Vercelli - ana valsusa
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Vercelli - ana valsusa
PERIODICO TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI VERCELLI DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, NO/VERCELLI - Anno 34° - n. 3 - Ottobre 2016 Tassa pagata - Tax prix I nostri alpini hanno 144 anni In pace e in guerra delle Penne Nere al servizio del Paese Vivere per costruire di Piero Medri A bbiamo celebrato la festa nazionale del IV Novembre, Festa delle Forze Armate, Anniversario della Vittoria, Commemorazione dei tanti Caduti. Siamo negli anni del centenario e per tutti noi una riflessione, un pensiero, non può non andare a quel triste periodo. Grande Guerra, così chiamata, perché mai, una guerra aveva raggiunto tanta violenza, mai erano stati coinvolti tanti stati e popoli. A cento anni circa dalla conclusione, quegli avvenimenti ci risultano più chiari, i documenti segreti sono diventati accessibili agli storici, non ci sono più i protagonisti che potevano nascondere o presentare fatti/ eventi a loro più convenienti, grazie anche alla scoperta di diari, scritti, disegni, lettere di corrispondenza mai arrivate o tenute per molto tempo nei solai, di quelli che la guerra l’hanno fatta, che c’erano, che l’hanno vissuta e pagato ad alto prezzo. Sui luoghi dove sono avvenute le innumerevoli battaglie rimangono i segni, cicatrici segue a pag. 2 (en.vi) Gli Alpini hanno 144 anni. Infatti, come ricordano i documenti che si riferiscono alla costituzione di questo Corpo speciale di fanteria per la difesa del nostro arco delle Alpi, la prima ipotesi fu tratteggiata in una rivista militare da Luigi Perrucchetti (1839/1916) il quale sarebbe poi diventato generale, chiamato ai più alti vertici militari della sua epoca. Fu proprio segue a pag. 2 Luigi Perrucchetti Cesare Ricotti Magnani Il premio “Alpin d’la Bassa” a Scagliotti F ulvio Scagliotti, chimico, manager industriale, ma soprattutto alpino e storico, martedì 11 ottobre è stato insignito del premio Alpin dla Bassa, istituito quattro anni fa per evidenziare il disinteressato lavoro in silenzio e l’impostazione socio-culturale degli appartenenti alla Sezione ANA di Vercelli, presieduta da Piero Medri, inoltre curata da Scagliotti una mostra al Salone Dugentesco. Il corposo curriculum professionale e volontaristico di Scagliotti è in seconda pagina del giornale. Fulvio Scagliotti, già ufficiale degli Alpini, che ha lavorato alla Montedison per anni, ha avuto incarichi operativi e dirigenziali in Italia e all’estero. Da altrettanti anni, si occupa di storia in relazione ai conflitti bellici e al Corpo cui appartiene. Da un punto di vista culturale e della corretta comprensione del ruolo sociale e militare degli Alpini, Corpo istituito 144 anni fa, egli è un preciso riferimento nell’ambito della Sezione ANA e di Vercelli. Molto seguite le sue conferenze per le scuole e la città, tutte permeate di assoluto rigore scientifico. Il premio Alpin dla Bassa conferito ufficialmente a Fulvio Scagliotti l’11 novembre, in una tradizionale cerimonia annuale. L’incontro dalla prima sua edizione è stata, quale proposta, anche rivolta alla società civile del territorio. E Fulvio Scagliotti, con il suo carattere pacato e con cadenze da alpino che fa, oltre che per la storia si impegna sempre più in iniziative di volontariato che riguardano le giovani generazioni. en.vi. Sezione 2 Alpin dla Bassa Nel ricordo di Piero Jahier che ha dedicato agli Alpini i suoi libri Essere, non apparire per vivere Lo scrittore Piero Jahier L ’articolo editoriale di questo numero de L’alpin dla bassa del presidente Piero Medri, dedicato alla Grande Guerra, nella sua collocazione umana e storica, richiama lo scrittore e poeta alpino Piero Jahier. Piero Jahier Medri cita un brano di Jahier sul soldato che, al di sopra delle parti e soltanto di avere come riferimento la Patria, interpreta un ruolo insostituibile sui campi di battaglia e fuori. E questo nella Grande Guerra, storicamente l’ultima di un conflitto tradizionale. Infatti, la seconda guerra mondiale sarà, purtroppo, cosa diversa. Ma nella storia e nel giornalismo italiano, chi è Piero Jahier? ( Genova 1884/ Firenze I966). Lo scrittore e poeta, di fede evangelica, nacque nella capitale ligure perché il padre Pier Enrico, pastore protestante valdese là era stato inviato. Jahier, interventista convinto, si arruolò conseguendo prima il grado di sottotenente e, quindi di tenente. In trincea, con lo psesudonimo di Barba Piero fondò e curò il giornale della trincea. Era culturalmente legato ad Ungaretti e agli scrittori della Rivista La Voce, di cui fu collaboratore, anche se ricoprì più volte la funzione di impiegato delle ferrovie. Nel 1919, subito dopo la guerra, scrisse il libro Con me e con gli alpini che divenne subito popolare. Il giornalista Piero Jahier, che era laureato in legge, diresse a lungo un periodico che parlava della cultura contadina e delle sue lotte per imporsi nel contesto economico, grande problema dell’Italia unitaria negli anni Venti e Trenta, fino all’affermazione dei fasci di combattimento nel 1921. Per la sua bravura professionale, all’alpino Piero Jahier Benito Mussolini offrì il posto di redattore nel quotidiano Il Secolo d’Italia. Ma Jahier rifiutò sdegnosamente. E libero, continuò la sua attività di scrittore con numerosi libri, e di poeta. en.vi. segue da pag. 1 “Gli Alpini hanno 144 anni” che il tempo non è riuscito a cancellare, sono ancora visibili, e il tutto ci porta a ricordare e soprattutto a riflettere. Ci sono innumerevoli cimiteri di guerra, ossari, dove riposano le spoglie di milioni di soldati, terre e ghiacciai che ancora adesso ci restituiscono poveri resti, senza nome, di tutte le Patrie. Abbiamo il dovere di non dimenticare, abbiamo il dovere di ricordare. Possiamo dire che è stata l’ultima guerra con tracce di umanità; la Seconda Guerra mondiale non fu così, le ideologie e il razzismo portarono ad azioni che di umano non avevano assolutamente nulla,oggi nascono molti eserciti mercenari, al soldo di chi offre di più che non credono nella parola Patria, il nemico che si ha di fronte non è più identificabile e sono lontani mille anni luce da quei soldati di cento anni fa, nemici sì, ma di grande umanità. Fu una guerra dalle due facce: coloro che effettivamente la combatterono e coloro che per mille motivi erano rimasti a casa in borghese, opportunisti, pronti a esaltare o a denigrare, a seconda dei casi,le azioni belliche.Queste doppie visioni, furono la causa, alla fine della guerra, dell’insoddisfazione dei reduci che tornavano a casa e trovavano al loro posto quelli che como- damente e furbescamente non avevano indossato la divisa, che avevano corteggiato talvolta le loro donne, furono il “ La “ per la formazione delle squadre che poi scorrazzarono per la campagne italiane e si sa quale fu la conclusione finale. Queste doppiezze di vedute son ben evidenziate da questo brano tratto da: “ Perché vinceremo “ di Piero Jahier Il soldato È l’uomo che ha più vinto la carne e le sue miserie: la fame, la sete, la pigrizia, la fatica Per questo - è il corpo più utile e più perfetto; il più nobile campione del corpo umano Il soldato è l’uomo che sa più ubbidire¸ che ubbidisce a ogni costo; che non ha scuse mai Per questo è il carattere più sicuro e più forte; il solo carattere che saprà comandare Il soldato è l’uomo più vero; che sia povero, che sia ricco, la sua uniforme uguale proibisce di distinguere queste cose.Il soldato è un uomo che deve distinguersi soltanto al cuore Il soldato è l’uomo più disinteressato. Il borghese lavora per la casa e i figlioli; segue a pag. 4 Il curriculum professionale del FULVIO SCAGLIOTTI Nato a Vercelli 73 anni fa, coniugato con Laura, due figlie e tre nipoti. Laurea in Chimica Industriale conseguita l’Università degli Studi di Milano. Ufficiale degli Alpini in congedo: servizio militare prestato alla Scuola Militare Alpina e al Battaglione “Susa”. Curriculum Il primo periodo lavorativo nel gruppo Chatillon – poi Montefibre – di Vercelli, poi di Ivrea. Trasferito a Milano in Montedison, alla Divisione Petrolchimica e passato alla funzione “Pianificazione e Controllo di Gestione” del gruppo “Prodotti Speciali”, che raggruppava linee di materie plastiche in fase di ingresso e di sviluppo sul mercato. In seguito mi è stato affidato l’incarico di Marketing Manager del Gruppo Elastomeri diventando il rappresentante di Montedison in vari organismi nazionali ed internazionali, quali: AIRIEL: Associazione Italiana per la Ricerca e l’Impiego degli Elastomeri. IISR: International Institute of Synthetic Rubber Producer, associazione che raggruppava tutti i produttori di gomma sintetica del mondo. Di quest’ultima associazione era membro del “ Board of Directors “ della Sezione europea dell’Istituto, di cui faceva parte il gotha dei produttori di gomme sintetiche europei. In questo periodo ebbi modo di lavorare in collaborazione con importanti società di consulenza (Chem Systhem, Artur.D. Little, Arthur Andersen) sulla definizione delle strategie di prodotto, di partecipare con relazioni ad importanti meeting con produttori di AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 3 Nei 144 anni della ricorrenza della fondazione del Corpo Popolari e amati come le Penne Nere •Ore 16 ritrovo a Vercelli in piazza degli Alpini; •Ore 16,15 alzabandiera e omaggio floreale al monumento; •Ore 16,30 al cimitero di Billiemme per rendere onore alla tomba dei Fratelli Garrone, medaglie d’oro della prima guerra mondiale cui è intitolata la Sezione ANA e deposizione omaggio floreale; •Ore 17,30 Messa presso la chiesa del cimitero di Billiemme. segue da pag. 1 lui che prospettò un corpo di soldati particolarmente robusti fisicamente, capaci di muoversi agilmente fra le montagne e sulle stesse. All’inizio degli anni Settanta dell’Ottocento si profilava il progetto della riforma dell’Esercito Italiano, dopo il ruolo duro e complesso assegnatogli e le tante battaglie durante il Risorgimento. In una memoria predisposta per la Sezione ANA di Vercelli, presidente Giandomenico Ciocchetti, che anche spiegava la nascita della testata Alpin dla Bassa, il compianto storico vercellese Rosaldo Ordano ricordò: già i romani avevano istituito corpi speciali di montagna che erano entrati nelle legioni del tempo con il compito di presidiare il territorio montagnoso e di contrastare anche le invasioni delle armate barbare le quali premevano sulle Alpi. L’ipotesi di Perrucchetti suscitò, fra gli altri, l’attenzione del generale Cesare Francesco Ricotti Magnani (1822/1917) lomellino di Borgolavezzaro, diventato ministro della Guerra e mancato a Novara. Evitati i molti ostacoli disseminati dalla burocrazia militare, di fatto il generale Cesare Francesco Ricotti-Magnani perorò il progetto di Perrucchetti e furono subito create 15 compagnie di Alpini, in origine parte della Le truppe alpine per difendere le Alpi con il mulo, fedele amico. fanteria dell’Esercito Italiano. Uno stratagemma, come annotano gli storici trattando della loro istituzione, il Corpo degli Alpini divenne il più antico Corpo di specialisti di montagna, con il reclutamento nelle aree alpine e a ridosso delle Alpi occidentali e orientali. Gli Alpini vercellesi, appartenenti alla Sezione ANA cittadina ogni anno ricordano la nascita del Corpo, nel 1872, degli Alpini. Anche quest’anno è stato così il 22 ottobre con il seguente svolgimento: Nel 2017, il 145esimo anniversario della istituzione degli Alpini assumerà per Vercelli un particolare significato. Infatti l’anno precede il 2018. Un secolo fa finì la prima guerra mondiale per cui la Sezione di Vercelli ha programmato manifestazioni rievocative e iniziative per il ricordo storico della Grande Guerra, anche ricordando i tanti caduti del Vercellese nonché preannunciando concorsi nelle scuole. Inoltre, la Sezione curerà l’organizzazione del 21° Raduno del 1° Raggruppamento fissato a Vercelli il 13 – 14 ottobre. In questo contesto, il 15 ottobre cadrà anche la rievocazione della 146esima istituzione nel 1872 del Corpo degli Alpini. Premio Alpin d’la Bassa 2016 auto italiani, europei ed americani, e di presentare una memoria su un nuovo processo produttivo brevettato all’Annual Meeting dell’IISRP a San Francisco, in California. Nel 1986 ho assunto l’incarico di Amministratore Delegato alla CIGO, Compagnia Italiana Gomma, una S.p.A. di circa 150 dipendenti con sede in alta Brianza (Romanò Brianza), produttrice di nastri trasportatori e articoli tecnici speciali, tra cui il tapis roulant della galleria del vento della Ferrari. Nel 1992 fui chiamato dal Direttore delle Ricerche di tutto il Gruppo Montecatini (incluse le società farmaceutiche Farmitalia e Carlo Erba) a fare da consulente per elaborare la strategie della ricerca di tutti i prodotti (compresi, tra l’altro, i polimeri compositi che avevano consentito di realizzare il mitico “Moro di Venezia”). Entrato poi nel gruppo “ Montell” (joint venture Shell - Montedison), con sede ad Amsterdam, feci parte della “Technology Company”, con l’incarico di Responsabile di Strategia della Ricerca, seguendo i lavori di 12 Centri Ricerche sparsi per il mondo, dall’Italia all’Europa, agli USA, al Giappone, Australia, Corea del Sud, raccogliendo le proposte dei temi di Ricerca per presentarli al Board della società per l’approvazione e seguendone lo sviluppo nel tempo. Si trattava di seguire il lavoro di circa 1200 persone, che disponevano di un budget annuale di 650 milioni di dollari. A fine 1999 ho lasciato il mondo della chimica andando in pensione e iniziato l’attività nel mondo del volontariato, nella Protezione Civile, nell’UNICEF, e partecipando all’impegno degli Alpini nel campo del sociale e culturale. Direttore responsabile: Enrico Villa Comitato di redazione: Roberto Racca, Fabrizio Ghisio Gabriele Terrone, Sergio Tricerri Servizi fotografici anche tratti dall’album di cronaca di Martina Mattiuzzo Autorizzazione Tribunale di Vercelli n. 214 in data 23.12.1982 Iscrizione ROC N. 25805 Corso Rigola, 150 - 13100 VERCELLI Tel. 0161 213161 E-mail: [email protected] www.anavercelli.it Stampa: GALLO arti grafiche s.r.l. via Caduti sul Lavoro, 18 - Vercelli Tel. 0161 215284 - [email protected] AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Sezione 4 Alpin dla Bassa Nel centenario della Grande Guerra il sacrificio dei nostri giovani In grigio-verde, questa la nostra storia segue da pag. 2 ma il soldato per tutte le case e per tutti ifiglioli.Il borghese Lavora a orario e misura; ma il soldato il suo Lavoro è senza orario e senza misura. Per questo Tutte la Patrie cercano di compensarlo, ma nessuna si potrà mai sdebitare. Il soldato è il rappresentante di tutta le PATRIE, IL Borghese rappresenta un collegio, una città, una regione; solo il soldato rappresenta tutta la patria. Si, dico, ogni minimo soldato; si, dico, questo ultimo fante colle suola slabbrate, tutte le case d’Italia gli debbono qualche cosa Il soldato è l’uomo che sa più patire; il meno che possa patire è ancora una bella morte gloriosa Il soldato è il sangue più generoso e più puro Per questo da quando è partito, la patria che sta dietro di lui è cosi vuota: tutti quelli che sapevano amare non a parole; tutti quelli che avevano coraggio non sui giornali se ne sono andati Per questo anche quando torneranno la Patria sentirà il vuoto di quelli che non posson tornare, che erano i migliori tra i suoi figlioli migliori: i soldati. 2 maggio 1918 Oggi queste doppie visioni, di come essere, di cosa fare, sono più che mai presenti. L’apparire e il non essere sono diventati il credo di tanti. Noi alpini e con gli amici degli alpini, che condividono i nostri valori, dobbiamo ESSERE, dobbiamo Essere umili testimoni del nostro glorioso passato, sicuramente consapevoli del nostro impegno nel volontariato, dobbiamo credere nelle nostre capacità, nella nostra onestà. Dobbiamo credere in noi stessi, in quello che facciamo senza cercare consensi equivoci ingannevoli o poco credibili, dobbiamo credere in quello che siamo, dobbiamo credere nella nostra associazione testimoniandone il valore con i nostri interventi, dobbiamo essere fieri della nostra generosità. Noi, non esistiamo per essere in prima fila, in una foto, per essere comparse su qualche giornale, o a qualche trasmissione televisiva. Noi esistiamo semplicemente per la nostra Storia, per quello che rappresenta e che continuerà ad essere nei tempi, perché il consenso che ci viene dato arriva da chi conosce la nostra onestà, la determinazione con cui affrontiamo sfide sempre più grandi,con dignità e rispetto.I nostri valori sono saldi e forti, così facendo possiamo anche passare per presuntuosi,soprattutto per chi a tutto antepone il proprio tornaconto, non capisce non vuole capire, che la nostra volontà è il partecipare alle nostre manifestazioni, adunate, raduni con dignità, fierezza, rispetto e presentare a tutti il nostro “ puliti”. Noi ad Asti e a Susa eravamo in tanti: belli, Inquadrati. Continuiamo così e prepariamoci al nostro raduno del 2018. Questo e’ il nostro esserci, questo per noi è il solo ed unico apparire. A tutti voi Alpini, Amici, Amiche degli alpini va il mio abbraccio e saluto di vero cuore. • Sul reportage di guerra di Paolo Barelli Ad Ascoli mostra fotografica sulla guerra in Albania Le fotografie del nostro tenente medico Barelli (1921/2005) sono sbarcate anche in terra d’Abruzzo. In occasione del raduno del 4° Raggruppamento ad Ascoli Piceno il 2 ottobre, il nostro alpino Giuseppe Tartaglino ha accompagnato i nostri quadri fotografici in una bellissima mostra (nelle foto accanto) sulla campagna di Grecia e Albania allestita per l’occasione. Una ennesima prova dell’apprezzamento che la nostra raccolta fotografica ottiene presso tutte le regioni d’Italia. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 5 I sindaci del Vercellese, con Maura Forte, al Raggruppamento di Susa Nella patria della Brigata Taurinense di Gabriele Terrone G rande partecipazione di penne nere al 19° raduno del 1° Raggruppamento che quest’anno si è celebrato a Susa città di antiche origini da sempre crocevia delle Alpi tra l’Italia e la Francia ed importante teatro di storia degli Alpini. Per molti di noi che hanno prestato servizio nei reparti della Brigata Taurinense, la ValSusa è stato il crocevia della nostra naja, per gli artiglieri del Gruppo Pinerolo dislocati tra le Caserme Henry e Cascino, per gli alpini della 34^ Cp del Battaglione Susa presso la caserma Assietta di Oulx e chi da altri reparti per eserctazioni ha avuto modo di soggiornare a Bousson sopra Cesana. Una città a dimensione d’uomo e sede di una delle più antiche Sezioni, la Sezione ANA Valsusa costituita nel 1922 ed ebbe come primo Presidente il Magg. Mario Girotti allora comandante del Battaglione Susa. Per gli Alpini l’occasione di potersi incontrare, per poter trascorrere assieme in amicizia qualche ora, per far festa e trasmettere la testimonianza della solidarietà condivisa, appresa fin dai tempi della naja, è sempre molto stimolante. Questo viene fatto in modo solenne almeno due volte l’anno: con l’adunata nazionale a maggio e coi raduni di raggruppamento ad inizio autunno. L’appuntamento autunnale, di tradizione più recente, (siamo infatti alla 19° edizione contro le 89 delle adunate nazionali) ha assunto sempre maggiore importanza con una partecipazione crescente. Tra gli eventi in programma si inserisce una interessante iniziativa del Coordinamento Giovani del 1° Raggruppamento: la marcia Rataplan che quest’anno alla sua terza edizione ha visto il coinvolgimento di una settantina di partecipanti che nella giornata di sabato hanno raggiunto Susa attraversando la Val Cenischia, partendo oltre confine dal passo del Moncenisio. Suggestivo alla sera il concerto della Fanfare du 27eme BCA, dei nostri cugini chasseurs alpins che alternandosi alla Fanfara ANA Valsusa hanno fornito una superba esibizione musicale incorniciata dall’esibizione degli spadonari di Giaglione. La partecipazione della nostra Sezione è stata di oltre duecento alpini, quattro Sindaci che hanno sfilato con la fascia tricolore, tutte le rappresentanze dei gruppi coi A Susa alcuni momenti del 19° Raduno del 1° Raggruppamento che anticipa il raggruppamento di Vercelli del 2018. gagliardetti e l’immancabile “Bandella alpina del Lago Maggiore” che con il suo repertorio ha ritmato e reso solenne lo sfilamento per il centro storico di Susa. Anche per noi l’entusiasmo per questa tre giorni che a tutti gli effetti ricalca l’adunata nazionale è consolidato e crescente, infatti anche questa edizione è stata vissuta con un particolare senso di aggregazione che si sta corroborando da alcuni anni. Domenica mattina ben due pullman hanno raccolto le penne nere vercellesi che dopo la sfilata hanno concluso la giornata tutti a tavola con un buon e sereno momento conviviale. Non ci resta dunque che darci appuntamento alla prossima, a Saluzzo per il raduno del 2017 per continuare a stare bene insieme e a proporre quelle qualità che caratterizzano lo “spirito Alpino” quale splendida realtà basata sull’altruismo e sul volontariato, valori che accomunano tutti noi Alpini e che condividiamo ed “esportiamo” sempre e comunque siamo presenti e, a scaldare i motori ed accendere l’entusiasmo per l’adunata 2018 che ospiteremo a Vercelli e che pertanto ci vedrà tutti impegnati nei preparativi per una grandissimo 21° raduno del primo raggruppamento. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 6 Anagrafe Alpina DAL GRUPPO DON SECONDO POLLO Il 12 ottobre ci ha lasciati per raggiungere il Paradiso di Cantore l’Alpino ANGELO ROSSO, classe 1927. Una grande perdita per la nostra Sezione. Angelo è stato uno dei primi volontari della nascente Protezione Civile ad accorrere in Friuli dopo il devastante terremoto del 1976 e a rimanerci per mesi in soccorso della popolazione di Moggio Udinese. Tutti gli alpini della Sezione si uniscono al dolore della famiglia. Ciao Angelo, ci mancherai. A Postua è stato rico L’umanità del P DAL GRUPPO DI SALUGGIA Il Gruppo di Saluggia partecipa al lutto del Socio amico Giovanni Cena per la pedita del caro papà Grato. Il gruppo porge sentite condoglianze e partecipa al dolore del socio Ermenegildo Furlan per la perdita della consorte signora Luisa. DAL GRUPPO DI VILLATA Il gruppo di Villata partecipa al lutto dell’Alpino Secondino Gamasco per la scomparsa della mamma Felicita (28 luglio 2016). All’Alpino Corrado Arlone le condoglianze del gruppo per la scomparsa del papà Ernesto (6 agosto 2016). DAL GRUPPO DI SAN GERMANO L’8 settembre l’Alpino Italo Finotti, classe 1951, già tenore della Cantoria Parrocchiale di San Germano, è andato avanti. Condoglianze alla famiglia da parte di tutti gli Alpini del Gruppo e della Sezione. DAL GRUPPO DI TRICERRO Il decano del gruppo, l’Alpino Severino Main, il 9 ottobre ha raggiunto il Paradiso di Cantore. Tutto il gruppo e la sezione intera sono vicini alla famiglia compartecipi del loro dolore. ANNIVERSARI DAL GRUPPO DI FONTANETTO PO All’Alpino cav. Bottasso dr. Bartolomeo, auguri per il traguardo dei 93 anni. Ad multos annos. DAL GRUPPO DI GREGGIO I figli alpini Fabiano, Fulvio con la sorella Barbara augurano al papà alpino Banino Eliano e alla mamma Anna Maria un felice 50° anniversario di matrimonio. D on Secondo, Tenente Cappellano degli Alpini tra i ranghi del Battaglione Alpini “Val Chisone”, il 26 gennaio 1941 cadeva sotto il fuoco della mitraglia avversaria presso DRAGALI (Montenegro), dove operava il suo Battaglione. Il Beato, vittima sacrificale per i suoi alpini, in un impeto di amore e cristiano altruismo, al drammatico grido “Mama, j an ciapami” di un alpino, accorreva in suo soccorso incurante della propria incolumità fisica. Nell’esporsi, veniva feralmente colpito da un proiettile dell’avversario che gli recideva l’arteria inguinale sinistra. Ancora una volta — per l’ultima — aveva ubbidito alla legge della compenetrazione e dell’altruismo cristiano. Copiosamente sanguinante, veniva soccorso dal caporale alpino SORBA il quale veniva, a sua volta invitato a soccorrere prima gli altri feriti perché “hanno più bisogno di me”. Incaricava lo stesso militare di far chiamare subito il incaricato di avvertire il cappellano militare del Battaglione Alpino “Val d’Orco”, al quale consegnava la Teca con le Ostie ed ilk contenitore con l’Olio Santo. Tracciò con la mano il Segno della Croce e, nello spasmo del dolore, ma nella serenità della Sua fortezza, rendeva la sua anima all’Onnipotente pronunciando fievolmente: “Vado a Dio che è tanto buono”. Questa è la testimonianza oculare AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione ordato don Secondo M.M.G. di MATTIUZZO M. & C. s.n.c. Pope don Pollo del suo caporale Giovanni SORBA, classe 1912. La fama del Cappellano militare si era diffusa anche nella zona di operazioni, tanto che alcune donne musulmane riferivano di aver conosciuto un Santo “pope” di nome Don Pollo. Conquistò con l’amore tutti: Ufficiali, Sottufficiali e militari, anche la gente di quel luogo di altre religioni. I suoi alpini lo amavano e lo ammiravano profondamente. Ecco in estrema sintesi il vissuto del Beato. La Patria lo onora con una Medaglia d’Argento, l’Onnipotente gli ha concesso un posto d’onore fra i suoi eletti: quello dei Santi. Tutte le penne nere gli vogliono profondamente bene e lo venerano con fede estrema; è il loro protettore, il loro modello da imitare. Non di meno, dall’alto, come segno rassicurante, il Beato “strizza l’occhio” a tutti gli Alpini d’Italia come per dire: Bravi! Anch’io vi amo! Va bene come agite! Ecco perché gli alpini di Postua hanno, unitamente a quelli della Valsesiana e di Vercelli, voluto promuovere la solenne cerimonia che si terrà domenica mattina 24 luglio p.v. nella chiesa parrocchiale di Postua, ove sarà presente una reliquia del Beato. Don Secondo è stato un disegno voluto dal Padre per noi tutti, figli della temporaneità e, come tali, fugaci viandanti verso l’Eterno. Questa è mera storia! Essa, è pagina indelebile della Cristianità in ogni luogo ove imperano la Croce e l’Amore. che sono e saranno essenza del vita di quaggiù!! 7 Recupero commercio materiali ferrosi - metalli - cartastracci - plastica - olio esausto minerale - vegetale. Incaricato cobat batterie esauste Smaltimanto rifiuti speciali. Speciali assimilabili agli urbani. 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Il monumento. sul retro della chiesa parrocchiale contiene la figura del Beato ricostruita con la tecnica del mosaico e recuperato dal gruppo di Greggio, presieduto da Eugenio Ariagno. La progettazione del monumento è stata da Mario Tagliabue mentre la parte in carpenteria da parte dell’officina Nuvolone. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Sezione 8 Alpin dla Bassa Nella scuola vercellese l’azione della Sezione di Verc Agli studenti del “Camillo Cavour”: la c di Pollicino* I l 29 aprile la Campagna Conoscere per Ri-Conoscere raggiunge Vercelli, ad organizzare l’evento l’Associazione Vittime Civili di Guerra e la Sezione vercellese dell’A. N. A. Ad ospitarlo è l’Istituto Cavour. L’aula Magna è colma di studenti, professori, sia dell’ l’Istituto Cavour, sia dell’Istituto Ferraris. In sala, presenti il Presidente vicario A.N.A. di Vercelli Flavio Negro, il Vice Prefetto Francesca Altomare, il Preside I.I.S. Cavour prof. Vincenzo Guarino.. Di primo acchito ci si potrebbe chiedere come mai gli Alpini sono in una scuola a parlare di ordigni inesplosi insieme all’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra . La risposta è presto data : l’atto fondante dell’Associazione Nazionale Alpini sull’Ortigara fu l’espressione della volontà di ricordare i caduti per evitare che il macello della Prima Guerra Mondiale si ripetesse . Purtroppo la Storia fu sorda a quell’invocazione . L’occasione di incontrare gli aspiranti geometri e gli aspiranti periti agrari si presenta grazie al D.Lgs.81/2008 che impone la messa in sicurezza dei cantieri di movimento terra con un particolare obbligo alla bonifica bellica preventiva , a fronte di una realtà che vede rinvenuti annualmente dai 45.000 ai 66.000 ordigni sul territorio nazionale con una media di 80 — 90 esplosioni accidentali con esito gravemente invalidante o letale principalmente tra addetti all’edilizia ed all’agricoltura . La stima del Ministero della Difesa è che , in assenza di nuovi conflitti , servano ancora almeno 70 anni per bonificare quasi totalmente il territorio nazionale. Probabilmente non tutti sanno che gli ordigni inesplosi sono ancora tutti attivi perché l’esplosivo non va a male ma sono più pericolosi perché i meccanismi interni sono o possono essere in posizione di sparo anche in munizionamenti di magazzino a causa Dell’azione dell’umidità e della ruggine sulle parti metalliche . Lascio la parte di cronaca alla capace penna del sergente alpino sminatore Giovanni La Firenze, tecnico BCM e pubblicista specialistico: “...La conferenza inizia alle 09.00, ad aprire il dibattito, il moderatore Giovanni Comoglio che chiede ai presenti un minuto di silenzio per i caduti delle due guerre mondiali del secolo passato, in sala l’emozione è tangibile. Comoglio ringrazia l’autorità in sala, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra per l’impegno profuso nel divulgare in tutte le scuole d’Italia rischi e pericoli prodotti dai residuati bellici inesplosi. Ad un suo cenno il tecnico di sala awia il do- cumentario “il testimone Passato” ideato da A.N.V.C.G. e realizzato da Andrea Cocchi ed Emanuele Cervetti. I presenti ascoltano, “vedono” la testimonianza di Nicolas e del suo amico. L’attenzione dei ragazzi è oltre ogni soglia. Al termine del video Giovanni cede il microfono all’Assistente Tecnico Bcm Renato Silvestre, che inizia a spiegare il meccanismo dei vari ordigni utilizzati sul suolo italiano nel mezzo delle due guerre mondiali: bombe a mano, da mortaio, proietti d’artiglieria, mine. Le domande dei ragazzi risultano puntuali e precise. Renato mi cede la parola, contemporaneamente per mezzo della lavagna interattiva appaiono ordigni d’ogni genere, situazioni di rischio e grave pericolo, infine compaiono foto che evidenziano il residuato bellico nel modo in cui si può presentare a un ragazzo del 2016, altre immagini mostrano come difendersi rivolgendosi alle autorità, il 112 o il 113. L’incontro termina, Giovanni ringrazia tutti. Il Preside Vincenzo Guarino è sodisfatto d’aver organizzato la Campagna nel proprio Istituto, desidererebbe ripeterla. Il Presidente Flavio Negro, vorrebbe creare altri eventi Conoscere per Ri-Conoscere, nel contempo ...riceviamo l’invito a partecipare come Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e Dipartimento ordigni inesplosi ad altro evento: “Ricordi di Guerra” rivolto al rifugio antiaereo di Piazza Cavour. Cono- AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 9 celli dedicata all’abbandono degli ordigni di guerra campagna Conoscere per Ri-Conoscere scere per Riconoscere continua prossime tappe Udine, Foggia e Bari. Giovanni Lafirenze” (http://biografiadiunabomba.anvcg. it/conoscere-per-ri-conoscere-a-vercelli/). Riprendo per concludere , a seguito della conferenza presso le scuole l’Associazione culturale La Rete di Vercelli ha chiesto la disponibilità ai tecnici BCM di lasciare in visione un po’ di materiale presso il Museo Leone. Grazie alla disponibilità personale del tecnico BCM Renato Silvestre ed allo spirito di collaborazione dell’azienda di bonifica per cui lavora, il materiale bellico è rimasto visionabile presso il Museo Leone per una settimana ed è stato visto da circa 1.200 visitatori. Nei fine settimana ho avuto il piacere di affiancare il tecnico BCM nelle sue spiegazioni ai visitatori. Il dato più forte di questa esperienza è aver scoperto che intorno alla città di Vercelli a causa di malfunzionamenti dei meccanismi di sparo è ipotizzabile la presenza di un numero di bombe d’aereo inesplose tra 100 e 150 unità , tutte in grado di esplodere. Alla fine del discorso: “Ricordare i morti aiutando i vivi” si concretizza anche con il fare cultura di prevenzione dei rischi dimenticati in memoria di chi non vogliamo sia mai dimenticato: il Battaglione Cantore. * Lo pseudonimo Pollicino corrisponde al nome dell’alpino Giovanni Comoglio La conferenza sulle bombe abbandonate nei campi nell’aula magna dell’Istituto Cavour con il Preside Vincenzo Guarino. Gli ordigni, anche riguardanti Vercelli durante il periodo bellico è stato esposto al museo Camillo Leone. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Sezione 10 Alpin dla Bassa Il Coordinamento Giovani in Valpellice a quota 1732 Per una giornata da Alpino La manifestazione dedicata al Coordinamento Giovani 1° Raggruppamento in Val Pellice con marcia di avvicinamento al rifugio Willy Jervis. Le fotografie dell’evento in una giornata nebbiosa. S abato 4 giugno presso il rifugio Willy Jervis a circa 2 ore di marcia da Bobbio Pellice i giovani provenienti da 11 Sezioni di Piemonte e Liguria sono convenuti numerosi per la seconda riunione 2016 del Coordinamento. Ad accogliere la nutrita pattuglia c’erano il sindaco di Bobbio Pellice Patrizia Geymonat, il Presidente Francesco Busso e numerosi alpini della Sezione di Pinerolo con tanto di gagliardetto. La riunione è iniziata dopo un breve sfilamento dietro il vessillo della Sezione di Pinerolo, i gagliardetti dei Gruppi e lo striscione “NOI CON VOI” avvenuto per l’alzabandiera sul piazzale antistante il rifugio Jervis. La prima parte dell’anno è stata caratterizzata da un bilancio estremamente positivo in termini di iniziative: • Giornata di volontariato per l’adunata: tinteggiatura degli spogliatoi di una palestra del centro cittadino • Marcia di avvicinamento Nava-Asti: nonstante la poca clemenza delle condizioni meteo, ottima la partecipazione con particolari momenti di condivisione all’incontro coi gruppi che hanno ospitato le tappe • Copertura scorta reduci alla sfilata di domenica: oltre cinquanta alpini hanno consentito di scortare le vetture e lo sfilamento in blocco dietro lo striscione “NOI DOPO DI VOI” Iniziative per gli appuntamenti a venire: • Pellegrinaggio al Colle di Nava: confermate le modalità degli anni precedenti • Raduno del 1° Ragruppamento – Susa: marcia di avvicinamento, il percorso proposto lungo la Val Cenischia scendendo dal Moncenisio, essendo un evento consolidato si decide di preparare lo striscione “RATAPLAN” da utilizzare per la sfilata del sabato. La cena ed il pernottamento al rifugio hanno creato la giusta cornice di spirito alpino e di montagna all’evento. Maggiori dettagli e documentazione fotografica degli incontri e delle marce di avvicinamento sono disponibili sulla pagina facebook dei Giovani del Primo Raggruppamento. Gab. Ter. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 11 ASSOC.NE NAZIONALE ALPINI L’attività della Sezione per il 2017 Comunichiamo le manifestazioni sezionali più importanti, con la preghiera di volerle inserire nella vostra agendina 2017: 12 marzo: gara di slalom gigante sezionale a Champorcher Nelle zone di: Vercelli e provincia Casale - Valenza Alessandria traslochi - trasporti - servizi d’arte - antiquariato - mostre piattaforma fino all’8° piano. PREVENTIVI GRATUITI Vercelli - Tel. 0161 502963 - Fax 0161 262830 - Cell. 333 8934262 26 marzo: Assemblea dei soci della Sezione 4 giugno: Festa Sezionale a Arborio 1 ottobre: gara podistica sezionale intitolata a Don Secondo Pollo presso la sede della Sezione 21 ottobre: Santa Messa in Vercelli in ricordo del 145° anniversario costituzione truppe alpine 10 novembre: cerimonia di consegna premio “Alpin d’la Bassa” a Vercelli 12 novembre: gara di tiro a segno sezionale con armi ad aria compressa 26 dicembre: commemorazione a Caresanablot della morte del Beato D. Secondo Pollo S.N.C. di Nuvolone Virginio ed Enio Strada per Villarboit s.r. - 13031 Arborio (VC) Tel. 0161.86361 - Fax 0161.86107 Costruzioni in Ferro e acciaio Inox Serramenti in alluminio Zanzariere e tende da sole AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 12 La Sezione di Vercelli al Campionato di Regolarità ANA Bis di Vercelli alla marcia di Sarezzo I partecipanti vercellesi al 44° Campionato Nazionale di Marcia di Regolarità in montagna. C ’erano anche gli atleti della sezione di Vercelli alla 44ª edizione del Campionato ANA di marcia di regolarità in montagna a pattuglie, svoltosi a Sarezzo (Bs) il 25 e 26 giugno 2016. Dopo aver rotto il ghiaccio lo scorso anno, quest’anno la sezione di Vercelli ha raddoppiato, e si è presentata al via con due pattuglie la prima costituita da Ghisio F. (gruppo Don Pollo) - Garlando L.(gruppo di Greggio)- Boccalini P (gruppo Don Pollo), la seconda costituita da Banino F.(gruppo di Greggio) e dai f.lli Favaglioni Paolo. e Giancarlo (gruppo di Trino). Alla manifestazione molto ben organizzata dal- la sezione di Brescia e dai gruppi della Val Trompia, sia nell’aspetto tecnico del percorso, che logistico dell’accoglienza hanno partecipato 31 sezioni. Per la cronaca sportiva, hanno preso il via 113 pattuglie su un percorso vario e articolato di circa 14.600 metri, la classifica ha premiato al 1° posto Biella, seguita al 2° posto da Lecco e al 3° da Bergamo, mentre le nostre pattuglie si sono classificate al 103.esimo e 104.esimo posto migliorando la posizione ottenuta lo scorso anno e soprattutto mettendo in mostra nei nuovi atleti spiccate doti agonistiche che fanno ben sperare per il prossimo futuro. Un riconoscimento speciale è stato assegnato al nostro Paolo Boccalini (gruppo Don Pollo) quale l’atleta alpino più giovane partecipante, il che considerando lo stuolo di diversamente giovani alpini che si incontrano a queste manifestazioni ci ha fatto particolarmente piacere. Ringraziando tutti i partecipanti dell’edizione 2016, rinnoviamo l’invito per il prossimo anno a tutti coloro che volessero cimentarsi in questa esperienza sportivo-alpina a comunicarlo senza timore alcuno in sezione. Voglia di camminare in montagna, determinazione e un minimo di allenamento sono gli ingredienti per poter partecipare alla prossima marcia di regolarità. Fa. Gh. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione di Giorno in Giorno... o forse no a cura di Roberto Racca C arissimi lettori alpini, Anche l’estate 2016 se ne è andata, portandosi dietro un terremoto di cui avremmo fatto volentieri a meno; ma tant’è, l’Italia è per il 50% sismica, e di questo tributo purtroppo non possiamo fare a meno, con una media che ormai è diventata quasi quadriennale (intervallata ogni tanto da qualche bella alluvione). A Roma continuano a promulgare progetti faraonici, sistemazioni del territorio, costruzioni indistruttibili e così via. Io, tanto per stare con i piedi per terra, ogni tanto mi riguardo il film “Titanic”, la nave inaffondabile. Se tanto mi dà tanto, meglio abitare in camper, in cima a qualche collina del Monferrato. Per lo meno, se proprio deve accadere, ho sempre a disposizione qualche buona bottiglia di barbera per rinfrancarmi. Passiamo ora alle nostre notizie di cronaca: 29 maggio: A Cigliano si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche del Gruppo alla presenza del nostro Vice Presidente Flavio Negro. Votanti 43 soci su 63 soci iscritti. E’ stato confermato il capogruppo uscente Validio Fontana. Complimenti per la riconferma caro Validio. Per lo zaino a terra se ne riparla tra una ventina d’anni. 16 luglio: Il nuovo coordinatore della Protezione Civile ANA del Piemonte, Gianni Gontero, è venuto in visita a Vercelli, ricevuto dal nostro Presidente e dal Sindaco Maura Forte nelle sale del Comune. Tra gli argomenti di cui si è parlato vi era anche un’esercitazione della Protezione Civile da tenersi a Vercelli in occasione del nostro raduno di raggruppamento del 2018. 12 agosto: Cineasti all’opera in Sezione. Per una notte il cortile interno di Corso Rigola è diventato il set di un film “noir”ambientato nel mondo dei punk degli anni ’80. La stanza del bar è stata trasformata in “sala trucco” per ricoprire di sangue finto (era un’ottima amarena) il protagonista che sarebbe poi stato assassinato in un impeto di gelosia dall’amante sotto la finestra della mia segreteria. Giuro che io non ho visto niente e se c’ero dormivo profondamente. (nella foto accanto) 2 settembre: per il terzo anno consecutivo, il Gruppo Don Secondo Pollo ha organizzato una raccolta alimentare presso il Supermercato Famila di Vercelli. I nostri concittadini hanno donato quasi 1.000 chilogrammi di beni. Addirittura un alpino anonimo ha lasciato un carrello completamente pieno di ogni ben di Dio, per oltre 150 euro di valore. Ora tutto è stato ritirato presso la sede di Corso Rigola, dove verranno distribuiti presso le Parrocchie e le famiglie in difficoltà della nostra Città. (nella foto accanto tre dei numerosi volontari che hanno partecipato all’iniziativa) Concludo con una notizia di attualità: il nostro Amico Daniele Trezzi, nipote dello scultore del monumento a Giovanni Gastaldi conservato presso il Cimitero Monumentale di Novara, sta elaborando su instagram una galleria denominata: “monumenti alla memoria” dove saranno pubblicati tutti i monumenti costruiti in Italia che ricordano i caduti in guerra. Non appena pronta, sarà mia premura darvene comunicazione, per poterla consultare AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) 13 Sezione 14 Alpin dla Bassa Il raduno sulle sponde del lago Mucrone festeggiando gl Con gli amici biellesi «Un risott di Fabrizio Ghisio D omenica 17 Luglio in una splendida giornata d’estate ha avuto luogo il tradizionale raduno degli alpini della Sezione di Biella al Monte Camino (mt. 2388), che quest’anno causa il fermo della cestovia si è svolto sulle sponde del lago Mucrone, ma nonostante ciò pur senza arrivare in vetta al monte Camino grande è stata la partecipazione dei gruppi locali e delle sezioni amiche. Anche quest’anno complice la bella giornata di sole, la sezione di Vercelli ha presenziato alla manifestazione con il proprio vessillo scortato dal consigliere Ciervo Luciano, accompagnato dal capo gruppo di Prarolo Giuseppe Ferraris e da una nutrita schiera di alpini. Alle ore 11.00 presso il lago del Mu- AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Sezione 15 li alpini di Biella con la partecipazione dei gruppi locali to in quota» sul Monte Camino crone il rito dell’alzabandiera, seguito dalla messa al campo per gli alpini “Andati avanti” accompagnati dal coro Ana La Ceseta e dalla fanfara di Pralungo. Al termine della manifestazione i saluti con le foto di rito, mentre in cucina lodevoli vivandieri hanno preparato e distribuito il tradizionale e gradito risotto in quota. Poi il ritorno a valle, verso la bassa tra caldo e zanzare. aspettando l’appuntamento del prossimo anno con la speranza di tornare in vetta al Monte Camino dove la chiesetta di San Maurizio aspetta le sue penne nere. Il “gruppo ricordo” in una splendida giornata d’estate sul Monte Camino AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Gruppi 16 Un prestigioso trofeo al gruppo podistico Cattaneo Il “don Pollo” assegnato a BorgoVercelli D Lavorazione artigianale AZIENDA AGRICOLA INVERNIZZI LEONARDO Vendita diretta Produzione propria risi della Baraggia Vercellese C.so Umberto I, 120 - ARBORIO (VC) Tel. 0161.86247 - Cell. 338.5843995 omenica 2 ottobre si è svolto a Vercelli il 19° Trofeo “Don Secondo Pollo”, corsa podistica, organizzata dalla sezione A.N.A. di Vercelli da anni un appuntamento classico autunnale atteso da molti runner. La manifestazione, con partenza ed arrivo presso la sede di corso Rigola 150, si è snodata per circa 9 chilometri in un clima settembrino molto gradevole che ha visto i 110 partecipanti cimentarsi lungo un percorso,ormai consolidato negli anni tra il centro città e l’argine del fiume Sesia. Perfetta l’organizzazione della gara come sempre egregiamente diretta dall’alpino Domenico Amato e i suoi collaboratori, coadiuvati dallla commisione sportiva ANA, dal servizio dei vigili urbani di Vercelli e Croce Rossa. Al traguardo, un abbondate e gradito ristoro finale e un generoso montepremi hanno accolto i concorrenti al termine della corsa. Il 19° Trofeo “Don Secondo Pollo”, è stato assegnato al gruppo podistico Cattaneo di Borgo Vercelli con 20 partecipanti, sempre nella classifica per gruppi 2° classificato il gruppo podistico Robbiese, 3° il gruppo podistico Avis Casale, 4° il gruppo podistico Trinese, 5° la società Atletica Vercelli 78. Nel prologo della premiazione il presidente Piero Medri ha ringraziato tutti gli alpini in particolare i gruppi di Greggio, Borgo Vercelli, Prarolo, Porta Torino, e Don Secondo Pollo che con la loro costante presenza hanno permesso la riuscita della manifestazione. La classifica assoluta ha visto premiato 1° classificato Marco Gattoni di Borgomanero, giunto al traguardo in 28’ e 04’’, 2° classificato Matteo Pezzana dell’atletica Palzola, che ha preceduto nell’ordine 3° Paolo Zilvetti di Candelo, 4° Paolo Veggi e 5° Francesco Torino. Nella graduatoria assoluta femminile, al primo posto si è classificata Chiara Schiavon di Biella giunta all’arrivo con il tempo di 35’ e 10”, che ha preceduto 2^ Silvia Szego di Vercelli, 3^ Cristina Ferrero, 4^ Anna Maria Barbieri e 5^ Luisa Doro. Infine a conclusione della manifestazione premiati gli alpini della classifica riservata agli iscritti A.N.A.: 1° Davide Pugliese, 2° Moreno Mercatali, 3° Andrea Donegà, 4° Biagio Mansella, 5° Pier Paolo Vallera. Infine i saluti finali con l’invito al prossimo anno per la 20à edizione del Trofeo Don S.Pollo. Per la commissione sportiva ANA Vercelli Fa. Gh. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Gruppi 17 • Casalbeltrame Celebrando il 17° anniversario della fondazione di Fulvio Pacileo I l 17 ed il 18 settembre 2016 sono state due giornate di festa grande per tutti i concittadini di Casalbeltrame. Infatti, il locale Gruppo ANA con a capo l’alpino Mauro Barbero, in collaborazione con la pro loco hanno organizzato “La Festa degli Alpini” (2° edizione ed in coincidenza del 17° anniversario della fondazione). Già da venerdì 16 u.s. le scolaresche hanno avuto un lungo incontro di ammaestramento, tenuto dal valido tecnico Sig. Renato Silvestre dell’ANVCG, sulla pericolosità di residuati bellici che, in ipotesi, si potessero ancora trovare in qualsiasi luogo. Il tecnico ha mostrato una campionario (inerte) di ordigni e ne ha spiegato caratteristiche di pericolosità e come comportarsi per la tutela della incolumità personale ed altrui. Sabato pomeriggio c’è stata una conferenza istituzionale organizzata dal MIUR in collaborazione con l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e la fattiva e concreta collaborazione della sezione ANA di Vercelli. L’intervento successivo del Sindaco, Signora Claudia Porzio, è stato imperniato su una serena convivenza in un ambiente di pace e sicurezza. Domenica 18, è stata la giornata clou. Alle ore 10, il Presidente della Sezione ANA di Vercelli, Piero Medri, il Capogruppo Barbero ed una rappresentanza di alpini si sono recati ad onorare la memoria e visitare le spoglie mortali del fondatore del Gruppo alpini di Casabeltrame, l’indimenticabile Giuseppe Donna che riposa nel cimitero locale. Da qui si è formato un corposo corteo capeggiato dalle Autorità locali, molte penne nere convenute con i loro gagliardetti da tutto il circondario, alcuni rappresentanti il Gruppo “Amici di Don Pollo”, simpatizzanti e cittadini. Ha allietato i partecipanti per tutto il percorso cittadino la Banda Alpina di Foresto - Sesia. Ha fatto seguito la resa degli onori ai Caduti ai quali è stata deposta una corona di alloro sistemata ai piedi dell’omonimo monumento. In tale circostanza, sia il Sindaco, sia il Le Autorità intervenute alla “Festa degli Alpini” e il cippo dedicato ai Caduti della I e II guerra mondiale. Presidente Medri hanno espresso eloquenti parole su tutti i militari che hanno sacrificato per la Patria la preziosità della vita. Al termine della deposizione, ha avuto inizio la cerimonia religiosa nella chiesa Parrocchiale dedicata alla Madonna Maria Assunta. Il prevosto don Maurizio Galazzo ha accolto la reliquia del Beato Don Secondo proveniente da Vercelli per l’importante evento. E’ seguita la Santa Messa, arricchita spiritualmente ancor di più dal battesimo dei gemelli Riccardo e Ferdinando. Nell’omelia, Don Maurizio, ha ricalcato la figura del Beato e lo ha additato come esempio di santità per tutti i credenti e martire per amore del prossimo. Il brillante Coro ANA di Biandrate ha ulteriormente arricchito la tanto mistica cerimonia. Al termine, con toni devozionali, sono state lette l’orazione per il Beato e la preghiera dell’Alpino. Alle ore 12,30 c’è stato il pranzo alpino ed alle ore 16 un intrattenimento con la banda musicale ha ulteriormente ravvivato l’atmosfera allegra, ed altamente conviviale. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Gruppi 18 • Don Pollo Nel nome del Beato Don Pollo. Storia d L’Arcivescovo Pellegrinaggio di Vercelli del Gruppo al Sacrario di Cervasca Arnolfo dona una reliquia alla parrocchia di Olgiate Olona Olgiate Olo Associazio ne Naziona le Alpini Sezione di Var Gruppo di ese Olgiate Ol fondato il 15 ottobre 2009 – inaug urato il 10 na, 8 settem bre 2016 ona aprile 2010 Al Presiden te della Sez ione Alpini d Ai Capi Gru i Vercelli ppo di tutti i Gruppi de lla Sezione Il Gruppo Alpini di O lgiate Olon SETTEMBRE a porta a c p.v. duran onoscenza te la S. Me beato don che il giorn ssa delle ore Secondo P o SABA ollo. 18 accogli eremo le reli TO 24 quie del Programm a: ore 17,45: ritrovo in p iazza S. Ste ore 18,00: ne fano; lla chiesa d Vicario Ge ei S S. Stefano nerale della D ore 19,00: iocesi di Ve e Lorenzo MM., S. M al termine rcelli; essa celeb rinfresco c rata dal /o l'Oratorio femminile. La celebrazi one sarà al lietata dal Co Sarà prese nte il Vess ro "Voci de illo di Vare l Ro sa" di Bust se con il Pr o Arsizio. esidente e/ Nella speranz o Delegato a di avervi . tutti ospiti Mario Ros , porgo i pi si ù cordiali sa Capo Grup luti. po P.S.: invio questo messaggio per invio a tu tti i Gruppi . Grazie. L’invito alla messa per l’accoglimento della reliquia di don Pollo donato dall’Arcivescovado di Vercelli I D omenica 9 ottobre una rappresentanza del gruppo Don Secondo Pollo, composta dal capogruppo Flavio Negro e dagli alpini Giuseppe Tartaglino e Giovanni Negro, si è recata al sacrario di Cervasca a rendere onore ai caduti della divisione alpina Cuneense in terra di Russia, che qui sono ricordati. L’ultimo degli sfortunati partecipanti a quella disperata missione a raggiungere il sacrario è stato Don Rinaldo Trappo, deceduto nel 2010 e qui ricordato con una lapide che ne illustra la grande figura di sacerdote e di uomo. Al termine della giornata il gruppo ha lasciato presso il sacrario un quadro raffigurante il nostro Beato Don Secondo Pollo. l 24 settembre 2016 è stata donata dalla Curia Vescovile di Vercelli, alla Parrocchia di Olgiate Olona (VA), una reliquia del Beato Secondo Pollo, in vita Tenente cappellano militare degli alpini, caduto durante la Seconda Guerra Mondiale, ferito a morte nello slancio di portare soccorso ad un alpino anch’egli colpito dal fuoco di una mitraglia avversaria. Alle ore 18, la solenne cerimonia svoltasi nella chiesa dedicata ai S.S. Stefano e Lorenzo MM è iniziata con la S. Messa, officiata dal Vicario Generale della Diocesi di Vercelli, don Mario Allolio, unitamente ad alcuni presbiteri della religiosa cittadina lombarda. Oltre alle Autorità locali ed una nutrita rappresentanza del Patronato Spirituale Forze Armate di Busto Arsizio, ancor prima dall’inizio il luogo sacro era già affollato di fedeli e tra questi una moltitudine di giovani appartenenti ad associazioni varie. Numerosissima è stata la partecipazione di penne nere, convenute da tutto il circondario di Varese rappresentate da tanti gagliardetti; da Vercelli erano presenti un congruo numero di alpini vercellesi ed una rappresentanza del Gruppo “Amici di Don Pollo”. Accanto all’altare e vicino alla reliquia del Beato erano presenti i vessilli dell’ANA delle Sezioni di Varese e di Vercelli e quello dell’Associazione della Marina Militare. Il Vicario, don Mario, nell’incisiva omelia, ha ricordato ai fedeli, in maniera efficace e toccante, alcuni punti salienti della vita del Beato, tra cui la sua precocissima vocazione sacerdotale, i suoi talenti, alcuni suoi scritti, le sue virtù eroiche cristiane e la sua breve ma molto feconda attività pastorale. Ha altresì menzionato l’epilogo della vita del giovane cappellano degli alpini sacrificatosi in nome dell’amore per il suo prossimo - cardine della cristianità - che sentiva smisuratamente. I fedeli, assorti, hanno compartecipato alla tanto mistica cerimonia che è sta allietata dall’armonioso coro alpino “Voci del Rosa” di Busto Arsizio. Al termine della cerimonia il Capogruppo ANA Mario Rossi, e le sue penne nere appagati spiritualmente per aver ricevuto la reliquia del Beato, loro protettore, hanno offerto un lauto rinfresco presso il locale Oratorio femminile, adiacente alla chiesa. Fulvio Pacileo AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Gruppi 19 del nostro Piemonte e solidarietà alpina Davanti al supermercato Famila alcuni appartenenti al gruppo don Secondo E ntrata ormai nel calendario annuale delle attività del gruppo Alpini don Secondo Pollo di Vercelli, Sabato 2 Settembre presso il supermercato FAMILA di c.so Magenta il volontari alpini hanno promosso la terza edizione del “L’Altra Spesa” , raccolta di prodotti alimentari a lunga conservazione destinati alle famiglie in difficoltà della nostra città. Come sempre moltissimi cittadini vercellesi hanno aderito con grande generosità effettuando la “spesa solidale” , arrivando addirittura a donare (un alpino che ha voluto mantenere l’anonimato) un carrello intero di spesa che ha permesso a fine giornata di eguagliare i risultati lusinghieri dello scorso anno, raccogliendo circa 900 kg di prodotti alimentari a lunga conservazione distribuiti alle famiglie bisognose identificate all’interno della nostra famiglia Alpina . Un sentito GRAZIE va alla direttrice del supermercato FAMILA, e a tutti i suoi collaboratori che con squisita ospitalità e con molta disponibilità hanno aderito alla nostra iniziativa, e a tutti i volontari del gruppo Don Pollo, che sapientemente coordinati dal capo gruppo Flavio Negro hanno garantito la buona riuscita della raccolta . Fa. Gh. RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTI Sede Amministrativa: Via Vercelli, 34/A - BORGO VERCELLI Tel. 0161.329709 / 0161.329728 - Fax 0161.329749 AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Gruppi 20 • Cigliano Grazie don Riccardo dalla comunit Per i 50 anni di vita presbiteriale di don Leone Il parroco di Cigliano tra gli Alpini e i parrocchiani con le fotografie dei momenti della festa a lui dedicata. D omenica 26 giugno durante la Santa Messa la comunità parrocchiale ha festeggiato il parroco don Riccardo Leone che in questo 2016 celebra i 50 anni di sacerdozio. Durante i suoi 50 anni di vita presbiterale don Riccardo ne ha conosciute di persone. Di questi anni 23 li ha trascorsi a Cigliano. Quanti volti sono passati davanti a lui; in tutti è riuscito a vedere l’impronta del Creatore e trovare una nuova linfa per portare avanti la sua missione non sempre facile. Ringraziamo di cuore il Signore per averci dato un pastore buono umile serio attento alle esigenze dei suoi parrocchiani, che ha sempre presente di dover seminare la Parola del Vangelo nei momenti di aggregazione, di formazione, riflessione e celebrazione dei Sacramenti. Ci ha insegnato che la fede non si esaurisce nei riti e nel culto della domenica, perché una fede priva delle opere è un’illusoria testimonianza di quell’amore che si celebra nella liturgia. Questo vuol dire aprirsi verso il mondo, vedere nei fratelli in difficoltà il volto sofferente di Cristo che ha dato la propria vita per ciascuno di noi, anche per coloro che non credono e che si professano atei e non chiude gli occhi di fronte a tanti drammi. Grazie, Don Riccardo, dalla comunità parrocchiale e dagli Alpini di Cigliano. AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Gruppi 21 tà ciglianese Una giornata in rosa per ricerca e cura dell’atrofia muscolare e spinale L ’associazione dei commercianti Ciglianesi “commerciando” ha organizzato l’evento con negozi aperti, punti ristoro, raduno delle vespe e gonfiabili per i più piccoli. Nella manifestazione sono state coinvolte le associazioni Ciglianesi ed il Gruppo Alpini non poteva mancare. Gli Alpini Ciglianesi hanno allestito uno stand distribuendo “lo spuntino dell’Alpino” composto da pane salame, vino e dolci tipici di Cigliano (canestrelli). Ovviamente, e come da tradizione Alpina, il fine è stato a scopo benefico, infatti il ricavato sarà devoluto all’associazione famiglie S.M.A. per la ricerca e cura dell’Atrofia Muscolare Spinale di cui è affetta una bimba che frequenta la scuola dell’infanzia di Cigliano. L’affluenza è stata numerosa aiutata anche dal tempo che ci ha concesso una serata piacevole da trascorrere per le vie del paese. di ORLANDI PAOLO & C. s.n.c. FRANCESE GIUSEPPE snc di Francese Fab OFFICINA AUTORIZZATA di Francese Fabrizio e Mauro Azienda certificata ISO 9 AUTORIPARAZIONI AUTO E CAMION ELETTRAUTO - ASSISTENZA CLIMATIZZATORI Via Kufra, 47 Tel: 0161.212408 - F Via Kufra, 47 - Vercelli - Tel: 0161.212408 - Fax: 0161.215201 [email protected] www.officinafrancese.it - [email protected] P.IVA 0149 Lo stand per lo “spuntino dell’Alpino” AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) Alpin dla Bassa Le memorie di un prigioniero 22 4 - Le memorie di prigionia di Carlo Finalmente alla fine della guerra co Continua dal n. 2 - giugno 2016, elaborazione di Roberto Racca, diario di guerra di Carlo Sarrica, classe 1922, nato a Collesano (Palermo) e scomparso il 20 febbraio 2002, donato alla Sezione ANA di Vercelli dalla vedova Rosa Rovati. Testimonianza che si riferisce all’8 settembre 1943. Proseguirà con il prossimo numero del giornale. I28 ottobre in duecento uomini ne abbia- n quella giornata che poi non era che il mo sotterrato più di un migliaio in fosse comuni di 90 – 100 per ognuna di esse. on nostra grande gioia ci danno ordine di prendere le pale per ritornare. Alle 18 siamo di nuovo sulla piazza, prendiamo il nostro zaino e barcollando ci avviamo verso la nuova dimora. Dopo 15 minuti giungiamo in un gran cortile, la casa che ci ospiterà è una scuola in parte incendiata, senza finestre senza porte senza tegole. opo tanto tempo che non mangiamo più un po’ di rancio ci danno un mestolo di acqua con contorno di rape e tre patate (dico tre), un pezzetto di pane 150 grammi e 25 di margarina per 24 ore la bestia è sazia. e mani la faccia e tutto il resto di noi stessi puzza di cadavere da un miglio di distanza, acqua non ce n’è e dato che la fame è più forte del ribrezzo dopo esser- C D L AP & B mi lavato le mani con la mia stessa acqua mangiai con voracità famelica senza guardare per il sottile, se non si faceva così difficilmente si sarebbe vista l’alba del giorno seguente. opo aver pranzato e cenato al buio in un corridoio distesi i miei stracci per terra tentai di prendere sonno; ma aimè così non fu, avevo appena fatto un pisolino quando mi sentii pestare un piede e subito una lampadina tascabile mi illuminò il viso, seguita da una voce screanzata e da un calcio negli stinchi, era un soldato tedesco che andava nella sua stanza, allora mi ritrassi il più possibile e lo feci passare. gni due ore venivo pestato discretamente, ove andare nella notte buia non era permesso accendere un cerino, perché mancavano le finestre e gli oscuramenti così passai la la notte ricevendo pestate e dormendo ad intervalli, come inaugurazione della nuova dimora non c’era male… D O Iri, ma cosa succedeva? Nulla di straorl mattino seguente fui svegliato da spa- dinario, un modo come un altro di dare la sveglia. vevo le ossa rotte ed ero pieno di sonno e di freddo, dopo una notte passata sotto una finestra sconquassata alla fine di ottobre. Inquadrati si parte di nuovo, quale lavoro mi attenderà quest’oggi? uesta volta in quattro uomini ci allontaniamo con due becchini vestiti di gomma. Dopo dieci minuti arriviamo fra le A Q AGRICOLA PERAZZO & BRESCIANI s.r.l. Via F. Iona, 2 - Tel. 0161 Nuovo impianto di distribuzione carburante Via F. Iona, 2 - Vercelli Tel. 0161 393033 393033 • Via Cervino, 10 - Tel. 0161 391132 È annessa vendita prodotti lubrificanti e prodotti per agricoltura, orto e giardino “Dalla raffineria direttamente al consumatore” Prezzi vantaggiosi Particolari condizioni per le ditte titolari di partita IVA Trin o- Ve rc ell i ut ti M.to .to Ce r sale sale M - Ca elli - Ca a Verc Ferrovi Biella Mo to za zio ne NA FAM . 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Uscito un po’ di profumo con l’aiuto di una corda ci fecero calare dentro e ci diedero una lanterna. o spettacolo è interessante, a primo sguardo al chiarore fioco della lanterna inorridisco, ci guardiamo l’un l’altro negli occhi fra noi e senza parlare ci comprendiamo benissimo a vicenda. Donne, uomini, bambini sono uno sopra l’altro, occhi stralunati, impietriti dallo spavento e dall’orrore, le mani serrate che stringono forte i capelli nell’atto di strapparli, la disperazione e la morte vista avvicinarsi lentamente e dipinta nei loro visi contratti dallo spasimo. ’odore e il calore non tardano ad aver ragione dei nostri corpi stanchi e sfiniti; infatti un nostro compagno si accascia al A L L suolo svenuto. o leghiamo alla corda e i tedeschi lo tirano su, poco dopo sentiamo urla e grida, si vede che aspettavano un cadavere invece era giunto un Badogliano. Subito dopo leghiamo un cadavere in modo da impegnare i due uomini affinchè non abbiano tempo di bastonare il nostro povero compagno. oco dopo il povero disgraziato, giallo come un limone, è nuovamente calato fra di noi così continuammo a lavorare fino a tardi. La cantina era sgombra, avvertiamo i tedeschi, uno di loro si cala con la maschera sul muso, ispeziona gli altri vani della cantina, una stanza era crollata, rimuove alcuni mattoni e da questi emerge un piede, ci dà subito ordine di tirare fuori il disgraziato. Lavoriamo come possiamo, l’aria è pesante ed è infetta, in tutta la mattinata siamo usciti due volte a prendere una boccata d’aria per dieci minuti poi sempre dentro. n breve il cadavere è libero, è piatto come un dieci centesimi, la testa è completamente aperta, scoperchiata, cervello e sangue in ogni luogo. Lo piglio per un L P I braccio e questo si sfila dalla manica e mi resta il moncone in mano, tutti gli arti erano smontabili tranne una gamba, pezzo per pezzo lo tirano su. Sono le 15,30 abbiamo finito il lavoro, preghiamo Iddio che non ci portino in un altro luogo infatti ci lasciano lì seduti vicino ai cadaveri che puzzano ma ormai il nostro olfatto si è assuefatto a simili odori che li sopportiamo benissimo. lle sedici passa un camion semipieno, li carichiamo indi rientriamo. Questa sera c’è l’acqua: tre vasche da bagno per 1.700 uomini, meglio di niente. i laviamo alla meglio, prendiamo il solito rancio, indi vado a cercare il mio zaino, lo trovo ma alleggerito dal pastrano, mancava anche questa! rasloco dal corridoio e vado in una stanza all’ultimo piano, non c’è più posto così mi corico vicino alla porta che non esiste, in compenso ho i miei compagni d’armi coi quali la notte prima nel buio mi ero diviso. A C T Le memorie di Carlo Sarrica, elaborate da Roberto Racca, seguono nel prossimo numero di “Alpin dla Bassa”. Da oltre 60 anni al servizio di ambiente e territorio. Videoispezioni Spurghi civili e industriali Bonifica e rimozione serbatoi Gestione rifiuti Bonifiche ambientali Rimozione amianto Vercelli 0161 320311 Novara 0321 620321 www.gruppomarazzato.com AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria) In coda 24 Alpin dla Bassa a cura di Fabrizio Ghisio LETTERE DAL FRONTE QUELLI DI LASSÙ Poste Italiane nella Grande Guerra 44 itinerari alla scoperta dei villaggi più elevati e isolati delle Alpi “L’unico loro sollievo è poter scrivere a casa. E ricevere lettere di risposta. Milioni di lettere che spesso devono essere scritte o lette da altre persone. E quando mancano i fogli su cui scrivere per i soldati è più grave che non ricevere il rancio. La definiscono carestia della carta.” A lcuni numeri relativi all’immenso lavoro delle Poste durante la Grande guerra possono dare l’idea di quanto fosse grande il bisogno di comunicare di chi si trovava al fronte e di chi aveva visto partire una persona cara. Tuttavia, per comprendere il significato che ebbe la corrispondenza personale in quel difficile momento storico, bisogna immergersi nel contenuto delle migliaia di lettere e cartoline spedite e ricevute dai soldati. I sentimenti patriottici, la preoccupazione per l’andamento del lavoro nei campi, la spavalderia e il cameratismo, l’orrore della carneficina, la struggente lontananza e la preoccupazione di essere dimenticati... nelle parole dei soldati e dei loro familiari e amici c’è di tutto, un Paese diviso dagli eventi della Storia e tenuto assieme da un filo sottile fatto di inchiostro e di carta. Aspettata con ansia e poi conservata fra i tesori di famiglia, talvolta recuperata in maniera avventurosa dagli effetti personali di un caduto, preservata in archivi e biblioteche o acquistata per caso in un mercatino, la corrispondenza di guerra è oggi un documento storico inestimabile, che racchiude - ancora vive - le voci delle diverse classi sociali, provenienze geografiche e individualità che hanno fatto la storia dell’Italia. Editore: Rizzoli Pagine: 160 - Prezzo di copertina: 35,00 € V iaggio alla scoperta dei 40 villaggi più elevati e isolati delle Alpi. Storia, tradizione, architettura. ma anche suggestivi itinerari da percorrere a piedi. «Ai coraggiosi costruttori e abitatori dei villaggi più alti delle Alpi». Con questa dedica Ezio Sesia apre il suo ultimo libro, “ Quelli di lassù” è un tributo a chi la montagna l’ha vissuta per davvero, spesso scontrandosi con un ambiente ostile per viverci tutto l’anno. Il lettore leggerà di vicende che si ripetono: cadute di valanghe, gelo sui raccolti, faticosissimi funerali per valichi e montagne, indispensabili emigrazioni stagionali e infiniti sforzi e fantasiose strategie per poter sopravvivere nonostante l’elevata altitudine . Ecco, nell’epoca in cui si cerca di fuggire dalla ‘comfort zone’ raggiungendo le zone più isolate in montagna l’autore ha ritenuto che fosse opportuno riscoprire la vita di quelle comunità. Per ognuno dei 40 villaggi, oltre ad un’approfondita rivisitazione storica, la proposta di uno o più itinerari suggestivi per scoprire le montagne circostanti. Uno spunto per andare in montagna attrezzati non solo di gps, scarponcini, bastoni e zaino , ma anche di curiosità , uno stimolo per guardarsi intorno e provare ad immedesimarsi nella vita di tutti i giorni di coloro che lassù vivono la quotidianità a contatto con i rigori della montagna. Autore: Ezio Sesia Editore: Mulatero 2016, volume 286 p. € 30.00 AD LIMINA ALPIUM AETERNAM CANUNT CORDA CARITATEM PATRIAE (Alle soglie delle Alpi i cuori cantano l’eterno amor di Patria)