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kari
stu...
SOMMARIO
Tema mese
LA META’ DEL MONDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tribu ritorna
sempre!
4
Famosone
DESAPARECIDOS FELICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Tvb
CUORE MATTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
BLOGSPHERE, INTERVISTA DOPPIA . . . . . . . . . . . . . 14
GOSSIPPONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
4
Vita da stu
AULE A LUCI ROSSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
SI, VIAGGIARE... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
DE BELLO SCOLASTICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
FARE SEGA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
STAR TRIP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
NOTE DI CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
Fumetto
HAZ & MAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
Stile
(EMO)ZIONI IN MUSICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
IL SOUND CHE DA’ I BRIVIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
THE JEAN-MICHEL BASQUIAT SHOW . . . . . . . . . . . 40
SFRECCIARE SOTTOZERO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
10
Consumi
RECENSIONI LIBRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
RECENSIONI CD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
RECENSIONI FILM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
EVENTI NAZIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
EVENTI LOCALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
THE TRUE NAPOLI LIFE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
UNA VITA DA DJ. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
Speciale
PLAY BY MULTIPLAYER.IT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
12
20
18
26
3
34
Anno nuovo, Tribu nuovo!
Se l’Epifania tutte le feste si
porta via la riapertura delle scuole come al
solito si accompagna alla più dolce delle
consolazioni, ecco per voi un Tribu fresco
fresco di stampa.
Coloratissimo e molto caldo, che riprende
le atmosfere accoglienti di luoghi lontani. Il
Sud come posto fisico, oltre l’equatore, il
Sud come simbolo di tutto ciò che è lontano, diverso e misterioso, è il tema di questo
numero.
Il Sud è il luogo verso cui i Negrita, famosoni
di questo numero, si sono diretti durante il
loro viaggio di rinnovamento, leggi l’intervista a pagina 10. Il Sud è per gli stu un luogo
pieno di contraddizioni e problemi su cui
interrogarsi, leggi le loro opinioni da pagina 5.
Di sicuro l’altra metà del pianeta affascina
e attira, fa riflettere e noi non ci siamo tirati
indietro certi che il confronto con il diverso
arricchisce sempre.
Dopo il racconto delle follie d’amore degli
stu, riportate attraverso la voce degli stessi
protagonisti a pagina 12, passiamo alle follie
dell’istituto tecnico Giorgi di Roma, dalle cui
finestre delle aule si gode uno “splendido”
panorama a luci rosse, avremo preso lanterne per lucciole? Per saperlo leggi l’articolo
della Manu a pagina 18.
Sempre la Manu risponde ai vostri dubbi nel
suo angolo dedicato, a pagina 19, come
fare fronte a tutti i problemi scolastici, della
serie “la tua scuola crolla a pezzi?”, dillo alla
Manu!
Continuano poi le sempre più esilaranti
avventure del De Bello Scolastico a pagina
21 e i racconti di “seghe scolastiche” degli
amici di Arezzo Wave a pagina 22.
Le pagine di stile sono ricche di spunti per
chiunque sia alla ricerca del proprio look/life
style: si va dagli Emo descritti da Valentina
a pagina 34, alle dark e country ladies fotografate da Joyce a pagina 38.
Passando per le recensioni e le pagine di
Multiplayer arriviamo all’ultima novità del
mese: l’articolo sul dj Frak. Ogni mese Luigi
Cavaliere ci racconterà la vita di un centauro
della notte. a pagina 59.
Ricco di spirito e di testa speriamo che
tutto questo bendiddio ti basti per un intero
mese, fino a quando un nuovo numero non
ti illuminerà d’immenso.
Ola!
40
iltema
delmese
iltema
delmese
MARIOTHERED
IMMAGINA UNA
TERRA AL
CONTRARIO, VANILLA
PARLA DI “GRANDI
DISTESE SENZA
CONFINI” E DI “PICCOLI
VILLAGGI SULLE RIVE
DI UN FIUME”, MENTRE
PER LALLALLERO
“TORNARE CAMBIATI
È FACILE DOPO
AVER ESPLORATO
MONDI COSÌ DIVERSI
DAI NOSTRI... LA
COSA DIFFICILE È
COMPRENDERLI
DAVVERO E FINO
IN FONDO...”. SU TRIBU I
PENSIERI, LE RIFLESSIONI
E I SOGNI DEGLI STU SULLA
VITA OLTRE L’EQUATORE
60
milioni e più di persone è la collettività
allargata degli italiani nel mondo
404.330
la
sono le presenze italiane in Argentina
E la popolazione locale per il 50% è di
origine italiana
31
meta’
deputati, 8 senatori e nel passato 10
Presidenti della Repubblica dimostrano
che l’italianità è un elemento
caratterizzante il tessuto socio
– culturale dell’Argentina
QUALCOSA SPERO CHE VENGA DISINTEGRATO PER FAR SPAZIO A QUALCOSA DI MIGLIORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
lertus
del mondo
Punti di vista
la immagino a testa in giù…
freeware
SottoSopra
Guardando il mappamondo immagino che sia
tutto al contrario... quindi alle isole tuamoto sono
le Pizze che mangiano le persone...
mariothered
Paragoni
All’opposto rispetto al mio
flwnder76
+ Ammore
Immagino una vita difficile, con molte mancanze
per quanto riguarda le risorse (acqua, cibo...) ma
con molto più amore, più solidarietà tra le persone
e meno materialismo.
Sgiafuni
4
Consigli
penso che ognuno almeno una volta nella vita
dovrebbe andare negli stati al di sotto dell’equa-
tore… non solo per fare del bene, ma soprattutto
in vacanza…
piccolapeste
Mondo a colori
Immagino grandi distese senza confini, il pulsare
della natura da ogni dove.
Un arcobaleno di colori vivaci mescolati insieme.
Piccoli villaggi sulle rive di un fiume. Più solidarietà,
meno maschere sul viso, più semplicità e gratitudine.
Il sorriso di chi ancora un giorno ce l’ha fatta.
Vanilla
Vivere e imparare
tornare cambiati è facile dopo aver esplorato
mondi così diversi dai nostri… la cosa difficile è
comprenderli davvero e fino in fondo… e portare
con sé al rientro un po’ di una cultura così affascinante e lontana dalla nostra… ma che può
comunque aiutarci a vivere meglio il “nostro”
mondo.
Lallallero
Ascension Island
L’idea che la parte del mondo a sud
dell’equatore, sia diversa dal nord è
completamente errata. Che si viva a
nord o a sud della linea equatoriale,
non cambia nulla nei ritmi giornalieri della vita o nel modo di pensare. Verissimo che ci sono posti che
pochi conoscono e che certamente
non fanno parte delle grande rotte
turistiche. Andare in alcuni posti a
volte è quasi del tutto impossibile
per svariati motivi, tra questi il fatto
che dei luoghi particolari siano usati
come basi militari o di osservazione
satellitari. Uno di questi posti, per
esempio, è l’isola di Ascension, una
piccola isola a circa 750 miglia marine a nord dell’isola di Sant’elena,
certamente più famosa xké x circa 6
anni fu dimora di napoleone. Quando
ho visto io, x la prima volta, l’isola di
Ascension non era possibile andarci da turista, dopo l’abbandono da
il sud è:
nord . . . 19.2%
l’opposto positivo del
. . . . . . . 30.8%
cino e mistero . . . . . . . . .
fas
ia
sfruttamento, ingiustiz
%
. . . . . . . . . 38.5
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
e arretratezza
mondo . 11.5%
la metà negativa del
Inchiesta su club.giovani.it/tribu
5
parte della NASA dell’isola e degli impianti militari
costruiti dagli USA è possibile visitarla. Credo che
nel 1990 l’isola sia stata resa accessibile al pubblico ma non è certo facile andarci anche se a differenza di tanti posti più noti, l’isola meriterebbe sì
una visita ed una permanenza di almeno 8 giorni x
capire i ritmi della vita che si può fare su uno scoglio al centro del sud atlantico.
3samir3
Disfattista
Vuoi sapere come immagino il sud? Sul serio? ne
sei sicuro? ma certo certo? giurin giurello che lo
vuoi scoprire? sicuro sicuro sicuro se non sono
sicuro lo divento ora lo giuro?
comunque la mia risposta è semplice... NON LO
IMMAGINO E FACCIO PRIMA... E SE IMMAGINO
Il Brasile è il II° tra i paesi latino – americani
per quanto riguarda il volume di presenza
italiana
148.746
sono i residenti italiani
Ritratti
Al di là dell’equatore vedo bambini di colore che
giocano con bamboline di pezza senza gli occhi e
mitragliatrici cariche e poi una mucca scarna, che
cammina barcollante in prossimità di un fiume in
secca, lasciando dietro di sé l’ombra dipinta da
un sole che tramonta.
e un vecchio con solo qualche dente, seduto su
un porticciolo, che immerge i piedi nell’acqua e
ride con una fanciulla bellissima che gli ha portato
una scodella di riso.
Vivillepk
Conflitti d’interesse
io lo immagino all’opposto del mio...
qui una persona sta male se non può ricomprarsi
un cellulare super - avanzato, dall’altra parte del
mondo c’è invece gente ke muore perché non
può mangiare...
BruSky
Il bello e… il brutto
Immagino un posto affascinante e misterioso fatto
di sciamani, odore di spezie, pentoloni con liquidi
colorati che bollono, tradizioni, libertà, sterminati
paesaggi desertici dai colori pastello, ma immagino anche il caldo, l’afa, la povertà, le mosche, un
posto dai grandi contrasti dove si può volare con
la fantasia ma dove si torna anche facilmente alla
realtà...
snorky
Venezuela, Spagna, Uruguay e Cile
sono i paesi con una presenza italiana
al di sotto delle
100.000
persone
Il Sudafrica è il primo tra i paesi africani
scelti dai nostri connazionali con
23.497
presenze
Nello stato del Rio Grande do Sol
4.512
aziende sono intestate a imprenditori di
origine italiana
Fonte: Rapporto Migrantes Italiani nel
mondo 2006
25.7%
Il
degli italiani si
trasferirebbe in un altro paese perché
offre maggiori opportunità lavorative
Il
22.9% perché spinto dalla
curiosità
Il
14.2% perché stimolato dalla
vivacità culturale
Fonte: Indagine Eurispes “Un italiano su
tre si trasferirebbe all’estero” del febbraio
2006
IMMAGINO UN POSTO
AFFASCINANTE
E MISTERIOSO
FATTO DI SCIAMANI,
ODORE DI SPEZIE,
PENTOLONI CON
LIQUIDI COLORATI
CHE BOLLONO,
TRADIZIONI,
LIBERTÀ,
STERMINATI
PAESAGGI
DESERTICI DAI
COLORI PASTELLO,
MA IMMAGINO ANCHE
IL CALDO, L’AFA,
LA POVERTÀ,
LE MOSCHE, UN
POSTO DAI GRANDI
CONTRASTI DOVE
SI PUÒ VOLARE
CON LA FANTASIA
MA DOVE SI TORNA
ANCHE FACILMENTE
ALLA REALTÀ
meliade
Solo andata
Molti pensano che l’altra parte del mondo sia
anche la parte nascosta di se stessi, più spontanea, naturale, selvaggia.
Io generalmente la cerco e la trovo dentro me
stessa, perché è lì che in realtà risiede.
Tornare cambiati dopo aver conosciuto nuove culture, società può essere dannoso perché alla fine
bisogna sempre tornare...
Panzetta
Provare per credere
io sono x metà colombiana.
e se avete veramente voglia di divertirvi e passare
una bellissima vacanza con sole, mare cristallino
e belle donne, ma anke bei ragazzi (ce ne sono di
veramente stupendi) vi consiglio di visitare Cartagena che si trova sul mare dei caraibi in colombia.
In quella zona hanno girato dei pezzi dei “pirati dei
caraibi” il famoso film con johnny deep e orlando
bloom... è veramente magnifica... e volevo specificare una cosa: la colombia non è sequestri e
droga cm viene descritta dai mass media... è
ovvio che se vai nei posti + malfamati della colombia te la cerchi da solo… e la droga la popolazione
nn ne fa uso... la fabbricano xké sanno che piace
agli europei...
CynthiaVirgo
6
Se potessi…
uno dei miei sogni è visitare il brasile e la colombia.
Da...
Mappamondo
io vorrei farmi tt il giro dell’america latina!
Sogni
Io adoro l’America latina, sono stata in
Guatemala e in ECuador, e mi piacerebbe visitare anche la Colombia.
Miciomao
Disinteressato
io non ci andrei semplicemente perché
è lontano e non saprei cosa andare a
vedere
non perché è lontano e basta
anche l’australia è lontana ma ci andrei
steven
Il fascino della Savana
sono di ritorno da un viaggio che mi ha
regalato emozioni fortissime. Oltre ad
aver dormito in campeggio nella savana
con gli elefanti che mangiavano davanti
alla mia tenda, ho visto tante situazioni
diverse... sto pensando di ripartire…
sarap
Travolgente
io sono stato in Kenya a fare un safari di
4 giorni, ci sono tornato per la seconda
volta quest’ anno... devo dire che sono
esperienze che ti cambiano la vita
Calsifer
Vorrei…
Per paesaggi, calore umano, suggestioni, Costarica e Madagascar.
M@rtino
Fascino e mistero
(…) il sud america è bello, ma ci sono modi
di pensare davvero differenti rispetto al
nord… lì la maggior parte della popolazione
è legata moltissimo alle sue origini, ma da
far paura, sono molto molto patriottici… ma
hanno una gran cultura e l’amore per le loro
radici è invidiabile… sono Paesi enormi, e
ricchissimi…
Alex85
W la Patria
è vero, sono molto legati alla loro cultura e alla loro terra… qui in italia siamo
molto legati alle radici, ma il patriottismo si
vede solo quando vinciamo la coppa del
mondo… per il resto ognuno pensa a fare il
bene di se stesso e a fregare il prossimo (e
lo stato soprattutto) in ogni modo, e sono
tutti così, a partire dai pezzi più grossi per
finire al più misero dei mendicanti! Cmq
anche voi col patriottismo non scherzate…
difendete la vostra nazione e i vostri politici
anche nel torto più marcio! I paesi del sud
sono molto ricchi, è vero, ma il benessere è
distribuito molto male… ci sono i ricchissimi
ma la maggior parte della popolazione vive
nella miseria e nella criminalità. Per questo è
un po’ pericoloso andarci in vacanza..
ing.LoZio
Racconti di vita
mi chiamo Marta (Favara) ad aprile sono
Redazionale Sponsorizzato
iltema
delmese
AL DI LÀ DELL’EQUATORE VEDO BAMBINI DI COLORE
CHE GIOCANO CON BAMBOLINE DI PEZZA SENZA GLI
OCCHI E MITRAGLIATRICI CARICHE E POI UNA MUCCA
SCARNA, CHE CAMMINA BARCOLLANTE IN PROSSIMITÀ
DI UN FIUME IN SECCA, LASCIANDO DIETRO DI SÉ
L’OMBRA DIPINTA DA UN SOLE CHE TRAMONTA
IO LO IMMAGINO ALL’OPPOSTO
DEL MIO... QUI UNA PERSONA
STA MALE SE NON PUÒ
RICOMPRARSI UN CELLULARE
SUPER-AVANZATO,
DALL’ALTRA PARTE DEL
MONDO C’È INVECE GENTE
KE MUORE PERCHÉ NON PUÒ
MANGIARE...
8
o a sostegno di molti progetti.
stata in Kenya come volontaria presInutile dire che mi sono lanciata
so un orfanotrofio (Huruma children’s
in questo progetto perché credo
Home).
che funzioni, perché conosco
Inutile dire che è stata un’esperienza magnifica,
le intenzioni e le capacità di chi con me “lavora” e
sono tornata contenta come non mai e profonperché penso di poter essere utile impegnandomi in
damente cambiata… non so da che parte iniziare
qualcosa di concreto. WcK organizza dei campi (che
non è facile da raccontare; quello che posso dire
non si trasformano in vacanze alternative o quelle così
è che consiglio a tutti di fare un’esperienza simichiamate solidali) in cui chi partecipa può dare quello
le… in un mese non si può camche meglio sa fare inserito in
biare il mondo è logico ma per i
un contesto già semi organizPENSO CHE OGNUNO
zato e perciò sicuro e protetrapporti umani che instauri, per le
ALMENO UNA VOLTA NELLA
piccole cose che riesci a realizzare
to… ma l’esperienza che vivi
ne vale davvero la pena. Io insegnalà non è filtrata da sembrare
VITA DOVREBBE ANDARE
vo matematica la mattina, lavoravo
denaturalizzata come spesso
NEGLI STATI AL DI SOTTO
nei campi e giocavo con i bambini
accade.(…)
DELL’EQUATORE... NON SOLO
il pomeriggio… ma ognuno in base
Martafavara
alle sue preferenze, competenze e
PER FARE DEL BENE, MA
necessità contingenti può renderOn the road
SOPRATTUTTO IN VACANZA
si utile. Con due dei ragazzi kenioti
amo viaggiare, è adrenalina
che ho conosciuto là e che hanno
pura, mi incuriosisce tutto quelgià lavorato presso diverse ONG abbiamo decilo che mi circonda: culture differenti, gente diversa,
so di lanciarci in un progetto, quello di Workcamp
libertà di pensiero diverse, è solo che ora è un bel po’
Kenya appunto. Si tratta di una ONG (registrata
che non faccio un viaggio. Il mio sogno nel cassetto
in Kenya) che organizza campi di volontariato in
é l’America ( arizona california texas in pole position).
Kenya in diversi settori, presso diverse strutture e/
maury
Step up!
con i brani di:
Ciara f/ Chamillionaire
Get Up
Sean Paul f/ Keyshia Cole
Give It Up To Me
Kelis
80’s Joint
dal 26 gennaio nei cinema Un’emozionante film sulla
danza e sull’amore: sullo sfondo della metropoli
due giovani cuori si incontrano e si scontrano per
dare vita ad una sfida all’ultimo passo di danza
Trama
I mondi di Tyler e Nora non potrebbero
essere più diversi fino a quando le loro
vite entrano in collisione. L’unica cosa
che si frappone tra Tyler ed il vuoto sono
i suoi sogni di abbandonare la strada e
l’unica cosa che ostacola il futuro brillante di Nora, la prima ballerina della
scuola dove Tyler va a lavorare come
servizio sociale, causa un problema con
la legge, è il Senior Showcase.
Lui è un ribelle spavaldo proveniente
dalla parte degradata di Baltimora, lei
una ballerina privilegiata di una scuola
d’elite di arti dello spettacolo. Due destini che si uniscono stretti in un passo di
danza.
Lei decide di rischiare con Tyler e lui avrà
una sola performance per dimostrare a
Nora, e a sè stesso, di poter arrivare in
alto ad una vita migliore di quanto non
avesse mai immaginato. Tra di loro volano
scintille che accendono una favola esilarante alimentata dall’ hip-hop per realizzare un sogno improbabile grazie all’unica
chance esistente.
Cast
STEP UP è un affascinante movie ispirato al mondo della danza che non
ha caso prevede il debutto alla regia
della famosa coreografa Anne Fletcher.
Il film presenta i debuttanti Channing Tatum e Jenna Dewan legati da un tenero love affair anche
nella vita vera. I due hanno ufficializzato il loro amore dopo l’uscita
del film negli Stati Uniti. La scintilla
sarebbe scoccata proprio sul set.
Fanno parte dell’esplosivo cast
anche la superstar del rhythm &
blues Mario che compare come
aspirante musicista e a Rachel Griffiths, candidate all’Oscar® e vincitrice del Golden Globe®. Parte del
cast sono anche la leggenda del rap
“Heavy D” oltre a Damaine Radcliff,
Drew Sidora and De’Shawn Washington.
I film musicali
Ispirato da film leggendari come “La
Febbre del Sabato Sera”, “Fame” e
“Dirty Dancing” e spinto da film più
recenti che si sono avventurati nel
mondo dell’ hip-hop, quali “8 Mile”
e “Save The Last Dance” STEP UP
è balzato subito al quinto posto nella
classifica dei film musicali più visti nella
storia del cinema.
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pa
ilfamo
sone
Chi sono
Desaparecidos
felici
DI MANUELA BOGGIA
10
“Continente vivo, Desaparecido, sono qua… Sotto un cielo
avorio, sotto nubi porpora… Mille fuochi accesi, mille sassi
sulla via… Mentre un’eco piano da lontano sale su... quaggiù”
Lo cantano e lo suonano Pau, Cesare, Drigo e Franky, di ritorno
da un viaggio nel sud del mondo dove sono andati a captare,
annusare e masticare un altro universo. Dall’Italia alla Spagna
passando per il Cile, l’Argentina, l’Uruguay e il Brasile, desaparecidos alla ricerca dell’ispirazione e della svolta creativa,
chitarre in spalla, microfono in tasca e uno zaino pieno di voglia
di novità.
I Negrita in viaggio verso sud, ma perché andare così lontano
a cercare l’ispirazione?
“Negli ultimi anni in Europa non riuscivamo a trovare cose che ci
elettrizzassero”, raccontano a turno e tenendo il ritmo da bravi
musicisti. “Magari sentivamo una o due canzoni di un gruppo
che potevano piacerci ma la cosa finiva lì, niente di veramente
nuovo”.
E invece l’avventura al di là dell’equatore gli ha regalato suoni
e sapori da cui attingere fino ad arrivare ad un vero e proprio
mutamento professionale. Chilometro dopo chilometro e giorno dopo giorno le parole e le immagini del Nuovo Mondo
hanno portato il gruppo ad una definitiva maturazione, i rocker
di Arezzo sono stati protagonisti di un viaggio fisico e mentale
che ne ha segnato il punto di svolta, e tutto questo lo hanno
voluto testimoniare offrendo al loro pubblico un cd, “L’uomo
sogna di volare”, un doppio dvd “Verso sud” e un libro fotografico “Verso sud – Alla ricerca del battito perfetto”, una
Sono tornati, dov’erano
finiti? Pau, Cesare, Drigo e
Franky, i fantastici quattro
dei Negrita presentano un
libro e un doppio dvd in cui
raccontano per suoni e per
immagini la travolgente
esperienza di un viaggio
nel Sud del mondo che li ha
cambiati come persone
e come musicisti
sorta di diario per immagini di questo pellegrinaggio uscito da
poco tempo e che stanno promuovendo in giro per la penisola.
Ma cos’è che ha influenzato il loro cambiamento? “Soprattutto la
percezione della musica, a determinate latitudini la musica non è
più un prodotto. In Sudamerica, soprattutto in Brasile, la musica è un linguaggio come la parola, è una funzione primaria come
il mangiare. Lì si vive la musica come un qualcosa di naturale, le
persone ci nascono in mezzo. Avendo vissuto a stretto contatto
con la favela ci siamo resi conto che il linguaggio usato era la percussione, usano tutto per suonare, anche i cofani delle macchine”
dice Pau “Nello studio dove registravamo non avevamo un posto
dove rilassarci come qui in Italia, il nostro salotto era la strada e
per comunicare con gli abitanti usavamo il ritmo”. E com’è stato
suonare mescolando un sound fatto di blues nordamericano
e rock stile Rolling Stones, con le sonorità tipiche della tradizione
sudamericana? “E’ stata una cosa abbastanza naturale, finalmente vivevamo di nuovo delle emozioni. E’ un processo che ti viene
automatico, se ascolti qualcosa che ti emoziona allora lo reinterpreti attraverso la musica”. E il Sudamerica, come ha accolto il loro
rock? “Con molto entusiasmo perché come dicono loro ‘la musica unisce’. Probabilmente la nazione più adatta a noi è l’Argentina
perché ha una tradizione rock antica come quella europea quindi
sono più predisposti al nostro sound”. Ma come fa un gruppo che
è insieme da tanti anni a rimanere unito e ad avere sempre voglia
di rinnovarsi? “I momenti di tensione ci sono ma
si superano con la comprensione e l’amicizia.
Dopo una litigata si esce più forti e di solito è
dopo le più grandi litigate che sono venute fuori le
cose più belle”. A quando di nuovo l’America? “In
primavera torneremo per fare delle date insieme
alla band argentina che ha suonato con noi quest’estate per una settimana. Ed è molto probabile
che proprio a Baires cominceremo la registrazione
del nuovo disco”.
Il “viaggio stereo” di Pau e soci
comincia ufficialmente nel 1994
ma già due anni prima i Negrita, ex
Inudibili, avevano registrato alcuni
demo – tape grazie ai quali avevano
iniziato a far girare la loro musica. E’
circa 13 anni fa, però, che si affacciano
“seriamente” sul mercato musicale
con un primo vero album e cominciano
a raccogliere apprezzamenti di
pubblico e critica. Un successo che
gli viene principalmente dal singolo
“Cambio”. Il gruppo inizia così un
tour in giro per l’Italia interrotto solo
per la registrazione della seconda
fatica musicale: “Paradisi per illusi”,
dal titolo non ben augurale ma che si
rivela invece un successo riuscendo
a vendere più di 50mila copie.
XXX è il terzo album che esce nel
1997 e segna un’importante tappa
della loro carriera. Il singolo “Ho
imparato a sognare” piace molto
ad AldoGiovannieGiacomo che lo
inseriscono nella colonna sonora
del film “Tre uomini e una gamba”.
Un mix di musica e comicità che
va bene tanto che l’anno dopo i
Negrita realizzano tutta la colonna
sonora di “Così è la vita”, altro film
del trio. Intanto gli instancabili
lavorano al nuovo album “Reset” che
esce nel ’99 ed ha uno straordinario
successo tanto che l’album diventa
inequivocabilmente il loro cavallo di
battaglia. Sull’onda della popolarità
nel 2001 esce “Radio Zombie”
preceduto dal singolo “Bambole”. Il
2003 poi è un anno particolarmente
importante per la band venuta da
Arezzo perché partecipa al festival di
Sanremo e allo stesso tempo cambia
il batterista, lo storico Zama, infatti,
lascia il gruppo e viene sostituito da
Paolo Valli detto el Nino, che a sua
volta sarà poi sostituito da Cristiano
Dalla Pellegrina. Alla ricerca di nuove
ispirazioni il gruppo nel 2004 parte per
il Sudamerica e nel 2005 esce l’album
frutto di questo viaggio oltre confine:
“L’uomo sogna di volare”, che vince il
disco d’oro.
11
kiedilo
al doc
X INFO SU SESSUALITA’, SKRIVI
AL DOC:
TRIBU C/O STUDENTI.IT
VIA E. D’ONOFRIO, 98 00162 ROMA
OPPURE MANDA UNA MAIL A
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CHI SI LASCIA, CHI SI
PRENDE, CHI PORTA
AVANTI STORIE
PARALLELE, CHI
CERCA IL PRINCIPE
AZZURRO E CHI
LA FATINA... COME
DICONO GLI STU
“AL CUOR NON SI
COMANDA”... EH
L’AMORE, L’AMORE,
A VOLTE È PROPRIO
FOLLIA!
cuore
matto
Un giorno, tra 50 anni
sono fidanzata da quasi tre anni (storia seria..fedina genitori ecc...) ma dentro
di me so di nn poter riuscire a dimenticare lui: un ragazzo che mi ha fatto
perdere la testa otto anni fa e che oggi a distanza di cinque anni mi fa battere
ancora il cuore.. dopo 2 anni che nn ci parlavamo l’anno scorso ci siamo
incontrati ad un matrimonio e, su sua iniziativa , ci siamo riparlati...naturalmente il discorso ha riguardato st***e.. niente di personale.. da quel giorno
capita che quasi un paio di volte al mese ci incontriamo, usciamo insieme
in macchina, (di nascosto da tutti, naturalmente) e l’unica cosa che facciamo è parlare....io sinceramente gli salterei addosso e farei per ore ed ore
“L’amore” con lui...come i vecchi tempi.. ma nn so come faccio a trattenermi...anche perchè lui molto spesso fa delle battute un pò..come dire...da..
SALTAMI ADDOSSO....ahhh dimenticavo anche lui è fidanzato..da 4 anni...
forse già questi pensieri e i fatto di nn dire niente al mio ragazzo sembrerebbe una forma di tradimento...ma come si dice IL PRIMO
AMORE NN SI SCORDA MAI
Voi donne siete proprio ve la posso fare una confessione: se
uniche: dai 18 ai 24 dovesse dirmi...un giorno...anche fra 50
libertine (dai 24 ai 28 anni scappi con me............andrei senza
insulse) e poi dai 28 in nessuma esitazione:(
su tutte mamme e spose
sirede
12
o donne in carriera.
Certo: quando si arriva
sulla trentina la paura
di rimanere zitelle
diventa un’ ossessione
(ovviamente per chi non
opta per la carriera).
Certo, “alla follia
femminile non si comanda”.
Bello e dannato
sono fid da 1 po con un tipo davvero
buono..in tutti i sensi....xo è un p inesperto riguardo a come far stare bene
un ragazza come farla godere ....nn s’immagina neanche di sfiorarmi se nn prendo io l’iniziativa...vabbè....poi ho come
dire un’altro ragazzo..il classico bello e
dannato..k ank se t fa star male t’attac-
chi di più....con lui er diciamo finit poi dopo un p k mi sono
fid si è riftto sentire(LUI NNON SA K SONO FID NEMMENO
ORA) e non ho saputo “resistergli”giovedì viene a casa mia...
ci sa proprio fare a letto.....xo se l’ltro lo verrebbe a sapere
sono c**i e io non vgl uscire da sta situazione....xk se xderei
sl 1 dei due mi sentirei xs vuota...xk quello k non mi da uno me
lo dà l’altro....è un casino...spero di non essre mai sgamata.....
forse xo se il bello e dannato k non vuole fare la storia seria con
me cambiasse idea ndrei subito da lui evitando di dire bugie a
me stessa e all’altro ma cm frgli cmbiare idea???
Giubba
Non ne valeva la pena
stavo con una ragazza e per caso per pure caso succede di fare
sesso con una mia amica,lei si innamoro io vado fuori di testa ci
lasciamo entrambi con i rispettivi partner, dopo 3 mesi scopro
che va a letto anche un mio amico....da li mi reputo un coglione
di prima categoria...dopo di questo nno mi voglio stupire piu di
nulla ragazzi e ragazze fate bene come fateeeeeeeeee
marco
solo a pensarci
come fai a stare cn 2 xsn e non soffrire.....?io sl x averci pensato
sn stata malissimo!!!x fortuna ora va tutto ok cn il mio amore...
l’8 facciamo 4 mesi....pochini,ma importanti!!!!
Azzurra
Godeteveli!
stavo con un ragazzo bellissimo dolcissimo...insomma veramente il classico ragazzo da non farsi sfuggire..ci amavamo
andava tutto bene a parte il fatto che mi trascurava un pò ma
solo perchè era molto impegnato..e mi sono ritro- stare con lui, è bellissimo, sa tutto, sa che sono
vata a flirtare con il suo amico...classico tipo “non fidanzata, e posso parlare con tutto di lui, anche
da storia seria”alla fine avevo due storie contem- se sò che il suo carattere non si concretizzerà mai
poraneamente perchè tutti e due mi davano qual- nulla, poi col mio ragazzo sto veramente bene,
cosa...ma alla fine ci sono rimasta inculata io per- anche se è difficile crederlo, visto che lo tradisco,
chè tutti e due mi hanno lasciata...il mio consiglio ma giuro, che non so se ce la farò mai a lasciarlo...
La situazione è
e di goderseli tutti e due..
tanto alla fine tutte le storie
Un’infatuazione può
difficile, quindi
finiscono...(o quasi)
capisco tutti, purdurare, come nel mio caso,
troppo, anche se è
anche moltissimi mesi? A me
mirandolina
son passati molti mesi e
un luogo comune
Sarà scema
“AL CUOR NON
continuo a pensare a quel
SI COMANDA”...
Beh...io ho sempre mollaragazzo... Anch’io i giorni
seguenti averlo conosciuto
The girl
to i ragazzi se pensavo che
ci stavo male pensando
1 altro mi avrebbe dao di
che non lo avrei più visto
più... Sarò scema,ma ho
Alla trentina
piantato delle storie che
ma pensavo che comunque
Voi donne siete
proprio uniessendo una infatuazione
sarebbero state serie x delle
che: dai 18 ai 24
storie senza sicurezza...
sarebbe passata col
è che noi ragazze,in partipassare del suo ricordo..
libertine(dai 24 ai
colar modo siamo sensi28 insulse) e poi
Ed invece...
bili e sincere con noi stesdai 28 in su tutte
se...se qualcosa non va lo sentiamo e non ce lo mamme e spose o donne in carriera. Certo:
nascondiamo...i ragazzi fanno una o l’altra cosa... quando si arriva sulla trentina la paura di rima...cmq... Il sesso è MOLTO importante in una sto- nere zitelle diventa un’ ossessione(ovviamente
ria...se uno non ci sa fare la storia crolla...il libro del p e r c h i n o n o p t a p e r l a c a r r i e r a ) .
kamasutra dovrebbe essere un OBBLIGO secondo C e r t o , “ A L L A F O L L I A F E M M I NON
SI
COMANDA”.
me!!!!...ci sono ragazzi veramente squallidi a letto!!!!! N I L E
...i belli e dannati (e a volte non sono manco
erix
belli!!!!) almeno hanno esperienza...ci sanno fare...
Anche se cmq con loro a volte manca l’inte- Al mio fida dà fastidio
sa...non c’è quel qualcosa in più che c’è con per tutto l’hanno scorso sono stato con una
una persona della quale sei innamorata!!!!! ragazza interessantissima sotto tutti i punti di vista:
Leonessa fisicamente niente da dire; stessi gusti in fatto di
cinema, musica (rock rules!!!), arte, idealista come
me, insomma la mia copia al femmilnile. Dopo
Cuore diviso in due
Cita, ti capisco benissimo, gia da un anno il mio un pò l’idillio finisce e ognuno si rifà una storia...
cuore è diviso in due, da una parte il mio ragazzo, con un’altra persona.Nonostante ciò manteniamo
una storia di 4 anni con genitori, famiglia, fedine... ottimi rapporti, forse migliori che durante la stoDall’altra un ragazzo che da 6 anni mi fa perdere la ria vera e propria. Un giorno dall’oggi al domani,
testa, il mio primo bacio, da un anno ci vediamo e, come un fulmine a ciel sereno, dopo mesi di squiloltre a parlare... facciamo anche altro, è speciale li, messaggi, chiamate e roba varia un mexaggio
Prendo la pillola ma ho molto ritardo
Gentilissima dottoressa, ho 28 anni,
sono felicemente fidanzata e prendo la
pillola belara ormai da 8 mesi, il ciclo
mestruale nell’ultimo mese non mi è
ancora comparso (ritardo di 12 gg) e
per gli ultimi 3 gg di assunzione della
pillola belara mi sono comparse delle
leggere perdite rosse dalla vagina
sopratutto in concomitanza dei rapporti
sessuali. Perchè non mi compaiono
le mestruazioni? non ho ricominciato
dopo la pausa di 7 gg ad assumere
la nuova confezione di pillole poiché
le mestruazioni non mi sono ancora
venute, ma
cosa devo pensare?
A perché?
CURA DELLA
oggi ho fatto
escludere
DR.un
SSAtest
EVAper
GRIMALDI
* una
gravidanza ed è risultato negativo, ma
non è un sistema troppo affidabile!cosa
posso fare? è normale che siano
comparse quelle perdite di sangue, gli
ultimi 3 gg dell� assunzione di belara?
Grazie mille
Durante l’assunzione della pillola, specie
dopo alcuni mesi che si prende, può essere
normale che non compaiano le mestruazioni.
E’ l’effetto degli ormoni sull’endometrio. In
questi casi, esclusa la gravidanza, la pillola
va assunta regolarmente dopo i 7 giorni di
sospensione. Potrebbe essere utile in tali
casi o fare un periodo di sospensione di un
paio di mesi o parlare con il tuo ginecologo
e cambiare tipo di pillola. Ti consiglio in
ogni caso di rifare per sicurezza un test di
gravidanza.
Ciao
* Specialista in Ostetricia e Ginecologia
Irccs Burlo Garofolo Trieste
13
laconico: “Non mi fare più squilli per chè al mio
fidanzato dà fastio. E pensare che era sempre
lei a cercarmi!non è da ridere?! Bat-saluti a tutti.
rozo
Un’infatuazione
una infatuazione può durare, come nel mio caso,
anche moltissimi mesi? A me son passati molti
mesi e continuo a pensare a quel ragazzo... Anch’io
i giorni seguenti averlo conosciuto ci stavo male
pensando che non lo avrei più visto ma pensavo
che comunque essendo una infatuazione sarebbe
passata col passare del suo ricordo.. Ed invece...
vale
Redazionale Sponsorizzato
Hip hop e vita
da strada per
il ritorno sugli
schermi di un
ancora sexissimo
Antonio Banderas,
ispirato alla
vera storia del
ballerino Dulaine
intervista
doppia
2 stu a confronto su sesso&amore
from the
blog
sphere
Angoscia!
Il mondo
cambia, le
vite cambiano, ed evidentemente
non ci si può
far niente.
Tutto d’un
tratto ti ritrovi
in altri luoghi, con altre persone, a pensare altre
cose. A volte ti accorgi di essere inadeguata.
A volte non ti interessa e fai tutto lo stesso. Mi
sono sempre chiesta se nella vita sia possibile
cambiare vita. Non lo riesco ancora a capire.
Però penso di sì. Tutto sfuma, piano, lentamente, tutto va, nulla torna. La tempesta. La
nebbia. Forse il sereno. Uno spiraglio c’è. E’
grande. Ma si può dimenticare tutto? Lasciare
andare. Convincersi che
il passato è andato e non
tornerà più? E’ possibile non pensare più ai
momenti andati, guardare
solo avanti? E’ possibile
rinnegare la propria vita?
Che amarezza! Divertirsi,
fare cose che da tanto
volevi fare, ma sentire
sempre, nel profondo di
te, che la malinconia sale,
è come avere l’acqua alla
gola. E veder cambiare,
ancora una volta, così
all’improvviso, la vita, è
doloroso, è scostante, è abbagliante. Ma al
destino non si sfugge, il destino insegue, l’orologio va, il tempo scorre, non lo fermi, e lui ti
risucchia i giorni, le ore, i minuti, ti risucchia le
occasioni ed i pensieri, ti risucchia le emozioni
14
...KI 6?...
Da… littlestar
...Quante volte ti sei innamorato/a?...
1 2 importanti
...Ora sei innamorato/a?...
si si
...Hai mai lasciato qualcuno/a?...
si si
...Sei mai stato lasciato/a?...
si certo
...Hai mai tradito?...
no si... ma nn me ne pento anke se
concettualmente sn contraria
...Sei mai stato tradito/a?...
si nn credo
...Hai mai sofferto per amore?...
si tnt volte
...Scegli: sesso, tenere amicizie oppure solo fidanzamenti ufficiali?...
fidanzamenti ufficiali sesso e tenere amicizie
...Scegli: sesso, coccole oppure parole dolci?...
coccole ttt e 3...
...Cos’è l’amore?...
l’amore non si può spiegare, la ks più bella k c’è...
l’amore parla da se...
ed i sentimenti, i sorrisi e le
lacrime. Tutto poi sprofonda
in quella parte nascosta
dell’uomo, dove non ci
sono occhi per guardare,
puoi solo sentire, dove tutto
è buio e cieco, dove però
certe cose rimbombano e
graffiano. La vita, l’amore,
il dolore, la felicità, non ti
risparmiano: ti prendono, ti
consumano, ti sbattono, ti
uccidono. Ognuno ha il suo
specchio in cui guardare
ed il suo vuoto da colmare.
Ognuno ha i suoi modi.
Ognuno vive come può. Ma è così triste
veder sfuggire tutto, è così triste sentirsi
morire, sentir passare il tempo su di sé,
come un vento, non poterlo afferrare,
solo sentirlo andare, passare, non tor-
nare. E’ come non respirare. Vorrei
poter giungere in cima alla mia vetta e
non soffocare, ma sentire la vertigine
della libertà. Vorrei buttarmi ed urlare,
ed in fondo non cadere, ma atterrare.
Le strade prima o poi si dividono per
tutti. Ma è così crudele. E’ così crudele veder andar via i tuoi pezzi di cuore.
E’ così triste avere fiducia e pensare
di conoscere qualcuno ed accorgersi,
un giorno, che niente vale, che niente
è scontato, che niente è sicuro. Nella
vita non si può contare davvero su
niente? Che succede qui intorno?
Stiamo tutti impazzendo.
ti va di ballare?
Il film
Antonio Banderas
“Ti va di ballare” è ispirato alla vera
storia di Pierre Dulaine, ex ballerino
professionista di Manhattan che
diventa insegnante volontario di danza
in una scuola pubblica di New York.
Gli studenti di questo liceo sono tutti
con un passato turbolento e con
problemi di giustizia alle spalle.
Pierre, interpretato da Antonio
Banderas, deve scontrarsi con la
diffidenza dei suoi alunni, restii a
farsi addomesticare a suon di passi
di danza. L’entusiasmo del maestro
alla fine ha però la meglio e i giovani
conosceranno le gioie di ballare.
Mescolando lo stile classico con le più
moderne tendenze hip-hop riuscirà a
creare insieme ai suoi ragazzi uno genere
completamente nuovo, energizzante
e assolutamente fuori dall’ordinario.
Grazie
all’esperienza
e
all’incoraggiamento di Pierre i ragazzi
dimostreranno il loro talento durante
una prestigiosa gara di ballo della
città.
I suoi hobbies sono suonare la
chitarra, il pianoforte e cantare. E’
tifoso sfegatato del Real Madrid e
del Milan, gioca a tennis e a calcio.
In cucina adora il curry. Si dice che
a Londra abbia organizzato un
banchetto spendendo 700 sterline
circa in curry.
Per otto anni è stato sposato con
l’attrice Ana Leza. Attualmente è
invece marito fedele (?) di Melanie
Griffith. Sono ben 11 anni ormai che
Banderas e l’attrice hollywoodiana
si sono scambiati le fedi.
I due si sono conosciuti nel 1996
sul set di Two much e sono marito e
moglie dal 14 maggio dello stesso
anno. Insieme hanno anche una
figlia, Estella, di nove anni.
Mille
pettegolezzi
ruotano
costantemente
intorno
alla
coppia. Si parla spesso di una
forte crisi tra i due, ma l’attore
spagnolo ha sempre smentito.
Nel 2001, anno in cui è stato girato
Original Sin, si vociferava di una
relazione segreta tra Angelina Jolie,
protagonista femminile del film, e
Antonio Banderas. Sia Antonio che
Angelina hanno sempre proclamato
la loro professionalità nel girare
scene scabrose.
Ultimamente Antonio ha rilasciato
un’intervista sulla nota rivista Vanity
Fair, in cui ha dichiarato: “Quando
Melanie ed io ci siamo messi
insieme, nessuno ci riteneva una
coppia credibile. Forse perché
lei era una star di Hollywood e io
venivo dalla Spagna, forse perché
ha tre anni più di me e aveva già
due figli. Si pensava che saremmo
durati pochi mesi, invece stiamo
insieme da undici anni. Non riesco
ad immaginare la mia vita senza
di lei”. Conclude dicendo: “Stare
abbracciati e scivolare nel sonno
con mia moglie mi dà un senso di
grandissima sicurezza”.
Il concorso
Mettiti in ballo era un concorso lanciato da www.studenti.it per tutti coloro che avessero acquistato il Dvd di “Ti va di
ballare”, l’emozionante film con Antonio Banderas.
Bisognava dimostrare la propria bravura nel ballo di coppia inviando video e filmati. In palio la partecipazione
straordinaria al casting della rappresentazione teatrale di “Tre metri sopra il cielo, lo spettacolo”.
In tantissimi hanno inviato i propri video con esibizioni di ballo e solo
in quattro hanno vinto!
I vincitori:
[email protected]
[email protected]
“L’angoscia è la vertigine che ci prende di fronte alla libertà” (Kierkegaard)
Da gokudende.giovani.it
[email protected]
[email protected]
GOSS
IPPONE
IL
NON
CHIAMATEMI
ERAGON
E’ incredibile come il cinema fantasy dia la possibilità di mettersi alla prova a giovani attori di belle
speranze, forse è uno dei generi che punta di più
sulla sperimentazione per quanto riguarda i componenti dei vari cast.
Edward Speleers ne è la dimostrazione vivente:
ha 19 anni, una faccia pulita da bravo ragazzo e
uno sguardo che entro breve farà innamorare le
ragazze di mezzo mondo. Ma la cosa davvero
curiosa è che, prima di questo film, Edward aveva
recitato solo in qualche spettacolino messo su nel
college di Eastbourne, una scuola privata che
si trova nell’East Essex (Inghilterra), interpretando
ruoli principali nell’Amleto e nel Riccardo III.
Così si è ritrovato catapultato in un set cinematografico di primo livello, in cui nulla ha a che fare
con le recite scolastiche, tranne il fatto che anche
stavolta il suo ruolo è quello di protagonista: in
Eragon, film tratto dal romanzo fantasy omoniom
dell’italo-americano Christopher Paolini, Edward
Speleers intepreta infatti proprio Eragon, il cavaliere eroe della saga, affiancato dal drago femmina Shapira.
Ad affiancarlo, sul set, non c’è solo il drago ma
anche un paio di grandi nomi del cinema internazionale: Brom, la guida fedele e saggia del giovane
Eragon, è interpretato da Jeremy Irons, acclamatissimo attore inglese, premio Oscar come
miglior interprete nel film “Il Mistero Von Bulow”,
nel 1991; Re Galbatorix, il cattivo di turno, è interpretato addirittura da John Malcovich; Robert
Carlyle invece interpreta Durza, braccio destro
di Galbatorix. La bella di turno è l’attrice Sienna
Guillory, attualmente al cinema anche in “Resident
Evil: Apocalypse”, che interpreta Arya, compagna
di avventure di Eragon e Brom e custode dell’uovo di drago.
A questo punto viene spontaneo chiedersi come
Dalle recite
scolastiche
al grande
schermo,
Edward
Speleers,
faccia pulita
e sguardo
intrigante, è
il cavaliere
errante sulla
buona strada
per diventare
l’eroe dei sogni
delle ragazze
di mezzo mondo.
Tutte in fila
per essere
salvate?
ci è finito il giovane e inesperto Speleers dentro
un film che darà filo da torcere anche alla saga di
Harry Potter.
La risposta è semplice: ci è finito per caso.
E’ stato scelto dopo una lunghissima ricerca,
sbaragliando ben 180 mila candidati. Ma quando Stefen Fangmeier, il regista, lo ha visto è stato
immediatamente sicuro: è lui. Edward si è mostrato subito consapevole dell’impresa che stava per
affrontare, affermando “Hanno corso un bel
rischio scegliendomi! Ma ho cercato di ripagare
al massimo la loro fiducia”.
Ovviamente, Jeremy Irons, compagno premuroso
nel film, si è subito occupato di lui anche fuori dal
suo ruolo cinematografico: “Per tutto il tempo non
ha fatto altro che darmi consigli, assicurarsi che
andasse tutto bene. Mi ha allevato!”.
Dall’altro canto, Irons ha sottolineato che non
avrebbe potuto fare altrimenti in quanto lo ha da
subito considerato come un figlio, e poi lo ha riempito di complimenti: “E’ incantevole, intelligente e
fotogenico e si è rivelato proprio bravo”.
Bello e amabile quindi, ma soprattutto bravo, che
è ciò che conta veramente.
Edward ha compiuto 19 anni il giorno prima dell’uscita del film nelle sale italiane, il 22 dicembre...
e il successo assicurato è arrivato a fargli sia da
regalo di compleanno che da regalo
di Natale.
(…) Ecco fatto, lo show business ha
confezionato un’altra teen star, che
solo qualche mese fa giocava a calcio e rugby e suonava il sassofono,
come moltissimi altri ragazzi della
sua età, e ora si trova ad un passo
dal diventare una stella di livello
internazionale.
Riuscirà a replicare il successo di
Daniel Radcliffe (alias Harry Potter)
e di Elijah Wood (alias Frodo del
Signore degli Anelli)?
A cura di Jamila Campagna su
www.girlpower.it
16
La tua scuola cade a pezzi? I muri fanno
schifo? I bagni non funzionano? Mancano
gli spazi e le aule?
Disperati, sfogati e racconta la tua
esperienza su tribu.giovani.it
l’angolo
della
All’Itis Giorgi di Roma
la finestra non dà
sul cortile ma su un
set decisamente hot.
A “rallegrare” le
ore di lezione sono
una serie di esibizioni
erotiche che, sotto
gli occhi increduli
degli studenti, vedono
protagoniste lucciole
e clienti non troppo
timidi
AULE A LUCI
DI MANUELA BOGGIA
Non si tratta dei riscaldamenti che non funzionano,
dei muri che crollano o di quegli strani esseri mutanti che, in arrivo direttamente dalle fogne, si aggirano per i corridoi della scuola, questa volta il motivo
della protesta è un po’diverso, all’Istituto Itis Giorgi
di Roma il problema ha uno sfondo a luci rosse.
Eh sì perché la scuola sembra trovarsi in una zona
particolarmente interessante per il lavoro delle prostitute che la presidiano giorno e notte, un “piacevole” luogo di incontro per squillo e clienti che non si
imbarazzano davanti agli sguardi sconcertati degli
studenti. E non deve essere facile riuscire a concentrarsi sulla lezione mentre dalle finestre delle aule è
possibile assistere a scene di incontri carnali che
in altre sedi sarebbero vietate ai minori di 18. Una
situazione tutt’altro che piacevole: “Per terra c’è di
tutto, è pieno di profilattici” dice Luisa, 16enne del
Giorgi e spettatrice involontaria.“Fino ad un anno fa
qui davanti (il prato vicino la scuola n.d.r) c’era un
materasso abbandonato”, racconta Andrea, “e mi è
capitato più di una volta di assistere a scene di sesso
tra le prostitute ed i loro clienti, magari mentre ero in
aula a lezione di chimica”. “Anche quando facciamo
educazione fisica fuori, nel cortile, si possono tranquillamente vedere scene di questo tipo”, incalza
Antonello. Il problema di questa sconcertante situazione non è soltanto lo spettacolo a cui devono assistere ogni giorno gli studenti ma anche il degrado in
ROSSE
cui è lasciata la zona intorno all’Istituto, scelta come base
operativa delle lucciole. “Per attraversare la strada e andare dall’altra parte a prendere l’autobus bisogna passare in
un campetto abbandonato”, racconta Giulia, “e lì oltre ad
esserci di tutto per terra, si può tranquillamente assistere ai
loro giochetti. In più la sera è pericoloso passare, non è
illuminato, io ho paura perché è successo che delle ragazze
sono state anche avvicinate e infastidite dai clienti”. “Soprattutto se si esce da scuola il pomeriggio verso le 5, oppure
il sabato se non fai l’ora di religione ed esci dall’Istituto da
solo, è possibile che ti fermino”, racconta ancora Antonello.
“Magari ti guardano mentre passi, non è bello”, dice Luisa.
“E poi l’odore, la sporcizia”, incalza Matteo.
Insomma la situazione non è propriamente quella che ci si
aspetterebbe di trovare davanti ad una scuola, “tempio”
della cultura e luogo in cui si dovrebbe poter andare senza
paura di uscire quando è già buio o di rimanere da soli alla
fermata dell’autobus. “E’ una situazione insostenibile”,
dice la mamma di un ragazzo al II anno “dovrebbero prima
di tutto dare una bella pulita qui davanti che è tutto sporco e abbandonato a se stesso. E poi fare qualcosa di serio
per evitare che i ragazzi debbano assistere a certe scene”.
E gli studenti del Giorgi la loro voce l’hanno fatta sentire,
sono scesi in piazza per manifestare contro questo disagio
cresciuto negli anni e che adesso è diventato insostenibile
per degrado ed abbandono e per la
presenza continua delle prostitute in
prossimità dei cancelli della scuola
senza differenza tra notte e giorno.
“Dopo la manifestazione si sono
spostate più in là sulla strada, quindi
non le vediamo dalle finestre ma ci
sono sempre”, racconta Giulia. “Poi
è un po’ più pulito però la situazione
non è cambiata più di tanto e se non
ci sono altri cambiamenti è anche
possibile che faremo un’altra manifestazione”.
Denunce ai clienti, installazione di
telecamere e blocco del traffico automobilistico, tutti i martedì e
i giovedì sera, sulle strade limitrofe,
questi i tentativi fatti finora per arginare il problema, ma, a quanto pare,
i bollenti spiriti sono troppo bollenti
da raffreddare.
18
Manu
Io sn una ragazza del 3 anno del liceo artistico
Leon Battista Alberti di Firenze… la mia scuola
cade a pezzi qst’ anno hanno “rifatto” i bagni sl
in una delle 2 sedi e sl qlli! infatti noi abbiamo una
succursale e 2 sedi dv un giorno siamo in una e
un giorno in un’ altra... sn 30 anni ke chiediamo
la caserma abbandonata cm sede unita ma nessuno ci ascolta e siamo costretti ad andare di qua
e di là tutti gli anni!! è veramente stressante!! x nn
parlare delle norme d sicurezza inesistenti… pensate ke l’anno scorso il vicepreside parcheggiava
la moto davanti all’ uscita d sicurezza e ke quei
poki estintori esistenti stanno nascosti dai busti d
gesso!! ‘na cosa allucinante!! facciamo le corna ke
nn scoppi un incendio sennò li si fa la morte del
topo e nn mi va l’ idea d morire dentro la scuola!!
Bugibugi
La mia scuola è il liceo classico M. Amari di Giarre… in provincia di Catania... beh... per quanto
riguarda la sicurezza lascia molto a desiderare, c’è
un ammasso di ruggine che 10 anni fa fungeva da
uscita di sicurezza, poi vi è un sovraffollamento di
ragazzi… figuratevi che molti sono costretti a fare
lezione negli scantinati (tipo alcatraz)… poi... una
palestra paragonabile alla casa degli ADAMS...
ammuffita e con gli spogliatoi che al posto delle
docce hanno le dimore per i topi… insomma una
vera catapecchia...
butterfly988
Nella mia scuola nuovissima (ha solo 2,5 anni) i
muri delle classi, nella mia specialmente, sono
sormontati da crepe enormi ke non penso siano
le cosiddette crepe di assestamento... inoltre la
demenza degli architetti li ha spinti a costruire la
scuola su una falda acquifera...e nei seminterrati
dove ci sarebbero i locali per i laboratori si allaga
quando piove così noi non abbiamo nessun laboratorio (scienze ecc) e le attrezzature nn le comprano! inoltre costruiscono accanto una scuola
nuova e questa non avrà la palestra, quindi già la
mia non ce l’ha ora anche quella prevista nuova
non ce l’avrà (non abbiamo nemmeno l’aula
magna) mentre costruiscono la scuola nuova
i rumori delle ruspe e quantaltro fanno cadere le
mattonelle in bagno!!
che....che....nn ho parole!!
emmapotter
Io frequento il liceo scientifico di Santa Teresa di
Riva in provincia di Messina, vado nella sede centrale, anche se diciamo ke la scuola non è la nostra
il liceo classico del Puano di Sotto ci ha dato due
piani in prestito, inutile dire che siamo500 e non
bastano le aule e che ogni anno ke passa aumentano gli iscritti e si dividono le aule. La segreteria è
in un altro edificio, i laboratori non sappiamo cosa
sono, cosa allucinante in un liceo scientifico. Ogni
anno andiamo a protestare alla provincia, ci avevano promesso un piano sopra elevato ma niente...
la palestra ce la presta il liceo classico, quindi non
abbiamo neanke quella... i bagni sono quasi sempre rotti o inutilizzabili... piccole pulci si annidano
tra i nostri banki.... ke altro dire saranno 25anni ke
qsta scuola è in qste condizioni…
esisto89
Ma cavolo,non si può fare un giorno di protesta
collettiva???Organizzata da tutte le scuole d’Italia
magari... fare un giorno di protesta tutti insieme!!!!
Io della mia scuola non mi posso lamentare...
sono a Bolzano, provincia autonoma... i soldi non
mancano per fortuna...
Però... io sinceramente se vedo ingiustizie non sto
ferma.Se mobilitiamo i mass media chiamando
giornalisti di tv e giornali nazionali e locali un po’ di
caciara la si fa...E a chi dice che non serve a niente...stare con le mani in mano è peggio. Almeno
tentare si deve.
Cavolo,una protesta nazionale degli studenti verrà
notata????E anche se la nostra voce durerà per
poco potremo dire di esserci fatti sentire.
Leonessa87
19
Risponde la Manu
Se, dopo aver impugnato lo Statuto degli
Studenti e delle Studentesse ed aver cercato invano i famosi organismi di mediazione e
garanzia di cui parlavamo l’altra volta, continuate a fare catene umane per tenere su i muri
della vostra scuola e i libri vi servono come
elmetti per proteggervi da calcinacci cadenti,
è arrivato il momento di scendere in piazza,
magari tutti insieme come suggerisce Leonessa87. Per essere più efficaci ci sono dei punti
fondamentali che può essere utile seguire per
organizzare al meglio la vostra protesta. Prima
di scendere in piazza armati di megafono e
slogan convincenti da cantare e scrivere sugli
striscioni, è importante chiarire nero su bianco
i motivi della manifestazione, magari attraverso un volantino. Poi si devono comunicare alla
questura data, ora, percorso e numero previsto di partecipanti al corteo, e questo numero
per impressionare è consigliabile che sia il più
alto possibile, quindi scorrete bene la rubrica
del cellulare e chiamate chiunque cercando
di convincerlo a partecipare, insomma diffondete la voce, ogni mezzo è lecito! Una buona
idea è anche quella di coinvolgere la stampa
per avere un po’ di visibilità in più. Arrivato il
fatidico giorno, raccolti tutti e organizzato un
bel corteo fitto e colorato che non passi inosservato, prima di cominciare i promotori della
manifestazione dovrebbero parlare con la polizia per mettersi d’accordo sulla partenza. Poi,
come suggerisce l’Unione degli Studenti “se
per esempio il corteo è sull’edilizia scolastica”come in questo caso - “fate tenere lo striscione di testa alla scuola più disastrata della città.
Dietro lo striscione di testa fate disporre tutti gli
altri studenti delle scuole”. in questa circostanza è proprio il caso di dire che “gli ultimi saran-
A tutti gli amici del Vincenzo
Cuoco,
centrale e succursale
...continua il de Bello Scolastico...
A cura Di Leo Scoppettuolo
LA ROULETTE
20
RUSSA
Sì,
viaggiare….
A chi di voi non è mai capitato di rimanere incollati davanti alla
vetrina di un’agenzia di viaggi con aria sognante, di fronte
ad immagini di località meravigliose, pregustando momenti di
relax o di sfrenato divertimento?
Beh a me devo dire che è capitato, e parecchie volte!
Ma viaggiare non è solo sinonimo di vacanza, ci sono tanti motivi per cui lo si fa, tanti pro e contro, tante esperienze di vita e
utilità che se ne traggono e a volte anche avventure più o meno
positive che ne derivano.
Ci sono, ahimé, i viaggi compiuti per lavoro, che sono, almeno
a mio avviso i più brutti, non solo perché appunto si lavora, ma
anche perché molto spesso chi viaggia per questo motivo alla
fine non riesce a visitare la città in cui si trova e a carpirne la vera
essenza.
Alcuni si mettono in viaggio per andare a trovare un familiare o
un amico che vive lontano, e in questo caso, dato che lo scopo
è proprio quello di passare del tempo insieme al familiare/amico
che non si vede da parecchio, preferiamo dedicarci proprio a
questo e magari ci lasciamo sfuggire la bellezza del luogo
in cui ci troviamo.
Altri viaggiano per motivi di studio, ad esempio vanno all’estero
per imparare una nuova lingua.
Io trovo che questa sia una cosa utilissima, perché non si può
acquisire davvero la conoscenza di una lingua se non ci troviamo a sperimentarla direttamente, inoltre per vivere in quel paese
anche solo un periodo di tempo, impararne la lingua diventa
una questione di sopravvivenza!
E dulcis in fundo ci sono i viaggi compiuti per le tanto desiderate vacanze.
Beh, in questo caso ci sono due alternative: la prima è partire
per una meta che preannuncia solo svago e relax, e la seconda è partire per visitare una nuova città, per scoprirne le
abitudini, per apprenderne la storia. Poi ci sono persone che
come me mixano questi due aspetti. Anche se devo dire che ho
Per Svago, relax, dovere o solo voglia
di visitare una nuova città, tanti i motivi per vagabondare in giro per il mondo,
Giusy dell’Istituto Magistrale “Turrisi
Colonna” di Catania, ce li racconta dal
suo punto di vista divertente e curioso
condito da un grande desiderio di conoscere posti sempre nuovi... e allora dai,
zaino in spalla che si parte!
viaggiato molto meno di quanto avrei voluto, ogni
viaggio mi ha insegnato qualcosa o quantomeno
mi ha lasciato un bel ricordo, naturalmente non
mancano le disavventure!
Ve ne racconto una: l’anno scorso sono andata
per una settimana a Rimini insieme alla mia migliore amica Maria Rita, era il primo viaggio che facevo da sola con un’amica e potete immaginare
come eravamo felici di essere libere in una
città sconosciuta! Ma la nostra avventura è cominciata già all’arrivo, proprio all’aeroporto. Eravamo infatti come tutti gli altri passeggeri davanti al
nastro trasportatore in attesa che comparissero le
nostre valige, beh le mie due valigie sono uscite
quasi subito, e anche una delle valigie di Maria Rita
(quella dove aveva messo solo scarpe e accessori vari), aspettiamo, aspettiamo… e intanto la sala
a poco a poco si svuota, passeggeri felici con le
loro valigie si allontanano, il nastro continua a girare… vuoto! Avevano perso la valigia con tutti i
suoi vestiti, vi lascio immaginare la sua reazione!
Beh per lei è stata una tragedia, e così mentre io
facevo sfoggio di tre vestiti diversi al giorno (sì perché quando io parto mi porto praticamente tutta
la casa dietro), lei poverina girava disperata per i
negozi alla ricerca di qualcosa da
acquistare. Unico aspetto positivo?
Si è rifatta il guardaroba. Aspetto
negativo? E’ tornata a casa disperata, stressata e senza un euro,
però in fondo (molto in fondo) si è
divertita, e quantomeno ha avuto un
(divertente) aneddoto sulla vacanza
da raccontare a tutti. Alla fine poi la
valigia l’ha riavuta, ma dopo una settimana che eravamo tornate, perché
la valigia, poverina, aveva fatto un
viaggio tutto suo, era finita a Roma,
da lì l’hanno mandata a Rimini, ma
naturalmente dopo che ne ce n’eravamo già andate ed infine da Rimini
è ritornata alla sua casa dolce casa:
a Catania.
DI GIUSY R. III° ANNO ISTITUTO
MAGISTRALE “TURRISI COLONNA” DI
CATANIA
21
Continuano le avventure
dei nostri prodi, come in
cavallereschi duelli gli stu
del Cuoco sfoggiano incredibili
doti creative per difendersi
dalle raffiche di domande
impietose di prof. Avversari
dal cuore di pietra insensibili
anche alle lacrime
Sezione prima
CAPITOLO 2- Le interrogazioni
Sapete come fare a sapere se sarete interrogati, cari lettori?
Lanciate una monetina da un euro. Ci sono più probabilità di
capire la logica dei professori così contorta e perversa in questo modo irrazionale e cabalistico, che abbandonandosi a stratagemmi che rispondono al nome di “seconda ora”, “uscita
fuori orario”. “Fuga da Alcatraz”, “Fuga per la vittoria”, “Mordi e
fuggi”, “Il fuggiasco”, sono film che andrebbero proposti per un
cineforum dove affinare tecniche e modalità di fuga dal nostro
caro Istituto, che potrebbero sempre rivelarsi utili… poi dicono
che il cinema non è arte… Scatta la paura perché nelle interrogazioni si scatenano raffiche di domande, sguardi di sfiducia, per condizionare gli alunni che, se hanno studiato, vanno a
posto sentendosi dire “il tuo metodo non è adeguato”, “dovresti
ritornare”, “quando ci mettiamo a studiare?”, “rischi di ripetere
l’anno se non ti impegni a sufficienza” e così via: quindi solo
la sorte vi aiuterà a capirci qualcosa su come evitare questa
tortura psicologica necessaria ad ogni “giro di boa” in gergo,
o quadrimestre, per chi non ci è dentro. La difficoltà maggiore
è capire, prima di rispondere, domande in cui i professori divagano prima per 15 minuti mentre tu annuisci come un pinguino
porta stuzzicadenti o come quei cagnolini da parabrezza, per
dire poi, con aria serena e sorriso poco intelligente sulla bocca:
«può ripetere la domanda?». Effetto: ti accusano di aver imparato tutto a memoria. La sorte poi sceglie anche il compagno
d’interrogazione, fondamentale: uno dei due deve fare la figura
dello scemo e la professoressa, una volta su due, gli abbasserà il voto, paragonandolo al migliore dei due, l’altro. Per questo si fanno i gruppetti di coloro che superano la sufficienza di
molto, poi quelli che vanno modestamente, infine quelli che lottano per la sufficienza, quel 5 ½ - 6= che può e deve diventare
6 pieno. Lo stesso tragico spettacolo si presenta, quando si
va alla lavagna, dove si consumano chili di gesso sfregandoli
contro il cassino o i bordi della lavagna, senza poi scrivere nulla
nella speranza che poi la professoressa ti mandi fuori a prendere il gesso ormai inservibile e quindi a chiedere suggerimenti. Al
ritorno poi fai gesti da indiano, oppure come quelli
della borsa di New York, verso i tuoi compagni che
cercano di suggerire fino a quando la professoressa
si gira: se se ne accorge e la fa pagare ad entrambi.
Allora lei ripete la domanda e tu per rispondere subito fai:
«Allora, vediamo, (ripeti ancora i dati), se…»
«Ti muovi, non possiamo passare tutta la mattinata
con te!», dice lei spazientita.
«No, lo ripetevo per vedere se…»
«Cosa?», ribatte nervosa,
«No, niente».
Ma in realtà non sai dire niente e stai prendendo e perdendo tempo. Poi, soprattutto in inglese, si gioca sulla pronuncia, e tu dici sempre:
«Ma perché che ho detto?», mettendo in dubbio il
richiamo del professore, ma questo, soprattutto il
nostro caro, non cede mai. Comunque provare, e
se qualche compagno fa la spalla, meglio ancora!
Avrete poi notato quelle minuscole scritte in codice
intorno alla lavagna, formule matematiche, fisiche,
chimiche? Non sono mai quelle che ti servono e si
perde anche del tempo a cercarle.
Fantasticando quando gli altri sono sotto tortura,
vedo i grandi del passato, dall’alto di qualche nuvoletta, intenti a guardarci nei banchetti, a ridersela di
noi, di quello che hanno fatto, raccontato e trasformato dalla follia di un liceale! Ogni tanto c’è però
qualcuno che ha dei momenti buoni, sapete cosa
sono? Sono i loro suggerimenti che per pena, dall’alto dei cieli, raggiungono il Cuoco!
Amuleti, corni e talismani vengono neutralizzati in
queste situazioni abbandonandoti al panico totale.
C’è chi piange un po’ e cerca di conquistare il duro
cuore del professore che anche se di pietra può
lasciarsi commuovere da un suo alunno piangente.
Allora ti viene voglia di scappare dalla scuola mentre
la tua professoressa ti corre dietro e ordina di serrare le uscite come ad Alcatraz!
Spesso proprio i prof. che si lasciano influenzare da
chi hanno di fronte, cambiano il voto. Anche grossi
occhi gonfi di lacrime pronti ad esplodere se il voto
non raggiunge la sufficienza, sono abbastanza utili.
Insomma, altro che giudici imparziali! Ad esempio,
una supplente d’Italiano non è riuscita a resistere al fascino di Davide e al suo occhietto furbetto
(che già aveva colpito il “professore” di Matematica
del biennio…). Davide con lei riesce a raggiungere
la sufficienza in Latino almeno all’orale. Lo stesso
discorso con la prof. occhi-dolci, che non si lasciava
influenzare, ma era lei che influenzava i
ragazzi e li turbava con sguardi languidi! Davide stava quasi per scriver un
libro su come riuscire nelle interrogazioni a “far fessi i professori” (ovvero “a
prendersi gioco di loro”): ad esempio
in Storia a maggio non sapeva nulla,
ma grazie alle sue moderne tecniche
di studio è riuscito ad aver 7.
«Davide, le guerre di religione in Francia», chiede la prof. di Storia.
«Si, iniziano……», illustra con fare
convinto.
«Va bene così, basta.»
«Posso dire ancora della notte di San
Bartolomeo…»
«Bene, però basta, parliamo di altro,
vedo che avresti saputo continuare».
Il gioco è riuscito dal momento che
Davide non sa dire più nulla, ma ha
finto di sapere. Stupida di una prof.!
E’ stata presa in giro e l’alunno ha
fatto credere di sapere tutto il libro,
ma fortuna, è stato fermato proprio
sul difficile! Ancora con il prof. di Biologia, ma qui non va tutto bene: il prof.
si assenta per un attimo con la mente
(vedi Sezione 3 - Capitolo 3), e Davide
inizia a parlare di pressione idrostatica dicendo delle grosse stupidaggini,
come se il cuore pompasse vino invece che sangue...
Salvatore inizia a ridere e il prof. si sveglia dal letargo:
«Puoi ripetere?», capendo che forse le
risate sono per lui.
«Si, ecco…», ma Davide non sa ripetere nulla.
«Allora diciamolo insieme…».
Il voto è stato più basso, proprio perché si è svegliato appena in tempo.
Quindi con un po’ di simpatia, finto
affetto, e attenzione si possono avere
grandi risultati, tranne che con la
prof. di Matematica: nemmeno se la
corrompi la convinci ad alzare il voto,
e solo se le parli di Galileo per 3 ore
consecutive, essendo molto “tirata di
voto” (ovvero “dai voti risicati”) forse ti
metterà un più!
fare
sega
La prima volta che abbiamo
fatto chiodo per quanto ci possiamo
ricordare è stato quando frequentavamo la
prima superiore.
Sinceramente non è che lo facemmo per evitare qualche interrogazione alla quale non eravamo preparati, ma solo il pensiero di poter
fare qualcosa di nascosto ci intrigava molto.
Come tutte le mattine per andare a scuola
prendemmo i nostri motorini e partimmo da
casa. Il chiodo non era neanche stato programmato, lo decidemmo nel tragitto per
andare verso scuola, dal pensarlo a farlo non
passarono che pochi secondi, prendemmo i
nostri motorini e ci dirigemmo verso le colline
della nostra città.
In pratica stammo tutta la mattina in giro con i
motorini evitando logicamente i posti a rischio
dove poteva esserci il pericolo di trovare qualcuno che potesse riconoscerti.
INTERVISTA
Cassino
Laben
&
Potete descrivere in brevi tappe, scegliendo voi
come selezionarla, la vostra carriera e come siete
arrivati a questo punto?
Ma diciamo che è nato tutto per gioco, la nostra
passione per la musica ha fatto incrociare le nostre
strade nello stesso club dove lavoravamo come Pr
e Dj. Dallo scambio di pensieri ed emozioni musicali nacque da subito una grande amicizia, che
secondo noi sta alla base di tutto e spinti dall’irrefrenabile voglia di realizzare qualcosa di concreto
decidemmo di creare un nostro progetto, appunto
Cassino & Laben.
Il nostro punto di forza lo localizziamo nella determinazione, ogni volta che abbiamo un’idea, di
qualsiasi tipo, anche al di fuori della musica, facciamo di tutto per svilupparla e portarla a termine.
Ci capita di lavorare anche su più cose contemporaneamente, ma principalmente quando abbiamo
un cosa in mente la dobbiamo raggiungere sempre.
Un’altra caratteristica importante che ci aiuta
molto è il nostro affiatamento, a volte non c’è
neanche bisogno di parlare per fare qualcosa,
perché ognuno sa quello che deve fare, ci viene
quasi naturale.
Secondo noi determinazione e affiatamento sono
due colonne portanti per la forza di un progetto.
Qual è stato finora il momento più bello e quello
più importante della vostra carriera?
Ci sono stati tantissimi momenti che ci tornano
spesso alla mente, ma sicuramente uno di quelli
che non abbiamo mai dimenticato è stata l’uscita
in vinile del nostro primo lavoro discografico.
Il momento più importante fino adesso è il Challenge 2006 di Elettrowave.
Che musica amate fare e quale vi piace ascoltare?
Non abbiamo un genere in particolare che amiamo
creare, quando abbiamo in mente una nuova idea
ci sediamo in studio e iniziamo a pensare a come
tramutare le nostre idee in suoni e chiaramente
non sappiamo mai a quale variante dell’elettronica
ci avvicineremo fino a che non iniziamo a comporre le prime parti, diciamo che cerchiamo di essere
il più globali possibile, chiaramente parliamo sempre e comunque di elettronica.
Per quanto riguarda invece la musica che ci piace
ascoltare potremmo stare ore ed ore ad elencare
artisti quindi in poche parole diciamo che ascoltiamo di tutto, è la miglior soluzione per arricchire il
proprio background musicale e trarre ispirazione
da qualsiasi.
Come nascono le vostre canzoni e che modelli
musicali avete
Le nostri canzoni generalmente nascono nelle
situazioni più impensate, ovvero mai quando
siamo in studio con l’intenzione di creare un
nuovo brano, è la volta buona che stiamo ore ed
ore senza concludere nulla, generalmente nascono quando si è in giro, quando ci troviamo in un
posto particolarmente bello o anche più semplicemente mentre stiamo guardando un film, possiamo dire viva il portatile permette di buttare giù le
idee ovunque ti trovi…
I nostri modelli come detto sopra un po’ tutti,
comunque per citarne alcuni, Monolake, Telefon
Telaviv, Massive Attack, Trentmoller, Hybrid …..
Potete descriverci le vostre emozioni legate alla
musica: quando la ascoltate, quando la suonate,
quando la create?
Le emozioni legate alla musica non sono così
semplici da descrivere a parole ma quelle che proviamo si presentano in maniera completamente
diversa nelle tre situazioni.
Ascoltare musica dà emozioni davvero forti soprattutto la musica degli altri perché ascolti quello che
proviene dal vibe di un’altro artista, non sai durante l’ascolto del brano a cosa vai incontro, quali elementi entrano o escono dal contesto, te lo assorbi
all’istante e in modo naturale, mentre per la nostra
musica non è così visto che per portare a termine
un brano deve essere ascoltato tantissime volte a
ripetizione e questo purtroppo ti porta a sfumare e
a non vivere quelle stesse emozioni.
Le emozioni provate quando suoniamo la nostra
musica crediamo che siano le emozioni in assoluto
più forti, non sappiamo perché ma sicuro questo è
dovuto al contatto diretto con la gente che sta ad
ascoltarci e che vive con noi il live.
Il creare musica è una situazione un po’ diversa
dalle altre due per quanto riguarda le emozioni
perché quando siamo in studio è tutto più meccanico soprattutto all’inizio della creazione quando vai continuamente alla ricerca di suoni e logicamente questo ti porta un po’ fuori dal discorso
emozionale. Tutto cambia quando il brano inizia a
prendere corpo e inizi a viverlo e a entrarci dentro, immaginarti quello che può mancare, quindi è
molto più intuitivo ed emotivo.
Quali sono i vostri progetti futuri? Quali i vostri
desideri nell’immediato e i sogni a più lungo
termine?
I nostri progetti futuri sono circa un milione, ma
poi dobbiamo vedere quelli che riusciremo a concretizzare, comunque il progetto principale a cui
teniamo di più è quello di poter vivere di sola musica, ovvero come professione principale, non desideriamo fama o soldi, ma solamente poter fare
musica a tempo pieno ed in modo professionale
a tutti gli effetti.
Il desiderio nell’immediato è uscire con il nostro
primo album, abbiamo già iniziato a lavorarci quindi credo che nel 2007 lo realizzeremo, è tempo di
faticare un po’!!!
frasi
mitike
Non crederete mai a quello che state
per leggere!! Nel bel mezzo della lezione
la mia prof. di italiano ha detto: a me ne
entrano due, ma più di un paio no!
Questo mi ha preoccupato molto perché non si è mai capito a cosa si riferisse!
Bye Mascambrigi da Firenze
...INGLESE
Un mio amico, dovendo leggere in inglese “sheet”, disse:
-shi
la prof lo interruppe improvvisamente,
correggendolo, poi il mio amico:
-scusi, stavo cadendo in tentazione
e la prof:
- ti ha salvato il padre nostro?
SCIENZE
non so per quale motivo ci siamo messi
NOTE
di
kLASSE
L’alunno L.G. minaccia il professore di licenziarlo.
L’alunno N.S. assume durante la lezione di fisica
latticini e li offre ai suoi compagni.
occhi_stupendi
Prof di greco (un uomo un perché) :
“All’una meno dieci, X continua a contare ad alta
voce i secondi che mancano alla fine della lezione.”
“Oggetti non identificati volano ripetutamente sulle
teste degli alunni”
Questa è la mitica prof di inglese:
“Le ragazze della classe continuano, nonostante
i numerosi richiami, a comportarsi come scimmie spulciandosi i capelli a vicenda” -ci stavamo
facendo le treccine“L’alunno Tommaso X, in ginocchio di fronte alla
mia cattedra, mi chiede insistentemente di sposarlo utilizzando un anello di dubbio valore prestatogli dall’alunna X.”
“X rompe insistentemente, disturbando la lezione
con frasi a caso che comprende solo lui.”
ciarletta87
io dico solo questo..... l’alunno balla il piri piri al
a parlare di superiori. Ad un certo punto uno
chiede:
- ma all’ industriale s’ impara a fondere il metallo?
e la prof:
-no, a saldare la ghisa
interviene un altro e dice:
- si vabbè, ma che domande sono? è come se
al nautico s’ impara a fare il
pirata!
TECNICA
uno alla prof (seriamente):
-ma dove si compra il pesce?
e la prof (che è tanto stupida)
-dal pesciaiolo, no?
Vigor
-Prof: “Questa scultura si chiama il Dalmata
morente”
-Studente: “Prof, ma le sembra un CANE??”
Il vero nome del quadro è il Galata Morente,
comunque...
Rondinella 2006
...Un mio compagno, nell’ ora
d’ inglese:
- professoressa, mi fa male la
testa
e la prof:
-sarà per il vuoto che c’è dentro
xxx
...questa è bella:
il mio compagno, durante l’interrogazione:
COMPA: prof, ma cos’è una
ninfa?
PROF.: eh... è una specie di dea dei boschi
COMPA: tipo una semi-dea nata da un dio e un
mortale?
PROF.: si, tipo.
COMPA: ah. allora achille è una ninfa?!
PROF.: ... ... ... ... vattene a posto, va’!
kannetth
centro della classe: iscrivetelo ad una scuola di
danza... rendiamoci conto
tommyvitto
la volete sapere la nota piu assurda di tutte le
NOTE mai scritte da quando ha aperto la mia
scuola....
la NOTA è la seguente:
L’alunno (IO) chiede ripetutamente la PENNA al
compagno...
P.S. la penna me l’aveva fregata(nn rubata xché
esso è mio amico)
... e nn c’e stato verso di fargliela togliere
babbothc
la mi prof di italiano è solita mettere note con
scritto solo il nome....per esempio un giorno ha
messo una nota ad un mio compagno senza
motivo scrivendo solo: “marco”..mah...
bardu91
QUESTA NOTA è STATA MESSA AD UNA MIA
AMICA....
“CABRAS(...LA MIA AMICA) RIDE IN MODO
DISUMANO!!!!”
è VERAMENTE STUPENDA.....HIHIHIHIHI...
bradamante91
Oggi il professore stavo spiegando e ad un
certo punto si interrompe e fissa una mia compagna di classe che era vestita in modo un po
figure
di
kakka
SOLLAZZI IN KLASSE
qst è la più bella figura d kakka cui ho assistito in 5 anni d superiori.
ora d geografia. prof carina... arrapava
un casino un mio compagno. lui non resiste, apre l’atlante e comincia a smanettare
(bleah)
la prof ke era cn la cattedra perfettam d
fronte a lui se ne accorge... andrea, ke stai
facendo?
lui diventa viola, non sa che dire e chiude d
botto l’atlante con tutto l’armamentario dentro...
ke risate-!!!
mags
provocante e poco indicato per l’ambiente scolastico.......Così il professore rivolgendosi a tutti gli alunni
fa :”Ragazze a scuola vi dovete vestire in modo consono perchè poi così sembrate ragazze facili.....”
Dall’ultima fila si sente....:”MA TU SORELLA!!!!”......
Nella classe parte una risata collettiva dalla durata di 5
minuti e intanti il professore scriveva qualcosa sul registro.....Poi suona la fine dell ora e andiamo a vedere
cosa avesse scritto sul registro....Bè sentite qui.....”Un
alunno nn identificato mi insulta urlando TUA SORELLA alludendo al mestiere piu antico del mondo e nonostante ciò la classe si prende gioco di me ridendo per
5 minuti......”
Bè io ci ho fatto anche una foto a quella nota perchè
una cosa simile nn mi è mai capitata........
io12345