GDO Report 2015-2016
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www.dgmco.it www.dgmco.it Consulting GDO Report 2015-2016 Evidenze e future tendenze nella Grande Distribuzione Organizzata RetaiLabİt Dicembre 2015 www.dgmco.it RetaiLabİt in sintesi... I II COS’È RetaiLabİt nasce nel 2010 per approfondire la conoscenza del settore retail tramite l’applicazione di tecniche di misurazione delle performance, che permettano la valutazione di risultati passati e la previsione dei trend futuri DI COSA SI OCCUPA Studi, analisi, progetti aventi a riferimento il mondo della Grande Distribuzione (Organizzata e Specializzata) Indagini teoriche ed empiriche sui legami tra le leve di Customer Relationship Management, la qualità delle relazioni con i clienti, le performance aziendali PROGETTI E PUBBLICAZIONI (2011-2014) III Report sul Retail Abbigliamento GDO Report (I, II, III) Pubblicazioni su Riviste Specialistiche della Grande Distribuzione (Largo Consumo, GDO News, Beverage & Grocery), amplificate dal blog RetailWatch.it GDO Report 2014 - Evidenze e future tendenze nella Grande Distribuzione Organizzata IV PROSSIME USCITE (2016) GDO Report 2016 Gianluca Meloni [email protected] Tel. 327/4519134 Professore a Contratto presso l’Università Bocconi Senior Lecturer dell’Area Amministrazione, Controllo, Finanza Aziendale e Immobiliare SDA Bocconi Redaelli Stefano Consulente dgm 2 [email protected] Tel. 327/4519135 www.dgmco.it Executive Summary Il GDO Report di DGM Consulting intende fornire: store, libero servizio e hard discount (Federdistribuzione). 1) evidenze sulle dinamiche passate e presenti del settore I dati contenuti nel GDO Report possono anche essere italiano della Grande Distribuzione Organizzata, che diano presentati eseguendo aggregazioni differenti da quelle indicazione di possibili cambiamenti nel comparto; riportate, e possono essere richiesti a DGM Consulting. 2) una comparazione tra Il documento presenta i soggetti prescelti per dapprima un’analisi del l’analisi, e tra questi e i mercato della grande valori medi del mercato, distribuzione per l’identificazione del- con attenzione alle dina- le eccellenze gestionali miche passate e presen- in atto; ti, e ai possibili sviluppi 3) una valutazione in Italia futuri. dell’impatto di variabili Successivamente, proce- esogene perfor- de ad analizzare le azien- mance aziendali future, de del campione selezio- in ipotesi di perfetta nato, sia a livello aggre- continuità gato, sia per gruppi, sia sulle strategica, per rintracciare le prossime tendenze. Il report indaga i più re- singolarmente. I dati pubblici sono stati dapprima elaborati nella centi risultati economico-finanziari di un campione di 84 loro componente storica e vengono in seguito utilizzati delle maggiori società della grande distribuzione, ritenuto come base di proiezione per l’ottenimento dei possibili altamente rappresentativo delle dinamiche interne al com- valori economici, patrimoniali e finanziari degli esercizi parto, e li proietta nel biennio 2015-2016. Il fatturato totale 2015 e 2016, ipotizzando un’omogeneità di rete di vendita del panel rappresenta nel 2014 circa il 70,8% dell’intero giro e una perfetta continuità tattico-strategica. d’affari italiano dei canali ipermercati, supermercati, super- 3 www.dgmco.it Le evidenze DOMANDA IL PASSATO SPESA MEDIA MENSILE FAMILIARE PER ALIMENTI E BEVANDE IN CONTRAZIONE DAL 2011, ANCHE SE A TASSI SEMPRE MINORI. IL FUTURO LO STATO DEL MERCATO CONTRAZIONE DEL VOLUME D’AFFARI DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO DAL 2010, CONDIZIONATO SU TUTTO IL PERIODO DAL SETTORE NON ALIMENTARE, E DAL 2012 ANCHE DA QUELLO ALIMENTARE. CONSUMI COMPLESSIVI DEGLI ITALIANI SONO PREVISTI IN RIALZO SIA NEL 2015 SIA NEL 2016. OFFERTA 2 LE AZIENDE IL PASSATO 4 LA CONTRAZIONE DELLE VENDITE E’ ACCOMPAGNATA DA UNA DIMINUZIONE DEI PUNTI VENDITA AD ECCEZIONE DEI DISCOUNT CHE CONTINUANO A CRESCERE. IL FUTURO MALGRADO LA CONTRAZIONE COMPLESSIVA DEL MERCATO, IL CAMPIONE MOSTRA UNA CRESCITA MODESTA, CON RICAVI COMPLESSIVI CHE AUMENTANO DAL 2013 AL 2014 DELLO 0,67%. I RISULTATI COMMERCIALI DEL CAMPIONE - IN IPOTESI DI CONTINUITA’ STRATEGICA - SONO PREVISTI IN AUMENTO SIA NEL 2015 SIA NEL 2016. REDDITIVITA’ DEL CAPITALE INVESTITO IN CALO DI 1,13 PUNTI PERCENTUALI DAL 2013 AL 2014 A CAUSA DELLA CONGIUNTA DIMINUZIONE DELL’EFFICIENZA OPERATIVA E DELL’EFFICIENZA STRUTTURALE. REDDITIVITA’ ATTESA DEL CAPITALE INVESTITO IN AUMENTO NEL 2015 (+0,39 PUNTI PERCENTUALI) PER EFFETTO DELLA CRESCITA DELLA REDDITIVITA’ DELLE VENDITE. STABILE IL RONA PREVISTO NEL 2016. FREE CASH FLOW OPERATIVO NEGATIVO A CAUSA DELLA RIDUZIONE DEI DEBITI COMMERCIALI E DEL TREND DEGLI INVESTIMENTI CHE NON SI ARRESTA (RISTRUTTURAZIONE O APERTURA DEI PUNTI VENDITA). FREE CASH FLOW OPERATIVO PREVISTO IN MIGLIORAMENTO NEL BIENNIO DI PREVISIONE, MA ANCORA NEGATIVO. MIGLIORAMENTO DELL’EQUILIBRIO PATRIMONIALE DAL 2013 AL 2014, IN QUANTO DIMINUISCE LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA E AUMENTANO I MEZZI PROPRI. NELLO STESSO PERIODO RIMANGONO STABILI I TEMPI MEDI DI RIENTRO DAL DEBITO FINANZIARIO . RIMANE STABILE L’EQUILIBRIO PATRIMONIALE. MIGLIORAMENTO DEI TEMPI STIMATI DI RIENTRO DAL DEBITO FINANZIARIO . www.dgmco.it CREAZIONE DI VALORE NELLA GESTIONE? REDDITO OPERATIVO (EBIT) vs FATTURATO Nel 2014 il campione di aziende analizzato presenta un due quadranti troviamo i casi ibridi, cioè player che mo- calo dell’EBIT del 27,96% a fronte di un leggero aumento strano un aumento dei ricavi totali associato ad un decre- del fatturato (+0,67%). Il panel, preso nel suo complesso, mento del margine operativo e viceversa. denota quindi un’inefficienza gestionale in quanto l’auLe società che occupano i quadranti superiori della matrice mento dei ricavi totali non si traduce in un aumento del (crescita dell’EBIT), sono meno numerose e relativamente risultato operativo, che anzi è in contrazione. più piccole rispetto alle rimanenti. Tra queste, coloro che Nel quadrante in alto a destra della matrice sottostante registrano anche un parallelo aumento dei ricavi totali, compaiono le società che mostrano tassi di crescita positi- ottengono un reddito operativo medio più elevato. vi sia del fatturato che dell’EBIT. Tuttavia per parlare di N.B.: per una migliore rappresentazione grafica, nelle ma- efficienza gestionale l’aumento dei ricavi deve essere ac- trici sono stati esclusi i cosiddetti outlier, ossia società che compagnato da un pari o maggiore aumento del reddito hanno fatto registrare performance molto positive o mol- operativo. Nel quadrante in basso a sinistra, al contrario, si to negative. Gli assi tracciati in colore rosso delimitano trovano le società che hanno fatto registrare un decre- l’andamento dei player rispetto ai risultati medi del cam- mento sia del fatturato che dell’EBIT, mentre negli altri 80% 60% pione. N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 11 (outlier compresi) € 4.058.657.038,00 € 64.307.708,00 € 368.968.821,64 € 5.846.155,27 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 28 (outlier compresi) € 22.795.493.437,00 € 763.795.183,00 € 814.124.765,61 € 27.278.399,39 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 25 (outlier compresi) € 23.660.752.899,00 -€ 288.622.046,00 € 946.430.115,96 -€ 11.544.881,84 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 20 (outlier compresi) € 16.839.317.924,00 € 96.506.317,00 € 841.965.896,20 € 4.825.315,85 Incremento dell’EBIT (2013-2014) 40% 20% 0% -20% -40% -60% -80% -20% -15% -10% -5% 0% 5% 10% 15% 20% Incremento del FATTURATO (2013-2014) 5 www.dgmco.it EFFICIENZA COMMERCIALE o OPERATIVA? COSTO DEL VENDUTO vs COSTI OPERATIVI Mettendo ora a confronto le aziende che manifestano piuttosto che dell’incidenza dei costi relativi al consumo di maggiore e/o minore efficienza a causa delle variazioni merci, al fine di migliorare la propria marginalità . delle incidenze dei costi commerciali e dei costi operativi sul fatturato, si può notare l’esistenza di una relazione inversa fra queste due tipologie di impatti sulla marginalità. Le aziende posizionate nel quadrante in alto a sinistra della matrice sottostante (circa il 39% delle società che compongono il campione) fanno registrare buone performance di marginalità mediante saving sul costo del venduto ma cattivi risultati in termini di incidenza dei costi operativi sul fatturato. Specularmente, le aziende che si posizionano nel quadrante in basso a destra (circa il 31% del totale del campione) sono le aziende che hanno adottato una Incremento dell’incidenza sul fatturato dei COSTI OPERATIVI (2013 -2014) strategia mirata alla riduzione del peso dei costi operativi 8% N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE 6% FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO switch di costo sottostante le tattiche e le negoziazioni adottate nel corso del processo di acquisto. In particolare, da una parte, ci sono operatori che a fronte di sconti da fornitori (in cambio, ad esempio, di una consegna al centro di distribuzione), potrebbero aver speso di più per il presidio, la logistica, e il trasporto necessari per la consegna della merce ai singoli punti vendita delle proprie reti. Dall’altra parte, le aziende che hanno sostenuto (in proporzione) meno costi operativi di gestione, potrebbero aver “investito” figuratamente questo risparmio in un servizio più corposo da parte del fornitore (come, per ripren- 33 (outlier compresi) € 32.867.715.257 € 782.231.393 € 995.991.371 € 23.703.982 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 19 (outlier compresi) € 20.423.298.635 -€ 304.210.220 € 1.074.910.454 -€ 16.011.064 6 (outlier compresi) € 3.009.122.928 € 36.717.130 € 501.520.488 € 6.119.522 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 26 (outlier compresi) € 11.054.084.478 € 121.248.859 € 425.157.095 € 4.663.418 4% 2% 0% -2% -4% -6% -8% N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO -4% 6 Questa relazione di trade-off si può spiegare attraverso lo -3% -2% -1% 0% 1% 2% 3% 4% Incremento dell’incidenza sul fatturato del COSTO DEL VENDUTO (2013-2014) 5% 6% www.dgmco.it dere l’esempio precedente, una delivery puntuale diretta- BEST PRACTICE mente al punto vendita della rete). Al fine di individuare le società che dal 2013 al 2014 hanno conseguito le performance migliori, è stato deciso di svol- Fra i due cluster di aziende, le società che compongono il primo gruppo strategico hanno un dimensionamento medio più grande (il fatturato medio 2014 sfiora il miliardo di euro), ipotetico segnale di maggiore potere contrattuale, a fronte di un reddito operativo medio di circa 23,7 milioni di Euro. Al contrario, il secondo insieme di imprese mostra una dimensione commerciale media nettamente inferiore (425 milioni di Euro) ed un EBIT medio di 4,6 milioni di Euro. Al fine di dedurre quale fra le due tattiche messe a punto dalle aziende del campione analizzato nel biennio 20132014 sia in grado di generare i risultati reddituali migliori, è utile intercettare la variazione di marginalità operativa di ogni operatore di ciascun gruppo. La tattica di efficienza operativa risulta leggermente migliore infatti le società che perseguono la strategia di saving sui costi del venduto ottengono un aumento medio di marginalità pari allo 0,05%, fra queste 19 aziende su 33 aumentano il loro rapporto EBIT/Fatturato nel biennio 2013-2014, registrando un aumento medio di marginalità di 0,31 punti percentuali. I player che invece seguono la tattica di efficienza operativa mostrano un miglioramento medio di marginalità pari a 0,14%, fra questi 11 aziende su 26 aumentano il loro rapporto EBIT/Fatturato ottenendo una crescita media di marginalità pari a 0,93 punti percentuali. Infine, solo 6 aziende su tutto il campione considerato riescono a raggiungere congiuntamente le due efficienze (quadrante in basso a sinistra della matrice). gere l’analisi non sull’intero campione, ma su un insieme di player che rispettano i seguenti requisiti: aumento del fatturato dal 2013 al 2014; aumento del risultato operativo superiore al tasso di crescita delle vendite dal 2013 al 2014; EBIT 2013 positivo. Delle 84 aziende che compongono il panel, solo 21 registrano tali performance. Di queste, come si può evincere dalle tabelle a pagina successiva, 4 mostrano la capacità di diminuire l’incidenza sul fatturato sia dei costi commerciali sia dei costi operativi, 10 riescono ad essere efficienti nella gestione grazie alla diminuzione dell’incidenza sul fatturato dei costi commerciali, parzialmente compensata dall’aumento dell’incidenza dei costi operativi . Al contrario sono 7 le società che mostrano la capacità di aumentare il reddito operativo più dell’aumento dei ricavi, diminuendo l’incidenza dei costi operativi. Anche in questo caso, come già evidenziato dall’analisi dell’intero panel, le società che mettono in pratica una strategia di saving sul costo del venduto hanno un dimensionamento medio maggiore, mentre le società che seguono la strategia di saving sui costi operativi sono quelle che mediamente aumentano di più la redditività delle vendite. Ciò significa che la strategia che porta i risultati migliori è quella che mira alla riduzione dei costi operativi, tuttavia, il rapporto fra reddito operativo e fatturato è mediamente più alto per le società seguono la strategia di efficienza commerciale. 7 www.dgmco.it EFFICIENZA COMMERCIALE E OPERATIVA Società L'ABBONDANZA S.R.L. MEGAHOLDING S.R.L. MULTICEDI S.R.L. SUPERMERCATI MARTINELLI S.R.L. Incidenza sul Fatturato Costi Costi Commerciali Operativi -0,64% -0,25% -0,24% -0,43% -0,18% -0,21% -0,62% -0,13% EFFICIENZA COMMERCIALE Società ACIL S.R.L. ROSSETTO TRADE S.P.A. F.LLI POLI S.P.A. ASPIAG SERVICE S.R.L. ALI' S.P.A. MAGAZZINI GABRIELLI S.P.A. IPERAL S.P.A. LEM MARKET S.P.A. MAIORANA MAGGIORINO S.P.A. ESSELUNGA SPA Incidenza sul Fatturato Costi Costi Commerciali Operativi -9,83% 9,61% -0,97% 0,61% -0,80% 0,76% -0,73% 0,70% -0,68% 0,58% -0,55% 0,46% -0,34% 0,18% -0,23% 0,11% -0,16% 0,07% -0,01% 0,01% EFFICIENZA OPERATIVA Società GRUPPO ENZO FERI' S.R.L. MULTICEDI MCN SOC. CONS. A R.L. GARGIULO & MAIELLO S.P.A. VIVO FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A. PREMIUM PRICE ITALIA S.R.L. GRANDI MAGAZZINI E SUPERMERCATI IL GIGANTE S.P.A. BRENDOLAN ALIMENTARI - S.R.L. 8 Incidenza sul Fatturato Costi Costi Commerciali Operativi 1,75% -1,80% 1,79% -1,79% 0,64% -1,74% 0,18% -1,24% 0,47% -0,62% 0,04% -0,30% 0,20% -0,29% www.dgmco.it Indice 1. Analisi del mercato (2009-2015) 1.1 Le misure del mercato pag. 10 1.2 Le misure economico-finanziarie pag. 15 2. Analisi delle singole aziende e Best Practice (2011-2013) Allegati 2.1 Una overview pag. 23 2.2 Focus on: i gruppi d’acquisto pag. 27 pag. 29 9 www.dgmco.it 1. Analisi del mercato (2010-2016) 1.1 Le misure del mercato Al fine di condurre una analisi delle performance del mer- ca decrescente dal 2008, toccando nel 2014 il valore indi- cato retail in Italia , e nello specifico della Grande Distribu- cizzato delle vendite più basso nel corso del periodo ana- zione Organizzata, è bene partire da una panoramica delle lizzato. Parlando in termini assoluti, il giro d’affari risulta sue evoluzioni dimensionali (risultati di vendita complessivi essere di circa 212 miliardi di Euro nel 2014, in calo dell’1,53% e per macro-categoria merceologica), procedere con l’ana- rispetto al 2013 (dati FederDistribuzione). lisi degli equilibri macroeconomici della sua domanda (consumi, comportamenti d’acquisto, confronto tra prezzi sostenuti dai consumatori e dalle imprese), e terminare con la segmentazione dei risultati della sua offerta (tipologia distributiva, formato commerciale). Il settore alimentare - che nel 2014 genera circa il 54% del fatturato totale (dati FederDistribuzione) - ha risentito meno della decrescita delle vendite rispetto al settore non alimentare, anche a causa dei bisogni primari e fisiologici della popolazione. LE PRINCIPALI EVIDENZE Procedendo con la segmentazione del mercato retail se- I) LO STATO DEL MERCATO: Contrazione del volume condo le sue tipologie distributive ed evidenziandone l’an- d’affari del commercio al dettaglio, fortemente con- damento dall’anno 2008, si osserva da un lato la continuità del fenomeno di cannibalizzazione dei negozi di piccole dizionato dal settore non alimentare. superfici da parte delle aziende della Grande Distribuzione Il trend del fatturato del commercio al dettaglio alimenta- Specializzata (GDS) e Non Specializzata (GDnS), al fine di re e non alimentare mostra nel suo complesso una dinami- mantenere i propri livelli di vendita o di limitarne la contraIndice delle vendite del commercio al dettaglio per macro-categoria merceologica, base 2010=100 Indice delle vendite totali del commercio al dettaglio, base 2010=100 Settore Alimentare Settore Non Alimentare 101,71 101,43 99,83 99,98 100,28 100,01 99,67 99,98 100,53 100,74 99,60 101,30 99,19 97,51 98,53 98,48 95,47 94,38 95,75 93,23 92,10 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat 10 2012 2013 2014 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat 2012 2013 2014 www.dgmco.it Andamento delle vendite totali del commercio al dettaglio per tipologia distributiva GDnS GDS Spesa media mensile familiare per alimenti e bevande (€) Altri € 462 € 460 € 449 € 447 € 446 € 439 € 436 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat zione. Dall’altra parte, se le società della prima modalità di dal 2013, gli acquisti alimentari continuano a diminuire dal distribuzione manifestano una crescita nel quinquennio ad 2011 anche se a tassi di decrescita inferiori, lasciando presa- eccezione di un leggero calo nel biennio 2012-2013, quelle gire un’imminente inversione di tendenza nei prossimi an- della seconda tipologia (all’interno della quale sono pre- ni. Dal 2013 al 2014 una famiglia ha speso mediamente senti gli attori della GDO) si caratterizzano per una sostan- 3,33€ in meno al mese per acquistare alimenti e bevande. ziale stagnazione fino al 2012 e da un calo sia nel 2013 sia nel 2014, che le porta a raggiungere un livello inferiore ri- Questa differenza negativa si può spiegare andando ad isolare dalla spesa totale l’effetto provocato dalla variazio- spetto a quello registrato nel 2008. ne dei prezzi sostenuti dal consumatore finale per l’acqui- II) LA DOMANDA PASSATA: Spesa media mensile sto di generi alimentari. Questo indice risulta essere sem- familiare per alimenti e bevande a segno rosso, tut- pre inferiore rispetto a quello dei prezzi sopportati dai tavia la decrescita sta rallentando. rispettivi produttori sin dal mese di Luglio 2010. Ciò sta ad indicare che le imprese distributive si fanno parzialmente In un contesto economico in cui la spesa media mensile carico dell’aumento dei prezzi. familiare complessiva ha toccato nel 2014 il secondo peggior valore dal 2008 (2.489€ al mese), crescendo dello 0,7% Gli scostamenti calcolati anno su anno mettono in luce la variazione monetaria del volume di acquisto per beni ali- Indice delle vendite totali del commercio al dettaglio, base 2010=100 PREZZI AL CONSUMO PREZZI ALL'INDUSTRIA 115 110 105 100 95 90 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat 11 www.dgmco.it Scostamenti di spesa media mensile familiare per alimentari e bevande 2008 vs 2007 2009 vs 2008 2010 vs 2009 2011 vs 2010 2012 vs 2011 2013 vs 2012 2014 vs 2013 -€ 13,88 -€ 24,97 € 2,43 -€ 2,65 -€ 23,79 -€ 18,06 -€ 3,84 € 23,22 € 8,31 € 0,73 € 13,39 € 11,34 € 10,33 € 0,51 € 9,34 -€ 16,66 € 3,16 € 10,74 -€ 12,45 -€ 7,74 -€ 3,33 ∆Volume / Mix di acquisto ∆ Prezzo al consumo ∆ Totale Spesa Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat mentari al netto dell’inerziale aumento del prezzo. I 3,33€ che gli italiani iniziano ad essere fiduciosi nella ripresa eco- di minore spesa dal 2013 al 2014 corrispondono ad una mi- nomica. nore spesa effettiva di 3,84€, parzialmente compensata da una crescita dei prezzi pari a 0,51€. La tendenziale riduzione dei consumi a partire dal 2007 (con la sola eccezione del delta 2010-2009) mostra due trend comportamentali dei consumatori, difficilmente identificabili separatamente: essi hanno speso di meno perché hanno acquistato meno unità di prodotto (delta volume) e/o hanno comprato panieri di generi alimentari aventi prezzo inferiore (delta mix). LA DOMANDA FUTURA: I consumi complessivi degli italiani, già in crescita nel 2014, sono previsti aumentare, anche se rimangono inferiori al livello del 2008. A causa della mancanza di dati prospettici istituzionali relativi al solo comparto dei generi alimentari e bevande, è stata costruita una previsione dell’andamento della spesa media mensile familiare complessiva. La crescita del 2015 (+1,46%) e del 2016 (+1,84%) è trainata in principalmente Tuttavia, l’indagine congiunturale sul clima di fiducia dei dall’aumento dell’inflazione (rispettivamente +0,96% e consumatori realizzata nell’ambito del progetto armoniz- +1,14%) e in parte dall’aumento dei consumi reali zato dell'Unione Europea, rivela un crescente ottimismo (rispettivamente +0,5% e +0,7%). da parte degli italiani specialmente nel corso del biennio 2012-2014. Posto 100 come numero indice nel 2010, notiamo un andamento decrescente del clima di fiducia dei consumatori dal 2009 al 2012 (minimo storico negli ultimi 15 anni) e poi un’inversione di tendenza sinonimo del fatto 100 l’indice NIC dei prezzi al consumo (utilizzato per il forecast) cresce dal 2012 fino a metà 2013, rimane stabile durante i primi tre trimestri del 2014 e poi riprende ad aumentare. Spesa media mensile familiare complessiva (€) Clima di fiducia dei consumatori dal 2008 (numero indice base 2010=100) 100,52 Come è possibile osservare dal grafico a pagina successiva, 99,32 € 2.648 € 2.640 € 2.604 95,78 93,88 € 2.571 € 2.592 € 2.550 € 2.525 € 2.489 90,44 € 2.471 85,79 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat 12 2012 2013 2014 2008 2009 2010 2011 2012 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat 2013 2014 2015 2016 www.dgmco.it Previsione degli indici dei prezzi al consumo (NIC) e dei prezzi all’industria per i generi alimentari (base 2010=100) PREZZI AL CONSUMO un’inversione di tendenza solo per PREZZI ALL'INDUSTRIA Grandi superfici e Catene specializza- 114 112 te, che registrano un aumento del 110 fatturato aggregato dell’1,61%. La GDO 108 soffre di un ulteriore ridimensiona- 106 104 mento dei ricavi delle vendite (-1,04%) 102 100 pari a circa 1 miliardo di Euro. Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat Nello specifico, l’ammontare di questa variazione negativa è assegnabile in quota parte agli III) L’OFFERTA: Decrescita del giro d’affari della scaffali dei generi alimentari e a quelli dei beni non alimen- Grande Distribuzione Organizzata e diminuzione dei tari: i primi perdono 800 milioni di Euro, i secondi 200 mi- punti vendita. Il Discount è l’unico canale distributi- lioni di Euro circa. vo in espansione. Fatturato (in mld di €) per canale Per avere una chiara GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA indicazioni circa le dimensioni della Grande GRANDI SUPERFICI E CATENE SPECIALIZZATE 107,1 Distribuzione Organizza- 97,3 95,7 97,1 91,4 ta (ovvero Ipermercati, Supermercati e Super- ALTRI 96,4 95,4 88,0 85,3 72,3 store, Libero servizio, Hard discount, Grandi Superfici non specializzate), è necessario cal- 33,3 31,9 31,0 31,5 2011 2012 2013 2014 19,1 colare il suo fatturato aggregato e confrontarlo con quello di Grandi 2000 Fatturato (in mld di €) della Grande Distribuzione Organizzata per macro-categoria merceologica superfici e Catene specializzate e con quello ALIMENTARE 84,5 84,4 degli Altri operatori del NON ALIMENTARE 84,0 83,2 mercato (ovvero Ambulanti, Internet, Door to 63,6 door, Vendite per corrispondenza, Vari). A fronte del generale calo delle vendite fra il 2011 ed il 2013 che ha colpito trasversalmente tutte e 8,7 12,9 12,7 12,4 12,3 tre le tipologie distributive, nel 2014 si nota 2000 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Federdistribuzione 13 www.dgmco.it Indice delle vendite totali della Grande Distribuzione Non Specializzata per formato commerciale, base 2010=100. Ipermercati Supermercati Discount 150 140 130 120 110 100 90 80 70 Gen-2011 Mag-2011 Set-2011 Gen-2012 Mag-2012 Set-2012 Gen-2013 Mag-2013 Set-2013 Gen-2014 Mag-2014 Set-2014 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Federdistribuzione L’ulteriore segmentazione delle vendite della Grande Di- permette di investire e di far trovare all’interno sempre stribuzione non specializzata per formato commerciale più qualità dei prodotti freschi, nonché la presenza di mar- permette di cogliere la netta superiorità dell’andamento chi riconosciuti, nonostante rimanga sempre la logica dei Discount, con caratterizzazione sia annuale che stagio- “Every day low price”. Inoltre anche l’ambiente tende ad nale. Quest’ultimo canale manifesta una crescita continua essere più simile a quello di Ipermercati e Supermercati (si dal 2010 a differenza dei Supermercati che decrescono sia passa da Hard a Soft Discount) consentendo di aumentare nel 2013 che nel 2014. Gli Ipermercati, invece, registrano l’affluenza e la frequenza. Il ruolo del Discount sta cam- una contrazione dal 2009 anche se mantengono il primato biando: non è più il luogo ove “comprare saltuariamente a nei mesi di Dicembre. prezzi più bassi”, bensì ove “fare la spesa di tutti i giorni”. Le dinamiche evidenziate dall’andamento delle vendite, Numero di Punti Vendita per formato commerciale. Discount vengono confermate anche analizzando il numero di punti vendita, che nel complesso diminuiscono, passando da 28.904 nel 2012 a 27.668 nel 2014 (dati FederDistribuzio- Libero Servizio Supermercati e Superstore Ipermercati 2.531 15.079 2000 6.887 192 ne), sintomo di chiusure da parte dei player di minor dimensioni e/o la rifocalizzazione sul territorio da parte degli operatori della GDO. Il Discount è l’unico canale distributivo che aumenta i punti di vendita dal 2012, raggiungendo nel 2014 un numero quasi doppio rispetto al 2000. 4.560 15.128 2012 8.823 393 I motivi di questa progressiva crescita sono molteplici. L’assortimento dimezzato rispetto alle altre tipologie di- 4.698 14.470 2013 8.683 381 stributive (generalmente un discount espone a scaffale la metà delle referenze presenti all’interno di un supermercato di pari metratura e, inoltre, “fatte esclusivamente per il discount”) consente una migliore gestione dei costi; ciò 14 4.830 13.872 2014 8.588 378 Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Federdistribuzione www.dgmco.it 1.2 Le misure economico-finanziarie In assenza di dati economici, patrimoniali e finanziari pun- più possibile eventuali discrepanze legate a trasferimenti tuali sul settore aggregato della Grande Distribuzione Or- infragruppo e all’applicazione di condizioni differenti ri- ganizzata italiana, si è proceduto a ricostruire i risultati di spetto a quelle di mercato. All’interno del campione sono un campione che fosse il più rappresentativo possibile del- rilevabili realtà estremamente eterogenee sia per ragione le dinamiche interne al comparto. Per fare questo, sono sociale (es.: cooperative, società per azioni, ecc.), sia per stati raccolti e riclassificati i dati economico-finanziari con- dimensioni (partendo dai 7.917 milioni di Euro di ricavi delle tenuti nei bilanci di 84 delle maggiori società del comparto vendite e altri ricavi di Esselunga S.p.A. fino ad arrivare ai della grande distribuzione (il cui elenco è riportato nella circa 1.157 milioni di Euro di S.I.P.A. S.r.l., società apparte- tabella in allegato). Si è proceduto dunque ad aggregare nente al gruppo Vegè). gli ultimi dati di bilancio disponibili ad oggi, quelli relativi all’esercizio 2014, in modo tale da comporre un Conto Economico ed uno Stato Patrimoniale dell’intero settore. I valore raccolti presentano un fatturato totale aggregato (Ricavi delle vendite ed Altri ricavi) nel 2014 pari a 67,3 miliardi di Euro, a fronte di una rilevazione di Federdistribuzione del giro d’affari 2014 dei canali Ipermercati, Super- IL PASSATO: LE PRINCIPALI EVIDENZE I) Malgrado la continua contrazione del mercato dal 2011, il campione manifesta una crescita moderata nel biennio 2011-2012, con ricavi complessivi quasi costanti nel 2013 e 2014. mercati/Superstore, Libero Servizio, Hard Discount (tra Questa tendenza di moderata crescita si può spiegare ana- “Alimentare” e “Non alimentare”), di circa 95,4 miliardi di lizzando il panel di aziende selezionate, il quale è compo- euro. Il campione qui presentato sarebbe, secondo queste rilevazioni, rappresentativo del 70,8% dell’intero mercato. I bilanci utilizzati, ove redatti e pubblicamente disponibili, sono quelli consolidati di gruppo, in modo tale da evitare il Dati espressi in milioni di Euro 15 www.dgmco.it sto sia dalle società di grandi dimensioni sia dalle società II) Redditività del capitale investito in calo di 1,13 appartenenti ai principali gruppi d’acquisto che quindi so- punti percentuali dal 2012 a causa della diminuzione no più rappresentative del mercato della Grande Distribu- congiunta dell’efficienza operativa (redditività delle zione Organizzata in Italia e che risentono meno della vendite) e dell’efficienza strutturale (turnover del stringente congiuntura economica. capitale investito). Dal 2012 al 2014 la diminuzione dell’incidenza della quota di Efficienza operativa della gestione in riduzione. La altri ricavi (inclusivi dei premi erogati a fine anno) sui ricavi redditività delle vendite, in diminuzione dal 2010 ad esclu- lascia intendere un possibile spostamento di valori mone- sione del 2012, registra - 0,41 punti percentuali nel 2014. Le tari tra gli operatori GDO e i loro fornitori “dall’esterno motivazioni sottostanti sono riconducibili all’interno della fattura” , che confermerebbe le evidenze della rilevanza - tra i costi operativi - del costo del persona- attese in seguito all’introduzione dell’art.62 del “Decreto le che raggiunge nel 2014 l’incidenza sui ricavi di vendita Liberalizzazioni”, mentre la diminuzione dell’incidenza più alta del periodo analizzato (10,04%) - condizionata an- degli acquisti sui ricavi è sinonimo che il mercato del com- che dalla crescita strutturale del costo del lavoro nel con- mercio al dettaglio sta sempre più razionalizzando e cen- testo economico italiano (totale dipendenti al netto dei tralizzando le attività di contrattazione con le aziende ali- dirigenti nelle imprese con almeno 500 dipendenti, ope- mentari al fine di avere una forza contrattuale maggiore. TURNOVER RONA ROS 4,82% 4,31% 4,34% 3,63% 2,50% 1,81% 1,62% 1,67% 1,43% 1,02% 2,67 2,66 2,61 2,55 2,45 2010 2011 2012 2013 2014 Costo del Personale Costo del Personale/Fatturato 9,62% 9,60% 9,64% 9,84% 10,04% €6.033 €6.254 €6.460 €6.586 €6.765 2010 2011 2012 2013 2014 Costo del personale: dati espressi in milioni di Euro 16 all’aumento www.dgmco.it Indice del costo del lavoro medio per ora lavorata - base 2010=100 2014 (+4,58%). Esso è composto dalla somma di Capitale Indice del costo del lavoro per dipendente (al netto della Cig)- base 2010=100 Circolante Operativo Netto (CCNO), Attivo Fisso Netto +1,08% (AFN) e saldo fra Crediti/Debiti Diversi. Come si può osser- +4,71% vare dal grafico il CCNO e il saldo fra Crediti/Debiti Diversi +3,65% +0,91% +2,96% sono negativi per tutto il periodo in osservazione, in quanto le passività sono maggiori in calore assoluto delle attivi- +0,74% +3,19% tà. Tuttavia, se il saldo fra Crediti/Debiti Diversi si mantiene pressoché costante, il CCNO - che nel 2014 induce la ridu- +0,75% 2010 2011 2012 2013 zione del Capitale Investito Netto di oltre 2,8 miliardi di 2014 euro - mostra una dinamica in miglioramento nel quin- Fonte: elaborazione di DGM Consulting su dati Istat ranti nel settore commercio al dettaglio in esercizi non quennio considerato. Infine, l’Attivo Fisso Netto, che costi- specializzati). tuisce la parte preponderante del CIN, aumenta in ciascun anno, ad eccezione del 2013, crescendo di 5,26 punti per- Analizzando il margine d’intermediazione commerciale di centuali dal 2010 al 2014. primo livello in valore assoluto, si osserva che esso aumenta dal 2013 al 2014 (+0,47%) in quanto il costo degli Attivo Fisso Netto (AFN) Capitale Circolante Netto Operativo (CCNO) Crediti e Debiti Diversi Tasso di crescita del CIN acquisti, al netto delle variazioni di magazzino, cresce meno dell’aumen- +4,58% +2,45% +5,26% +3,46% to di fatturato. Tuttavia è da sottolineare il fatto che il costo degli acquisti decresce nell’ultimo anno. €29.021 €28.833 €27.976 Infine, aumenta anche il peso del -€ 1.363 -€ 1.379 €29.549 €28.742 -€ 1.289 -€ 1.312 -€ 1.266 costo per servizi e godimento dei beni di terzi nei confronti dei ricavi di vendita. -€ 4.813 2010 Efficienza strutturale in contra- Crediti Commerciali zione. Il Turnover del Capitale Investito Netto (CIN) è in tendenziale -€ 4.932 2011 -€ 2.817 -€ 3.169 -€ 4.007 2012 2013 Debiti Commerciali 2014 Rimanenze €12.618 €11.923 €11.232 €10.338 calo dal 2010 al 2014, ed è passato €10.254 nell’ultimo biennio da 2,55 a 2,45 (il CIN “ruota” 2,45 volte sui ricavi, cioè 1€ di capitale investito permette di generare 2,41€ di fatturato). Il Capitale Investito Netto registra un €4.907 €4.518 €2.490 €2.717 €2.581 €5.162 €5.015 €4.761 €2.409 €2.334 aumento del 16,7% dal 2010 al 2014 con tassi di crescita che raggiungono i livelli più alti nel 2012 (+5,26%) e nel 2010 2011 2012 2013 2014 Dati espressi in milioni di Euro 17 www.dgmco.it Il Capitale Circolante Operativo Netto, negativo in tutto Queste ultime evidenze di miglioramento della posizione l’arco temporale analizzato a causa della netta superiorità creditoria/debitoria del campione di aziende della GDO in valore dei debiti commerciali rispetto ai crediti commer- trovano conferma analizzando le variabili che compongo- ciali, è in miglioramento (passa da –4,93 miliardi di euro a no il CCNO sotto forma di tempistiche di loro –2,82 miliardi di euro nel 2014). Tale dinamica è dovuta alla “esaurimento/consumo”: i giorni medi di incasso dei credi- decrescita del valore dei debiti commerciali (che scendono ti commerciali sono tendenzialmente stabili seppur in leg- del 18,7% dal 2011), più marcata della decrescita dei crediti gero calo, i giorni medi di pagamento dei debiti commer- commerciali, a conferma dunque delle intenzioni economi- ciali diminuiscono fortemente (passando da 86 giorni nel che che hanno indotto all’introduzione dell’art.62 del 2011 a 68 nel 2013 per poi stabilizzarsi) e i giorni medi di “Decreto Liberalizzazioni”, che tuttavia sembrano oramai giacenza delle rimanenze in magazzino manifestano un essere state assimilate. Inoltre, le rimanenze hanno subito andamento sostanzialmente piatto. un progressivo incremento, passando da 4,52 miliardi di Procedendo con l’analisi dell’Attivo Fisso Netto, seconda euro nel 2010 a 5,24 miliardi di euro nel 2014. delle due determinanti che compongono il Turnover del 85 Capitale Investito Netto, si evince che è aumentato com- 86 plessivamente del 5,6% dal 2010 al 2014, crescendo di circa 75 68 Tempi medi di Incasso (gg) 67 3,7 punti percentuali nel primo triennio e stabilizzandosi nel secondo (+1,8%). Le motivazioni sottostanti sono ricon- 35 36 14 15 34 36 Tempi medi di Pagamento (gg) 37 ducibili all’incremento dal 2010 al 2014 delle immobilizzazioni materiali (+7,29%) e delle immobilizzazioni finanziarie 2010 2011 14 2012 13 2013 Tempi medi di Giazenza in Magazzino (gg) 12 (+5,62%). Calcolando, inoltre, la sua rotazione sui ricavi di vendita, si osserva che è in leggera crescita, ad eccezione dell’ultimo anno di analisi. 2014 Attivo Fisso Netto (AFN) Rotazione AFN 2,15 2,09 €29.021 €28.742 €29.549 2012 2013 2014 2,02 2,07 €27.976 €28.833 2010 2011 Attivo Fisso Netto: dati espressi in milioni di Euro 18 www.dgmco.it III) Free Cash Flow Operativo negativo a causa della riduzione dei debiti commerciali e del trend degli investimenti che non si arresta. Rimane buono l’equilibrio patrimoniale, peggiora leggermente la stima dei tempi di rientro dal debito finanziario. teriali, continua a drenare cassa contribuendo a un Free Il Flusso di Cassa Operativo Netto cumulato dei player del- ad accensioni di debiti finanziari a breve e lungo termine, la Grande Distribuzione Organizzata è diminuito negli ulti- per poi ridursi nel 2014. L’aumento della Posizione Finan- mi anni principalmente per il maggiore e più veloce rimbor- ziaria Netta, compensata in parte da un continuo aumento so dei loro debiti commerciali. Questo ha determinato un dei mezzi propri, determina una crescita, dal 2010 al 2013, “contraccolpo” finanziario nell’anno 2012, in parte supera- degli anni stimanti in cui è possibile ripagare i debiti finan- to negli anni successivi. Inoltre la gestione degli investi- ziari (calcolati come PFN/EBITDA). Cash Flow Operativo di segno negativo. Nonostante il flusso di cassa aziendale negativo, le disponibilità liquide continuano ad aumentare fino al 2013, grazie menti, in particolare in immobilizzazioni materiali e imma- FLUSSO DI CASSO OPERATIVO LORDO Variazione Crediti commerciali Variazione Scorte Variazione Debiti commerciali Variazione Altri debiti/Altri crediti FLUSSO DI CASSA OPERATIVO NETTO +/- Disinvestimenti/Investimenti mat. e imm. +/- Disinvestimenti/Investimenti imm. fin. Variazione Altri impieghi/fonti FREE CASH FLOW OPERATIVO FLUSSO DI CASSA DOPO COMPONENTI STRAORDINARIE FLUSSO DI CASSA FREE CASH FLOW TO EQUITY Calcolo Cassa 2014-2013 2013-2012 € 2.146.218.357 € 2.402.738.148 € 2.498.273.729 2012-2011 € 2.467.312.518 € 160.235.949 -€ 54.278.771 € 272.389.160 -€ 153.576.530 -€ 147.121.283 -€ 253.462.204 € 145.626.311 -€ 389.015.355 -€ 366.012.716 -€ 529.617.907 -€ 1.342.789.021 € 661.554.862 € 62.462.792 -€ 81.715.457 € 23.032.949 -€ 71.593.999 € 1.855.783.099 € 1.483.663.809 € 1.596.533.128 € 2.514.681.496 -€ 2.181.834.237 -€ 1.865.917.745 -€ 2.090.751.703 -€ 2.676.760.082 -€ 541.334.098 € 310.187.643 € 69.332.617 -€ 55.287.548 -€ 122.703.727 -€ 105.096.636 -€ 243.247.796 -€ 100.868.377 -€ 990.088.963 -€ 177.162.929 -€ 668.133.754 -€ 318.234.511 -€ 889.759.776 -€ 160.417.526 -€ 507.204.853 -€ 287.515.097 -€ 893.034.314 -€ 314.022.587 -€ 746.649.769 -€ 514.136.935 € 696.508.204 -€ 167.367.061 -€ 673.095.440 -€ 376.610.012 € 1.120.408.893 € 1.280.370.237 -€ PFN 2,40 2,54 2011-2010 714.568.519 -€ 476.817.951 PFN/EBITDA 2,75 2,93 2,92 €7.235 €7.611 €8.284 €8.452 €7.755 2010 2011 2012 2013 2014 Posizione Finanziaria Netta: dati espressi in milioni di Euro 19 www.dgmco.it IL FUTURO: LE PRINCIPALI EVIDENZE crescita della redditività delle vendite e di una sostanziale stabilità del turnover del capitale investito. I) I risultati commerciali del campione analizzato - in Nel 2016 il RONA rimane pressoché stabile (-0,07%). ipotesi di continuità strategica rispetto al passato sono previsti in crescita sia nel 2015 che nel 2016. La Efficienza operativa della gestione in leggera crescita nel timida ripresa registrata nel 2014, sembra quindi es- 2015 e stabile nel 2016. La redditività delle vendite, nel sere confermata nel prossimo biennio. 2015, inverte il trend al ribasso aumentando di 0,15 punti percentuali per poi mantenersi stabile nel 2016 (-0.04 p.p.). L’andamento in crescita del fatturato nel 2015 (+1,46%) si La causa scatenante il lieve miglioramento nel 2015 è la spiega osservando le dinamiche previste dei prezzi al con- sostanziale stabilità dell’incidenza attesa del costo del per- sumo e dei consumi reali totali, che sono le variabili ma- sonale sui ricavi di vendita e della variazione negativa delle croeconomiche utilizzate per stimare il trend futuro dei rimanenze di magazzino che incrementa la marginalità ricavi totali. Dal 2014 al 2015 si evidenzia una variazione d’intermediazione commerciale che a sua volta condiziona positiva di entrambi, rispettivamente +0,96% e +0,5% positivamente la redditività operativa. Al contrario, nel (elaborazioni statistiche su dati Istat). Nel 2016 il fatturato 2016, la crescita stimata del peso del costo del personale si del panel vede un incremento più rilevante (+1,84%) deter- riflette quasi di pari importo nella leggera erosione di mar- minato dall’aumento stimato dell’inflazione che ha impat- ginalità. to sul consumatore finale (+1,14%) e dalla previsione della Il costo del lavoro è stato previsto sommando la sua cresci- spesa media delle famiglie italiane (+0,7%). ta nominale (+0,5% fonte European Commission) sommato II) Redditività attesa del capitale investito in aumen- ad elaborazioni statistiche sui dati Istat relativi all’indice to nel 2015 (+0,39 punti percentuali) per effetto della del costo del lavoro per dipendente. Ricavi di Vendita 5.204 +0,67% 5.226 5.131 5.057 5.035 -0,19% Altri Ricavi +1,46% +1,84% 61.828 61.869 62.297 63.206 64.369 2012 2013 2014 2015 2016 Dati espressi in milioni di Euro 20 www.dgmco.it TURNOVER RONA ROS 4,34% 3,63% 2,89% 2,82% 1,02% 1,17% 1,13% 2,50% 1,67% 1,43% 2,61 2,55 2,45 2,47 2,50 2012 2013 2014 2015 2016 Costo del Personale Costo del Personale/Fatturato 9,64% 9,84% 10,04% 10,03% 10,10% €6.460 €6.586 €6.765 €6.855 €7.029 2012 2013 2014 2015 2016 Costo del Personale: dati espressi in milioni di Euro Efficienza strutturale in aumento. Il turnover del capitale piuttosto che dell’andamento atteso del Capitale Circolan- investito è previsto crescere leggermente sia nel 2015, pas- te Netto Operativo, che rimane sostanzialmente stabile e sando da 2,45 a 2,47, sia nel 2016, raggiungendo un valore negativo nel 2015, mentre peggiora leggermente nel 2016. di 2,50. Questa dinamica si deve alla crescita attesa del CIN Infine, anche il saldo previsto di Crediti/Debiti diversi si che avanza ad un tasso inferiore rispetto a quello delle attesta sui valori negativi degli anni precedenti. vendite, oltre che rispetto agli anni consuntivi. In altre parole, il campione di aziende oggetto di analisi riesce a generare a livello di giro d’affari più di Attivo Fisso Netto (AFN) Capitale Circolante Netto Operativo (CCNO) Crediti e Debiti Diversi Tasso di crescita del CIN quanto investe sia nel 2015 +0,65% +0,78% +4,58% +2,45% (tasso di crescita del fatturato pari a +1,46% a fronte di un tasso di crescita del CIN pari a 0,78%) sia nel 2016 (rispettivamente €29.021 €30.060 €29.803 €29.549 €28.742 +1,84% e +0,65%). L’aumento Netto è -€ 1.266 -€ 1.289 previsto del Capitale Investito -€ 1.312 -€ 1.368 -€ 1.331 principalmente figlio dello sviluppo atteso dell’Attivo Fisso Netto (circa +1% annuo), -€ 4.007 2012 -€ 3.169 2013 -€ 2.817 2014 -€ 2.855 2015 -€ 2.908 2016 Dati espressi in milioni di Euro 21 www.dgmco.it III) Free cash flow operativo previsto in migliora- in immobilizzazioni materiali (apertura e/o ristrutturazione mento che tuttavia rimane negativo in entrambi gli dei punti vendita) che continua a crescere in continuità anni di forecast. Stabilità dell’equilibrio patrimoniale con gli anni precedenti. e leggero miglioramento dei tempi stimati di rientro Il ricorso all’indebitamente finanziario, previsto continuo dal debito finanziario nel 2015. negli anni di forecast, non determina un peggioramento Il flusso di cassa operativo netto migliora negli anni di pre- della Posizione finanziaria Netta, in quanto in entrambi gli visione per l’aumento dei debiti commerciali che invertono anni i debiti finanziari sono compensati da un proporziona- il loro trend, manifestando che gli operatori del campione le aumento delle liquidità immediate, a loro volta incre- hanno oramai superato gli effetti provenienti dall’introdu- mentate dal flusso di cassa positivo. zione dell’art. 62 del “decreto liberalizzazioni”. Inoltre rispetto al 2014, nel biennio di previsione il reddito operati- Infine, il pay-back period si riduce nel 2015, anno in cui l’E- vo è maggiore. Per quanto riguarda la gestione degli inve- BITDA aumenta del 5% rispetto all’anno precedente, per stimenti, la voce più preponderante rimane l’investimento poi stabilizzarsi nel 2016. FLUSSO DI CASSO OPERATIVO LORDO Variazione Crediti commerciali Variazione Scorte Variazione Debiti commerciali Variazione Altri debiti/Altri crediti FLUSSO DI CASSA OPERATIVO NETTO +/- Disinvestimenti/Investimenti mat. e imm. +/- Disinvestimenti/Investimenti imm. fin. Variazione Altri impieghi/fonti FREE CASH FLOW OPERATIVO FLUSSO DI CASSA DOPO COMPONENTI STRAORDINARIE FLUSSO DI CASSA FREE CASH FLOW TO EQUITY Calcolo Cassa 2016-2015 2015-2014 2014-2013 2013-2012 € 2.194.600.440 € 2.186.877.882 € 2.146.218.357 € 2.402.738.148 -€ 126.978.907 -€ 98.430.222 € 160.235.949 -€ 54.278.771 -€ 96.367.217 -€ 75.364.963 -€ 147.121.283 -€ 253.462.204 € 275.880.377 € 212.372.364 -€ 366.012.716 -€ 529.617.907 -€ 6.410.470 -€ 7.625.338 € 62.462.792 -€ 81.715.457 € 2.240.724.223 € 2.217.829.722 € 1.855.783.099 € 1.483.663.809 -€ 2.170.130.407 -€ 2.132.752.881 -€ 2.181.834.237 -€ 1.865.917.745 -€ 66.345.506 -€ 65.693.311 -€ 541.334.098 € 310.187.643 -€ 65.785.434 -€ 81.540.121 -€ 122.703.727 -€ 105.096.636 -€ 61.537.124 -€ 62.156.591 -€ 990.088.963 -€ 177.162.929 € 42.129.879 € 39.637.403 -€ 889.759.776 -€ 160.417.526 € 101.709.829 € 64.343.097 -€ 893.034.314 -€ 314.022.587 € 67.069.102 € 35.078.584 € 696.508.204 -€ 167.367.061 € 1.234.224.665 € 1.013.236.268 € 1.120.408.893 € 1.280.370.237 PFN PFN/EBITDA 2,93 2,92 €8.284 €8.452 2012 2013 2,75 2,76 2,72 €7.755 €7.720 €7.653 2014 2015 2016 Posizione Finanziaria Netta: dati in milioni di Euro 22 www.dgmco.it 2. Analisi delle singole aziende e Best Performer (2013-2014) 2.1 Una overview L’analisi iniziale sulle 84 aziende del campione classifica i (I) EFFICIENZA GESTIONALE: MIGLIORI PERFOR- player sulla base dei risultati da essi ottenuti nel corso MANCE in INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE o in dell’ultimo anno consuntivo. Si è partiti analizzando il del- OPERATIVITÀ AZIENDALE? ta di EBIT nel periodo 2013-2014 rispetto alla speculare variazione dei ricavi (efficienza gestionale), e si è procedu- EFFICIENZA GESTIONALE to con due scomposizioni, o drill-down: la divisione Nel 2014 l’EBIT complessivo del campione registra un calo dell’efficienza gestionale in efficienza commerciale ed ope- pari a 3,75€ ogni 1000€ di fatturato generato rispetto al rativa (I); la successiva divisione dell’efficienza operativa in 2013. Delle 84 aziende componenti il panel, 25 aziende efficienza di personale ed efficienza di struttura e funzio- aumentano l’EBIT di più di un euro ogni mille di fatturato namento (II). rispetto all’anno precedente; 48 lo riducono mentre 11 lo Tutti i risultati in oggetto sono stati analizzati calcolando mantengono stabile. Fra le singole società, quella che fa la variazione delle rappresentative voci di conto economi- registrare il più netto miglioramento nel corso del 2014 è co, ogni mille euro di fatturato. Questo ragionamento per- Dico S.p.A. che ha generato 56,79€ in più di EBIT ogni mette dunque una comparazione tra le efficienze ottenute dalle diverse aziende, e, tra queste e le efficienze medie del campione, calcolate a partire dal conto economico 1000€ di fatturato rispetto al 2013, seguita da 3M S.r.l. (+48,14€), una società appartenente al gruppo d’acquisto Vegè. cumulato dell’insieme di aziende in analisi. EFFICIENZA COMMERCIALE Si sottolinea che l’analisi svolta non mira ad evidenziare le Nel 2014 il campione di aziende presenta un leggero peg- società migliori in termini assoluti, ma quelle che hanno gioramento di efficienza commerciale, aumentando l’inci- dimostrato , nell’ultimo anno, di saper migliorare più delle denza del costo del venduto di 0,53€ per ogni 1000€ di fat- altre i propri valori economici. turato. Ciò è frutto di un aumento di efficienza negli acqui- Dopo una overview generale del campione, ci si concentra sti (-1,88€) a fronte di una perdita di efficienza nella gestio- su un gruppo più ridotto di aziende che hanno ottenuto ne del magazzino (+2,4€). Delle 84 aziende del campione, buoni risultati anche a valori assoluti e che rispettano alcu- 37 evidenziano un saving nella propria gestione commer- ni standard quantitativi, così da effettuare un confronto ciale pari a più di un euro ogni mille euro di ricavi; 2 si man- solo fra player che, si presume, abbiano operato senza la tengono stabili; 45 registrano un peggioramento. La socie- necessità di dover mettere in pratica manovre straordina- tà che registra il decremento più rilevante del costo del rie e non ricorrenti. venduto è Acil S.r.l. (società appartenente al gruppo di acquisto C3) con -98,27€. 23 www.dgmco.it rale fisiologia di una azienda in crescita: è normale osserva- EFFICIENZA OPERATIVA re (in ipotesi di espansione) un aumento concorde sia dei Nel 2014 il campione mostra una perdita di efficienza ope- costi relativi ad acquisto e gestione delle materie prime, rativa con costi che rispetto al 2013 aumentano di 3,23€ sia dei costi inerenti allo svolgimento delle attività gestio- ogni 1000€ di fatturato. Prendendo nel complesso le socie- nali. Non a caso, dei 48 palyer del campione che aumenta- tà del panel, emerge che 28 player generano un saving in no il proprio fatturato, 32 registrano un aumento conte- termini di costi operativi (pari a più di un euro ogni 1000€ stuale del livello dei costi sia commerciali che di gestione di fatturato) 4 rimangono stabili e 52 mostrano un peggio- operativa. Ad esempio, Supermercati Tosano Cerea S.r.l., ramento. (società del gruppo di acquisto C3) che mostra un aumenTerminata l’analisi dell’impatto delle macro-categorie di to del costo del venduto pari a 16,7% e un tasso di crescita costo sulla marginalità aziendale, è possibile riscontrare un dei costi operativi del 18%, ha aperto nel corso del 2014 un peggioramento - leggero per quanto riguarda l’efficienza nuovo ipermercato. commerciale e più marcato per quanto riguarda l’efficien- (II) EFFICIENZA OPERATIVA: PIÙ SAVING DI COSTO za operativa - anche mettendo a fuoco l’andamento delle poste contabili in valore assoluto. Nel 2014, il campione nei costi del PERSONALE o nei costi di STRUTTURA E registra un costo del venduto aggregato pressoché stabile FUNZIONAMENTO? ma comunque in aumento (+0,74%, come dal 2012) ed un EFFICIENZA OPERATIVA valore aggregato dei costi operativi che sale del +2,02% a Scomponendo ulteriormente l’efficienza operativa, l’au- fronte di una timida crescita del fatturato pari a +0,67%. mento dei costi operativi fra il 2013 ed il 2014, è dovuto Come si può notare nella matrice sottostante, esiste una alla crescita sia del costo del personale sia dei costi di relazione diretta fra la dinamica dei costi commerciali e dei struttura e funzionamento, rispettivamente più alti di costi operativi. Questa assunzione è giustificata dalla natu25% Incremento COSTI OPERATIVI (2013-2014) 20% 15% N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 19 (outlier compresi) € 12.306.616.690 € 26.460.422 € 647.716.668 € 1.392.654 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 33 (outlier compresi) € 33.222.540.393 € 713.362.116 € 1.006.743.648 € 21.617.034 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 17 (outlier compresi) € 16.613.662.307 -€ 176.106.115 € 977.274.253 -€ 10.359.183 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 15 (outlier compresi) € 5.211.401.908 € 72.270.739 € 347.426.794 € 4.818.049 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -20% -15% -10% -5% 0% 5% 10% 15% Incremento del COSTO DEL VENDUTO (2013-2014) 24 20% 25% 30% www.dgmco.it 2,01€ e di 1,22€ ogni 1000€ di fatturato. zi, ammortamenti, accantonamenti e oneri diversi di ge- La società che registra migliori performance è Dico S.p.A, che riduce i suoi costi operativi in proporzione al fatturato di 60,75€. Tale risultato è generato dall’abbattimento dei costi di struttura e funzionamento, -49,14€ ogni 1000€ di fatturato, e dalla diminuzione del costo del personale, 11,61€ ogni 1000€ di fatturato. stione), il campione denota un aumento degli stessi di 1,22€ per ogni 1000€ di fatturato. Solo 28 aziende delle 84 che compongono il panel mostrano nel 2014 una loro riduzione, 10 li mantengono stabili, mentre per 46 player si legge un aumento. La società che mostra la maggior capacità di efficienza è Nuova Distribuzione S.p.A. (società associata al gruppo di EFFICIENZA DI PERSONALE acquisto Selex) che rileva una contrazione di questa tipoFocalizzando l’attenzione sul costo del personale, 58 logia di costi di 62,08€ per ogni 1000€ di fatturato. aziende delle 84 che compongono il panel registrano un suo aumento, 11 lo mantengono stabile e 15 lo riducono di Osservando le variazioni puntuali delle specifiche voci di costo operativo in valore assoluto, tra il 2013 e il 2014, si più di un euro ogni mille di fatturato. registra una certa eterogeneità nella gestione contrattuaNel suo complesso il campione analizzato mostra un’ineffi- le delle risorse umane. Infatti, il posizionamento incrociato cienza di costo sul lato delle risorse umane (+2,01€ ogni delle società in riferimento all’andamento dei costi del 1000€ di fatturato), l’azienda che diminuisce in maggior personale e dei costi di struttura e funzionamento è al- misura il costo del personale è Acil S.r.l., che diminuisce quanto diverso. Ciò significa che spesso al costo del perso- tale voce di 18,27€ per ogni 1000€ di fatturato generati. nale dipendente si affianca quello del personale interinale EFFICIENZA DI STRUTTURA E FUNZIONAMENTO (che rientra nei costi di struttura e funzionamento), le cui Spostand0 l’attenzione sui di struttura e funzionamento, (in cui rientrano costi per servizi, godimento di beni di ter- Incremento COSTI DI STRUTTURA E FUNZIONAMENTO (2013-2014) 30% 25% 20% policy di gestione sono diverse e variabili da player a player. N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 15 (outlier compresi) € 7.449.789.945 -€ 43.645.382 € 496.652.663 -€ 2.909.692 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 34 (outlier compresi) € 34.718.130.452 € 687.618.121 € 1.021.121.484 € 20.224.062 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 15 (outlier compresi) € 12.318.349.942 -€ 91.241.730 € 821.223.329 -€ 6.082.782 N° AZIENDE FATTURATO TOTALE EBIT TOTALE FATTURATO MEDIO EBIT MEDIO 20 (outlier compresi) € 12.867.950.959 € 83.256.153 € 643.397.548 € 4.162.808 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% Incremento del COSTO DEL PERSONALE (2013-2014) 25 www.dgmco.it BEST PRACTICE S.p.A. si focalizza sulla strategia di riduzione dei costi La tabella sottostante riporta tutte le società che hanno mostrato essere capaci di generare efficienza nella gestio- operativi (-3€ ogni 1000€ di fatturato), in particolare sull’abbattimento dei costi di struttura e funzionamento. ne aziendale nell’ultimo anno, con fatturato in aumento e Fra le società che rispettano i requisiti sopra citati, quella reddito operativo già positivo nel 2013. che fa registrare il più netto miglioramento nell’aumento Concentrando la nostra attenzione sui principali operatori del mercato della grande distribuzione in termini di quote di mercato, possiamo citare come eccellenze Esselunga S.p.a, Aspiag Servive S.r.l., Grandi e Alì S.p.A., e Magazzini e Supermercati Il Gigante S.p.A.. Le prime tre migliorano la loro redditività operativa concentrandosi sulla strategia di saving di costi commerciali; ad esempio Aspiag Service S.r.l. riduce di 7,35€ il costo del venduto ogni 1000€ di fatturato. Al contrario Magazzini e Supermercati Il Gigante AZIENDE GARGIULO & MAIELLO S.P.A. VIVO FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A. L'ABBONDANZA S.R.L. SUPERMERCATI MARTINELLI S.R.L. MEGAHOLDING S.R.L. MULTICEDI S.R.L. ROSSETTO TRADE S.P.A. GRANDI MAGAZZINI E SUPERMERCATI IL GIGANTE S.P.A. ACIL S.R.L. IPERAL S.P.A. PREMIUM PRICE ITALIA S.R.L. LEM MARKET S.P.A. MAIORANA MAGGIORINO S.P.A. ALI' S.P.A. MAGAZZINI GABRIELLI S.P.A. BRENDOLAN ALIMENTARI - S.R.L. F.LLI POLI S.P.A. GRUPPO ENZO FERI' S.R.L. ASPIAG SERVICE S.R.L. ESSELUNGA SPA MULTICEDI MCN SOC. CONS. A R.L. 26 VARIAZIONE EBIT OGNI 1000€ DI RICAVI VARIAZIONE CONSUMO MERCI OGNI 1000€ DI RICAVI del risultato operativo è Gargiuolo & Mariello S.p.A, (azienda facente parte del gruppo di acquisto Vegè) che nel corso del 2014 ha generato 11,01€ in più di EBIT ogni 1000€ di fatturato rispetto al 2013. Analizzando la scomposizione dell’efficienza gestionale, la società che registra performance migliori nella diminuzione del costo del venduto è Acil S.r.l. con -98,27€ ogni 1000€ di ricavi, mentre sul fronte dell’efficienza operativa troviamo Gruppo Enzo Ferì S.r.l. (azienda appartenente al gruppo Vegè) con –17,97€. VARIAZIONE COSTI VARIAZIONE DI STRUTTURA PERSONALE OGNI OGNI 1000€ DI 1000€ DI RICAVI RICAVI VARIAZIONE ALTRI COSTI OPERATIVI OGNI 1000€ DI RICAVI 11,01 6,43 -17,43 -2,48 -14,96 10,60 1,83 -12,43 0,19 -12,62 8,91 -6,39 -2,52 -3,29 0,77 7,45 -6,17 -1,28 5,79 -7,07 6,75 3,93 -2,43 -1,84 -4,31 -2,09 -3,71 -0,58 -0,60 -1,50 3,68 -9,73 6,06 6,14 -0,08 2,63 0,37 -3,00 1,47 -4,47 2,17 1,63 -98,27 -3,42 96,10 1,79 -18,27 1,86 114,37 -0,07 1,48 4,70 -6,18 -0,81 -5,37 1,22 -2,33 1,11 -0,48 1,59 0,96 -1,61 0,65 -1,72 2,37 0,95 -6,77 5,82 2,98 2,85 0,92 -5,52 4,61 1,00 3,60 0,88 1,98 -2,86 -4,67 1,81 0,48 -8,03 7,55 19,30 -11,74 0,48 17,49 -17,97 0,79 -18,76 0,32 0,08 -7,35 -0,14 7,03 0,06 3,39 0,64 3,64 -0,58 0,02 17,90 -17,92 -0,04 -17,88 www.dgmco.it 2.2 Focus on: i gruppi d’acquisto Le 84 società che compongono il panel analizzato sono di 56,79€ ogni 1000€ di ricavi generati, non viene conside- state aggregate in base al gruppo di acquisto di riferimen- rato come best performer in quanto nel 2014 registra un to. Il campione è stato quindi suddiviso in 14 gruppi (Agorà EBIT negativo. Network, Auchan-Sma, Bennet, C3, Carrefour, Coop, Eurospin, Esselunga, Finiper, Gruppo Tuo, Gruppo Sun, Gruppo Pam, Selex, Vegè) più un insieme denominato “Altri”, in cui confluiscono le società non facenti parte a nessun gruppo di acquisto oltre alle società che pur essendo parte di un gruppo, da sole non sarebbero rappresentative del suo andamento economico-finanziario (per questo motivo Scomponendo la variazione dell’EBIT nelle componenti di costo che partecipano alla sua generazione, risulta che il gruppo Sun è quello che maggiormente riesce a fare saving sul costo del venduto. Infatti, dal 2013 al 2014 migliora la sua efficienza commerciale diminuendo di 9,22€ i costi per gli acquisti ogni 1000€ di fatturato, seguito da Eurospin e Agorà Network. si è deciso di non identificare separatamente il consorzio Despar Italia e Conad). Relativamente all’efficienza operativa, è ancora il gruppo Vegè che si dimostra il più capace a ridurre tali costi, ab- L’analisi dei gruppi ricalca l’analisi già effettuata per le singole aziende e mira ad evidenziare quale gruppo d’acquisto ha dimostrato di saper migliorare i propri risultati reddituali, coniugando buone dinamiche di indebitamento. N.B.: i risultati della presente analisi per gruppi sono attenuati dal fatto che ciascun conto economico e stato patrimoniale di gruppo è stato costruito aggregando i dati di bilancio delle singole società. Ciò non permette l’elisione dei rapporti infragruppo e non consente di cogliere appieno le possibili sinergie in atto fra i diversi operatori. I) Il gruppo d’acquisto che migliora maggiormente la propria efficienza gestionale dal 2013 al 2014, aumentando il proprio fatturato e partendo da un reddito operativo positivo, è il gruppo Vegè. battendo di 1,15€ ogni 1000€ di fatturato i costi di struttura e funzionamento mantenendo stabili i costi per il personale. Focalizzando l’attenzione su questa voce di costo, si nota come solo il gruppo Tuo riesce a registrare una sua diminuzione dal 2013 al 2014. Spostando il focus sui costi di struttura e funzionamento (in cui rientrano costi per servizi, godimento di beni di terzi, ammortamenti, accantonamenti e oneri diversi) è Finiper a registrare il miglior risultato, diminuendo questa tipologia di costi di 2,99€ ogni 1000€ di fatturato generato, seguita da Selex e C3. Nel 2014, Coop, con il 18,34%, risulta essere il gruppo più grande in termini di quota di mercato relativa al fatturato, calcolata sui ricavi aggregati del panel, mentre in termini di Esso infatti aumenta di 1,44€ l’EBIT ogni 1000€ di fatturato quota di mercato sul reddito operativo, Esselunga (52,65%) generato. Il gruppo Tuo, che aumenta il reddito operativo ed Eurospin (37,07%) generano circa il 90% dell’EBIT totale. 27 www.dgmco.it (1) = (2)+(3) SOCIETA' VARIAZIONE EBIT OGNI 1000€ DI RICAVI GRUPPO TUO VEGE' ESSELUNGA EUROSPIN AGORA' NETWORK SELEX C3 GRUPPO SUN FINIPER CARREFOUR ALTRI BENNET GRUPPO PAM COOP AUCHAN-SMA (2) (3) = (4)+(5) VARIAZIONE CONSUMO MERCI OGNI 1000€ DI RICAVI € 56,79 € 1,44 € 0,08 -€ 0,21 -€ 0,53 -€ 0,90 -€ 1,05 -€ 1,85 -€ 2,01 -€ 5,14 -€ 5,74 -€ 5,82 -€ 6,42 -€ 6,62 -€ 19,37 (4) (5) VARIAZIONE COSTI VARIAZIONE DI STRUTTURA OGNI PERSONALE OGNI 1000€ DI RICAVI 1000€ DI RICAVI € 3,96 -€ 0,23 -€ 0,14 -€ 4,73 -€ 3,69 € 0,08 -€ 1,90 -€ 9,22 -€ 1,26 -€ 2,92 € 2,37 -€ 0,44 € 2,30 € 1,52 € 3,34 -€ 60,75 -€ 1,21 € 0,06 € 4,94 € 4,21 € 0,81 € 2,94 € 11,07 € 3,27 € 8,06 € 3,37 € 6,26 € 4,12 € 5,10 € 16,03 VARIAZIONE ALTRI COSTI OPERATIVI OGNI 1000€ DI RICAVI -€ 11,61 -€ 0,06 € 0,64 € 2,89 € 5,63 € 2,54 € 4,57 € 0,24 € 6,26 € 0,93 € 0,47 € 3,46 € 1,40 € 3,99 € 5,19 -€ 49,14 -€ 1,15 -€ 0,58 € 2,06 -€ 1,42 -€ 1,73 -€ 1,63 € 10,84 -€ 2,99 € 7,13 € 2,90 € 2,80 € 2,72 € 1,11 € 10,83 II) Mettendo in relazione i risultati reddituali e il gra- III) I gruppi Esselunga e C3 registrano i più convin- do di indebitamento dell’anno 2014 si nota come Eu- centi tempi medi di rientro dal debito finanziario rospin registri la redditività più alta sostenuta da (pay-back period), inferiore all’anno. un’ottimo equilibrio patrimoniale. Se consideriamo il trend dell’indicatore, si nota come il La matrice a lato posiziona i gruppi di acquisto rispetto alla gruppo C3 riduce costantemente il pay-back period dal media dei valori dell’anno 2014 del campione preso nel 2012, mentre per Esselunga si registra una dinamica oppo- suo complesso, considerando sull’asse delle ordinate l’in- sta. Al di sotto della media del panel, troviamo anche i cidenza dell’EBIT sul fatturato e sull’asse delle ascisse il gruppi Sun, Vegè e Selex. I gruppi Eurospin, Agorà Net- rapporto fra posizione finanziaria netta e i mezzi propri. work e Carrefour, invece, mostrano una posizione finan- La redditività operativa dei gruppi Eurospin, Esselunga, ziaria netta negativa (cioè liquidità immediate superiori ai Agorà Network, C3, Selex debiti finanziari), dal 2010 al 2014. e Vegè è superiore rispet- 6,00% EUROSPIN to alla media del campione e un tasso di indebita- ESSELUNGA 4,00% C3 mento minore. Fra questi, SELEX facendo un confronto con ed Esselunga riescono ad aumentare il rapporto fra EBIT e fatturato, ma peg- EBIT / FATTURATO il 2013, solo i gruppi Vegè 2,00% AGORA' NETWORK BENNET VEGE' FINIPER ALTRI GRUPPO PAM 0,00% GRUPPO SUN COOP -2,00% CARREFOUR giorano, anche se leggermente, il rapporto fra po- -4,00% AUCHAN-SMA sizione finanziaria netta e mezzi propri. -6,00% -0,40 -0,20 0,00 0,20 0,40 0,60 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA / PATRIMONIO NETTO 28 0,80 1,00 www.dgmco.it ALLEGATO A) – Le società che compongono il panel GRUPPO DI APPARTENENZA N. SOCIETA' (RAGIONE SOCIALE) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 F.LLI POLI S.P.A. IPERAL S.P.A. SOGEGROSS S.P.A. TIGROS SPA AUCHAN S.P.A. SMA S.P.A. ACIL S.R.L. BRENDOLAN ALIMENTARI - S.R.L. DADO S.P.A. D'AMBROS IPERMERCATO SPA GROS CIDAC - S.R.L. LEM MARKET S.P.A. MAIORANA MAGGIORINO S.P.A. NEW DISTRIBUTION S.R.L. PREMIUM PRICE ITALIA S.R.L. ROSSETTO TRADE S.P.A. SISAVENETA S.R.L. SUPERMERCATI MARTINELLI S.R.L. SUPERMERCATI TOSANO CEREA S.R.L. VIVO FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A. DI PER DI S.R.L. GS S.P.A. S.S.C. S.R.L. CONAD ADRIATICO SOCIETA' COOPERATIVA CONAD CENTRO NORD SOCIETA' COOPERATIVA CONAD DEL TIRRENO Soc.Coop. DAO soc. coop. NORDICONAD Soc.Coop. SICILCONAD COOP ADRIATICA SOC. COOP. a r.l. COOP CENTRO ITALIA, SOCIETA' COOPERATIVA COOP CONSUMATORI NORDEST SOCIETA' COOPERATIVA COOP ESTENSE COOP LIGURIA SOCIETA' COOPERATIVA DI CONSUMO COOP LOMBARDIA SOCIETA' COOPERATIVA COOP SICILIA S.P.A. Nova Coop UNICOOP FIRENZE società cooperativa UNICOOP TIRRENO SOCIETA' COOPERATIVA ASPIAG SERVICE S.R.L. G.A.M. spa L'ALCO S.p.A. AGORA' NETWORK AUCHAN-SMA C3 CARREFOUR CONAD COOP DESPAR GRUPPO DI APPARTENENZA N. SOCIETA' (RAGIONE SOCIALE) 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 IPER MONTEBELLO S.P.A. UNES MAXI S.P.A. FAMILY MARKET S.P.A. ITALMARK S.P.A. MAGAZZINI GABRIELLI S.P.A. SUPERMERCATI CADORO S.P.A DICO S.P.A. ALI' S.P.A. ARCA - SOCIETA' PER AZIONI CE.DI MARCHE SOCIETA' COOPERATIVA DIMAR S.P.A. GRANDI MAGAZZINI E SUPERMERCATI IL GIGANTE S.P.A. L'ABBONDANZA S.R.L. MAXI DI S.R.L. MEGAHOLDING S.R.L. NUOVA DISTRIBUZIONE S.P.A. ROBERTO ABATE S.P.A. SUPER ELITE S.P.A UNICOMM - S.R.L. 3M - S.R.L. CARAMICO GAETANO & C. S.P.A. COLONIAL SUD S.P.A. COMMERCIALE GICAP S.P.A. DETERCART LOMBARDO SRL G.F.E. DISTRIBUZIONE ASSOCIATA S.R.L. GAMBARDELLA S.R.L. GARGIULO & MAIELLO S.P.A. GROSSY S.R.L. GRUPPO ENZO FERI' S.R.L. MARKET INGROSS S.R.L. MIGROSS S.P.A. MULTICEDI MCN SOC. CONS. A R.L. S.I.P.A. S.R.L. DI FIORAVANTI BENNET S.P.A. ESSELUNGA SPA EUROSPIN ITALIA S.P.A. GRUPPO PAM S.P.A. ALFI - S.R.L. COAL - SOCIETA' COOPERATIVA A R.L. MULTICEDI S.R.L. PENNY MARKET ITALIA S.R.L. PRIX QUALITY SPA FINIPER GRUPPO SUN GRUPPO TUO SELEX VEGE' BENNET ESSELUNGA EUROSPIN GRUPPO PAM ALLEGATO B) – I dettagli delle previsioni di bilancio CONTO ECONOMICO Ricavi delle vendite Consumo merci Margine d'intermediazione commerciale I Altri ricavi Margine d'intermediazione commerciale II Personale Margine a valore aggiunto Servizi e godimento beni terzi Altri costi EBITDA Ammortamenti Accantonamenti EBIT Proventi finanziari Oneri finanziari Rettifiche finanziarie Partite straordinarie Reddito lordo Imposte Utile/perdita di terzi Reddito netto 2016 € 64.369.383.563 € 51.867.157.596 € 12.502.225.967 € 5.225.621.076 € 17.727.847.043 € 7.028.930.445 € 10.698.916.599 € 7.322.929.820 € 559.562.151 € 2.816.424.628 € 1.979.916.472 € 109.761.682 € 726.746.474 € 879.895.302 -€ 585.376.593 -€ 234.938.759 € 103.667.003 € 889.993.427 € 621.824.187 € 19.111.992 € 249.057.247 2015 € 63.206.386.059 € 50.949.305.905 € 12.257.080.154 € 5.131.206.869 € 17.388.287.024 € 6.855.079.645 € 10.533.207.378 € 7.190.622.369 € 549.452.230 € 2.793.132.780 € 1.944.144.218 € 107.778.556 € 741.210.005 € 801.712.809 -€ 546.313.125 -€ 230.693.989 € 101.793.993 € 867.709.693 € 606.254.898 € 18.633.464 € 242.821.330 2014 € 62.296.852.020 € 50.301.646.057 € 11.995.205.963 € 5.057.369.278 € 17.052.575.241 € 6.765.496.641 € 10.287.078.600 € 7.087.149.979 € 541.545.663 € 2.658.382.958 € 1.916.168.163 € 106.227.633 € 635.987.162 € 737.528.921 -€ 513.429.135 -€ 227.374.324 € 100.329.187 € 733.041.811 € 512.164.601 € 15.741.565 € 205.135.645 2013 € 61.868.795.658 € 49.929.841.682 € 11.938.953.976 € 5.034.755.088 € 16.973.709.064 € 6.585.914.972 € 10.387.794.092 € 6.960.317.825 € 546.435.741 € 2.881.040.526 € 1.834.466.129 € 163.794.915 € 882.779.482 € 626.545.453 -€ 495.111.012 -€ 285.039.502 € 16.745.403 € 745.919.824 € 478.302.378 € 13.902.040 € 253.715.406 2012 € 61.827.958.678 € 50.029.460.274 € 11.798.498.404 € 5.204.379.936 € 17.002.878.340 € 6.459.584.347 € 10.543.293.993 € 6.990.078.616 € 543.042.707 € 3.010.172.670 € 1.833.781.829 € 146.422.603 € 1.029.968.238 € 599.631.231 -€ 456.835.441 -€ 382.240.706 € 160.928.901 € 951.452.223 € 511.898.941 € 11.973.666 € 427.579.616 2011 € 60.004.087.882 € 48.773.128.369 € 11.230.959.513 € 5.113.262.505 € 16.344.222.018 € 6.254.153.691 € 10.090.068.327 € 6.608.220.877 € 479.494.602 € 3.002.352.848 € 1.875.057.416 € 156.981.799 € 970.313.633 € 561.543.244 -€ 426.184.581 -€ 361.980.501 € 30.719.414 € 774.411.209 € 535.040.330 € 16.860.025 € 222.510.854 2010 € 58.134.984.959 € 46.841.919.508 € 11.293.065.451 € 4.598.609.127 € 15.891.674.578 € 6.033.293.563 € 9.858.381.015 € 6.397.906.474 € 452.182.907 € 3.008.291.634 € 1.772.061.222 € 185.655.780 € 1.050.574.632 € 563.717.880 -€ 356.246.551 -€ 226.921.965 € 68.906.226 € 1.100.030.222 € 576.747.170 € 33.205.798 € 490.077.254 29 www.dgmco.it STATO PATRIMONIALE Crediti commerciali Altri crediti Rimanenze Debiti commerciali Altri debiti Ratei e risconti attivi Ratei e risconti passivi CAPITALE CIRC NETTO OPERATIVO Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie ATTIVO FISSO NETTO TFR Altri fondi e accantonamenti CAPITALE INVESTITO NETTO Crediti diversi Debiti diversi Capitale Investito Netto (CIN) complessivo Capitale sociale Riserve Capitale e riserve di terzi Risultato netto portato a nuovo Risultato netto dell'esercizio Risultato netto dell'esercizio di terzi Patrimonio netto Cassa Att. Fin. non immob. Debiti vs Soci a BT Debiti Fin. a BT Debiti vs Soci a LT Debiti Fin. a LT Posizione finanziaria netta (PFN) Totale Fonti 2016 2015 2014 2013 2012 2011 2010 € 2.411.136.806 € 2.367.573.455 € 2.334.250.931 € 2.409.463.189 € 2.581.091.486 € 2.716.778.549 € 2.490.018.906 € 4.202.593.458 € 4.126.662.861 € 4.067.280.565 € 4.169.114.653 € 3.883.538.806 € 4.038.210.118 € 4.214.234.887 € 5.333.715.959 € 5.237.348.742 € 5.161.983.779 € 5.014.862.496 € 4.761.400.292 € 4.907.026.603 € 4.518.011.248 € 10.592.166.791 € 10.400.792.215 € 10.254.405.777 € 10.337.555.469 € 11.231.817.236 € 12.618.328.791 € 11.922.927.043 € 4.345.576.701 € 4.267.062.747 € 4.205.660.109 € 4.481.637.115 € 4.081.654.723 € 3.951.593.972 € 3.996.957.969 € 414.276.179 € 406.791.220 € 401.065.818 € 384.255.421 € 443.924.200 € 425.954.985 € 323.113.329 € 331.635.632 € 325.643.787 € 321.060.498 € 327.946.516 € 363.285.048 € 449.623.265 € 438.106.154 -€ 2.907.656.723 € 2.445.536.460 -€ 2.855.122.470 € 2.436.365.981 -€ 2.816.545.291 € 2.427.229.889 -€ 3.169.443.341 € 2.423.034.933 -€ 4.006.802.223 € 2.368.737.379 -€ 4.931.575.773 € 2.400.816.747 -€ 4.812.612.796 € 2.465.480.043 € 20.865.136.593 € 20.684.093.137 € 20.504.620.566 € 20.243.149.448 € 20.265.995.386 € 19.976.946.144 € 19.110.580.182 € 6.749.098.503 € 6.682.752.996 € 6.617.059.685 € 6.075.725.587 € 6.385.913.230 € 6.455.245.847 € 6.399.958.299 € 30.059.771.556 € 1.235.723.404 € 29.803.212.114 € 1.205.159.507 € 29.548.910.140 € 1.189.410.338 € 28.741.909.968 € 1.201.358.773 € 29.020.645.995 € 1.228.860.949 € 28.833.008.738 € 1.239.384.776 € 27.976.018.524 € 1.278.275.858 € 742.344.513 € 728.932.161 € 718.442.895 € 722.970.554 € 636.770.099 € 723.071.465 € 628.066.961 € 25.174.046.916 € 1.086.964.886 € 25.013.997.975 € 1.108.570.334 € 24.824.511.616 € 1.130.605.230 € 23.648.137.300 € 1.161.767.604 € 23.148.212.724 € 1.175.997.682 € 21.938.976.724 € 1.140.390.434 € 21.257.062.909 € 1.120.499.240 € 477.336.163 € 505.352.081 € 535.012.316 € 503.711.898 € 599.657.433 € 541.017.236 € 592.720.041 € 25.783.675.638 € 2.019.689.380 € 25.617.216.228 € 2.019.689.380 € 25.420.104.530 € 2.019.689.380 € 24.306.193.006 € 1.943.495.933 € 23.724.552.973 € 1.846.459.342 € 22.538.349.922 € 1.811.627.760 € 21.784.842.108 € 1.782.183.600 € 12.431.538.287 € 12.431.538.287 € 12.431.538.287 € 10.858.726.237 € 10.826.507.398 € 10.890.619.236 € 10.624.813.613 € 636.797.957 € 636.797.957 € 636.797.957 € 506.310.788 € 429.708.489 € 433.870.991 € 409.250.640 € 2.774.422.423 € 2.547.608.355 € 2.355.995.658 € 2.278.328.360 € 1.897.977.281 € 1.551.609.315 € 1.210.669.474 € 249.057.247 € 242.821.330 € 205.135.645 € 253.715.406 € 427.579.616 € 222.510.854 € 490.077.254 € 19.111.992 € 18.633.464 € 15.741.565 € 13.902.040 € 11.973.666 € 16.860.025 € 33.205.798 € 18.130.617.286 € 6.437.433.730 € 17.897.088.774 € 5.203.209.065 € 17.664.898.492 € 4.189.972.797 € 15.854.478.764 € 3.935.355.772 € 15.440.205.792 € 3.573.480.418 € 14.927.098.181 € 3.365.405.134 € 14.550.200.379 € 3.515.241.877 € 7.452.996.746 € 7.452.996.746 € 7.452.996.746 € 6.587.204.878 € 5.668.709.995 € 6.591.353.798 € 6.918.335.006 € 10.858.573.371 € 10.858.573.371 € 10.858.573.371 € 10.767.033.313 € 10.381.055.303 € 11.267.247.943 € 11.849.650.266 € 6.206.303.297 € 5.128.758.418 € 4.238.298.009 € 4.273.992.059 € 3.255.225.897 € 2.455.506.796 € 2.567.294.018 € 281.874.229 € 281.874.229 € 281.874.229 € 150.417.610 € 195.589.519 € 71.517.941 € 118.992.108 € 4.196.737.931 € 4.107.127.247 € 4.019.429.972 € 3.782.831.910 € 3.694.666.875 € 3.773.737.993 € 3.132.282.220 € 7.653.058.352 € 7.720.127.454 € 7.755.206.038 € 8.451.714.242 € 8.284.347.181 € 7.611.251.741 € 7.234.641.729 € 25.783.675.638 € 25.617.216.228 € 25.420.104.530 € 24.306.193.006 € 23.724.552.973 € 22.538.349.922 € 21.784.842.108 RENDICONTO FINANZIARIO REDDITO OPERATIVO - Imposte Risultato operativo dopo le imposte Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti FLUSSO DI CASSO OPERATIVO LORDO Variazione Crediti commerciali Variazione Scorte Variazione Debiti commerciali Variazione Altri debiti/Altri crediti FLUSSO DI CCNO FLUSSO DI CASSA OPERATIVO NETTO +/- Disinvestimenti/Investimenti mat. e imm. +/- Disinvestimenti/Investimenti imm. fin. Variazione Altri impieghi/fonti FREE CASH FLOW OPERATIVO Gestione Straordinaria FLUSSO DI CASSA DOPO COMPONENTI STRAORDINARIE Oneri e Interessi Finanziari FLUSSO DI CASSA Flusso di Gestione Finanziaria (Mezzi Propri) FREE CASH FLOW TO EQUITY 2016-2015 2015-2014 2014-2013 2013-2012 2012-2011 2011-2010 € 726.746.474 € 741.210.005 € 635.987.162 € 882.779.482 € 1.029.968.238 € 970.313.633 € 621.824.187 € 606.254.898 € 512.164.601 € 478.302.378 € 511.898.941 € 535.040.330 € 104.922.287 € 134.955.107 € 123.822.561 € 404.477.104 € 518.069.297 € 435.273.303 € 2.089.678.154 € 2.051.922.775 € 2.022.395.796 € 1.998.261.044 € 1.980.204.432 € 2.032.039.215 € 2.194.600.440 € 2.186.877.882 € 2.146.218.357 € 2.402.738.148 € 2.498.273.729 € 2.467.312.518 -€ 126.978.907 -€ 98.430.222 € 160.235.949 -€ 54.278.771 € 272.389.160 -€ 153.576.530 -€ 96.367.217 -€ 75.364.963 -€ 147.121.283 -€ 253.462.204 € 145.626.311 -€ 389.015.355 € 275.880.377 € 212.372.364 -€ 366.012.716 -€ 529.617.907 -€ 1.342.789.021 € 661.554.862 -€ 6.410.470 -€ 7.625.338 € 62.462.792 -€ 81.715.457 € 23.032.949 -€ 71.593.999 € 46.123.783 € 30.951.841 -€ 290.435.258 -€ 919.074.339 -€ 901.740.601 € 47.368.978 € 2.240.724.223 € 2.217.829.722 € 1.855.783.099 € 1.483.663.809 € 1.596.533.128 € 2.514.681.496 -€ 2.170.130.407 -€ 2.132.752.881 -€ 2.181.834.237 -€ 1.865.917.745 -€ 2.090.751.703 -€ 2.676.760.082 -€ 66.345.506 -€ 65.693.311 -€ 541.334.098 € 310.187.643 € 69.332.617 -€ 55.287.548 -€ 65.785.434 -€ 81.540.121 -€ 122.703.727 -€ 105.096.636 -€ 243.247.796 -€ 100.868.377 -€ 61.537.124 -€ 62.156.591 -€ 990.088.963 -€ 177.162.929 -€ 668.133.754 -€ 318.234.511 € 103.667.003 € 101.793.993 € 100.329.187 € 16.745.403 € 160.928.901 € 30.719.414 € 42.129.879 € 39.637.403 -€ 889.759.776 -€ 160.417.526 -€ 507.204.853 -€ 287.515.097 € 59.579.950 € 24.705.694 -€ 3.274.538 -€ 153.605.061 -€ 239.444.916 -€ 226.621.838 € 101.709.829 € 64.343.097 -€ 893.034.314 -€ 314.022.587 -€ 746.649.769 -€ 514.136.935 -€ 34.640.727 -€ 29.264.513 € 1.589.542.518 € 146.655.526 € 73.554.329 € 137.526.923 € 67.069.102 € 35.078.584 € 696.508.204 -€ 167.367.061 -€ 673.095.440 -€ 376.610.012 DISCLAIMER: Tutti i loghi ed i trademarks in questo documento, appartengono ai rispettivi proprietari. 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Oggi DGM, pur volendo rimanere una realtà capace di garantire un servizio customizzato e rispettoso delle esigenze dei propri clienti, si propone come community professionale nel campo della Consulenza Direzionale a tutto tondo. www.dgmco.it [email protected] Copyright © DGM Consulting. Tutti i diritti riservati. E' proibita la riproduzione, anche parziale, in ogni forma o mezzo, senza l ’esplicita concessione scritta da parte degli autori. 32