Intimità Maggio 2011

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Intimità Maggio 2011
p,er voi
a cura di Sabrina Sacripanti
ragazze
I tuoi beniamini
a:
L
J esilio (volontario) è stato
i una benedizione. Sì perché ora il suo nuovo album,
Necessità lunatica, sta andando
alla grande e lo stesso dicasi per
la sua partecipazione ad Amici
/ /. E in effetti è come rinato,
Marco Carta, 27 candeline da
spegnere il prossimo 21 maggio.
Lo incontriamo alla Warner,
sua casa discografica, maglietta
a mezze maniche che rivela tre
tatuaggi (il quarto, un ragno che
tesse la tela, è nascosto dalla t
shirt):una chiave di violino che
risale a poco prima della vittoria di Sanremo 2009, il nome di
sua madre Monica (scomparsa
quando Marco aveva 10 anni) e
una serie di arcobaleni che si è
fatto tatuare di recente, perché
«l'arcobaleno rappresenta la
quiete dopo la tempesta e infatti ora sono carico e felice. Felice sia dentro una capanna sia in
un attico di un grattacielo».
Merito dei due anni
passati in"esilio"?
«Esattamente. D'altronde
non avevo altra scelta che fare
un passo indietro, non mi godevo più la vita, Marcolino e Marco Carta, la persona e il cantante, non andavano più d'accordo.
D'altronde per me il successo
è arrivato troppo velocemente.
Gym & Dintorni
IL RITMO HA CONQUISTATO
SCHERZI A PARTE
P
er stare in tv, a fianco di Luca Bizzarri e Paolo Kessiso-
glu,essere solo belle (finalmente!) non basta più. E nemmeno essere solo brave. Per lavorare con i due comici, infatti, bisogna essere straordinarie. Da tutti i punti di vista. Come le Rhyth.mix (nella foto con Luca e
Paolo, il corpo di ballo di Scherzi a parte (fino a fine maggio, ogni lunedì, in prima serata su
Canale 5) composto da 6 ex atlete della nazionale italiana di ginnastica ritmica: Giorgia Cafìero, Fabrizia D'Ottavio.Valentina Giolo, Daniela Masseroni.SheilaVerdi e LauraVernizzi. «Ci sembrava giusto che
la parte femminile della trasmissione fosse valorizzata da donne
che sanno fare. E tra loro ci sono ben 3 medaglie d'oro!», ha dichiarato Luca. A raccontarci chi sono le Rhyth.mix è Barbara Cardinetti (nel riquadro sopra), coreografo del gruppo e,a sua volta,
ex nazionale e campionessa di ginnastica ritmica prestata alla danza (si è perfezionata a New York presso hAlvinÀiley School, ha lavorato con i Momix e ha partecipato a varie trasmissioni tv).
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Intimità
Foto: Mauro Valle.
«Finalmente sono felice»
In poco tempo da sconosciuto
ventiduenne sono diventato l'idolo delle teen ager. Ma siccome l'ascesa è stata così rapida
e non l'ho fatta con le mie gambe, sono stato portato su da
una forza mediatica.ecco che a
un certo punto non ne ho potuto più. Sono anche stato
strappato alla mia terra, la Sardegna, ai miei affetti, per cui alla fine ho sentito la necessità di
fermarmi, non avevo più stimoli, non avevo più l'entusiasmo e
non mi stavo rispettando. Per
cui ho deciso di ritirarmi, di
tornare simbolicamente al 19
ottobre del 2007, al giorno prima di entrare ad Amici, prima
che cominciasse tutto».
Come passavi il tempo?
«Stavo a casa, ascoltavo musica e guardavo la tv, oppure
uscivo con gli amici, andavo in
discoteca, a far la spesa, al cinema. Ma tornavo spesso anche a
Cagliari per stare con la mia famiglia, con nonna Elsa. Ma ho
pure viaggiato tanto. Sì, certo, la
musica mi mancava, per noi
cantanti è come una malattia.
Infatti dopo un anno l'astinenza era così insopportabile che
ho cominciato a cercare i pezzi per questo nuovo album.
Però non volevo avere fretta.
Ne ho parlato con Maria (De Filippi, ndr) e anche lei mi ha consigliato la calma, in modo da
scegliere per bene."Ho fiducia
in te", mi ha detto e per me è
stata un'iniezione di fiducia».
Ti si illuminano gli occhi,
sai, quando parli di Maria.
«Be', se non ci fosse stata lei,
non ce l'avrei mai fatta. Credo
nelle mie potenzialità, ma farsi
strada in questo ambiente oggi come oggi è diffìcilissimo. Ecco perché, ora, non mi pesa
nulla, neanche le 12 ore di prove e controprove che facciamo
5 giorni a settimana per Amici.
Inoltre mica posso deludere i
miei fan, no? Sono tantissimi e
ogni volta che penso a quanta
gente mi vuole bene... be', mi
commuovo».
Hai la lacrima facile?
«No.Anzi, mi risulta diffìcile
mostrare le emozioni, la vita
mi ha indurito, a volte piango a
Barbara, come sono arrivate le Rhyth.mix
a Scherzi a parte!
«Tutto merito di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Luca, in particolare, è un appassionato di ginnastica ritmica. Segue la Nazionale ed è amico dell'attuale allenatrice. L'abbiamo invitato a un nostro spettacolo, si è appassionato e ci ha "sponsorizzate"...».
Com'è lavorare con i due mattatori?
«Facile. E divertente. Anche se faticoso. Luca e Paolo, co-
distanza di ore, ho il metabolismo delle lacrime lento,- ride.
- Il fatto è che quasi sempre indosso una corazza, sono diffidente, metto le mani avanti per
difendermi. Sì, è un lato brutto
del carattere che però nasconde un Marco più morbido, buono, comprensivo. Da qualche
tempo comunque sto "lavorando" per migliorarmi, mi sto facendo addomesticare, anche
se l'indole del felino restarono
un selvaggio,io,- scherza.- Però,
lo ripeto,sono migliorato. Grazie ai due anni sabbatici che ho
trascorso, sono maturato: da
bruco mi sono trasformato in
una farfalla. Una metamorfosi
che mi ha consentito anche di
partorire Necessità lunatica».
cipare allo Zecchino d'Oro."Tu
rimani a casa", mi rispose però
mamma. Riteneva che fossi
troppo piccolo per fare certe
esperienze».
Invece tuo padre è morto l'anno prima della scomparsa di tua madre, vero?
W il denim!
Da vero fuoriclasse, è sempre perfetto. Di
giorno e di sera. Splendidamente casual,
ma anche deliziosamente elegante...
V
«Sì, ma papa non l'ho mai conosciuto. Lui e mia madre si
sono separati che avevo 8 mesi. Mamma, stanca dei suoi continui tradimenti, ha voluto chiudere la storia e lui ha deciso di
sparire, di conseguenza non ha
mai fatto parte della mia vita. Mi
ha cresciuto la mitica nonna
materna, nonna Elsa, alla quale
dovrebbero dare il Grammy.
Perché è una gran donna. E,
ovvio, per me stravede».
La canzone dell'album
che preferisci?
Il 21 maggio prossimo
compi 27 anni: un regalo
«77 voglio bene, che ho dedica- che vorresti ricevere?
to a mia madre. Lei è scomparsa che avevo 10 anni. E solo da
poco tempo che riesco a parlarne senza stare troppo male,
anche se certamente il vuoto
che mi ha lasciato lo sentirò per
sempre. Per fortuna ho molti ricordi nitidi, della sua voce, ce
l'ho anche registrata e ogni tanto la risento; del suo viso, della
sua energia, del suo profumo.
Come pure mi ricordo bene
quando le dissi di voler parte-
«Vorrei andare ai MusicAward
con un disco di platino. I sogni
sono desideri, non si sa mai...».
L'amore, invece, non è fra
i tuoi sogni?
«L'amore è un valore aggiunto. Quando ce l'ho diventa il
centro della mia vita, ma ora
non sono innamorato. Purtroppo. Dico così perché non sono
single per scelta: sono single
per caso».
S.S.
Moda
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ersatile. Ecco com'è il tessuto
jeans. Perché da vita a pantaloni lunghi, corti, scolorati e scurissimi
(e non obbligatoriamente blu), ma
anche a gonne,gilet, mini abiti. Insomma, non può assolutamente mancare nel tuo guardaroba. E anche la fantastica top model Gisele Bùndchen
si è fatta tentare dal denim e ha
scelto pant strong a vita bassa, effetto usato, di Esprit ( I ), abbinati a
una delicata camicia rosa chiaro, per
essere comunque femminile. Giacca
in denim usurato accoppiato con
macramè e hot pants:ecco l'insolita
e romantica accoppiata di Ermanno Scervino (2). Il doro schiarisce
la tela denim per donarle un aspetto vissuto, come nell'abitino in jeans
realizzato con un leggerissimo denim
4 once.GAS (3). Grigio chiarissimo,
strappi e pieghe ad hoc per i jeans
Meltin'Pot (4), perfetti con t-Shirt
e scarpe da ginnastica. Decisamente
più casual i pantaloni con cavallo
basso e bordi in maglia alla caviglia di
Pois (5), da usare tutti i giorni. Il gilet e la minigonna di Maggie (6)
sono invece trattati a lacquer, cioè
con un passaggio di spalmatura a
mano di ceralacca.
Giorgia Cozza
munque, hanno sempre la battuta pronta...».
Dalle gare al palcoscenico: quanto è lungo il passo?
«Non troppo. La ginnastica ritmica è la disciplina che più si avvicina alla danza: le atlete dedicano una parte rilevante dei loro allenamenti proprio allo studio della danza classica. Certo, poi un
teatro o uno studio tv sono diversi da un palazzetto dello sport.
In gara mancano la magia e l'atmosfera del palcoscenico».
Tu come sei passata da un mondo all'altro?
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Tosemprei
e coreografia era il mio sogno quando ancora ero in piena attività
agonistica. Ho smesso di gareggiare a 18 anni e mi sono trasferita in America dove ho avuto l'opportunità di lavorare e studiare
anche con Moses Pendleton, il coreografo dei Momix, il primo a
portare in scena quella che oggi viene definita physical dance».
Tu stai lavorando come coreografa
anche in un'altra trasmissione...
«Si tratta di Sto Classico by Colorado, Italia I, con Paolo Ruffini e
i comici di Colorado. Qui metto a frutto le doti di coreografa pura, il corpo di ballo non è formato da ex ginnaste, ma da ballerine a tutti gli effetti. È diverso lavorare con loro, la fisicità di una ginnasta è differente da quella di una danzatrice. E io cerco di sfruttare al massimo le peculiarità di ognuna per creare qualcosa di originale. Non sono decisamente il tipo da classico stacchetto».
Barbara Pedron
Intimità.
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