HALLOWEEN COLDIRETTI E ZUCCA MANIA DA PADELLA AD

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HALLOWEEN COLDIRETTI E ZUCCA MANIA DA PADELLA AD
rassegna stampa quotidiani
1° novembre 2015
coldiretti
❚ coldiretti news Halloween, Coldiretti, è zucca mania, da padella a intaglio;
Expo, Coldiretti Ixè, tutti i numeri del successo italiano; Expo, Coldiretti, sei
mesi di record, da pizza a baguette; Expo, Coldiretti, ai poveri l’ultimo pacco
“Doc” da 1000 kg
❚ news coldiretti piemonte Coldiretti Piemonte: crisi della zootecnia da
latte e da carne penalizza i produttori e i consumatori
agricoltura
❚ italia oggi Acquista tutto ciò che è invenduto
❚ la stampa Il governo agli industriali “Frenate la battaglia sul prezzo del
latte”
❚ la stampa In Piemonte si tratta per singolo caseificio
❚ il sole 24ore Expo 2015: la sfida del dopo
❚ avvenire Macchine agricole, motori a singhiozzo. Pochi segnali di ripresa
in tutta Europa
❚ il sole 24ore Consorzi agrari, dote da 50 milioni
❚ il sole 24ore La ristrutturazione dei vigneti italiani non perde appeal
❚ il sole 24ore Crisi senza fine per gli allevatori
❚ il sole 24ore Processo Eurolat, assolto Cesare Geropnzi
❚ corriere della sera Giovane, biologica, tecnologica: è l’agricoltura 2.0
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Oggetto: HALLOWEEN: COLDIRETTI, E’ ZUCCA MANIA, DA PADELLA AD INTAGLIO
Data: 31 ottobre 2015 10:50
A:
N.781 – 31 Ottobre 2015
HALLOWEEN: COLDIRETTI, E’ ZUCCA MANIA, DA PADELLA AD INTAGLIO
Dalla padella all’intaglio si registra una tendenza all’acquisto della zucca che in Italia se ne producono 35 milioni
di chili all’anno su duemila ettari di terreno per l’utilizzo in cucina ma anche ornamentali e per realizzare il
caratteristico simbolo di Halloween. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha voluto dedicare questo prodotto l’ultimo
giorno della presenza degli agricoltori ad Expo con la preparazione di ricette, esposizioni e dimostrazioni è
pratiche. In molte famiglie – sottolinea la Coldiretti - si è svoltato verso la naturalità abbandonando trucchi e giochi,
spesso pericolosi, in vendita tradizionale ricorrenza originaria del Nord America e celebrata tra il 31 ottobre ed il 1
novembre. Il prezzo al consumo – continua la Coldiretti - si mantiene sostanzialmente stabile rispetto allo scorso
anno, tra uno o due euro al chilo, in funzione delle dimensioni e della qualità. Regina indiscussa delle tavole nella
versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti - è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e
può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne,
formaggi e torte. Ma è indubbio che l'affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche
intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di italiani. Per intagliare un’autentica zucca di halloween
invece - suggerisce la Coldiretti - occorre innanzitutto scegliere una bella zucca dal peso compreso tra i cinque e i
dieci chili, rotonda e senza imperfezioni perché, più liscia è la superficie, più facile è intagliarla. Con uno scalpello
a forma di V poi bisogna tracciare le linee sul volto della zucca e con un coltello da cucina ben affilato e non
troppo flessibile occorre scavare per intagliare i tratti del "volto" in modo da ricavare dei fori da dove fuoriesca la
luce. Per inserire al suo interno una candela accesa è sufficiente scavare un buco sul fondo della zucca per
ricavare una via d'entrata senza rovinare "l'opera d'arte". Per chi volesse conservare a lungo il ricordo della
magica notte delle streghe - continua la Coldiretti - deve una volta alla settimana passare sulla parte esterna un
po' di olio vegetale con un panno morbido e lasciarla in un luogo fresco e asciutto. Successivamente ogni 4-5
giorni immergerla in acqua fresca. In caso di aria particolarmente secca, in casa, di notte è consigliabile - conclude
la Coldiretti - coprire la zucca con un panno umido.
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Da: Coldiretti - Relazioni Esterne [email protected]
Oggetto: ++EXPO: COLDIRETTI/IXE’, TUTTI I NUMERI DEL SUCCESSO ITALIANO++
Data: 31 ottobre 2015 09:27
A:
N.781 – 31 Ottobre 2015
EXPO: COLDIRETTI/IXE’, TUTTI I NUMERI DEL SUCCESSO ITALIANO
E’ uscito soddisfatto ben l’88 per cento dei visitatori nazionali che per raggiungere l’obiettivo hanno speso
complessivamente 2,3 miliardi, ma ci sono anche due ore e quarantacinque minuti trascorsi in media in fila senza
battere ciglio tra i record fatti segnare dall’Esposizione Universale. E’ quanto emerge dall’ indagine elaborata da
Coldiretti/Ixe’ sul bilancio di Expo, che nei sei mesi è stato visitato da 21,5 milioni di persone delle quali circa 6,5
stranieri secondo gli organizzatori. Si è trattato – sottolinea la Coldiretti - di un risultato da record per presenze,
grado di apprezzamento dei cittadini e risultati per il Paese con 300 visite istituzionali, la presenza di 60 Capi di
Stato o di Governo e ventimila impiegati e volontari addetti al sito animato da 140 Stati partecipanti, dei quali 54
con padiglioni propri oltre 70 nei nove cluster, ma anche tre organizzazioni internazionali. Per tre italiani su quattro
(il 74 per cento) l’esperienza di Expo - sottolinea la Coldiretti - puo’ essere considerata un successo del nostro
Paese mentre il 16 per cento è indifferente, solo il 7 per cento la ritiene un insuccesso e il 3 per cento “non sa”. La
dimensione dell’evento è data anche - continua la Coldiretti - dalle presenze e dagli interventi illustri tra i quali è
stato giudicato come piu’ significativo di tutti quello di Papa Francesco all’apertura della kermesse dal 42 per
cento, seguito dalla visita di Michelle Obama con il 22 per cento, dall’intervento del segretario generale dell’Onu
Bank Ki Moon (20 per cento). Per il 49 per cento il momento memorabile – riferisce la Coldiretti - è stata di gran
lunga l’accensione dell’albero della vita che supera le feste dedicate ai singoli prodotti (frutta, latte, gelato, birra..)
scelte dal 23 per cento, la presenza dei giovani da tutto il mondo con Slow Food (16 per cento) e l’incontro dei
trentamila agricoltori della Coldiretti con il presidente del Consiglio Matteo Renzi indicato dal 15 per cento. Gli
italiani hanno speso complessivamente 2,3 miliardi per visitare l’Esposizione universale tra viaggio, alloggio,
spese varie fuori, e ingresso e consumazioni all’interno, tra le quali 570 milioni per il mangiare, che meno della
metà dei visitatori (47 per cento) ha giudicato troppo caro nella ristorazione (bar, ristoranti, fast food e cibi di
strada), secondo Coldiretti/Ixe’. Una maggioranza del 32 per cento ha scelto una cucina esclusivamente italiana, il
25 per cento solo quella straniera, il 34 per cento ha provato sia la straniera che quella italiana mentre il 9 per
cento, secondo l’indagine, “non ricorda”. Sul podio dei padiglioni stranieri preferiti – precisa la Coldiretti - sale il
Giappone con il 21 per cento dei consensi, seguito dalla Cina con il 9 per cento e dal Kazakistan con l’8 per cento,
ma apprezzati sono stati anche gli Emirati Arabi e Israele entrambi con il 7 per cento. Per quanto riguarda i
padiglioni italiani che sono piaciuti di piu’ al primo posto – continua la Coldiretti - c’è Palazzo Italia, con il 26 per
cento, seguito da Perugina con il 15 per cento, da Coldiretti con il 12 per cento e da Coop e Eataly con l’11 per
cento. Molto apprezzato - precisano Coldiretti/Ixe’ - il padiglione Zero dal 21 per cento dei visitatori. Le lunghe
code, che il 73 per cento dei visitatori indica come il principale aspetto negativo, danno in realtà la dimensione del
successo. La maggiore criticità segnalata dai visitatori è l’eccesso di virtualità indicato dal 34 per cento dei
visitatori, mentre per il 17 per cento è la presenza di poche aree di sosta per riposare gratuitamente, ma nel
complesso il giudizio appare molto lusinghiero. Siamo stati tra i primi a credere e a investire in Expo con la
tempestiva scelta di sponsorizzarne il simbolo, l’Albero della Vita, e animare quotidianamente il nostro padiglione
“No farmers no party” con la partecipazione degli agricoltori provenienti da tutte le regioni d’Italia”, ha affermato il
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Una scelta che - ha continuato Moncalvo - è stata premiata dai
riconoscimenti dei tanti entusiasti visitatori, ma anche dalla convinzione che l’esposizione ha aiutato a restituire
dignità e valore al lavoro nei campi dove sono impegnati nel mondo 570 milioni di aziende e oggi sono piu’ vicini
gli ambiziosi obiettivi che sono stati fissati all’inaugurazione: “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Il
protagonismo degli agricoltori italiani - ha concluso Moncalvo - è stato uno dei fattori chiave di Expo perchè ha
permesso di far toccare con mano ai visitatori la realtà delle campagne italiane dove nasce il successo dei prodotti
agroalimentari Made in Italy nel mondo”.
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Da: Coldiretti - Relazioni Esterne [email protected]
Oggetto: EXPO: COLDIRETTI, SEI MESI DI RECORD, DA PIZZA A BAGUETTE
Data: 31 ottobre 2015 15:11
A:
N.782 – 31 Ottobre 2015
EXPO: COLDIRETTI, SEI MESI DI RECORD, DA PIZZA A BAGUETTE
Dalla pizza alla baguette piu’ lunghe del mondo fino alla collana di peperoncini piu’ grande, ma anche il cooking
show di frittata piu’ piccolo con le uova quaglia o il primo porceddu sardo originale consumato fuori i confini
dell’isola dopo 4 anni, fino al panino Dop piu’ lungo del mondo per combattere gli allarmismi sulla carne italiana.
Non solo numeri da primato per le presenze, l’Esposizione Universale sarà ricordata anche per i molteplici record
fatti segnare nel corso dei sei mesi che hanno animato la partecipazione dei visitatori secondo l’ indagine sul
bilancio di Expo elaborata da Coldiretti. Il 20 giugno - ricorda la Coldiretti - è stato realizzato il record mondiale
ufficiale di lunghezza della pizza di 1595,45 metri mentre il 26 giugno è arrivato il primo porceddu dalla Sardegna
e il 31 luglio ad Expo sono stati intrecciati dalla Coldiretti circa 25 mila peperoncini calabresi, per un peso
complessivo di oltre duecento chili, che hanno formato una collana lungo 308 metri. Il cooking show con la frittata
piu’ piccola ha invece avuto luogo nel Farmers Inn degli agricoltori di Campagna Amica il 9 ottobre mentre il 18
ottobre lungo il decumano Italia e Francia si sono idealmente unite con la baguette più lunga del mondo di 122,4
metri secondo la giuria del Guinness World Record. La chiusura il 29 ottobre con il panino doc da record che è
stato preparato con la piu’ grande pagnotta di pane di Altamura a denominazione di Origine (DOP) mai sfornata
prima, dal peso di 1,5 quintali e lunga 3 metri, che è stata farcita con i migliori salumi Dop della tradizione italiana,
dal prosciutto di Parma a quello di San Daniele, dal culatello di Zibello alla salsiccia di Calabria fino al salame di
Cinta senese Dop. Il super panino è stato donato al Banco Alimentare, l’organizzazione di volontariato che destina
i prodotti alimentari alle persone indigenti. ”Nel Padiglione “No farmers no party” c’è stata tanta solidarietà come in
occasione della distribuzione della frutta agli immigrati o con l’accordo con il Banco Alimentare per l’offerta
settimanale da parte degli agricoltori della Coldiretti da tutte le regioni di olio extravergine di oliva, formaggi e vini a
denominazione di origine, ma anche frutta, ortaggi e dolci”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto
Moncalvo nel sottolineare che “abbiamo voluto contribuire ad affrontare i giorni dell’Expo accogliendo l’invito di
Papa Francesco che, nel giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione, ha esortato a non dimenticare in questo
importante evento “i volti dei milioni di persone che oggi hanno fame e oggi non mangeranno in modo degno di un
essere umano.”” “Oltre mezzo milione di visitatori ha avuto l’occasione di gustare dalle mani degli agricoltori un
frutto, un dolce, una merenda o veri e propri pasti tutti rigorosamente Made in Italy”, ha continuato Moncalvo nel
sottolineare che “nell’area del padiglione Coldiretti “No farmers no party” sono stati distribuiti, ogni giorno, 500
pasti serviti tra pranzi e cene con 100 bottiglie di vino, 1000 porzioni di cibi di strada, ma anche, sempre ogni
giorno, 1500 colazioni e 2000 degustazioni o merende in media, del tutto gratuitamente. Abbiamo organizzato - ha
concluso Moncalvo - oltre duemila eventi, accolto 480 classi con circa 11 mila studenti visitatori e distribuito
gratuitamente 36 mila kit dell’orto per sensibilizzare sui temi dell’ambiente e della biodiversità”.
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Da: Coldiretti - Relazioni Esterne [email protected]
Oggetto: ++EXPO: COLDIRETTI, AI POVERI L’ULTIMO PACCO “DOC” DA 1000 KG++
Data: 01 novembre 2015 09:46
A:
N.784 – 1 Novembre 2015
EXPO: COLDIRETTI, AI POVERI L’ULTIMO PACCO “DOC”DA 1000 KG
E’ destinato ai piu’ bisognosi l’ultimo maxi pacco da circa 1000 chili di prodotti alimentari e vini “Doc” preparato
dalla Coldiretti in occasione della chiusura dell’Esposizione Universale durante la quale insieme a straordinari
eventi non è mancata la solidarietà quotidiana nei confronti degli indigenti. Oltre 100 chili di pasta, 200 confezioni
di passata di pomodoro, 120 bottiglie di vino, 80 chili di pane, 20 chili di orate, 100 chili di filetto di carne bovina,
120 chili di burro, 20 chili di radicchio trevigiano ma anche legumi, farina, frutta, zucchero e riso – sottolinea la
Coldiretti - sono state offerte ai piu’ poveri con la chiusura del Padiglione della Coldiretti “No farmers no party” che
per sei mesi ha animato l’Expo con i migliori prodotti della tradizione alimentare Made in Italy. Ai meno fortunati –
precisa la Codlrietti - sono stati dati in omaggio anche le specialità alimentari regionali esposte nella terrazza
Farmers Inn di Campagna Amica, dall’olio extravergine alle olive, dal miele alle marmellate, dal vino ai salumi. “Si
tratta della conclusione di un percorso con il quale abbiamo voluto contribuire ad affrontare il tema dell’Expo
accogliendo l’invito di Papa Francesco che, nel giorno dell’inaugurazione ha esortato a non dimenticare in questo
importante evento “i volti dei milioni di persone che oggi hanno fame e oggi non mangeranno in modo degno di un
essere umano” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “non sono
mancati momenti di approfondimento sul tema nel Padiglione “No farmers no party” all’Expo ma anche tanta
solidarietà come la distribuzione della frutta agli immigrati l’offerta da parte degli agricoltori della Coldiretti
provenienti a rotazione da tutte le regioni di olio extravergine di oliva, formaggi e vini a denominazione di origine,
ma anche frutta, ortaggi e dolci” con l’accordo con il Banco Alimentare che ha recuperato complessivamente
quasi 30 tonnellate di cibo.
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Coldiretti Piemonte
Comunicato n. 129/2015
COLDIRETTI PIEMONTE: CRISI DELLA ZOOTECNIA DA LATTE
E DA CARNE PENALIZZA I PRODUTTORI ED I CONSUMATORI
Prosegue il momento di profonda crisi per il settore zootecnico da latte e da carne
piemontese: dalla stalla allo scaffale il prezzo si moltiplica in modo ingiustificabile e gli
allevatori, che con le loro aziende tutelano e preservano i territori e la biodiversità, non
vedono giustamente remunerato il proprio lavoro.
Lo scorso 28 ottobre si è tenuto presso il Ministero dell'Agricoltura un incontro, al quale
era presente il vice presidente di Coldiretti Ettore Prandini, con la filiera lattiero
casearia italiana in cui le proposte dell'Organizzazione sono state condivise dal Capo di
Gabinetto che ha presieduto il tavolo.
Anche a livello regionale l'Assessore Ferrero ha indetto un tavolo di confronto con i
vertici dell'industria lattiero-casearia piemontese al quale ha partecipato la dirigenza di
Coldiretti Piemonte , guidata dalla presidente e dal direttore Delia Revelli ed Antonio
De Concilio.
"Diamo atto all'Assessore per aver esperito un tentativo con gli industriali del settore
che, però, non ha portato a segnali di apertura. Attendiamo, quindi, i prossimi
incontri in programma al Ministero per la prossima settimana. - ha spiegato Delia
Revelli presidente di Coldiretti Piemonte - Sarebbe stato auspicabile che dal tavolo
scaturisse la volontà di recepire il lavoro del tavolo nazionale, in cui la costruzione del
prezzo indicizzato ha tenuto in considerazione anche costi di produzione e
trasformazione, oltre ai prezzi sul mercato. Invece abbiamo assistito ad una avversione
in tal senso ".
Su quest'ultimo tema, i lavori a livello nazionale proseguiranno nell'incontro fissato per
il prossimo 4 novembre.
"Non è ammissibile continuare a vedere questo forte divario tra il prezzo del latte alla
stalla e quello allo scaffale-ha continuato Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti
Piemonte- I costi di produzione sostenuti dai nostri allevatori rendono necessaria una
remunerazione del 20 per cento più elevata rispetto a quella attuale. Inoltre, se
davvero anche l'industria di trasformazione vuole valorizzare le produzioni del nostro
territorio, è necessario applicare l'origine in etichetta anche al latte UHT ed alle altre
produzioni lattiero-casearie. Non possiamo accettare che con risorse pubbliche si
promuova prodotto in modo indistinto. In tale scenario vi sono precise responsabilità
della GDO".
Intanto Coldiretti, in riferimento al tavolo del latte ed alle gravi e distorte notizie diffuse
sul consumo della carne, continua la mobilitazione permanente degli stati generali della
zootecnia con gli incontri nelle aree più sensibili del territorio regionale, per monitorare
gli sviluppi ed assumere le conseguenti decisioni, per aggredire efficacemente una
situazione di straordinaria gravità.
Torino, 31 ottobre 2015
con invito alla divulgazione
Ufficio stampa Coldiretti Piemonte Piazza San Carlo, 197 - 10123 Torino - tel. 011.5622800 - fax 011.537017
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