni di età entro il
31 dicembre dell'anno in corso;
possono iscrivere anticipatamente i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno
successivo. A tale ultimo riguardo, per una scelta attenta e consapevole, i genitori o gli esercenti la
patria potestà possono avvalersi anche delle indicazioni e degli orientamenti forniti dai docenti delle
Scuole dell’Infanzia frequentate dai propri figli (secondo la Circolare Ministeriale di riferimento).
Le iscrizioni alla Scuola Primaria si effettuano on line entro i termini previsti dalla normativa di riferimento.
La Scuola offre servizio assistenza per le famiglie che ne abbiano necessità.
26
CRITERI DI FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA
Nelle Scuole Primarie, le classi prime con più sezioni parallele, sono formate con l’intento di garantire al
massimo l’equilibrio qualitativo e quantitativo. La formazione delle classi prime viene predisposta da una
Commissione di lavoro che, a giugno, dopo aver raccolto le informazioni relative agli alunni iscritti attraverso i
colloqui con le insegnanti delle Scuole dell’Infanzia, ha il compito di formare le classi in base ai seguenti
criteri:
1) Equa suddivisione sulla base dei livelli di competenza
2) Equa suddivisione degli alunni anticipatari
3) Equa distribuzione dei casi problematici
4) Equa suddivisione fra maschi e femmine
5) Rapporto numerico equilibrato tra le classi
6) Equa distribuzione di alunni di nazionalità straniera suddivisi per livelli di competenza
I gruppi costituiti saranno sorteggiati nei primi giorni di Settembre per l’abbinamento alla relativa sezione.
Le richieste dei genitori sul tempo scuola, relativamente alle classi prime, sono prese in considerazione
compatibilmente con il numero dei bambini consentito per legge in ogni singola classe.
Ai sensi della normativa vigente, “ le classi che accolgono alunni con disabilità sono costituite con non più di
20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di una riduzione numerica di ciascuna classe, in
rapporto alle esigenze formative dell’alunno, e il progetto articolato di integrazione definisca espressamente le
strategie e metodologie adottate dai docenti della classe, dall’insegnante di sostegno nonché da altro personale
della stessa Scuola. In ogni classe non può essere presente, di norma, più di un alunno con disabilità. La
presenza di più di un alunno disabile nella stessa classe può essere prevista in ipotesi residuale e in presenza di
handicap lievi “.
Ai fini dell’assegnazione alle varie classi degli alunni ripetenti o provenienti da altre scuole all’inizio o in corso
di anno scolastico, è stata formata un’apposita Commissione che opera sulla base dei seguenti criteri:
Analisi del fascicolo personale dell’alunno.
Analisi dei dati oggettivi di ricettività delle classi interessate, al fine di non appesantire le stesse o di
vanificare eventuali interventi recupero e attività individualizzate in atto.
A parità di condizioni pedagogico-didattiche gli alunni vengono assegnati alternativamente alle classi
numericamente inferiori.
Qualora le classi del plesso richiesto dal genitore non possano accogliere nuovi alunni, verrà esaminata
la possibilità di inserire l’alunno in altri plessi dello stesso Istituto o in plessi viciniori di altro Istituto.
L’ACCOGLIENZA INIZIALE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori.
In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi, di norma, durante il mese di
Gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione alla
classe prima della Scuola Primaria. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell’Offerta
Formativa.
Nel mese di Settembre, nei primi giorni di scuola, in ciascun plesso dell’Istituto, si svolgono riunioni per i nuovi
iscritti con la partecipazione degli insegnanti di classe.
In tutti i plessi dell’Istituto si presta molta attenzione all’accoglienza dei bambini che frequentano per la prima
volta la Scuola Primaria.
Le classi prime della Scuola Primaria, nei primi tre giorni di scuola, funzionano a orario ridotto per
consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutti gli insegnanti della
classe. L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino con la nuova realtà scolastica e favorirne un
passaggio graduale promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino
stesso si muove e interagisce.
La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie mediante:
• Incontri individuali con le famiglie.
• Colloqui con l’ausilio del mediatore culturale o del mediatore linguistico, per famiglie provenienti da
altri Paesi.
• Incontri con medici specialisti dell’ASL o privati.
• Contatti con Associazioni o Enti che operano nel privato sociale
27
LA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. FERMI” DI LANGHIRANO
n. classi 11
n. alunni 279
La scuola secondaria di I° grado è ospitata all’interno di un edificio strutturalmente articolato in due parti: una
storica, risalente ai primi anni sessanta del secolo scorso, ed una più recente costruita verso la fine degli anni
settanta, organicamente collegate da una serie di corridoi ed adeguatamente compartimentate da porte interne.
Entrambi gli edifici sono dislocati su due livelli; la scuola è dotata di ascensore e di scivoli di accesso per
l’abbattimento delle barriere architettoniche con scala esterna antincendio, presìdi antincendio (naspi ed
estintori), impianto di allarme e impianto con luci di emergenza.
La scuola è dotata di documento per la valutazione dei rischi e piano di evacuazione. Due volte l’anno vengono
effettuate prove generali di evacuazione con la collaborazione dell’Assistenza Pubblica, del nucleo locale della
Protezione Civile, dell’amministrazione comunale e del gruppo locale delle unità cinofile con l’assistenza
tecnica della società EcoGeo di Parma.
All’edificio è annessa una palestra che per un giorno alla settimana viene utilizzata anche dalla vicina scuola
superiore “ITSOS C.E. Gadda”. Sul lato ovest di questo edificio si trova il campetto sportivo, attrezzato con
pista di atletica, fossa per il salto in lungo, campetto polivalente per basket e volley più alcune panchine.
La scuola media è frequentata da 279 alunni distribuiti su 11 classi. La scuola accoglie 74 alunni stranieri di
recente immigrazione provenienti da paesi extracomunitari e 11 alunni diversamente abili, certificati ai sensi
della legge n. 104/92.
La scuola secondaria di I° grado: situazione delle classi
A.S. 2015/2016
CLASSI
1A
1B
1C
1D
2A
2B
2C
2D
3A
3B
3C
TOTALI
SECONDARIA DI I° GRADO FERMI
N° ALUNNI
24
24
24
25
26
27
26
25
25
27
25
278
28
TEMPO SCUOLA
TEMPO SCUOLA
ARTICOLAZIONE ORARIA
Tempo normale:
30 ore settimanali
Dal lunedì al sabato dalle h. 8:00 alle h. 13:00.
I SERVIZI
o I TRASPORTI
E’ previsto un servizio scuolabus gestito dal Comune, il cui costo è a carico delle famiglie. Per poterne usufruire
è necessario inoltrare formale richiesta all’Amministrazione Comunale, attraverso l’apposita modulistica. Gli
altri mezzi di trasporto utilizzati dagli alunni sono gli autobus di linea.
ISCRIZIONI ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Possono essere iscritti alla classe prima della scuola secondaria di primo grado gli alunni che abbiano
conseguito la promozione o l’idoneità a tale classe.
La domanda di iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di primo grado viene effettuata on line
entro i termini previsti dalla normativa di riferimento. La Scuola offre servizio assistenza per le famiglie che ne
abbiano necessità
CRITERI DI FORMAZIONE CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Nella Scuola Secondaria di I° grado le classi prime con più sezioni parallele sono formate con l’intento di
garantire al massimo l’equilibrio qualitativo e quantitativo, al fine di avere classi omogenee tra di loro ed
eterogenee al loro interno. La formazione delle classi prime viene predisposta a giugno da una Commissione di
lavoro costituita da Docenti non impegnati negli esami che, dopo aver raccolto le informazioni relative agli
alunni iscritti, attraverso i colloqui con le insegnanti della Scuola Primaria, ha il compito di formare le classi in
base ai seguenti criteri:
1. Equa suddivisione degli alunni ripetenti
2. Equa suddivisione in base ai livelli di competenza
3. Tutela dell’alunno disabile, eventualmente iscritto, mantenendo nella classe almeno un compagno
4. Equa distribuzione di alunni di nazionalità straniera, suddivisi per livelli di competenza
5. Equa suddivisione dei casi problematici suddivisi per livelli di competenza
6. Equa suddivisione fra maschi e femmine
7. Rapporto numerico equilibrato tra le classi
8. Favorire, compatibilmente con il rispetto degli altri criteri, il gruppo di alunni proveniente dalla stessa
frazione (salvo contraria indicazione dei docenti o dei genitori).
I gruppi costituiti saranno sorteggiati nei primi giorni di Settembre per l’abbinamento alla relativa sezione.
L’ACCOGLIENZA INIZIALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori.
In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi, di norma, durante il mese di
Gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione alla
classe prima della Scuola Secondaria di I° Grado. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano
dell’Offerta Formativa.
Nel mese di Settembre, nei primi giorni di scuola, in ciascun plesso dell’Istituto, si svolgono riunioni per i nuovi
iscritti con la partecipazione degli insegnanti di classe.
La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie mediante:
• Incontri individuali con le famiglie.
• Colloqui con l’ausilio del mediatore culturale o del mediatore linguistico, per famiglie provenienti da
altri Paesi.
• Incontri con medici specialisti dell’ASL o privati.
• Contatti con Associazioni o Enti che operano nel privato sociale.
29
MODALITA' DI SCELTA DELLE ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'IRC PER GLI ALUNNI CHE
NON SE NE AVVALGONO, NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO
La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al
momento dell’iscrizione mediante la compilazione di apposita richiesta. La scelta ha valore per l’intero corso di
studi e, comunque, in tutti i casi in cui sia prevista l'iscrizione d'ufficio. La scelta relativa alle attività alternative
all’insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione attraverso le diverse opzioni possibili:
• attività didattiche e formative;
• attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;
• non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.
La scelta specifica di attività alternative è operata attraverso la compilazione del relativo modulo, da parte degli
interessati, entro i tempi di avvio delle attività didattiche, in attuazione della programmazione di inizio d’anno
da parte degli organi collegiali (Circolare Ministeriale di riferimento).
Per gli alunni che scelgono di avvalersi delle Attività didattiche e formative, il Collegio dei docenti ha
deliberato un percorso educativo che prevede l’arricchimento dei valori sociali universali come l’amicizia, la
solidarietà, la lealtà, la giustizia, la libertà. Pertanto, le attività didattiche e formative saranno finalizzate a:
Favorire la riflessione sui temi dell’amicizia, della solidarietà, del rispetto degli altri
Sollecitare forme concrete di educazione alla relazione, alla comprensione reciproca e alla socialità
Sviluppare, attraverso esperienze significative, atteggiamenti che consentano di prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente
Sviluppare una consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile
Le attività saranno condotte da docenti della Scuola e potranno essere individualizzate o a piccoli gruppi. Gli
spazi utilizzati saranno l’aula-biblioteca o un’aula attrezzata per tali attività. Per gli alunni che si avvalgono
delle Attività Alternative è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre.
30
L’OFFERTA FORMATIVA
LA GIORNATA SCOLASTICA NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia funziona da settembre a giugno. L’inizio delle attività coincide con quello degli altri
ordini di scuola, mentre la chiusura è fissata per il 30 giugno. E’ aperta dal lunedì al venerdì. L’organizzazione
oraria è diversa nelle tre scuole dell’infanzia dell’Istituto per motivi ed esigenze specifiche di ogni plesso. Si
riporta di seguito una giornata tipo riferita ad una organizzazione che prevede 40 ore settimanali con due
insegnanti e due ore di compresenza giornaliere.
“G. RODARI”
dalle ore 7:45 alle 9:00
Ingresso
dalle ore 8:20 alle ore 8:50
Colazione
“PILASTRO”
dalle ore 8:00 alle 9:00
Ingresso
dalle ore 8:30 alle 8:50
Colazione
“TORRECHIARA”
dalle ore 8:00 alle 9:00
Ingresso
dalle ore 8:15 alle 8:30
Colazione
dalle ore 9:00 alle 11:15 attività di
Routine
—
Giochi
liberi,
Conversazioni,
Lettura
ed
Ascolto, ecc. - Attività guidate di
sezione e intersezione
dalle ore 9:00 alle 11:00 attività
di Routine - Giochi liberi,
Conversazioni,
Lettura
ed
Ascolto, ecc. - Attività guidate
di sezione e intersezione
dalle ore 9:30 alle 10:50
Attività in sezione
Routine — Giochi liberi,
Conversazioni,
Lettura
ed
Ascolto, ecc. - Attività guidate
dalle ore 11:15 alle ore 11:45
Giochi liberi/organizzati
dalle ore 11:00 alle ore 11:30
Giochi liberi/organizzati
dalle ore 10:50 alle ore 11:15
Giochi liberi/organizzati
dalle ore 11:45 alle ore 12:00
dalle ore 11:30 alle ore 11:40
dalle ore 11:30 alle ore 11:45
Prima Uscita
Prima Uscita
Prima Uscita
per chi non usufruisce del servizio per chi non usufruisce del servizio per chi non usufruisce del
mensa
mensa
servizio mensa
dalle h. 12:00 alle h. 12:45
Pranzo
dalle h. 11:45 alle h. 12:40
Pranzo
dalle h. 11:45 alle h. 12:30
Pranzo
dalle ore 12:45 alle ore 13:15
Seconda Uscita/gioco libero
dalle ore 12:45 alle ore 13:00
Seconda Uscita/gioco libero
dalle ore 12:45 alle ore 13:00
Seconda Uscita/gioco libero
dalle ore 13:15 alle ore 14:45
Riposo per i bambini di tre e
quattro anni.
Attività di laboratorio per i
bambini di cinque anni, attività
guidate, gioco libero
dalle ore 14:45 alle ore 15:15
giochi liberi o guidati
dalle ore 15:15 alle ore 15:45
Terza Uscita
dalle ore 13:00 alle ore 15:00
Riposo per i bambini di tre e
quattro anni.
Attività di laboratorio per i
bambini di cinque anni, attività
guidate, gioco libero
dalle ore 15:00 alle ore 15:30
giochi liberi o guidati
dalle ore 15:30 alle ore 16:00
Terza Uscita
dalle ore 13:30 alle ore 14:45
Riposo per i bambini di tre e
quattro anni.
Attività guidate per i bambini
di cinque anni, gioco libero
31
dalle ore 15:00 alle ore 16:00
giochi liberi o guidati
dalle ore 15:15 alle 16:00
Terza Uscita
ORARIO CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA
ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE NEL TEMPO ORDINARIO
QUOTE ORARIO CURRICOLO
ITALIANO
MATEMATICA
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
TECNOLOGIA*
EDUCAZIONE FISICA*
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
INGLESE**
IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE
QUOTA CURRICOLO ORDINARIO 27 h.
1^
2^
3^
4^
5^
7
7
2
1
2
7
6
2
1
2
6
6
2
2
2
6
6
2
2
2
6
6
2
2
2
1
1
1
1
1
1
3
2
27
1
1
1
3
2
27
1
1
1
3
2
27
2
2
1
1
2
27
2
2
1
2
2
27
** Relativamente all’orario settimanale dell’insegnamento dell’inglese si fa riferimento alla normativa
vigente che prevede un’ora nelle classi prime, due ore nelle classi seconde e tre ore nelle classi terze,
quarte e quinte.
Modello a 27 ore curricolari: prevede 27 ore curricolari e 2 ore destinate alla mensa. E’ articolato su 5 giorni
settimanali con due rientri pomeridiani.
* Nella Scuola Primaria di Torrechiara sono previste 2 ore settimanali di Educazione Fisica in tutte le classi.
L’ora di tecnologia è trasversale a Scienze.
ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE NEL TEMPO PIENO
QUOTE ORARIO CURRICOLO
ITALIANO
MATEMATICA
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
TECNOLOGIA
EDUCAZIONE FISICA*
ARTE E IMMAGINE*
MUSICA*
INGLESE**
IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE
QUOTA CURRICOLO POTENZIATO 30 h.
1^
2^
3^
4^
5^
8
8
2
1
2
8
7
2
1
2
7
7
2
2
2
7
7
2
2
2
7
7
2
2
2
1
1
1
1
1
2
3
2
30
1
1
2
3
2
30
1
1
2
3
2
30
2
2
2
1
2
30
2
2
2
2
2
30
di cui 3 ore di approfondimenti disciplinari
settimanali (1h. Italiano- 1h. Matematica - 1h.
Musica*)
Tempo Pieno: prevede 30 ore curricolari e 10 ore destinate alla mensa e alle attività ludiche del dopo-mensa.
Il tempo pieno è articolato su 5 giorni settimanali con 5 rientri pomeridiani per un totale di 40 ore settimanali.
**Relativamente all’orario settimanale dell’insegnamento dell’inglese si fa riferimento alla normativa
vigente che prevede un’ora nelle classi prime, due ore nelle classi seconde e tre ore nelle classi terze,
quarte e quinte.
32
UNA GIORNATA SCOLASTICA AL TEMPO PIENO…
Il tempo pieno è concepito come momento unitario di vita e di esperienze: è inteso nella sua unitarietà come
tempo della scuola e tempo per la mensa e dopo mensa; si passa da situazioni di apprendimento cognitivo a
momenti più propriamente ludici e di attività laboratoriali.
LA MENSA è un momento conviviale prezioso ai fini della socializzazione, è importante come occasione per
vivere insieme tra bambini e adulti. E’ anche un’esperienza educativa in quanto permette di acquisire uno stile
di vita per essere consumatori più responsabili e attenti.
IL DOPOMENSA è un tempo che risponde ad un bisogno di distensione prima di riprendere le consuete
attività didattiche. Il bambino, giocando, prende contatto con la realtà, se ne impadronisce per trasformarla,
prende confidenza con le sue capacità e si incontra con i coetanei. Attraverso il gioco libero e/o guidato impara a
rapportarsi con i compagni, a rispettare regole condivise e ad acquisire la capacità di accettare, senza ansia,
qualche insuccesso.
ORARIO CURRICOLARE SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Classe
I
II
III
Materia
6
6
6
ITALIANO
MATEMATICA/
SCIENZE
INGLESE
6
6
6
3
3
3
FRANCESE
2
2
2
STORIA
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
EDUCAZIONE FISICA
2
2
2
TECNOLOGIA
2
2
2
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
MUSICA
2
2
2
IRC/AA
1
1
1
TOTALE
30
30
30
33
AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
I viaggi d'istruzione e le visite guidate hanno la funzione di integrare l'attività di insegnamento/apprendimento a
Scuola con esperienze personali e dirette in realtà diverse dall'ambiente scolastico. Le proposte relative ai viaggi
di istruzione vengono dapprima esaminate collegialmente e poi deliberate dai singoli Consigli di Classe nella
Scuola Secondaria, dai Consigli di Intersezione nella Scuola dell’Infanzia e dai Consigli di interclasse nella
Scuola Primaria.
Nella Scuola Secondaria i Consigli di Classe, a inizio anno, valutano l’opportunità di programmare visite
guidate e viaggi di istruzione anche sulla base della disponibilità dei docenti, delle situazioni comportamentali
delle classi e del numero degli alunni partecipanti, nel rispetto del regolamento di Istituto. Di norma, le classi
terze effettuano gite d’istruzione di due giorni, le classi seconde gite di una giornata e le classi prime effettuano
un’uscita nell’ambito della giornata dell’accoglienza. Sono possibili uscite didattiche occasionali sul territorio
all’interno dell’orario scolastico.
CONTINUITA’
La scuola si configura come contesto educativo e di apprendimento, saldamente raccordato con tutte le
esperienze e conoscenze precedenti, collaterali e successive dell’alunno. Assume quindi particolare importanza
l’esigenza di assicurare continuità al percorso formativo. Per gli alunni, orientarsi significa collegare il cammino
compiuto con quello che rimane da percorrere, rafforzare la propria identità e affrontare positivamente i
cambiamenti insiti nella realizzazione del proprio “progetto di vita”.
Nel nostro Istituto specifiche commissioni di lavoro si occupano di:
•
Continuità ASILO NIDO/SCUOLA DELL’INFANZIA
•
Continuità SCUOLA DELL’INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA
•
Continuità SCUOLA PRIMARIA/SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Le commissioni risultano composte da alcuni docenti coinvolti nel Progetto Continuità con le classi “ponte” e
sono coordinate da un docente referente. In sede di programmazione settimanale, tutti i docenti coinvolti nella
continuità, contribuiscono alla progettazione dei diversi aspetti organizzativi delle varie attività e della loro
realizzazione.
OBIETTIVI:
Individuare ed elaborare strumenti e strategie per realizzare una sempre migliore continuità
Orientare e sostenere i bambini nel passaggio da un ordine all’altro, in ingresso Nido-Infanzia-PrimariaSecondaria di I° Grado e in uscita Infanzia-Primaria-Secondaria di primo grado
Promuovere la realizzazione di attività comuni e la comunicazione delle esperienze mediante incontri
concordati fra le classi
Favorire iniziative di continuità orizzontale con le famiglie e il territorio
Organizzare attività in comune tra gli alunni delle classi degli “anni ponte” e i loro insegnanti per
rendere familiare agli alunni il nuovo ambiente scolastico e favorire la socializzazione tra i soggetti dei
due ordini di scuola.
34
ORIENTAMENTO
Al fine di ridurre situazioni di disagio per l' alunno-cittadino, dentro e fuori della scuola, la Scuola Secondaria di
I° Grado si è attivata con iniziative specifiche. Fra queste, una in particolare riguarda l'orientamento che viene
inteso come attività qualificante della scuola ed è rivolto alla conoscenza di sé, all'approfondimento della realtà
circostante e alle problematiche ad essa connesse, nella acquisizione di consapevolezza delle scelte future.
In seguito a questi principi generali, gli insegnanti coordinatori attivano in tutte le classi (ma soprattutto nelle
seconde e nelle terze) attività specifiche che si ispirano ai materiali di studio di AKIROPITA (Bologna), per la
parte relativa alla conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità. Ogni insegnante lavora comunque in
maniera autonoma cercando di portare i ragazzi a capire le proprie attitudini e i propri interessi personali.
Inoltre i ragazzi di terza media, a partire dal mese di novembre fino al termine delle iscrizioni alle scuole
superiori, vengono costantemente aggiornati sulle giornate aperte e sulle attività organizzate per la conoscenza
e l’accoglienza nelle varie scuole superiori.
Per le classi terze, in particolare, sono previste diverse iniziative:
1 Salone dell’Orientamento: tutte le scuole secondarie di secondo grado di Parma (pubbliche e private) sono
invitate ad illustrare la loro offerta formativa ai ragazzi delle terze della nostra scuola secondaria di primo
grado, ed anche alle terze delle scuole della montagna che richiedano di partecipare. L’evento si svolge
sempre nell’arco di un intero ed intenso sabato mattina del mese di dicembre o gennaio.
2 Incontri con esperti del Centro per l’Impiego finalizzati alla corretta conoscenza di vari percorsi di studio e
degli sbocchi lavorativi possibili.
3 Collaborazione in accordo di convenzione con gli Istituti di Formazione Professionale quali Enaip e Forma
Futuro, per il reindirizzamento dei casi di pluriripetenza (al compimento dei 15 anni, quindi per quegli
alunni che non hanno ancora 16 anni per l’assolvimento dell’obbligo della frequenza scolastica).
4 Il Progetto Provinciale “La scuola che vorrei” (capofila la Scuola Secondaria di Primo grado di Felino), da
due anni non è più attivato. La nostra Scuola ha sempre aderito al suddetto progetto grazie al quale sono
state messe in campo attività alternative atte a valorizzare i ragazzi che non fossero ancora stati indirizzati
agli Enti di Formazione Professionale ma che avessero necessità di aiuto per il superamento del livello
della scuola media, nella prospettiva della valorizzazione delle loro abilità alternative alla scuola.
Da due anni purtroppo, a causa degli ingenti tagli riguardanti il comparto della Provincia e la cancellazione
di diversi incarichi, la Provincia non ha potuto istituire il bando per attivare il Progetto. Questo è il motivo
per cui, all’interno della sua organizzazione, la nostra Scuola è intenzionata ad attivare percorsi di rinforzo
per la preparazione dell’esame di licenza media e organizzerà dei corsi di recupero al fine di aiutare anche i
ragazzi più in difficoltà, a superare con successo questo traguardo importantissimo per l’inserimento futuro
anche in ambito lavorativo. Inoltre saranno presi direttamente i contatti con gli Enti di Formazione
Professionale per eventuale richiesta di alternanza Scuola-Lavoro: a) a partire da questo terzo anno di
scuola media, solo se si ritenesse strettamente necessario; b) a partire dal prossimo anno scolastico
certamente, accompagnando gli alunni che lo richiedano, a formulare domanda contestuale alla domanda di
iscrizione ad Istituto Superiore (comunque obbligatorio entro i 15 anni).
5 Nel mese di Novembre, aderendo all’iniziativa dell’apertura nazionale delle piccole aziende alle scuole, 50
ragazzi delle classi III parteciperanno ad una uscita didattica guidata dentro una piccola industria del
territorio. In particolare, lo scorso anno, siamo stati ospiti di Macchine Soncini Alberto S.p.a (macchine ed
attrezzature per la lavorazione dei prosciutti) e di Navatta Group food processing di Pilastro (Industria per
la produzione e vendita di macchine dell’industria di trasformazione). Entrambe le aziende esportano le
loro macchine di altissima qualità in tutto il mondo e i 50 ragazzi, scelti perché avevano già espresso l’idea
di scegliere la continuazione dei loro studi in un Istituto Tecnico, hanno potuto osservare dall’interno il
funzionamento di un’azienda nelle parti più operative della meccanica e nella parte amministrativa degli
uffici.
6 Sarà, come di consueto, approfondito il rapporto di conoscenza della Scuola Secondaria di secondo grado
ITSOS di Langhirano, con la quale si organizza:
a) un’intera mattinata di attività laboratoriali all’interno di essa (chimica, informatica, elettronica, etc….);
b) un corso di informatica di primo e secondo livello finalizzato all’acquisizione dei crediti per il conseguimento
del patentino europeo del computer (ECDL);
c) un corso sportivo di avviamento all’atletica;
d) corsi di approfondimento della lingua inglese con insegnanti madrelingua che si terranno durante l’anno
scolastico anche per il conseguimento dei primi livelli Pet e Ket per gli alunni di III media che siano ritenuti
idonei al test iniziale di ingresso.
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L'INCLUSIONE
I princìpi che sono alla base del nostro modello d’integrazione scolastica hanno contribuito a fare del nostro
sistema d’istruzione un luogo di conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti
inclusivi piuttosto che quelli selettivi.
In Italia sono passati più di trent’anni dalla Legge n° 517 del 1977 che diede avvio all’integrazione scolastica ed
oggi, il termine "integrazione", è stato ormai racchiuso e sostituito dal termine "inclusione": intendendo con
questo, il processo con il quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione
scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio), assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai
bisogni di tutti i bambini ed in particolare dei bambini con bisogni speciali.
Ma allo stato attuale, ancora qualcosa manca per il raggiungimento di un processo di integrazione di qualità: un
pensiero più costruttivo e condiviso tra i diversi agenti all'interno dei contesti scolastici, che determini la
creazione di ambienti accoglienti e facilitanti le diversità, attraverso buone strategie educativo-didattiche che
possano contribuire fortemente allo sviluppo ed alla crescita cognitiva e psicosociale dei bambini in situazioni
di difficoltà.
ALUNNI PROTETTI DALLA LEGGE 104/'92
“ L’integrazione non è un esperimento da provare, ma un valore da perseguire”
(Ferguson e Asch 1989)
Il nostro Istituto, da anni, è sensibile alle problematiche degli alunni con disabilità, ai quali la scuola garantisce
una serie di condizioni che consentono agli stessi di esercitare il proprio diritto all’educazione-istruzione.
Normative che sanciscono tale diritto:
• Costituzione Italiana (art.3, 34 e 38)
• Legge n. 517/77 (abolizione delle classi speciali)
• Legge quadro n.104/92 (individuazione, assistenza e integrazione scolastica-sociale)
• Legge regionale 19 febbraio 2008 n°4 accertamento disabilità presso Commissione Invalidi Civili
• Accordi di programma provinciali (aggiornati ogni quattro anni), che garantiscono tutte le condizioni
operative e gli impegni per una più efficace integrazione scolastica e non, degli alunni con disabilità.
Nell’Istituto Comprensivo di Langhirano ci sono alunni protetti dalla Legge 104/92 con diverse tipologie di
disabilità, per i quali la scuola si prefigge i seguenti obiettivi:
1. promuovere una cultura dell’integrazione attraverso la sensibilizzazione di tutte le forze presenti sul
territorio;
2. progettare e realizzare percorsi formativi funzionali ai reali bisogni dei bambini e nel pieno rispetto delle
diverse potenzialità.
Per ogni alunno con disabilità si costituisce un Gruppo Operativo composto da: genitori dell’alunno;
specialisti dell’Equipe Multidisciplinare dell’AUSL e privati; insegnanti curricolari; insegnante specializzato di
sostegno; assistente specialistico dell’alunno; Dirigente scolastico o un suo delegato. Tale gruppo ha il compito
di: progettazione, gestione e verifica del P.E.I. Il Gruppo operativo si occupa, in primo luogo, di organizzare un
ambiente che sia solida base per la costruzione dei rapporti collaborativi fra scuola, famiglia e centri
specializzati. In particolare:
valuta la situazione iniziale e quella finale dell’alunno sulla base delle osservazioni, della conoscenza
diretta e delle verifiche periodiche;
stila progetti di lavoro integrati condotti e realizzati da scuola, famiglia e centri specializzati;
stila e aggiorna il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) in collaborazione con l’Unità Multidisciplinare della
ASL di competenza;
elabora, all’interno del PEI, proposte relative all’individuazione delle risorse necessarie, ivi comprese la
indicazione del numero delle ore di sostegno nonché quelle di eventuale assistenza;
Predispone una Programmazione Didattica Personalizzata e collabora alla stesura della Programmazione
Educativa Personalizzata.
Predispone la verifica in itinere della Programmazione Didattica e la verifica della Programmazione
Educativa (Febbraio)
L’insegnante specializzato di sostegno viene assegnato alla classe che accoglie il bambino con disabilità e opera
in corresponsabilità con i docenti del team di cui fa parte. La sua presenza è finalizzata a favorire
l’individualizzazione dell’apprendimento attraverso percorsi specifici e metodologie particolari. All’interno
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dell’Istituto vi sono, inoltre, collaboratori scolastici, appositamente formati, che provvedono all’assistenza, agli
spostamenti da fuori a dentro la scuola e al di fuori della scuola stessa, all’accoglienza immediatamente prima
dell’inizio delle lezioni e all’assistenza durante la mensa degli alunni con disabilità.
Nell’Istituto funziona un Gruppo di Lavoro d’Istituto (GLIST) formato da: Dirigente Scolastico; Docente con
incarico di Funzione Strumentale per l’integrazione; rappresentanti dell’ASL di competenza; rappresentante
dell’ASP, rappresentanti dell’Ente Locale (se necessario); docenti specializzati di sostegno e curricolari,
rappresentanti dei genitori; rappresentanti delle Associazioni dei bambini disabili (se necessario).
Questo gruppo istituzionale si riunisce periodicamente (circa 4 incontri annuali), ed ha il compito di collaborare
alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.
E’ coordinato dal docente incaricato di Funzione Strumentale e si occupa, in particolare, di:
• predisporre progetti di intervento mirati, avvalendosi delle risorse finanziarie messe a disposizione dal
Circolo e/o dagli Enti locali e dal Ministero della Pubblica Istruzione
• mantenere i contatti con l’AUSL e ASP, l’Ente Locale;
• raccogliere i diversi bisogni che emergono all’inizio o durante l’anno scolastico nelle classi o sezioni con gli
alunni censiti;
• controllare la compilazione della documentazione di rito da inviare all’Ufficio Scolastico Ambito Territoriale
(UAT);
• proporre miglioramenti qualitativi del servizio scolastico (es. modalità di gestione del tempo-mensa,
presenza di barriere architettoniche, disponibilità di attrezzature e sussidi idonei alle diverse esigenze degli
alunni, disponibilità di idoneo servizio di trasporto degli alunni diversamente abili);
• approfondire le modalità organizzative relative al passaggio degli alunni in difficoltà da un ordine scolastico
a quello successivo;
• gestire e organizzare le risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni in
seguito all’assegnazione dell’organico, utilizzo delle compresenze fra docenti, reperimento di specialisti e
consulenti esterni, organizzare e gestire le ore di personale Esea assegnate all’I.C.);
• predisporre progetti relativi all’organico (ad esempio, per la riduzione delle classi che ospitano alunni
diversamente abili);
• predisporre progetti per l’aggiornamento del personale anche in una prospettiva interistituzionale.
PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROTETTI DALLA LEGGE 104/92
1. PREACCOGLIENZA
TEMPI
Settembre
Novembre
Dicembre
Maggio
Giugno
MODALITA’
ATTIVITA’ SUL CAMPO
Incontri tra i docenti delle scuole
di grado inferiore e quelli di grado
superiore
Gli alunni delle scuole di grado
inferiore svolgono attività in
comune con alunni di scuola di
grado superiore
Visita alla nuova scuola con la
classe
Contatti dei referenti per
l’integrazione
Organizzazione giochi comuni
Gare e competizioni a squadre
miste
DOCENTI COINVOLTI
OBIETTIVI
Commissione
continuità/orientamento
Organizzazione incontri e attività
comuni a tutti gli alunni
Tutti i docenti delle classi coinvolte,
secondo l’orario stabilito
Proporre attività finalizzate alla
conoscenza del nuovo ambiente e
alla scoperta di percorsi comuni fra i
gradi di scuola
Prima accoglienza e conoscenza
alunni censiti
Classi della scuola di grado inferiore
si confrontano con le classi di grado
superiore
Incontri con i docenti delle scuole
di grado inferiore e dei docenti
della secondaria di I° grado
commissione formazione classi,
eventuale presenza insegnante
referente per l’integrazione
Docenti classi quinte, docenti non
impegnati in esami di licenza,
eventuali insegnanti di sostegno e
referente per l’integrazione
Organizzazione di attività comuni
tra la scuola di grado inferiore e
quella di grado superiore per
socializzare
Secondo contatto alunni censiti
Confronto e presentazione degli
alunni delle classi con particolare
riferimento agli alunni censiti
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2. ACCOGLIENZA
MODALITA’
ATTIVITA’ SUL CAMPO
Settembre
Ottobre
Novembre
Novembre
Dicembre
DOCENTI COINVOLTI
OBIETTIVI
Incontri con la famiglia e gli
operatori socio-sanitari all’interno del
Consiglio di Classe o Interclasse
(prima dell’inizio delle lezioni) per la
presa in carico del problema
Osservazione e compilazione
documentazione di rito
Tutti i docenti delle classi
Conoscere la situazione generale per
coinvolte, secondo l’orario stabilito organizzare la classe e le prime
attività
Il Consiglio di classe, la famiglia,
NPI
Stesura PDF e PEI dell’alunno
Programmazione didattica
Il Consiglio di classe
Stesura programmazione
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE
Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe essere eliminato o,
almeno, contenuto, al fine di non compromettere le potenziali capacità di apprendimento e di relazione
dell’alunno. Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l’uguaglianza offrendo servizi adeguati ai
bisogni di chi proviene da situazioni familiari e ambientali deprivate.
Nel nostro Istituto è stata predisposta una Commissione di lavoro denominata “Sostegno agli alunni e alle
famiglie -SAF” composta da tre docenti rappresentanti dei tre ordini di scuola, dalla Coordinatrice dei nidi, dalla
Coordinatrice dell’asilo “Mazzini” e dall’Assistente sociale. Tale Commissione, finalizzata a elaborare e a
definire accurate strategie operative per la riduzione e/o l’eliminazione del disagio, opera in continuo dialogo
con i Servizi Sociali del territorio.
La riduzione delle problematiche, per questi bambini, dovrebbe agevolare l’emergere di una loro “disponibilità
ad apprendere” nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle proprie capacità, e prevenire fenomeni di
insuccesso, dispersione scolastica ed eccessive future ineguaglianze sul piano sociale. Per affrontare e superare
lo svantaggio, la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile e ricorre a metodologie
pluralistiche favorendo l’uso di più linguaggi e promuovendo la partecipazione di tutti i bambini a gite, uscite
sul territorio e visite guidate.
La nostra scuola ha predisposto e/o ha aderito a vari progetti per sostenere gli alunni in difficoltà:
progetto “Educatori a scuola”, finanziato dai Piani di zona, che prevede la presenza in alcune classi
maggiormente problematiche, di un educatore che lavora sia con il singolo alunno sia con un piccolo gruppo;
progetto “Scuola Amica”, finanziato in parte dai Piani di zona, che, in orario extracurricolare, sostiene
gli alunni nello studio pomeridiano con la presenza di giovani tutor;
progetto “Linfa”gestito dalla Cooperativa Connessioni che offre uno spazio pomeridiano di accoglienza
e attività educativa e formativa.
DISTURBI
SPECIFICI
DI
APPRENDIMENTO
(DSA)
E
PROBLEMATICHE
CONNESSE
(LEGGE 8 ottobre 2010 n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico” – Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA allegate al Decreto
Ministeriale del 12 Luglio 2011).
La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di
apprendimento, di seguito denominati «DSA». Tali disturbi si manifestano in presenza di capacità cognitive
adeguate e, generalmente, sono considerati non inseribili nel quadro delle certificazioni di handicap di cui alla
Legge 104/92, ma devono essere certificati attraverso una "segnalazione specialistica" che permette alla scuola
di mettere in atto le strategie più adeguate per consentire la personalizzazione del percorso di apprendimento.
E’ fondamentale che le scuole realizzino attività che permettano agli alunni di superare le difficoltà e di
sperimentare il successo in ambito scolastico, apportando alle metodologie di insegnamento quegli adattamenti
accessibili alle diverse modalità di apprendimento.
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PROTOCOLLO DI INCLUSIONE
A partire dall’anno scolastico 2013-2014, il nostro Istituto predispone le attività di screening utili all’
“Individuazione precoce dei casi sospetti di DSA”, in conformità alle vigenti disposizioni legislative
(D.M. 17/04/2013; Protocollo di collaborazione a favore dei soggetti con Disturbi Specifici di
Apprendimento – Provincia di Parma, 17 Gennaio 2013).
Lo screening, realizzato in collaborazione con l’AUSL di Langhirano - Distretto Sud Est, viene effettuato nelle
classi prime e seconde delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo.
Lo screening si articola in diverse fasi:
1) somministrazione da parte delle docenti dei test M.T. (Cornoldi) a tutti gli alunni delle classi prime e seconde
su indicazione della specialista (logopedista) del distretto AUSL di riferimento, previa autorizzazione dei
genitori;
2) correzione dei test da parte dei team docenti con la collaborazione della specialista dell’AUSL ed
individuazione dei “casi a rischio”;
3) attivazione di percorsi didattici mirati al recupero delle difficoltà evidenziate;
4) ripetuta somministrazione dei test M.T. (Cornoldi) agli alunni che hanno seguito i percorsi di recupero;
5) comunicazione alle famiglie dei risultati dei test ed avvio delle procedure di diagnosi.
Inoltre, al fine di assicurare agli alunni con DSA il percorso educativo più adeguato, la scuola si impegna ad
attuare le seguenti indicazioni:
acquisire la diagnosi , redatta da psicologi e neuropsichiatri AUSL o degli specialisti privati (cfr. art. 3,
Legge 170/10 e C.M. 31/05/2012), protocollarla ed inserirla nel fascicolo personale dell’alunno;
favorire, sensibilizzando i docenti, l’adozione di testi che abbiano anche la versione digitale
(G.U.12/6/2008) o che siano comunque disponibili presso la libreria AID;
tenere conto della presenza di alunni con DSA nella formazione delle classi al fine di creare gruppi
omogenei tra loro ed eterogenei al loro interno;
inserire l’argomento DSA nel POF, prevedendo le azioni da attivare nei confronti degli alunni
interessati;
istituire un’anagrafe scolastica contenente tutti i dati del percorso scolastico dello studente che risulterà
utile al momento dell’iscrizione o passaggio ad altra scuola, comunicando la presenza del disturbo
tramite la documentazione medica (diagnosi) alla nuova scuola, insieme al PDP per favorire la
continuità tra i vari ordini di scuola;
attivare le procedure previste per le prove INVALSI (primaria e secondaria di primo grado);
nominare un Referente d’Istituto (Linee Guida allegate al D.M. dl 12/07/2011) che abbia il compito di:
fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti; dare ai colleghi indicazioni di base sugli
strumenti compensativi e sulle misure dispensative, al fine di realizzare un intervento didattico adeguato
e personalizzato; collaborare, dove richiesto, all’elaborazione di strategie volte al superamento dei
problemi nella classe dove sono presenti alunni con DSA; offrire supporto ai colleghi riguardo a
specifici materiali didattici e di valutazione; curare la dotazione bibliografica e i sussidi all’interno
dell’Istituto; diffondere e pubblicizzare le iniziative di formazione specifica e/o aggiornamento; fornire
informazioni riguardo a siti o piattaforme on line, per la condivisione di buone pratiche in tema DSA;
fungere da mediatore tra colleghi, famiglie, operatori dei Servizi Sanitari ed agenzie accreditate sul
territorio; attuare la continuità con l’ordine di scuola precedente e successivo; organizzare corsi di
formazione e fornire informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter
fare riferimento per le tematiche dei DSA; supportare il Consiglio di Classe o il team docenti nella
stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato).
STRATEGIE DIDATTICHE
La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e
personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche
peculiari del soggetto, adottando una metodologia e strategia educativa adeguate».
Non vi sono limitazioni assolute all’apprendimento di uno studente con DSA; solo percorsi diversi, strategie
alternative e diversi gradi di difficoltà nel conseguire l’obiettivo. Pertanto l’azione didattica dovrà risultare
adeguata, personalizzata e “metacognitiva”.
La didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche:
l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di apprendimento, la
calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti. In particolare può essere utile ricorrere al canale
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visivo, al linguaggio iconico e se possibile sfruttare canali di apprendimento alternativi, come la visione di
filmati, l’ascolto dei testi (al posto della lettura).
La
didattica
adatta agli
studenti
con DSA è
funzionale
per tutti
gli studenti.
Parallelamente è importante offrire allo studente l’opportunità di compensare le sue difficoltà per mezzo di
strumenti compensativi, dispensativi e compensativi informatici. Lo strumento compensativo non rappresenta e
non deve essere visto come una facilitazione, piuttosto costituisce il mezzo per compensare la difficoltà
determinata dal disturbo e consentire un corretto apprendimento.
La Scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e nei tempi che non superino il primo trimestre scolastico, il
Piano Didattico Personalizzato (PDP), il cui fine è quello di formalizzare ed esplicitare le attività di recupero
individualizzato, le modalità di svolgimento dei compiti a casa e la didattica personalizzata, nonché gli
strumenti compensativi e le misure dispensative per assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla
condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese (Linee Guida allegate al D.M. del 12/07/2011).
Questo documento deve essere redatto tenendo conto delle indicazioni dello specialista, delle osservazioni dei
docenti e deve essere firmato anche dalla famiglia. Una copia del PDP viene consegnata alla famiglia ed una
copia viene inserita nel fascicolo personale dell’alunno. A partire dall’anno scolastico 2013-2014, l’Istituto
Comprensivo utilizza un software gestionale pensato per facilitare i docenti nella didattica inclusiva.
La valutazione costituisce un passaggio formale importante e delicato per lo studente con DSA. Le Istituzioni
scolastiche devono adottare modalità valutative che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello
di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per
l’espletamento della prestazione da valutare (D.P.R. n° 122 “Regolamento sulla valutazione”).
Per questi motivi le modalità di valutazione devono essere inserite nel piano didattico personalizzato e condivise
con la famiglia. Le Commissioni degli Esami di Stato tengono in debita considerazione le situazioni specifiche
degli studenti con DSA e, sulla base del disturbo specifico, anche in sede di Esame di Stato, possono riservare ai
candidati tempi più lunghi di quelli ordinari, consentire l’utilizzo di idonei strumenti compensativi e adottare
criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte sia in fase di
colloquio.
Risulta indispensabile, inoltre, promuovere, nelle classi, la creazione di un clima relazionale positivo, a sostegno
dell’autostima, della motivazione e della consapevolezza (riflessione metacognitiva) degli alunni con DSA.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
(Ampliamento dell'Area dei Bisogni Educativi Speciali- le novità della direttiva 27/12/2012 e della CM n° 8 del
6/3/2013)
La circolare del 6 marzo 2013 prevede la formazione di un gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) che dovrà
procedere ad un' analisi delle criticità e dei punti di forza presenti all'interno della nostra istituzione scolastica e
dovrà formulare un’ ipotesi globale di intervento per migliorare il livello di inclusività. Fermo restando che
l'anno scolastico 2013/2014 dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare procedure e pratiche con
l'obiettivo di migliorare la qualità dell'inclusione (cfr. nota MIUR 22/11/2013), la Commissione GLI avrà i
seguenti compiti:
• rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
• analisi e diffusione delle disposizioni legislative riguardanti i Bisogni Educativi Speciali;
• attività di consulenza e supporto ai colleghi;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
• definizione dei criteri di individuazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
• elaborazione di una proposta di un Piano Annuale per l'Inclusività.
Come precisa la C.M. del 22/11/2013, bisogna fare attenzione alla distinzione tra ordinarie difficoltà di
apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Infatti la rilevazione di una semplice difficoltà di
apprendimento non deve indurre all’attuazione di un percorso specifico con la compilazione di un Piano
Didattico Personalizzato, ma gli insegnanti stessi sono tenuti ad attivare strumenti di flessibilità nell’azione
educativo-didattica, come era già previsto nella Legge n° 53 del 2003 (personalizzazione degli
apprendimenti).
Nel caso di gravi difficoltà di apprendimento, che persistono nel tempo e presentano un maggiore grado di
complessità, il Consiglio di classe o il team docenti può valutare l’efficacia di strumenti specifici che
comportino la compilazione e l’adozione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con eventuali strumenti
compensativi e/o misure dispensative.
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Non è compito della scuola certificare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma individuare quelli per
i quali è opportuno e necessario l’adozione di particolari strategie didattiche.
Si ribadisce che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno diritto
alla certificazione di disabilità o DSA, il Consiglio di Classe o team docenti è autonomo nel decidere se
formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della
decisione.
E’ facoltà dei Consigli di Classe o team docenti individuare, anche sulla base di criteri generali stabiliti dal
Collegio dei Docenti, i casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e
personalizzati, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato.
ALUNNI STRANIERI
“Perché è la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o
povero importa meno. Basta che parli.”
Don Lorenzo Milani
L’Istituto Comprensivo di Langhirano riconosce e valorizza le differenze personali di cui è portatrice ogni
persona, in particolare ogni alunno della scuola.
Prepararsi ad accogliere un alunno straniero non significa preoccuparsi solo per lui, ma cercare di rispondere
alle esigenze di tutti. L’attenzione alla diversità nel suo significato più ampio insegna ad accogliere tutte le
diversità nello stesso modo e con la stessa considerazione, ponendo attenzione ai bambini che sono portatori di
storie, progetti e condizioni di vita differenti, che hanno lingue, appartenenze, culture e religioni proprie. Il
nostro Istituto, negli ultimi anni, ha predisposto un progetto pluriennale rivolto agli alunni stranieri, prendendo
in considerazione la complessità del fenomeno migratorio sul nostro territorio che investe direttamente il
sistema scolastico.
Infatti nelle nostre scuole si registra:
• una presenza di alunni stranieri che in percentuale supera il 30% della popolazione scolastica;
• una diversificazione dei bisogni degli alunni che variano rispetto all’età, alla scolarità pregressa ed
alla situazione familiare e personale di ogni bambino;
• un livello di conoscenza e di competenza della lingua italiana molto variegato e difforme.
Le finalità che la nostra scuola si propone, sono:
•
•
•
garantire un’accoglienza adeguata in termini di tempi, spazi ed interventi specifici;
sviluppare l’acquisizione della lingua;
promuovere attività volte a favorire l’integrazione e l’educazione interculturale.
A tale scopo, l’Istituto Comprensivo di Langhirano:
•
•
•
•
•
•
•
ha elaborato un PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
(ALLEGATO N. 3) contenente norme, princìpi e procedure;
predispone annualmente un progetto di recupero/arricchimento linguistico attraverso laboratori, ad
orario variabile, tenuto da docenti interni;
aderisce al Progetto “Dall’accoglienza ad una nuova comunità”, della Pedemontana Sociale
(Distretto Sud-Est);
aderisce alla RETE “BUS 2008” (Bisogna Stare Uniti) con le Scuole della Pedemontana (Comune
di Felino capofila);
aderisce alla RETE di Parma e Provincia “Scuole e culture del mondo”;
utilizza mediatori madrelingua, sia per conoscere le differenze culturali di altri paesi, sia per far
conoscere a docenti e bambini realtà diverse, sia per facilitare la comunicazione famiglia-scuola;
ha assegnato l’incarico di Funzione Strumentale a due docenti che si occupano di:
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progettare attività e iniziative volte a sostenere l’integrazione degli alunni stranieri, nei
diversi ordini di Scuola;
elaborare, monitorare, verificare e rendicontare progetti grazie ai quali si ottengono
annualmente risorse per ore di mediatori e per l’insegnamento dell’Italiano con laboratori
L2.
Nel nostro Istituto tutte le iniziative relative all' intercultura sono finalizzate a:
Accoglienza
raccogliere informazioni e dati sugli alunni, sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica;
sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all’aiuto dei mediatori culturali/linguistici;
individuare i bisogni specifici d’apprendimento; realizzare attività d’accoglienza, per ridurre l’ansia, la
diffidenza e la distanza;
realizzare contatti con enti e associazioni del territorio.
Alfabetizzazione linguistica
Laboratori di lingua italiana.
L’apprendimento e lo sviluppo della seconda lingua da parte degli alunni stranieri deve essere al centro
dell’azione didattica e prevedere risorse, modificazioni nelle modalità organizzative e “adattamento dei
programmi”, come indica la normativa. Ciò può avvenire positivamente attraverso l’utilizzo di dispositivi e
figure di facilitazione linguistica, momenti di interazione individualizzata e di piccolo gruppo e promuovendo
negli alunni non italofoni le capacità di comunicare, narrare, raccontare, esprimersi, apprendere, favorendo così
lo sviluppo, sia della lingua “concreta, del qui e ora”, sia dell’italiano per studiare e comprendere i concetti.
L’azione didattica, relativamente all’acquisizione dell’italiano come L2, sarà pertanto distinta su più livelli:
- italiano per comunicare;
- italiano per leggere e scrivere;
- italiano per studiare.
Educazione Interculturale
Elaborare percorsi interculturali per educare:
alla conoscenza di sé
alla solidarietà
alla cooperazione
all’accettazione delle “diversità”
ad una convivenza interculturale
al rispetto delle regole di convivenza
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LA MULTIMEDIALITA’ E LE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) si configurano come un buon alleato nella pratica
didattica in quanto:
• Sviluppano i processi di autoapprendimento (l’imparare ad imparare) e di ricerca negli alunni
• Favoriscono il proliferare di forme cooperative di conoscenza
• Cambiano il ruolo del docente, che diventa facilitatore del processo di apprendimento degli alunni
• Contribuiscono al miglioramento della professionalità docente e, di conseguenza, migliorano l’efficacia
dei processi di insegnamento-apprendimento.
L’Istituto, ormai da alcuni anni, sta implementando le TIC con acquisto di LIM, PC portatili, tablet, software
didattici etc… Tutti i docenti stanno adeguando i loro metodi d’insegnamento all’uso delle TIC, partecipando a
corsi di formazione e aggiornamento.
La Scuola Secondaria dispone della LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) in dieci classi e nel laboratorio di
informatica. Si prevede l’acquisto di altre LIM. I docenti utilizzano la LIM per una didattica inclusiva,
collaborativa e interattiva. E’ stata attivata la Cl@sse 2.0 (2^B) i cui alunni sono dotati di tablet per lavori a
gruppi. In relazione al progetto Cl@sse 2.0, alcuni docenti programmano incontri periodici pomeridiani per
promuovere l’utilizzo di Classroom (Joining Classroom), per confrontarsi, per individuare strategie comuni e
mettere a punto la piattaforma educativa “Google Edu”(“Developing technology for teachers”).
L’Istituto, in rete con altre Scuole del territorio, ha aderito al Progetto “It’s coding time: digitali competenti”
che prevede una sperimentazione didattica biennale sull’uso delle nuove tecnologie (elettronica, robotica,
coding, stampa e modellazione 3D, fresa CNC,…) nella classe 2^ D della Scuola Secondaria e nella classe 2^ B
della Scuola Primaria “B. Ferrari”. Il progetto intende promuovere l’acquisizione e la certificazione delle
competenze di cittadinanza europea mediante l’innovazione didattica e metodologica. Prevede attività di
formazione per i docenti e per gli alunni ricorrendo alle seguenti didattiche: Coding, Tinkering, Flipped
Classroom.
La Scuola Primaria “B. Ferrari” dispone di dieci lavagne LIM e di un personal computer portatile in ogni
classe. La Scuola Primaria “Riccardi” dispone di una LIM e, in ogni classe, c’è un pc in dotazione. Si prevede
l’acquisto di altre LIM. I docenti utilizzano la LIM per una didattica inclusiva, collaborativa e interattiva.
Quest’anno il MIUR ha pubblicato due bandi per l’accesso ai Fondi Europei (P.O.N. Progetti con fondi
strutturali europei) per la realizzazione di ambienti di apprendimento digitali. Il nostro Istituto ha aderito ad
entrambe le proposte per poter ampliare la rete della connessione a internet in ogni plesso, e per poter aumentare
la dotazione tecnologica delle scuole con la presenza di spazi alternativi per l’apprendimento in ambienti digitali
e con una postazione informatica utile anche per l’accesso dell’utenza e del personale ai dati ed ai servizi digitali
della scuola (Access point).
Le schede con la descrizione sintetica dei progetti che vengono attuati nel corrente anno scolastico
vengono riportate nell’apposito allegato.
Il nostro Istituto Comprensivo ha un sito WEB costantemente aggiornato attraverso il quale le famiglie e il
personale scolastico possono essere regolarmente informati su tutto quanto concerne l’attività della scuola.
Attraverso il sito sono reperibili le circolari e le varie modulistiche.
Il sito, per la parte riguardante la didattica, è curato da una docente referente.
La Scuola, inoltre, ha stipulato una convenzione a pagamento con una ditta specializzata che garantisce, per un
giorno a settimana, la presenza di un tecnico informatico che si occupa della manutenzione costante degli
strumenti tecnologici.
AZIONE CL@SSI 2.0
L’azione Cl@ssi 2.0 intende offrire la possibilità di verificare come e quanto, attraverso l’utilizzo costante e
diffuso delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana, l’ambiente di apprendimento possa essere
trasformato. L'azione Cl@ssi 2.0 è partita nell’anno scolastico 2014/2015 con una classe terza di Scuola
Secondaria di primo grado, classe selezionata tramite un bando, e sta proseguendo anche durante quest'anno
scolastico in una classe seconda di Scuola Secondaria (2^ B). La classe è dotata di 13 Tablet che hanno il
collegamento alla rete Internet. Gli studenti utilizzano il Tablet sia a casa sia a scuola per svolgere le attività di
conoscenza, scoperta e approfondimento. I Tablet Samsung con sistema operativo Android sono dotati
di wireless e una serie di programmi “open” preinstallati. Si utilizzano metodologie diverse: approccio euristico
per scoperta, Cooperative Learning, Focus group, Debriefing, Problem solving, Web quest.
43
Il progetto ha le seguenti finalità:
• Ripensare radicalmente l’ambiente di apprendimento e modificare l’allestimento dell’aula a favore di
setting che consentano di utilizzare nuove modalità di conoscenza attraverso l’introduzione di nuove
tecnologie
• Rendere gli alunni protagonisti attivi di un processo di smontaggio e rimontaggio di informazioni
attraverso un lavoro collaborativo facilitato dall’insegnante in cui la condivisione con i pari (peer to
peer) diventa fondamentale per la costruzione della conoscenza.
• Garantire ogni tipo di strumento compensativo necessario agli alunni in situazione di svantaggio
attraverso il supporto delle ICT.
• Promuovere un approccio al sapere multimodale, collaborativo e attivo; promuovere l’apprendimento
attraverso l’utilizzo di linguaggi multimediali.
• Potenziare le capacità cognitive di ciascuno valorizzando le intelligenze multiple.
• Favorire la formazione di gruppi cooperativi che valorizzino le competenze dei singoli.
I PROGETTI
I progetti sono parte integrante del curricolo in quanto favoriscono:
una didattica multidisciplinare e interdisciplinare
gli apprendimenti trasversali
l’approfondimento del curricolo
l’apertura delle scuole al territorio, consentendo scambi con le famiglie, con enti ed associazioni
presenti.
Il nostro Istituto investe fondi provenienti dal MIUR, dalla Regione, dalla Provincia, dalle Amministrazioni
Locali e dalle famiglie, e garantisce, annualmente, la realizzazione dei seguenti PROGETTI
ISTITUZIONALI:
Integrazione degli alunni con disabilità
Alfabetizzazione e integrazione degli alunni stranieri
Continuità nei diversi ordini di scuola dal Nido alla Scuola Secondaria di Primo grado
Orientamento dopo la Scuola Secondaria di 1° Grado
“Star bene con se stessi”: Punto di ascolto (Scuola Secondaria)
Accoglienza nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado
Star bene a scuola: “Mi guardo intorno e scopro che…”; “I laboratori del pomeriggio” (Scuola
dell’Infanzia)
Progetto 0/6 di qualificazione delle Scuole dell’Infanzia del territorio e del nido
Alimentazione e Ben-Essere psico-fisico (Scuola dell’Infanzia-Primaria e Secondaria)
Il “Coro Maria Elisa Canali” (progetto extracurricolare della Scuola Primaria)
Scuola “Amica” (progetto extracurricolare della Scuola Secondaria di I° grado).
Vengono definiti istituzionali in quanto sono la traduzione delle istanze pedagogiche contenute nelle Indicazioni
Ministeriali della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria.
I progetti della Scuola dell’Infanzia sono triennali e seguono un itinerario di lavoro comune ai tre plessi e
trasversale a tutti i Campi di Esperienza. Attraverso i progetti, adulti e bambini partecipano in modo attivo al
processo di crescita e di costruzione della conoscenza, e alla condivisione di emozioni e relazioni significative.
I progetti della Scuola Primaria hanno durata pluriennale; permeano tutti nell’area del Ben-Essere che
coinvolge attività relative all’educazione alimentare, al movimento e alle attività espressive. Ogni classe
usufruisce di un progetto legato ai bisogni formativo-educativi della stessa.
I progetti della Scuola Secondaria, sono attivi già da diversi anni e sono finalizzati alla prevenzione del disagio.
In particolare con il progetto “Punto d’ascolto” è stato predisposto uno sportello di ascolto per i ragazzi, nel
rispetto della privacy, ma sempre in stretta collaborazione con il corpo docente, la dirigenza scolastica e le
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famiglie. I colloqui individuali, tra i ragazzi e gli operatori dello sportello, mirati a orientare, sostenere e
sciogliere conflitti facendo leva esclusivamente sulle risorse individuali, hanno lo scopo di aiutare i ragazzi a:
• comprendere le emozioni che accompagnano le loro esperienze;
• riconoscere ciò che può essere normale o rischioso alla loro età;
• individuare eventuali situazioni di disagio.
I colloqui, inoltre, sono tesi a favorire l’abitudine ad affidarsi e a chiedere aiuto agli adulti educatori.
Per la prevenzione del disagio sono attivati anche progetti di educazione all’affettività e di educazione alla
prevenzione delle dipendenze (alcolismo, tabagismo, nuove dipendenza,…).
PAESAGGI DI PREVENZIONE: L’ EDUCAZIONE ALIMENTARE
L'educazione Alimentare sta alla base della nostra salute. Promuovere educazione alimentare non può perciò che
essere il frutto di un lavoro serio ed attento che impegna tutti i soggetti deputati al lavoro educativo: i genitori
innanzitutto, gli insegnanti, gli operatori sanitari e culturali.
L’impegno della Scuola di ogni ordine e grado è considerato prioritario nell’agire sul piano dell’Educazione
Alimentare, nel rispetto della propria specifica competenza educativa e in collaborazione con le Famiglie e con
le altre Istituzioni. E’ necessario quindi promuovere una vera cultura alimentare attraverso un approccio
sistematico dove la Scuola si rivela il luogo di elezione per fare una vera Educazione Alimentare attraverso il
suo radicamento territoriale, la sua ricchezza interculturale e il dialogo e l’osservazione quotidiana con i
bambini.
Promotrice di cultura e di relazione, la Scuola può fornire alle famiglie e alla collettività gli strumenti necessari
per comunicare e avviare un processo di reale cambiamento dei comportamenti alimentari finalizzati alla
promozione del benessere, come indispensabile elemento di crescita comune. In tale ottica il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’Ottobre 2011 e nel Novembre 2015, ha emanato le Linee
Guida per l’Educazione Alimentare nella Scuola Italiana che evidenziano la responsabilità della Scuola di ogni
ordine e grado, nella promozione di sane abitudini alimentari che incrementino nei bambini e nei ragazzi la
consapevolezza del rapporto cibo-salute. Tale obiettivo può essere raggiunto inserendo le specifiche tematiche
legate all’Educazione Alimentare nei curricula, in un contesto scolastico che sia coerente con i messaggi
formativi. Il nostro Istituto ha siglato un Protocollo d’Intesa con l’AUSL, con l’obiettivo di promuovere la
salute e il benessere tra i giovani alunni prevenendo il disagio e i fattori di rischio. Pertanto il nostro Istituto
rientra tra le Scuole che promuovono Salute.
Nella Scuola dell’Infanzia tutte le azioni messe in campo quotidianamente dalle insegnanti sono mirate a
suscitare interesse verso l’alimentazione in modo da favorire nei bambini un atteggiamento positivo ed un
approccio corretto verso il cibo, stimolando la consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione per
la crescita. Attraverso le varie esperienze che caratterizzano la giornata, i bambini vengono stimolati a
conoscere le caratteristiche dei cibi, ad accettare ed assaggiare cibi sconosciuti e particolarmente nutritivi, ad
affinare il gusto e a confrontare i sapori. Si favorisce la conoscenza della frutta di stagione sperimentandola
attraverso i cinque sensi in modo da generare curiosità e stimolarne il consumo.
Nelle nostre tre Scuole dell’Infanzia viene data importanza al valore nutrizionale del cibo somministrato, dalla
prima colazione a base di latte, cereali, biscotti, yogurt e karkadè, al pranzo dove la proposta del menu è
equilibrata e volta a migliorare il comportamento alimentare in modo da garantire la massima variabilità con
attenzione alla stagionalità delle preparazioni.
I bambini che usufruiscono del tempo prolungato (Scuola dell’Infanzia Rodari e Scuola dell’Infanzia di
Pilastro), consumano una merenda pomeridiana sana e genuina in sostituzione dei vari snack preconfezionati
ricchi di dolcificanti e di conservanti.
Nella Scuola Primaria le attività di Educazione Alimentare hanno come finalità quella di sviluppare una
coscienza alimentare che aiuti l’alunno ad essere via via sempre più consapevole ed autonomo nelle scelte
riguardanti benessere e salute. Nelle nostre Scuole, già da diversi anni, vengono sviluppate attività mirate a
promuovere uno stile alimentare corretto e salutare e, in particolare. Particolare attenzione viene data al
momento della merenda del mattino in cui i bambini sono sollecitati e incentivati a consumare frutta e verdura
evitando cibi e bevande ad alto contenuto di zuccheri e grassi. In molte classi sono stati attivati percorsi di
Educazione Alimentare, in collaborazione con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’ASL, che
prevedono attività mirate a promuovere negli alunni, negli insegnanti e nei genitori una corretta alimentazione
associata ad uno stile di vita salutare e attivo. L’articolazione di tali percorsi prevede anche l’organizzazione di
approfondimenti, corsi di formazione per i Docenti e incontri con le famiglie in collaborazione con i
nutrizionisti dell’ASL.
45
Nella Scuola Secondaria, frequentata da alunni che cominciano a diventare sempre più indipendenti nelle scelte
personali e nella gestione delle loro risorse economiche, i progetti prevedono una partecipazione e una
collaborazione attiva e consapevole da parte degli studenti che diventano i protagonisti di azioni concrete volte a
migliorare il comportamento alimentare. La Scuola promuove iniziative di formazione relative al tema della
salute e ai danni causati da un’alimentazione scorretta e da un’eccessiva sedentarietà, e adotta in modo graduale
azioni e provvedimenti che rendono l’ambiente scolastico un luogo coerente con le Linee guida ministeriali e
con i principi dell’OMS (“School for health”). A partire da quest’anno scolastico, per due mattine alla settimana
nel primo quadrimestre e per tre mattine alla settimana nel secondo quadrimestre, gli alunni saranno invitati a
consumare uno spuntino a base di frutta durante l’intervallo e ad evitare cibi e bevande industriali a base di
zuccheri, grassi e sostanze eccitanti.
I PROGETTI CURRICOLARI E I NUCLEI TEMATICI
I progetti sono realizzati all’interno di una quota delle ore curricolari (non superiore al 20%) e vanno ad
integrare e a potenziare il curricolo della singola classe o di gruppi di alunni. I progetti del nostro Istituto sono
inseriti nei seguenti nuclei tematici:
SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA
Potenziamento delle attività motorie e avviamento allo sport
Attraverso il movimento il bambino scopre e vive con maggiore consapevolezza la propria corporeità, entra
in relazione con gli altri, vive esperienze ludiche significative che lo aiutano a costruire una positiva
immagine di sé e al tempo stesso un buon livello di collaborazione con il gruppo.
Arte – creatività - espressività
La creatività del bambino e la sua competenza comunicativa vengono attivate attraverso processi mirati ed
interventi educativi specifici (teatro-musica-danza-laboratori di arte), al fine di poter sviluppare un
processo di crescita armonico.
Accoglienza – Integrazione - Solidarietà
E’ compito della Scuola favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà
attraverso esperienze che conducano al confronto e all’interazione fra diversi, nel comune obiettivo
dell’uguaglianza delle opportunità per tutti gli individui e le comunità.
Scuola e sicurezza
E’ necessario responsabilizzare i bambini al rispetto delle regole, dei codici e dei regolamenti nei suoi
movimenti durante la vita quotidiana, allo scopo di non mettersi in situazione di pericolo.
Educazione ambientale
La conoscenza dell’ambiente è la condizione indispensabile per acquisire il senso di rispetto uomo-natura e
per sviluppare modelli di comportamento alternativi ai modelli consumistici.
Ambienti multimediali e nuove tecnologie digitali
Modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a
supporto della didattica quotidiana.
Educazione alimentare
La scuola sente la necessità di educare ad alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche,
in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali rispondenti più a logiche di consumo che a
quelle della salute.
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Potenziamento dell’ area storico- linguistico-espressiva
Attività di approfondimento sulla storia del Novecento. Attività finalizzate all’ampliamento delle proprie
capacità espressive e comunicative, mediante l’acquisizione di linguaggi specifici delle diverse discipline e
con l’uso di tecniche diversificate.
Potenziamento dell’area scientifica
Acquisizione di un metodo scientifico di conoscenza e di indagine attraverso l’osservazione e la lettura
critica della realtà al fine di poter interagire positivamente con l’ambiente. Progetti di educazione
ambientale.
Ambienti multimediali e nuove tecnologie digitali
Modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a
supporto della didattica quotidiana.
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Educazione alla salute/sicurezza/motoria
Attività rivolte alla conoscenza del corpo, in relazione al proprio benessere fisico e mentale.
Attività finalizzate a responsabilizzare i ragazzi al rispetto delle regole, dei codici e dei regolamenti, per
prevenire situazioni di pericolo e/o di illegalità.
Area Star bene con se stessi- Prevenzione al disagio
Attività rivolte alla conoscenza di sé ed all’individuazione di strategie per affrontare le difficoltà e le scelte
individuali in modo consapevole.
I PROGETTI EXTRACURRICOLARI
SCUOLA PRIMARIA
Il Coro “Maria Elisa Canali”
SCUOLA SECONDARIA
Scuola Amica
Deutsch fϋr Jugendliche (Tedesco per ragazzi)
Corso di latino
Attività sportive
I progetti curricolari sono parte integrante del curricolo obbligatorio, vale a dire che i team dei docenti delle
sezioni e delle classi valutano, sulla base delle realtà in cui operano, di aderire a quei progetti che rispondono
meglio alle loro scelte rapportate al curricolo, alle condizioni organizzative ed alle risorse professionali ed
economiche disponibili, nel caso in cui queste ultime siano previste. Il ventaglio delle opportunità è ampio e
consente di lavorare per gruppi di sezioni/classi parallele o di plesso, nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di primo grado.
I progetti extracurricolari, di cui alcuni gratuiti e altri a pagamento, sono facoltativi e costituiscono un
ampliamento dell’offerta formativa oltre l’orario curricolare.
La Scuola Primaria risulta inserita nell’elenco regionale 2015-2016 delle Scuole accreditate ai sensi del D.M.
8/2011 per la diffusione dell’apprendimento pratico della musica nella Scuola Primaria. Il Coro prevede un
percorso musicale gratuito, in orario extracurricolare, di pratica corale, pratica strumentale e musica d’insieme,
destinato agli alunni delle classi terze, quarte e quinte. I corsi sono tenuti da una docente della Scuola Primaria
che da quest’anno è utilizzata come docente specialista di Musica in 14 classi.
Ogni anno scolastico, le schede sintetiche dei singoli progetti con l’adesione delle diverse sezioni/classi agli
stessi, vengono raccolte nel Fascicolo dei progetti (ALLEGATO N. 2).
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L’ORGANIGRAMMA
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
Staff di Direzione
Dirigente Scolastico
Collaboratore Vicario
Collaboratore della Scuola Secondaria
Direttore SGA
Funzioni Strumentali al POF
Area 3: Interventi e servizi per gli studenti
Ughetti Luigi
Brindani Alessandra
Ferretti Maria Stella
Martini Annarita
1) Integrazione alunni diversamente abili
Mazza Teodolinda
2) Intercultura
Faccini Nadia
Torri Anna Maria
Ferretti Maria Stella (congiunto/secondaria)
Brindani Alessandra (primaria)
Un Docente a rotazione in ordine alfabetico a partire dalla
lettera Q (infanzia)
Collegio Docenti: segretari verbalizzanti
Consigli d’Interclasse/Intersezione
Primaria “B. Ferrari” 1°-2°-3°: presidente
segretaria
Primaria “B. Ferrari” 4°-5° : presidente
segretaria
Primaria “L: Riccardi”: presidente
segretaria
Infanzia “Rodari”:
presidente
segretaria
Infanzia Torrechiara: presidente
segretaria
Infanzia Pilastro:
presidente
segretaria
Consigli di classe
Coordinatore 1^A
Segretario
Coordinatore 2^A
Segretario
Coordinatore 3^A
Segretario
Coordinatore 1^B
Segretario
Coordinatore 2^B
Segretario
Coordinatore 3^B
Segretario
Coordinatore 1^C
Segretario
Coordinatore 2^C
Segretario
Coordinatore 3^C
Segretario
Coordinatore 1^D
Segretario
Raccanelli Paola
a rotazione
Brindani Alessandra
a rotazione
Minghini Paola
a rotazione
Trombi Norince
Baistrocchi Elena
Marbini Giuseppina
Bellantuono Barbara
Conversano Alessandra
Aldigeri Mariarosa
Oliveri
Toscani
Negri
Conforti
Baratta
Gatta
Mambriani
Torri
Bertoldi
Cutuli
Troglia
Mozzoni
Parisini
Chiastra
Ollari
Compiani
Gabbiani
Zucchelli
Merighi
Parmeggiani
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Coordinatore 2^D
Segretario
Coordinatori di plesso:
Secondaria I° Grado “E. Fermi”
Primaria “B. Ferrari”
Primaria “L. Riccardi” Torrechiara
Infanzia “ G. Rodari “ Langhirano
Infanzia Pilastro
Docenti neo immessi in ruolo
Scuola Primaria:
Granato Raffaela, Mozzillo Speranza, Pozzati
Monica, Trolli Michela, Lo Bello Silvana,
Torchia Antonio
Scuola Infanzia:
Baistrocchi Elena, Bellantuono Barbara, Zoni
Elisabetta
Scuola Secondaria I° Grado:
Negri Sara
Comitato di valutazione dei Docenti
neo immessi in ruolo
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Referenti POF e Curricolo Verticale
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Scuola dell’Infanzia
Referenti Attuazione Indicazioni Nazionali
Scuola Secondaria e Primaria
Nucleo Autovalutazione (RAV)
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Referenti Continuità
Nido-Infanzia
Infanzia-Primaria
Primaria-Secondaria
Componenti Commissione Continuità
Infanzia-Primaria
Primaria-Secondaria
Referenti per l’Orientamento
Referenti GLIST
Scuola Secondaria
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Docenti componenti del GLIST
Scuola Secondaria Docenti di sostegno e
curricolari
Scuola Primaria Docenti di sostegno e curricolari
Ferretti
Mazza
Ferretti Maria Stella
Brindani Alessandra
Minghini Paola
Trombi Norince
Conversano Alessandra
Tutor
Possentini Catia, Mariotti Maria Cristina, Vincetti
Mariangela, Casoni Loredana
Marbini Giuseppina, Carra Nella, Maria Mercuri
Mambriani Paola
Chiastra Maria
De Maio Paola
Ferretti Maria Stella
Attanasio Mariarosaria
Cerioli Elisabetta
Ferretti Maria Stella, Attanasio Mariarosaria
Ferretti Maria Stella, Merighi Patrizia
Attanasio Mariarosaria, Raccanelli Maria Paola
Ludovico (Coordinatrice Nido Comunale), Cavalli
Elisabetta
Pozzati Monica
Oliveri Giovanna
Bellantuono Barbara, Fochi Alessandra, Magnani
Alessandra, Trolli Michela, Garulli Daniela, Vincetti
Mariangela
Attanasio Mariarosaria, Bocchi Marzia, Ferrari Graziana
Anna, Mozzillo Speranza, Saraceno Carmen, Mozzoni
Elisa, Parmeggiani Francesca
Gatta Monica, Conforti Giovanna
Mazza Teodolinda
Amadei Mariangela
Torri, Compiani, Zucchelli, Parisini
Amadei, Cernicchiaro, Faccini C., Pace, Notarangelo,
Pezziga, Romano, Faccini N.
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Scuola dell’Infanzia Docenti di sostegno e
curricolari
Rappresentante ASP- ASL nel GLIST
Referenti DSA /BES- Gruppo GLI
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Componenti Gruppo GLI
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Scuola dell’Infanzia
Referente Sicurezza
Referente Commissione classi prime
Secondaria
Primaria
Componenti Commissione Formazione classi
prime
Secondaria
Primaria
Referenti Commissione orario
Secondaria
Primaria
Referente Educazione alla salute
Secondaria
Primaria
Referente Rapporti Scuola-Famiglie-Servizi
Sociali/ alunni in situazione di affido familiare
Commissione SAF (Servizi alla Famiglia)
Referenti inserimento alunni in corso d’anno
Secondaria
Primaria
Rappresentante nell’Organo di Garanzia
Referenti gestione insuccesso scolastico e
inserimento alunni stranieri
Referenti Invalsi
Secondaria
Primaria
Referenti Musica
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Referenti Progetti
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Scuola Infanzia
Referenti Progetto 0/6 anni
Referente Progetti Attività motoria Scuola
Primaria
Referente “Feste della scuola”
Carra, Aldigeri, Santangeli
Stefanini Francesca, Sandei Tiziana
Troglia Manuela
De Maio Paola
Merighi Patrizia
Granato Raffaela
Baistrocchi Elena
Mozzillo Speranza
Un docente non impegnato negli esami
Cosmi Erica
Docenti non impegnati negli esami
Bucci Luciana, Casoni Loredana, Possentini Catia
Merighi Patrizia
Attanasio Mariarosaria, Brindani Alessandra, Raccanelli
Maria Paola
Ollari M. Elisa
Mariotti Cristina
Ferretti Maria Stella
Coordinatori di plesso, Assistente Sociale (Stefanini),
Coordinatrice Nido, Docente Scuola dell’Infanzia paritaria
Ferretti Maria Stella
Brindani Alessandra
Gatta Monica (suppl. Chiastra Maria)
Gatta Monica, Mozzoni Elisa, Torri Anna Maria
Merighi Patrizia
Raccanelli M. Paola
Gatta Monica
De Maio Paola
Ollari Lisetta
Mariotti Maria Cristina
Conversano Alessandra
Conversano Alessandra
Cristofori Chiara
Bocchi Marzia
50
Referente “Frutta nella Scuola” (Progetto
Attanasio Mariarosaria
Regionale Fondi Comunità Europea)
Referente uscite didattiche/viaggi d’istruzione
Secondaria
Referente Sito Web dell’Istituto
Infanzia-Primaria-Secondaria
Coordinatori registro elettronico
Scuola Secondaria
Scuola Primaria
Referenti Comitato mensa
Infanzia
Primaria
Bertoldi Serena
Conversano Alessandra
Chiastra Maria
Pace Maria Teresa
Cerioli (Rodari), Magnani (Pilastro), Marbini (Torrechiara)
Pace (prime), Cosmi (seconde), Mariotti (terze), Romano
(quarte), Attanasio (quinte), Minghini (Torrechiara)
INCARICHI E FUNZIONI
Il Piano dell'Offerta Formativa comporta la valorizzazione e lo sviluppo delle molteplici risorse professionali
esistenti nelle scuole, impegnate a governare i processi di riforma e a garantire la qualità del servizio. Per poter
realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa, l’Istituto Comprensivo si è dato, negli ultimi anni,
una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro che hanno il compito di formulare proposte,
elaborare progetti didattici e verificarne l’efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio.
In questo contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse professionali presenti nella scuola e si
favoriscono processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti.
Tutte le attività aggiuntive, deliberate dal Collegio dei docenti, costituiscono un impegno maggiore, qualitativo e
quantitativo, del personale docente e non docente. Esse offrono un prezioso contributo all’ampliamento e
all’arricchimento dell’offerta formativa e migliorano l’organizzazione complessiva dell’Istituto.
Tali attività vengono retribuite con il Fondo d’istituto secondo quanto stabilito in sede di contrattazione
integrativa d’istituto.
Staff di direzione
Lo staff di direzione è composto da:
•
Dirigente Scolastico
•
Due docenti collaboratori, di cui uno con il ruolo di vicario
Le finalità dello staff si possono così definire:
•
Creare una struttura collegiale consultiva che affianchi il Dirigente Scolastico nelle gestione delle
situazioni di particolare rilevanza che possono influire sul buon andamento dell'istituzione scolastica.
•
Tenere acceso il dialogo tra le varie componenti scolastiche mediante l'esame
legittimamente vengono proposte.
•
Sostenere la realizzazione del POF e dei processi decisori ad esso connessi.
51
delle istanze che
Microstrutture del Collegio Docenti
Per esaltare la funzione docente, non tanto nella sue specifiche qualificazioni didattiche, quanto nella
dimensione collegiale e organizzativa, vengono costituite alcune microstrutture finalizzate alla gestione ed alla
conduzione di specifici ambiti di attività individuati dal Collegio dei docenti:
Coordinatori di plesso
In ogni plesso, all’inizio dell’anno scolastico, sulla base della propria disponibilità e a rotazione, viene
individuato dal Collegio un docente Coordinatore che si occupa di:
•
Tenere i rapporti con la Segreteria e la Direzione
•
Comunicare i problemi del plesso
•
Controllare la posta elettronica
•
Assicurarsi che vengano lette le circolari, facendo apporre la firma per presa visione a tutti i
docenti
•
Presiedere il Consiglio di Interclasse o di Intersezione
•
Organizzare le sostituzioni dei docenti assenti in collaborazione con la Segreteria
Funzioni Strumentali
Le Funzioni Strumentali al POF sono un’articolazione della Funzione docente in regime di autonomia e
vengono identificate ed attribuite dal collegio dei docenti (Art. 30 CCNL 2003). Il Collegio dei Docenti ha
individuato le seguenti aree:
AREA
ATTIVITA’
Area 3: Interventi e servizi per studenti
1) Integrazione alunni protetti dalla Legge 104/'92
2) Intercultura
•
Integrazione alunni diversamente abili
•
Integrazione alunni stranieri:
laboratori di italiano 2
accoglienza
e
Referenti delle Commissioni
All’inizio dell’anno scolastico, il Collegio individua, tra coloro che si dichiarano disponibili, i docenti che
hanno il compito di coordinare le Commissioni di lavoro. Ogni Referente coordina le attività di una
commissione formata da docenti di Scuola Secondaria e/o di Scuola Primaria e/o di Scuola dell’Infanzia.
52
Commissioni
Il Collegio ha deliberato la composizione di Commissioni istituzionali composte da docenti che effettuano
attività aggiuntive. Tali Commissioni si riuniscono su iniziativa del Docente Referente. Le attività svolte dalle
singole Commissioni sono illustrate al Collegio dei Docenti, al termine dell’anno scolastico, dai docenti
Referenti.
Il Collegio ha deliberato le seguenti Commissioni:
Commissioni
Gruppo H d’Istituto (GLIST)
Gruppo lavoro inclusione (GLI)
Sostegno ad alunni e famiglie (SAF)
Continuità (per i tre ordini di scuola)
Formazione classi prime
Finalità e compiti
Sostenere l’integrazione degli alunni disabili attraverso
la partecipazione dei docenti, delle famiglie e degli Enti
Locali.
Sostenere l’inclusione degli alunni con DSA e BES.
Sostenere il diritto allo studio di alunni con svantaggio
socio-culturale, attraverso strategie operative elaborate e
definite in collaborazione con i Servizi Sociali del
territorio.
Dialogare tra i diversi ordini di scuola al fine di
confrontarsi sui problemi organizzativi e didattici, anche
per gestire al meglio la formazione delle classi.
Formare le classi prime della Scuola Primaria e
Secondaria.
Gli impegni collegiali con la relativa calendarizzazione, i criteri utilizzati per l’assegnazione dei docenti ai plessi
e alle classi, i criteri per la sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi, sono inseriti nel PIANO DELLE
ATTIVITÀ (ALLEGATO N. 1).
DOCUMENTO APPROVATO NEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 29 OTTOBRE 2015
E NEL CONSIGLIO D’ISTITUTO DEL 26 NOVEMBRE 2015
Referente POF Scuola Primaria:
Attanasio Mariarosaria
Referente POF Scuola Secondaria di I° Grado:
Ferretti Maria Stella
Referente POF Scuola dell’Infanzia:
Cerioli Elisabetta
53
Istituto Comprensivo di Langhirano
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
via 25 aprile, n° 3
43013 - Langhirano - PR
P
E-mail : [email protected]
IANO
O
FFERTA
Tel 0521 861195
Fax 0521 864030
F
ORMATIVA
I bimbi, gli adolescenti…
il nostro futuro…
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SECONDA PARTE
54
55
INDICE
Premessa--------------------------------------------------------------------------------pag. 4
Le Finalità educative generali--------------------------------------------------------pag. 5
La Scuola dell’Infanzia----------------------------------------------------------------pag. 7
La Scuola Primaria---------------------------------------------------------------------pag. 9
La Scuola Secondaria di I° grado----------------------------------------------------pag. 12
I Traguardi per lo sviluppo delle competenze--------------------------------------pag. 15
Gli obiettivi specifici nella Scuola dell’Infanzia-----------------------------------pag. 28
Gli obiettivi specifici nella Scuola Primaria----------------------------------------pag. 35
Gli obiettivi specifici nella Scuola Secondaria-------------------------------------pag. 71
Curricolo di Italiano L2 per gli alunni stranieri------------------------------------pag. 97
Curricolo dei Nuclei tematici in continuità verticale -----------------------------pag.101
La valutazione -------------------------------------------------------------------------pag.102
La valutazione nella Scuola dell’Infanzia------------------------------------------pag.103
Criteri e forme di valutazione nella Scuola Primaria-----------------------------pag.104
La certificazione delle competenze nella Scuola Primaria ---------------------pag.108
Criteri e forme di valutazione nella Scuola Secondaria di I° Grado-----------pag.109
La Certificazione delle competenze nella Scuola Secondaria di I° Grado----pag. 114
L’Autovalutazione d’Istituto---------------------------------------------------------pag. 115
La Formazione e l’Aggiornamento--------------------------------------------------pag. 115
PREMESSA
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e
l’innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta
56
Formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai
traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni
disciplina.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Settembre 2012).
Le “Indicazioni” nascono all’interno di una cornice culturale che vede il Curricolo verticale, la cui
elaborazione è affidata alle singole scuole, come il cuore del Piano dell’Offerta Formativa di ogni
istituzione scolastica. Il che significa dare priorità, all’interno del POF, a quei progetti che sono
strettamente connessi al rinnovamento dell’insegnamento delle discipline fondamentali. Rinnovamento
indispensabile per realizzare, nel concreto, una scuola di qualità e di inclusione. La costruzione del
Curricolo verticale è vista come un processo, ossia come un complesso procedimento di attività e
forme che impegna la scuola in un costante miglioramento dell’insegnamento volto a intercettare tutti
gli studenti. Il curricolo verticale comporta il riferimento costante a saperi, metodologie e modalità
relazionali che mettono lo studente al centro del processo di costruzione della conoscenza.
COS’E’ IL CURRICOLO VERTICALE?
Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola
dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli
relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che
vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e
formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli strumenti culturali e la capacità di
utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà.
Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-espressivo-artistica,
geostorico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati con quelli
della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva, la comunicazione sociale e i vissuti
valoriali che si generano nella vita della scuola.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo
organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale,
pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.
LA NOSTRA SCELTA
Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo
primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. Il coordinamento dei
curricoli prevede l’individuazione di linee culturali comuni su cui lavorare, rispettando le
differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. Per la realizzazione del Curricolo verticale
d’Istituto sono stati formati gruppi di lavoro con docenti dei tre ordini di scuola. Dal confronto dei
docenti, dalla consultazione di diverso materiale didattico e disciplinare, dall’attenta lettura delle
Nuove Indicazioni e dai lavori della commissione, è stato elaborato un Curricolo che parte
dall’individuazione preventiva di finalità generali che appartengono al curricolo dei tre ordini
dell’I.C., per poi arrivare alla successiva specificazione in traguardi per lo sviluppo delle
competenze e in obiettivi specifici di apprendimento, che siano osservabili e misurabili e che
garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. All’interno di un simile percorso, la
scelta di finalità educative “comuni” garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del
percorso formativo mentre la definizione di obiettivi specifici (in parte o completamente “diversi”)
assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola.
57
FINALITA’ EDUCATIVE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI I° GRADO
TRAGUARDI
PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
OBIETTIVI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
58
FINALITA’ EDUCATIVE GENERALI
Ordine scolastico
•
•
•
•
Finalità
Sviluppo dell'identità
Sviluppo dell'autonomia
Sviluppo delle competenze
Sviluppo della cittadinanza
•
•
•
Scuola
dell’Infanzia
•
•
•
•
•
Scuola Primaria
•
•
•
•
•
Scuola Secondaria
di I° Grado
•
•
•
Formare l'uomo e il cittadino nel
quadro dei principi affermati dalla
Costituzione della Repubblica
Promuovere
la
prima
alfabetizzazione culturale degli
alunni
Sviluppare la padronanza dei quadri
concettuali e della creatività
personale
Promuovere il pieno sviluppo della
persona
Capacità di intervenire criticamente
nella società
Acquisire lo spirito di tolleranza
come strumento di disponibilità e
di convivenza
Favorire la scoperta della propria
identità in funzione dell'ambiente
in cui si vive e delle scelte future
Educare alla valutazione e all’
autovalutazione
Educare al rispetto dell’ambiente
visto come fondamentale per il
benessere
della
società
e
dell’individuo.
Promuovere la conquista di
capacità
espressive,
logiche,
scientifiche, operative e delle
corrispondenti abilità
59
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Compiti
Accrescere le dimensioni di
sviluppo dei bambini
Realizzare una scuola adeguata
alle esigenze formative degli
alunni
Ordinare i complessi sistemi
simbolico-culturali della società
odierna
Promuovere
la
continuità
educativa
Favorire l'integrazione scolastica
Accogliere i valori della
convivenza
democratica
e
dell’educazione interculturale
La continuità educativa
La collaborazione con le
famiglie
L'apertura all'extrascuola
Una scuola adeguata alle
esigenze formative degli alunni
L'Integrazione scolastica
Il riconoscimento dei valori
dell’educazione interculturale e
della convivenza democratica
L’integrazione scolastica
La valorizzazione degli ambiti
disciplinari sia sul piano
culturale sia sul piano didattico
Esperienze interdisciplinari
Il riconoscimento dei valori
dell’educazione interculturale e
della convivenza democratica
La valorizzazione del metodo
scientifico di conoscenza nei
vari ambiti disciplinari
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
IMMAGINI,
SUONI, COLORI
IL SE’ E L’ALTRO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
I DISCORSI E LE PAROLE
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta
al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i princìpi di pluralismo culturale e
istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei
bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza (Indicazioni
Nazionali per il Curricolo).
L’organizzazione del Curricolo per Campi di Esperienza consente di mettere al centro del progetto
educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini.
Ogni Campo delinea una mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo e di
obiettivi, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla Scuola Primaria.
Aspetti metodologici e didattici
Lo stile delle programmazioni delle scuole dell’Infanzia del nostro Istituto fa riferimento alle
metodologie dello “sfondo integratore”, della “ricerca-azione” e dell’operare per “progetti”.
Gli obiettivi e i percorsi non sono mai comunque frazionati in aree separate ma intrecciati in modo
complesso. L’intervento delle insegnanti è essenzialmente di “regia educativa”: organizzare
nell’ambiente dei sostegni, creare situazioni, mettere a disposizione strumenti che possano favorire il
processo di auto-organizzazione cognitiva propria di ogni bambino. Vengono quindi privilegiati il
gioco e le esperienze a contatto diretto con i vari materiali per “favorire i significativi apprendimenti”.
L’organizzazione didattica nei vari momenti della giornata prevede:
attività a sezioni aperte
attività a piccoli gruppi
laboratori
progetti
lezioni frontali
gioco
60
CAMPI DI ESPERIENZA:
Il sé e l’altro
E’ il campo che si occupa della presa di coscienza dell’identità personale e delle diversità culturali, religiose ed
etniche delle prime regole necessarie alla vita sociale, delle prime grandi domande sulla vita e sul mondo
derivate dalla osservazione della natura e dalle esperienze in famiglia e nella comunità scolastica. Questo campo
rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della
cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente.
Il corpo in movimento
E’ il campo che si occupa della conoscenza del proprio corpo attraverso esperienze sensoriali e percettive che
sviluppino gradatamente le capacità di capirlo, di interpretarne i messaggi, di rispettarlo, di averne cura, di
esprimersi e comunicare attraverso di esso in modo sempre più affinato e creativo. Le esperienze motorie
consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare le parole e i gesti, di produrre e fruire musica, di
accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.
Immagini, suoni, colori
E’ il campo dell’espressività immaginativa e creativa, dell’educazione al sentire estetico e al piacere del bello.
L’incontro dei bambini con l’arte è l’occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. Il
bambino si esprime tramite linguaggi differenti con la voce, con il gesto, con la drammatizzazione, con i suoni e
con la musica, con la manipolazione e con la trasformazione di materiali più diversi, con le esperienze grafico
pittoriche e con i mass-media.
I discorsi e le parole
E’ il campo della comunicazione verbale che diventa sempre più ricca lessicalmente e competente da un punto
di vista grammaticale. Il bambino impara ad utilizzare la lingua italiana in tutte le sue funzioni e nelle forme
necessarie per addentrarsi nei diversi Campi di esperienza. La Scuola dell’Infanzia ha la responsabilità di
promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. Viene
incoraggiato il progressivo avvicinarsi alla lingua scritta, attraverso l’uso di libri illustrati e messaggi presenti
nell’ambiente. In un contesto adeguato di senso, può essere iniziato anche l’apprendimento di una seconda
lingua.
La conoscenza del mondo
E’ il campo relativo alla esplorazione della realtà e alla organizzazione delle esperienze. Esplorando oggetti,
materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare
con quelle dei compagni e degli insegnanti, avviandosi verso un percorso di conoscenza più strutturato.
Oggetti, fenomeni, viventi: I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso
attività concrete (luce, ombre, calore, movimento, velocità…); prestano attenzione ai cambiamenti del loro
corpo, a quello degli animali e delle piante e alle continue trasformazioni dell’ambiente naturale.
Numero e spazio: I bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi
basandosi sulle routine quotidiane accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si
avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni. Muovendosi nello spazio i
bambini si avviano alla scoperta dei concetti geometrici.
Insegnamento della religione cattolica nella Scuola dell’Infanzia
Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della
personalità dei bambini aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola. Per favorire la loro maturazione
personale nella sua globalità i Traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari Campi di Esperienza.
Insegnamento delle Attività alternative
I bambini che non si avvalgono dell’IRC, svolgono attività alternative che fanno riferimento ai vari campi di
esperienza in modo trasversale e che, a seconda dei casi, possono essere di piccolo gruppo o in gruppo allargato
insieme a bambini di un’altra sezione.
61
LA SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le
dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi
irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna
disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i
livelli, da quello locale a quello europeo.
La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più importante per bambini che vivono in
situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori
saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Settembre 2012).
Aspetti metodologici e didattici
Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” fanno espresso riferimento, nel rispetto della libertà
d’insegnamento e dell’autonomia delle scuole, alle seguenti impostazioni metodologiche di fondo:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze
Incoraggiare l’apprendimento cooperativo sia all’interno della classe, sia attraverso la
formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi diverse
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad
apprendere”
Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su ciò che si fa.
Nello specifico sarà privilegiata una metodologia operativa, legata al vissuto personale del singolo
alunno, basata sulla ricerca e sulla scoperta, che permette di giungere ad una progressiva acquisizione
di concetti e abilità, pur nella diversificazione degli stili di apprendimento e di insegnamento.
Importanza verrà data all’interesse mostrato dagli alunni, considerato motore di conoscenza e di
approfondimento degli argomenti che, di volta in volta, verranno affrontati.
Si prevede l’articolazione delle attività attraverso:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Attività didattiche con utilizzo di materiale strutturato e non
Conversazioni libere e/o guidate
Discussioni libere e/o guidate
Problem solving
Lavori di gruppo
Attività a classi aperte o per classi parallele
Osservazioni ed esperimenti
Visione di dvd
Didattica multimediale
Circle-time
62
Si ritiene che tale metodologia favorisca la concentrazione e l’attenzione, funga da rinforzo e permetta
di pervenire a nuovi modelli di apprendimento da parte degli alunni e consenta ai docenti di apportare
le eventuali modifiche al proprio insegnamento, calibrandolo alle reali necessità della classe. Con
l’introduzione, soprattutto relativamente ad alcune discipline, di contenuti più specifici, si intende
focalizzare l’attenzione sull’utilizzo, da parte degli alunni, del linguaggio PROPRIO delle discipline e
sull’acquisizione del metodo di studio.
Per assicurare l’unitarietà del curricolo si stabiliscono i principali obiettivi cognitivi e comportamentali
che orienteranno l’attività didattica ed educativa di ciascun insegnante:
OBIETTIVI COGNITIVI
Sviluppo delle capacità logiche
Sviluppo delle competenze linguistiche
Sviluppo delle capacità creative
Potenziamento delle coordinate spazio-tempo
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
Consapevolezza di appartenere ad un gruppo che deve essere regolato da norme, al fine di
creare un clima positivo di relazioni e apprendimenti.
Il Curricolo nella Scuola Primaria si sviluppa partendo dalle discipline intese come chiavi
interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione.
DISCIPLINE
ITALIANO
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
STORIA
GEOGRAFIA
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
LINGUE COMUNITARIE: INGLESE
EDUCAZIONE FISICA
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE
63
Per sfruttare i collegamenti interdisciplinari e rispettare l’esigenza dell’unitarietà dell’apprendimento,
le discipline vengono raggruppate in AREE DISCIPLINARI:
ARTE E IMMAGINE-MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
ITALIANO-INGLESE
AREA
LINGUISTICO-ESPRESSIVA
E ARTISTICA
AREA
STORICO-GEOGRAFICA
AREA
MATEMATICO-SCIENTIFICA
E TECNOLOGICA
STORIA – GEOGRAFIA
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
RELIGIONE/ATTIVITA’ ALTERNATIVE
MATEMATICA – SCIENZE
TECNOLOGIA
64
LA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Nella Scuola Secondaria di I° Grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo.
La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano
culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione
trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi,
ma chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione
di competenze più ampie trasversali che rappresentano una condizione essenziale per la piena
realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono
promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando
opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. (Indicazioni Nazionali per il
Curricolo, Settembre 2012).
Aspetti metodologici e didattici
Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” fanno espresso riferimento, nel rispetto della libertà
d’insegnamento e dell’autonomia delle scuole, alle seguenti impostazioni metodologiche di fondo:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze
Incoraggiare l’apprendimento cooperativo sia all’interno della classe, sia attraverso la
formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi diverse
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad
apprendere”
Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su ciò che si fa.
Nello specifico sarà privilegiata una metodologia operativa, legata al vissuto personale del singolo
alunno, basata sulla ricerca e sulla scoperta, che permette di giungere ad una progressiva acquisizione
di concetti e abilità, pur nella diversificazione degli stili di apprendimento e di insegnamento.
Importanza verrà data all’interesse mostrato dagli alunni, considerato motore di conoscenza e di
approfondimento degli argomenti che, di volta in volta, verranno affrontati.
Si prevede l’articolazione delle attività attraverso:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Conversazioni libere e/o guidate
Discussioni libere e/o guidate
Circle-time
Lavori di gruppo
Osservazioni ed esperimenti
Visione di dvd e ascolto di cd-rom
Didattica multimediale (computer, LIM)
Problem solving
65
Si ritiene che tale metodologia favorisca la concentrazione e l’attenzione, funga da rinforzo e permetta
di pervenire a nuovi modelli di apprendimento da parte degli alunni e consenta ai docenti di apportare
le eventuali modifiche al proprio insegnamento, calibrandolo alle reali necessità della classe. Con
l’introduzione, soprattutto relativamente ad alcune discipline, di contenuti più specifici, si intende
focalizzare l’attenzione sull’utilizzo, da parte degli alunni, del linguaggio PROPRIO delle discipline e
sul consolidamento del metodo di studio.
ITALIANO
TECNOLOGIA
INGLESE
IRC/ATTIVITA’
ALTERNATIVE
EDUCAZIONE
FISICA
FRANCESE
DISCIPLINE
SCIENZE
MATEMATICA
ARTE E
IMMAGINE
MUSICA
GEOGRAFIA
66
STORIA
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
La
Conoscenza
del Mondo
Il Sé e l’Altro
Il Corpo e il
Movimento
Immagini,
suoni, colori
Area
Espressiva
Area
Artistica
Arte e Immagine
Musica
I Discorsi
e le Parole
Educazione Fisica
CAMPI DI ESPERIENZA
AREE DISCIPLINARI
Area
Linguistica
Area
MatematicoScientificoTecnologica
Area
StoricoGeografica
Storia
Geografia
Citt. e Costituzione
Religione/Att. Alt.
Matematica
Scienze
Tecnologia
DISCIPLINE
Italiano
Inglese
Francese
SCUOLA SECONDARIA DI I°GRADO
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
DAI CAMPI DI ESPERIENZA ALLE AREE DISCIPLINARI
E ALLE DISCIPLINE
67
TRAGUARDI
PER
LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE
68
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA
DI I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Ascolta e comprende parole e discorsi,
narrazioni e letture di storie.
Legge testi di vario genere in modo
espressivo e scorrevole, sia a voce alta
sia in lettura silenziosa e autonoma.
Legge in modo consapevole testi
letterari di vario tipo.
Comprende testi di tipo diverso,
individuando il senso globale e/o le
informazioni principali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo,
sa riconoscere caratteristiche di genere
e nuclei tematici, sa rielaborare i
contenuti proposti.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del
proprio comportamento e del proprio
punto di vista.
Sviluppa la padronanza d’uso della
lingua italiana e arricchisce e precisa il
proprio lessico.
Sviluppa fiducia e motivazione
nell’esprimere e comunicare agli altri le
proprie emozioni, le proprie domande, i
propri ragionamenti e i propri pensieri
attraverso il linguaggio verbale,
utilizzandolo in modo differenziato e
appropriato nelle diverse attività.
Usa il linguaggio per progettare le
attività e definire le regole.
Formula ipotesi sulla lingua scritta e
sperimenta le prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura,
anche utilizzando le tecnologie.
Riflette sulla lingua, confronta lingue
diverse, riconosce, apprezza e sperimenta
la pluralità linguistica e il linguaggio
poetico.
Sperimenta
rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa nuove parole,
cerca somiglianze e analogie tra i suoni e
i significati.
Produce testi di vario genere e sa
rielaborarli utilizzando le varie
tecniche linguistiche.
Sviluppa abilità funzionali allo studio,
seguendo uno schema prestabilito,
acquisendo un primo nucleo di
terminologia specifica.
Svolge attività di riflessione linguistica
su ciò che si ascolta o si legge,
rispettando le fondamentali strutture
ortografiche,
grammaticali
e
sintattiche.
E’
consapevole
che
nella
comunicazione sono usate varietà
diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe o
di gruppo) con compagni e insegnanti
rispettando il turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla
situazione.
69
Produce testi corretti a seconda degli
scopi e dei destinatari utilizzando un
lessico appropriato e ricco.
Sviluppa un personale e autonomo
metodo di studio utilizzando fonti e
linguaggi diversi. Riorganizza le
informazioni raccolte in appunti,
schemi,
cartelloni,
tabelle,
presentazioni al computer.
Riconosce e
linguistiche.
utilizza
le
strutture
Riflette sulla storia della lingua.
Comunica nella lingua orale esperienze
e opinioni
personali, contenuti di
studio utilizzando registri informali e
formali in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori.
Comprende ed usa in modo appropriato
le parole del vocabolario di base.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
LINGUE COMUNITARIE
INGLESE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
LIVELLO A1 QCER (Quadro Comune
Europeo di Riferimento)
Comprende brevi e semplici messaggi
orali relativi ad ambiti familiari.
Comprende e sostiene una elementare
produzione scritta su aspetti del proprio
ambiente, del proprio vissuto e su
elementi che si riferiscono a bisogni
immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in
modo
comprensibile,
utilizzando
espressioni e frasi memorizzate.
Scambia informazioni semplici e di
routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni
date in lingua straniera dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra elementi
linguistici e culturali appartenenti alla
lingua materna e alla lingua straniera.
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
LIVELLO A2 QCER (Quadro Comune
Europeo di Riferimento)
Comprende i punti essenziali di
messaggi chiari in lingua standard su
argomenti familiari che affronta
normalmente a scuola e nel tempo
libero.
Comprende il senso generale di una
comunicazione scritta.
Ricava l’idea centrale di un testo.
E’ in grado di trovare informazioni
specifiche in un testo.
Riferisce un fatto noto.
Legge testi informativi e ascolta
spiegazioni attinenti a contenuti di
altre discipline.
In contesti che gli sono familiari
conversa con uno o più interlocutori,
esponendo avvenimenti ed esperienze
di carattere personale e familiare.
Nella conversazione comprende i punti
chiave del racconto ed espone le
proprie idee in modo autonomo, anche
se con qualche difficoltà espositiva.
Scrive comunicazioni di vario genere.
E’ in grado di scrivere una serie di
semplici espressioni e frasi legate da
connettori relative ad aspetti di vita
quotidiana.
Riflette sulle diverse culture dei paesi
anglosassoni e ne accetta il confronto
con la propria.
70
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
LINGUE COMUNITARIE
FRANCESE (seconda lingua straniera)
LIVELLO A1 QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento)
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente
relative ad ambiti di immediata rilevanza.
Comunica, sia oralmente, sia per iscritto, in attività che richiedono uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti
familiari e abituali, anche se con eventuali difficoltà espositive.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Comprende il significato globale di un semplice testo, estrapolando, dallo stesso, anche informazioni più specifiche.
Svolge le consegne secondo le indicazioni date in lingua straniera.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Esercita
le
potenzialità
sensoriali,
conoscitive,
relazionali,
ritmiche
ed
espressive.
Utilizza gli elementi grammaticali di
base del linguaggio visuale per
osservare,
descrivere
e
leggere
immagini.
Padroneggia gli elementi principali del
linguaggio visivo, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in
movimento.
Produce e rielabora in modo creativo le
immagini
attraverso
molteplici
tecniche.
Legge le opere più significative
nell’arte antica, medioevale, moderna
e contemporanea sapendole collocare
nei rispettivi contesti storici e
ambientali.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la
drammatizzazione, il disegno, la pittura e
altre attività manipolative; utilizza materiali
e strumenti, tecniche espressive e creative;
esplora le potenzialità offerte dalle
tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione…); sviluppa interesse per
l’ascolto della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Legge gli aspetti formali di alcune
opere d’arte e ne apprezza la valenza
estetica.
Conosce i principali beni artisticoculturali presenti sul territorio e
manifesta sensibilità e rispetto per la
loro salvaguardia.
Assume ed interpreta consapevolmente
diversi ruoli (gioco dei travestimenti, teatro
dei burattini).
Sperimenta
in modo creativo le
esperienze artistiche delle avanguardie
del Novecento.
Produce elaborati grafici pittorici o
plastici esprimendo valori condivisi e
universali.
Sa utilizzare tecniche e materiali per
esprimere sentimenti e sensazioni
personali.
Incontra diverse espressioni di arte visiva e
plastica presenti nel territorio per scoprire
quali corrispondono ai propri gusti.
Comprende
l’importanza
patrimonio artistico.
del
Comprende analogie e differenze nello
studio di opere e autori.
71
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Rappresenta graficamente semplici eventi
sonori.
Esplora e discrimina gli eventi sonori in
riferimento alla loro fonte.
Riconosce le possibilità sonore del proprio
corpo.
Gestisce diverse possibilità espressive
della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare se
stesso e gli altri: fa uso di forme di
notazione convenzionale e non.
Partecipa in modo attivo alla
realizzazione di esperienze musicali
attraverso
l’esecuzione
e
l’interpretazione di brani strumentali
e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
Conosce lo strumentario didattico.
Impara a conoscere le potenzialità della
propria voce, il corpo, gli oggetti nella
percezione e produzione musicale.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di
vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di
animazione…); sviluppa interesse per
l’ascolto della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Sperimenta e combina elementi musicali di
base, producendo semplici sequenze sonoromusicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando
anche i simboli di una notazione informale
per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Produce
combinazioni
timbriche,
ritmiche e melodiche applicando
schemi elementari; le esegue con il
corpo, la voce e gli strumenti.
Improvvisa liberamente ed in modo
creativo, imparando gradualmente ad
utilizzare suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici
brani strumentali e vocali appartenenti
a generi e culture differenti didattici o
auto-costruiti.
E’ in grado di riconoscere i caratteri
principali dei brani musicali.
Ascolta e riconosce brani musicali di
diverso genere.
72
Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi ed
alla produzione di brani musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare,
anche attraverso l’improvvisazione o
partecipando a processi di elaborazione
collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con
modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando anche sistemi
informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali,
opere musicali riconoscendone i
significati, anche in relazione alla
propria esperienza musicale ed ai
diversi contesti storico – culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche
artistiche le proprie esperienze
musicali,
servendosi
anche
di
appropriati codici e sistemi di codifica.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
EDUCAZIONE FISICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Possiede una buona autonomia personale
nell’alimentarsi e nel vestirsi; riconosce i
segnali del corpo e attraverso la valutazione
dell’adulto arriva pian piano alla conoscenza
propria posturale; sa che cosa fa bene e che
cosa fa male.
Acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio
corpo e la padronanza degli schemi
motori e posturali, sapendosi adattare
alle variabili spaziali e temporali.
Attraverso le attività di gioco motorio
e di gioco sportivo, ha costruito la
consapevolezza delle
proprie competenze motorie sia nei
punti di forza che nei limiti.
Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed esprimere i
propri stati d’animo, anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze
ritmico-musicali.
Utilizza le abilità motorie e sportive
acquisite adattando il movimento in
situazione.
Conosce il proprio corpo, le differenze
sessuali e di sviluppo e consegue pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e in diverse
forme di attività e di destrezza quali correre,
stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi
individuali e di gruppo che richiedono l’uso
di attrezzi e il rispetto di regole all’interno
della scuola e all’aperto.
Inizia a controllare la forza del corpo, a
valutare il rischio, a coordinarsi con gli altri.
Esercita
le
potenzialità
sensoriali,
conoscitive,
relazionali,
ritmiche
ed
espressive del corpo.
Conosce le diverse parti del corpo e
rappresenta il corpo in stasi e in movimento.
Sperimenta una pluralità di esperienze
che permettono di conoscere e
apprezzare
molteplici
discipline
sportive.
Si muove nell’ambiente di vita e di
scuola rispettando alcuni criteri di
sicurezza per sé e per gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo
e a un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport il valore
delle regole e l’importanza di
rispettarle, nella consapevolezza che la
correttezza e il rispetto reciproco sono
aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni
esperienza ludico-sportiva.
73
Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio motorio per
entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, i valori (fair play)
come modalità di relazione quotidiana
e di rispetto delle regole.
Possiede conoscenze e competenze
relative all’educazione alla salute, e
applica a se stesso comportamenti di
promozione dello “star bene” e alla
prevenzione e alla promozione di
corretti stili di vita.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé
e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di
assumersi
responsabilità
e
di
impegnarsi per il bene comune.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
del
Conosce elementi significativi della
storia del suo territorio.
Usa la linea del tempo, per collocare un
fatto o un periodo storico.
Colloca gli eventi nel tempo e nello
spazio.
Sa di avere una storia personale e famigliare,
conosce le tradizioni della famiglia, della
comunità e sviluppa un senso di
appartenenza.
Conosce le società studiate e individua
le relazioni tra gruppi umani e contesti
spaziali.
Conosce gli eventi della storia italiana,
europea e mondiale.
Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che
è bene o male, sulla giustizia.
Organizza le conoscenze, tematizzando
e
usando
semplici
categorie
(alimentazione, difesa, cultura).
Conosce le relazioni tra i fatti.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e
con gli altri bambini, si rende conto che
esistono punti di vista diversi e inizia a
tenerne conto.
Produce
semplici
testi
storici,
comprende i testi storici proposti; sa
usare cartine geo-storiche.
Sviluppa il senso dell’identità personale, è
consapevole delle proprie esigenze e dei
propri sentimenti, inizia a controllarli e ad
esprimerli in modo adeguato.
Dialoga, discute e progetta confrontando
ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo
costruttivo e creativo con gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e
responsabilità nei diversi contesti, sa seguire
regole di comportamento e assumersi
responsabilità.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di
passato, presente, futuro e si muove in
maniera autonoma negli spazi che gli sono
familiari.
Conosce elementi significativi
passato del suo ambiente di vita.
Comprende opinioni e culture diverse,
capisce i problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.
Sa raccontare i fatti studiati.
Organizza le conoscenze e le espone
oralmente o per iscritto operando
collegamenti.
Riconosce le tracce storiche presenti
sul territorio e comprende l’importanza
del patrimonio artistico e culturale.
Comprende ed utilizza il linguaggio
proprio della disciplina utilizzando un
metodo di studio personale.
Comprende avvenimenti, fatti e
fenomeni delle civiltà che hanno
caratterizzato la storia dell’umanità dal
paleolitico alla fine del mondo antico
con possibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
Analizza le fonti storiche
ricavarne informazioni.
Comprende aspetti fondamentali del
passato dell’Italia dal paleolitico alla
fine dell’Impero Romano d’Occidente,
con possibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
Organizza in testi le informazioni
raccolte.
74
e
sa
Ricerca dati e informazioni su fatti e
problemi storici, anche mediante l’uso
di risorse digitali.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Colloca correttamente nello spazio sé stesso,
oggetti, persone.
Si orienta nello spazio circostante e
sulle carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici, punti cardinali e
coordinate geografiche.
Analizza un territorio per comprendere
l’organizzazione ed individua aspetti e
problemi del rapporto uomo ambiente.
Si rende conto che lo spazio geografico
è un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da
rapporti di connessione e/o di
interdipendenza.
Osserva, legge e analizza sistemi
territoriali nello spazio e nel tempo e
valuta gli effetti delle azioni dell’uomo
sull’ambiente.
Individua, conosce e descrive gli
elementi caratterizzanti dei paesaggi
con particolare attenzione a quelli
italiani e individua analogie e
differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
Comprende le relazioni tra situazioni
ambientali, culturali ed economiche.
Si orienta nel tempo della vita quotidiana
(giorno/notte ecc).
Segue correttamente un percorso sulla base
di indicazioni verbali.
Esplora e formula riflessioni su luoghi
geografici vicini e lontani.
Si pone le prime domande sulle realtà
astronomiche.
E’ in grado di riconoscere e localizzare
i principali “oggetti” geografici fisici e
antropici del territorio nazionale.
Utilizza il linguaggio della geograficità
per
interpretare
carte
geografiche e per realizzare
carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari,
fotografiche,
artisticoletterarie).
Rispetta l’ambiente e il patrimonio
culturale in un’ottica eco-sostenibile.
75
Comprende ed utilizza gli strumenti
propri della disciplina.
Legge e interpreta vari tipi di carte
geografiche
utilizzando
consapevolmente scale, coordinate
geografiche e simbologia.
Si apre al confronto con l’altro,
superando pregiudizi e stereotipi, in
un’ottica interculturale.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
Raggruppa e ordina secondo criteri diversi.
Confronta e valuta quantità.
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Padroneggia nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali e sa
valutare l'opportunità di ricorrere ad
una calcolatrice.
Procede con sicurezza nel calcolo con i
numeri reali e li sa rappresentare. Sa
valutare l’attendibilità del risultato
ottenuto.
Utilizza semplici simboli per registrare.
Compie misurazioni
strumenti.
mediante
semplici
Inizia ad abbinare numeri e quantità.
Riconosce con sicurezza alcune semplici
forme geometriche.
Utilizza rappresentazioni di dati
adeguate e sa utilizzarle in situazioni
significative per ricavare informazioni.
Percepisce, riconosce, rappresenta e
costruisce
figure
in
base
a
caratteristiche geometriche.
Descrive, classifica figure in base a
caratteristiche geometriche.
Riesce a risolvere facili problemi
spiegando a parole il procedimento
seguito, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo sia sui risultati.
Affronta i problemi con strategie
diverse e si rende conto che in molti
casi possono ammettere più soluzioni.
Impara a costruire ragionamenti e a
sostenere le proprie tesi confrontandosi
con gli altri.
Utilizza strumenti appropriati e i più
comuni strumenti di misura.
Impara a riconoscere situazioni di
incertezza e ne parla con i compagni
utilizzando il linguaggio specifico.
Riconosce ed utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici ( n.
decimali, frazioni, percentuali, scale di
riduzione...).
Sviluppa un atteggiamento positivo
rispetto alla matematica attraverso
esperienze significative che gli fanno
intuire come gli strumenti matematici
che ha imparato, siano utili per operare
nella realtà.
76
Analizza, confronta ed interpreta
rappresentazioni di dati per ricavare
informazioni.
Rappresenta, confronta ed analizza le
figure geometriche e ne utilizza le
proprietà.
Utilizza ed interpreta il linguaggio
matematico in situazioni diversificate.
Riconosce e risolve problemi nei vari
contesti utilizzando le strategie più
opportune e valutando criticamente i
risultati ottenuti.
Sa
apportare
esempi
adeguati
utilizzando le conoscenze acquisite e
sa rivedere criticamente le posizioni
assunte.
Ha acquisito un atteggiamento positivo
rispetto
alla
disciplina
ed
è
consapevole
che
gli
strumenti
matematici possono trovare riscontro
nella risoluzione di molti problemi
legati al mondo reale.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
Sa
collocare
nel
tempo
avvenimenti del passato recente.
riferendo
Formula riflessioni e considerazioni in
merito al futuro.
Coglie le trasformazioni naturali.
Osserva i fenomeni naturali e gli organismi
viventi sulla base di criteri o ipotesi con
attenzione e sistematicità.
Ha un approccio curioso ed esplorativo e
confronta azioni e soluzioni.
Utilizza un linguaggio appropriato per
descrivere osservazioni ed esperienze.
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Sviluppa atteggiamenti di curiosità
verso il mondo che lo sollecitano a
cercare spiegazioni.
Applica il metodo scientifico per
leggere ed interpretare i fenomeni
naturali, e per prospettare ipotesi
risolutive di vari problemi.
E' capace di osservare, analizzare,
classificare,
formulare
ipotesi,
registrare, schematizzare, dedurre,
produrre rappresentazioni grafiche di
un fenomeno anche realizzando
semplici esperimenti.
Sa schematizzare e rappresentare
attraverso modelli fatti e fenomeni.
Conosce da un punto di vista
anatomico e fisiologico il proprio
organismo.
Conosce le principali caratteristiche e i
modi di vivere di organismi vegetali e
animali.
Ha una visione corretta della diversità
e della complessità del sistema dei
viventi e della sua evoluzione nel
tempo.
Conosce la struttura e lo sviluppo del
proprio
corpo,
riconosce
il
funzionamento dei diversi organi e
apparati e ha cura della sua salute.
Assume un atteggiamento responsabile
nei confronti della natura, di cui
conosce i limiti e le potenzialità, per
uno sviluppo ecosostenibile.
Ha cura del proprio corpo e adotta
comportamenti e abitudini alimentari
corretti.
Ha curiosità ed interesse verso i
principali problemi legati all’uso della
scienza nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
Ha atteggiamenti di rispetto e di cura
verso l'ambiente scolastico sociale e
naturale.
Racconta in forma chiara e corretta ciò
che ha fatto e imparato.
Ricerca informazioni e spiegazioni da
varie fonti sui problemi che lo
interessano.
77
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li
esplora e sa scoprire funzioni e possibili usi.
Esplora e interpreta il mondo artificiale.
Riconosce nell’ambiente che lo
circonda
i
principali
sistemi
tecnologici e le varie relazioni che essi
stabiliscono con gli esseri viventi e gli
altri elementi naturali.
E’ a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di consumo
di energia, e del relativo impatto
ambientale.
Conosce ed utilizza semplici oggetti e
strumenti ed è in grado di conoscere le
diverse funzioni e strutture spiegandone
il funzionamento.
Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne
un uso adeguato a seconda delle diverse
situazioni.
Inizia a riconoscere in modo critico le
caratteristiche, le funzioni e i limiti
della tecnologia.
Ricava
informazioni
su
documentazione tecnica e commerciale.
Produce modelli e rappresentazioni
grafiche utilizzando strumenti adeguati.
Conosce i principali processi di
trasformazione di risorse o produzione
di beni e riconosce le diverse forme di
energia coinvolte.
Conosce i problemi legati alla
sostenibilità ambientale, all’utilizzo e
alla produzione di energia.
E’ in grado di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione o di una
scelta di tipo tecnico, riconoscendo in
ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce, analizza e descrive oggetti,
utensili, macchine, impianti in base
alla loro sostenibilità/qualità sociale.
Utilizza adeguate risorse materiali,
informative e organizzative per la
progettazione e la realizzazione di
semplici modelli, prodotti, tenendo
conto dei fattori tecnici, ergonomici e
antropometrici.
Sa utilizzare, dalla lettura e dall’analisi
di testi, di tabelle e grafici,
informazioni su beni e servizi
disponibili per esprimere valutazioni
rispetto a criteri di tipo diverso.
Sa
utilizzare
comunicazioni
procedurali e istruzioni tecniche per
eseguire in maniera logica e metodica
esperienze
operative
anche
collaborando e cooperando con i
compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni
grafiche relative alla struttura di
semplici
sistemi
materiali,
composizioni
geometrico-tecniche,
utilizzando elementi del disegno
tecnico o altri linguaggi multimediali e
di programmazione.
78
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
DIO E L’UOMO
DIO E L’UOMO
Osserva con meraviglia ed esplora con
curiosità il mondo che viene riconosciuto dai
cristiani e da tanti uomini religiosi come
dono di Dio Creatore.
Riflette su Dio Creatore e Padre, sui
dati fondamentali della vita di Gesù e
sa collegare i contenuti principali del
suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive.
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e
l’insegnamento di Gesù ed apprende che Dio
è Padre di ogni persona.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
Riconosce che la Chiesa è la comunità in
cui gli amici di Gesù sperimentano relazioni
serene con gli altri, anche appartenenti a
differenti tradizioni culturali e religiose.
Ascolta semplici racconti biblici, e sa
narrarne i contenuti per sviluppare una
comunicazione significativa che favorisca
l’esperienza della relazionalità.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro
per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie
di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identifica le caratteristiche essenziali di
un brano biblico, sa farsi accompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria
esperienza
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
IL LINGUAGGIO RELIGIOSO
Conosce le principali feste, coglie segni
espressivi e simboli della vita cristiana, ed
intuisce i significati per esprimere con
parole, gesti e creatività le proprie emozioni
ed il proprio vissuto religioso.
Riconosce il significato cristiano del
Natale e della Pasqua, traendone
motivo per interrogarsi sul valore di tali
festività nell’esperienza personale,
familiare e sociale.
I VALORI ETICI E RELIGIOSI
I VALORI ETICI E RELIGIOSI
Comprende che il credo cristiano trova
fondamento nell’amore del Padre, nella vita
e nel messaggio di Gesù, nella carità
evangelica della Chiesa.
Si confronta con l’esperienza e
distingue la specificità della proposta di
salvezza del cristianesimo; identifica
nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e si impegnano
per mettere in pratica il suo
insegnamento; coglie il significato dei
Sacramenti e si interroga sul valore che
essi hanno nella vita dei cristiani.
LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Coglie nelle domande dell'uomo e in
tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Comprende
alcune
categorie
fondamentali della fede ebraicocristiana
(rivelazione,
promessa,
alleanza, messia, risurrezione, grazia,
Regno di Dio, salvezza...) e le
confronta con quelle di altre maggiori
religioni.
Approfondisce l'identità storica, la
predicazione e l'opera di Gesù e le
correla alla fede cristiana che, nella
prospettiva
dell'evento
pasquale
(passione, morte e risurrezione),
riconosce in lui il Figlio di Dio fatto
uomo, Salvatore del mondo che invia
la Chiesa nel mondo.
Conosce l'evoluzione storica e il
cammino ecumenico della Chiesa,
realtà voluta da Dio, universale e
locale, articolata secondo carismi e
ministeri e la rapporta alla fede
cattolica che riconosce in essa l'azione
dello Spirito Santo.
Sa adoperare la Bibbia come
documento
storico-culturale
e
apprende che nella fede della Chiesa è
accolta come Parola di Dio.
Individua il contenuto centrale di
alcuni testi biblici, utilizzando tutte le
informazioni necessarie, e si avvale
correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
Individua i testi biblici che hanno
ispirato le principali produzioni
artistiche
(letterarie,
musicali,
pittoriche...) italiane ed europee.
Coglie nelle domande dell'uomo e in
tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
79
Riconosce l'originalità della speranza
cristiana, in risposta al bisogno di
salvezza della condizione umana nella
sua fragilità, finitezza ed esposizione al
male.
Sa esporre le principali motivazioni
che sostengono le scelte etiche dei
cattolici rispetto alle relazioni affettive
e al valore della vita dal suo inizio al
suo termine, in un contesto di
pluralismo culturale e religioso.
Sa confrontarsi con la proposta
cristiana di vita come contributo
originale per la realizzazione di un
progetto libero e responsabile.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ATTIVITA’ ALTERNATIVE
SCUOLA DELL’INFANZIA
(alla fine del 3° anno)
SCUOLA PRIMARIA
(alla fine del 5° anno)
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO
(alla fine del 3° anno)
Coglie il valore dell’amicizia e della
collaborazione.
Riflette sui temi dell’amicizia, della
solidarietà e del rispetto degli altri.
Riflette sui temi dell’amicizia, della
solidarietà e del rispetto degli altri.
Accoglie le diversità.
Ha sviluppato forme concrete di
educazione
alla
relazione,
alla
comprensione reciproca e alla socialità.
Ha sviluppato forme concrete di
educazione
alla
relazione,
alla
comprensione reciproca e alla socialità.
Ha sviluppato, attraverso esperienze
significative,
atteggiamenti
che
consentano di prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente.
Ha sviluppato, attraverso esperienze
significative,
atteggiamenti
che
consentano di prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente.
Ha sviluppato una consapevolezza dei
valori della vita e della convivenza
civile.
Ha sviluppato una consapevolezza dei
valori della vita e della convivenza
civile.
Conosce i valori universali quali pace,
solidarietà, attenzione agli altri…
Collega esperienze personali a concetti e
valori universali.
80
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
81
IMMAGINI, SUONI, COLORI
OBIETTIVI
3 ANNI
OBIETTIVI
4 ANNI
Ascoltare brevi brani musicali e
filastrocche.
Discriminare e denominare diverse fonti
sonore.
Rappresentare
eventi sonori.
Riprodurre per imitazione semplici
sequenze ritmiche con il corpo.
Riconoscere alcuni contrasti negli eventi
sonori (piano-veloce; forte-piano; ecc.)
Riconoscere le possibilità sonore del
proprio corpo.
Riprodurre per imitazione semplici
filastrocche.
Associare al canto i movimenti mimicogestuali.
Conoscere lo strumentario didattico.
Costruire strumenti con materiale di
facile consumo.
Muoversi al suono della musica.
Produrre suoni con semplici strumenti
musicali.
Esplorare oggetti
strumenti musicali.
e
OBIETTIVI
5 ANNI
semplici
Osservare ed esplorare materiali
vari.
Percepire e distinguere i rumori del
proprio corpo.
graficamente
semplici
Utilizzare correttamente la voce, il corpo,
gli oggetti nella percezione e produzione
musicale.
Associare i colori alla realtà.
Riprodurre
sequenze
ritmiche
e
melodiche
Esercitare le potenzialità sensoriali,
conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive.
Seguire con interesse brevi filmati e
spettacoli teatrali.
Seguire con attenzione spettacoli di vario
tipo.
Disegnare con intenzionalità.
Realizzare rappresentazioni iconiche che
rappresentino l’esperienza vissuta.
Conoscere i colori primari e secondari.
Conoscere i colori primari.
Seguire semplici e brevi filmati,
spettacoli teatrali.
Scarabocchiare
cercando
di
attribuire alle forme ottenute
significati personali.
Partecipare spontaneamente al gioco
del “facciamo finta che…”
Realizzare rappresentazioni iconiche con
tecniche e materiali diversi.
Esprimere nel gioco simbolico
caratteristiche del ruolo assunto.
le
Elaborare progetti propri o
in
collaborazione, da realizzare con
continuità e concretezza.
Assumere
ed
interpretare
consapevolmente diversi ruoli (gioco dei
travestimenti, teatro dei burattini).
Denominare gli oggetti più evidenti
di un’immagine.
Provare curiosità per le possibilità
offerte dalle tecnologie
Leggere un’immagine
oggetti e colori.
descrivendone
Esplorare le possibilità offerte dalle
tecnologie.
82
Descrivere con ricchezza di particolari,
distinguendo la figura dallo sfondo.
Incontrare diverse espressioni di arte
visiva e plastica presenti nel territorio per
scoprire quali corrispondono ai propri
gusti.
Raggruppare, confrontare e ordinare,
secondo criteri diversi, oggetti ed
esperienze.
Distinguere dentro e fuori
Riconoscere spazi aperti e chiusi
Comprendere le relazioni topologiche,
usando gli indicatori fondamentali
(sopra, sotto).
I DISCORSI E LE PAROLE
OBIETTIVI
3 ANNI
OBIETTIVI
4 ANNI
Saper esprimere i propri bisogni.
Saper ascoltare l’esposizione orale
dei propri compagni e degli adulti.
Dimostrare fiducia nelle proprie
capacità comunicative.
OBIETTIVI
5 ANNI
Saper interagire verbalmente con
compagni e adulti.
Saper utilizzare frasi complete e termini
nuovi.
Partecipare attivamente a conversazioni.
Saper raccontare e inventare storie.
Saper interpretare immagini.
Ampliare il proprio repertorio linguistico
e chiedere il significato di nuove parole.
Comprendere consegne verbali.
Saper intervenire nella
conversazione.
Memorizzare filastrocche e brevi poesie.
Saper raccontare episodi della
propria vita.
Comprendere e ricordare il senso generale
di una comunicazione (racconto, fiaba,
rappresentazione, spettacolo televisivo,
esperienze vissute).
Saper memorizzare canzoncine.
Comprendere e decodificare un
messaggio non verbale.
Saper utilizzare il linguaggio per
stabilire rapporti interpersonali.
Saper comprendere e utilizzare simboli
della lingua scritta.
Saper riconoscere la diversità delle lingue.
IL SE’ E L’ALTRO
OBIETTIVI
3 ANNI
Acquisire progressiva
personale.
OBIETTIVI
4 ANNI
autonomia
OBIETTIVI
5 ANNI
Acquisire autonomia nell’organizzazione
di tempi e di spazi di gioco.
Sviluppare la fiducia in sé.
Acquisire il senso del rispetto.
Accettare il distacco dalla famiglia.
Riconoscere stati emotivi propri ed altrui.
Prendere coscienza della propria
emotività.
Esprimere in modo adeguato bisogni e
sentimenti.
Comprendere gli stati emotivi altrui.
Esprimere e comunicare bisogni e
stati d’animo.
Partecipare attivamente alle varie attività
ed ai giochi.
Intuire e rispettare le diversità nelle varie
espressioni.
Conoscere e rispettare le prime
regole.
Lavorare e collaborare con gli altri.
Comprendere e rispettare regole.
Affrontare in modo adeguato nuove
esperienze.
Progettare, collaborare
insieme agli altri.
Rispettare le regole del vivere comune.
Condividere i valori della comunità di
appartenenza.
Comunicare bisogni, desideri, paure.
Sentirsi parte del gruppo sezione.
Affrontare con
esperienze.
serenità
nuove
Condividere
modi
di
83
vivere
della
e
lavorare
Esprimere vissuti personali
comunità di appartenenza.
Riconoscere ed accettare culture diverse,
sviluppando il senso dell’accoglienza e
dell’appartenenza.
Accettare le varie diversità.
Riconoscersi come
gruppo sezione.
appartenente
al
LA CONOSCENZA DEL MONDO
OBIETTIVI
3 ANNI
Rapportarsi al mondo circostante
attraverso l’uso dei sensi.
OBIETTIVI
4 ANNI
Acquisire abilità manipolative.
OBIETTIVI
5 ANNI
Utilizzare i sensi per ricavare
informazioni e conoscenze.
Conoscere i colori principali e derivati.
Manipolare vari materiali.
Eseguire percorsi su semplici mappe.
Operare in base alle proprie esigenze ed
inclinazioni.
Conoscere i colori di base.
Riconoscere spazi aperti.
Esplorare spazi e riconoscere la
funzione degli ambienti della scuola. Acquisire consapevolezza delle principali
scansioni temporali (ieri e oggi, domani,
Porre sé stessi in diverse posizioni
giorni, settimane, mattina e pomeriggio).
spaziali iniziando a comprendere i
termini sopra-sotto, dentro-fuori,
Costruire e definire insiemi.
piccolo-grande, alto-basso.
Seriare alcuni elementi in base a criteri
Percepire la ciclicità temporale
dati.
(notte, giorno, notte).
Cogliere le trasformazioni naturali.
Raggruppare in base a semplici
criteri.
Verbalizzare adeguatamente le esperienze.
Osservare le trasformazioni naturali.
Seguire correttamente indicazioni
per eseguire una attività.
Adeguare il proprio comportamento alle
diverse esperienze scolastiche.
Interagire con la realtà circostante
utilizzando tutte le modalità a
disposizione negli spazi.
Riconoscere e ricostruire relazioni
topologiche.
Percepire il tempo nel suo divenire
(passato, presente, futuro).
Raggruppare, classificare, seriare secondo
criteri diversi.
Esplorare, scoprire e sistematizzare le
conoscenze sul mondo della realtà
naturale.
Raccogliere dati ed informazioni.
Comprendere l’importanza del rispetto
dell’ambiente.
Registrare dati.
Ricostruire e registrare dati della realtà.
Mettere in relazione, ordine e
corrispondenza.
Collaborare, interagire e confrontarsi con
gli altri.
Riconoscere un problema e sperimentare
tentativi di risoluzione.
Operare in base a criteri dati.
84
IL CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI
3 ANNI
Percepire, denominare e
rappresentare il proprio corpo.
Coordinare i propri movimenti.
Muoversi con sicurezza.
Utilizzare intenzionalmente il
proprio corpo.
OBIETTIVI
4 ANNI
OBIETTIVI
5 ANNI
Rafforzare la conoscenza del sé corporeo.
Consolidare la coscienza di sé.
Percepire, denominare e rappresentare
analiticamente lo schema corporeo.
Conoscere, denominare e rappresentare
lo schema corporeo.
Percepire il sé corporeo nel movimento,
in rapporto agli oggetti ed all’ambiente
circostante.
Coordinare i movimenti del corpo nello
spazio in maniera statica e dinamica.
Percepire il corpo in rapporto allo spazio.
Possedere autocontrollo motorio.
Interiorizzare semplici regole di
cura personale.
Rispettare se stesso ed i propri
compagni.
Avere cura delle proprie cose
Intuire l’importanza di una corretta
alimentazione.
Utilizzare i sensi per la conoscenza della
realtà.
Percepire la relazione esistente tra
destra/sinistra.
Affinare la motricità fine.
Verbalizzare esperienze e condividerle
con i compagni.
Possedere una buona coordinazione
oculo-manuale.
Orientarsi nello spazio scuola, avendo
acquisito ed interiorizzato strutture e
nozioni spaziali.
Eseguire e verbalizzare posture.
Utilizzare adeguatamente gli oggetti
Iniziare a cogliere la relazione
uomo-ambiente
Muoversi nello spazio in base ad input
dati.
Essere attento alla cura della propria
persona, delle proprie ed altrui cose.
Intuire l’importanza di una corretta
alimentazione.
Organizzare le proprie azioni in base a
regole di convivenza, a tempi e a spazi.
Esplorare ed interagire con l’ambiente
circostante
85
Muoversi nello spazio in base ad azioni,
comandi, suoni, rumori, musica.
Affinare le capacità sensoriali
Interiorizzare l’importanza di una
corretta alimentazione.
Sviluppare adeguatamente il senso della
competizione.
Acquisire un comportamento adeguato
verso l’ambiente fisico ed antropico.
RELIGIONE CATTOLICA
Scuola dell’infanzia
L’insegnamento della Religione Cattolica è parte integrante di un curricolo attento alle esigenze fondamentali della
persona, svolge un’attività di tipo culturale ed assume particolare importanza nello sviluppo cognitivo, affettivo, etico e
spirituale del bambino.
Il significato e gli obiettivi del percorso formativo richiesto per l’IRC sono sanciti dall’attuale intesa sottoscritta il 28
giugno 2012 tra MIUR e CEI resa esecutiva dal DPR 175/12, che aggiorna e sostituisce quella precedente sottoscritta il
14/12/85.
Non suppone, né mira all’adesione di fede, ma diventa opportunità culturale e occasione di formazione umana e civile,
inserita di diritto all’interno delle Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia (con D.M. 31/07/2007 e Intesa tra il
MIUR e la CEI del 01/08/2009).
I percorsi esperienziali e le attività proposte offrono occasioni per lo sviluppo della personalità del bambino, valorizzano la
dimensione religiosa e contribuiscono a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori.
L’IRC si inserisce oggi nel processo di riforma della Scuola Italiana sviluppando conoscenze e riflessioni che favoriscono il
raggiungimento dei nuovi Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento nella Scuola
dell’Infanzia approvati con D.P.R. 11/02/2010.
Nel presente documento l’IRC si collega alle diverse discipline attraverso i traguardi previsti all’interno dei Campi di
Esperienza.
RELIGIONE
INDICATORI
OBIETTIVI
3 ANNI
OBIETTIVI
4 ANNI
OBIETTIVI
5 ANNI
DIO E L’UOMO
Scoprire
le
piccole
grandi
meraviglie
del
mondo della natura.
Apprezzare
le
varie
forme di vita come dono di
cui
possiamo
godere
gratuitamente.
Comprendere che
Dio ha
mostrato
fiducia
nell’uomo
affidandogli il mondo.
(La Conoscenza del
mondo. Il sé e l’altro)
Mostrare interesse per le
narrazioni simboliche fatte
da Gesù.
Scoprire che si può stare
bene insieme agli altri.
LA BIBBIA E
LE ALTRE FONTI
Conoscere alcuni episodi
della vita di Gesù.
Cogliere in natura i
segnali che annunciano la
vita.
Cogliere
gli
insegnamenti
di Gesù
attraverso il linguaggio
simbolico delle parabole.
Manifestare serenamente
la
propria
unicità
all’interno del gruppo di
appartenenza.
Scoprire
attraverso
i
racconti evangelici come
86
Comprendere che nella vita è
importante fidarsi di Dio, che ci
ama anche quando non lo
ascoltiamo.
Comprendere che la Chiesa è la
comunità degli uomini uniti nel
nome di Gesù e si adopera per
costruire un mondo di pace e di
amore.
Conoscere la narrazione biblica
della creazione e il significato
(Il sé e l’altro. I Discorsi e
le Parole. La Conoscenza
del mondo).
IL LINGUAGGIO
RELIGIOSO
(I Discorsi e le parole.
Immagini, suoni, colori. Il
corpo e il movimento).
Sperimentare relazioni di
fiducia e collaborare con i
compagni.
Gesù ha accolto anche i
più piccoli
simbolico di alcune parabole.
Cogliere la festa come
momento di gioia e
fraternità e comprendere il
comandamento dell’amore
evangelico.
Cogliere l’insegnamento di Gesù
nei gesti di pace.
Collegare i segni e i simboli del
Natale
e
della Pasqua al
significato cristiano.
Manifestare
emozioni.
VALORI ETICI
E RELIGIOSI
(Il sé e l’altro)
Riconosce in Gesù una Accogliere le diversità,
guida e un esempio di rispettarle e apprezzarle.
amore.
CONTENUTI
sentimenti
ed
Riconoscere l’intervento divino
nei gesti miracolosi di Gesù.
3 ANNI
Dio e l’uomo: Dall’osservazione e riflessione guidata di ciò che circonda il bambino alla scoperta dei doni di Dio. Narrazione
animata della parabola “La pecorella smarrita”. Giochi senso-motori e attività che stimolino il bambino ad entrare in relazione
con se stesso e con gli altri.
La Bibbia e le fonti: Narrazione biblica dall’annuncio alla nascita di Gesù. Presentazione di un dipinto della natività e
drammatizzazione della storia. Condivisione di esperienze personali a partire da un racconto dell’infanzia di Gesù.
(La casa e la famiglia di Gesù – Maria trova Gesù tra i maestri).
Il linguaggio religioso: Giochi, canzoncine e filastrocche mimate per la conoscenza reciproca. Individuazione e condivisione
di regole per essere felici e stare bene insieme. Racconti che stimolino il bambino a riflettere sulla gioia di avere degli amici e
l’importanza di rispettare gli altri.
Valori etici e religiosi: Narrazione di alcuni episodi della vita di Gesù (Il Battesimo di Gesù). La parabola di Gesù: “La casa
sulla roccia”.
4 ANNI
Dio e l’uomo: Presentazione della Bibbia come il libro speciale che parla della storia di Dio con gli uomini e leggiamo il
racconto della creazione. Osservazione e riflessione guidata sui cambiamenti della natura, anche attraverso lo sfondo
narrativo. Narrazione animata della parabola del “Padre misericordioso” e drammatizzazione. Conversazione guidata sui gesti
di perdono. Favorire l’ascolto e la condivisione di esperienze reciproche.
La Bibbia e le fonti: Racconto dell’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con i bambini. Narrazione e rielaborazione di
storie di amicizia (Gesù incontra Zaccheo).
Il linguaggio religioso: Scambio di esperienze vissute nei giorni di festa. Narrazioni evangeliche. (Nozze di Cana – Gesù e
l’ultima cena con i suoi amici). Cogliere in natura i segnali che annunciano la vita.… la primavera (storia animata del piccolo
seme).
Valori etici e religiosi: Presentazione di episodi della vita di alcuni Santi o figure significative, espressione della carità di
Cristo: “Maria la mamma di Gesù” (S. Francesco - Madre Teresa).
5 ANNI
Dio e l’uomo: Narrazione biblica della storia di Noè, testimone della perfetta amicizia di Dio (Giona e la balena). Riflessione,
attraverso conversazioni e attività stimolo, sull’esistenza delle cose costruite dagli uomini e di altre già presenti in natura.
Partendo dall’esperienza di appartenere a una famiglia e a un gruppo, raccontiamo che gli amici di Gesù appartengono a una
grande comunità, la Chiesa, unita dall’amore reciproco. Racconto evangelico sulla chiamata dei primi apostoli (La pesca
miracolosa –Pietro il primo Papa).
La Bibbia e le fonti: Dal racconto della creazione all’esplorazione del nostro giardino. Dalla narrazione e rappresentazione di
alcune parabole agli insegnamenti di Gesù (Il seminatore).
Il linguaggio religioso: Ascolto e condivisione di esperienze vissute in famiglia e a scuola, riconoscimento del valore dei
gesti di aiuto. Racconto e drammatizzazione della storia del “Buon Samaritano”. Narrazione evangelica della Pasqua di Gesù
(Il sepolcro è vuoto… Gesù è risorto!). Dai segni che anticipano il Natale al significato del presepe come tradizione cristiana.
Simboli e segni della Pasqua come segni della vita che si afferma sulla morte.
Valori etici e religiosi: Narrazione di alcuni miracoli di Gesù (La moltiplicazione dei pani – Gesù calma la tempesta).
ATTIVITA’ ALTERNATIVE
OBIETTIVI
OBIETTIVI
87
OBIETTIVI
3 ANNI
Rispettare le prime semplici regole
della convivenza.
4 ANNI
Confrontarsi con i compagni.
5 ANNI
Prendere coscienza delle differenze e
averne rispetto.
Riflettere su piccoli gesti di solidarietà.
Scoprire il piacere di stare e giocare
insieme.
Mettere in atto atteggiamenti di aiuto
verso gli altri.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
SCUOLA PRIMARIA
88
ITALIANO
INDICATORI
ASCOLTO E
PARLATO
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
Ascoltare
e
comprendere
richieste
e
consegne
dell’insegnante.
Migliorare il grado
di attenzione alle
comunicazioni
orali.
Capire
il
significato
principale di un
racconto
e
rispondere
in
modo pertinente a
domande dirette.
Esprimere
una
richiesta o un
proprio bisogno.
Raccontare
e
descrivere i propri
vissuti.
Verbalizzare
un’immagine
o
una
sequenza
d’immagini
utilizzando
un
lessico sempre più
ricco.
Intervenire nelle
conversazioni in
modo opportuno
rispettando
il
proprio turno.
Comprendere
i
messaggi quotidiani
dell’insegnante
nelle
diverse
situazioni
comunicative
e
rispondere in modo
adeguato.
Cogliere in semplici
testi
letti
e/o
ascoltati
le
informazioni
principali.
Ascoltare
e
intervenire
con
pertinenza
nelle
conversazioni.
Riferire
adeguatamente
quanto ascoltato o
visto.
Rievocare e riferire
esperienze personali
utilizzando
descrittori spaziotemporali.
Differenziare
la
realtà dalla fantasia.
OBIETTIVI
Classe III
Sviluppare
capacità
attenzione per
comprensione
messaggi e testi.
la
di
la
di
Comprendere
l’argomento e le
informazioni
principali
di
discorsi affrontati in
classe.
Cogliere il senso
globale di un testo
narrativo letto o
ascoltato.
Comprendere e dare
semplici istruzioni
su un gioco o un ‘
attività conosciuta.
Partecipare ad una
discussione
di
gruppo
facendo
domande
con
interventi
pertinenti.
Esporre
tenendo
conto
dell’ordine
cronologico
e/o
logico
nel
raccontare proprie
esperienze o storie
fantastiche.
89
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Sviluppare
atteggiamenti
di
attenzione e di
ascolto nelle varie
situazioni
comunicative.
Consolidare
attenzione
e
memoria uditiva.
Favorire
l’attenzione
collegandola
scopi
raggiungere
(ascolto
finalizzato).
a
da
Comprendere
le
informazioni
principali di testi di
vario tipo letti o
ascoltati.
Esprimere
con
chiarezza il proprio
punto di vista;
rendersi conto del
punto di vista degli
altri e rispettarlo.
Discutere
ordinatamente
su
vari
argomenti
ponendo domande,
non
divagando
rispetto
all’argomento.
Raccontare
oralmente
esperienze
rispettando l’ordine
cronologico
e/o
logico.
Cogliere in una
discussione
le
posizioni espresse
dai compagni.
Esprimere giudizi
e
motivare
opinioni.
Prendere la parola
negli
scambi
comunicativi
rispettando i turni,
ponendo domande
pertinenti
e
chiedendo
chiarimenti.
Comprendere
le
informazioni
essenziali
di
un’esposizione, di
istruzioni
per
l’esecuzione
di
compiti.
Comprendere
i
messaggi espressi
con i linguaggi
specifici
dei
quotidiani e dei
mass-media.
Riferire
su
esperienze
personali
organizzando
il
racconto in modo
Narrare testi
sintetizzarli.
e
essenziale
chiaro.
Esprimere
sentimenti
emozioni
relazione
esperienze
personali.
LETTURA
Riconoscere
e
saper leggere tutti
i
fonemi
dell’alfabeto
compresi
i
digrammi e i
trigrammi.
Leggere un testo a
voce alta in modo
corretto
e
scorrevole
rispettando
la
punteggiatura.
Riordinare
“pezzi”
collegandoli per
formare
parole
con significato.
Leggere semplici
brani appartenenti
alle
diverse
tipologie
testuali
(narrazioni,
descrizioni,
testi
poetici,
testi
informativi,
testi
della
comunicazione
sociale).
Collegare
e/o
riordinare parole
conosciute
per
formare frasi con
significato.
Individuare alcuni
elementi
caratterizzanti
le
varie
tipologie
testuali.
Leggere
scorrevolmente ad
alta voce, brevi
testi di genere
diverso
rispettando
i
principali segni di
punteggiatura.
Saper individuare
gli
elementi
essenziali di una
comunicazione:
l’emittente,
il
destinatario,
lo
scopo,
le
informazioni
principali.
Segmentare
correttamente le
parole in fonemi
(spelling).
Riconoscere
significato
semplici frasi.
il
di
Leggere
e
interpretare segni,
simboli e gesti
convenzionali.
Collegare
testi
scritti
ad
altre
forme
di
comunicazione.
Leggere
con
scorrevolezza
ed
espressività testi di
vario genere.
Sviluppare
il
piacere
e
la
motivazione della
lettura.
Analizzare un testo
nelle
sue
componenti
grafiche e iconiche
(capoversi,
frasi,
sintagmi,
parole,
punteggiatura).
Distinguere in un
testo informativo le
informazioni
essenziali da quelle
secondarie.
In un testo narrativo
(esperienza vissuta,
fiaba,
leggenda,
favola,
mito,
racconto fantastico)
individuare
le
sequenze narrative,
cogliere
gli
elementi essenziali
e
la
struttura,
distinguere
gli
elementi reali da
quelli fantastici.
In
un
testo
descrittivo
riconoscere:
l’argomento
centrale,
gli
elementi costitutivi,
le caratteristiche di
quanto descritto.
In
un
testo
informativo
cogliere
l’argomento
centrale
e
le
informazioni
essenziali.
In un testo poetico
individuare il senso
globale e alcune
caratteristiche
(rima,
strofa,
verso,…).
Comprendere
della
90
testi
Rilevare la natura
narrativa di un testo
ed alcune tecniche
espressive utilizzate
(dialogo,
monologo,
flash
back, cambiamento
di punti di vista).
Ipotizzare
il
significato di parole
sconosciute
ricavandolo
dal
contesto.
Cogliere in un testo
descrittivo il grado
di soggettività ed
oggettività, e lo
scopo
comunicativo.
Comprendere testi
della
comunicazione
sociale
ed
individuarne
struttura, codici e
registri.
e
ed
in
ad
Acquisire
una
corretta strategia
di lettura (ad alta
voce, silenziosa,
espressiva,
esplorativa
per
l’apprendimento),
in relazione al
brano e agli scopi
per cui si legge.
Leggere
narrativi
descrittivi,
realistici
fantastici.
testi
e
sia
sia
Sfruttare
le
informazioni della
titolazione, delle
immagini e delle
didascalie per farsi
un’idea del testo.
Ricercare
informazioni
in
testi di diversa
natura
e
provenienza
per
scopi pratici e/o
conoscitivi,
applicando
semplici tecniche
di supporto alla
comprensione
(come ad esempio
sottolineare,
annotare
informazioni,
costruire mappe e
schemi, ecc.).
Individuare alcune
modalità progettuali
per scrivere un testo
coerente.
Leggere
e
comprendere testi
regolativi.
Cogliere in un testo
poetico
alcuni
particolari costrutti
espressivi
(metafore,
similitudini,
onomatopee,
Leggere semplici e
brevi testi letterari
sia poetici sia
narrativi
mostrando
di
riconoscere
le
caratteristiche
comunicazione
sociale (istruzioni,
avvisi,
inviti,
cartoline)
e
riconoscerne
la
scrittura e gli scopi.
allitterazioni,…).
essenziali che li
contraddistinguono (versi, strofe,
rime, ripetizioni di
suoni, uso delle
parole
e
dei
significati)
ed
esprimendo
semplici
pareri
personali su di
essi.
Leggere
e
comprendere gli
elementi strutturali
di un quotidiano.
SCRITTURA
Scrivere parole e
frasi
sotto
dettatura.
Rispondere
adeguatamente
domande scritte.
Scrivere
autonomamente
parole e frasi.
Comporre
brevi
testi narrativi su
indicazioni date.
Produrre
didascalie
collegate
immagini.
Esprimere
per
iscritto il proprio
vissuto (cronaca di
un fatto realmente
accaduto).
alle
Esprimere
esperienze
personali
e
collettive
con
brevi sequenze di
frasi.
Completare
semplici testi.
a
Produrre
testi
descrittivi con uno
schema guida.
Riconoscere brevi
testi
epistolari
(biglietti, letterine).
Completare frasi in
rima e filastrocche.
Manipolare parole,
frasi, testi.
Rielaborare
semplici
testi:
riordino,
completamento.
Acquisire
le
convenzioni
ortografiche
necessarie per una
scrittura corretta.
Comunicare
per
iscritto con frasi
semplici e compiute
strutturate in un
breve testo.
Produrre
testi
narrativi
(esperienze vissute,
fiabe,
racconti)
utilizzando
le
strutture apprese.
Descrivere animali,
persone, ambienti e
oggetti utilizzando
sequenze e dati.
Produrre testi della
comunicazione
sociale
tenendo
conto dello scopo e
del destinatario.
Produrre
testi
creativi (versi in
rima, filastrocche)
sulla
base
di
caratteristiche
conosciute.
Elaborare
testi
informativi usando
le
strutture
acquisite.
Manipolare
e/o
completare un testo.
91
Scrivere utilizzando
procedimenti
finalizzati
alla
coerenza del testo.
Consolidare
la
capacità di produrre
testi narrativi e
descrittivi
utilizzando strutture
e tecniche apprese,
dati
e
schemi
stabiliti.
Produrre testi per
utilità personale e
per comunicare con
gli altri facendo
attenzione
allo
scopo
e
al
destinatario.
Produrre
testi
creativi
(poesie,
filastrocche) sulla
base di stimoli
appropriati.
Acquisire
alcune
tecniche per la
stesura del testo.
Rielaborare
testi
con varie modalità:
modificare
la
struttura,
sintetizzare,
ampliare,
parafrasare,
manipolare.
Ricercare
informazioni in un
testo, ordinarle e
produrre
schemi
narrativi
e
Scrivere
testi
coerenti sul piano
del
contenuto,
corretti su quello
lessicalemorfologico
e
sintattico.
Produrre racconti
scritti
di
esperienze
che
contengano
le
informazioni
essenziali.
Produrre
testi
creativi sulla base
di modelli dati o
liberi (filastrocche,
racconti
brevi,
poesie).
Scrivere
una
lettera indirizzata a
destinatari
noti,
adeguando
le
forme espressive
al destinatario e
alla situazione di
comunicazione.
Esprimere
per
iscritto esperienze,
emozioni,
stati
d’animo
sotto
forma di diario.
Realizzare
testi
collettivi in cui si
fanno resoconti di
esperienze
scolastiche,
si
illustrano
procedimenti per
fare qualcosa, si
registrano opinioni
concettuali
(sequenziali, logici,
causali).
Produrre
informativi.
ACQUISIZIONE
ED
ESPANSIONE
DEL LESSICO
RICETTIVO E
PRODUTTIVO
Ricercare
assonanze, rime,
suoni, significati,
sinonimi, contrari,
somiglianze
e
differenze.
Arricchire
il
lessico.
Incontrare
e
confrontare codici
linguistici di altre
culture.
Ampliare
il
patrimonio lessicale
attraverso
esperienze
scolastiche
ed
extrascolastiche.
Comprendere
in
brevi
testi
il
significato
delle
parole non note
basandosi
sul
contesto
Scoprire
il
significato opposto
delle parole.
Ricercare, scoprire,
elaborare
il
significato di parole
per arricchire il
lessico.
Analizzare
il
rapporto tra parole e
significato:
sinonimi, omonimi,
polisemie, famiglie
di
parole,
iperonimi, iponimi.
Avviare all’uso del
dizionario.
Consultare
correttamente
vocabolario.
testi
il
Ampliare
la
frequenza d’uso di
vocaboli nuovi e
arricchire il lessico.
Usare
semplici
vocaboli specifici di
una disciplina.
Giocare con le
parole inventando
similitudini.
Effettuare semplici
ricerche su parole
ed
espressioni
presenti nei testi,
per ampliare il
lessico d’uso.
ELEMENTI DI
GRAMMATICA
ESPLICITA E
RIFLESSIONE
SUGLI USI
DELLA LINGUA
Riconoscere
e
saper scrivere i
corrispondenti
grafemi
nello
stampatello
maiuscolo
e
minuscolo,
corsivo maiuscolo
e minuscolo.
Riconoscere
rispettare
principali
convenzioni
ortografiche.
Comprendere
e
applicare
gradualmente le
prime
regole
ortografiche.
Usare i segni di
punteggiatura
principali.
Analizzare relazioni
tra
parole:
derivazione,
alterazione,
composizione.
Costruire
correttamente una
frase distinguendo
tra
soggetto
e
predicato.
In un testo cogliere
concordanze
morfosintattiche tra
parole e operare
classificazioni.
Individuare
articolo,
nome,
aggettivo, verbo.
Conoscere
gli
elementi principali
della
frase
(enunciato minimo,
espansione).
Individuare
i
principali segni di
punteggiatura.
Dividere
correttamente
sillabe.
e
le
Conoscere
e
rispettare
le
convenzioni
relative a: elisione,
accento,
doppie,
scomposizione in
sillabe.
in
Riconoscere
il
cambiamento
del
fonema finale per
genere e numero.
92
su un argomento
trattato in classe.
Rielaborare,
parafrasare,
sintetizzare
e
ampliare un testo.
Comprendere ed
utilizzare in modo
appropriato
il
lessico di base.
Analizzare
relazioni
di
significato tra le
parole, costruire
similitudini
e
metafore.
Utilizzare
il
dizionario come
strumento
di
consultazione per
incrementare
il
lessico
e
per
trovare
una
risposta ai propri
dubbi linguistici.
Comprendere e
utilizzare termini
specifici legati alle
discipline di
studio.
Consolidare
e
rispettare
le
principali
regole
ortografiche.
Consolidare
competenze
ortografiche
lessicali.
Cogliere
concordanze tra le
parole e operare
classificazioni.
Riconoscere
le
funzioni
dei
principali
segni
interpuntivi.
Individuare
la
funzione specifica e
la variabilità di
forme
verbali,
aggettivi, articoli,
nomi,
verbi,
connettivi.
Riconoscere
e
denominare
le
parti principali del
discorso e gli
elementi basilari
della frase.
Scoprire
la
fondamentale
struttura sintattica
in frasi semplici e
via
via
più
complesse.
le
e
Individuare e usare
in
modo
consapevole modi
e tempi del verbo.
Analizzare la frase
nelle sue funzioni.
CONTENUTI
CLASSE I
Ascolto e parlato: Dialoghi. Ricostruzione di storie reali e fantastiche. Le filastrocche e le storie in rima. Invito alla conversazione
per esprimere il proprio vissuto. Le istruzioni per un gioco, per realizzare un disegno o un oggetto.
Lettura: Le vocali e le consonanti. I “pezzi” delle parole, grandi e piccoli. Dalla parola alla frase. Lettura di testi vari.
Scrittura: Le sillabe e i segmenti non sillabici. Scrivere semplici frasi e brevi testi in modo autonomo.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Poesie, rime e filastrocche. Testi vari.
Elementi di grammatica: Stampato maiuscolo e minuscolo. Corsivo maiuscolo e minuscolo. Le regole ortografiche: le lettere
doppie, i digrammi e trigrammi, l’apostrofo e l’accento grafico.
CLASSE II
Ascolto e parlato: Lettura e comprensione di semplici testi con interventi pertinenti per esplicitare il proprio punto di vista.
Racconti i esperienze del vissuto quotidiano e personale in ordine temporale (prima, dopo, infine). Lettura di semplici testi di vario
tipo: filastrocche, poesie, testi descrittivi e narrativi, racconti brevi. Suddivisione in sequenze dei testi letti e di esperienze del
proprio vissuto attraverso conversazioni e dialoghi con interventi pertinenti. Attività finalizzate ad acquisire le regole della
conversazione. Lettura e comprensione di testi fantastici (fiabe e favole) e testi realistici (cronaca e diario).
Lettura: Lettura di immagini e storie. Lettura espressiva di varie tipologie di testo. Testi narrativi: individuazione della struttura di
base (inizio, svolgimento, conclusione) e degli elementi grammaticali e sintattici. Testi descrittivi: individuazione della struttura e
degli indicatori spazio-temporali. Testi descrittivo-narrativi su aspetti stagionali. Lettura ed analisi di poesie e filastrocche: giochi
con le rime. Conversazioni e dialoghi per individuare: emittente, destinatario, codice di utilizzo, scopo, informazioni.
Rappresentazione dei testi letti attraverso varie forme di comunicazione (immagini, didascalie, drammatizzazioni, produzione
sonora).
Scrittura: Attività di comprensione del testo attraverso risposte scritte a semplici domande. Produzione di brevi testi narrativi e
descrittivi attraverso l’utilizzo di domande-guida e semplici schemi. Scrittura spontanea e sotto dettatura. Dalla lettura di immagini
alla creazione di storie. Racconti, poesie e filastrocche da rielaborare e/o completare attraverso composizioni e scomposizioni di
parole usando unità sillabiche anche complesse. Elaborazione di semplici testi epistolari. Rielaborazione e completamento di frasi,
versi poetici in rima, testi con giochi, costruzioni e manipolazioni di parole.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Letture, conversazioni guidate, dialoghi, riflessione linguistica dei
testi per ampliare e consolidare il patrimonio lessicale. Riconoscimento di parole-chiave nelle attività di recezione e produzione.
Utilizzo di termini appropriati ai contesti di riferimento. Conoscenza dei significati specifici delle parole (sinonimi, contrari,
derivazioni, ecc.).
Elementi di grammatica: Discriminazione uditiva ed utilizzo corretto dei digrammi, trigrammi e gruppi consonantici complessi.
Riconoscimento, studio e applicazione delle principali regole grammaticali e conversazioni ortografiche. Scomposizione in sillabe.
Utilizzo corretto dei segni di punteggiatura. Riconoscimento all’interno della frase di: articolo, nome, aggettivo, verbo. Costruzione
della frase minima e distinzione tra soggetto e predicato. Genere e numero dei nomi.
CLASSE III
Ascolto e parlato: Partecipazione a discussioni, dialoghi e conversazioni, rispettando le regole, per un confronto efficace delle
idee. Miglioramento del proprio grado di attenzione. Comprensione dell’argomento e delle informazioni principali. Senso globale
di un testo. Esposizione corretta del testo ascoltato. Comprensione e istruzione di un gioco o un’attività. Racconto di esperienze
rispettando l’ordine cronologico e/o logico. Esposizione di storie fantastiche in modo sufficientemente chiaro. Esposizione logica
delle fasi di un’esperienza vissuta.
Lettura: Lettura scorrevole di testi a voce alta e silenziosa. Cura dell’espressione attraverso intensità, velocità e timbro.
Comprensione del significato di semplici testi e riconoscimento degli elementi essenziali. Individuazione nel testo delle componenti
grafiche ed iconiche (capoversi, frasi, sintagmi, parole e loro significato). Individuazione degli elementi essenziali e della struttura
in un testo narrativo (esperienza vissuta, fiaba, leggenda, favola, mito, racconto fantastico). Distinzione degli elementi reali da
quelli fantastici. Individuazione del senso globale e di alcune caratteristiche specifiche di un testo poetico (rima, strofa, verso).
Distinzione dei testi poetici dai testi narrativi. Descrizione di stati d’animo ed emozioni. Estrapolazione delle principali
informazioni.
Scrittura: Conoscenza del discorso diretto. Produzione di testi della comunicazione sociale tenendo conto dello scopo del
destinatario. Invenzione di fiabe e racconti utilizzando le strutture apprese. Produzione di testi narrativi relativi a esperienze vissute.
Descrizione di animali, persone, ambienti e oggetti utilizzando sequenze e dati. Produzione di testi corretti nell’ortografia e nella
punteggiatura. Rispetto di un ordine logico e temporale.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Letture, conversazioni guidate, dialoghi, riflessione linguistica dei
testi per ampliare e consolidare il patrimonio lessicale. Riconoscimento di parole-chiave nelle attività di recezione e produzione.
Utilizzo di termini appropriati ai contesti di riferimento. Conoscenza dei significati specifici delle parole (sinonimi, contrari,
derivazioni, ecc.). Il dizionario.
Elementi di grammatica: Uso corretto delle parole che fanno eccezione: cie, gie, scie, quo. Uso corretto di accento e apostrofo,
dell’h in funzioni diverse. Uso corretto dei principali segni di punteggiatura.
CLASSE IV
Ascolto e parlato: Tavola rotonda. Testi di vario genere. Immagini. Il racconto d’esperienza. L’argomentazione. Esposizione orale
Descrizione di ambienti.
Lettura: Testi per studiare i popoli antichi e i luoghi geografici; testi per approfondire differenti tematiche (animali, argomenti
scientifici, culture diverse…); depliant e manifesti per avere varie informazioni su oggetti o eventi. Lettura dell’insegnante. Copioni
93
teatrali. Biblioteca di classe e del territorio. Il racconto realistico, fantastico, autobiografico e umoristico. Descrizione di persone,
animali, ambienti e paesaggi. Comunicazioni formali (avvisi, lettere, mail…). Poesie, filastrocche, nonsense.
Scrittura: Rapporti di causalità e scopo; ordine cronologico; ordine logico. La descrizione di persone/ animali/cose. La descrizione
di ambienti. La descrizione di personaggi. Schemi, tabelle, scalette. Il diario. La lettera/la mail. Testi narrativi realistici, fantastici,
umoristici. Poesie, filastrocche e nonsense; i calligrammi. Mappe concettuali. Riassunto. Parafrasi. Manipolazione di testi. Testi di
vario genere. Testo informativo. Testo regolativo
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Il dizionario. Il significato dei termini. Sinonimi e contrari.
Polisemia. Omonimia. I linguaggi settoriali. Similitudini e metafore.
Elementi di grammatica: Le convenzioni ortografiche. Articoli, nomi, verbi, aggettivi. Analisi grammaticale. Analisi logica
CLASSE V
Ascolto e parlato: Conversazioni su esperienze individuali, momenti della vita di classe, regole di comportamento. Organizzazione
delle attività per arricchire la competenza linguistica e per sviluppare l’abitudine ad esprimere le proprie idee e ad ascoltare le idee
degli altri. Lettura di testi relativi a fatti di cui si sente parlare in famiglia, alla televisione, nel paese, nel mondo. Testi regolativi e
informativi che evidenzino spiegazioni di parole ed espressioni sconosciute. Letture proposte dall’insegnante e dalla classe: testi
narrativi, descrittivi e argomentativi. Racconti di esperienze autobiografiche.
Lettura: Letture varie. Testi di varie tipologie: racconti biografici, di avventura, gialli, di fantasia, fantascientifici, storici.
Descrizioni di paesaggi, persone, atmosfere, animali. Utilizzo della biblioteca di classe e del centro culturale,.
Scrittura: Produzione di testi descrittivi che riguardano persone, animali e luoghi vicini all’esperienza dell’alunno. Produzione di
testi narrativi e regolativi. Sintesi e rielaborazione dei contenuti di testi di vario genere. Analisi e produzione di testi poetici secondo
modelli di vario genere. Scrittura individuale di lettere, utilizzando diversi registri. Scrittura individuale di pagine di diario. Stesura
collettiva di resoconti. Confronti con una vasta tipologia testuale da smontare, analizzare e ricostruire.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Esercizi di sinonimia e omonimia. Utilizzo del vocabolario.
Utilizzo di letture che presentano codici specifici delle varie discipline.
Elementi di grammatica: Esercizi graduali per individuare semplici enunciati e scoprire in ciascuno di essi la frase minima e le
più semplici espansioni. Organizzazione delle parti del discorso e sistemazione di tabelle, di diagrammi e schede. Studio dei verbi e
costruzione delle singole voci verbali. Esercitazioni per acquisire una sempre maggior correttezza ortografica. Esercitazioni per
acquisire e riconoscere nella frase: soggetto, espansione diretta e complementi indiretti.
LINGUA STRANIERA:INGLESE
INDICATORI
ASCOLTO
(COMPRENSIONE
ORALE)
LISTENING
OBIETTIVI
Classe I
Ascoltare
comprendere
semplici
espressioni,
istruzioni,
filastrocche
canzoni.
e
e
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Ascoltare
e
comprendere
canzoni,
filastrocche
ed
espressioni di uso
quotidiano.
Ascoltare
e
comprendere
istruzioni,
indicazioni,
domande, semplici
frasi e brevi testi
riferibili
a
situazioni concrete.
Comprendere
brevi messaggi
orali e semplici
testi, utilizzando
lessico e strutture
note.
Comprendere
brevi dialoghi,
istruzioni,
espressioni
e
frasi
di
uso
quotidiano
pronunciate
chiaramente.
Ascoltare
e
comprendere brevi
dialoghi con il
supporto di cd e
flashcards.
Conoscere
e
scoprire differenze
culturali
in
relazione
alle
festività e alle
tradizioni.
94
Individuare
e
riprodurre suoni.
Abbinare suoni e
parole.
Scoprire
e
confrontare
differenze culturali.
Comprendere
brevi descrizioni
orali relative ad
oggetti, luoghi,
animali,
personaggi,
compagni
e
rispondere
a
domande.
Ascoltare
una
storia
ed
identificarne
personaggi,
luoghi
ed
avvenimenti
principali, aiutati
da espressioni,
gesti, azioni e/o
immagini.
Identificare
tema generale
un discorso
cui si parla
argomenti
conosciuti.
il
di
in
di
Comprendere
brevi descrizioni
orali e rispondere
a domande.
Comprendere
brevi messaggi
orali e semplici
testi,
riconoscendo le
parole-chiave e
le informazioni
principali.
Leggere
già noti.
LETTURA
(COMPRENSIONE
SCRITTA)
Comprendere
il
significato
di
semplici e brevi
frasi,
accompagnate da
supporti visivi e/o
sonori.
Comprendere
semplici
indicazioni
di
lavoro
ed
istruzioni,
accompagnate dalla
mimica
dell’insegnante.
READING
PARLATO
(PRODUZIONE
INTERAZIONE
ORALE)
SPEAKING
vocaboli
E
Usare
semplici
espressioni
di
saluto e sapersi
presentare.
Acquisire
una
prima abilità per
riprodurre semplici
parole.
Riprodurre
semplici parole e
frasi, rispettando
pronuncia
e
intonazione,
attraverso l’utilizzo
di
materiale
audiovisivo.
Riprodurre canti e
filastrocche.
SCRITTURA
(PRODUZIONE
SCRITTA)
Trascrivere parole
o brevi espressioni
attinenti
alle
attività svolte in
classe.
WRITING
Leggere
già noti.
vocaboli
Leggere
e
comprendere brevi
messaggi.
Associare
un
termine o una
semplice frase alla
sua
rappresentazione
grafica.
Completare
semplici frasi già
note, individuando
l’elemento
mancante tra quelli
proposti.
Formulare semplici
descrizioni
di
oggetti, persone e
luoghi familiari.
Sostenere semplici
conversazioni,
utilizzando
le
strutture apprese in
contesti diversi.
Interagire
attraverso
la
simulazione
di
dialoghi,
riutilizzando parole
ed espressioni in
modo pertinente.
Scrivere termini e
semplici frasi in
prima
e
terza
persona, seguendo
un modello dato.
Leggere
e
comprendere un
breve testo.
Leggere
comprendere
messaggi
personali.
e
Leggere
comprendere
indicazioni
vario tipo.
e
di
Descrivere
oralmente
se
stessi,
altre
persone, luoghi
ed
oggetti,
usando lessico e
strutture
conosciute.
Descrivere
persone, luoghi e
oggetti familiari
utilizzando
parole e frasi già
incontrate
ascoltando
e/o
leggendo.
Interagire
in
modo
comprensibile
utilizzando
espressioni
adatte
alle
situazioni,
seguendo
un
modello dato.
Riferire semplici
informazioni
afferenti
alla
sfera personale.
Scrivere semplici
frasi e brevi testi
relativi a se
stessi e ai propri
gusti, utilizzando
termini
ed
espressioni note,
con l’ausilio di
un modello già
dato.
Scrivere semplici
messaggi e brevi
testi relativi a se
stessi, ai propri
gusti,
alla
propria
quotidianità,
utilizzando
termini
ed
espressioni del
proprio
repertorio.
Eseguire
una
semplice
riflessione
grammaticale,
attraverso
esercizi
95
Leggere
e
comprendere
brevi e semplici
testi descrittivi,
messaggi,
istruzioni
per
eseguire
un’attività,
accompagnati da
supporti visivi.
Leggere un testo
breve e ricavarne
informazioni
globali,
identificando
parole e frasi
familiari.
Interagire
in
modo
comprensibile
con
un
compagno o un
adulto con cui si
ha
familiarità,
utilizzando
espressioni
e
frasi adatte alla
situazione.
Individuare
e
rispettare
le
prime strutture
grammaticali.
prestabiliti.
CONTENUTI
CLASSE I
Greetings: “ Hello - Goodbye”. Presentations: “What’s your name?” - “I’m …”. Numbers: "from 1 to 5” - “from 6 to 10”.
Colours. Family. I principali componenti della propria famiglia: Mum- Dad- Grandpa- Grandma- Sister- Brother. School objects:
materiale scolastico.
CLASSE II
Revision of colours and numbers.
a) Funzione comunicativa per chiedere/dire l’età: “How old are you?” – “I’m…”.
School objects.
7 Preposizioni semplici: in-on-under.
8 The weather: tempo atmosferico. Funzione comunicativa per chiedere/dire che tempo fa:
“What’s the weather like today?” – “It’s…”.
Animals.
Lessico inerente alcuni animali.
Funzione comunicativa per chiedere/dire l’animale preferito:
“What’s your favourite animal?” – “My favourite animal is…”.
Houses.
•
•
Lessico inerente le stanze della casa.
The family: i principali componenti della famiglia.
Clothes:
Lessico inerente alcuni indumenti.
Funzione comunicativa per dire cosa si indossa:
“What are you wearing?” – “I’m wearing…”.
Toys.
Lessico inerente alcuni giochi legati alla quotidianità del bambino.
Funzione comunicativa per chiedere/dire che gioco si possiede.
Food.
•
•
Lessico inerente alcuni cibi.
Funzione comunicativa per dire quale cibo o bevanda piace e non piace: “I like/I don’t like”.
CLASSE III
Funzione comunicativa per:
a) chiedere/dire il nome;
b) chiedere/dire l’età;
c) chiedere/ dire la provenienza.
Food and drinks.
a) Lessico inerente il cibo e le bevande.
b) Funzione comunicativa per chiedere/dire quale cibo o bevanda piace e non piace e qual è il cibo preferito:
“Do you like...?” - Yes, I do/No, I don't".
“What’s your favourite food?” - "My favourite food is...".
Numbers.
Decine e composizione dei numeri (20-21-22…)
Introduzione delle monete inglesi “How much” - “How many”.
School objects and toys.
a) Lessico inerente il materiale scolastico e i giochi.
b) Funzione comunicativa per comprare qualcosa in un negozio.
Houses.
• Lessico inerente le stanze della casa.
• Funzione comunicativa per descrivere la propria camera da letto : "There’s” - “There are”.
• Descrivere le proprie case.
• Funzione comunicativa per chiedere /dire che cosa si possiede.
• Prepositions: in, on, under.
Clothes.
Lessico inerente alcuni vestiti.
Funzione comunicativa per dire cosa si indossa:
“ What are you wearing?” - "I'm wearing...".
CLASSE IV
Revision:
a) ripasso orale delle principali strutture comunicative svolte negli anni precedenti.
96
My Family.
o Lessico inerente i componenti della propria famiglia.
o Introduzione dei pronomi personali soggetto.
o Verbo avere: "To have".
o Aggettivi possessivi.
At school.
Lessico inerente le materie scolastiche.
Verbo "To like".
Esprimere le proprie preferenze: "I like"/"I don’t like” "Do you like...?" - "Yes, I do"/"No, I don’t".
Introduzione dei giorni della settimana.
Funzione comunicativa per chiedere/dire quali materie scolastiche si hanno nei vari giorni della settimana:
"What do you have on Monday?" - "On Monday I have...".
Body and face.
a) Lessico inerente le parti del viso e del corpo.
b) Aggettivi qualificativi inerenti le parti del viso e del corpo.
c) Funzione comunicativa per descrivere se stessi e gli altri:
"I have, he/ she has...".
Meal times.
a) Lessico inerente il cibo consumato nei vari momenti della giornata: breakfast, lunch, dinner.
b) Funzione comunicativa per chiedere/dire cosa si mangia durante i pasti in prima e terza persona:
"What do you have for breakfast?" - "I have...for breakfast".
c) The time: introduzione di "O'clock” and "Half past".
d) Funzione comunicativa per chiedere l’ora dei pasti:
"What time do you have breakfast?" - I have breakfasta at...".
Animals.
Lessico inerente gli animali domestici e selvaggi.
Descrizione di alcune caratteristiche fisiche degli animali.
Introduzione del verbo Can.
Funzione comunicativa per chiedere/dire che cosa gli animali possono o non possono fare:
"Can it fly?" - "Yes, it can/No, it can’t".
Around town.
• Lessico inerente alcuni edifici della città.
• Le direzioni: Turn right, turn left, go straight on.
• Prepositions: next to, between, opposite.
CLASSE V
Revision: Ripasso delle principali strutture comunicative svolte negli anni precedenti.
Nature.
a) Lessico inerente alcuni elementi naturali.
b) Verbo "To be": forma affermativa, interrogativa, negativa.
c) There is/there are.
Jobs.
a) Lessico inerente alcuni mestieri.
b) Simple Present: forma affermativa.
c) Aggettivi possessivi.
d) Chiedere/dire qual è il lavoro dei propri genitori.
e) Chiedere/dire qual è il lavoro che si vorrebbe fare da grandi.
Daily routine.
• Verbi inerenti alcune azioni quotidiane.
• Simple Present.
• The time: O’clock/Half past/Quarter to/Quarter past.
• Funzione comunicativa per chiedere/dire le azioni che si svolgono quotidianamente.
• Funzione comunicativa per chiedere/dire l’ora di alcune azioni che si svolgono quotidianamente.
Shops and money.
a) Riconoscere alcuni principali negozi.
b) Utilizzo del verbo Can: forma affermativa e forma interrogativa.
c) Utilizzo di: "This & that".
d) Funzione comunicativa per chiedere/ dire il costo degli oggetti.
Holidays.
a) Presente Progressivo: forma affermativa.
b) Funzione comunicativa per chiedere/dire cosa si sta facendo utilizzando la prima e la terza persona: "What are you doing?"
97
- "I'm...". - "What's he/she/it doing?" - "He/she/it is...".
c) Verbs.
The calendar.
• I giorni della settimana.
• I mesi e le stagioni.
• I numeri ordinali.
• Funzioni comunicative per chiedere/dire la data, il compleanno, le principali festività
ARTE E IMMAGINE
INDICATORI
ESPRIMERSI E
COMUNICARE
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Orientarsi nello
spazio grafico.
Orientarsi
nello
spazio grafico.
Usare gli elementi
del
linguaggio
visivo.
Esplorare
immagini e forme
presenti
nell’ambiente
utilizzando
le
capacità
sensoriali.
Utilizzare diverse
tecniche grafiche e
pittoriche.
Esprimere
le
sensazioni
suscitate
dall’osservazione
di immagini.
Elaborare
creativamente
produzioni
personali
per
esprimere
sensazioni
ed
emozioni;
rappresentare
e
comunicare
la
realtà percepita.
Esprimere
sensazioni
emozioni
attraverso
linguaggio
immagini.
OSSERVARE E
LEGGERE LE
IMMAGINI
Manipolare
materiali plastici a
fini espressivi
ed
il
delle
Riconoscere
operativamente
linee,
punti,
colori e forme.
Osservare immagini
e decodificarne il
messaggio.
Esprimere
sensazioni,
emozioni, pensieri
in produzioni di
vario
tipo
(grafiche,
plastiche)
utilizzando
materiali
e
tecniche adeguate
ed
integrando
diversi linguaggi.
Rappresentare
oggetti, animali e
figure umane.
Manipolare
materiali diversi in
modo creativo.
Riprodurre
immagini
con
tecniche diverse.
Leggere immagini
statiche
e
dinamiche.
Riconoscere
gli
elementi
del
linguaggio visivo.
Leggere
una
storia
riconoscendo
e
facendo interagire
personaggi
ed
azioni
del
racconto.
Leggere
decodificare
testo visivo.
e
un
Leggere
gli
elementi
compositivi,
espressivi
e
comunicativi nelle
opere storiche.
Sperimentare
strumenti
e
tecniche
diverse
per
realizzare
prodotti
grafici,
plastici, pittorici e
multimediali.
Introdurre
nelle
proprie produzioni
creative elementi
linguistici
e
stilistici
scoperti
osservando
immagini e opere
d’arte.
Guardare
e
osservare
con
consapevolezza
un’immagine e gli
oggetti
presenti
nell’ambiente
descrivendo
gli
elementi
e
utilizzando
le
regole
della
percezione visiva e
l’orientamento
nello spazio.
Riconoscere in un
98
COMPRENDERE
E APPREZZARE
LE OPERE
D’ARTE
Osservare
un’opera d’arte
dando spazio alle
proprie sensazioni
ed emozioni.
Descrivere ciò che
si vede in un’opera
d’arte sia antica che
moderna
dando
spazio alle proprie
sensazioni,
emozioni,
riflessioni.
Leggere
ed
interpretare
un’opera d’arte.
Riconoscere
i
beni
del
patrimonio
artistico-culturale
nel
proprio
territorio.
Riconoscere
ed
apprezzare i beni
del
patrimonio
artistico-culturale
nel
proprio
territorio.
testo iconico-visivo
gli
elementi
grammaticali
e
tecnici
del
linguaggi visivo.
Individuare
in
un’opera d’arte, sia
antica sia moderna,
gli
elementi
essenziali
della
forma,
del
linguaggio, della
tecnica e dello stile
dell’artista
per
comprenderne
il
messaggio e la
funzione.
Analizzare,
classificare
e
apprezzare
nel
proprio territorio
gli aspetti più
caratteristici
del
patrimonio
ambientale
e
urbanistico e i
principali
monumenti storicoartistici.
CONTENUTI
CLASSE I
Esprimersi e comunicare: Osservazione guidata di immagini e forme naturali. Copiatura. Disegno libero. Utilizzo delle diverse
tecniche di colorazione. Le principali tecniche grafiche: utilizzo di diversi materiali (matite colorate, pennarelli, pastelli a cera,
tempere). Completamento di disegni con tratti di forme diverse seguendo le indicazioni ricevute. Colori primari e secondari. La
scala dei colori. Tecniche del puntinismo con i colori a tempera.
Osservare e leggere le immagini: Lettura delle immagini: la composizione di un paesaggio (primo piano e sfondo), la figura
umana (parti del viso e del corpo). Interpretazione di immagini fantastiche. Osservazione di immagini e forme naturali.
Osservazione di immagini tematiche. Lettura di semplici fumetti.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Osservazione di alcune opere d’arte.
CLASSE II
Esprimersi e comunicare: Attività di orientamento nello spazio per stabilire relazioni tra gli oggetti. Uso di materiali e tecniche
diverse per realizzare produzioni grafiche a fini espressivi. Produzione grafica spontanea. Produzione grafica legata alla
rielaborazione di immagini provenienti dalla realtà circostante, di testi narrativi, descrittivi e comunicativi. Collegamento tra
produzione grafica ed ascolto musicale.
Osservare e leggere le immagini: Lettura delle immagini per individuare la collocazione spaziale dei soggetti (in sfondo e primo
piano) e decodificarne il messaggio implicito.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Analisi simbolica, espressivo-comunicativa di alcune opere d’arte.
CLASSE III
Esprimersi e comunicare: Osservazione della realtà diretta e /o mediata da un punto di vista estetico. Comunicazione delle
emozioni e sensazioni suscitate. Discriminazione di forme e colori della realtà per la produzione di messaggi iconici. Utilizzo
appropriato dei colori e riconoscimento delle loro caratteristiche simboliche. Produzione di oggetti e forme attraverso la
manipolazione di vari materiali. Produzione grafica di una storia letta o ascoltata. Realizzazione di fumetti.
Osservare e leggere le immagini: Prima lettura d’insieme di un’opera d’arte. Individuazione dei diversi piani e dello sfondo.
Interpretazione del messaggio. Individuazione di elementi formali ed espressivi di un’immagine. Lettura e interpretazione attiva del
linguaggio delle immagini anche audiovisive e multimediali.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Analisi simbolica, espressivo-comunicativa di alcune opere d’arte.
CLASSE IV
Esprimersi e comunicare: Forme e sfondi; uso del colore e delle sue sfumature. Copia dal vero; la natura e i modi di
rappresentarla; il corpo umano e la sua rappresentazione. Utilizzo di diverse tecniche plastiche (plastilina, creta…). Utilizzo di
diverse tecniche pittoriche (tempere, acquerelli, collage…). Utilizzo di tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali su vari
supporti e materiali.
Osservare e leggere le immagini: I disegni lineari; le forme e i colori; le opere d’arte dei pittori espressionisti. Classificazione
99
delle immagini (fotografie, disegni, fotocopie, quadri…). L’opera d’arte; la città, il paese, il quartiere come luogo di pensieri
sull’arte; i musei.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Gli elementi paesaggistici in opere d’arte famose. Osservazione di quadri di autore
noti: descrizione sommaria del dipinto, interpretazioni e sensazioni suscitate. Osservazione di quadri di autori noti riguardanti
paesaggi autunnali, invernali, primaverili e estivi. Il viso nei quadri famosi: analisi di alcune opere pittoriche, osservando i tratti
fisiognomici, la luce, le ombre, le sfumature, lo sfondo. Il volto in fantasia: Arcimboldo, Mirò.
CLASSE V
Esprimersi e comunicare: Disegni su esperienze vissute e/o aspetti emozionali. Laboratorio di ritaglio e tecniche varie per la
creazione di personaggi, storie e fumetti; utilizzo del codice specifico. Esercizi di prospettiva e di disegno geometrico.
Osservare e leggere le immagini: Presentazione di immagini e analisi delle tecniche e dello spazio. Lettura dell’immagine su
quadri d’autore.
Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Proiezioni, illustrazioni e informazioni su opere d’arte di diverse epoche storiche. I
monumenti architettonici e i musei del territorio.
MUSICA
INDICATORI
PRODUZIONE
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Usare la voce e gli
oggetti sonori per
produrre fatti ed
eventi musicali di
vario genere.
Usare la voce e gli
oggetti sonori per
produrre,
riprodurre, creare
ed
improvvisare
fatti
sonori
ed
eventi musicali di
vario genere.
Eseguire
per
imitazione
semplici canti e
brani
individualmente
e/o in gruppo,
accompagnandosi
con oggetti di uso
comune e con i
suoni del corpo,
fino
all’utilizzo
dello strumentario
didattico, curando
l’espressività
e
l’accuratezza
esecutiva
in
relazione
ai
diversi parametri
del suono.
Conoscere
ed
utilizzare
in
contesti diversi i
concetti di ritmo,
durata, intensità ed
altezza delle note
musicali.
Utilizzare la voce e
gli strumenti in
modo creativo e
consapevole,
ampliando
le
proprie capacità di
invenzione sonoromusicale.
Eseguire in gruppo
semplici
brani
vocali.
Rappresentare
semplici
eventi
sonori
attraverso
sistemi
simbolici
non convenzionali.
Eseguire
per
imitazione semplici
canti
e
brani
individualmente e/o
in gruppo.
Accompagnarsi con
oggetti
di
uso
comune e con i
suoni-gesto prodotti
dal corpo.
Collegare il suono
alla gestualità e al
movimento
del
corpo.
Applicare
semplici criteri di
trascrizione
intuitiva dei suoni
attraverso
la
scrittura
non
convenzionale.
Imitare e riprodurre
brevi e semplici
brani
musicali
ascoltati,
individuando
le
peculiarità sonore
dei vari materiali.
Rappresentare gli
elementi sintattici
musicali attraverso
sistemi simbolici
convenzionali
e
non convenzionali.
Prendere parte ad
esecuzioni
di
gruppo.
Eseguire
collettivamente ed
individualmente
brani vocali e
strumentali, anche
polifonici, curando
l’intonazione,
l’espressività
e
l’interpretazione.
Rappresentare gli
elementi basilari
dei brani musicali e
di eventi sonori
attraverso sistemi
simbolici
convenzionali
e
non convenzionali.
Usare le risorse
espressive
della
vocalità
nella
lettura, recitazione,
drammatizzazione
di testi verbali,
intonando semplici
brani
singolarmente e in
gruppo.
ASCOLTO
Riconoscere
elementi di
gli
base
Riconoscere,
descrivere,
Riconoscere
memorizzare
100
e
Muoversi
ed
esprimersi
seguendo
la
musica.
Intuire l’andamento
melodico di un
Riconoscere
classificare
e
gli
all’interno
semplice
musicale.
di un
brano
Cogliere all’ascolto
gli aspetti espressivi
e strutturali di un
brano musicale,
traducendoli con
parole, azione
motoria e segno
grafico.
analizzare,
classificare
e
memorizzare suoni
ed eventi sonori in
base ai parametri
distintivi (altezza,
intensità e timbro),
con
particolare
riferimento ai suoni
dell’ambiente e agli
oggetti e strumenti
utilizzati
nelle
attività e
nelle
musiche ascoltate.
suoni e rumori
secondo
alcuni
parametri
distintivi (timbro,
intensità, altezza,
durata).
Riconoscere,
descrivere ed
analizzare i
parametri del
suono nei brani
ascoltati.
Cogliere all’ascolto
gli aspetti espressivi
di un brano
musicale.
frammento
musicale.
Cogliere i più
immediati
valori
espressivi
delle
musiche ascoltate,
traducendoli con la
parola,
l’azione
motoria e i disegno.
elementi costitutivi
basilari
del
linguaggio
musicale
all’interno di brani
di vario genere e
provenienza.
Valutare aspetti
funzionali ed
estetici in brani
musicali di vario
genere e stile in
relazione al
riconoscimento di
culture, tempi e
luoghi diversi.
Riconoscere gli usi
e le funzioni della
musica nei contesti
multimediali
(cinema,
televisione,
computer).
CONTENUTI
CLASSE I
Produzione: Canti accompagnati dai suoni del corpo. Indovinelli sonori: giochi sui concetti di suono, silenzio e rumore.
Rappresentazione dei concetti di suono, rumore e silenzio attraverso una notazione non convenzionale. Utilizzo di alcuni strumenti
ritmici. Attività ludico-musicali in riferimento alla vita quotidiana.
Ascolto: Ascolto e commento di brani musicali diversi. Attività riguardanti gli stati d’animo che scaturiscono dall’ascolto dei
diversi brani musicali traducendoli in : letture animate, disegni, espressioni del viso. Ascolto di suoni in rapporto a materiali diversi
CLASSE II
Produzione: Pratica vocale e strumentale attraverso l’imitazione. Approccio all’utilizzo dello strumentario Orff: strumenti ritmici.
Giochi musicali con l’uso del corpo e della voce. Musiche per giocare, per muoversi, per cantare.
Ascolto: Ascolto, riflessioni e discriminazioni di alcuni parametri sonori in rapporto ai brani ascoltati. Ascolto, in modo attivo,
degli eventi sonori della realtà circostante. Ascolto di fiabe sonore.
CLASSE III
Produzione: Pratica vocale e strumentale attraverso l’imitazione: creazione di un codice comunicativo e produzione di una
partitura non convenzionale. Utilizzo dello strumentario Orff: strumenti ritmici e melodici.
Ascolto: Ascolto attivo della realtà circostante per discriminarne i suoni ed i parametri. Ascolto di brani vocali e strumentali del
repertorio didattico.
CLASSE IV
Produzione: Canti ad una e più voci e sonorizzazione di brevi testi attraverso l’uso dello strumentario Orff. Esecuzione, con lo
strumentario Orff, di brevi sequenze ritmico-melodiche con notazione convenzionale e non. Sperimentazione e ricerca delle
possibilità sonore della voce: canti, drammatizzazioni, letture espressive da eseguire singolarmente e/o in gruppo.
Ascolto: Ascolto di brani di musica colta. Ascolto di brani musicali provenienti da diverse culture. Interpretazione dei brani
ascoltati attraverso pratiche improvvisative e danze.
CLASSE V
Produzione: Canti di musica popolare e colta, italiana e non. Ideazione ed esecuzione, con lo strumentario Orff, di brevi sequenze
ritmiche e melodiche con notazione tradizionale e non. Trascrizione di brevi sequenze ritmiche.
Ascolto: Ascolto guidato e riflessioni di brani musicali appartenenti ad epoche e culture diverse. Ascolto, interpretazione ed analisi
di brani musicali utilizzando una terminologia specifica in rapporto ai parametri del suono e agli elementi costitutivi dei brani
stessi. Ascolto e commento di musiche da films, colonne sonore, gingle degli spot pubblicitari, ecc…
101
EDUCAZIONE FISICA
INDICATORI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
IL CORPO E LA
SUA
RELAZIONE
CON LO SPAZIO
E IL TEMPO
Coordinare
e
utilizzare diversi
schemi
motori
combinati tra loro
(correre/saltare,
afferrare/lanciare).
Coordinare
e
utilizzare
diversi
schemi
motori
combinati tra loro
(correre/saltare,
afferrare/lanciare).
Coordinare
e
utilizzare
diversi
schemi
motori
combinati tra loro
(correre/saltare,
afferrare/lanciare).
Sapere controllare
e
gestire
le
condizioni
in
equilibrio staticodinamico
del
proprio corpo.
Sapere controllare e
gestire le condizioni
in equilibrio staticodinamico
del
proprio corpo.
Sapere controllare e
gestire le condizioni
in equilibrio staticodinamico
del
proprio corpo.
Organizzare
condotte
motorie
sempre
più
complesse,
coordinando
vari
schemi
di
movimento
in
simultaneità
e
successione.
Organizzare
condotte motorie
sempre
più
complesse,
coordinando vari
schemi
di
movimento
in
simultaneità
e
successione.
Organizzare
e
gestire
l’orientamento del
proprio corpo in
riferimento
alle
principali
coordinate spaziali
e
temporali
(contemporaneità,
successione
e
reversibilità) e a
strutture ritmiche.
Organizzare
e
gestire
l’orientamento del
proprio corpo in
riferimento
alle
principali
coordinate spaziali
e
temporali
(contemporaneità.
successione
e
reversibilità) e a
strutture ritmiche.
Riconoscere
e
valutare traiettorie,
distanze,
ritmi
esecutivi
e
successioni
temporali
delle
azioni
motorie,
sapendo
organizzare
il
proprio movimento
nello spazio in
relazione a sé, agli
oggetti, agli altri.
Riconoscere
e
valutare traiettorie,
distanze,
ritmi
esecutivi
e
successioni
temporali
delle
azioni
motorie,
sapendo
organizzare
il
proprio
movimento nello
spazio in relazione
a sé, agli oggetti,
agli altri.
Utilizzare in forma
originale e creativa
modalità espressive
e corporee anche
attraverso forme di
drammatizzazione
sapendo trasmettere
nel
contempo
contenuti
emozionali.
Utilizzare in forma
originale e creativa
modalità
espressive
e
corporee
anche
attraverso forme di
drammatizzazione
sapendo
trasmettere
nel
contempo
Organizzare
e
gestire
l’orientamento del
proprio corpo in
riferimento
alle
principali
coordinate
spaziali
e
temporali
(contemporaneità,
successione
e
reversibilità) e a
strutture ritmiche.
IL LINGUAGGIO
DEL CORPO
COME
MODALITA’
COMUNICATIVOESPRESSIVA
Riconoscere
e
riprodurre
semplici sequenze
ritmiche con il
proprio corpo e
con attrezzi.
Utilizzare in modo
personale il corpo
ed il movimento
per
esprimersi,
comunicare stati
d’animo,
emozione
e
sentimenti, anche
nelle forme della
drammatizzazione
Riconoscere
e
riprodurre semplici
sequenze ritmiche
con il proprio corpo
e con attrezzi.
Utilizzare in modo
personale il corpo
ed il movimento per
esprimersi,
comunicare
stati
d’animo, emozione
e sentimenti, anche
nelle forme della
drammatizzazione
della danza.
Riconoscere
e
riprodurre semplici
sequenze ritmiche
con il proprio corpo
e con attrezzi.
Utilizzare in modo
personale il corpo
ed il movimento per
esprimersi,
comunicare
stati
d’animo, emozione
e sentimenti, anche
nelle forme della
drammatizzazione
della danza.
102
della danza.
IL GIOCO, LO
SPORT, LE
REGOLE E IL
FAIR-PLAY
SALUTE E
BENESSERE,
PREVENZIONE E
SICUREZZA
contenuti
emozionali.
Assumere
e
controllare in forma
consapevole,
diversificate
posture del corpo
con
finalità
espressive.
Assumere
e
controllare in forma
consapevole,
diversificate
posture del corpo
con
finalità
espressive.
Elaborare semplici
coreografie
o
sequenze
di
movimento
utilizzando
band
musicali o strutture
ritmiche.
Conoscere
ed
applicare
correttamente
modalità esecutive
di numerosi giochi
di movimento e
presportivi
individuali e di
squadra
e
nel
contempo assumere
un atteggiamento
positivo di fiducia
verso il proprio
corpo, accettando i
propri
limiti,
cooperando
ed
interagendo
positivamente con
gli
altri,
consapevoli
del
“valore”
delle
regole
e
l’importanza
di
rispettarle.
Conoscere
ed
applicare
correttamente
modalità esecutive
di numerosi giochi
di movimento e
presportivi
individuali e di
squadra
e
nel
contempo assumere
un atteggiamento
positivo di fiducia
verso il proprio
corpo, accettando i
propri
limiti,
cooperando
ed
interagendo
positivamente con
gli
altri,
consapevoli
del
“valore”
delle
regole
e
l’importanza
di
rispettarle.
Conoscere
ed
applicare
i
principali elementi
tecnici semplificati
di
molteplici
proposte di gioco
sport.
Conoscere
ed
utilizzare in modo
corretto
e
appropriato
gli
attrezzi e gli spazi
di attività.
Conoscere
ed
utilizzare in modo
corretto
e
appropriato
gli
attrezzi e gli spazi
di attività.
Conoscere
ed
utilizzare in modo
corretto
e
appropriato
gli
attrezzi e gli spazi
di attività.
Assumere
comportamenti
adeguati per la
prevenzione degli
infortuni e per la
sicurezza nei vari
ambienti di vita.
Partecipare
attivamente
ai
giochi sportivi e
non,
organizzati
anche in forma di
gara, collaborando
con
gli
altri,
accettando
la
sconfitta,
rispettando
le
regole, accettando
le
diversità,
manifestando
senso
di
responsabilità.
Assumere
comportamenti
adeguati per la
prevenzione degli
infortuni e per la
sicurezza nei vari
ambienti di vita.
Percepire
e
riconoscere
“sensazioni
di
benessere” legate
all’attività ludicomotoria.
Percepire
e
riconoscere
“sensazioni
di
benessere” legate
all’attività ludicomotoria.
Percepire
e
riconoscere
“sensazioni
di
benessere” legate
all’attività ludicomotoria.
Riconoscere
il
rapporto
tra
alimentazione,
esercizio fisico e
salute, assumendo
adeguati
comportamenti
e
stili
di
vita
salutistici.
Riconoscere
il
rapporto
tra
alimentazione,
esercizio fisico e
salute, assumendo
adeguati
comportamenti e
stili
di
vita
salutistici.
Assumere
e
controllare
in
forma
consapevole,
diversificate
posture del corpo
con
finalità
espressive.
Conoscere
ed
applicare
correttamente
modalità esecutive
di numerosi giochi
di movimento e
presportivi
individuali e di
squadra e nel
contempo
assumere
un
atteggiamento
positivo di fiducia
verso il proprio
corpo, accettando
i propri limiti,
cooperando
ed
interagendo
positivamente con
gli
altri,
consapevoli
del
“valore”
delle
regole
e
l’importanza
di
rispettarle.
Saper
utilizzare
numerosi
giochi
derivanti
dalla
tradizione popolare
applicandone
indicazioni
e
regole.
Partecipare
attivamente
ai
giochi sportivi e
non,
organizzati
anche in forma di
gara, collaborando
con
gli
altri,
accettando
la
sconfitta,
rispettando
le
regole, accettando
le
diversità,
manifestando senso
di responsabilità.
Elaborare semplici
coreografie
o
sequenze
di
movimento
utilizzando band
musicali
o
strutture ritmiche.
Conoscere
ed
applicare
i
principali elementi
tecnici semplificati
di
molteplici
proposte di gioco
sport.
Saper
utilizzare
numerosi giochi
derivanti
dalla
tradizione
popolare
applicandone
indicazioni
e
regole.
Acquisire
consapevolezza
delle
funzioni
103
fisiologiche
cardio-respiratorie
e muscolari e dei
loro cambiamenti
in
relazione
all’esercizio fisico.
CONTENUTI
CLASSE I
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Gli schemi motori di base. Semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e
gli attrezzi. Giochi e semplici percorsi basati sull’uso degli indicatori spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, davanti, dietro, destra e
sinistra). Giochi con l’utilizzo degli schemi motori di base in relazione ad alcuni indicatori spazio-temporali. Il movimento naturale
del saltare. I movimenti naturali del camminare e del correre: diversi tipi di andatura e di corsa. Il movimento naturale del lanciare:
giochi con la palla e con l’uso delle mani.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Assumere e controllare posture del corpo per esprimere e
comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di filastrocche e poesie,
canzoncine aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni anche in altri contesti
disciplinari.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Giochi di gruppo di movimento, individuali e di squadra. Comprensione e rispetto di
indicazioni e regole.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme principali per la prevenzione. Utilizzo corretto di attrezzi e spazi.
CLASSE II
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Giochi e semplici percorsi basati sull’uso degli indicatori spaziali (dentro,
fuori, sopra, sotto, davanti, dietro, destra e sinistra). Giochi con l’utilizzo degli schemi motori di base in relazione ad alcuni
indicatori spazio-temporali. Il movimento naturale del saltare. I movimenti naturali del camminare e del correre: diversi tipi di
andatura e di corsa. Il movimento naturale del lanciare: giochi con la palla e con l’uso delle mani. Il corpo ( respiro, posizioni,
segmenti, tensioni, rilassamento muscolare). Esercizi e attività finalizzate allo sviluppo delle diverse qualità fisiche. Percorsi misti
in cui siano presenti più schemi motori in successione.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di
filastrocche e poesie, canzoncine aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni
anche in altri contesti disciplinari. Giochi espressivi su stimolo verbale, iconico, sonoro-musicale-gestuale.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Assunzione di responsabilità e ruoli in rapporto alle possibilità di ciascuno. Giochi di
complicità e competitività fra coppie o piccoli gruppi. Giochi competitivi di movimento.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme principali per la prevenzione e tutela.
CLASSE III
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Spazio e tempo (traiettorie, distanze, orientamento, contemporaneità,
successione, durata, ritmo). Il corpo (respiro, posizioni, segmenti, tensioni, rilassamento muscolare).
Giochi espressivi su stimolo verbale, iconico, sonoro, musicale-gestuale. Giochi di comunicazione in funzione del messaggio.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva:
Esecuzione di danze popolari.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Esercizi ed attività finalizzate allo sviluppo delle diverse qualità fisiche. Giochi di ruolo.
Assunzione di responsabilità e ruoli in rapporto alle possibilità di ciascuno.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme principali per la prevenzione e tutela. Principi per una corretta alimentazione.
CLASSE IV
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Equilibrio statico, dinamico e di volo. La capacità di anticipazione. Capacità
di combinazione e accoppiamento dei movimenti. La capacità di reazione. La capacità di orientamento. Le capacità ritmiche.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva:
Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di emozioni, situazioni reali e fantastiche, aventi come protagonista il corpo e
le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni anche in altri contesti disciplinari.. Semplici coreografie o sequenze di
movimento.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Giochi propedeutici ad alcuni giochi sportivi (minivolley, minibasket…). Acquisizione
progressiva delle regole di alcuni giochi sportivi. Collaborazione, confronto, competizione con Giochi di regole. Collaborazione,
confronto, competizione costruttiva.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Regole specifiche per la prevenzione degli infortuni. Alimentazione e sport.
104
L’importanza della salute.
CLASSE V
Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Uso degli indicatori spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, davanti, dietro, destra
e sinistra) comprendenti schemi motori di base e complessi. Schemi motori di base in relazione ad alcuni indicatori spaziotemporali. Attrezzi in palestra ed anche all’esterno della scuola. Consolidamento di: equilibrio statico, dinamico e di volo; capacità
di anticipazione; capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti; capacità di reazione; capacità di orientamento; capacità
ritmiche.
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di
emozioni, situazioni reali e fantastiche, aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli
alunni anche in altri contesti disciplinari. Semplici coreografie o sequenze di movimento.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Giochi di gruppo di movimento, individuali e di squadra. Comprensione e rispetto di
indicazioni e regole. Assunzione di atteggiamenti positivi.
Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme e giochi atti a favorire la conoscenza del rapporto alimentazione - benessere.
Momenti di riflessione sulle attività svolte.
STORIA
INDICATORI
OBIETTIVI
Classe I
STRUMENTI
CONCETTUALI E
CONOSCENZE
Saper
cogliere
trasformazioni
e
mutamenti
negli
esseri viventi, non
viventi
e
nell’ambiente
(a
partire
dall’esperienza
diretta).
Conoscere
utilizzare
indicatori
temporali.
Collocare nel tempo
fatti ed esperienze
vissute.
Conoscere
le
trasformazioni di
uomini, oggetti,
ambienti,
connesse
col
trascorrere
del
tempo.
Usare gli indicatori
temporali (prima,
adesso, poi, infine).
USO DELLE
FONTI
OBIETTIVI
Classe II
ed
gli
Saper riordinare
gli
eventi
in
successione logica
e cronologica.
Riconoscere
alcuni eventi del
proprio
passato
personale
attraverso
la
ricerca e l’uso di
fonti.
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Conoscere
le
principali
tappe
della storia della
Terra
e
dell’evoluzione
degli esseri viventi.
Saper riconoscere e
ricostruire
l’organizzazione
sociale, economica,
politico-legislativa,
culturale e religiosa
delle
società
studiate.
Usare la cronologia
storica secondo la
periodizzazione
occidentale (prima
e dopo Cristo).
Saper
rilevare
permanenze
e
trasformazioni nella
storia
dell’evoluzione
dell’uomo fino al
neolitico.
Confrontare aspetti
caratterizzanti
le
diverse
società
studiate anche in
rapporto
al
presente.
Elaborare
rappresentazioni
sintetiche
delle
società
studiate,
mettendo in rilievo
le relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti.
Leggere
e
interpretare
le
testimonianze del
passato, presenti sul
territorio.
Riconoscere e usare
gli
organizzatori
temporali
di
successione,
contemporaneità,
durata,
periodo,
cronologia.
Conoscenze
sul
proprio
passato,
della generazione
degli adulti e della
comunità
di
appartenenza.
Distinguere
e
confrontare alcuni
tipi di fonte storica
orale e scritta.
105
Ricavare
informazioni
utilizzando
più
fonti per ricostruire
eventi storici.
Rappresentare in
un quadro storico
sociale il sistema di
relazioni tra i segni
e le testimonianze
del
passato,
presenti
sul
territorio.
Consolidare
la
capacità di leggere
Ricavare
informazioni
da
documenti
di
diversa natura utili
alla comprensione
di un fenomeno
storico.
Rappresentare, in
un quadro storicosociale,
le
informazioni che
scaturiscono dalle
tracce del passato
presente
sul
territorio vissuto.
ORGANIZZAZION
E DELLE
INFORMAZIONI
Ordinare sequenze
narrative.
Individuare fatti ed
eventi
che
si
ripetono
ciclicamente
(giorno-notte, mesianno,
stagioni,
giorni
della
settimana).
Saper cogliere i
rapporti di causaeffetto.
Riconoscere
la
successione e la
contemporaneità
delle azioni.
PRODUZIONE
SCRITTA E
ORALE
Rappresentare
graficamente
e
verbalmente
le
attività,
i
fatti
vissuti e narrati.
Saper cogliere la
durata
e
la
contemporaneità
degli eventi.
Saper cogliere i
rapporti di causaeffetto.
Intuire
dimensione
soggettiva
tempo.
la
del
Conoscere
ed
utilizzare
strumenti ed unità
di
misura
convenzionali per
la misurazione del
tempo,
la
periodizzazione,
la ciclicità.
Rappresentare
graficamente
e
verbalmente
le
attività, i fatti
vissuti e narrati
Percepire la diversa
durata di fatti ed
eventi.
Conoscere
e
riordinare gli eventi
in
successione
logica e temporale.
Saper
collocare
sulla
linea
del
tempo episodi e
fatti; saperli esporre
facendo uso di un
linguaggio
specifico.
Rappresentare
conoscenze
e
concetti
appresi
mediante grafismi,
disegni, testi scritti
e risorse digitali.
Riferire in modo
semplice e coerente
le
conoscenze
acquisite.
ed interpretare testi
e documenti di tipo
storico.
Confrontare
i
quadri storici delle
civiltà studiate.
Confrontare
i
quadri storici delle
civiltà studiate.
Usare cronologie e
carte geografiche
per rappresentare le
conoscenze
acquisite.
Collocare
nello
spazio gli eventi
individuando
i
possibili nessi tra
eventi storici e
caratteristiche
geografiche di un
territorio.
Collocare
nello
spazio gli eventi,
individuando
i
possibili nessi tra
eventi storici e
caratteristiche
geografiche di un
territorio.
Ricavare
e
produrre
informazioni
da
grafici,
tabelle,
carte
storiche,
reperti
iconografici,
e
consultare testi di
genere
diverso,
manualistici e non.
Confrontare aspetti
caratterizzanti
le
diverse
società
studiate in rapporto
al presente.
Elaborare in forma
di racconto orale e
scritto
gli
argomenti studiati.
Elaborare in forma
di racconto orale e
scritto
gli
argomenti studiati,
anche
usando
risorse digitali.
Esporre
con
coerenza
conoscenze
e
concetti
appresi,
usando
il
linguaggio
specifico
della
disciplina.
CONTENUTI
CLASSE I
Strumenti concettuali e conoscenze: La successione, la contemporaneità e i relativi indicatori temporali (prima, dopo, infine, ieri,
oggi, domani).
Uso delle fonti: Oggetti, giocattoli, testimonianze, documenti, fotografie, ecc… che fanno parte della storia personale.
Organizzazione delle informazioni: La successione ciclica (i giorni della settimana, i mesi dell’anno, le stagioni).
Produzione scritta e orale: L’ordine cronologico in esperienze vissute e narrate. I mutamenti della natura: l’uomo, le piante, gli
animali. Periodizzazione: Natale, Carnevale, Pasqua. Ricorrenze.
CLASSE II
Strumenti concettuali e conoscenze: Prima e dopo, successioni temporali e causali in situazioni di vita quotidiana. Le parti del
giorno.. La settimana, i mesi, le stagioni, l’anno. Cambiamenti e trasformazioni: storie in successioni logiche.
Uso delle fonti: Ricostruzione del proprio passato attraverso l’uso di diverse fonti: oggetti, testimonianze, documenti, fotografie,
ecc… Storia personale.
Organizzazione delle informazioni: Percezione della durata e della contemporaneità delle azioni. Rapporti di causa ed effetto.
106
L’orologio: lettura delle ore.
Produzione scritta e orale: L’ordine cronologico in esperienze vissute e narrate. I mutamenti della natura: l’uomo, le piante, gli
animali. Periodizzazione: Natale, carnevale, Pasqua. Ricorrenze. Tradizioni e proverbi locali.
CLASSE III
Strumenti concettuali e conoscenze: Differenza tra mito e racconto storico. Le cinque Ere. Le origini della vita. I fossili. Analisi
della conoscenza. Formulazione di schemi temporali. Comprensione dei rapporti di causalità tra fatti e situazioni. Analisi e
confronto sull’Evoluzione degli esseri viventi.
Uso delle fonti: Ricostruzione del proprio passato: la storia personale. Passaggio dalle tracce ai documenti. Conoscenza
cronologica della comunità di appartenenza. Le fonti della storia. Il lavoro dello storico. Il museo. Quadro di sintesi ed aspetti utili a
descrivere una civiltà. Racconto di esperienze vissute o ascoltate anche attraverso le attività grafiche. Conoscenza e riordino di
eventi in successione logica. La periodizzazione e le linee del tempo.
Organizzazione delle informazioni: Categorie temporali: come si misura il tempo; tempo psicologico; fatto evento; tempo lineare;
contemporaneità; periodo; durata. Intuizione della dimensione soggettiva del tempo. Conoscenza ed utilizzo di strumenti per la
misurazione del tempo: orologio, calendario, linea temporale. Gli indicatori temporali (secolo, millennio, la datazione avanti/ dopo
Cristo).
Produzione scritta e orale: Produzione di grafici , disegni, testi scritti, sintesi anche con l’utilizzo di risorse digitali. Utilizzo di
schemi logico-temporali nella narrazione delle conoscenze apprese. Utilizzo di termini specifici del linguaggio disciplinare.
CLASSE IV
Strumenti concettuali e conoscenze: Dal mito alla storia. Le civiltà della Mesopotamia: i Sumeri, i Babilonesi, gli Hittiti, gli
Assiri. La civiltà egizia. La civiltà indiana. La civiltà cinese. I Fenici. Gli Ebrei. La civiltà minoica. La civiltà micenea.
Collegamenti tra passato e presente.
Uso delle fonti: Le fonti storiche. Collegamenti tra passato e contemporaneità: cultura, territorio, tradizione, musei; tracce del
passato presenti sul territorio….I media.
Organizzazione delle informazioni: Linea del tempo. Carte storico-geografiche. La contemporaneità in luoghi diversi. Le civiltà
fluviali. Le antiche civiltà del mare.
Produzione scritta e orale: Grafici; tabelle; carte storiche; reperti iconografici; testi di vario genere. Esposizione orale e
produzione scritta, anche con l’utilizzo delle risorse digitali.
CLASSE V
Strumenti concettuali e conoscenze: Costruire e saper leggere la linea del tempo. Studio degli aspetti fondamentali delle antiche
civiltà attraverso una mappa concettuale. Utilizzo di immagini, fonti scritte, audiovisivi e digitali in relazione all’argomento trattato.
Uso delle fonti: Scoprire le tracce delle antiche civiltà. Disegno di cartine geo-storiche.
Organizzazione delle informazioni: Alcuni aspetti caratterizzanti delle civiltà antiche e confronto con quelli attuali.
Produzione scritta e orale: Utilizzo di linguaggio specifico per lo studio degli argomenti.
GEOGRAFIA
INDICATORI
ORIENTAMENTO
OBIETTIVI
Classe I
Conoscere e saper
usare gli indicatori
spaziali
(soprasotto,
dentrofuori,
destrasinistra,
vicinolontano).
Riconoscere
la
posizione
degli
elementi
nello
spazio.
OBIETTIVI
Classe II
Utilizzare
indicatori
per
orientare.
gli
spaziali
sapersi
Riconoscere
rappresentare
oggetti
dall’alto.
e
visti
Leggere, utilizzare
e
rappresentare
mappe (la piantina).
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Muoversi
consapevolmente
nello
spazio
sapendosi orientare
attraverso i punti di
riferimento.
Orientarsi
e
muoversi
nello
spazio utilizzando
piante,
mappe,
punti cardinali e
carte stradali.
Orientarsi
utilizzando
la
bussola e i punti
cardinali anche in
relazione al Sole.
Conoscere i punti
cardinali e la loro
funzione
di
orientamento.
Estendere
le
proprie
carte
mentali a paesaggi
italiani.
Leggere
ed
interpretare carte di
vario tipo, grafici,
fotografie.
Conoscere
la
varietà delle carte
107
Estendere
le
proprie
carte
mentali al territorio
italiano, all’Europa
e
ai
diversi
continenti,
attraverso
gli
strumenti
dell’osservazione
indiretta
(documenti
cartografici,
immagini
LINGUAGGIO
DELLA
GEO-GRAFICITA’
PAESAGGIO
REGIONE E
SISTEMA
TERRITORIALE
Saper
rappresentare
graficamente
percorsi di vario
genere utilizzando
simboli
convenzionali e
non.
Individuare spazi
pubblici e privati e
comprendere
i
bisogni e le attività
umane
ad
essi
collegati.
Orientarsi
sul
reticolo seguendo
coordinate
e
indicatori spaziali.
Orientarsi
sul
reticolo seguendo
coordinate
e
indicatori spaziali.
Individuare
gli
elementi di uno
spazio in rapporto
alla loro funzione.
Riconoscere
rappresentare
principali tipi
paesaggio.
Riconoscere
ambienti
e
paesaggi di vario
tipo.
Riconoscere
gli
elementi fisici e
antropici di ogni
ambiente.
Comprendere che
il territorio è uno
spazio organizzato
Comprendere che il
territorio è uno
spazio organizzato
e
modificato
dall’uomo.
Riconoscere, nel
proprio ambiente
di vita, le funzioni
dei vari spazi
Riconoscere,
nel
proprio ambiente di
vita, le funzioni dei
vari spazi e gli
interventi
dell’uomo.
e
i
di
Rappresentare
in
prospettiva
verticale oggetti e
ambienti noti e
tracciare percorsi
effettuati
nello
spazio circostante.
geografiche
a
diversa scala e
saperle interpretare
usando simbologia
convenzionale
e
linguaggio
specifico.
Collegare
gli
elementi fisici e
climatici con quelli
antropici di un
territorio.
Leggere
e
interpretare
la
pianta dello spazio
vicino.
Mettere
in
relazione
l’ambiente e le sue
risorse
con
le
condizioni di vita
dell’uomo.
Distinguere
i
diversi
ambienti
naturali
e
riconoscere
gli
aspetti
fisici
e
antropici.
Conoscere
gli
interventi operati
dall’uomo
in
ciascun paesaggio
e gli effetti della
sua azione.
Individuare
e
descrivere
gli
elementi fisici e
antropici
che
caratterizzano
i
paesaggi
dell’ambiente
di
vita della propria
regione.
Comprendere che il
territorio è uno
spazio organizzato
e modificato dalle
attività umane.
Conoscere
le
caratteristiche
geografiche delle
diverse
zone
climatiche italiane.
Riconoscere,
nel
proprio ambiente di
vita, le funzioni dei
vari spazi e le loro
connessioni,
gli
interventi
dell’uomo
e
progettare
soluzioni,
esercitando
la
cittadinanza attiva.
Ricercare,
riconoscere
e
proporre soluzioni
di problemi relativi
alla
protezione,
conservazione
e
valorizzazione del
patrimonio
ambientale
e
culturale.
satellitari, ecc.).
Analizzare fatti e
fenomeni locali e
globali
interpretando carte
geografiche,
tematiche e grafici.
Localizzare sulle
carte geografiche
dell’Italia
le
posizioni
delle
regioni fisiche e
amministrative.
Conoscere
e
descrivere
gli
elementi
caratterizzanti dei
principali paesaggi
italiani, europei e
mondiali, e
gli
elementi
di
particolare valore
ambientale
e
culturale
da
tutelare
e
valorizzare.
Acquisire
il
concetto di regione
geografica (fisica,
climatica, storica,
culturale,
amministrativa), e
utilizzarlo a partire
dal
contesto
italiano.
Rendersi conto che
l’utilizzazione delle
risorse
naturali
comporta profonde
trasformazioni del
territorio e crea
problemi
di
conservazione
e
protezione
dell’ambiente.
CONTENUTI
CLASSE I
Orientamento: Indicatori spaziali (sopra-sotto, dentro-fuori, destra-sinistra, vicino-lontano). La lateralizzazione. Percorsi in spazi
limitati seguendo indicazioni verbali e/o iconiche. La posizione degli oggetti nello spazio interno della scuola; ambienti e arredi
specifici. Le funzioni dei principali ambienti scolastici.
Linguaggio della geo-graficità: Lettura di mappe e semplici percorsi.
108
Paesaggio: L’ambiente circostante. I vari tipi di paesaggio.
CLASSE II
Orientamento: Utilizzo degli indicatori spaziali per l’orientamento in luoghi diversi. Rappresentazioni grafiche di percorsi ed
ambienti del proprio vissuto. Analisi di spazi vissuti: la scuola, la casa, l’aula, ecc… La lateralizzazione e visione aerea. Direzioni e
percorsi attraverso l’utilizzo di piante o mappe.
Linguaggio della geo-graficità: Conoscenza dei luoghi pubblici e privati per rapportarli ai bisogni ed alle attività umane.
Orientamento sul reticolo.
Paesaggio: Prima conoscenza dei diversi tipi di paesaggio e dei diversi ambienti.
CLASSE III
Orientamento: Rappresentazioni grafiche di percorsi e ambienti del proprio vissuto. Analisi di spazi vissuti: la scuola, l’aula, la
casa. I concetti tipologici. La lateralizzazione. Direzioni e percorsi, analisi di spazi vissuti. Piante e carte.
Linguaggio della geo-graficità: Rappresentare oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello
spazio circostante. Gli elementi fisici e antropici. Destinazione e funzione degli edifici.
Paesaggio: Il paesaggio: lago, fiume, collina, pianura, mare. Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e
l’osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita
della propria regione.
Regione e sistema territoriale: Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane.
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo
e progettare soluzioni.
CLASSE IV
Orientamento: I punti cardinali. La bussola. L’orientamento delle carte. Punti e percorsi di riferimento. Gli elementi della
rappresentazione cartografica (simboli, legenda, riduzione in scala). L’uso delle carte (piante, mappe, carte geografiche, immagini
satellitari, fotografie).
Linguaggio della geo-graficità: Gli elementi del clima. I fattori climatici. Il clima in Italia. I paesaggi italiani: gli aspetti naturali e
antropici.
Paesaggio: L’Italia e i suoi paesaggi: rilievi, pianure, mari, fiumi, laghi. Relazioni tra le risorse del territorio e le attività
economiche. Le trasformazioni operate dall’uomo.
Regione e sistema territoriale: Le zone climatiche italiane. Educazione ambientale: i nessi tra passato e presente. Effetto serra.
Parchi nazionali e regionali; aree protette; riserve naturali e marine. La mancanza di verde e la cementificazione.
CLASSE V
Orientamento:
Punti cardinali e riferimenti cartografici-Confini naturali e politici dell’Italia, dell’Europa e degli altri continenti.
Linguaggio della geo-graficità:
Letture e interpretazioni di carte geografiche di diversa scala, planisfero, grafici, tabelle e carte tematiche, elaborazioni digitaliLettura della cartina fisica e politica dell’Italia.
Paesaggio: Ricerche e testi informativi su: paesaggi italiani, regioni europee, ambienti della Terra.
Regione e sistema territoriale:
Studio dei diversi aspetti delle regioni italiane ed europee. Analisi di documenti di vario genere riguardanti: le attività economiche;
la trasformazione del territorio; la conservazione degli ecosistemi; la tutela dell’ambiente.
109
MATEMATICA
INDICATORI
NUMERI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Contare oggetti o
eventi, con la voce
e mentalmente, in
senso progressivo
e regressivo fino a
20.
Contare oggetti o
eventi, con la voce
e mentalmente, in
senso progressivo e
regressivo entro le
centinaia.
Contare oggetti o
eventi, con la voce
e mentalmente, in
senso progressivo e
regressivo entro le
migliaia.
Leggere, scrivere,
confrontare numeri
naturali e decimali
entro
decine
e
centinaia
di
migliaia.
Leggere, scrivere,
confrontare numeri
decimali.
Leggere e scrivere
i numeri naturali,
con la
consapevolezza
del valore che le
cifre hanno a
seconda della loro
posizione;
confrontarli e
ordinarli, anche
rappresentandoli
sulla retta.
Leggere e scrivere i
numeri naturali, con
la consapevolezza
del valore che le
cifre
hanno
a
seconda della loro
posizione;
confrontarli
e
ordinarli, anche
rappresentandoli
sulla retta.
Leggere e scrivere i
numeri naturali in
notazione decimale,
con
la
consapevolezza del
valore che le cifre
hanno a seconda
della
loro
posizione;
confrontarli
e
ordinarli, anche
rappresentandoli
sulla retta.
Eseguire
le
4
operazioni
fra
numeri naturali e
decimali.
Eseguire semplici
addizioni
e sottrazioni con i
numeri naturali sia
per iscritto che
oralmente.
Rappresentare
graficamente
situazioni.
problematiche.
Formulare ipotesi
di soluzione.
Individuare
l’operazione
necessaria
alla
soluzione
dei problemi che
richiedono
l’addizione e la
sottrazione.
Eseguire
mentalmente
semplici operazioni
con
i
numeri
naturali.
Comprendere
il
concetto di
moltiplicazione
come
schieramento
e
come
addizione ripetuta.
Memorizzare
le
tabelline fino al 10.
Comprendere
il
concetto
di
divisione,
in
situazione di
distribuzione e di
contenenza, e come
operazione inversa
della
Eseguire
mentalmente
semplici operazioni
con
i
numeri
naturali
e
verbalizzare
le
procedure
di
calcolo.
Conoscere
sicurezza
tabelline.
con
le
Eseguire
le operazioni con i
numeri naturali con
gli algoritmi scritti
usuali.
Acquisire
il
concetto di frazione
matematica.
110
Applicare
proprietà
operazioni.
le
delle
Eseguire
mentalmente
semplici operazioni
con numeri naturali
e decimali.
Operare
con
frazioni
e
riconoscere
le
frazioni decimali.
Utilizzare numeri
decimali e frazioni
per
descrivere
situazioni
quotidiane.
Individuare multipli
e divisori di un
numero.
Risolvere problemi
con le 4 operazioni,
sulla
compravendita.
Eseguire le 4
operazioni
con
sicurezza,
valutando
l’opportunità
di
ricorrere al calcolo
mentale, scritto o
con la calcolatrice
a seconda delle
situazioni.
Eseguire
la
divisione con resto
fra
numeri
naturali.
Stimare il risultato
di un’operazione.
Operare con
frazioni
riconoscere
frazioni
equivalenti.
le
e
le
Utilizzare numeri
decimali, frazioni
e percentuali per
descrivere
situazioni
quotidiane.
Interpretare
i
numeri
interi
negativi in contesti
concreti.
Individuare
multipli e divisori
di un numero.
moltiplicazione.
Individuare i dati in
una
situazione
problematica ed
individuare
situazioni
problematiche
in
ambiti
di
esperienza.
Formulare il testo
di un problema,
data la
rappresentazione
grafica. Formulare
una domanda, data
una situazione.
SPAZIO E
FIGURE
Comunicare la
posizione di
oggetti nello
spazio fisico,
usando i concetti
topologici
(sopra/sotto,
davanti/dietro,
destra/sinistra,
dentro/fuori).
Eseguire un
semplice percorso.
Riconoscere e
denominare le
principali figure
geometriche
presenti
nell’ambiente.
Disegnare le
principali figure
piane.
Individuare
regioni e confini.
Individuare
l’operazione
necessaria
alla
soluzione di
situazioni
problematiche.
Comunicare la
posizione di
oggetti nello spazio
fisico, usando i
concetti topologici
(sopra/sotto,
davanti/dietro,
destra/sinistra,
dentro/fuori).
Eseguire
un
semplice percorso
partendo
dalla
descrizione verbale;
descrivere
un
percorso che si sta
facendo.
Riconoscere
denominare i
principali tipi
linee.
e
di
Riconoscere,
disegnare
e
denominare
le
fondamentali
figure geometriche
del piano.
Verbalizzare
e
tradurre in termini
matematici,
semplici situazioni
problematiche.
Saper
eseguire
semplici
espressioni
numeriche.
Conoscere sistemi
di notazione dei
numeri che sono
stati in uso in
luoghi, tempi e
culture diverse.
Individuare,
in
semplici situazioni
problematiche, dati
necessari, superflui
e mancanti.
Leggere, scrivere,
confrontare numeri
decimali,
rappresentarli sulla
retta.
Comunicare
la
posizione di oggetti
nello spazio fisico,
sia
rispetto
al
soggetto,
sia
rispetto ad altre
persone o oggetti,
usando
termini
adeguati.
Eseguire
un
semplice percorso
partendo
dalla
descrizione verbale,
descrivere
un
percorso che si sta
facendo e dare le
istruzioni
a
qualcuno
perché
compia un percorso
desiderato.
Riconoscere,
denominare
e
descrivere
figure
geometriche.
Disegnare
figure
geometriche.
Individuare
e
denominare
gli
angoli in base alle
loro ampiezze.
111
Descrivere
e
classificare figure
geometriche
identificando
elementi
significativi
e
simmetrie.
Riprodurre
un
figura in base ad
una
descrizione,
utilizzando
gli
strumenti
opportuni.
Riconoscere figure
ruotate, traslate e
riflesse.
Confrontare
e
misurare
angoli
utilizzando
strumenti adeguati.
Utilizzare
e
distinguere fra loro
i
concetti
di
perpendicolarità,
orizzontalità,
verticalità,
parallelismo.
Risolvere problemi
geometrici relativi
al perimetro.
Descrivere,
denominare
e
classificare figure
geometriche,
identificando
elementi
significativi
e
simmetrie.
Riprodurre
una
figura in base ad
una descrizione,
utilizzando
gli
strumenti
opportuni (carta a
quadretti, riga e
compasso,
squadre, software
di geometria).
Utilizzare il piano
cartesiano
per
localizzare punti.
Riconoscere figure
ruotate, traslate e
riflesse.
Riprodurre in scala
una
figura
assegnata
(utilizzando
la
carta a quadretti).
Scoprire
e
applicare
le
formule per il
calcolo
del
perimetro
e
dell’area
delle
figure piane.
Costruire
e
utilizzare modelli
materiali
nello
spazio e nel piano.
RELAZIONI,
DATI E
PREVISIONI
Classificare
oggetti in base a
uno o più attributi.
Classificare
elementi in base ad
attributi specifici.
Individuare
l’attributo usato
per realizzare la
classificazione.
Riconoscere
caratteristiche
comuni
a
elementi.
Organizzare i dati
raccolti
con
semplici
rappresentazioni
grafiche
secondo
opportune
modalità.
Raccogliere
dati
relativi a un certo
fenomeno e
rappresentarli con
tabelle
e
ideogrammi.
più
Rappresentare
situazioni con
vari
tipi
di
diagrammi (VennCarroll…).
Stabilire relazioni e
corrispondenze fra
elementi di due
insiemi.
Usare in situazioni
concrete
correttamente
i
termini della
probabilità: è certo,
è impossibile, è
possibile.
Classificare numeri,
figure, oggetti in
base a una o più
proprietà,
utilizzando
rappresentazioni
opportune.
Argomentare
sui
criteri che sono stati
usati per realizzare
classificazioni
e
ordinamenti
assegnati.
Leggere
e
rappresentare
relazioni e dati con
diagrammi, schemi
e tabelle.
Formulare ipotesi
sulla possibilità del
verificarsi di un
evento.
Misurare grandezze
utilizzando sia unità
arbitrarie sia unità e
strumenti
convenzionali.
Raccogliere
dati
sapendo distinguere
il
carattere
qualitativo
da
quello quantitativo.
Saper interpretare e
costruire diversi tipi
di grafici.
Rappresentare
problemi
con
tabelle e grafici che
ne esprimono la
struttura.
Conoscere
le
principali unità di
misura
di
lunghezza, capacità,
massa , di tempo e
di valore.
Risolvere situazioni
problematiche
utilizzando
le
diverse unità di
misura.
Passare da un’unità
di misura all’altra.
In
situazioni
concrete,
confrontare il grado
di probabilità del
verificarsi di eventi
possibili.
Riconoscere
rappresentazioni
piane di oggetti
tridimensionali ed
identificare punti
di vista diversi di
uno stesso oggetto
(dall’alto,
di
fronte …).
Rappresentare
relazioni e dati e in
situazioni
significative,
utilizzare
le
rappresentazioni
per
ricavare
informazioni,
formulare giudizi e
prendere decisioni.
Usare le nozioni di
media aritmetica e
di frequenza.
Rappresentare
problemi
con
tabelle e grafici
che ne esprimono
la struttura.
Conoscere
le
principali unità di
misura
per
lunghezze, angoli,
aree,
capacità,
intervalli
temporali, masse,
pesi ed usarle per
effettuare misure e
stime.
Passare
da
un’unità di misura
all’altra,
limitatamente alle
unità di uso più
comune, anche nel
contesto
del
sistema monetario.
In
situazioni
concrete, di una
coppia di eventi
intuire
e
112
cominciare
ad
argomentare qual è
il più probabile
dando una prima
quantificazione,
oppure riconoscere
se si tratta di
eventi ugualmente
probabili.
Riconoscere
e
descrivere
regolarità in una
sequenza
di
numeri o figure.
CONTENUTI
CLASSE I
Numeri: Numeri naturali entro il 20 con l’ausilio di materiale strutturato e non. Lettura e scrittura dei numeri naturali sia in cifre
che in parole. Valore posizionale delle cifre numeriche. Confronto e ordine di quantità numeriche entro il 20. Raggruppamento di
quantità in base 10. Semplici calcoli mentali (utilizzando strategie diverse. Addizioni e sottrazioni entro il 20.
Spazio e figure: La posizione di oggetti e persone nel piano e nello spazio. Le mappe. I percorsi. Linee curve aperte e chiuse.
Regioni interne, esterne e confine. Le caratteristiche geometriche e non (forma, dimensione, spessore e colore) di alcune semplici
figure geometriche (uso dei blocchi logici). Forme: dal modello alla fantasia.
Relazioni, dati e previsioni: La situazione problema. Rappresentazione della situazione problematica attraverso il disegno. I dati e
la domanda del problema. Strategie risolutive con diagrammi adatti e con il linguaggio dei numeri. I ritmi. I grafici. La misura. La
relazione fra tutti o alcuni per formare l’insieme. L’appartenenza o la non appartenenza degli elementi all’insieme.
CLASSE II
Numeri: I numeri naturali entro le centinaia, con l’ausilio di materiale strutturato e non. Il valore posizionale delle cifre numeriche.
Quantità numeriche entro le centinaia: ordine e confronto. Raggruppamenti di quantità in base 10. Addizioni e sottrazioni con uno o
più cambi. Moltiplicazioni con moltiplicatori ad una cifra. La tavola pitagorica. Calcolo di doppi/metà, triplo/terza parte.
Esecuzione di semplici calcoli mentali con rapidità. La proprietà commutativa nell’addizione e nella moltiplicazione. La divisione
come operazione inversa della moltiplicazione.
Spazio e figure: La posizione di oggetti e persone nel piano e nello spazio. Rappresentazione di linee aperte, chiuse, curve, rette.
Regioni interne, esterne e il confine. Le simmetrie. Le principali figure piane. Figure geometriche diverse: dal modello alla fantasia.
Relazioni, dati e previsioni: La situazione “problema”. La situazione problematica (rappresentazione attraverso il disegno). I dati e
la domanda del problema. Le strategie risolutive con diagrammi adatti e con il linguaggio dei numeri. Semplici indagini per
raccogliere dati e risultati. Rappresentazione grafica di dati raccolti.
CLASSE III
Numeri: I numeri naturali entro le migliaia, con l’ausilio di materiale strutturato e non. Confronto e ordine di quantità numeriche
entro le migliaia. Relazioni fra numeri naturali. Il valore posizionale delle cifre. Raggruppamenti di quantità in base 10,
rappresentazione grafica e scritta. Addizioni e sottrazioni con i numeri naturali con uno o più cambi. Moltiplicazioni e divisioni tra
numeri naturali con metodi, strumenti e tecniche diverse. Le proprietà delle operazioni allo scopo di creare e velocizzare
meccanismi di calcolo mentale. Le tabelline: memorizzazione. Moltiplicazione e divisione di numeri interi per 10, 100, 1000. Il
significato delle frazioni in contesti concreti e rappresentazione simbolica. Lettura, scrittura e confronto di e tra frazioni. Le frazioni
decimali.
Spazio e figure: I principali solidi geometrici. Gli elementi di un solido. I poligoni, individuazione e denominazione dei loro
elementi (quadrato, rettangolo, triangolo). Rette (orizzontali, verticali, oblique, parallele, incidenti, perpendicolari). L’angolo come
cambiamento di direzione. Il concetto di perimetro e suo calcolo usando strumenti di misura non convenzionali e convenzionali.
Simmetrie interne ed esterne in figure assegnate.
Relazioni, dati e previsioni: rappresentazione grafica e simbolica del problema, con l’utilizzo delle quattro operazioni. Dati
sovrabbondanti o mancanti. Percorsi di soluzione attraverso parole, schemi o diagrammi. Classificazione in base a uno, due o più
attributi. I diagrammi di Eulero Venn, Carrol, ad albero, come supporto grafico alla classificazione. Semplici indagini statistiche e
registrazione di dati raccolti con istogrammi e ideogrammi. Rappresentazione di dati di un’indagine attraverso istogrammi e
ideogrammi. Eventi certi, possibili, impossibili. Calcolo della probabilità di eventi. Il concetto di misura e unità di misura
all’interno del sistema metrico decimale. Semplici conversioni tra un’unità di misura e un’altra in situazioni significative. Monete e
banconote di uso corrente; il loro valore.
CLASSE IV
Numeri: I numeri interi, ampliamento del panorama numerico all'ordine delle decine e centinaia di migliaia. Composizione,
scomposizione dei numeri con l'ausilio dell'abaco e dei BAM, riconoscimento del valore di posizione delle cifre. Il cambio fra i vari
ordini di cifre nella BASE 10. La tavola pitagorica per la determinazione di multipli e divisori. Tecnica di calcolo delle quattro
operazioni, attività ed esercizi di riconoscimento relative e loro utilizzo al fine di facilitare e/o velocizzare il calcolo orale. La prova
aritmetica nella moltiplicazione e nella divisione. Costruzione di modelli, con l'ausilio di materiale (giochi di piegature, ritaglio e
113
ricomposizione), rappresentazione grafica di parti adatte a rappresentare le frazioni di figure geometriche, di insiemi di oggetti, di
numeri.
Spazio e figure: L'ambiente fisico circostante, gli elementi geometrici in esso contenuti. Figure geometriche con materiale
occasionale, giochi di piegature, ritaglio e riconoscimento delle caratteristiche: assi di simmetria, lati paralleli, angoli. La
classificazione delle figure geometriche. I triangoli, i quadrilateri. Il piano cartesiano: individuazione delle coordinate per
localizzare i punti ottenendo figure diversamente orientate nello spazio. Simmetrie e traslazioni. I principali strumenti per il disegno
(riga-squadra) per la riproduzione e il riconoscimento del parallelismo dei lati. La perpendicolarità. Modelli e/o sagome per la
determinazione e il riconoscimento di confine-regione, perimetro-area. Figure isoperimetriche. Figure piane: estensione,
scomposizione e ricomposizione. Equiestensione, utilizzo del tangram.
Relazioni, dati e previsioni: Testi di problemi ricavati dal vissuto e dal contesto più prossimo e gradualmente più ampio. Dati e
richieste. Dati mancanti o sovrabbondanti. Dati nascosti o ricavabili dalle informazioni anche non esplicite contenute nel testo. I
diagrammi: individuazione di un procedimento risolutivo e la ricerca dei dati non esplicitati nel testo. Raccolta e tabulazione dei
dati in tabelle e grafici. Lettura ed interpretazione di grafici. Rapporti di equivalenza all'interno del sistema metrico decimale.
Riconoscimento dell'unità di misura più conveniente in rapporto alla misurazione che si intende effettuare.
CLASSE V
Numeri: Periodo dei milioni e dei miliardi. Operare con numeri interi e decimali. Numeri relativi. Divisori e multipli. Numeri
primi, quadrati, potenze. Le operazioni con numeri interi e decimali: proprietà e prove. Le potenze del 10. Espressioni aritmetiche.
Frazioni improprie, apparenti, equivalenti. La frazione di un numero e la frazione come operatore.
Spazio e figure: I poligoni. Calcolo del perimetro e della superficie dei poligoni. Poligoni regolari: apotema, perimetri, aree,
formule dirette e inverse. Il cerchio e i suoi elementi principali. Misura della circonferenza e dell’area. Ingrandimenti e riduzione in
scala. Misure di tempo, velocità, valore, lunghezza, peso/massa, capacità, superficie.
Relazioni, dati e previsioni:
Problemi di misura, geometrici, logici, con le frazioni, di peso netto, lordo, tara, di compravendita, di sconti, percentuali , interesse.
Indagini statistiche e rappresentazioni grafiche dei dati: areogramma e istogramma. Moda, media e mediana. Enunciati complessi e
connettivi. Le relazioni. La probabilità.
114
SCIENZE
INDICATORI
ESPLORARE E
DESCRIVERE
OGGETTI E
MATERIALI
(Indicatore previsto
solo per le classi
prime, seconde e
terze)
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Saper osservare gli
oggetti,
individuando
i
materiali di cui
sono fatti.
Individuare
proprietà e qualità
di
oggetti
e
materiali attraverso
manipolazione
e
interazioni.
Attraverso
interazioni
e
manipolazioni
individuare
qualità
e
proprietà
di
oggetti
e
materiali
e caratterizzarne
le
trasformazioni.
Riconoscere
e
descrivere oggetti
con i 5 sensi.
Riconoscere
le
principali proprietà
dei materiali.
Conoscere alcuni
cicli di produzione
degli alimenti.
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Individuare alcuni
concetti scientifici:
pressione,
temperatura, calore,
ecc…
Riconoscere
fenomeni, fonti e
alcune tipologie
di energia
Classificare
oggetti in base
alle
loro
proprietà.
Individuare
strumenti
e
unità di misura
appropriati
a
semplici
situazioni
problematiche
prese in esame.
Usare
un
linguaggio
appropriato per
descrivere
i
fenomeni
osservati relativi
alla
vita
quotidiana.
OGGETTI,
MATERIALI E
TRASFORMAZIONI
(Indicatore previsto
solo per le classi
quarte e quinte)
Individuare le
proprietà di alcuni
materiali e
sperimentare
115
Osservare
e
costruire semplici
strumenti
di
misura.
semplici soluzioni
in acqua.
OSSERVARE E
SPERIMENTARE
SUL CAMPO
Esplorare il mondo
attraverso i 5 sensi.
Ricostruire il ciclo
delle stagioni.
Raccogliere
dati
sulla
situazione
meteorologica per
metterli in relazione
con
i
cicli
stagionali.
Osservare
nell’ambiente
vicino
cambiamenti
stagionali.
i
Riconoscere
i
solidi, i liquidi, i
gas nell’esperienza
di ogni giorno.
Conoscere il ciclo
dell’acqua.
Comprendere
i
bisogni vitali delle
piante
attraverso
piccole coltivazioni.
Osservare
i
momenti
significativi
nella vita di
piante e animali,
realizzando
allevamenti in
classe, semine,
ecc.,
individuando
somiglianze e
differenze.
Osservare
le
caratteristiche
dei terreni e
delle acque.
Osservare
e
interpretare le
trasformazioni
ambientali
naturali e quelle
ad
opera
dell’uomo.
L’UOMO, I
VIVENTI E
L’AMBIENTE
Denominare
varie parti
del corpo.
le
Riconoscere
caratteristiche
di
esseri viventi e non.
Analizzare
classificare
esseri viventi.
e
gli
Osservare
e
descrivere animali e
vegetali.
Comprendere
l’importanza della
cura e dell’igiene
della propria
persona nel rispetto
di sé e degli altri.
Avere
familiarità con
la variabilità dei
fenomeni
atmosferici
(venti, nuvole,
pioggia,…)
e
con
la
periodicità dei
fenomeni celesti
(giorno/notte,
percorsi
del
Sole, stagioni).
Conoscere
le
fasi del ciclo
vitale
degli
esseri viventi.
Percepire
la
presenza e il
funzionamento
degli
organi
interni e della
loro
organizzazione
nei
principali
apparati.
Rilevare
le
caratteristiche di
116
Osservazioni
a
occhio nudo e con
appropriati
strumenti, di una
porzione
di
ambiente
vicino,
individuarne
gli
elementi che lo
caratterizzano e i
loro cambiamenti
nel tempo.
Conoscere
la
struttura di alcuni
elementi
(rocce,
terricci,
sassi..),
osservarne
le
caratteristiche e il
loro
ruolo
nell’ambiente.
Rispettare il proprio
corpo in quanto
entità irripetibile
(educazione alla
salute,
alimentazione,
rischi per la salute).
Elaborare i primi
elementi di
classificazione
animale e vegetale.
Individuare e
riconoscere la
funzione delle
catene alimentari.
Osservare
e
schematizzare
alcuni passaggi di
stato, esprimendo
in forma grafica le
relazioni
tra
variabili
Osservare il cielo
diurno e notturno
per
scoprire,
descrivere
e
comprendere
i
principali
movimenti
terrestri.
Individuare
elementi
caratterizzano
porzione
dell’ambiente
circostante,
cogliendone
cambiamenti
tempo.
gli
che
una
i
nel
Ricostruire
e
interpretare
il
movimento
dei
diversi
oggetti
celesti,
rielaborandoli
anche attraverso
giochi con il
corpo.
Conoscere
l’organismo
umano
per
acquisire
un
corretto stile di
vita sia dal punto
di vista alimentare
che motorio.
Descrivere
e
spiegare
la
funzione
dei
diversi apparati.
Acquisire
le
prime
informazioni sulla
alcuni ambienti
naturali.
Comprendere il
concetto
di
ecosistema
riconoscendone
gli elementi che
lo
caratterizzano.
Comprendere
l’adattamento
all’ambiente degli
esseri viventi.
riproduzione
e
sulla sessualità.
CONTENUTI
CLASSE I
Esplorare e descrivere oggetti e materiali: I materiali più comuni e loro utilizzo.
Osservare e sperimentare sul campo: Esperienze di semina e di coltura di piante. I cambiamenti stagionali. La trasformazione
degli oggetti e dei fenomeni. L’utilizzo dei 5 sensi per esplorare la realtà circostante.
L’uomo, i viventi e l’ambiente: Analogie e differenze fra animali della stessa specie. Distinzione delle parti fondamentali di un
animale. Osservazione diretta di alcuni animali. Analogie e delle differenze fra i vegetali considerati. Il corpo e le sue parti. Esseri
viventi e non viventi. Caratteristiche principali di animali e piante.
CLASSE II
Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Manipolazione e osservazione di oggetti di vario tipo. Descrizione e rappresentazione
grafica di un oggetto. Classificazione di oggetti secondo caratteristiche comuni. Riconoscimento dei materiali più comuni. Il
percorso di un alimento dalla materia prima al prodotto finito.
Osservare e sperimentare sul campo: Osservazione dei cambiamenti nel mondo dei vegetali e degli animali in rapporto ai cicli
stagionali. I solidi, i liquidi e i gas. L’acqua e le sue trasformazioni. Il ciclo dell’acqua. Esperimenti e colture.
L’uomo, i viventi e l’ambiente: Gli esseri viventi e non viventi. Il mondo dei vegetali (la pianta e le sue parti, il fiore e il frutto).
Le principali norme igienico-sanitarie per la cura del proprio corpo. I principi di una corretta alimentazione.
CLASSE III
Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Le proprietà della materia: i solidi, i liquidi, i gas. Miscugli e soluzioni. Il calore.
Osservare e sperimentare sul campo: L’aria. L’ossigeno e la combustione. Il terreno. I vegetali e gli animali: esperimenti e
colture. I fenomeni atmosferici e la periodicità dei fenomeni celesti.
L’uomo, i viventi e l’ambiente: Il terreno. Le piante si nutrono e si riproducono. Gli animali vertebrati e invertebrati. Gli animali
si nutrono e si riproducono. Come si proteggono gli animali. L’ecosistema. Le catene alimentari. Norme comportamentali
riguardanti l’igiene e la salute della persona.
CLASSE IV
Oggetti, materiali e trasformazioni: Il calore e la combustione. L’acqua: tensione superficiale, capillarità, principio dei vasi
comunicanti, inquinamento idrico.
Osservare e sperimentare sul campo: L’aria: composizione e proprietà fisiche. L’inquinamento atmosferico. Il suolo:
composizione, caratteristiche fisiche. L’inquinamento del suolo.
L’uomo, i viventi e l’ambiente: Le piante: struttura, nutrizione, riproduzione e germinazione. I funghi. Gli animali:
classificazione, riproduzione, respirazione, nutrizione. Ecosistemi e ambienti naturali. Norme comportamentali riguardanti l’igiene
e la salute della persona.
CLASSE V
Oggetti, materiali e trasformazioni : L’energia e le forze.
Osservare e sperimentare sul campo: L’universo: il sistema solare, la Terra e i suoi movimenti. La Luna.
L’uomo, i viventi e l’ambiente: Il corpo umano e i suoi apparati. L’origine degli alimenti: regole e importanza di una corretta
alimentazione. La piramide alimentare.
117
TECNOLOGIA
INDICATORI
VEDERE
OSSERVARE
E
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
Saper osservare
gli
oggetti,
individuando
i
materiali di cui
sono fatti.
Riconoscere
le
principali proprietà
dei materiali.
Attraverso
interazioni
e
manipolazioni
individuare qualità
e
proprietà
di
oggetti e materiali
e caratterizzarne le
trasformazioni.
Eseguire semplici
misurazioni
sull’ambiente
scolastico o sulla
propria abitazione.
Impiegare alcune
regole del disegno
tecnico per
rappresentare
semplici oggetti.
Leggere e ricavare
informazioni da
guide d’uso e
istruzioni di
montaggio.
Effettuare
esperienze sulle
proprietà dei
materiali più
comuni.
Riconoscere
e
descrivere oggetti
con i sensi.
Individuare
proprietà e qualità
di
oggetti
e
materiali attraverso
manipolazione
e
interazioni.
Realizzare semplici
esperimenti,
riflettere su quanto
esperito e trarne
conclusioni.
Usare un linguaggio
appropriato
per
descrivere
i
fenomeni osservati.
PREVEDERE
IMMAGINARE
E
INTERVENIRE E
TRASFORMARE
Pianificare
la
fabbricazione di
un
semplice
oggetto elencando
i
materiali
necessari.
Pianificare
la
fabbricazione di un
semplice
oggetto
elencando
i
materiali necessari.
Smontare
e
rimontare
semplici oggetti di
uso
comune
(oggetti scolastici,
giochi, ecc.).
Riconoscere i difetti
di un semplice
oggetto
di uso
comune
e
immaginarne
miglioramenti.
Smontare
e
rimontare semplici
oggetti
di
uso
comune
(oggetti
scolastici, giochi,
ecc.).
Realizzare
oggetto
cartoncino
descrivendo
Utilizzare semplici
procedure per la
selezione,
la
preparazione e la
un
in
il
OBIETTIVI
Classe V
Rappresentare i
dati
dell’osservazione
attraverso tabelle,
mappe, diagrammi,
disegni, testi.
Effettuare
stime
approssimative su
pesi o misure di
oggetti.
Effettuare
stime
approssimative su
pesi o misure di
oggetti.
Pianificare
la
fabbricazione di un
oggetto elencando i
materiali necessari.
Prevedere
le
conseguenze
di
decisioni
o
comportamenti
personali o relativi
alla propria classe.
Eseguire interventi
di
decorazione,
riparazione
e
manutenzione sul
proprio
corredo
scolastico.
Eseguire interventi
di
decorazione,
riparazione
e
manutenzione sul
proprio
corredo
scolastico.
Utilizzare semplici
materiali
digitali
per
l’apprendimento e
Realizzare
oggetto
cartoncino
descrivendo
118
un
in
e
Riconoscere i
difetti di un oggetto
e immaginarne
possibili
miglioramenti.
Pianificare la
fabbricazione di un
semplice oggetto
elencando gli
strumenti e i
materiali necessari.
Smontare semplici
oggetti e
meccanismi, o altri
dispositivi comuni.
Utilizzare semplici
procedure per la
selezione, la
preparazione e la
presentazione degli
alimenti.
procedimento.
presentazione degli
alimenti.
Realizzare
un
semplice oggetto in
cartoncino
descrivendo
la
sequenza.
conoscere a livello
generale
le
caratteristiche dei
nuovi strumenti di
comunicazione.
documentando la
sequenza
delle
operazioni.
Utilizzare semplici
materiali
digitali
per
l’apprendimento e
conoscere a livello
generale
le
caratteristiche dei
nuovi strumenti di
comunicazione.
Conoscere e usare
il pc:
videoscrittura,
disegno.
CONTENUTI
CLASSE I
Vedere e osservare: Prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
Prevedere e immaginare: Costruzione di piccoli e semplici oggetti con materiale comune.
Intervenire e trasformare: Realizzazione di un oggetto in cartoncino e descrizione della sequenza delle operazioni.
Trasformazione di materiale di uso comune (carta, cartoncino, pasta di sale, ecc.) in un semplice oggetto finito.
CLASSE II
Vedere e osservare: Prove ed esperienze sulle proprietà e sulle caratteristiche dei materiali più comuni.
Prevedere e immaginare: Storie di oggetti presenti nella realtà.
Intervenire e trasformare: Realizzazione di oggetti in cartoncino e descrizione della procedura. Realizzazione di piccoli oggetti
trasformando materiale di uso comune (carta, cartoncino, farina, ecc. ). Preparazione, trasformazione e presentazione di alimenti.
CLASSE III
Vedere e osservare: Proprietà e caratteristiche dei materiali. Costruzione e realizzazione di semplici manufatti di uso comune.
Prevedere e immaginare: Storie di oggetti e fenomeni presenti nella realtà.
Intervenire e trasformare: Realizzazione di oggetti in cartoncino e procedura. Preparazione, trasformazione e presentazione di
alimenti. Utilizzo degli strumenti multimediali.
CLASSE IV
Vedere e osservare: Proprietà e caratteristiche dei materiali. Costruzione di modelli e realizzazione di manufatti di uso comune.
Analisi tecnica di un sistema di produzione.
Prevedere e immaginare: Storie di oggetti e fenomeni presenti nella realtà.
Intervenire e trasformare: Realizzazione di oggetti in cartoncino e procedura. Preparazione, trasformazione e presentazione di
alimenti. Utilizzo degli strumenti multimediali.
CLASSE V
Vedere e osservare: Rappresentazione grafica di oggetti. Manufatti e materiali di uso comune. Oggetti tecnologici di uso
quotidiano: loro evoluzione nel tempo.
Prevedere e immaginare: Rappresentazione e descrizione di oggetti. Semplici progetti per la realizzazione di manufatti di uso
comune. Realizzazione di semplici modellini.
Intervenire e trasformare: Smontaggio di un oggetto nelle sue singole parti. Ricette e realizzazione di un semplice alimento.
Utilizzo degli strumenti multimediali.
119
RELIGIONE
INDICATORI
DIO E L’UOMO
OBIETTIVI
Classe I
Affinare capacità di
osservazione
dell’ambiente che ci
circonda
per
cogliervi
la
presenza di Dio
Creatore.
Ricostruire
gli
aspetti
dell’ambiente della
vita di Gesù più
vicini all’esperienza
personale
del
bambino.
Riconoscere
la
Chiesa
come
famiglia di Dio che
fa memoria di Gesù
e
del
suo
messaggio.
OBIETTIVI
Classe II
Scoprire che
tutto il mondo,
modi diversi,
persone lodano
ringraziano Dio.
in
in
le
e
Conoscere Gesù, il
Messia,
gli
avvenimenti legati
alla sua nascita e il
suo
messaggio,
attraverso le sue
parole e le sue
azioni.
Comprendere che
ogni domenica i
Cristiani
si
riuniscono
per
celebrare
la
resurrezione
di
Gesù.
Conoscere la vita
della Chiesa delle
origini.
OBIETTIVI
Classe III
OBIETTIVI
Classe IV
OBIETTIVI
Classe V
Scoprire che per
la
religione
cristiana Dio è
Creatore e Padre e
che
fin dalle
origini ha
voluto
stabilire
un’alleanza con
l’uomo.
Sapere che per la
religione cristiana
Gesù è il Signore,
che
rivela
all’uomo il Regno
di Dio in parole e
azioni.
Descrivere
i
contenuti principali
del credo cattolico.
Conoscere Gesù
di
Nazareth,
Emmanuele
e
Messia, crocifisso
e risorto e come
tale
testimoniato dai
cristiani.
Individuare i tratti
essenziali
della
Chiesa e della sua
missione.
Riconoscere
la
preghiera come
dialogo
tra
l’uomo e Dio,
evidenziando
nella preghiera
cristiana
la
specificità
del
“Padre Nostro”.
Conoscere
la
società del tempo
di Gesù.
Scoprire come ha
avuto inizio la
diffusione
del
messaggio
di
Gesù.
Sapere che per la
religione cristiana
Gesù è il Signore,
che rivela all’uomo
il volto del Padre e
annuncia il Regno di
Dio con parole e
azioni.
Cogliere
il
significato
dei
sacramenti
nella
tradizione
della
Chiesa, come segni
della
salvezza di Gesù e
azione dello Spirito
Santo.
Riconoscere
avvenimenti,
persone e strutture
fondamentali della
Chiesa cattolica sin
dalle
origini
e
metterli a confronto
con quelli delle altre
confessioni cristiane
evidenziando
le
prospettive
del
cammino
ecumenico.
Conoscere le origini
e lo sviluppo del
cristianesimo e delle
altre grandi religioni
individuando
gli
120
LA BIBBIA E LE
ALTRE FONTI
Intuire
alcuni
elementi essenziali
del messaggio di
Gesù,
attraverso
l’ascolto di brani
tratti dal Vangelo.
Leggere,
comprendere
e
riferire
alcune
parabole
evangeliche
per
cogliervi la novità
dell’annuncio
di
Gesù.
Conoscere
gli
annunci evangelici
riguardo la nascita e
la Pasqua di Gesù.
Ricostruire,
con
l’aiuto degli Atti
degli Apostoli, le
origini della Chiesa.
Conoscere
struttura e
composizione
della Bibbia.
la
la
Ascoltare, leggere
e saper riferire
circa
alcune
pagine
bibliche
fondamentali, tra
cui i racconti della
creazione,
le
vicende e le figure
principali
del
popolo d’Israele,
gli episodi chiave
dei
racconti
evangelici e degli
Atti
degli
apostoli.
Conoscere
struttura e
composizione
della Bibbia.
la
la
Leggere
direttamente
pagine bibliche ed
evangeliche,
riconoscendone il
genere letterario e
individuandone il
messaggio
principale.
Sapere attingere
informazioni sulla
religione cattolica
nella
vita
di
Maria, la madre di
Gesù.
aspetti
più
importanti
del
dialogo
interreligioso.
Leggere
direttamente pagine
bibliche
ed
evangeliche,
riconoscendone
il
genere
letterario
e
individuandone
il
messaggio
principale.
Ricostruire le tappe
fondamentali della
vita di Gesù, nel
contesto
storico,
sociale, politico e
religioso del tempo,
a
partire
dai
Vangeli.
Confrontare
la
Bibbia con i testi
sacri delle altre
religioni.
Decodificare
i
principali significati
dell’iconografia
cristiana.
IL
LINGUAGGIO
RELIGIOSO
Ricercare
e
riconoscere i segni
che
contraddistinguono
le feste cristiane del
Natale
e
della
Pasqua
nell’ambiente.
Conoscere
il
significato di gesti
come espressione di
religiosità proprie
della
religione
cattolica.
Conoscere i segni
del Natale, della
Pasqua e della festa
nell’ambiente.
Riconoscere
i
segni cristiani in
particolare
del
Natale e della
Pasqua,
nell’ambiente,
nelle celebrazioni
e nella pietà e
nella tradizione
popolare.
Conoscere
il
significato di gesti
e segni liturgici
propri
della
religione cattolica
(modi di
pregare,
di
celebrare, ecc. ).
121
Scoprire
come
l’arte
cristiana
interpreta
il
mistero
della
persona e della
vita
di
Gesù
narrata
nei
Vangeli.
Identificare
i
principali codici
dell’iconografia
cristiana.
Saper
attingere
informazioni sulla
religione cattolica
anche nella vita dei
Santi e in Maria, la
madre di Gesù.
Intendere il senso
religioso del Natale
e della Pasqua, a
partire
dalle
narrazioni
evangeliche e dalla
vita della Chiesa.
Riconoscere
il
valore del silenzio
come “luogo” di
incontro con se
stessi, con l’altro,
con
Dio.
Individuare
significative
espressioni
d’arte
cristiana (a partire
da quelle presenti
nel territorio), per
rilevare come la
fede
sia
stata
interpretata
e
comunicata
dagli
artisti nel
corso dei secoli.
I VALORI ETICI
E RELIGIOSI
Riconoscere
il
valore
dell’accoglienza e
della misericordia,
presenti
nella
predicazione
di
Gesù, manifestate
nei suoi gesti e
nelle sue parole.
Riconoscere che la
morale cristiana si
fonda
sul
comandamento
dell’amore di Dio e
del prossimo.
Comprendere che
per i cristiani il
Natale
è
festa
d’amore
e
di
solidarietà.
Apprezzare
l’impegno
della
comunità cristiana
nel porre alla base
della
convivenza
l’amicizia e la
solidarietà.
Riconoscere che
la morale cristiana
si
fonda
sul
comandamento
dell’amore di Dio
e del prossimo
come insegnato
da Gesù.
Riconoscere
l’impegno della
comunità cristiana
nel porre alla base
della convivenza
umana la giustizia
e la carità.
Riconoscere nella
vita
e
negli
insegnamenti di
Gesù proposte di
scelte
responsabili,
anche per un
personale progetto
di vita.
Rendersi conto che
la
comunità
ecclesiale esprime,
attraverso vocazioni
e ministeri
differenti, la propria
fede e il proprio
servizio all’uomo
Scoprire la risposta
della Bibbia alle
domande di senso
dell’uomo
e
confrontarla
con
quella
delle
principali religioni
non cristiane.
Riconoscere
nella
vita
e
negli
insegnamenti
di
Gesù proposte di
scelte responsabili,
in
vista di un personale
progetto di vita.
CONTENUTI
CLASSE I
Dio e l’uomo: Il mondo è una realtà meravigliosa. Dio è Padre e Creatore. Riconoscere il mondo come un dono da rispettare.
L’ambiente in cui è vissuto Gesù: la Palestina. I primi amici di Gesù. La Chiesa è la famiglia dei cristiani. La Chiesa ogni domenica
celebra la Pasqua di Cristo.
La Bibbia e le altre fonti: Gesù si rivolge ai deboli e ai sofferenti. La predicazione di Gesù è il cuore del messaggio cristiano.
Il linguaggio religioso: Il Natale è la festa della nascita di Gesù; riflettere sul significato religioso del Natale. Gli ultimi giorni di
Gesù: la settimana santa. Il significato dei simboli pasquali.
I valori etici e religiosi: Presentazione di esempi concreti di solidarietà e fratellanza attualizzando il messaggio di Gesù.
Presentazione di alcune figure esemplari che con la loro vita hanno testimoniato la fede cristiana.
CLASSE II
Dio e l’uomo: Preghiera: l’uomo comunica con Dio. Dal Vangelo secondo Luca: tempo e luoghi in cui è nato, cresciuto e vissuto
Gesù. Presentazione di alcune caratteristiche ambientali e culturali nel Paese di Gesù. Introdurre il messaggio salvifico di Gesù.
Il concetto di chiesa come edificio e di Chiesa di persone (comunità). L’evento della Pentecoste come nascita della Chiesacomunità.
La Bibbia e le altre fonti: Presentazione di alcune parabole della “misericordia” per condurre gli alunni a capire che Dio è un
Padre che perdona. Lettura dei brani evangelici riferiti alla nascita di Gesù e alla Passione, morte e resurrezione di Cristo.
Riflessione sugli effetti dello Spirito Santo nella vita degli Apostoli dopo la Pentecoste. La missione della Chiesa nel mondo
moderno.
Il linguaggio religioso: I segni cristiani del Natale e della Pasqua. Il significato religioso del Natale.
I valori etici e religiosi: Esempi concreti di solidarietà e di fratellanza universale attualizzando il messaggio delle parabole. Il
Natale non solo festa “consumistica” ma di solidarietà e attenzione verso i poveri e gli ultimi. Esempio di personaggi significativi
all’interno della storia della cristianità che hanno vissuto secondo l’esempio di Gesù.
CLASSE III
Dio e l’uomo: Le origini del mondo e dell’uomo: primo approccio al rapporto scienza-religione. Analisi del racconto biblico
sull’origine del mondo (Gn 1-3). La nascita della religione come rapporto tre l’uomo e Dio. Gli elementi essenziali di alcune
religioni dell’antichità (miti). Sottolineare che Gesù Cristo è colui che crea una nuova alleanza fra Dio e gli uomini, fondata sulla
legge dell’amore. Presentazione di figure esempio di amore totale e di dedizione per il prossimo. Preghiera: l’uomo comunica con
122
Dio. Il “Padre Nostro” come esempio della relazione tra Dio e l'uomo.
La Bibbia e le altre fonti: Le tappe della formazione della Bibbia: origine, struttura, divisione e contenuto. Le origini storiche del
popolo ebraico. Presentazione della figura di Abramo e della proposta di Alleanza fattagli da Dio. Proporre la storia di Giuseppe per
comprendere la grandezza del dono di Dio. Illustrazione della figura di maggior rilievo nella storia della religiosità ebraica: Mosè.
Il linguaggio religioso: Riflessione sul significato del Natale, evento cristiano che ha diviso la storia (avanti Cristo e dopo Cristo).
Presentazione della Pasqua ebraica e degli elementi che la caratterizzano. Presentazione della Pasqua cristiana come nuova
Alleanza tra Dio e l’umanità (Eucarestia). Le tradizioni regionali legate ai riti della Passione e della Pasqua. Presentazione delle
parti che costituiscono la struttura celebrativa della Messa.
I valori etici e religiosi: Il significato umano e religioso dei Dieci Comandamenti e del comandamento dell’amore.
CLASSE IV
Dio e l’uomo: Parole e gesti di Gesù. Dalle antiche civiltà politeiste ai primi monoteisti: il popolo di Jahwéh. Approfondimento
sulla cultura e la società ebraica. Analisi di testimonianze storiche su Gesù e di alcuni brani degli atti degli Apostoli sulla vita delle
prime comunità di cristiani.
La Bibbia e le altre fonti: La Bibbia: testo sacro e “vario”. Diversi stili per esprimere un unico messaggio. Nascita, struttura e
differenze nei quattro Vangeli. Approfondimento su Myriam, semplice ragazza di Nazareth diventata madre di Gesù.
Il linguaggio religioso: Analisi di alcune opere di arte sacra di epoche diverse e approfondimento sui simboli di fede.
I valori etici e religiosi: Alcune persone nel tempo hanno accettato e seguito la proposta di Gesù: verso una vita nuova.
Presentazione di alcuni testimoni di amore e giustizia, di ieri e di oggi (Sant’Antonio da Padova, San Giovanni Bosco, Madre
Teresa di Calcutta, Papa Giovanni Paolo II,…).
CLASSE V
Dio e l’uomo: Lettura, interpretazione e rielaborazione di fonti cristiane e non. Gli elementi della figura storica di Gesù. La
dimensione personale e comunitaria che accomuna tutte le religioni, con particolare attenzione alla realtà che le contraddistingue.
La religione come “ponte” per maturare atteggiamenti di apertura e confronto con le persone di altre tradizioni. Le origini della
Chiesa Cattolica per metterle a confronto con quelle di altre confessioni cristiane ( ortodossi e protestanti): le differenze e le
analogie. L’impegno della Chiesa nel dialogo attraverso i valori della solidarietà, della pace, e della giustizia attraverso le opere di
misericordia, le associazioni, le fondazioni, il movimento ecumenico.
La Bibbia e le altre fonti: La formazione della Bibbia, la struttura, la composizione, il significato religioso. Informazioni sulla
religione cattolica dalla Sacra Scrittura. Analisi della difficile società al tempo di Gesù, senza mancare di confrontarla con quella di
oggi. La vita degli Apostoli, in particolare dei Santi Pietro e Paolo e la conseguente nascita della Chiesa nel mondo romano. La
formazione delle prime comunità cristiane. Le persecuzioni, le catacombe, gli editti di Costantino e di Teodosio, la libertà
religiosa, l’evoluzione storica dei diritti acquisiti dall’uomo, la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del fanciullo. L’analisi delle
fonti religiose, l’esistenza di un “principio di vita comune” che appartiene agli uomini di tutte le religioni.
Il linguaggio religioso: Lo specifico del Natale nelle confessioni cristiane (cattolici, ortodossi e protestanti) e l’invito alla
solidarietà insita nel concetto natalizio. Il legame esistente fra Pasqua e conversione per far emergere il cambiamento morale della
Pasqua, direzionando comportamenti ed atteggiamenti al positivo. Individuazione di modelli di vita, persone che hanno dato prova
e testimonianza della possibilità di cambiare. Analisi della Chiesa nel tempo, la presentazione dei vari stili architettonici, i
capolavori che vi sono contenuti. La Chiesa locale o diocesana, la sua struttura e le sue funzioni.
I valori etici e religiosi: Lettura e interpretazione dei principali segni religiosi espressi dai diversi popoli. Gesù, maestro di vita,
modello al quale ispirarsi, guida a quei valori fondamentali che aiutano il ragazzo e crescere, ad integrarsi e a vivere serenamente
nella società di oggi.
123
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
SCUOLA SECONDARIA
DI I° GRADO
124
ITALIANO
INDICATORI
ASCOLTO E
PARLATO
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Ascoltare testi di vario tipo,
individuando le informazioni
principali.
Ascoltare testi di vario tipo,
individuando le informazioni
principali
esplicite
ed
implicite,
lo
scopo
e
l’argomento.
Ascoltare testi di vario tipo,
individuando scopo, argomento,
informazioni principali e punto
di vista dell’emittente.
Prendere appunti, individuare
parole
chiave,
costruire
schemi per lo studio.
Prendere appunti, individuare
parole
chiave,
costruire
schemi per lo studio.
Prendere appunti, individuare
parole chiave, costruire schemi e
mappe concettuali da utilizzare
per lo studio.
Comunicare nella lingua orale
esperienze
personali
e
contenuti di studio.
Comunicare nella lingua
orale esperienze
personali e contenuti di
studio.
Comunicare nella lingua orale
esperienze personali e contenuti
di studio.
Esprimere la propria opinione
in una discussione in classe
con motivazioni opportune.
Obiettivi minimi:
Ascoltare e ricavare
informazioni essenziali
messaggi semplici.
LETTURA
le
di
Sostenere la propria tesi in una
discussione in classe con
motivazioni pertinenti.
Argomentare la propria tesi su un
tema affrontato nello studio e nel
dialogo in classe con dati
pertinenti e motivazioni valide.
Obiettivi minimi:
Ascoltare e ricavare
informazioni essenziali
messaggi semplici.
Obiettivi minimi:
Ascoltare
e
ricavare
informazioni essenziali
messaggi semplici.
le
di
le
di
Comunicare
oralmente
esperienze
personali
e
semplici contenuti di studio.
Comunicare
oralmente
esperienze
personali
e
semplici contenuti di studio.
Comunicare
oralmente
esperienze personali e semplici
contenuti di studio
Leggere ad alta voce in modo
chiaro e corretto.
Leggere ad alta voce in modo
scorrevole.
Leggere ad alta voce in modo
consapevole ed espressivo.
Leggere in modo silenzioso
individuando, attraverso la
sottolineatura, le informazioni
principali.
Leggere in modo silenzioso
applicando
tecniche
di
supporto alla comprensione.
Leggere in modo silenzioso
utilizzando sottolineature, note a
margine ed appunti.
Sapersi orientare in un libro di
testo, ricavando informazioni
dalle varie parti: indice,
capitolo, titoli, sommario,
Ricavare
informazioni
esplicite da testi di vario tipo
per documentarsi su un
argomento specifico.
Ricavare informazioni esplicite e
implicite da testi di vario tipo per
documentarsi su un argomento
specifico.
125
riquadri, immagini, didascalie,
note, ecc.
Ricavare informazioni utili da
fonti diverse per approfondire
un argomento.
Leggere testi letterari di vario
tipo, individuandone alcune
caratteristiche con l’aiuto di
schemi e tabelle.
Ricavare informazioni utili da
fonti diverse per approfondire
un argomento.
Selezionare informazioni da fonti
diverse per approfondire un
argomento di studio.
Leggere testi letterari di vario
tipo,
individuandone
le
caratteristiche di genere.
Leggere testi argomentativi e
individuare la tesi centrale e gli
argomenti a sostegno.
Formulare
ipotesi
interpretative relative a testi
letterari.
Leggere testi letterari di vario
tipo
individuandone
le
caratteristiche.
Rielaborare criticamente
i contenuti.
SCRITTURA
Obiettivi minimi:
Leggere
in
modo
comprensibile.
Comprendere il senso globale
di un testo narrativo e
descrittivo.
Obiettivi minimi:
Leggere in modo corretto.
Comprendere il senso globale
di testi narrativi ed espositivi.
Obiettivi minimi:
Leggere in modo corretto.
Comprendere il senso globale di
testi narrativi, espositivi ed
argomentativi.
Scrivere testi in forma diversa
sulla
base
di
modelli
utilizzando
un
lessico
appropriato.
Conoscere e applicare le
procedure
di
ideazione,
pianificazione,
stesura
e
revisione del testo a partire
dall’analisi del compito di
scrittura (mappe, scalette).
Scrivere testi di tipo diverso
(narrativo,
descrittivo,
espositivo,
regolativo,
argomentativo) in forma corretta,
adeguati allo scopo e al
destinatario,
utilizzando
un
lessico appropriato e ricco.
Scrivere riassunti attraverso la
individuazione delle diverse
sequenze.
Scrivere testi di tipo diverso
(narrativo,
descrittivo,
espositivo), in forma chiara e
corretta, utilizzando un lessico
adeguato.
Scrivere sintesi, anche sotto
forma di schemi, di testi ascoltati
o letti.
Realizzare forme diverse di
scrittura creativa in prosa e in
versi.
ACQUISIZIONE
ED
ESPANSIONE
DEL LESSICO
RICETTIVO E
PRODUTTIVO
Scrivere sintesi, anche sotto
forma di schemi, di testi
ascoltati o letti.
Realizzare forme diverse di
scrittura creativa in prosa e in
versi.
Parafrasare in modo guidato
parti di testi letterari.
Parafrasare parti di testi
letterari in prosa e poesia.
Parafrasare parti di testi letterari
in prosa e poesia.
Riorganizzare le informazioni
raccolte in appunti, schemi,
cartelloni, tabelle.
Riorganizzare le informazioni
raccolte in appunti, schemi,
cartelloni, tabelle.
Riorganizzare le informazioni
raccolte in appunti, schemi,
cartelloni, tabelle.
Obiettivi minimi:
Produrre testi semplici e nel
complesso corretti con la
guida di un questionario o di
una traccia.
Ampliare il proprio patrimonio
lessicale, sulla base di
esperienze, letture e attività
specifiche.
Obiettivi minimi:
Produrre testi semplici e nel
complesso corretti con la
guida di un questionario o di
una traccia
Ampliare il proprio patrimonio
lessicale, sulla base di
esperienze, letture e attività
specifiche.
Obiettivi minimi:
Produrre testi semplici e nel
complesso corretti con la guida
di un questionario o di una
traccia.
Ampliare il proprio patrimonio
lessicale,
sulla
base
di
esperienze, letture e attività
specifiche.
Comprendere e usare parole in
senso figurato.
Comprendere e usare parole in
senso figurato.
Comprendere e usare parole in
senso figurato.
126
ELEMENTI DI
GRAMMATICA
ESPLICITA E
RIFLESSIONE
SUGLI USI
DELLA LINGUA
Comprendere e utilizzare i
termini specifici delle diverse
discipline.
Comprendere e utilizzare i
termini specifici delle diverse
discipline.
Comprendere e utilizzare i
termini specifici delle diverse
discipline.
Realizzare scelte lessicali in
base
alla
situazione
comunicativa.
Realizzare scelte lessicali in
base
alla
situazione
comunicativa.
Realizzare scelte lessicali in base
alla situazione comunicativa.
Utilizzare dizionari di vario
tipo.
Utilizzare dizionari di vario
tipo.
Riconoscere
le
grammaticali.
Riconoscere l'organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice.
Espandere la frase semplice
mediante
l'aggiunta
di
elementi di completamento.
categorie
Conoscere ed applicare le
regole ortografiche.
Conoscere
i
meccanismi di
delle parole.
principali
formazione
Riflettere sulla storia della
lingua.
Conoscere
e
utilizzare
i
meccanismi di formazione delle
parole per comprendere parole
non note all’interno di un testo.
Utilizzare dizionari di vario tipo.
Riconoscere
l'organizzazione
logico-sintattica
della
frase
semplice.
Riconoscere la struttura e la
gerarchia logico-sintattica della
frase complessa almeno di un
primo grado di subordinazione.
Riconoscere
grammaticali.
le
categorie
Riconoscere
i connettivi
sintattici e testuali, i segni
interpuntivi ed utilizzarli in
modo corretto ai fini della
comunicazione.
Riflettere sui propri errori, allo
scopo
di
imparare
ad
autocorreggerli.
Riflettere sulla storia della lingua
Riconoscere l’evoluzione della
lingua nelle parole e nei testi.
Obiettivi minimi
Riconoscere
e
utilizzare
alcune strutture di base
fonologiche e morfologiche.
Obiettivi minimi
Riconoscere ed utilizzare
alcune strutture morfologiche
e sintattiche di base.
Obiettivi minimi
Riconoscere ed utilizzare alcune
strutture sintattiche di base.
CONTENUTI
CLASSE I
Testo narrativo (favola fiaba, fantasy). Testo descrittivo. Testo poetico. Il racconto mitologico e il racconto epico.
Fonologia, ortografia, morfologia, uso dei dizionari.
CLASSE II
Testo narrativo (diario, lettera e autobiografia etc.). Testo espositivo. Testo poetico. Elementi di storia della letteratura e della
lingua italiana. Morfologia e sintassi della frase semplice.
CLASSE III
Testo narrativo. Testo argomentativo. Testo poetico. Elementi della storia della letteratura e della lingua. Le varietà
linguistiche e diversi registri comunicativi.
Sintassi della frase semplice e complessa.
127
LINGUA INGLESE
INDICATORI
ASCOLTO
(COMPRENSIONE
ORALE)
LISTENING
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Comprendere il senso globale
di un messaggio in situazioni
di vita quotidiana.
Comprendere il senso globale
di un messaggio in situazioni
di vita quotidiana.
Riconoscere e individuare i
messaggi generali ed alcuni
dettagli specifici di un
contesto comunicativo.
Riconoscere e individuare i
messaggi generali ed alcuni
dettagli specifici di un
contesto comunicativo.
Comprendere i punti essenziali
di un discorso, a condizione che
venga usata una lingua chiara e
che si parli di argomenti
familiari, inerenti alla scuola, al
tempo libero, ecc.
Individuare,
ascoltando,
termini
e
informazioni
attinenti a contenuti di studio
di altre discipline.
Individuare,
ascoltando,
termini
e
informazioni
attinenti a contenuti di studio
di altre discipline.
Obiettivi minimi
Sa ascoltare.
Obiettivi minimi
Comprende il senso globale di
semplici messaggi.
Comprende il senso globale di
semplici messaggi.
128
Comprendere globalmente e/o
analiticamente informazioni su
argomenti legati alla propria
esperienza di vita.
Individuare, ascoltando, termini
e informazioni attinenti a
contenuti di studio di altre
discipline.
Obiettivi minimi
Comprende il senso globale di
semplici messaggi.
LETTURA
(COMPRENSIONE
SCRITTA)
Comprendere
un
testo
semplice
su
argomenti
comunicativi in un linguaggio
quotidiano.
Ricavare
informazioni
dettagliate da un testo relative
ai propri interessi e a contenuti
di studio di altre discipline.
READING
Comprendere globalmente un
brano letto.
Individuare
protagonisti,
azioni, luoghi e tempi delle
situazioni lette.
Leggere globalmente testi
relativamente
lunghi
per
trovare
informazioni
specifiche relative ai propri
interessi e a contenuti di studio
di altre discipline.
Leggere
e
individuare
informazioni esplicite in brevi
testi di uso quotidiano e in lettere
personali.
Leggere
globalmente
testi
relativamente lunghi per trovare
informazioni specifiche relative
ai propri interessi e a contenuti di
studio di altre discipline.
Leggere brevi storie, semplici
biografie e testi narrativi in
edizioni graduate.
Leggere
e
individuare
informazioni esplicite in brevi
testi di uso quotidiano e in lettere
personali.
Leggere
globalmente
testi
relativamente lunghi per trovare
informazioni specifiche relative
ai propri interessi e a contenuti di
studio di altre discipline.
Leggere brevi storie, semplici
biografie e testi narrativi in
edizioni graduate.
PARLATO
(PRODUZIONE
INTERAZIONE
ORALE)
SPEAKING
E
Obiettivi minimi
Comprende
globalmente
semplici messaggi, se guidato.
Obiettivi minimi
Comprende
globalmente
semplici messaggi, se guidato.
Saper fornire
informazioni
personali e familiari tramite
una serie di frasi semplici
utilizzando
i
connettori
essenziali.
Saper riportare informazioni e
raccontare semplici esperienze
personali.
Essere in grado di comunicare
in brevi dialoghi.
Saper
interagire
in
conversazioni su argomenti
noti.
Obiettivi minimi
Comprende
globalmente
semplici messaggi e/o documenti
autentici, se guidato.
Descrivere o presentare in modo
semplice persone e argomenti
legati alla propria esperienza di
vita.
Stabilire contatti sociali (saluti,
congedi,
ringraziamenti)
e
interagire in situazioni strutturate
e conversazioni brevi.
Essere in grado di interloquire su
argomenti riguardanti attività
semplici e compiti di routine, a
scuola e nel tempo libero.
Obiettivi minimi
Sa ripetere enunciati minimi.
Obiettivi minimi
Sa rispondere a semplici
domande.
Obiettivi minimi
Sa rispondere a semplici
domande.
Sa riprodurre qualche
semplice situazione anche con
un lessico limitato.
Sa riprodurre qualche semplice
situazione anche con un lessico
limitato.
129
SCRITTURA
(PRODUZIONE
SCRITTA)
Saper scrivere brevi e semplici
messaggi
relativi
al
quotidiano.
Saper
scrivere
messaggi
oralmente più
complessi
relativi alle proprie esperienze.
Saper scrivere una serie di
semplici frasi legato con
connettori essenziali.
Saper scrivere testi personali
articolati su modelli e/o
personali
per
descrivere
eventi,
luoghi,
oggetti,
persone.
WRITING
Obiettivi minimi
Sa copiare.
Sa
completare
minimi.
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA E
SULL’APPRENDI
MENTO
Obiettivi minimi
Sa copiare.
messaggi
Sa completare o produrre
brevi testi, se guidato.
Produrre risposte a questionari e
formulare domande su testi.
Raccontare
per
iscritto
esperienze,
esprimendo
sensazioni e opinioni con frasi
semplici.
Scrivere brevi lettere personali
adeguate al destinatario e brevi
resoconti che si avvalgano di
lessico
sostanzialmente
appropriato
e
di
sintassi
elementare.
Obiettivi minimi
Sa rispondere a semplici
domande.
Sa completare o produrre brevi
testi, se guidato.
Utilizzare strutture e funzioni
in modo adeguato.
Utilizzare strutture e funzioni
in modo adeguato.
Utilizzare strutture e funzioni in
modo adeguato.
Rilevare semplici analogie o
differenze tra lingue diverse.
Rilevare semplici analogie o
differenze tra lingue diverse.
Rilevare semplici analogie o
differenze tra lingue diverse.
Obiettivi minimi
Sa svolgere semplici esercizi
strutturati.
Obiettivi minimi
Sa svolgere semplici esercizi
strutturati.
Obiettivi minimi
Sa svolgere semplici esercizi
strutturati.
CONTENUTI
Ascolto-Lettura-Parlato-Scrittura:
Saluti - presentazioni e informazioni personali - descrizione della propria famiglia e della casa - colori e numeri – orari –
preferenze – possesso - lessico relativo alle unità studiate - date e ricorrenze - attività quotidiane – quantità - tempo
atmosferico – professioni - suggerimenti, opinioni, preferenze - espressione di necessità, richieste, obblighi, divieti,
permesso- descrizione di aspetto fisico e abbigliamento - informazioni sulla salute e sui problemi di una personarichiesta/offerta di cibo e bevande - acquisti in un negozio - indicazioni stradali - racconto di ciò che sta accadendo - racconto
di avvenimenti passati - formulazione di proposte, consigli, proibizioni, scuse, giustificazioni – paragoni - racconto di
avvenimenti passati e in corso di svolgimento nel passato - espressione di previsioni ed ipotesi - azioni future, progetti a
breve e lungo termine.
Riflessione sulla lingua:
Articoli determinativi ed indeterminativi - aggettivi e pronomi dimostrativi - pronomi personali soggetto - aggettivi
possessivi - to be - have got - question words - Simple Present (forma affermativa, negativa ed interrogativa; risposte brevi)
imperativo - can e can’t - plurali regolari ed irregolari - possessive case - avverbi di frequenza - there is, there are (forma
affermativa, negativa ed interrogativa; risposte brevi) - preposizioni di luogo e di tempo - some, any - how much? How
many? - Present Continuous - verbi seguiti da forma in –ing - Past Simple di be e have - Past Simple dei verbi regolari e
irregolari - Verbi modali: can, must - Preposizioni di tempo e luogo - Espressioni di tempo - Pronomi personali complemento
Pronomi possessivi e whose – Congiunzioni - Introduzione di nuovi pronomi interrogativi - verbi modali: can, could, must,
should - comparativo di uguaglianza - comparativo e superlativo di maggioranza - consolidamento dell’uso del Past Simple futuro con will - futuro con be going to - Present Continuous con accezione futura - Present Perfect ( just – already – yet) Present Perfect vs Simple Past - Cenni sull’uso del condizionale - Consolidamento delle preposizioni di tempo e luogo Consolidamento dei pronomi quantitativi e indefiniti - Passivo (Present – Past) - Periodo ipotetico (0 conditional – 1st
conditional).
LINGUA FRANCESE
INDICATORI
OBIETTIVI
OBIETTIVI
130
OBIETTIVI
ASCOLTO
(COMPRENSIONE
ORALE)
ECOUTER
LETTURA
(COMPRENSIONE
SCRITTA)
Classe I
Classe II
Identificare
le
principali
caratteristiche fonetiche della
lingua.
Consolidare
la
discriminazione
delle
principali
caratteristiche
fonetiche della lingua.
Riconoscere
globalmente
richieste
e
consegne
riguardanti informazioni di
uso comune e quotidiano (dati
personali, informazioni sullo
stato di salute, abitazione,
professione, ora e data,
azioni).
le
principali
fonetiche della
Identificare
istruzioni,
espressioni e locuzioni di uso
quotidiano
correttamente
pronunciate.
Comprendere globalmente una
conversazione e/o un resoconto
su
un
argomento
noto,
identificandone le parole-chiave
e il tema generale.
Obiettivi minimi
Sa ascoltare.
Comprende il senso globale di
semplici messaggi.
Obiettivi minimi
Comprende il senso globale di
semplici messaggi.
Obiettivi minimi
Comprende il senso globale di
semplici messaggi.
Individuare
le
principali
differenze/analogie tra grafemi
e fonemi tipiche della lingua.
Consolidare il riconoscimento
delle
principali
differenze/analogie tra fonemi
e grafemi.
Comprendere frasi semplici,
inserite in un contesto noto.
Recuperare il lessico già
affrontato, arricchendolo con
vocaboli afferenti a nuove aree
tematiche
(es.
tempo
meteorologico, prodotti ed
attività commerciali, capi di
vestiario, sport e passatempi,
cibi, ecc.).
Riconoscere
le
principali
differenze/analogie tra fonemi e
grafemi.
Comprendere frasi minime,
relative principalmente
a
contesti di uso comune.
LIRE
Comprendere
globalmente
richieste, consegne, proposte e
repliche
riguardanti
informazioni e scambi di uso
comune
e
quotidiano,
attraverso l’ascolto di dialoghi
maggiormente articolati su
tematiche note e predefinite.
Classe III
Riconoscere
caratteristiche
lingua.
Memorizzare e comprendere i
principali vocaboli utili alla
comunicazione nel contesto
quotidiano (es. colori, numeri,
descrizioni fisiche, luoghi e
locali, tempo cronologico,
professioni, ecc.).
Comprendere semplici testi di
contenuto familiare e di tipo
concreto (es. cartoline, e-mail,
lettere personali, brevi articoli,
volantini
pubblicitari
o
illustrativi, ecc.).
Rintracciare, all’interno di un
brano o di un
messaggio,
informazioni specifiche.
Ampliare le conoscenze lessicali
attraverso l’approfondimento di
argomenti già noti e l’approccio
a nuove tematiche (es. nozioni
geografiche,
scientifiche
e
tecnologiche,
aspetti
di
civilisation).
PARLATO
(PRODUZIONE
INTERAZIONE
ORALE)
PARLER
E
Obiettivi minimi
Comprende
globalmente
semplici messaggi se guidato.
Obiettivi minimi
Comprende
globalmente
semplici messaggi se guidato.
Obiettivi minimi
Comprende
globalmente
semplici messaggi e/o documenti
autentici, se guidato.
Individuare le differenze tra
grafemi e fonemi tipiche della
lingua, al fine di eseguire il
più possibile una corretta
pronuncia.
Consolidare la consapevolezza
delle differenze tra grafemi e
fonemi tipiche della lingua, al
fine di eseguire una corretta
pronuncia.
Acquisire ulteriore padronanza in
merito alle differenze tra grafemi
e fonemi tipiche della lingua, al
fine di eseguire una corretta
pronuncia.
Sperimentare
formule
comunicative essenziali per
risolvere situazioni pratiche di
uso quotidiano (es. presentarsi,
ringraziare,
chiedere/dare
informazioni, chiedere/dare il
permesso di fare qualcosa).
Recuperare ed ampliare le
formule comunicative già note
per utilizzarle in un contesto
quotidiano anche con l’aiuto
della mimica gestuale (es.
interagire
offrendo,
proponendo,
esprimendo
opinioni
e
preferenze,
Utilizzare
le
formule
comunicative apprese, pur con
eventuali difficoltà espositive,
per:
• descrivere in termini
essenziali
persone,
luoghi, oggetti familiari
recuperando lessico e
131
presentando
un
semplice
resoconto
di
un
fatto
avvenuto).
Obiettivi minimi
Sa ripetere enunciati minimi.
Obiettivi minimi
Sa rispondere a
domande.
semplici
Sa
riprodurre
qualche
semplice situazione anche con
un lessico limitato.
SCRITTURA
(PRODUZIONE
SCRITTA)
ECRIRE
Sa riprodurre qualche semplice
situazione anche con un lessico
limitato.
Acquisire ulteriore padronanza in
merito alle differenze tra grafemi
e fonemi tipiche della lingua, al
fine di assimilare il più possibile
una corretta grafia.
Individuare le differenze tra
grafemi e fonemi tipiche della
lingua, al fine di assimilare il
più possibile una corretta
grafia.
Consolidare la consapevolezza
delle differenze tra grafemi e
fonemi tipiche della lingua, al
fine di assimilare il più
possibile una corretta grafia.
Completare semplici messaggi
costituiti da frasi minime.
Scrivere semplici messaggi
costituiti da frasi minime
complete.
Scrivere testi brevi e semplici
(biglietti, e-mail, cartoline, inviti,
brevi lettere personali, resoconti
di
esperienze,
ecc.),
comprensibili dall’interlocutore,
anche se formalmente non del
tutto corretti.
Obiettivi minimi
Sa copiare.
Obiettivi minimi
Sa copiare.
Obiettivi minimi
Sa rispondere
domande.
Sa
completare
minimi.
RIFLESSIONE
SULLA LINGUA E
SULL’APPRENDI
MENTO
locuzioni già incontrate;
riferire
informazioni
sulla sfera personale;
• interagire
in
una
situazione colloquiale di
uso concreto, al fine di
soddisfare
bisogni
essenziali.
Obiettivi minimi
Sa rispondere a semplici
domande.
•
messaggi
Decodificare semplici strutture
linguistiche di base.
Familiarizzare con strutture
sintattiche di base.
Conoscere alcuni
grammaticali.
elementi
Sa completare o produrre
brevi testi, se guidato.
a
semplici
Sa completare o produrre brevi
testi, se guidato.
Riconoscere, comprendere e
ampliare alcune strutture di
base.
Consolidare la conoscenza delle
strutture sintattiche già note,
ampliandone l’articolazione.
Consolidare la conoscenza
delle strutture sintattiche già
note,
ampliandone
l’articolazione.
Consolidare
gli
grammaticali
già
affrontarne ulteriori.
elementi
noti
e
Consolidare
gli
elementi
grammaticali già noti e
affrontarne ulteriori.
Obiettivi minimi
Sa svolgere semplici esercizi
strutturati.
Obiettivi minimi
Sa svolgere semplici esercizi
strutturati.
Obiettivi minimi
Conosce solo alcuni aspetti della
civiltà che riferisce in L1.
CONTENUTI
Ascolto-Lettura-Parlato-Scrittura (1°-2°-3° anno):
Dati personali, informazioni sullo stato di salute, abitazione, professione, ora e data, azioni, colori, numeri, descrizioni
fisiche, luoghi e locali, tempo cronologico, professioni, tempo meteorologico, prodotti ed attività commerciali, capi di
vestiario, sport e passatempi, strumenti musicali, cibi, nozioni geografiche, scientifiche e tecnologiche, aspetti di civilisation,
presentarsi, ringraziare, chiedere/dare informazioni, chiedere/dare il permesso di fare qualcosa, interagire offrendo,
proponendo, esprimendo opinioni e preferenze, presentando un semplice resoconto di un fatto avvenuto.
Detti contenuti, di carattere generale, possono variare di anno in anno e/o essere ripresi, a seconda del libro di testo e dei
materiali utilizzati.
132
Riflessioni sulla lingua:
1° anno.
Grammatica: articoli determinativi e indeterminativi, formazione del femminile e del plurale, pronomi personali soggetto,
pronomi riflessivi, aggettivi possessivi e interrogativi, alcune preposizioni semplici e articolate, il presente indicativo degli
ausiliari, dei verbi del 1° gruppo e di alcuni verbi di uso corrente, il modo imperativo.
Sintassi: negazione, interrogazione.
2°anno.
Grammatica: pronomi possessivi, interrogativi e relativi, pronomi personali complemento oggetto diretto e indiretto,
avverbi di quantità, il presente indicativo dei verbi del 2° e del 3° gruppo, verbi impersonali, le futur proche, le passé récent.
Sintassi: forma interrogativa-negativa.
3° anno.
Grammatica: pronomi dimostrativi e relativi, pronomi e aggettivi indefiniti, avverbi di quantità, comparativi di quantità,
qualità, azione, tempi verbali: passé composé, imparfait, futur, conditionnel présent.
Sintassi: l’infinito negativo, il discorso indiretto, l’ipotesi.
ARTE E IMMAGINE
INDICATORI
ESPRIMERSI E
COMUNICARE
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Individuare gli stereotipi visivi
attraverso le attività di
osservazione e percezione
della realtà.
Ideare
e
progettare
elaborati
ricercando
soluzioni creative ispirate
anche
dallo
studio
dell’arte
e
dalla
comunicazione visiva.
Rielaborare
creativamente
immagini riferite alle opere d’arte
delle avanguardie del novecento.
Manipolare
tecniche
e
materiali in modo corretto e
saperli utilizzare in modo
adeguato e personale.
Rielaborare semplici modelli
suggeriti da uno stimolo visivo
dell’ambiente circostante o da
un’opera d’arte.
COMPRENDERE E
APPREZZARE LE
OPERE D’ARTE
Comprendere l’importanza del
patrimonio e culturali e
artistici del territorio ed
Utilizzare gli strumenti,
le tecniche grafiche,
pittoriche e plastiche in
modo
corretto
e
personale.
Approfondire l’uso di tecniche
espressive
tradizionali
e
sperimentali.
Produrre elaborati grafici, pittorici
e plastici esprimendo valori
personali, valori
condivisi o
universali e facendo anche
riferimento ad altre discipline.
Sperimentare mezzi e
procedimenti
operativi
adeguati al messaggio.
Conoscere le tipologie
del
patrimonio
ambientale,
storico
133
Leggere
e
commentare
criticamente
un’opera
d’arte
rapportandola al contesto storico e
acquisire la consapevolezza
dell’importanza della loro
conservazione e tutela.
OSSERVARE E
LEGGERE LE
IMMAGINI
Utilizzare diverse tecniche
osservative per decodificare
con termini appropriati gli
aspetti
formali,
estetici,
simbolici ed espressivi.
Comprendere l’importanza e il
valore
civile
e
morale
dell’educarci alla ” bellezza”
(rispetto, estetica, linguaggio e
comportamento).
Riconoscere
analogie
e
differenze nelle immagini
esaminate.
artistico del territorio.
culturale a cui appartiene.
Classificare e collocare
storicamente le opere
osservate.
Conoscere
le
caratteristiche
essenziali dei periodi storici
studiati, l’arte del passato, l’arte
moderna e contemporanea.
Riconoscere
ed
apprezzare
nell’opera
d’arte
il
significato
storico, il valore estetico,
religioso e sociale.
Cogliere analogie e differenze
nello studio di opere e autori.
Riconoscere i codici del
linguaggio
visivo
e
saperli leggere nelle
opere esaminate.
Riconoscere i codici, le regole
compositive, le trame strutturali
presenti nelle opere d’arte e nelle
immagini esaminate.
Individuare nella lettura
dell’immagine
il
messaggio, la funzione
simbolica ed espressiva.
Individuare la funzione simbolica,
espressiva e comunicativa nei
diversi ambiti
(arte, pubblicità, comunicazione,
spettacolo).
Sviluppare la curiosità e
l’interesse attraverso una
lettura e interpretazione
personale.
Sviluppare una lettura obiettiva,
critica e personale in ogni ambito
figurativo.
CONTENUTI
CLASSE I
Il linguaggio visivo: punto, linea, superficie- La texture: osservazione e ricerca sperimentata con diversi strumenti - Il
colore: colori primari, secondari - Colori caldi e freddi: gradazioni e contrasti, dalla luce al buio - Il colore a tempera e ad
acquerello - Lo spazio, le gradazioni dei piani di profondità, i gradienti indici di lontananza - Cenni di prospettiva centrale e
accidentale - Sistemi costruttivi nell’arte greca e romana - La bellezza ideale nelle sculture classiche: copia e ingrandimento
di alcune sculture. Le decorazioni classiche - L’arte paleocristiana, la basilica, i simboli, i mosaici - L’arte romanica, la
cattedrale e il battistero di Parma, le sculture dell’Antelami - Realizzazione di un bassorilievo.
CLASSE II
La pubblicità: il Lettering, il logo, elaborazione di una scritta creativa riferita alla classe - I capolavori del Rinascimento,
osservazione, copia da foto e rielaborazione creativa con diverse tecniche - Il ritratto frontale, di profilo, di tre quarti, il
ritratto psicologico - Il paesaggio: interpretazione di un luogo del territorio circostante con tecniche diverse. Le stagioni, il
giorno, la notte, la nebbia, la neve. L’aspetto emotivo ed espressivo attraverso il colore - Il Caravaggio, la forza espressiva
dei personaggi presi dal popolo più umile e la potenza della luce che supera le tenebre.
CLASSE III
134
L’arte dell’ottocento: Neoclassicismo, Romanticismo e Realismo. Lettura dell’opera d’arte, interpretazione personale di
alcuni particolari delle opere prese in esame - Il colore degli impressionisti: esercitazioni con il colore steso a punti, a
macchie e a virgole. Sperimentazione a tempera e ad acquerello - Espressionismo figurativo ed astratto, realizzazione di un
percorso emotivo attraverso l’utilizzo dello schema di Kandinskij - Il Cubismo: sperimentazione della visione simultanea Il Futurismo: forme dinamiche, strutture a spirale, movimenti radiali e concentriche - Sperimentazioni polimateriche ispirate
alle correnti artistiche delle avanguardie del primo e del secondo Novecento - Realizzazione di un elaborato interdisciplinare
(grafico, pittorico, plastico, scultoreo o multimediale) riferito alla comunicazione di un messaggio a carattere personale,
sociale o universale.
METODOLOGIA
CLASSI I E II
Per l’acquisizione delle conoscenze sarà privilegiato l’aspetto operativo della disciplina. Ogni argomento verrà introdotto
partendo dall’esperienza personale dell’alunno. Valorizzazione dei tentativi di ognuno secondo le proprie capacità.
Costruzione di un quaderno per memorizzare le esperienze, le tecniche apprese e le attività svolte.
CLASSE III
Favorire, attraverso l’esperienza dell’arte, lo sviluppo della sensibilità ovvero la capacità di reagire emotivamente di
fronte al testo artistico. Stimolare l’apprezzamento anche verso le abilità dei compagni. Abituare gli alunni a sfruttare tutti i
linguaggi dell’arte, sia da fruitori che da produttori; aiutare a guardare esteticamente se stessi e il mondo significa imparare
ad osservare, ascoltare e manipolare il visivo per comunicare ed esprimersi al meglio. Stimolare la sperimentazione di
tecniche e materiali per comprendere meglio le innovazioni artistiche delle avanguardie del novecento e dell’arte
contemporanea.
MUSICA
INDICATORI
PRODUZIONE
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Eseguire individualmente e
collettivamente a voci
e
strumenti pari, semplici brani
vocali e strumentali
Eseguire individualmente e
collettivamente
a
voci
differenziate, con strumenti
diversi e con
incarichi
specifici, brani vocali e
strumentali di diversi generi.
Eseguire in modo espressivo,
collettivamente
ed
individualmente,
brani
vocali/strumentali di diversi
generi e stili anche avvalendosi
di strumentazioni elettroniche.
Improvvisare
semplici
sequenze ritmiche ed anche
melodiche a seconda dello
stile e del genere musicale.
Improvvisare,
rielaborare
comporre brani musicali vocali
e/o strumentali, utilizzando sia
strutture aperte, sia semplici
schemi ritmici – melodici.
Improvvisare
semplici
sequenze
ritmiche
di
accompagnamento
con
strumenti
vari
anche
personalmente
ideati
e
costruiti
Decodificare ed utilizzare la
notazione
musicale
Utilizzare
la
notazione
musicale tradizionale anche
135
Utilizzare la notazione musicale
ASCOLTO
tradizionale semplice ( fino al
valore di croma)
più complessa (valore di
semicroma
e
con
complicazioni ritmiche).
tradizionale ed altri sistemi di
scrittura a strutture aperte anche
secondo
lo
stile
di
composizione della musica
contemporanea.
Saper discernere ed utilizzare i
parametri sonori (intensità,
durata, altezza, timbro).
Saper riconoscere e
classificare tutti gli strumenti
musicali dell’orchestra
classica e moderna.
Riconoscere e classificare anche
stilisticamente i più importanti
elementi costitutivi del
linguaggio musicale nei brani
ascoltati.
Riconoscere i più semplici
elementi costitutivi del
linguaggio musicale
espressivo nei brani ascoltati
(strofa, ritornelli, temi,
variazioni..).
Saper interpretare in modo
personale e critico brani di
diverso stile e genere.
Conoscere ed interpretare in
modo critico opere d’arte
musicali collegandole in modo
interdisciplinare e
ambientandole nel contesto
storico.
CONTENUTI
CLASSE I
Produzione:
1° OBIETTIVO: esecuzione col flauto dolce di brani vocali e strumentali tratti da repertorio variegato offerto dal libro di
testo e aggiornato con le conoscenze della musica che ascoltiamo quotidianamente.
Metodologia: tutti i brani vocali e strumentali saranno proposti sotto forma di spartiti musicali tradizionali, letti per
decodificarne le regole della notazione musicale ed il linguaggio espressivo, cantati sotto forma di “ lettura cantata” e poi
eseguiti individualmente ed in gruppo, anche con il sussidio delle basi musicali, ove esistenti.
2° OBIETTIVO: su ciascun brano proposto sarà possibile improvvisare sequenze ritmiche con ostinati ripetitivi anche di
propria ideazione.
Metodologia: dopo aver studiato con il flauto dolce i brani proposti, sarà possibile un compendio ritmico semplice da
applicare con metodo improvvisativo ma in modo ripetuto da provare insieme all’orchestra di flauti.
3° OBIETTIVO: i brani di lettura saranno proposti dall’insegnante valutando il percorso di evoluzione delle difficoltà
tecniche e di lettura da applicare.
Metodologia: i brani saranno spiegati con le regole nuove e letti collettivamente.
Ascolto:
1° OBIETTIVO: spiegazione, esempi nel libro e molti esercizi musicali pratici per il discernimento dei diversi parametri
sonori.
Metodologia: lezione frontale seppure operativa con prove musicali.
2° OBIETTIVO: ascolto di brani di diverso stile e genere (seppur ancora di tipo descrittivo – narrativo e non astratto).
Metodologia: realizzazione individuale di semplici schemi di analisi della forma strutturale dei brani ascoltati insieme in
classe.
CLASSE II
Produzione:
1° OBIETTIVO: esecuzione di brani vocali e strumentali tratti da repertorio variegato offerto dal libro di testo e aggiornato
con le conoscenze della musica che ascoltiamo quotidianamente, ma con assegnazione di incarichi specifici con i vari
strumenti scelti ( tastiera, chitarra e flauto), in modo da formare una orchestra di classe.
Metodologia: spiegazione frontale alle varie sezioni strumentali e vocali, esecuzioni di gruppo di sezione strumentale,
esecuzioni individuali per correzione errori tecnici personali ed esecuzioni di gruppo orchestrale a sezioni unite.
2° OBIETTIVO: su ciascun brano proposto sarà possibile improvvisare sequenze ritmiche con ostinati variati e con
arricchimento della struttura secondo la forma del brano.
Metodologia: dopo le prove a tre sezioni strumentali divise ed unite, sarà di compendio l’inserimento di un’attività ritmica
creativa da eseguire secondo il gusto estetico del gruppo.
3° OBIETTIVO: esercitazioni collettive ed individuali su esercizi di decodifica degli spartiti funzionali alle esecuzioni
strumentali.
Ascolto:
1° OBIETTIVO: spiegazione tecnica di tutti gli strumenti e categorie secondo la classificazione Sachs aggiornata con gli
strumenti elettronici, ascolto dei relativi suoni e realizzazione verifica scritta (discernimento e descrizioni).
2° OBIETTIVO: realizzazione individuale di schemi di analisi tecnico – formale completa dei brani ascoltati insieme in
classe e dei brani scelti a casa.
136
CLASSE III
Produzione:
1° OBIETTIVO: esecuzione di brani vocali e strumentali per lo più scelti fra il repertorio di ascolto degli alunni, con
orchestra di tastiere, flauti, chitarre, chitarre elettriche e strumenti ritmici, anche con il compendio d’uso del computer per la
esecuzione e lo studio individuale.
Metodologia: spiegazione frontale alle varie sezioni strumentali e vocali, ascolto versioni già esistenti, esecuzioni
individuali con verifiche personali ed esecuzioni di gruppo orchestrale
2° OBIETTIVO: su ciascun brano proposto sarà possibile improvvisare sequenze ritmiche con attività ritmiche variabili e
creative secondo il gusto estetico personale.
Metodologia: dopo le prove a tre sezioni strumentali divise ed unite, sarà di compendio l’inserimento di un’attività ritmica
creativa originale con l’inserimento di momenti di assolo personale
3° OBIETTIVO: esercitazioni collettive ed individuali su esercizi di decodifica degli spartiti funzionali alle esecuzioni
strumentali.
Ascolto:
1° OBIETTIVO: realizzazione individuale di schemi di analisi tecnico – formale completa dei brani ascoltati insieme in
classe e dei brani scelti a casa
2° OBIETTIVO: ascolto di documenti sonori delle varie epoche e dei vari stili, generi musicali ed autori, visione di films.
Contestualizzazioni storiche della Musica di tutte le epoche a partire dal 1700 fino ai gg. nostri, anche in raccordo ad altre
discipline come Storia, Letteratura e Storia dell’Arte.
Metodologia: Spiegazioni frontali, lettura del libro e di altri documenti, ascolto di brani e approfondimento di autori, visione
di films.
EDUCAZIONE FISICA
INDICATORI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
IL CORPO E LA
SUA RELAZIONE
CON LO SPAZIO E
IL TEMPO
Organizzare condotte motorie
sempre
più
complesse,
coordinando vari schemi di
movimento in simultaneità e
successione (correre/saltare,
afferrare/lanciare, ecc.).
Saper utilizzare e trasferire le
abilità coordinative acquisite per
la realizzazione dei gesti tecnici
dei vari sport.
Saper utilizzare e trasferire le
abilità coordinative acquisite
per la realizzazione dei gesti
tecnici dei vari sport.
Saper applicare schemi e azioni
di movimento acquisiti per
risolvere situazioni nuove o
inusuali.
Saper applicare schemi e
azioni di movimento per
risolvere situazioni nuove o
inusuali.
Utilizzare e correlare le variabili
spazio-temporali funzionali alla
realizzazione del gesto tecnico in
ogni situazione sportiva.
Utilizzare e correlare le
variabili
spazio-temporali
funzionali alla realizzazione
del gesto tecnico in ogni
situazione sportiva.
Riconoscere
e
valutare
traiettorie, distanze, ritmi
esecutivi,
successioni
temporali;
delle
azioni
motorie, sapendo organizzare
il proprio movimento nello
spazio in relazione a sé, agli
oggetti, agli altri.
137
Sapersi orientare nell’ambiente
naturale e artificiale anche
attraverso ausili specifici (mappe,
bussole).
IL LINGUAGGIO
DEL
CORPO
COME
MODALITA’
COMUNICATIVOESPRESSIVA
IL GIOCO,
SPORT,
REGOLE E
FAIR-PLAY
LO
LE
IL
Utilizzare in forma originale e
creativa modalità espressive e
corporee anche attraverso
forme di drammatizzazione e
danza, sapendo trasmettere nel
contempo
contenuti
emozionali.
Conoscere e applicare semplici
tecniche di espressione corporea
per rappresentare idee, stati
d’animo e storie mediante
gestualità e posture svolte in
forma individuale, a coppie, in
gruppo.
Elaborare ed eseguire semplici
sequenze di movimento o
semplici
coreografie
individuali e collettive.
Saper decodificare i gesti di
compagni
e
avversari
in
situazione di gioco e di sport.
Saper decodificare i gesti di
compagni e avversari in
situazione di gioco e di sport.
Saper decodificare i gesti arbitrali
in relazione all’applicazione del
regolamento di gioco.
Saper decodificare i gesti
arbitrali
in
relazione
all’applicazione
del
regolamento di gioco.
Padroneggiare le capacità
coordinative adattandole alle
situazioni richieste dal gioco
in forma originale e creativa,
proponendo anche varianti.
Conoscere
e
applicare
correttamente
modalità
esecutive di diverse proposte
di “gioco sport”.
Padroneggiare
le
capacità
coordinative adattandole alle
situazioni richieste dal gioco in
forma originale e creativa,
proponendo anche varianti.
Saper utilizzare numerosi
giochi
derivanti
dalla
tradizione
popolare
applicandone indicazioni e
regole.
Saper realizzare strategie di
gioco,
mettere
in
atto
comportamenti collaborativi e
partecipare in forma propositiva
alle scelte della squadra.
Partecipare attivamente alle
varie
forme
di
gioco,
organizzati anche in forma di
gara collaborando con gli altri.
Conoscere
e
applicare
correttamente il regolamento
tecnico degli sport praticati
assumendo anche il ruolo di
arbitro e di giudice.
Rispettare le regole nella
competizione sportiva; saper
accettare la sconfitta con
equilibrio e
rispetto nei
confronti
dei
perdenti,
accettando
le
diversità,
manifestando
senso
di
responsabilità.
SALUTE
E
BENESSERE,
PREVENZIONE E
SICUREZZA
Sapersi
orientare
nell’ambiente naturale e
artificiale anche attraverso
ausili
specifici
(mappe,
bussole).
Conoscere
e
applicare
semplici
tecniche
di
espressione corporea per
rappresentare idee, stati
d’animo e storie mediante
gestualità e posture svolte in
forma individuale, a coppie,
in gruppo.
Assumere
comportamenti
adeguati per la prevenzione
degli infortuni e per la
sicurezza nei vari ambienti di
vita.
Riconoscere il rapporto tra
alimentazione ed esercizio
fisico in relazione a sani stili
di vita.
Acquisire
consapevolezza
delle funzioni fisiologiche
(cardio-respiratorie
e
muscolari)
e
dei
loro
Saper
gestire
in
modo
consapevole
le
situazioni
competitive, in gara e non, con
autocontrollo e rispetto per
l’altro, sia in caso di vittoria e sia
in caso di sconfitta.
Acquisire consapevolezza delle
funzioni fisiologiche e dei loro
cambiamenti
conseguenti
all’attività motoria, in relazione
ai
cambiamenti
fisici
e
psicologici tipici della
preadolescenza.
Assumere consapevolezza della
propria efficienza fisica sapendo
applicare principi metodologici
utili e funzionali per mantenere
un buono stato di salute
(metodiche
di
allenamento,
138
Saper realizzare strategie di
gioco, mettere in atto
comportamenti collaborativi
e partecipare in forma
propositiva alle scelte della
squadra.
Conoscere
e
applicare
correttamente il regolamento
tecnico degli sport praticati
assumendo anche il ruolo di
arbitro e di giudice.
Saper gestire in modo
consapevole le situazioni
competitive, in gara e non,
con
autocontrollo e rispetto per
l’altro, sia in caso di vittoria
e sia in caso di sconfitta.
Acquisire
consapevolezza
delle funzioni fisiologiche e
dei
loro
cambiamenti
conseguenti
all’attività
motoria, in relazione ai
cambiamenti
fisici
e
psicologici tipici della
preadolescenza.
Assumere
consapevolezza
della propria efficienza fisica
sapendo applicare principi
metodologici
utili
e
funzionali
per
mantenere un buono stato di
cambiamenti in
all’esercizio fisico.
relazione
principi alimentari, ecc).
salute
(metodiche
di
allenamento,
principi
alimentari, ecc).
CONTENUTI
CLASSI I-II-III
Test di Cooper. Test di velocità. Salto in lungo a piedi pari. Lancio della palla medica. Circuiti e percorsi di destrezza e
abilità. Osservazioni libere. Livello di sviluppo e tecniche di miglioramento delle capacità condizionali. Utilizzo
consapevole dei piani di lavoro. Schemi motori e posturali. Potenziamento degli schemi motori di base e capacità
coordinative. Lanciare e afferrare. Camminare, correre e saltare. Equilibrio statico e dinamico. Applicazione di tecniche e
tattiche nei giochi regolamentati. I gesti arbitrali in diverse discipline sportive. Terminologia specifica relativa al
movimento. Rispetto delle regole di un gioco di squadra. L’attività sportiva come valore etico. Regole di prevenzione e
attuazione della sicurezza personale a scuola e in ambienti esterni. Comportamenti igienici e salutistici nella vita quotidiana.
Tornei di classe e di Istituto.
METODOLOGIA
Sarà adottata una metodologia di tipo funzionale che tenda non solo a sviluppare prestazioni e conoscenze, ma che
soprattutto miri a valorizzare al massimo le potenzialità di ogni alunno. Saranno proposte diverse esperienze motorie
affinché anche gli alunni più svantaggiati possano aumentare la loro disponibilità motoria. Il metodo sarà il più possibile
individualizzato allo scopo di poter valutare lo sviluppo e la differenziazione delle tendenze personali di ogni alunno. Le
attività si svolgeranno individualmente, a coppie, a gruppi, nel rispetto della gradualità e della polivalenza. Il lavoro si
svolgerà in palestra e negli spazi all’aperto.
STORIA
INDICATORI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
139
OBIETTIVI
Classe III
STRUMENTI
CONCETTUALI
Comprendere gli eventi
storici.
Collocare gli eventi nel
tempo e nello spazio.
PRODUZIONE
SCRITTA E
ORALE
Individuare i nessi causali tra
gli eventi storici in forma
guidata.
Utilizzare
il
linguaggio
specifico della disciplina in
modo corretto.
Conoscere e comprendere gli
eventi storici e collocarli nel
tempo e nello spazio.
Conoscere e comprendere gli
eventi storici e saperli collocare
nel tempo e nello spazio.
Individuare i nessi causali tra
gli eventi storici.
Individuare i nessi causali tra gli
eventi storici.
Esporre argomenti di studio
utilizzando scalette, mappe
concettuali e schemi.
Individuare le radici storiche e
culturali che legano al passato
alcuni aspetti della civiltà
contemporanea.
Utilizzare
il
linguaggio
specifico della disciplina in
modo corretto.
Usare le conoscenze storiche
per comprendere tematiche
diverse
(interculturali,
ecologiche, convivenza civile).
Produrre
testi,
utilizzando
conoscenze selezionate da fonti
di informazione diverse.
Argomentare su conoscenze e
concetti appresi usando il
linguaggio
specifico
della
disciplina.
USO DELLE
FONTI
ORGANIZZAZIO
NE DELLE
INFORMAZIONI
Riconoscere fonti di diverso
tipo(iconografiche,
digitali
scritte etc...) .
Selezionare le informazioni
essenziali di un testo.
Collocare la storia locale in
relazione alla storia italiana.
Analizzare fonti di diverso
tipo (iconografiche, digitali,
scritte etc...) per ricavarne
informazioni.
Selezionare e organizzare le
informazioni
in
mappe,
schemi, tabelle
Collocare la storia locale in
relazione alla storia italiana ed
europea
Obiettivi minimi
Comprendere i principali
eventi storici e collocarli nel
tempo e nello spazio in forma
guidata.
Obiettivi minimi
Comprendere i principali
eventi storici e collocarli nel
tempo e nello spazio in forma
guidata.
Analizzare fonti di diverso
tipo(iconografiche,
digitali
scritte etc...) per ricavarne
informazioni, ricostruire eventi
e interpretare fatti.
Selezionare e organizzare le
informazioni in mappe, schemi,
tabelle,
grafici
e
testi
multimediali.
Collocare la storia locale in
relazione alla storia italiana,
europea, mondiale
Obiettivi minimi
Comprendere i principali eventi
storici e collocarli nel tempo e
nello spazio in forma guidata.
Capire
alcuni
fondamentali
del
contemporaneo.
problemi
mondo
CONTENUTI
CLASSE I
Problemi e trasformazioni dell'impero Romano. Invasioni barbariche. La civiltà islamica. Il monachesimo. L'impero di
Carlo Magno. La società feudale. La Rinascita dopo il Mille. Le Crociate. La realtà comunale. Lo scontro Papato ed Impero.
L'Italia delle Signorie. La Crisi del Trecento. L'affermarsi delle monarchie nazionali.
CLASSE II
L'Italia dei Principi. L'Umanesimo e il Rinascimento. Gli Stati Nazionali. Le grandi esplorazioni. Dalla scoperta alla
conquista. Carlo V. Riforma e Controriforma. Guerre di religione. L'Europa del Seicento. L'assolutismo. L'Illuminismo. La
Rivoluzione Industriale. La Rivoluzione americana. La Rivoluzione Francese. L'Età napoleonica. La Restaurazione e il
Congresso di Vienna.
CLASSE III
Il Risorgimento e i moti rivoluzionari. Nascita del Regno d'Italia. I primi decenni dell'Italia unita. La Seconda Rivoluzione
Industriale. La Belle Epoque. L'Epoca dell'Imperialismo. Da De Pretis a Giolitti. L'Età giolittiana La Prima Guerra
140
Mondiale. La Rivoluzione bolscevica. Il Primo Dopoguerra. Gli Stati Uniti negli Anni Venti e il New Deal. L'ascesa del
fascismo. L'epoca di Stalin. Il Nazismo. La Seconda Guerra Mondiale. La Resistenza e Liberazione. Il Secondo Dopoguerra
e gli anni Cinquanta. La decolonizzazione.
AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO DI STORIA
Il curricolo di Storia prevede attività di approfondimento sulla “Storia locale, dal Risorgimento alla Resistenza”
rivolto alle classi prime, seconde e terze.
GEOGRAFIA
INDICATORI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
ORIENTAMENTO
Orientarsi e muoversi nello
spazio,
utilizzando
carte
mentali,
punti
cardinali,
coordinate
geografiche
e
mappe.
Orientarsi
nelle
realtà
territoriali europee, anche
attraverso
l'utilizzo
dei
programmi multimediali di
visualizzazione dall'alto.
Orientarsi nelle realtà territoriali
lontane,
anche
attraverso
l'utilizzo
dei
programmi
multimediali di visualizzazione
dall'alto.
Si
orienta
sulle
carte
utilizzando la simbologia
convenzionale.
Si
orienta
sulle
carte
utilizzando la simbologia
convenzionale.
Si orienta sulle carte utilizzando
la simbologia convenzionale.
Leggere grafici, carte e tabelle
ricavando informazioni su
temi fisici ed antropici
Leggere e interpretare vari tipi
di
carte
geografiche
utilizzando scale di riduzione,
coordinate
geografiche
e
simbologia.
Leggere e interpretare vari tipi
di carte geografiche utilizzando
scale di riduzione, coordinate
geografiche e simbologia.
LINGUAGGIO
DELLA
GEO-GRAFICITA’
PAESAGGIO
Conoscere le diverse realtà
territoriali
del
paesaggio
italiano ed europeo.
Conoscere e confrontare le
diverse realtà territoriali degli
stati europei.
Utilizzare strumenti tradizionali
e innovativi per comprendere e
comunicare fatti e fenomeni
geografici.
Conoscere e confrontare le
diverse realtà territoriali e
paesaggistiche.
Comprendere le relazioni tra
situazioni ambientali, culturali
ed economiche dei paesi
europei.
Comprendere le relazioni tra
situazioni ambientali, culturali
ed economiche dei paesi
extraeuropei.
Conoscere tematiche relative
alla tutela dell'ambiente.
REGIONE E
SISTEMA
TERRITORIALE
Conoscere le caratteristiche
fisiche,
paesaggistiche,
antropiche ed economiche
dell'Italia e dell'Europa.
Conoscere le caratteristiche
fisiche,
paesaggistiche,
antropiche ed economiche di
alcuni stati europei.
141
Individuare le relazioni più
significative
tra
sviluppo
economico ed inquinamento.
Individuare le relazioni tra gli
aspetti antropici e fisici di un
territorio.
Conoscere le caratteristiche
fisiche,
paesaggistiche,
antropiche ed economiche delle
regioni extraeuropee.
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Orientarsi e muoversi nello
spazio utilizzando alcuni punti
di riferimento fissi.
Si
orienta
sulle
carte
utilizzando la simbologia
convenzionale.
Utilizzare
programmi
multimediali
per
ricavare
semplici informazioni relative a
luoghi lontani.
Conoscere alcuni elementi
della
simbologia
convenzionale.
Conoscere
e
confrontare
aspetti fondamentali di alcuni
stati europei.
Leggere carte e tabelle
ricavando
informazioni
essenziali.
Conoscere
caratteristiche
europei.
dei
Conoscere e confrontare aspetti
fondamentali di alcuni stati
extra-europei.
Leggere e ricavare informazioni
da carte, tabelle, grafici,
immagini etc.
alcune
paesaggi
CONTENUTI
CLASSE I
Gli strumenti del geografo. L'Orientamento. Introduzione alle diverse tipologie di carte geografiche. L'aspetto fisico
dell'Europa. Caratteristiche generali dello stato come organismo politico. L'Europa degli Stati e delle Regioni. Climi,
ambienti ed attività umane in Europa. La nascita della UE. Geografia umana dell'Europa. L'uomo e l'ambiente
CLASSE II
Storia ed organismi della UE. Differenze di carattere economico tra gli Stati europei in rapporto alla ricchezza e alla qualità
della vita. Le diverse fonti di energia. I settori economici in Europa. Analisi di alcuni Stati europei
CLASSE III
Fasce climatiche e biomi. Geografia umana: aspetti economici e demografici. La Globalizzazione. Sviluppo sostenibile e
impronta ecologica. I Diritti umani fondamentali. Povertà e Ricchezza: ineguale distribuzione della ricchezza. I Continenti
extraeuropei.
142
MATEMATICA
INDICATORI
NUMERI
SPAZIO E
FIGURE
RELAZIONI E
FUNZIONI
DATI E
PREVISIONI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Conoscere regole e proprietà
dei numeri interi.
Conoscere regole e proprietà
dei numeri razionali.
Conoscere regole e proprietà
dei numeri relativi.
Rappresentare
i
conosciuti sulla retta.
Rappresentare
i
conosciuti sulla retta.
Rappresentare
i
conosciuti sulla retta.
numeri
numeri
numeri
Individuare regole e proprietà
numeriche
ed
eseguire
operazioni con essi.
Individuare regole e proprietà
numeriche
ed
eseguire
operazioni con essi.
Individuare regole e proprietà
numeriche
ed
eseguire
operazioni con essi.
Individuare e applicare regole
di calcolo.
Individuare e applicare regole
di calcolo.
Individuare e applicare regole di
calcolo.
Conoscere enti geometrici e
loro proprietà.
Conoscere enti geometrici e
loro proprietà.
Conoscere la circonferenza, il
cerchio, i solidi geometrici e le
loro proprietà.
Individuare
ed
regole
e
geometriche.
Individuare
ed
regole
e
geometriche.
applicare
proprietà
applicare
proprietà
Individuare ed applicare regole
e proprietà geometriche.
Individuare e schematizzare
dati utilizzando correttamente
gli strumenti propri della
geometria.
Individuare e schematizzare
dati utilizzando correttamente
gli strumenti propri della
geometria.
Individuare e schematizzare dati
utilizzando correttamente gli
strumenti
propri
della
geometria.
Proporre e verificare soluzioni
in un problema geometrico,
utilizzando le formule dirette
ed inverse per il calcolo del
perimetro
delle
figure
geometriche.
Proporre e verificare soluzioni
in un problema geometrico,
utilizzando le formule dirette
ed inverse per il calcolo
dell’area
delle
figure
geometriche. Applicare alcuni
teoremi.
Proporre e verificare soluzioni
in un problema geometrico,
utilizzando le formule dirette ed
inverse per il calcolo della
superficie totale e il volume
delle figure geometriche.
Comprendere termini, simboli,
grafici.
Comprendere termini, simboli,
grafici.
Comprendere termini, simboli,
grafici.
Usare termini, simboli, grafici.
Usare termini, simboli, grafici.
Usare termini, simboli, grafici.
Analizzare il testo di un
problema individuandone dati
e
proponendo
ipotesi
risolutive.
Analizzare il testo di un
problema individuandone dati
e
proponendo
ipotesi
risolutive.
Analizzare il testo di un
problema individuandone dati,
relazioni fra di essi e richieste.
Comprendere
concetti
e
acquisire un linguaggio chiaro
e preciso.
Individuare diverse strategie
risolutive di uno stesso
problema.
Comprendere
concetti
e
acquisire un linguaggio chiaro
e preciso.
Individuare diverse strategie
risolutive
di
uno
stesso
problema.
Esprimere concetti e proprietà
con un linguaggio chiaro,
preciso e rigoroso.
Riconoscere i simboli ed i
termini
del
linguaggio
matematico.
Riconoscere i simboli ed i
termini
del
linguaggio
matematico.
Riconoscere e usare i simboli e i
termini
del
linguaggio
matematico.
Prevedere
in
modo
approssimativo l’andamento di
un fenomeno e prospettarne
possibili soluzioni.
Prevedere
in
modo
approssimativo l’andamento di
un fenomeno e prospettarne
possibili soluzioni.
Prevedere in modo matematico
e logico possibili soluzioni in
situazioni diversificate.
143
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Conoscere i simboli ed i
termini più comuni.
Saper
risolvere
semplici
problemi con le frazioni.
Riconoscere le figure solide
nell’ambiente.
Saper eseguire
operazioni.
quattro
Saper eseguire una semplice
costruzione geometrica.
semplici
Conoscere il significato di
area e di perimetro e riuscire a
calcolarli nel caso di figure
piane semplici.
Conoscere le differenze tra
superficie e volume e riuscire a
calcolarli nel caso di figure
solide semplici.
Saper
risolvere
problemi.
le
Saper leggere facili tabelle e
grafici.
Saper disegnare le figure
piane, in particolare triangoli,
quadrilateri e parallelogrammi.
Saper
usare
numeriche.
le
tavole
Saper costruire il grafico di una
funzione.
Saper eseguire
operazioni in Z.
le
quattro
Saper
usare
le
tavole
numeriche per trovare l’area
del quadrato e il suo lato.
Saper calcolare il termine
incognito di una proporzione.
CONTENUTI
CLASSE I
Numeri: Il linguaggio degli insiemi. L’insieme N. Addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevamento a potenza
ed estrazione di radice in N. Espressioni con i numeri interi. Multipli e divisori. Numeri primi e numeri composti. Ricerca
del mcm e MCD. Insieme Q: le frazioni come numero e come operatore.
Spazio e figure: Gli enti geometrici fondamentali: punto, piano, retta. Sottoinsiemi della retta e del piano: segmenti e
angoli. Sistemi di misura non decimali: operazioni con i gradi. Problemi relativi agli angoli. Rette nel piano. Studio dei
poligoni nel piano. I triangoli: generalità, proprietà, calcolo del perimetro (formule dirette e inverse). I quadrilateri:
generalità, proprietà, calcolo del perimetro (formule dirette e inverse).
CLASSE II
Numeri: L’insieme Q. Le operazioni nell’insieme Q: addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevamento a
potenza ed estrazione di radice. Rapporti e proporzioni. Applicazione della proporzionalità.
Spazio e figure: Equivalenza delle superfici e area dei poligoni. Equiscomponibilità. Il teorema di Pitagora e sue
applicazioni. La similitudine. I teoremi di Euclide. Isometrie, omotetie, affinità e confronto.
Dati e previsioni: Probabilità. Indagini statistiche.
Relazioni e funzioni: Funzioni empiriche e funzioni matematiche. Grandezze direttamente e inversamente proporzionali.
CLASSE III
Numeri: L’insieme R e l’insieme Z, le operazioni con i numeri relativi. Elementi fondamentali del calcolo letterale.
Equazioni e problemi. Il piano cartesiano: le rette nel piano. Studio di figure piane nel piano cartesiano.
Spazio e figure: Circonferenza e cerchio. Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Lunghezza di un arco e area di
un settore circolare. Gli elementi della geometria in tre dimensioni: piani, fasci di piani, diedri, angoloidi, perpendicolarità e
parallelismo. L’estensione solida. I poliedri e i solidi di rotazione: generalità. Superficie laterale, totale, volume e peso.
Poligoni in e circoscritti. Poligoni regolari.
Dati e previsioni: Probabilità di eventi composti.
Relazioni e funzioni: Funzioni matematiche nel piano cartesiano.
144
SCIENZE
INDICATORI
FISICA E
CHIMICA
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Osservare semplici fenomeni
fisici e chimici.
Osservare
e
interpretare
fenomeni fisici e chimici,
individuare
strutture
e
relazioni.
Osservare
e
interpretare
fenomeni fisici e chimici,
individuare strutture e relazioni.
Saper riconoscere analogie e
differenze,
individuare
relazioni.
Raccogliere e correlare dati
attraverso reti e modelli
concettuali e rappresentazioni
schematiche.
Saper riconoscere proprietà
varianti ed invarianti, analogie
e differenze in trasformazioni
fisiche e chimiche.
Saper riconoscere proprietà
varianti ed invarianti, analogie e
differenze in trasformazioni
fisiche e chimiche.
Utilizzare i concetti fisici di
pressione, velocità, forza.
Utilizzare i concetti fisici
fondamentali: volume, peso,
peso
specifico,
calore,
pressione.
ASTRONOMIA E
SCIENZE
DELLA TERRA
BIOLOGIA
Acquisire conoscenze sulla
struttura esterna della Terra.
Acquisire conoscenze sulla
struttura interna della Terra.
Saper collocare il pianeta Terra
nell’universo e conoscere le
leggi che regolano i moti
planetari.
Acquisire i concetti
organizzazione animale
vegetale,
unicellulare
pluricellulare.
di
e
e
Apprendere una gestione
corretta del proprio corpo,
attraverso la conoscenza degli
organismi viventi..
Comprendere il senso delle
grandi classificazioni.
Sviluppare progressivamente
la capacità di spiegare il
funzionamento macroscopico
dei viventi con un modello
cellulare.
Obiettivi minimi
Individuare
gli
elementi
fondamentali di un fenomeno.
Comprendere la diversità tra
criterio
qualitativo
e
quantitativo.
Saper leggere semplici tabelle
e semplici grafici.
Elaborare idee e modelli
interpretativi dei più evidenti
fenomeni celesti.
Riconoscere gli adattamenti e
la dimensione storica della vita.
Assumere un atteggiamento
responsabile nei confronti di
situazioni a rischio, attraverso
una
completa
conoscenza
dell’organizzazione umana.
Comprendere
la
funzione
fondamentale della biodiversità
nei sistemi ambientali.
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Conoscere gli aspetti
fondamentali del corpo umano
dal punto di vista anatomico e
fisiologico.
Conoscere
gli
aspetti
fondamentali del corpo umano
dal punto di vista anatomico e
fisiologico.
Comprendere che la salute è
determinata anche da abitudini
e comportamenti corretti.
Comprendere che la salute è
determinata anche da abitudini e
comportamenti corretti.
Saper leggere
diagrammi.
Saper strutturare semplici
relazioni di attività svolte.
correttamente
Saper riconoscere e descrivere
fenomeni naturali.
145
COMPETENZE
TRASVERSALI
AI 3
INDICATORI
Comprendere e usare la terminologia scientifica.
Acquisire un metodo razionale di conoscenza.
Acquisire senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e l’ambiente.
CONTENUTI
CLASSE I-II-III
Il metodo scientifico, la materia e le sue proprietà, il calore e la temperatura.
Le forze e il movimento, le sostanze chimiche.
Idrosfera, atmosfera e litosfera.
La storia della Terra, la Terra nello spazio.
Gli strumenti delle scienze e la materia; la cellula, i vegetali, gli animali, l’ambiente.
Il corpo umano e la sua organizzazione.
L’origine dei viventi e l’evoluzione dell’uomo.
146
TECNOLOGIA
INDICATORI
VEDERE,
OSSERVARE E
SPERIMENTARE
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
Osservare la realtà tecnologica
e riflettere.
Osservare ed analizzare la
realtà tecnologica e rilevarne i
diversi aspetti.
Osservare ed analizzare la realtà
tecnologica
considerata
in
relazione
con
l’uomo
e
l’ambiente.
Rilevare e sperimentare le
proprietà fondamentali dei
materiali
PREVEDERE,
IMMAGINARE E
PROGETTARE
Prevedere ed effettuare stime
di grandezze fisiche riferite a
materiali
e
oggetti
dell’ambiente scolastico.
Immaginare,
ideare
e
progettare un semplice oggetto
o modello con materiali
facilmente reperibili.
INTERVENIRE,
TRASFORMARE E
PRODURRE
Conoscere le relazioni
forma/funzione/materiali,
attraverso attività di ricerca e
sperimentazione.
Partendo
dall’osservazione,
eseguire la
rappresentazione grafica di
forme geometriche e semplici
oggetti usando le tecniche
delle proiezioni ortogonali ed
assonometriche.
Immaginare e progettare la
costruzione di un oggetto o
modello, coordinando risorse e
materiali e organizzare tempospazio-lavoro.
Intervenire
per
smontare
semplici oggetti o altri
dispositivi comuni per capirne
il funzionamento.
Intervenire,
smontare
e
rimontare semplici oggetti o
altri dispositivi e analizzarne i
componenti.
Produrre schemi, grafici e
tabelle per la comprensione di
fenomeni, sistemi e processi
tecnici.
Utilizzando
comunicazioni
procedurali
e
istruzioni
tecniche, avviare esperienze
operative
per
produrre
semplici sistemi materiali,
elaborazioni
di
prototipi
soggetti a verifica.
Conoscere e sperimentare i
problemi legati all’ambiente
relativi alla lavorazione ed
all’utilizzo dei vari materiali, in
relazione alla produzione di
artefatti ed al loro ciclo
produttivo.
Prevedere modifiche di oggetti
e prodotti di uso quotidiano in
relazione a nuovi bisogni e
necessità.
Prevedere
e
valutare
le
conseguenze di scelte e
decisioni relative a situazioni
problematiche.
Intervenire,
trasformare,
smontare e rimontare semplici
oggetti
o
dispositivi
e
predisporre l’analisi tecnica dei
componenti.
Attraverso
la
metodologia
progettuale (strutturazione del
problema,
progettazione,
verifica), produrre semplici
modelli, prodotti, tenendo conto
dei fattori tecnici, ergonomici e
antropometrici.
Utilizzare le nuove tecnologie e
i linguaggi multimediali per
reperire
informazioni
ed
approfondire i contenuti.
Utilizzare i diversi linguaggi
della
comunicazione
per
supportare il lavoro.
147
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Obiettivi minimi
Comprendere ed eseguire una
sequenza di istruzioni.
Osservare e comprendere
sistemi tecnici semplici con
relative
caratteristiche
e
funzioni.
Conoscere le relazioni formafunzione-materiali
attraverso
semplici esperienze personali.
Usare
correttamente
strumentazione grafica
base.
la
di
Conoscere le fondamentali
caratteristiche dei principali
materiali
di
interesse
industriale.
Progettare graficamente forme
semplici ed oggetti grafici.
Seguire e utilizzare procedure
per la loro schematizzazione e
realizzazione.
Raccogliere, organizzare
rappresentare dati.
PROBLEMI E
SISTEMI
SAPERI
RISORSE E
PROCESSI
DISEGNO
Utilizzare la rappresentazione
grafica e progettuale per la
realizzazione di semplici oggetti
e forme.
Comprendere problemi legati
alla produzione di energia e
relativo impatto ambientale.
e
Realizzare semplici oggetti o
modelli con materiali facilmente
reperibili a partire da esigenze e
bisogni concreti.
CONTENUTI
CLASSE I
CLASSE II
Il linguaggio del disegno.
La geometria operativa.
Metrologia: gli strumenti di La geometria descrittiva
misura.
(assonometria e proiezioni
ortogonali di figure piane e
La forma e la geometria.
La rappresentazione grafica solide).
di forme geometriche piane.
La scala di proporzione.
Struttura portante e modulare Progettazione e costruzione
delle figure geometriche di forme geometriche solide.
piane.
Rappresentazione grafica di
Progettazione e costruzione dati statistici.
di semplici modelli con
materiali
facilmente
reperibili.
Le risorse preziose: acqua, I materiali: i polimeri,
aria, suolo: loro tutela e materiali silicei, i metalli.
conservazione,
tecnologie Gli impianti: macchine e
applicate.
movimento.
I materiali e loro proprietà Il processo produttivo e
fisiche,
meccaniche, l’ambiente.
tecnologiche.
Agricoltura:
tecniche
I materiali fibrosi (legno, agronomiche.
carta, fibre tessili) e loro Le biotecnologie: gli O.G.M.
processo produttivo.
e problematiche collegate.
Economia e risorse.
Alimentazione: le necessità
Economia e lavoro.
alimentari,
i
princìpi
I settori dell’economia.
nutritivi,
il
fabbisogno
I soggetti economici.
energetico.
L’agricoltura.: agricoltura e Le tecnologie alimentari
ambiente.
della
trasformazione
e
L’agricoltura sostenibile.
conservazione degli alimenti.
Industrie di trasformazione
del territorio.
Educazione al consumo.
148
CLASSE III
La geometria descrittiva di
sistemi complessi.
Il disegno tecnico: codici e
norme convenzionali.
Rappresentazioni
prospettiche.
Progettazione e produzione
di semplici oggetti o
modelli tridimensionali.
L’analisi tecnica: conoscere
e analizzare un oggetto o un
sistema produttivo.
Organizzazione sociale e
sistemi di produzione nelle
rivoluzioni industriali.
Gli impianti: macchine e
movimento.
Magnetismo e macchine
elettriche.
L’energia e le fonti
energetiche.
Energia umana e utilizzo
delle macchine semplici.
Tecniche di produzione e
impianti centralizzati per la
produzione di corrente
elettrica: impatto socioeconomico e ambientale
sulla qualità di vita.
Territorio e abitazione.
Tecnologie
delle
costruzioni.
L’abitazione, gli edifici
ecocompatibili:
la
bioarchitettura.
Tecnologie antisismiche.
RELIGIONE CATTOLICA
INDICATORI
OBIETTIVI
Classe I
OBIETTIVI
Classe II
OBIETTIVI
Classe III
DIO E L’UOMO
La soglia minima:
La soglia minima:
La soglia minima:
Osservare e descrivere i fatti
religiosi in linea generale.
Conoscere nei tratti essenziali
la storia e lo sviluppo della
Chiesa.
Riconoscere una gerarchia di
valori religiosi e morali necessari
per un progetto di vita.
Trattare dei valori della
Religione Cattolica (Dio,
Chiesa, Cristo, i valori...)
non in modo isolato ma
congiuntamente
all’
”uomo” e cioè in
relazione all’ ”uomo e
cioè
in
relazione
all’umanità
delle
persone.
LA BIBBIA E LE
ALTRE FONTI
Oltre
ai
documenti
dottrinali e cultuali,
esperienziali
della
tradizione religiosa e
cristiana,
si
fa
riferimento
al
testo
biblico
come
fonte
essenziale in quanto la
Bibbia non è solo un
testo teologico astratto
ma è racconto dell’uomo
che cerca Dio e di Dio
che si rivolge all’uomo.
IL LINGUAGGIO
RELIGIOSO
Nell’IRC è oggetto di
studio
nelle
sue
espressioni verbali e non
verbali: simbolismo, i
segni
religiosi,
il
silenzio. Si tratterà di
apprendere non “chi è
Dio” ma “come si dice”
Dio in particolare nella
Religione cattolica.
VALORI ETICI
E RELIGIOSI
Comprendere
che
i
valori etici sono dentro
la sfera del senso
religioso.
Questo
significa che c’è prima
un “tu sei” e poi un “tu
devi”: c’è prima la
persona in dialogo con
Dio e poi la sfera morale
conseguente.
Possedere
essenziali
cattolica.
gli
della
elementi
religione
Saper fare una distinzione tra
legge naturale e legge morale.
La soglia media:
La soglia media:
La soglia media:
Acquisire il concetto di
religione nelle sue forme
monoteista e politeista; essere
in grado di applicarlo alla
religione ebraica e cristiana.
Riconoscere i valori che
contribuiscono alla crescita
vitale di un preadolescente ed
essere in grado di confrontarli
con la proposta cristiana.
Dimostrare
di
conoscere
l'importanza della legge morale
per una convivenza rispettosa
della persona.
Possedere un grado di
conoscenza
soddisfacente
della storia della Salvezza.
Attraverso lo studio degli Atti
degli Apostoli delineare la
nascita e lo sviluppo della
prima comunità cristiana.
La soglia massima:
La soglia massima:
La soglia massima:
Riconoscere il Cristianesimo
come evento storico rivelato.
Collocare la Figura di Gesù
Cristo
Come
Messia
all’interno della storia di
Israele.
Cogliere l'importanza della
dimensione
storica
nella
comprensione dello sviluppo
del cristianesimo
(in Europa).
Applicare i valori fondamentali al
proprio progetto e valorizzare e
considerare la «persona» centro di
ogni progetto.
Riconoscere l'importanza della
dimensione religiosa quale
contributo
alla
crescita
personale.
Saper mettere a confronto i valori
del «progetto uomo» cristiano con
i vari «progetti uomo»
della società attuale.
Saper descrivere, esplicitando
la loro significatività, i segni
cristiani.
CONTENUTI
CLASSE I
La religiosità’: l’uomo comunica con la divinità
Monoteismo, politeismo. Le religioni naturali: Il rito, i luoghi sacri, lo sciamano. Le iniziazioni sacre. Sacro e profano. La
dea madre. Le religioni antiche: gli egizi: le divinità, la mummificazione, il giudizio di Osiride. I mesopotami: le divinità, le
ziggurat, il tema del nome di dio. I greci Gli dei, sacro e profano, il mito di Prometeo. I romani. La geografia della Palestina.
Il Dio dei Patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. Il Dio della Liberazione: Mosè e l'Esodo. Lettura e commento
di Brani scelti del libro della Genesi e dell’Esodo. Storia d’Israele: i Giudici, la monarchia, l'esilio, i profeti, il nuovo esodo,
il messianismo, la dominazione romana e la Diaspora. Gruppi religiosi al tempo di Gesù. Le feste religiose. Il Tempio di
Gerusalemme e la sinagoga. Il centro del cristianesimo: Gesù di Nazareth. Fonti cristiane e non cristiane. Gesù secondo
Matteo. La Pasqua ebraica e cristiana. Il Giubileo nella tradizione ebraica e cristiana. La Bibbia: il canone e i libri
dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il Tetragramma Sacro. I Vangeli. La Formazione del Nuovo Testamento.
CLASSE II
149
Una storia umana vissuta tra speranze e difficoltà: il Cristianesimo
La Pentecoste e la nascita della Chiesa. Le prime comunità cristiane. Pietro e gli Apostoli. Vescovi, presbiteri e diaconi. San
Paolo e i viaggi missionari. Il Concilio di Gerusalemme. Il cristianesimo attraverso il mondo greco romano. Le persecuzioni,
l'editto di Milano editto di tolleranza. I simboli di fede. L'evangelizzazione dell'Europa, Chiese, cattedrali, battisteri e
catacombe. Il monachesimo orientale e occidentale. I santi eremiti, il cenobio, la vita nel monastero. San Benedetto,
Gregorio Magno e Colombano. Cirillo e Metodio. Il monachesimo Cluniacense. Francescani e Domenicani. Il Giubileo
nella tradizione ebraica e cristiana. M. Lutero. La Riforma protestante e cattolica, la Controriforma, il Concilio di Trento. I
nuovi ordini religiosi. Le missioni dalla fine del XV secolo. Bartolomeo de Las Casas e Matteo Ricci. Le chiese cristiane nel
mondo: le Chiese evangeliche protestanti e la Chiesa Ortodossa. I Sacramenti. Simboli e segni cristiani. Il libro degli Atti
degli Apostoli: lettura e commento di brani scelti. Testimonianze cristiane contemporanee.
CLASSE III
L’etica morale e i valori nella persona.
Dialogo interreligioso: i tre monoteismi e le grandi religioni nel mondo.
L’adolescenza e il senso della vita. Il morire e il valore di ogni vita umana: dibattito sull’aborto, l’eutanasia e la pena di
morte. Altri nuclei tematici di carattere etico: il razzismo e l'antisemitismo lungo i secoli e l'antisemitismo nazista.
L'Olocausto. La libertà di, da e per. La libertà per l'amore. I rapporti interpersonali, l’affettività e la sessualità nella Bibbia e
nel mondo odierno. Il problema distributivo delle ricchezze, la pace e la guerra, lo sfruttamento minorile, le nuove schiavitù,
il commercio equo-solidale. Le grandi religioni del mondo: Islam, Ebraismo, Vedismo, Buddismo, Induismo,
Confucianesimo, Taoismo, Animismo. Nuove correnti religiose.
150
CURRICOLO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI NON ITALOFONI
La Lingua costituisce un indispensabile mezzo di comunicazione, per tale motivo il percorso di apprendimento inizia dalla
lingua per comunicare; in seguito esso è finalizzato a narrare esperienze personali, esprimere bisogni, desideri, emozioni e,
solo più tardi e gradualmente, ad apprendere la lingua per lo studio. Il progresso nell’acquisizione della Lingua è legato sia
alle motivazioni personali dell’alunno, sia ad un intervento didattico mirato che deve realizzarsi “in un ambiente predisposto
allo scambio linguistico, all’interazione, alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, alla negoziazione
dei punti di vista. E’ nell’interazione che si sviluppa l’identità linguistica di ogni soggetto e si creano le premesse per
elaborare significati accettati dall’intera comunità. (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue).
INDICATORI
ASCOLTARE E
COMPRENDERE
COMUNICARE
ORALMENTE
LIVELLO “PRONTO SOCCORSO” (Quadro comune europeo: Livello “ di
contatto” A1)
Ascoltare e comprendere semplici e brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio della classe
e del laboratorio
• Rispondere a saluti
• Comprendere ed eseguire comandi che richiedono una “risposta fisica” (avvicinarsi,
alzarsi, sedersi,……….)
• Comprendere ed agire consegne relative ad attività di manipolazione (taglia, incolla,
colora……)
• Comprendere ed eseguire semplici indicazioni di lavoro scolastico (leggi, copia,
scrivi,…..)
• Comprendere semplici osservazioni di valutazione sul lavoro svolto (bravo, bene,…..)
• Comprendere e rispondere ad inviti ( vieni qui, andiamo,….)
• Ascoltare e memorizzare canzoni, filastrocche, giochi di parole, poesie
Riprodurre la progressione ritmica dei suoni
• Riprodurre canzoni e filastrocche ascoltate da registrazioni
• Riprodurre accenti ed intonazioni
Chiedere e dare informazioni
• Sulla propria identità
• Sull’ambiente della scuola
• Sull’ambiente familiare
• Chiedere una cosa
• Chiedere a qualcuno di fare una cosa
Esprimere aspetti della soggettività
• Esprimere i propri bisogni
• Esprimere gusti e preferenze
• Esprimere condizioni soggettive e fisiche
• Esprimere stati d’animo
• Esprimere accordo o disaccordo
• Esprimere intenzioni
LEGGERE E
COMPRENDERE
DIVERSI TIPI DI
TESTO
Decodificare e leggere
• Possedere la corrispondenza grafema/fonema (inizialmente si presenterà all’alunno
unicamente il carattere stampato maiuscolo)
• Associare la parola all’immagine
• Ordinare in sequenze
• Comprendere il contenuto globale di un racconto
RIELABORARE
TESTI
Completare brevi testi
• Sostituire la parola al disegno
• Trovare la parola mancante o nascosta
• Scrivere semplici parole sotto dettatura
151
INDICATORI
ASCOLTARE E
COMPRENDERE
COMUNICARE
ORALMENTE
LEGGERE E
COMPRENDERE
DIVERSI TIPI DI
TESTO
PRIMO LIVELLO (Quadro comune europeo: Livello di “ sopravvivenza”
A2)
Ascoltare e comprendere micro-messaggi orali relativi ad aspetti concreti della vita
quotidiana
• Comprendere il significato globale di un messaggio con l’aiuto di elementi-chiave e di
facilitazioni
• paralinguistiche
• Comprendere e riconoscere i vocaboli appresi
• Apprendere nuovi vocaboli relativi alla vita scolastica e quotidiana
• Comprendere e riconoscere le frasi interrogative e affermative che prevedono un modello
domanda/risposta chiusa (sì/no)
Riprodurre la progressione ritmica dei suoni
• Riprodurre canzoni e filastrocche ascoltate da registrazioni
• Riprodurre accenti ed intonazioni
Ascoltare e comprendere brevi storie legate al mondo dell’immaginario lette o raccontate
dall’insegnante con il supporto di illustrazioni e drammatizzazioni
• Comprendere il contenuto globale
• Individuare i personaggi, i luoghi, le azioni
• Giocare ad interpretare il ruolo di un personaggio
• Riordinare il racconto in sequenze
• Scegliere la frase più significativa per ciascuna sequenza
Ascoltare e comprendere brevi racconti relativi a d esperienze concrete vissute da altri con il
supporto di immagini e drammatizzazioni
• Cogliere il contenuto globale del fatto
• Individuare le persone coinvolte
• Riordinare in sequenze le immagini
• Simulare un ruolo
Chiedere e dare informazioni
• Sulla propria identità
• Sull’ambiente della scuola
• Sull’ambiente familiare
• Chiedere una cosa
• Chiedere a qualcuno di fare una cosa
Esprimere aspetti della soggettività
• Esprimere i propri bisogni
• Esprimere gusti e preferenze
• Esprimere condizioni soggettive e fisiche
• Esprimere stati d’animo
• Esprimere accordo o disaccordo
• Esprimere intenzioni
• Denominare cose, persone, animali reali e non
Raccontare brevemente fatti ed avvenimenti relativi all’esperienza personale recente
• Raccontare fatti accaduti nel presente
• Raccontare fatti ed episodi accaduti nel passato immediato
• Esprimere emozioni e raccontare fatti anche con l’aiuto del disegno per sopperire al lessico
mancante
• comprendere la successione temporale e la durata degli avvenimenti
Decodificare e leggere
• Possedere la corrispondenza grafema/fonema
• Leggere digrammi e trigrammi
• Rispettare le pause e gli accenti
• Usare toni adatti alla punteggiatura
• Associare la parola all’immagine
• Ordinare in sequenze
• Comprendere il contenuto globale di un racconto
• Rispondere a semplici domande su un testo
• Riconoscere le parole sconosciute
152
PRODURRE E
RIELABORARE
SEMPLICI
TESTI
RICONOSCERE
ED USARE
STRUTTURE
MORFOSINTATTI
CHE E LESSICALI
INDICATORI
ASCOLTARE E
COMPRENDERE
COMUNICARE
ORALMENTE
Completare brevi testi
• Sostituire la parola al disegno
• Trovare la parola mancante o nascosta
• Scrivere semplici parole sotto dettatura
Scrivere e trascrivere
• Riprodurre suoni semplici
• Scrivere parole sconosciute per dettatura
• Scrivere brevi didascalie relative ad immagini conosciute
• Compilare un semplice questionario con i dati personali
Consolidare la competenza ortografica
• Usare i digrammi e trigrammi, distinguere i suoni doppi, usare l’accento, usare l’apostrofo,
usare correttamente le maiuscole
SECONDO LIVELLO (Quadro comune europeo: Livello Intermedio B1-B2)
Ascoltare e comprendere il racconto di un’esperienza
• Comprendere il significato globale, individuando i personaggi, il luogo, il tempo
• Formulare le domande relative alle informazioni mancanti
• Mettere in scena il racconto
Ascoltare e comprendere descrizioni di oggetti, luoghi e persone
• Formulare domande per l’individuazione dell’oggetto descritto
• Sulla base di esercitazioni continue saper individuare gli elementi sintattici e morfologici
costanti nelle descrizioni
Ascoltare e comprendere testi narrativi letti dall’insegnante
• Comprendere il contenuto globale
• Individuare i personaggi, i luoghi, le azioni
• Giocare ad interpretare il ruolo di un personaggio
• Riordinare il racconto in sequenze
• Scegliere la frase più significativa per ciascuna sequenza
Ascoltare e comprendere brevi lezioni relative alle diverse discipline
• Cogliere l’argomento ed il tema
• Comprendere il significato globale
• Comprendere i termini settoriali
• Prendere appunti individuando le parole chiave
• Formulare domande relative ai termini ed ai contenuti non compresi
Chiedere e dare informazioni
• Sulla propria identità
• Sull’ambiente della scuola
• Sull’ambiente familiare
• Sulle qualità più evidenti di persone, oggetti e situazioni
• Sulla posizione e collocazione nello spazio
• Sulla successione e la dimensione del tempo
• Chiedere una cosa
• Chiedere a qualcuno di fare una cosa
• Parlare con una pronuncia accettabile, al fine di essere compresi
Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente per denominare ed indicare
• Denominare cose, persone, animali reali e non
• Costruire compi lessicali con nomi, verbi, aggettivi per associazione
• Usare il lessico appreso nei diversi contesti
Esprimere aspetti della soggettività
• Esprimere i propri bisogni
• Esprimere gusti e preferenze
• Esprimere condizioni soggettive e fisiche
• Esprimere stati d’animo
153
• Esprimere accordo o disaccordo
• Esprimere intenzioni
Raccontare brevemente fatti ed avvenimenti relativi all’esperienza personale recente
• Raccontare fatti accaduti nel presente
• Raccontare fatti ed episodi accaduti nel passato immediato
• Esprimere emozioni e raccontare fatti
• Comprendere la successione temporale e la durata degli avvenimenti
• Presentare le persone coinvolte nei fatti narrati
• Rappresentare graficamente la successione temporale e la durata
Sostenere una breve conversazione in un piccolo gruppo
• Porre domande e rispondere in maniera chiara e concisa
• Usare nei contesti reali di comunicazione le strutture ed i modelli linguistici appresi in
dialoghi guidati
• Tenere conto della comunicazione degli altri interlocutori
•
Differenziare la comunicazione con i pari e con gli adulti (registro formale ed informale)
LEGGERE E
COMPRENDERE
DIVERSI TIPI DI
TESTO
PRODURRE E
RIELABORARE
SEMPLICI
TESTI
Consolidare la capacità di lettura
• Leggere correttamente
• Rispettare le pause e gli accenti
• Usare toni adatti alla punteggiatura
Leggere e comprendere testi di vario genere (narrativo, informativo, regolativo)
• Utilizzare il dizionario
• Desumere dal testo il significato di parole sconosciute
• Rispondere a domande di tipo aperto (risposte multiple) e chiuso (sì, no)
• Riferire il contenuto di un testo riassumendolo
Leggere e comprendere testi relativi alle varie discipline (leggere per studiare)
• Cogliere l’argomento ed il tema
• Identificare parole e/o frasi non comprese
• Individuare parole chiave
• Trattare il testo (sottolineature, parentesi, segni convenzionali, ecc..) per evidenziare le
informazioni principali
• Collegare le varie informazioni individuando i nessi casuali, temporali e logici
• Rispondere a domande di verifica
• Individuare uno schema funzionale alla memorizzazione
Scrivere e trascrivere
• Scrivere parole sconosciute per dettatura ed autodettatura
• Scrivere brevi didascalie relative ad immagini conosciute
• Compilare un semplice questionario con i dati personali
• Descrivere persone, luoghi, avvenimenti accaduti nel presente e nel passato
• Scrivere un diario quotidiano con una o più frasi significative
• Identificare gli errori ortografici ed autocorreggersi
• Scrivere una lettera ad un destinatario reale
• Completare un testo privo di finale
• Riordinare le parti di un testo in ordine logico e cronologico
• Modificare un testo ( cambiare i protagonisti, la dimensione spazio-temporale, ecc…)
• Saper sintetizzare un testo: attribuire un titolo, identificare le informazioni principali,
estrarre la morale o il messaggio “nascosto”.
154
CURRICOLO DEI NUCLEI TEMATICI IN CONTINUITÀ
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARA
DI I° GRADO
Il nostro Istituto attua percorsi su nuclei tematici che vengono sviluppati a partire dalla Scuola dell’Infanzia e proseguono
negli altri due ordini di scuola, con il coinvolgimento delle Agenzie educative territoriali. Il Collegio dei Docenti ha
deliberato la realizzazione dei seguenti nuclei tematici verticali: “Sicurezza”, “Convivenza
civile”, “Salute e
Benessere psico-fisico”, “Ambiente”.
NUCLEI
TEMATICI
SICUREZZA
Scuola
dell’Infanzia
Pericoli nella sezione e nel
giardino della scuola
Pericoli
scolastici.
Prove di evacuazione
Pericoli durante
didattiche.
Io e gli altri: la famiglia, la
scuola e il gruppo (comunità
di vita)
CIVILE
Importanza
dell’igiene
personale: la pulizia delle
mani; la cura di sé.
“Cosa mangio?...”:
importanza di una sana e
corretta alimentazione.
“Mi guardo intorno e scopro
che…” : vivo rispettando
l’ambiente.
AMBIENTE
negli
Scuola secondaria di
primo grado
ambienti
le
uscite
Pericoli di Internet
Corso di Primo Soccorso in
collaborazione con l’Assistenza
Pubblica
Prove di evacuazione.
Pericoli durante una prova di
evacuazione
La comunità scolastica e le
sue regole.
Educazione alla legalità
L’accoglienza
Io e il paese in cui vivo
I principi fondamentali della
Costituzione
italiana;
l’ordinamento
della
Repubblica italiana, i segni
della sua unità e indivisibilità.
CONVIVENZA
SALUTE E
BENESSERE
PSICO-FISICO
Scuola Primaria
I principi fondamentali della
Dichiarazione dei Diritti del
Fanciullo e della Convenzione
Internazionale
dei
Diritti
dell’Infanzia.
L’igiene personale (la cura di
sé).
Laboratori di approfondimento di
Storia
del
Novecento
in
collaborazione
con
le
Associazioni del territorio
Incontri in collaborazione con
Enti e Associazioni di
volontariato del territorio (AIDO)
Educazione all’affettività
Educazione Alimentare
Importanza di una sana e
corretta alimentazione.
Conoscere e
proprio corpo.
rispettare
Prevenzione delle dipendenze
il
L’ecosistema e le energie
alternative.
Percorsi di approfondimento
(Geografia-Scienze)
La raccolta differenziata.
Uscite didattiche sul territorio
L'acqua e l’aria come beni
preziosi.
Il rispetto dei beni culturali
155
LA VALUTAZIONE
La valutazione nella scuola riguarda due livelli: la valutazione degli alunni e la valutazione del servizio
scolastico.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione è un insieme di operazioni relative al processo di insegnamento-apprendimento.
Essa permette:
- ai docenti di conoscere come procede il percorso formativo e di adeguare gli interventi didatticoeducativi
- agli alunni di avere continue conferme dei propri comportamenti socio-affettivi, ma anche di conoscere
le eventuali difficoltà e quanto necessario per superarle.
Prima di esprimere una valutazione globale i docenti raccolgono elementi il più possibile oggettivi per
confrontare quello che l’alunno sapeva fare all’inizio di un percorso con quello che sa fare al termine: tale
raccolta viene detta misurazione.
Perché si
misura
Misurare significa
quantificare
rispetto alla situazione di partenza i
livelli raggiunti riguardo a
partecipazione
impegno
abilità e competenze
conoscenze
metodo di studio
comportamento e socializzazione
Con quali
strumenti
Quando
per adeguare la
programmazione alle necessità
degli alunni
per attuare interventi adeguati
per favorire l’autovalutazione
da parte degli alunni a scopo
certificativo
prove oggettive (test a risposta multipla, V/F,
completamento, sostituzione, relazione..)
interrogazioni e discussioni guidate
prove strutturate e non, funzionali ai diversi
linguaggi (relazioni, produzioni di testi di
vario
tipo,
prove
grafico-pittoriche,
schematizzazioni…)
osservazioni sistematiche e non su
partecipazione e socializzazione
In che modo si
comunicano i
risultati
all’inizio dell’anno (prove
d’ingresso)
durante e al termine delle unità di
lavoro
a fine quadrimestre
A chi
agli alunni per renderli consapevoli del livello
raggiunto nel processo formativo
ai genitori perché aiutino i bambini a trovare le
proprie strategie, in un rapporto di fattiva
collaborazione con gli insegnanti
ai docenti per programmare l’attività didattica in
modo flessibile
156
punteggi
giudizi analitici e sintetici su prove scritte e
orali
colloqui individuali con i genitori
comunicazioni scritte tramite diario, libretto,
registro
elettronico,
documento
di
valutazione quadrimestrale ed intermedia;
profilo finale
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella Scuola dell’Infanzia valutare significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per
individuare i processi da promuovere al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo.
La valutazione è un processo indispensabile per riflettere sul contesto e sull’azione educativa, in una prospettiva
di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di
apprendimento dei bambini.
La verifica delle conoscenze e delle abilità avviene tramite l’osservazione sistematica dei bambini in situazione
di gioco libero, guidato e nelle attività programmate; nelle conversazioni (individuali e di gruppo); con l’uso di
materiale strutturato e non, e attraverso le rappresentazioni grafiche svolte di volta in volta.
•
Documento di passaggio alla scuola Primaria
Al termine della Scuola dell’Infanzia, per gli alunni che passano dalla Scuola dell’Infanzia alla prima classe
della Scuola Primaria viene compilato un “Fascicolo Personale” che costituisce il documento di valutazione.
Il Fascicolo è costituito da due sezioni:
c) la prima sezione è da compilarsi a cura delle docenti della Scuola dell’Infanzia
d) la seconda sezione è da compilarsi a cura del bambino o della bambina.
La prima sezione è costituita da una “griglia” con indicatori di sviluppo sintetici e finalizzati a comunicare la
presenza/assenza dell’elemento qualificante in osservazione.
Gli Indicatori sono in riferimento a:
f)
a)
b)
c)
Conquista dell’autonomia, nella prospettiva:
Socio-ambientale
Come scoperta e capacità di scelta
Come rispetto di sé, degli altri, delle opinioni altrui
g)
a)
b)
c)
Maturazione dell’identità, dal punto di vista:
Corporeo
Intellettivo
Relazionale
h)
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Sviluppo delle competenze, intese come:
Abilità sensoriali
Percettive
Motorie
Linguistiche
Espressive
Intellettuali
Gli indicatori presenti in ciascuna area di sviluppo (con tre possibilità di risposta: si, no, poco), si riferiscono
alle finalità della Scuola dell’Infanzia presenti sia negli “Orientamenti 91” che nelle Indicazioni per il Curricolo.
Nella Griglia sono altresì presenti ampi spazi “liberi”, per dare la possibilità alle docenti della Scuola
dell’Infanzia di specificare ulteriori ed eventuali informazioni e osservazioni sul percorso formativo
dell’alunno/a.
La seconda sezione del documento è costituita da quattro pagine denominate “Allegati al Fascicolo personale”
da compilarsi a cura del bambino o della bambina.
Nella prima pagina il/la bambino/a dovrà fare un disegno libero; nella seconda, intitolata ”Questo/a sono io”,
dovrà disegnare il proprio schema corporeo e scrivere il proprio nome; nella terza pagina dovrà ordinare
secondo corrette sequenze temporali quattro immagini e numerarle; nella quarta pagina dovrà ordinare nella
giusta sequenza temporale altre quattro immagini, rispettando un ordine logico con l’uso di sistemi simbolici
157
I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La valutazione, nelle sue diverse fasi e modalità, consente il riesame critico del progetto educativo-didattico
nonché l’accertamento della validità e dell’efficacia delle strategie messe in atto dalla Scuola per il
conseguimento degli obiettivi prefissati.
Essa si articola in:
Valutazione diagnostica iniziale, finalizzata ad individuare punti di forza e aspetti problematici nel
livello di preparazione degli alunni prima della elaborazione della programmazione annuale del
percorso di insegnamento. Prevede l’osservazione sistematica e la somministrazione di prove
d’ingresso.
Valutazione formativa in itinere, finalizzata a fornire informazioni sul processo di apprendimento
degli alunni, così da attivare in tempo reale eventuali correzioni nel percorso programmato e interventi
individualizzati.
Valutazione sommativa finale, mirata a fare il bilancio dei risultati conseguiti al termine dell’attività
didattica. La valutazione finale tiene conto anche dei seguenti elementi:
Livelli di partenza
Progressi compiuti
Impegno, interessi dimostrati, attitudini evidenziate.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione scaturisce da un insieme di prove e di verifiche di diverso tipo. Gli strumenti valutativi utilizzati
sono:
c) Prove oggettive, a stimolo e risposta chiusa (del tipo v/f, a scelta multipla, completamenti e
corrispondenze). Sono le uniche prove che consentono un apprezzamento di tipo oggettivo sulla base di
criteri definiti preventivamente stabiliti.
d) Prove semi-strutturate, a stimolo chiuso e risposta aperta (domande strutturate, colloquio libero,
riflessione parlata).
e) Prove non strutturate, a stimolo e risposta aperta (colloqui, temi, lettere, articoli, conversazioni e
discussioni).
La scelta del tipo di prova è di competenza del singolo docente.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DELLE DISCIPLINE
La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età
evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a
promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, ad eccezione di situazioni particolarmente gravi e
debitamente motivate. Inoltre, per situazioni eccezionali particolarmente gravi e debitamente motivate, per le
sole classi quinte, viene introdotto il quattro.
Il Collegio dei Docenti delibera i seguenti criteri per la valutazione finale che, a seguito della legge n. 169/2008,
viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici nelle singole discipline, e mediante l’attribuzione di un
giudizio nel comportamento.
158
Voto
10
Voto
9
Voto
8
Voto
7
Voto
6
Voto
5
Voto
10
Voto
9
Voto
8
Voto
7
Voto
6
Voto
5
CLASSI PRIME E SECONDE
Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di
contenuti e di abilità. Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata.
Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e articolata.
Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in
situazioni via via più complesse, esposizione chiara e precisa.
Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di
rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA. Abilità solide di lettura e scrittura,
capacità di comprensione e di analisi di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle
nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e
abbastanza precisa.
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Abilità essenziali di lettura e scrittura,
capacità di comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente
ordinata seppur guidata.
Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza parziale dei
minimi contenuti disciplinari, abilità di base ancora incerte.
CLASSI TERZE – QUARTE - QUINTE
Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di
contenuti e di abilità. Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza
errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione
sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa,
ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed
originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.
Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze. Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di
lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e
autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben
articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali.
Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze. Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura,
capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in
situazioni via via più complesse, esposizione chiara precisa e articolata, capacità di sintesi
appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili.
Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di
rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA. Conoscenza corretta dei nuclei
fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di
analisi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in
situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni
spunti critici.
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza accettabile dei contenuti
disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e
note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.
Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza parziale dei
minimi contenuti disciplinari, abilità di lettura e scrittura ancora incerte, capacità di comprensione
scarsa e di analisi inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori,
esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale.
159
Voto
4
CLASSI QUINTE
Corrisponde ad un NON raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza frammentaria e
lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità di scrittura e di lettura da recuperare,
capacità di comprensione scarsa e di analisi inesistente, applicazione delle nozioni matematiche
scorretta e con gravi errori, esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà
lessicale.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di
formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di
convivenza civile in una comunità.
La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri:
• Rapporti con l’altro
• Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici
• Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente
• Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche
• Rispetto delle regole di convivenza
Il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti giudizi analitici relativi al comportamento:
RESPONSABILE
CORRETTO
ADEGUATO
DA MIGLIORARE
SCORRETTO
CORRISPONDENZA TRA GIUDIZI E COMPORTAMENTO
Relazione
con i
compagni
Relazione
con l’adulto
Autocontrollo
Rispetto delle
cose proprie,
altrui e
dell’ambiente
Rispetto
delle regole
Affidabilità
RESPONSABILE
Stabilisce
sempre
relazioni
positive con
i compagni
Rispetta le
regole della
scuola in ogni
situazione
Porta a
termine
puntualmente
gli impegni
Spesso
stabilisce
relazioni
positive con
i compagni
Ha cura dei beni
personali ed
altrui
E’ quasi
sempre
rispettoso
delle regole
della scuola
Porta a
termine gli
impegni
ADEGUATO
Cerca di
stabilire
relazioni
positive con
i compagni
Di solito ha cura
dei beni
personali ed
altrui
Solitamente
cerca di
rispettare le
regole della
scuola
Porta a
termine gli
impegni quasi
sempre
DA
MIGLIORARE
Spesso si
relaziona con
i compagni
in modo
inadeguato
Si relaziona
in modo
inadeguato
con i
compagni
Sa sempre
comportarsi in
modo corretto in
classe, durante
l’intervallo, la
mensa, ecc.
Quasi sempre sa
comportarsi in
modo corretto in
classe, durante
l’intervallo, in
mensa, ecc.
Solitamente si
comporta in
modo corretto in
classe, durante
l’intervallo, in
mensa, ecc.
Fatica a
comportarsi in
modo corretto
nell’ambiente
scolastico
Si comporta
sempre in modo
scorretto nei
diversi contesti
scolastici.
Ha sempre cura
dei beni
personali e altrui
CORRETTO
Manifesta
sempre
rispetto e
fiducia nei
confronti
dell’adulto
Manifesta
fiducia e
rispetto nei
confronti
dell’adulto
Ha cura dei beni
personali ed
altrui solo se
sollecitato
Ha difficoltà
nel rispettare
le regole della
scuola
Raramente
porta a
termine gli
impegni
Quasi mai ha
cura dei beni
personali ed
altrui
Raramente
rispetta le
regole della
scuola
Quasi mai
porta a
termine gli
impegni
scolastici
SCORRETTO
Quasi sempre
riesce a
stabilire una
relazione
positiva con
l’adulto
Fatica a
stabilire una
relazione
positiva con
l’adulto
Presenta gravi
difficoltà a
stabilire
relazioni
positivi con
l’adulto
160
I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC
I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica vengono trascritti su una speciale nota da consegnare
unitamente alla scheda di valutazione, così come previsto dalla normativa vigente. I giudizi sono:
1. Non Sufficiente
2. Sufficiente
3. Buono
4. Distinto
5. Ottimo
I GIUDIZI RELATIVI ALLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e che scelgono di avvalersi delle
Attività Alternative, è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. I giudizi sono:
1. Non Sufficiente
2. Sufficiente
3. Buono
4. Distinto
5. Ottimo
Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione.
CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Nella Scuola Primaria la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione.
L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline o comunque nella maggior parte delle
discipline una votazione di insufficienza piena, unita ad una valutazione negativa sul comportamento e/o sul
processo di maturazione.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre e ha anche valore
certificativo rispetto ai traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno. La valutazione finale
quadrimestrale viene registrata sul Documento di valutazione, predisposto dalla Scuola, composto da tre parti:
una con i dati anagrafici dell’alunno, una con i voti numerici riportati in lettere relativi alle singole discipline e
con il giudizio relativo al comportamento, ed un’ultima parte con il giudizio globale. Il Documento di
valutazione è visibile e scaricabile da parte delle famiglie attraverso il registro elettronico e viene illustrato alle
famiglie in appositi incontri individuali alla fine di ogni quadrimestre.
161
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NON ITALOFONI
Le carenti competenze linguistiche di base o l'inadeguata padronanza dell'italiano come lingua di studio, hanno
un peso determinante nel successo scolastico di un allievo non italofono.
I principi generali in materia di valutazione e le norme che regolano tale delicato momento della vita scolastica
sono contenuti nel Regolamento sulla Valutazione del 2009. Esso prevede espressamente che “i minori con
cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi
dell’art. 45 del D.P.R. del 31 agosto del 1999, n°394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i
cittadini italiani ” (paragrafo n°9 dell’art. 1 del D.P.R. del 22 giugno 2009, n°122).
Al comma 4 dell’art. 45, il DPR 394 recita: ”Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di
competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d’insegnamento”.
Il Collegio dei docenti, pertanto, ha deliberato quanto segue:
1. La stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP), come indicato dalle INDICAZIONI
MINISTERIALI in tema di inserimento scolastico degli alunni stranieri, per gli studenti neo arrivati
(inseriti nel percorso scolastico da meno di due anni) e per quegli alunni per i quali si ritiene necessaria
una “personalizzazione” del lavoro, al fine del raggiungimento degli obiettivi minimi. Tale documento
servirà da riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno, che sarà tanto più “individualizzata”
quanto più sarà recente il suo inserimento in Italia.
2. La Valutazione in corso d’anno: sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della
data d’arrivo e di eventuali informazioni raccolte nel PDP, vengono espressi enunciati di questo tipo:
a) “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di
alfabetizzazione in lingua italiana ”
b) “La valutazione espressa si riferisce al PDP in quanto l’alunno si trova nella fase di
alfabetizzazione della lingua italiana ”
c) “L’alunno ha/non ha
raggiunto obiettivi minimi riferiti ad una programmazione
individualizzata”.
Enunciati del primo tipo sono formulati quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della
stesura dei documenti di valutazione oppure quando la sua conoscenza linguistica non gli consente di
affrontare lo studio di certe discipline.
Gli enunciati b) e c) sono utilizzati quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche
previste per i diversi ambiti disciplinari ed è stata operata una riduzione del curricolo.
3. La Valutazione finale: nel secondo quadrimestre la valutazione deve essere espressa in quanto è la base
per il passaggio o meno alla classe successiva. Non si potrà quindi utilizzare l’enunciato a), ma
rimangono accettabili le formulazioni di cui ai punti b) – c).
I risultati conseguiti dagli alunni stranieri che fruiscono di interventi di educazione linguistica quali i corsi di
alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Italiano L2), concorrono alla valutazione formativa e ne completano
il profilo di apprendimento fino al momento in cui lo sviluppo linguistico e l'integrazione sociale raggiungano
livelli tali da consentire per questi studenti di entrare nel sistema valutativo comune
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine della Scuola Primaria i Docenti della classe certificano i livelli di competenza conseguiti. La
Certificazione descrive ciò che l’alunno ha dimostrato di sapere e saper fare al termine della Scuola Primaria e
viene registrata su un documento predisposto autonomamente dalla Scuola.
Il Collegio dei Docenti ha definito i seguenti livelli di competenza:
1° livello - 2° livello - 3° livello
corrispondenti ai diversi indicatori relativi alle seguenti competenze:
• Imparare ad imparare
• Progettare
• Comunicare
• Collaborare e partecipare
• Agire in modo autonomo e responsabile
• Risolvere problemi
• Individuare collegamenti e relazioni
• Acquisire e interpretare l’informazione
•
162
I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale dell’azione educativa svolta dalla Scuola ed è una parte
essenziale della programmazione didattico-educativa. Può essere definita come il confronto tra gli obiettivi
prefissati ed i risultati conseguiti.
Il processo di valutazione consta di tre momenti:
1. La valutazione diagnostica o iniziale serve ad individuare il livello di partenza degli alunni e
ad accertare il possesso dei prerequisiti. Viene effettuata con l’osservazione sistematica e/o
attraverso la somministrazione di eventuali prove di ingresso. In caso di somministrazione delle
prove d’ingresso, le stesse e gli obiettivi vengono concordati dai docenti delle singole discipline;
la valutazione delle singole prove può essere numerica, in termini frazionari o sotto forma di
giudizio, a seconda della tipologia di prova.
2. La valutazione formativa o in itinere: E’ finalizzata a cogliere informazioni analitiche e
continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e
fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre
interventi di rinforzo-recupero. La valutazione formativa si esprime in voti numerici e tiene
conto dei seguenti criteri:
Voto
10
Voto
9
Voto
8
Voto
7
Voto
6
Voto
5
Voto
4
Voto
<4
Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di
contenuti e di abilità nel trasferirli e rielaborarli AUTONOMAMENTE in un’ottica
interdisciplinare.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una COMPLETA e PERSONALE
conoscenza degli argomenti, di aver acquisito PIENAMENTE le competenze previste e di saper
fare un uso SEMPRE CORRETTO dei linguaggi specifici, manifestando una sicura padronanza
degli strumenti.
Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza COMPLETA degli
argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di usare in modo CORRETTO i linguaggi
specifici e gli strumenti.
Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di
rielaborazione delle conoscenze.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una BUONA conoscenza degli
argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, e di saper usare in modo GENERALMENTE
CORRETTO i linguaggi specifici e gli strumenti.
Corrisponde ad un COMPLESSIVO raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di
rielaborazione delle conoscenze ABBASTANZA AUTONOMA.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una DISCRETA conoscenza degli
argomenti, di aver acquisito le competenze FONDAMENTALI richieste, manifestando
INCERTEZZE nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza degli argomenti
POCO APPROFONDITA,
di aver acquisito le competenze MINIME richieste, con
INCERTEZZE nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti.
Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere LIMITATE o NON ADEGUATE
conoscenze, di NON aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà nell’uso dei linguaggi
specifici e degli strumenti.
Corrisponde al NON raggiungimento degli obiettivi MINIMI.
Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere FRAMMENTARIE E/O NON
ADEGUATE conoscenze, LIMITATO uso dei linguaggi specifici e degli strumenti e di NON aver
acquisito le competenze richieste, nonostante gli interventi individualizzati.
Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere conoscenze NON ADEGUATE E CON
GRAVI LACUNE DI BASE.
163
3. La valutazione sommativa o complessiva o finale: Consente un giudizio sulle conoscenze e
abilità acquisite dallo studente, nelle singole discipline. Tiene conto, inoltre, anche dei seguenti
elementi:
Livelli di partenza
Progressi compiuti
Impegno, interessi dimostrati, attitudini evidenziate.
Il Collegio dei Docenti delibera i seguenti criteri per la valutazione finale delle discipline e del comportamento
degli alunni che, a seguito della Legge n. 169/2008, viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici
espressi in decimi e riportati in lettere sui documenti.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DELLE DISCIPLINE
Voto
10
Voto
9
Voto
8
Voto
7
Voto
6
Voto
5
Voto
4
Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi. Padronanza piena che l’alunno manifesta in
autonomia anche in situazioni nuove e diversificate.
Completo raggiungimento di tutti gli obiettivi. Competenza piena che l’alunno manifesta
autonomamente.
Buon raggiungimento degli obiettivi. Competenza sicura che l’alunno manifesta
autonomamente.
Complessivo raggiungimento di tutti gli obiettivi. Competenza sicura che l’alunno manifesta
solo in situazioni guidate.
Sufficiente raggiungimento degli obiettivi minimi. Competenza minima.
Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi. Conoscenze e abilità minime limitate o
frammentarie.
Non raggiungimento degli obiettivi minimi. Conoscenze molto frammentarie e non adeguate.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di
formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di
convivenza civile in una comunità.
Il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento
dell’alunno durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi.
La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri:
Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche
Rispetto di sé, degli altri e delle cose
Rispetto dei propri doveri
Riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri
Collaborazione nei confronti degli insegnanti e dei compagni
Esecuzione dei compiti e rispetto degli impegni scolastici
164
Nella Scuola Secondaria, la normativa vigente (D.L. n. 137/08 convertito in Legge n. 169/08), stabilisce che:
o La valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio Classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
o La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in
decimi.
CORRISPONDENZA TRA VOTI E COMPORTAMENTO
VOTI E SANZIONI
DESCRITTORI
Comportamento
ineccepibile.
10
- Interesse costante e curioso; partecipazione attiva alle lezioni.
- Regolare e serio svolgimento dei compiti.
- Interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe con consapevole
accettazione di sé e degli altri.
- Scrupoloso rispetto delle regole e delle norme di sicurezza.
- Comportamento corretto ed educato.
9
- Interesse e attiva partecipazione alle lezioni.
Richiami verbali
- Costante adempimento dei lavori scolastici.
occasionali
- Ottima socializzazione e collaborazione nel gruppo classe con consapevole
accettazione di sé e degli altri.
- Scrupoloso rispetto delle regole e delle norme di sicurezza.
- Comportamento abbastanza corretto.
8
Richiami
verbali
o - Attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
- Regolare svolgimento dei compiti assegnati.
avvertimenti scritti
- Buona socializzazione e partecipazione al funzionamento del gruppo classe,
con discreta accettazione di sé e degli altri.
- Osservanza delle regole e delle norme di sicurezza.
- Comportamento non sempre corretto.
7
- Limitata attenzione e saltuaria partecipazione alle attività scolastiche.
Avvertimenti scritti e/o
- Svolgimento non sempre accurato dei compiti assegnati.
ammonizione scritta
con lettera alla famiglia - Difficoltà di socializzazione e partecipazione non sempre adeguata al
funzionamento del gruppo classe.
- Difficoltà nel rispettare le regole e le norme di sicurezza.
- Comportamento irrispettoso.
6
Inosservanza art. 2 - Disinteresse e saltuaria partecipazione alle attività scolastiche.
comma 2 e 3 del - Frequente disturbo delle lezioni.
regolamento
degli - Discontinuità e superficialità nello svolgimento dei compiti assegnati.
studenti
e
delle - Inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno
della classe.
studentesse
- Episodi di inosservanza delle regole e delle norme di sicurezza.
- Comportamento irrispettoso e scorretto.
5
Allontanamento dalle - Disinteresse e mancanza di partecipazione alle attività scolastiche.
lezioni per un periodo - Assiduo disturbo delle lezioni.
- Inadempimento dei compiti assegnati.
superiore a 5 giorni
- Rapporti problematici e comportamenti scorretti all’interno del gruppo
classe.
- Episodi frequenti di inosservanza delle regole e delle norme di sicurezza.
165
I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC
I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica vengono trascritti su una speciale nota da consegnare
unitamente al Documento di valutazione, così come previsto dalla normativa vigente. Tali giudizi non rientrano
nella media complessiva della valutazione. I giudizi sono:
• Non Sufficiente
• Sufficiente
• Buono
• Distinto
• Ottimo
I GIUDIZI RELATIVI ALLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE
Per gli alunni che si avvalgono delle attività didattiche e formative è prevista la valutazione al termine di ogni
quadrimestre. I giudizi sono:
• Non Sufficiente
• Sufficiente
• Buono
• Distinto
• Ottimo
Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre e ha anche valore
certificativo rispetto ai traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno.
La valutazione finale quadrimestrale viene registrata sul Documento di Valutazione visibile e scaricabile da
parte delle famiglie attraverso il registro elettronico. Il Documento viene illustrato dal Coordinatore di classe
alle famiglie in appositi incontri individuali alla fine di ogni quadrimestre.
Nel corso del 2° quadrimestre, inoltre, le famiglie sono informate sull’andamento didattico-disciplinare dei
propri figli mediante una scheda di valutazione intermedia predisposta dalla Scuola.
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NON ITALOFONI
Le carenti competenze linguistiche di base o l'inadeguata padronanza dell'italiano come lingua di studio, hanno
un peso determinante nel successo scolastico di un allievo non italofono.
I principi generali in materia di valutazione e le norme che regolano tale delicato momento della vita scolastica
sono contenuti nel Regolamento sulla Valutazione del 2009. Esso prevede espressamente che “ i minori con
cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi
dell’art. 45 del D.P.R. del 31 agosto del 1999, n°394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i
cittadini italiani ” (paragrafo n°9 dell’art. 1 del D.P.R. del 22 giugno 2009, n°122).
Al comma 4 dell’art. 45 il DPR 394 recita: ”Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di
competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d’insegnamento”.
Il Collegio dei docenti, pertanto, ha deliberato:
1. La stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP), come indicato dalle INDICAZIONI
MINISTERIALI in tema di inserimento scolastico degli alunni stranieri, per gli studenti neoarrivati (inseriti nel
percorso scolastico da meno di due anni) e per quegli alunni per i quali si ritiene necessaria una
“personalizzazione” del lavoro, al fine del raggiungimento degli obiettivi minimi. Tale documento servirà da
riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno, che sarà tanto più “individualizzata” quanto più sarà
recente il suo inserimento in Italia.
166
2. La Valutazione in corso d’anno: sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della
data d’arrivo e di eventuali informazioni raccolte nel PDP, vengono espressi enunciati di questo tipo:
a) “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in
lingua italiana ”
b) “La valutazione espressa si riferisce al PDP in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione
della lingua italiana ”
c) “L’alunno ha/non ha raggiunto obiettivi minimi riferiti ad una programmazione individualizzata”.
Enunciati del primo tipo sono formulati quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della stesura
dei documenti di valutazione oppure quando la sua conoscenza linguistica non gli consente di affrontare lo
studio di certe discipline.
Gli enunciati b) e c) sono utilizzati quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i
diversi ambiti disciplinari ed è stata operata una riduzione del curricolo.
3. La Valutazione finale: nel secondo quadrimestre la valutazione deve essere espressa in quanto è la base per il
passaggio o meno alla classe successiva. Non si potrà quindi utilizzare l’enunciato a), ma rimangono accettabili
le formulazioni di cui ai punti b) – c).
I risultati conseguiti dagli alunni stranieri che fruiscono di interventi di educazione linguistica quali i corsi di
alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Italiano L2), concorrono alla valutazione formativa e ne completano
il profilo di apprendimento fino al momento in cui lo sviluppo linguistico e l'integrazione sociale raggiungano
livelli tali da consentire per questi studenti di entrare nel sistema valutativo comune.
Esame di Stato per alunni stranieri
Relativamente alle prove dell’Esame di Stato per gli alunni stranieri destinatari di percorsi di apprendimento
individualizzati, il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti criteri:
• indicare criteri di valutazione delle prove, coerenti con gli obiettivi fissati nelle programmazioni
individualizzate;
• somministrare prove ad incremento progressivo di difficoltà;
• condurre il colloquio d'esame tenendo conto del percorso svolto nelle attività di alfabetizzazione e di
facilitazione linguistica e culturale e in ogni altra attività integrativa del curricolo.
Sulla base di quanto previsto dall'O. M. n° 90 del 21/05/2001, la cui validità è stata ribadita dalla O.M. n° 56 del
23/05/2002,
i
Consigli
di
Classe
prendono
in
considerazione
i
seguenti
aspetti:
a) il giudizio finale tiene conto dei giudizi analitici per disciplina e delle valutazioni espresse nel corso
dell'anno sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità e attitudini dimostrate (art. 9, 3).
b) I Consigli di Classe sono tenuti a considerare l'indispensabile coerenza tra l'itinerario didattico percorso e lo
sbocco finale nell'esame di Stato (art. 11, 1).
167
CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O
ALL’ESAME DI STATO
Sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto almeno gli obiettivi
didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di
un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione
assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel
comportamento. L’ammissione alla classe successiva è subordinata alla discussione nei singoli Consigli di
Classe nei casi in cui non sia stata raggiunta la sufficienza in tutte le discipline. Qualora l’ammissione avvenga
per voto di Consiglio, viene data comunicazione alle famiglie, tramite specifica NOTA allegata al Documento
di valutazione, delle materie nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine dell’esame di licenza della Scuola Secondaria di 1° Grado si certificano i livelli di competenza
conseguiti nelle diverse discipline. La CERTIFICAZIONE viene registrata su un documento elaborato dalla
Scuola.
Il Collegio ha definito i seguenti livelli di competenza:
PARZIALE – BASE – INTERMEDIO – AVANZATO.
A tali livelli corrispondono i seguenti voti:
SEX – SETTE – OTTO/NOVE – DIECI.
CORRISPONDENZA TRA LIVELLO RAGGIUNTO E VOTAZIONE ESPRESSA IN DECIMI
LIVELLO
PARZIALE
BASE
INTERMEDIO
AVANZATO
VOTO IN DECIMI
SEX
SETTE
OTTO/NOVE
DIECI
168
L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Il presente Piano è il risultato di correzioni, integrazioni e aggiustamenti progressivi derivanti dalle diverse
azioni di monitoraggio realizzate dalla scuola in modo autonomo. In particolare, nel corso degli anni il POF è
stato via via aggiornato ed integrato mediante apposite “consultazioni” che hanno coinvolto
•
Il Collegio dei Docenti
•
Il Consiglio d’Istituto
•
I Consigli di Classe, di Interclasse o di Intersezione dei singoli plessi
•
Le commissioni di lavoro dei docenti
•
Le famiglie
Negli ultimi due anni è stato avviato un processo di valutazione che si attua attraverso diverse tappe. Le
istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono state chiamate a sviluppare un'attività di analisi e di valutazione
interna partendo da dati e informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV). Il
RAV è un documento da elaborare esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria istituita
appositamente dal MIUR. A partire da questo anno scolastico, in coerenza con quanto previsto nel RAV, tutte le
scuole pianificano e avviano le azioni di miglioramento, avvalendosi eventualmente del supporto dell’INDIRE o
di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).
Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad
un’eventuale verifica degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016. Nel terzo anno di messa a regime del
procedimento di valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di
miglioramento, le scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo
rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase
del procedimento.
L’ Istituto Comprensivo di Langhirano ha già attuato le prime fasi di autovalutazione. E’ stato completato il
documento del RAV da parte del Nucleo di Autovalutazione che ha individuato i traguardi e le priorità che il
nostro Istituto dovrà raggiungere nel prossimo triennio e i processi da realizzare in quest’anno scolastico,
secondo la normativa vigente. Tali priorità e traguardi sono stati condivisi anche dal Collegio dei Docenti
all’inizio del nuovo anno scolastico. E’ stato, inoltre, predisposto il Piano di Miglioramento.
Nell’ ambito dei processi di valutazione ed autovalutazione il nostro Istituto ha affidato l’incarico a due docenti
di analizzare i dati relativi alle Prove Nazionali. I lavori delle due Referenti vengono condivisi dal Collegio dei
Docenti che tiene conto delle rilevazioni fornite dall’analisi dei dati per mettere in atto buone pratiche didattiche
volte alla correzione o al miglioramento dei processi di insegnamento-apprendimento”. La Scuola ha
predisposto il Rapporto di Autovalutazione (RAV) pubblicato su “Scuole in chiaro”.
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
L’aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio
scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione
e l’innovazione didattica, e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia
operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Per l’anno scolastico 2015-2016 sono in atto le seguenti attività di formazione/aggiornamento:
Formazione/Informazione Sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/’08 ex 626/’94 (obbligatoria per tutto il
personale).
Piano di Formazione Lingua Inglese per i docenti della Scuola Primaria
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA-BES)
L’IRC nella scuola come strumento di interpretazione della storia e delle varie culture
Formazione docenti neo immessi in ruolo
Il metodo analogico di Camillo Bortolato
Piano di formazione docenti per l’insegnamento di Italiano L2 per gli alunni stranieri
Formazione sull’uso dei tablet nella Cl@sse 2.0
Screening per l’individuazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento (Scuola Infanzia e
Primaria)
Piano di formazione relativo al progetto “It’s coding time”
Paesaggi di prevenzione con l’AUSL: Educazione alimentare
Langhirano, 29 Ottobre 2015
Il Collegio dei Docenti
169
DOCUMENTO APPROVATO NEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 29 OTTOBRE 2015
E NEL CONSIGLIO D’ISTITUTO DEL 26 NOVEMBRE 2015
Referente POF Scuola Primaria:
Attanasio Mariarosaria
Referente POF Scuola Secondaria di I° Grado:
Ferretti Maria Stella
Referenti POF Scuola dell’Infanzia:
Cerioli Elisabetta
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