Zona 07-12-12 - Settimanalezona.com

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“Carta Roma”: la poste pay contro la crisi
Carta Roma, presentata ieri in Campidoglio dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, dal vice sindaco Sveva Belviso, e dall’amministratore delegato di Poste Italiane,
Massimo Sarmi, è un innovativo progetto quadriennale rivolto a quelle fasce sociali, pensionati e famiglie con figli minori che, in questo momento di forte crisi, risentono di più del disagio economico:
circa un milione di cittadini romani, con questa iniziativa, potranno usufruire di
un aiuto indiretto, ma concreto, a difesa del loro reddito. La carta, nata in collaborazione con Poste Italiane ed emessa sul circuito Visa, è nominativa, prepagata
e ricaricabile. Un milione di utenti residenti a Roma potranno ricevere bonifici e
ricariche, accreditare direttamente la pensione e soprattutto usufruire di sconti e
vantaggi su un’ampia tipologia di acquisti, di prodotti e di servizi.
Anno 5 | numero 195| Venerdì 7 dicembre 2012
Il settimanale gratuito di Roma Nord Pubblicità 345 1529651
Cassia, commissariato di Polizia a La Giustiniana
La struttura di via Giglio è la scelta più probabile per la nuova sede
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BRACCIANESE BIS
AUDITORIUM
Il “tempio” delle arti e dello Il Comitato IMAGO XX e la
spettacolo compie 10 anni raccolta firme per la viabilità
RRistorante
istorante - Pizzeria
Pizzeria - W
Wine
ine bar
INFO a pag
pag.. 15
pag. 4
pag. 6
EditoRiaLE
di Nicoletta Liguori
Ultim’ora
Come spesso accade nel nostro mestiere, quando stiamo per chiudere il
giornale arriva la notizia “bomba”,
quella da prima pagina e si deve rimpaginare tutto. Anche questa settimana è andata così, con ben due notizie
arrivate come last minute: l’apertura
della nuova scuola di via Iannicelli dopo le feste e la nuova destinazione per
l’edificio di via Maurizio Giglio, udite
udite, la probabile nuova sede del
Commissariato Flaminio Nuovo. Tuttavia, rimane il fatto che serviranno
ancora altre aule per coprire il fabbisogno del territorio, ancora in crescita
demografica e anche questo caso dico: per fortuna! Quest’area del Municipio XX non è certo abitata solo da
anziani, moltissime sono le giovani famiglie e grande la richiesta di posti
per i nidi, le materne e via salendo
con l’età degli alunni, elementari e
medie. Ce la farà la scuola di Case e
Campi a soddisfare le aspettative dei
genitori? Sarà istituita una nuova linea
Atac che arrivi fino alla nuova scuola?
Ora i vari bus passano solo sulla Cassia, ma non entrano a Case e Campi.
L’anno nuovo ci darà le risposte, certo
è che seguiremo con tutti i nostri mezzi di informazione (anche video) l’evolversi di questa piccola grande
rivoluzione a Roma nord.
YOUTUBE.COM/ZONAROMANORDTV
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il fatto della settimana Cassia
il Commissariato di Polizia verso il trasferimento di sede
La scuola in via Giglio a La Giustiniana è la più probabile. Gli alunni andranno a Case e Campi
di ANDREA NARDINI
I
l Commissariato di Polizia "Flaminio Nuovo" ad oggi sito in via
Azzarita, Tomba di Nerone - molto probabilmente, il condizionale è
d'obbligo - verrà spostato a La Giustiniana, presso la struttura di via
Maurizio Giglio 25, dove ha ora una
delle sedi la scuola media statale.
La notizia era nell'aria da tempo. Il
Commissariato Flaminio Nuovo infatti da anni era alle prese con un
ordine di sfratto da parte dei privati
proprietari dello stabile e il Ministero dell'Interno era alla ricerca di una
nuova sede. Si era addirittura parlato di un possibile accorpamento con
l'altro commissariato di Ponte Milvio, cosa che avrebbe lasciato sguarnito un intero quadrante di Roma
Nord, difeso solo dalla peraltro operativissima Caserma dei Carabinieri
de La Storta e dalla piccola stazioncina di via Vibio Mariano, sempre a
Tomba di Nerone, che dipende però
dalla Compagnia Trionfale.
Motore della proposta è il presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, che ha fatto da tramite per
mettere in contatto il Comune di
Roma e il Ministero a seguito di un
sopralluogo congiunto svoltosi in
presenza oltre che dello stesso presidente, anche del Delegato del Sindaco per la Sicurezza on. Giorgio
Ciardi, dell’Assessore ai Lavori pubblici del XX Municipio Stefano Erbaggi e dei Consiglieri del XX
Municipio Dario Antoniozzi e Giuliano Pandolfi. La soluzione, per
quanto probabile e vista di buon occhio anche dalla Questura di Roma,
dovrà essere comunque valutata e
approvata ufficialmente da Comune
e Ministero. Durante le festività natalizie nel frattempo verranno portati avanti e ultimati i lavori per il
nuovo stabile in via Iannicelli, nella
zona Case e Campi-Carlo Gherardini, dove verranno quindi trasferiti
gli studenti della scuola media dell'Istituto Comprensivo statale "La
Giustiniana". "Ho chiesto che il trasferimento dalla vecchia alla nuova
sede si svolga nel periodo natalizio
per evitare interruzioni delle lezioni", ha spiegato il presidente Giacomini, che conclude così: "l'obiettivo
è di garantire la permanenza di
un’importante presidio di pubblica
sicurezza nel nostro territorio, presi-
dio al quale ogni anno si rivolgono
decine di migliaia di cittadini di Roma Nord". Non troppo contenti i
rappresentanti dei genitori degli
alunni della media Giustiniana, che
lamentano per la nuova scuola di
Case e Campi la totale assenza di
mezzi pubblici, cosa che costringerebbe i ragazzi o i genitori a raggiungere la struttura a piedi o in
macchina. Lo spostamento del
Commissariato di Polizia, invece, sa-
rà sicuramente di particolare interesse per tutti gli abitanti dei quartieri al di fuori del Grande Raccordo
Anulare (il commissariato Flaminio
Nuovo opera anche nei comuni limitrofi a Roma nord, ndr), che, in
seguito allo spostamento logistico,
vedranno le proprie strade pattugliate ancora di più, senza però dimenticare i popolosi quartieri di
Grottarossa, Tomba di Nerone e Due
Ponti.
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Cronaca Roma nord
auditorium: una storia di successi compie dieci anni
Il Parco della Musica raggiunge il suo primo decennio: una conferenza stampa ne celebra i traguardi
di SERENA SANTARELLI
D
ieci anni fa veniva realizzata a
Roma, tra scetticismi e polemiche un ingente opera che è
divenuta nel corso del tempo un importante centro culturale della Capitale, si tratta dell'Auditorium Parco
della Musica di Roma. Il 21 dicembre 2002 l'Orchestra dell'Accademia
Nazionale di Santa Cecilia diretta da
Myhung- Whun Chung con Maurizio Pollini al pianoforte inaugurava
la Sala Santa Cecilia, ultima tra le tre
sale principali realizzate all'Auditorium. Dieci anni dopo nella stessa
sala Santa Cecilia verrà festeggiato il
21 dicembre 2012 il decimo anniversario della nascita dell'Auditorium, con la Sinfonia n. 9 “Corale” di
Betthoven diretta da Lorin Maazel,
che darà il via a un anno intero di festeggiamenti comprendenti i più importanti eventi del programma della
Fondazione Musica per Roma e della'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il gran finale è previsto per il 9
giugno con l'apertura del Parco della Musica ai cittadini, con spettacoli
di ogni genere completamente gratuiti in tutti gli spazi dell'Auditorium. Festeggiare l'Auditorium è
festeggiare il pubblico, e in particolare il popolo romano. Come dichiarava Renzo Piano “ i romani
scenderanno in piazza, “profaneranno” l'Auditorium, se ne impadroniranno. Questa è una città nella città
dove celebrare riti, dove ascoltare i
suoni ma anche incontrarsi, parlare,
mangiare, sognare. Questo è un posto dove portare i bambini e vedere
gli amici, una agorà per ritrovare il
passato e costruire il futuro”. Precursore di quello che è avvenuto Renzo
Piano ha capito che quest'opera con
il tempo sarebbe entrata a far parte
della vita quotidiana della città, diventando un luogo d'attrazione tu-
ristica, frequentata da più di due milioni di appassionati ogni anno.
Bruno Cagli, sovraintende dell'Accademia Santa Cecilia, nella conferenza stampa svolta nella sala
Risonanze presso l'Auditorium il 04
dicembre 2012, ha dichiarato di essere orgoglioso di tutto il lavoro
svolto in questi dieci anni. “All'inizio eravamo solo in tre: io, Renzo
Piano e il sindaco Rutelli. Questi dieci anni hanno smentito le profezie
che si facevano all'epoca: sarà una
cattedrale nel deserto. Io pensavo
che per la città di Roma l'Auditorium
sarebbe stata un'occasione. La cattedrale del deserto adesso è diventata
vivacissima e ha dimostrato con i
dieci anni di attività il contrario . Il
governo deve capire che la cultura è
un'arma per una vita migliore. Noi
siamo tornati da poco da una tourneè in Germania e in Lussemburgo,
un giornale locale ha dichiarato: il
governo italiano deve farsi vanto di
queste orchestra. Noi dobbiamo parlare per un pubblico futuro.” “E' stato un fiorire di manifestazioni
nuove. L'Auditorium è un polo di attrazione- dice Aurelio Regina, presidente della Fondazione Musica per
Roma – stilando il bilancio di questi
dieci anni possiamo dire che è stata
un fabbrica della cultura, una grande
officina di nuove proposte, di nuovi
linguaggi.” Il Parco della musica ha
saputo coinvolgere con intelligenza
un pubblico molto differenziato,
portando avanti anche grandi mix e
grandi commistioni di generi. Dunque il programma nel corso dell’anno che verrà per la celebrazione di
questa opera sarà molto variegato e
denso. L'operatività dell'Auditorium
ha portato in dieci anni ad ospitare
migliaia di eventi di tutti i generi:
concerti di musica classica, contemporanea, jazz, pop, rock, festival e
rassegne di musica, teatro, danza,
circo, cinema, letteratura, filosofia,
storia, scienza, fumetti, fotografia,
gastronomia, mostre, lezioni, conferenze, incontri, eventi speciali, diventando il luogo per eccellenza
della cultura. Verrà allestita nei foyer
una mostra fotografica dedicata alla
storia dell'Auditorium, con tutti gli
artisti che hanno reso l'opera un importante luogo d'interesse. La mostra prenderà avvio l'8 dicembre e si
concluderà il 27 gennaio. Infine in
occasione dei festeggiamenti è stata
emessa una speciale Card al costo di
5 euro che darà diritto al 10% di
sconto: sugli spettacoli previsti nel
cartellone Decennale, per l'emporio
“Per Piacere”, la libreria Notebook, il
ristorante ReD, il bar Bart e il Kiosko.
Pubblicità
Una nuova casa per il Commissariato
“Flaminio Nuovo” dal XX Municipio
prensorio Case e Campi, si
svolga nel periodo natalizio
per evitare interruzioni delle
lezioni. A quel punto, ho proposto che i locali di Via Maurizio Giglio 25, lasciati liberi
dalla scuola, siano concessi al
Commissariato
“Flaminio
Nuovo” attualmente ubicato
in Piazza Manfredi Azzarita,
che da tempo è in cerca di
una nuova sede. Questa soluzione, ampiamente condivisa dalla Questura di Roma a
seguito di un sopralluogo
congiunto svoltosi in mia presenza oltre a quella del Delegato del Sindaco per la
Sicurezza on. Giorgio Ciardi,
dell’Assessore ai Lavori pubblici del XX Municipio Stefano
Erbaggi e ai Consiglieri del XX
Municipio Dario Antoniozzi e
Giuliano Pandolfi, ha l’obiettivo di garantire la permanenza di un’importante
presidio di pubblica sicurezza
nel nostro territorio, presidio
al quale ogni anno si rivolgono decine di migliaia di cittadini di Roma Nord.
Sono molto soddisfatto soprattutto perché questo episodio, dimostra ancora una
volta che dalla collaborazione
tra Istituzioni è sempre possibile trovare soluzioni positive per il territorio e per la
gente.
Gentile Direttore,
mi rivolgo tramite il suo giornale ai cittadini del XX Municipio per dare un’importante
notizia per il nostro territorio.
Nei prossimi giorni infatti,
l’amministrazione capitolina
consegnerà ufficialmente al
XX Municipio la scuola di Via
Iannicelli in zona “La Giustiniana”, che sarà destinata a
sostituire tutte le classi attualmente ospitate nella
struttura di Via Maurizio Giglio 25. Ho chiesto che il trasferimento dalla vecchia alla
nuova sede ubicata nel com-
Gianni Giacomini
Presidente
del XX Municipio
Dalla parte della gente..sempre!!
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Cronaca Cassia
Vincenzo Leli: “Viabilità è vivibilità, firmate anche voi”
Il presidente del Comitato Imago XX martedì 11 dicembre raccoglie le firme a La Giustiniana
di CAROLA CROCE
V
iabilità e vivibilità: queste le
parole d’ordine del Comitato
Imago XX, che ancora una
volta scende in campo al fianco dei
cittadini. Viene prima la costruzione delle case, o quella delle infrastrutture? Di certo le seconde a
Roma nord sono decisamente carenti. La conseguenza? Strade congestionate
e
minacciate
quotidianamente dal traffico. L’interminabile coda della Cassia che arriva fino al semaforo della
Giustiniana, è ormai un problema
noto, di vecchia data e che, purtroppo, continua a persistere. Vincenzo Leli, Presidente del Comitato
Imago XX, martedì 4 dicembre ha
organizzato una raccolta firme presso il piazzale della Giustiniana, con
la volontà di chiedere l’istituzione
della rotatoria con annesso sottopassaggio, all’altezza della stazione
metro Giustiniana, e la realizzazione della Braccianese bis, con l’obiettivo di poter finalmente alleggerire
il traffico sulla Cassia. Il problema
reale, esistente nella zona di Roma
nord, che necessita assolutamente
di essere risolto, riguarda l’assenza
di servizi, qualità urbana ed infrastrutture. La costruzione di case ed
abitazioni nella zona, continua a ritmo incalzante, aggravando così le
condizioni di un’area che si trova
già in forte crisi. È impensabile,
dunque, continuare a costruire senza prima far fronte al problema viabilità che, diventando sempre più
significativo, finirà per rendere la
zona invivibile. Da qui la volontà di
Imago XX, e dunque di Vincenzo
Leli, di lanciare un’iniziativa di raccolta firme per risolvere una volta
per tutte il problema della viabilità,
rendendo il connubio Cassia-traffico, finalmente un connubio divisibile! Si continua a costruire,
consumare suolo, progettare abitazioni, un’espansione urbanistica
che però non sembra prendere in
considerazione, insieme alla costruzione di case, la parallela realizzazione di strade ed infrastrutture,
divenendo, piuttosto, sinonimo di
speculazione edilizia. E anche in
questo caso Imago XX è pronto a
scendere in campo per organizzare
manifestazioni presso i cantieri, affinché si smetta di costruire edifici,
senza prima affrontare il vero problema, quello legato alla viabilità.
Ancor più della concretizzazione
della rotatoria (il cui progetto, a cura dell’Ing. Emanuele Silvestri, prevede anche la costruzione di un
sottopasso stradale), ha spiegato lo
stesso Leli, la vera soluzione sarebbe
la realizzazione della Braccianese
bis, una bretella che possa smaltire il
traffico esistente, destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi
anni.
Traffico,
code
interminabili e ingorghi che generano un’unica reazione da parte dei
cittadini: rabbia. Rabbia nei confronti delle istituzioni, di chi promette ma non mantiene. Imago XX
da voce ai cittadini e lo fa con un
nuovo appuntamento, previsto per
martedì 11 dicembre dalle 9 alle 17,
presso il piazzale della Giustiniana
(adiacente alla stazione ferroviaria),
dove verrà istituito un gazebo per la
raccolta firme.
Pubblicità
Olgiata
il mercato di via Belardinelli alla ricerca di una identità
8
Cronaca
Richiesta dai cittadini, che tanto frequentano il mercato, la pulizia del piazzale da parte di AMA
di FEDERICA BASILI
S
embra la storia di un circo itinerante quella del mercato dell'Olgiata che dalla piazzola della
scuola elementare Soglian che lo
ospitava fino a circa otto anni fa, è
arrivato alla piazza davanti alla Conad di via Belardinelli. Il mercato
esiste di fatto dal 1989, tutti i martedì e giovedì, ma solo nel 1994 è stato istituito nel registro dei mercati
saltuari comunali senza però essere
assegnato. Gli operatori non erano
pienamente riconosciuti, ma alcuni
di loro hanno comunque pagato la
Tosap, la tassa per l’occupazione di
suolo pubblico. Nel 2008 il mercato
era stato temporaneamente trasferito a via Tieri in attesa che fossero
istallati i nuovi 57 posteggi nel sito
individuato a via Belardinelli. Nel
2011 dall'Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio XX Stefano Erbaggi
è giunta la notizia della sede definitiva del mercato che si sarebbe appunto collocato nel piazzale di
fronte alla Conad per raggiungere il
quale è stata creata la strada a serpentina che parte dalla Via Cassia. I
banchi sono stati al centro delle polemiche per diverso tempo e varie ragioni: inizialmente infatti molti
utenti del mercato denunciavano i
numerosissimi furti e borseggi che si
verificavano con troppa frequenza,
facilitati dal caos e dalla grande affluenza di persone nel piazzale. Ulteriori proteste si sono sollevate da
parte dei residenti di Via Belardinelli, la stretta stradina a margine del
piazzale, lungo la quale si trovano
anche diversi esercizi commerciali:
nelle mattine del martedì e del gio-
vedì, i fruitori del mercato parcheggiano in questa strada creando non
pochi disagi per il traffico e quindi
per i commercianti, ma soprattutto
impedendo anche ai pedoni di procedere a piedi. A tutto ciò si aggiunge un'altra problematica non da
poco legata alla pulizia dell'area: è
stata più volte segnalata la totale
mancanza di passaggio da parte dell’AMA sia nella strada che dalla Cassia porta al piazzale sia nel passaggio
pedonale. Questo sembra sia dovuto
al fatto che la strada in questione è
ancora priva di nome così come lo è
il piazzale in cui ha luogo il mercato.
Abbiamo parlato con i diretti interessanti, ossia coloro che abitano nei
pressi del piazzale: AMA alle continue richieste di intervento nell’area,
ha risposto che la strada e il piazzale
risultano inesistenti in quanto prive
di denominazione ufficiale. I residenti riferiscono di aver anche scritto al ufficio Toponomastica del
Comune di Roma dal quale sono stati rimbalzati nuovamente all’AMA:
un giochetto che ormai ben conosciamo. Abbiamo contattato l'assessore Erbaggi, il quale ha annunciato
che tale argomento sarà riportato al
più presto all’attenzione del Consiglio Municipale così da votare un
nome da assegnare sia alla strada sia
al piazzale. Erbaggi ha inoltre comunicato che per quanto riguarda la
strada che conduce al piazzale, è stata concordata con AMA un passaggio bisettimanale. Mentre per
quanto riguarda il piazzale, alla fine
delle giornate di mercato i banchisti
effettuano la pulizia autonomamente. La situazione però non è affatto
facile, anche perché in Via Belardinelli è rimasto un solo secchione
dell’immondizia che puntualmente
tende a traboccare a causa della spropositata quantità di buste e cassette
di frutta e verdura. Come precisato
da Erbaggi, entro Natale dovrebbe
uscire la graduatoria provvisoria del
bando di assegnazione dei posti del
mercato che, attualmente, è in corso di promulgazione.
Cassia bis
Strada di collegamento S. andrea-Grottarossa: una “bolla”
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Cronaca
L’Ospedale: “Problema non risolvibile da noi”. Il presidente del XX Municipio: “E’ in mano alla Regione”
di MATTEO SPITELLA
A
ccedere al parcheggio gratuito dell’Ospedale Sant’Andrea
direttamente dal Grande Raccordo Anulare, non è più possibile. Il
passaggio stradale che attraversa la
struttura collegandola a via di Grottarossa è utilizzabile infatti solamente da dipendenti, ricercatori,
portatori di handicap, ambulanze e
pazienti diretti esclusivamente verso i posteggi a pagamento. Ciò, ha
indispettito non poco Ercole, assiduo lettore di Zona, che ci racconta
di come, uscito dal Raccordo in direzione dell’ospedale, sia stato fermato a pochi metri da via di
Grottarossa dai alcuni custodi che
gli avrebbero intimato di fare retrofront, a meno di non concludere il
suo viaggio all’interno del parcheggio ad ore. Un atteggiamento che il
nostro concittadino non ha esitato a
definire “discriminatorio”. Ercole ha
deciso così di rivolgersi, oltre che a
noi, al comitato comunale “Cittadinanza Attiva” e ai dirigenti dell’ospedale
per
avere
una
spiegazione. In attesa che il Mobility Manager del Sant’Andrea porti la
questione sul tavolo del Direttore
Generale, noi della redazione decidiamo di metterci in contatto con
l’ufficio stampa dell’ospedale.
“I custodi hanno agito correttamente - ci spiega Maria D’Amico, Responsabile Ufficio Stampa - quella
strada è riservata a categorie di utenze ben precise ed è una strada di
competenza dell’ospedale: non si
può attraversare come fosse un passaggio qualunque e per di più il divieto è ben segnalato”. I motivi di
tanta, apparente, intransigenza, sono presto spiegati: “quando quel
passaggio fu aperto a tutti, creò numerosi problemi di viabilità: in tanti sfruttarono quella strada per
agevolare il proprio ingresso sulla
Cassia o sulla Flaminia, prescindendo dalle necessità dell’ospedale. Ricordiamoci che il tratto è di
fondamentale importanza per l’arrivo delle ambulanze e non deve mai
essere eccessivamente trafficato”.
Riepilogando, è stato l’uso improprio del viatico a decretarne la parziale chiusura in virtù delle esigenze
dell’ospedale. “Stiamo applicando
semplicemente un’ordinanza del
prefetto: so che la situazione potrebbe apparire contraddittoria, ma
questo non è un problema risolvibile direttamente da noi” conclude la
D’Amico. Chiudiamo il cerchio del
nostro approfondimento sul caso
provando a sentire il punto di vista
delle istituzioni che, secondo l’ufficio stampa dell’ospedale, avrebbero
in mano il futuro del “passaggio della discordia”. Gianni Giacomini,
Presidente del XX Municipio, ci risponde al telefono con la proverbiale prontezza: “avevo richiesto
tempo fa che quel passaggio fosse
aperto almeno durante alcune ore
della mattina, ma a quanto pare ta-
le richiesta viene accolta con incostanza - ci confida il Presidente purtroppo la situazione è in mano
alla Regione Lazio e all’azienda
ospedaliera: il Municipio può solo
attivarsi, come del resto sta facendo,
per la progettazione di una strada alternativa”.
Cassia
L’iNRCa chiude, ora quale futuro spetta al personale?
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Cronaca
Si attende la firma di un accordo per la ricollocazione dei dipendenti in altre strutture regionali
di FRANCESCA CERA
L
a decisione è presa, l’INRCA
chiuderà i battenti il 31 dicembre. Ma cosa ne sarà dei 117 dipendenti? Per ora esiste un accordo
verbale in attesa di ufficializzazione
che prevede la ricollocazione del
personale medico, infermieristico e
amministrativo presso qualunque
Azienda Sanitaria Locale o Ospedaliera del territorio della Regione Lazio. Nei prossimi giorni, la Regione
Marche rappresentata dal direttore
del Dipartimento per la Salute e per
i Servizi Sociali Carmine Ruta, l’istituto INRCA con sede legale ad Ancona rappresentato dal direttore
generale Giuseppe Zuccatelli e la Regione Lazio rappresentata dal commissario Enrico Bondi, dovrebbero
firmare quest’accordo definitivo che
prevede per i dipendenti il proseguimento del rapporto di lavoro
presso le strutture del Servizio Sanitario della Regione Lazio con le stesse qualifiche e retribuzioni. In tal
modo il personale si libera dalla minaccia della mobilità nel territorio
della Regione Marche (anch’essa
con problemi di esubero di personale) e, a partire dal 1 gennaio 2013,
sarà totalmente a carico della Regione Lazio. Nei giorni scorsi i dipendenti, su consiglio del direttore
Zuccatelli e messi alle strette dall’imminenza della chiusura e dal pe-
ricolo della mobilità, hanno firmato una liberatoria con la quale accettano le suddette condizioni.
Tuttavia, come spiega Fabio Sciamanna, infermiere dell’INRCA e
rappresentante del sindacato USB, il
poco tempo che resta prima della
chiusura sarà sufficiente per avviare
le procedure di ricollocazione del
personale? “Ad oggi posso dire che
dal 1 gennaio non so dove andrò a
lavorare”, afferma Sciamanna il
quale si dice preoccupato anche per
la situazione attuale dei tagli alla sanità nella Regione Lazio. Sciamanna, come tutti i suoi colleghi,
attende con ansia la firma di quest’accordo ma si chiede se davvero
ci saranno delle strutture disposte a
restituire loro il posto di lavoro. La
firma di quest’accordo deve avvenire quanto prima anche perché stabilirà l’entità del debito che la
Regione Lazio pagherà alla Regione
Marche per il mancato riconoscimento delle remunerazioni relative
alle prestazioni pregresse. In effetti,
la profonda crisi economica che ha
portato la Regione Marche alla decisione di chiudere, è iniziata proprio
a causa di questo debito. All’inizio
del 2012 è iniziato il crollo finanziario, tutti i tavoli di confronto e
tutti i tentativi di riqualifica della
struttura come alternativa alla chiusura sono risultati vani. Lo scorso 26
marzo il Consiglio del XX Municipio aveva richiesto alla dirigenza il
riconoscimento delle prestazioni
pregresse per rilanciare e potenziare
il lavoro dell’istituto. Per qualche
tempo era stata presa in considerazione la possibilità di trasferire i servizi dell’INRCA a Tor Vergata,
opzione alla quale dipendenti e
utenti si sono fermamente opposti.
Sono state raccolte 10.000 firme
contro la chiusura e contro lo spostamento ed era stato proposto il
rafforzamento del rapporto di partenariato con l’ospedale Sant’Andrea,
al quale l’INRCA avrebbe fornito gli
ambulatori geriatrici. Ma entrambe
le soluzioni sono state scartate dal
momento che non si è mai giunti ad
un accordo con la Regione. In ultimo la certezza della chiusura e la
minaccia per il personale della mobilità sul territorio delle Marche. Roma Nord perde così ‘L’Istituto
Nazionale di Ricovero e Cura per gli
Anziani” di via Cassia 1167, un importante punto di riferimento sanitario, una struttura che dal 1976
porta avanti l’attività di ricerca nell’ambito geriatrico e che vanta efficienti reparti di Cardiologia,
Diabetologia, Endocrinologia, Radiologia e Laboratorio Analisi. A
questo punto non resta che aspettare la firma dell’accordo e sperare che
il personale venga degnamente ricollocato.
LAGO DI BRACCIANO
Bisognerà attendere un
altro mese,
salvo proroghe, per coi
noscere
risultati degli accertamenti tossicologici sulla salma di Federica Mangiapelo, la 16enne trovata priva di
vita sulle sponde del lago di Bracciano all’alba del primo novembre.
Il perito che ha eseguito l’autopsia
sul cadavere su incarico del pm, ha
chiesto 90 giorni di tempo per rispondere sull’eventuale assunzione di droghe o di alcol.
Due Ponti
il “mostro di ferro” è ancora lì, in via dei due Ponti 176
14
Cronaca
Il cantiere fu sottoposto a sequestro giudiziario nel lontano 2004. Da ben otto anni è così...
di ELEONORA CAPRI
D
a diversi anni in Via dei due
Ponti, all’altezza del civico
176, c’è un edificio sul quale
svettando le impalcature di ristrutturazione. Questa struttura, che apparentemente sembra un cantiere in
opera, è in realtà in stato di totale
abbandono e fatiscenza. Il muro di
recinzione ai lati del palazzo è interamente crepato, mentre quello
frontale, che lo separa dalla strada,
non è mai stato finito di costruire ed
è stato provvisoriamente sostituito
da lamiere, che tanto “provvisorie”
non sono dato che ci sono appesi
ancora manifesti della campagna
politica del 2008. La cortina che riveste la struttura è stata posta solo
su metà della facciata, mentre sull’altra metà è ancora visibile il cemento.
Questa
struttura
è
sicuramente poco piacevole da vedere per chi abita nei palazzi limitrofi perché un edificio del genere
deturpa totalmente l’ambiente da
un punto di vista estetico. Ma questo
problema ha poca rilevanza rispetto
ad altri due fattori che, invece, destano preoccupazione tra gli abitanti di Via dei Due Ponti. Il primo
riguarda la scarsa igiene causata dalla struttura abbandonata, che è diventata negli anni dimora fissa di
animali randagi come cani, gatti, topi e uccelli. Il secondo problema riguarda la stabilità strutturale del
palazzo. Se ci avviciniamo all’edificio, infatti, vediamo che non ci sono né porte né finestre, segno
evidente che è stato abbandonato
prima di poterle montare. Questo
comporta che, nella stagione delle
piogge, un acquazzone possa allagare completamente tutti i piani del
palazzo, impregnando i muri di acqua e creando delle infiltrazioni nelle pareti. Inoltre non c’è il tetto, al
posto del quale sono allineati pannelli e travi di legno. Abbiamo chiesto delle informazioni alla Polizia
Locale di Roma Capitale che ci ha
così risposto: “Trattasi di un cantiere sottoposto a sequestro giudiziario
nell’anno 2004, il cui iter penale si
conclude con dissequestro nel 2008
e successiva sentenza di revoca della disposta riduzione in pristino nel
2010. A seguito delle numerose segnalazioni ricevute e da sopralluoghi esperiti, il Reparto Edilizia e
Urbanistica della U.O. XX Gruppo
di Polizia Locale di Roma Capitale
sollecitava i custodi fallimentari che
si sono alternati nel corso degli anni, ad intraprendere iniziative per la
bonifica dell’area di cantiere palesemente in stato di abbandono. Nel
corso degli anni la persistenza della
situazione di degrado in cui versa
l’intera area, di cui sono a conoscenza anche altri organi della Pubblica Amministrazione,
è stata
rappresentata alla A.G.” Ciò significa che il cantiere è attualmente sotto sequestro della Magistratura. Solo
nel 2008, infatti, la struttura era stata sottoposta a dissequestro ma nel
2010 è arrivata la revoca da parte
della Magistratura. Stefano Erbaggi,
Assessore ai Lavori Pubblici del XX
Municipio dichiara: “Siamo coscienti che l’edificio è in quelle condizioni ormai da tanti anni,
sicuramente da prima del 2006, anno della mia prima elezione. Purtroppo però, né il privato né il
pubblico, potrà intervenire finché il
cantiere è sottoposto a sequestro. Bisogna aspettare la decisione del Magistrato e solo successivamente si
potrà agire”. Purtroppo, per chi abi-
ta in Via dei Due Ponti vicino all’
edificio, le notizie non sono certo
incoraggianti. Sono tanti anni che
aspettano dei provvedimenti in merito e con i tempi interminabili con
cui la Magistratura riesce ad intervenire, sicuramente dovranno attendere ancora a lungo.
VEIO PARK HOTEL
Ristorante
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Aperto tutte le sere (Sabato e Domenica anche a pranzo)
Possibilità di cenare sia all’interno che in giardino
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Cronaca XX Municipio
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intervista al Consigliere aggiunto Rafanan demetrio Ragudo
Le esigenze, le idee e le problematiche dei cittadini stranieri che abitano nel nostro territorio
di ILENIA MENALE
R
afanan Demetrio Ragudo,
Consigliere Aggiunto del XX
Municipio di Roma, di nazionalità filippina, ci parla dell’integrazione dei cittadini stranieri del
territorio sul quale in prima persona
lavora con tanta dedizione. Ci racconta inoltre dei progetti svolti e
delle idee che desidererebbe attuare. Quali sono le esigenze principali dei cittadini stranieri che vivono
nel XX Municipio di Roma? La comunità straniera che io rappresento
nel Consiglio del Municipio XX è
una delle più numerose di tutti i
municipi di Roma Capitale. E' normale che chi si trova lontano dal
proprio paese, dalla propria famiglia di origine, abbia molte più difficoltà dei cittadini italiani. Le
esigenze principali degli stranieri
sono relative alla conoscibilità e all'accesso dei servizi pubblici, che
spesso non sono alla portata dello
straniero proprio per motivazioni
legate alla lingua. In che modo riesce ad ottemperare a tali esigenze?
“Personalmente cerco di occuparmi
delle esigenze di tutte le comunità straniere, naturalmente non solo di quella
filippina, e cerco di farlo sia direttamente interagendo coi singoli cittadini che attraverso il raccordo con le
varie associazioni delle diverse comunità. La nostra funzione è di rappresentanza popolare, ma spesso riveste
anche ruoli di vera e propria mediazione nei confronti della Pubblica Amministrazione.”
In vista delle nuove elezioni, quali sono le proposte che desidera
attuare?
“Noi riteniamo che, in materia di integrazione, servano risposte efficaci,
non semplici chiacchiere. Vogliamo
poter rispettare la legge e per fare questo è necessario conoscerla completamente. Per questo riteniamo sia
importante che a molti servizi venga
data conoscibilità attraverso avvisi e
circolari nelle lingue più conosciute.
Chiediamo con forza che venga riattivata la Consulta per le comunità straniere, peraltro già votata dal Consiglio
del Municipio XX voluta da me fortemente quando ero ancora il Presidente
della Commissione Speciale per L'Immigrazione e dal precedente Presidente
di Commissione Affari Sociali, Cons.
Giorgio Mori. Chiediamo anche che
vengano introdotti nuovi fondi per l'integrazione e la mediazione sociale nel
prossimo Piano Regolatore Sociale, come peraltro anche richiesto dal Capogruppo dei consiglieri aggiunti al
Comune, Cons. Romulo Sabio Salvador, appartenente alla comunità filippina.”
Quali sono le problematiche
maggiormente rilevanti legate ai
problemi burocratici dei cittadini
stranieri nella XX Circoscrizione?
“Le principali problematiche a carattere burocratico sono quelle che attengono agli aspetti endoprocedimentali
dell'atto amministrativo. Principalmente, per ragioni varie, è stato reso
più difficile l'iter per ottenere il rilascio
del c.d. certificato di idoneità alloggiativa. Molti stranieri trovano infatti oggi difficoltà a ottenerlo in tempi brevi
e questo provoca tensione e preoccupazione. Chiediamo al Dirigente U.O.T.
del Municipio XX di voler semplificare tale procedura, anche alla luce delle numerose segnalazioni effettuate da
parte degli stranieri richiedenti per pratiche come il ricongiungimento familiare, il permesso di soggiorno per
flussi, emersione lavoro irregolare etc.”
Quali sono i maggiori punti di
criticità per i cittadini stranieri
che vivono in Italia e in che modo si lavora per risolverli?
“In realtà le criticità sono diverse a seconda della comunità straniera. Le comunità appartenenti a religioni e
culture diverse da quella italiana spesso hanno problemi legati alla affermazione della propria identità e valori
culturali. Va detto però che in Italia i
fenomeni tipo cosi non si sono mai verificati, a dimostrazione che la convivenza in Italia è possibile, anche
grazie alla grande ospitalità insita nel
popolo Italiano. Per le comunità più
affini a quella italiana, come la nostra, quelle sudamericane ed alcune est
europee, è più semplice integrarsi anche alla luce di valori e costumi comuni come la concezione di famiglia, lo
spiritualismo, la cucina etc.”
Ci sono delle problematiche particolari su cui state attualmente
lavorando?
“Le maggiori problematiche effettivamente sono quelle legate alle situazioni di degrado dove molti cittadini
stranieri vivono in quanto esse, essendo disponibili alle condizioni economiche più basse, sono anche spesso
quelle di minore attenzione da parte
della Pubblica Amministrazione. In
particolare, io mi sono occupato della
riqualificazione dell'area degradata di
Largo Sperlonga che versa in condizioni difficili da anni e recentemente abbiamo votato un documento a mia
firma per la riqualificazione del parco
dove giocano anche molti bambini
stranieri.”
LABARO
"L' assestamento di bilancio approvato questa notte dall' Assemblea capitolina porta al Municipio XX un risultato molto
importante, ovvero lo stanziamento dei 200 mila euro per ripristinare la voragine di via Comparini. Un particolare ringraziamento all' Assessore ai Lavori pubblici di Roma capitale Fabrizio Ghera, che si è attivato immediatamente, ha trovato i fondi per la progettazione e i rilievi delle cavità ed oggi con il reperimento di nuove risorse dà la possibilità di avviare i primi
lavori e le attività connesse alla bonifica integrale del sottosuolo". E' quanto dichiara in una nota il consigliere Pdl nel Municipio XX, Giuseppe Calendino.
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Formello-Campagnano
Roma città Metropolitana: cosa cambia per i Comuni?
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Cronaca
In una conferenza tecnici e rappresentanti istituzionali fanno il punto sul proprio futuro “locale”
di SARA SCATENA
È
stata tutta tecnica la conferenza stampa che si è svolta il 27
novembre a Formello, nella Sala Orsini di Palazzo Chigi. Argomento centrale della discussione,
l’area metropolitana, tema di forte
attualità che sta interessando anche
i non addetti ai lavori e che coinvolgerà molto da vicino le piccole realtà locali. Per questo è stato scelto il
titolo “Formello, Campagnano, Sacrofano verso l'Area Metropolitana:
nuove opportunità o nuovi problemi?”. All’evento, patrocinato dai
Comuni di Formello e Campagnano, hanno preso parte i due Sindaci
dei paesi coinvolti, Sergio Celestino
e Francesco Mazzei, il capogruppo
PDL di Formello, Gianfilippo Santi, e
Francesco Petrocchi, Vicepresidente
del Consiglio della Provincia di Roma. Non ha potuto, invece, partecipare Claudio Cecchini, Assessore
provinciale alle Politiche Sociali,
ospite annunciato, ma poi assente.
Alla conferenza, ci ha spiegato il Presidente di Strapaese, Tullio Carboneti, che ha moderato il dibattito, è
stato conferito un carattere introduttivo. Un incontro che è stato importante anche perché ha visto la
partecipazione di esponenti politici
di entrambi gli schieramenti e il loro impegno nell’approfondire insieme, in un’ottica di collaborazione
per il bene del territorio, la questione, che, ad oggi, risulta ancora abbastanza confusa. In apertura è
stato, quindi, letto il decreto legge
che prevede la creazione di questa
nuova istituzione, la Città Metropolitana di Roma Capitale. Si è poi discusso della costituzione dei nuovi
organi previsti dal decreto, la Conferenza metropolitana, il Sindaco
metropolitano e dieci consiglieri.
Questi ultimi verranno scelti tra i
sindaci e i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione dei 121 comuni della provincia di Roma e
quindi alcuni territori rischieranno
di non essere rappresentati. Altro
problema di cui si è parlato è stato
quello delle funzioni che i singoli
comuni dovranno cedere alla Città
Metropolitana contestualmente a
quelle che la Regione cederà alla
nuova istituzione. L’attenzione si è
incentrata prevalentemente sul fatto che Formello, Campagnano e Sacrofano, così come altri comuni
della provincia romana, non possiedono un peso demografico tale da
permettere di essere direttamente
rappresentati nel nuovo consiglio. I
comuni dell’area dei Castelli Roma-
TOMBA DI NERONE
"Mercoledì 5 dicembre alle ore 11.30 è
stata inaugurata la 2°Little Free Library
di Roma Nord (la 5° in Italia). La LFL è
stata acquistata negli USA dagli studenti che seguono il blog di Giovanna Iorio
“Amici di letture e di leggerezza” e donata al Comitato “Robin Hood” che ha
ottenuto il permesso per metterla nei
Giardini di Tomba di Nerone. All’inaugurazione hanno partecipato alcune classi elementari della Scuola di Via Vibio Mariano.
ni, invece, hanno consigli comunali più numerosi e più abitanti che
potrebbe assicurare loro una quantità maggiore di preferenze in sede di
elezione. “Alla perdita di funzioni,
cedute dai Comuni alla Città Metropolitana – ha spiegato, infatti, Tullio
Carbonetti - deve corrispondere una
rappresentanza certa del territorio,
che al momento non appare garantita né dal numero esiguo dei consiglieri metropolitani né dalle
modalità con cui si è costituito il Comitato per la redazione dello Statuto
provvisorio, che ha visto esclusi i
nostri rappresentanti istituzionali,
senza giustificate motivazioni. Il territorio a nord di Roma, infatti, appare penalizzato per una lunga serie
di ragioni, che vanno dalla scarso
peso demografico al minor appeal
per investimenti ed infrastrutture
presenti, rispetto a comuni come
Fiumicino, Ciampino, Civitavecchia
o l’area dei Castelli Romani”. Manca,
inoltre, una pubblicistica riguardante comuni più piccoli. “Lo studio
che è stato condotto è, infatti- ha
continuato Carboneti- romanocentrico e sembra non tutelare le aree
più piccole intorno alla Capitale”.
La difficoltà, in sostanza, sarà quella
di riorganizzare un territorio che fino a oggi ha avuto un assetto prevalentemente su base provinciale,
evitando il pericolo che i paesi che
sorgono a nord di Roma, attualmente compresi nella sua provincia, finiscano per rientrare in quella di
Viterbo. “Un incontro proficuo che
fa ben sperare- ha concluso Carboneti- che una visione di rete tra comuni possa tutelare meglio un
territorio. Una attenta valutazione
sulle ripercussioni sul territorio dell’istituzione dell’Area Metropolitana, sulla qualità dei servizi e sulle
identità locali è quanto l’associazione Strapaese ha intenzione di presentare attraverso la redazione di un
breve dossier al più presto all’opinione pubblica, che rischia di trovarsi impreparata di fronte a radicali
cambiamenti istituzionali, confusi e
scarsamente pubblicizzati”.
Roma
“Smishing”: la truffa viaggia tramite SMS sul telefonino
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Inchiesta
La Polizia Postale sventa una frode informatica per centinaia di migliaia di euro. Come tutelarsi?
di CINZIA COLELLA
E
' durata un anno l'operazione
della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma che ha
portato alla luce una frode informatica, di centinaia di migliaia di euro. Si chiama smishing ed è la
nuova frontiera delle truffe tecnologiche. Una declinazione del più
noto phishing, ovvero la "pesca" di
dati rilasciati da ignari utenti, che
ha portato all'arresto di 5 persone a
Roma e a Pesaro, all'esecuzione di
15 provvedimenti di perquisizione
a cittadini italiani ed extracomunitari su tutto il territorio. Roma, Pesaro, Napoli, Treviso, Trento,
Vicenza, Cosenza, Vibo Valentia e
Guidonia sono le principali città
coinvolte dove il clan truffaldino
ha messo a segno diversi colpi interessanti. Dopo aver inviato un sms
(si stima circa trecento al minuto)
con la richiesta di aggiornare i proprio account o di approfittare di ricariche
premio
gratuite,
il
destinatario era pilotato a collegarsi
al sito commerciale di riferimento
(debitamente replicato e non ufficiale) e a registrarsi, depositando così dati personali, user id e password.
Un'operazione che rendeva molto
più semplice – poi - il recupero immediato del numero di carte di credito dei pesci caduti nella rete. Ma
non è tutto. Le carte di credito intercettate, infatti, servivano per fare acquisti on line di materiale
informatico, cellulari, abbigliamento, macchine fotografiche e - soprattutto - per fare ricariche
telefoniche, ognuna di 300 euro, al
fine di generare il traffico necessario per accumulare punti e vincere i
premi messi in palio da alcuni gestori come: i-pad, telefonini ed altri
prodotti hi-tech. Il tutto destinato
ad essere rivenduto e a generare
quindi un ulteriore guadagno. In ultimo, la carte di credito clonate venivano utilizzate per ricaricare conti
paypal e conti correnti bancari svizzeri ed albanesi, intestati a complici
collegati al sito e-commerce artisana.it, ora oscurato. Un'organizzazione perfetta e redditizzia, fino a
quando le indagini coordinate dal
Sostituto Procuratore della Procura
della Repubblica di Roma, dott. Nicola Maiorano, non hanno portato
alle perquisizioni e agli arresti. Ora le
accuse per i malviventi – tutti di età
compresa tra i 30 e i 55 anni – sono
di: truffa, frode informatica, accesso abusivo a sistemi informatici e
utilizzo illecito di carte di credito
clonate. Massima attenzione anche
per chi ha uno smartphone, Android in particolare, che, scaricando
un'applicazione malware capace di
simulare la ricezione di un sms, potrebbero ricadere nello stesso fatale
errore di collegarsi ai link suggeriti e
di finire nella trappola dei raffinati
cybercriminali.
VIGNA CLARA
La scuola Mengotti riceverà a breve gli interventi di cui necessita. “C’è grande soddisfazione per aver
ottenuto il finanziamento di un’opera di somma urgenza ormai improrogabile presso l’istituto – dichiara Stefano Erbaggi, Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio XX – di questo ringrazio l’On. Federico Guidi, Presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale, che ha sostenuto questa nostra
necessità”. Come indicato da Erbaggi, “l’Ufficio Tecnico del Municipio XX si attiverà nel più breve
tempo possibile per far partire i lavori”, che sono il risultato di una continua collaborazione tra le istituzioni locali e la Giunta capitolina. “Andava scongiurato il pericolo di chiusura di un plesso scolastico fondamentale per un territorio così importante e per i suoi abitanti”, aggiunge l'on.Federico Guidi.
"Un segno di attenzione tangibile da Roma Capitale per l'utenza scolastica del XX Municipio, ma anche un segnale chiaro di come le amministrazioni comunali e municipali sappiano ben impiegare le risorse per le reali esigenze dei cittadini e del
territorio", conclude Guidi.
22
rubriche Tendenza
moda vs freddo
sfida a colpi di glamour
di LAuRA LIMONE
A
rriva finalmente il tanto atteso grande freddo, e la moda è pronta per sfoggiare tutte le sue mise dall’aria montanara! Per chi preferiva che il freddo non arrivasse, si ricrederà a colpi di cappottini, sciarpe, guanti, parka, pellicce e piumini a volontà… Zara si prepara al freddo con piumini lunghi e corti: modelli cappottino, quelli con cintura in vita, lunghi o corti, qualche volta anche con cappuccio o dettagli in contrasto; i colori sono
dal vinaccia al rosso, con tocchi neri, beige, e grigi, immancabili in ogni guardaroba invernale. Per H&M quest’anno una versione di piumino tutta speciale, quella firmata Maison Martin Margiela che fa spiccare un modello al limite dell’oversize. Napapijiri propone il classico blouson corto in vita, nei
colori shock, tra i quali vince un puffo con cappuccio profilato di pelliccia. Herno trasforma il piumino nel punto di forza del nostro outfit, non solo un
sopra per riscaldarci, ma un mood per esprimere il nostro stile: le linee sono corte o lunghe, dal modello poncho al modello “a uovo”; i colori dai più
tradizionali, arrivano ai laminati e metallici più modaioli, fino alla copertura in cachemire e seta, per non rinunciare a una morbidezza lussuosa!
Monclair
Monclair
Zara
Zara
Colori, modelli e profili inimitabili per il proclamato “re dei piumini” Monclair, che anche quest’anno non cede il podio e fa innamorare anche le più
titubanti delle sue piume d’oro. Con Monclair, ormai da qualche anno anche le borse si riempiono di piuma d’oca, per una leggerezza e uno style a prova di freddissimo! Non mancano le scarpe da abbinare a un abbigliamento tanto invernale. È stato Ugg Australia a sdoganare il modello di scarpe montanaro, e ora possiamo tenere i nostri piedi al calduccio anche in città! Così avremo imbottiture e profili in pelliccia, su scarponcini e polacchini di ogni
genere. Poi arrivano sciarpe e sciarponi, guanti dall’eleganza senza tempo e cappellini di ogni genere, per outfit ricchissimi e preziosi, come solo l’inverno sa generarne! Varianti di ogni genere: sciarpe dall’intramontabile classico Burberry, all’eterno cachemire, da tramandare ogni anno, ad ogni cambio di stagione, passando per le imperdibili novità frou frou e seducenti; guanti che riempiono le vetrine più adorate di Chanel, fino agli eterni Sermoneta;
e poi cappelli, cappelli e ancora cappelli, per divertirvi e giocare con la moda a esibire la vostra personalità unica! Ecco che arrivano cachemire, pelli,
pellicce e alternative ecologiche, dalla testa ai piedi: l’abbigliamento montanaro diventa un must have per l’inverno, ed entra nei vostri guardaroba perfetti per riscaldarvi all’insegna del glamour! Alle scettiche di stagione, ancora tutte sicure di non desiderare un po’ di freddo inverno, per sfoggiare tutte queste preziosità dell’inverno ed esprimere completamente il vostro stile, in ogni particolare del vostro look?
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