- Running Magazine

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ANNO 1 - NUMERO 5 - 2012
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste
Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
cover story //
RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA ALLE CANARIE PER SEGUIRE UNA DELLE GARE PIù ATTESE
DEGLI ULTIMI ANNI E IL SEMINARIO SUL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA DISCIPLINA
terza puntata
SHOE COUNT
PAGINe 22-25
LA CLASSIFICA DEI BRAND DI CALZATURE
AI PIEDI DEI PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE
PIU’ IMPORTANTI COMPETIZIONI ITALIANE.
ECCO I DATI DELLA MEZZA MARATONA DI ROMA.
TRANSVULCANIA, “QUASI” UN MONDIALE
ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. IMPRESSIONI,
REPORT E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA DEI
TOP RUNNERS MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA
L’EVENTO - DEFINITO DA ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” - HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE.
il nuovo TRAIL RUNNING TEAM per il 2012
PAGINA 10
Run the world
PAGINA 13
verso Un’altra
Extraordinary
Story Con Vibram
SARDEGNA: TERRA
DI SUGGESTIONI,
mare E… TRAIL
PAGINA 18
focus on
To “Be” or
not to “Be”?
PARTENDO DALLA TRADIZIONE del paese del sol levante, MIZUNO PRESENTA
UN’INNOVATIVA CALZAtURA. DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING
SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE.
Vibram FiveFingers a Londra 2012
tra atleti e limited edition
PAGINA 8
la scarpa del mese
ASICS // GEL DS TRAINER 17
alle pagine centrale
[email protected] / www.runningmag.it
PAGINA 20
focus shop: OUTDOOR - CUNEO
PASSIONE, RINNOVAMENTO, MODERNITÀ
PAGINA 16
RUNNING MAGAZINE
editoriale
di BENEDETTO SIRONI
[email protected]
MAGGIO 2012
Indoor Trail: contraddizione
in termini o sfida da cogliere?
Alcuni pochi ben informati già lo sapevano da qualche tempo, ma almeno fino alla fine di maggio tutto è andato avanti
quasi in gran segreto. Infatti, con questo editoriale siamo tra i
primi a parlarvene. Si tratta di due semplici parole inglesi, ormai pienamente “adottate” nel vocabolario italiano. Le quali
– una volta accostate – sembrerebbero in contraddizione tra
loro. Indoor Trail. Ecco l’accattivante espressione coniata per
indicare questa “nuova” disciplina. Nuova perché nulla di
simile si è mai visto prima. Perlomeno in Italia, ma anche a
livello internazionale, se si esclude un piccolo tentativo, per
altro riuscito, in Germania. Un progetto che intende portare
una delle discipline “regine” del mondo outdoor come il trail –
che fa del contatto con la natura incontaminata uno dei suoi
valori più importanti – all’interno di un palazzetto. Da qui
l’apparente contraddizione e l’inevitabile schiera di persone
che storceranno il naso, di puristi del trail che comprensibilmente grideranno allo “scandalo”.
Che siate comunque favorevoli o contrari, dubbiosi o entusiasti, segnatevi questa data in agenda: 24 novembre 2012,
palazzetto dello sport di Genova. Quel giorno l’Indoor Trail
farà il suo esordio ufficiale (sopra il logo dell’evento). Una
location che ben si presta a raccogliere questa sfida e che si
presenterà già “allestita” di tutto punto. Montagne di terra,
sassi e tronchi, conditi da qualche guado, infatti, sono la pista ormai collaudata del Superenduro indoor di moto, che
entusiasma da anni 6/8 mila persone assiepate sugli spalti.
Proprio il 24 novembre, per quell’occasione, si aprirà, prima
con le qualifiche e dopo con le finali, la finestra di tempo di
tre ore che ospiterà la gara di trail.
Questa la formula della competizione: i runners, una sessantina in totale per questa prima edizione, saranno pre-selezionati in una dozzina di gare qualificative ben distribuite
sull’intero territorio nazionale e partiranno tutti insieme, uomini e donne, per una quindicina di giri in un anello di 650
metri circa per un totale di 10 km. Un anello molto duro, da
correre subito molto forte perché l’unica regola in aggiunta
alle classiche del trail è quella che se si viene doppiati dal
primo del proprio sesso, si è eliminati, eccezione fatta per gli
ultimi dieci uomini e dieci donne rimaste in gara. Una gara
ad eliminazione quindi, con velocità, destrezza e ovviamente
resistenza a farla da padrone.
Dietro le quinte del progetto c’è anche un personaggio molto
noto a vari runners, grande sportivo, fotografo, instancabile
viaggiatore nonché collaboratore di importanti riviste sportive
tra le quali anche Runner’s World e – a partire dallo scorso
numero – anche di Running Magazine: stiamo parlando di
Dino Bonelli, che cura per noi la rubrica “Run The World”
(vedi a pagina 18 la seconda puntata). “Prima che sfida sportiva, l’Indoor Trail è sicuramente una sfida organizzativa,
una sfida nei confronti del nuovo che come si sa è sempre
ricco di incognite e si porta dietro un sacco di paure”, afferma
Dino. “Ma le sfide arricchiscono le menti e gli ambienti, e
per fortuna, agli audaci piacciono ancora. Circa le inevitabili
polemiche, non è mai successo che si possano accontentare
tutti i gusti. L’importante è che si dia spazio a nuove idee e in questo caso - visibilità ad uno sport a volte inaccessibile al
grande pubblico e ai grandi sponsor”, continua Dino. “Chissà
che proprio grazie ad un evento del genere qualche trail di
montagna non venga a beneficiare di uno sponsor avvicinatosi a questo mondo grazie a questa prima prova al coperto”.
Per quel che ci riguarda, sospendiamo il giudizio in attesa
dell’evento che seguiremo di persona con curiosità e interesse.
Ma già la presenza di Dino – e non lo diciamo certo perché è
anche un nostro collaboratore – è una garanzia di competenza e buona riuscita dell’evento. Inoltre è bene considerare che
anche altri sport nella loro versione indoor hanno suscitato
all’inizio diffidenza e polemiche, per poi essere invece apprezzati dal pubblico, sempre più seguiti dagli atleti, contesi dagli
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sponsor e magari adottati dagli enti locali che hanno dato
disponibilità e congrui contributi alla realizzazione di eventi
o alla costruzione di strutture per la pratica indoor. L’arrampicata è forse l’esempio più eclatante e diffuso, ma non dimentichiamoci di sci, motocross o addirittura surf e windsurf
rinchiusi, questi ultimi, in mega piscine. “È ovvio che tra lo
sport praticato in natura e quello volutamente rinchiuso tra
quattro mura, per grandi che esse siano, la differenza sarà
sempre notevole, specie nel contorno coreografico”, conclude
Dino. “Ma è proprio in un contorno diverso, meno paesaggistico, ma con un folto pubblico altrimenti assente, che va
cercata la bellezza di un evento indoor. Il gareggiare in un
arena con migliaia di occhi puntati addosso può e sarà sempre
un valore aggiunto. Un valore che ben conoscono gli sponsor e
i media, tutti molto interessati e partecipi”.
Editore
Sport Press Srl
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Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23
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Anno 1 - N.5 - 2012
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Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 maggio 2012
NEWS
Anche una 10K per i 100 anni
dI Milano Marittima
// Un appuntamento per radunare una grande
affluenza di pubblico in occasione del centenario
di Milano Marittima: questa è la Running In (10
giugno). Tutti possono partecipare. La manifestazione podistica romagnola è nata per coinvolgere
gli appassionati di ogni genere, dagli amatori agli
esperti, ma è prima di tutto un evento rivolto al
grande pubblico. Proprio per consentire un’ampia affluenza, il regolamento prevede due differenti livelli di partecipazione: una gara “competitiva”, con tempo registrato e classifica finale, e
una “non competitiva”. Il percorso cittadino si
articola per 10,7 Km attraverso i luoghi simbolo
del posto. I runner potranno così affrontare
un percorso esclusivo
e affascinante, tra siti
celebri e suggestivi:
dalle spiagge e gli stabilimenti
balneari,
alla rigogliosa pineta,
fino alle eleganti strade del centro. Il tracciato regolare e senza
dislivelli problematici
vedrà sfilare tutte le classi di amanti della corsa,
dal cittadino comune, alle famiglie, agli atleti
professionisti. Non da ultimo, l’occasione sarà
un momento di aggregazione rivolto anche ai
disabili, grazie al patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e della Fispes (Federazione
Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). Nei
pressi della location adibita a partenza e traguardo, verrà allestito il village, con aree di gestione
accoglienza, ristoro e ospitalità dei partner, oltre
al baby-parking con attrezzatura personale qualificato. Main sponsor: Volvo Lineablù. Sponsor
tecnici: Technogym, Happiness, Coca Cola HBC
Italia, Italiana Assicurazioni Guardigli Assicura.
Alla Centrale di Milano il più grande Nike Store d’Italia, CON UNA SUPERFICIE DI 615 METRI QUADRATI
// Sarà il più grande in Italia. Il nuovo store aperto da Nike all’interno della Stazione
Centrale di Milano si avvia a diventare un
punto di riferimento per tutti gli sportivi. In
un’area che si estende su 615 metri quadrati
di superficie, si potranno acquistare i pro-
dotti del brand americano, suddivisi per disciplina. Fra gli scompartimenti del negozio,
sarà disponibile un’ampia scelta di articoli
di abbigliamento, calzature e accessori per
running, training, football, basket, tennis e
linee sportswear. Un elemento di richiamo
VISTO DA
esclusivo del punto vendita sarà inoltre costituito dalla possibilità di personalizzare
i propri capi facendovi ricamare il proprio
nome, un simbolo o un iD. Per finire, in una
sezione dedicata, i clienti potranno accedere
una postazione Nike +.
Newton Running riceve il
premio umanitario da Trickle Up
Cardio o non cardio, questo è il dilemma...
// Nei mesi scorsi, alcune delle domande più ricorrenti sul nostro sito recitavano:
“Quale cardiofrequenzimetro mi consigliate? Quali funzioni deve avere? Di che marca lo
compro?” Qui si aprono orizzonti sconfinati.
Se infatti qualcuno dice che il cardiofrequenzimetro è essenziale per una corretta
gestione dello sforzo e dell’allenamento, è altrettanto vero che per fare semplicemente
del sano movimento con poco sforzo, magari per godersi una piacevole giornata di sole,
l’utilizzo di questo strumento è superfluo e anzi rischia di diventare un assillo inutile
durante la corsa.
Pertanto, il nostro consiglio principale è sempre stato di decidere quale tipo di attività si
andrà a fare, oltre che valutare la frequenza e l’impegno che verranno profusi... Altrimenti
si “corre” seriamente il rischio di spendere cifre comunque importanti senza una ragione
logica. In ogni caso, la scelta del computer da polso deve essere basata sulle funzioni
che esso svolge e che andremo in effetti a usare. È inutile (e sconveniente) acquistare
l’ultimo e più potente, spendendo anche 300/400 euro, se lo usiamo per correre attorno
a casa. Se poi vogliamo fare i fighi, allora è un altro discorso... Non siamo più runlovers,
ma fashion lovers...
Damiano Menegon / www.runlovers.it
// Trickle Up è un’organizzazione che si impegna a sostenere le piccole attività nelle zone più
indigenti del mondo. Nel 2012 ha riconosciuto
un importante premio all’impresa Newton Running, in virtù dell’importante contributo che
ormai da diversi anni la vede protagonista in
iniziative per migliorare le condizioni dei paesi
poveri. È dal 2008 infatti che profonde significative risorse a favore del progetto di Trickle Up.
Alla serata di Gala tenutasi a New York lo scorso
aprile, è stato il ceo dell’azienda Jerry Lee a ricevere il Glen and Mildred Robbins Leet Humanitarian Award. Newton Running è nata nel 2007,
grazie una collaborazione tra Danny Abshire e,
appunto, Lee. Nel 2009, sua moglie Donna e
la figlia Wendy, ora Director of Social Responsibility dell’attività, hanno attraversato i territori
guatemaltesi devastati dalla guerra, per essere testimoni dell’impegno di Trickle Up.
Elisabetta Canalis
testimonial del CrossFit
// Il CrossFit è ormai un fenomeno di diffusione planetaria. Ed è proprio il caso di dirlo:
è un’attività che accontenta tutti. Ideato per
appassionati di ogni età a tutti i livelli di preparazione, sempre più spesso si sente parlare della
nuova disciplina sponsorizzata soprattutto da
Reebok. Proprio quando si chiude a Milano il
Seven Park Tour, che ha portato in giro per l’Italia il box per training specifico, dall’altra parte
del mondo, in California, incomincia il viaggio
di una nota showgirl nostrana, alla prova con gli
esperti. È Elisabetta
Canalis, seguace affezionata di CrossFit,
che può sperimentare
a pochi passi dalla sua
abitazione a Los Angeles, nella palestra
Dog Town. Ai piedi,
immancabilmente,
un paio di RealFlex,
diventate ormai le
scarpe ufficiali per
questo tipo di allenamenti. Approdata
nuovamente in Italia, in occasione della fiera
Rimini Wellness, è stata la special guest allo
stand di 550 metri quadrati, interamente dedicato ai CrossFitter e a tutti i curiosi. All’interno
dell’esposizione, è stata allestita la palestra in
cui, grazie ai migliori trainer internazionali certificati, è stato possibile praticare gli allenamenti
specifici, Workout of the Day (Wod) a tutti i livelli (intro, entusiasta e audace).
www.runningin.info
Asics Europe cresce ed espande
la sua catena monomarca
// Nell’arco dell’ultimo anno fiscale chiusosi
il 31 marzo scorso, Asics Europe ha annunciato
un aumento del 15,3%, se si esclude l’acquisizione di Haglöfs. In particolare, se si considerano i segmenti calzature e abbigliamento per il
running, la crescita ha raggiunto rispettivamente il 22 e il 26%. Fra i risultati fatti segnare dal
brand, si segnala anche l’aumento del 50% per
le entrate provenienti dai suoi negozi monomarca, di cui circa il 40% di vendite appartiene
al settore apparel. Dato significativo questo, avvalorato dall’imminente inaugurazione di due
innovativi punti vendita in Spagna. Madrid e
Barcellona sono infatti le location prescelte per
proseguire il progetto (avviato ad Amsterdam
lo scorso anno) di aprire una moderna catena di flagship store, specializzata in ricerche e
servizi high tech relativi al mondo della corsa.
All’interno, è installato il Running Lab, struttura che vanta il più alto livello di analisi nel
settore della bio-meccanica nuovi punti vendita
monomarca. Un ulteriore elemento degno di
nota è costituito dall’Asics Foot ID, sviluppato
dall’Istituto di Sport Science del brand a Kobe:
una concezione innovativa che consente di eseguire uno studio specifico sulle caratteristiche
del piede dell’atleta e sul suo stile di corsa.
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RUNNING MAGAZINE
EDITORIA //
MAGGIO 2012
“Anche gli atleti meditano…
seppur di corsa”
//Presso la Sala Avorio del Salone del Libro di Torino, lo scorso 13 maggio è stato presentato il saggio dal titolo ”Anche
gli atleti meditano… seppur di corsa”. Il
testo, pubblicato da Edizioni Mediterranee – Gianni Canonico, è frutto di un
lavoro a più voci coordinato da Cristina
Savoldi. Si tratta di un’opera centrata
sul senso della corsa, sul rapporto tra
corpo e mente, sul superamento del limite,
nello sport come nella
vita. Con la prefazione
di Giacomo Leone, il
libro è caratterizzato
da una narrazione per
aneddoti, distaccata e
riflessiva. Autori delle
storie sono Cristina
Savoldi Bellavitis, Selene Calloni Williams,
Andrea Re e Maurizio Dallocchio. Il
Comitato Italiano Paraolimpico della
Lombardia è partner del progetto per la
solidarietà: l’intera somma dei proventi
verrà distribuita alle Federazioni Paralimpiche. Prezzo al pubblico: 15 euro.
Pagine: 140.
Il Tor des Géants
ora è anche un libro
// Edito da Sime Books, esce ad aprile
il libro Tor des Géants. Più che un resoconto sulla competizione valdostana, è
un vero e proprio racconto di quella che
è da considerarsi un’impresa per pochi.
O, per citare le parole dell’autrice Paola Pignatelli, un percorso “per” giganti,
“fra” giganti. La giornalista e scrittrice di
origini genovesi è grande appassionata e
praticante di sport. Tra le sue esperienze
più memorabili, ha corso la 100 Km nel
Sahara. Il testo di Sime Books è arricchito dal racconto fotografico di Stefano
Torrione, vincitore
del premio Panorama European Kodak
Award nel 1994, e
dalle illustrazioni di
Monica Parussolo,
disegnatrice specializzata in Pedagogia
dell’Arte. La competizione di endurance
trail è in attesa di
aprire i battenti della sua terza edizione,
che si terrà fra il 9 e il 16 settembre prossimi. Nonostante la sua “giovane età”
per gli appassionati si tratta di una sfida da considerare alla stregua di una
vera e propria leggenda. Il circuito è
tracciato su un percorso che abbraccia
tutta la Valle d’Aosta e si snoda sui crinali dei monti più impervi della regione, dal Monte Bianco al Monte Rosa,
dal Gran Paradiso al Cervino. Chi si
cimenta in tale impresa dovrà dimostrare di avere una forza interiore fuori
dal comune e grandi capacità di sopportazione. Tor des Géants: espressione in dialetto patois che ben presenta
l’unicità di questa prova.
Pagine: 240. Prezzo al pubblico: 38 euro.
Corsa e scatti (fotografici) a Sirmione per il Garmin TriO
// Sport e tecnologia: sempre più spesso vengono promossi progetti e iniziative, che si propongono di trovare nuovi modi per coniugare al meglio
queste due anime in una singola espressione. Per
questo la locandina del Sirmione Award 2012
recita il claim “Nuota pedala, corri e… scatta”. Il
concorso, giunto alla terza edizione, vedrà impegnati gli amanti della fotografia e di audiovisivi
all’opera durante la celebrazione del Garmin TriO
(30 giugno). Gli obiettivi saranno puntati sui circa
500 atleti che competeranno alla gara di triathlon
sulla distanza olimpica: 1.500 m di nuoto, 40 Km
di ciclismo e 10.000 m di corsa a piedi. L’occasione darà grande risalto ai numerosi spunti che può
offrire una cornice come la località gardesana.
Il termine ultimo per partecipare è fissato per il
31 luglio. L’iscrizione è gratuita e aperta a tutti. I
vincitori verranno premiati in concomitanza con
la manifestazione “Una notte per Sirmione”, che
si terrà alla fine di agosto: in palio, un week end
per due persone nella cittadina sul Lago di Garda.
A seguire, anche sui social network verrà offerta
una nuova opportunità per un soggiorno in un
hotel locale. Le migliori presentazioni saranno selezionate da una giuria e pubblicate sulla pagina
ufficiale di Facebook del Comune, dove entro il
30 ottobre i naviganti della rete potranno scegliere
la loro fotografia preferita.
www.sirmionebs.it
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Una multa da 45
milioni per Skechers
// Skechers ha accettato la proposta di versamento di 45 milioni di dollari, per porre fine
ai continui reclami da parte di consumatori
statunitensi che reputano ingannevole la pubblicità relativa alle calzature tonificanti ShapeUp. L’azienda si dice comunque in disaccordo
con le accuse di cattiva condotta e afferma di
essersi accordata per questo pagamento per
evitare dilungazioni legali. Skechers potrà così
continuare a pubblicizzare il fatto che, indossando calzature come le sue Shape-Up si può
aumentare l’attivazione muscolare e il consumo
di calorie, oltre a migliorare la postura e a ridurre il carico sulla schiena. In ogni caso l’azienda
non potrà modificare il risultato di test, studi o
ricerche riferiti a scarpe tonificanti. L’accordo è
stato firmato circa 8 mesi dopo che Reebok ha
accettato di pagare una multa di 25 milioni per
i reclami riferiti alle sue scarpe EasyTone.
NEWS
AGF Enterprises lancia i primi
aminoacidi orosolubili
// Grande novità firmata AGF Enterprises,
azienda nota per il brand di integratori Fast &
Up. “Mentre i gel prevengono solo il calo glicemico” afferma Giandomenico Foletto, “da
anni abbiamo appurato i benefici degli aminoacidi durante le performance sportive (ove
possibile) per sostenere la struttura muscoloscheletrica e prevenire i crampi. Oggi presentiamo Shot Detox, la prima formulazione aminoacidica orosolubile da assumere senz’acqua,
ideale per i podisti che non impiegano borracce per correre più leggeri”. Il prodotto è già utilizzato da noti atleti, come il runner Antonio
Armuzzi (nella foto sopra)
o i triatleti Massimo e Andrea De Ponti.
INFO: AGF Enterprises
335 6694093
[email protected]
Basilicata Coast to Coast,
l’impresa del team Soul Running
// Dal Tirreno allo Ionio, da percorrere di
corsa 220 km, attraverso una regione poco conosciuta ma per certi versi sorprendente come
la Basilicata. Questo il progetto “Basilicata Coast
to Coast by run” concluso dal team di Soul Running (magazine dedicato alla corsa off-road). A
metterla a segno è stato Davide Orlandi, partito
dalla spiaggia tirrenica di Maratea e giunto dopo
4 giorni su quella Jonica di Policoro. Rammarico per Andrea Pizzi, che a causa di problemi a
un ginocchio ha accompagnato Davide per un
centinaio di chilometri. Il percorso ha attraversato alcuni territori bellissimi ma anche impervi,
con picchi sopra i 1.200 metri di altitudine. Ma
l’ostacolo più duro sono state le basse temperature e i rovesciamenti temporali: spesso si è scesi
sotto gli 8° e le raffiche di maestrale hanno raggiunto gli 80 Km/h. I testimoni di questo viaggio
sono stati un filmer, un fotografo, un driver e
una giornalista. Molti sono stati i follower che
hanno seguito in diretta la corsa alla pagina Facebook di Soul Running, mentre sabato 2 giugno
verrà presentato un cortometraggio sull’evento,
in occasione dell’Orobie Vertical 2012. Grande
partecipazione anche da parte dei servizi locali,
tra cui l’APTe le pro loco seguite dai tanti giovani entusiasti. Un’iniziativa resa possibile grazie
al supporto di Andrea Festa dell’Atp Basilicata e
dagli sponsor tecnici: Mitsubishi, Garmin, Scott,
Agisko, Adidas, Buff, Raidlight, Compex.
Eso Sport Insieme ad Avon Running:
a Milano con un team di 100 donne
// Ancora una volta Eso Sport ha dimostrato di essere un marchio
costantemente impegnato in iniziative benefiche. Il servizio che si
occupa del riciclo ecologico di scarpe da corsa e da ginnastica usate, promosso dall’azienda Eso Srl (sede a Opera, MI), era presente
all’ultima tappa dell’Avon Running 2012. L’appuntamento per tutti è stato dato a Milano il 20 maggio scorso, dove ha presenziato
in qualità di sponsor principale e ha fatto partecipare alla corsa un
proprio team “a quote rosa” che ha coinvolto 100 donne. Al via
erano presenti in totale quasi 10.000 iscritte (fra cui due nostre
inviate): grandi numeri delle adesioni che fanno il paio con quelli
degli incassi, interamente devoluti alla Fondazione Istituto Europeo di Oncologia. Questo grande successo dell’epilogo meneghino
ha decretato un risultato da record per l’intera rassegna 2012, che
ha visto un totale di quasi 16.000 partecipazioni se si sommano
tutti e quattro gli appuntamenti. Nelle giornate di sabato e domenica, a margine della competizione benefica, è stato inoltre possibile
presentarsi allo stand dell’azienda all’interno del village, allestito
in Piazza del Cannone. Qui si è reso disponibile il personale addetto per ricevere chi avesse voluto consegnare le proprie scarpe
dismesse. Eso Sport ha approfittato dell’occasione per concludere
con GoGreen Onlus (di cui Eso è partner ufficiale) una raccolta
fondi per donare una Casa agli orfani cambogiani. Recentemente
nominato presidente di GoGreen Onlus, Nicolas Meletiou, già managing director di Eso Srl, si impegnerà in prima persona a fornire
aiuti sul territorio nei contesti di maggior necessità.
www.esosport.it
Vibram FiveFingers a Londra 2012 tra atleti e limited edition
// Vibram FiveFingers è attivamente coinvolta
per supportare alcuni atleti italiani nelle loro quotidiane attività di allenamento in vista delle Olimpiadi di Londra. Tra gli sportivi
che usano le FiveFingers anche
la velocista e ostacolista Marzia
Caravelli (in foto). Nel 2010 è
stata campionessa italiana nei
60 e 100 metri ostacoli e nel
2011 ha confermato il suo titolo nei 100 metri ostacoli e nei
200 metri. Nel 2011 si è piazzata terza ai Campionati Europei
di atletica a squadre svoltisi a Stoccolma. Il suo
miglior tempo sui 100 metri ostacoli, stabilito
nel luglio 2011, è di 13” 01. Marzia si è inoltre
qualificata per i prossimi Campionati Europei di
atletica che si terranno ad Helsinki (Finlandia)
dal 27 giugno al 1° luglio 2012. Marzia ha così
commentato questo momento preolimpico: “Ri-
pongo totale fiducia nel mio allenatore Marcello
Ambrogi e ringrazio in particolar modo Vibram,
mio sponsor ufficiale, che ha fortemente creduto
in me e nel mio sogno olimpico. Grazie a questa azienda
ho potuto ridurre una parte
dei miei impegni lavorativi in
favore di quelli sportivi, che
culmineranno con la convocazione per Londra 2012. La
fiducia e la vicinanza offerta
da Vibram è fonte di serenità
e di stimoli, così come lo sono
stati l’idea e la possibilità di far parte del progetto
Vibram FiveFingers legato all’allenamento multisport, alla corsa e all’atletica leggera”. Sempre in
previsione delle Olimpiadi il brand lancia anche
una limited edition internazionale: 4 FiveFingers
“vestite” con la bandiera di Italia, Gran Bretagna,
Australia e Danimarca.
X Bionic riceve il Plus
X Award a Colonia
// X-Bionic si conferma uno dei marchi più innovativi e ancora una volta la qualità dei suoi prodotti viene celebrata e riconosciuta in occasione di
importanti premi internazionali. Il Plus X Award
è un riconoscimento assegnato alle migliori tecnologie innovative, prodotti per sport e lifestyle e manufatti di prestigio. È la
quarta volta consecutiva,
in particolare, che il marchio, specializzato in abbigliamento compressivo
ad alto tasso tecnologico
di varie discipline sportive (tra le quali outdoor, running, sci e bike), si
aggiudica una menzione d’onore nel settore apparel. Fra gli altri 25 brand premiati alla cerimonia
di Colonia dello scorso 10 maggio, si segnalano
Elan per la categoria attrezzatura sportiva e Adidas
Porsche Design per le calzature.
Akkua sceglie Noene per la sua
linea barefoot R’Evolution
Sixs sceglie Dryarn per Original Carbon Wear
// Il capo intimo è la seconda pelle
dell’atleta. Chi pratica sport sa quanto sia
importante indossare un abbigliamento
tecnico adeguato, che
accompagni i suoi movimenti senza costringere il corpo. Per ottimizzare le performance
dei propri prodotti, Sixs
realizza le sue collezioni utilizzando Dryarn
all’interno del suo punto tessile brevettato,
esaltandone le caratteristiche e unendo alla
tecnologia del materiale quella della particolare tessitura. Il risultato è un capo tecnico
altamente performante,
adatto a mantenere alte prestazioni anche
a fronte delle frequenti variazioni di temperatura e di un’abbondante sudorazione
da parte dell’atleta. Vestibilità controllata e
idrorepellenza sono garantite dalla micro-
fibra, efficace nell’espellere l’umidità e garantire comfort assoluto, mentre grazie alla
elevata capacità d’isolamento termico del
tessuto, il fisico viene protetto dal freddo e dal caldo.
L’abbigliamento Sixs Original Carbon Wear è al 100%
Made in Italy. È inoltre realizzato con una particolare tecnica produttiva brevettata dall’azienda, che
permette di realizzare un
punto in macchina unendo
carbonio e Dryarn con elastomero, per un’aderenza
alla pelle senza precedenti.
Tra gli atleti che impiegano i capi Sixs durante la
loro attività figurano i ciclisti Stefano Garzelli con
l’Acqua&Sapone Team, Dorina Vaccaroni,
Alexis Vuillermoz e i motociclisti Marco
Melandri, Alex De Angelis e Alex Salvini.
www.sixs.biz
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// Akkua, azienda bresciana specializzata
nella creazione di calze tecniche sportive rivoluzionarie, si avvicina al mondo barefoot con
le calzature R’Evolution. Per questa nuova
linea e per garantire
le migliori performance, Akkua ha
scelto come partner
l’elastomero Noene
che già a 1 mm è sufficientemente spesso
per neutralizzare il
ritorno delle onde
shock occasionali dovute all’interazione
piedi scarpe/suolo.
Offre infatti una protezione tra il 94% e il 99% contro tali onde.
Poiché è sottile e fermo, può essere usato con
qualunque tipo di scarpa senza cambiare la
misura e senza portare instabilità biomeccanica indesiderata. Con le calzature R’Evolution
la pianta del piede si libera della suola tradizionale rispettando perfettamente la fisiologia
dell’uomo e del suo modo di camminare. I
nuovi modelli R’Evolution sono stati esposti
a Rimini Wellness dal 10 al 13 maggio.
www.akkuaworld.com
RUNNING MAGAZINE
MAGGIO 2012
Wahoo Fitness premiata come miglior tecnologia in Germania
// Sono più di nove anni che
Initiative Mittelstand premia le
migliori innovazioni tecnologiche, create da compagnie e piccole e medie imprese su suolo
tedesco. Anche per questa edizione, la commissione, composta da
più di 100 esperti, ha effettuato
un’indagine approfondita su una
selezione di circa 2.500 candidati.
Il riconoscimento “Best of 2012
– Innovationspreis IT” è stato attribuito alla fascia per misurare la
frequenza cardiaca Wahoo Fitness
BlueHR. La novità distribuita da
NC-17 ha suscitato l’approvazione della giuria per la caratteristica
idea che consente di convertire un semplice apparecchio iPhone in un
vero e proprio computer
di allenamento: per mezzo di alcune applicazioni
specifiche, è possibile trasferire i
dati rilevati dalla cintura Wahoo
Fitness e monitorare i riscontri
del proprio battito durante l’attività fisica, senza l’aggiunta di
un adattatore. Da due anni il
prodotto è in commercio in
Germania e tutta Europa.
Distribuito da:
Soft Team Srl
039-207891
[email protected]
Anche il running protagonista suL SITO DI E-COMMERCE Zalando
// Il sito di online shopping Zalando offre una scelta
di prodotti dedicati al running in una sezione speciale nella categoria dedicata allo sport. Gli articoli
di abbigliamento qui proposti sono stati catalogati
con l’ottica di poter suggerire ogni tipo di acquisto,
dedicato a tutti i periodi dell’anno. Ne è un esempio
la selezione di giacche per l’inverno costruite con la
tecnologia Softshell, che garantisce indumenti tra-
spiranti ma al tempo stesso caldi e impermeabili.
Oltre ai capi d’abbigliamento sportivi, sul portale si
possono trovare tanti modelli di scarpe per la corsa
realizzati da alcuni dei brand leader nel settore (fra
cui Nike, Adidas, Asics e Reebok). Acquistare su
Zalando è semplice e la spedizione e il reso sono completamente gratuiti.
www.zalando.it
Tris di tappe per il The North Face Footwear Tour 2012
// The North Face invita tutti gli
appassionati del trekking e del
trail running a scoprire la nuova
collezione di calzature PE 2012 in
occasione del Footwear Tour 2012.
La rassegna, partita il 18 maggio
nel punto vendita Campione di
Prato, offre la possibilità di testare
i migliori modelli di calzature The
North Face, progettate e create con
il contributo di atleti professionisti. Tre in particolare i modelli protagonisti: Single-Track II, ottima
per il running, offre estrema versatilità per una perfetta aderenza su
terreni asciutti e bagnati; SingleTrack Hayasa, la scarpa da running
più veloce e leggera mai creata da
The North Face, garantisce stabilità e sensibilità senza dimenticare
il comfort del piede; Havoc Mid
GTX XCR, calzatura impermeabile
e traspirante ideale per il trekking,
vanta l’innovativa tecnologia CradleTM e una resistente suola in Vibram. Dopo l’esordio al Campione
di Prato, con la presentazione dei
modelli Single-Track II e le SingleTrack Hayasa, il Footwear Tour
prevede altri due appuntamenti:
sabato 26 maggio a Longoni Sport
di Trento, con la possibilità di testare le Havoc Mid GTX XCR sul
percorso sterrato di mini trekking
alle vecchie cave di Trento, dietro il
Castello del Buonconsiglio, e giovedì 28 giugno presso il The North
Face Store di Cortina d’Ampezzo,
dove verranno presentate le SingleTrack II e le Single-Track Hayasa.
Quest’ultima tappa sarà anche
un’occasione per introdurre l’edizione 2012 della The North Face
Lavaredo Ultra Trail, che partirà il
29 giugno e che vedrà al via anche
gli atleti del team Sebastien Chaigneau, Fernanda Maciel e Zigor
Iturrieta.
Wolverine acquisisce il gruppo PLG, Saucony compresa
// Il gruppo internazionale Wolverine World Wide ha acquisito
la licenza di Collective Brands’
Performance + Lifestyle Group
(PLG), per 1,23 miliardi di dollari. Questa manovra consentirà
in definitiva di assumere il controllo delle vendite e delle
operazioni di mercato di
Sperry Top-Sider, Saucony, Stride Rite e Keds, brand
affiliati al gruppo in oggetto.
L’azione assume un rilievo ancor pià significativo all’interno
di Wolverine, se si considera che
fanno già parte del suo portafoglio brand come Merrell, Hush
Puppies, Wolverine, Sebago e
Caterpillar Footwear. L’acquisizione di Saucony, in particolare,
grazie alla leadership consolidata nel segmento delle calzature
sportive, contribuisce ad ampliare anche le possibilità di mercato
di Merrell nei settori running,
training, trail,
minimalistic e barefoot. Ad accomunare i brand del
gruppo PLG è il dna autentico
dei propri prodotti, un importante seguito presso il pubblico
all’interno di una rete di mercato
eterogenea, oltre a ottime oppor-
tunità di espandere la propria
attività. Sono questi attributi, in
linea con la strategia della società
Wolverine, ad aver condotto verso il buon esito dell’importante
operazione. Blake W. Krueger,
presidente e ceo dell’azienda, ha
commentato compiaciuto l’acquisizione dei marchi:
“Negli ultimi anni
hanno tutti conseguito una crescita considerevole
delle vendite. Siamo soddisfatti di accogliere l’intera squadra
PLG nella famiglia di Wolverine
e siamo ansiosi di unire le forze
per continuare a svilupparne caratteri e punti di forza”.
9
I NUMERI
shoe
count
RUNNING MAGAZINE
DATI & STATISTICHE SUI BRAND AI PIEDI DEI
PARTECIPANTI DI ALCUNE DELLE PIù IMPORTANTI
COMPETIZIONI ITALIANE. IL SECONDO
APPUNTAMENTO CON LA NUOVA, ESCLUSIVA
RUBRICA DI RUNNING MAGAZINE
Le ottime condizioni meteo dell’edizione 2012 di Roma-Ostia hanno favorito
una gara all’insegna di tempi da record. A tagliare il traguardo per primo è stato
Philemon Kimeli Limo, con il crono di 59’32’’, mentre fra le donne la vincitrice
è stata Florence Kiplagat, già trionfatrice della maratona di Berlino 2011, con
1h06’38’’. La gara ha assegnato anche il titolo valido per il Campionato Italiano di categoria: Stefano La Rosa è il nuovo Campione d’Italia grazie al tempo
ottenuto di 1h02’15’’; Valeria Straneo ha vinto in campo femminile, con il record
nazionale di 1h07’46’’ (che però non è stato omologato).
12.850: iscritti
11.006: arrivati
9.369: uomini arrivati
1.637: donne arrivate
120: runners di elite uomini
40: runners di elite donne
1.053: società concorrenti
maggio 2012
6: griglie di partenza
3: rifornimenti lungo il percorso
3: ore di limite gara (2: cancelli intermedi)
12: ambulanze Croce Rossa
4: Associazioni Benefiche sostenibili
1: gara collaterale non competitiva
313: classificati alla prima edizione del 1974
I GRANDI NUMERI
DELLA ROMA-OSTIA
RIFLETTORI SULLE CLASSIFICA
DEI MARCHI DI CALZATURE,
CON TANTO DI SUDDIVISIONE
SECONDo I TEMPI, RELATIVA ALLA
PIù IMPORTANTE MEZZA MARATONA
D’ITALIA. CHE QUEST’ANNO
HA BATTUTO OGNI RECORD.
// Il numero di partecipanti all’edizione della
Roma-Ostia di quest’anno ha battuto ogni record: interessante notare l’impennata dei runners iscritti e di quelli arrivati entro le 3 ore (ben
10.808 rispetto ai 7.785 del 2011). Una base statistica di assoluto rilievo quindi, per uno shoe
count. Soprattutto considerando che vi presentiamo in questa pagina i dati relativi non solo al
2012, ma anche ai due anni precedenti. Interessante notare come, rispetto ai dati presentati sullo
scorso numero (maratone di Venezia e Firenze),
le percentuali siano leggermente più equilibrate.
Se in entrambe le due maratone citate Asics superava abbondantemente il 32% in questo caso
si attesta al 28,7%, comunque in crescita anno
dopo anno (vedi tabella riassuntiva in basso a
destra). Mizuno perde qualcosa ma si conferma
nettamente al secondo posto con il 20,3%, seguita a distanza da un terzetto composto da Nike,
Brooks e Saucony, con una percentuale molto
simile: dal 12,5 al 13,5%. Adidas consolida la
sesta posizione e anche in questo caso è la più
utilizzata dai top runners sotto 1h 10’ (27,2%).
Colpisce il calo di Nike, sostanzialmente stabile
tra 2010 e 2011 con il 18% ma scesa quest’anno
al 13,5% delle preferenze.
mezza MARATONA roma-ostia (38a edizione - 26 febbraio 2012)
FINO
A 1h 10’ %
1. ASICS
2. MIZUNO
3. NIKE
4. BROOKS
5. SAUCONY
6. ADIDAS
7. new b.
8. REEBOK
9. PUMA
10. DIADORA
ALTRO
TOTALE
13
16
5
6,40
15
19,20
8
9,60
8
9.6
21
27,20
5
6,40
0
0
0
0
1
1,60
3
3,20
79
da 1h 10’ a 1h 20’
%
da 1h 20’ a 1h 30’
%
77
24,60
55
17,60
46
14,70
45
14,40
30
9,60
37
11,80
8
2,60
1
0,30
1
0,30
1
0,30
7
2,20
308
330
25,50
311
24
150
11,60
181
14
146
11,30
88
6,80
33
2,60
0
0
3
0,20
6
0,40
29
2,30
1277
mezza MARATONA roma-ostia (27 febbraio 2011)
da 1h a 1h24’
1. ASICS
65
2. MIZUNO 116
3. NIKE
100
4. SAUCONY 51
5. BROOKS 39
6. ADIDAS
34
7. NEW B.
13
8. REEBOK 2
9. DIADORA
10. PUMA
ALTRO
TOTALE
1
1
8
430
da 1h 25’ da 1h 30’ da 1h 35 a 1h29’ a1h34’ a 1h39’
127
190
172
149
170
131
121
118
141
71
77
82
61
76
66
29
17
20
13
15
11
2
3
4
4
0
10
587
2
2
7
677
5
2
8
642
da 1h 40’ a 1h44’
165
134
107
79
78
22
11
2
da 1h 45’
a 1h49’
208
154
105
113
68
22
27
8
3
5
3
609
4
2
5
716
da 21h 50’ da 1h 55’
a 1h54’
a 2h
184
202
154
125
103
110
90
100
62
67
27
36
27
23
5
9
5
3
7
667
8
5
8
693
da 1h 30’
a 1h 40’
%
636
26,50
512
21,30
324
13,50
359
14,90
351
14,60
84
3,50
57
2,40
7
0,30
5
0,20
5
0,20
43
1,80
2383
da 1h 40
a 1h 50’
%
da 1h 50’ a 3h 00’ %
760
30,10
509
20,20
331
13,1%
308
12,20
353
14%
113
4,50
78
3,10
15
0,60
11
0,40
13
0,50
60
2,40
2551
TOT ROMA OSTIA 2012 %
1295
30,70
805
19,10
590
14
511
12,10
471
11,20
209
5%
139
3,30
19
0,40
19
0,40
16
0,40
135
3,20
4209
TOT ROMA
OSTIA 2011 %
3111
28,70
2197
20,30
1457
13,50
1412
13
1358
12,50
552
5,10
321
3
42
0,40
39
0,40
42
0,40
277
2,60
10808
2066
1646
1402
851
997
331
235
78
31
46
102
7785
26,54
21,14
18,1
10,93
12,81
4,25
3,02
1
0,4
0,59
1,31
2010, 2011, 2012: tre anni a confronto
da 2h
a 2h30’
753
1646
1402
997
851
331
235
78
TOTALE
2066
1646
1402
997
851
331
235
78
%
26,54
21,14
18.1
12,81
10,93
4,25
3,02
1
46
31
102
2764
46
31
102
7785
0,59
0.4
1,31
10
VALORE
%
2010
VALORE
%
2011
VALORE
2012
%
1. ASICS
2. MIZUNO
3. NIKE
1.764
1.701
1.293
2.066
1.646
1.402
3111
2197
1457
28,70
20,30
13,50
4. BROOKS
5. SAUCONY
6. ADIDAS
7. NEW BALANCE
8. REEBOK
9. PUMA
10. DIADORA
ALTRO
totale
692
10%
819
11%
346
5%
312
4%
92
1%
24
0%
66
1%
105
1%
7124
1412
1358
552
321
42
39
42
277
10808
13
12,50
5,10
3
0,40
0,40
0,40
2,60
24%
24%
18%
26,54%
21,14%
18,1%
851
10,93%
997
18,81%
331
4,25%
235
3,2%
78
1%
31
0,4%
46
0,59%
102
1,31%
7785
focus
on
di BENEDETTO SIRONI
DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELL’ESORDIO NEL 2011,
il MARCHIO DELL’OTTAGONO GIALLO RIPROPONE UN
PROPRIO TRAIL RUNNING TEAM ANCHE PER IL 2012,
COMPOSTO DA 3 ITALIANI E 3 FRANCESI. CONFERMATO
GIUSEPPE MARAZZI, GLI ALTRI 5 ELEMENTI SONO NEW
ENTRY SELEZIONATE TRA DECINE DI CANDIDATURE.
RUNNING MAGAZINE
MAGGIO 2012
Con Vibram verso un’altra Extraordinary Story
La storia si ripete e tutti sperano sia nuovamente “straordinaria”.
Dopo il successo del 2011 Vibram ripropone quest’anno un proprio
trail running team (da quest’anno supportato anche da Garmin). Per
il 2012 il programma prevede 3 gare: Lavaredo Ultra-Trail (29-30 giugno), UTMB (agosto) e Ultra-Templiers (ottobre). Proprio durante la
scorsa edizione dell’Ultra Trail du Mont Blanc è stato realizzato un
intenso film dedicato agli atleti Vibram e alla loro straordinaria esperienza, realizzato da Sportmaker con la regia di Alessandro Beltrame.
Un’opera selezionata tra le proiezioni speciali del TrentoFilmFestival,
trasmessa allo scorso Melloblocco e protagonista a Courmayeur per la
presentazione ufficiale del nuovo team andata in scena il 26 maggio.
Sarà inoltre proiettato a Varese il 6 giugno all’Università dell’Insubria
GIUSEPPE “Beppe” Marazzi
“Desidero tagliare
il traguardo dell’UTMB portando
per mano mio figlio”
Due parole su “Beppe” - Italiano 37enne di
Baiso (RE), Beppe è un grande appassionato
di trail running e di montagna in generale. Ha
cominciato a correre con l’obiettivo di mettersi
in forma dato che, come lui stesso dichiara, “in
una vita precedente ero piuttosto sovrappeso”.
La sua “avventura sportiva” ha avuto inizio nel luglio 2008 con la partecipazione all’Ecomaratona del Ventasso. Nel suo palmarès vanta un primo
posto alla Abbot’s Way del 2010 e un argento alla Lavaredo Ultra-Trail del
2009. Beppe ha già corso la stagione 2011 con il Trailrunning Team Vibram partecipando, tra le altre gare, anche all’UTMB: “È stata un’esperienza di quelle che lasciano il segno. Un susseguirsi continuo di emozioni, a
volte anche molto contrastanti, la scoperta di luoghi bellissimi, ma soprattutto l’esplorazione interiore del proprio limite. Il limite fisico, perchè dopo
tante ore di cammino il corpo è esausto, ma ancora di più il limite mentale.
A un certo punto, uno dopo l’altro cadono tutti i veli che senza accorgercene interponiamo tra noi stessi e la realtà e a quel punto ti ritrovi davvero
da solo con te stesso completamente nudo. È una sensazione fantastica
che voglio provare ancora”.
Tra le gare che ha corso - 2011: UTMB (49°), Tartufo Trail (5°), Trail del
monte Casto (7°) e Marathon trail del Montalbano (1°); 2012: Maratona della pace sul Lamone (5°) e Sentieri di Santa Cristina (6°). All’UTMB intende
tagliare il traguardo portando per mano il figlio. L’anno scorso non è riuscito a mantenere la promessa perchè ha concluso la gara a notte fonda.
Il suo ingresso nel team Vibram - L’esperienza con il Trail running
Team Vibram è stata entusiasmante per Beppe: ”Fare di nuovo l’UTMB
nella squadra Vibram è innanzitutto un grandissimo onore. Se l’anno
scorso sono riuscito ad arrivare in fondo, è quasi tutto merito del supporto che ho ricevuto dallo staff Vibram: a ogni ora del giorno e della notte,
nei posti più sperduti, sapevo che c’era qualcuno un po’ più avanti che
mi stava aspettando, che credeva in me che stava usando il suo tempo,
le sue energie solo per supportarmi. Se fossi stato da solo avrei quasi
sicuramente mollato, ma in quel momento mi sentivo come l’ingranaggio
fondamentale di un meccanismo più articolato e questo mi ha dato la
forza di continuare”.
SEBASTIAN NAIN
“L’UTMB è una delle corse
più belle al mondo”
Due parole su SEBASTIEN - Il francese Sebastien Nain, classe 1972, è vigile del fuoco del
reparto nucleare. È sposato con Sophie, anche
lei sportiva, e ha un bimbo di quasi 3 anni, Mathys. Grande sportivo e appassionato di montagna, Nain per anni ha praticato il triathlon su
distanze Ironman (3,8 km a nuoto, 180 km in
bici e una maratona di 42,195 km). Ha tentato
di qualificarsi al campionato del mondo ma, non riuscendoci, ha deciso di
dedicarsi per un’intera stagione a gare di trail running. È stato catturato
dal fascino della corsa in montagna e non è più tornato all’Ironman.
Tra le gare che ha corso: 2009: Verdon Canyon Challenge (1°), ST
Maximin (1°) e Ultra Templiers (9°); 2010: Marathon des Sables (10° e 1°
tra i francesi in gara); 2011: Aubrac Aventure (2°) e Grand Raid Pyrenees
(3° e 1° tra i francesi in gara); 2012: Correrà l’UTMB con il team Vibram. Sebastien ha già preso parte 3 volte a questa corsa. Nel 2008 si è ritirato a
Les Contamines (30 km circa dopo la partenza) per infortunio; nel 2009
ha avuto una lussazione del bacino a causa di una caduta nella discesa
da St. Gervais; nel 2010 la corsa è stata sospesa a causa del maltempo.
Il suo ingresso nel team Vibram - Per Sebastien l’UTMB è tra le
corse più belle al mondo. Il suo sogno è riuscire a portarlo a termine
nel 2012 facendo un buon risultato. È entusiasta all’idea di affrontare
quest’avventura con il Trail running Team Vibram e spera che lo spirito di
squadra e il supporto dello staff possano aiutarlo ad arrivare in fondo e a
realizzare il suo sogno.
in collaborazione con il CAI. I 5 atleti dello scorso anno (Marco Zanchi, Giuseppe Marazzi, Raphaël Bodiguel, Johan Sérazin e Candide
Gabioud) passano quindi il testimone ad altri “colleghi”: 3 italiani e
3 francesi, con una gradita conferma (Beppe Marazzi) e un’attesa new
entry femminile. Di seguito i 6 profili dei protagonisti, chiamati a
portare in alto la bandiera gialla di Vibram sotto l’attenta regia dello
staff aziendale, in particolare del marketing manager Jerome Bernard.
Che oltretutto vive molto da “vicino” il progetto, correndo spesso al
fianco degli atleti e frequentando di persona le gare (nel 2011 ha chiuso con un ottimo tempo la CCC e quest’anno parteciperà alla TDS,
entrambe gare parallele dell’UTMB, più corte dei suoi 170 km ma
decisamente impegnative).
FRANCESCA CANEPA
“Sogno di condividere
un’esperienza straordinaria”
Due parole su Francesca - Unica donna del trail running Team Vibram, Francesca
nasce nel 1971. Ama racchiudere nella parola
“atleta” ogni descrizione che possa riguardarla. Mamma di due bambini ai quali trasmette i
valori dell’impegno e della fiducia in se stessi,
Francesca vanta un passato da specialista del
ghiaccio, prima con le gare di pattinaggio e poi
con l’esperienza e i riconoscimenti (nazionali e internazionali) dello snowboard. L’incontro con il trail running arriva nel 2010, dopo la maternità,
con la voglia di ritornare in pista e l’incoraggiamento da parte del maestro
Fabio Maragliati a mettersi alla prova con la corsa. Da qui, il passo verso
gli allenamenti con i Courmayeur Trailers e i primi successi nel settore è
breve. “Ciò che ha fatto la differenza per me sin dall’inizio”, ricorda Francesca, “è stato l’ambiente della corsa, persone eterogenee accomunate
da questa passione che annulla le differenze e favorisce la condivisione”.
E i risultati non mancano, come testimoniano nel 2011 il primo posto nella
classifica Top Italian Endurance e nel Salomon Trail Tour Italia.
Tra le gare che ha corso - 2010: Trail Monte Soglio (1° posto), Trail
del Mottarone (1° posto) e Trail des Allobroges (2° posto); 2011: TDS (2°
assoluto), The Abbots Way (1° posto), Morenic Trail (1° posto) e Gran Trail
Valdigne (2° posto); 2012: Francesca parteciperà come atleta del Trailrunning Team Vibram alla Lavaredo Ultra Trail, all’Ultra-Trail du Mont-Blanc e
al Trail des Templiers.
Il suo ingresso nel team Vibram - “Condividere con i compagni di
gara l’esperienza della corsa e del risultato è ciò che rende straordinaria
una competizione come quelle di trail running”. È con queste parole che
Francesca spiega la sua decisione di far parte del team degli “ordinary
people being extraordinary” targato Vibram.
Il team 2011 in azione
DAVID GATTI
“Trail running vuol dire montagna,
il gusto dello sforzo e le emozioni
che provi quando corri. Per me
è diventato uno stile di vita”
Due parole su DAVID - Nasce a Grenoble il
19 agosto 1971, ha 40 anni ed è Professional Europe Manager per Polartec. Padre di due bimbi
di 10 e 8 anni, si è avvicinato al mondo del trail
running per esigenze professionali. Nel 2009
Polartec era già partner del The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc e lui
aveva invitato dei clienti a vedere la corsa. Fu così che nacque la sua passione per la corsa trail: David viene conquistato dall’atmosfera, dai paesaggi,
dalla sfida, dall’adrenalina, dall’emozione che solo una gara come l’UTMB
può dare. Inizia a praticare il trail running nel 2010 e decide di iscriversi alla
CCC 2010. Nel 2011 corre la TDS, ma sin dal principio il suo obiettivo era mettersi alla prova sull’UTMB. Proprio nel 2012 riuscirà a realizzare il suo sogno:
correrà infatti la UTMB e lo farà facendo parte del trail running Team Vibram.
Per lui il trail running è “la montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che
provi quando corri”.
Tra le gare che ha corso - 2010: Montblanc Marathon e CCC; 2011:
Tour des Glaciers de la Vanoise e TDS; 2012: Trail de la Sainte Baume. Oltre
all’UTMB, nel 2012 David correrà il Lafuma Trail a Buis les Baronnies e la
Maxirace di Annecy.
Il suo ingresso nel team Vibram - “Tutto è partito da una battuta durante una chiacchierata di lavoro e all’improvviso mi sono trovato reclutato
nel trail running Team Vibram. Non faccio parte dei corridori più forti. Passo
una settimana su due all’estero per lavoro e non ho abbastanza tempo per
allenarmi con costanza. Ma c’è un filo conduttore che lega Polartec e Vibram:
sono due brand di riferimento nei loro rispettivi settori. Sono onorato di poter
portare il mio contributo a queste due aziende. Sono felice poi di poter partecipare a un’esperienza come questa, con atleti di alto livello. È una situazione
alla quale non ero preparato, non me l’aspettavo. Speriamo che vada bene”.
ronan moalic
NICOLA BASSI
“Quando il corpo è stremato
dalla fatica, è la mente
che lo spinge ad andare avanti”
“Trail running vuol dire montagna,
il gusto dello sforzo e le emozioni
che provi quando corri. Per me
è diventato uno stile di vita”
Due parole su NICOLA - Classe 1987, di
Desenzano del Garda, Nicola è il più giovane
degli atleti del trail running Team Vibram. Ha
lavorato per tre anni in un negozio di articoli sportivi e ora si dedica a tempio pieno alla
pratica dell’outdoor. Appena ha potuto ha
colto l’occasione per fare un lungo viaggio in
bicicletta in Argentina, percorrendo la rinomata RN40, 6.000 km da La
Quiaca a Ushuaia. Il suo obiettivo è quello di riuscire a trovare un lavoro
che gli permetta di coltivare la sua enorme passione per lo sport outdoor
e per la montagna. “Inizialmente facevo solo alpinismo e correvo come
allenamento alla montagna” racconta Nicola, “la passione per il trail running è cresciuta un po’ alla volta”. Per Nicola il trail running è prima di tutto
un percorso interiore, un modo per mettere alla prova il proprio corpo, ma
anche la propria mente, per migliorarsi, per conoscersi a fondo. “Quando
il corpo è stremato dalla fatica, quando è solo dolore, è la mente che lo
spinge ad andare avanti. La cocciutaggine, l’orgoglio e l’ostinazione di
non mollare mai per raggiungere l’obiettivo, per quella soddisfazione che
dura una frazione di secondo, appena si taglia il traguardo”.
Tra le gare che ha corso - 2010: Gara Toubkal Marathon (24°), Red
Rock Sky Marathon (prova di coppa del mondo, 11°) e Estremamente Parco
(Alpi Giulie, 15°); 2011: Grand Raid des Pyrénées (20°), Adamello Supertrail
(1°) e Grand Trail 3V (9°); 2012: Correrà la sua prima stagione con il Trail running Team Vibram prendendo parte alla Lavaredo Ultra Trail e all’UTMB.
Il suo ingresso nel team Vibram - Ha già corso gare simili all’UTMB
in passato, sia per chilometraggio che per difficoltà, ma Nicola aspetta
con ansia di sfidare il Monte Bianco: vuole scoprire se è vero che l’UTMB
è una gara così magica. Confida molto nella condivisione di emozioni con
gli altri atleti del trail running Team Vibram e nello spirito di squadra che li
aiuterà a superare i momenti più duri.
Due parole su RONAN - Francese di 38
anni, di professione chirurgo, vive a La Gorge
(Ste Agnes). È sposato e ha un bambino di 8
anni. Ronan si divide tra due grandi passioni: la
sua professione e il trail running. Nel tentativo
di trovare un compromesso tra lavoro e sport,
il supporto della famiglia diventa fondamentale. Ronan, già appassionato
di sci alpinismo, si è avvicinato al trail running nel 2004 andando a vedere
una gara con un amico. Con solo qualche mese di allenamento di corsa
nelle gambe, partecipa a ottobre dello stesso anno al suo primo ultra: la
“Diagonale des Fous” (Grand raid de la Reunion). Crederci veramente, secondo Ronan, è la cosa più importante: “Fare ultra trail vuol dire imparare
a superare la stanchezza, la sofferenza, cercare in fondo a sé stessi delle
risorse incredibili, ci si riscopre, è come un’iniziazione, in comunione con
la natura. Ma non è solo quello. È un insieme di cose. L’ultra non è una
cosa da matti, ma un progetto costruito con cura che permette di vivere
un’esperienza straordinaria”.
Tra le gare che ha corso - 2009: Saintélyon 2009 (17°); 2010: Gapencimes 2010 (8°) e Trail de Faverges (6°); 2011: Trail des Balcons d’Azur
(8°) e Trail des Aiguilles Rouges (6°); 2012: L’avventura inizierà con la Lavaredo Ultratrail a giugno e proseguirà ad agosto con l’UTMB e poi con la
corsa Les Templiers.
Il suo ingresso nel team Vibram - L’UTMB è il suo sogno da realizzare, come lui stesso la definisce: “Una gara mitica in un luogo magico,
un’esperienza irrinunciabile nella vita di un ultratrailer. È l’ultra trail per
antonomasia”. Fare parte del trail running Team Vibram è prima di tutto
un’esperienza nuova per lui. È un’occasione per condividere le emozioni
con una squadra, ma vuol dire anche avere supporto tecnico e logistico
durante la gara.
13
la scarpa del mese
// Gel-Ds Trainer 17
informazioni di base //
PER / Uomo, Donna
Collezione / PE 2012
TARGET / Progettata per l’allenamento veloce
e le gare, è particolarmente indicata per gli
iperpronatori
I tre punti di forza
1 / Eccellente supporto dell’arco e ammortizzazione
2 / Gender Specific Space Trusstic, elemento
realizzato per fornire al piede femminile i giusti
livelli di supporto e flessibilità durante tutto il ciclo
della rullata del piede
3 / Molto confortevole, grazie all’allacciatura ad
occhielli separati Discrete Eye-Stay e al Cluch
Collar System attorno al tallone
3M Reflective // prodotto
dalla 3M Company, materiale riflettente per migliorare la sicurezza durante le
sessioni in notturna
Heel Clutching System // conchiglia
tallonare esterna (esoscheletro)
che garantisce supporto e comodità, migliorando il fit della scarpa
e riducendone il peso e il carico sul
tendine d’Achille
PHF (Personal Heel Feet) //
Speciale costruzione dell’imbottitura del tallone che
garantisce una calzata perfetta intorno a questa zona
DuoMax Support System // sistema a doppia densità, pensato per
correggere il grado di pronazione (differenziato all’interno dei
vari modelli strutturati di Asics,
a seconda del modello di scarpa e
delle necessità dell’atleta)
PESO / Uomo 290 gr; Donna 245 gr
MISURE / Uomo 7 - 13 (Us); Donna 6 - 10 (Us)
PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 139 euro
profilo tecnico //
Gel-Ds Trainer 17 è una scarpa
particolarmente indicata per
atleti leggeri che gareggiano
su qualunque tipo di distanza a
ritmi elevati. Le sue specifiche
la rendono molto elastica e
reattiva. Il supporto Duomax
antipronazione è inserito
per equilibrare la fase di
ammortizzazione durante
l’impatto, rendendo questa
calzatura efficace anche per atleti
dal peso maggiore e con appoggio
in leggerissima pronazione
(quasi neutro), ma a ritmi più
lenti e per distanze inferiori a 21
Km. È anche ideale per fitwalker
di medio/alto livello.
Asymmetrical Lacing // Sistema di allacciatura che
segue la naturale linea del
piede, per assicurare una
calzata perfetta e diminuire
l’effetto di frizione
Comfortdry Sockliner //
Plantare anatomico Ortholite removibile, consente di ottimizzare il sistema di ammortizzazione
della scarpa e favorisce
la traspirazione del piede
TOMAIA //
in Open Russel e Air Mesh con rinforzi in pelle sintetica. La
tecnologia Biomorpihc Fit, una speciale membrana estremamente
elastica, è integrata nelle zone di maggior deformazione,
migliorando la calzata e il comfort.
Intersuola //
in Solyte, materiale di ultima generazione studiato per i modelli di scarpe al top di gamma, che
combina leggerezza e proprietà di “compressione
e ritorno” riducendone il peso e consentendone
una maggiore durata. Gel Cushioning System
nella zona tallonare e nell’avampiede: marchio
di fabbrica Asics, è un’innovativa unità costituita da uno speciale silicone circondato da uno
strato di poliuterano, adattato a seconda della
funzione e della posizione nell’intersuola per
incrementare le proprietà di ammortizzazione
del supporto. Gender Specific Space Trusstic
14
System: differenziato specificamente per uomini
e per donne in base alle rispettive dinamiche di
corsa, nei modelli femminili è maggiore, per adeguarsi alla fascia plantare del piede e migliorare comfort e prestazione. Differenziale anteroposteriore: 10 mm
RUNNING MAGAZINE
Atleti di Riferimento //
Fra gli sportivi che utilizzano Gel-Ds Trainer 17, figurano: i maratoneti Stefano Baldini e
Ottavio Andriani, il triatleta Jan Frodeno (uno dei protagonisti della nuova campagna video
e stampa “Made of Sport”), la marciatrice Elisa Rigaudo, i fitwalker Giorgio e Maurizio Damilano
MAGGIO 2012
Propulsion Plate // È una speciale unità altamente flessibile in
materiale termoplastico, posta
nella parte anteriore tra suola
e intersuola per rendere la fase
di propulsione più efficiente
Trusstic System // Elemento preformato (Trusstic) in materiale termoplastico, posizionato sotto l’area
mediale del piede. Pensato per dare,
in combinazione con l’intersuola, stabilità e riduzione della torsione della
scarpa durante il movimento
Ahar + // Versione più sottile e leggera della gomma Ahar. Particolarmente
resistente, è posizionata
nelle zone di maggior impatto della suola per ridurre l’eccessiva usura
SUOLA //
realizzata con tecnologia I.G.S. (Impact Guidance System), caratteristico design della
scarpa tecnica, che consente di assemblare efficacemente tutte le tecnologie nella
struttura e favorisce una performance ottimale. Guidance Line: solco verticale che
divide la suola, provvedendo a trasmettere la spinta del piede in modo uniforme e
costante nell’avampiede. Durasponge: materiale in gomma Ahar espansa che ottimizza
l’ammortizzazione e la durata della suola. La realizzazione della suola in Wet Grip
Rubber è il risultato di una mescola speciale di componenti, concepita per aumentare la
trazione anche su superfici umide Space Trusstic: sistema integrato nella zona mediale
della suola, crea uno spazio vuoto tra il Trusstic e l’intersuola, permettendo una
deformazione controllata durante le fasi di corsa
Marketing Info //
Per il 2012, Asics ha lanciato un nuovo messaggio istituzionale su Tv, stampa e digital, creato dall’agenzia 180 Amsterdam. Intitolato “Made
of sport”, celebra i valori dello sport e i duri sforzi
degli atleti per conseguire la vittoria. La campagna
“above the line” comprende spot Tv da 60”, 30”,
20” e 6”, stampa a doppia pagina e singola, oltre a
una serie di cortometraggi di 3’ sul sito asics.it. La
diffusione copre i territori di Europa, Asia (Giappone e Corea del Sud) e Oceania.
VIDEO //
Il video principale si avvale della regia di Henrik
Hansen e presenta una selezione di sportivi, professionisti e non, tra cui atleti olimpionici come l’ostacolista americana Lolo Jones, il triatleta tedesco
Jan Frodeno e il campione francese di trail running
Emmanuel Gault. Ciascun personaggio è inoltre
protagonista di una clip personale, in cui vengono
descritti l’impegno e la dedizione per raggiungere
i propri obiettivi. Fra questi, il campione di triathlon Frodeno è l’oggetto del filmato dal titolo “Sono
i giorni dell’allenamento. Non quello della gara”, in
cui racconta le fasi salienti della sua preparazione: durante la corsa, ai suoi piedi un paio di GelDs Trainer 17 (in alto, un frame). Inquadrando il
QR qui a fianco o visitando la sezione video sul
nostro sito è possibile vedere la clip.
www.runningmag.it
stampa //
Con la fotografia di Ben Ingham, presenta immagini di atleti, professionisti e non, che si allenano in
sport come pallamano, tennis, corsa su strada e velocità. Christophe Lemaitre, l’uomo più veloce d’Europa, è il protagonista del soggetto con lo slogan
“Sono il mio impegno. Non superficialità” (foto sotto), mentre l’immagine di Simon Wheatcroft, runner
britannico non vedente, è accompagnata da una dichiarazione edificante “Sono la mia motivazione.
Non le mie barriere” (foto sopra).
Sono anche stati creati dei soggetti per scarpe e abbigliamento,
come “Sostieni il tuo allenamento”
per le nuove Asics Gel-Kayano 18
e ”Lasciati l’acqua alle spalle” per
le nuove scarpe da trail running
Asics Gel-Fuji Attack.
colori //
uomo: Neon Green/White/Blue (foto al centro) - donna: Blue/White/Pink (foto sotto)
15
FOCUS
SHOP
RUNNING MAGAZINE
All’interno del negozio Outdoor di Cuneo
con il titolare Gabriele Bonuomo,
triathleta e coach di natural running
MAGGIO 2012
Ecco alcuni dei valori dai quali è nato questo punto vendita,
super specializzato, molto attento ai nuovi trend, sempre
alla ricerca di marchi innovativi e differenti dall’ordinario.
passione,
rinnovamento, modernità
• simone berti
Testa e gambe alla corsa. Gabriele Bonuomo,
a un certo punto della sua vita, ha capito che la
grande azienda e il lavoro sul desco pieno di scartoffie non erano per lui. Così, un paio di anni
fa, ha deciso di lasciare tutto e mettersi in gioco,
aprendo a Cuneo un negozio sportivo: Outdoor,
specializzandolo nella corsa in tutte le sue forme,
dal trail al natural running, di cui è esperto conoscitore. Nato a Guastalla (RE) nel 1982, laureato
in marketing a Milano, mostra fin da piccolo una
spiccata passione per lo sport: nuoto agonistico,
un’infelice parentesi calcistica, cicloturismo.
Fino a che non scopre la montagna e il running,
in particolare nella forma del triathlon (nella
foto a fianco all’arrivo dell’Alcatraz Triathlon di
San Francisco, 5 giugno 2011). E mentre sogna
il giorno in cui La Gazzetta dello Sport dedicherà al calcio solo l’ultima pagina, si butta anima e
corpo nella sua professione, con grande passione
e competenza da “vendere”.
Quando e perché hai deciso di aprire il tuo punto vendita?
Il negozio l’ho aperto sia per passione sia per
delle scelte di vita che ho fatto due anni fa e che
mi hanno portato ad abbandonare il lavoro che
facevo prima.
Qual era il tuo obiettivo iniziale nella creazione
di un nuovo shop? Sei riuscito a mantenerlo e
raggiungerlo?
L’obiettivo principale era quello di creare qualcosa di nuovo, che come cliente non sono mai riuscito a trovare nei negozi esistenti. Sono ancora
coerente con l’obiettivo iniziale e sto cercando di
farlo percepire al pubblico.
In questi due anni di apertura hai notato nella
tua zona e più in generale un sensibile incremento di praticanti? In percentuale è stato maggiore nella corsa su strada o nel trail/skyrunning?
C’è stato un incremento di corridori nella mia
zona, soprattutto su strada. In Italia invece un notevole incremento in entrambe le discipline.
Cosa ci dici invece a proposito di due “trend”
come il triathlon e il crossfit?
Il triathlon è uno sport fantastico nato 30 anni
fa circa e che pratico da 10 anni. Purtroppo c’è
una percezione sbagliata di questo sport, che
molti considerano “inarrivabile”. Invece è alla
portata di tutti. Sta crescendo in Italia ma credo
rimarrà sempre una nicchia. Il crossfit invece è
un fenomeno emergente degli
ultimissimi anni che viene dai
Paesi anglosassoni: a mio avviso ha una portata maggiore
rispetto al triathlon perchè viene proposto nel mondo delle
palestre a un pubblico numericamente più vasto. É una disciplina interessante e completa,
può essere considerata anche
complementare ad altri sport
all’aria aperta.
Nella tua offerta c’è spazio anche per l’outdoor. Quanto incide sul tuo fatturato rispetto
al settore running?
D’estate vendo prevalentemente running, d’inverno più outdoor, considerando anche il territorio montano in cui si colloca il mio negozio.
Con quali criteri selezioni i marchi con cui lavorare? Sappiamo che ti piace anche fare ricerca e
trovare brand magari meno conosciuti in Italia
ma forti all’estero. Quali sono i nomi più “hot”
in questo momento?
Nørrona su tutti, è bollente! I marchi nuovi si
trovano guardando all’estero cosa succede, andando alle fiere, nei luoghi “di culto” (tipo Chamonix) e a volte grazie a imbeccate di qualche
amico. É difficile proporre al pubblico marchi
nuovi perchè la gente spesso è ripetitiva e conformista, ma il mio obiettivo (come accennato in
precedenza) è creare qualcosa di diverso dall’esistente.
Qual è il tuo rapporto con le aziende e cosa ne
pensi del panorama distributivo odierno?
É fondamentale per me avere buoni rapporti
con i fornitori e con le persone che vi lavorano:
questo affinché si crei una disponibilità a investire l’uno nell’altro, l’azienda nel negozio e il
negozio nell’azienda. Se non c’è buon rapporto
non lavoro; se invece credo in un prodotto e in
un’azienda faccio anche centinaia di chilometri
per andare a fare un ordine (come capita spesso).
Quando sarà attivo il vostro e-commerce e con
quali criteri/modalità sarà gestito?
Spero al più presto, ma ho
un sacco di cose da fare essendo solo... Se qualcuno vuole
darmi una mano è ben accetto!
Oltre a gestire il negozio sei
ovviamente un esperto, nonchè appassionato runner. Hai
partecipato o partecipi anche
a maratone, altre gare, eventi
o iniziative? Corri sia in strada
che offroad?
Sì, ho partecipato e continuo a partecipare, quando
posso, a gare di triathlon e corsa. Mi piace molto di più l’ambiente del trail running rispetto a quello della corsa su strada e mi auguro che si
preservi ancora per qualche anno puro e “casto”.
Se anche coach di natural running. Puoi spiegarci di cosa si tratta esattamente?
Natural running significa correre secondo natura: pur essendo una cosa “naturale” (gioco di
parole), risulta difficile far arrivare questo messaggio al pubblico (e anche agli operatori del settore)
a causa di usi e consuetudini non del tutto corretti radicati nelle persone che corrono, oltre che a
causa della mancanza di consapevolezza/cultura
tecnica. Nel mondo anglosassone c’è molta sensibilità nei confronti di questo argomento: i benefici che derivano dal natural running sono enormi
e alla portata di tutti.
Noti un interesse crescente da parte dei clienti e degli appassionati, o c’è ancora molta
ignoranza sul tema e sono gli operatori come
te che spingono alla conoscenza di questa realtà?
L’interesse sta crescendo anche se manca la
Alcuni scorci del punto vendita, molto curato e moderno nel layout.
16
disponibilità di informazioni alla portata di
tutti. Si trova molta documentazione in inglese ma poca in italiano, e noi italiani siamo più
carenti nella conoscenza di quella lingua (oltre
che più pigri) rispetto agli altri popoli europei.
Io ho fatto del natural running la mia “ragion
d’essere” e sono a disposizione di chiunque voglia saperne di più.
Molto marchi ormai, da FiveFingers in giù,
stanno proponendo prodotti barefoot o minimal. Quali sono a tuo parere le proposte
più interessanti e quali quelle presenti nel
tuo negozio?
Adesso tutte le aziende vogliono cavalcare
l’onda. Segno che, pur non promuovendo in
maniera spassionata il natural running, implicitamente ne ammettono la valenza. Tuttavia
attenzione: non tutto quello che si chiama
natural running è “correre secondo natura”. E soprattutto è bene affidarsi a persone
competenti per il semplice fatto che occorre
gradualità e individualità (ognuno di noi è diverso) nell’approccio. Secondo me i prodotti
più rappresentativi di questo “nuovo mondo”,
ognuno con caratteristiche diverse, sono Newton Running, Inov-8, FiveFingers. Tutti e tre
sono presenti nel mio negozio. Purtroppo la
diffusione di marchi come questi, oltre che
per un fattore culturale (come già accennato
in precedenza), è spesso limitata per il fatto
che non c’è una presenza diretta dell’azienda
nel mercato italiano, ma spesso sono distribuiti da importatori che hanno capacità di investimento limitate.
scheda tecnica
Nome negozio: Outdoor
Indirizzo: Via 28 aprile 7, 12100 Cuneo
Numero di telefono: 0171.500152
Email: [email protected]
Sito internet: www.outdoorweb.it
Responsabile: Gabriele Bonuomo
Anno di nascita negozio: 2010
Numero del personale: 1
Metri quadrati totali: 100
Metri quadrati abbigliamento: 50
Metri quadrati attrezzatura: 50
Numero vetrine: 2
Discipline trattate: nordic walking, running, trail
running, scialpinismo, sci di fondo, racchette da neve
Attrezzatura a noleggio? Racchette da neve
Marchi attrezzatura: Black Diamond, Grivel, Petzl Marchi calzature: Brooks, Salomon, Tecnica,
La Sportiva, Newton, Inov-8, Vibram Fivefingers
Marchi abbigliamento: Norrona, Gore, Crazy Idea,
Brooks, Craft, Salomon
FOCUS
ON
ecco la SECONDA PUNTATA DELLA RUBRICA IN COLLABORAZIONE CON DINO BONELLI
(AUTORE DI FOTO E TESTO). ORGANIZZAZIONE IMPECCABILE, LOCATION EVOCATIVE,
NOMI IMPORTANTI, OSPITALITà E TRADIZIONE CULINARIA CON POCHI EGUALI
(tutto grazie al SUPPORTO DI SPONSOR E ISTITUZIONI LOCALI):
questo è il SUCCESSO DEL SARDINIA TRAIL, ALLA PRIMA EDIZIONE.
RUNNING MAGAZINE
MAGGIO 2012
SARDEGNA: tra MARE, SUGGESTIONI
E… TRAIL
Che il mondo del trail sia in continuo e crescente fermento è un dato certo. Un mondo che si
evolve nel suo essere, nella sua tecnicità e nel suo
agonismo. Ed è proprio su questo entusiasmo che
nascono nuovi eventi, alcuni più piccoli e altri più
ambiziosi, più o meno fortunati, ma tutti con il
fine di far correre i runners in mezzo alla natura.
Una terra come la Sardegna, universalmente conosciuta per le magnifiche coste ma non altrettanto
per il superbo e infinito entroterra ricco di storia
e natura, non poteva certo esimersi dall’intraprendere questa nuova avventura. E lo ha fatto nel migliore dei modi. Una meticolosa organizzazione,
pianificata da tempo e volutamente poco pubblicizzata per iniziare con quel giusto basso profilo
che garantisce la crescita dei grandi eventi, ha
creato il primo Sardinia Trail. La gara, concepita
in 3 tappe per meglio valorizzare il territorio e per
favorire un viaggio sia dall’Italia che dal resto del
continente, ha avuto nei 90 km e nei sui 3.787
metri di dislivello positivo i suoi dati tecnici.
DAY 1 - Fonni (NU): in una silenziosa e sonnolenta giornata di fine aprile, un variegato gruppo di
runner attraversa a passo lento il centro abitato e
si porta sulla linea di partenza della prima tappa.
Gli abitanti della graziosa cittadina si affacciano
incuriositi, le autorità locali osservano attente. Un
mondo nuovo, vivace e colorato li incalza con una
vampata di sana sportività. Sport pulito e turismo:
un connubio importante. Pronti, via. Quattro falcate tra le case e ci si immerge subito nella natura,
prima indirizzati da quei muretti a secco tanto tipici dell’isola, poi seguendo le fettucce traccia che
disegnano il piacere e la fatica dei partecipanti. Il
selvaggio dell’immaginario comune avvolge tutto
e tutti. Il ritmo, specie per i pretendenti alla vittoria, è alto. A dettarlo è un giovane francese che
mette in fila un forte local, uno specialista svizzero,
un outsider spagnolo, un altro francese e il mitico
Marco Olmo. Si corre in sentieri sprofondati nel
verde, si respira aria fresca in una giornata calda ed
illuminata da un sole abbagliante. Si scende fin a
un lago di fondovalle, poi si risale fino a un cucuzzolo dove una madonnina e il relativo Santuario
Il Sardinia Trail nel grandioso entroterra sardo.
Corsa tra i muretti a secco tipici della Sardegna. Sotto: il sardo Filippo Salaris, secondo assoluto.
Campestre Nostra Sennora De Su Monte sembrano governare le aree limitrofe: 25 km di piacere e
sofferenza. Perché questo è il trail, quello che vogliono i partecipanti. Uno sport vero e duro. La
classifica non cambia, con il francesino Aurelien
Colet ad imporsi sul sardo Filippo Salaris, mentre
tra le donne la prima a finire la dura prova è Silvia
Bonelli. Tutti all’arrivo, tutti contenti, autorità locali comprese. Ma la Sardegna è anche tradizione
culinaria e gli isolani un popolo molto ospitale.
Superba accoppiata che rende felici i palati fini e riempie le pance delle buone forchette, praticamente
tutte. Poi notte nel grazioso ed ospitale hotel Calibù di Fonni, in vista della tappa più lunga, per 34
impervi chilometri che dai monti portano al mare.
rosea, che scricchiola sotto le scarpette e che si lascia lambire dalle piccole onde del mare. Un mare
chiaro, trasparente, caraibico, che invoglia al tuffo.
Ma ci sono ancora le ultime formalità. 500 metri
di faticosa spiaggia, leggermente in contropendenza, incontrando sporadici corpi
dei primi turisti stesi seminudi a
rosolare al sole: un ultimo sforzo
prima dell’arco rosso d’arrivo,
prima del tuffo. All’arrivo, giusto a ridosso dell’abitato di Cala
Gonone, costa est dell’isola, l’intelligente esperienza di Salaris
accompagna l’energica gioventù
di Colet e a mani giunte ed elevate al cielo si aggiudicano a pari
merito la seconda tappa. Terzo
di nuovo lo svizzero, il ben noto
Marco Gazzola, quarto di nuovo
lo spagnolo Castellanos Torres,
che nonostante un fisico massiccio e fuori dagli stereotipi del
trail, dimostra una forza ed una resistenza fuori dal
comune. Quindi ancora un francese e un Marco
Olmo visibilmente stanco ma soddisfatto. Tra le
donne, Susanna Crisciani, di Courmayeur, è la
prima a presentarsi sul traguardo precedendo la
toscana di adozione Cristina Murgia, che da queste parti è nata e cresciuta e ci ritorna sovente. Il
tanto sospirato tuffo, visto l’incanto del mare e il
caldo sole che lo illumina sarebbe d’obbligo, ma
la temperatura dell’acqua ancora un po’ sotto gli
standard stagionali frena molte delle buone intenzioni. Ma non tutte: sull’esempio di un Gazzola
noncurante del freddo, in parecchi approfittano
dell’occasione. Per concludere altro pasta party,
nei pressi di un acquario grande e ben strutturato, altra dimostrazione di incredibile ospitalità da
parte delle aziende alimentari indigene, altra parte
di Sardegna che entra nei nostri occhi, nei nostri
stomaci e nei nostri cuori. Altra notte di sonno
garantito dalla quiete di Fonni.
DAY 2 - Una partenza all’insegna della velocità,
nuovamente con il duo franco-sardo al comando,
ma con l’atleta di casa che impone il ritmo su un
percorso di montagna altamente tecnico. Il selvaggio dell’immaginario comune ora supera se stesso.
Un canyon che si lascia le rovine di Tiscali sulla
destra, un letto di un fiume con grossi sassi da
superare aiutandosi con le mani, sentieri sperduti
in una vegetazione sorprendentemente verde, una
discesa dove l’attenzione è massima e via di nuovo
con falcate più omogenee in sterrati più larghi. Altra salita lunga, poi graduale e lunga discesa che da
un fresco ed ombroso sottobosco sputa i runner
direttamente in paradiso. Un paradiso di sabbia
DAY 3 - La terza e ultima tappa, 29 km, è il giro del
Gennargentu (1.834 mt/slm), una delle asperità
più antiche d’Europa e il simbolo montano di tutta la Sardegna. Il cielo è terso, piove e c’è vento. In
alto uno spesso e scuro strato di nuvole grigie consiglia agli esperti scout dell’organizzazione di non
Arrivo dei vincitori sulla magnifica spiaggia di Cala Gonone.
18
rischiare la salute dei runner. Una cosa questa che
dovrebbe essere sempre in primo piano. Con logica e esperienza, il direttore di gara Alberto Rovera
accorcia la tappa rendendola ugualmente divertente, sempre discretamente dura e totalmente sicura.
Piccolo cambio di programma ma
il risultato è invariato, se non nella
classifica parziale del giorno, dove
ad accompagnare l’onnipresente
Colet si presenta l’altro francese
Nicolas Cantagrel (entrambi del
team Hoka One) e con Salaris poco
distante. Tra le donne, Susanna
Crisciani si aggiudica tappa e corsa.
Non è certo una giornata uggiosa
a oscurare lo splendore di queste
terre, la bellezza di questa gara e
l’adrenalinica gioia di tutti i partecipanti, che al richiamo di una prima
edizione volutamente tenuta in sordina hanno risposto presente. Così
come hanno risposto quelle ditte
attente e lungimiranti (scarpe Hoka One, abbigliamento Scorpion Bay, tessuti Dryarn, calze tecniche Bee1 e occhiali SH+) che al primo sentore di
un evento del genere si son prodigate per supportarlo. Allo stesso modo, anche gli enti locali (regione Sardegna e comuni di Fonni e Dorgali) hanno
evidenziato la risposta positiva dell’isola al mondo
del trail: un mondo in continua espansione, in cui
questa magnifica isola non poteva mancare.
www.sardiniatrail.com
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Sul prossimo numero Run the world vi porterà in Iran, con i suoi magnifici paesaggi, i
suoi misteri e l’ospitalità dei sui abitanti.
Prossimi appuntamenti Run the world:
9-17 Agosto – Higtland - Nella savana di un
Kenya fuori dalle rotte turistiche www.runandtravel.it
2-9 settembre - Run Iceland - Tra le mille
cascate, gli infiniti ghiacciai e i deserti lavici
d’Islanda - www.runiceland.org
21-29 ottobre – Carrera de Baja - Tra i cactus
e i deserti salati della Baja California in
Mexico - www.carreradebaja.com
ABC Distribution - 0463.422401 - [email protected]
FOCUS
ON
DEL TREND CHE RIGUARDA IL MINIMAL RUNNING
E I PRODOTTI BAREFOOT ORIENTED ABBIAMO
AMPIAMENTE PARLATO SULLO SCORSO NUMERO.
OGGI SOTTO I RIFLETTORI UNA DELLE ULTIME NOVITà
CHE RIGUARDANO QUESTO SEGMENTO
To “Be” or not to “Be”?
NO, L’INGLESE NON C’ENTRA... IL PROGETTO INFATTI PARLA GIAPPONESE ED È FIRMATO DA UNO DEI BRAND LEADER NEL RUNNING,
VALE A DIRE MIZUNO. CHE PARTENDO DALLA TRADIZIONE del paese del sol levante PRESENTA UN’INNOVATIVA CALZAtURA,
DA UTILIZZARE NEI GIORNI DI RIPOSO, PER TRAINING SPECIFICI O TUTTI I GIORNI PER RINFORZARE LA MUSCOLATURA DELLE GAMBE.
• davide corrocher
Di barefoot e dintorni abbiamo ampiamente parlato sullo scorso numero di
Running Magazine e i feedback dei nostri
lettori sono stati numerosi e molto interessati. D’altra parte – lo abbiamo sottolineato – quello delle calzature minimal è certamente il trend del momento e non manca
tuttavia di far discutere gli operatori del
settore sotto molti punti di vista, tra favorevoli e contrari con le più diverse sfumature. Il dibattito inerente alla reale efficacia
del natural running è ancora molto acceso e difficilmente le due linee di pensiero
giungeranno a breve a esaurire tutti gli argomenti. Anche perché i maggiori brand
continuano a dar vita a nuove proposte,
che puntano a ottimizzare le scoperte più
innovative sullo studio del corpo umano
e del movimento durante la corsa. Tra i
prodotti che avevamo presentato nell’ampia vetrina del numero 4 figurava anche la
nuova Be di Mizuno, che verrà presentata
proprio in questo mese di giugno anche ai
retailer. Ecco quindi in assoluta anteprima
un approfondimento su questo modello.
FRA STORICITÀ E innovazione
I MODELLI
L’idea della Be nasce da antiche tradizioni che appartengono all’anima giapponese
di Mizuno: partendo dalla riscoperta dei
tipici sandali Waraji (foto sopra), è stato
ideato un nuovo tipo di suola che ne ripropone la concezione. La sua caratteristica
principale è la singolare riduzione della
lunghezza, tanto da non coprire per intero
la pianta del piede. In questo senso, all’interno della Be l’intersuola si assottiglia
proprio prima del metatarso, sotto le dita,
in modo da sfruttare questa soluzione e da
consentire alle dita di flettersi e muoversi
più liberamente. Il risultato è una scarpa
che punta a favorire il rafforzamento e l’attivazione della parte inferiore delle gambe.
PIÙ CHE NATURAL
correttamente e gradualmente nei giorni
di riposo, ma anche durante allenamenti
specifici, gli sportivi possono osservare un
miglioramento delle proprie performance.
Insomma, tutti con cognizione
di causa possono scegliere di
impiegarla quotidianamente per rafforzare i muscoli
delle gambe in modo
naturale e favorire la
riattivazione della
circolazione periferica.
UN’AMLETICA QUESTIONE
In particolare, grazie a questo tipo di
struttura della suola, al piede viene consentita una maggiore possibilità di movimento
rispetto alla corsa naturale: ciò apporta un
incremento e un potenziamento degli arti
inferiori, oltre a una maggior capacità di
controllare il baricentro. Be è stata infatti
sviluppata per facilitare l’accrescimento
del tono muscolare nelle fasce anteriori e
posteriori della gamba e determinare un
miglioramento delle prestazioni atletiche.
Ciò è possibile grazie alla maggiore mobilità e sensibilità consentita alle dita del piede, che favorisce un utilizzo più efficace dei
tessuti. In fase di spinta, infine, i runner
dimostrano di mantenere maggiori grip e
reattività.
BE PER TUTTI
La Be ha un target trasversale ed è rivolta
sia agli atleti che agli amatori: utilizzandola
Che cosa si può dire, a questo
punto, dell’ingresso sul mercato
di un prodotto innovativo ma
allo stesso tempo legato ad antiche tradizioni come la nuova Be?
Senz’altro che di risposte definitive, in questo campo come in tutti
gli altri, non se ne possono
dare. Ma la vera lezione che
si può ricavare dal progetto di Mizuno è che si può
(per)correre una strada che
non è sempre diritta. Spesso
torna su se stessa, per chiudere un cerchio e riaprirlo al passo immediatamente
successivo. Fra antico e mai visto, cultura
e innovazione. Quale sarà il gradimento
da parte del pubblico di questa attesa novità che viene dal paese del sol levante? E
soprattutto quali spunti fornirà all’acceso dibattito inerente al natural running?
Si ripropone quell’amletica questione
che ancora resta in attesa di risposta: barefoot o non barefoot? Questo è il problema (o l’opportunità).
DISTRIBUITO DA //
ALTO SPA
011-3494811
[email protected]
BE - MEN’S
*
BE - WOMEN’S
*
* modello in foto
20
RUNNING MAGAZINE
MAGGIO 2012
reportage
Transvulcania 2012,
“quasi” un mondiale
Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012
RUNNING MAGAZINE IN TRASFERTA SULL’ISOLA DI LA PALMA ALLE CANARIE
PER SEGUIRE SUL CAMPO UNA DELLE GARE PIU’ ATTESE DEGLI ULTIMI ANNI
La partenza con alle spalle il faro di Fuencaliente.
ESORDIO IN GRANDE STILE PER L’ÉLITE INTERNAZIONALE DELLO SKYRUNNING. REPORT, IMPRESSIONI E INTERVISTE ESCLUSIVE DALLA NOSTRA INVIATA IN SPAGNA. TRA LA PRESENZA
DI TOP RUNNER MONDIALI E RISPETTIVI TEAM, UNA LOCATION DA FAVOLA E COLPI DI SCENA, L’EVENTO – secondo ALCUNI “LA GARA DEL SECOLO” – HA CONFERMATO LE ASPETTATIVE.
Due dei tanti straordinari scenari attraversati dalla corsa, tra foreste verdissime, lunari crateri vulcanici e paesini di mare bordati da spiagge dalle sabbie nere. Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012
Era stata definita da alcuni come “la gara del secolo”. In effetti vedere così tanti top runner presenti in un’unica gara non è
cosa da tutti i giorni. E se a questo ci aggiungiamo una location
fantastica come l’isola di La Palma, nonché un finale a sorpresa,
le aspettative molto alte sono state pienamente confermate. Partiamo proprio dalla fine: è stato lo statunitense Dakota Jones del
Team Montrail l’inaspettato vincitore di questa quarta edizione
della Transvulcania. L’ultramaratona è andata in scena sabato 12
maggio sull’isola di La Palma alle Canarie, come parte del circuito
Ultra Marathon Series all’interno della nuova formula Sky Run-
Il vincitore era felice e quasi sorpreso dalla prestazione (che
lo ha visto arrivare in 6h 58’ 44”, una decina di minuti prima
del “fenomeno” Kilian Jornet). “Speravo nel miglior risultato
possibile - ha dichiarato Jones - ma non mi aspettavo di vincere,
avendo già corso con Kilian e sapendo di che cosa è capace”.
Invece, Jornet (Team Salomon Santiveri) - superfavorito della
vigilia e beniamino locale - si è classificato al terzo posto in 7h
09’ 53”, preceduto anche dall’inglese Andy Symonds del Team
Salomon in 7h 00’ 34”. A giocare a sfavore di Jornet probabilmente ha contato anche la fatica di un’intera stagione di
competizioni di sci alpinismo, nonché il brusco cambiamento
di temperatura a cui si è sottoposto: dopo aver corso due terzi
della gara a pochi metri da Jones, ha subìto un calo di rendimento intorno al 77° km, tanto da giungere all’arrivo stremato.
Questo non gli ha fatto perdere la consueta sportività: “È stato
bello correre con Dakota - ha dichiarato - È davvero forte e
organizzato e ha corso una gara intelligente. Sono veramente
felice per lui”.
François D’Haëne, 4° classificato. A fianco Giuliano Cavallo, l’unico top runner italiano che ha chiuso con un ottimo 9° posto. Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012
22
Con 83,3 km di lunghezza, 4.415 m di dislivello positivo e 4.110
di dislivello negativo, la corsa ha attraversato pressochè tutta l’isola - celebre per la sua rete di quasi 1.000 km di sentieri montani
- su alcuni dei percorsi più noti e spettacolari: la “Ruta de los Volcanes” e il “GR131”, su altitudini che andavano dai 4 metri s.l.m.
della partenza, al faro di Fuencaliente, fino ai 2.426 m del Roque
de los Muchachos, la cima più alta di tutta l’isola. Una gara dalle
componenti tecniche molto marcate, caratterizzata in buona parte da terreno vulcanico e in cui uno degli elementi più temuti è
sempre il fattore atmosferico. In particolare le alte temperature
(unite ai forti venti) accompagnano la fase centrale della corsa,
nel settore con la salita più impegnativa: caldo e vento si sono presentati puntuali all’appuntamento. Nonostante questo, gli spettatori hanno assistito allo “sbriciolamento” del precedente record,
stabilito lo scorso anno dallo spagnolo Miguel Heras con 7h 32’
13”: un tempo che, nell’edizione 2012, è stato superato dai pri-
transvulcania - la classifica
Los Llanos 83,3 km
pos name
team
time
gap
06:59:07
07:00:34
07:09:53
07:23:40
07:38:58
07:46:51
07:48:28
08:02:27
08:03:36
08:04:25
00:00:00
00:01:27
00:10:46
00:24:33
00:39:51
00:47:44
00:49:21
01:03:20
01:04:29
x
1Anna Heather Frost salomon
08.11.31
2Nuria Picas AlbetsSELECCIÓ CATALANA
08.52.00
3Nikki KimballTHE NORTH FACE
09.10.01
4Darcy AfricaPEARL IZUMI
09.17.36
5
Uxue Fraile Azpeitia
COLUMBIA VIDA-RAID
09.21.12
6Maud Gobert
adidas
09.54.40
7
Leire Iruretagoyena OteguiGAILURRAK
10.05.46
8
Judit Casas álvarez
SEL.CAT CARRERAS POR MONTAÑA-FEEC 10.11.18
9Teresa Nimes PérezTEAM LA FUMA IBERICA 10.17.06
10Andrea CalmbachSALOMON GERMANY SUUNTO 10.37.04
00.05.56
00.06.25
00.06.38
00.06.44
00.06.46
00.07.10
00.07.18
00.07.22
00.07.27
00.07.41
1DAKOTA JONESMONTRAIL
2
andy symonds
salomon
3
kilian jornet
salomon santiveri
4
francois d’haene
salomon
5
iker karrera
salomon santiveri
6
erik clavery
asics
7
jordi bes ginestaSeleccio Catalanaj
8
thomas lorblanchet salomon
9
giuliano cavallo
salomon carnifast
10
rickey gates
salomon
maschile
Grande era l’attesa per una delle gare di skyrunning più importanti degli ultimi anni, visto il parterre di top runners al via. Ma non
solo: mantenendo il massimo riserbo, l’ISF (International Skyrunning
Federation) dopo la gara ha organizzato un meeting esclusivo di tre
giorni (dal 14 al 16 maggio) per discutere di passato, presente e futuro
dello skyrunning: importanti atleti che hanno partecipato alla gara (e
non solo - vedi Marco de Gasperi) e giornalisti da tutto il mondo. Sul
luogo, unica giornalista italiana presente, la nostra inviata. Ecco in
queste due prime due pagine il report della gara, le dichiarazioni di alcuni protagonisti e un’esclusiva intervista con il vincitore (a sorpresa)
Dakota Jones. Nelle successive due pagine invece tutti i dettagli della
tavola rotonda.
ning World Series dell’ISF. La gara ha rappresentato l’apertura di
stagione per questo tipo di competizioni e ha visto al via il gotha
mondiale della corsa in montagna su lunga distanza, con la presenza dei team internazionali “targati” Adidas, Arc’teryx, Asics,
Montrail, New Balance, Pearl Izumi, Platinum Sigvaris, Salomon,
The North Face.
femminile
• dalla nostra inviata monica nanetti
RUNNING MAGAZINE
A fianco, il secondo classificato Andy Symonds e la vincitrice
femminile Anna Frost al passaggio di Roque de los Muchachos,
quota 2.426 mt (57,8 km), dopo la salita più impegnativa della gara.
Ph cr: LongLight
maggio 2012
A TU PER TU CON IL VINCITORE, 21ENNE AMERICANO DEL TEAM MONTRAIL
Dakota Jones, è nata una stella?
IL RECORD DELLA GARA
Intervistato il giorno dopo la gara, il
giovanissimo americano ancora non
sembrava rendersi completamente
conto del successo: “Non mi aspettavo un simile risultato: questa era la
mia terza corsa in Europa, temevo la
pendenza e il tipo di terreno, ho pensato solo a fare del mio meglio… e
all’arrivo io stesso ero sorpreso quanto tutti gli altri”. Un “meglio” che gli ha
permesso di lasciare dietro di sé l’intera élite dello skyrunning mondiale e
di stabilire il nuovo record della gara
infrangendo il muro delle 7 ore (6h 58’
44”). La gara lo ha visto alternarsi al
comando con Kilian Jornet e Andy Symonds per la prima metà del percorso,
per poi farsi superare dai due all’inizio
della lunghissima discesa.
ANDY E KILIAN ED IO…
Kilian Jornet seguito da Dakota Jones, che si rivelerà poi a sorpresa il
vincitore della gara. Ph cr: LongLight
La gara è stata segnata anche da alcuni ritiri eccellenti:
quello dell’americano Anton Krupicka, arrivato sull’isola in
condizioni fisiche non ottimali, tanto che ha preferito non
prendere parte alla competizione, e quelli del francese Sebastien Chaigneau e dello statunitense Geoff Roes, avvenuti pressoché in contemporanea dopo la salita più impegnativa della
gara, al punto di controllo di Roque de los Muchachos. Al di
là dei top runner, comunque, la Transvulcania, giunta alla sua
quarta edizione, si va sempre più confermando come appuntamento di riferimento per il mondo dello skyrunning: 500 partecipanti (oltre agli iscritti alla versione corta di 26,8 km), organizzazione impeccabile, forte sostegno dell’amministrazione
locale e positivo coinvolgimento degli abitanti del luogo sono
le leve principali del successo di questa manifestazione. Oltre,
ovviamente, agli straordinari scenari attraversati dalla corsa,
tra foreste verdissime, lunari crateri vulcanici e paesini di mare
bordati da spiagge dalle sabbie nere: come è stato sottolineato
dalle autorità del posto durante la conferenza di presentazione,
una competizione come la Transvulcania rappresenta non solo
un grande evento sportivo, ma anche un efficacissimo mezzo di
promozione turistica a livello internazionale per l’intera isola.
GLI ESORDI
“A metà discesa – è il suo racconto
– Kilian e io stavamo correndo molto
veloci. Quando siamo arrivati al punto di ristoro, Andy è sbucato dal nulla
(non lo avevo visto da ore!) molto ‘carico’ ed è ripartito a razzo lasciandomi indietro. Kilian, a quel punto, si è
lanciato al suo inseguimento e io ho
pensato che, se nessuno mi avesse
raggiunto, avrei guadagnato il terzo
posto. Quindi ho continuato a correre al mio passo… e improvvisamente
i due sono ricomparsi all’orizzonte.
Ho raggiunto Kilian, e questo mi ha
davvero sorpreso. Gli ho chiesto se
era tutto a posto e lui, semplicemente,
mi ha risposto di sì, facendosi da parte per lasciarmi passare. Poco dopo
ho raggiunto anche Andy. Credo che
loro due, presi dalla competizione, abbiano veramente dato tutto in quella
parte di percorso: io, senza volerlo,
penso di aver corso in modo più accorto semplicemente facendo la mia
gara. Dopo aver superato Andy, per il
resto della tracciato sapevo di averlo
alle mie spalle a distanza ravvicinata:
quindi ho corso secondo il mio ritmo,
più velocemente che potevo… ed è
stato abbastanza per vincere”.
SOTTO I RIFLETTORI
Ma a parte la vittoria, è stata la corsa in sé a lasciare una forte impressione in Dakota: “Se penso alla gran-
23
Dakota Jones e alle spalle Kilian Jornet.
de eccitazione che stava intorno alla
50 miglia del Lake Sonoma: è stato
uno scherzo, rispetto a quello che ho
visto ieri. Qui alle Canarie, era tutto
moltiplicato per cento: l’intera isola
partecipava, c’erano mille persone ad
aspettarci al traguardo, la tv, i media…
è stato davvero incredibile. Non posso
certo dire che non mi sia piaciuto: a chi
non piace essere al centro dell’attenzione? Ma se fosse così ogni volta, se
avessi intorno tutta questa eccitazione ogni volta che corro, credo che diventerei matto: corro perché mi piace
correre, e il fatto che questo attragga
molta curiosità può essere piacevole,
ma non cambia nulla di me. Penso
che questo sia il punto fondamentale. Crescendo e avendo maggiori successi, ricevo maggiore attenzione da
parte degli altri; ho paura che, a forza
di sentirmi ripetere da tutti che sono
un atleta incredibile e una persona
fantastica, potrei davvero iniziare a
crederci e diventare quindi un perfetto idiota (in realtà il termine utilizzato è decisamente più colorito, ndr). E
Un atteggiamento, questo, che si
spiega anche con la storia sportiva
di Jones, che ha iniziato a correre alla
fine del 2008: “Ho cominciato per
conto mio in Colorado dove abito,
soprattutto perché amo la montagna
e mi piace questo modo di viverla:
quell’anno mi ero entusiasmato dopo
aver fatto servizio come volontario
alla Hardrock 100 e sei mesi dopo
correvo la mia prima gara. Sono migliorato progressivamente, partendo
da competizioni molto piccole, allenandomi da solo: questo è il primo
anno in cui ho un allenatore che segue la mia preparazione. Da tre anni,
invece, sono nel Montrail Team, dove
mi trovo davvero bene: mi sostengono
sia finanziariamente, sia con le attrezzature, sia con consigli e indicazioni.
Io, a mia volta, cerco sempre di fornire
un feedback che possa risultare utile”.
GUARDANDO AL FUTURO
Per quanto riguarda i prossimi progetti, è ancora tutto da decidere: “Il
mio obiettivo principale per quest’anno resta la Hardrock 100, in Colorado,
dove lo scorso anno mi sono classificato secondo. Ma al momento non
ho altri grandi progetti, anche perché
mi sto dedicando molto all’alpinismo.
Certo, le montagne europee sono
molto diverse da quelle degli Stati
Uniti: sono più grandi, ci sono i ghiacciai che in Colorado non esistono… di
fatto io non ho una preparazione specifica per questi ambienti. Ma lo faccio
soprattutto perché amo la montagna
e per conoscere posti nuovi: potrei
dire che ‘dove’ corro è uno dei motivi
del ‘perché’.
Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012
Ottimo risultato anche per l’unico top runner italiano presente, Giuliano Cavallo (Team Salomon Carnifast) al 9° posto
assoluto con 8h 03’ 36”. “Sono fiducioso, questa gara l’ho preparata bene e con calma - ci aveva raccontato poco prima della
partenza - e sono molto contento e stimolato dalla straordinaria
partecipazione di grandi campioni; è anche la prima volta che
corro su un terreno di questo tipo… insomma, è sicuramente
una bella esperienza. Peccato solo che, la settimana scorsa, il
cane del vicino mi abbia morsicato il polpaccio: un bel buco
profondo, ma soprattutto sono stato costretto a iniziare una
cura di antibiotici per scongiurare ogni pericolo di infezioni”.
Probabilmente proprio gli antibiotici sono stati la causa dei problemi di stomaco che Cavallo ha dovuto affrontare nel corso
della gara, intorno al 30° km, e che gli hanno creato non poche difficoltà. Ma nel complesso, ci ha confermato poi, si tratta
comunque di “un risultato che mi ha lasciato davvero molto
soddisfatto”.
io non voglio essere un idiota, voglio
semplicemente essere una persona in
gamba e mantenere tutto nella giusta
prospettiva. In realtà, non si tratta altro che di correre un sacco”.
// Una cosa è certa: di lui sentiremo
ancora parlare presto. Dakota Jones,
ventunenne di Durango (Colorado),
membro del team Montrail, non è
soltanto il vincitore a sorpresa della
Transvulcania 2012. È anche un personaggio decisamente fuori dagli schemi: schivo e ironico, lettore accanito,
autore di un brillante blog in cui riesce
a parlare di corsa citando il Rigoletto e
prendendosi gioco di molti dei luoghi
comuni che caratterizzano l’ambiente.
Ph cr: Mikael Helsing/TRV 2012
mi 4 classificati, incluso il francese François D’Haëne, del Team
Salomon, quarto in 7h 23’ 40”, a conferma dello straordinario
livello dei partecipanti. Tra le donne, vittoria della fenomenale
neozelandese Anna Frost, tredicesima in classifica generale con
8h 11’ 31”, che ha abbassato di ben 1h 45’ il precedente record
davanti alla spagnola Nuria Picas (8h 52’ 00”) e alla statunitense
Nikki Kimball (9h 10’ 01”).
“NON MI ASPETTAVO UN SIMILE RISULTATO: QUESTA ERA LA MIA TERZA CORSA IN EUROPA,
TEMEVO LA PENDENZA E IL TIPO DI TERRENO, HO PENSATO SOLO A FARE DEL MIO MEGLIO…
E ALL’ARRIVO IO STESSO ERO SORPRESO QUANTO TUTTI GLI ALTRI”.
Dakota Jones taglia il traguardo in 6h 58’ 44”, precedendo Andy Symonds e Kilian Jornet.
reportage
NUMEROSE E INTERESSANTI LE TEMATICHE TRATTATE DA QUESTA
STORICA TAVOLA ROTONDA. ECCO UN RIASSUNTO DEL MEETING,
AL QUALE ABBIAMO PARTECIPATO DI PERSONA
SKYRUNNING: FEDERAZIONE
E ATLETI A CONFRONTO
PASSATO, PRESENTE E FUTURO: IL MEETING ORGANIZZATO DALL’INTERNATIONAL SKYRUNNING FEDERATION HA RADUNATO ALCUNI DEI PIÙ FORTI
SPECIALISTI MONDIALI DELLA DISCIPLINA E HA RAPPRESENTATO UN’OCCASIONE UNICA PER FARE IL PUNTO DI UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE.
dalla nostra inviata
• monica nanetti
Una “tre giorni” per ricordare il passato, capire il presente e immaginare il futuro: questo
il senso del seminario “Less cloud. More sky”
organizzato da ISF-International Skyrunning
Federation dal 14 al 16 maggio all’isola di
La Palma, alle Canarie, nelle giornate immediatamente successive alla Transvulcania (la
corsa è raccontata nelle pagine precedenti).
I lavori sono stati condotti da Marino Giacometti e Lauri van Houten, rispettivamente
presidente e vice presidente di ISF, che hanno coordinato il gruppo di partecipanti composto da una numerosa rappresentanza di atleti top provenienti da tutto il mondo; alcuni
dei quali – come ad esempio l’italiano Marco
De Gasperi – non partecipanti alla gara, ma
intervenuti espressamente per partecipare
all’incontro. Tra i relatori anche Giulio Sergio Roi (meglio noto come “sky doctor”), vice
presidente e medical director di ISF, che ha
presentato una serie di relazioni sulle principali tematiche mediche legate a questo tipo
ha rievocato gli anni pionieristici e i primi
grandi campioni anche attraverso un filmato dal titolo “The sky’s the limit”, girato
tra il 1992 e il 1995. Un documento che
chiudeva con la constatazione della nascita
di un nuovo, entusiasmante sport e con il
quesito: “Quanto oltre e quanto più veloci
potranno andare?”. Di sicuro molto lontano, come è emerso nelle giornate successive: innanzitutto dal punto di vista della
comunicazione (vedi dettagli nel box della
pagina seguente), con una serie di media
targati ISF che vanno dalla stampa (la rivista Skyrunner Magazine è distribuita a
livello mondiale in 15.000 copie, ai partecipanti e agli organizzatori delle principali
competizioni), ai canali televisivi (dal 1993
Trans World Sport, leader nelle produzioni a tema sportivo, ha seguito le manifestazioni di skyrunning in tutto il mondo:
102 trasmissioni, distribuite in un centinaio di paesi, per un totale di 250 milioni
di spettatori per ogni trasmissione), fino
all’online con il sito internet www.skyrunning.com e alla pagina internet dedicata.
Gli atleti partecipanti al seminario
Kilian JornetSpagna
Iker KarreraSpagna
Nikki KimballUSA
Ian SharmanUSA Mike WolfeUSA
Max KingUSA
Dakota JonesUSA
Geoff RoesUSA
Anton KrupickaUSA
Joe GrantUSA
Nick ClarkUSA
Maud Gobert
Francia
Francois d’Haene
Francia
Thomas Lorblanchet
Francia
Sebastien Chaigneau
Francia
Giuliano Cavallo
Italia
Marco De Gasperi
Italia
Florent TroilletSvizzera
Gustavo ReyesArgentina
Anna FrostNuova Zelanda
Csaba NemethUngheria
Marino Giacometti e Lauri van Houten, rispettivamente presidente e vice-presidente ISF.
di attività. A seguire il seminario, inoltre,
una ristretta rappresentanza della stampa
internazionale specializzata di Spagna, Gran
Bretagna, Stati Uniti, Australia e Sud Africa,
oltre a Running Magazine e Outdoor Magazine come uniche testate italiane. Quella di un
seminario tematico è un’iniziativa unica nel
suo genere, fino a ora. Il perché lo ha spiegato Lauri van Houten: “Lo skyrunning compie
vent’anni: ci è sembrato giusto prenderci un
momento di pausa per valutare il passato e il
futuro, e per cercare di capire i nuovo orizzonti di questo sport. Per questo abbiamo voluto discuterne direttamente con gli atleti più
affermati: chi meglio dei campioni può contribuire a dare forma a questa disciplina?”.
TRA PASSATO E FUTURO
Il passato dello skyrunning ha avuto, nel
corso della prima giornata di seminario, un
testimonial d’eccezione: lo stesso Marino
Giacometti, vero e proprio “inventore” di
questa disciplina, atleta a sua volta e grande appassionato di montagna. Giacometti
LA PAROLA AGLI ATLETI
Altro tema caldo toccato dall’incontro
è stato quello del rapporto tra gli atleti e
le aziende: un rapporto che, attualmente,
sembra aver trovato un buon equilibrio nella logica dei team. Come ha sintetizzato la
neozelandese Anna Frost: “Quanto mi supporta lo sponsor? Molto: io non corro solo
per me, ma per tutta la ‘famiglia’ Salomon.
In questo modo sei più motivato, e anche
più disposto a sacrifici e rinunce di quanto
non faresti se corressi da solo”. Unanimità
di consensi tra gli atleti anche per quanto
riguarda l’esistenza di premi in denaro per
i vincitori, in aggiunta al pagamento di
viaggio e albergo per i top runner invitati;
anche perché il principale rischio connesso a questa formula – quello di una spinta
verso fenomeni di doping – sembra allo
stato attuale, in questo ambiente, un’ipotesi ancora remota. D’altro canto, come è
stato spiegato dal dott. Roi, i controlli antidoping esistono: la loro effettuazione è soprattutto una questione di costi economici.
REGOLAMENTI, GARE E FEDERAZIONI
Norme, regolamenti e organizzazioni sono
stati poi al centro della terza giornata di lavori: un’occasione per presentare la nuova
formula Skyrunner World Series per il 2012,
che comprende un circuito di 20 gare in tutto
il mondo (per un totale di 10 paesi, 3 continenti, 700 km di percorsi e 48.000 metri di
dislivello positivo), nel periodo tra maggio e
novembre, con un montepremi complessivo
di 25.000 dollari; come partecipanti, oltre
all’élite internazionale dei migliori atleti di
questa disciplina, anche 30.000 runner provenienti da 54 paesi. A questo si aggiungono,
sempre per il 2012, gli SkyGames: un evento
organizzato ogni 4 anni, in programma dal
24
Team Salomon Santiveri
Team Salomon Santiveri
Team The North Face
Team The North Face
Team The North Face
Team Montrail
Team Montrail
Team Montrail
Team New Balance
Team Arc’teryx
Team Pearl Izumi
Team Adidas
Team Salomon
Team Salomon
Team The North Face
Team Salomon Carnifast
Team Scott
Team New Balance
Team Salomon
Team Salomon
29 giugno all’8 luglio sui Pirenei spagnoli, che vede la presenza di tutte le specialità
dello skyrunning. Uno sguardo, infine, alle
diverse federazioni e organizzazioni in qualche modo collegate a questo mondo: IOC
(International Olympic Committee), IAAF
(International Association of Athletics Federations), WMRA (World Mountain Running
Association), IAU (International Association
of Ultrarunners), Ironman (federazione privata e marchio commerciale). Un panorama che
ha permesso ancora una volta a ISF di ribadire la propria specifica identità e la propria
volontà di continuare a operare come federazione, senza perdere di vista lo spirito e l’essenza di questo particolare sport.
RUNNING MAGAZINE
Il calendario della Skyrunner World Series 2012
MAGGIO 2012
Le corse Skyrunner World Series
Skyrace Series
Ultra Skymarathon Series
• Spagna: Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri,
Paesi Baschi, 20 maggio
• Italia: Giir di Mont SkyMarathon, Premana
(LC), 29 luglio
• Svizzera: Course de Sierre-Zinal, Zinal (Valais), 12 agosto
• USA: Pikes Peak Marathon, Colorado, 19
agosto
• Malaysia: Mount Kinabalu Climbathon, Sabah (Borneo), 14 ottobre
La classifica si basa sulla somma dei tre migliori risultati nelle corse principali, più due
competizioni fra le tre obbligatorie delle altre
Series (*). Come opzione aggiuntiva alle tre
gare principali, gli atleti possono farne una tra
le tre obbligatorie e una a scelta tra Vertical Kilometer, SkyRace e Ultra. I punteggi delle corse finali saranno aumentati del 20%
• Russia: Elbrus Skyrace, 9 maggio
• Grecia: Ziria Cross Country Skyrace, Goura
Corinth, 27 maggio
• (*) Italia: Dolomites Skyrace, Canazei (TN),
22 luglio
• Gran Bretagna: Snowdon International
Race, Llanberis (Wales), 21 luglio
• Francia: Marathon di Montcalm, Auzat
(Ariège), 18 agosto
• (*) Spagna: Transvulcania Ultra marathon, La
Palma, 12 maggio
• USA: Speedgoat 50k, Snowbird (Utah), 29 luglio
• Italia: Trofeo Kima Ultra SkyMarathon, Valmasino (SO), 26 agosto
• Spagna: Cavalls del Vent, Cadi-Moxeirò Natural Park (Pirenei), 29 settembre
• Francia: La Course des Templiers, Millau
(Grands Causses), 28 ottobre
Vertical Kilometer
• 1.000 metri di dislivello positivo
su terreno variabile con forte
inclinazione, su una lunghezza non
superiore a 5 chilometri
• il Vertical Kilometer® è definito su tre
livelli di altitudine (+/- 200 m)
Skymarathon
• dislivello totale di almeno 2.000
metri in salita. Quota massima da
2.000 metri fino a oltre 4.000 metri
• lunghezza tra i 30 e i 42 km
Vertical Kilometer Series
• Russia: Elbrus Vertical Kilometer, 7 maggio
• Grecia: Gerania Vertical Kilometer, Loutraki,
10 giugno
• (*) Italia: Dolomites Vertical Kilometer, Canazei (TN), 20 luglio
• Svizzera: Le KM Vertical de Fully, Martigny
(Valais), 20 ottobre
• Spagna: Vertical Kilometer del Puig Campana, Valencia, 1 novembre
Caratteristiche
delle discipline
• la corsa può svolgersi su sentiero,
pista, morena, roccia o neve (asfalto
inferiore al 15%)
Ultra Skymarathon
Dopo la parziale delusione del terzo posto alla Transvulcania, Kilian Jornet si è subito rifatto
vincendo la Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri (20 maggio), la prima delle 5 gare principali del
circuito Skyrunner World Series. Ph cr: Jordi Saragossa
• caratteristiche che eccedono i
parametri previsti per la SkyMarathon
per oltre il 5%
UNO DEI TEMI PIù INTERESSANTI DEL SEMINARIO
Il potere della comunicazione
LA DISCIPLiNA FIN DAGLI ESORDI È STATA PARTICOLARMENTE ATTENTA E ATTIVA
NELL’AMBITO DEI MEDIA. OGGI FONDAMENTALE ANCHE IL RUOLO DEL WEB E DEI SOCIAL
NETWORK, LA CUI GESTIONE PER ALCUNI ATLETI è DIVENTATA QUASI UN “LAVORO”.
maggio – giorno della Transvulcania – la pagina Facebook di ISF ha
registrato dati come 2.341 “like” e
commenti da parte di utenti, 14.309
“click” totali su un singolo post,
17.201 “unique interactions overall” e
125.838 “ultimate reach”.
La pagina Facebook di Kilian al 23 maggio 2012
conta ben 56.318 likes.
// Uno dei “segreti” del successo
del fenomeno skyrunning è stato
quello di partire, vent’anni fa, con il
piede giusto anche dal punto di vista della comunicazione: stampa,
televisione, attività di pr sono stati
attivati fin dagli inizi (con l’aiuto innegabile della spettacolarità delle
location delle gare) e hanno consentito al nuovo sport di affermarsi rapidamente tanto presso gli sportivi
quanto nei confronti degli sponsor.
Negli anni più recenti, poi, l’avvento
del web e dei social network ha rappresentato un’ulteriore, importantissima cassa di risonanza. È quanto
è emerso nel corso della seconda
giornata del seminario, dedicata in
buona parte proprio al tema della
comunicazione. Basti considerare
che nella giornata di domenica 13
Ma la partita dei social network
si gioca soprattutto sul fronte del
singolo atleta, con numeri in alcuni casi davvero straordinari. La pagina Facebook di Kilian Jornet, ad
esempio, conta oltre 56.000 “fan”,
in continua crescita “È un tipo di attività importante per un atleta – ha
spiegato lo stesso Jornet – perché
nel nostro lavoro è necessario anche promuovere il nostro sponsor.
Nella mia pagina parlo di gare, di
programmi, ma anche dei miei allenamenti e dei luoghi che visito: un
lavoro, certo, ma anche un piacere”.
“Oggi esistono tre tipi di atleti”, ha
sostenuto Greg Vollet, responsabile del team Salomon International.
“Quelli in cerca dei loro limiti, quelli
che promuovono il loro brand e quelli che promuovono il loro sport. Questo significa che i social media sono
fondamentali: gli atleti non possono
fare a meno di seguire e utilizzare
questi mezzi”.
I commenti di molti altri atleti
hanno peraltro confermato il concetto che il “mantenimento” della
propria presenza sui social network
non è un semplice hobby o una
forma di promozione della propria
immagine, ma anche una parte integrante (e talvolta specificamente
contrattualizzata) del rapporto con
lo sponsor. Anton Krupicka, statunitense del team New Balance con
5.400 “fan”, ha aggiunto: “Non so
quale sia il segreto del successo
di una pagina Facebook. Nel mio
caso, cerco di condividere la mia
esperienza di vivere la montagna;
questo mi piace, e fa contento il
mio sponsor”. Esistono comunque
anche altre formule, oltre a quella
di Facebook: “Io ho un blog – ha
raccontato Max King – in cui raccolgo molti commenti e reazioni. È
sicuramente un’esperienza interessante, ma è anche parte integrante
del mio (anzi, del nostro) lavoro nei
Il sito molto ricco e curato di di SebastienChaigneau che ospita anche
cortometraggi molto seguiti su sessioni di allenamento e gare.
confronti dello sponsor: quindi è
normale dedicare del tempo a questa attività”.
Tempo che, nel caso di figure come
quella del francese Sebastien Chaigneau (con un ricco sito internet che
incorpora anche un blog), arriva ad essere di un paio di ore al giorno: “Dopo
eventi importanti, come l’UTMB, abbiamo registrato un aumento incredibile di contatti. Sul sito, tra l’altro,
sono pubblicati una serie di cortometraggi (“Get ready for” è il nome
della serie) che mia moglie produce
e realizza, dedicati sia alle sessioni di
allenamento che alle gare; filmati che,
quando vengono ripresi e pubblicati
sui siti degli sponsor (The North Face
e Overstim.s), provocano una vera e
propria impennata nei contatti: dopo
l’UTMB 2010, il sito The North Face
ha contato circa 1.600.000 visite. È
sicuramente un tipo di attività molto
importante, ma che certamente richiede moltissimo lavoro: tanto che
ora c’è un ragazzo che lavora per me
solo per gestire i social media”.
Sebastien Chaigneau in azione alla Transvulcania 2012 (credit: LongLight) e all’arrivo da vincitore della Transgrancanaria
2012, 2-4 marzo (credit: The North Face Transgrancanaria).
25
PRODOTTI
SS 2012
Polar / RCX3
// Disponibile da questo mese, è un training
computer dotato di ampio display, personalizzabile con sensori specifici per le discipline del
running e del ciclismo.
In grado aiutare la pianificazione dell’allenamento e di fornire un feedback
immediato al termine dell’attività, Rcx3 è disponibile in due
versioni, per uomo e per
donna.
Quattro i set disponibili
(tutti inclusivi del trasmettitore WearLink + W.I.N.D):
- RCX3 (169,90 euro)
- RCX3 Run: con sensore da
scarpa s3+, per misurare velocità/cadenza e distanza, e DataLink
(249,90 euro)
- RCX3 Bike: con sensore di velocità CS
W.I.N.D. e supporto manubrio universale
(199,90 euro)
- RCX3 GPS: con sensore GPS G5 e Data Link
(279,90 euro)
Si può aggiungere gli accessori successivamente, anche sulle precedenti versioni GPS G3
W.I.N.D. e sensore da scarpa s3 W.I.N.D.
DISTRIBUITO DA // Polar Electro Italia
051.2987611
[email protected]
New Balance / 880
// Parte della collezione Performance
Running, appartiene alla categoria A3,
massimo ammortizzamento. Scarpa da
allenamento adatta a qualunque tipo di
runner. La tomaia è realizzata in mesh a
trama larga, con rinforzi strutturali in pelle sintetica e inserti 3M. Il plantare è sagomato, traforato ed estraibile. L’intersuola
della 880 è realizzato in Acteva Lite, con
inserti N-Ergy nella parte tallonare e supporto mediale Stability Web. Sottopiede
in Abzorb. Prezzo al pubblico: 125 euro.
enervit
Gymline Muscle Protein Bar Doppio Strato 27%
// Parte della nuova linea
di barrette proteiche presentata all’ultima edizione
della fiera Rimini Wellness
(scelta da Clemente Russo,
campione del Mondo WSB
e vice campione olimpico,
in preparazione per Londra
2012), questo integratore
high protein da 45 g è stato
confezionato per chi pratica
attività fisica intensa e prevalentemente basata sullo sforzo muscolare.
L’apporto vitaminico completo di questo prodotto include:
- Vitamina B6, che contribuisce al normale metabolismo
delle proteine (per almeno
0,21 mg al giorno)
- Le vitamine PP e B1, che
contribuiscono al normale
metabolismo energetico (rispettivamente per almeno
2,4 mg e 0,17 mg al giorno).
Gusto:
Cocco – ciok
DISTRIBUITO DA // Enervit
02.485631
[email protected]
Suunto / Vector
// Orologio classico con altimetro, ideale per
escursioni e training outdoor.
Dotazioni tecniche:
- Altimetro
- Barometro
- Bussola
- Cardiofrequenzimetro,
utile per l’allenamento e
per monitorare il battito
in fase di esplorazione.
- Fascia cardio
Il nuovo Vector
HR è disponibile
anche nella nuova
versione verde scuro, oltre che
nelle varianti classiche in bianco e in nero.
DISTRIBUITO DA // AMER SPORTS ITALIA
0422.5291
[email protected]
// Calza dalle caratteristiche di alta traspirabilità e morbidezza. Sostiene il piede durante
movimenti a media e bassa intensità. Struttura
avvolgente e comfort adatti sia a terreni urbani
che alla corsa su terreno accidentato.
Caratteristiche: Struttura differenziata destro/
sinistro, Fascia elastica antitorsione, Maglia rasata, Rinforzo antiabrasione
Light Weight: 65% Poliester – 30% Poliammidica – 5% Elastan
Columbia / Insight Ice Short Sleeve V-Neck TOP (Women’s)
Caratteristiche tecniche:
• Omni-Freeze ICE Raffreddamento avanzato
• Omni-Shade protezione solare
Upf 50
• Omni-Wick
• Tessuto confortevole elasticizzato in 4 direzioni
• Ventilato
• Trattamento antibatterico
Tessuto:
91% polyester / 9% elastane Freezer Ice
Jersey
100% polyester pointelle mesh.
// Indumento concepito per sfruttare efficacemente il meccanismo con cui il sudore agisce
sull’organismo, per raffreddare del
corpo umano rilasciando calore
dalla pelle e facendolo evaporare. Omni-Freeze Ice
agisce sul fisico per gestire
l’innalzamento di temperatura durante l’attività, trasmettendo un’immediata sensazione
di fresco nel momento stesso in
cui l’umidità viene a contatto con
il tessuto.
• Performance ottimali anche
durante le attività aerobiche più
impegnative
• Ottima sensazione sulla pelle
DISTRIBUITO DA //
Columbia Sportwear Italia
0423.648756
www.columbiapressroom.com
MOUNTAIN HARDWEAR / GHOST WHISPERER ANORAK
// È uno shell di grande leggerezza e dalle dimensioni ridotte, ideato per le situazioni di
pioggia e vento durante attività aerobiche di
ogni genere. Dal peso di soli 53 grammi, sta
in una tasca. Finiture riflettenti, zip ideale per
la ventilazione e bordo con cordoncino elasticizzato costituiscono i dettagli di questo shell
peso-piuma. Prezzo consigliato: 130 euro.
DISTRIBUITO DA // OUTBACK ‘97
035.361103
[email protected]
DISTRIBUITO DA // Gartner Sport
0471.062300 / [email protected]
GM / 2402
MIDLAND / Spyridon
FiveFingers / Spyridon
// Le Midland Subzero Sportek sono cuffie
stereo bluetooth con microfono integrato, robuste,
flessibili e grintose, pensate per tutti gli amanti
degli sport all’aria aperta e ideali quindi anche
per ogni runner. Consentono di rispondere al
cellulare o ascoltare musica in totale libertà, con
un’eccellente qualità audio stereo e nessun intralcio durante l’allenamento. Per gruppi di sportivi,
abbinate al ricetrasmettitore PMR446 Midland
G8 BT, estendono la comunicazione a team di
persone fino a una distanza massima di 12 km.
Per un’attività personalizzata, invece, si interfacciano con innumerevoli Smartphone (iPhone, BlackBerry e Android) che, grazie alle loro applicazioni,
consentono di creare un programma individuale
con suggerimenti in real-time per accompagnare
l’atleta, memorizzarne tempi, spazi e tabelle di allenamento. Le abbiamo provate di persona correndo: oltre ad essere molto comode, leggere ed avere
il vantaggio di non avere fili, hanno una qualità
audio davvero ottima e garantiscono anche una
parziale impermeabilità.
// Modello concepito per trail running, è
costruito con suola in gomma Vibram minimalista, dal tread design aggressivo. Le
sue caratteristiche specifiche sono studiate per garantire un perfetto equilibrio del
“foot feel” e protezione su superfici accidentate, anche contro pietre e detriti. Presa sicura del piede in tutte le direzioni. La
tomaia presenta una struttura che favorisce
una traspirazione naturale, con chiusura
hook an loop che consente una calzata sicura. Spyridon è ideale per corsa e trekking
leggero.
DISTRIBUITO DA // Cte International 0522.509411 / www.midlandradio.eu
DISTRIBUITO DA // Vibram
02.89420549 / [email protected]
26
2406 new
// Calza dotata di massima resistenza. Realizzata per favorire la protezione del piede e sostenerlo per sforzi fisici ad alta intensità. Struttura
avvolgente e comfort adatti sia a terreni urbani
che alla corsa su terreno accidentato.
Caratteristiche: struttura differenziata destro/sinistro, fascia elastica antitorsione, maglia rasata, spugna
ammortizzante
Medium Weight: 90% Poliester – 10% Poliammidica
DISTRIBUITO DA // CALZE GM SPORT
0461.990286
[email protected]
Mizuno / Wave Prophecy
// La nuova tecnologia Dynamotion è ideata
per garantire comfort ottimale, attraverso un fitting che si adatta efficacemente al movimento
del piede. Questa scarpa è creata per runner
con appoggio neutro, in cerca di un prodotto
molto ammortizzato e performante, e si avvale
della piastra Mizuno Wave. Tradizionalmente
costruito in pebax sagomato a onda e posizionato all’interno dell’intersuola per rendere la calzatura più bilanciata, leggera e flessibile, nella Prophecy il Wave raddoppia. Le piastre “infinity”
si contrappongono lungo tutta la suola, divise
da inserti di gomma ammortizzante. L’intersuola si alleggerisce ed elimina quasi interamente
le zone maggiormente soggette a usura. La mescola anteriore è in Ap+ un nuovo polimero
dell’intersuola efficace per assorbire gli impatti
e in grado di conferire alla scarpa una maggiore durata e un elevato grado di
restituzione dell’energia accumulata.
DISTRIBUITO DA // ALTO SPA
011.3494811
[email protected]
RUNNING MAGAZINE
BVSport / Cosciale Trail
// Il cosciale Trail è stato progettato dal
Centro di Ricerca e sviluppo BVSport appositamente per la corsa off-road. Grazie alla
sua azione di contenimento, favorisce una
maggiore tonicità dei muscoli durante il
movimento. Il sostegno dell’arto al momento delle sollecitazioni consente di ridurre le
vibrazioni, migliorando rendimento della
forma e prestazione atletica.
Rispetto alla versione Anatomical Thigh, il
Trail ha una struttura più stretta a livello della coscia, in modo da permettere un migliore svolgimento della disciplina endurance.
Ciò consente di
prevenire le microlesioni
che
spesso si verificano sugli atleti, sottoposti a
sforzi sovrafisiologici
soprattutto
nelle
fasi di discesa.
DISTRIBUITO DA // BV SPORT ITALIA
045.8400943 - www.bvsport.it
MAGGIO 2012
Adidas / Climacool
48.10 / Dhaulagiri Graphic
// Le nuove scarpe Freshride (foto sopra) sono concepite per mantenere fresco il piede durante la corsa, grazie ai canali di ventilazione inseriti all’interno della suola. La tecnologia Climacool presente nella zona superiore dalla calzatura agisce facendo evaporare il
sudore e mantenendo bassa la temperatura all’interno. La stessa
innovazione impiegata nella fattura dei capi di abbigliamento mantiene le stesse proprietà di traspirazione, garantendo un ottimo
comfort durante la corsa.
// T shirt tecnica concepita per l’attività
trail, è adatta anche al running in climi caldi. È stata realizzata grazie ai consigli e alle
prove dei fratelli Anne Marie e Ulrich Gross,
forti trailer altoatesini già vincitori del Tor
des Géants. Il suo tessuto leggero ed elastico
è confortevole e regala all’atleta la sensazione di non avvertire la maglia sulla pelle. La
rete di nylon, altrettanto elastica, è posizionata sulla schiena per la sua capacità di non
impregnarsi di sudore. Il taglio è aderente
ma senza eccessi, mentre le maniche e il girocollo sono concepite per avere un perfetto
fitting con il fisco, in funzione dell’utilizzo
specifico.
DISTRIBUITO DA // Adidas Italia / 039.27151 / [email protected]
SCOTT / ERIDE GRIP 2
// Grip eccezionale e massima trazione durante la
corsa sono assicurati da questa calzatura. Dispone
della Tecnologia Eride, che consente un ottimo
trasferimento di potenza e garantisce vantaggi biomeccanici. Estremamente leggera e traspirante nella parte superiore, presenta punta rinforzata per
una eccezionale durata.
DISTRIBUITO DA // Acerbis Italia / 035.756144 / [email protected]
HOKA / STINSON EVO TRAIL
// L’intersuola ammortizzante della Stinson Evo
trail offre grande protezione, comfort e propulsione. La caratteristica geometria rockerata crea una
piattaforma che ottimizza in maniera efficiente i
meccanismi naturali della corsa, mentre la suola
oversized consente una grande stabilità e trazione.
La scarpa, nonostante le dimensioni abbondanti,
è molto leggera: pesa infatti 320 gr. Disponibile
nei colori flag white/citrus/cyan, citrus/black/
cyan e anthracite/citrus/black per l’uomo, flag
white/citrus/cyan, citrus/black/cyan e light grey/
light blue/mid grey per la donna.
Brooks / Green silence
// Modello da corsa ecologico, progettato per la
gara e l’allenamento leggero. È realizzato in
materiali riciclati al 75%, come vecchi
cd, divani per studenti e abbigliamento sportivo. Grazie alla sua attaccatura
asimmetrica, questa calzatura si adatta
perfettamente alla forma del piede,
agevolando il movimento dell’atleta.
• Taglie: 4-12, 13, 14
• Larghezza: D
• Peso: 196 g
• Colori: Cherry tomato/ Anthracite/ White/ Silver e Cardinal/ Java/ Stone/ Silver/ Black
DISTRIBUITO DA // Brooks Italia
050.804696
[email protected]
The North Face / Single Track Hayasa
DISTRIBUITO DA // ABC Distribution
0463.422401
[email protected]
LAFUMA / RAID 30
// Zaino da 30 l molto leggero (solo 485 g) sviluppato in collaborazione col team Lafuma e concepito per i trail su lunga distanza. Ha una grande
tasca sul davanti retroriflettente per essere visibili
di giorno e di notte. Altre caratteristiche: 485 g di
peso, tasche impermeabili, spallacci ergonomici e
regolabili dall’interno, cinghie portapiccozze, vita
e polsini elastici. Compattabile nella sua busta.
Prezzo al pubblico: 80 euro.
DISTRIBUITO DA // L.M.O.
0423.648281
[email protected]
// La collezione Performance Running PE 2012, è
stata creata per accompagnare gli atleti del Global
Team durante l’edizione 2012 di The North Face
Lavaredo Ultratrail, in programma il 29 giugno a
Cortina d’Ampezzo.
Per tutti i runner impegnati in questa
sfida è stato disegnato un outfit tecnico dal design e dalle tecnologie innovative, in grado di offrire comfort,
traspirabilità e durata nella corsa
prolungata. Le calzature Single Track
Hayasa sono realizzate con proprietà che le
conferiscono un alto grado di reattività.
Caratteristiche tecniche: tecnologia Cradle, dallo spessore estremamente ridotto, consente di
stabilizzare il tallone e offrire la massima protezione su ogni tipo di terreno; gomma soffiata,
nella parte anteriore del piede, è racchiusa
da una fascia perimetrale in gomma
al carbonio che offre la massima
trazione con un peso ridotto;
plantare in EVA traforato, per un comfort
maggiore.
Prezzo al pubblico:
120 euro
Varianti colori Graphic (come sopra): Red,
Ocean, Lime, White
Varianti colori tinta unita: Red, Ocean,
Lime, White, Black
Taglie: XXS XS S M L XL XXL 3XL
Prezzo al pubblico: 69 euro (versione Graphic) – 54 euro (versione in tinta unita)
DISTRIBUITO DA // Punto Azzurro Srl
0346.22402
[email protected]
SALOMON / Xt II Lite Short W
DISTRIBUITO DA // The North Face Italia / 0423.683100 / www.thenorthface.com
NIKE / Tailwind
// T-shirt per uomo realizzata in tessuto morbido e traspirante, con maniche corte e scollo a V. In grado di offrire una ventilazione
eccezionale, assicura ottimo comfort durante
l’attività. Caratteristiche tecniche: Tessuto in
jersey Dri-FIT, per favorire la traspirazione e
mantenere la pelle fresca e asciutta; inserti in
mesh nella zona ascellare che consentono una
traspirabilità ottimale; cuciture ergonomiche
che seguono le forme naturali del corpo per
eliminare il rischio di irritazione; tasca con
zip nella parte inferiore destra della schiena
per riporre al sicuro i tuoi oggetti; inserti rifrangenti (al centro sul retro del collo) per
una visibilità ottimale in condizioni di scarsa
illuminazione; bordo allungato con inserti di
ventilazione laterali Tessuto: Corpo: Dri-FIT
85% poliestere / 15% cotone. Inserto laterale: Dri-FIT 86% poliestere / 14% cotone.
Prezzo al pubblico: 43 euro
// Pantaloncini ultraleggeri, concepiti per
essere comodi ed elastici in vita. Favoriscono
il comfort e il movimento durante la corsa.
Caratteristiche:
- Tasca zip
- Inserti riflettenti frontali e posteriori
Tecnologie:
- Smart Skin
Tessuti: ClimaUV 50+, Actilite Stretch
Mesh, Actilite Plain Weave
Prezzo al pubblico: 55 euro
DISTRIBUITO DA // NIKE ITALIA
051-6115511
www.nike.com
27
DISTRIBUITO DA // Amer Sports Italia
0422.5291
[email protected]

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