praticissimo vademecum con le truffe più ricorrenti ed i consigli per

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praticissimo vademecum con le truffe più ricorrenti ed i consigli per
TRUFFE E RAGGIRI AGLI ANZIANI
Le truffe sono un reato odioso perché, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso
di colpa di essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato.
I casi non sono stimabili in modo certo anche perché in molti casi tali truffe, non
vengono nemmeno denunciate dagli anziani per vergogna o timore che i familiari
vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente.
COME EVITARE TRUFFE E RAGGIRI
Non vi sono periodi dell’anno in cui si manifestano con maggiore le aggressioni a
persone anziane. Spesso gli autori di tali reati riescono a mettere in atto azioni
particolarmente sofisticate presentandosi sotto mentite spoglie e riuscendo ad attirare
la fiducia delle potenziali vittime.
Costoro infatti sono dotati di particolare loquacità e capacità di improvvisare tanto
che molte volte anche persone accorte vengono comunque raggirate.
Pur non essendoci un vero e proprio metodo per evitare di finire vittima di tali
raggiri, può essere utile, per difendersi, conoscere i trucchi più comuni utilizzati da
questi malfattori, che prendono di mira le persone, spesso anziane, perché più
indifese, sole e bendisposte verso gli altri.
Alcuni consigli contro le truffe agli anziani
1. Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se vestono una uniforme o
dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
2. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli
operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete
rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
3. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle
bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
(ultimamente poi le agenzia di erogazione del gas e dell’energia elettrica
avvertono gli utenti di diffidare da chi si presenti a loro nome per riscuotere le
bollette).
4. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a
chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della
pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai
modi affabili.
5. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio
postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui
vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6. sarebbe opportuno, ove possibile, che le persone facessero arrivare la pensione
o altri emolumenti su conti correnti onde evitare di dover ricevere le intere
somme in contanti con conseguente pericolo di essere derubati – raggirati.
7. Se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno della banca o
dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di
vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada, entrate in un negozio o cercate
un appartenente alle forze di polizia, ovvero una compagnia sicura.
8. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i
soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
9. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per
strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
10.Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite
osservati.
11.Non fidarsi di persone sconosciute anche se queste sembrano conoscere
particolari personali. Spesso alcuni particolari sono comunque desumibili da
controlli superficiali (controllo sulla buca delle lettere o sui campanelli per
conoscere i nomi) ma molte altre vote sono proprio i malintenzionati che con
domande a trabocchetto riescono a farsi fornire dati personali.
12.Quando camminate in strada, salite sempre sul marciapiedi e (per le donne)
tenete la borsa dalla parte opposta rispetto alla strada, per evitare facili scippi.
13.Al mercato o in qualsiasi altra occasione, specie si vi è ressa di persone, tenete
sempre la cerniera della borsetta chiuso e magari mettetela a spalla facendola
passare sotto l’ascella per evitare che qualcuno, dalla mano felpata, possa
prelevare portafogli o altri oggetti.
14.INFINE RICORDARSI CHE IN LINEA DI MASSIMA IL TRUFFATORE
NON E’ PERSONA VIOLENTA, QUINDI NON ESITATE A NEGARE
QUANTO VI CHIEDE ANCHE IN MODO DETERMINATO E A
CONTATTARE TELEFONICAMENTE PERSONE A VOI VICINE. IN TAL
MODO IL TRUFFATORE CAPISCE CHE HA POCHE SPERANZE DI
RAGGIUNGERE IL SUO SCOPO E SI ALLONTANA.
15.Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio, non esitate a chiamare
il 112.
Saremo felici di aiutarvi!
LE TRUFFE PIÙ RICORRENTI
Ricontrollare i soldi
Alcuni tipi di truffa hanno come condizione iniziale che la vittima sia appena stata in
banca o alla posta a ritirare dei soldi. Succede spesso che una persona anziana dopo
aver fatto un prelievo venga seguita da qualcuno che, poco dopo, gli si presenta come
funzionario di banca.
In genere, il finto funzionario suona al campanello di casa dicendo che potrebbe
esserci stato un errore, che è necessario verificare il numero di serie delle banconote
appena ritirate.
L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di contarli o di controllarli, li
sostituisce con banconote false.
Per questo, ricordatevi: nessun funzionario di banca vi cercherà mai a casa per
controllare le banconote o i numeri seriali.
Ripulirti la giacca
Ancora più diffusa e più vecchia è la truffa del gelato o del caffè sulla giacca. Sono,
nella maggior parte dei casi, donne con bambini, ma a volte anche ragazzi, con il
gelato o con un caffè in mano che vi urtano facendovelo cadere sulla giacca. Poi, con
la scusa di ripulirvela, ve la fanno sfilare e vi rubano il portafogli.
Nella stessa circostanza persone con particolari abilità, pur senza sfilare la giacca,
riescono a sfilare il portafogli o altri oggetti di valore (orologi – catenine o altro).
False pietre preziose
Una delle truffe più ricorrenti. Un signore, di aspetto rassicurante e in genera di
mezza età, si finge uno straniero che per una urgenza deve raggiungere il paese
d’origine, ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma una signora
per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore
di 7 o 10 mila euro. Naturalmente, alla signora in questione li venderebbe a molto
meno. Passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di
lente per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma
lo straniero insiste perché sia l’anziana signora, normalmente chiamata col nome di
battesimo, a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare
2/3mila euro.
Falsa beneficenza
Un signore ben vestito, spesso di mezza età, a volte con accento straniero, si finge un
medico o un rappresentante di una casa farmaceutica (ma le scuse possono essere
varie) e si mostra alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di
medicinali a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in
quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente
non sa niente.
Passa un altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito, ma dice che è stato
chiuso. La donazione allora può avvenire solo tramite notaio, ma serve un anticipo in
denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel
momento. L’anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla
beneficenza ricavando anche una percentuale
se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una
discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull’auto insieme ai
due ‘compari’ per andare dal notaio. Durante il tragitto, i truffatori si ricordano che
sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono
alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.
Falsa eredità
Stessa procedura per quanto riguarda una falsa eredità da consegnare. Un signore
cerca un vecchio amico cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un’eredità.
Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quell’amico, ma nessuno sa
niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona
è morta. L’unica soluzione è il notaio, ma serve l’anticipo.
Falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap
Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la
posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas,
della luce ecc. In realtà, raggirano le persone, facendosi consegnare soldi o sottraendo
beni o altre cose di valore.
Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case gli Enti affiggono avvisi nel
palazzo. Per quanto riguarda i le persone che suonano alla porta, spacciandosi per
funzionari di società o enti di servizio, è importante farsi dare gli estremi: nome,
cognome e numero di tesserino e chiamare l’ente di appartenenza per verificare. Se
ciò non bastasse e si continua ad avere il
dubbio, bisogna condividerlo con i Carabinieri, chiamando il 112.
La truffa delle “radiazioni” nell’acqua
Falso dipendente della società erogatrice dell’acqua, si presenta rappresentando che la
compagnia ha rilevato delle radiazioni nell’acqua potabile e quindi bisogna
controllare poiché potenzialmente pericolose per la salute.
Con tale scusa rappresenta che bisogna prima predisporre delle accortezze. La
principale è di proteggere ori, gioielli e denaro nel frigorifero al fine di schermarli ed
evitare che si rovinino poiché devono utilizzare uno strumento elettronico particolare.
La vittima, quindi, obbedisce a tali indicazioni e ripone tutto nel frigorifero.
Mentre il falso dipendente distrae la vittima portandola in varie stanze, un complice,
che non si era presentato prima, entra dalla porta che era stata volutamente lasciata
aperta dal primo truffatore e asporta il contenuto del frigorifero.
Al termine del controllo il primo personaggio si allontana rassicurando la vittima che
nulla è stato rilevato in casa e si allontana, solo in secondo momento l’anziano si
accorge dell’ammanco degli oggetti.
La truffa del furto appena sventato
Con una scusa un truffatore, spacciandosi per dipendente di qualsiasi compagnia di
servizi, entra in casa (lasciando la porta aperta) per chiedere inutili informazioni alla
vittima. Nel frattempo un complice entra in casa e preleva un oggetto da qualche
locale (una foto, un soprammobile o qualcos’altro) e poi esce di nuovo.
Dopo qualche minto si ripresenta il secondo truffatore presentandosi come
carabiniere - poliziotto – vigile in borghese asserendo di aver appena arrestato delle
persone che poco prima aveva compiuto dei furti nel palazzo. Mostra alla vittima
l’oggetto poco prima prelevato che quindi viene riconosciuto dalla vittima stessa.
A questo punto l’uomo chiede alla vittima di fare un controllo nelle varie stanze e nei
luoghi che usa per nascondere denaro e oggetti preziosi per verificare se sia stata
vittima di un furto. In tal modo i truffatori osservano i nascondigli che poi
ripuliscono.
La truffa del “pacco”
In questo caso i truffatori si presentano a casa della vittima, e dicono di dover
consegnare un pacco, con della merce ordinata da figli o parenti. Per ritirare il pacco,
però, agli anziani viene chiesto di pagare una somma, che ovviamente finisce nelle
tasche dei delinquenti.
La truffa “della lotteria”
La truffa arriva via posta: la vittima riceve una lettera che annuncia la vincita di un
premio ad una lotteria. Per riceverlo, però, l’anziano deve inviare dei soldi con un
vaglia postale, per sostenere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro.
La truffa del “nipote” o del “figlio”
Particolarmente utilizzata in alcuni periodi negli ultimi anni, questa truffa consiste
nell’avvicinare una persona anziana fingendosi amico – amica del o della nipote. Con
una escamotage i truffatori riescono anche a far dire alla vittima stessa il nome del o
della nipote. A tal punto confermano il nome.
In alcuni casi poi riferiscono di aver prestato del denaro al parente e di essere stati
incaricati da costui di andare a farselo restituire dalla nonna o dal nonno.
Altre volte riferiscono che il o la nipote ha avuto un lieve incidente stradale e ha
bisogno di contanti per pagare una multa o la parcella dell’assicurazione per evitare
guai.
Altre volte si presentano portando un computer o altro oggetto riferendo essere stato
ordinato dal parente e che deve essere pagato.
A volte parlano del figlio a volte dei nipoti.
Quasi sempre, comunque, per vincere qualsiasi ritrosia da parte della vittima, si
propongono di farli parlare al telefono ed effettivamente contattano telefonicamente
un o una complice che conversa con la vittima spacciandosi per il parente e fingendo
di avere problemi nel sentire poiché il telefono funziona male.
A tal punto la vittima si fida e consegna denaro se ne ha in casa o addirittura si reca a
prelevarne in banca o posta.
E’ poi in voga una truffa della BELLA SIGNORINA che si rivolge soprattutto agli
uomini anziani:
Una bella donna, a volte giovane ma non troppo, si avvicina in strada a un uomo di
mezza età - anziano, facendo finta di conoscerlo da tempo anche se non si incontrano
da molto. Inizia subito con moine varie abbracci e baci di saluto, stringendo l’uomo
che rimane disorientato pensando di aver fatto una brutta figura per non aver
riconosciuto una persona amica. In tali effusioni la donna riesce a sfilare il portafogli
o l’orologio o altri oggetti alla povera vittima che, per l’appunto, stenta anche a
denunciare il fatto temendo di essere additato come persona poco scaltra.
IMPORTANTE:
LA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO:
Persone con una macchina con specchietto rotto, si appostano in una strada di
passaggio e attendono le potenziali vittime e quando ne avvistano una che passa in
macchina gettano un oggetto (spesso una piccola pietra o una castagna o qualcosa del
genere) creando quindi rumore nella vettura della vittima.
Poi la inseguono con la macchina o a chiari gesti riescono a fermarla contestando che
nel passare ha urtato lo specchietto della loro vettura e per tale motivo offrono due
soluzioni: o tramite assicurazione, con conseguente aumento della polizza
assicurativa, oppure pagando in contanti il prezzo dello specchietto rotto che loro
stessi stimano o che fingono di chiedere telefonicamente a un rivenditore.
CONSIGLI PER I FIGLI, NIPOTI E PARENTI STRETTI:
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire
spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli
sconosciuti.
Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a
voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 112.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
CONSIGLI PER I VICINI DI CASA:
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro
quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per
chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate al 112 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga
l'anziano
vostro
vicino
di
casa
.
CONSIGLI PER GLI IMPIEGATI DI BANCA O DI UFFICI POSTALI:
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata
di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per
evitare
un
dramma.
Spiegategli che all'esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato
effettua
controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.
PER FINIRE SI VUOLE RAPPRESENTARE CHE NON C’E’ TRUFFATORE SE
NON C’E’ VITTIMA.
QUINDI SE SI RIESCE A DIFENDERSI USANDO UN PIZZICO DI ASTUZIA, I
TRUFFATORI NON HANNO MODO DI PROLIFERARE.