“Drop House: l`autonomia e l`inserimento sociale della Donna”

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“Drop House: l`autonomia e l`inserimento sociale della Donna”
Associazione Gruppo Abele ONLUS
Titolo
“Drop House: l’autonomia e l’inserimento sociale della Donna”
Servizio di riferimento
Drop House, Centro Diurno a facile soglia di accesso per donne italiane e straniere anche con figli
minori situato nel territorio di Barriera di Milano (Circoscrizione 6). Il servizio è stato aperto
nell’aprile del 2008 per rispondere ai bisogni di accoglienza, ascolto e orientamento di donne
italiane e straniere in situazione di vulnerabilità sociale. La Drop House rappresenta una modalità
di risposta innovativa alle istanze dei soggetti più deboli della nostra società oltre a configurarsi
come unico servizio con queste caratteristiche sul territorio interessato.
Target
Il progetto di servizio civile indirizzato a donne, non tossicodipendenti, italiane e straniere,
anche con figli a carico in condizione di vulnerabilità e marginalità.
Un’attenzione particolare è dedicata alle mamme con bambini, soprattutto straniere, attraverso
attività che stimolino il rapporto mamma-bimbo e aiutino i bimbi a esprimersi e crescere in maniera
sana.
La fascia di età va dai 20 ai 65 anni. Nello specifico il gruppo target comprende:
• donne con bambini con famiglie stabili ma con problemi economici;
• madri sole che hanno lasciato mariti violenti o alcolisti;
• donne, per lo più di età superiore ai 40 anni, che vivono di lavori precari;
• donne con difficoltà di integrazione nel tessuto sociale che finiscono periodicamente nel
circuito dei dormitori;
• giovani donne prive di un’adeguata rete sociale che le sostenga.
Le problematiche evidenziate in questi anni da quella parte di popolazione che ha avuto accesso
alla Drop House sono di vario tipo e possono presentarsi singolarmente o insieme nella stessa
persona:
• violenza familiare: intendiamo con tale concetto riferirci alle situazioni legate a violenza
domestica (o IPV, Intimate Partner Violence) da noi intesa come “un modello di
comportamento abusivo, dove un partner usa la coercizione psicologica, economica, sessuale
contro l'altro, dove ricorre anche alla violenza fisica o alla minaccia di tale violenza per
controllare la sua partner”.2
Sono molte le donne, sia italiane che straniere, anche con bambini, che si rivolgono a noi per
problemi di violenza domestica. Non sono mancati anche casi di violenze perpetrate dai figli su
donne incapaci di ribellarsi; queste donne hanno bisogno di un grande sostegno psicologico
che le aiuti ad uscire dalla spirale dei soprusi accompagnandole nel percorso verso la
denuncia o nella scelta della comunità
• famiglie in difficoltà: soprattutto di origine nord e sud africana, sono famiglie con figli che
vivono in appartamenti fatiscenti privi di servizi igienici e di riscaldamento e con una situazione
economica precaria che l’attuale crisi ha reso ancor più drammatica
• donne senza fissa dimora: necessitano un primo accompagnamento per poter accedere ai
beni primari, ai servizi sociali e ad un momento di sosta all’interno della difficile condizione
psicofisica in cui si trovano.
• disagio psichico: Si è registrato un aumento considerevole dei casi di disagio psicologico.
Queste donne, spesso di età superiore ai 40 anni, hanno bisogno di un accompagnamento ai
centri di salute mentale ai quali, nella maggior parte dei casi, non riescono ad accedere e per
cui la Drop House assume una funzione di orientamento.
• adolescenti e post adolescenti: italiane e straniere, sono ragazze spesso fuggite da
situazione familiari complesse che hanno bisogno di un reinserimento sociale per non rischiare
di finire nei circuiti della droga e della delinquenza e non restare nel circuito dei dormitori.
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Orario di servizio
30 ore settimanali: dal lunedì al venerdì:
Posti disponibili: 2
Sede di realizzazione progetto: via Pacini, n.18 Torino
Metodologia
Il modello teorico-pratico di riferimento che supporta il servizio fa riferimento a concetti e
metodologie specifici:
La “bassa soglia” indica la caratteristica volta a soddisfare i bisogni primari più urgenti con la
stessa dignità di una richiesta di altri tipi di sostegno, affinché le persone si sentano libere e
rispettate nella loro identità. Attraverso l’aggancio, mirato alla soddisfazione dei bisogni primari, la
domanda di aiuto riesce ad essere esplicitata consentendo l’attivazione di processi volti
all’inclusione sociale.
La “prevenzione dei rischi” ha come obiettivo generale e fondamentale la tutela della salute della
persona, intesa nella sua accezione più ampia: fisica, psichica e relazionale. Essa indica tutte
quelle pratiche educative, assistenziali, sanitarie utilizzate per evitare deterioramenti fisici, psichici,
sociali, prodotti da condizioni di marginalità.
Il lavoro di rete attraverso la promozione e l’organizzazione di legami tra i diversi attori coinvolti
permette di affrontare le complesse problematiche dell’utenza in maniera integrata, di individuare
pratiche di lavoro condivise e di attivare risposte adeguate, flessibili, personalizzate.
Obiettivo del progetto
Il progetto ha l'obiettivo di migliorare, grazie alla presenza dei/delle giovani impegnati nel Servizio
Civile, si pone i seguenti obiettivi:
Obiettivi generali
1. Supportare la genitorialità offrendo alle donne uno spazio in cui potersi confrontare sulle
difficoltà dell’essere mamma;
2. Offrire ai bambini uno spazio a loro dedicato, dove possono sperimentare il distacco dalla
mamma e scoprire nuove relazioni e situazioni di gioco, al di fuori dell’ambito familiare;
3. Far crescere la consapevolezza e la cura di sé;
4. Favorire la socializzazione e l’evoluzione delle abilità personali attraverso la partecipazione
ai corsi proposti, offrendo strumenti da poter spendere nel mondo del lavoro.
Obiettivi specifici
• Valorizzare le risorse delle donne in situazioni di disagio economico e sociale utilizzando un
modello educativo che rafforzi le competenze della persona;
• Creare momenti di scambio interculturale tra le donne che frequentano la Drop House;
• Incrementare l’apprendimento della lingua italiana, al fine di restituire loro maggiore
sicurezza e indipendenza, fornendo un primo strumento per accedere al mondo lavorativo;
• Creare una rete di supporto alla quale le donne possano rivolgersi in caso di necessità;
• Rendere la donna progressivamente autonoma, rafforzando l’empowerment anche grazio
allo sviluppo di nuove competenze acquisibili attraverso la frequenza ai corsi.
• Creare uno spazio in cui i bambini possano integrarsi e possano essere stimolati ad
esprimere le loro abilità manuali e creative.
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CRITERI DI SELEZIONE
I criteri fondamentali di selezione applicati sono quelli richiamati dalla determinazione del
Direttore Generale del 11/06/2009. Tuttavia, per garantire una selezione più mirata allo specifico
progetto di servizio civile, si appronta il seguente sistema di selezione.
Risorse Umane
• La responsabile della Selezione è in possesso dei titoli e requisiti richiesti, nonché di
esperienza pluriennale nell’ambito della selezione e gestione delle risorse umane.
• L’Operatore Locale di Progetto partecipa alla selezione, è in possesso dei titoli e requisiti
richiesti, nonché di un’esperienza pluriennale sui contenuti del progetto e nella gestione dei
volontari.
• La Commissione di selezione: costituita dalla Responsabile del Servizio civile presso l’Ente,
dalla Responsabile della Selezione e dall’Operatore Locale di Progetto.
Interventi prervisti
Il progetto di servizio civile si propone di avviare:
A1) Laboratori da proseguire e implementare in continuità con il progetto “Drop House: Donne in
progress”: Laboratorio Creattivity, Laboratorio Riciclo- Creativo, Laboratorio di bigiotteria,
Laboratorio Benessere e Cura del sé:
Partecipazione agli incontri di progettazione dei laboratori: calendarizzazione degli incontri;
raccolta delle iscrizioni;
Predisposizione dei locali, degli strumenti e dei materiali necessari;
Partecipazione alla realizzazione e gestione del laboratorio;
Realizzazione e aggiornamento del diario, del registro, della presentazione e del report finale
per ogni attività;
Partecipazione agli incontri periodici di valutazione in itinere dell'attività;
Stesura insieme all’educatrice della relazione conclusiva da presentare all’équipe.
A2) Nuovo laboratorio da avviare: Laboratorio espressivo
Partecipazione agli incontri di progettazione dei laboratori: calendarizzazione degli incontri;
raccolta delle iscrizioni;
Predisposizione dei locali, degli strumenti e dei materiali necessari;
Partecipazione alla realizzazione e gestione del laboratorio;
Realizzazione e aggiornamento del diario, del registro, della presentazione e del report finale
per ogni attività;
Partecipazione agli incontri periodici di valutazione in itinere dell'attività;
Stesura insieme all’educatrice della relazione conclusiva da presentare all’équipe.
B1) Corsi da proseguire e implementare in continuità con il progetto “Drop House: Donne in
progress”: corso di informatica, corso di cucina, corso di cucito, corsi di lingua italiana, corso di
benessere in movimento.
Partecipazione agli incontri di progettazione dei laboratori: calendarizzazione degli incontri;
raccolta delle iscrizioni;
Predisposizione dei locali, degli strumenti e dei materiali necessari;
Partecipazione alla realizzazione e gestione del laboratorio;
Realizzazione e aggiornamento del diario, del registro, della presentazione e del report finale
per ogni attività;
Partecipazione agli incontri periodici di valutazione in itinere dell'attività;
Stesura insieme all’educatrice della relazione conclusiva da presentare all’équipe.
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B2) Nuovi corsi da avviare: Corso di Francese e Corso di Educazione civica
Partecipazione agli incontri di progettazione;
Collaborazione alla predisposizione dei locali, degli strumenti e dei materiali necessari;
Collaborazione per la realizzazione del corso: coinvolgimento delle donne perché siano puntuali
e presenti; accompagnamento dei bimbi al nido; supporto ai volontari che tengono i corsi,
affiancamento delle donne nei compiti;
Realizzazione e aggiornamento del “Diario di bordo” e delle schede attività;
Partecipazione agli incontri periodici di valutazione in itinere dell'attività;
Stesura insieme all’educatrice della relazione conclusiva da presentare all’équipe.
C) Azione di accoglienza per bambini, trasversale a tutti i laboratori e corsi.
Partecipazione agli incontri di progettazione dei laboratori da proporre ai bambini;
Collaborazione alla predisposizione dei locali, degli strumenti e dei materiali necessari;
Partecipazione alla realizzazione e gestione della stanza: ciascuna volontaria collaborerà con
l'educatore responsabile per affiancare le ospiti nella fase di inserimento del bambino
occupandosi in particolare dell' accoglienza e del supporto relazionale; poi, ciascuna volontaria,
insieme all’educatore e ad altri volontari, si occuperà di laboratori di gioco e manipolazione per
i bimbi, prevedendo diversi gruppetti a seconda dell’età.
Incontri con l’équipe;
Realizzazione e aggiornamento del “Diario di bordo” e delle schede attività;
Partecipazione agli incontri periodici di valutazione in itinere dell'attività
Stesura, insieme con l’educatore referente dell’attività, della relazione conclusiva.
Mansioni dei volontari
I/le volontarie affiancheranno le operatrici del Centro nella programmazione e gestione delle attività
previste dal progetto di Servizio Civile, oltre che negli interventi diretti con l’utenza e nel lavoro di
back office:
- Accoglienza;
- Supporto socio educativo;
- Affiancamento nella preparazione dei pasti;
- Supporto alla cura del sé;
- Organizzazione e gestione di attività laboratoriali;
- Accompagnamento presso i servizi socio-assistenziali e sanitari;
- Programmazione, organizzazione e gestione di eventi (feste, mercatini etc.).
E’ prevista la partecipazione alle riunioni d’équipe e alle sedute di supervisione
Competenze e professionalità acquisibili
Il Servizio si configura come un laboratorio di formazione continua sul campo, accompagnato dalla
riflessione e dalla verifica effettuata nella supervisione e negli altri momenti formativi teorici.
In particolare, i volontari potranno sviluppare la seguenti competenze utili alla loro crescita
professionale:
− Acquisizione di competenze nella gestione della relazione d’aiuto con donne, italiane e
immigrate, in situazioni di vulnerabilità sociale e marginalità;
− Sviluppo di conoscenze sulla normativa italiana in materia sociale e di immigrazione;
− Acquisizione di competenze nel lavoro a bassa soglia;
− Acquisizione di conoscenze relativamente alle tecniche di conduzione di gruppo;
− Sperimentazione di tecniche di animazione, anche per bambini;
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− Sviluppo di competenze nella gestione di laboratori e corsi;
− Acquisizione di competenze di mediazione linguistica e culturale;
− Sviluppo di conoscenze e competenze sulle tecniche di gestione e mediazione del conflitto;
− Approfondimento della conoscenza professionale rispetto al lavoro di rete con i Servizi Sociali e
Sanitari;
− Sviluppo di competenze rispetto alla gestione informatizzata delle cartelle e alla redazione di
report e documenti;
− Esperienze all’interno di momenti formali (riunioni di équipe; riunioni di supervisione
metodologica sui casi e supervisione sulle dinamiche d’équipe);
− Sviluppo della capacità di lavorare in un’équipe multi professionale.
− Capacità di definire un proprio ruolo all’interno di un’équipe di lavoro;
− Acquisizione di conoscenza del lavoro di rete con i Servizi Sociali e i Servizi Sanitari del territorio.
FORMAZIONE
I volontari parteciperanno al Corso di formazione generale della durata di 42 ore.
Il progetto formativo prevede un primo modulo di formazione iniziale finalizzato a consolidare la
motivazione dei/lle volontarie, ad approfondire il senso del servizio reso alla collettività, a far
conoscere la storia e il senso dell’esperienza civile e volontaria, a favorire la realizzazione dei
principi costituzionali di solidarietà sociale e a riflettere sull’importante azione della difesa civile non
armata e non violenta. Il percorso formativo iniziale avrà anche l’obiettivo di facilitare l’inserimento
dei volontari nell’Associazione attraverso la conoscenza delle sue finalità, della sua organizzazione
e delle metodologie operative.
I volontari parteciperanno al Corso di formazione specifica della durata di 72 ore:
I contenuti della formazione specifica riguarderanno tematiche inerenti il lavoro sociale più in
generale, nonché le problematiche e le situazioni di lavoro affrontate quotidianamente nel settore
di impiego:
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Formazione e informazione sulla sicurezza
La vulnerabilità femminile nei contesti metropolitani di oggi
L’educazione dei figli: modelli culturali a confronto
La mediazione culturale
La relazione d’aiuto e la presa in carico di donne in difficoltà
Il lavoro in équipe
L’empowerment: un modello multifattoriale per ridare dignità, capacità e competenza alla
persona e al contesto
L’inserimento sociale e lavorativo di persone immigrate
Il sistema dei servizi a bassa soglia e per persone senza dimora
Valutazione finale della formazione specifica
MONITORAGGIO
E’ previsto un piano di monitoraggio costante, che prevede anche due colloqui individuali
semestrali, due focus-group semestrali con tutti i/le volontari/e, la compilazione dei questionari di
valutazione dell’esperienza.
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