sHOe cOUNt - Running Magazine

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sHOe cOUNt - Running Magazine
ANNO 2 - NUMERO 6/7 - 2013
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste
Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
INCHIESTA - 3a puntata
visita in etiopia alla pista
di atletica fondata da
Kenenisa Bekele, dove
si allenano alcuni dei più
forti atleti al mondo.
PAGINE 20-21
LA voce
degli agenti
PAGINe 16-17
La fabbrica
intervista ai
rappresentanti
di alcuni
dei principali
marchi.
dei campioni
dati e statistiche di una 5 k
la scarpa del mese // S-Lab Xt 6
Quello della strumentazione
tecnologica è uno dei settori che - anche
a detta dei negozianti - attrae sempre
di più il mondo dei runners.
PAGINa 13
alle pagine centralI
PAGINA 10
SHOE COUNT
focus tech
cambogia
focus skyrunning
c’era una volta
un impero
le prime tre tappe della Run 5.30: un’occasione
interessante per monitorare un target
diverso da quello di maratone e mezze.
i numeri di Milano, Torino e Modena.
PAGINa 26
PAGINa 22
prodotti running e trail
focus shop / Eppur si muove…
PAGINa 18
what’s your steps, punto vendita specializzato running di piero zannelli, mario e Antonio d’Apuzzo,
è aperto a napoli da pochi mesi. ma i suoi primi passi sono decisamente incoraggianti.
[email protected] / www.runningmag.it
PAGIN2 24-25
RUNNING MAGAZINE
editoriale
di BENEDETTO SIRONI
[email protected]
Beata la (sana)
concorrenza
Partiamo da tre esempi, due virtuosi e uno decisamente
no. Un’analisi del portale Supermoney, l’unico accreditato
da Agcom per il confronto delle tariffe di telefonia, rivela
che gli italiani trascorrono sempre più tempo al cellulare
e inviano più sms, ma spendendo molto meno: l’aumento della concorrenza tra i marchi tradizionali, l’arrivo di
nuovi operatori low cost e la possibilità di cambiare operatore mantenendo il proprio numero hanno portato a una
riduzione di ben il 50% dei prezzi praticati dagli operatori
mobili italiani solo nel 2012.
Veniamo ora ai treni: il 18 aprile 2012 è nato Italo il
treno rosso ad alta velocità di Ntv che con la sua comparsa ha dato vita di fatto al processo di liberalizzazione del
settore ferroviario in Italia, trasportando in un anno oltre 4
milioni di viaggiatori con oltre 12mila viaggi effettuati e 50
collegamenti attivi. Grazie a questa new entry, decisamente
apprezzata dai viaggiatori, in generale le tariffe sono scese
del 30% e il trasporto su rotaia ha guadagnato 6 milioni di
viaggiatori in un anno.
Restando in tema di trasporto ma con un caso “opposto”:
secondo i dati presentati all’Antitrust dall’associazione Altroconsumo le compagnie di trasporto passeggeri per la Sardegna
avrebbero fatto “cartello” aumentando tra 2010 e 2012 i
prezzi dei traghetti tra il 90 e il 110% (non a caso 4 società
sono state multate proprio pochi giorni fa dall’Antitrust per
un totale di oltre 8 milioni di euro). Risultato: crollo di prenotazioni e arrivi via nave nei porti di Olbia, Golfo Aranci e
Porto Torres diminuite di oltre 2 milioni in due anni.
Cosa c’entra il running, direte voi? Ebbene, spesso il tema
della concorrenza come è evidente anche dagli esempi citati,
è legato a doppio filo con quello della “salute” e delle prospettive di un determinato settore. Possiamo dire che quello del
running e più in generale dell’articolo sportivo sia un mercato
abbastanza positivo da questo punto di vista, dove la concorrenza non manca di certo e anzi sembra aumentare sempre
di più. Basta leggere le notizie che puntualmente vi segnaliamo su Running Magazine per apprendere di nuovi marchi che arrivano in Italia, progetti che nascono e brand che
differenziano sempre di più la propria offerta, abbracciando
nuove categorie di prodotto, in particolare nel segmento trail
ma non solo. Insomma, in ogni mercato e quindi anche nel
nostro, la concorrenza genera più offerta e prezzi più favorevoli per i consumatori, che in certi segmenti sono anche in
aumento. Del resto non sarebbe logico un processo simile in
un mercato in contrazione. Ma una sana competizione tra
le aziende porta spesso benefici anche per l’intero mercato,
stimolando nuove idee, servizi, opportunità, innovazioni e
visione a medio/lungo termine.
Certo non bisogna essere così ingenui da pensare che la
concorrenza sia sempre rose e fiori. Così non è anche nel nostro mercato, dove anzi un eccesso di competizione porta a
situazioni spiacevoli e controproducenti. Come ad esempio
il fenomeno degli sconti selvaggi praticati da alcuni negozi
online (ma anche fisici) che certo non giova al mercato, come
emerso anche dalle inchieste che stiamo svolgendo sugli ultimi
numeri (a proposito, su questo è il turno degli agenti, vedi alle
pagine 20-21). Chiudiamo quindi con un’illustre citazione:
“Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all’ascesa sociale,
ognuno può correre con tutte le proprie forze, […] per superare
tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate
o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l’indulgenza degli
spettatori avrebbe termine del tutto. […] la società non può
sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi
e a farsi torto l’un l’altro”. Queste calzanti parole sono del
noto economista Adam Smith (Teoria dei sentimenti morali,
1759), grande sostenitore del libero mercato. Insomma, di
certo uno al quale la concorrenza piaceva molto. A patto che
sia il più possibile corretta e leale.
4
NUMERO 6/7 - 2013
L’ultimo numero di SPORT4TRADE //
A proposito di
multimedialità
e interazione tra on e
offline, argomento
che abbiamo affrontato
sul primo numero
dell’anno, inquadrate
il codice QR per sfogliare
l’ultimo numero di
Sport4Trade. In alternativa
visitate il seguente link:
http://goo.gl/NKFL0
Vi ricordiamo che
Sport4Trade è il magazine
B2B online che da gennaio
2013 è entrato a far parte
del gruppo Sport Press.
Sui prossimi numeri
oltretutto non mancheranno
alcune sezioni dedicate
alla corsa proprio grazie alle
sinergie con la redazione
di Running Magazine.
Editore
Sport Press Srl
Presidente: DANIELE DENEGRI
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Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23
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Anno 2 - N.6/7 - 2013
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Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio
di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003,
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a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 19 giugno 2013
NEWS
a proposito di triathlon //
// Torniamo a parlare del quattro volte
campione italiano di maratona, con origini
marocchine nel sangue ma bergamasco doc.
Nonostante il recente ritiro dall’attività agonistica, Migidio Bourifa non ha mai smesso di
correre e di promuovere lo sport della corsa
tra praticanti di lungo corso e neofiti. Anche
oggi l’ex atleta azzurro continua a far registrare il proprio impegno all’interno della scena
podistica italiana e nella
sua Bergamo. Nella città
orobica, il 29 settembre si
svolgerà la prima Mezza
Maratona dei Mille e Migidio è stato l’ideatore del
percorso. Come ha spiegato: “La gara partirà da un
luogo storico per i bergamaschi, la Fara, per entrare nel
cuore di Città Alta, Piazza
Vecchia”. I concorrenti passeranno porta Sant’Agostino per entrare in città Bassa, attraverseranno
il centro moderno, ritorneranno verso Porta
Nuova e transiteranno sotto lo Stadio Comunale Azzurri d’Italia prima di raggiungere
il traguardo sul Sentierone. “Il tracciato così
disegnato consentirà ai tifosi e ai parenti dei
concorrenti di vedere i propri atleti più volte,
semplicemente spostandosi di poche centinaia di metri da un punto all’altro del tracciato”
ha concluso Migidio. Per scoprire il percorso:
http://adventures.garmin.com/it-IT/by/ldlcomunicazione/la-mezza-di-bergamo.
www.lamezzadibergamo.it
un nuovo Trail in val d’aosta
CON L’associazione Forte di Bard
// Promossa dall’associazione Forte di Bard
della Valle d’Aosta, la prima edizione del
MonteRosaWalserultraTrail si terrà nelle zone
dell’alta Valle del Lys, dei comuni di Gressoney - Saint Jean e Gressoney La Trinité. La
gara è in calendario nella giornata di sabato
3 agosto ed è nata per contribuire alla promozione del territorio valdostano, che non sia
solamente legata a un aspetto di tipo turistico
e culturale. L’obiettivo è anzi quello di valorizzare le bellezze ambientali tipiche di quest’area
attraverso la proposta di importanti iniziative
sportive. Gli spunti panoramici di intensa
suggestione
del
massiccio del Monte Rosa, il Castel
Savoia e il contesto
tanto caratteristico
della comunità walser, minoranza etnica che
ha dato vita a una realtà distinta dal resto della
regione sotto il profilo culturale, linguistico e
architettonico sono alcuni degli aspetti maggiormente degni di nota della manifestazione.
Dal punto di vista tecnico, sono previsti due
differenti tipologie di percorso, uno di 50 km
con un dislivello positivo di 5.300 m e uno di
20 km con 1.150 m di dislivello positivo. L’idea
dei due tracciati è opera della collaborazione
di tre grandi trailer. Il veterano Bruno Brunod, già campione del mondo di skyrunning
e attuale membro del Team Forte di Bard, e
i due forti atleti anch’essi valdostani Franco
Collé (primo italiano al Tor dès Geants 2012)
e Giancarlo Annovazzi (primo italiano al Tor
dès Geants 2011) hanno partecipato infatti in
prima persona all’organizzazione dell’evento.
www.monterosawalserultratrail.com
Foto: Tiziano Ballabio e Matteo Bridarolli
Bourifa disegna la prima Mezza
dei Mille Città di Bergamo
McCormack vince in volata
il Challenge Rimini
Doppio appuntamento a Sirmione
e Cernobbio con Garmin TriO
// Niente di meglio che una sfida a tre a contendersi la vittoria per
una gara di triathlon. In occasione dello svolgimento dell’ultima edizione del Challenge Rimini, tenutasi quest’anno lo scorso 26 maggio, a
darsi battaglia fino all’ultimo sono stati il due
volte campione del mondo Ironman Chris
“Macca” McCormack e due dei più forti atleti
azzurri, gli specialisti delle lunghe distanze Daniel Fontana (Dds Triathlon Milano) e
Alessandro Degasperi (Cus Trento Triathlon).
La competizione era in programma su un
percorso half Ironman, suddiviso in 1,9 km a
nuoto, 90 km in bici e 21,1 km di corsa, anche
se a causa delle difficili condizioni meteo la
prima sessione è stata accorciata. Arrivo in
volata per l’australiano che ha preceduto di
Daniel Fontana
soli 3’’ Fontana. Alle loro spalle è giunto Dee Chris McCormack
gasperi, mentre prima fra le donne è stata la
triatleta ungherese del Forhans Team Roma Erika Csomor. Nel complesso, la manifestazione può dirsi perfettamente riuscita, visto l’alto livello dei concorrenti e per i numeri complessivamente registrati: 1.000
partecipanti individuali e 200 staffette.
www.triathlontime.com
// Dopo il Lago di Garda toccherà anche al Lago di Como. Dopo Sirmione toccherà anche a Cernobbio. Visto il successo della prima edizione dell’evento nella località gardense, quest’anno TriO Events ha deciso
di raddoppiare e di proporre anche sulle sponde comasche un’altra gara
sulle distanze olimpiche. Anche in questo caso, da
segnalare è la rinnovata collaborazione di Garmin:
“Dopo la positiva esperienza di un anno fa, abbiamo
scelto di affiancarci anche all’evento di Cernobbio
perché vogliamo abbinare il nostro nome a eventi di
qualità” ha commentato Maria Aprile, marcom manager di Garmin Italia. “Queste manifestazioni rappresenteranno il nostro momento di contatto con il pubblico italiano del triathlon, che per noi rappresenta
un preciso target di riferimento. Gli eventi studiati in
sinergia con TriO Events risultano sintonici ai nostri
standard. La qualità della proposta e la soddisfazione
dei fruitori finali sono per Garmin da sempre obiettivi
aziendali, che cerchiamo di perseguire sia con lo studio dei prodotti che
proponiamo ai nostri clienti che attraverso gli eventi che sosteniamo”.
Modello di punta per gli 800 atleti che saranno impegnati a Sirmione il
29 giugno (sold out) e a tutti coloro che si iscriveranno all’appuntamento
di Cernobbio il 4 agosto è il gps da polso Forerunner 910 Xt.
Il triplice impegno di Brooks:
sponsor all’Ironman 70.3 Italy di Pescara
In zona Sempione,
la prima edizione del Tri@MI
// Quando si parla di Ironman, subito si pensa all’elevato livello della
competizione di triathlon più dura, ma anche alla grande organizzazione che c’è alle spalle del circuito internazionale e ovviamente all’importante risonanza mediatica che lo accompagna. Quando si parla di
Ironman in Italia subito si pensa a Pescara, tappa di riferimento per
i più forti atleti nostrani che si sfidano ogni anno sulle distanze del
70.3. Quest’anno la gara si è svolta il 9 giugno e al via c’erano circa
1.600 partecipanti provenienti da 50 Paesi. Anche Brooks era presente
all’evento in qualità di partner. Il brand americano è già sponsor ufficiale della Federazione Italiana
Triathlon e supporta numerosi triatleti di riferimento nel
nostro Paese, come gli olimpionici Alessandro Fabian,
Daniel Fontana e Anna Maria
Mazzetti. Senza dimenticare
che del suo nuovo team fanno
parte anche Alice Betto, Alex
Ascenzi e Daniel Hofer. “Da responsabile Brooks Italia ma soprattutto
da triatleta e Ironman Hawaii finisher, non posso che essere fiero ed
entusiasta di poter per la prima volta sostenere una manifestazione del
mitico circuito Ironman Wtc” racconta Marco Rocca. “Sono certo che la
nostra passione si fonderà con quella dei responsabili dell’evento Italiano, generando un’atmosfera unica e, spero, realmente indimenticabile per tutti. Run Happy Pescara!”. La gara si è conclusa con la vittoria
del tedesco Reichel Horst, davanti all’italiano Alessandro Degasperi e
allo svizzero Manuel Kung. Quarto poso per il vincitore dello scorso
anno Daniel Fontana (in foto).
// Per la prima volta quest’anno il triathlon
arriva anche a Milano. La competizione sulle distanze olimpiche si svolgerà partendo dal Parco
delle Cave, dove si terrà la prima frazione a nuoto. Dopo il primo cambio, i 40 km in bici si percorreranno su un circuito da ripetere più volte prima
di passare all’ultima frazione di corsa, con partenza dal lato sud ovest del Castello Sforzesco e
termine all’interno del Parco Sempione. L’evento
è stato battezzato Tri@MI ed è in programma domenica 28 luglio. Già
nella giornata di sabato 27 però, l’organizzazione del Friesian Team
sarà impegnata con
le attività collaterali
al main event proposte per la promozione
e la diffusione dello
sport multidisciplinare, dal Triathlon Super
Sprint Mtb, alle gare di
Aquathlon Classico,
Youth e al Triathlon
Kids. “Abbiamo chiesto di poter organizzare una competizione sulla distanza olimpica perché ce lo hanno chiesto
numerosi atleti italiani” ha spiegato Marco Zaffaroni del Friesian Team.
“E soprattutto perché crediamo che Milano debba avere una gara di prestigio e, nel prossimo futuro, in grado di attirare atleti da tutta Europa».
www.friesianteam.com
Continua il progetto I Run For Find The Cure: a luglio in val maira il secondo Alpine Wonderful Trail
// Fondato a dicembre 2006, il comitato no profit Find The Cure
è attivo per intervenire a sostegno delle aree a basso livello di sviluppo in Africa o in Paesi come India, Haiti, Guatemala. Fra le
numerose iniziative realizzate dal
suo fondatore Daniele Sciuto. Abbiamo già parlato negli scorsi mesi
del progetto dedicato alla corsa I
Run For Find The Cure che organizza fra le altre anche la gara
Alpine Wonderful Trail. Giunta
quest’anno alla seconda edizione,
la manifestazione è in programma
per il 7 luglio nella Val Maira. Lo
scorso anno furono 200 gli atleti
che parteciparono con entusiasmo
all’evento, che al centro di tutto
mette l’aspetto della solidarietà
ma che si evidenzia oltretutto per
un’ottima organizzazione e per gli
eccellenti spunti tecnici offerti da un contesto ambientale certamente affascinante. Molto ricco il programma della manifestazione che apre l’accoglienza dal sabato mattina, con musica e concerti live nei prati della zona partenza. In serata, la cena dell’atleta
6
sarà seguita da balli occitani con le note dei Trigomigo e per la domenica, sarà presente il gruppo musicale Lou Tapage che a partire
dalle 14 animerà la zona arrivi con musiche e danze occitane. Tutti i fondi raccolti saranno destinati
alla costruzione di due pozzi nei villaggi desertici di Baghan e Kofilo in
Mali, progetti seguiti direttamente
dai volontari di Find The Cure. La
gara è inserita all’interno del CortoCircuito Solidale, il cui calendario è caratterizzato per la presenza
di numerosi appuntamenti di riferimento per la disciplina, come il
Trail del Monte Soglio, le Porte di
Pietra, la MareMontana, il Trail di
Oulx e il Trail del Monte Casto.
Per l’occasione sarà possibile donare scarpe, maglie e pantaloncini da
corsa usate ma in buone condizioni
per il progetto Samburu Marathon, che verranno consegnate personalmente dai volontari di Find The Cure ai giovani Samburu
del nord del Kenya.
irunfor.findthecure.it
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 6/7 - 2013
Inov 8 alle Skyrunner World Series con il suo team di atleti
// Le Skyrunner World
Series si sono ufficialmente aperte lo scorso
Brendan
mese di marzo con la
Davies
Transvulcania Ultramarathon e proseguono con gare in tutti e tre i circuiti di
specialità: Sky, Ultra e Vertical. Fra le novità più attese
di questa stagione si segnala la partecipazione del primo Skyrunning Team di Inov 8. Il brand inglese per
questo 2013 sta puntando davvero in alto e ha introdotto sul mercato nuove soluzioni per il segmento fo-
otwear oltre a una speciale linea apparel. Ora presenta
il suo team atleti, composto da skyrunner provenienti
da Usa, Australia, Germania, Regno Unito, Francia e
Spagna, fra i quali si evidenzia la presenza delle stelle Joe Grant, Brendan Davies, Alex Nichols e Shona
Stephenson. A guidare la squadra è la skyrunner Natalie White, sport & marketing manager, che ha spiegato: “Saremo presenti ai grandi appuntamenti dello
skyrunning e a molti altri eventi internazionali. Inov 8
è molto orgogliosa di questo gruppo e saremo ben felici di correre con i nostri ragazzi per tutto l’anno 2013”.
Una scuola di formazione per dealer e utenti: Garmin crea la Gps Academy
// Un corso di formazione rivolto a utenti e rivendito- nostra rete vendita”. Attraverso la Gps Academy verri, gruppi sportivi, società, federazioni e associazioni di ranno attivati dei corsi di aggiornamento all’interno
della sede aziendale a Milano, ma
categoria: Garmin crea la Gps Acaverranno coinvolte le stesse insedemy per tutti coloro che vogliogne di tutta Italia attraverso inno apprendere come utilizzare a
contri formativi in store rivolti ai
pieno le potenzialità della tecnoloclienti. Il processo di formazione
gia di ultima generazione dei suoi
si conclude con l’accesso al portaprodotti. “Come spesso succede
le della Gps Academy dove si potrà accedere
nel campo della strumentazione elettronica,
a un’area riservata e qui eseguire test e verii consumatori utilizzano solo una piccola
fiche per conseguire il diploma ufficiale che
parte delle funzionalità del prodotto e queattesta la formazione presso i corsi istituiti
sto vale anche per i gps” spiega Maria Aprile,
da Garmin. “In oltre vent’anni di esperienza
marcom manager dell’azienda. “È per questa
abbiamo messo a punto una metodologia di
ragione che abbiamo avviato una strategia di
insegnamento che può essere personalizzata in
‘istruzione’ per consentire ai nostri utenti di
base alla categoria dell’utenza, al profilo dell’end
migliorarsi con una maggiore conoscenza dei
prodotti”. Destinatari principali dell’iniziativa Forerunner user, alla disciplina di riferimento e al tempo che
abbiamo a disposizione. perché nessuno possa
saranno certamente i dealer: “È proprio a loro 910 XT
che l’utente si rivolge anche per consigli e assistenza, dire: questa funzione non la conoscevo”.
ragion per cui vogliamo investire sulla formazione della
www.garmin.it/gpsacademy - www.garmin.com
L’impresa di Owens alle olimpiadi di Berlino ’36 torna a ispirare il grande pubblico
// Lo sport e la corsa hanno sempre ispirato grandi
gesta e ancora oggi accade che dentro i protagonisti di
molte imprese sportive si celino sentimenti e desideri
di riscatto sociale. Protagonista di un messaggio promozionale recentemente diffuso
sui canali nazionali è Jesse Owens,
la celebre Gazzella d’Ebano che
alle Olimpiadi di Berlino del 1936
vinse quattro medaglie d’oro ma
soprattutto inflisse un duro colpo
all’ideologia intrisa di pregiudizi
razziali che caratterizzava la dittatura del Terzo Reich. Il fuhrer
Adolf Hitler dovette assistere dagli spalti grande impresa, ma fu assente in occasione
della premiazione. L’episodio viene ricordato dallo
spot pubblicitario appena citato, che è stato realizzato
dall’agenzia Take per Fastweb e lo scorso 29 maggio
ha ottenuto il riconoscimento quale migliore pubblicità istituzionale al GrandPrix advertising strategies.
La ventisettesima edizione dell’evento di riferimento
in Italia dedicato alle aziende e alle strategie di comunicazione è stata presentata da Piero Chiambretti al
Teatro Nazionale di Milano e a giudicare i candidati in
concorso è stato un Comitato di
Selezione composto da qualificati
professionisti della pubblicità e da
top manager aziendali. “La nostra
agenzia crede che anche la pubblicità possa e debba emozionare, far
pensare ed essere capace di andare
‘oltre’ il messaggio commerciale,
che in questo modo viene anzi rafforzato” ha commentato Arturo
Massari, direttore creativo esecutivo di Take. Luca Pacitto, head of communication di Fastweb, ha aggiunto:
“Crediamo sia il giusto riconoscimento per uno spot
che è stato molto apprezzato per la sua originalità e ha
contribuito in modo importante a rafforzare la nostra
identità distintiva”.
New Balance crea Una special edition per celebrare Boston, Londra e Tokyo
// Boston, Londra e Tokyo: tre città famose nel mondo
per una tradizione tanto unica quanto cosmopolita sono
ora protagoniste di una special edition firmata New Balance. Tre scarpe compongono il Global Running
City Pack, tre modelli ibridi che uniscono le performance delle più tecnologiche scarpe
da running con lo stile più fashion delle
sneaker. Il brand americano ha rifatto
il look alla sua 890v3, per celebrare la
tradizione di queste tre città. Della metropoli bostoniana che ha dato i natali
Tokyo
all’azienda si ricorda la vicenda dell’incisore
Paul Revere, che nel 1775 compì una corsa per avvertire
la milizia coloniale dell’arrivo delle forze britanniche,
passata alla storia come Midnight Ride: ecco perché
questa versione della scarpa è caratterizzata dal blu scuro
della tomaia con speciali inserti fosforescenti sull’intersuola che ricordano il cielo stellato di mezzanotte. Una
trama quadrettata di grigio, lavanda e viola scuro è invece il tributo alla Savile Row londinese, una via nota per
la presenza delle più importanti sartorie del mondo
e frequentemente battuta da moltissimi runner.
Per finire, la dedica a Tokyo richiama
uno dei simboli più celebri del Giappone: la gru auspicio di longevità, impressa sul tallone con una grafica riflettente. Tutte e tre le scarpe sono dotate dell’esclusiva
intersuola Revlite e del sottopiede in Abzorb per offrire
un’ammortizzazione ottimale e presentano una suola in
gomma di carbonio.
7
RUNNING MAGAZINE
running in rosa//
NEWS
In 10.000 per la tappa milanese
di Avon Running
// Come un anno fa, anche questa edizione della
tappa milanese della Avon Running è stata caratterizzata da condizioni meteo poco promettenti. Eppure ancora una volta al termine della giornata si è potuto parlare di un successo. Sono state circa 10.000
le partecipanti alla corsa delle donne promossa da
Avon Cosmetics e supportata anche da ASICS che
si è tenuta nella città della moda lo scorso 19 maggio. Presenti all’evento sono stati anche l’assessore
regionale allo Sport Antonio Rossi, che per ovvi motivi non ha però potuto correre, l’assessore
allo Sport del Comune Chiara Bisconti e l’assessore alle Pari opportunità della Regione Paola
Bulbarelli. Per la formula competitiva sui 10 km, la vittoria è andata alla triatleta Alice Betto, mente madrina d’eccezione è stata Carla Gozzi che ha offerto consigli di stile a chi era presente. I
proventi della giornata verranno interamente donati alla Fondazione Istituto Europeo di Oncologia per il progetto Hifu, una metodica alternativa al trattamento chirurgico per la cura del tumore
al seno. Il premio Donna Città, supportato da Valore D, è stato assegnato a Maurizia Iachino: già
presidente di Save The Children Italia, dal 2012 è presidente di Oxfam Italia.
Vente-privee.com sulla scia POSITIVA del mercato online
// Una ricerca dell’Osservatorio Politecnico presentata durante il Netcomm Ecommerce Forum ha raccolto i dati relativi al
commercio online in Italia. Da aprile 2012
a oggi gli e-shopper sono saliti a 13,6 milioni aumentando di oltre il 50%. Secondo le
indagini effettuate, nel 2013 l’e-commerce
crescerà nel nostro Paese del 17%, raggiungendo un valore di 11,2 miliardi di euro.
Una nota a parte va fatta per il segmento del
mobile commerce che sempre secondo il Politecnico è in continua crescita: +160% sul
2012 con un valore di 427 milioni di euro.
La piattaforma vente-privee.com è fra i leader
mondiali del modello di business legato alle
vendite evento online, più note come “flash
sales”. Come ha spiegato Andreas Schmeid-
ler, country manager Italia dell’azienda, per
il solo segmento Sport & Outdoor nell’ultimo anno l’azienda ha triplicato il numero
di vendite puntando a offrire una selezione
di marchi che spazia da quelli più diffusi a
quelli più specializzati e tecnici. “I nostri appassionati di running, outdoor e di sport in
generale sono molto informati e ricercano
la notorietà del marchio, la qualità e la tecnicità del prodotto, oltre all’offerta. Riscontriamo inoltre un aumento di interesse nei
confronti del comparto dell’intimo tecnico
sia maschile che femminile”. Per migliorare
le prestazioni dei propri servizi, nel 2012
vente-prive.com ha allocato oltre 28 milioni
di euro per ricerca e sviluppo.
vente-privee.com
La terza StraWoman alla Notte Bianca di Bergamo
// Una corsa non competitiva di 5 chilometri
per chi vuole avvicinarsi al running o anche semplicemente correre circondata da un clima allegro e di festa. La terza edizione di StraWoman si
è tenuta a Bergamo il 15 giugno, in concomitanza con la Notte Bianca dello Sport. Ad animare
l’area del villaggio fin dalle 18 era presente lo speaker di Radio Viva Fm Francesco Nasti. Uno stra-
tegico risveglio muscolare per le circa 3.000 runner presenti ha anticipato la partenza delle ore
21. Al termine, tutto organizzato nei minimi dettagli, dal ristoro, alla sessione di defaticamento,
alle premiazioni. L’evento
interamente dedicato alle
donne di ogni età e di ogni
condizione, mamme, figlie,
nipoti, sorelle e amiche
che hanno voluto passare insieme una serata di
sport un po’ speciale, è Inquadra il Qr
il video
stato supportato anche da per
di presentazione
Puma.
della StraWoman
Una notte per conquistare Milano con i colori Nike
// “Non è stata solo una serata, ma un’esperienza emozionante: a partire da quando sei settimane fa ho iniziato il mio allenamento con NTC e il mio personal trainer, fino a oggi che ho portato a termine la mia prima 10 K. Una Milano inedita e ovviamente migliaia di ragazze a fare da cornice. Indimenticabile!” È stato questo il commento di Melissa Satta al termine del grande evento
Nike interamente dedicato alle donne e al running. Lo scorso 31 maggio, migliaia di appassionate
hanno corso per le vie del capoluogo meneghino in occasione della prima edizione della serata
We Own The Night. Fra loro era presente al via anche la maratoneta azzurra Valeria Straneo e la
soubrette Fiammetta Cicogna, che ha
raccontato: “Una festa: questa l’immagine più giusta per raccontare questa
serata. Quando sono arrivata con il mio
Running Team non riuscivo a crederci. Correre con tutte queste ragazze è
stato fantastico e indimenticabile”. E
proprio perché di una festa si è trattato, tanta musica ha fatto da cornice
all’evento con l’esclusivo We Own the
Night Sound System feat Shystie - The
UK Queen of Clubs, Loop Loona w/
Lady Coco e la special guest Nina Zilli.
Una collezione adidas con la fondazione Aktiv
// Aktiv è la fondazione nata in Norvegia nel
2007 per opera di Grete Waitz, dedita a supportare la lotta al cancro e a promuovere l’attività
fisica come principale forma di prevenzione e di
miglioramento della salute. Scomparsa proprio
a causa di un tumore nell’aprile 2011, Greite era
una specialista delle lunghe distanze, capace di
vincere l’oro ai campionati mondiali del 1983 e
l’argento alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984
nella maratona. Per nove volte è arrivata prima
alla Maratona di New York. Per ricordare uno dei
suoi atleti più grandi e soprattutto per sostenere
la sua iniziativa benefica, adidas ha dunque realizzato la collezione Modern Classic Marathon
’10. La linea è composta da calzature e capi che
ripropongono lo stile del running degli anni ’80,
ma in più utilizzano le principali tecnologie sviluppate dagli specialisti del brand. Da quest’anno la linea è
stata allargata includendo una versione maschile realizzata
in collaborazione con il grande Haile Gebrselassie. Il 2% delle
vendite viene donato all’associazione Aktiv.
Acquista la collezione on line su:
tinyurl.com/qfjllce
8
shoe
count
RUNNING MAGAZINE
Dati & statistiche sui brand ai piedi dei
partecipanti di alcune delle
più importanti competizioni italiane. Una
nuova puntata dell’attesa rubrica di Running
Magazine, questa volta riferita a una 5 k
NUMERO 6/7 - 2013
Chi si alza alle 5,30?
L’andamento dei principali marchi del nostro mercato alle prime tre tappe della Run 5.30: il circuito
è un appuntamento di riferimento per il panorama podistico italiano e un’occasione interessante
per raccogliere le nostre classifiche. Questo mese pubblichiamo i numeri di Milano, Torino e Modena.
// Torniamo a trattare le corse sulle
brevi distanze per presentare in questa
nuova puntata le classifiche che abbiamo
registrato in occasione dei primi tre appuntamenti stagionali della Run 5.30. La
manifestazione è ormai diventata un vero
e proprio punto di riferimento per mol-
tissimi appassionati, capace di coinvolgere mediamente oltre 1.000 partecipanti.
Di conseguenza si tratta di un’occasione
molto interessante per analizzare l’andamento dei principali brand del nostro
mercato su un target diverso da quello di
maratone e mezze. Questo mese trovate
i numeri raccolti a Milano (24 maggio),
Torino (31 maggio) e Modena (7 giugno). Prossimamente vi offriremo anche
quelli delle altre tappe in calendario a
Bologna e Venezia. L’esordio stagionale
della corsa antelucana che sveglia alcune
delle principali città italiane alle 5,30
della mattina è avvenuto per le vie del
capoluogo meneghino. Giornata sfortunata a causa del maltempo, alla fine ha
contato comunque circa 1.000 runner
totali. 686 sono quelli passati sotto il nostro conteggio. Al termine dei 5,30 km
complessivi del percorso, il marchio al
primo posto in termini di preferenze è
stato ASICS con un’elevata percentuale
di 27,55%. Come spesso accaduto nelle
nostre pubblicazioni e soprattutto nelle
più recenti, il podio viene completato da
Mizuno (19,53%) e Brooks (19,10%). Ottimo quarto posto per Saucony a 15,45%, che precede con
buon margine Nike a 9,18%.
Il brand delle tre strisce adidas
si attiene al 4,66% e ottiene il
sesto posto. Seguono New Balance con l’1,17% delle preferenze e Diadora con lo 0,73%.
Completa il quadro complessivo il dato Altre (2,68%). L’ordine del posizionamento non
cambia nelle due successive
classifiche, ma la base statistica
in questione è di ordine ben
diverso. 1.700 podisti erano a
Torino e fra questi sono state
raccolte le preferenze dei primi 1.045.
Ben il 30,91% hanno indossato un paio
di ASICS. Mizuno stacca in maniera più
netta Brooks alla terza piazza: rispettiva-
mente a 19,81% e 17,51%. Saucony ha
una percentuale leggermente inferiore
che a Milano (14,83%), esattamente
come Nike (8,33%). Per adidas si conta
il 3,25% delle preferenze, con un calo di
oltre un punto percentuale. New Balance
e Diadora non cambiano passo invece e
si mantengono a cifre pressoché stabili
a 1,05% e 0,57%. Chiude questo primo
appuntamento con uno Shoe Count
della Run 5.30 il ranking evidenziato a
Modena, città da cui l’iniziativa è partita
nel 2009. Lo scorso 7 giugno sono stati ben 2.200 gli appassionati coinvolti.
Dei 1.519 partecipanti che entrano nella
nostra classifica, il 28,97% di preferenze
vale il primo posto di ASICS, mentre il
20,21% di Mizuno è il miglior dato assoluto per il brand Osaka. Brooks, che
del circuito è sponsor ufficiale, risale a
quota 18,56%, mentre Saucony segue
a 14,42%. Migliora la percentuale anche del baffo di Nike a 9,61%. adidas
si conferma nell’ordine dei numeri di
Torino con il 3,29%, così come Diadora
(0,53%), fra le quali si piazza New Balance in leggero calo (0,99%).
un’altra stagione di successo //
La prima Run 5.30 di questo 2013 era in
programma a Milano lo scorso 24 maggio, come
sempre coordinata dall’associazione sportiva
Vaniglia. Freddo e pioggia non hanno guastato la
festa a chi ha voluto comunque partecipare. Gli
iscritti erano addirittura 1.700, ma nonostante i
numeri ridimensionati l’organizzazione ha potuto
dirsi più che soddisfatta soprattutto per lo spirito
di chi ha condiviso con questa non solo le fasi
della corsa ma anche la veglia che l’ha preceduta.
Alcuni si sono presentati in anticipo per scaldare
lo staff con del the, sapendo che dalle 2 di notte
stava curando ogni dettaglio dell’evento.
A Torino le richieste di partecipazione sono state
oltre 3.000. Per motivi di mantenimento logistico, i
partecipanti ammessi sono stati 1.800.
A Modena la manifestazione è di casa e infatti
sono stati 2.200 i partecipanti. Molto bella anche
l’iniziativa 5.30 con la presenza di 800 studenti
della scuola superiore: i ragazzi hanno sostenuto
un costo di iscrizione di 2 euro, che sono stati
restituiti alla scuola sotto forma di tessere
acquisto per attrezzature sportive.
Le PRIME TRE TAPPE a confronto della brooks 5.30
MILANO (24 MAGGIO 2013)
ASICS
Mizuno
Brooks
Saucony
Nike
adidas
New Balance
Diadora
Altre
Totale
TOTALE
189
134
131
106
63
32
8
5
18
686
TORINO (31 MAGGIO 2013)
%
TOTALE
27,55ASICS
323
19,53Miuno
207
19,10Brooks
183
15,45Saucony
155
9,18Nike
87
4,66
adidas
34
1,17New Balance
11
0,73Diadora
6
2,62Altre
39
100,00Totale
1045
10
MODENA (7 GIUGNO 2013)
%
30,91ASICS
19,81Mizuno
17,51Brooks
14,83Saucony
8,33Nike
3,25
adidas
1,05New Balance
0,57Diadora
3,73Altro
100,00Totale
TOTALE
440
307
282
219
146
50
15
8
52
1519
%
28,97
20,21
18,56
14,42
9,61
3,29
0,99
0,53
3,42
100,00
Quello della strumentazione tecnologica è uno dei settori
che anche a detta dei negozianti attrae sempre molto di più chi corre.
Dai dispositivi per il rilevamento dei principali dati della propria
attività, alle strumentazioni hi tech più recenti per la connettività
con apparecchi smartphone e tablet, senza trascurare l’aspetto estetico:
ecco alcune interessanti proposte per il running di “ultima generazione”
focus
tech
Garmin / Forerunner 10
JVC / Procision Gc-Px100
// È uno dei modelli gps per la corsa e l’attività fisica
di maggior successo della collezione, il fiore all’occhiello della linea Fitness per il 2012. Ora con l’arrivo della
bella stagione si rinnova nella veste grafica. Viola per
lei, arancione per lui sono le due colorazioni che vanno
ad aggiungersi alle varianti rosa, verde e nero già presenti sul catalogo. Uno sport watch destinato a chi si
accosta al running per la prima volta, come a chi cerca
semplicemente un prodotto di facile utilizzo e comodo
da indossare. Tra le funzioni disponibili, si evidenziano i dati precisi di velocità, distanza, calorie bruciate
e obiettivi raggiunti. Con Virtual Racer è possibile impostare e controllare il valore del passo mantenuto e
confrontarlo con uno precedentemente fissato. Tutti i
riscontri saranno scaricabili dalla piattaforma Garmin
Connect. Prezzo consigliato: 129 euro.
// Novità assoluta pensata per aiutare gli sportivi a ottimizzare la preparazione. Grazie alla registrazione Full Hd progressiva, allo stabilizzatore ottico e al sensore Cmos retroilluminato da 12,8 mp con obiettivo F 1.2 in ottica Gt di alta
qualità consente di registrare immagini in ottima risoluzione
anche in scarse condizioni di luce. È possibile effettuare riprese ad alta velocità fino a 500fps, caratteristica che permette una dettagliatissima riproduzione in slow motion. La
camera è dotata di zoom ottico da 10x con possibilità di memoria, slitta per accessori opzionali, schermo lcd da 3’’ touch,
mirino elettronico e regolazione anche manuale. Consente di
realizzare fotografie da 12 megapixel in modalità ultra resolution, con multiscatto fino a 50 fps per un massimo di 115
immagini. Il modello ha connettività wi-fi integrata per trasferire su un tablet in maniera wireless e rivedere i propri
filmati su uno schermo più grande. È compatbile con App Cam
Coach, applicazione gratuita per effettuare video analisi.
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 6/7 - 2013
DISTRIBUITO DA // Garmin Italia
02.36576411 / [email protected]
DISTRIBUITO DA // SofTeam / 039.207891 / [email protected]
Mio Technology / Alpha
NILOX / Heart Distance Watchtrainer
DISTRIBUITO DA // ABC Distribution
0463.422401 / [email protected]
// Vincitore di un Gold Ispo Award come Product of the
year, questo modello è il primo cardiofrequenzimetro
che funziona senza dover impiegare alcuna fascia. È
progettato per rilevare i dati delle proprie prestazioni
sportive semplicemente se applicato al polso come un
comune orologio. Tra le sue funzioni principali, offre il
resoconto del proprio tempo di percorrenza e consente di monitorare in ogni momento le misurazioni dell’attività cardiaca. Le sue prestazioni sono state testate a
velocità pari a 20 km/h. Grazie alla tecnologia Bluetooth
consente di comunicare e sincronizzare i rilievi con applicazioni compatibili con smartphone e altri dispositivi
per fitness.
Runtastic / Gps Watch
// Cardiofrequenzimetro dotato di funzioni specifiche per
la misurazione dei battiti del cuore, del consumo di calorie durante l’attività fisica e dei dati relativi alla distanza
percorsa. Ideale per l’allenamento, è impermeabile fino a
30 metri di profondità e può essere utilizzato anche sotto
la pioggia o nel caso di training in piscina per chi pratica
multi attività. La confezione include anche la batteria e la
fascia per legare il dispositivo al petto. Prezzo consigliato:
59,99 euro.
DISTRIBUITO DA // Nilox
0362.4961 / www.nilox.com
Suunto / Core Crush
// Pensato soprattutto per chi corre in montagna e chi esplora
gli spazi aperti, questo orologio è robusto, affidabile e dotato di
numerose funzioni. Progettato per consentire un semplice utilizzo,
viene riproposto ora nelle due nuove varianti colore. La declinazione Violet è proposta a chi cerca un modello dal look intenso
e contemporaneo. La tinta Green è quella più fresca e luminosa,
scelta per richiamare la natura e la bella stagione. Il cinturino è
fabbricato in silicone, è comodo da indossare e molto resistente
grazie anche alle robuste alette di fissaggio in alluminio.
// Orologio cardiofrequenzimetro che sfrutta
un computer altamente sofisticato, permette
di effettuare in maniera molto precisa l’analisi
delle proprie sessioni di allenamento. È dotato di 23 differenti funzioni che consentono
di eseguire il rilevamento di distanza percorsa, velocità o coordinate. Sono programmate
cinque modalità di allenamento. La retroilluminazione El Light è permanente in modalità
notturna. È provvisto di gps ad alta sensibilità
e di una fascia cardio con quattro zone di frequenza per rilevare i battiti del cuore durante
l’attività.
DISTRIBUITO DA // Amer Sports
0422.5291 / [email protected]
Soleus / Fit SG100
Combo
// Modello ideale per chi corre, offre il resoconto preciso della velocità di percorrenza, della distanza coperta e del passo mantenuto. Tra
le altre funzioni di cui è dotato, si contano il cronografo, l’orologio
mondiale e la misurazione delle calorie bruciate durante la propria
attività. Il modello è impermeabile fino a 30 metri e può essere ricaricato tramite connettore usb per pc o mac. Disponibile in diverse
varianti colore, ha il display retroilluminato con modalità El Backlight
Night Setting. Prezzo consigliato: 119 euro.
// Fascia progettata per inviare i dati della
misurazione cardiaca direttamente al proprio
smartphone, consentendo di visualizzare le
principali funzioni sullo schermo. Il dispositivo
funziona attraverso un doppio standard Bluetooth Smart e 5.3 mhz.
DISTRIBUITO DA // Wave Distribution srl
039.510091 / [email protected]
DISTRIBUITO DA // SofTeam / 039.207891 / [email protected]
13
Marketing//
la scarpa del mese //
S-Lab Xt 6
informazioni di base //
PER / Unisex
Collezione / Autunno/Inverno 2013/14
DISCIPLINA / Trail running
TARGET / Calzatura disegnata per correre in
sicurezza anche sui sentieri più tecnici e
impegnativi, è costruita con una tomaia senza
cuciture che assicura comfort elevato e fit preciso.
Grazie all’impiego di tecnologie quali il sistema
Agile Chassis e Endofit, garantisce prestazioni
molto elevate. Disponibile in versione Hardground
e Softground ha una suola più aggressiva pensata
per affrontare i terreni più morbidi e fangosi
I tre punti di forza
1 / Calzata perfetta e su misura grazie al sistema
Endofit. Il piede resta fermo e l’appoggio di
conseguenza risulta più stabile
2 / Le due differenti versioni offrono la possibilità di
scegliere la scarpa più adatta alle proprie esigenze.
Hardground è molto stabile, traspirante, offre un
ottimo feeling ed è pensata per i terreni più duri e
sassosi. Softground è per le superfici più morbide e
scivolose, assicura una maggiore trazione e tenuta
laterale ed è dotata di una tomaia a trama chiusa che
protegge dall’acqua e dagli agenti esterni
3 / Misure disponibili da 3,5, anche per i piedi più
piccoli delle donne e dei ragazzi
DIFFERENZIALE / 20 – 9,5 mm
PESO / 330 gr (misura 8,5 Uk)
MISURE / da 3,5 a 11,5 Uk
COLORI / Racing red/black/white
PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 170 euro
atleti / Tutti gli atleti dei team
internazionali e i componenti della
formazione nazionale rappresentata
dal Team Salomon Agisko vestono
calzature e abbigliamento S-Lab
(vedi box pagina a fianco).
Protezione della punta in Tpu
ALLACCIATURA //
Sistema di allacciatura
rapida easy on - easy off
che offre una vestibilità sicura e personalizzata.
Si tratta di un singolo filo di kevlar che p a s s a
tra gli occhielli senza creare attrito.
Quando viene tirato, la scarpa si chiude in maniera uniforme. Può essere
bloccato ed essere riposto nella
tasca di rete. Veloce e comodo da
utilizzare, è leggero e non si
allenta durante la corsa
avvolge meglio il piede per
offrire una calzata efficace
e sicura. La regolazione dei volumi è ottimale partendo dall’intersuola e seguendo tutta scarpa
fino al sistema di allacciatura. Questo consente
di avere maggiore stabilità, precisione
e aderenza. Modellato all’interno
della calzatura, permette una significativa riduzione del peso e
assicura un perfetto comfort
Tasca per le stringhe
Fodera //
Realizzata in textile elastico rinforzato
da una trama di poliuretano in nido d’ape.
il sistema Sensiflex
offre una combinazione ottimale di libertà
e sostegno. L’appoggio viene
controllato e gestito al
meglio in tutta la fase
della rullata
SOTTOPIEDE //
la schiuma OrthoLite mantiene il piede fresco e asciutto
Hardground & Softground //
Il disegno della versione
Hardground è pensato per
assicurare stabilità e precisione dell’appoggio, oltre
a un ottimo feeling con il
terreno. È ideale per gli
sterrati più duri e sassosi,
o per correre nelle zone
più accidentate
la variante Softground è stata realizzata per chi pratica
il trail running sulle superfici più morbide e scivolose.
assicura maggiore trazione
e tenuta laterale e si abbina
a una tomaia a trama chiusa
per garantire totale protezione dall’acqua e dagli agenti esterni
TOMAIA //
Fabbricata in mesh traspirante a rapida asciugatura, con
tecnologia seamless per maggiore comfort.
Endofit assicura un effetto fasciante
ottimale. Grazie al manicotto interno
senza giunti si adegua perfettamente a ogni misura. Il piede, che solitamente durante le discese tende a
scivolare in avanti e a battere in punta, non si
muove. l’appoggio è più affidabile e la sensazione di comfort molto più elevata
14
Trade marketing / Attività di clinic e
formazione sul prodotto dedicata dallo staff
Salomon ai punti vendita S-Lab. Possibilità
di testare i materiali e organizzare eventi
al fine di coinvolgere i consumatori alla
scoperta del mondo del trail running.
Materiale POP / All’interno
Attività Pr e comunicazione / La principale attività
di comunicazione dell’azienda è rappresentata
dagli stessi atleti dei team internazionali, che
vestono e gareggiano con materiali S-Lab.
Sono inoltre presenti sulle riviste di settore
articoli, recensioni e test dedicati al prodotto.
degli S-Lab Point è previsto
l’inserimento di espositori S-Lab
dedicati a questa linea top di
gamma per i materiali Salomon
Trail Running.
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 6/7 - 2013
la collezione Salomon S-Lab //
Un team di atleti unico
al servizio dell’innovazione
SUOLA //
Non marking Running
Contagrip e Contagrip
HT: Mescola sviluppata
per ottimizzare la trazione, fornisce aderenza e resistenza grazie a
un sapiente impiego di mescole e materiali a diversa densità e all’impiego di
una specifica geometria nei tasselli
I prodotti del marchio nascono anche grazie ai test e
ai feedback di alcuni fra i migliori trail runners al mondo.
La formazione italiana del team Salomon Agisko
TELAIO
//
Disegnato e realizzato per conferire alla scarpa agilità, ammortizzazione e massima reattività
grazie al sistema Agile Chassis System e alla tecnologia AC Muscle 2
Comfort Eva
Inserto stabilizzatore
Supporto avampiede
Ac Muscle 2
extra ammortizzante
INTERSUOLA //
in Mescola di Eva, È disegnata per favorire il
controllo della pronazione. L’altezza dell’inserto è di 20 mm nel tallone e 9,5 mm in punta
Designed For Freedom //
Una clip di circa 3 minuti presentata sui canali YouTube, FaceBook,
Twitter e Linkedin di Salomon e pubblicata su gazzetta.it e
corriere.it dal 10 al 30 giugno. Il video è un omaggio al mondo
della montagna e agli sport outdoor con immagini spettacolari
che ritraggono gli atleti del brand in azione. In primo piano il trail
running, ma anche il freeride e non solo.
Un frame del video:
il campione Kilian Jornet
indossa i prodotti S-Lab
Inquadra il codice QR con il tuo smartphone per
visualizzare il filmato, oppure visita la sezione
apposita sulla nostra pagina web ufficiale:
www.runningmag.it
15
L’impegno di Salomon nel trail running è da sempre
votato al conseguimento di performance elevate, che si
tratti di gare di alto livello o di eventi amatoriali. Il progetto
S-Lab è stato avviato mettendo a frutto l’esperienza di
alcuni degli skyrunner più forti del mondo, che corrono
indossando i colori del brand e offrono ai tecnici
specialisti i loro preziosi suggerimenti per lo sviluppo di
calzature e abbigliamento tecnico.
Da più di un decennio
gli atleti e i designer
tecnici lavorano in
equipe per realizzare
prodotti sempre più
innovativi, prima di
tutto per soddisfare
le esigenze dei
membri del team
internazionale.
Come spiega Anna
Frost, forte trailer
neozelandese: “La
collaborazione tra
Salomon e gli atleti
è unica. Diamo
feedback su prodotti
e condividiamo le
idee per il futuro. Ci
ispiriamo a vicenda
e quando vediamo
realizzati i prodotti
sui quali abbiamo
collaborato è
fantastico”.
La nuova serie S-Lab Salomon è costituita da modelli trail
running progettati per eccellere in qualsiasi condizione e su
qualsiasi percorso. Si parte dalla ultra leggera e minimalista
S-Lab Sense, progettata con Kilian Jornet (in foto) per
la Western States 100
Endurance Run da lui vinta nel
2011; si passa per la Fellcross
2, disegnata insieme a Ricky
Lightfoot per correre nel fango
alla British Fell Racing; e si
arriva proprio alla più versatile
S-Lab Xt 6, disponibile anche
in versione Softground. Ogni
scarpa della linea S-Lab
è stata testata, valutata e
ottimizzata per soddisfare
le esigenze degli atleti nei
contesti più difficili.
Cover
story
Gli atleti etiopi sono considerati tra i più forti
al mondo per le discipline di fondo e mezzo fondo.
A Sululta, il grande Kenenisa Bekele ha costruito
la prima pista di atletica privata del Paese
La fabbrica
dei campioni
Abele Bikila, Haile Gebrselassie e per l’appunto il celebre
fondatore del Kenenisa Resorts sono alcuni dei rappresentanti
di questo popolo, storicamente ai primi posti alle Olimpiadi
quando si parla di corsa. Ma in un cantiere ancora in costruzione
già si allenano i fuoriclasse di oggi e di domani...
• testo e foto:
dino bonelli
Sululta è un paese quasi invisibile, seminascosto com’è dalla vegetazione che lo circonda a 2.600
metri di quota. Un paese che come
altri del genere offre tutto e niente,
a seconda di quello che vi si cerca.
Il continuo transito di taxi collettivi è il collegamento con la periferia
nord di Addis Abeba, la grande capitale dell’Etiopia. Fin dalle prime
luci dell’alba, da questi sgangherati
pulmini bianchi scendono ragazzi e
ragazze dal fisico e dagli abiti decisamente sportivi. Alcuni di questi
si dirigono direttamente a un cancello fatto di legno e rete metallica.
Altri invece si intrufolano in uno
più decente, di metallo, chiuso tra
due alti muri gialli dall’altra parte
della strada. Un cartello a fianco di
quest’ultimo promuove un resort
che per il momento è minimo, ma
che in un cantiere a poca distanza
ha in gestazione quello che è l’ambizioso progetto raffigurato su un
altro pannello. È il Kenenisa Resorts (www.kenenisahotelsandresort.com), ideato e creato da quel
grande atleta che è Kenenisa Bekele, pluricampione olimpico e mondiale di mezzofondo, fondo e cross.
L’altro lato della strada - Vista
l’ora decido di varcare le porte del
“lusso”, curiosare un pochino la
struttura e concedermi una piccola colazione. Non faccio in tempo
a metter piede nella sala bar che
il mitico Kenenisa, anticipato dal
manager della struttura Sawale,
mi si para davanti. Una breve presentazione e subito il forte atleta,
oggi ben imbustato in una giacca
grigia, si dispiace di non aver saputo della mia visita e quindi di non
potermi illustrare personalmente il
suo grande progetto edil-turisticosportivo in quanto sta scendendo
ad Addis Abeba per una riunio-
ne d’affari. Un paio di battute di
carattere sportivo, poi con una
stretta di mano mi lascia alle cure
di Sawale prima di salire in macchina e scomparire oltre il cancello
metallico e gli alti alberi che circondano la proprietà. Il Kenenisa
Resort, che ora ha un potenziale
di sole 17 stanze doppie, ha nel
progetto in via di realizzazione una
struttura para-alberghiera con altre
50 camere, un nuovo ristorante,
vari saloni per conferenze, una
palestra e una piscina. Ma il fiore
all’occhiello della struttura è dietro
a quel cancello di legno dall’altra
parte della strada. Motivo per cui,
finito il caffè che nel frattempo mi
è stato servito, mi indirizzo là dove
alcuni giovani atleti si stavano
avviando fin dalle prime luci del
mattino. Gli altri che erano entrati
con me nel resort lo avevano fatto per comprare il biglietto che dà
accesso al cancello di legno: un ticket giornaliero di 180 Bir (circa 7
euro) che per chi è un assiduo frequentatore si trasforma in un mensile da 1.500 Bir (circa 60 euro, 2 al
giorno). Ma cosa c’è dietro a quel
cancello di legno e rete metallica
dove un guardiano controlla che
tutti, me compreso, abbiano il biglietto d’ingresso? Semplice, c’è la
fabbrica dei campioni…
Un “allenamento” particolare - In
lontananza tra terra smossa e campi incolti che nessuno oltre a me
pare notare, c’è una bellissima pista d’atletica leggera, regolare, in
tartan. È la perla del Kenenisa Resort, fortemente voluta e quindi realizzata dal grande Bekele. La pista,
operativa dal settembre 2012, ha
in una piccola struttura scheletrica
di cemento che non sembra avere
una data di fine lavori. Quell’edificio un giorno sarà il rifugio per
16
spogliatoi, docce e servizi sanitari,
ma al momento non esiste nulla
di tutto ciò. Per ora a chi gli scappa non resta che, uomo o donna
che sia, allontanarsi un pochino e
scegliere il cespuglio giusto dove almeno nascondersi un po’. Un centinaio di atleti vestiti con diverse
divise che mostrano la presenza di
diversi club, quasi tutte marchiate
dalle tre lunghe e inconfondibili
strisce di adidas, pascolano sulla
pista senza precise intenzioni. La
temperatura è decisamente bassa e
il sole faticando a far capolino tra
le nuvole non scalda affatto. Poi le
prime gambe nude incominciano
a venir fuori dalle tute variopinte
e dalle tasche degli allenatori incominciano a uscire cronometri e
block notes. I lineamenti allungati
dei muscoli femorali che escono
dalle tute sono l’eredità genetica di
un popolo storicamente nomade,
che continua tutt’ora a percorrere
lunghe distanze a piedi. Proprio
Sotto l’ingresso del Kenenisa Resorts
fondato dal celebre pluricampione
olimpico e mondiale di mezzofondo, fondo
e cross Kenenisa Bekele
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 6/7 - 2013
un paio di giorni prima, nel nord
del paese, avevo assistito a una specie di esodo di massa che due volte
alla settimana porta i contadini a
percorrere una trentina di chilometri al mattino e altrettanti la sera.
Andavano tutti al mercato. Ovviamente con sacchi e pesi sulle spalle
e animali al seguito.
Scatti e ripetute - Un uomo alto
e magro cammina scalzo nell’erba
incolta all’esterno del tartan. Un
paio di ragazzi scherzano e fanno
stretching nei pressi di un ostacolo
dei 3.000 siepi. Una giovane particolarmente esosa cerca di farsi
notare con smorfie e urletti non
comuni, riuscendoci con disinvoltura. Il primo è stato olimpionico
degli 800 metri a Londra. I secondi sono tra i più forti interpreti
delle siepi del loro Paese. La terza
è anch’essa una reduce di Londra
2012 dove ha corso la finale dei
1.500 metri piani. Gli allenatori
incominciano a impartire ordini a
me incomprensibili finché gli atleti
non li eseguono. Ed ecco quindi
chi si scalda più seriamente, chi accenna andature di coordinazione
ed elasticità. Qualcuno incomincia
a fare ripetute sui 200 e sui 400 metri nella corsia interna oramai completamente sgombra dai passeggiatori. Qualcun altro ancora, fra cui
un gruppetto di cinque fondisti,
si adopera in ripetute sui 3.000.
Indipendentemente dalle distanze
e dai fisici degli atleti, la cosa che
più salta all’occhio è la leggerezza
della corsa di tutti. Falcate infinite
con un’elasticità invidiabile. Il ticchettio degli appoggi appena percepibile, l’ampiezza del gesto tecnico
che li fa sembrare sospesi nell’aria,
la velocità impressionante. L’uomo
che prima era scalzo mette le scarpette, fa un giro di corsa blanda
sulla pista e quindi un paio di 400
metri intervallati da altre camminate scalzo. Fa segnare un “rispettabile” tempo di 47’’ quasi netti.
Un quattrocentista dal fisico decisamente possente sprigiona tutta la
sua forza in una lunga serie di 200
metri interrotte da brevi recuperi,
mentre i fondisti tra le loro sequenze si concedono un giro di campo
camminando e chiacchierando.
Tante storie, un solo sogno - Essere un uomo bianco, l’unico nella
zona e per di più con una macchina fotografica al collo, è un buon
motivo per incuriosire un po’ tutti.
Uno dopo l’altro gli atleti incrociandomi durante le fasi di riposo
si fermano a fare due chiacchiere.
Ognuno ha una sua storia: qualcuno l’accenna, ad altri la leggo negli
occhi. Ognuno ha un suo passato e
un suo presente che sa più o meno
sempre di povertà. Ognuno ha un
suo palmares di risultati che non
esibisce ma che sta scritto negli
annali dell’atletica leggera etiope.
Ognuno ha un sogno ed è per questo che è lì a sudare, anche se con
questo freddo il sudore non si vede.
Ognuno, a modo suo e in silenzio,
dice grazie al sogno realizzato di Kenenisa, quello di fare la prima pista
privata di atletica del Paese, la seconda in tartan dopo quella dello
stadio di Addis Abeba. Prima, mi
dicono, ci si allenava solo sui sentieri che dall’altopiano salgono verso le montagne circostanti e si facevano le ripetute su anelli di terra
battuta non sempre completamente pianeggianti. Gli allenatori, tutti
con una o più Olimpiadi da atleti
sulle spalle, continuano a impartire ordini nella loro lingua madre.
Un gruppo di giovani fino a ora rimasto a riscaldarsi in disparte incomincia un lavoro di resistenza sulla
velocità. Sono atleti di un paio di
club locali che si preparano ad alcune gare di qualificazione ai campionati nazionali. La concorrenza è
tanta, il livello ovviamente è altissimo. Chi si ferma è logicamente
perduto. Il cielo regala ora qualche
schiarita più importante, il sole riscalda un po’ l’aria ma, come mi
dice un simpatico coach brizzolato
finalista dei 3.000 siepi ai mondiali
di Roma ’97 e sedicente amico di
Panetta: “Qui ci alleniamo sempre
con l’aria condizionata”. Genetica,
sacrificio, allenamenti in quota,
fame di vittoria per uscire dalla
povertà e “aria condizionata”: ecco
quindi i segreti di questa fabbrica
di campioni che grazie all’investimento monetario di uno dei più
forti atleti al mondo, Kenenisa
Bekele, ora ha anche una pista di
atletica che prima o poi sarà corredata da uno spogliatoio con servizi
igienici e docce.
17
FOCUS
SHOP
RUNNING MAGAZINE
WYS – Watch Your Steps
è stato inaugurato
il 5 ottobre 2012 a Napoli
I tre soci titolari: da sinistra
Piero Zannelli con i fratelli
Antonio e Mario D’Apuzzo
NUMERO 6/7 - 2013
Da sinistra
Piero Zannelli,
Stefano Baldini,
Antonio D’Apuzzo e
Fulvio Massini
Eppur si muove…
Tradizionalmente attribuita a Galileo, scopritore anche della teoria del pendolo, questa
espressione non a caso viene in mente quando si visita il negozio di piero zannelli, mario e
Antonio d’Apuzzo. Caratterizzato da un layout innovativo con scarpe che oscillano in sincronia,
il punto vendita è attivo da pochi mesi ma i suoi primi passi sono decisamente incoraggianti.
• davide corrocher
Cosa significa aprire un negozio running
oggi? Impossibile non parlare della situazione attuale di mercato senza adottare un
accento preoccupato, senza citare la difficile congiuntura economica e la flessione dei
consumi che ne deriva. Eppure in mezzo a
tanto buio, anche attraverso la lente della
nostra rubrica dedicata ai dealer in più di
un’occasione abbiamo potuto vedere accendersi alcune luci che riflettono l’esistenza
di realtà positive e che ispirano fiducia nel
futuro. È questo il caso anche dell’insegna
che vi presentiamo questo mese, quella di
Watch Your Steps. I suoi proprietari Piero
Zannelli, Mario e Antonio D’Apuzzo hanno deciso di investire risorse e impegno
proprio in questo periodo attuale. Antonio,
il più giovane dei tre, da oltre dieci anni
sperimentava il running con passione e finalmente a ottobre 2012 ha iniziato la sua
attività di negoziante.
La bottega delle meraviglie - Il punto vendita è collocato in un bello spazio nella
Piazza San Pasquale della città partenopea.
A caratterizzare questo spazio interamente
dedicato al mondo della corsa è innanzitutto una veste moderna e fresca. La tinta che
predomina sulle altre è quella del giallo, che
colora le pareti e l’ingresso. Ma è in sé tutto l’allestimento ad affascinare chi passa da
queste parti e in un qualche modo a generare un senso di meraviglia. Come ha scritto
un frequentatore del negozio: “Una musica
da ‘Born to Run’ si diffonde nell’atmosfera
e colori sgargianti ti illuminano lo sguardo,
con le scarpette da corsa insolitamente a
fare bella mostra di sé attaccate a un’asta
che le lascia ‘gioire del loro movimento’, a
mo’ di pendolo, oscillando così nell’aria…
è quasi come se volessero dire ‘Qui corro
anch’io’… mi ricorda un po’ il film Mister
Magorium e la bottega delle meraviglie…”
lismo. Per inciso, questi prodotti sono da
consigliare a mio avviso come una seconda
scarpa”.
È solo l’inizio - Puntano in grande i titolari,
così che Watch Your Steps si è già messo in
mostra anche a livello continentale. Certo
anche nel nostro Paese si sta già facendo
notare dagli operatori e dai colleghi, come
ci ha confermato Antonio: “Lo scorso anno
ho corso a New York insieme a Baldini, che
ha aperto un negozio a Parma, e in quell’occasione ha espresso il suo apprezzamento
per il mio punto vendita”. Anche tanti personaggi noti passano di qui, da Fulvio Massini, agli atleti della nazionale neozelandese
della Coppa America a tanti altri ospiti famosi. Per finire, numerose iniziative come
Puntare sulla tecnicità - Tutto ciò fa da cornice a un’ampia offerta prodotti: “Ci piace
puntare su quelli molto tecnici” ci ha raccontato Antonio. “La nostra scelta copre i
principali marchi, ma fra questi selezioniamo soprattutto i prodotti più performanti e
in generale scegliamo di lavorare di più con
le aziende specialiste. La nostra proposta
deve differenziarsi da quella di un negozio
generalista”. La scelta per il consumatore
resta comunque molto vasta: “In catalogo
cerchiamo di avere tutto quello che il running propone. Ad esempio ora non trattiamo ancora Vibram FiveFingers, ma riteniamo che un punto vendita specialista debba
considerare anche il segmento del minima-
la recente uscita “Corri in giallo” vengono
proposte per coinvolgere sempre più persone attorno a questa realtà. Da questi primi
passi mossi da Piero, Mario e Antonio con
la loro attività è lecito attendersi che possano andare lontano. Tornando allora alle
scarpe che qui oscillano seguendo il moto
del pendolo, si potrebbero citare le parole
di Galileo che disse: “Eppur si muove…”
Eccome.
scheda tecnica
Nome: Wys - Watch your steps
Indirizzo: Piazza San Pasquale 6/7, NA
Telefono: 081.2405330
E-mail: [email protected]
Sito: watchyoursteps.it
Numero sedi: 1
Titolari: Piero Zannelli,
Mario D’Apuzzo, Antonio D’Apuzzo
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Anno di nascita negozio: 2012
Numero del personale: 2
Mq quadrati totali: 80
Mq quadrati abbigliamento: 30
Mq quadrati attrezzatura: 50
Numero vetrine: 1
Discipline trattate: running, trail
Noleggio attrezzatura: No
Marchi attrezzatura: Race Bib Up, Suunto,
Technogym, Timex, Xtenex
Marchi calzature: ASICS, Brooks, Mizuno,
Nike, Puma, Saucony, Zoot
Marchi abbigliamento: ASICS, Brooks,
BV Sport, Mizuno, Nike
Servizi offerti: Esame posturologico,
Syncrorun
inchiesta
3a puntata
prosegue l’inchiesta sul
mercato running che coinvolge
i principali operatori di questo
settore, in particolare aziende,
negozianti e rappresentanti.
Dealer, consumatori,
iniziative: come
si caratterizza la tua area
di competenza rispetto
al resto d’Italia?
1
2
Negli ultimi anni come
è cambiata la distribuzione?
Prospettive future?
Le vetrine running sono
aumentate o diminuite?
la voce degli agenti
• davide corrocher
Come preannunciato nelle prime due puntate, la nostra speciale
inchiesta di mercato prosegue su questo numero con le interviste
che abbiamo raccolto coinvolgendo gli agenti di alcuni dei principali brand distribuiti nel nostro Paese. Una prima indicazione che
si può riscontrare dalla nostra indagine riguarda la tendenza sempre più diffusa da parte delle aziende ad affidarsi a un operatore
monomandatario per il proprio brand. Nello specifico, fra questi
si evidenzia da una parte il caso di chi incarica un esperto che si
Gennaro di napoli
Puma Running - Centro Nord
Opero in questo mercato da:
“Una vita. Atleta, manager, organizzatore, promoter, agente,
dirigente e titolare di una piattaforma web dedicata al mondo
della corsa...”
n Sicuramente un’area tecnica competente e in
forte crescita sul running. Molto attenta all’esigenza degli atleti e degli organizzatori di eventi.
n Oggi i grandi brand affermati preferiscono
assumere professionisti competenti che si dedichino al solo settore running e si concentrino solo su quel marchio. I clienti storici sono
informatissimi sulle nuove tecnologie, ma
anche la grande distribuzione sta cercando di
recuperare terreno perduto negli anni.
n Grazie a Puma ho avuto l’opportunità di sviluppare dalla base il progetto running. Mi ha sicuramente avvantaggiato il fatto che io sia stato
in passato un atleta, fattore che mi ha permesso
di entrare in tanti i punti vendita d’Italia. Reputo
che il miei punti di forza siano schiettezza, professionalità, celerità nel rispondere alle esigenze dei clienti: certo questo non è possibile se
non hai un’azienda forte alle spalle come Puma
che crede fortemente in questo piano. In questi
ultimi tre anni tutti i clienti specializzati running
mi hanno insegnato molto.
n Puma mi ha dato tutti i mezzi possibili per
avere in futuro un grosso successo nel mondo
running (budget, marketing, costumer service,
web shop services e web marketing). Occorre citare che alle spalle abbiamo oltretutto un
investitore importante come Kering titolare di
uno dei poli del lusso mondiale.
n Per il running abbiamo buoni riscontri su
tutto il progetto che fa riferimento al pacchetto Faas + Mobium + Power Kinesio, perché è
innovativo rispetto agli altri. I miei top seller
sono Faas 900 e Faas 500 (in foto).
n Tratto solo il running. L’aspetto positivo
è vedere tanta gente incominciare a
correre, quello negativo è rappresentato dai troppi sconti sui i prodotti top di gamma. Per ora non ho
proposte perché siamo gli ultimi
arrivati in questo mondo, ma vi do appuntamento tra due anni quando sicuramente Puma nel mondo della
Qual è il tipo
di negozio
con cui lavori
meglio?
occupi del solo settore running, come accade per Puma; e dall’altra
quello di chi delega a un venditore una molteplicità di categorie,
come Brooks per il Nord e adidas. Mizuno preferisce affidarsi ad
agenti plurimandatari di lunga esperienza, i quali vanno comunque
ad affiancarsi ai dealer con una funzione di collaborazione a 360
gradi a supporto della vendita. A detta degli intervistati il running
è in crescita pressoché omogenea in tutto il territorio nazionale, sia
per numero di praticanti che per vetrine che lo trattano. Se al nord
c’è una maggiore apertura per gli acquisti online, al sud c’è una
predilezione più radicata per il punto vendita fisico.
corsa sarà finalmente riconosciuta e nel cuore
di molti appassionati.
Massimiliano Lo Curto
Puma Running - Centro-Sud Italia
Opero in questo mercato da 18 anni
n È una zona molto
vasta che vive di diversi approcci di mercato
e diversi tipi di cliente,
ma in generale posso
parlare di attenzione
e informazione diffuse sul mondo del running. I clienti storici continuano a crescere a livello di fatturato, dando ragione alla tendenza
della categoria che al momento è decisamente in fase di incremento nonostante il difficile
momento di crisi globale. Una pecca dei negozianti con cui tratto io è che non sempre sono
attenti al rinnovamento sia in termini di scelta
di prodotto, di retail presentation e di iniziative
marketing. Per quanto concerne i consumatori finali sono forse troppo attenti al prezzo
rispetto alla tecnicità dei prodotti.
n La percentuale di insegne tecniche è inferiore rispetto al nord. Le vetrine running stanno lentamente aumentando di due o tre a stagione e sono più specializzate, con programmi
di training personalizzato, test shoes o allenamenti di gruppo.
n Tutti al momento hanno capito e credono
nel nostro progetto di rilancio del brand in
questa categoria e i risultati ci stanno dando
ragione.
n Al momento non ho alcuna richiesta.
n Puma Faas 900 (foto sotto). Credo che ci
sia una tendenza a cercare un prodotto innovativo in termini di estetica e tecnicità che non
stravolga però il concetto di scarpa o capo di
abbigliamento.
n Lavoro solo in questo settore e a mio avviso
l’aspetto positivo è sicuramente la crescita a
livello globale della categoria, oltre alla maggiore attenzione dei consumatori. Credo molto
nella crescita del trail e
dell’outdoor in generale.
L’aspetto negativo è
il doversi confrontare con imprenditori
che
attualmente
20
sono molto negativi su una pronta ripresa del
commercio in generale in primis. Poi sicuramente la mancanza di cultura per lo sport e in
particolare per le discipline minori. Bisogna ripartire dalle scuole elementari, educare i bambini alla pratica sportiva attraverso percorsi
standard prestabiliti (modello Usa).
Matteo Braiato
adidas - Triveneto
Opero in questo mercato da 3 anni
n Ci sono operatori
attenti e tecnici, negozi seri e specializzati
in grado di definire e
proporre nuovi schemi e trend di mercato.
Dal punto di vista della
proposta di eventi, sia
locali sia di più ampio respiro, ritengo che non
sia seconda a nessun’altra nel panorama nazionale.
n Il mercato running negli ultimi anni è notevolmente cresciuto. Molte aziende vi si affacciano e non si fatica a trovare piccoli corner
dedicati alla corsa all’interno di negozi che
fino a poco tempo fa non la trattavano. Questo ha generato un incremento della gamma
di prodotti disponibili, ma credo che ciò che è
maggiormente importante è la possibilità di
far riferimento a personale competente e specializzato. Oltre che un bellissimo sport, la corsa se fatta con costanza e impegno è anche e
soprattutto tecnicità.
3
collezioni credo che diventerà un asset fondamentale non solo per adidas ma per il mondo
del running in generale.
n Seguo anche tutti gli altri settori sportivi adidas, i particolare il tennis e il basket. Il fil rouge che lega tutti questi campi è la situazione
economica. Tuttavia seguendo solo i negozi
specialisti sto riscontrando che la tecnicità dei
miei clienti fa sì che il consumatore finale, in
un’ottica di ‘spendig review’, preferisca affidarsi a un venditore competente e qualificato che
sappia consigliare lo strumento corretto. C’è
senz’altro una minore tendenza a ricorrere a
negozi di grande distribuzione che, anche se
in grado di proporre un prezzo inferiore, sono
privi di tecnicità e di personale specializzato.
Pietro Zarlenga
adidas, Centro Italia
Opero in questo mercato da 3 anni
n Il negoziante tipo
e soprattutto lo specialista con cui mi
relaziono quotidianamente è molto attento
alle innovazioni tecniche e tecnologiche
sul prodotto, è continuamente alla ricerca di riscontri in termini di
comunicazione sui media e attivo sulle iniziative territoriali (eventi, Expo, manifestazioni
podistiche, giornate promozionali instore). Di
riflesso, il consumatore ha le stesse attenzioni ma orientate su una sfera di riferimento più
personale.
n Negli ultimi anni i numeri della distribuzione di adidas sono decisamente aumentati,
nell’ultimo addirittura triplicati. Ho riscontrato una grande fiducia nel marchio che rappresento: oggi consumatore e negoziante
investono sempre più sul brand grande, che
ispira fiducia, che è presente sul territorio e
sui media. Anche la specializzazione è notevole, molto maggiore rispetto a 5-10 anni fa.
n Potrei dire banalmente fiducia e trasparenza. Invece dico efficienza e tempismo. I
miei clienti running sono quasi tutti in crescita nonostante le difficoltà del momento.
Tutti hanno sposato in pieno la causa adidas.
Confesso di avere una predilezione personale verso i clienti piccoli con cui il rapporto è da
costruire totalmente.
n La fiducia fra agente e negoziante sta alla
base di un buon rapporto lavorativo. Il momento è difficile per tutti, quindi penso che
una collaborazione fra gli operatori sia fondamentale per uscire da questa situazione.
n Posso parlare solo per la mia azienda e
devo dire che nonostante le dimensioni e la
struttura di un colosso come adidas siamo
molto coesi e uniti nel cercare di dare il massimo supporto possibile ai nostri partner, per
cercare di diventare sempre più un marchio di
riferimento non solo per il prodotto tecnico ma
anche per il servizio al negozio.
n Nelle ultime stagioni è senza dubbio il concetto Boost quello che
la fa da padrone. Con l’ampliamento di questa tecnologia su
nuovi modelli per le prossime
n Sono approdato in adidas 17 mesi fa e venivo da una precedente esperienza nello stesso settore. Rifarei questa scelta senza esitazione. L’azienda ha saputo offrirmi tutti gli
strumenti che mi sono occorsi adeguandosi
alle innumerevoli richieste che provenivano
dal mercato del running di cui mi sono fatto
portavoce nel tempo.
n Ho venduto benissimo le novità legate al
concetto Boost. I runner di oggi esigono un
prodotto innovativo che dia una nuova
sensazione di corsa, non per forza minimalista. Al contrario avverto la propensione del consumatore verso l’alta tecnologia che sappia dare, ripeto,
una sensazione nuova, differente.
n Tratto tutto quello che è pro-
4
Il marchio con cui
stai lavorando meglio?
Il tuo prodotto best seller
nel 2013? Le tendenze
che stai riscontrando?
Sotto quali aspetti
l’azienda ti supporta
meglio e cosa invece
potrebbe fare di più?
dotto performance con predominanza sul
running, outdoor, tennis, nuoto, basketball.
Ovviamente, neanche a dirlo, il running è
il più povero fra tutti e quello che richiede
meno tempo (fatte le dovute eccezioni). Tutto
ciò, e lo dico con tristezza, è la causa dello
sviluppo di questo sport negli ultimi anni. A
mio avviso, il mondo della corsa di oggi non
ha né aspetti negativi né aspetti positivi. Ci
sono soltanto persone, che lavorano, corrono, decidono. Come in ogni circostanza, sono
proprio loro che stabiliscono il confine tra ciò
che è positivo e negativo.
Aldo Bucciante
Mizuno - Puglia
Macron, Giner - Puglia e Basilicata
Opero in questo mercato da 5 anni
n La Puglia sta crescendo come attrezzature
specialistiche e come
competenza dei tecnici e della consulenza. I
consumatori sono sempre più attenti e aggiornati sulle novità e sulle
caratteristiche dei prodotti, sulle tendenze e
sulle iniziative. Con Mizuno siamo sempre
più presenti e propositivi, anche perché sono
gli stessi clienti a chiedercelo.
n La distribuzione nella nostra zona è sempre più selettiva, nel senso che l’azienda è
consapevole del fatto che non bisogna vendere il prodotto a chiunque lo richieda. È
importante fare una selezione a tutela di chi
nella tecnicità crede da tempo e ci ha investito. Ci sono sempre più vetrine e sono sempre
più specializzate. I dealer conoscono meglio
il prodotto, le tecnologie, le differenze fra le
aziende.
n Sono aumentate le iniziative e le proposte
per i negozianti e anche sotto questo aspetto cerco sempre di non far
mancare mai il mio appoggio e la
mia esperienza. Lavoro molto bene
con tutti i punti vendita specializzati con cui tratto, perché il personale è più attento all’evoluzione
del mercato e su questa base valuta e gestisce gli investimenti da
fare. Anche i negozi generici stanno crescendo bene, come attività
e come livello di competenza.
n Con Mizuno mi intendo bene
perché l’atteggiamento dell’azienda mi permette di mantenere un rapporto lineare con
il cliente.
n Fra i miei marchi è proprio Mizuno quello
che sta riscontrando i risultati più notevoli. Prima di tutto per il buon momento del settore
del running, ma l’azienda ha ottimi numeri anche nelle altre discipline che tratta. Il modello
che ho venduto di più è Wave Rider. Ma c’è
anche una migliore tendenza all’acquisto dei
nostri capi tecnici (in foto Bio Gear Tights).
n Oltre al running ho esperienza anche nel
settore delle forniture, soprattutto di abbigliamento. Differenze ce ne sono diverse, ma
quella che caratterizza il mondo della corsa è il grande aumento di praticanti.
5
Martini Filippo
Mizuno - Triveneto
Opero in questo mercato da 16 anni
n La nostra zona è
tra le più importanti
d’Italia e per numero
di abitanti è seconda
solo alla Lombardia.
Gli specialisti sono
esigenti e molto preparati. I loro clienti
approfittando delle iniziative dei punti vendita
o delle manifestazioni acquisiscono sempre
più consapevolezza circa l’uso dei materiali.
Le nostre iniziative promozionali sono gestite
da Giovanna Volpato e coordinate dai responsabili dell’area promo Mizuno, Ivan Crepaldi e
Marco Vavassori.
n Il prodotto tecnico è diventato più richiesto
dalle grandi catene e dai negozi meno specializzati. Di conseguenza il negozio running
ha dovuto migliorare la qualità della proposta. Difficilmente ha scarpe con prezzi sotto
ai 100 euro di listino e si appoggia a eventi
promozionali di diverso tipo.
n La nostra agenzia, ispirandosi alla filosofia
di Mizuno, ha sempre cercato di rendere centrale il prodotto. Il nostro slogan è: “Japanese,
Authentic, Innovation”! È sempre più cruciale il servizio post-vendita. Riteniamo di avere
un numero importante di professionisti, anzi
molti li definirei “veri amici” che svolgono la
loro “missione” con passione e dedizione.
n Mizuno, in tutti questi anni, ha spinto perché noi riuscissimo a trasferire alla nostra
clientela il concetto di prodotto altamente
tecnologico curato con passione artigianale.
L’azienda sta organizzando meeting con i migliori specialisti d’Italia per presentare la stagione SS14 e per raccogliere informazioni utili
a migliorarne la proposta. Il collante di tutte
queste iniziative, la memoria storica di Mizuno in Italia, è il direttore Oliver Strenghetto.
6
Lavori anche
NUMERO 6/7 - 2013
in altri settori?
Cosa caratterizza
più positivamente
il mercato running?
Cosa meno?
Antonio Pisani
Brooks - Sud Italia
Technisub, AquaSphere, Macron - Campania
Opero in questo mercato da 5 anni
n Sempre più persone
di tutte le età che corrono, fanno fit walking
o semplicemente camminano come pratica
sportiva, si aggiungono
a coloro che hanno fatto
atletica fin da giovani. Il
sud è in lieve ritardo rispetto al nord, non a caso i
grossi gruppi d’acquisto come Intersport o Sport
Alliance hanno al settentrione i punti vendita più
significativi. La mia realtà commerciale, in compenso, è trainata da grandi appassionati che nei
loro negozi, spesso di piccole superfici, con grande fatica trasmettono passione, attirando neofiti.
Il feeling Run Happy! di Brooks si sposa benissimo con la nostra filosofia di vita.
n Le vetrine che vendono running sono aumentate nel tentativo di cavalcare un’onda positiva
di crescita in un mercato asfittico. Ben vengano
anche i negozi meno specializzati che con qualche anno di ritardo si sono affacciati a questo
mercato. Anche se si focalizzano solo sui brand
più diffusi hanno finito per generare una reazione
positiva nei negozi specialisti.
n Oggi il negozio non può permettersi di sbagliare gli acquisti e ancora più che negli anni passati
ha bisogno di partner di cui fidarsi. Il cliente va
supportato e consigliato. Non c’è un negozio con
cui lavoro meglio, ma fa parte della natura umana
entrare in sintonia con alcune persone più che
con altre e questo spesso si riflette anche sul lavoro che si fa insieme.
n Per le mie aziende fondamentale è che il prodotto soddisfi pienamente le richieste del consumatore. A seguire, sono anche altre le componenti su cui bisogna puntare. Marketing, condizioni
commerciali adeguate, disponibilità di magazzino, servizio: come si dice in matematica ognuno
di questi è “necessario ma non sufficiente”.
n
Con Mizuno stiamo facendo un buon
lavoro. Stiamo spingendo sulla leggerezza
dei materiali che non vada a scapito della
protezione del piede e della durata della
scarpa. La ricerca della leggerezza vale anche per l’abbigliamento, e gli standard che
ci poniamo sono sempre altissimi. Il nostro
prodotto icona è Wave Rider (foto sotto)
che per caratteristiche abbina il massimo
ammortizzamento a una scarpa veloce.
n La nostra agenzia 3M Rappresentanze toc-
n L’azienda con cui sto lavorando meglio è inevitabilmente quella che si muove nel settore
che sta andando meglio: il running. Brooks ha
un grande prodotto, un ottimo rapporto qualità/
prezzo, è dinamica e innovativa, supporta i clienti
con un eccellente servizio b2b e un insostituibile
customer service, è disponibile a sponsorizzare
eventi ed atleti. Il prodotto best seller è la Glycerin già da anni, e con la nuova che stiamo consegnando in questi giorni sono sicuro che avremo
soddisfazioni ancora maggiori (foto sotto).
ca parecchi settori dell’ambito sportivo. Tutti
vivono una situazione di sofferenza dettata
dal momento economico, ma tutti cercano
idee per rilanciarsi. Il mondo del running sta
vivendo l’entusiasmo di un settore che trova
sempre più adepti, ma deve fare attenzione:
altri sport come lo sci e il tennis sono entrati in questo tunnel e ne hanno sofferto. Le
aziende e i negozianti devono capire che
perché questo fenomeno duri bisogna dare
marginalità a tutti. La guerra dei prezzi con i
continui sconti svilisce la proposta
tecnica. La soluzione nascerà da
un rapporto sempre più costruttivo tra aziende e tra negozianti: a cosa serve farsi la guerra?
n Subacquea, nuoto, calcio. A parte il primo che
sta avendo per la prima volta da anni un momento di crisi, gli altri hanno tutti un’utenza abbastanza numerosa, che fa sì che i fatturati comunque
abbiano retto a questa situazione finanziaria.
L’aspetto più positivo del running è la grande potenzialità di crescita. Forse l’unico aspetto negativo è costituito dalle vendite online che inquinano
il mercato con prezzi incontrollabili e costringono i negozi a ridurre i loro margini di guadagno.
Potrebbero risolverlo le aziende, forse
appellandosi alla tutela del marchio
e dei loro prodotti, ma oggi non
credo ci sia una legge che
permetta di farlo.
21
RUNNING MAGAZINE
Giampaolo Sala
Brooks, Lombardia e Triveneto
Opero in questo mercato da 10 anni
n Essendo uno dei
fondatori di quella che
ormai da agosto 2012
è diventata Brooks Italia, ho svolto molteplici
mansioni per l’azienda e
ho potuto farmi un’idea
vasta della situazione
del mondo running in generale in Italia. Al sud si
risconta una maggiore vicinanza dei negozianti
con i consumatori, una maggiore fidelizzazione.
Al nord c’è maggiore apertura verso le novità, alle
nuove categorie di prodotto e una propensione
più interessata all’acquisto online.
n Grosse differenze per la nostra azienda non
ce ne sono state, se non che prima eravamo
un’agenzia e ora siamo una filiale che però fa
sempre rapporto a Brooks Europa. C’è stata una
parentesi dal 2006 al 2008 quando per la distribuzione nel sud ci siamo affidati ad altri rappresentanti. Ora se ne occupa l’agente indipendente
Antonio Pisani. Il numero delle vetrine è aumentato e sono aumentate quelle specializzate.
n Formazione tecnica, professionalità, proposte
al negoziante per supportarne la crescita. Il successo del punto vendita è il successo del venditore. Lavorando in quest’ottica e sul lungo periodo,
puntiamo a un risultato duraturo. I rapporti più efficaci si creano con chi è più aperto alla novità. Il
running si sta evolvendo in maniera veloce, anche
se qui in Italia siamo ancora troppo tradizionalisti.
Basti pensare a settori come l’abbigliamento tecnico o il minimalismo: in altri Paesi la nostra linea
Pure Project copre il 40% delle vendite, una cifra
ancora lontana da quella raggiunta da noi.
n Siamo in forte crescita e per continuare a seguire questa tendenza abbiamo allargato il nostro
personale e quella dei nostri tech rep specialisti.
n
La Glycerin delle ultime due
stagioni (in foto Glycerin 10). La
tendenza generale del consumatore è orientata verso l’acquisto di una calzatura neutra alta di
gamma, ossia di un prodotto tradizionale ma molto tecnico.
n Oltre al running, dalla stagione autunno/inverno 2012 distribuiamo anche Moving Comfort,
consociata di Brooks. Si tratta di un’azienda specializzata nella produzione di reggiseno tecnici
e abbigliamento femminile legato al fitness, che
in America copre il 70% delle vendite di questo
settore. Per quanto riguarda l’andamento del
mercato, facendo riferimento al marchio da me
rappresentato c’è stato un incremento eccezionale. I preordini dell’ultima stagione invernale
sono a +40% rispetto allo scorso anno. Anche gli
altri brand stanno riscontrando numeri positivi
perché i praticanti continuano a crescere e sempre di più maturano la consapevolezza che sulla calzatura non bisogna lesinare. L’aspetto più
negativo è la mancanza di apertura verso l’acquisto dell’abbigliamento tecnico, non soltanto
per questioni legate alla crisi ma anche per via
di una mentalità ancora acerba. Bisogna lavorare
sull’immagine, far scoprire al podista che è importante distinguersi dal resto della massa che
pratica altri sport.
eventi
RUNNING MAGAZINE
è cominciata la stagione di Skyrunning.
Confermate le tre specialità su tutti i circuiti, il
nuovo anno propone interessanti
novità anche sul fronte partner
NUMERO 6/7 - 2013
Correre sotto
la volta del cielo
Foto: Jordi Saragossa
La partenza dell’ultima edizione della Transvulcania
di La Palma (11 maggio).
A sinistra Killian Jornet
durante la gara
Oltre alle Skyrunner World Series che si sono aperte a La Palma l’11 maggio, nel 2013 sono in programma anche
i Campionati Italiani e gli Europei, che si terranno a luglio sulle Dolomiti. I migliori atleti al mondo si sfidano,
con un ambizioso traguardo in vista anche dell’anno prossimo quando si disputeranno i Campionati del Mondo.
I Team Partner - Da quest’anno per
la prima volta anche alcuni importanti brand del mondo outdoor e
trail running sostengono il circuito
delle Skyrunner World Series. Prima
dell’inizio dei giochi, la Federazione
ha annunciato la partecipazione dei
quattro Team Partner che potranno
sperimentare direttamente sul campo
il grande livello della competizione,
la qualità degli eventi organizzati e la
significativa esposizione mediatica.
Sono Salomon, Arc’teryx, La Sportiva
Campionato Italiano 2013 //
fino alla fine con la spagnola Nuria
Picas (Feec), staccandola solo negli
ultimi sei chilometri. Terza, Uxue
Fraile (adidas). L’esordio stagionale
per la sezione Sky è avvenuto il 27
maggio scorso con la Zegama-Aizkorri
SkyMarathon. Circa 600 sono stati i
partecipanti, fra i quali ancora una
volta a ottenere il successo sono stati
Kilian ed Emelie. Fra i partenti c’era
anche l’italiano Marco De Gasperi
che però ha abbandonato la corsa
al 21esimo chilometro. Porta colori
azzurro è stato anche Tadei Pivk del
team Crazy Idea, giunto terzo alle
spalle di Hernando.
Europei e mondiali - Al via a luglio, anKillian Jornet ed Emelie Forsberg primi
alla Skymarathon di Zegama (27 maggio)
I primi verdetti - Le Skyrunner World
Series si sono ufficialmente aperte
anche quest’anno con la partenza
della Transvulcania, gara svoltasi l’11
maggio scorso sull’isola di La Palma.
L’evento è già considerato uno degli
appuntamenti più importanti all’interno del panorama mondiale, un
momento imperdibile per tutti gli
atleti più forti. Al termine della competizione il successo è andato ai due
campioni in carica, entrambi appartenenti al team Salomon, Kilian Jornet
e Emelie Forsberg. L’asso spagnolo ha
completato il percorso con il nuovo
record di 6h 54’ 09’’ nonostante vi
fossero dei dubbi sulla sua condizione
fisica, certamente messa a dura prova
dagli impegni della stagione invernale
conclusa soltanto una settimana prima. Anzi, proprio qui nel 2012 non
riuscì ad andare oltre un sofferto terzo posto crollando esausto al traguardo. Alle sue spalle, l’atleta adidas Luis
Alberto Hernando e Sage Canaday
di Scott Sports. In campo femminile,
la campionessa norvegese ha lottato
che gli European Skyrunning Championships che si tengono ogni due
anni. L’esordio assoluto per la categoria Ultra avverrà con la tanto attesa
Trans d’Havet sulle Piccole Dolomiti
del Veneto (27 luglio). Canazei sarà
invece la sede delle altre due competizioni che si terranno rispettivamente
il 19 e il 21 luglio: il durissimo Vertical Kilometer, con soli 2,1 km di sviluppo complessivo, e l’ormai classica
Dolomites SkyRace, scelta ogni anno
dai migliori top runner mondiali. Per
finire, è doveroso segnalare che grande attesa si sta già registrando in vista
degli Skyrunning World Championships del 2014, un grande evento che
si ripete a distanza di quattro anni.
La seconda edizione del torneo è in
programma a Chamonix tra circa 12
mesi. Le montagne francesi ospiteranno le tre gare previste dall’organizzazione della Isf. I campioni in carica
dal 2010 sono Urban Zemmer (Italia)
per il Vertical Kilometer, Kilian Jornet (Spagna) per la SkyMarathon e
Nicola Golinelli (Italia) per la combinata. In campo femminile tutti e tre i
titoli sono stati raggiunti da Laetitia
Roux (Francia).
www.skyrunning.com
22
Foto: Matteo Zanga
“Da qui si doveva cominciare: il cielo
[…] Un’apertura e nulla più, ma spalancata”. Sono versi della poetessa polacca e premio nobel per la letteratura
Wislawa Szymborska. Uno spunto di
intensa suggestione lirica, ma anche
un punto di osservazione interessante
per introdurre gli argomenti più caldi riguardanti uno sport che il cielo
lo ha addirittura nel nome: skyrunning. Dall’anno scorso, anno di ricorrenza per il ventennale dalla nascita
della disciplina, la Isf - International
Skyrunning Federation ha avviato
un importante progetto di ristrutturazione. In occasione dell’Assemblea
Generale Annuale tenutasi il 6 luglio,
sono stati assegnati i nuovi incarichi
all’interno della commissione atleti
e un ruolo fondamentale è stato affidato agli skyrunner. All’assemblea è
stato anche ridefinito il cartello delle
specialità che prevede la suddivisione
di tutti i circuiti in tre differenti categorie: Vertical, Sky e Ultra. Un’evoluzione quella dello skyrunning che
ha necessariamente riguardato anche
la parte della comunicazione mediatica, con una copertura globale sempre più vasta che raggiunge 180 Paesi
nel mondo, la diffusione su magazine
specializzati e non solo, o la presenza
online attraverso il sito ufficiale e i social network.
e per la prima volta Inov 8 (vedi news
a pagina 7) che faranno scendere in
campo le proprie formazioni di atleti in tutte e tre le discipline previste
dal regolamento. La nascita di queste
collaborazioni è un segnale molto
forte di come per le aziende del settore diventare parte attiva dell’evento
rappresenti un aspetto non secondario del proprio impegno e dei propri
investimenti.
Foto: Jordi Saragossa
• davide corrocher
La nuova stagione del circuito nazionale è
cominciata il 2 giugno con la Orobie Vertical
K e sarà costituita da undici eventi totali. Al
termine saranno tre i titoli assegnati, uno per
specialità. Nello specifico, la disciplina Sky
si caratterizza per le distanze comprese tra i 20 e il 42
km adatte agli specialisti della maratona e della mezza
su dislivelli impegnativi. Quest’anno sono previste tre
SkyRace e due SkyMarathon e la classifica finale terrà
conto dei migliori tre risultati in combinata conseguiti da
ciascun atleta, di cui uno almeno dovrà essere relativo a
una maratona. Per quanto riguarda le altre due sezioni
il discorso è differente, dal momento che a contribuire
al posizionamento nel ranking definitivo saranno i due
migliori tempi personali. Il Vertical comprende gare in
cui a dominare è la componente del dislivello, con 1.000
metri di ascensione da percorrere nel minor tempo
possibile. Per finire,
la nuova sezione
Ultra prevede una
serie di gare di
oltre 50 km per
gli appassionati
di endurance in
montagna.
Orobie Vertical K (2/06): da sin. Marco Moletto
(terzo), Chevrier Xavier (secondo), Marco
De Gasperi (primo) e l’organizzatore Mario Poletti.
sky
• Stava SkyRace Tesero, Val di Fiemme (TN) - 30/06
• Maratona del Cielo Aprica-Corteno Golgi (BS) - 7/07
• Gran Sasso SkyRace Fonte Cerreto (AQ) - 4/08
• Maddalene SkyMarathon Madonna di Senale,
Rumo (TN) - 25/08
• SkyRace Monte Cavallo Piancavallo, Aviano (PN) - 8/09
vertical
• Orobie Vertical K, Rifugio Coca Valbondione (BG) 2/06
• Vertical del Cornon Val di Fiemme (TN) - 30/06
• Gran Sasso Vertical Kilometer Fonte Cerreto (AQ) 2/08
ultra
• Trail Oasi Zegna Ultra SkyMarathon, Trivero (BI) -16/06
• Royal Ultra SkyMarathon Gran Paradiso Canavese (TO)
4/08
• Tartufo Trailrunning 65K Calestano (PR) - 20/10
PRODOTTI running e trail
PE 2014
Gore Running Wear /
Lafuma /
// T-shirt fabbricata in lana merino pensata per la corsa su strada e il fitness all’aria aperta. Offre
una sensazione di comfort immediato
sulla pelle, è morbida e leggera e si caratterizza per il look fresco e piacevole.
È dotata di fori sotto le braccia che migliorano la ventilazione, logo e stampa
riflettente sul retro. Sempre sulla schiena è applicata una tasca con zip ed è presente inoltre una tasca multimediale con
uscita per il cavo.
// Canotta realizzata con tessuto Polartec
Power Dry High Efficiency che offre performance elevate in termini di traspirabilità,
leggerezza e velocità di asciugatura. Il materiale è realizzato attraverso un procedimento brevettato, che si concentra su due tipi di costruzione differenti
per l’interno e per l’esterno del capo. La superficie a contatto con
la pelle è realizzata per allontanare rapidamente il sudore, quella
esterna si asciuga molto velocemente. La tecnologia Polygiene previene lo sviluppo dei batteri che causano la formazione di cattivi
odori. Disponibile anche nella versione a mezza manica. Prezzo
consigliato: 35 euro.
Maglia Urban Run
DISTRIBUITO DA // Gore Running Wear
800.681168 / www.gorerunningwear.it
La Sportiva /
Bushido
// Fabbricata con Air Mesh e rinforzi in microfibra termoadesivizzata, ha una fodera in mesh anti-scalzante sul tallone
e antisudore sui lati. L’innovativa costruzione Stb Control si
caratterizza per uno scheletro in Tpu posto lateralmente sulla
tomaia, che scende avvolgendo l’intersuola della parte mediale per offrire maggiore stabilità. La scarpa calza in maniera
più fasciante e risulta alleggerita grazie all’eliminazione di pesanti inserti stabilizzatori. La forma arrotondata dei tasselli
del battistrada che salgono lateralmente a toccare l’intersuola
offre un angolo d’appoggio graduale, per consentire di avere
un passo più sicuro anche in caso di torsione
estrema del piede. La suola FriXion Xt è
a doppia mescola, con Impact Brake
System e predisposizione per
il montaggio dei chiodi
At Grip Spike. Peso: 640
gr al paio.
Savage
// La tomaia è fabbricata in un unico pezzo con mesh traspirante e antiabrasione e rinforzata da un fascione in Pu. La
fodera con membrana Gore-Tex offre una risposta ottimale
in caso di utilizzo in condizioni meteo avverse e per attività
multi sport. Molto confortevole da indossare grazie ai volumi
ampi, fascia il piede senza creare punti di pressione. L’intersuola è realizzata in Memlex Eva ammortizzante a iniezione
con tallonetta stabilizzante e inserto anti torsione in Tpu. La
suola con mescola FriXion At con Impact Brake System garantisce una trazione ottimale
e un’ottima risposta in fase di ammortizzazione. Il plantare è di tipo Ortholite Mountain Running.
Misure: 36 – 47,5. Peso: 740
gr al paio.
DISTRIBUITO DA // La Sportiva
0462.571800 / www.lasportiva.com
Vibram FiveFingers /
Kso Evo
// Modello della nuova collezione Max Feel, è costruito su una
piattaforma estremamente minimale disegnata per offrire una ottimale sensibilità sul terreno. L’intersuola di 2 mm è in Eva ed è dotata di Anti Microbial Drilex Sockliner. La tomaia rinforzata calza
il piede in maniera avvolgente ed è dotata di sistema di allacciatura
rapido Speed Lace. La suola Vibram si caratterizza per una configurazione in grado di ottimizzare aderenza e flessibilità in tutte
le direzioni. Si lava con acqua fredda
e asciuga all’aria aperta. Spessore
massimo suola: 4,7 mm. Peso:
uomo 139 gr, donna 99 gr.
DISTRIBUITO DA // Vibram Spa
02.89420549 / [email protected]
Ld Access Tank
DISTRIBUITO DA // L.M.O. / 0423.648281 / [email protected]
Saucony /
Crazy Idea /
Linea Running
Il brand valtellinese torna con decisione a proporre una collezione di capi performanti dedicata a chi corre in montagna e
realizzata in collaborazione con i componenti del team Crazy.
Lo sviluppo dei nuovi prodotti e delle soluzioni tecniche impiegate è frutto delle prove sul campo e dei consigli di atleti
di caratura nazionale come Tadei Pivk, fresco reduce dal terzo
posto alla Zegama Marathon per le Skyrunner World Series.
La linea di abbigliamento è realizzata con il nuovo tessuto Power Kler e sfrutta la tecnologia Silicon Print a compressione
graduata.
DISTRIBUITO DA // Crazy Idea / 0342.706371 / [email protected]
Guide 7
// Adatta a runner con leggera-media pronazione, è la più
recente versione del modello più celebre della collezione del
brand, sviluppato con tecnologie avanzate come il sistema PowerGrid esteso su tutta la pianta. In questo modo la scarpa
garantisce una capacità di ammortizzamento e reattività ancora superiori. La zona mediale è più ampia per offrire una maggiore superficie di appoggio e rendere la corsa più stabile. Il
tallone è interamente sdoppiato per ridurre l’energia dell’impatto con il terreno, il puntale è rialzato per rendere la rullata
più efficiente. La tomaia è rinforzata e
fabbricata con un tessuto traspirante
che avvolge il piede in
maniera precisa. Peso:
uomo 283 gr, donna
244 gr. Prezzo consigliato: 155 euro.
teva /
Tevasphere Rally
// Evoluzione della Tevasphere Speed, è una scarpa da trail
realizzata con tomaia in materiale sintetico e mesh, intersuola
in schiuma Eva ergonomica e lavorazione Strobel in Eva lungo
tutta la scarpa, per la massima ammortizzazione. Grazie alla
suola Spider365 Rubber garantisce il grip in ogni situazione.
Inoltre presenta un tallone sferico con due cuscinetti di sostegno che offrono una leggerezza minimalista senza sacrificare
la stabilità. È fabbricata con materiali ad asciugatura rapida.
Disponibile nelle misure 7-12, 13, 14 US (uomo) e 5-10, 11
US (donna), oltre che nei colori black, insignia blue, dark grey e drizzle per uomo,
vaporous gray, olympian blue, slate e
black per donna.
DISTRIBUITO DA // Sportlab / 0423.622009 / [email protected]
DISTRIBUITO DA // Artcrafts International
055.68189 - [email protected]
scott /
Trail Rocket
// Calzatura molto leggera, realizzata
con una tomaia che combina rete e materiale sintetico ed è disegnata per calzare in
maniera aderente. La linguetta in rete è realizzata con costruzione sandwich per proteggere il
collo del piede e garantire un’ottima traspirazione.
L’intersuola con aeroFoam ha un peso minore rispetto all’Eva
tradizionale e offre resistenza e ammortizzazione. La suola
anch’essa dal peso ridotto è in mescola di gomma high traction e Pu iniettato e si adatta efficacemente a molteplici tipologie di terreno. Differenziale: 11 mm. Misure: uomo 7 – 14,
donna 5 – 11 Uk. Peso: uomo 410 gr, donna 390 gr.
eRide Rockcrawler Gtx
tecnica /
Supreme Max
// Modello disegnato
con soluzioni tecniche
in grado di migliorare la
falcata sull’avampiede, è dotato di un differenziale di soli 8
mm tra tallone e punta. La suola è realizzata in gomma espansa
Superfoam e grazie anche all’intersuola nella speciale mescola
K Eva assicura un effetto ammortizzante ottimale e una maggior durabilità della scarpa. La tomaia è fabbricata in mesh con
struttura SeamFree, ovvero senza cuciture. L’allacciatura è dotata di tecnologia Stay Tied. Peso: 225 gr. Misure: 38 - 47 Eu.
Prezzo consigliato: 110 euro.
// La tomaia è impermeabile all’acqua
grazie alla fabbricazione con membrana in Gore-Tex, che garantisce allo stesso
tempo elevata traspirabilità lasciando il piede
asciutto. La chiusura è regolabile attraverso i lacci
ed è studiata per consentire una maggiore protezione nella zona dell’avampiede. La suola Vibram rende
questa scarpa adatta ad affrontare le condizioni più impegnative, offrendo trazione e supporto. La calzatura impiega l’esclusiva
tecnologia eRide, che utilizza una particolare conformazione
del tallone per ottimizzare la fase di rullata e rendere più stabile l’appoggio nella zona mediale. Il sistema Elzone aumenta la
superficie di contatto con il terreno del 75% rispetto alle suole
tradizionali, aumentando l’aderenza e la spinta soprattutto in
discesa. Differenziale: 11 mm. Misure: uomo 7 – 14, donna 5 –
11 (Us). Peso: uomo 410 gr, donna 390 gr.
Inferno X-Lite 2.0
DISTRIBUITO DA // Scott Italia
035.756144 / [email protected]
DISTRIBUITO DA // Tecnica Group
0422.8841 / [email protected]
24
// È il modello di calzatura all-terrain più versatile
della nuova collezione,
dedicata a chi cerca un
prodotto che garantisca stabilità, leggerezza e ammortizzamento. La tomaia è senza cuciture, è fabbricata con un misto
di poliuretano sintetico e mesh ed è foderata in fibra tessile.
Il sistema dell’intersuola impiega la tecnologia Trs Max 2.0
Phylon Eva e grazie anche al plantare Ortholite anatomico
a doppia densità assicura un eccellente capacità di assorbimento dell’impatto. Differenziale: 10 mm. Il battistrada è Vibram. Misure: uomo 6 – 12,5 Uk, donna 3,5 – 8,5 Uk. Peso
(compreso sottopiede): uomo 320 gr, donna 270 gr.
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 6/7 - 2013
Mountain Hardwear /
Super Light Plasmic Jacket
// Capo estremamente leggero, protegge
dall’acqua e assicura una efficace gestione
climatica durante la corsa. La superficie
esterna del guscio è realizzata in tessuto
15D ed è dotato di tecnologia Dry.Q Evap.
La parte interna è caratterizzata da una
struttura che presenta una rete di canali in
grado di disperdere rapidamente l’umidità. Ciò consente un effetto traspirante ottimale e confortevole e aiuta a mantenere
il fisico all’asciutto. Le tasche sono strategicamente posizionate per essere compatibili con l’imbracatura e gli spallacci dello
zaino. Colori: cornflower, fission, graphite
(donna), mountain red, azul, fuse green,
shark, zinc (uomo). Peso: donna 227 gr,
uomo 218 gr. Prezzo consigliato: 180 euro.
DISTRIBUITO DA // Absolute Outdoor
035.361103 / [email protected]
X Bionic /
Running Speed Shirt
// Questa maglia tecnica impiega il nuovo
sistema Trick Technology pensato per creare una specifica zona di isolamento lungo la
colonna dorsale. Più precisamente vengono
inviati dei segnali appositi che comunicano
al cervello che l’interno del corpo è surriscaldato e il fisico di conseguenza reagisce
producendo sudore. Il risultato è un’azione
refrigerante immediata ancor prima che il
corpo si sia effettivamente surriscaldato. Il
capo è inoltre dotato della tecnologia 3D
Bionic Sphere sul dorso e sul torace, Expansion Flex Zone sulla schiena, Sweat Traps
sotto le braccia e Aircomplex Zone sul plesso solare.
DISTRIBUITO DA // Trerè Innovation
0376.718611 / [email protected]
MONTAINE / Fang 5
inov-8 /X-Talon 212
// Nato dal desiderio di creare uno zaino da trail
dedicato alla velocità, il Fang 5 offre grandi performance. Al fine di offrire la massima protezione all’attrezzatura, il suo cuore è costituito da un
comparto resistente all’acqua costruito in tessuto
impermeabile e superleggero Raptor Hydroseal,
con membrana interna in PU ed esterna in silicone, completamente nastrato. Questo a sua volta è
sostenuto dalla rivoluzionaria struttura elasticizzata
Montane Freelight che si adatta al corpo e offre un
impareggiabile supporto del peso quando ci si muove su terreni accidentati. Oltre a presentare un porta bastoni di facile accesso, lo zaino viene offerto
con due borracce personalizzate con forma ricurva
anti rollio per aderire perfettamente al torace e con
gancio rapido per l’ancoraggio agli spallacci. Inoltre
l’ingegnoso design accoppiato all’estrema leggerezza lo rendono perfetto per gli allenamenti come per
le corse in montagna di un giorno.
// Le precedenti versioni di questo modello
sono state indossate dagli atleti che hanno
vinto in più occasioni il titolo mondiale in
diverse discipline off road. Per la nuova collezione viene proposta questa variante colore
che si caratterizza per un abbinamento molto aggressivo nelle tinte black, orange e blue.
Le sue specifiche tecniche la rendono ideale
per chi corre sui terreni che necessitano di
aderenza elevata e sensibilità. Il differenziale
dell’intersuola è di 6 mm. Misure disponibili:
da 37,5 a 47 EU. Peso: 212 gr.
DISTRIBUITO DA // Serico /348.1003320 / [email protected]
25
DISTRIBUITO DA // ABC Distribution
0463.422401 / [email protected]
RUNNING MAGAZINE
Un viaggio nello spazio e nella storia:
con il nostro Dino Bonelli
andiamo in Cambogia per riscoprire
il glorioso passato di un popolo antico
NUMERO 6/7 - 2013
I templi e gli idoli
del labirintico parco
archeologico di Angkor
sono ciò che rimane
di una grandiosa civiltà
come quella dei Khmer. Da
Tomb Raider
a Indiana
Jones questi
siti hanno
ispirato
alcune
pagine
recenti
del cinema
d’avventura.
• Testo: Dino Bonelli
foto: Dino Bonelli e elena gatto
Dici Cambogia e ai più vengono in mente
le tristi immagini e i terribili reportage di una
feroce guerra civile spersa in un’Asia equatoriale. Era il 17 aprile 1975 quando un sanguinoso colpo di Stato portò al potere i Khmer
Rossi guidati da Pol Pot. In quindici giorni
vennero chiuse le frontiere e gli aeroporti e il
popolo fu fatto schiavo di un’ideologia comunista estrema. La cultura fu messa al bando, le
scuole trasformate in carceri. Gli intellettuali,
i militari, i politici e chiunque fosse sospettato di essere un “qualcosa” venne incarcerato,
torturato e giustiziato. Quasi tutti gli abitanti
della capitale vennero deportati nelle campagne a lavorare i campi per produrre il fabbisogno di una nazione quasi totalmente isolata
dal mondo. Il “quasi” in questione è solo per
un minuscolo ponte aereo rimasto aperto
con Pechino, che in qualche modo appoggiò
questo regime sanguinario. Molte aree, specie
lungo i confini, vennero disseminate di mine
anti uomo per fermare quelli che intendevano scappare o scongiurare invasioni straniere;
altre ancora divennero infinite fosse comuni.
La gente fu uccisa per qualsiasi motivo o anche senza motivo, anche le donne, anche i
vecchi, anche i bambini. E mentre il resto del
mondo sembrava non accorgersi di quello
che stava succedendo sul suolo cambogiano,
i Khmer Rossi compirono uno dei più grossi
eccidi della storia. Alla liberazione avvenuta
tra il 25 dicembre 1978 e il 9 gennaio 1979 da
parte dell’esercito vietnamita, si contarono
2.400.000 morti di cui 35mila stranieri. Una
bella e cruda descrizione di questa “recente”
pazzia umana è il film Urla nel silenzio. Un altra è il libro Fantasmi - Dispacci dalla Cambogia
di Tiziano Terzani. Anno dopo anno la Cambogia si è ripresa ed è diventata un’ambita
meta turistica. Normalmente si atterra con
volo internazionale a Phnom Penh, la bella
capitale che conserva in parte lo stile coloniale dell’Indocina Francese. Poi ci si muove internamente con bus, treno, barca o aereo. La
destinazione più popolare è Siem Reap, una
graziosa e sonnolenta cittadina a due passi
dai gloriosi templi di Angkor.
C’era una volta
un impero…
Una partenza rilassata - Il cielo è plumbeo e
ti. È il Ta Prohm che completamente avvolto
da gigantesche radici ispirò con la sua selvaggia bellezza sia i creatori di Indiana Jones che
quelli di Tomb Rider. La striscia di asfalto,
ormai nuovamente ardente dopo il momentaneo rinfresco dovuto all’acquazzone, a un
paio di chilometri dalla biglietteria si divide
in due percorsi distinti: il circuito grande di
26 km e il circuito piccolo di 17 km. Noi optiamo per quello piccolo, che oltre a essere
più logico per il nostro allenamento, è anche
quello più ricco di santuari da visita veloce.
Il percorso inizia dal maestoso Angkor Wat
che però lasciamo a una visita più accurata
per il giorno dopo, poi prosegue in direzione nord per il tempio di Phnom Bhakeng e
promette acqua a catinelle. Con uno dei tanti
tuk-tuk, i tipici tricicli a motore presenti in
tutta l’Asia, ci facciamo portare fino all’ingresso del grandioso complesso di templi costruiti durante il massimo splendore dell’impero
Angkor (802 - 1432 d.C.). Tempo di prendere i biglietti e il leggero tintinnio di qualche
goccia sulla lamiera del portico adiacente alla
biglietteria diventa un frastuono assordante.
Il cielo si sta svuotando di tutto il grigio che lo
incupiva. L’asfalto si riempie di pozzanghere
che in poco tempo si uniscono l’una all’altra
per diventare un mare marrone. Ma si sa, i
temporali equatoriali durano poco e dopo
venti minuti di trepidante attesa, un sole de-
quindi le mura di Angkor Thom. Dentro le
mura scopriamo diversi siti dai nomi impronunciabili e il grande Bayon, con le sue 54
guglie goticheggianti e ornate da 216 gigantesche sculture di facce, tutte raffiguranti lo
stesso sovrano del tempo che immagino esser
stato un poco vanitoso. Migliaia di scalini che
s’intrecciano a pianerottoli e cunicoli, vicoli
inclinati e passaggi segreti, una sosta per il
fiato ma un continuo lavoro muscolare per
le gambe. Usciamo dalla porta delle mura
orientali per passare quindi davanti ai templi
di Thommanon, Spean Thmor e Ta Keo. Il
passo è sempre discretamente lento, ma non
abbiamo premura.
cisamente forte rimette tutto in moto e con
relativa calma asciuga il fango. Io ed Elena,
come da programma, iniziamo la nostra corsetta serale che ci porta in alcuni dei tanti siti
archeologici della zona. Il caldo è notevole, il
passo decisamente lento. Mentre corriamo
veniamo raggiunti e superati da qualche improvvisato ciclista molto sudato, dai tanti tuktuk fumanti e stracolmi di turisti e da poche
macchine decisamente sgangherate.
Un labirinto di emozioni - Intorno a noi il paesaggio si alterna tra infinite risaie e una fitta
foresta apparentemente impenetrabile, dove
tra l’altro sorge uno dei templi più affascinan-
26
Gli ultimi passi - La strada è ora assolutamente
deserta e l’unico rumore che ci accompagna è
il differente cinguettare di altrettante diverse
specie di uccelli che popolano la foresta circostante. Sudati, affaticati e anche leggermente
disidratati, passiamo davanti al Ta Prohm,
quello di Lara Croft per intenderci, quello
con l’albero di Tomb Rider, ma anche qui
lasciamo l’accurata visita al giorno successivo.
La strada gira quindi verso sud e il sole, definitivamente lasciato libero dalle nuvole, incomincia a nascondersi dietro le alte fronde
degli alberi per la sua naturale caduta serale.
Ritorniamo al punto di partenza dove il nostro fido autista e il relativo tuk-tuk colorato
ci aspettano per riportarci in albergo a Siem
Reap. L’atmosfera è rilassata e particolarmente piacevole, il giusto riposo per chi come noi
ha voluto visitare l’area di corsa. La notte è
scura e le stelle sono come tanti lontanissimi
fuochi che brillano felici nella volta celeste,
ormai nera. Si va a letto presto, il programma che ci siamo imposti prevede una sveglia
anticipata rispetto i nostri canoni, vogliamo
andare a vedere l’alba davanti al grandioso
Angkor Wat e magari fare anche una corsetta
prima che esca il gran caldo che poi alla fine
è quello che ci ruba tutte le energie. Ancora
due passi di corsa in mezzo alla storia, una
storia ai più sconosciuta, una storia imperiale, ricca di quel fascino che ha contagiato
anche i tanti Indiana Jones a cui dobbiamo
queste recenti scoperte. Un’ultima corsetta
prima delle attente visite ai templi più belli,
alle costruzioni più maestose, ai siti più conosciuti: Angkor Wat e Ta Prohm. Poi via per i
canali che attraversano i villaggi galleggianti
e ricchi di una povertà inverosimile, su una
barca che ci porta a Battambang, nel nord
ovest del Paese, dove non lontano ci attende
un’altra fantastica avventura sui treni di bambù, ma questa è un’altra storia.
Sul prossimo numero //
Con il prossimo Run the world
andremo a correre tra i granitici archi
di roccia spazzolata dal vento
e gli incantevoli sentierini che circondano
Moab, nello Utah meridionale.
www.runtheworld.it

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