Farmacoutilizzazione e spesa dei COXIB: dati italiani ed europei
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Farmacoutilizzazione e spesa dei COXIB: dati italiani ed europei
FARMACOUTILIZZAZIONE Bif XIII N. 2 89 2006 Farmacoutilizzazione e spesa dei COXIB: dati italiani ed europei narici gravi 7, di infarto del miocardio 8, e di scompenso cardiaco congestizio9. Il 30 settembre del 2004, la Merck Sharp & el 2000 sono stati introdotti in commercio Dohme ha ritirato volontariamente dal comin Italia il rofecoxib e il celecoxib, i primi mercio in tutto il mondo il rofecoxib (Vioxx®) due principi attivi di una nuova classe di sulla base dei risultati preliminari dello studio farmaci: gli inibitori selettivi della ciclossigenasi APPROVe 10 . Questo studio evidenzia un indi tipo II (COXIB). L’attesa derivante dallo cremento statisticamente significativo del rischio sviluppo di questi nuovi farmaci era basata suldi eventi tromboembolici in pazienti trattati conl’ipotesi che un’inibizione selettiva della COX-2 tinuativamente con rofecoxib 25 mg per la prefosse in grado di migliorare il profilo di tolleravenzione delle recidive di polipi intestinali. bilità gastrointestinale degli antinfiammatori, Tale evento ha profondamente influenzato la mantenendo un’efficacia analoga a quella dei farmacoutilizzazione dei COXIB, sollevando una FANS convenzionali 1 . Al riguardo, gli studi VIGOR e CLASS sono stati i due trial randomaggiore attenzione nei confronti del rapporto mizzati di confronto con FANS rischio-beneficio anche dei COXIB inconvenzionali che hanno ini trodotti più recentemente. A ciò si agzialmente supportato tale ipotesi giunge (7 aprile 2005) la sospensione sperimentale 2,3. Successivamente commercializzazione del valL’impiego nella della anche l’etoricoxib, il valdecoxib e il decoxib da parte della Pfizer su ripratica clinica lumiracoxib hanno evidenziato richiesta dell’EMEA, dopo poco meno sultati analoghi. Sulla base di tali di un anno di commercializzazione, dei COXIB ha studi, i COXIB sono stati introdotti sulla base del rischio di imprevedibili fornito risultati in commercio in molti paesi, e in e gravi reazioni cutanee11. A fronte di tali eventi appare opalcuni, tra cui l’Italia, sono stati probabilmente portuno domandarsi come e se l’utiposti in regime di rimborsabilità. inferiori rispetto lizzazione dei COXIB si sia modificata, A fronte dei risultati registrati nel alle attese anche rispetto ai FANS convenzionali, contesto degli studi sperimentali4, l’impiego nella pratica clinica dei in Italia e in altre nazioni europee. COXIB ha fornito risultati, in termini di riduzione del rischio di gastrolesività, probaMetodologia bilmente inferiori rispetto alle attese 5,6. Inizialmente la loro introduzione ha determinato una Per rispondere alle domande poste è stata efrilevante modificazione della farmacoutilizzazione fettuata un’analisi sull’andamento temporale dei dei FANS convenzionali soprattutto in pazienti con consumi e della spesa per l’intera classe dei patologie osteoarticolari croniche6. Sul versante della tollerabilità cardiovascolare, COXIB e dei FANS convenzionali registrati nel dail rofecoxib ha fatto emergere iniziali dubbi tabase dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego proprio sulla base di un’analisi di sottogruppo dei Medicinali (OsMed) a partire da gennaio del dello studio VIGOR, che ha evidenziato un in2000 fino a luglio del 2005. L’analisi ha previsto cremento del 20% del rischio di infarto miol’estrazione dei dati relativi alla categoria ATC dei cardico, rispetto ai pazienti trattati con naCOXIB (M01AH) e dei FANS convenzionali (tutta prossene3. Successivamente, una serie di studi di la M01A esclusa la categoria M01AH). La serie popolazione ha evidenziato risultati complessistorica dei dati di consumo (espressi in DDD ogni vamente a sostegno di un incremento del rischio, 1000 abitanti die) e la spesa per mese sono state tra i pazienti esposti a rofecoxib, di eventi coroanalizzate mediante un modello moltiplicativo Introduzione N “ ” AIFA - Ministero della Salute 90 FARMACOUTILIZZAZIONE Bif XIII N. 2 2006 Risultati (metodo Census I) volto a isolare la componente tendenziale da quella dipendente da variazioni stagionali e irregolari. I dati di spesa sono relativi alla spesa farmaceutica territoriale a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Successivamente è stata analizzata la spesa pro capite pesata per regione negli anni che hanno preceduto gli eventi regolatori di ritiro/sospensione del rofecoxib/valdecoxib rispetto al 2005. Considerando i dati europei che confluiscono nell’OsMed, sono stati estratti il numero di confezioni consumate e la spesa per COXIB in Italia, Germania, Francia, Spagna e Inghilterra, relativi agli anni 2004 e 2005. Sulla base della numerosità della popolazione nei paesi considerati (fonte Eurostat), è stato calcolato sia il numero di DDD ogni 1000 abitanti die, sia la densità di spesa (la spesa ogni 1000 abitanti die) in ciascuno di questi paesi. Nelle figure 1 e 2 sono illustrati i consumi e la spesa a carico del SSN per FANS e COXIB. L’introduzione in commercio durante il 2000 del rofecoxib e del celecoxib è stata associata ad una progressiva riduzione dei consumi per FANS convenzionali, visibile soprattutto durante il 2002 (figura 1). Come si può notare, il consumo dei FANS in termini di DDD/1000 abitanti die è notevolmente superiore a quella per COXIB, tuttavia, a partire dalla seconda metà del 2003, l’andamento tendenziale dei FANS convenzionali evidenzia un lieve incremento. Parallelamente, l’introduzione in commercio dell’etoricoxib e del valdecoxib determina un ulteriore notevole incremento dei consumi dei COXIB durante la prima parte del 2004. Figura 1 – Andamento temporale dei consumi per FANS e COXIB. 30 DDD/1000 ab. die 25 20 15 FANS 10 Valdecoxib 5 Etoricoxib COXIB 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Figura 2 – Andamento temporale della spesa farmaceutica territoriale a carico del SSN per FANS e COXIB. 35 Spesa per mese (milioni di euro) 30 FANS 25 20 15 COXIB 10 Valdecoxib 5 Etoricoxib 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 2000 2001 2002 2003 2004 AIFA - Ministero della Salute 2005 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIII N. 2 91 2006 Alla fine di settembre 2004 (prima linea tratattenuarsi, come se i comportamenti prescrittivi teggiata) si verifica il ritiro dal commercio del e la domanda di COXIB abbiano teso ad omorofecoxib, con la conseguente repentina rilogarsi in tutta Italia. duzione dei consumi della classe dei COXIB, in In figura 3 è illustrata la spesa farmaceutica terquel momento rappresentata da celecoxib, etoritoriale (comprensiva dell’acquisto privato da ricoxib e valdecoxib. Nell’aprile del 2005 parte del cittadino) per COXIB nel 2005 rispetto (seconda linea tratteggiata), la sospensione della al 2004, in diversi paesi europei. Durante il 2004 commercializzazione del valdecoxib determina in Italia, Germania e Inghilterra erano in comuna ulteriore riduzione dei consumi, che si asmercio tutte le molecole di COXIB, mentre in sestano ad un livello pari a circa la metà di Francia e in Spagna erano disponibili solo il roquello presente prima del ritiro dal commercio fecoxib e il celecoxib. Le nazioni con il maggiore del rofecoxib. consumo di COXIB nel 2004 erano l’Italia e la Si deve tuttavia precisare che sulla dimiFrancia, seguite da Inghilterra, Germania e nuzione dei consumi dei COXIB potrebbe aver Spagna. In seguito agli eventi regolatori in queinfluito anche la nuova versione della nota AIFA stione, in Inghilterra si è registrata la maggiore ri66, entrata in vigore alla fine del duzione (circa l’83%) dei consumi di 2004, che limita ulteriormente riCOXIB, mentre in Italia quella inspetto al passato le indicazioni per le feriore (circa il 60%). quali i COXIB possono essere preDurante il 2004, l’Italia è al primo Attualmente scritti a carico del SSN. posto non solo come consumi ma l’Italia presenta Sul versante della spesa, l’introanche come spesa, seguita da Inla spesa (per duzione in commercio dei primi ghilterra, Francia, Germania e COXIB ha determinato una spesa agCOXIB) ogni 1000 Spagna. La Francia è la nazione che ha registrato la riduzione maggiore giuntiva che in pochi mesi ha ragabitanti die più della spesa (-85%) e l’Italia la minore giunto circa 20 milioni di euro, poco alta tra le nazioni (-63%). inferiore alla spesa per i FANS conAttualmente l’Italia presenta la venzionali, nonostante il consumo considerate spesa ogni 1000 abitanti die più alta minore delle nuove molecole. Con tra le nazioni considerate, pari a € l’introduzione della normativa sui 5,27. Tale spesa è maggiore del 13% rispetto alla farmaci generici (tra cui molti FANS convenspesa inglese (€ 4,66), del 63% rispetto a quella zionali), dopo il gennaio del 2002 si assiste ad una tedesca (€ 3,24), del 173% rispetto a quella notevole riduzione della spesa per FANS, mentre francese (€ 1,93) e del 322% rispetto alla spesa la spesa per COXIB continua a crescere. In partispagnola (€ 1,25). colare, cresce in modo più accentuato dopo l’inIn sintesi, la maggiore spesa dell’Italia rispetto ai troduzione dell’etoricoxib e del valdecoxib, per paesi considerati è sostanzialmente attribuibile al tornare (successivamente al ritiro dal commercio maggiore consumo di questa classe di farmaci. del rofecoxib, prima, e del valdecoxib, dopo) ad un livello inferiore (pari a circa 7 milioni di euro) Discussione a quello dei FANS convenzionali, che nel frattempo si è stabilizzata ad oltre 15 milioni di I risultati documentano l’impatto che il ritiro euro. dal commercio del rofecoxib e la sospensione della Per quanto concerne in particolare la spesa recommercializzazione del valdecoxib hanno avuto gionale per COXIB, nella maggior parte delle sui consumi e sulla spesa dei COXIB attualmente regioni, dal 2002 al 2004, si assiste ad un proin commercio in Italia e in altre nazioni europee. gressivo incremento della spesa pro capite pesata, Tali eventi regolatori hanno modificato la farin particolare durante il 2004, ossia in corrimacoutilizzazione dei COXIB, sia per effetto di spondenza dell’introduzione dell’etoricoxib e del una restrizione delle possibilità d’impiego di valdecoxib. L’Abruzzo e l’Umbria rappresentano questi farmaci intimata dall’EMEA (in Italia riuna eccezione rispetto a questo andamento comcordiamo anche la nuova – più restrittiva – plessivo. Successivamente al ritiro dal commercio versione della nota 66), sia per effetto di una del rofecoxib prima e del valdecoxib poi, oltre alla diffusa informazione rivolta al medico e, atprevedibile riduzione della spesa pro capite, si è traverso i mass media, al paziente. osservato che le differenze regionali tendono ad “ ” AIFA - Ministero della Salute 92 FARMACOUTILIZZAZIONE Bif XIII N. 2 2006 Sulla base delle indicazioni regolatorie, in Italia, i COXIB dovrebbero essere utilizzati soprattutto in pazienti a maggior rischio di gastrolesività da FANS convenzionali o affetti da patologie osteoarticolari gravi, pertanto dopo il ritiro dal commercio del rofecoxib e del valdecoxib, il consumo dei FANS convenzionali avrebbe dovuto mostrare un incremento. Al contrario, quest’analisi non evidenzia una modificazione rilevante del consumo di FANS convenzionali (figura 1). Sul versante del confronto europeo, l’Italia ha evidenziato un comportamento notevolmente diverso rispetto alle altre nazioni, anche rispetto 2004 2005 Inghilterra Spagna 11,2 DDD/1000 ab. die 10,0 7,0 6,0 4,5 4,0 3,0 2,3 2,0 2,6 1,0 0,0 Germania Francia Inghilterra Spagna 2004 Riduzione relativa % nel 2005 11,2 10,5 2,0 Italia -30,0% -40,0% -50,0% -60,0% -70,0% -67,1% -62,7% -59,8% -71,3% -80,0% 2005 -82,4% Francia Inghilterra Spagna Germania 14,4 14,2 12,6 12,0 9,5 8,0 6,0 4,7 3,2 1,9 2,0 5,3 3,7 1,3 0,0 Germania Francia Inghilterra Spagna Riduzione relativa % nel 2005 Spesa/1000 ab. die (Euro) -20,0% Italia 0,0% 14,0 4,0 Italia -10,0% -90,0% 16,0 10,0 Francia Germania 0,0% 12,0 8,0 a quelle in cui era disponibile lo stesso numero di molecole presenti in Italia (Germania e Inghilterra). Tale fenomeno non è spiegabile sulla base delle differenze demografiche di queste nazioni rispetto all’Italia; infatti, anche attribuendo circa il 60% dei consumi dei COXIB alla fascia di popolazione con più di 60 anni12, le differenze nei consumi tra i paesi europei esaminati rimangono sostanzialmente immutate, con l’Italia al primo posto. In conclusione, considerati i recenti documenti EMEA sulla tollerabilità cardiovascolare e in attesa della produzione di ulteriori evidenze scientifiche, i COXIB potrebbero richiedere una rivalutazione Italia -10,0% -20,0% -30,0% -40,0% -50,0% -60,0% -70,0% -67,1% -80,0% -90,0% -84,7% Figura 3 – Analisi europea della spesa farmaceutica territoriale e dei consumi per COXIB. AIFA - Ministero della Salute -66,4% -65,8% -63,3% bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIII N. 2 93 2006 matory drugs: population based nested case-control analysis. BMJ 2005; 331: 1310-6. 6. Russo P, Capone A, Attanasio E, et al. 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Inoltre, la CTS sottolinea che le disposizioni di cui alle determinazioni n° 197 e n° 198 del 9 febbraio 2006 (G.U. N. 41/06), riferite alle specialità in oggetto, devono essere considerate non retroattive. Pertanto, ai pazienti già in trattamento alla data di entrata in vigore delle suddette determinazioni, è consentito proseguire la terapia secondo le modalità in essere. Tali pazienti dovranno dotarsi di piano terapeutico in occasione del primo controllo successivo all’entrata in vigore delle determinazioni. AIFA - Ministero della Salute