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ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
La fauna italiana: origine, distribuzione e status: i rettili
Corso di Zoogeografia 1
RETTILI: ENDEMISMI
Complessivamente 51 specie presenti in Italia. Molti endemismi
italiani sono inclusi nella famiglia Lacertidi.
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ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
Emydidae
Testuggine palustre europea (Emys orbicularis)
Testudinidae
Testuggine greca (Testudo graeca)
Testuggine di Hermann (Testudo hermanni)
Testuggine marginata (Testudo marginata)
Gekkonidae
Geco di Kotschy (Cyrtopodion kotschyi)
Tarantolino (Euleptes europaea)
Geco verrucoso (Hemydactilus turcicus)
Geco comune (Tarentola mauritanica)
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TESTUGGINE PALUSTRE EUROPEA
Carapace di 25-30 cm. Estremità robuste, con unghie lunghe e forti e
membrana interdigitale. Il carapace è brunastro o nerastro,
solitamente con disegno caratteristico chiaro costituito da
punteggiature e striature spesso gialle. Il piastrone presenta
macchie irregolari o simmetriche su fondo biancastro-giallastro,
rosato o rossiccio. Dimorfismo sessuale poco evidente: il
piastrone è leggermente concavo nei maschi e piano o poco
convesso nelle femmine. Nei maschi coda più lunga e robusta e
orifizio cloacale più lontano dalla base. Rettile oviparo, può
deporre da 3 a 18 uova, che interra sulla riva mediamente ad una
dozzina di centimetri di profondità. I giovani appena nati
generalmente hanno carapace lungo attorno ai 3 cm.
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TESTUGGINE PALUSTRE EUROPEA
La sua dieta si basa su anfibi, pesci, artropodi acquatici, molluschi e
sostanze vegetali. Occasionalmente preda giovani nidiacei. Specie
acquatica e termofila, si trova soprattutto in ambienti planiziali e
collinari umidi.
Di solito frequenta acque ferme o con poca corrente. Si trova
anche in fossi, paludi ed acque salmastre. Preferisce habitat con
vegetazione acquatica e ripariale abbondante ma ben esposti.
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TESTUGGINE PALUSTRE EUROPEA
Taxon europeo-maghrebinoovestasiatico, è presente in
quasi tutta Italia ma spesso in
bassa densità.
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TESTUDINIDI
Nel nostro paese vivono tre specie di testuggine. Di queste, la
marginata è quella che può raggiungere le dimensioni maggiori: gli
esemplari adulti possono arrivare a misurare 35 cm di carapace e il
loro peso può superare i 5 kg.
Due delle tre specie di testuggini presenti in Italia sono probabilmente
state introdotte in epoca storica a fini alimentari.
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TESTUGGINE GRECA
La lunghezza del carapace degli adulti arriva qualche volta a 25 cm o
più. Molto somigliante a Testudo hermanni sebbene il guscio sia
solo raramente bitorzoluto; differisce per la presenza di speroni
evidenti ai lati della coda, tipicamente una sola lamina
sopracaudale. Manca l'astuccio corneo sulla punta della coda.
Limitata ad aree con estati calde. Si trova in vari ambienti, sia umidi
che asciutti: prati, aree coltivate, pendii a macchia, boschi
luminosi, dune stabili. Preferisce terreni con vegetazione densa.
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TESTUGGINE GRECA
Presente in Sardegna e nell’Italia centro-meridionale
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TESTUGGINE DI HERMANN
Lunghezza del carapace negli adulti di solito fino a 20 cm (rari
individui più grandi). Carapace fortemente convesso, talvolta
piuttosto bitorzoluto. Il guscio è giallastro, arancione, brunastro o
verdastro con una quantità variabile di pigmento scuro
sovrapposto. Differisce dalle altre testuggini per le seguenti
caratteristiche: astuccio corneo sulla punta della coda, assenza di
speroni ai lati della coda, due lamine sopracaudali.
Limitata ad aree con estati calde. Si trova in vari ambienti, sia umidi
che asciutti: prati, aree coltivate, pendii a macchia, boschi
luminosi, dune stabili. Preferisce terreni con vegetazione densa.
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TESTUGGINE DI HERMANN
Presente in Corsica e Sardegna e sulle coste dell’Italia, in particolare
centro-meridionale
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TESTUGGINE MARGINATA
Lunghezza del carapace tra 25-35 cm. Gli animali adulti si distinguono
molto facilmente: carapace lungo e fortemente scampanato lungo i
margini, principalmente nero ad eccezione di una caratteristica
macchia chiara gialla o arancione su ciascuna grande lamina.
Distinguibile da Testudo hermanni per la presenza di una sola
lamina sopracaudale, qualche volta deboli speroni sulle cosce e
non ha astuccio corneo sulla coda. Più difficile è la distinzione da
Testudo graeca.
Spesso abita le macchie e i pendii rocciosi. Nelle zone di
sovrapposizione con T. hermanni tende a essere più montana di
quest'ultima.
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TESTUGGINE SMARGINATA
Testudo marginata è originaria della penisola Greca e con ogni
probabilità anche del suo arcipelago. Presente in Sardegna e in
alcune località dell’Italia centro-meridionale.
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GECONIDI
La famiglia dei Geconidi comprende Sauri con arti a cinque dita
muniti di speciali formazioni adesive lamellari, provviste di minute
strutture unciniformi, che consentono loro di arrampicarsi anche
su superfici lisce. Gli occhi sono grandi, con pupilla rotonda o
verticale capace di contrarsi in più aperture a cruna d'ago, capacità
che incrementa l'acutezza visiva.
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GECONIDI
La colonna vertebrale dei Geconidi è costituita da vertebre anficeli,
ovvero dai corpi vertebrali biconcavi. La pelle del dorso è cosparsa
di piccoli tubercoli. Tutte le specie hanno denti a forma d'uncino
pleurodonti, ossia impiantati sul margine interno delle ossa che li
sostengono.
La maggior parte delle specie depone uova a guscio duro che
vengono attaccate alle pareti delle fenditure ecc. Di solito vengono
deposte due uova, talvolta solo uno.
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GECONIDI
La maggior parte dei gechi è tipicamente notturna, sebbene talvolta
essi possano essere attivi durante il giorno, specialmente nelle
regioni temperate (come in Europa). Al contrario di molti altri
animali notturni, cacciano soprattutto con la vista: da qui i loro
occhi molto grandi. Di solito questi ultimi sono ricoperti da una
"lente" trasparente, come nei serpenti, e non possono essere
chiusi; infatti i gechi hanno le palpebre ma, nella maggior parte
delle specie, sono fuse assieme e la palpebra inferiore è
trasformata in una "lente" simile a un oblò.
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GECONIDI
Quasi tutti i gechi differiscono dalla maggior parte degli altri sauri per
la capacità di emettere suoni che variano da un debole stridio a
uno stridente latrato. Come gli agama e i camaleonti i gechi
possono cambiare colore rapidamente, sebbene questo si limiti a
un semplice oscuramento o schiarimento del disegno
caratteristico.
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GECO DI KOTSCHY
Fino a 10 cm di lunghezza, coda inclusa. È un geco dalle forme
tipiche, piuttosto slanciato, con zampe e coda abbastanza snelle;
da una certa distanza può assomigliare a una lucertola bruna. Sul
dorso e sulla coda (se non rigenerata) sono presenti tubercoli; le
dita mancano di cuscinetti adesivi e hanno un caratteristico
aspetto nodoso. Colorazione variabile, di solito grigio o grigiomarrone con bande a forma di "A", incrociate e scure con bordo
chiaro. Alcuni animali sono più o meno uniformi. Parti inferiori
spesso gialle.
Tipicamente abita zone sassose o rocciose aride, sul terreno tra le
pietre, sui muri a secco, sulle pareti esterne degli edifici, su dirupi
e talvolta tronchi d'albero. Spesso è parzialmente notturno almeno
d'estate ma è regolarmente attivo durante il giorno nei periodi più
freddi dell'anno, particolarmente di mattina e di sera.
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GECO DI KOTSCHY
Presente in Puglia ma con areale
ampio (dall’Albania alla Russia)
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TARANTOLINO
Gli adulti sono lunghi fino a 8 cm inclusa la coda, ma di solito di circa
6 cm. È il geco europeo più piccolo e il solo senza tubercoli sul
dorso. Testa larga e appiattita, corpo piuttosto lungo così che le
gambe sembrano corte. Coda spesso rigonfia, specialmente
quando rigenerata. Le dita hanno i cuscinetti adesivi solo sulla
punta. Colore piuttosto variabile: spesso brunastro o verdastro
con punteggiature giallastre o prevalentemente giallastro.
Geco strettamente notturno. Spesso si trova sotto le pietre o gli alberi
caduti o nei ceppi in ambienti boschivi degradati, negli uliveti ecc. ;
anche su muri a secco e talvolta negli edifici.
Corso di Zoogeografia 20
TARANTOLINO
Presente in Sardegna, Corsica,
Tunisia e isole limitrofe
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GECO VERRUCOSO
Lungo fino a circa 10 cm. Geco piuttosto slanciato con tubercoli su
dorso e coda e cuscinetti adesivi che non si estendono fino alla
punta delle dita. Livrea spesso pallida e piuttosto traslucida,
raramente scura e opaca come negli altri gechi europei. Dorso
spesso ornato di macchie irregolari e con bande sulla coda,
specialmente nei giovani.
Prevalentemente nelle aree litoranee calde, comprendenti alcune isole
molto piccole. Si incontra su muri a secco, falesie, grotte, massi,
declivi rocciosi, tronchi d'albero, tra le foglie di Agave. Può predare
insetti attratti dalla luce. Preferibilmente crepuscolare e notturno
ma talvolta attivo durante il giorno. Molto agile e veloce, eccellente
arrampicatore, sebbene talvolta si possa vedere a terra. Emette un
grido lamentoso e "miagolante".
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GECO VERRUCOSO
Presente in Portogallo, Spagna,
Francia, Albania, Tunisia,
Marocco, Algeria, Albania sino
in India.
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GECO COMUNE
Fino a 15 cm inclusa la coda, ma spesso più piccola. Cuscinetti
adesivi ampi ed evidenti, che si estendono su tutta la superficie
delle dita, più larghi vicino alla punta. Le unghie sono presenti solo
sul terzo e quarto dito di ciascuna zampa. Corpo e coda sono
coperti da tubercoli prominenti che danno all'animale un aspetto
spinoso. La coda rigenerata è uniforme e manca di tubercoli.
Si trova principalmente in pianure litoranee calde e asciutte ma, in
qualche regione, è presente anche nell'entroterra. Spesso si può
vedere su muri a secco, rovine, massi, dirupi, mucchi di legna, sui
muri e sotto le tegole degli edifici. È anche visibile vicino alle luci
artificiali mentre caccia gli insetti che vi sono attratti.
Frequentemente attivo di notte se la temperatura si aggira attorno
ai 15°C, anche diurno durante i periodi più freddi dell'anno. Le dita
possono essere curvate per proteggere i cuscinetti adesivi quando
non sono in uso.
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GECO COMUNE
Presente su tutte le coste del
Mediterraneo.
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ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
Anguidae
Orbettino (Anguis fragilis)
Lacertidae
Algiroide nano (Algyroides fitzingeri)
Algiroide magnifico (Algyroides nigropunctatus)
Lucertola di Bedriaga (Archaeolacerta bedriagae)
Lucertola di Horvath (Archaeolacerta horvathi)
Lucertola agile (Lacerta agilis)
Ramarro occidentale (Lacerta bilineata)
Ramarro orientale (Lacerta viridis)
Lucertola adriatica (Podarcis melisellensis)
Lucertola muraiola (Podarcis muralis)
Lucertola delle Eolie (Podarcis raffonei)
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ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
Lucertola campestre (Podarcis sicula)
Lucertola tirrenica (Podarcis tiliguerta)
Lucertola di Wagler (Podarcis wagleriana)
Lucertola ocellata (Timon lepidus)
Lucertola vivipara (Zootoca vivipara)
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ORBETTINO
Adulti fino a circa 50 cm ma di solito più piccoli. La coda intatta è un
po' più lunga del corpo ma di frequente è più corta negli adulti in
quanto si rompe e raramente si rigenera. Rettile simile a un
serpente, con squame lisce. Solitamente marrone o grigio o anche
rossastro o color rame nella parte superiore. Le femmine hanno
spesso una striscia vertebrale e fianchi e ventre piuttosto scuri; i
maschi sono più uniformi ma possono avere occasionalmente
degli ocelli blu. I giovani sono fortemente colorati: dorati o
argentati superiormente con fianchi, ventre e striscia vertebrale
molto scuri.
Preferisce habitat ricchi di vegetazione e si trova spesso in ambienti
piuttosto umidi. Rinvenibile in pascoli, radure dei boschi,
sottoboschi ricchi di vegetazione, brughiere, lungo le siepi, sui
terrapieni ecc. Occasionalmente può termoregolarsi all'aperto ma
preferisce scaldarsi rimanendo sotto pietre piatte, vecchie lastre
metalliche ecc.
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ORBETTINO
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ALGIROIDE NANO
Gli adulti di solito non raggiungono i 4 cm dall'apice del muso alla
cloaca; coda circa due volte la lunghezza del corpo. Sauro molto
piccolo, facilmente distinguibile dai giovani delle altre lucertole che
si trovano in Corsica e Sardegna per la sua colorazione uniforme,
spesso scura e per la ruvidità del dorso e dei fianchi (le squame
sono grandi, carenate e appuntite). Testa e corpo piuttosto
appiattiti; coda lunga e spesso robusta.
Specie poco visibile che di solito si osserva tra la vegetazione rada o
attorno a essa, specialmente su pendii rocciosi. Si può anche
osservare su muri a secco e spesso si arrampica su cespugli o
tronchi d'albero (particolarmente alla base di olivi e querce). Si
nasconde sotto cortecce sollevate ecc.; come gli altri algiroidi
preferisce le zone ombreggiate. Normalmente si trova al di sotto
dei 1100 m.
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ALGIROIDE NANO
Presente esclusivamente in
Corsica e Sardegna
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LUCERTOLA DI BEDRIAGA
Fino a 8 cm dall'apice del muso alla cloaca; coda circa 1,5-2 volte la
lunghezza. Lucertola distintamente appiattita, muso appuntito e
spesso con guance sporgenti. Le squame del dorso sono quasi
appiattite e non carenate, sopratemporali non chiaramente piegate
sui lati della testa. Generalmente le parti superiori sono verdastre
con ornamentazioni nere o scure che spesso formano una
reticolatura così estesa che la lucertola appare completamente
scura con piccole punteggiature chiare sul colore di fondo oppure
così ridotta che l'ornamentazione è quasi assente.
Montana, di solito si trova tra i 600 e i 2000 m, ma nella Sardegna
settentrionale si trova anche sulla costa. Specie essenzialmente
arrampicatrice rinvenibile spesso su rocce e terreni pietrosi in una
grande varietà di ambienti come dirupi, ghiareti, muri a secco,
pendii rocciosi, rocce nelle macchie, nei boschi luminosi, nelle
brughiere, ai bordi dei ruscelli e anche su rocce nude.
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LUCERTOLA DI BEDRIAGA
Presente esclusivamente in
Corsica e Sardegna
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LUCERTOLA DELLE EOLIE
Presente esclusivamente sulle isole Lipari (a nord della Sicilia). La
Lucertola delle Eolie potrebbe essere stata, secondo studi recenti,
la lucertola che popolava in origine, tutto l'arcipelago eoliano. Poi,
probabilmente l'uomo ha introdotto la Lucertola campestre che l'ha
sostituita nel tempo. Oggi, perciò, la Lucertola delle Eolie
sopravvive soltanto a Vulcanello e in pochi isolotti; isolotti che
probabilmente anticamente erano attaccati alle vicine isole
maggiori, ma che nel tempo, in seguito a cambiamenti geologici,
sono rimasti isolati dal mare (Strombolicchio, La Canna, Scoglio
Faraglione).
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LUCERTOLA TIRRENICA
Raggiunge circa i 6,5 cm dall'apice del muso alla cloaca (raramente
più grande); coda fino a circa il doppio della lunghezza. Lucertola
piccola non appiattita, di solito con squame convesse, lisce o
debolmente carenate sul dorso. Sopratemporali piegate sui lati
della testa. Le femmine sono spesso bordate superiormente da una
striscia dorsolaterale scura o da una serie di punteggiature di
solito meglio sviluppata della striatura vertebrale scura. I maschi
possono avere fianchi reticolati o talvolta avere macchiette blu.
Occasionalmente si osservano animali quasi senza
ornamentazione che hanno una striatura dorsolaterale o una serie
di punteggiature appena accennate.
Molto diffusa dal livello del mare fino a oltre 1800 metri ma più
comune ad altitudini medie. Preferisce zone pietrose aride nella
macchia, boschi aperti, bordi dei campi, muri a secco, sentieri e
bordi delle strade.
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LUCERTOLA TIRRENICA
Presente in Corsica, Sardegna e
piccole isole limitrofe.
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LUCERTOLA DI WAGLER
Fino a 7,5 cm dall'apice del muso alla cloaca. Lucertola con testa
spessa, un disegno caratteristico distintivo, spesso verde sulle
parti superiori. Le striature dorso-laterali chiare sono ben definite.
Spesso è presente una striscia vertebrale semplice oppure una
banda di punteggiature scure (appena sopra i lombi), o simili
punteggiature o strie scure (o entrambe) dorso-lateralmente. I
fianchi sono punteggiati o chiazzati di scuro nei maschi, più
uniformi nelle femmine.
È principalmente una lucertola del suolo che si trova su terreni erbosi.
Non si arrampica molto su muri o su pendii rocciosi. Tende a
essere la specie predominante all'interno della regione.
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LUCERTOLA DI WAGLER
Presente in Sicilia (ad eccezione
della parte nord orientale);
Egadi e Vulcano.
Corso di Zoogeografia 38
RAMARRO OCCIDENTALE
Adulti fino a 13 cm dall'apice del muso alla cloaca; coda spesso il
doppio della lunghezza o oltre. Lucertola grande con testa spessa
e relativamente corta specialmente nei maschi. I maschi di solito
sono quasi completamente verdi con una delicata punteggiatura
nera sul dorso; sulla testa leggere punteggiature più scure.
Femmine molto variabili: talvolta uniformemente verdi o marroni, o
con macchie; frequentemente con due o quattro striature strette e
chiare sul corpo che possono essere bordate da linee o
punteggiature nere. Gola blu nei maschi maturi e in qualche
femmina. I giovani sono spesso di colore beige uniforme o con
alcune punteggiature chiare (senza bordo nero) sui fianchi, o
altrimenti con due o quattro strisce chiare e strette.
Corso di Zoogeografia 39
RAMARRO OCCIDENTALE
Si trova tipicamente in aree con densa vegetazione cespugliosa e
buona esposizione al sole, per esempio in boschi aperti, filari di
siepi, lungo i bordi dei boschi e dei campi, densi roveti, terrapieni.
A sud dell'area di distribuzione, è spesso confinata ad ambienti
umidi o a zone montuose, dove può spingersi fin oltre i 1800 m. Nel
nord talvolta si trova in aree calde purché siano presenti cespugli.
Caccia e si arrampica tra la vegetazione densa ma esce per
termoregolarsi specialmente al mattino e verso sera. Se disturbato
trova rifugio tra i cespugli, nelle tane dei roditori, nelle fessure ecc.
Il cibo comprende prevalentemente invertebrati ma anche frutti,
uova e nidiacei di piccoli uccelli.
Corso di Zoogeografia 40
RAMARRO OCCIDENTALE
Presente in quasi tutta Europa
Corso di Zoogeografia 41
LUCERTOLA MURAIOLA
Fino a 7,5 cm dall'apice del muso alla cloaca, ma solitamente più
piccola. Lucertola piccola, spesso piuttosto appiattita,
normalmente con collare a orlo liscio e squame appena carenate.
Molto diffusa nella maggior parte del suo areale ma ristretta a località
riparate e soleggiate nel nord e spesso nelle aree montane del
meridione, dove vive fin oltre i 2000 m. Tipicamente si trova in
ambienti aridi ma nel sud la si incontra spesso in zone piuttosto
umide e parzialmente ombrose. Specie tipicamente arrampicatrice,
la si osserva su muri di campi e giardini, pareti rocciose, massi e
anche tronchi di alberi. È la più comune lucertola che si trova in
vicinanza delle abitazioni umane.
Corso di Zoogeografia 42
LUCERTOLA MURAIOLA
Presente dall’Europa meridionale
sino all’Europa centrale (sino
all’altezza dell’Olanda)
Corso di Zoogeografia 43
LUCERTOLA CAMPESTRE
Raggiunge i 9 cm, ma di solito è più piccola. Lucertola molto variabile
con testa piuttosto grossa, spesso abbastanza lunga e corpo
robusto. Tipicamente verde, giallastra, verde oliva o marrone
chiara superiormente. Le femmine tendono a essere più piccole,
con testa più piccola dei maschi e hanno un disegno caratteristico
a strisce più evidente.
Lucertola opportunista. Nell'Italia settentrionale e in Corsica si trova
principalmente nelle zone erbose, lungo le strade ecc. In altre aree
si trova anche in campi molto aperti e in aree piane abbandonate,
zone sabbiose vicino al mare, vigne ecc.; è in grado di percorrere
lunghe distanze per trovare riparo. Tende ad arrampicarsi meno
delle altre lucertole. Caccia sul terreno ma torna sui muri a secco o
tra i cespugli per rifugiarsi. Talvolta si nutre in percentuale
abbastanza elevata di vegetali.
Corso di Zoogeografia 44
LUCERTOLA CAMPESTRE
Presente nelle coste settentrionali
del Mediterraneo.
Corso di Zoogeografia 45
LUCERTOLA VIVIPARA
Raggiunge circa i 6,5 cm dall'apice del muso alla cloaca. Lucertola dal
corpo allungato, poco appiattita, gambe corte, testa arrotondata
piuttosto piccola; coda e collo tozzi. Collare distintamente
dentellato e squame del dorso molto ruvide e di solito carenate,
solo 25-37 a metà tronco. Disegno caratteristico molto variabile. Gli
ocelli sono frequentemente meglio sviluppati nei maschi, che
spesso mancano della striscia vertebrale continua.
Lucertola essenzialmente del suolo, sebbene occasionalmente si
possa arrampicare, specialmente sulla vegetazione. Necessita di
habitat particolarmente umidi. Tipicamente rinvenibile nell'erba o
nella vegetazione erbacea fitta. Nel sud della sua area di
distribuzione dove spesso è montana (fino a 3000 m nelle Alpi) è
strettamente limitata alle zone umide: praterie alpine, fossati umidi,
acquitrini, bordi di boschi umidi, risaie ecc. Lacerta vivipara di
solito da alla luce piccoli completamente sviluppati, sebbene nei
Pirenei e nel Massiccio Centrale talvolta deponga uova.
Corso di Zoogeografia 46
LUCERTOLA VIVIPARA
Corso di Zoogeografia 47
ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
Scincidae
Luscengola comune (Chalcides chalcides)
Gongilo (Chalcides ocellatus)
Luscengola striata (Chalcides striatus)
Corso di Zoogeografia 48
LUSCENGOLA COMUNE
Adulti fino a 40 cm ma di solito più piccoli; coda circa la metà della
lunghezza totale. Scinco molto allungato, serpentiforme con
piccole zampe a tre dita, e 22-24 squame a metà tronco.
Tipicamente verde oliva, grigio, marrone, color bronzo o color
sabbia, spesso con riflessi metallici.
Di solito abita zone umide con vegetazione erbacea bassa ma fitta:
pendii erbosi, prati acquitrinosi, campi in vicinanza di ruscelli ; raro
nelle aree montane. Diurno. Molto agile e veloce: quando corre
attraverso la vegetazione il disegno caratteristico e i suoi
movimenti serpentini lo rendono poco visibile. Trova rifugio nei
buchi e tra le erbe fitte. Sensibile al freddo, esce tardi dallo
svernamento ed evita il vento. Occasionalmente si trova in habitat
aridi.
Corso di Zoogeografia 49
LUSCENGOLA COMUNE
Penisola iberica, Francia
meridionale, Africa
nordoccidentale.
Corso di Zoogeografia 50
GONGILO
Fino a 30 cm di lunghezza totale, dei quali la metà spetta alla coda, ma
spesso è più piccolo. Scinco con corpo allungato, lucido e
abbastanza grande, con collo tozzo, testa poco appuntita e corta.
Zampe con cinque dita. Coda spesso più sottile del corpo. Le
macchie più scure, spesso avvicinate, formano irregolari barre
incrociate.
Si trova tipicamente in zone sabbiose, spesso in pianura e
frequentemente vicino al mare, anche nelle macchie in vicinanza di
spiagge, nelle vigne, nei campi ecc. dove spesso si nasconde in
fessure o buchi del terreno, nei muri a secco o sotto le pietre. Può
anche scavare velocemente nella sabbia soffice o nascondersi nei
grovigli di vegetazione. Si rinviene sia nelle zone aride che in
quelle umide. In Europa è quasi esclusivamente diurno, ed è più
attivo nelle prime ore del mattino, di sera e nei giorni caldi ma
coperti.
Corso di Zoogeografia 51
GONGILO
Grecia (regione di Attica e
Peloponneso), Creta. Anche
Africa settentrionale e
nordorientale e Asia
sudoccidentale.
Corso di Zoogeografia 52
LUSCENGOLA STRIATA
Molto simile alla luscengola comune, alcuni autori assumono che sia
una semi-specie.
Corso di Zoogeografia 53
LUSCENGOLA STRIATA
Portogallo, Spagna, Francia. In Italia presente solo in Liguria.
Corso di Zoogeografia 54
ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
Colubridae
Colubro liscio (Coronella austriaca)
Colubro di Riccioli (Coronella girondica)
Saettone occhirossi (Elaphe lineata)
Saettone comune (Elaphe longissima)
Cervone (Elaphe quatuorlineata)
Colubro bilineato (Elaphe scalaris)
Colubro leopardino (Elaphe situla)
Biacco (Coluber viridiflavus)
Colubro dal cappuccio (Macroprotodon cucullatus)
Colubro lacertino (Malpolon monspessulanus)
Natrice viperina (Natrix maura)
Natrice dal collare (Natrix natrix)
Natrice tassellata (Natrix tessellata)
Serpente gatto europeo (Telescopus fallax)
Corso di Zoogeografia 55
COLUBRO LISCIO
Adulti fino a circa 60 cm, coda inclusa, occasionalmente oltre 80 cm.
Serpente moderatamente piccolo con corpo cilindrico, collo e testa
poco definiti, muso abbastanza appuntito. Occhi piccoli con pupilla
rotonda; squame lisce. Colorazione variabile, di solito grigiastra,
brunastra, rosata o anche rossastra, talvolta più intensa dorsolateralmente conferendo spesso l'effetto di due vaghe striature
longitudinali. Sul dorso sono spesso presenti punti o macchiette
scure più evidenti nella regione del collo (dove spesso vi sono due
piccole striature scure) che frequentemente formano irregolari
barre trasversali o sono disposte in due linee. Quasi sempre è
presente una striatura che dal fianco del collo attraversa l'occhio e
termina alla narice.
Corso di Zoogeografia 56
COLUBRO LISCIO
Si trova dal livello del mare fino a oltre 1800 m nella parte meridionale
del suo areale, dove tende a essere montana. Serpente diurno che
risiede in vari ambienti soleggiati e aridi. Nel meridione si osserva
in zone più aperte spesso con poca vegetazione sparsa, come
ghiareti, dirupi, mucchi di pietre dove trova rifugio nelle crepe. Si
trova anche, ma raramente, in habitat umidi. Piuttosto lento nei
movimenti, morde immediatamente quando viene manipolato e
scarica il contenuto fetido delle ghiandole anali. Si nutre
prevalentemente di lucertole (spesso costituiscono il 70% della sua
dieta) specialmente lacertidi fino alla grandezza di un Ramarro di
medie dimensioni e anche orbettini. Il resto della dieta comprende
piccoli serpenti (anche giovani vipere), mammiferi e qualche
insetto. Le prede più grandi vengono strette tra le spire.
Corso di Zoogeografia 57
COLUBRO LISCIO
Inghilterra meridionale, Francia,
penisola iberica settentrionale, a
oriente fino alla Scandinavia
meridionale e all'ex URSS, a sud
fino all'Italia e alla Grecia. Anche
in Asia Minore settentrionale
fino all'Iran settentrionale.
Corso di Zoogeografia 58
COLUBRO DI RICCIOLI
Adulti di solito fino a 50 cm, coda compresa; raramente superano gli
80 cm. Molto simile a Coronella austriaca ma tende a essere più
slanciata e ad avere muso più arrotondato. È priva della striscia
scura tra le narici e gli occhi, ma in molti casi ha una evidente
"briglia" sul muso. Le sopralabiali sono solitamente 8 (non 7); la
quarta e la quinta sono a contatto con l'occhio (non la terza e la
quarta come in molte Coronella austriaca). La rostrale non è
grande e non si estende tra le sopranasali. Di solito ci sono 21 file
di squame dorsali a metà tronco (non 19 come nella maggior parte
di Coronella austriaca).
Corso di Zoogeografia 59
COLUBRO DI RICCIOLI
Specie generalmente più frequente in pianura rispetto a Coronella
austriaca ma si trova anche nelle regioni montane,
occasionalmente al di sopra dei 1500 m, sebbene di solito sia
presente ad altitudini meno elevate. A differenza di Coronella
austriaca non è molto attiva di giorno ed esce a cacciare
soprattutto la sera. Occupa una grande varietà di habitat aridi
come filari di siepi, boschi luminosi ecc. Spesso la si vede nelle
vicinanze di ammassi di legname ma anche su mucchi di pietre,
muri a secco ecc. Morde raramente. Si nutre principalmente di
lucertole, compresi gechi notturni, se ci sono, e anche di piccoli
serpenti e di qualche insetto.
Corso di Zoogeografia 60
COLUBRO DI RICCIOLI
Penisola iberica, Francia
meridionale, Africa
nordoccidentale.
Corso di Zoogeografia 61
SAETTONE OCCHIROSSI
Molto simile al saettone da cui è stato recentemente distinto. Vive in
zone coperte da folta vegetazione e nei campi coltivati, comunque
dove possa reperire acqua e cibo. Si rifugia in alberi cavi e negli
anfratti del terreno, a volte all’interno di vecchi muretti.
Si nutre principalmente di piccoli Mammiferi, che vengono cacciati
direttamente nelle loro tane. Nelle zone dove non è presente
Elaphe quatuorlineata, si nutre anche di nidiacei ed uova di uccelli.
Gli individui giovani prediligono soprattutto piccole lucertole.
Corso di Zoogeografia 62
SAETTONE OCCHIROSSI
Presente in sud Italia e Sicilia.
Corso di Zoogeografia 63
SAETTONE
Adulti fino a 200 cm coda inclusa; normalmente meno di 140 cm.
Serpente grande, slanciato, con testa stretta e abbastanza ben
definita; pupilla rotonda e squame piatte e lisce. Ventrali con una
leggera carenatura lungo i fianchi. Di solito è presente una
striatura scura sulla tempia e dietro a questa una vaga macchia
gialla chiara. I giovani hanno da quattro a sette file di piccole
punteggiature lungo il dorso e testa marcata più fortemente, una
barra attraversa il muso davanti agli occhi e un'altra sulla tempia,
seguita da una chiazza gialla piuttosto brillante.
Corso di Zoogeografia 64
SAETTONE
Lo si incontra fino a 1800 m in alcune aree. Di solito occupa zone
aride come boschi soleggiati e asciutti, nella vegetazione
cespugliosa, anche su vecchi muri e ruderi e su mucchi di fieno.
Nel nord dell'areale è limitato a località favorevoli come pendii
riparati ed esposti a sud su terreni soleggiati. Ama il sole ma si
ripara quando la temperatura è troppo elevata. Si arrampica
abilmente, sale anche su tronchi d'albero verticali. Talvolta resta a
terra quando viene avvicinato e muove la bocca come se
masticasse. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi
(specialmente topi e arvicole) che vengono soffocati tra le spire, e
uccelli, specialmente nidiacei. I giovani predano spesso lucertole.
Corso di Zoogeografia 65
SAETTONE
Francia centrale, Svizzera meridionale,
Austria meridionale, Cecoslovacchia,
Polonia meridionale ed ex URSS sud
occidentale; a meridione fino alla Spagna
nord orientale e Grecia meridionale. Al di
fuori dell'Europa si rinviene in Turchia e
nell'Iran settentrionale.
Corso di Zoogeografia 66
CERVONE
Adulti fino a circa 250 cm, inclusa la coda, ma la maggior parte non
raggiunge i 150 cm. Un serpente grande, di costituzione media, più
robusto degli altri grandi colubridi. Testa piuttosto lunga e poco
appuntita, pupilla rotonda, squame del dorso leggermente ma
distintamente carenate negli adulti che fanno apparire il serpente
piuttosto ruvido. Due squame preoculari. Bruno pallido o grigi con
quattro strisce scure lungo il dorso e una striscia scura sul lato
della testa. Il disegno caratteristico dell'adulto si sviluppa circa al
terzo anno di età.
Corso di Zoogeografia 67
CERVONE
Piuttosto lento nei movimenti, si trova anche oltre i 1200 m nel
meridione dell'areale. Si incontra lungo i bordi dei boschi, e nelle
brughiere, boschi luminosi, pendii rocciosi. Preferisce zone
ombrose e ama gli ambienti caldi e piuttosto umidi. Può essere
trovato anche in aree paludose, e vicino a specchi e corsi d'acqua.
Spesso esce a caccia quando il tempo è caldo, nuvoloso e al
crepuscolo. Buon arrampicatore e nuotatore. Si nutre di piccoli
mammiferi (fino alla grandezza di un ratto o di un giovane coniglio),
nidiacei di uccelli, uova e qualche lucertola. I giovani si nutrono di
un'alta percentuale di lucertole. Come altri Elaphe soffoca tra le
spire le prede di dimensioni maggiori.
Corso di Zoogeografia 68
CERVONE
Europa sudorientale, a nord fino all'Istria e
all'ex Unione Sovietica sud occidentale;
molte isole dell'Egeo, parte dell'Asia sud
occidentale.
Corso di Zoogeografia 69
COLUBRO BILINEATO
Adulti fino a circa 160 cm inclusa la coda, ma la maggior parte degli
individui non raggiunge i 120 cm. Serpente grande, di costituzione
media con muso appuntito e sporgente, coda corta. Pupilla
rotonda, squame lisce, rostrale molto appuntita all'indietro. Un paio
di strisce bruno scuro sul dorso.
Corso di Zoogeografia 70
COLUBRO BILINEATO
Principalmente diurno. Solitamente abita zone soleggiate e sassose,
tipicamente con vegetazione cespugliosa: brughiere, vigne, limiti
dei campi, macchie, boschi aperti, vegetazione a ridosso dei muri a
secco. Si trova principalmente sul terreno ma è un buon
arrampicatore e sale su cespugli, alberi e mucchi di pietre.
Aggredisce quando viene catturato. Gli adulti si nutrono di prede a
sangue caldo, prevalentemente mammiferi (roditori, piccoli di
coniglio ecc.) e uccelli, specialmente nidiacei. Gli animali molto
giovani sembrano preferire gli ortotteri e altre prede di dimensioni
simili. Le prede più grandi vengono soffocate tra le spire.
Corso di Zoogeografia 71
COLUBRO BILINEATO
Penisola iberica, litorale mediterraneo della Francia, Minorca. In Italia
solo una segnalazione per la Liguria.
Corso di Zoogeografia 72
COLUBRO LEOPARDINO
Fino a circa 100 cm ma di solito più piccolo. Serpente di media
grandezza, abbastanza slanciato con disegno caratteristico
distintivo. Testa piuttosto stretta e ben definita. Pupilla rotonda e
squame lisce. Gli adulti mantengono il disegno caratteristico
giovanile che spesso consiste in una fila di macchie da marrone a
rosso bordate di nero sul dorso e una fila di macchiette sui fianchi.
Occhi rosso-marrone.
Corso di Zoogeografia 73
COLUBRO LEOPARDINO
Di solito rinvenibile al di sotto dei 500 m. Serpente del suolo, attivo di
giorno ma talvolta lo si vede anche al crepuscolo. Di solito in
ambienti soleggiati specialmente quelli con rocce e pietre: bordi
dei campi, terrapieni lungo le strade, mucchi di sassi, ghiareti, muri
a secco, talvolta anche in paludi e rive di corsi d'acqua. Si
arrampica benissimo su mucchi di pietre, pareti e cespugli.
Talvolta fa vibrare rapidamente la punta della coda. Le prede
possono essere soffocate tra le spire. Il cibo degli adulti consiste
quasi esclusivamente di piccoli Mammiferi, specialmente di piccoli
Roditori. I giovani predano lucertole.
Corso di Zoogeografia 74
COLUBRO LEOPARDINO
Balcani meridionali e occidentali,
alcune isole dell'Egeo, Malta, Crimea
meridionale, Asia Minore e Caucaso.
Corso di Zoogeografia 75
BIACCO
Adulti fino a 150 cm coda inclusa, occasionalmente raggiungono i 200
cm circa. Serpente piuttosto slanciato con testa piccola e
abbastanza ben definita. Squame lisce, occhi ben distinguibili con
pupilla rotonda. Nella maggior parte dell'area ha colore di fondo
verdastro-giallo molto oscurato dalla pigmentazione nera o verde
che forma un indistinto intreccio di barre sulle parti anteriori, e
riduce a striature o file di punteggiature giallastre il colore di fondo
sul resto del corpo. La colorazione completa degli adulti si
sviluppa al quarto anno di età circa.
Corso di Zoogeografia 76
BIACCO
Ampiamente diurno e del suolo, sebbene capace di arrampicarsi sulle
rocce e sui cespugli. Si trova in un'ampia varietà di ambienti
principalmente asciutti e ricchi di vegetazione, quali declivi
rocciosi assolati, margini di boschi, macchie, boschi aperti, zone
cespugliose, ruderi e giardini, occasionalmente anche in prati
umidi. Si trova fino a 1500 metri ed è spesso molto numeroso;
singoli individui stanno spesso in un territorio ristretto. Molto
veloce e agile, caccia a vista. Estremamente aggressivo quando
catturato, morde forte e ripetutamente. Il cibo degli adulti
comprende lucertole e mammiferi; preda anche nidiacei di uccelli,
serpenti (anche vipere) e rane. I giovani catturano principalmente
piccole lucertole e grossi grilli.
Corso di Zoogeografia 77
BIACCO
Spagna nord orientale, Francia (eccettuato il
nord), Svizzera meridionale, Jugoslavia
nord occidentale e a sud fino a Malta.
Corso di Zoogeografia 78
COLUBRO DAL CAPPUCCIO
Adulti fino a 65 cm inclusa la coda ma di solito non raggiungono i 45
cm. Serpente piccolo, con testa ben definita e appiattita,
specialmente sul muso. Occhi piccoli, spesso con pupille ovali, e
posti vicino alla parte anteriore del capo. Squame lisce. Nella
maggior parte dei casi è presente un collare nerastro sul collo che
si può estendere fin sopra il capo. Spesso c'è una striscia scura
dalle narici, attraverso gli occhi, fino alla parte inferiore della
guancia. A distanza ravvicinata può essere spesso riconosciuto
per la pupilla ovale (tende a essere arrotondata in luce debole), il
muso appiattito.
Corso di Zoogeografia 79
COLUBRO DAL CAPPUCCIO
Specie principalmente di pianura, di solito non attivo di giorno, caccia
all'imbrunire oppure di notte. Abita diversi ambienti aridi, caldi,
compresi quelli sabbiosi, i boschi aperti e le macchie. Si incontra
con maggior frequenza in zone sassose su mucchi di pietre, muri
vecchi e tra i ruderi; durante il giorno sta sotto le pietre, nelle tane
degli altri animali o interrato. Generalmente si muove lentamente
ma se disturbato è rapido; quando viene manipolato reagisce a
morsi. Se allarmato riversa il capo sul dorso per esporre la parte
inferiore del collo. Si nutre di piccole lucertole (generalmente
lucertole brune o gechi); molte vengono catturate direttamente nel
loro nascondiglio.
Corso di Zoogeografia 80
COLUBRO DAL CAPPUCCIO
Presente a Lampedusa, Penisola
Iberica meridionale, Baleari,
nord Africa, a est fino a Israele.
Corso di Zoogeografia 81
COLUBRO LACERTINO
Adulti fino a 200 cm, inclusa la coda, ma di solito più piccoli. Serpente
grande e temibile, spesso uniforme, con corpo piuttosto rigido,
slanciato e testa stretta e affilata in modo caratteristico. Occhi
molto grandi e bordi sopracciliari sollevati e sporgenti che si
spingono in avanti lungo i lati del muso, tra essi il capo è concavo.
Il muso sporge sopra la mandibola, la squama frontale è molto
stretta e allungata. Gli occhi larghi e le "sopracciglia" sporgenti
danno a questo serpente una caratteristica espressione
penetrante. La testa e la gola spesso hanno una marcatura chiara e
scura regolare ben definita.
Corso di Zoogeografia 82
COLUBRO LACERTINO
Serpente del suolo, attivo, rinvenibile fino a 2000 metri nelle parti
meridionali del suo areale. La maggior parte degli esemplari si
trova in ambienti aridi e caldi ma con qualche copertura di piante
dove potersi nascondere. Preferisce aree rocciose o sabbiose con
vegetazione cespugliosa ma si incontra anche in coltivi, boschi
aperti e tra la vegetazione delle pozze salate e delle dune sabbiose
vicino al mare. Talvolta sta lungo i bordi dei boschi umidi e le rive
dei fiumi; occasionalmente nuota. Quando viene minacciato fischia
forte e a lungo, può anche appiattire il corpo e distendere il collo.
Gli animali provocati tentano di mordere. Il cibo consiste in gran
parte di lucertole, ma preda altri serpenti e piccoli Mammiferi fino
alle dimensioni di un piccolo coniglio. Si nutre occasionalmente
anche di uccelli, specialmente di specie terrestri; i giovani predano
invertebrati. La preda viene cacciata a vista.
Corso di Zoogeografia 83
COLUBRO LACERTINO
Penisola iberica, coste mediterranee della
Francia, coste adriatiche orientali, Balcani
meridionali e alcune isole greche, Africa
settentrionale, area occidentale del mar
Caspio e Asia sudoccidentale.
Corso di Zoogeografia 84
NATRICE VIPERINA
Adulti fino a circa 100 cm ma di solito meno di 70. Femmine più grandi
dei maschi. Serpente di media grandezza con testa abbastanza
larga e ben definita; corpo degli adulti piuttosto tozzo. Pupilla
rotonda e squame dorsali fortemente carenate. Tipicamente due
file di macchie sparse e scure in posizione dorso-laterale, che
possono unirsi e formare barre ben definite. I fianchi hanno
macchie scure, o più frequentemente grandi ocelli dal centro
chiaro. Le squame del labbro superiore sono chiare con bordo
scuro ben evidente.
Corso di Zoogeografia 85
NATRICE VIPERINA
Diurno, si trova di solito dentro o vicino all'acqua sia ferma che
corrente. Preferisce acque ricche di vegetazione e fiumi, ma si
trova anche in acque salmastre e nei ruscelli di montagna, fino alla
quota di oltre 1400 m nella parte meridionale del suo areale.
Rinvenibile anche in zone molto umide e prati. Spesso la si vede
nuotare o immergersi o mentre si termoregola sui bordi degli
specchi d'acqua dove può sostare appoggiata su bassi cespugli o
rocce. Quando viene disturbata scivola in acqua e si immerge, ma
se messa alle strette fischia, appiattisce corpo e testa e inferisce
ripetutamente dei colpi (di solito a bocca chiusa). Questo
comportamento, specialmente in animali con disegno del dorso a
zig-zag, le conferisce un aspetto molto simile a quello della vipera.
Quando viene catturata scarica il fetido contenuto della ghiandola
anale. Si nutre principalmente di rane, rospi, tritoni, girini e di una
certa quantità di pesce; occasionalmente vengono predati anche
lombrichi.
Corso di Zoogeografia 86
NATRICE VIPERINA
Penisola iberica, Francia (tranne la parte
settentrionale), Svizzera sud occidentale,
Baleari, Africa nordoccidentale.
Corso di Zoogeografia 87
NATRICE DAL COLLARE
Di solito fino a 120 cm inclusa la coda, spesso più piccolo ma
occasionalmente arriva a 200 cm. Le femmine diventano più grandi
dei maschi. Serpente piuttosto grande, con testa arrotondata,
abbastanza ben definita, pupilla rotonda, squame dorsali carenate.
Molti individui hanno, appena dietro la testa, un collare giallo (o
meno comunemente bianco, arancione o rosso), con bordo nero.
Corso di Zoogeografia 88
NATRICE DAL COLLARE
Principalmente diurno. Nella maggior parte del suo areale è un
serpente di aree umide e nel sud (dove arriva a 2400 m di
altitudine) di solito si trova vicino all'acqua. Nell'Europa
settentrionale, vive soprattutto in pianura ma è meno limitato nella
scelta dell'habitat e lo si trova talvolta in boschi completamente
aridi, lungo le siepi e nei prati. Nuota bene e a volte caccia in
acqua, ma è meno acquatico delle altre due specie. Se disturbato
può fischiare e inferire colpi con la bocca chiusa, morde
raramente. Spesso scarica il contenuto fetido della ghiandola anale
quando viene afferrato, e può fingersi morto rivoltandosi sul dorso
con la bocca aperta e la lingua penzolante. Si nutre principalmente
di rane e rospi ma anche di tritoni, girini, pesci, piccoli mammiferi e
nidiacei di uccelli.
Corso di Zoogeografia 89
NATRICE DAL COLLARE
Quasi tutta l'Europa; a nord fino in
Scandinavia e URSS; assente in alcune
isole come ad esempio Irlanda, Baleari,
Malta, Creta e alcune Cicladi. Si trova
anche in Africa nordoccidentale e Asia
orientale fino al Lago Baikal.
Corso di Zoogeografia 90
NATRICE TASSELLATA
Adulti fino a 100 cm o oltre, inclusa la coda, ma di solito meno di 75
cm. Le femmine sono più grandi dei maschi. Serpente di media
grandezza, di solito con testa stretta, appuntita e piuttosto piccola;
pupilla rotonda. Squame dorsali fortemente carenate.
Corso di Zoogeografia 91
NATRICE TASSELLATA
Generalmente molto simile alla natrice viperina ma anche più
acquatica dal momento che trascorre la maggior parte del suo
tempo in acqua e spesso resta in immersione per periodi
considerevolmente lunghi. La dieta consiste principalmente di
pesci ma occasionalmente preda anche anfibi.
Corso di Zoogeografia 92
NATRICE TASSELLATA
Balcani, a nord fino alla Svizzera
meridionale, Austria orientale,
Cecoslovacchia e URSS meridionale.
Colonie isolate in Austria occidentale,
Svizzera nordorientale, medio Reno, isole
di Creta e Kithera. A oriente fino all'Asia
sudoccidentale e centrale.
Corso di Zoogeografia 93
SERPENTE GATTO EUROPEO
Adulti di solito fino a circa 75 cm coda inclusa, ma qualche volta
superano i 100 cm. Serpente slanciato con testa larga e appiattita.
Corpo generalmente più alto che largo; muso affusolato ma ottuso,
occhi piccoli con pupilla verticale (quasi rotonda in poca luce).
Squame della testa grandi, squame dorsali lisce. Di solito grigio,
beige o brunastro con un'abbondante punteggiatura scura o un
collare appena dietro la testa, e una serie di macchie o barre scure
sul dorso. Barre più deboli sui fianchi e spesso una striscia scura
dall'occhio all'angolo della bocca.
Corso di Zoogeografia 94
SERPENTE GATTO EUROPEO
Vive principalmente in pianura ma può trovarsi anche in aree montane
nel meridione del suo areale. Solitamente abita zone sassose,
boscose o rocciose, vecchi muri, mucchi di sassi, ruderi; si trova
anche nei cumuli di legna e in zone sabbiose con vegetazione
cespugliosa. Caccia soprattutto al sopraggiungere delle tenebre
ma talvolta è attivo di notte in estate e durante il giorno nei periodi
più freddi dell'inverno. Si nutre quasi esclusivamente di lucertole;
gli esemplari più grandi predano animali di dimensioni maggiori
come il Ramarro. Possono trascinare le vittime fuori dai loro rifugi
ma anche acchiapparle all'esterno, seguendole cautamente da
dietro (forse per questo motivo è detto Serpente gatto). Le
lucertole, una volta afferrate tra le mandibole, vengono trattenute
mentre il veleno comincia a fare effetto.
Corso di Zoogeografia 95
SERPENTE GATTO EUROPEO
Coste e isole dell'Adriatico orientale, Balcani
meridionali, isole greche e Malta. Anche
Caucaso e Asia sud occidentale. In Italia
solo in Friuli.
Corso di Zoogeografia 96
ZOOGEOGRAFIA DEI RETTILI ITALIANI
Viperidae
Vipera dal corno (Vipera ammodytes)
Vipera comune (Vipera aspis)
Maraso (Vipera berus)
Vipera di Orsini (Vipera ursinii)
Corso di Zoogeografia 97
VIPERA DAL CORNO
Adulti meno di 65 cm coda inclusa, ma occasionalmente arrivano a 75
cm. L'unico serpente dell'Europa orientale con un distinto corno
nasale. Corpo piuttosto robusto con testa triangolare ben distinta
coperta da piccole squame, ad eccezione delle grandi squame
sopraoculari. Colore e disegno caratteristico abbastanza costanti.
Quasi sempre è presente una netta striscia vertebrale a bordi scuri
disposta a zig-zag oppure formata da una serie di losanghe unite.
Corso di Zoogeografia 98
VIPERA DAL CORNO
Si trova in una grande varietà di habitat ma quelli preferiti sono i
pendii rocciosi aridi con vegetazione e buona esposizione al sole.
Si trova anche in boschi luminosi, pietraie, cumuli di pietre e muri a
secco delle aree coltivate; occasionalmente si arrampica su
cespugli e rocce dove caccia lucertole. Dal livello del mare a 2500
m nel meridione del suo areale. Di solito la si incontra di giorno ma
nelle aree più calde può essere notturna. Serpente lento, se
disturbato fischia forte e a lungo. Preda principalmente piccoli
Mammiferi, uccelli e lucertole.
Corso di Zoogeografia 99
VIPERA DAL CORNO
Corso di Zoogeografia 100
VIPERA COMUNE
Adulti fino a 60 cm, coda inclusa, occasionalmente 75 cm. I maschi
tendono a crescere più delle femmine. Vipera estremamente
variabile e molto diffusa; di solito può essere riconosciuta per il
caratteristico profilo della testa: il muso è distintamente rivolto
all'insù, ma è assente il corno nasale. V. aspis ha tutte le
caratteristiche e le sembianze di una vipera tipica con testa larga,
triangolare ma con corpo piuttosto slanciato.
Corso di Zoogeografia 101
VIPERA COMUNE
Generalmente come le altre vipere; diurna ma anche parzialmente
notturna quando il clima lo permette. Spesso si trova in ambienti
aridi, specialmente pendii aperti e asciutti ma si spinge fino alle
zone umide montane (2500 m nei Pirenei, 3000 m nelle Alpi). Si
nutre principalmente di piccoli Mammiferi e più raramente di
lucertole. Quando convive con V. berus, tende a essere confinata a
zone più calde e nelle aree collinari occupa quote più basse.
Corso di Zoogeografia 102
VIPERA COMUNE
Corso di Zoogeografia 103
MARASSO
Adulti fino a 65 cm, coda inclusa, eccezionalmente circa 90 cm; le
femmine tendono a essere più grandi dei maschi. Vipera a corpo
tozzo, con muso appiattito (senza punta sollevata), quasi sempre
con molte squame grandi sul capo. Una fila di squame piccole,
sottoculari. Facilmente confondibile con V. ursinii; quest'ultima di
solito distinguibile per la punta del muso chiaramente rivolta
all'insù. La maggior parte dei marassi ha ornamentazione scura a
zig-zag sul dorso. Non sono rari esemplari melanici.
Corso di Zoogeografia 104
MARASSO
Si trova in una grande varietà di ambienti, particolarmente nel nord
dell'areale. Qui si può osservare in brughiere, lande, dune, paludi,
boschi luminosi, limiti dei campi, lungo le siepi, in prati
acquitrinosi e anche habitat salmastri. Nel meridione si trova
principalmente in aree montane; dove abita zone di pianura (alcune
località dell'Italia settentrionale), occupa habitat umidi. Nelle Alpi
raggiunge i 3000 m. Diurno, specialmente nel nord; si nutre
principalmente di piccoli Mammiferi ma talvolta anche di lucertole.
Vipera berus nuota bene e più assiduamente delle altre vipere
europee.
Corso di Zoogeografia 105
MARASSO
Corso di Zoogeografia 106
VIPERA DI ORSINI
Gli adulti di solito non raggiungono i 50 cm, coda inclusa; raramente
supera i 60 cm; le femmine tendono a essere più grandi dei
maschi. È la vipera europea più piccola. Ha corpo tozzo, testa
stretta e spesso un aspetto ruvido. Differisce dalla vipera comune
per la mancanza del rialzamento della punta del muso e per la
costante presenza di numerose squame larghe sul capo e un
basso numero di squame dorsali. Differisce dal marasso per le
dimensioni minori degli adulti, la testa più stretta e il muso più
affilato. Le squame di sono spesso ondulate se viste in sezione
trasversale, hanno una carenatura più pronunciata e possono
essere piuttosto corte cosicché è possibile intravedere tra esse la
pelle scura. Queste caratteristiche danno luogo all'aspetto ruvido
della pelle.
Corso di Zoogeografia 107
VIPERA DI ORSINI
Nella maggior parte dell'areale europeo la specie è montana, talvolta
la si trova oltre i 2000 m. Abita pendii ben drenati con un po' di
vegetazione e praterie alpine spesso aride. In centro Europa è
rinvenibile soprattutto in pianura sia in prati umidi che asciutti,
occasionalmente anche in ambienti palustri. Si nutre di diversi
animali: alcune popolazioni predano principalmente lucertole, altre
ortotteri, talvolta anche piccoli Roditori. A differenza delle altre
vipere è poco aggressiva e non morde quasi mai.
Corso di Zoogeografia 108
VIPERA DI ORSINI
Corso di Zoogeografia 109