04_running_2015 - Running Magazine

Transcript

04_running_2015 - Running Magazine
ANNO 4 - NUMERO 4 - 2015
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600463 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste
Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
COVER STORY
ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE, BELLA ATMOSFERA E UN OSPITE D’ECCEZIONE
HANNO RESO SPECIALE L’APPUNTAMENTO SULLA RIVIERA DEL BRENTA
18-19
L’ATLETA DEL MESE
16-17
DA QUALCHE ANNO
LA STAVAMO PIANIFICANDO:
ALLA 20ESIMA PARTECIPAZIONE
ALLA MARATHON DES SABLES,
IL NOSTRO REPORTER DINO
BONELLI AVREBBE SEGUITO
MARCO OLMO PER
IMMORTALARE UNA NUOVA
GRANDE IMPRESA
EVENTI
22-23
CON VIBRAM,
LISA E GLI
ALTRI ALLA
MILANO VA DI CORSA
24
SERVIZI, INAUGURAZIONI, SUPER OSPITI E GRANDI EVENTI,
LA CITTÀ DELL’EXPO È SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA
PRODOTTO DEL MESE
NELLA TERRA DEI DOGI
CON SAUCONY
IL GIGANTE
DEL DESERTO
TRA FANGO E OSTACOLI
SPARTAN
RACE
The Trick Premium
Performance Wear
DIRTY RUN
ALLE PAGINE CENTRALI
13
10-11
ACONCAGUA 7000:
WELL DONE, NICO!
12
EVENTI
ADIDAS RUNBASE
MILANO MARATHON
FOCUS PRODOTTI
HOT GEAR COMPRESSION
20
M400
[email protected] / www.runningmag.it
INTORNO AL BIANCO
CON... COLUMBIA
ZAMBIA
13
26
RUNNING
MAGAZINE
EDITORIALE
• DI BENEDETTO SIRONI
[email protected]
Parole
SCOMODE
Spesso nei nostri editoriali parliamo degli aspetti più belli e luccicanti del mondo running. La cui
crescita notevole anche nel nostro Paese da alcune
stagioni rallegra tutti gli operatori e “nasconde”
un po’ la carenza di risultati a livello di top atleti, anche se qualche giovane fa ben sperare. Ma
parlando proprio di runners di alto livello, più in
generale di atletica, e ancora più in generale di
SPORT, non possiamo che dedicare questo editoriale a un tema come quello del doping. Enorme
e ingombrante tanto che - come si suol dire - non
basterebbe un libro per parlarne. Un libro però
a volte può servire e magari essere rivelatorio.
Specie se questo si chiama “Lo sport del doping”
(2012, edizioni Gruppo Abele) e se il suo autore
è Sandro Donati. Il quale scrisse in realtà anche
un precedente volume sul tema: “Campioni senza
valore” (1989, edito da Ponte alle Grazie). Fatto
sparire in poco tempo dalla circolazione…
Della sua emblematica figura e della sua pluriennale battaglia contro il “sistema doping”, a livello italiano ma anche internazionale, parliamo
nell’articolo a pagina 18. Abbiamo infatti avuto
il piacere di assistere a una sua dettagliata conferenza stampa grazie alla bella (e non scontata)
scelta di Saucony, che lo ha invitato come special
guest per il suo meeting atleti gli scorsi 11-12 aprile. Con Donati abbiamo conversato ampiamente
anche dopo il suo intervento, scoprendo ulteriori
dettagli a dir poco sorprendenti, se non incredibili, su come il doping fosse diffuso, tollerato, addirittura promosso non solo da molti atleti (i quali
a volte sono in realtà quasi vittime) ma dalle isti-
tuzioni sportive, che avrebbero dovuto controllare
e contrastare il fenomeno.
Parliamo al passato perché ci auguriamo che
oggi la situazione sia migliorata. In effetti - anche grazie all’impegno costante di persone come
Donati - certamente lo è. Detto questo, sarebbe
davvero ingenuo e illusorio pensare che il doping
sia stato debellato. Con una certa ciclicità, fatti
più o meno noti che coinvolgono atleti di ogni disciplina ci dicono che non è così. E rappresentano
solo una piccola parte del fenomeno. Il mondo
della corsa purtroppo rimane uno di quelli più a
rischio. Non solo se si parla di atleti top al mondo. Il “doping amatoriale” è uno dei più preoccupanti dei nostri giorni.
Non è mai facile parlare di un tema come questo senza scadere nella retorica o senza rischiare
di dividere nettamente il campo tra buoni e cattivi. Come in tutte le cose, anche qui non mancano
le sfumature. Detto questo, talvolta bisogna avere
il coraggio e prendersi la responsabilità di delineare dei confini chiari e precisi, di mettere le cose
nero su bianco. Di dire cosa è lecito e cosa no.
Di fare nomi e cognomi. Nel libro di Donati troverete tutto ciò. Leggetelo. Anche se sono parole
scomode e che quindi potranno non farvi piacere,
così come non lo hanno certo fatto alle istituzioni
sportive italiane. Ma vi renderanno più consapevoli e attenti. Così che nel vostro piccolo o grande
ruolo possiate contribuire a rendere gli sportivi
delle nuove generazioni - di qualsiasi livello - più
onesti, sani e liberi.
n. 4 - 2015
PRIMO PIANO /
Dalla Svezia Icebug
arriva in Italia con TWS
Fondato in Svezia nel 2001, Icebug è un marchio
specializzato nel settore del trail running footwear.
Votato all’innovazione e alla creatività, ha trasformato la passione dei suoi designer in uno strumento
perfetto per sviluppare calzature altamente funzionali e di grande fattura stilistica. Il brand sbarca ora
nel nostro Paese grazie a TWS: l’azienda di Somma
Lombardo è gestita da Marco Longhin, da più di 20
anni appassionato runner e trail runner, nonché attivo organizzatore di eventi. La campagna vendite per
Icebug con la collezione SS 2016 inizierà nel mese di
maggio. Fra i principali contenuti della linea, le suole
con tecnologie BuGrip, Rb9X e Olx che offrono aderenza eccellente e sicurezza su ogni tipo di superficie. L’offerta di Icebug comprende anche prodotti per
il walking e per il trekking, tutti sviluppati per garantire protezione, comfort di calzata e stabilità ottimali.
Distribuito da:
Icebug Italia • 0331.25.44.43 • [email protected]
Al via il 1° Campionato
Italiano Mud Run
Sono sempre di più, seguitissime e attese
da un pubblico sempre più influente
nel panorama del running anche nel
nostro Paese. Vi offriamo un assaggio a pagina 12 con i servizi dedicati alla Spartan Race e alla Dirty Run.
Nel 2015 alcune fra le principali gare
nostrane oltretutto sono state unite nel
primo Campionato Italiano Mud Run. Ogni
evento ha mantenuto caratteristiche e regolamento
propri, uniformato invece il capitolo sicurezza considerato prioritario: in primis le norme circa la solidità
degli ostacoli lungo il percorso e l’assistenza medica
per i partecipanti. Ogni corsa avrà un girone competitivo che partirà come primo scaglione. I runner dovranno superare correttamente ogni ostacolo, in caso
di non superamento si potrà ritentare oppure si potrà
scegliere per una penalità. Ogni persona che prenderà parte a uno fra gli appuntamenti del Campionato
Italiano Mud Run sarà iscritto di diritto al torneo. La
classifica di ogni tappa assegnerà i punti in base
all’ordine di arrivo. Il via del circuito è in programma
con la Inferno Run di Firenze. In totale per questa
prima edizione saranno sette le manifestazioni in calendario. Al termine saranno premiati sia l’uomo e la
donna che avranno ottenuto il miglior punteggio medio su almeno tre prove, sia chi collezionerà il maggior numero assoluto di punti.
calendario
Editore
Sport Press Srl
Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO
Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI
Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23
20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600463 - Fax 0362.600616
Email: [email protected]
Website: www.runningmag.it
Stampa: Ingraph - Seregno (MB)
Redazione USA: DNF Media, Inc
1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050
Tel: 001.408.261.8809
Anno 4 - N.4 - 2015
Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio
2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI.
Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima
riservatezza dei dati in suo possesso.
Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti
e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13
della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati
o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:
Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi.
INFERNO RUN
9 maggio a Firenze
GLADIATOR RACE
20 giugno a Guidonia (RM)
PARMIGIANO REGGIANO STRONG RUN
21 giugno a Boves (CN)
ITALIAN MUD RUN EXPERIENCE
27\28 giugno a Frosinone
GREEN ENERGY RUN
5 luglio a Rogeno (LC)
FARM RUN
2 agosto a Parma
LA MATTA CORSA
4 ottobre a Modena
www.mudrun.it/campionato
Questo numero è stato chiuso in redazione il 29 aprile 2015
2
RUNNING
MAGAZINE
NEWS
n. 4 - 2015
PRIME EDIZIONI /
Prosegue il tour Puma Ignite Your City
In 500 attorno al Lago di Cornabbio con Africa & Sport
Un percorso di 12 km sulla pista ciclabile
che costeggia il lago, con partenza e arrivo
al Parco Berrini. Lo scorso 25
aprile, la prima edizione della Lago di Cornabbio Run è
stata una grande giornata di
sport e solidarietà. L’iniziativa ideata dall’associazione
Africa & Sport in partnership
con GAM Whirlpool è stata
dedicata al ricordo di Samia,
atleta somala morta nel mar
Mediterraneo mentre cercava di raggiungere l’Europa per allenarsi per le Olimpiadi. “Una corsa per ricordare Samia: perché
il diritto allo sport non abbia né genere
Due tappe fra Milano e Roma per diffondere la febbre “Ignite” e contagiare sempre
più persone nel segno della passione per la corsa e
il divertimento. Puma e
Cisalfa hanno unito le forze per dar vita una doppia
iniziativa sulle strade del
capoluogo meneghino e
della capitale, rispettivamente il 16 e il 22 aprile
scorsi. Nei due appuntamenti dedicati al modello
di punta della collezione
Running Footwear del
brand tedesco i partecipanti hanno potuto testare le qualità della nuova mescola super
reattiva di Ignite, in compagnia degli ospiti
né confini. Samia è un’eroina dei diritti
delle donne e dei diritti civili”. L’iniziativa
ha contato circa 500 runner.
Ai quasi 170 classificati della
competitiva si sono uniti oltre
200 della non competitiva.
Tutti preceduti dagli oltre 100
partecipanti della Family Run,
corsa su un tracciato ridotto
di 5 km disegnato per far apprezzare a tutti la bellezza del
luogo. Il ricavato della manifestazione andrà in beneficenza per sostenere i progetti sociali e sportivi di Africa &
Sport.
www.africasport.it
Sul Grappa, il Glory Trail in memoria della Grande Guerra
Era il novembre del 1917.
Sul Monte Grappa le truppe
italiane in ritirata si preparavano alla difesa mentre
incombeva l’avanzata degli
austro-tedeschi. La notte
prima dello scontro, con un
permesso sulla parola molti
soldati erano scesi in fretta
a valle a trovare i propri familiari per un ultimo fugace
saluto. Ed è per ricordare la
loro storia che nasce il Glory
Trail. Un percorso di 50 km
lungo quei sentieri che univano le trincee della Grande
Guerra. Organizzata dall’asd Dolomiti Psg
di Feltre, la competizione è in programma
il prossimo 8 agosto. “Glory Trail prende
spunto da un fatto veramente accaduto la
notte prima della battaglia
di Caporetto, quando alcuni uomini del reggimento
chiesero ai superiori di poter
rivedere i propri cari un’ultima volta prima del combattimento” ha spiegato Ivan
Piol, presidente di Dolomiti
Psg. “Di notte corsero fino
ad Alano e prima dell’alba
tornarono in trincea sempre
di corsa portando con sé i
ricordi delle famiglie e qualche cosa da mangiare per i
commilitoni. Quella stessa
corsa che noi proponiamo
agli atleti oggi di fare in un momento di
pace, non dimenticando chi quella pace
l’ha guadagnata per noi”.
www.glorytrail.it
La notte di Milano in musica e a colori... “Just for Nike Women”
Quest’anno Nike ha pensato di coinvolgere le sue appassionate in un’esperienza che
non ha precedenti, dando vita a un tour
globale che non è mai stato tanto grande.
Una lunghissima serie di eventi come solo
il marchio con il baffo è capace di immaginarli: tra Women’s
Races e Nike+ Training Club, inviterà
oltre 200mila sportive in tutto il pianeta. L’iniziativa ha
preso il via l’8 marzo
scorso con la Nagoya
Women’s Marathon
nella terra del Sol
Levante e con il N+TC Tour a Shanghai
e si protrarrà fino all’autunno chiudendo
con la mezza maratona di San Francisco.
In Italia è già partito il countdown per la
We Run Milano, in calendario il 5 giugno
nella città della moda. Già svelato il percorso di 10 km per questo evento, nato come
We Own The Night, e giunto alla sua terza
edizione. Si partirà da piazza 25 Aprile, per
Tre corse nel trevigiano per il circuito “42 di Marca”
Sono tre gare che in realtà non sono all’esordio nel calendario podistico nazionale.
La novità è che dal 2015 sono inserite per
la prima volta in uno speciale circuito tutto
trevigiano, creato per unire idealmente le
iniziative principali organizzate sul territorio in una ideale maratona. Si chiamerà
“42 di Marca” e comprenderà tre corse che
insieme coprono per l’appunto la distanza
di 42,195 km. Prova inaugurale è stata venerdì 1° maggio a Oderzo, in occasione del
debutto della Gladiatorum Race, la corsa
con il costume degli antichi romani che
quest’anno, sulla distanza di 11,097 km,
ha aperto la ventesima edizione del Circuito internazionale “Città Archeologica”.
A questa si aggiunge la classica da 10 km
in notturna Corritreviso, in programma venerdì 26 giugno nel centro storico del ca-
poluogo della Marca, mentre la Mezza di
Treviso tornerà l’11 ottobre a un anno dal
debutto. Per partecipare a “42 di Marca”,
entrando nella classifica finale, basta iscriversi alle tre singole gare che compongono il circuito.
passare dal Padiglione di Arte Contemporanea, attraversare piazza San Babila e piazza
Duomo, prima di proseguire per il Castello Sforzesco, costeggiare Parco Sempione
fino all’Arco della Pace, all’Arena Civica
e al Bosco Verticale
e infine giungere al
Palazzo della Regione in Piazza Gae Aulenti. Ogni fase della
corsa sarà accompagnata da musica e
luci, con l’obiettivo
di accompagnare le
Nike Women e rendere indimenticabile
questa serata. All’arrivo le runner troveranno una sorpresa e
potranno rilassarsi e continuare a divertirsi
per tutta la notte. Sempre in piazza Gae
Aulenti sarà allestito il village, che inizierà
ad animarsi già nel pomeriggio con musica
e spettacoli. Tra le novità di quest’anno, la
possibilità di creare una crew e iscriversi in
gruppo.
gonike.me/WMN10km_it
Polartec con Kilian ed Emelie alla seconda Tromsø SkyRace
Due cime per tre gare uniche e di grande
fascino: dal 31 luglio al 2 agosto prossimo
è in calendario la seconda edizione della
Tromsø SkyRace, un appuntamento da non
perdere per tutti gli appassionati vista l’organizzazione che ha i
volti dei campioni Kilian Jornet ed Emelie
Forsberg e visto l’inserimento nel calendario delle Skyrunner World Series per
la ultra marathon da
45 km e per il Vertical Kilometer. A queste due competizioni si
aggiunge quella sulla distanza da 20 km, per
un totale di 600 partecipanti attesi all’evento. Ovviamente saranno molti anche gli atleti elite che vorranno mettersi alla prova sulle
due vette più elevate a ridosso della “capitale dell’Artico”. Fra i partner di quest’anno
ci sarà anche Polartec: “Siamo entusiasti di
esserci incontrati e di avere portato a bordo
Oltre 900 partecipanti alla Sedico Run in provincia di Belluno
È stato Said Boudalia a
inaugurare l’albo d’oro
della Sedico Run, bella
manifestazione che si è
corsa sul tracciato delle
Antiche Rogge nella provincia di Belluno. Svoltasi
lo scorso 12 aprile, ha contato oltre 900 partecipanti
tra 23 km, staffetta e Family Run. La competizione
di cartello ha toccato zone
di particolare suggestione
ambientale e storica come
Villa Gaggia, Villa Zuppani, l’Oratorio di San Nicolò, Villa Patt, le Segherie
dei Meli e la zona lungo la
riva del torrente Cordevole, dove un tempo esisteva un fitto reticolo
di rogge e relativi opifici. Sessanta sono
state le formazioni al via nella staffetta,
prova per squadre di due concorrenti con
d’occasione, fra cui le gemelle Giulia e Silvia Provvedi (Le Donatella) fresche vincitrici dell’Isola dei Famosi, gli
apprezzati web influencers
Lavinia Biancalani e Marco Ferrero, la nota DJ Ema
Stokholma e la cantante
Roberta Branchini. Inaugurato a febbraio, il progetto
Ignite Your City è un tour
che coinvolgerà fino a novembre alcune fra le più
famose città nel mondo, tra
cui Parigi, CapeTown, Londra, Chicago e New York.
A ogni tappa un gruppo
di runner sarà impegnato
a percorrere diversi chilometri, su tracciati
inediti, per raggiungere nuovi traguardi.
una frazione sui 15 km e
una sugli 8 km. “Siamo
soddisfatti, sono stati
davvero tanti coloro che
hanno risposto al nostro
invito per questa prima
edizione della Sedico
Run” commentano gli organizzatori, il presidente
dell’Atletica Fiori Barp
Riccardo Ebo e Gabriele
De Nard, capitano della
nazionale di cross. “Grazie a tutti i volontari delle associazioni di Sedico
che hanno reso possibile
tutto ciò, lavorando intensamente per mesi. E grazie anche agli amici del
Gs La Piave che ci hanno dato una mano
per gli aspetti logistici. L’appuntamento è
rinnovato al 2016”.
www.sedicorun.it
4
un marchio tanto prestigioso” ha commentato Kilian. “Polartec realizza tessuti tecnici
che sono perfetti per le condizioni meteorologiche impegnative che probabilmente incontreremo in Norvegia”. Tromsø SkyRace
sarà infatti una corsa
tecnica e fisicamente
impegnativa in un
territorio spettacolare
e selvaggio circondato
da montagne, fiordi e
isole. “Condividiamo
il medesimo approccio alla ricerca e all’eccellenza nella competizione e nello sviluppo
del prodotto” prosegue la stella del team
Salomon. “L’azienda è inoltre fortemente
impegnata nella protezione dell’ambiente e
nel riciclo dei materiali, proprio come questa skyrace i cui organizzatori e partecipanti
sono tutti rispettosi dell’ambiente”.
www.tromsoskyrace.com
www.polartec.com
RUNNING
MAGAZINE
NEWS
I campioni adidas ispirano gli atleti
nella campagna Sport 15
Le super star della NBA Damian Lillard, Joakim Noah, Derrick Rose e John
Wall, il giocatore di football americano DeMarco Murray e i grandissimi del
calcio Gareth Bale, James Rodriguez, Lionel Messi e Luis Suarez sono i protagonisti della nuova campagna adidas. Attraverso il lancio di una serie di
video che nel corso dell’anno racconteranno le storie del brand a tre strisce,
adidas offrirà un’ispirazione per i giovani atleti a fare del proprio meglio, a
qualsiasi livello o in qualsiasi sport.”Si chiama Sport 15 ed è più di una campagna: è un investimento a lungo termine” spiega Eric Liedtke, del board adidas e responsabile Global Brands. L’iniziativa sarà pianificata principalmente
in televisione. Inoltre, ci sarà un roll-out strategico sui social media attraverso
le esclusive global news room a Herzogenaurach, Londra, Portland, Shanghai, Mosca e Rio de Janeiro. I primi spot presentati sono stati Take it e Takers.
ASICS “corre” in Bolivia per realizzare
le immagini della campagna PE 2015
Una serie di fotografie realizzate da Steven Jackson
al caldo della Bolivia rappresentano la campagna
ASICS per la PE 2015. Gli
atleti scelti come modelli
indossano capi di abbigliamento le cui caratteristiche assicurano leggerezza
mentre il sistema di ventilazione permette all’aria di
circolare accanto alla pelle
garantendo traspirabilità e
un grande vantaggio in termini di freschezza anche in caso di caldo estremo. La linea è dotata della
tecnologia ASICS Motiondry che permette l’evaporazione dell’umidità dalla
pelle, garantendo un effetto di raffreddamento sul corpo per una termoregolazione ideale. Le immagini sono state scattate alle Uyuni Salt Flats, le più
grandi saline del mondo che si estendono lungo un massiccio di 11.000 km2
sulla cresta della catena delle Ande. Gli atleti, vestiti ovviamente ASICS, percorrono i sentieri delle iconiche “Isole Incahuasi” conosciute come “la casa
degli Inca” e disseminate di impressionanti cactus giganti. L’ambiente più
estremo nel quale gli atleti sono stati fotografati è la Laguna Colorada, un
lago situato a circa 4.300 mt di quota che deve il suo colore rossastro-arancione tempestato da macchie bianche alle infiltrazioni della luce del sole che
si rifrangono sulle alghe rosse.
Jamie Foxx e gli underdog di Under Armour
nel segno dell’ambizione
È la più grande campagna globale Under Armour di sempre. Il marchio di
Baltimora torna a raccontare le storie di
incredibili atleti che nel segno della determinazione continuano a superare se
stessi e a raggiungere i vertici nel panorama sportivo mondiale. Si chiama “The
book of WILL” e si compone di una serie di cortometraggi ispirati diretti e interpretati dal premio Oscar Jamie Foxx.
Il primo capitolo ha per protagonista
Stephen Curry, considerato da molti il
più forte giocatore di basket del pianeta
e fra i più probabili candidati all’anello
nella NBA. Il video intitolato “Volume One: Shakespeare got it all wrong”
racconta il suo impegno per diventare una stella. Riguardo alla collaborazione con Jamie Foxx, Kevin Plank, fondatore e ceo del brand ha commentato:
“Lo conosciamo dal 1998, quando stava girando il film ‘Any Given Sunday’
e sapevamo che era il partner creativo perfetto per descrivere il viaggio di
Stephen”. Mostrando l’ascesa di Curry e l’entusiasmo mostrato dal pubblico in occasione delle sue visite agli store di tutto il mondo, da New York a
Shanghai, il film racconta momenti reali della sua vita. Per Under Armour lui
è l’esempio degli “underdog”, gli emarginati che superano lo scetticismo e
l’indifferenza.
Otto tappe in quattro Paesi: torna la Gore-Tex Transalpine Run
Sono attesi oltre 300 team provenienti da oltre 20 Paesi, pronti ad
affrontare le otto tappe che attraversano Germania, Austria, Svizzera e
Italia con un percorso di 268 km e
16.310 m di dislivello. Questi alcuni
dei numeri per l’undicesima edizione della Gore-Tex Transalpine Run,
al via il prossimo 29 agosto. Si partirà da Oberstdorf in Germania e si arriverà a Solda,
un paesino dell’Alto Adige: la durissima competizione alpina porterà i runner al superamento dei
propri limiti, grazie a quello che sarà un preziosis-
simo lavoro di squadra visto che la
partecipazione come sempre sarà
a coppie. Un’esperienza arricchita
non solo dagli splendidi sentieri di
montagna con viste mozzafiato di
vallate profonde e vette maestose,
ma anche dal fortissimo senso di solidarietà. Il culmine è l’ultima tappa
della gara con il Bärenjoch che svetta a 2.880 m tra San Valentino e Solda, al cospetto
della grandiosa vista dell’Ortles, la vetta più alta
delle Alpi centrali.
www.transalpine-run.com
esordio al parco Monte Stella per Milano running expo 2015
Un appuntamento interamente
dedicato al running e al trail running. Ideato da SPM Publishing,
casa edidrice di Soul Running, Milano Running Expo 2015 è andato
in scena pochi giorni prima della
grande esposizione universale, al
parco Monte Stella, dal 16 al 19
aprile. Gli appassionati hanno potuto testare le principali novità prodotto di alcune fra le aziende leader
del settore, quali Brooks, Bv Sport, Cep, Cober, Compressport, La Sportiva, Mammut, Polar, TomTom,
Tecnica. Nella tre giorni si sono svolti anche numerosi
forum con la presenza di esperti, tecnici e atleti come
Luca Speciani, Fulvio Massini, Ernesto Ciravegna,
Carlo Lazzari, Fulvio Massa. È stato possibile effettua-
re un’analisi della propria corsa in
maniera professionale con Technobody sotto la supervisione del C.T.
della Nazionale di Ultra Trail Italiana Fulvio Massa. È stato, invece,
targato Technogym il Soul Running
Challenge. Circa 1.200 i runner
coinvolti. Positiva l’idea della manifestazione e di buon livello sia i marchi presenti che le
iniziative proposte. Anche se certamente il pubblico
poteva essere più numeroso e magari l’organizzazione
di gare o eventi supplementari avrebbe contribuito
maggiormente a creare flusso, così come una comunicazione più efficace e anticipata. Detto questo, non
mancheremo alla prossima edizione e facciamo il nostro in bocca al lupo agli organizzatori.
“Mile for mile” nello Yellowstone del Sudamerica con Patagonia
Si chiamerà Parque Patagonia e sarà aperto al
pubblico per accogliere visitatori esploratori e runner in uno dei paesaggi più belli del Cile. Frutto
dell’impegno dell’associazione non profit Conservacion Patagonica, è considerato lo “Yellowstone
del Sudamerica” da Bruce Babbit, ex segretario
degli interni degli Stati Uniti. Il progetto deve ancora essere ultimato e per gli ultimi sforzi Patagonia
ha deciso di co-finanziare i lavori per tracciare 80
km di sentieri e rendere effettivamente accessibile
il luogo a tutti coloro che desiderano esplorarlo.
Attraverso una campagna dedicata, per ogni miglio
di sentiero finanziato dai suoi utenti, Patagonia
verserà la stessa somma, miglio dopo miglio, chilometro dopo chilometro, fino al raggiungimento
della somma necessaria per ultimare il sistema di
tracciati. Il costo stimato totale è di 1.600 dollari
per miglio. Il programma terminerà il 31 dicembre
photo: James Q Martin
Marketing e Testimonial /
n. 4 - 2015
2015. Per l’occasione è stato realizzato il film Mile
For Mile, che ha per protagonisti gli ambassador
Jeff Browning, Luke Nelson e Krissy Moehl che
hanno compiuto una corsa di 170 km all’interno di
questo monumento della natura per rendere omaggio ai 10 anni di lavoro svolto finora. La clip curata
dal regista James Q. Martin è online dal 1° aprile.
www.patagonia.com/eu/itIT/trail-running
Mizuno fa correre tutti con il RunLIfe Tour 2015
“What if everybody run?”… o meglio: “RAN?”.
La nuova campagna Mizuno nasce per proporre
la corsa come un modo per stare insieme, vivere un’esperienza di gruppo,
condividere le proprie sfide e
sostenersi a vicenda. Il progetto
Mizuno Run Life torna proprio
sull’onda di questa iniziativa e
dopo il successo degli incontri
dello scorso anno a Milano e
Roma si allarga a tutta l’Italia,
grazie alla collaborazione con
alcuni fra i principali punti vendita a livello nazionale.
Con una formula allegra ed efficace, sono 14 le
tappe in altrettante città che si seguiranno dal 9
aprile al 24 settembre. Il programma è semplice
e coinvolgente: dopo l’introduzione e le presen-
6
tazioni, via tutti insieme per una sessione serale
di allenamento guidato, con riscaldamento, corsa
di gruppo e stretching finale. I primi 500 iscritti
riceveranno un ricco kit di partecipazione, comprendente una
maglietta tecnica Mizuno, un
braccialetto luminoso, un integratore e una card promozionale.
Mizuno Run Life vanta il sostegno di Naturaid e dei media specializzati Radiorun e Runner’s
World. I negozi che partecipano
sono: Il Campione, Lupo Sport,
Deriu Sport, Tecnica Sport, Ready to Run, Base Running, Genova Running, Pianeta Sport, Meditech, 1/6 H, Watch Your Steps,
Dionisi Sport, LMB, Affari e Sport.
www.mizunorunlife.it
RUNNING
MAGAZINE
n. 4 - 2015
Sulle Alte Vie della Valle d’Aosta: nasce il progetto TraiLab di Ferrino
Tutto pronto per il via a La Palma delle Skyrunner World Series
La sua base è a 3.585 m
sul Monte Rosa, presso il
rifugio Quintino Sella. HighLab è la fucina in cui da
ormai vent’anni i prodotti
Ferrino vengono sviluppati
negli ultimi test dai tecnici
del marchio torinese. Da
questa esperienza nasce TraiLab, un nuovo
progetto dedicato agli utilizzatori finali grazie al quale potranno conoscere le tecnologie dei modelli per il trail running e fornire preziosi feedback all’azienda. La prima
“prova sul campo” sarà in occasione degli
Stage del Mountain Trail Tor Experience.
Si parte da qui. È l’inizio dei giochi, il punto
di riferimento per tutti i più grandi atleti al
mondo che come ormai di regola si danno
appuntamento sull’isola
di La Palma per dare il
via alle Skyrunner World
Series. Giunta alla sua
sesta edizione, la Transvulcania
Ultramarathon sarà infatti la tappa
inaugurale del circuito
per il quarto anno consecutivo. Risultata nelle ultime due stagioni la
gara di ultra distanza con il più elevato livello
competitivo in base al Ranking Athletes ISF,
è in calendario il prossimo 9 maggio. Sul clas-
www.ferrino.it
www.mandalatrail.it
sico percorso di 73 km e 4.415 m di dislivello
positivo, saranno al via oltre 1.800 runner.
Fra questi Luis Alberto Hernando, vincitore
dell’ultima edizione, Dakota Jones, vincitore nel
2012 e Anna Frost, vincitrice delle edizioni 2012 e
2014 nonché detentrice
del record femminile del
percorso. Fra i partner
delle Skyrunner World
Series 2015, oltre alle
conferme di Salomon, Scott, Compressport,
Arc’teryx. La Sportiva e Active Patch 4U
(quest’ultimo nel ruolo di main sponsor), il
nuovo ingresso di Alpina Watches.
photo: Jordi Saragossa
Le guide di Mandala Trail,
partner dell’iniziativa, forniranno consigli sull’utilizzo dei prodotti in funzione
delle capacità, delle caratteristiche del terreno, della
lunghezza e del dislivello
del percorso e delle condizioni meteorologiche. Gli stage si svolgeranno sulle Alte Vie della Valle d’Aosta, al
cospetto del Monte Rosa, del Monte Bianco, del Gran Paradiso e del Cervino.
2XU torna al Challenge Rimini, prova per il titolo europeo half distance La terza Südtirol Ultra Skyrace riconosciuta come GreenEvent
Come ormai da tradizione sarà uno dei principali
appuntamenti nel nostro
Paese per il mondo del
triathlon. Challenge Rimini è in programma il
prossimo 24 maggio e
al via ci sarà ancora una
volta 2XU. Il marchio
australiano fondato nel 2005 e distribuito in
Italia da Nutrilife Distribution ha infatti annunciato di aver confermato la propria partnership con l’evento, che per il 2015 ospiterà
lo European Championship Half Distance.
Azienda fra i leader nel mondo dell’abbigliamento compressivo tecnico dedicato all’en-
L’edizione 2015 della Südtirol Ultra Skyrace, la gara di corsa estrema in montagna più
dura d’Europa, è stata riconosciuta “GreenEvent”. L’evento, previsto
quest’anno per il 24 luglio, si svolge infatti nello scenario delle Alpi Sarentine in un paesaggio
naturale unico che il comitato organizzatore si è
impegnato a tutelare al
massimo. Per questo lo
scorso anno l’Agenzia Provinciale per l’Ambiente ha riconosciuto la gara, alla sua seconda edizione, come “GoingGreenEvent”. Gli
organizzatori sono riusciti a soddisfare oltre
durance, 2XU conta
fra le sue fila alcuni dei
migliori triatleti professionisti internazionali,
che saranno impegnati nella competizione.
“Challenge
Rimini
rappresenta uno degli
eventi di punta della
stagione e noi non potevamo mancare” ha
dichiarato Matteo Cantieri, responsabile
marketing di Nutrilife. “Il fatto che quest’anno sia anche valido per il titolo continentale
sulla mezza distanza ne conferma la rilevanza
internazionale”.
www.2xu.it
tre quarti dei criteri richiesti, per cui recentemente è arrivata la “promozione” e la Südtirol Ultra Skyrace quest’anno può vantare il
titolo di “GreenEvent”.
Questo riconoscimento
indica eventi progettati,
organizzati e realizzati
all’insegna della sostenibilità. I fattori fondamentali sono l’utilizzo
di prodotti ecocompatibili, la salvaguardia delle risorse, la gestione dei rifiuti, la creazione
di un valore aggiunto regionale e la responsabilità sociale.
www.suedtirol-ultraskyrace.it
PEOPlE /
Il trail runner valdostano Chevrier entra nel team di ASICS
Dall’esordio con gli allievi alla nazionale
maggiore, con la maglia azzurra ha conquistato in totale cinque titoli individuali e quattro a squadre. Nel
2009 si è laureato
Campione del Mondo
per la categoria Junior. Xavier Chevrier
è una bella realtà del
trail running nostrano e da quest’anno è
un atleta ASICS. “Ho
sempre corso con
ASICS grazie anche
all’apporto del mio
storico sponsor, il negozio Baroli Sport di
Villeneuve” ha dichiarato Xavier.” Mi alleno
per migliorare e affronto ogni gara con la
voglia di divertirmi faticando e mettermi in
Sei atleti e un progetto Academy nel 2015 del Team Salomon
Il Team Salomon rinnova la sua sfida nel
2015, con sei atleti di talento e ambiziosi al
via in numerose gare in Italia e all’estero.
Confermatissima Stephanie Jimenez, fra i cui principali obiettivi di quest’anno spicca quello di
tornare sul podio nelle Skyrunner World Series categoria Vertical. Assieme a lei torna l’esperta
di ultra stanze Simona Morbelli,
che in calendario attende con
grande trepidazione il mondiale
IAU di Annecy, la Zugspitze 101K
in Germania e l’esordio nella cen- Simona
Morbelli
to miglia alla mitica Leadville. Fra
gli uomini, Fabio Bazzana punta a concentrare gli obiettivi, fra Elba, Campionato Europeo
di skyrunning a Zegama e un posto stabile
nei primi dieci delle World Series. Il capitano Giuliano Cavallo rientra dopo l’infortunio
gioco con i più forti atleti della mia specialità”. L’amministratore delegato di ASICS
Italia, Luca Bacherotti, ha aggiunto: “Abbiamo scelto Xavier
perché conosciamo
l’attaccamento e la
fiducia che ripone
nel nostro marchio”.
Xavier
oltretutto
rappresenterà l’Italia nella nuova sfida
“Beat the Sun” che il
21 giugno vedrà cinque squadre internazionali, composte
per metà da atleti
professionisti e per
metà da amatori, cimentarsi in una emozionante sfida intorno al Monte Bianco per cercare di “battere il sole”.
Garmin supporta l’associazione Bimbingamba di Zanardi
e l’intervento chirurgico: in Italia lo vedremo
all’Elba, alle Porte di Pietra e a Lavaredo, prima del gran finale internazionale sul Bianco
alla CCC e all’Ultra Pireneu. Gli
ultimi due atleti sono due novità. Davide Cheraz, miglior giovane nelle ultra, a 22 anni giocherà
le sue carte sull’Elba, alla Lavaredo, nel campionato europeo
in Val d’Isère e alla CCC di Chamonix. Giulio Ornati, alla sua
prima stagione internazionale
correrà anche lui al mondiale di
Annecy e parteciperà ad alcuni
appuntamenti dell’Ultra Trail
World Tour. Anche i giovani saranno parte
del progetto con il programma internazionale
Academy, grazie al quale saranno fatti crescere Martina Valmassoi, Giulia Compagnoni
e Davide Magnini.
Emy Leitner alla guida del marketing per Dynafit Italia
Emy Leitner è stata nominata marketing manager Italia per Dynafit. Dal quartier generale
di Bolzano, gestirà lo sviluppo delle strategie
di comunicazione e promozione nel mercato
nazionale del brand. Un passato da fondista e, soprattutto
da quando è entrata nel gruppo Oberalp nel 2012, grande
appassionata di sci alpinismo.
Amante della montagna a tutto
tondo, dal trekking più leggero
all’alpinismo: è ancora fresco il
ricordo del suo viaggio in Nepal al fianco di un’associazione no profit a sostegno delle donne sherpa.
Nata e cresciuta a Brunico ha conseguito nel
2011 la Laurea in “Lingue e letterature straniere” presso l’Università degli studi di Verona.
Dopo qualche esperienza di stage in aziende
Il rapporto che lega Alex Zanardi a Garmin si consolida con il sostegno della sede italiana dell’azienda alla ONLUS del campione
paraolimpico. Con l’iniziativa “Ogni Tuo Passo Conta” i possessori
di un prodotto Garmin vίvofit 2, vίvosmart o vίvoactive, contribuiranno ad aiutare Bimbingamba, l’associazione che realizza protesi per bambini che hanno subito amputazioni e che non possono
usufruire dell’assistenza sanitaria. Iscrivendosi sul sito www.ognituopassoconta.it i passi compiuti e registrati ogni giorno verranno
conteggiati fino al raggiungimento dell’obiettivo di un miliardo di
passi, che permetterà a Garmin di devolvere a Bimbingamba la
somma di 20.000 Euro. Ambassador dell’iniziativa sono alcuni
tra i più importanti testimonial di Garmin: Stefano Baldini, Simone
Moro, Davide Cassani e Daniel Fontana, che contribuiranno all’iniziativa indossando i device Garmin durante i loro appuntamenti
agonistici più importanti. Gli atleti sono anche i protagonisti di un
video dove lo stesso Alex Zanardi invita tutti a contribuire al progetto #ognituopassoconta a favore di Bimbingamba.
www.garmin.com/it - www.ognituopassoconta.it
www.bimbingamba.com
7
turistiche locali è entrata nel 2012 nel Gruppo
Oberalp come supporto alla divisione marketing Italia per i brand Salewa e Dynafit, fino
a ottenere nel 2013 la qualifica di marketing
specialist per la gestione del
retail marketing, degli eventi
e del web marketing. “Sono
estremamente contenta della
responsabilità che l’azienda mi
ha affidato: si tratta di una sfida
quotidiana nel rafforzare l’immagine di un brand riconosciuto come un vero punto di riferimento per discipline sportive in
alta quota”, ha commentato Emy Leitner. “Ma
sono fiduciosa di poter svolgere il mio incarico
in modo positivo, anche grazie al team di lavoro e alle risorse che il gruppo Oberalp mette a
disposizione del marchio”.
@ WEB & DINTORNI
@ RUNNING & WEB
Dati, trend e spunti dal mondo
di internet, social e mobile
n. 4 - 2015
Nike a fianco delle donne nella
nuova campagna #betterforit
Il sito e-commerce Running
Warehouse arriva in Europa
Negli Stati Uniti, Running Warehouse è fra i leader dei
negozi online dedicati al mondo della corsa. Vista la crescita
costante di utenti che approdano sul sito americano da ogni
parte del mondo, a marzo è stato annunciato il lancio del
sito europeo. Oltre 30 marchi, numerose offerte esclusive,
spedizione veloce in giornata, invio gratis per ordini superiori
a 75 euro, diritto di recesso entro 30 giorni, garanzia del
miglior prezzo e un servizio clienti disponibile in cinque
lingue sono alcuni dei numeri della piattaforma attiva nel
Vecchio Continente. “Siamo molto lieti di annunciare che
Running Warehouse Europe è ora online” ha dichiarato
Christian Singer, general manager di Sports Warehouse.
“Questo sito è stato ideato appositamente in funzione del
runner europeo che cerca grande ricchezza di contenuti,
recensioni, un’ampia gamma di prodotti, brand specializzati e
promozioni. Vogliamo offrire l’esperienza di acquisto migliore
possibile a tutti i corridori in qualsiasi Paese d’Europa”. Oltre
all’abbigliamento e alle scarpe, sono trattate numerose
categorie, quali nutrizione, sistemi di idratazione, accessori
tecnologici, performance apparel.
www.runningwarehouse.it
@
RUNNING
MAGAZINE
Lizzy Hawker “a cuore aperto”
per The North Face
È dedicata
interamente alle
donne e vuole
essere un modo
per continuare
a motivare e
coinvolgere le sue
appassionate.
La campagna
#betterforit
racconta la storia
di Nike che da
oltre 40 anni è a
fianco di atlete di tutti i livelli, dalle vincitrici del Grande Slam
e dalle campionesse del mondo a quelle che stanno cercando
una nuova ispirazione per un allenamento più intenso. La
prima pietra di questa collaborazione con il mondo rosa è
stata posta nel 1972, quando il Congresso degli Stati Uniti
approvò il Title IX of the Education Amendments, un progetto
di legge che rinforzava il concetto di uguaglianza di genere
nelle attività sportive delle scuole superiori e delle università
una volta per tutte. Meno di una settimana dopo, alle prove
olimpiche statunitensi su campo e su pista, alcuni atleti
dell’Università dell’Oregon realizzarono delle magliette
e regalarono scarpe caratterizzate da uno strano nuovo
marchio simile al segno di check. La loro piccola società
si chiamava Blue Ribbon Sports. Le scarpe si chiamavano
Nike e prendevano il nome dalla dea greca della Vittoria.
Nike fece pubblicare negli anni ‘70 una serie di immagini
che presentavano delle donne sulla quarta di copertina
di Runner’s World. Nel 1978 fu lanciata la linea Women e
fu pubblicata la prima pubblicità delle scarpe Lady Waffle
Trainer. Oggi l’azienda con sede a Beaverton continua a unire
sempre più appassionate all’interno della propria community.
WEB UPDATES
Lei è una delle trail runner più forti al mondo. Lo conferma
il suo curriculum sportivo, del quale basti citare le quattro
vittorie all’Ultra Trail du Mont Blanc e il record di percorrenza
sul percorso dal campo base dell’Everest a Kathmandu fatto
registrare nel 2013: 319 km in 63 ore e 8 minuti. Lizzy Hawker,
membro del team The North Face, è “sempre in movimento”,
come recita il titolo del video a lei dedicato nella campagna
globale del marchio americano. Proprio in occasione del lancio
del nuovo messaggio istituzionale “Power in me”, l’atleta
americana è stata a disposizione di tutti gli appassionati di
running, che le hanno rivolto le proprie domande sui canali
social del brand, Facebook, Twitter e Google+. Tra le richieste
condivise, ne sono state selezionate alcune alle quali Lizzy
ha risposto sul The North Face Journal. “Always moving”
è uno dei tre filmati realizzati per la campagna multicanale
per la primavera / estate 2015. La clip di tre minuti dedicata
racconta come questa straordinaria atleta affronti i problemi
fisici dovuti all’infortunio subito, superando ancora una volta
i propri limiti. Gli altri cortometraggi, Untouched Ground e
From Five To Nine, mostrano rispettivamente l’alpinista David
Goettler e l’esploratore Fearghal O’Nuallain impegnati a
vivere le loro passioni outdoor.
www.facebook.com/thenorthface.europe
www.twitter.com/thenorthfaceeu
plus.google.com/+TheNorthFace
Facebook È il social con la maggior audience
Il 2015 U.S. Digital Future in Focus di ComScore ha
messo in evidenza le principali tendenze del digital
del 2014 per scoprire i trend che caratterizzeranno
il 2015. Tra le analisi proposte, è stato stabilito
come Facebook rimanga in cima alla classifica dei
social network grazie all’81% dell’audience digitale
degli Stati Uniti sulla piattaforma e ai quasi 230
miliardi di minuti di coinvolgimento degli utenti,
con un tempo trascorso superiore di 18 volte
rispetto al secondo social, ovvero Instagram, che
conta il 34% dell’audience e circa 12 miliardi di
minuti spesi online. Snapchat invece, nonostante
la base di utenti più piccola, ha la metà circa della
portata di Instagram. Twitter, Linkedin e Google+
rimangono capisaldi del mercato ad altissimo
engagement, mentre Pinterest e Tumblr hanno
decisamente migliorato le rispettive posizioni
rispetto all’anno passato.
Doppia novità sul fronte adv per YouTube
La piattaforma di video sharing di Google è
protagonista di una serie di novità riguardanti
i video pubblicitari che contraddistinguono la
“pre-visione” dei filmati presenti su YouTube.
La prima riguarda la possibilità di fruire dei
contenuti senza pubblicità grazie a una forma di
abbonamento a pagamento, come annunciato
da Bloomberg. Gli utenti che sottoscriveranno
tale l’abbonamento potranno usufruire anche
di una serie di funzioni aggiuntive, come la
possibilità di salvare i video per rivederli offline
e l’accesso a film e contenuti in anteprima
provenienti dai canali Google. Novità anche
per la soluzione adv TrueView, che permette
agli utenti di decidere se vedere o no gli spot.
Anzitutto il lancio delle Schede negli annunci
TrueView In-stream che consentiranno di
condividere più informazioni sul proprio brand,
con video e playlist correlati, oltre a creare
collegamenti al proprio sito direttamente
dall’annuncio. Secondariamente, ma non per
importanza, i nuovi sistemi di misurazione
dell’engagement dell’audience di TrueView.
Attualmente l’inserzionista paga l’annuncio
solo se l’utente sceglie di vederlo, con questa
novità pagherà anche se l’utente fa click su una
scheda è verrà implementata su tutti gli annunci
TrueView In-stream.
Nuove soluzioni pubblicitarie su Twitter
Twitter ha dato il via a una serie di test relativi
all’inserimento di Promoted Tweets nelle pagine
profilo degli utenti, attualmente solo nelle versioni
web e mobile. Questo vuol dire che gli utenti
potrebbero presto trovare annunci pubblicitari
non solo nel proprio flusso di news, ma anche
all’interno delle pagine degli altri utenti, nello
storico tweet. L’indiscrezione arriva dal sito Re/
Code ed è stata confermata da un portavoce del
social network. I nuovi adv saranno separati dagli
altri tweet presenti nella pagina utente e saranno
riconoscibili dalla dicitura “Suggested by Twitter”.
Se per ora gli annunci appariranno solo agli utenti
connessi e si rivolgeranno ad hoc alle differenti
tipologie di utenti, più avanti potrebbero costituire
un modo di monetizzare anche il pubblico non
iscritto alla piattaforma e che magari va sul social
network per leggere quello che dicono i propri amici
o gli utenti di interesse. Gli annunci inoltre non
appariranno sui profili verificati, come quelli ufficiali
di personaggi famosi, in quanto il più delle volte,
avendo già in essere contratti di sponsorizzazione
con aziende, potrebbero essere oggetto di dispute
in caso di annunci da parte di marchi concorrenti.
8
Lanciata in Europa la Digital News Initiative
Chi si attendeva una lunga guerra fredda fra Google e l’Europa, dopo
l’annuncio che la Commissione UE aveva aperto un’azione formale
nei confronti del gigante di Mountain View per abuso di posizione
dominante, ha dovuto ricredersi. Nasce Digital News Initiative. Si tratta di
un progetto che vede protagoniste otto fra le più prestigiose testate del
Vecchio Continente assieme al colosso del web, che per la realizzazione
dell’iniziativa ha impegnato 150 milioni di euro per i prossimi tre anni.
L’obiettivo è di supportare il giornalismo di qualità attraverso la tecnologia.
I partner fondatori sono Les Echos (Francia), FAZ (Germania), The Financial
Times (Regno Unito), The Guardian (Regno Unito), NRC Media (Paesi
Bassi), El Pais (Spagna), Die Zeit (Germania) e La Stampa (Italia). “Internet
offre opportunità immense per creare e diffondere grande giornalismo”,
commenta Carlo D’Asaro Biondo, presidente strategic relationships di
Google in Europa. “Attraverso la Digital News Initiative, Google lavorerà a
fianco di editori e organizzazioni per contribuire a sviluppare modelli più
sostenibili per l’informazione. È solo l’inizio del percorso e invitiamo altri a
unirsi a noi”.
Una partnership con H3G per un network globale
Come è già noto, nel 2018 in Europa verrà abolito il roaming. Per
gli americani tuttavia i vantaggi della rete senza costi aggiuntivi
potrebbero essere disponibili molto presto grazie un accordo tra Google
e la multinazionale asiatica Hutchison Whampoa, come riportato dal
Telegraph. L’eventuale accordo
tra BigG e H3G (controllata
appunto da Hutchison Whampoa)
permetterebbe agli utenti
Google americani di telefonare e
navigare nelle zone del mondo in
cui opera Tre, tra cui Inghilterra,
Italia e Irlanda, avvalendosi delle
tariffe previste dal contratto
stipulato nel proprio paese
d’origine e senza sborsare un
centesimo in più. La collaborazione, non confermata ancora né da Google
né da H3G, rappresenta un primo esempio di network globale e mira a
incoraggiare gli operatori a investire in tecnologie che consentano agli
utenti di effettuare chiamate attraverso il Wi-Fi. Diviene inoltre chiara
l’intenzione di Google di essere protagonista nel mercato della telefonia
mobile, un’idea accarezzata anche da Apple.
IMPRESE
Dal mare della costa cilena alla più alta cima delle ande argentine,
Nico Valsesia ha messo in bacheca un nuovo incredibile record
Aconcagua 7000:
well done, Nico!
LO SCORSO 23 GENNAIO L’ATLETA PIEMONTESE SPECIALISTA DI IMPRESE ESTREME
HA DATO IL VIA AL SUO TENTATIVO DI ASCESA IN COMBINATA BIKE E SKYRUNNING.
DOPO 22 ORE E 41 MINUTI DI INFINITA FATICA, LA VETTA È STATA RAGGIUNTA.
• TESTO E FOTO: DINO BONELLI
Scendendo dalla scaletta dell’aereo che
da Buenos Aires ci ha portati a Mendoza,
una prima intensa ventata di aria calda ci
ricorda che qui, in Argentina, a gennaio è
estate. Con me Mattia Torraco, triatleta.
Ad attenderci Alessandro Beltrame, filmaker, e Nico Valsesia, l’atleta d’endurance che ci ha coinvolti tutti in questo suo
nuovo progetto. Nico e Ale sono in Sud
America già da una decina di giorni per
abituarsi al meglio alle alte quote andine.
Qualche convenevole, una piccola spesa e
si parte verso nord in direzione di un altopiano allungato tra vette innevate, il sito
ideale per la nostra iniziazione. Seguendo i
modi sbrigativi di Nico, saltiamo il normale e logico acclimatamento ai 3.000 m e ci
installiamo ospiti paganti dei militari della
dogana argentino-cilena di Pircas Negras,
a un’altitudine di 4.000 m. Come facilmente immaginabile la notte non è molto
riposante e il mal di testa, specie nei due
nuovi arrivati, prende il sopravvento. La
bella giornata che segue è il miglior motivo per qualche giro di perlustrazione e
allenamento.
ANCONCAGUA 7000 - L’ambizioso progetto
di Nico è di salire l’Aconcagua (6.963 m),
in Argentina, direttamente da quota zero,
ovvero dal mare del vicino Cile. I primi
200 km circa per arrivare all’entrata del
parco (2.950 mt) sono su strada asfaltata e,
nelle intenzioni di Nico, da percorrere in
bicicletta. Dopodiché corsa e camminata.
Durante gli allenamenti scopriamo che i
paesaggi sono magnifici nella loro brutale
aridità, le tonalità di colore variano su una
scala di marroni in cui s’intarsiano macchie di bianco là dove ci sono piccoli laghi
salati e dove sulle vette la neve perenne
resiste anche all’estate australe. Qualche
ciuffo d’erba, vitale prelibatezza di lama e
alpaca al pascolo selvaggio, e qualche intrepido fiorellino che buca l’infinito roccioso
equilibrata. Il supporto calorico, la corretta reintegrazione e il giusto recupero post
allenamento pesante, specie durante una
prova così dura e lunga, possono fare la
differenza e rendere possibile un’impresa
dai più ritenuta impossibile.
I GIORNI PRIMA DELL’IMPRESA - Si corre e si pedala, si pedala e si arrampica, si arrampica
e si corre. Nico davanti con l’entusiasmo
di un bambino in un negozio di giocattoli, noi dietro arrancando a denti stretti.
Le quote che si alzano, il cuore che tambureggia, il respiro che si fa rumoroso,
le gambe che rispondono discretamente
bene. Paesaggi da cartolina che si alternano fra di loro e fanno da sfondo alle
mie mille foto e ai filmati di Ale. Dopo
quattro giorni decisamente intensi, ad
acclimatamento completato o comunque
migliorato, ci muoviamo verso sud, verso il massiccio dell’Aconcagua, in attesa
della finestra di tempo che ci permetta di
tentare il record. Las Cuevas, piccolo agglomerato di case in legno che un tempo
fungevano da base logistica per chi attraversava a cavallo, su un carro, in treno o
in auto il più importante valico internazionale tra Argentina e Cile. Portezuelo
del Viento è una di queste casupole in
legno, un ostello per viandanti e nostra
dell’ambizioso progetto usa una bicicletta
Fondriest TF1, scarpette Lake, l’abbigliamento tecnico Sportful e casco SH+. Per
la seconda parte, da correre, ha scelto le
scarpe Mizuno Wave Mujin, uno zainetto
Ferrino e l’abbigliamento da running e da
montagna Karpos. Per la terza parte, la
più alpinistica, tra rocce e neve, aumenta
il grip aiutandosi con bastoncini Ferrino,
indossa gli occhiali NRC
e cambia le scarpe, La
Sportiva Crossover 2.0
GTX, che diventano anche una taglia più grandi per metterci due o tre
calze contro il freddo
che attanaglia la quota.
Nico poi è molto attento
alle varie soluzioni d’integrazione alimentare
e con Vitamine Center
e Reuterin Idro aggiunge sali ed energia a una
dieta già di per sé molto Da sinistra: Nico, Mattia Torraco, Alessandro Beltrame e Dino Bonelli
e sorride ai raggi del sole sono l’unica vegetazione di questo ambiente in tutto e per
tutto simile a Marte. E solo un innamorato di questi luoghi può pensare di attraversarlo irridendo i normali tempi dettati dal
trekking moderno.
I PARTNER - Ma a Nico piacciono queste
esperienze estreme. Cinque volte al via
della massacrante RAAM (Race Across
America, la gara di bici che in un’unica
tappa di 4.800 km collega le due coste degli Stati Uniti) con un secondo, un terzo
e un quinto posto assoluto sono il biglietto da visita con cui presentare un grande
atleta amante delle lunghe distanze, della
fatica e della resistenza, fisica ma soprattutto mentale. Da zero a settemila metri di
quota è la sua nuova sfida e professionale
com’è la prepara in tutti i dettagli. Prova
e riprova l’attrezzatura senza sosta, aggiungendo o togliendo qualcosa, spostando o
sostituendo qualcos’altro, finché tutto è
a posto, pronto all’uso. Nella prima parte
10
RUNNING
MAGAZINE
n. 4 - 2015
base logistica per le varie incursioni nel
parco dell’Aconcagua, il cui ingresso è a
soli 10 km. Gli allenamenti e l’acclimatazione continuano con corse e pedalate
sullo sfondo della maestosità del gigante
bianco. Si vede il versante sud completamente ricoperto dalla neve perenne, in
alto un sole accecante e un vento forte
che sembra mollare d’intensità nei giorni a venire. Bollettino meteo alla mano
si decide di anticipare l’ascensione. Il 23
gennaio 2015 alle ore 17 Nico, a quota
zero di Las Ventanas, sulla costa cilena,
inforca la sua bella bicicletta da strada e
inizia l’immensa fatica.
IL RECORD - Una lunga notte suddivisa fra
pedalate e corsa porta Nico a Plaza de
Mulas (quota 4.300 m) quando il sole fa
capolino tra le alte vette. Un the caldo e
due gallette, preventivamente “prenotate”
al cuoco dell’accampamento della nostra base avanzata, sono la spinta giusta
per iniziare l’ascesa vera e propria. Nido
de Condores (5.500 m), il sole illumina
il cammino e secca la gola, ma il nostro
atleta sembra in perfetto orario sulla tabella di marcia prefissa. Alla casetta di
legno con su scritto Condor arroccata a
5.800 m, un passaggio obbligatorio, un
inizio di crisi d’idratazione assale Nico
che comunque non molla. L’incontro con
il sottoscritto appena prima dei 6mila,
uno scambio di borracce, un tratto camminato insieme, un paio di passaggi sulla
neve, poi il lungo traverso che porta a Las
Cuevas (omonimo del paesone di frontiera), una grotta nella roccia, accompagnato
dall’amico Mattia e ripreso dalle telecamere di Alessandro. Un ultimo sforzo e,
dopo 22 ore e 41 minuti di infinita fatica
ma totale soddisfazione, Nico arriva sulla sommità dell’Aconcagua. Sono le ore
15,41 del 24 gennaio 2015 e quello che
per molti sembrava una pazzia è stato reso
possibile. Bravo Nico, grande Nico!
11
MUD RACES
RUNNING
MAGAZINE
Dopo la prima tappa a Orte, appuntamento
il 13 giugno a Cardano al Campo (VA)
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 4 - 2015
Partenza Sprint
per Spartan Race…
anzi, Super!
LA SFIDA NEL VITERBESE SI È SVOLTA IL 20 APRILE NEI DUE FORMAT
DA 13 E DA 27 OSTACOLI: OLTRE 3.700 SONO STATI GLI ATLETI PER L’ESORDIO
NEL 2015 DELLA OBSTACLE RACE GIUNTA NEL NOSTRO PAESE LO SCORSO ANNO.
GRANDE ATTESA PER L’EVENTO AL CROSSODROMO CIGLIONE VICINO A MALPENSA.
All’esordio in Italia dello scorso anno abbiamo subito assistito a un bel successo,
sia per i numeri di partecipanti sia per
l’entusiasmo e l’apprezzamento che hanno
permeato la gara in occasione di entrambe
le tappe in calendario. La Spartan Race è
tornata anche nel 2015 e al primo dei due
appuntamenti previsti ha fatto subito il
botto. Sono stati oltre 3.700 gli atleti giunti a Orte lo scorso 20 aprile per mettersi
alla prova in uno dei due format previsti
dall’organizzazione. Una prova Spartan
Sprint da 5,6 km e 13 ostacoli e una Spartan Super da 13 km e 27 ostacoli hanno
animato la sfida fra i boschi, la campagna
e il centro urbano dell’antica cittadina nel
viterbese.
A GIUGNO /
La seconda tappa italiana
è prevista per il 13 giugno a Cardano al
Campo (VA) e si svolgerà all’interno del
Crossodromo Ciglione della Malpensa con
sconfinamento sui sentieri del Parco del
Ticino. Doppio percorso anche per la gara
varesina, con le prove Sprint e Super alle
quali si potrà partecipare sia come atleti
singoli che in squadra. Ogni team compo-
uno scopo condiviso: diventare la versione
migliore di sé. Siamo certi che spingendoci al limite non trasformiamo solamente il
nostro corpo ma la nostra intera vita”.
SPARTANI DI TUTTO IL MONDO... / La corsa
a ostacoli ideata da Joe De Sena sta diventando un vero e proprio must per numerosi appassionati e a livello internazionale ha
dato vita a una community sempre più attiva che prende parte ai vari appuntamenti
che si tengono in giro per il mondo. Due
gli eventi di riferimento per loro nel 2015.
La seconda edizione del Campionato Europeo si svolgerà a settembre nella stazione
sciistica di Tatranskà Lomnica, fra i monti
Tatra in Slovacchia. Un luogo mitico che
offre panorami mozzafiato sarà dunque lo
scenario per la battaglia che assegnerà il titolo continentale. A ottobre sarà invece la
volta dei Campionati del Mondo, che per
la prima volta si terranno nella splendida
Squaw Valley sulle rive del lago Tahoe.
Attesi fra questi scenari da leggenda tutti
i più forti atleti del pianeta ma anche gli
spartani di tutti i livelli che non vorranno
mancare.
sto da almeno cinque atleti (uomini, donne
o misti) entrerà di diritto nella classifica di
categoria. Come sempre Reebok sarà a fianco dell’iniziativa, in virtù dell’accordo di
partnership che vede correre insieme quelli
che ormai sono due marchi di riferimento
per il mondo del fitness e della corsa. “Noi
crediamo fermamente che spingendoci al
limite e mettendo alla prova la nostra forza di volontà abbiamo la possibilità di trasformarci non solo fisicamente, ma anche
mentalmente e socialmente” ha spiegato
Matt O’Toole, Reebok brand president.
“Adottando questo stile di vita si entra a
far parte di un gruppo di persone unite da
www.spartanrace.it
PRODOTTI DEDICATI /
Reebok è fornitore ufficiale di
abbigliamento, scarpe e accessori
delle gare italiane, con prodotti creati
appositamente per gli atleti della Spartan
Race. Disponibili anche il giorno della
gara presso lo store allestito nell’area
dedicata, contano fra gli highlights
principali i modelli footwear All Terrain
Series. Creata in collaborazione con la
community Spartan, questa gamma
comprende scarpe che offrono eccellenti
prestazioni in termini di drenaggio
dell’acqua, aderenza e resistenza su ogni
tipo di terreno.
www.reebok.it
10 km e 17 ostacoli per la prima edizione della Dirty Run /
re scavalcando, saltando, strisciando e mettendocela tutta con forza, coraggio e tanto
ma tanto divertimento!”. Gli ingredienti insomma ci sono tutti per una mud run che
si rispetti, se si aggiunge che i runner sono
invitati come da prassi a dare sfogo alla propria fantasia e voglia di divertirsi scegliendo
l’outfit più originale possibile.
Road to Dirty Run – La competizione è in
calendario il prossimo 11 luglio, a cura della
asd Fanghiglia. Partner tecnico è Mizuno,
che sempre a Piacenza è fra gli sponsor della maratona. Il marchio nipponico realizzerà
le t-shirt dell’evento che ogni partecipante
troverà all’interno del pacco gara. Sul fronte solidale, sarà sostenuta l’associazione Il
Bruko. Nei mesi che precedono la manifestazione, l’organizzazione sta dando vita
a un’importante rete di comunicazione
che attraverso campagne sui social
network e una promozione virale
all’interno di palestre e strutture
locali sta raccogliendo buoni frutti.
Superata quota 3mila like per la pagina di Facebook ufficiale, la community della Dirty Run continua a crescere e a
contribuire alla diffusione di un messaggio
all’insegna del divertimento, del fitness e
della socialità. Al momento sono oltre 300
gli iscritti, l’obiettivo per questa prima edizione è di avvicinarsi il più possibile all’ambiziosa quota di 1.000 partecipanti.
Sporchi alla meta
La gara in calendario l’11 luglio si svolgerà a Piacenza all’interno
dei parchi Montecucco e Galleana. Supportata a livello tecnico
da Mizuno, sarà una bella occasione di divertimento per tutta
la famiglia grazie anche alla corsa dedicata ai più piccoli.
Fra le tantissime possibilità di corsa, divertimento e socialità alla maniera delle obstacle races, nasce quest’anno a Piacenza
la Dirty Run. Più precisamente la gara si
svolgerà all’interno dei parchi Montecucco e
Galleana, nel centro cittadino, su un percorso di 10 km e 17 ostacoli pensato affinché gli
sportivi di ogni livello di preparazione possano partecipare. Le particolarità della prova devono ancora essere svelate, ma da
quanto viene anticipato si parla di “Un po’
di corsa e tante avversità da affrontare: acqua, terra, fuoco, fango e polvere… ma anche
schiuma, sapone, paglia e legno da supera-
Un programma per le famiglie – Ostacoli in
sicurezza specificatamente pensati per i piccoli runner dai 6 agli 11 anni sono quelli che
andranno a comporre la Dirty Kids Run. La
corsa dedicata ai più piccoli sarà un’occasione per coloro che vorranno arrivare a Piacenza
con tutta la famiglia e che vorranno far divertire anche i propri bambini all’aria aperta, in
mezzo alla natura. I partecipanti riceveranno
un ricordo dell’evento al traguardo. Il percorso
è interamente previsto all’interno del Parco
Montecucco, dove sarà allestito anche il Villaggio Dirty con stand gastronomici, musica
e divertimento. Durante la corsa “dei grandi”
invece i bambini potranno essere lasciati alle
cure di animatrici specializzate all’interno del
Baby Parking, dove li attenderanno giochi e
merende per tutto il pomeriggio.
IL PROFILO DI UN MUD RUNNER /
• Età media: 34 anni
• È attento alla forma fisica
• Corre per benessere oltre che
per passione
• Frequenta palestre e centri fitness
• Pratica sport di squadra
• Ama le discipline endurance:
trail running, triathlon, crossfit
• Si muove in gruppo, con i famigliari
o gli amici
• È molto attivo sui social network
dirtyrun.it
12
EVENTI
Il 2015 sarà un anno di importanti novità per l’UTMB, dopo che a fine novembre scorso
è stata annunciata la partnership con il nuovo title sponsor Columbia
• DI DAVIDE CORROCHER
n. 4 - 2015
UTMB (Ultra Trail du Mont Blanc)
CCC (Courmayeur Champex Chamonix)
TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie)
PTL (La petite trotte à Léon)
OCC (Orsières – Champex – Chamonix)
Chamonix, 28 agosto alle 17,30
Courmayeur, 28 agosto alle 9
Chamonix, 24 agosto alle 17,30
Orsières, 27 agosto alle 8
TRAGUARDO
TRAGUARDO
Courmayeur, 26 agosto alle 6
Chamonix
Chamonix
Chamonix
Chamonix
Chamonix
DISTANZA
DISTANZA
DISTANZA
170 km
101 km
119 km
300 km
53 km
DISLIVELLO POSITIVO
DISLIVELLO POSITIVO
DISLIVELLO POSITIVO
10.000 mt
6.100 mt
7.250 mt
26.000 mt
3.300 mt
NUMERO MAX DI CONCORRENTI
NUMERO MAX DI CONCORRENTI
2.300
1.900
1.600
250
PARTENZA
PARTENZA
PARTENZA
TRAGUARDO
NUMERO MAX DI CONCORRENTI
PARTENZA
TRAGUARDO
DISTANZA
PARTENZA
TRAGUARDO
DISTANZA
DISLIVELLO POSITIVO
DISLIVELLO POSITIVO
NUMERO MAX DI CONCORRENTI
NUMERO MAX DI CONCORRENTI
1.200
photo: Franck Oddoux
LE GARE
RUNNING
MAGAZINE
photo: Pascal Tournaire
Intorno al Bianco
con... Columbia
IL GRUPPO AMERICANO SARÀ PRESENTE CON I SUOI MARCHI COLUMBIA, MOUNTAIN
HARDWEAR E MONTRAIL. UN’OCCASIONE DI GRANDE PRESTIGIO IN UN EVENTO ICONICO
IN EUROPA E NON SOLO, CON AL VIA 7.500 RUNNER PROVENIENTI DA 84 PAESI.
photo: Franck Oddoux
Per descrivere la natura che circonda Chamonix e il Monte Bianco, lo scrittore e alpinista Roger Frison-Roche ha detto: “È
un’autentica esplosione di vette di granito, di alte punte cristalline, dove l’erosione di un’intensità eccezionale ha tagliato,
segato, spezzato, sbriciolato, fatto a pezzi
l’imponente sollevarsi dalle vecchie rocce,
scoprendo un paesaggio di una straordinaria bellezza”. Il fascino degli elementi
selvaggi che si alternano in sequenze sul
picco diviso fra Italia, Francia e Svizzera
è l’ingrediente principale di un evento
come l’Ultra Trail du Mont Blanc, ovvero della manifestazione di riferimento fra
tutti gli appassionati di corsa in montagna, in Europa e nel mondo. Per questo
motivo la notizia che dal 2015 il nuovo
title sponsor non sarà più The North
Face ma il gruppo Columbia Sportswear Company ha catturato l’attenzione di
operatori, atleti e media negli ultimi mesi.
LA CONFERENZA / All’Ispo di Monaco si è
potuto avere qualche notizia in più sul progetto. Catherine Poletti, direttore dell’Ultra-Trail du Mont-Blanc, Franco Fogliato,
senior vice president e general manager
Columbia EMEA, e Topher Gaylord,
presidente di Mountain Hardwear, hanno
preso la parola durante una conferenza
stampa indetta il 6 febbraio. Parlando per
prima, Catherine ha raccontato la storia
di una gara nata da un gruppo di nove
amici che hanno condiviso il sogno di
fare il giro del Monte Bianco partendo da
Chamonix e attraversando Francia, Italia
e Svizzera. La prima edizione si tenne nel
2002. Negli anni l’iniziativa è cresciuta a
tal punto che negli scorsi mesi le richieste
di partecipazione, solo per parlare dell’edizione 2015, sono andate oltre le aspettative. Si parla di circa 15.500 domande
in totale per le cinque gare in programma: UTMB, CCC, TDS, PTL e OCC.
Complessivamente saranno 7.500 i runner provenienti da 84 Paesi a sfidarsi sui
sentieri del Monte Bianco. Sempre a proposito di numeri, sottolineando dunque
quella che è la portata di un evento come
l’Ultra Trail du Mont Blanc, saranno circa 2mila i volontari che presteranno servizio alla manifestazione al via il 28 agosto.
LA COLLABORAZIONE / L’accordo di partnership fra l’organizzazione e il gruppo
americano coinvolgerà i tre marchi gestiti
da quest’ultimo. Columbia ha assunto la
posizione guida come sponsor per l’abbigliamento outdoor, Mountain Hardwear
avrà il ruolo principale per quanto riguarderà l’equipaggiamento tecnico e infine
Montrail, storico brand di calzature per il
trail running, sarà il punto di riferimento
nel footwear. Il general manager europeo
Franco Fogliato spiega di non aver avuto
dubbi quando si è avvicinata l’opportunità di collaborare con l’UTMB attorno ad
agosto 2014: “Il nuovo accordo avrà una
durata di quattro anni. Siamo entusiasti
in quanto stiamo parlando di quello che
per noi è l’evento più iconico del mondo
outdoor: con più di 84 nazioni rappresentate avrà una portata globale e siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione della
causa un portafoglio di marchi leader a
livello mondiale. Senza dimenticare che
l’UTMB è un’esperienza unica e unisce
tantissime persone che condividono la
stessa passione che abbiamo in azienda”.
MONTRAIL TORNA IN EUROPA? /
Topher
Gaylord, presidente di Mountain Hardwear con un passato da trail runner topclass, che oltretutto all’UTMB ha anche
corso, ha spiegato: “Costruire relazioni
con gli atleti di classe mondiale ci aiuterà
a testare i nostri prodotti e a raccogliere
feedback per il loro sviluppo. La nostra
partecipazione ci consentirà poi di migliorare il nostro impegno con tutti gli appassionati“. Per quanto riguarda Montrail,
non svela eventuali piani o strategie future, ma spiega: “Riteniamo di avere una
grande opportunità di crescita e sviluppo
in tutta Europa. Crediamo che l’UTMB
possa diventare una piattaforma di lancio
chiave per l’azienda e i suoi prodotti innovativi. Se alla fine dovessimo tornare a
distribuire il marchio nel Vecchio Continente lo faremo con i giusti rivenditori”.
Quelli che potrebbero essere i risvolti futuri per il mercato di Montrail dunque si
andranno a definire prossimamente. Per
come sono stati posizionati ora i pezzi sulla scacchiera sembrerebbe effettivamente
di poter prevedere un esito della partita
positivo se tutto dovesse muoversi come
da copione. Intanto sarà sulle strade del
Bianco che il marchio troverà un primo
riscontro sulla realtà europea: “Avremo
diversi atleti, i nostri dipendenti, i rivenditori, che parteciperanno alle gare dell’Ultra Trail du Mont-Blanc e credo che ogni
runner si batterà per spingersi ai limiti del
proprio potenziale. Ognuno di loro che
attraverserà il traguardo sarà per sempre
un vincitore e un campione. Questa è la
vera natura dell’UTMB”.
13
A tu per tu con Franco Fogliato,
general manager EMEA Columbia
“Come vedo il 2015?
Un anno di emozioni”
A Ispo abbiamo colto l’occasione della presenza
di Franco Fogliato per incontrarlo di persona e per
chiedergli che anno sarà il 2015 per il gruppo Columbia.
L’entusiasmo con cui ci accoglie è di quelli genuini,
motivato prima di tutto dalla nuova partnership con
l’UTMB: “È un’occasione unica per il gruppo di rafforzare
i rapporti con i consumatori
che amano i nostri marchi e
la vita all’aria aperta. Grazie
ai negozi partner, come
quello di Chamonix gestito
da Jean Francois Coquoz, i
consumatori avranno accesso
alla gamma completa dei
nostri prodotti”. Quando si
tratta di trail running e di
UTMB Franco conosce bene
la portata che può avere
l’accordo appena firmato, visto che oltre a essere
un esperto praticante e grande appassionato della
disciplina, dal 1997 al 2003 ha lavorato in The North
Face (title sponsor a Chamonix fino all’anno scorso):
“Avremo a disposizione dei nostri marchi e dei nostri
prodotti un grande palcoscenico, non solo sul fronte
europeo ma a livello globale: il trail running nel Vecchio
Continente è vissuto in maniera molto diversa rispetto,
ad esempio, agli Stati Uniti, ma questa corsa ha un
fascino unico anche per chi viene da oltreoceano.
Quando ho comunicato al management generale
la possibilità di entrare a far parte della famiglia
dell’UTMB, mi hanno dato carta bianca per procedere.
A dire il vero, in un secondo momento, sono rimasti tutti
sorpresi quando si sono accorti delle reali dimensioni di
questa realtà”.
Questa non sarà l’unica collaborazione di quest’anno
per Columbia. “Stiamo preparando il terreno a quella
che sarà una campagna dedicata alla storia del
marchio. Nel 2018 Columbia compirà 80 anni e per
questo importante traguardo vogliamo raccontare
alle persone l’importante passato del nostro brand.
Per fare questo, il messaggio che stiamo cercando
di proporre è qualcosa che vada oltre il prodotto.
Vogliamo parlare di un’esperienza, di una passione,
di un senso di avventura e di scoperta, che sono poi
le ragioni che ci spingono a vivere il mondo all’aria
aperta. L’UTMB rappresenta questo, così come le altre
due importanti iniziative che supporteremo. La prima è
con il programma patrocinato dall’UNESCO Freedom,
l’opera di Jacques Olivier Travers che sta lavorando
per sostenere la reintroduzione dell’aquila dalla coda
bianca, la più grande d’Europa, in Francia e in Svizzera.
La seconda è con The Mud Day. Si tratta di un circuito
di corse a ostacoli che si tengono in Francia e in Spagna
e che nel 2014 hanno contato circa 80mila partecipanti:
solo nella tappa di Parigi sono stati circa 22mila”.
PRODOTTO DEL MESE /
The Trick Premium Performance Wear
informazioni di base /
The Trick Running Shirt Singlet
3D BionicSphere System /
PER / Uomo e Donna
COLLEZIONE / SS 2015
DISCIPLINA / Running
I TRE PUNTI DI FORZA /
1 / Favorisce l’inizio anticipato della climatizzazione
grazie alla tecnologia The Trick: la sudorazione inizia
mentre l‘organismo è in condizioni di rendimento
ancora ottimali
2 / Il sistema Thorny Devil Technology è progettato
per incanalare il sudore nelle zone del corpo che
necessitano di maggiore climatizzazione
3 / Vestibilità e comfort ottimale grazie al filato
senza cuciture X-Bionic
MISURE / The Trick Running Shirt Singlet & Pants
Man S-XXL, The Trick Running Shirt Singlet & Pants
Woman XS-XL
COLORI / The Trick Running Shirt Singlet Man green
sheen / black, white / black, black / white, orange
sunshine / black; The Trick Running Shirt Singlet
Woman: pink / white, black / white, white / black,
The Trick Running Pants Man: black / white, black
/ orange; The Trick Running Pants Woman: black /
white, black / pink
PREZZO CONSIGLIATO ALLA VENDITA /
The Trick Running Shirt 89 euro;
The Trick Running Pants 94 euro
La funzione naturale del sudore è di
raffreddare il fisico per mantenerlo
alla temperatura ottimale durante
l’attività. Questa tecnologia è stata
sviluppata per evitarne la dispersione
eccessiva e di conseguenza limitarne
l’aumento di produzione. In questo
modo l’organismo conserva meglio
risorse importanti come l’acqua e i sali
minerali e riduce la spesa di energie
necessarie alla regolazione del calore
corporeo. Il sistema 3D BionicSphere
lascia una sottile pellicola di umidità
sulla pelle senza che venga percepita
come bagnato. Evitando l’impressione
di raffreddamento al corpo, l’aria fresca
che viene trattenuta all’interno dei
condotti presenti nella zona del torace
riduce l’eccessivo accaloramento. Al
contrario quella calda e umida viene
smaltita attraverso la dinamica del
calore e poi sostituita con nuova aria
fresca
Durante la fase
attiva svolge
un’azione
rinfrescante
Durante la fase
di riposo svolge
un’azione
riscaldante
Stability Zone /
Evita che il capo si sollevi
dall’addome durante i movimenti
più dinamici del busto
Fixation Ribs /
Struttura dell’addome che aiuta il
posizionamento corretto della maglia,
affinché la tecnologia The Trick funzioni
in maniera efficiente
The Trick Running Pants
TwoStep Front 3D BionicSphere System /
Garantisce comfort climatico e, grazie alle diverse
profilature della superficie, assicura sostegno
e la veloce fuoriuscita di umidità e calore
Thorny Devil Technology /
Prende spunto dalle condizioni estreme del deserto australiano dove vive il moloch, o
thorny devil. Questa lucertola ha sviluppato un sistema di scanalature microscopiche sulla
pelle per incanalare l’acqua piovana e l’umidità verso la bocca. I tecnici X-Bionic hanno
elaborato una struttura di tessuto tale da incanalare il sudore nelle zone del corpo che
necessitano di una migliore climatizzazione
La struttura a nido d’ape rende la superficie del corpo del diavolo spinoso
estremamente idrofila. Un sistema di scanalature microscopiche trasporta
acqua e umidità sfruttando la forza capillare
• Sweat Collector
Posizionati nella zona in cui si accumula
maggiormente il sudore, per assorbire l’umidità
in eccesso attraverso la struttura a spessore
graduato del filato HydroPort. Questa viene poi
incanalata verso gli Sweat Transporter
• Sweat Trasporter
Come una rete di microcanali, la trama del tessuto HydroPort
avvolge il corpo per far sì che il sudore arrivi nei punti in cui può
offrire il massimo beneficio rinfrescando i muscoli surriscaldati
• Sweat Distributor
Il design di questa tecnologia segue
l’anatomia del muscolo. La struttura
abbina la X-Bionic Partialkompression
e i canali in maglia che rinfrescano
efficacemente il muscolo. Il sudore
trasportato qui dagli Sweat Trasporter viene raccolto e
messo a disposizione della climatizzazione: non appena
si genera calore, l’evaporazione del sudore lo contrasta
immediatamente
3D BionicSphere System /
Il sudore nella zona
inferiore della schiena è
condotto verso l’esterno per
evaporazione attraverso
i canali di ventilazione del
sistema tridimensionale
IsoPad /
Struttura differenziata
sul bacino e sulle natiche,
trattiene il calore necessario
al funzionamento ottimale
degli organi interni
le 3 versioni del modello
NELLA COLORAZIONE PINK FEMMINILE /
SINGLET
T-SHIRT
MANICHE
CORTE
T-SHIRT
MANICHE
LUNGHE
Expansion Flex Zone /
La flessibilità delle Expansion Ribs e l‘elasticità del filato
garantiscono la massima libertà di movimento. Le coste
elasticizzate sulle spalle assicurano una vestibilità precisa
ed evitano lo spostamento della maglia durante la corsa.
In questo modo le tecnologie rimangono al posto giusto,
svolgendo al meglio le proprie funzioni
SweatTraps /
Assorbono l’umidità prima che
venga avvertita dalla cute. Ne
favoriscono l’evaporazione e
la smaltiscono attraverso la
dinamica del calore. Sulla pelle
resta una pellicola umida non
avvertibile che rinfresca
The Trick Technology /
Tecnologia sviluppata per favorire la termoregolazione dell’organismo. Le strutture sulla colonna vertebrale ingannano i recettori del calore e avviano la climatizzazione a opera del sudore prima di quanto accada
normalmente. Questo avviene grazie alla zona isolante che simula il surriscaldamento dell‘organismo.
Grazie a questo sistema l’avvio precoce dell‘azione
rinfrescante abbassa rapidamente ed efficacemente
la temperatura corporea, permettendo all’atleta di risparmiare le proprie riserve energetiche e aumentare le prestazioni.
The Trick è brevettato in oltre
30 Paesi.
AirComplex Zone /
Nella zona corrispondente al plesso
solare, direttamente sotto la 12esima
vertebra toracica, importanti fibre
nervose ricevono i segnali che
influenzano l’intero benessere del
corpo. Questa tecnologia agisce con
un effetto isolante trattenendo l’aria
calda prodotta durante l’attività ed è
stata ampliata a 144 cm² per proteggere
ancora meglio il fisico con i suoi canali
speciali. La struttura del sistema
elimina inoltre il sudore in eccesso
e assicura il raffreddamento
Inizio della corsa
Fase intensiva:
comincia la produzione del sudore
Tempo
Temperatura corporea
Abbigliamento
tradizionale
X-Bionic The Trick
Running Shirt
Temperatura
ottimale
37° CCR Technology /
Il corpo umano necessita
sempre di energia per
conservare la temperatura
a 37°C. Con questo
tipo di tecnologia viene
risparmiato del lavoro a
favore delle performance
Skin Nodor NanoTechnology /
Sistema che rilascia sulla pelle degli
ioni che agiscono contro la formazione
di colonie batteriche, riducendo
l’insorgenza di cattivi odori
X Impact
Technology /
Esercita una
pressione mirata
sul corpo, senza
limitare la liberta di
movimento o influire
sulla vestibilità.
Questa tecnologia
agisce stimolando
la percezione fisica
del proprio corpo,
rendendo i movimenti più precisi ed efficaci e
migliorando l’efficienza muscolare
3D BionicSphere System /
Garantisce una ventilazione efficace e
la fuoriuscita dell’umidità. All’interno
della struttura ondulata viene
trattenuta l’aria calda generata dal
corpo per offrire maggior protezione
dal freddo
Test Days a maggio /
13/5 FREE RUN - MODENA
16/5 LUCKY SPORT - BOLOGNA
28/5 MIMA SPORT - TRIESTE
Per info e calendario The Trick Test Day
www.x-bionic.it/the-trick
L’ATLETA DEL MESE
Ritratto di Marco Olmo,
“L’uomo che ha fermato il tempo”
Il gigante
del deserto
DA QUALCHE ANNO LA STAVAMO PIANIFICANDO: ALLA 20ESIMA PARTECIPAZIONE
ALLA MARATHON DES SABLES, IL NOSTRO REPORTER DINO BONELLI AVREBBE SEGUITO
IL GRANDE ATLETA CUNEESE PER IMMORTALARE UNA NUOVA GRANDE IMPRESA. ECCO LE
IMMAGINI E LE IMPRESSIONI DI CHI HA VISSUTO CON LUI QUESTO MOMENTO SPECIALE.
Conosco Marco Olmo dall’autunno del 2007. Lui era il fresco vincitore, per la seconda volta di seguito,
dell’Ultra Trail du Mont Blanc. Io
un curioso inviato della rivista Runner’s World che voleva celebrare
uno dei più bei successi della sua
impareggiabile carriera. Da allora,
complice la vicinanza geografica
delle nostre case, abbiamo incominciato a frequentarci e siamo diventati amici, ma mai prima d’ora ero
riuscito a vivere con lui in quel suo
immenso regno chiamato deserto. Sì, perché Marco del deserto è
l’incontrastato Re. Qui lui ha vinto
tutto. Qui lui si esalta e nonostante
un’età non più da giovanotto, tira
fuori prestazioni agonistiche che
tanti atleti d’oggi si sognano.
LA PROMESSA /
Un paio d’anni fa,
a ridosso della sua 17esima Marathon des Sables (MDS), in occasione di una gara su neve, lo incontro.
Lo vedo stranamente demotivato,
sembra quasi arrendersi all’età che
avanza. Per stimolarlo lo spingo a
tenere duro ancora un paio d’anni
dicendogli che per la sua ventesima MDS lo avrei accompagnato e
avrei corso con lui. Il tempo passa
ma certe promesse rimangono e nel
giugno scorso, ad apertura iscrizioni, mi ricorda che è ora di decidere.
Io non mi tiro indietro, mi iscrivo,
mi preparo e in men che non si
dica il 3 aprile ci troviamo con altri
cinque amici sotto la stessa tenda
berbera per iniziare la nuova sfida.
Una prova contro la sabbia e contro il vento, contro la solitudine e
contro la noia, contro 1.400 agguerriti avversari che arrivano da tutto
il mondo e soprattutto contro il
tempo, un tempo che normalmente
non concede dilazioni ma che con
il nostro intramontabile campione
sembra essersi parzialmente arreso.
Marco a ottobre compirà 67 anni e,
come intitolò una volta La Stampa,
sembra proprio essere “l’uomo che
ha fermato il tempo”.
L’ESPERIENZA DEL GIGANTE / In tenda
Marco prende un posto sul lato per
avvolgere il bordo del tappeto attorno al suo sacco a pelo, un ulteriore
riparo per le fredde notti sahariane.
16
Mangia cibi liofilizzati per bambini
che non necessitano di esser scaldati
per evitare di portarsi dietro un fornello e un pentolino. Il suo zaino
alla partenza è di 7 kg. È pignolissimo e tutto il superfluo rimane a
casa. Troppe volte descritto come
orso solitario, musone, schivo e
poco avvezzo alle chiacchiere, Marco
negli anni si è trasformato molto.
Ora è sorprendentemente sorridente e ha una parlantina sciolta. In tenda si chiacchiera di tutto, ogni tanto
si parla della gara. Lui dice la sua e
noi, in religioso silenzio, stiamo ad
ascoltare per carpire tutto il possibile. Ascoltare Marco Olmo che parla
è un vero piacere, ma se da una parte è una fonte di infinita esperienza, mescolata a saggezza e maturità,
dall’altra quello stesso discorso funziona perfettamente quando applicato sulla macchina Olmo: per qualsiasi altro runner è ben più difficile da
assimilare.
LA PREPARAZIONE /
La macchina
Olmo è semplicemente perfetta: non
consuma, ha resistenza e non si rompe. In venti MDS Marco non è mai
andato una sola volta in infermeria,
non ha mai avuto una vescica ai
piedi e i pochi crampi che gli attanagliano i lunghi muscoli delle gambe
li gestisce con il riposo orizzontale,
senza stretching. La macchina Olmo
è un gioiello di Madre Natura, ben
orchestrato da una testa con poche
distrazioni e tanta faticosa esperienza di vita: lui lo tiene a lucido in maniera quasi maniacale. I suoi allena-
menti non sono impossibili e anzi,
lui stesso non capisce quei grandi
mangiatori di chilometri che ogni
giorno divorano ore e ore di allenamento. Lui, per preparare un MDS,
corre un’ora e mezza al giorno, tutti
i dì o quasi, ogni 8-10 giorni fa un
lungo di 6-8 ore e quando piove si
concede i dovuti riposi. Da qualche
anno si fa trattare i muscoli da un
massaggiatore, non ha diete speciali
ma è fermamente vegetariano e adora la pizza. Da un anno, oltre alle
barrette, in gara porta anche i gel,
ma ha nel parmigiano invecchiato
24 mesi il suo alimento energetico
di punta. Marco nel deserto consuma 3.000/3.200 calorie quotidianamente che sotto forma di peso sono
600 grammi circa.
LA GARA /
In un paio di tappe
partiamo insieme al piccolo trotto,
un’andatura che dopo qualche chilometro incomincia a stare stretta
alle lunghe e secche leve di Marco
RUNNING
MAGAZINE
n. 4 - 2015
che inevitabilmente allungano via.
Il suo passo non è di per se irresistibile, ma la sua continuità è
disarmante. Lui gli avversari non
li attacca di brutto, li sfinisce nel
tempo. Nel tappone da quasi 92
km, loro, i 50 runner più forti,
partono tre ore dopo di noi, la
massa, e così nel bel mezzo di una
discesa sabbiosa mi sento chiamare. La voce, con leggera cadenza
piemontese, è di quelle squillanti,
fresche, che certo non si addice a
un runner che ha già fatto quasi
40 km di un deserto che ti sputa in
faccia caldo, vento e sabbia. Marco mi arriva dietro e mi affianca,
un sorriso bianco si fa spazio tra la
folta peluria grigia che incornicia il
viso, gli occhi azzurri splendono di
sana vitalità. Non porta un cappellino giallo girato all’indietro, non
ha occhiali. Lo zainetto, ridotto al
minimo da inutili lacci e cinghietti, gli avvolge stretto un torace a dir
poco scheletrico. Ai piedi le scarpe
imbustate nelle immancabili ghette, addosso quella maglietta grigia
che da anni ormai è una bandiera.
Scambiamo un paio di battute al
volo in cui faccio l’inutile domanda di chiedergli come sta e poi allunga di nuovo in avanti per andare a consolidare l’ottima posizione
in classifica che a fine gara lo vedrà
16° assoluto. Prestazione questa
che, come detto da Cyrille, uno degli organizzatori della MDS, visto
l’elevato valore tecnico degli atleti
in campo, la durezza del percorso
e l’età del nostro barbuto, la fa diventare la più bella performance
mai fatta da Marco in questa gara,
anche migliore dei terzi posti delle
prime edizioni.
SUL PROSSIMO NUMERO /
Vivere
nello splendido e duro regno di
Marco e avere lui come “guida”
è stata un’esperienza globale, i
suoi consigli mi sono serviti per
portare al termine la mia immensa fatica. Una prima esperienza
che ho arricchito con macchina
fotografica al seguito, uno sforzo
e un peso aggiuntivo a cui non
volevo rinunciare per poter testimoniare quello che molti colleghi
fanno comodamente trasportati
sulle Jeep dell’organizzazione. Ma
la fatica, le storte, i crampi, il dolore, il sudore e le scomodità di
un evento del genere si possono
raccontare solo se vissute in prima
persona. A correre la MDS 2015
in veste di giornalisti eravamo in
quattro. A fare foto professionali direttamente dall’interno del
grosso gruppo c’ero solo io e il
risultato della mia massacrante
esperienza lo vedrete sul prossimo
numero di Running.
COVER STORY
Lo scorso 11-12 aprile a Mira (VE) la 18esima edizione della Maratonina
è stata l’occasione ideale per organizzare il meeting ambasciatori & atleti
Nella terra
dei Dogi
con Saucony
• DAL NOSTRO INVIATO BENEDETTO SIRONI
Foto di gruppo per gli atleti e
ambassador Saucony
ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE, BELLA ATMOSFERA E UN OSPITE
D’ECCEZIONE HANNO RESO SPECIALE QUESTO APPUNTAMENTO,
AL QUALE RUNNNING MAGAZINE NON È VOLUTO MANCARE.
Per un milanese come me rinunciare alla maratona cittadina, nella quale
avrei peraltro corso come staffettista,
non è stato facile. Ma devo dire che
non sono affatto pentito di aver accettato l’invito di Saucony a partecipare al proprio meeting ambasciatori
& atleti, che si è svolto nello stesso
weekend della Milano Marathon (1112 aprile). Quello andato in scena tra
Mirano e Mira (VE) è stato infatti un
evento ricco di spunti e stimoli interessanti, perfettamente organizzato
dallo staff di Sport Lab, distributore
di Saucony in Italia: merito in particolare a Marco Boffo (ultramara-
pettorali per la Maratonina dei Dogi
di cui Saucony è stata main sponsor
(vedi box a destra).
Dopo un breve break, è stato il turno di un ospite davvero unico, la cui
presenza è stata resa ancor più speciale dai fatti accaduti pochi giorni prima
del meeting: stiamo parlando del professor Alessandro Donati, storico allenatore di atletica leggera, noto in particolare per le sue battaglie e denunce
contro il doping, oggi anche consulente per la WADA (World Anti-Doping
Acency). Il suo intervento ha letteralmente calamitato l’attenzione della
Marco Boffo. A destra quattro dei giovani Under 23 del team Saucony 2015 (nell’ordine Luca Mazzola,
Said Ettaqy, Lorenzo Casini ed Elisa Bortoli) presentati da Morgan Guizzo
toneta e dal settembre 2010 anche
responsabile atleti & eventi Italia del
marchio) e Morgan Guizzo (direttore
commerciale) che hanno aperto l’incontro insieme al titolare di Sportlab Marzio Brombal, presso il Relais
Leon D’Oro di Mirano.
In apertura riflettori puntati sulle
tante attività marketing di Saucony,
che comunica sempre più anche al di
fuori del mondo running. Anche se il
suo focus principale è e rimarrà quello
della corsa, come conferma il nutrito
gruppo di ambassador che vi presentiamo nella pagina a fianco, molti dei
quali invitati appunto alla presentazione e alla successiva consegna dei
platea, composta soprattutto da atleti
e media. In due ore “volate”, Donati
ha ripercorso la sua incredibile storia
personale: quella di un ottimo allenatore di atletica che dagli anni ‘70 - 80
ha conosciuto e vissuto dal di dentro
le storture di un sistema sportivo per
gran parte “malato” e assai accondiscendente (se non favorevole) a svariate pratiche dopanti. Dall’atletica al
ciclismo, fino al calcio. Donati non
teme mai di esporsi, documentando
puntigliosamente le sue denunce e
facendo nomi e cognomi di dirigenti,
giornalisti e soprattutto atleti, italiani
e non. Celebre la sua denuncia della
frode dei giudici di salto in lungo ai
Campionati del mondo del 1987 di
Roma in occasione dell’ultimo salto
di Giovanni Evangelisti.
Il riassunto delle sue battaglie lo si
può trovare nei suoi due libri. Il primo è “Campioni senza valore”: edito
da Ponte alle Grazie nel 1989 e subito
scomparso dalla circolazione a causa
del suo contenuto, oggi è scaricabile
su Internet. Il secondo è “Lo Sport del
doping”, pubblicato nel 2012 (Edizioni Gruppo Abele): dopo l’intervento
di Donati, il 90% della platea ha acquistato una copia del libro, approfittando della presenza del professore
per una dedica (tutti i diritti sono destinati al Gruppo Abele, ha tenuto a
precisare Donati). Io stesso ne ho approfittato: risultato, 304 pagine lette
d’un fiato nei successivi 3 giorni.
“Donati lo abbiamo fortemente voluto”, rivela Marco Boffo. “Il primo
contatto lo abbiamo avuto in realtà
lo scorso novembre. Nei giorni precedenti al meeting si è poi scatenato
il finimondo e questo ha ampliato
ancor di più la curiosità di ascoltare
le sue parole”. Già, perché è proprio
di poche settimane orsono la notizia
che Donati ha accettato la richiesta
di allenare e quindi riabilitare uno
dei più noti atleti “dopati” degli ultimi anni, ossia quell’Alex Schwazer
che ora punta a ricostruire la propria
immagine e magari a partecipare alle
Olimpiadi di Rio 2016. Insomma,
onore al merito a Saucony che ha invitato un ospite di questo calibro, certamente non scontato e per certi versi
ancora “scomodo” per una parte del
movimento sportivo italiano. Dimostrando come anche da una corretta
informazione e cultura su questi argomenti passi una crescita sana (sotto
tutti gli aspetti) del movimento running e dello sport in generale.
Platea numerosa
e attentissima per
l’intervento di Alessandro
Donati (a destra)
BEN 2.500 I RUNNERS ISCRITTI ALLA 21K /
Boom di partecipanti
alla Maratonina sul Brenta
Quest’anno sulla Riviera del Brenta si festeggiava
il 18esimo compleanno di un evento che proprio
per l’importante ricorrenza ha assistito a un boom
di iscrizioni davvero importante. Sono stati circa il
doppio rispetto al 2014 i runner accorsi per l’occasione:
2.500 atleti che si sono dati appuntamento lo scorso
12 aprile per la competizione che a ogni edizione si
rinnova, spostando partenza e arrivo in uno dei quattro
comuni che la organizzano, Stra, Fiesso d’Artico, Dolo
e Mira. Proprio quest’ultimo è stato il paese incaricato
dell’ospitalità per il 2015. Prezioso ovviamente il lavoro
di tutti gli organizzzatori tra i quali il negozio 1/6 H di
Padova e Cazzago di Pianiga (VE).
L’inizio dei giochi è stato dato il sabato con la non
competitiva Run4. Spazio poi al fitness, con le lezioni
di Strike, e al divertimento, con la Corsa sui Tacchi
organizzata da ASCOM Riviera del Brenta. Finale di
giornata è stato il Gran Galà del Doge, che ha proposto
una degustazione da parte dei ristoranti locali con
accompagnamento di musica degli Street Quintet.
Domenica alla partenza erano tanti anche gli atleti
diversamente abili. La loro corsa, che dal prossimo
anno sarà competitiva, è stata capeggiata dal trentino
Robert Kaufmann. Quanto alla gara, per la categoria
maschile la vittoria è stata del keniano Daniel Kipkirui
Ngeno (1h 05’ 49’’). Sul podio con lui il marocchino
Lahncen Mokraji, secondo con il tempo di 1h 06’ 20’’,
e l’italiano del team Saucony Paolo Zanatta, terzo in
1h 06’ 21’’. Tra le donne l’alloro è sempre stato di marca
keniana, con il primo tempo di Hellen Jepkurgat in 1h
10’ 57’’. Dietro di lei sul podio Elisa Desco in 1h 15’ 29’’
e Catherine Bertone, anche lei del team Saucony, in 1h
16’ 11’’. Premiate infine anche le squadre, con il Trofeo
Bragato assegnato ancora una volta all’Atletica Amatori Chirignago, seguiti da Vicenza Marathon e ASD
Percorrere il Sile. L’appuntamento per l’anno prossimo
è per il 3 aprile 2016.
La partenza con gli atleti diversamente abili
18
RUNNING
MAGAZINE
n. 4 - 2015
AL MEETING PRESENTATA LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE E MARKETING PER IL 2015 /
Da sinistra: il team Yamaha anche quest’anno veste Saucony. Così come il Fly Cycling Team di Verano Brianza (al centro). A destra fotto di gruppo per le atlete della Gymnasium Villorba (ginnastica artistica)
Tanto running ma non solo
SAUCONY CONFERMA IL SUO FOCUS PRINCIPALE neLLA CORSA, CON UN TEAM NUMEROSO E BEN ASSORTITO DI AMBASSADOR, DA AMATORI “EVOLUTI” AD ATLETI
TOP (CALCATERRA IN PRIMIS). MA è ATTIVA ANCHE SU MEDIA EXTRA-SETTORE E IN ALTRE DISCIpLINE QUALI MOTORI, BICI E GINNASTICA ARTISTICA.
Nel corso della presentazione il team di Sport Lab ha
tenuto a sottolineare che Saucony è e rimarrà sempre
un brand che lavora, progetta e vive per i runner di tutto
il mondo. Da dieci anni il progetto Ambassadors rappresenta una fra le attività in cui è maggiormente impegnato.
Lanciato nel 2005, il programma ha lo scopo di promuovere l’immagine, la cultura e le iniziative dell’azienda nata
a Cambridge in Massachusetts nel 1910 e di diffondere
la dedizione per la corsa a quante più persone possibile.
Le caratteristiche dell’ambasciatore ideale? Deve saper
trasmettere e condividere la propria passione per il running, la conoscenza del prodotto e fare community. Sono
i migliori punti vendita Saucony a segnalare gli atleti dal
profilo corrispondente. L’appuntamento con la Maratonina
dei Dogi è stato come detto l’occasione perfetta di ritrovo
annuale per tutti i membri del team. Fra i volti Saucony
del 2015, anche i cinque giovani Under 23 che rappresentano grandi speranze dell’atletica italiana: Lorenzo Casini
(campione italiano nel mezzofondo nella categoria Allievi),
Said Ettaqy, Mattia Padovani, Luca Mazzola ed Elisa Bortoli. Sotto trovate molti dei runners supportati da Saucony
Catherine Bertone,
azzurra di corsa in montagna
sulle lunghe distanze, 6a
miglior tempo italiano alla Turin
Marathon 2014 (02h 32’) e 3°
posto femminile alla Maratonina
dei Dogi 2015 (1h 16’ 11’’)
Simone Gobbo,
vincitore della Maratonina
dei Dogi 2011 – 2012,
4° alla Giulietta & Romeo HM
2013
Paola Dal Mas
Monica Carlin,
azzurra plurimedagliata ai
Campionati Mondiali ed Europei
della 100 Km, 32 maratone
vinte, 4 volte vincitrice al
Passatore, 4 volte vincitrice alla
Pistoia - Abetone
Peter Lanziner,
dominatore di numerose corse
su strada in Alto Adige (Winterlauf,
Giro del Lago di Resia), tra
i migliori crossisti italiani nel 2014,
specialista dei 5.000 su pista
Erika Bagatin
I loro volti ormai ci sono molto famigliari. Sono i protagonisti della campagna WHOA dedicata al modello Saucony Triumph 12. Il 18 aprile
scorso oltretutto, Molly Huddle e Ben True hanno vinto la Boston Athletic Association 5K 2015, segnando entrambi il nuovo record americano:
rispettivamente 14’ 50’’ e 13’ 22’’ - #FindYourStrong
in questa stagione con alcuni dei principali risultati conseguiti. Insomma, tanto running ma non solo: Saucony già
da alcune stagioni è impegnata a differenziare la propria
presenza con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più trasversale. Le iniziative in tal senso sono numerose e vanno dalla presenza su alcune delle principali
Teresa Montrone,
vincitrice della Mezza Maratona di
Monaco 2014, 2a alla Maratonina
dei Dogi 2014, 8a ai Campionati
Italiani assoluti 10.000 su pista
e 10a ai Campionati assoluti di
Mezza Maratona 2014
Giovanna Ricotta,
vincitrice Maratonina dei
Dogi 2013, 4a all’edizione di
quest’anno (1h 18’ 20’’)
Paolo Ruatti,
azzurro della nazionale italiana junior di cross
e corsa in montagna, 4° ai Campionati Europei
di corsa in montagna 2010, 2° posto a squadre
Campionati Europei di corsa in montagna 2010 e 3°
posto a squadre Campionati Mondiali su pista 2010
Eleonora Bazzoni
Fabio Bernardi,
vincitore Maratonina di
Palmanova 2014, 3° tempo
italiano alla Maratona di Firenze
2014, 6° alla Maratonina dei Dogi
2015 (1h 08’ 10’’)
Pasquale Rutigliano,
vincitore di molte corse
su strada nel Lazio, 4° alla
Maratonina dei Dogi 2015
Matteo Norarangelo
Da sinistra Rachid Erradi
e Diego Papoccia
19
testate sportive ma anche generaliste nel nostro Paese (in
particolare Gazzetta dello Sport, Sportweek, Corriere della
Sera) a partnership quali quelle con il Team Yamaha della
MotoGp, il Fly Cycling Team di Verano Brianza, la squadra
di ginnastica artistica Gymnasium Villorba e la Federazione Italiana Pentathlon Moderno.
Giorgio Calcaterra,
vincitore di nove edizioni
consecutive al Passatore,
tre volte Campione del Mondo
della 100 Km
Gabriele Carletti,
azzurro della nazionale italiana
di cross, 1° alla Maratonina
dei Dogi 2013, 3° nel 2014
Tito Tiberti,
plurivincitore della
Grifonissima a Perugia,
primo alla CorriPavia HM
2013, 1° alla Lake Garda
Run di 30 Km 2013
Paolo Zanatta,
azzurro nei 10.000 su pista,
3° alla Maratonina dei Dogi
2015 (1h 06’ 21’’)
Giulia Viola
campionessa italiana indoor
nei 1.500 e 3.000 metri,
8a ai Campionati europei
3.000 indoor, 8a ai Campionati
europei 5.000 outdoor
Giovanni Iommi
Andrea Rigo
Paolo Bravi
FOCUS PRODOTTO
RUNNING
MAGAZINE
L’abbigliamento nex to skin
Compression Under Armour
n. 4 - 2015
Make all
athletes
better
È DA SEMPRE QUESTA LA FILOSOFIA DEL BRAND
CON SEDE IN MARYLAND: LA TECNOLOGIA HEAT
GEAR OTTENUTA CON LA MICROFIBRA POLYARMOUR
AIUTA IL FISICO A GESTIRE LA TEMPERATURA
ANCHE NELL’ALLENAMENTO PIÙ INTENSO.
• La costruzione a celle aperte del tessuto favorisce
una migliore circolazione dell’aria, regolando
la temperatura interna e riducendo la sudorazione
e la perdita di sali minerali
• Grazie alla tecnologia a cariche elettrostatiche il
capo rende l’effetto anti-microbico permanente con
relativo effetto anti-odore
Under Armour è l’azienda americana leader nel mercato
globale per il segmento del Performance Apparel.
Oltre 8mila capi in collezione sono stati progettati
per gli atleti più ambiziosi al fine di garantire
performance sempre al top in ogni situazione
climatica e un comfort di vestibilità eccezionale.
Negli ultimi anni gli esperti del brand hanno
sviluppato innovative tecnologie dei tessuti
per creare prodotti per gli sportivi che vogliono
allenarsi sempre al massimo. Heat Gear è ottenuta
tramite una speciale microfibra in poliestere di ultima
generazione. Questo materiale brevettato prende il
nome di “Polyarmour” e si caratterizza per la leggerezza
e la tramatura minima che consente di lavorare creare
capi che vestono come una seconda pelle. Questo tipo
di abbigliamento è adatto a temperature superiori ai 13
gradi, per mantenere il fisico fresco e asciutto. Il next
to skin creato dal marchio di Baltimora mantiene la
muscolatura in sede riducendo le oscillazioni muscolari,
riduce la formazione di acido lattico, velocizza il
recupero e garantisce un trasporto del sudore all’esterno
più veloce.
• Il sistema a compressione è studiato nei minimi
particolari per fasciare il fisico perfettamente senza
ridurre la libertà di movimento. Il tessuto Polyarmour è
trattato con elastomero “4 Way Power Stretch e
garantisce un ottimale supporto ai muscoli,
che devono essere “contenuti” e non “costretti” per
lavorare in modo ottimale
• Le cuciture piatte evitano gli
sfregamenti e le irritazioni:
il capo è stato studiato per
essere indossato direttamente
a contatto con la pelle, garantendo una vestibilità
aderente con il massimo comfort
• La maglia offre infine
protezione UPF 30+
DISTRIBUITO DA /
Sportbox • 0423.621984 • [email protected]
è SIA UN DISPOISTIVO GPS CHE UN ACTIVITY TRACKER /
M400, smart in tutto…
Il 2014 è stato un anno di
svolta per Polar, con il lancio
della nuova piattaforma
Polar Flow e di nuovi
prodotti assai innovativi e
accattivanti. Ora non è più
considerato solo “il marchio”
del cardiofrequenzimetro,
dove Polar ha comunque
costruito la propria fortuna.
Anche nel segmento GPS, nel
quale l’azienda è entrata da soli
2 anni, i passi avanti sono stati
notevoli. Lo conferma il nuovo M400,
già segnalato sullo scorso numero in quanto vincitore
di un Gold Award a Ispo 2015. Un prodotto che in
Italia nei primi due mesi 2015 ha venduto ben 6.000
pezzi. Il punto di forza del modello consiste nel fatto
di essere un ottimo GPS da polso dotato di tutte le
funzioni più avanzate per l’allenamento, dalla distanza
percorsa, al passo alla frequenza cardiaca. Ideale per
chi corre sia sulla strada sia in off road, è inoltre in
grado di monitorare i parametri dell’attività quotidiana,
integrando di fatto le funzioni di un’Activity Tracker.
direttamente dallo strumento ma
collegandosi alla piattaforma online. Si
tratta inoltre di un prodotto utilizzabile
anche in acqua ma certamente non
ideale per il triathlon, per quello c’è il
V800.
Lo abbiamo provato nel corso di un evento dedicato
alla stampa e nei giorni successivi: in effetti è davvero
comodo, performante, facile da utilizzare e la funzione
di monitoraggio dell’attività quotidiana tipica delle
smartband crea una piacevole dipendenza. Ottima
la durata della batteria e assai competitivo il prezzo,
considerando anche i servizi offerti. Ora su questo
modelli, così come su V800, disponibili anche le Smart
Notifications (chiamate e messaggi ricevuti sullo
smartphone e notifiche da altre applicazioni, come
ad esempio Facebook). Unico piccolo neo: gran parte
delle impostazioni non possono essere modificate
• La funzione Back to Start indica la direzione in linea
d’aria per tornare al punto di partenza, permettendo di
esplorare nuovi percorsi senza il rischio di perdersi. Per
sfidare se stessi e sentirsi sempre più motivati, M400
registra i tempi migliori e segnala il raggiungimento di
nuovi record personali
• Leggero e compatto, è progettato con un design
moderno per essere indossato con ogni tipo di
outfit, sia durante l’attività sportiva sia nel la vita di
tutti i giorni. Ideale sia per uomo che per donna, è
disponibile in versione bianca e nera.
• Display ad alto contrasto e risoluzione, consente una
perfetta lettura dei dati con qualsiasi condizione di
luminosità
• Dotato di GPS integrato e delle funzioni esclusive
Polar Smart Coaching, rileva andatura/velocità,
distanza e altitudine
• Monitora l’attività quotidiana attraverso il conteggio
di passi, calorie bruciate e avvisa quando si rimane
fermi troppo a lungo
• Offre una stima del tempo di fine allenamento, in base
alla propria andatura/velocità. La funzione Running
Index valuta la prestazione di corsa calcolata attraverso
i dati di frequenza cardiaca e andatura, evidenziando i
miglioramenti nel tempo
20
Loop, V800, M400 e A300,
tutti prodotti compatibili
con il servizio Polar Flow
• È possibile sincronizzare i dati con la mobile app e il
servizio web Polar Flow, dove è possibile pianificare e
analizzare ogni dettaglio degli allenamenti, seguire i
propri progressi e lo sviluppo delle prestazioni. Questo
servizio online permette di avere una panoramica
completa sulle sessioni effettuate e quelle ancora da
fare, impostare obiettivi di allenamento ed ottenere
una guida per raggiungerli. Inoltre è possibile rivivere i
propri percorsi e condividerli con i propri contatti della
community di allenamento
prezzo consigliato /
159,90 euro (199,90
nella versione
con fascia cardio)
maggiori info /
www.polarm400.com/it
DISTRIBUITO DA /
Polar Electro Italia
051.2987611
[email protected]
EVENTI
RUNNING
MAGAZINE
Maremontana non si smentisce:
grande partecipazione e condizioni dure
• DI PAOLO GRISA
n. 4 - 2015
Con Vibram, Lisa e gli altri
alla Maremontana
C’ERAVAMO ANCHE NOI TRA I QUASI 500 PARTECIPANTI DELLA SESTA EDIZIONE DELLA GARA
CHE CONDUCE I PARTECIPANTI “DALLA SABBIA DEL MARE ALLA NEVE DELLE MONTAGNE”.
IL MALTEMPO HA (ANCORA UNA VOLTA) CARATTERIZZATO LA CORSA, RENDENDOLA PIÙ IMPEGNATIVA
E CAUSANDO NUMEROSI RITIRI. QUASI IMPECCABILE, TUTTAVIA, L’ORGANIZZAZIONE.
Il Vibram Trailrunning Team ha
onorato come si deve la corsa il cui
nome da due anni riporta proprio
la title sponsorship del marchio di
Albizzate, leader in tutto il mondo per la realizzazione di suole in
gomma per uso tecnico. Gli atleti
presenti dell’ottagono giallo hanno riportato buone prestazioni,
con l’acuto dell’attesissima Lisa
Borzani che ha bissato il successo
dello scorso anno dopo una gara
(percorso lungo, ovvero 49 km
e 3.000 mt di dislivello positivo)
all’inseguimento conclusa con il
tempo di 7h 06’ 07”.
I PODI /
All’arrivo per la categoria femminile, dietro alla Borzani,
Francesca Di Nicola e Bricarello
Martina. Lisa ha fatto una gara in
crescendo, in ritardo di 16’ minuti
sulla Di Nicola nella prima parte,
ha poi recuperato alla grande, percorrendo gli ultimi 7 km in 4’ 30’’
in meno della rivale. All’arrivo la
campionessa di Padova ha dichiarato: “Nella prima parte di gara
faceva davvero molto freddo e mi
sono fermata per coprirmi meglio.
Con questo clima non pensavo
al tempo, ma a portare a casa la
pelle”. Per gli uomini, nel percorso lungo successo di Christian
Modena del team New Balance
Alpstation Trail (già terzo lo scorso
anno) che si è aggiudicato la prima
piazza con netta supremazia di 10’
sul secondo classificato, Javier Dominguez Ledo del team Vibram.
Terzo Paolo Rossi. Ottima anche
la prestazione dell’italiano Stefano
Ruzza, anche lui del pool di Albizzate. Per quanto riguarda il percorso corto, di 23 km e 1.300 metri
di dislivello positivo, il podio maschile era composto da Riccardo
Borgialli della A.S.D. Bergteam
(primo con 2h 06’ 19), a seguire
l’inglese Carlton Rowlands (new
entry del Team Vibram) e il fran-
cese Guillome Martin del Menton
Marathon. Da segnalare che anche
Jerome Bernard, direttore marketing & comunicazione worldwide
Vibram e appassionatissimo trailer, ha partecipato alla gara ottenendo un ottimo 13° posto. La
classifica femminile del percorso
corto vede sul primo gradino del
podio Susanna Serafini dell’Atletica Azzurra (2h 48’ 49”), seguita da
Cagnotti Franca di Sportification
ASD e Delcarlo Sonia del Team
Mud and Snow. Oltre alle due
gare competitive l’organizzazione
ha pensato anche a coloro che
preferiscono muoversi a passo più
moderato con il Fitwalking Cross
e il nordic walking da 17 km e l’urban walking da 8 km pensato per
le famiglie.
LA NOSTRA GARA /
Per la nostra
prima gara stagionale, possiamo
dire che il meteo della giornata ci
ha fatto entrare subito “in clima”.
Siamo stati quindi lieti di esserci
messi alla prova sul percorso più
breve! A dir la verità ci siamo presentati ai nastri di partenza senza
aver analizzato il percorso di gara,
quindi senza preoccuparci di come
gestire al meglio le fasi di corsa.
Molto scenografica (ma al contempo intensa per il ritmo tenuto) la
Da sinistra Lisa Borzani e Francesca Di Nicola
rispettivamente prima e seconda classificata
del percoso lungo femminile
partenza, con alcune centinaia di
curamente strabiliante panorama
metri di corsa sulla spiaggia. Abbiae anche se l’altimetria non era
mo iniziato a rifiatare e a far calare
propriamente nelle nostre corde.
le pulsazioni solo una volta iniziaIl tracciato si presentava infatti
ta la prima salita di sterrato. Prima
piuttosto nervoso, senza salite pardi ritirare il pettorale ovviamente
ticolarmente continue ma piuttoci siamo sottoposti al controllo del
sto strappi brevi e dolci tornanti su
materiale obbligatorio,
carrarecce, alternati
che è stato svolto in maa numerosi e spesniera particolarmente
so spezzettati punti
(e giustamente) fiscale
corribili, dove coda parte degli organizloro che puntavazatori, segno che i trano a fare il tempo
gici avvenimenti delle
erano costretti a un
edizioni passate hanno
continuo rilancio
insegnato a non ammetdell’andatura. A deJavier Dominquez
tere eccezioni. Lo zaino Ledo, 2° classificato
lineare poi i valori
era così ben pieno tra del percorso lungo
hanno sicuramente
guanti, berretto, maglia
fatto la differenza le
termica, acqua, barrette e tazza.
capacità tecniche in discesa, grazie
Abbiamo scelto di utilizzare i baai tratti spesso tecnici tra ripidi
stoncini e, vista la loro leggerezza,
gradoni rocciosi (e anche taglienti
non li abbiamo mai abbandonati,
come qualche atleta ha purtroppo
tenendoli in mano durante tutti i
potuto sperimentare) e delicatissitratti di corsa. In salita, vista anche
mi toboga di roccia argillosa (trala scivolosità del terreno (non ha
sformatisi con la pioggia in veri e
mai smesso di piovere, a volte anpropri canyon con ruscelli annesche in modo molto fitto) ci siamo
si). Qui per lasciar correre le gamresi conto che, rispetto a coloro
be bisognava rassegnarsi a entrare
che salivano più o meno al nostro
con le scarpe in acqua fin oltre le
ritmo, riuscivamo ad avvantaggiarcaviglie. Pochi i tratti agevoli per
ci proprio grazie ai bastoncini. Il
sorpassare visti i numerosi single
percorso in generale ci è piaciuto
track. Nel finale in effetti più che
anche se, viste le nuvole, abbiamo
il fiatone abbiamo patito qualche
potuto godere molto poco, del sidolorino muscolare e articolare
per le discese a rotta di collo.
UN’OTTIMA ORGANIZZAZIONE / Nel
complesso complimenti davvero
agli organizzatori della gara: la neonata asd Maremontana e il suo
presidente Gian Davide Carboni,
Antonio Ghilino (ideatore della
Maremontana) e Roberto Franchelli (presidente dell’Associazione “Balla coi Cinghiali”). Ricordiamo che l’evento è sponsorizzato
da Vibram ormai da quattro edizioni, prima come main sponsor
Da sinistra: Jerome Bernard (responsabile marketing Vibram), Christian Modena
e per le ultime due edizioni come
(vincitore maschile del percorso lungo), Angelo De Francesco (figlio di Cencin),
Antonio Ghilino (ideatore della Maremontana) e Luca Musella di I run for Find the Cure title sponsor. La gara riporta il me-
22
morial a Vincenzo De Francesco,
detto Cencin, cronista sportivo e
personaggio molto amato a Loano. Da ricordare che quest’anno
Maremontana ha supportato I
Run for Find The Cure, che lavora
al Progetto Corto Circuito Solidale 2015, impegnato nella costruzione di un ostello femminile per
portare l’istruzione tra le bambine
di Msolwa Ujamaa, in Tanzania. Il
premio in denaro dei vincitori della corsa, garantito dalla famiglia di
Cencin De Francesco, è stato devoluto al progetto.
SUOLE, ELEMENTO CHIAVE NEL TRAIL /
Al di là dei di<sagi patiti da noi
partecipanti a causa del maltempo, da un altro punto di vista non
si può certo dire che questa manifestazione non offra al Vibram
Trailrunning Team un’ottima occasione per mettere alla prova i
più recenti sviluppi prodotto. La
nuova mescola Megagrip Compound, presentata ad Ispo, garantisce performance eccezionali
proprio nelle peggiori condizioni
per un trailer, ovvero il bagnato. Il team Vibram presente alla
Maremontana indossava proprio
scarpe risuolate in questa mescola
e molti dei corridori che hanno
condiviso parte del percorso con
loro hanno potuto rendersi conto
della sostanziale differenza in termini di grip che essa ha garantito
agli atleti, sui tratti di fango più argilloso come sulle radici scivolose
o la roccia calcarea. Da segnalare
l’interessante iniziativa di Vibram
che oltre a partecipare con il suo
team era presente con un furgone
e un paio di tecnici disponibili a
verificare con i corridori lo stato
di usura delle suole delle scarpe
da trail e a risuolarle. Un’ulteriore dimostrazione del focus dell’azienda varesina verso la massima
sicurezza.
L’obiettivo di questa stagione è dare un respiro sempre più internazionale alla squadra /
Uxue Fraile Azpeitzia
Spagna, 41 anni,
insegnante di ed. fisica
Lisa Borzani
Italia, 35 anni,
impiegata in banca
Javier Dominguez Ledo
Spagna, 41 anni,
ingegnere
Sébastien Nain
Francia, 42 anni, addetto
alla sicurezza
Stefano Ruzza
Italia, 33 anni,
soccorritore in Croce Rossa
Vibram Trail Running Team: tra conferme e new entry
I numeri: 5a stagione consecutiva, 5 nazioni rappresentate, 2 nuovi atleti.
E nel 2014: 28.500 km, 17 vittorie e 35 podi.
“Le premesse per il quinto anno
di attività del Trailrunning Team
Vibram sono molto semplici” ci
dice Jerome Bernard, marketing
director Vibram oltre che inventore e
anima del team di Albizzate. “Siamo
molto cresciuti dalla prima stagione
e l’abbiamo fatto mantenendo
pressoché inalterata la nostra
filosofia ‘Ordinary people being
extraordinary’. Oggi dobbiamo ‘solo’
migliorarci, completarci ed essere
ancora più presenti su tutti i terreni”.
In realtà il Trailrunning Team
Vibram 2015 mira a nuovi orizzonti.
Che significa un calendario più
internazionale e uno spirito di
squadra teso a dimostrare alla
comunità mondiale del trail il proprio
valore e la propria passione per
questo modo di fare sport. Rispetto
al fortissimo team che l’anno scorso
ha collezionato 17 vittorie in 35 podi
su oltre 50 gare (di cui 20 ultra
trail), arrivando ad allenarsi per oltre
28.000 km, ci sono due novità: il
britannico Carlton Rowlands e lo
svizzero Roberto Delorenzi. Atleti
“normali”, per ora poco conosciuti,
ma con un potenziale che Vibram
punta a far diventare “straordinario”
fin da questa loro primissima
stagione. L’arrivo dei due atleti porta
a cinque le diverse nazionalità da cui
provengono i runners Vibram. Per
la stessa logica, anche il calendario
sarà più internazionale. Se infatti
i primi appuntamenti degli atleti
Vibram sono le affascinanti e
storiche Vibram Maremontana (vedi
pagina a fianco) e Vibram Trincea
Trail (tutte gare italiane), un ricco
pacchetto di ultra trail internazionali
e prestigiosi (molti dei quali targati
Ultra-Trail World Tour), metterà
alla prova le suole Vibram dei sette
runners: Vibram Hong Kong 100,
Transgrancanaria, Madeire Island
Ultra Trail, Transvulcania, Lavaredo
Ultra Trail, Restonica Trail, UTMB,
Ultra-Trail Mont Fuji e Diagonale des
Fous solo per citarne alcune.
“Ci troveremo bene, perché siamo
abituati da sempre a sfidare le più
disparate condizioni ambientali e
i terreni più difficili e impervi del
globo”, sorride Jerome.
Le scarpe in dotazione del Team,
tutte ovviamente con suola Vibram,
sono firmate dai marchi partner
The North Face, Tecnica, Saucony,
Dynafit, Hoka, New Balance e
FiveFingers.
23
NEW ENTRY
Roberto Delorenzi
Svizzera, 18 anni, studente
NEW ENTRY
Carlton Rowlands
UK, 27 anni, osteopata
calendario 2015 /
• VIBRAM HONG KONG 100 (Ultra-Trail World Tour)
Hong Kong, 18-19 gen, 100 km / +4500 mt
• TRANSGRANCANARIA (Ultra-Trail World Tour) Spagna, 6-8
marzo, 125 km / +8000 mt
• VIBRAM MAREMONTANA Italia, 22 marzo, 49 km / +3000 mt
• TRANSVULCANIA Spagna, 10-11 maggio, 85 km / +5000 mt
• VIBRAM TRINCEA TRAIL
Italia, 24 maggio, 29 km / +1700 mt
• MARATHON MONT BLANC
Francia, Chamonix, 26-28 giugno, 42 km/80 km
• LAVAREDO ULTRA TRAIL (Ultra-Trail World Tour) Italia, 26-28
giugno, 120 km / +6000 mt
• RESTONICA TRAIL
Francia (Corsica), 11-12 luglio, 68 km / +5000 mt
• ULTRA TRAIL VERBIER Svizzera, 11-12 luglio, 110 km / +8600 mt,
61 km / +4100 mt
• EIGER ULTRA TRAIL (Ultra-Trail World Tour)
Svizzera, 11-12 luglio, 101 km / +6700 mt
• UTMB (TDS, CCC, OCC) (Ultra-Trail World Tour)
Francia/Italia/Svizzera, 27-29-30 agosto, 169 km / +9600 mt
• TOR DES GEANTS Italia, 13-20 settembre, 330 km / +24.000 mt
• ULTRA TRAIL MONT FUJI (Ultra-Trail World Tour) Giappone, 2427 settembre, 160 km
• DIAGONALE DES FOUS (Ultra-Trail World Tour)
Francia/Réunion, 170 km / +10.000 mt
EVENTI
RUNNING
MAGAZINE
L’inaugurazione
a Milano lo scorso 10 aprile
n. 4 - 2015
La benedizione di Haile per adidas RunBase
UN NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO PER I RUNNER MILANESI, A POCHI PASSI DAL PARCO SEMPIONE, CHE SEGUE IL MEDESIMO “FORMAT” DI QUELLI GIÀ INAUGURATI
A BERLINO, BOSTON E TOKYO. SUPER OSPITE D’ECCEZIONE, HAILE GEBRSELASSIE, CHE HA ACCOMPAGNATO I GIORNALISTI PRESENTI IN UNA CORSA NEL PARCO.
“Ogni corsa inizia da qui. Hai la città, le
tue gambe, i tuoi passi. La tua base. Il tuo
punto di ritrovo per i veri runner a tre strisce. Metti un piede dietro l’altro. Conquista ogni centimetro di Milano. Comincia
una nuova corsa insieme a noi”. Il claim
ben delinea quello che è la nuova adidas
Runbase di Milano, inaugurata il 10 aprile
a pochi passi dal Parco Sempione, guarda
caso uno degli spot di corsa preferiti dai
meneghini. Non è un negozio, non è una
palestra: è un’area test e un punto di partenza per i propri allenamenti.
tante: a un’ampia schiera di giornalisti,
anche televisivi nazionali, si aggiungeva
infatti la presenza di uno dei testimonial
più importanti del marchio a tre strisce,
almeno per quanto concerne l’atletica e
più nello specifico il fondo e mezzofondo.
Stiamo parlando del grande Haile Gebrselassie, leggenda vivente e atleta in grado
di vantare, nella sua incredibile carriera,
ben 26 record mondiali, 2 ori olimpici e 4
campionati del mondo. Su Haile è stata incentrata tutta la conferenza stampa di presentazione e la simpatia dell’atleta etiope
ha fatto il resto. Presente a Milano per più
giorni in vista della Milano Marathon, alla
fine della presentazione, cui ha partecipato anche l’assessora comunale allo sport
Chiara Bisconti, Haile si è reso disponibile
per una breve corsa di 3 km nel parco insieme ai giornalisti e agli appassionati accorsi per l’occasione, alla quale noi stessi
abbiamo partecipato.
L’INAUGURAZIONE /
L’inaugurazione è avvenuta con tutti i crismi dell’evento impor-
SERVIZI OFFERTI /
Già presente in sole altre 3 città del mondo, ovvero Berlino, Boston e Tokyo, offre uno spettro di servizi
gratuiti unico e pensato ad hoc per runner
di tutti i livelli. Oltre ad armadietti custoditi e docce per il post allenamento, adidas
Runbase offre la possibilità di testare nuovi modelli di scarpe adidas e di effettuare
il test dell’appoggio del piede, con personale specializzato che aiuterà a conoscere
meglio il proprio stile di corsa, consiglierà
il miglior modello di scarpa e fornirà piani di allenamento personalizzati. L’area
stretching e il wifi gratuito completano
il “running tutoring” offerto da adidas
Runbase.
lo scorso 12 aprile 42K e Relay Marathon sotto la Madonnina /
Nuova Milano Marathon:
promossa (quasi) a pieni voti
Fra i 4.176 runner al via per la competizione di cartello e le 2.250 staffette, sono stati
oltre 15mila gli iscritti. Un buon risultato frutto degli sforzi organizzativi per migliorare
l’evento sotto vari aspetti. ma si può fare ancora di più. in particolare...
Doveva essere l’anno della svolta
e in gran parte le aspettative non
sono state deluse. A partire dai numeri, visto che in totale la SuisseGas Milano Marathon ha superato
quota 15mila iscritti fra maratona e
iniziative collaterali. Per la 15esima
edizione della stracittadina
all’ombra del Duomo l’organizzazione di RCS Sport aveva messo a punto una serie
di iniziative strategiche che
dessero all’evento una veste
nuova e più suggestiva. A partire dal nuovo percorso, finalmente in centro città. In particolare sono stati 4.176 i runner
al via della maratona, mentre
2.250 le staffette composte
da quattro atleti. Il vincitore
della 42K è stato il keniano
Kenneth Mburu Mungara, che
ha firmato la prestazione record mondiale nella categoria
Master M40 in 2h 08’ e 44”. Tra le
donne il gradino più alto del podio
è stato della connazionale Lucy Karimi 2h 27’ 35”, molto buone anche
le prestazioni delle italiane Fatna
Maraoui, medaglia di bronzo, e Laila
Soufyane, al quinto posto.
BILANCIO POSITIVO / Giustificata
la soddisfazione al termine da parte
dell’organizzazione, come sottolinea
Andrea Trabuio, direttore SuisseGas
Milano Marathon e responsabile
mass event per RCS Sport: “Siamo
molto orgogliosi del risultato otte-
nuto in questa edizione. Un grande
successo non solo in termini di iscritti, ma anche per la grande partecipazione della cittadinanza milanese.
Il nuovo percorso si è dimostrato
all’altezza delle aspettative. La prima parte del tracciato nel centro
città è stata particolarmente dura,
anche per la presenza del ciottolato,
mentre la seconda decisamente più
fluida e veloce, grazie alla presenza
di numerosi rettilinei. Una combinazione che ha permesso ai top runner
di regalarci delle grandi prestazioni
sportive”. Una bella giornata insomma, che ha oltretutto ricevuto la “benedizione”
di un tempo primaverile di
quelli che strizzano l’occhio
già all’estate.
GLI AWARDS / Fra i momenti più importanti, come
ormai da tradizione, i tantissimi sorrisi, abbracci e
incontri delle varie associazioni onlus che hanno partecipato al charity program,
coordinato anche quest’anno dai Podisti da Marte. Le
iniziative di carattere solidale legate alla maratona si sono
concluse il 23 aprile con la cerimonia di premiazione finale dei Milano
Marathon Awards 2015. Dedicata
alle associazioni e ai partecipanti
che hanno raccolto più fondi o che
si sono distinti per la presentazione
24
del progetto e per l’originalità. Fra
le categorie premiate le tre onlus,
il maratoneta, la staffetta e l’azienda che hanno raccolto più fondi sul
portale di Rete del Dono, l’azienda
che ha iscritto il maggior numero di
staffette, la scuola che ha iscritto più
bambini e le onlus che hanno animato la School Marathon con varie
attività di animazione per i più piccoli e la Best Onlus Milano Marathon.
Per l’occasione l’organizzazione ha
ringraziato inoltre IMQ, sustainability partner di SuisseGas Milano Marathon, e i partner coinvolti a vario
titolo nell’evento. Tra loro AIC Lombardia, che ha allestito i punti di ristoro per celiaci, Retake Milano, che
ha ripulito dai graffiti le zone di Por-
L’arrivo della Relay Marathon dedicata
alle onlus della maratona
ta Venezia, dei Giardini Montanelli e
di Piazzale Cadorna. Opere di San
Francesco per i poveri ha recuperato gli abiti lasciati lungo il percorso,
Banco Alimentare ha donato il cibo
non consumato ai più bisognosi ed
ESO Isola ha recuperato e donato le
calzature dismesse.
DA RIVEDERE… / A partire dal sostegno della città che, se è vero che
si è registrata una maggior partecipazione rispetto al passato, va anche detto non è ancora all’altezza
delle principali località europee. Al di
là del fatto che si è corso in una domenica di traffico regolare, non sono
mancati episodi di “intolleranza” da
parte della circolazione e di alcuni
cittadini. E a proposito di logistica,
non ha convinto il fatto che gli staffettisti per muoversi da un punto di
cambio all’altro abbiano dovuto pagare il biglietto regolarmente e che
dunque non fosse compreso il trasporto per gli iscritti. Oltretutto probabilmente il servizio andava maggiormente potenziato in occasione
di una stracittadina dove solo per
gli staffettisti si sono contati quasi
9mila viaggiatori.
Dopo essere già stati al cospetto delle cascate Vittoria dalla parte del confine che appartiene
allo stato dello Zimbabwe, vi torniamo arrivando dalla savana dello Zambia
RUNNING
MAGAZINE
• TESTO E FOTO: DINO BONELLI
n. 4 - 2015
IL FUMO CHE TUONA
È COSÌ CHE LE POPOLAZIONI LOCALI CHIAMAVANO QUESTO LUOGO MAGNIFICO PER TRADIZIONE:
MUSI-AO-TUNYA. DA QUEST’ESPRESSIONE NASCE POI ANCHE IL NOME DI UN EMOZIONANTE
TRAIL IN QUATTRO TAPPE DA 20 KM CHE ATTRAVERSA L’IMMENSO TERRITORIO AFRICANO.
Aveva ragione Albert: è tutto relativo. Quattro tappe da 20 km non
sarebbero troppa roba, ma se si
arriva all’appuntamento poco allenati e nella testa ci sono ritmi che
nelle gambe invece non ci sono,
questi 20 km al giorno si possono
patire parecchio. Anche se questo
è un po’ il prezzo preventivamente
pattuito per chi corre, ampiamente contraccambiato dalle soddisfazioni che questo speciale gesto
atletico sa dare. Se poi a correre
si va in posti meravigliosi e completamente differenti dal nostro
habitat naturale, allora quella che
prima era una smorfia di sofferenza si trasforma sempre in uno
splendido sorriso.
e sovrastato da un cielo terso in
cui sguazza un sole caldissimo.
Davanti a me Massimo, triatleta
di Bolzano, tira il gruppetto che
si è venuto a formare dopo l’allungo degli impareggiabili atleti
locali e del velocissimo Cristiano
di Brescia. Dietro di me Davide e
Simone, entrambi piemontesi, si
controllano a vicenda per ragioni
di classifica generale. Massimo ha
un passo decisamente snello e veloce, un’andatura per me eccessiva, ma non voglio mollare. Siamo
persi, per così dire, nella savana
dello Zambia, a due passi dalle
magnifiche cascate Vittoria. Il
tracciato è segnalato alla perfezione e infatti il nostro essere persi è
solo un modo per spiegare come
tutt’intorno non ci sia nulla, eccettuata l’immensa savana con i
suoi abitanti: per lo più animali
selvatici a cui prestare attenzione,
anche se comunque non ci sono
predatori.
UN FUORIPROGRAMMA /
Un barrito. Tre elefanti a una cinquantina
di metri da noi si scuotono fermi
sul ciglio destro dell’unica strada
asfaltata che solca la zona. Una
statale che sia noi che loro vorremmo e dovremmo superare, un
piccolo traffico di auto che fa innervosire uno dei pachidermi che
si agita infuriato, spalanca le grosse orecchie in segno di sfida e continua a barrire. Seguendo ordini
ben impartiti dall’organizzazione
della gara che stiamo correndo,
noi runner ci fermiamo all’istante
e arretriamo quel tanto che basta
per seguire l’evolversi della situazione senza correre inutili rischi.
Un breve momento che sembra
allungarsi nel tempo, poi la bestia,
infuriata per non riuscire ad attraversare la strada, inverte la rotta e,
portandosi dietro anche gli altri
due, scompare rumorosamente
negli stessi rovi da cui era sbucata
pocanzi. Un fuori programma pie-
“PERSI” IN AFRICA / Sto attraversando un suolo misto terra e sabbia circondato da arbusti secchi
26
no di suggestione, una scena d’Africa vera, un “teatrino” talmente
bello e puro che da solo, come
suol dire, è valso il costo del biglietto. Stiamo correndo la seconda tappa del Mosi-ao-Tunya Trail,
siamo in Africa, siamo felici.
LE CASCATE /
Musi-ao-Tunya in
lingua locale significa “Il fumo
che tuona” ed è l’antico nome
con cui le popolazioni locali
chiamavano le grandiose cascate
scoperte nel lontano 1855 dall’esploratore e cartografo inglese David Livingstone, che le ribattezzò
dedicandole alla regina Vittoria.
Terminato l’elefantesco siparietto,
riprendiamo a correre con il ritmo
forsennato dettato da Massimo,
un passo allungato su ruvide strade sterrate che oltrepassano più
volte la ferrovia, poi la fiancheggiano e infine ci si infilano tra i binari. Una tappa che finisce sul ponte
dirimpetto alle cascate, uno spettacolo unico, che al tempo portò
Livingstone a dire: “Credevo che
scene così fossero riservate allo
sguardo degli angeli”. Altra tappa,
altra fatica, altra sabbia mista a terra, altro sole sulla zucca. Idratarsi
è una delle cose più importanti e
per farlo bene prima di partire si
preparano le borracce con tanto
di sali minerali utili a rintegrare
quelli persi nelle lunghe e forzate
sudorazioni. Si beve prima, durante e dopo la gara, facendo attenzione a non cascare nel tranello di
una fontanella che cresce nel nulla: acqua ottima per rinfrescarsi e
lavarsi, ma che bevuta diventa un
lassativo micidiale.
Sul prossimo numero /
Un grosso salto oceanico e Run
the World dall’Africa Nera vi trasporta nella bella Baja California,
in Mexico, dove i cactus sono
veramente giganti e il mare incredibilmente cristallino. Saremo
alla quarta Carrera de Baja, una
gara a tappe assolutamente da
non perdere. Guarda tutte le destinazioni Run the World sul sito
www.runtheworld.it

Documenti analoghi

04_RUNNING_low_2016

04_RUNNING_low_2016 ultra maratone che trovate a pagina 15, con dati sorprendenti. Dalle fun alle mud run: non a caso siamo media partner del Campionato Italiano Mud Run, 10 eventi dedicati a questa speciale attività ...

Dettagli

02_running_2016 - Running Magazine

02_running_2016 - Running Magazine 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in...

Dettagli

11-12_running_2014

11-12_running_2014 o meglio si evolve e dal 2015 si presenta con un programma aggiornato e ancora più suggestivo. Per la prossima stagione le Skyrunner World Series diventano un torneo con più gare in calendario e pi...

Dettagli