Breve biografia di Galileo Galilei

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Breve biografia di Galileo Galilei
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Breve biografia di Galileo Galilei
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Galileo Galilei (1564 – 1642)
Galileo Galilei può a pieno titolo essere considerato il padre della Fisica moderna.
Egli fu uno tra i più grandi pensatori di tutti i tempi e grazie a lui la semplice osservazione della natura divenne un metodo sistematico e ben organizzato che permise di
misurare i fenomeni fornendone una spiegazione.
Galileo nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 da genitori appartenenti alla media borghesia: il padre Vincenzo Galilei (1520-1591) era un musicista, la madre Giulia Venturi
degli Ammannati (1538-1620) apparteneva a una famiglia di artigiani del pistoiese.
Galileo si spostò con la famiglia nel 1574 a Firenze, dove effettuò i primi studi di letteratura e logica. Nel 1581 si iscrisse all’Università di Pisa alla facoltà di medicina per volere
del padre, ma per questa disciplina non ebbe mai un grande interesse. Lasciò quindi
l’università di Pisa per tornare a Firenze, dove si occupò di studi sulla meccanica iniziando a realizzare macchine sempre più sofisticate. Inoltre egli approfondì i suoi studi sulla
matematica e compì osservazioni di fisica sotto l’esperta guida del professore Ostilio
Ricci (1540-1603), discepolo del grande Niccolò Tartaglia (Niccolò Fontana detto Tartaglia, 1499-1557). Attraverso questa esperienza migliorò notevolmente le sue conoscenze
nell’ambito matematico e fisico e formulò alcuni teoremi di geometria e meccanica.
Nel 1586, partendo dagli studi di Archimede sulla spinta idrostatica, inventò la bilancia idrostatica, inizialmente chiamata bilancetta. Nel 1589 divenne professore di
matematica all’Università di Pisa, incarico che ricoprirà fino al 1592. Nel 1591 scrisse
il De Motu che tratta della caduta libera dei gravi, ma quell’anno è anche tristemente
segnato dal lutto per la morte del padre Vincenzo. Nel 1593 Galileo venne nominato professore della prestigiosa cattedra di matematica, geometria e astronomia di
Padova, cattedra che terrà fino al 1610. In questo periodo (1599) conobbe Marina
Gamba (1570-1612), sua convivente e madre dei suoi tre figli: Virginia (1600-1634),
Livia (1601-1659) e Vincenzio (1606-1649). Galileo non riconoscerà mai le due figlie
e le costringerà a prendere i voti con i nomi di suor Maria Celeste e suor Arcangela.
Riconoscerà il figlio Vincenzio nel 1619.
Il periodo padovano fu caratterizzato dall’avvicinamento alla teoria copernicana del
moto planetario. La teoria fu supportata dalle osservazioni effettuate con il cannocchiale, un innovativo strumento inventato in Olanda che lo stesso Galileo contribuì
significativamente a migliorare.
Nel 1609 pubblicò la Nuova astronomia, un trattato sul moto planetario. Nello stesso anno, in dicembre, con il cannocchiale egli compì una serie di osservazioni della
luna e il 7 gennaio 1610 osservò quelle che definirà le piccole stelle luminose orbitanti
attorno a Giove. Nel marzo dello stesso anno, nel trattato Sidereus Nuncius, affermò
che quelle piccole stelle altro non erano che i quattro satelliti di Giove che egli nominerà come Pianeti Medicei in onore di Cosimo II de’ Medici, Gran Duca di Toscana. I
nomi mitologici Europa, Io, Ganimede e Callisto, attualmente in uso, furono assegnati nel 1614 dall’astronomo tedesco Simon Marius (1573-1624).
Le teorie copernicane e le conferme di Galileo affermarono per la prima volta nella Storia
che la Terra non è il centro del moto dell’Universo e confutarono di fatto la teoria tolemaica dei moti cosmici. Queste nuove teorie astronomiche avversavano le verità rivelate
dalla Bibbia, ponendo di fatto Galilei contro la Chiesa. Il potere temporale della Chiesa
intraprese azioni di contrasto nei confronti di Galileo, il quale venne ammonito formal-
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mente dal cardinale Bellarmino. Successivamente, l’azione divenne più violenta, l’Inquisizione ecclesiastica bollò come eretico l’impianto cosmologico delle teorie copernicane,
bandì il trattato De Revolutionibus Orbium Coelestium di Copernico e proibì allo stesso
Galileo di sostenerle. Galileo però continuò nei suoi studi astronomici e nel 1630 scrisse il
Dialogo sui due Massimi Sistemi del Mondo. In questo testo egli mette a confronto le due
teorie cosmologiche (la copernicana e la tolemaica), dimostrando sulla base delle recenti
osservazioni l’inconsistenza della teoria tolemaica. Il testo di Galileo venne stampato a
Firenze, nel 1632, suscitando l’ira del Papa Urbano VIII, che ne proibì la divulgazione e
comandò l’istituzione dell’Inquisizione per processare Galileo. Galileo, ormai anziano e
malato, venne imprigionato e processato nel 1633, minacciato di tortura, umiliato e costretto alla pubblica abiura. Venne condannato al carcere a vita, ma la pena venne commutata al confino ad Arcetri, vicino Firenze, dove egli morì l’8 gennaio 1642.
Il padre della Fisica moderna venne riabilitato dalla Chiesa solamente 350 anni dopo
la sua morte, nel 1992. Galileo è sepolto in Santa Croce a Firenze nel mausoleo dei
sommi italiani.
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