Presentazione Laboratorio Teatrale
Transcript
Presentazione Laboratorio Teatrale
SCUOLA MEDIA JEAN PIAGET LA SPEZIA LABORATORIO DI TEATRO LABORATORIO DI TEATRO SCUOLA MEDIA “JEAN PIAGET” LA SPEZIA TEMPI: Un anno scolastico, una volta alla settimana dalle 14,15 alle 16,15. TIPOLOGIA: Laboratorio a classi aperte su scelta dei ragazzi. COLLABORAZIONI: Laboratorio di scenografia per scene e costumi, laboratorio video per eventuali riprese. SPAZI: Auditorium della scuola con piccolo palco. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 1 SAPERI CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Costituzione del gruppo. Conoscenza degli alunni tra loro attraverso la presentazione. Transfert delle capacità di parlare ed ascoltare in ambito teatrale. Assumere regole di comportamento finalizzate alla situazione. Vincere l’insicurezza nell’esporsi davanti agli altri. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 2 SAPERI Inventario delle competenze espressive orali e mimico gestuali Transfert delle abilità di parlare, leggere, ascoltare in ambito teatrale. CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Manifestare capacità espressive orali. Render note le proprie possibilità a livello mimico gestuale. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 3 SAPERI CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Scelta di un “canovaccio” o trama di base sulla quale costruire il lavoro teatrale (tratto da un racconto, un libro o totalmente inventato) Competenze storico letterarie. Saper usare la fantasia. Saper rielaborare un testo. Stabilire criteri di scelta di un testo. Verificare le risorse disponibili (a livello recitativo, scenografico e musicale). Valutare la compatibilità tra risorse disponibili e prodotto da ottenere. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 4 (FASE CREATIVA) SAPERI CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Divisione del canovaccio in scene e loro creazione attraverso la fantasia e l’improvvisazione. Competenze espressive. Saper rielaborare personalmente. Saper usare la fantasia. Saper lavorare in gruppo. Manifestare capacità espressive orali e mimico gestuali. Attivare la capacità di improvvisare la battuta in situazioni di gruppo. Adattare il proprio lavoro a quello degli altri. Attivare il senso di responsabilità. Potenziare l’autodisciplina. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 5 SAPERI Creazione del copione scegliendo le scene migliori (a piccoli gruppi) Saper rielaborare e lavorare in gruppo. Saper discernere le battute migliori e le scene più efficaci. Saper trasferire nello scritto quanto creato a livello orale e gestuale. CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Attivare capacità di scelta. Attribuire alla scelta una motivazione valida. Manifestare capacità espressive scritte. Manifestare capacità a livello morfologico sintattico. Attivare senso di responsabilità e disciplina. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 6 SAPERI CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Rilettura del copione e prove generali Transfert delle abilità di parlare, leggere, ascoltare. Sapersi adattare ad un testo. Manifestare capacità espressive orali e gestuali. Capacità di memorizzare (facilitata dalle precedenti fasi). Autodisciplinarsi e organizzarsi nella sequenza delle varie scene. ANALISI DELLA SITUAZIONE FORMATIVA SEQUENZA OPERATIVA 7 SAPERI Rappresentazione dello Saper dimostrare ad spettacolo altri quanto imparato e realizzato. Saper gestire una situazione emotiva. Saper rispettare sequenze temporali. CAPACITÀ, ABILITÀ, OPERAZIONI ATTIVATE Manifestare capacità organizzative. Adattare il proprio lavoro a quello degli altri. Vincere l’insicurezza. Sviluppare lo “spirito di gruppo” Perché il teatro a scuola? E’ un modello esemplare di lavoro cooperativo Favorisce la socializzazione Favorisce l’appartenenza Valorizza le diversità intersoggettive Aiuta a vincere l’emotività Sviluppa la creatività Sviluppa l’espressività Sviluppa la coordinazione. PRODOTTO Realizzazione di uno spettacolo originale e inedito, interamente creato dal gruppo. Rappresentazione del lavoro a Rassegne provinciali, interregionali e nazionali, per creare occasioni di confronto/discussione con altri gruppi scolastici di analoghe esperienze. L’insegnante Rossana Cola